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MISTER KIT ELETTRONICA APPLICATA, SCIENZA E TECNICA N. 144 - GENNAIO 1992 - L. 5.500 ee RICEVITORE , AERONAUTICO | IN TUTTE LE EDICOLE AMIGA LA RIVISTA PIU COMPLETA IL DISEGNO EFFICIENTE v IN OGNI FASCICOLO UNO SPLENDIDO DISCHETTO GIOCHI * AVVENTURE * TIPS LINGUAGGI « GRAFICA | DIDATTICA * MUSICA * PRATICA 3 HARDWARE « SOFTWARE Direzione Mario Magrone Feedattore Cepo ‘SyraRoceh Grafica Nadia Marii Collaborano a Elettronica 2000 ‘Mario Aretusa, Giancarlo Carella, Marco Campaneli, Beniamino Coldani, Emanuele Dassi, Ado Del Favero, Giampioro Fila, Giuseppe Fraghi, Paclo Gaspari, Luis Mguel Gava, Andrea Letter, Glancario Marzocchi Mirko Pellegr, Marisa Po, acl Sist, Davide Sculino, |, Massimo Tragara, Redazione se Vitt, Emanuele 15, '20122 Milano tel, 02/795047 Per evertual richieste tecriche ‘chiamare giovedi h 15/18, Copyright 1992 by L’Agora s.r. Diezione, ‘Anministazione, Abvonamenti, Redazone: Elettronica 2000, so Vit. Emanuele 15, 20122 Mieno. Una copia costa Lire 5600. ‘Arrotrati 4 doppio. Abbonamento per 12 scicolL. 80,000, ester L. 70.000. Fotocor posizione: Compostutio Est, selezioni col e fotoito: Eurototolt. Stampa: Garzanti Edi- {ore 5.p.A. Cernusco s/N (Mi). Disiriouzone: SODIP. Angelo Patuzzi spa, via Zureti 25, Milano. Esttronica 2000 & un periodico men- sile registrato presso il Tribunale di Milano Con il n. 149/79 il giomo 31-3-79, Pubbiicita Inferioce al 70%. Tuti | dintti sono riservati er tutti paesi, Manoscrit, disegr, fotegra- fie, programm inviati non siestituiscono che se non pubblicat Dir. Resp. Mario Ma- ‘rene, Rights reserved everywhere, ©1992. SOMMARIO BLAST SONIC DEFENDER 10 AMPLI FINALE AVALVOLE 20 TASTIERA TELEFONICA CON MEMORIA 28 RICEVITORE AERONAUTICO Copertina: Marius Look, Milano, 42 S3LED3 GAME: 46 IL TELEFONO IN AUTO. 62 TRUCCAVOCE DIGITALE 70 LABORATORIO GUIDA PRATICA by Futura Elettronica novita, curiosita & gadgets Entra anche tu nel meraviglioso mondo dell'elettronica acquistando uno dei nostri prodotti. Oltre ai dispositivi proposti in questa pagina, produciamo o commercializziamo scatole di montaggio di tutti i tipi, componenti elettronici, impianti antifurto, laser allo stato solido, contatori geiger, visori notturni, microtrasmettitori ecc. Contattateci subito! SFERA AL PLASMA ‘RADIOMICROFONO PROFESSIONALE 1 prodoto pi inicato per un Finalmente un sistena microfonico / regalo sicuramente origina senea fl ad un prezzo contenuto! Lamgada 4 grandi dimensioni Ideal per concer, comia arma a i ; moet gets tae on eee aa eS ee a rien See od. 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Montecalvo Quello che possiamo fare é consi- ‘gliarti di inserire tra il lewore di cassette ¢ ifinali a mosfet, un preamplificarore stereo hi-fi. Nei numeri di gennaio 1980 e maggio 199) abbiamo presenta~ to due preamplificator' che possono {fare al caso tuo: il progetto di gennaio é stereofonico ed ¢ provvisto di conirollo di volume con possibilita di loudness, olire che dei conirolli per toni alti ¢ bassi. I progetto di maggio 1990 é in- vece pit professionale, disponendo ol- tre che del controilo di volume e della regolazione dei roni, di un seletiore per {gli ingressi, del preamplificarore equa- lizzato a norme R.1.A.A. (per le testine dei giratischi), di tina regolazione det ‘guadagno in tensione dell'utimo sta- dio e di un jiltro subsonico attivo... E perd in versione mono, per cui per or- fenere un preamplificatore sterea biso- nerd realizzare due esemplariuiliz: zando potenziometri doppi per i toni ¢ per i volume (una sezione di ogni po- tenziometro servini tn carey. Er trambi i preamplificarori richiedono tuvalimentazione dale {utd posseno eorrispondere con la redazione serivendo a Elettronica 2000, Vit, Emanuele 15, Milano 20122, Saranno pubblcate Ie let- {ere di interesse generale. Ne\ limit del possi- bile si risponders privatamente a quel letori ‘che aceluderanne tn francobollo di lire 750. LA SOLUZIONE ECONOMICA Ho notato che gid da diversi anni sviluppate progetti che impiegano fo- toaccoppiatori: _potreste _spiegarmi cost sono questi componenti? Sono forse dei circuiti integrati o cos‘altro? Rino Annese ~ Bari {In wn certo senso i foroaccopptatori possono essere considerati det circuiti integrati, anche se in molti casi sono ‘molto semplici di costituzione. In ge~ nerale wi foroaccoppiatore é un con ponent elettronico caratteri tun ingresso ed un'uscita, tra loro ac- coppiate otticamente ¢ quindi eletri- camente isolate. 1 dispositivi di ingres- so e d'uscita possono essere svariati, diodi forosensibili e LED, fototransi- stor, fototriac o circuiti logici 0 analo- ici ancke complessi, La possibilité i trasferire dei segnali eletrici tra due circuiti elettricamente isolati, ha fatto dei foroaccoppiatori ta solucione a moltissini problemi di progettazione elewronica, una soluzione peraliro economica, sia per il costo bassissimo di wn foroaccoppiatore (ie media infe riore alle mille lire, salvo tipi particola- ri), sia per la facili d'uso e la compar- lettere BZaGe4 Rea 2 ies es es Bs ee Ee il tecnico risponde a rispetto ad analoghi cireuiti rea liczati a component disereti. PIU POTENZA SOLARE Vorrei sapere se & possibile au- mentare la potenza dellalimentatore solare, pubblicato nel numero di ago- sto 91, non ricorrendo pero all'acqui- sto di altre celle solari...agari con un trasformatore ed aliri componen Giuseppe Baratta - Castrovil lari Senza ricorrere ad altre celle non é possibile aumentare la potenca del pannello solare: Punica soluzione sa- rebbe usare celle in silicio monoeri- stallino, che hanno maggior eficienza ‘ma arrivano a costere anche tre volte di pit. Col trasformatore non & possi- bile perché esso & una machina elet- trica wilizzata per cumbiare i parame- triche definiscono la potenza itensione € corrente) lasciandola pero inalterata Anti, in realté un trasformatore eroga sul secondario una porenza minore di quella che assorbe dat primario. Poi accorrerebbe un circuito per trasfor~ ‘mare la tensione continua delle celle in tensione alternata 0 almeno variabile, cosida poter pilotare un trasformatore. Peri anche lipotetico eireuito consu- ‘merebbe una certa potenca. Una solu- zione di jortuna per tenere il pannello cost convé consisterebbe nell elimina- re lo Zener in parallelo all'uscita, ma la tensione non risulterebbe pitt limita ta eandrebbe fino a circa 4,3 volt. Pero Si rsparmierebbe la comente che at- mualmente va netlo Zener quando la tensione d'uscita eccede 13,3 volt. For~ se per ottenere piti potenza si potrebbe tentare direalizzare un sistema di spec~ hi per far convergere i raggi solari sul- Ja cella... ma é tuto da vedere! € CHIAMA 02-795047 eB il tecnico risponde il giovedi pomeriggio dalle 15 alle 18 RISERVATO Al LETTORI DI ELETTRONICA 2000 DIROMPENTE BLAST SONIC DEFENDER UN PICCOLO APPARECCHIETTO CAPACE DI GENERARE UN POTENTISSIMO TRILLO CAPACE DI ASSORDARE, CHIUNQUE SE LO TROVI PUNTATO CONTRO. ALIMENTAZIONE A PILE. EFFICACIA GARANTITA! di MIRKO PELLEGRI ww YY [_caziaze spesso sui giomalinotizie di attacehi a persone che cam- minano di notte, che fanno jogging 0 di donne aggredite nei par- cheggi alla luce del giorno. Simili avenimenti sono ormai troppo co- muni e non sida il dovuto peso perché non li sivive in prima persona. IL blast sonic defender pud aiutarvi a evitare possibili danni in situazioni di emergenza e pud essere un grande aiuto nel richiamare attenzione dei passanti. Il blast sonic defender é una protezione di difesa persona- le, compatta, che pud aiutare a mettere in fuga ogni possibile aggresso- re, sia animale o umano. Inostro dispositivo & progettato per generare un suono di altissima intensita con lo scopo di provocare il massimo disagio a chiunque sia ri- volto contro, Basta premere il pulsante di cui @ dotato per scatenare Vonda acustica contro l'aggressore! Inoltre il blast sonic defender, essendo poco ingombrante, si adatta anche in tasca o in una borsetta, per trasportarlo facilmente in situa- non minacciose. Ricordate sempre che lesposizione continua a distanza ravvicina- ta da parte dell’orecchio pud causare una perdita permanente dell’ udi- 5 schema elettrico TP1 to: quindi si raccomanda viva mente a tutti di non usarlo per fare scherzi di cattivo gusto! UN SUONO CHE STORDISC Il nostro dispositive. genera unintensiti di suono di circa 130 dB, valore che & abbastanza alto da provoeare un notevole dolore alle orecchie di chi ascolta. Sid passato notevole tempo nel trovare la frequenza e i ritmi so- nori che causano_ all'individuo umano il maggior disagio, senza i lesioni permanenti. zazione del dispositi- vo & stata resa possibile dalla commercializzazione di un tra- sduttore (cicalino) piezoelettrico costruito dalla Mura senta una forma cilindrica con ba- se con diametro di circa 4 cm € con un foro al suo centro di 1 cm di diametro: dal foro fuoriesce il fastidiosissimo e inienso trill. ‘Questo circuit, come potrete vedere dallo schema elettrico in figura, utiliza un solo circuito in- tegrato logico tecnologi CMOS, contraddistinto dalla si: gla 74HCOO; questo ha al suo in- ferno quaitro porte NAND a due entrate. Le porte Ul-ae Ul-b, la resistenza R3 ei condensatori C3 e C2 comprendono Toscillatore che operaa una frequenza di circa 10 Hz. Questo primo oscillatore & usato per modulare la frequanza a 3,4 KHz (valore per il quale si ot- tiene la massima potenza dal tra- sduttore) del tono generato da Ul-c, Ul-d, RS, R6 e C5. Ul-c e U1-dfunzionano da multivibrato- te astabile (come del resto anche Ul-ae U1-b) generano un segna- le rettangolare con frequenza che varia altemnativamente tra due va- Rt Mcircuito & sempli due generatori di segnale retlangolare producono ente la nota base modula in frequenza (Ula e Ub). Il segnale modu (elevato da TH1) al lori: cioé loscillatore alterna due frequenze. Lalternarsi dei due va- lori & controllato dall’oscillatore di bassa frequenza (esattamente a 10 hertz) che alterna due livelli di tensione nel punto di unione di C4, C5, RS, R6. Piit precisames te, si alternano un livello pari aze- ro yolt ed uno di cirea 0,7 volt Got Ja caduta di tensione sul dio ‘COMPONENTI RI =511 ohm 1/4 W1% RZ = 4,7 Kohm 3 =27Kohm R4 =511 ohm 1/4 W1% RS =10Kohm R6 = 4,7 Kohm R7 =10 ohm 1/2W CL =3,3 uF 25 volt tantalio Quando Io stato di tensione & zero volt Yoscillatore Ul-e, Ui-d lavora alla frequenza di 3400 Hz, owvero alla sua naturale frequen- za di oscillazione: se lo stato di tensione portato dalloscillatore a 10 Hz 2 0,7 volt, le porte Ul-c e Ul-d non lavorano pitt a 3400 Hz, ma ad una frequenza minore. Pertanto il segnale modulato che giungera alla base del darlington ‘TRI sara composto da un segnale rettangolare ad una certa frequen- za, altematoad un secondo segna~ le di analoga forma d'onda ma di frequenza minore. Il darlington TR1 serve, nel cir- cuito, per amplificare in potenza il segnale modulato offerto dalle porte logiche: infatti per ottenere la potenza elettrica desiderata ¢ necessaria per conferire al cicali- no un suono dirompente, occorre dare un aiuto al 74HCOO, che & un CMOS high-speed e di conse- C2 =3,3 uF 25 volt tantalio (C3. =3,3 nF 25 volt tantalio. C4 = 1008 poliestere C5 = 10aF poliestere DZI = Zener 51 volt 1 W DSI = 1N4003 DS2 = 1N4003 ‘TRI = TIP 120(NPN darlington) Ul =74HCOO ‘guenza non pud dare in uscita (da nessuna delle quattro porte) la ne- cessaria corrente. L’EFFETTO DI RETROAZIONE La resistenza R7 serve alimita- re la corrente di emettitore del arlington ed esegue percid una retroazione negativa: l'effetto di cid @ che viene limitata la corrente di collettore dello stesso Tl e juindi anche la potenza elettrica fornita al cicalino. A proposito di cicalit facciamo osservare che lo abbiamo alimentato con il se~ condario di un trasformatore ele- vatore: si tratta, nello specifico, di un trasformatore con rapporto 15 a 1, ovvero dal suo secondario si pud prelevare una tensione di an piezza 15 volte quella del prima- rio. ‘THI = Trasformatore dlevatore rapporto 15 PL —pulsante norm, aperto ‘TPL = PKM29340 (Murata) ‘Tutte le resistenze sono, salvo diversa indicazione, da 5%. Iitrasformatoreé usato per for- nire la necessaria tensione al cica- lino: affinehé eso produca un buon livello sonoro deve essere pilotato con un segnale ad impulsi di 80-90 volt di ampiezza. Pilotando il primario del tra- sformatore con impulsi ampi circa 8 volt, si ottengono ai capi del ci- calino degli impulsi con ampiezza di oltre 100 volt. Gli impulsi dati al trasformato- re sono ottenuti dalla commuta- Per le prove... usarei a protezione dell’ore Cosi dovranno essere messi trasformatore andr’ zione ON/OFF del darlington, che, pilotato dalle porte logiche, va in saturazione ed in interdizi ne alternativamente. Gli impulsi di tensione consen- tono di pilotare il nostro trasdut- tore piezoelettrico generando un trillo di notevole intensita ‘Come tutti sanno non & possi- bile elevare direttamente il poten- ziale di una tensione continua; bi- disposizione componenti On ace P41 © Ove, oo oie = componenti sullo stampato. I primario del olto verso TRI, mentre il secondario, Ged M vanno al cicalino, dovri stare verso l'esterno dello stampato. " a 9 ° 7 “ui termin: sogna prima effettuare una con- versione DC/AC ed elevare que~ stultima tramite uno speciale