LA CONCEZIONE STRUTTURALE
Marianovella Leone
La concezione strutturale
Il progetto strutturale dovrebbe accompagnare sin dallinizio lITER PROGETTUALE
Un progetto INTELLIGENTE tiene in debito conto delle esigenze strutturali
ESIGENZE STRUTTURALI
ESIGENZE FUNZIONALI
PROGETTO
ARCHITETTONICO
ESIGENZE IMPIANTISTICHE
In REALTA?....
Il momento del progetto strutturale si concretizza nella fase esecutiva, nel momento in cui ottenuta la
concessione sulla base di un progetto che definisce le FORME e le FUNZIONI si deve realizzare
ledificio
I tempi lunghi e la rigidit amministrativa che si incontrano pongono un limite serio alle possibili modifiche a
causa di problemi strutturali
GRAVI VINCOLI
PROGETTAZIONE NON
RAZIONALE
La concezione strutturale
Gli aspetti fondamentali in una corretta concezione strutturale sono:
Fondazioni adeguate;
Regolarit;
Iperstaticit;
La concezione strutturale
RESISTENZA E RIGIDEZZA TORSIONALI
Assicurano limitati effetti torsionali nella struttura e quindi riducono il rischio che spostamenti differenziali, dovuti a tali effetti nei
diversi elementi strutturali, inducano sollecitazioni non uniformi.
La concezione strutturale
FONDAZIONI ADEGUATE
Assicurano uneccitazione sismica uniforme, riducendo il rischio di eventuali spostamenti dovuti a input asincrono. Il sistema
dovr essere dotato di adeguata rigidezza nel piano e adeguata rigidezza flessionale. Dovr essere adottata una sola tipologia di
fondazione per una data struttura in elevazione, a meno che la struttura stessa non consista di pi unit indipendenti.
IPERSTATICITA
Assicura una pi ampia ridistribuzione degli effetti dellazione sismica e dissipazione di energia
La concezione strutturale
REGOLARITA E SIMMETRIA
La concezione strutturale
SEMPLICITA STRUTTURALE
Assicura lesistenza di percorsi evidenti e diretti per la trasmissione delle forze sismiche riducendo le incertezze insite nelle varie
fasi di progettazione ed esecuzione e rende quindi pi affidabile la previsione del comportamento della struttura soggetta al
sisma.
La concezione strutturale
ATTENZIONE A PARTICOLARI DISPOSIZIONI
Sistema strutturale
Sistema strutturale
STRUTTURE A PARETI
Sono di due tipi: a pareti semplici o accoppiate
Una parete accoppiata consiste di due o pi pareti semplici collegate tra loro ai piani delledificio da travi di collegamento
disposte in modo regolare lungo laltezza.
Sotto azioni laterali si comportano come una mensola. Gli
spostamenti relativi dei piani derivano dalla deformazione
flessionale dei muri e quindi presentano una forma convessa
dalla parte dei carichi.
Sistema strutturale
STRUTTURE A PARETI
Limite: Essendo sistemi molto rigidi possono sopportare notevoli azioni sismiche a fronte per di elevati momenti alla base.
Questo comporta che la richiesta di duttilit locale in corrispondenza della base sia elevata e quindi che la crisi venga raggiunta a
causa di un danno concentrato e non, come preferibile, a causa di un danno distribuito. Richiedono inoltre un impegno molto pi
oneroso per le fondazioni.
Predimensionamento: Le azioni verticali e quelle orizzontali dovute al sisma possono essere trattate separatamente. Le pareti
devono essere disposte in modo regolare nelledificio
Sistema strutturale
STRUTTURE MISTA PARETI-TELAIO
In questo tipo di strutture la resistenza alle azioni verticali affidata prevalentemente ai telai; la resistenza alle azioni
orizzontali affidata in parte ai telai ed in parte alle pareti
Sistema strutturale
STRUTTURE MISTA PARETI-TELAIO
Anche in questi edifici si possono verificare condizioni di elevato rischio di concentrazioni di danno o di rottura fragile. Oltre a
dover fare particolare attenzione alle fondazioni, si possono verificare rotture localizzate nei casi di discontinuit del muro al di
sopra o al di sotto di un certo piano.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO
E la tipologia costruttiva maggiormente diffusa, le sollecitazioni sia di natura statica che dinamica sono affidate alle travi e ai
pilastri che costituiscono lossatura portante.
