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Indice
1 Importazione dati
8
8
10
4 Validazione
4.1 Model output . . .
4.2 Analisi dei residui
4.3 Poli e zeri . . . . .
4.4 Risposta armonica
11
11
12
14
16
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Prefazione
A cura di Vincenzo Cicogna
Se avete scaricato questo mini-ebook sul toolbox di Identificazione di Matlab, probabilmente avrete gi`a sentito parlare di noi (spero in positivo :) ).
Abbiamo deciso di riprendere il pack post sull Identification Toolbox, e renderlo disponibile in formato pdf, con una impostazione molto simile ad un
ebook. Ci sono stati molti feedback positivi in merito a questo argomento,
motivazione che ci ha spinto a rendere disponibile una versione stampabile e
consultabile ovunque. Come curatore di tale ebook, ho cercato di dare una
impostazione grafica semplice e non molto stancante, di mettere in risalto
le informazioni pi`
u rilevanti e garantire una lettura scorrevole e veloce. Nella speranza di esservi stato utile vi auguro una buona lettura e un veloce
apprendimento.
Grazie Vincenzo
ii
Introduzione
Lidentificazione `e una disciplina che permette di risalire dai dati sperimentali al modello matematico che li descrive. Col passare del tempo il ricorso
ai modelli `e divenuto essenziale sia in fase di analisi che in ambito di progettazione, in diversi campi. Ident `e una GUI (graphical user interface) del
System Identification Toolbox, che permette di costruire modelli di sistemi dinamici dalla misurazione di dati di input/output. Questo approccio
`e ampiamente utilizzato nella pratica, specialmente quando non `e semplice
ricavare il modello da principi fisici, o quando ci`o implica il ricorso a complesse e numerose equazioni. I modelli ottenuti con questo Toolbox sono adatti
per la simulazione, predizione ed il controllo per mezzo dei corrispondenti
toolbox (Control System Toolbox e Model Predictive Control Toolbox).
iii
Automazione OpenSource
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Funzionamento
Lidentificazione di un sistema con la GUI avviene per mezzo dei seguenti
passi:
1)Importazione dati nella GUI
2)Analisi e Preprocessing dei dati (preparazione dei dati alla stima)
3)Stima dei modelli basati sul data-set
4)Analisi dei modelli
5)Esportazione dei risultati nel workspace di Matlab
iv
Capitolo 1
Importazione dati
Per aprire il toolbox di identificazione, basta lanciare il comando IDENT dalla command window di matlab. Esso si compone di diverse parti evidenziate
nella seguente figura:
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del modello scelto, il quale ad operazione compiuta verr`a automaticamente trasferito nel riquadro verde (5) dove `e possibile validarlo e confrontarlo
con gli altri modelli ritenuti pi`
u opportuni nellidentificazione del processo.
Al di sotto del riquadro Model Views vi sono diverse caselle da spuntare,
ciascuna di esse consente di visualizzare le caratteristiche del modello stimato, in modo da poter effettuare un confronto tra essi e scegliere il migliore.
Per importare il data-set, occorre salvarlo nel workspace di matlab, il suo
trasferimento nella GUI avviene, selezionando nel menu a tendina import
data la voce Time Domain data..
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OSS
Nel caso in cui si dispone di un data-set caratterizzato da molti campioni si
consiglia di dividerlo in due porzioni uguali, una per la stima dei parametri
laltro per la validazione (Cross-Validazione). Ci`o risulta utile in quanto,
stimare e validare un modello sullo stesso set di dati, non garantisce la sua
bont`
a, occorre quindi verificare laderenza del modello anche a dati diversi da
quelli usati per la stima. Nella GUI aprire il menu a tendina < preprocess
e selezionare la voce select range, successivamente specificare lintervallo
di campioni su cui lavorare; una volta finito cliccare su Insert.
Capitolo 2
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Capitolo 3
tutte le classi di modelli possono ricondursi ad essa a seconda della presenza della parte esogena u(t 1) e della caratterizzazione del residuo dequazione; tra le famiglie che modellano i sistemi di controllo abbiamo ARX
e ARMAX.
3.1
ARX
Il primo importante problema che si presenta nellidentificazione con approccio black-box `e quello di specificare lordine del modello. Tuttavia come stabilirlo a priori? Per rispondere a questa domanda, si pu`o effettuare
una prima stima con un modello ARX, con un range di ordini e ritardi in
accordo con la complessit`
a del modello. Successivamente si sceglie ordini
e ritardi che meglio fittano il modello, andando ad analizzare dei criteri
(FPE,AIC,BestFit) offerti dal toolbox e valutati su un insieme di ARX.