tra- sformatore di elevazione La resistenza RI ed il diodo Zener DZ1 servono a stabilizzare la tensione che alimenta lintegra- to 74HCOO, mantenendola in- iornoai 5 volt indipendentemente dal valore della tensione di ali- mentazione, che pud essere diver- IL TRASFORMATORE Il trasformatore elevatore utilizzato nel circuito & del tipo usato ne clettromedicali (rapporto di elevazione 15:1) e si pud trovare in molt negozi di componenti elettronici, Una volta che lo avrete tra le mani, se non saprete (perché non é scritto) quale é il primario e quale il seconda- io, potrete scoprirlo con un multimetro commutato sulle misure di resi stenza. Scegliendo una portata che permetta misure fino a 10.000 ohm toccate i due eapi di un avvolgimento e poi i due dell’altro: quello che avra resistenza maggiore sara il secondario (HT) mentre I'altro sara il primario, owero lavvolgimento di bassa tensione. Infatti Pavvolgimento alta tensione, oltre ad essere costituito da un maggi diquelle che compongono il primario, ¢ fatto con filo epertanto é caratterizzato da una pi elevata resisti iametro minore sada nove volt. Questo @ importante perché le frequenze generate dagli oscilla- tori saranno indipendenti dalla tensione della pila o, pitt in gene- rale, dell'alimentazione. I diodo DS22 stato inserito nel circuito per evitare che inverten- do inavvertitamente la polariti del’'alimentazione si danneggino Tintegrato ed ill darlington, REALIZZAZIONE PRATICA Per realizzare questo progetto occorre uno stampato monofac- cia in vetroresina il cui disegno a grandezza naturale & riprodotto nelle pagine seguenti. In tale circuito stampato dovre- te inserire tutti i componenti_ri- chiesti, disponendoli come visibi Je nella disposizione componenti Vi consigliamo di iniziare il montaggio dello zoccolo per lin- tegrato, non dimenticando di sal- dare tutti i terminali alle piste del- Jo stampato. Portataa termine questa opera zione potrete inserire tutte le resi stenze, tutti i diodi al silicio e il diodo zener. Nella lista componenti avrete certamente notato che cisono due resistenze, precisamente Rd e R1 che risultando di precisione e ad alta stabilit termica sono con- traddisinte da 5 fasce di colore che indicano il loro valore. Qui di seguito riportiamo 1a successione di colori che ident ca queste resistenze, che sono poi uguali tra loro: Rl e R4 = 511 ohm (verde-marrone-marrone-ne- ro-marrone). Proseguendo nel_montaggio, potrete inserire tuttii condensato- Tiin poliestere e al tantalio, rispet- tando la polarita +/— dei due ter- minali; infine il transistor darlin- gton ¢ il trasformatore clevatore con rapporto 1:1 Coatrollate lorientamento di quest'ultimo ¢ in caso di dubbio munitevi di un tester ¢ verificate la resistenza dei due avvolgimenti, Quello HT presenta sempre una resistenza pit alta in quanto com- posto da un maggior numero di spire. Quindi collocate i Tree} =. | | ol ee ; K Prototipo della basetta cosi come costruito dall’autore, minali yerso i punti G © M sullo stampato i quali rappresentano i punti dove salderete i terminali del trasduttore piezoelettrico. Questo trasduttore @ provvisto di tre terminali: G-M-F; quest'ul- timo non verra utilizzato. Tutto il circuito trovera posto, assieme alla pila da 9 volt, entro un piccolo mobile plastico a for- ma di parallelepipedo Prima di fissare al suo interno i cireuito stampato, dovrete prati- care in prossimita del centro un foro circolare per Tinserimento del corpo del pulsante. Nel caso desideraste collocare il circuito nella vostra auto o nella vostra abitazione, in sostituzione del pulsante potreste usare anche due interruttori magnetic realiz- zando cosi un valido antifurto. In quest'ultimo caso dovrete munire il transistor di una piccola aletta di raffreddamento. In fase di controllo, vi consigliamo di non chiudere il foro del trasduttore con un dito per ridurre la potenza sonora, perché potreste danneg- giame la membrana interna. Si consiglia di usare una batte- ria alcalina o, meglio ancora, una batteria ricaricabile, dal momento cheil Blast Sonic Defender assor- be tipicamente 120 mA di corren- te. Per ogni elemento del circuito (C8 anche il kit completo!) ci si pud rivolgere all'autore Mirko Pellegri, via Agnesi 7, Monza. il circuito stampato ta c4 =—0o/| | oo oo xos Eceo la traccia del lato rame in scala 1:1 per la basetta del blast sonic, itaiano indese tai Jalen oni fngahs tan Amway ites oy pes PER LA TUA BIBLIOTECA TECNICA Le Antenne Beaioato agli appascionet! deifltatrequenza: come ‘costrure var tipi di fntenna, acasa propria. tire 31000 Puoi richiedere i libri esclusivamente inviando vaglia postale ordinario sul quale seriverai, nello spazio apposito, libro desideri ed il tuo nome il vaglia ad Elettronica 2000, C.so Vitt. Emanuele 15, 20122 Milano. HI-FI FINALE DIPOTENZA AVALVOLE SONORIZZATEVI CON QUESTO SUPER AMPLIFICATORE AD ALTA FEDELTA. SOLO TRE TUBI ELETTRONICI PER UNSUONO DI CUI NON POTRETE LAMENTARVL di DAVIDE SCULLINO bbiamo presentato in ottobre un preamplificatore realizzato inte- ramente a valvole, sicuramente un apparechio affascinante e di no- tevole interesse per chi ama Falta fedelta e guarda attentamente a tutte le soluzioni proposte per migliorare sempre pit: 'ascolto della musica, A quel preamplificatore avevamo consigliato di accoppiare un buon amplificatore a mosfet, oppure un amplificatore valvolare, per non per- dere quelle caratte1 ne. A esempio quelli di marzo 1991 0 quello, un po" pitt vecchio, di febbraio 1989. Purtroppo per quanto riguarda la soluzione a valvole non avevamo nulla da proporvi, almeno fino al mese scorso. c ‘messi all’opera per rintracciare qualche valvola che 10 yermettesse di realizzare un fi- nale, anche se di modesta poten- za: siamo riusciti a trovare delle EL86 e delle EL8¢, sicuramente valvole di potenza, anche se capa i fornire non pit di una decina di watt. Con tali valvole ed un triodo- pentodo per la sezione pilota ab- biamo progettato un semplice schema capace di amplificare un segnale come quello uscente dal preamplificatore a valvole, ma an- che da un qualunque preamplifi- catore con transistor © integrati, 2 schema elettrico fino a poterpilotare un altopar- lante a sa impedenza, UNO SCHEMA DISCRETO Certo non abbie punto un super-mega ai re dalle caratteristiche strabilianti o.un gioiello da audiofili, ma ab- biamo ottenuto un bell'amplifica- tore, stabile, lineare quanto basta cin grado di soddisfare chi desi- dera un suono ad alta fedelta. E lo potrete constatare dopo averlo montato e meso in funzio- ne: certo e lo precisiamo, le pre- stazioni dell'amplificatore dipen- dono molto dal trasformatore di uscita utilizzato, E quindiimportante, aseconda del tipo di valvola finale che avre- te a disposizione, scegliere il tra~ sformatore adatto. Un trasformatore adatto ad un tipo di valvola, usato con un'altra puo portare ad avere scarso ren- dimento o addirittura forte distor- sione del segnale di uscita, Per realizzare ampli Inoltre va cereato un trasfor- matore di una certa qualita, linea- re ¢ a bassa capacita parassita, ad evitare perdite alle alte frequenze. ‘Comungque in linea di massima Yamplificatore funziona con qua- lunque trasformatore d'uscita, purché della giusta potenza, an- che senoné perfetto. Ma vediamo dunque di esami- nare nei dettagli questo strano ¢ un po’ anacronistico amplificato- re:il suo schema elettricolo trova- te pubblicato in queste pagine. Osservandolo notiamo (lo no- catore abbiamo usato solo tre valvole, teranno meglio quelli che gia 25- 30 anni fa lavoravano con le val- vole) che si tratta di uno schema classico per amplificatore push- pull a valvole: sono impiegate i fatti le valvole necessarie ad am- plificare il segnale di quanto basta per pilotare il trasformatore d’u- scita ¢, tramite questo, l'altopar- ante In tutto abbiamo utilizzato so- lamente tre valvole, anche se in realt sarebbero quattro in quai to la prima & doppia: é infatti un uiodo-pentodo siglato. ECF82, COMPONENTI RI =10Kohm R2 =330 Kohm R3 = 220 Kohm R4 =220Kohm RS =120Kohm R6 = 100 Ohm R7 =22Kohm R8 =3,9 Kohm 1/2 W R9 =4,7 Mohm R10 =1Mohm R11=39Kohm R12 =39Kohm R13 = 1,5 Kohm R14 =4,7 Kohm RIS = 820 Kohm R16 = 820 Kohm RI7=4,7 Kohm, R18 = 1,5 Kohm 1/2 W R19 = 1,5 Kohm 1/2 W R20 = 1,8 Kohm 1/2 W R21 = 1,8 Kohm 1/2 W R22 = 2,2 Kohm 1/2 W Cl =4,7 nF 350VI C2 = 470 nF 400VI poliestere C3 = 100 uF 63 VI C4 =470nF 400VI poliestere C5. =470nF 400VI poliestere C6 = 470 nF 400VI poliestere C7 =47 uF 50 VI C8 -=47 uF 50 VI C9 =10 nF 350 VI C10 = 220 uF 400 VI poliestere VI. =Yalvola ECF82 oppure 6U8 V2. =Valvola EL86 0 EL84 V3. =Valvola EL86 0 EL84 ‘TF = Trasformatore d'uscita LOW per push-pulll con valvo- le EL84 0 EL86, con primario 2x7 Kohm, Varie = 3 zoccoli noval per valvole, morsetti a sei posti, presa RCA da pannello, 13 disposizione componenti RIG af }s RB. t+ Rt Rit re) Ra ‘ ( IN ° RB c10 310 Veo ee - + R17 63v- sostituibile con la 6U8. La valvola ECF82 & composta da un triodo (tubo a tre elettrodi) e da un pentodo (tubo a cinque elettrodi) con griglia soppressore non accessibile dalfesterno econ- nessa internamente al catodo. Triodo e pentodo sono elettri- camente ¢ meceanicamente sepa rati, come del resto si pud vedere guardando dentro la ECF82, ma Si trovano in un‘unica ampolla a vuoto © percid esternamente si presentano come una sola val- vola, L'‘ANODICA, EI FILAMENTI Possiamo osservare che I'am- plificatore richiede due alimenta- zioni separate, una in continua ed una in alternata: la prima @ neces- saria ad alimentare il cireuitoano- «4 dico di ciascuna valyola, mentre la seconda serve ad alimentare i fila- menti di riscaldamento, sempre delle valvole. A chi non conosce bene i tubi a vuoto quest'affermazione poireb- be sembrare strana: in realta ¢ del v2 R20. tutto normale perché ogni valvola termoionica per poter funzionare deve avere il catodo riscaldato. Questo perché il catodo 2 cost tuito da materiali metallici che emettono spontaneamente elet~ troni se portati ad una temperatu- Montaggio dei componenti ¢ cablaggio del trasformatore di uscita: ricordate che un capo del secondario andra a mass collegato con un filo alla resistenza R13. Anche la presa centrale € estremi dell’avvolgimento primario andranno collegat filo. Notate in ult jeato qui, utilizzando tre pezzi ‘mentre Paltro andr’ lg stampato come 0 F quattro ponticelli da non dimenticare assolutamente! Tr ra di qualche centinaio di gradi centigradi, Sono poi questi elettroni che, sotto Feffetto del campo elettrico dovutoallla tensione anodica, ven- gono attratti_dall'anodo dando Origine ad un flusso di corrente. Normalmente esistono due tipi di catodo: quello a riscaldamento diretto e quello a riscaldamento indiretto. I1primo é un filamento che per- corso da una determinata corren- tesi riscalda e faesso stesso daca- todo. Il secondo tipo @ invece un ci- lindretto in lega di vari metalli, ri- scaldato da un filamento di tun- gsieno posto al suo interno e da €sso isolato con allumina o altro isolante resistente alle alte tempe- rature, In tutte Ie valvole & ormai_una convenzione che i piedini 4 e 5 so- no collegati al filamento o ai fila- our I piedini delle valvole sicontano, sempre guardandole da sotto, in senso orario. menti in caso di valvole doppie. Nello schema elettrico abbia- mo rappresentato i filamenti tutti raccolti € non ognuno sulla pro- pria valvola: tuttavia dovrebbe es- sere chiaro che i due filamenti di V1 vanno uno al pentodo V1Ib ed uno al triodo V 1a. il filamento V2 vaallla valvola V2 e il V3 alla val- vola V3. ESAME DELLO SCHEMA Esaminiamo ora lo schema elettrico partendo dall’ingresso: il segnale applicato ai punti «IN> giunge, attraverso R1, C2 ¢ R4, alla griglia di controllo della pri- ma valvola. Ii condensatore C2 serve a di- saccoppiare in continua il circuito di polarizzazione della prima val- ‘vols dallapparecchio che di colle- ghera in ingresso: questo per evi- tare di modificare la polartzzazio- ne della valvola, impostata in sede di progetto. R2eR4 stabiliscono la polariz~ zazione automatica del pentodo V1-b, fissandone il punto di lavo- ro in assenza di segnale. Ricordiamo che questo pento- do & contenuto insieme al triodo Vianella valvola V1, che é poi la ECF82. La resistenza R3 alimenta la griglia acceleratrice di V1b, ovve- ro la griglia schermo; la RS stabili- sce invece il punto di lavoro del circuito anodico del pentodo. R6e R7 fannoaltrettanto, oltre ad avere un altro compito: in pre~ senza di segnale, almeno entro la banda audio, il condensatore C3 assume na resistenza tanto bassa che cortocircuita praticamente la R7 ed R6 forma con R13 il parti- tore di retroazione delfintero am- plificatore, che ne determina il guadagno in tensione. Con i valori attuali il guadagno in tensione dellamplificatore & circa 14 volte. Sul piedino 6 del pentodo Vib viene prelevato il segnale amplifi- cato e sfasato di 180° (in opposi- zione di fase rispetto a come era entrato nell'amplificatore) per es- sere portato alla eriglia del triodo Via: questo ha la funzione di sta- dio pilota in controfase per le due valyole finali E collegato nella configurazio- ne a doppio earico, come si colle- gherebbe un normale transistor. Il partitore resistivo R9-RIO permette la polarizzazione di gri- glia del triodo. Attraverso i con- densatori C5 ¢ C6 