Il primo passo da fare quando si inizia a progettare una struttura quello relativo allimpostazione della carpenteria, in tale
operazione i principi fondamentali da rispettare sono i seguenti:
a)
Per compensare parzialmente lincremento di sollecitazioni sulle travi dovute al sisma, bene ridurre leffetto dei carichi
verticali adottando, sia per le travi che per i solai e gli sbalzi, delle luci ridotte rispetto a quelle consigliate i assenza di sisma;
b)
bene evitare la disuniformit di luci delle travi. Essa infatti negativa in quanto causa concentrazioni di sollecitazioni
nelle campate pi corte. Se necessario adottare luci differenti bene ridurre la rigidezza delle travi nelle campate pi corte
utilizzando travi a spessore.
c)
bene evitare una forte disuniformit di carico verticale sui pilastri. Essa infatti comporta la necessit di sezioni maggiori,
e quindi concentrazioni di azioni sismiche.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO
Una corretta impostazione della carpenteria dovrebbe garantire un irrigidimento uniforme in entrambe le direzioni.
In realt questa regolarit risulta fortemente virtuosa in termini di risposta sismica, e la normativa permette per questo tipo
di strutture una analisi semplificata rispetto a quella dinamica modale, obbligatoria per le strutture cosiddette irregolari.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO
Nellambito della carpenteria si dovranno individuare quali sono le travi destinate a portare i solai, che saranno quindi soggette
a consistenti carichi verticali oltre a fungere da traversi dei telai sismo-resistenti.
In una progettazione di soli carichi verticali la convenienza economica a minimizzare il numero di travi porta
necessariamente a mantenere il pi possibile costante lorditura dei solai. Al contrario la necessit di disporre
in zona sismica di una doppia orditura di travi porta alcuni progettisti alla scelta di variare continuamente
lorditura dei solai.
Anche se in tal modo si pu ottenere una pi uniforme distribuzione dei carichi sulle travi, si ritiene che tale
scelta comporti complicazioni esecutive tali da rendere gli svantaggi prevalenti rispetto ai vantaggi.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO
Nella scelta degli elementi strutturali si osservi che le travi alte costituiscono un efficace controvento per i
pilastri che se vincolati a travi a spessore potrebbero risentire di un deficit di rigidezza trasversale.
Un pilastro con travi a spessore fornisce un contributo relativamente basso in termini di rigidezza ai piani
superiori al primo, che invece risente dellincastro della fondazione, pertanto si prevedono in tali casi elevati
spostamenti di interpiano crescenti dal basso verso lalto sotto azione sismica.
Anche pilastri troppo esili (bassa rigidezza sezionale) sono sconsigliabili per lo stesso motivo.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO
In caso di carpenterie eccessivamente irregolari si consiglia ladozione di giunti per rendere la struttura maggiormente regolare.
GIUNTI
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento del solaio
Si possono ritenere valide le prescrizioni del D.M. 1996 (spessore non inferiore a 1/25 della
luce o 1/30 nel caso di nervature precompresse)
Deve adottarsi uno spessore con soletta di almeno 40 mm con armatura di ripartizione ben
ancorata alle travi di bordo
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TRAVI A SPESSORE
Si consideri che leffetto del sisma sulle travi a spessore modesto se sono presenti travi emergenti nel telaio
pertanto nel predimensionamento ci si pu basare sui soli carichi verticali.
Le travi di collegamento, parallele allorditura del solaio e quindi poco caricate, avranno dimensioni ridotte
dettate principalmente da motivazioni geometriche (per esempio la larghezza pu essere pari a 60 cm, ottenuti
eliminando dal solaio una fila di laterizi).
ATTENZIONE!
Se ledificio tutto con travi a spessore, esse collaborano alla resistenza sismica, ed essendo meno duttili
rispetto alle travi alte (CD-B obbligata!) consigliabile partire con solaio H=25+5 in zona sismica anche per
luci non richiedenti tali prescrizioni sotto le sole azioni verticali
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TRAVI A SPESSORE
In caso di trave portante una regola grossolana (in condizioni statiche) consente di dimensionare la base come:
B= L/6
Nella pratica la larghezza della trave a spessore varia tra 60 e 120 cm. opportuno limitare la larghezza della sezione e
concentrare le armature in un fascio di ampiezza comparabile a quella del pilastro. Indicazioni legate a problemi di duttilit.