A(z)y(z) = B(z)u(t 1) + (t)
(3.1)
con
A(z) = 1 a1 z 1 + a2 z 2 + + z na parte autoregressiva
B(z) = b1 + b2 z
+ b3 z
+ + z
nb
+ 1parte esogena
(3.2)
(3.3)
(3.4)
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3.2
ARMAX
(3.5)
con
A(z) = 1 a1 z 1 + a2 z 2 + + ana z na parte autoregressiva
(3.6)
(3.7)
C(z) = 1 + c1 z
+ c2 z2 + + cnc z
nc
(3.8)
(3.9)
Come nel caso degli ARX occorre specificare lordine dei coefficienti del
polinomio. Nel SI Tool seleziona Estimate >Linear parametric models,
dal menu a tendina Structure selezionare ARM AX : [na , nb , nc , nk ]. Nel
campo Orders settare gli ordini dei polinomi e cliccare Estimate. Ripetere
tale operazione con differenti combinazioni degli ordini.
10
Capitolo 4
Validazione
Effettuata la stima con diversi modelli, `e possibile analizzarne le prestazioni, verificando che il modello riproduca il comportamento del sistema con
accuratezza. Il toolbox offre diversi approcci per validare i modelli:
4.1
Model output
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4.2
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residui grafica informazioni differenti a seconda che i dati di validazioni appartengano al dominio del tempo o della frequenza. Nel caso di
dati nel dominio del tempo si hanno due grafici:
Funzione di autocorrelazione dei residui per ogni uscita.
Cross-Correlazione tra lingresso e i residui per ogni coppia ingresso/uscita.
(4.1)
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4.3
Poli e zeri
14
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(4.2)
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4.4
Risposta armonica
16
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17
Capitolo 5
18
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(5.1)
(5.2)
(5.3)
(5.4)
+0.04395(+ 0.05794)q
+0.02092(+ 0.004329)q
+ 0.02094(+ 0.02297)q
+ 0.004001(+ 0.003205)q
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(5.5)
(5.6)
(5.7)
(5.8)
+0.1218(+ 0.02961)q
0.01867(+ 0.08147)q
0.1771(+ 0.06403)q
(5.9)
0.2479(+ 0.04995)q
(5.10)
5.1
Automazione OpenSource
5.2
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Il processo di identificazione, soprattutto nella fase di definizione della struttura del modello, `e basato su strategie trial-and-error. Proprio per questo,
R permette di organizzare il lavoro in
lIdentification Toolbox di Matlab
sessioni. Con lesperienza, gi`a dallanalisi visiva si pu`o intuire se un certo
modello `e promettente o meno. Nel primo caso, con piccoli aggiustamenti
relativi allordine del sistema o alla caratterizzazione dei disturbi, si giunge
generalmente ad un modello dalle prestazioni soddisfacenti. In generale `e
opportuno fare attenzione a degli accorgimenti:
privilegiare la semplicit`a del modello.
le buone prestazioni vanno richieste su bande ristrette di frequenza, per
coprire una banda grande si consiglia lutilizzo di pi`
u modelli; inoltre
la raccolta dei dati va eseguita in condizioni simili a quelle previste di
lavoro; utilizzare ingressi persistentemente eccitanti.
prima di stimare i parametri del modello occorre pre-elaborare il dataset se necessario
occorre scegliere opportunamente il periodo di campionamento, esso
influisce sulla qualit`
a dellinformazione raccolta.
21
Capitolo 6
Esempio pratico di
identificazione
Serie ingresso-uscita
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mezzo della tecnica della cross-validazione, ovvero una parte del data-set `e
dedicata allidentificazione laltra alla validazione.
Analisi dellordine
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Diagrammi di Bode
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Best Fit
6.1
Diagrammi di Bode
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Test di bianchezza
Conclusioni
Esaminando le precedenti fasi del processo di identificazione, i modelli che
meglio rappresentano il sistema preso in considerazione sono ARX(331) e
ARMAX(3331).
29
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30
Bibliografia
[1] Mathworks http://www.mathworks.it/products/sysid/
[2] S. Bittanti Identificazione dei modelli e controllo adattativo Pitagora
Editore
31