il triodo forni- sce due segnali, uguali in ampiez~ za ma in opposizione di fase tra loro, alle griglie di controllo dei due pentodi finali Questi ultimi sono entrambi di tipo ELS4, sostituibili con EL86 oppure ELSI. I due pentodi fun- zionano in classe B, cio’ ogntino lavora esattamente per mezzo pe- riodo restando interdetto per I'al- tro:per la precisione, se allingr so dell'amplificatore viene appli- cato un segnale sinusoidale, il pentodo V2 lavora sulla semion- da positiva eil V3 lavora su quella negativa, Le resistenze R16, R17, RI8 per V2e R14, RIS, R19 per 15 V3, servono per la polarizzazione automatica delle rispetive valvo- I condensatori C7 ¢ C8 servo- no a portare a massa il catodo di ciascun pentodo in presenza di se- gnale con frequenza entro la ban- da passante, 0 tos 16 Ipin 7 e 8 di ciascun pentodo fanno capoall'anodoe sono colle- gati agli avvolgimenti primari del irasformatore duscita TF: & pro- prio questo trasformatore che permeite di trasiare il segnale am- plificato all'altoparlante. Il trasformatore d'uscita é indi- spensabile per adattare alta im pedenza del circuito anodico del- le valvole alla bassissima impe- denza degli altoparlanti normal- mente usati. Senza trasformatore sarebbe praticamente impossibile pilotare un altoparlante a bassa impeden- ° Un pentodo di potenza senza 'ampolia di vetro: dentro io gu nero (anodo) sivede la griglia soppressore. La foto é simbolica perehé le valvole non funzionano se non sono sottovuoto (il filamento del catodo brucerebbe in presenza d’ossigeno). zae non perché le valvole lavora- no ad alta tensione (cid si potreb- be scavaleare disaccoppiando op- portunamente con un adegua- to condensatore) ma perché la corrente che possono erogare estremamente bassa in conironto a quella che servirebbe a far pro- N durre un discreto livello sonoro alfaltoparlante. Itrasformatori d'uscita per am- plificatori a valvole sono normal- mente di due tipi: per valvola sin gola 0 per push-pull, ovvero am- ificatore in controfase. Nei primi si ha un solo primario riparatori, oltre che in qu fa anche presso il tel, 0362/622108, PER LE VALVOLE Siccome le salvole non si trovano facilmente come i transistor, vorremmo suggerire di cercarle presso i negozi che vendono materiale rad negozi che esistono da almeno 10- Milano abbiamo trovato le valvole per realizzare il progetto presso Elettro- nord, via Cenisio 70, tel. 02/344988, mentre la ECF82 I egozio B. Farina di Desio (MI), via Rossini 102, ibbiamo trova- di impedenza adeguata al tipo di valvola usata nello stadio_d'usci ta; nei secondi il primario & del po a presa centrale, owvero & composto da due avvelgimenti di cui il secondo é collegato con li- nizio sulla fine del primo (sono in serie): i due avvolgimenti sono avvolti in bifilare, cio’ realizzati tenendo affiancati due fili di ra- me, Questo accorgimento permette la massima simmetria di compor- tamento dello stadio d’uscita, il che si traduce in pratica nell'avere una sinusoide perfettamente sim- metrica rispetto allo zero, cioe un’onda la cui parte positiva identica a quella negativa. Ai pun- ti OUT, civé al secondario del tra~ sformatore d'uscita, si collega Val- toparlante. La griglia schermo di ciascun pentodo di uscita & collegata al positivo del condensatore C9 tra- mite una resistenza che serve a li- mitame la corrente. La resistenza R22 serve alla polarizzazione delle griglie scher- mo delle valvole V2 € V3; il con- densatore C9 serve invece a filtr re le variazioni di tensione che si creano sulle griglie schermo du- rante il funzionamento in presen- za di segnale, 11. C9 impedisce che tali varia zioni si propaghino sullalimenta- Zione positiva (310V) determi nando instabilita di funzionamen- to. Analoga é la funzione del con- densatore C1, che evita ritorni di segnale allo stadio di ingresso, ol- tre a livellare al meglio la tensione che alimenta il pentodo. Icondensatore C10, posto sul- Yalimentazione, la filtra da even- tuali disturbi di natura impulsiva captati dai fili di alimentazione. REALIZZAZIONE ECOLLAUDO Per realizzare lamplificatore bisogna cominciare col procurarsi Jo stampato e owviamente i nece: sari component componenti pit difficili da trova- re saranno le valvole. Siamo comunque certi che molti rivenditori di materiale ra- dio-TV le abbiano ancora. 7 nuovissimo He I catelogo viene cominvarenite ‘aggornato con invov arrvil! CENTINAIA DIPROGRAMMI UTILITY GIOCHI LINGUAGGI GRAFICA COMUNICAZIONE MUSICA (sono gi esautin. 34-57-841-12 ‘cule pub avoril disco) IL MEGLIO DEL PD ein pid LIBRERIA COMPLETA FISH DISK 1 - 460 ‘%& SUDISCO * Perricevere i catalogo su disco invia vaglia Postale ordinario di lire 10.000 a AmigaByte .80 Vitt. Emanuele 15 20122 Milano PER UN RECAPITO. PIU RAPID aggiungi L. 3.000 erichled! SPEDIZIONE ESPRESSO Noi non abbiamo faticato mol- to atrovare i tipi che ci servono. Il nostro progettista ad esem- pio ha acquistato la ECF82 pres- so la ditta Bruno Farina di Desio (MD, oltre che presso la Elettro- nord di Milano, via Cenisio ango- lo pza Caneva (entrambi i posti ‘sono negozi con vendita al publi co, quindi nessun problema per Tacquisto) dove & disponibile Te- quivalente 6U8, oltre che una cer- ta quantita di pentodi EL86. i sono comungue altri negozi, in Milano e provincia e nei resto d'ltalia, che hanno una certa scor- ta di valvole, utili sopr paratori TV per la rip: vecchi apparecchi televisivi a val vole. Oltre ai tubi serviranno tre zoc- coli in precedenza. cornetta o il circuito audio vanno collegati ai terminali «linea tel». oO H S Saab rca VIASETTEMBRINI, 96-7005 CANOSA (BA) - TEL. 0880/964050 a SS SS SISTEMA MODULARE SM90 PER LA PROGETTAZIONE RAPIDA DI APPARECCHIATURE ELETTRONICHE CONTROLLATE A MICROPROCESSORE + PROGETTAZIONE TRAMITE SOFTWARE + TESTIMMEDIATO DEI PROGRAMM! + RIUTILIZZABILITA' DELLE SCHEDE + CONNETTORI FLAT CABLE NO SALDATURE ¢ HARDWARE: CALCOLATORE PER AUTOMAZIONE C.C.P.IL - 48linee diVO - CONVERTITORE AD 8 bit - Interfaccia RS232 - Spazio EPROM 16 Kb - RAM 32 Kb - Microprocessore 7810 (C) = NOVRAM 2 Kb con orolagia interno (opz.) L. 30.000, Manuale detiagian L. 20.000 L2a0000 EPROM DI SVILUPPOSVL78: L. 60,000 SCHEDE DI SUPPORTO: Por a realizzaziona d'un vasio sot! apparecchiature olatronicho tra ‘cui: Centraline di giochi luce programmabili - Centraline d'allarme - Contraine ci rlevamento dat (moteorolagic) - Apparocchiatire por i eee: E Tautomazione e per hobby, ecc. Da L. 130.000 in gid ‘CALCOLATORE C.C.P.N '« COMPILATORE C C78: L. 900.000 ASSEMBLER ASM78: |. 360.000 ¢ SOFTWARE: biciratorever: ecco. LOADER LD78: COMPRESO OFFERTE PER L'HOBBY: 1). Sisioma comglto costo da calecatoroC.© P+ manvale + DGP73, LD78 e manvale + EPROM SVL78 + connettore RS232 anziché L348.000, L. 298000 B) Offerta A) + ASSEMBLER ASM78 anziché L 648.000 L. 598000 PREZZI I.V.A. ESCLUSA - SCONTI PER. DITTE E PER QUANTITATIVI Por covers il eatalogo genorale utilizzare apposite tagliando serivendo a: | !Noinizzo. CAR, | eLerrnontga sesrREsE ot pot ! | WA LeALDA S32. tui8s Stnova sesrnup os | YEEGNo i oitocere = ostivse ELEFA Crovozase I Nowe coanome | 1 I i RADIOFREQUENZA RX AERE] UN BEL RADIORICEVITORE PER CAPTARE E SENTIRE LE TRASMISSIONI DEI VELIVOLIE DELLE TORRIDI CONTROLLO DEGLI AEROPORTI. di DAVIDE SCULLINO ra i proge ossono pubblicare su una rivista di elettronica, uno dei pid interessanti @ senz‘altro il ricevitore per gli aerei: dob- biamo infatti notare che l'argomento trasmissioni aeronautiche @ d grande interesse ed affaseina molti, gi non giovani, tra quelli che maneggiano la radio o il CB. Poter captare... ascoltare le comunicazi ni tra gli aerei in volo o in manovra e la torre di controllo dell’aeropor- to, & davvero una cosa affaseinante, un po’ perché ci si sente quasi a bordo di un aereo, a fianco del comandante, un po’ per il fatto cosa aviene lassit e cosa succede nei dintorni della nostra citta, visti dagli oechi vigili dei piloti. Non bisogna poi trascurare l'aspett sante della cosa: ascoltando le conversazioni tra velivoli e torre di con- trollo si possono imparare molti termini tecnici, il significato delle rotte e di alcune abbreviazioni usate. Inoltre, stando vicino alla pista di un aeroporto si pud vedere la corrispondenza tra i messaggi ascoltati ed i movimenti dell’aereo: ad esempio si possono comprendere le istruzioni di manovra e posizionamento prima e dopo del decollo o dell’atterrag- gio (velociti di manovra, inclinazioni, distanza dal punto di contatto, altitudine da mantenere, posizionamento sulla pista di decollo ece.). vani 29 s 2 2 Allinterno ax dell $042P ci 7 sono davvero pochi componenti, am ma bastano per la cconrersione di frequenza. 240 pee i. ia] 2 a [a7 g | ween a Poi ascoltando le conversazio- ni dei velivoli in volo si possono conoscere tante notizie sulla si- tuazione meteorologica sul terri- torionazionale o su eventi appena verificatisi che si conoscono quin- di_prima che vengano divulgati dalla stampa o da radio e televi- sione. Quindi, aldila della semplice curiosita vediamo che Tascolto delle comunicazioni aeronautiche & unesperienza di grande utilita ed il tempo dedicato non va certo perso. ‘Va perd detto che per poter ca- pire tutte le conversazioni inter- cettate bisogna conoscere un po" di inglese, perché molte conversa- zioniavvengono proprio in questa lingua. fo Questo & ovvio perché nei no- stri aeroporti atterrano moltissimi velivoli di nazionalita estera ¢ quindi_ sli addetti delle tori di controlio italiane si esprimono in inglese che & ormai la lingua inter- nazional Poiché siamo convinti delfinte- resse che desta nei lettori il pro- getto di un ricevitore per gli aerei, abbiamo pensato di proporne ora uno nuove. Con il progetto di questo mese ritorniamo sull'argomento radio- frequenza, dopo tanto tempo tra- scorso senza progetti del genere. Vorremmo anche, con questo nuovo ricevitore, accontentare quanti hanno aspettato a lungo che uscisse ¢ farci perdonare dai lettori perla lunga assenza di pro- ot Oo ine Fg 102 Mh — 2 Hey | seo Hs ion EP Ea Fhuens sore SS]A6 Schema 6 applicative a |- dell'SO42P: Biatorns OL] Vintegrato t amplifica i 100 tore Miz dingresso, genera la aia Tees Frequenza locale ¢ ton iscela le due. Ne risulta la media frequenza (AIF) di 10,7 MHz. getti radio sulle pagine della rivi- sia. ‘A questo progetto ne seguiran- no altri, nei prossimi numeri, rela- tivi ai radio ricevitori ed accessori: ai patiti delf'alta frequenza cons gliamo quindi di seguirci, perché non abbiamo per niente abbando- nato il campo radio! Dicevamo che in questo numero proponia- ‘mo un nuovo progetto di ricevito- re aeronautico: si tratta di uno schema, se vogliamo, classico. Iricevitore € res a due circuiti integrati specifici per la realizzazione di apparecchi radio in supereterodina, cio? a conversione di frequenza, Ma vediamo meglio il ricevito- Te osservandone lo schema elet- trico, sul quale faremo poi le do- vute considerazioni. SCHEMA, ELETTRICO Questa volta ci troviamo di fronte uno schema relativamente complesso, ma non deve spaven- tare perché il tutto si riconduce a due integrati e due stadi a transi- stor. Per rendere pitt semplice la comprensione del circuito elettr co considerate che esso @ scom- ponibile in quattro parti principali che sono nellordine: = amplificatore d'alta frequenza, miscelatore ed oscillatore locale =amplificatore di media fre quenza —amplificatore di media fre- quenza e discriminatore — blocco di controllo sintonia. Il primo stadio si riassume in pratica nell'integrato U1: questo & siglato SO42P ed @ prodotto dalla Siemens, Tl suo Schema interno é illustra- to in queste pagine. L’'SO42P svolge la funzione di amplificato- re d'ingresso, oscillatore locale ¢ miscelatore; dal suo pin 2 esce il segnale a media frequenza che va poi rivelato per ottenere il segnale audio. Ma soffermiamoci un istante sullo stadio d'ingresso, perché in esso & contenuto il significato del termine supereterodina: dunque, un rivcevitore radio pud funzi nare in diversi modi e di conse- guenza pud avere diverse struttu- Te di base. Il tipo di ricevitore che si pud ritenere migliorein termini di pre stazioni @ quello in supereterod na-tale tipo di ricevitore si basa su una o due conversioni di frequen- za effetiuate al suo interno. In praticanonsi estrae il segna~ le modulatore direttamente sinto- nizzando un'emittente ¢ rivelando la portante, ma si converte que- st'ultima in una frequenza molto pill bassa la quale viene poi rivela- ta per ottenere il segnale modula- tore di bassa frequenza. La supereterodinaé stata adot- tata per i problemi di autoosei Zione che si verificavano nei rice- vitori a rivelazione diretta: per ca- pire bene il fenomeno basta consi- derare come avviene la ricezione radio. Sappiame che i segnali in mo- dulazione di frequenza sono co- stituiti da un’onda sinusoidale ad una certa frequenza (frequenza in assenza di modulazione, ovvero frequenza sulla quale sintonizzar- si per ricevere un determinato ca- nale) modulata da un segnale a frequenza circa mille volte mino- re. Tn praticail segnale BF fa varia- re entro cert limiti la frequenza di base della portante. Il ricevitore, dopo aver accor- dato un circuito antirisonante alla frequenze frequenza da ricevere, deve am- plificare il segnale sintonizzato in il modo da poierlo poi rivelar problema sorge