ATTENZIONE: Le NTC 08 impongono limitazioni alla massima larghezza della trave.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TRAVI EMERGENTI
Si consideri che leffetto del sisma (sollecitazioni flesso-taglianti) sulle travi alte molto sentito, specialmente
nei piani bassi, e talvolta anche in quelli centrali del fabbricato. Ad esempio in fabbricati di 4-6 impalcati dette
sollecitazioni hanno entit maggiore rispetto a quelle provocate dai carichi verticali.
Nella stima della sollecitazione sismica si ricordi che i carichi statici fanno crescere le sollecitazioni
allaumentare della luce, i carichi sismici fanno crescere le sollecitazione allaumentare della rigidezza
(riduzione della luce!)
DUNQUE: Lazione del sisma maggiormente sentita nelle campate corte ed in prossimit dei pilastri pi
rigidi
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TRAVI EMERGENTI
buona norma adottare sezioni delle travi molto simili a quelle dei pilastri, in modo da non alterare la
regolare distribuzione di sollecitazione flettente lungo i pilastri.
Sezioni delle travi molto pi piccole di quelle dei pilastri sposterebbero il punto di nullo del
momento flettente dalla mezzeria dei pilastri e dunque si avrebbe un M maggiore a parit di taglio
sui pilastri.
Viceversa se la sezione delle travi molto pi grande si violerebbe il principio di gerarchia delle
resistenze incentivando un comportamento fragile della struttura.
Una buona indicazione quella per edifici di 4-5 impalcati di adottare dimensioni pari a
30x60/30x50 cm.
Sebbene le sollecitazioni si riducano allaumentare dellaltezza bene non ridurre la sezione per non
ridurre la rigidezza trasversale dei pilastri che in quelle zone risentono delle maggiori deformazioni.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
La differenza tra lutilizzo di travi alte e a spessore si pu notare gi dal differente comportamento per carichi non sismici.
Trave a spessore
Trave emergente
Il momento agente agli appoggi della trave risulta notevolmente ridotto, di conseguenza anche il momento sul pilastro lo sar.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
In presenza di azione sismica linfluenza della presenza di travi a spessore o emergenti si fa ancora pi evidente
Trave a spessore
88
111
77
122
78
Trave emergente
24
55
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TELAIO SHEAR TYPE
Inoltre, per la infinita rigidezza assiale e flessionale dei traversi, questi stessi non possono deformarsi
assialmente o flessionalmente.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TELAIO SHEAR TYPE
Il momento che si genera nei pilastri ha un andamento a farfalla
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TELAIO SHEAR TYPE
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TELAIO SHEAR TYPE
Il sistema di telaio shear-type approssima bene il comportamento di pilastri collegati da travi emergenti di elevata altezza e
modesta luce
Il sistema di telaio shear-type multipiano si comporta come un insieme di sistemi monopiano posti in serie
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento travi
TELAIO SHEAR TYPE
Il sistema con travi infinitamente flessibili si comporta come un insieme di mensole incastrate alla base.
Esso approssima bene il comportamento di pilastri collegati da travi a spessore di luce elevata.
I pilastri subiscono rilevanti variazioni di sforzo assiale e rilevanti incrementi di momento flettente
proporzionali alle sollecitazioni taglianti ; le azioni orizzontali hanno distribuzione triangolare, i tagli hanno
distribuzione trapezoidale
Nel predimensionamento delle travi ci si pu riferire ai soli carichi verticali
Per i pilastri deve considerarsi un pi gravoso regime di pressoflessione specialmente nei piani bassi.
DM 14 Gennaio 2008
Nella concezione delledificio il progetto architettonico influisce sensibilmente su un parametro che risulta
determinante nellanalisi del comportamento sismico: LA REGOLARITA.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento pilastri
-
- Il valore massimo che pu essere portato da una sezione corrisponde ad uno sforzo normale Ned per il quale la tensione media
Ned/Ac allincirca 0,5 fcd
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento pilastri
Per tenere in conto le precedenti osservazioni, nella fase di predimensionamento di pu procedere assumendo un limite massimo
per la tensione media nei pilastri, in particolare si consiglia di non superare il valore di 0,5fcd e di mantenersi prossimi a 0,3-0,4
fcd.