perd nell’ampli cazione, perché il segnale, (che deve essere fortemente amplitic: to) rientra in una certa misura nei punti d’ingresso e si verifica un fe- nomeno di retroazione_positiva che fa autooscillare il ricevitore, Ltintegrato CA3089 & un po’ pidt complesso dell'SO42P: contiene infatti una settantina di transistor bipolari che servono a realizzare le funzioni di amplificatore IF, rivelatore FM, driver per in atore di livello de! segnale IF ‘esquelch, 31 con la conseguenza che questo non pud funzionare come dovreb- be. Per aggirare lostacolo si é in- trodotta la conversione di fre- quenza: il segnale sintonizzato dal circuito antirisonante viene _am- plificato solo lievemente e misce- lato (in un apposito mixer per alta 32 quenza mage Dalla miscelazione si ottiene un ale che é la differenza tra i due e che viene detto «a media frequenza»; questa. media fre- quenza é molto minore di quella del segnale sintonizzato, per cui schema elettrico anche se viene amplificata esage- ratamente e rientra nell’antenna non da luogo ad aleun fenomeno di oscillazione, perché viene sop- pressa dalla conversione di fre~ quenza. Quindi nei ricevitori superete- rodina la prima cosa che si fa I nostro ric itore @ stato dimensionato affinché, una volta tarato, possa sintonizzarsi su tutte le emittenti che trasmettono entro la gamma di frequenze che spazia tra 108 e 130 MHZ circa; la sintoni entro questa gamma si opera con il potenziometro R3. Se fosse scomodo utilizzare un normale potenziometro, consigliamo di usarne uno a 10 giri, perché sara piit facile e precisa la ricerca dei canali. quando entra il segnale ¢ amplifi- carlo quanto basta econvertitlo in modo da poter poi eseguire 'ope- razione di rivelazione con tran- quill ‘Trasferiamo ora quanto detto allo schema del nostro ricevitor. ilsegnale AF captato dall’antenna tonizzato da L1 e dal doppio ap D1 viene trasferito alla bobina L2 e da essa allingresso del SO42P (L1 e L2 sono avvolte sullostessonucleoe traesse vie un accoppiamento mutwo); pitt preci- samente, il segnale giunge all'a plificatore d’alta frequenza di U1. FILTRO ‘CERAMICO, 42:3 BCI07B > == IH « INSLa8, Contemporaneamente l'oscil- latore locale contenuto nello sies~ so integrato genera una frequenza pari alla somma tra quella sinto- nizzata © quella intermedia (nel nostro caso la media frequenza & 10,7 MHz). Lroscillatore locale @ a ssibi- 33 le dai pin 10, 11, 12 € 13 del SO42P e Ia frequenza di oscilla~ zione & determinata_principal- mente dalle bobine L3 e L4 e dal doppio Varicap D4, da osservare che Toscillatore locale lavora sempre 10,7 MHz pit in alto della frequenza sinto- nizzata dal circuito antirisonante LI1-DI: infatti a questo provvede il blocco di controllo della sinto- nia che fa capo al transistor T1. Praticamente questo blocco ri- cava una tensione stabilizzata di ca 9 volt partendo dalla tensio- ne continua Val che alimenta il ri- cevitore. Tra lemettitore diT1 e massa collegato un potenziometro che serve a variare la tensione di pola- 34 il prototipo rizzazione inversa dei diodi Vari- cap; questi ultimi sono particolari diodi racchiusi a due a due in component siglati BB204. La CAPACITA DEL VARICAP ii diodis Varibep linda cneates stica di variare sensibilmente la capacita di giunzione in funzione della variazione della tensione di poloricearions applicateaivl die- do Varicap si usa sempre polariz~ zato inversamente. Nel nostro cir- cuito i Varicap sono impiegati, in sostituzione dei vecchi condensa- tori variabili, per accordare op- portunamente i circuiti antiriso- nanti d’antenna e doscillatore lo- cale. Le bobine L1-L2 ed L3-L4 so- no dimensionate in modo che ci sia sempre una differenza di 10,7 MHz tra la frequenza a cui si ac corda il circuito d'antenna e quel- la generata dall’oscillatore locale: pertanto, poiché i diodi Varicap di entrambe le sezioni sono ali- mentati dalla stessa tensione, a qualunque frequenza ci si sinto- nizzi si avra sempre una media frequenza di 10,7 MHz. juindi all'uscita del SO42P (pin 2) avremo sempre 10,7 MHz © quasi: ma non avremo solo que- sti, bensi tante altre frequenze spurie (armoniche ed altri prodot ti del battimento nel miscelatore componenti e loro disposizione vat 03. _p2 ° + = cnt t+ coi T 8 (> m6 ooo | 18 co SS v2 a a {0 ' AN . © ce ns wy Cy te 00 Bs Le oe: 4 S > #5 A vc “our BF MF2 e Oe 2 Sah wow O° fh C21 0 O° COMPONENTI @ 0 uF 25 Vi D4 =BB204 (doppio Varicap) C3 =100 nF adisco TL =BCI07B RL C4 00 nF a disco T2 RZ CS =100uF 16 VI Ul R3 C6 00 nF a disco U2 = CA3089 (vedi testo) c7 2 pF adisco FI iltro ceramico C8 =8,2 pFadisco 10.7 MHz Rt co 2 pF adisco Lu ‘edi testo RS C10 = 100 nF a disco 12 =Vedi testo R6 cil 00 uF 16 VE 3 ‘edi testo RT C12 nF adisco Lt ‘edi testo RB C13 = 47 nF adisco LS = Impedenza 18 ult RD cl4 0 nF poliestere mA strumento da 200 uA RIO C15 =220F a fondo scala RU C16 = 22 nF adisco MFI = Media frequenza RI2 C17 = 120 pF adisco 10,7 MHz aran RI3 =4700hm cis OuF 16 VI MF2 = Media frequenza Rid = C19 = 47 nF 10,7 MHz rosa RIS 20 =330nF Val =12Yoltec. RI6 C21 =10nF R17 = 10 Kohm trimmer €22 = 100 nF adisco Tutte le resistenze fisse sono RIB }.7 Kohm D1 =BB204 (doppio da 1/4 di watt con tolleranza RID }.3 Kohm Varicap) del 5%, R20 =10 Kohn D2 =Zener 9,1V 0,5W ad impast cL 56 pF a disco D3 =IN4148 carbone 0 metallico. 35 traccia rame che risulterebbero disturbanti se non venissero eliminati prima del- Yamplificazione. IL TRASFORM DIMF TORE A cid prowede egregiamente il primo trasformatore di media fre- quenza, accordato sulla frequenza di 10,7 MHz. Tale trasformatore trasferisce al secondario il segnale a media frequenza, attenuando fortemen- te tutti i segnali spurt Il segnale sintonizzato e ormai convertito. in media. frequenza viene amplificato dal transistor T2 di quanto basta a compensare la pur lieve attenuazione subita nel passaggio dal trasformatore MFI e dal seguente passa dentro il filtro cer gnalea 10,7 MHz giunge al secon- do integrato (U2) con la giusta ampiezza, Notate che il filtro ce~ ramico, accordato anch’esso a 10.7 MHz, serve ad attenuare ul- teriormente i segnali che non sono a 10,7 MHz, in modo da avere un segnale il pitt possibile pulito. Liintegrato U2 amplifica ulte- riormente il segnale di media fre- quenza e da esso estrae (lo rivela) il segnale modulante, owero il se- gnale audio trasmesso dall’emit- tente sulla quale siz sintonizzato il ricevitore. Liintegrato U2_(un CA3089 prodotto dalla RCA e perfetta- mente equivalente al LM3089 della National Semiconductors e sostituibile con il TDA 1200 della SGS) prevede anche un efficace circuito di squelch, utilead abbas- sare il livello del segnale BF uscente dal pin 6 quando si @in fa- se di ricerca delle emittenti, ed umuscita per il controllo di uno strumentino a lancetta (signal me- ter) per indicare la potenza del se- ale captato dall'antenna. trimmer R14 permette di sce- gliere la soglia d'intervento dello. squelch o di disinserirlo, mentre il trimmer R17 permette di tarare il fondo scala dello strumentino. L'uscita del segnale audio é al pin 6: il filtro passa basso costitui- toda R19 e C21 serve a limi inaltola frequenza del segnale in- viato ai punti d'uscita, cosi da atte~ nuare eventuali segnali ad alta fre- quenza o vari prodotti di modula- zione 0 armoniche, che potrebbe- ro sovraccaricare lamplificatore a cui verr’ collegato il ricevitore. Come si pud intuire, R20 per- mette di variare l'ampiezza del Se- gnale audio in uscita (punti OUT BP). Il secondo trasformatore di media frequenza, cioe MF2, serve per accordare il discriminatore esattamente a 10,7 MHz, in modo. che possa rivelare perfettamente il segnale di media frequenza en- trante nel CA3089. ‘Al buon funzionamento de! di- scriminatore concorrono anche LS (induttanza AF da 18 micro- heary), R15, R18 e C17. REALIZZAZIONE ECOLLAUDO, Occupiamoci ora rapidamente della costruzione del ricevitore € del successivo collaudo. Prima di tutto dovrete reali Za re lo stampato, seguendo scrupo- losamente la traccia del lato rame pubblicata in queste pagine a grandezza naturale. Chi volesse disegnare da sé lo stampato dovra tenere molto corti i collegamenti della sezione d’alta frequenza, tenendo distanti le va- rie piste, Diversamente il ricevitore po- trebbe avere qualche difficolta a al ricevitore cavo a 75 Ohm L’ANTENNA DEL RICEVITORE Per poter captare segnali rel di ur’adeguata antenna: per le prove abbiamo utilizzato un pezzo n metro ed unantenna a stilo, peré il ricevitore cap- tava bene le trasmissioni della torre di controllo, che chilometro, Per avere una disereta sensibil lungo poco pitt di fivamente lontani il ricevitore ha bisogno | 1385 cm filo, tro un raggio di qual- sipotra approntare un semplice dipolo aperto costituito come si vede nella figura. Il dipolo potra essere composto da due spezzoni di filo o due aste metalliche, lunghezza paria eirea 85 centimetri, Nel caso si.usi i filo elettrico biso- gneri tenerlo teso ea cid potri essere utile un piccolo telaietto in legno 6 delle puntine nel easo Fantenna possa essere fissata ad una parete. due estre i dei bracci dell'antenna andranno collegati ad un ca yetto schermato coassiale con impedenza di 75 ohm, uno allo schermo ed uno al conduttore interno. L’altro capo del coassiale andri a colle- garsiai punti ANT del circuito stampato del ricevitore: in questo caso lo Schermo andra massa ed il condutiore interno andra su C1. L’antenna per il ricevitore potra anche essere una Ground Plane per la ricezione degli 88+108 MHz, perd con tutti ibracci di linghezra pari a 58 cent metri, 37 Come si vede dalla foto, la bobina L1 deve essere arvolta nel verso opposto a quell Cavvolgimento di rispettivi fori senza incrociarsi. La pre: awolgimento (seconda spira). I termin: mentre quelli di devono \crociar funzionare correttamente. In. possesso dello stampato montate per prime le resistenze ed i timmer, oltre agli zoccoli per idue integrati: se non volete usare li zoccoli fate molta attenzione nel saldare gli integrati, evitando i tenere la punta del saidatore su ciascun piedino per pitt di 526 se~ condi. Saldate poi lo Zener ¢ TIN4148, proseguendo con i condensatori non polarizzati, il filtro ceramico. i transistor e i Goppi Varicap: a proposito di questi ultimi, iI loro catodo & in i entrambe devono entrare n su LI va esattamente a meth 4 (supporto a destra) non 3 (spire pitt seure) si comune ed é collegato al termina- le centrale, mentre gli anodi sono collegati ai terminal laterali MONTAGGIO. DEL VARICAP Ricordiamo inoltre che un ano- do vale Yaltro: non va quindi ri- spettato nessun verso d'inseri- mento perché entrambi i diodi contenuti in ogni BB204 sono identici. Proseguite quindi il montaggio con i condensatori elettrolitici ed i Pannello posteriore del prototipo da cui spuntano la presad’antenna, il cavo d'uscita BF e i morsetti d'alimentazione. trasformatori di media frequenza: di questi ne occorrono due, uno con nucleo arancio e condensato- edi accordo e uno con nucleo di color rosa. Il trasformatore con nucleo co- lor arancio andra vicino al $042P, mentre quello con nucleo rosa andra vicino a C17. Non vi é possibilita di inserire in modo errato i trasformatori perché forando lo stampato come Indicato nella traccia rame esiste un solo possibile verso dinseri- mento. Tenete comunque presente che il lato con tre piedini va collegato, per MF1 al SO42P e per MF2 al CA3089; tutto & comunque chia ro osservando lo schema elettrico. Collegate quindi lo strumento a lancetta (va bene anche un comu- ne vu-meter) allo stampato me- diante due fili: rispettate perd la polariti indicata nello schema elettrico; saldate in ultimo il po- tenziometro R3. Giunti a questo isognera i a bisogner’ prima co- struirle. Quindi occorrera_ procurarsi due supporti per bobine d’anten- na (diametro 0,5 mm) con nucleo di ferrite avvitabile, poi 10+12 centimetri di filo in rame argenta- to del diametro di 0,8 mm, altret- tanti difilo argentato da 1 mm, ol tre che una ventina di centimetri difilo in rame smaltato del diame- tro di 0,8 mm, Quindi si prendera un suppor- toe sudi esso si avvolgeranno, te- nendoaffiancatii fili,3 spire con il filo smaltato e due con quello ar- gentato da 0,8 mm di diametro. Le due spire costituiranno L4, mentre le tre saranno L Potrete quindi_r re lo smalto dagli estremi di L3 che do- vrete stagnare alle piste dello stampato e saldare le due bobine ciascuna nei propri fori, Attenzione che affinché il rice vitore funzioni bisogna che i ter- minali di L4 non si incrocino, mentre € fondamentale che si in- crocino quelli della L3 (guardate efoto fatte al prototipo e capirete subito cosa stiamo dicendo). Sistemate L3 e L4 andranno awolte Ll e L2, anche queste su un solo nucleo. Quindi preso l'al- tro supporto si avvolgeranno per L1 quattro spire con il filo arger tato da 1 mm di diametro, spazia- te dil mm, poi, alla fine di que- sto avvolgimento, due spire (L2) con filo smaltato (ovviamente da 0,8 mm di diametro) affiancate. ‘Attenzione che in questo caso verso di ayvolgimento di L1 dovra essere il contrario di quello GiL2: cio’, se LI laavvolgerete in senso orario, L2 andra avvolta in senso antiorario. In i, nellinserire i terminali delle bobine nei rispettivi fori non bisognera farli incrociare, ma do- vranno entrare diret Per completare Li occorrer’ prendere un pezzetio difilo rigido da 0,4 0 0,5 mm di diametro, op- pure un pezzo di terminale di una resistenza o di un condensatore, e saldarlo esattamente a meti av- volgimento, cioe sulla seconda spira dallalto 0 dal basso, LA PRESA DILI Questa «presa» _sull’awvolgi- mento L1 andr’ collegata all'ap- posito foro previsto nello stampa- to, allo scopo di collegarlaa Cl Sistemate anche le bobine il ri- cevitore & pronto per funzionare: andra quindi alimentato con una tensione continua stabilizzata al valore di 12 0 13 volt, non di pitt: la corrente riciiesta é di cirea 6( milliampé: erita a 12 voli Alpunto ANT andr’ collegato, almeno per la prova, uno spezzo- ne di filo di rame lungo un metro o un metro ¢ mezzo (il filo andra collegato a Cl, non al punto di massa della presa ANT), Luscita OUT BF andra colle- gata allingresso di un amplificato- re di potenza idoneo a permettere Tascolto in altopariante; diversa- mente ai punti d'uscita del ricevi- tore andra collegata una cuffia ad alta impedenza. Un piccolo amplificatore adat- toal ricevitore per gli aerei lo pro- porremo tra breve. Dopo aver alimentato il ricevi- tore sentirete quasi sicuramente il tipico fruscio di quando non si & sintonizzati su alcuna stazione difficilmente _troverete ur’emittente. Bisogner’ ora tarare il ricevito- subite PIU QUALITA SONORA Nello schema attuale Ia bol alt una media frequenza rosa d: na per accordare il diseriminatore 10.7 MHz, ovvero la MF2.Con questa | tiene una discreta qualita sonora, Tul in re- avia, soprattutto quando la ricezione risulta disturbata 0 il segnale & un po’ debole, non guasterebbe avere qualcosa in pit: in termi questo abbiamo studi quenza, per il diseriminatore: questo potra anche essere aecordato con ruita da 1820 spire 0.6 millimetti, avvolte affianeate (pereid senza aleuna spazia- una bobina cos trodi 0, tura) su un supporto cili ii qualita del audio. Per (0 un‘alternativa al trasformatore di media fre- lo di rame smaltato del diame drico con nucleo in ferrite a vite. I! supporto, che é un classico supporto per bobine dantenna, dovra avere diametro didoSm et Ja taratura bisognera poi ruotare il nucleo di ferrite (con un eac possibilmente in plastica) fino a trovare la posi (diametro esterno, non del nucleo di ferrite). Durante ne in cui si ottiene il massimo livello sonoro ¢ la qualita dell’audio é mighiore (ascolto privo di | distorsione). Utilizzando la bobina al posto del trasformatore di m frequenza si dovrebbe altresi ottenere un maggiore volume deltaudio, come constaterete, ree lo potrete fare con un metodo alla buona, ma sufficientemente preciso. Procuratevi una radio che rice- ve la gamma FM (cioé da 88 a 108 MHz)e sintonizzate ultima emit- tente che trovate a fondo cio’ verso i 108 MHz. Ora, sul ricevitore per gli aerei, ruotate il cursore del trimmer R14 tutto verso la massa e quello di R20 nella posizione necessaria ad ottenere un buon livello sono- ro, ‘Andate poi sul nucleodi L3-L4 e suotatelo (con un cacciaviti, me~ io se non di metallo) finché non Sintonizzerete la stessa emittente su cui avrete sintonizzato la radio FM: per tale operazione biso- gnera avere precedentemente portato il cursore del potenziome- tro R3 tutto verso massa, in modo de annullare la tensione di. pola- rizzazione dei Varicap e predi- sporli per la massima_capacita (sintonizzando quindi i circuiti antirisonanti sulle minime fre- quenze), Trovata ultima emittente della Lo strumento a lancetta indica il livello del segnale che viene sintonizzato dal ricevitore 39 CA 3089 AKA BB 204 FM potrete concentrarvi sul nu- dleo di L1-L2 e ruotarlo fino ad ottenere il massimo livello di gnale: vi sara utile in questo caso To strumento a lancetta che indi- chera lintensita del segnale radio sintonizzato. Ottenuta la massima deviazio- ne (ovviamente bisognera prima avere regolato il trimmer R17 in modo da far restare la lancetta ‘me ampcator stereo ta 100+ 100 wat (Ehtronica 2000 febbraio 91), FEz24/400 (i) Lire 158.000, TRASPONDER TELEFONICO ex quant ispongono due lines tlefoniche, Tate le chiamate ina vo su una nea vengonesmistasautomaticament, tame lasecon- {slinea, sero ura utena procedentomente programa Prete cos, ad esempo isponcere da casa vosra al tlefot che ‘agonal vos uric, I numero telefnica dx conatare vin po- Granmato meaartetastora. A termine Gea tetonata # cto sh Gistvaasfomatcamente. I cspostive pub esere munto dl snes Vocal (cof. FT14 che senae a chamant ce sta pe essere cole- to convient. spparccuoespne i ameratre daa re (Fae Eerronica - setentve 91) FT'9K (Lire 122.000, FTVaK (sitesi Kl) Lire 48.000, FIOM (wontato) Lire 118.000, TQM (nontal) Lie 55.000 EDISTRATORE DIGITALE ESPANOIGILE Roytraowsriprotutoresigisle m grade di memoria e ripodure uisiasi sonal sudo. Iisposivo émunto di meroten incerpors- {oe allopatant perf dtuson, Premundo iusto Gi REC I ercuto egeta | egnal apt cl mcrsfon, I ialea ol mamoreza a. Vero dun bao RAM da 512 Kb. Premerdo I pusante d PLAY ‘al vengoo icone tun segae aude ipodott cl atop pelo el egistacone,compreso tra 0 4 second, vee reg. to median un immer: La dorta del messagpo pO essere more. ‘mertata medlanteespanson! di nemoriada 812K (eed. F704) o9n) expansione consene ol alungae messaggo oi 10-40 second, (Fae Bletvonca - maggi 91), FTEOK (cepistratre kt Lire 11.000 FTOGK (espansone ki Lire 60.000, id, servi o telefona a: FUTURA ELETTRONICA, Via Zarol 19, - 20025 LEGNANO (Mi) Tel. (0331) 549480 - Fax (0931) 693149. i etfttcano spedisonicontrassegro con spese a cario del destintario. Le scatle di montaggo possono essere aciuistatedirettamente anche press il nostro negozio i Legnano (aro 8:30/12.90 - 14.30/18.30 - Chuo F lunedi matting). PER GIOCO 3 LED 3 TRE LUCI CHE SI ACCENDONO ALTERNATIVAMENTE, PER UN GIOCO ELETTRONICO CHE RICORDA UN PO! QUELLO DELLE TRE CARTE. SAPRAI INDOVINARE QUELLO GIUSTO?? di GIANCARLO CAIRELLA n queste pagine descriveremo un semplice gioco elettronico, econo mico e di semplice realizzazione, che fari illuminare in modo abba stanza casuale uno dei tre L.E.D. di cui é provvisto. In condizioni di poso ed a circuito alimentato sara acceso uno dei tre L.E.D. (quale dei tre @ del tutto casuale) 0 nessun; premendo il pulsante in dotazione avviene una sorta di mescolamento, cosicché rilasciandolo si potra ve~ dere acceso un L.E.D, (uno a caso) in modo costante oppure nessuno dei tre (vedremo poi che cid & possibile e normale, vista la costituzione del circuito). Tale condizione poi permane fino a che il pulsante non viene nuovamente premuto. Vediamo dunque di esaminare lo schema elettrico del nostro circuito, che al solito riportiamo nel seguito: si pud, dopo un’occhiata veloce, osservare una certa complessita nel circuito che tuttavia é, in linea di 42 principio, di facile comprensione. Osservando bene lo schema si vede che il circuito @ essenzial- mente un contatore asinerono a due stadi dotato di generatore di clock econ una sezione di decodi- fica binario/decimale per far ac- cendere i tre diodi luminosi Il generatore di clock é la sezio- ne di circuito costruita intorno al- Fintegrato U3 (che é il noto Timer integrato NES55), montato come multivibratore astabile; U3 forni- sce al piedino 3 un segnale di for~ ma d’onda quadra, la cui frequen za’ regolata dal trimmer R11 La formula che fornisce la fre~ quenza del segnale generato dal NE5S5 & la seguente: f = 1.44 / C32 xR11+2x R10 +R9) do- ve af» @ la frequenza espressa in hertz, C3 & espresso in farad e le resistenze sono espresse in ohm; con R11 si intende i} valore resi- stivo assunto da tale trimmer per una determinata posizione del suo. cursore. Si vede quindi che, essendo presente una resistenza variabile, Ia frequenza di clock pud essere variata entro certi limiti. Il segnale di clock generato da U3 viene integrato dalla rete C-R composta da C2 e R12 inviato al pin 12 di U2-d: tale porta logica (di tipo AND, come le altre tre che sono contenute in U2, il quale & un_ integrato in_ tecnologi CMOSa 7 +7 piedini, di tipo CD 4081) é stata inserita per bloccare o abilitare il clock. VIA LIBERA, AL CLOCK Come si vede dallo schema, il pin 13 di U2-d é collegato ad un interruttore a pulsante che pud collegarlo al positivo della ali- mentazione Val; quando Pl é in condizioni di riposo e percio aperto, il pin 13 di U2 sitrova a zero volt (inR1 3nonc’e caduta di tensione apprezzabile, visto che U2 @ un CMOS), cosicché anche Tuscita della porta U2-d si trova a zero (per la proprieta della porta AND secondo la quale @ suffi- ciente avere un ingresso a zero per tenere nella stessa condizione Tuscita, indipendentemente dalle condizioni degli altri ingressi. Intal caso non giunge il segnale di Clock al piedino 3 di Ul-a e tutto resta fermo: premendo P1 si porta a livello alto il pin 13 di U2 e il pin 11 potra andare a livello. alto quando anche il segnale sul pin 12 assumera livelloalto. Essendo rettangolare il segnale fornito da U3, quando esso (il se- gnale) sara a livello alto, luscita di U2-d sari a livello alto, mentre quando sara a livello zero, zero anche il pin 11 di U LA LOGICA DI CONTEGGIO Vediamo ora laltra parte del reuito: il segnale uscente da 2-d va a triggerare Ul-a, che & un flip-flop di tipo « complementata, Ja quale passa da uno a zero; ve- diamo allora come si svolgono le varie fasi, partendo dalla ricezio- ne del primo impulso di clock considerando che inizialmente le 43 componenti e loro disposizione O . COMPONENTI RI =220KOhm R2 =12KOhm R3 R4 RS R6 RT =12kKOhm R8 =1,5KOhm 1 KOhm 47 KOhm = 220 KOhm trimmer R12 = 220 KOhm uscite «Q» siano a zero (condizio- ne realistica poiché la rete R1-C1 assicura il reset di entrambi i Flip- Flop all'accensione del circuito, cioe al momento in cui viene for- nita lalimentazione). Al ricevimento del primo im- 4a =220KOhm C1 =220 nF poliestere C2 =47 uF 25VI C3. = 100 nF ceramico 0 poliestere C4 =10 nF ceramico DI =LE.D. giallo 3mm D2 =L.E.D. verde O=5mm D3 D. rosso. Smm D4 =1N4148 Tr =BC107B pulso di Clock si porta ad uno il pin 1 diUl-aeazeroil pin2 dello stesso. Flip-Flop; le uscite del Flip-Flop UL-b non sono influen- zate poiché non cé stata transizio- ne da zero ad uno sul piedino 11. In tali condizioni é forzata a ze~ 12 =BC107B BC 107B cp 4013 U2 =CD 4081 interruttore a pulsante unipolare, normalmente aperto Val = 12 volt cx. Tutte le resistenze fisse sono da 1/4 di watt, con tolleranza 2 ro logico Iuscita della AND -b, © cosi pure quella della U2: mentre essendoci due stati_uno agli ingressi di U2-a essa avra Tu- scita a livello alto; quindi saranno interdetti i transistor T2 e T3, mentre sara in saturazione Tl ¢ pertanto si avra D1 illuminato e D2e D3 spenti Al sopraggiungere del secondo impulso di clock al pin 3 di Ul-a siporta azero il suo pin 1 ead uno il pin2, cosicché viene triggeratoil secondo Flip-Flop e va ad uno il pin 13 ea zero il pin 12 (si sta sempre parlando di U1); ora le uscite di U2-a e U2-b sono tenute 1 14 4013-4081 zero dal livello logico basso pre- sente al pin 1 di Ul-a, mentre U2-c ha Tuscita ad uno e fa quindi illuminare D2 (D1 e D3 restano spenti), Alricevimento del terzo impul- so di clock sul pin 3 di U1, si porta ad 1 Tuscita Qe a zero la «Qnega- to» di Ul-a, forzando quindi a ze- ro le uscite di U2-a e di U2-c e permettendo ad U2-b di tenere Tuscita ad uno, facendo accende~ re il LED. D3 e spegnendo Dle D2; il terzo impulso di clock non provoca mutazioninello stato del- le uscite di Ul-b. Al ricevimento del quarto im- pulso di clock (sul CK di U1-a), il pin I eil2 di Ul siportano rispet- tiyamente a zero ead uno, cosi da triggerare nuovamente U1-b e far portare le uscite pin 13 pin 12 ri- spettivamente a livello zero ed uno; in tali condizioni tutti i LED. rimangono speati, poiché almeno uno degli ingressi di cia~ scuna porta AND interessata si trova a zero. ‘Al quinto impulso di clock ri- La traccia del lato rame dello stampato a grandezza naturale. Le parte la sequenza di conteggio ri- prendendo da uno (dal LED. D1);sié quindi visto che pud veri- arsi la condizione in cui tutti i L.E.D. sono contemporaneamen- te spenti. jer avviare la sequenza di con- teggio & sufficiente premere il pub sante, mentre per arrestarla e vi- sualizzare il valore raggiunto & sufficiente rilasciare detto pulsan- te; al rilascio, poiché si arresta il contatore, resta acceso il L-E.D. che indica dove é giunto il conteg gio 0 restano spenti tutti € tre (condizione che indica che il con- teggio @ arrivato a quattro) uello che importa per il gioco & che rimarra acceso un solo LED, che sara il numero 1, il nu- mero 2 oil numero 3 (0 al limite nessuno); lo scopo del gioco & ap- unto Scommettere “su quale E.D. restera acceso rilasciando il pulsante, Data 'elevata frequenza del se- gnale di clock, il L.ED. che ri- marra acceso lo fara in modo suf- ficientemente casvale, dato che sar piuttosto difficile sapere in quale momento, ad esempio, il L.ED. 3 veri attivato, preveden- do le «mosse» del contatore. REALIZZAZIONE PRATICA Realizzare il circuito & sempli- ce € lo sara ancor pitt seguendo 1e sono completate da alcuni ponticelli (pagina a fianco).. qualche utile consiglio; una volta entrati in possesso del circuito stampato, si potra iniziare con lo stagnare ‘le resistenze (trimmer compresi) e il diodo 1N 4148, ol- tre che i sette ponticelli. ‘Questi ultimi potranno essere ottenuti tagliando dei pezzi di filo rigido di rame, del diametro di 0,4+0,8 millimetri, di lunghezza adeguata, Fate attenzione a non dimenti- carne nessuno; se ne manca anche uno solo il circuito non funzio- ne Si pot poi procedere montan: do gli zoccoli per i tre integrati (sara infatti conveniente non sta- gnare gli integrati alle piste dello Stampato, ma montarli su appositi zoceoli DLP), i tre transistor, i condensatori ei L.E.D. necessari. 