Per un CLS di classe C25/30 si limita la tensione tra 4.0 e 5.5 MPa
Per un CLS di classe C20/25 si limita la tensione tra 3.5 e 4.5 MPa
In fase di predimensionamento si pu effettuare una analisi statica senza
sisma nel caso in cui siano state evitate travi molto corte e rigide.
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento pilastri
Anche le NTC impongono un limite alla massima sollecitazione di compressione:
7.4.4.2.1
Sistema strutturale
STRUTTURE A TELAIO: Predimensionamento pilastri
Anche le NTC impongono un limite alla massima sollecitazione di compressione:
Se la carpenteria regolare si avranno sezioni dei pilastri tutte uguali, altrimenti, pur potendo adottare sezioni differenti, si
consiglia di sovradimensionare i pilastri meno caricati. In questo modo si ottiene uno sgravio flessionale dei pilastri pi caricati.
Bisogna far attenzione alla riduzione delle sezioni ai piani
superiori, si potrebbero avere problemi esecutivi nei nodi che
inficiano la trasmissione delle sollecitazioni.
Per edifici non troppo alti si consiglia di non adottare riduzioni
di sezioni o comunque limitare le riseghe sia come numero
(invariata per almeno 2 ordini ) che come entit.
Momento flettente
29 kN
69 kN
Taglio
120 kN
143 kN
Sforzo assiale
1 CASO: Impalcato rigido con travi a spessore 70x25 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
2 CASO: Impalcato rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al
primo, secondo e terzo piano.
3 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
4 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 60x60 al piano terra e 40x40 al piano
primo, secondo e terzo.
5 CASO: Campate irregolari con travi a spessore nelle campate corte ed emergenti nelle campate lunghe.
6 CASO: Campate irregolari con travi emergenti in tutte le campate.
1 CASO: Impalcato rigido con travi a spessore 70x25 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
2 CASO: Impalcato rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 alprimo,
secondo e terzo piano.
3 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
4 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 60x60 al piano terra e 40x40 al piano
primo, secondo e terzo.
5 CASO: Campate irregolari con travi a spessore nelle campate corte ed emergenti nelle campate lunghe.
6 CASO: Campate irregolari con travi emergenti in tutte le campate.
1 CASO: Impalcato rigido con travi a spessore 70x25 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
2 CASO: Impalcato rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al
primo, secondo e terzo piano.
3 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
4 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 60x60 al piano terra e 40x40 al piano
primo, secondo e terzo.
5 CASO: Campate irregolari con travi a spessore nelle campate corte ed emergenti nelle campate lunghe.
6 CASO: Campate irregolari con travi emergenti in tutte le campate.
1 CASO: Impalcato rigido con travi a spessore 70x25 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
2 CASO: Impalcato rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al
primo, secondo e terzo piano.
3 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
4 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 60x60 al piano terra e 40x40 al piano
primo, secondo e terzo.
5 CASO: Campate irregolari con travi a spessore nelle campate corte ed emergenti nelle campate lunghe.
6 CASO: Campate irregolari con travi emergenti in tutte le campate.
1 CASO: Impalcato rigido con travi a spessore 70x25 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
2 CASO: Impalcato rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al
primo, secondo e terzo piano.
3 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 40x40 al piano terra e 30x30 al primo,
secondo e terzo piano.
4 CASO: Impalcato non rigido con travi emergenti 30x55 e pilastri 60x60 al piano terra e 40x40 al piano
primo, secondo e terzo.
5 CASO: Campate irregolari con travi a spessore nelle campate corte ed emergenti nelle campate lunghe.
6 CASO: Campate irregolari con travi emergenti in tutte le campate.
LUCI IRREGOLARI
Emergenti + spessore
Emergenti
C 35/45 possiede:
fck=35 [N/mm^2]
fctk_0.05 = 0,7fctm =
Acciaio B450C:
yd=fyd/ Es=391/206000=1,89
8 kN/m3
8 kN/m3
PAVIMENTI ED INTONACI
Intonaco interno
18 kN/m3
PAVIMENTO IN MARMO
27 kN/m3
18 kN/m3
Tompagni esterni
Fodera interna (10 cm)
0,8 kN/m2
1,2 kN/m2
0,36 kN/m2
0,36 kN/m2
Gk2=2,72 kN/m2
1,20 kN/m2
Carichi Accidentali
Sono forniti dalle NTC-2008 nella misura di 3,00 kN/m2 (cat C1-Ospedale) per
ambienti suscettibili di affollamento e di 0,50 kN/m2 per coperture non accessibili
Solai di interpiano
SIMBOLO
soletta
altezza pignatta
larghezza pignatta
base travetto
altezza totale solaio
massetto in
calcestruzzo leggero
pavimento
(cm)
s
hp
bp
b
H
Campata
5
16
38
12
21
sbalzo
5
16
38
12
21
sm
sp
sc
smb
hp
si
bp
i
sm
Simbolo
formula
Peso
Valori numerici
(kN/m2)
1.25
soletta
G1s
s x larghezza x profondit x ps
travetti
G1t
0.96
0.38 x 0.16 x 1 x 8 x 2
0,97
3.18
pignatte
G1l
PESO PROPRIO
SOLAIO G1
0.05 x 1 x 1 x 25
Simbolo
pavimento
massetto
intonaco
Incidenza
tramezzi
G2p
G2m
G2i
G2t
G2
formula
sp x larghezza x profondit x ps
sm x larghezza x profondit x ps
si x larghezza x profondit x ps
Valori numerici
0.03 x 1 x 1 x 27
0.06 x 1 x 1 x 14
0.015 x 1 x 1 x 20
Peso
(kN/m2)
0.8
0.84
0.3
1,2
0.8+0.84+0.3+1.2
3.14
formula
Valori numerici
(kN/m2)
soletta
G1s
s x larghezza x profondit x ps
travetti
G1t
0.96
pignatte
G1l
0.38 x 0.16 x 1 x 8 x 2
0,97
3.18
PESO PROPRIO
SOLAIO G1
0.05 x 1 x 1 x 25
Peso
1.25
Gk1
3,18
[kN/m2]
Gk2
3,14
[kN/m2]
Tompagni esterni
Gk2
2,04
[kN/m2]
Qk1
3,00
[kN/m2]
Qk2
0,50
[kN/m2]
Gk2=2,04 [KN/m]
Predimensionamento TRAVI
Per quanto concerne le travi, per semplicit, vengono predimensionate per soli carichi verticali.
Relativamente allo schema statico, si pu fare riferimento o ad una trave continua su pi appoggi, oppure,
ad ununica trave appoggiata-appoggiata o appoggiata-incastrata o incastrata-incastrata (con momento
massimo in mezzeria pari a ql2/8; ql2/14; ql2/24).
La misura cautelativa adottata, per tenere presente che, in questa fase, non vengono portate in
conto le azioni orizzontali (forze sismiche).
Posta la distinzione tra travi a spessore di solaio con altezza pari allo spessore del solaio e travi emergenti
con altezze maggiori dello spessore del solaio si sceglie di prendere delle travi emergenti sul contorno
della struttura e delle travi a spessore per le travi interne. I limiti sulle altezze per entrambe le tipologie di
travi sono:
H 1/20 1/25 lmax per le travi a spessore
PROGETTO E VERIFICA PER AZIONI SISMICHE DI UN EDIFICIO IN C.A. CON SAP 2000
PIANTA 4 E 5 IMPALCATO
84
Predimensionamento TRAVI
Il predimensionamento ora possibile poich sono noti i carichi da assegnare alle varie travi:
TRAVI DI BORDO
TRAVI PORTANTI
Predimensionamento TRAVI
Per le travi scalate :
Gk1= peso trave(Pt )+inc. solaio=0.3*0.6*25+3.18*(4,00)
= 17,22 [kN / m]
= 12.56 [kN / m]
=3.14*(4,00)
7,14 [KN/m]
Qk = 3,00*(4,00)
= 12 kN / m
Fd l 2 69.94 62
Md
209.82kNm
12
12
ecm
xc
Af
cy
Af
T
b
ey
(a)
(b)
Mrd T d * As f sd 0.9 d
d*=57 [cm]=altezza utile sezione
d*
=3.14*(6,00)
= 18.84 kN / m
= 7,14 [KN/m]
Qk /m= 3,00*(6,00)
= 18 kN / m
Fd l 2 90.85 42
Md
121.13kNm
12
12
Si ottiene unarmatura As=6,04 [cm^2] = 3 f 18
Per trave a spessore, con spessore del solaio pari a 35 [cm]:
Si ottiene unarmatura As=10,75 [cm^2] = 5 f 18
Dovremmo cambiare
sezione di solaio
comunque!