1 pulsante, di tipo normaimen- te aperto, patra essere collegato allo stampato tramite due fili, co- me visibile nelle fotografie del prototipo. Terminate le saldature si po- tranno inserirei tre integrati nel ri- spettivi zoccoli, facendo attenzio- ne a non inseritii alla rovescia (ve dere le disposizioni sulla disposi- zione componenti qui illustrata). Terminato il montaggio con- verra verificarne lesattezza prima di fornire Talimentazione; essa dovra essere una tensione conti- nua compresa tra 9 ¢ 15 volte la corrente richiesta & di circa 50 milliampére massimi. 45 HI-TECH IL TELEFONO IN AUTO CELLULARE SIP? NO GRAZIE. ECCO COME RICEVERE E FARE TELEFONATE DALLA MACCHINA IN MANIERA PIU, ECONOMICA. L'INTERFACCIA PUO ESSERE UTILIZZATA, CON QUALSIASI TIPO DI RICETRASMET1 SHE, CON GLI ECONOMICI CB. PRIMA PARTE, di ARSENIO SPADONI io di pochissi- ino a pochi anni fail telefono in macehi miradioamatori che, con abilita, impegno e pazie no nella costru: el in grado di trasferire via radio | segnali telefonic! si veicolare 0 portatile. Questo sistema consente di effettuare 0 o di decine di chi il telefono vei tri dalla stazione ba: alla portata di tutti er una buona seri Innanzitutto i costi che, per qu 4 rete SIP, sono anco- ra molto alfi, Olire ad una spesa i 3 milioni per apparato € le spese di contratto, bisogna mettere in conto una bolletta che so- o. In realta non a7 LINes TeLeronica [pe [| chiusuRA ‘CONTROL areRTuRal UNEA RING FORCHETTA TIMER A Rmx ALLA SEZIONE olciTALE/orME In CHIAVE OTME (sec) (a0 sec) lGeneratore biToNALe mic IN RIVELATORE OCCUPATO RESET _CONTATORE InieiZiONe_ PTT Lo schema a blocchi della sezione analogica dell’interfacei lo di spese fisse ammonta a 150 mila lire. Le telefonate, poi, anche se ef- fettuate nella stessa citta, sono tut- te considerate interurbane. Di questo passo (viene addebi- tato anche lutilizzo dei ponti) una CONTROLLO_LINEA INIBIZIONE PTT ALLA SEZIONE ANALOGICA JN CHIAVE OTM DeconeR oTMF RiveLaToRE occurato RIVELATORE ‘occuraro| 48 bolletta non & mai inferiore alle 400-500 mila lire per un costo an- rnuo del servizio di almeno 5 mi- lioni. Una cifra che non tutti pos sono permettersi, Per contro, il servizio offerto dalla SIP copre quasi tutto il territorio nazionale Jconverrirore| 7 cHiave Orme. CONTATORE TIMER (eo sec) a radio. per cui & possibile ricevere o fare telefonate da qualsiasi angolo d’I- talia, L’alternativa alla SIP sono le interfacce telefoniche per uso ra- dio che vanno collegate tra il tele- fono di casa ed un ricetrasmitten- te, Un secondo RTX deve essere cuore é il BUS per Ia logiea di decodifiea/ conversione DIMF. installato in machina. A seconda del sistema utilizzato (full-duplex, half-duplex o simplex) e degli ap- parati impicgati, il costo comples- ivo pud variare tra le 400-500 mila lire ed i 2-3 milioni. In questo caso la parte del leone la fanno i due ricctrasmettitori. Nei sistemi full- duplex (ved rguadtro) vengo- no utilizzati apparati_bibanda operanti in VHF ¢ UHF mentre nei sistemi fall-duplex viene fatto uso di apparati con shift in fre~ quenza, L'unico sistema che con- sente l'impiego di qualsiasi tipo di apparato & quello simplex. Infatt in questo caso, & possibile utilizza- re indifferentemente apparati HF, CB, VHF o UHF. Proprio per questo motivo l'interfaccia telefo- nica da noi proposta & stata stu- diata per questo sistema. Pertan- to, a prescindere dal tipo, quanti posseggono una coppia di ricetra- smettitori, potranno. facilmente realizzare un collegamento telefo- nico via radio costruendo Tappa- reechio descritto in queste pagine. Con questo sistema il costo delle telefonate @ quello solito; ad esempio, nel caso di chiamata ur- bana, la’ SIP addebitera un solo scatto, ALTRO CHE CELLULARE! In pratica il sistema rappresen- ta una estensione del telefono di casa: tutte le telefonate in arrivo vengono «smistater sul veicolare dal quale & possibile anche effet- tuare le chiamate. L’unico neo ¢i questo sistema @ la portata che, ovviamente, dipende dalla poten- za degli apparati, dal tipo di an- tenne utilizzate e dalla posizione della stazione di base. Se, ad esempio, avete la possibilita di in- stallare l'antenna sul tetto della vostra casa e questa & molto alta (8-10 piani), il raggio d’azione di un comune CB da 5 watt potri raggiungere i 30-40 chilometri. In effetti, da questo punto di vista, il nostro sistema non & paragonabile a.quello SIP ma @ altrettanto vero che nella maggior parte dei casi la stazione veicolare si trova nel rag- io dazione della stazione base. parte questo aspetto, il nostro si- stema presenta alcune prerogati- Ipin detl'UM9 1531 (visto da sopra), ve che il cellulare SIP non poss de. Ricordiamo, ad esempio, la possibilita di utilizzare gli appara- tipernormali collegamenti con al- ttl radioamatori, Vediamo ora quali sono le prineipali caratteri- stiche del progetto proposto. Linterfaccia consente innanzi- tutto alla stazione veicolare di ri- cevere le telefonate in arrivo. Il primo squillo attiva automatica- mente la stazione base per cinque secondi durante i quali viene irra- diato un segnale bitonale. A que- sto punto Putente in auto, se in- tende rispondere, deve inviare un particolare codice di accesso a tre Cifre che la linea e con- sente ai due utenti di comunicare tra loro. Al termine della telefona- ta il sistema si resetta automatica- mente grarie ad un circuito in gra- do di riconoscere il tono di occu- pato. In alternativa, utente che si trova in machina pud interrom- pere la comunicazione e aprire la linea inviando un dice. Un sistema terviene automaticamente dopo cirea un minuto nel caso la linea non sia stata aperta con uno dei precedenti sistemi. Per effettuare una chiamata dalla stazione veico- lare & necessario inviare il codice diaccesso che apre la linea e quin- di digitare sulla tasticra il numero. del'utente. La comunicazione prosegue poi ¢ si interrompe nel modo visto in precedenza. L parato montato in maccl essere munito di tastiera standard DTMF a 12 tasti. Seil vostro rice- tiasmettitore non dispone di un accessorio del genere non perde- tevi Ganimo: dopo Tinterfaccia presenteremo anche progetto di una tastiera DTMF adatta allo scopo, Occupiamoci dunque della nostra interfaccia dando innanzi- tutto unocchiata allo schema a blocchi che ci consente di avere una visione d'insieme de! disposi- tivo. L’ARRIVO DELLA CHIAMATA In realti gli schemi a blocchi sono due, uno per la sezione ana- logica e altro per quella digitale. I segnale di chiamata presente in linea viene riconosciuto da un ring-detector che attiva immedia- tamente un temporizzatore (timer A) il quale genera un impulso del- la durata di cirea 5 secondi. Que- sto segnale attiva il PTT (push to talk) del ricetrasmettitore ed un generatore di nota bitonale la cui osci of 7 rrocaauvan] woe eee ao =i a 1S unk =f [citen}- 1 otttt}- -* Teed coe, | fe Lo schemaa blocchi dellUM91531. ipulsi per la selezione decadi SYNTHESIZER generano i bitoni, il blocco PULSE GENERATOR genera ‘a. Invece in modo DIME i biocchi al PROGRAMMABLE DIVIDER (LOW e HIGH) ei SINE WAVE ‘miscelati dall’ ADDER (Sommatore). 49 uscita & collegata, tramite un mi- xer, all'ingresso microfonico del- Tapparato. Pertanto la_stazione base irradia per circa 5 secondi una particolare nota acustica che avyverte della chiamata in arrivo. Per evitare che dopo i primi 5 se- condi l'apparato torni nuovamen- te in trasmissione per effetto della nota di chiamata che continua ad artivare, un secondo temporizza- tore (timer B) inibisce per circa 30 secondi il ring detector. A questo punto, per rispondere, utente che si trova in macchina deve in- viare_tamite Tapposita tastiera DTMF un particolare codice di accesso a tre cifre. In pratica, dun- que, via radio giungono alla sta- zione base tre toni DIMF. LA CONVERSIONE DIMF/BINARIO Dall'uscita per _altoparlante delfapparato i toni giungono ad un decoder DTMF che converte le note bitonali in un codice digi tale a quattro bit, La sequenza dei codici viene confrontata con quel- la della chiave digitale (preceden- temente programmata) e se le due sequenze risultano identiche Tu- scita della chiave attiva, tramite una porta, il relé di linea. Al con: trario, se uno solo dei codici & sbagliato, la chiave si resetta e non & pit possibile centrare» nel siste~ ma, La chiusura del rele carica la linea con la forchetta telefonica; in pratica & come se qualcuno al- zasse la cornetta. A questo punto pud avere inizio la conversazione. Per effetto del timer D, durante i imi 5 secondi della chiusura ea, il PTT risulta inibito quindi utente che si trovain mac- china pud iniziare a parlare. I se- gnale di bassa frequenza viene in- viato in linea tramite una forchet ta telefonicae giunge cosi al corri- spondente. Lo stesso segnale atti- va un circuito di antivox che inibi sce la linea di PTT. Pertanto, se anche il corrispondente al telefo- no inizia a parlare, la stazione ba- se non pud andare in trasmissione sino a quando utente in maccit na non termina di parlare. A que- sto punto Vantivox si disattiva e la voce del corrispondente pud mandare in trasmissione la stazio- 50 I SISTEMI UTILIZZATI 1 sistemi utilizzati nelle interfacce telefoniche via radio sono di tre t pit full-duplex, half-duplex sim- plex. Nel primo caso i due interio- cutori possono parlare ed ascolta- re contemporaneamente, come ac- cade in un normale collegamento tclefonico; nei sistemi halfduplex Tutente che utilizzail telefono pud ascoltare ¢ parlare allo stesso tem- po mentre la persona che utilizza il portatile 0 ascolta o par nei sistemi simplex, i due utenti debbono parlare uno alla volta. Le interfacce di quest’ultimo tipo so- no le pit: complesse ma _possono funzionare con apparati di qualsia- si tipo, anche con modesti CB. Al contrario, le interfacce det sistemi full-duplex sono molto pit essitano di costes ‘ori bibands. I evidenziano le differenze tra i tre sistemi. Nel caso di collegamento full-duplex & necessario fare ricor- so a ricetrasmettitori bibanda ov- vero ad apparati in grado di riceve- re su una determinata frequenzae, contemporaneamente, trasmette- re su unValtra, Solitamente gli ap- parati bibanda disponibili in com- mercio operano sulla banda VHF compresa tra 144 e 146 MHz € sulla banda UHF compresa. tra 432 438 MHz, entrambe riser~ vate ai radioamatori. L'apparato stallato in casa va collegato alla linea telefonica tramite la cosid- detta sforchettar che separa il se- gnale audio ventranter da quello suscentes. Per questa particolare applicazione la forchetta deve pre~ sentare un’elevata separazione (al- meno 30-35 dB) onde evitare che, nel portatile, insorga i fastidioso effetto Larsen. Il circuito @anten- na degli apparati bibanda utilize tun apposito duplexer che imped sce alla portante radio generata dal trasmettitore di ventrare» nel ricevitore. Anche le antenne sono studiate in modo particolare i modo da risuonare, nonostante radiale presenti una lunghezza fis sa, sia sulle VHF che sulle UHF. Anche Tapparato installato in ne base tramite il vox. Il segnale di uscita di questultimo, a scanso di problemi, inibisce l'uscita dell’an- ox. Pertanto, Futente che s va in machina, potra ascoltare macchina deve essere un bibanda. Indubbiamente, dal punto di vista tecnico, questo sistema rappre- senta la soluzione migliore per un collegamento telefonico via radi L'unico inconveniente & rappre- sentato dal costo degli apparati ¢ delle antenne che, orientativa- mente, écompreso trai 2 ed i3 mi- lioni. it sistema half-duplex ‘con sente una drastica riduzione det costi senza gravi ripercussioni sul: le prestazioni. Tuttavia anche nei istemi halF-duplex & necessario za sofisticati, muniti di shift in fre- quenza. In pratica, possono essere utilizzati_esclusivamente ricetra- smettitori VHF 0 UHF e non i pit ici CB. Questo sistema prevede Timpiego nella stazio base di un trasmettitore e di un cevitore con due antenne separate installate a debita distanza tra lo- ro. Gli apparati sono entrambi att vima non interferiscono tra loro in quanto operano su frequenze le; germente diverse (distanti tra loro di 600 KHz 04,6 MHz). In questo modo 'utente al telefono é sempre allascolto ¢ la sua voce viene co- stantemente irradiata dal trasmet- titore. La persona che si trova in macehina deve utilizzare un appa- rato con shift che consente di tra- smettere su una frequenza e, an- che se non contemporaneamente, di ricevere su una frequenza che si scosta di 600 KHz 0 4,6 MHz. In questo modo i corrispondente machina pud intervenire facil mente nella conversazione ¢ V'u- tente all'altro capo della linea ha ta sensazione di una normale conve sazione, Nei sistem simplex, infi- ne, é possibile utilizzare qualsiasi {ipo di ricetrasmettitore: CB, HF, VHF 0 UHF e non & necessario che Papparato disponga dello shift di frequenza. Le interface sim