sforzo normale al
generico piano j-mo
N dj N j N gj
Carichi permanenti e
accidentali
Peso proprio
0,5 Nd
3 osservazione : La duttilit di una sezione diminuisce fortemente allaumentare della sollecitazione di compressione
media.
5 osservazione : Se la carpenteria sufficientemente regolare anche le sezioni saranno poco diverse tra loro. Inoltre
mentre nel caso di edifici con numero di piani elevato (>7-8) buona norma ridurre la dimensione
della sezione del pilastro ai piano pi alti per via delle minori tensioni dovute a minore sollecitazioni
sismica, per edifici pi bassi, se larchitettonico lo consente, si pu adottare una sezione costante.
6 osservazione : Per il predimensionamento del pilastro sono necessari i valori di massima dello SFORZO
NORMALE e del MOMENTO FLETTENTE. In realt per il calcolo di questultimo
necessario ricavare anche il valore del TAGLIO. In particolare i valori di N derivano dai carichi
verticali e dallincremento di N dovuto allazione sismica. I valori di M sono in pratica
quelli provenienti dallazione sismica, essendo quelli dovuti ai carichi verticali molto
contenuti se rapportati ai momenti flettenti del sisma.
7 osservazione: i pilastri devono essere sovradimensionati e non si devono avere travi eccessivamente
resistenti, per rispettare la gerarchia delle resistenze per lo SLU e anche per il rispetto
della verifica di deformabilit dello SLD. Per ragioni di regolarit in elevazione e per
motivi pratici si consiglia, per ciascun pilastro, al massimo una rastremazione della
sezione trasversale di 10 cm per piano.
Nj5
Nj5
Nj4
Ngi
Nj4
Ngj A pj h s
Dove s il coefficiente di continuit che pari:
Nj3
Ngi
Nj2
Ngi
Nj1
Ngi
Nj3
Nj2
Utilizzando le aree di influenza per la valutazione dei carichi che competono ad ogni singolo
pilastro non si tiene conto dalla continuit delle travi nelle due direzioni. Detto effetto potrebbe
essere considerato utilizzando dei coefficienti di continuit in entrambe le direzioni, per i pilastri
interni, o una di esse per i pilastri laterali che amplificano i carichi
Nj1
Peso del pilastro di dimensioni minime al piano generico:
b=6m
e
1.5 G impalcato
N j 1.3 G impalcato
Aij G ktravi (a b) G pilastri
A ij G ktamponatur
a 1.5 Q k A ij s
k1
k
k2
2
1.3 3,18 24 0,3 0,6 25 (6 4) 25 0,5 0,5 3,5 1.5 3,14 24 7,14 4 1.5 3 24 1,3 846,52kN
N j 846,52 [kN]
A
846520
1434777,97 mm 2 B H
5.9
Si scegli di dimensionare
tutti i pilastri 40x40
f cd 5.9 [MPa]
138657.63 379mm 40 x 40cm
Il taglio di piano la sommatoria delle azioni orizzontali agenti al di sopra del piano
considerato
Lentit delle azioni sismiche rilevante in rapporto ai carichi verticali. Di conseguenza lo sforzo normale sui pilastri potrebbe
variare molto nei pilastri di estremit; per i pilastri interni la variazione di sforzo assiale invece dovuta alla differenza di
tagli indotti dal sisma nelle travi ed quindi in genere trascurabile a meno che non vi sia una forte differenza di luce o di
sezione tra due travi che convergono nel pilastro.
La variazione di sforzo normale indotta dal sisma pu essere valutata con un modello locale
come somma dei tagli nelle travi ai diversi piani o con un modello globale (in caso di edificio a
pianta rettangolare) che usa il momento ribaltante alla base delledificio.
A5
40x40
A4
40x40
A3
A2
A1
50x50
60x50
60x50
Rifare di controlli di
regolarit!