plex sono solitamente di due pi: con attivazione a rox e con campionamento del segnale squelch. La. seconda soluzione prevede un intervento allinterno delfapparato ¢ percid & la meno ufilizzata. Nei sistemi con attiva- zione a vox, il segnale proveniente dalla linea telefonica (dopo essere passato attraverso la. solita for- la voce del. corri- spondente, Al termine della frase il vox si disattivera e lutente in macchina potra rispondere. E evi- dente che un sistema di questo ti- chiaramente FULL DUPLEX out FORCHETTA TELEFONICA| (=) HALF DUPLEX oa & SIMPLEX chetta) attiva un vox il quale man- da in trasmissione Tapparato. Al termine della frase 'RTX ritorna in ricezione e utente in machina puo parlare. Il segnale audio pre- sente all’uscita del ricevitore viene inyiato in linea ma viene anche uti- po pud funzionare correttamente solo se le temporizzazioni dei vox sono perfette ese la forchetta tele- fonica garantisce un'ottima sepa- razione tra segnale entrante © our Mic, FORCHETTA TELEFONICA] IN 77 1490 Miz RX 144 MHZ we SINGOLA ANTENNA RIX. BIBANDA 71x(F0) ANTENNE SEPARATE FTX=ERK ANTENNA SINGOLA izzato per attivare un antivox che blocea il primo vox. In questo mo- do si ottiene Ia commutazione au- tomatica dell’apparato collegato alFinterfaccia € la conversazione pud svolgersi in maniera quasi normale, Ovviamente, per poter uscente. Proprio per questo me vo, in fase di progettazione, abbia- mo prestato particolare attenzio- ne a questo circuito sperimentan- do soluzioni differenti sino ad ot- x14 MHZ Rx 420MHZ Z RIX VEICOLARE BIBANOA FIX= FRX RIX VEICOLARE controllare a distanza la linea tele- fonica, ricevere ed effettuare chia- mate, questi sistemi yanno inte- grati con appositi cireuiti di codifi- €a/decodilica, chiavi digitali, ring detector e temporizzatori. o tenere il massimo delle prestazio- ni. Al termine della conversazione Tutente che ha chiamato abbassa lacornetta. Cid provoca immedia- tamente Tarrivo della nota di oc~ 81 FORCHETTA| cupato che viene riconosciuta da un ipatteolare circuito che, nel gi- r0 di pochi secondi, resetta l'inter- facia. In alternativa @ possibile inviare dalla machina un partico- lare codice che, riconosciuto dalla. 82 Ra1 chiave DIME, produce lo stesso effetto. Un ulteriore sistema di si- curezza fa capo al circuito dell'an- tivox e ad un temporizzatore (ti- mer C), Questo stadio genera un impulso di reset qualora l'antivox resti disattivo per cirea 1 minuto. Vediamo ora come funziona il cir- cuito quando utente in macchina effettua una chiamata. Innanzitut- to utente deve chiudere la linea inviando, tramite la tastiera, il co- O+V F. I RL2 PIT R32 T2 R33 10 é + oO dive diaccesso atre cifre. | tre toni DTMF vengono convertiti dal de- coder e, se corretti, riconosciuti dalla chiave digitale che chiudi relé di linea. I dati presenti all'u- scita del decoder giungono anche al convertitore dati/impulsi la cui uscita risulta perd inibita sino a quando la chiave digitale non si attiva. A questo punto la linea ri- sulta chiusa ed il convertitore da- ti/impulsi attivo. Percid, inviando Lo schema elettrico della sezione telefonica: i punti OUT BF e INMIC vanno al RTX (rispettivamente all'uscita per Faltoparlante e alF ingresso del microfono). 1 punti A, B, C,D, E, vanno ai rispettivi dello schema della parte digitale, dalla vettura un tono, questo vie- ne_riconosciuto dal decoder DTMF che lo trasforma in un da- to binario a 4 bit che a sua volta viene applicato al convertitore. Quest‘ultimo circuito trasforma il 53 car 54 R67 55 R70 +73 +5V Al punto B giunge proveniente dalunit Yeicolare, i cui DIME U10:Ia chiave a tre cite & impostata converte le cifre DT" nandate dall'RTX veicol in impulsi per comporrei numeri telefonici dato in una serie di impulsi di du- rata standard che «aprono» ¢ «chiudono» il relé di linea simu- lando Teffetto del disco combina- tore, Per evitare che dopo V'attiva- zione della chiave ¢ la chiusura della linea la stazione base vada in trasmissione per effetto del segna- le di centrale presente in linea, un temporizzatore (timer D) inibisce iIPET per cireaS secondi dal mo- mento in cui giunge una qualsiasi nota DTMF. Nel nostro caso, per intetrompere la comunicazione, € resettare l'interfaccia @ indispen- sabile inviare alla stazione veico- lare un paticolare codice(# can- celletto). Infatti, quando il corri- spondente abbassa la cornetta, la centrale non genera la nota di oc- cupato dal momento che il «chia- mato» & proprio utente all’altro capo della linea telefonica. Anche in questo caso é sempre in funzio- ne il sistema automatico di rete che fa capo all'antivox. IL RING-DETECTOR Analizziamo ora pitt dettaglia- tamente il funzionamento dei vari stadi dellinterfaccia, Come si. ve- de nelle illustrazioni, in conside- razione della notevole compl sit, lo schema elettrico del nostro circuito é stato suddiviso in quat- to parti. Il primo schema com- prende tutti gli stadi analogici (principaimenie il vox e l’'antivox) ed alcuni temporizzatori, I! ring detector fa capo al fotoaccoppia- tore FCI: non appena arriva una chiamata, il fototransistor di usci- ta (pin 5 e 4) entra in conduzione ¢ latensione ai capi di C3 passa da un livello logico basso ad un livel- lo alto. Questo livello viene appli- cato alFingresso di U2c la cui uscita passa percid da | a 0. Tra- mite D2 il condensatore C4 si ca- rica in brevissimo tempo per cui anche se il livello di uscita di Uc torna alto, sia U3a che U3b cam- biano stato. L'uscita di U3b va ad attivare la linea di PTT tramite la porta U2a mentre luscita di U3a attiva sia il generatore bitonale che il timer U2d che inibisce il ring-detector per circa 30 secon di, Luscita di U3a si porta da un livello basso ad un livello alto ca- 85 TF2 Loy noid te Lo. R82 ricando quasi istantaneamente il condensatore C6 ¢ provocando la commutazione di U2d che inibi- sce la porta U2c attraverso Ia qua- le transita il segnale del ring-de- tector, Il condensatore C6 impie- ga circa 20-30 secondi per scari- carsi su R8 e pertanto il ring de- tector resta inibito per lo stesso tempo. Il condensatore C4 impie~ a invece circa 5 secondi per sca~ Ticarsi su -R6 e percid durante questo periodo il PTT resta attivo +12V GND] +V R48: Jc27 ozs Lor Schema di alimentatore da rete. In our Questa? la forchetta telefonica che nello schema della sezione analogica é rappresentata conun rettangolo (in altoa inistra). La forchetta evita il ientro verso Vinterfaccia del segnale inviato sulla Jimea (evita il feed-back acustico). (apparato in trasmissione) e Tinte- grato U4 genera la nota bitonale. Il generatore comprende due oscillatori che fanno capo a Uda (frequenza bassa) e Udec (frequen- za alta). Ovviamente il primo oscillatore modula il secondo. Il segnale generato viene inviato, tramite il trimmer R11 che ne controlla il livello, al mixer audio che fa capo a U8d. A questo am- plificatore operazionale giunge anche il segnale audio provenien- alternativa é possi collegare direttamente a R48. te dalla forchetta telefonica. II se- gnale di BF giunge infine alf'in- gresso microfonico dellapparato iramite il trimmer R43. Al termi- ne di questa sequenza 'RTX della stazione base si riporta in rieezio- ne. A questo punto, per chiudere la linea ed attivare la comunica- ione, dalla stazione veicolare de- ye giungere una particolare se quenza di note DIMF. Di questo aspetto ci occuperemo pid avanti in quanto riguarda circuiti rappre- sentati nel secondo schema. Im- maginiamo percid che sul punto A del circuito giunga un livello lo- ico alto che chiuda il rele di linea L1. La linea rimane chiusa in quanto la forchetta telefonica pre- senta una bassa impedenza di in- gresso. L'IMPORTANZA. DELLA FORCHETTA La forchetta svolge un ruolo molto importante in quanto per- mette al segnale «entrante» (pro- veniente dalla sezione ricevente dell’ RX) di giungere in linea sen- za attenuazione ma non di tornare verso il circuito di vox (‘erminale out della forchetta). In realtain tutte le forchette telefoni- che T'attenuazione non supera i 30/35 dB per cui parte del segna- Ie «tientra tornando verso il vox. Dopo la chiusura della linea tra- mite RLI, la sezione digitale, co- me vedremo meglio in seguito, blocca, tramiteil transistor T3 ela porta U2b, la linea di PTT per cui se per qualsiasi motivo. il vox si Fus 220 vac ile alimentare il circuito utilizzando 12 volt esterni da attiva, lapparato non va in tra- smissione. Questa inibizione dura circa 5 secondi ed & necessaria perché la chiusura della linea pro- duce un impulso che attiverebbe il vox. Inoltre & sempre meglio che Tutente che si trova in macchi- na ad iniziare la conversazione. Particolare della basetta: i qua Dunque, il segnale proveniente dallRTX della stazione base (ter- minale OUT. BF dello schema) viene inviato in linea attraverso la forchetta telefonica. In questo ¢ so il controllo di livello viene ef- fettuato con il potenziometro di volume dell'apparato. Lo stesso segnale giunge anche al circuito dell'antivox che fa capo all’opera- Zionale U8c; in presenza di un se~ gnale di ingresso di una certa am- piezza, Tuscita dellintegrato si porta ad un livello logico alto che carica, attraverso R16, il conden- satore C11, Il livello resta alto fi- no a quando T'interlocutore parla nel microfono. Questo circuito, tramite la porta Ule, blocea lu- a del vox mandando a zero il pin 12 della porta Ula. Durante questa fase lo stadio di Vox ehe fa capo agli operazionali U8a e U8b siattiva ugualmente in quanto la COMPONENTI RI =2200hm R2 = 100 Kohm R3. = 22 Kohm R4 = 47 Kohm RS = 10 Ohm Ro = 150 Kohm R7 = 10 Ohm R8_=470 Kohm R9 = 150 Kohm RIS = 330 Kohm 10 Ohm 10 Koh R18 = 10 Ohm R19 = 680 Kohm R20 = 22 Kohm R21 =1Kohm R22 = 10 Kohm R23 = 10 Kohm R24 = 220 Kohm Kohm 15 Kohm = 330 Kohm 180 Ohm 12 Kohm 100 Kohm R31 = 10 Ohm 15 Kohm 100 Kohm 10 Kohm R35 = 47 Kohm R36 = 100 Kohm 10 Kohm (0 Kohm R39 = 22 Kohm 22 Kohm 3 Kohm 10 Koh R43 = 47 Kohm trimmer R44 = 10 Ohm R49 = 47 Kohm trimmer '30 Kohm 100 Kohm 100 Kohm ‘Ohm R55 = 100hm R56 = 150 Kohm 22Kohm 1 Kohm R59 = 100 Ohm R60 = 100 Kohm R61 = 1 Kohm R62 = 1,5 Kohm R63 = 4,7 Kohm 10 Kohm trimmer 18 Kohm 100hm R67 = 470 Kohm 10Kohm 56 Kohm 10 Kohm 10Kohm 10 Kohm 10 Kohm. 10 Kohm R75 =1 Ohm Kohm R77 = 100 Kohm R78 = 470 Kohm 10hm 100 Kohm R81 =470 Ohm 1 Kohm trimmer 220 uF 16 VL C2 = 220nF pol. 2,2 UF 16 VI 47 uF 16 VL C5 = 100nF C6 = 100 uF 16 VL C7 -=2,2 UF 16 VL C8 = 100nF 100 nF 100 nF CLL =47 uF 16 VL 100 uF 16 VL. 1 uF 16 VL C14 = 100 nF C15 = 100 nF C16 = 10 uF 16 VL C17 = 4.700 pF C18 = 100 nF C19 = 100 nF (20 = 47 uF 16 VL C21 = 100 nF €22 = 10 uF 16 VL €23 = 100nF C24 = 220 uF 16 VL (25 = 1.000 uF 25 VL C26 = 100 nF (sEGUE) 7 (SEGUITO) C27 = 100 nF C28 = 470 uF 16 VL €29 = 100 nF C30 = 100 nF C31 = 100 nF C32 = 220 pF 33 = 100 nF C34 = 1.000 pF C35 = 220 uF 16 VL. C36 = 100 nF €37 = 100 nF C38 = 100 uF 16 VL C39 = 100 nF C40 = 47 uF 16 VL C41 = 100 nF C42 = 100 nF C43 = 100 nF C44 = 10 uF 16 VL. C45 = 100 nF C46 = 100 nF (C47 = 100 nF C48 = 100 nF C49 = 10 uF 16 VL C50 = 1 uF 16 VL C51 = 220 nF pol. C52 = 100 nF C53 = 100 uF 16 VL. C54= 47 uF 16 VL C55 = 47 uF 16 VL C56 = 100 nF C57 = 100 nF D1 = 1N4002 D2 =1N4002 D3 = 1N4002 D4 = 1N4148 DS =1N4148 D6 =1N4148 D7 = 1N4002 D8 = 1N4002 D9 = 1N4148 D10 = 1N4148 D11 = 1N4002 DI2=1N4148 DI3 = 1N4148 D14 = 1N4002 DIS =1N4002 D16 = 1N4002 DI7 = 1N4148 DI8 = 1N4148 D19 = IN4148. D20 = 1N4148 D21 = 1N4148 D22 = 1N4148 D24 = 1) D25 = 1N4148 D26 = 1N4148 p27 D28 p29 D30 = 1N4002 D31 = IN4148 D32 = 1N4002 D33 = 1N4148 D344 eseguenti sono tutti INS148, LDI = Led rosso LD2 = Led rosso DZ1 = Zener 8,2 volt 1/2 W DZ2 = Zener 8,2 volt 1/2 W PT1 = Ponte 200V-1A, FCI =4N25 TL =BCS47B Tn 3 4 RL =Relé miniatura 12V DS1 = Dip switeh 4 poli DS2 =Dip switeh 4 poli Ds3= QL =Quarzo 3,58 MHz Q2 = Quarzo 3,58 MHz TF1 =mod. DPA TF2 =mod. DPB ‘TF3 =220/15 volt 4VA FUS=1A UL U2 Us us us U6 U7 =4093 US =LM324 Uy =7812 U10 =8870 (UM92870C) UL =7805, U12 =UM91531 U13 =4017 Ul4 =LMS67 UIS =4070 Varie: 9 zoccoli 7+7, I zoceo- lo.4+4, 2 zoccoli 8+8, 1 z0c- colo 9+9, 3 morsettiere 2 po- 1i,1 morsettiera 3 poli, 1 mor- era poli, 1 CS cod. B54. sensibilit’ di questo stadio @ ne- cessariamente molto alta la qual cosa controbilancia l'attenuazio- ne della forchetta, La velocith di attivazione (attack) dell'antivox dipende dalla costante di tempo R16/C11 mentre il tempo di tila- scio dipende da C11/R17. Questi periodi sono stati calcolati dopo lunghe prove e rappresentano il miglior compromesso tra la velo- cita di commutazione del sistema ela possibilita che il vox «sganci» durante le brevi pause del parlato. In considerazione del fatto che sia il vox che Pantivox si attivano quando parla Tutente in macchi- na, & necessario che il tempo di at- tacco dell'antivox sia leggermente pit veloce di quello del vox in mo- do che quest ultimo venga inibito. EPER IL RILASCIO... Non a caso la resistenza R16 presenta un valore pitt basso ri- spetto a R28. Anche per quanto riguarda il rilascio & consigliabile che Tantivox sia pitt veloce del vox. In questo modo, al termine della frase pronunciata dell'utente in macchina, l'apparato andra in irasmissione’ ancora prima che le Cifea Scan DAL DECIMALE VIA DTMF AL BINARIO Frequenza —Q4 Qs @ Qr La tabella a lato dettaglia la bitono (Hz) corrispondenza tra le dieci cifre (oltre ai simboli asterisco 6697/1209 0 ° 1 cancelletto) usate per la oyrase o ; ° selezione telefonicae ee ° i 1 Ie frequenze dei relativi bitoni ; DTMF. Ciascun bitono a sua T70/1208 1 $ ° volta corrisponde ad una certa 7770/1336 1 o 1 situazione logica delle uscite Q1, 7170/1477 1 1 0 2, Q3, Q4 del decoder 8870, Ii 852/1209 1 1 1 cui schema a bloce! é 852/136 0 ° o lustrato sotto. Le us 852/1477 0 0 1 getT8870 presentan 941/1336 0 1 0 inaria lecifre Mi 941/1209 0 1 1 conte & fre cont ETT io ss (rispettivamente di peso I e 2). ver is rs caoue IP > ° bias zen0, pigna, | leoswanren| aad * teal edstinc |perecton! [PA Favre cerectons [a wren ay Low hove Hi o ruren oA ‘chip CLOCKS -— Bef +H osc oscz sucr est si Toe on3t er Bier ot parole delf'utente al telefono atti- Nino il vox. Suecessivamente Ia voce manterra attivo il vox per tutto il tempo necessario. I circui- to del vox di trasmissione fa agli amplificatori U8a USb. Il pi mo operazionale he il compito di amplificare il segnale telefonico in modo che anche i segnali pit de- boli siano in grado di mandare in trasmissione apparato. Loperazionale U8a presenta un guadagno in tensione di circa 45 dB; Tamplificazione dipende dal rapporto tra la resistenza di reazione R24 ¢ la resistenza di in- gresso R21. Il vox vero e proprio fa capo a U8b ed é del tutto ugua- Ie alfantivox che ruota attomo a U8c a meno dei valori delle 1 stenze che determinano i tempi di attacco e rilascio. Il_vox attiva il relé di trasmissione (RL?) tramite T2 ele porte Ula, Ulb, U2ae 10 Cont regal Birr TN a ri. Lal) U2b. Owviamente nessuna di que- ste porte deve essere inibita dai vari circuiti di controllo. Comple- tail primo schema la rete che ge- nera Timpulso di reset partendo dal circuito dell’antivox. Questo fa capo aUld, U3c, e U3d. Non appena l’antivox diventa atti- vo (livello di uscita alto), le porte Uld e U3c commutano ed il con- i carica. Quando tivox torna a livello basso, il condensatore C1? inizia fa scaticarsi attraverso R19 sino alla commutazione della porta U3e il che avviene dopo circa 1 minuto. yente se, prima dei 60 secondi, 'antivox torna ad attivar- ANCHE IN SCATOLA DI MONTAGGIO! seat 38.000 lire. II kit dellinterfaccia telefonica pud essere richiesto alla di lettronica, Via Zaroli 19, 20025 Legnano (MI), tel. 0331/5 Ia di montaggio (cod. FT20) costa 146.000 lire e comprende tutti i componenti, la basetta, i trasformatori e le minuterie. Non é ‘compreso il contenitore. La sola basetta doppia faccia (cod. B54) costa si,il condensatore si ricarica com pletamente ripristinando il ma: mo ritardo. Trascorsii 60 secondi senza che Tantivox si sia nuova- mente attivato, Fuscita della porta U3c passa da_1_a 0 generando, tramite C14 e U3d, un breve im- pulso positivo che viene inviato al circuito di reset del contatore (punta E dello schema). Passiamo lunque ad occuparci della sezio- digitale che comprende essen- zialmente la chiave per il ricono- scimento del codice di accesso ed il convertitore DTMF/impulsi mediante il quale & possibile com- porre i numeri di telefono. Il cir- cuito che fa capo a UL0 & comune ad entrambe le sezioni, Questo stadio ha il compito di convertire lenote DTMF inviate dalla stazio- ne veicolare in un dato binario formato da 4 bit. Lo standard DTMF viene utilizzato in telefo- nia per la commutazione delle centrali elettroniche. Anziché gli impulsi generati dal disco combi- natore che apre e chiude la linea, i telefoni multifrequenza generano, in corrispondenza di ciascuna ci- fra, dei bitoni (note formate da due frequenze). La frequenza di queste note, come si vedein tabel- la, € compresa nella banda telefo- nica ed in quella radio (3 KHz.cir- ca). Per convertire i bitoni nel da to corrispondente viene soli mente utilizzato l'integrato 8870 che é in grado di espletare questa funzione in maniera molto sem- plice. II circuito dispone di_un oscillatore quarzato che fornisce la frequenza di riferimento a tutti gli stadi interni. In ingresso € pre- sente un amplificatore operazi nale che fa capo ai pin 1 (ingresso non invertente),2 (ingresso inver- tente) e 3 (uscita). Il chip dispone di una tensione di riferimento di 2,5 volt presente sul pin 4 che so- litamente viene utilizzata per po- larizzare Vingresso non inverten- te. Scegliendo opportunamente i valori delle resistenze RSI R52 & possibile determinare il guada- gno dello stadio in funzione del segnale disponibile in ingresso. Quando Tintegrato riconosce un tono, il terminale 15 (StD) passa daun livello basso ad un livello al- toe rimane in questa condizione sino a quando il tono non viene meno. Contemporaneamente le quattro uscite assumono un livello logico corrispondente al tono pre- sente in ingresso. Tale livello vie~ ne memorizzato e il dato resta di- sponibile anche quando il tono non & pitt presente in ingresso. Il dato binario presente al'uscita dell’8870 viene confrontato con quello selezionato mediante il pri- mo dip-switch a 4 elementi (DS1). Questa rete viene alimentata dalla prima uscita del contatore 4017 che risulta attiva all'accensione o dopo un impulso di reset. Quando ildip é chiuso la linea relativa pre~ senta un livello logico alto, in caso contrario é basso (per effetto delle resistenze di pull-down R70- R73). Il confronto tra i 4 bit pre- senti all'uscita dell’8870 e i 4 bit lezionati con i dip-switch, viene cffettuato da altrettante "porte EX-OR. Le porte EX-OR assu- mono in uscita un livello logico basso quando entrambi sli ingres- si presentano lo stesso livello. In caso contrario Tuscita si porta a li- vello 1. In pratica, considerando Finsieme delle quattro porte, que- sio circuito ci informa se i dati presenti all'uscita dell'8870 sono ali 0 meno a quelli program- mati mediante i dip-switch. In ¢ so affermativo, Puscita de rete presenta un livello logico bas- so che blocca la porta U7a attra- verso la quale limpulso di StD po- tebbe raggiungere il pin di reset. Limpulso, invece, giunge allin- gresso di ciock del 4017 iramite la porta U7b, Subito dopo diventa aitiva la seconda uscita del conta- tore (pin 2) ed il relativo blocco di dip-switch, Qualoral'uscita di una sola porta EX-OR siporiiallivello 1 segnalando cosi una discordan- za nel codice in arrivo, il contato- re UI3 si resetta, Qualora la s quenza dei tre toni in arrivo corri sponda a quella programmata, si aitiva luscita 7 del contatore che passa da 0a 1. Questo stato k abilita le porte U6c e U6d le qi (punto A dello schema), chiu il relé d porta U7c, viene bloccata la linea di clock del contatore il quale non pud pit cambiare stato a meno che non giunga un impulso di re- set. Oltre che alla chiave, le quat- tro linee didato sono coll che al'integrato U1 tore di co con_ ingresso binario tipo UM91531. Il funzionamento di questo dispositivo é molto sempli- ce. Ogni volta che il livello logico del pin 2 passa da 1 a 0, il disposi tivo genera una serie di impulsi corrispondenti_ al dato_binario presente in ingresso. Gli impulsi sono presenti sul pin 9 da dove, tramite le porte U6e e U6d, pos- sono giungere al relé di linea qua- lora il contatore sia attivo (pin 7 a livello logico 1). II circuito, quindi, funziona anche durante l'arrivo delle note che attivano la chiave ma gli impulsi d'uscita vengono bloccati dalle due porte. Il con densatore C44 resetta la memoria, del chip nel momento in cui la chiave si attiva; questo compo- nente & injatti collegato al chip enable di U12. Ricapitolando, do- po che la chiave é diventata attiva € la linea é stata chiusa, i bitoni DIMF che arrivano dalla stazio- ne veicolare vengono convertiti dall'$870 in un dato binario a 4 bit il quale viene poi trasformato in impulsi telefonici dallintegrato UM91531.In questo modo, non& necessario, come di solito avviene nelle interiacce telefoniche, fare ricorso a EPROM, PAL o nume- rosi interruttori statici. Le porte U6a e Usb bloceano il vox di tra smissione per circa 5 secondi tut- te le volte che il dispositivo rico- nosce un tono DIMF in artivo. Questo circuito @ necessario per evitare che Tinterfaccia vada in trasmissione al termine del tono. I diodi D39 e D40) generano unim- pulso di reset quando entrambe le linee di dato Q3 e Q4 presentano un livello alto ovvero quando in ingresso giunge un tono DTMF corrispondente al simbolo # (can- celletto). Completa il circuito del- Tinterfaccia telefoni scitore di occupato. NEL PROSSIMO FASCICOLO... Non perdete il prossimo numero della rivista perché pubbiicheremo la seconds parte dellarticolo, con le tracce rame degli stampati, i schemi di montaggio e le note di taratura dell interfaccia, — MAXIMUS ——— BBS 2000 LA BANCA DATI PIU FAMOSA D'ITALIA CON IL TUO COMPUTER E UN MODEM PUOI COLLEGARTI QUANDO VUOI, GRATIS COLLEGATEVI CHIAMANDO 02-76006857 GIORNO E NOTTE 24 ORE SU 24 BBS 2000 ——— MAXIMUS ——— AUDIO TRUCCAVOCE DIGITALE VOLETE UNA VOCE COME «DARTH VADER» 0 COME, TOPOLINO? NIENTE DI PIU FACILE GRAZIE AD UN NUOVISSIMO INTEGRATO DELLA OKI. di SYRA ROCCHI ino a poco tempo fa, per modificare la timbrica della voce umana venivano utilizzate costose e sofisticate apparecchiature analogi- che che solo poe! i di registrazione si potevano permettere. Figu- riamoci gli hobbysti! Con ’avvento delle teeniche di digitalizzazione del segnale audio si sono fatti grandi passi in avanti, sia per quanto riguar- ji queste apparecchiature, sia per cid che concerne i costi. Addirittura negli ultimi tempi sono stati prodotti e commerci: zati dei cireuiti integrati ad hoe, in grado di espletare tutte le funzioni necessarie. Basta osservare lo schema del progetto descritto in queste pagine per rendersi conto di cid: oltre all'integrato vengono infatti uti- lizzate esclusivamente poche resistenze e qualche condensatore. Il cuore del circuito é l'integrato MSM6322, un «real time audio pitch controller» prodotto dalla OKI. Come si yede nello schema a blocchi interno, questo chip dispone di un preamplificatore microfoni- co, un filtro passa-basso di ingresso di quarto ordine, un convertitore analogico-digitale a 8 bit, un circuito di controllo dei dati, un converti- 63 vec (P2) ow.cirn Pops) sremer PST (PO) Ms Tet Test DAO nz aout Aloo 24 Lead Plastic Flat Package TO 2) ove0 + xt ono ne sc AGND soc wen tour uN FIN a dall’alto dellintegrato MSM632: : attenzione che iratta di un SI De andra stagnato cosi come si vede direttamente sul lato rame dello stampato. tore digitale-analogico a 9 bit ed un filtro passa-basso di terzo ordi- nein uscita, In pratica, in tempo reale, il se~ gnale audio viene filtrato € con- vertito in un segnale digitale che viene opportunamente manipola- to prima di essere riconvertito in un segnale analogico. In questo modo & possibile al- terare la timbrica e Ia tonalita del segnale con una variazione massi- ma di una ottava superiore o infe- riore. Potremo cosi modificare radi- calmente qualsiasi timbrica otte~ Per selezionare uno dei sedici modi di funzionamento & suffi- ciente agire su due pulsanti, uno ‘altro per «scende- Fe» di tonalita, UNINTEGRATO “DIVERSO” Lintegrato da noi utilizzato disponibile unicamente in versio- ne «surface mount» (SMD) owe- ro per montaggio superficiale, con dimensioni molto contenute ¢ ter- minali piuttosto ravvicinati, nendo le voci pitt strane eglieffet- _ Tuttavia, grazie all'apposito ti pit curiosi circuito Stampato, — chiunque. schema a blocchi ign _t0yr uN rt myo Na RS { soc POUR) p.c (2) Dw.c(rn) PRT (00) Ns str Timing contro! Crcult Test Test? purché munito di un saldatore con punta molto fine, potr’ mon- tare facilmente il dispositivo. Addirittura, durante la realiz~ zazione dei vari prototipi, siamo riusciti a dissaldare un integrato ed a montarlo su una seconda ba- setta senza alcun danno, PIANO COL SALDATORE Non é percid il caso di lasciarsi intimorire dal chip in SMD: in tut- te le cose c’ sempre una prima volta! Anche per quanto riguarda la reperibilita del componente non ci sono problemi. Come nostra abitudine, prima di presentare un progetto ci ac- certiamo che i componenti utili zati siano realmente disponibili sul mereato; se poi il chip viene commercializzato da qualche di- stributore che effettua vendite per corrispondenza tanto meglio: in questo modo anche i lettori che abitano lontano dai grossi centri possono facilmente’ entrare in possesso del materiale necessario. In questo caso Fintegrato pud essere richiesto alla ditta Futura Elettronica di Legnano (M1) tel. 0331/343480, che effettua anche vendite per corrispondenza. Ma torniamo al nostro circuito occupandoci proprio dell’integra- to MSM632 Questo dispositive _richiede unatensione di alimentazione di 5 volte presenta un assorbimentodi circa 10 mA. Tutte le temporizza- Zioni vengono gestite dall oscil tore quarzato che fa capo ai pin 2223. ‘A questi terminali va collegato un quarzo a4 MHz. sservando i due circuiti appli- ativi notiamo che sono previste due masse separate, la prima per i segnali digitali, la’ seconda per quelli analogici. In questo modo il rumore di fondo che si sovrappo- ne al segnale audio praticamente nullo. Utilizzando una sola massa, co- me abbiamo fatto nel nostro pro- totipo, si_percepisce un leggero fruscio di fondo che risulta chiara- mente incompatibile per impieghi professionali, ma che é pitt che ac- cettabile nell'uso normale. il nostro schema +5V IN MIC s2_-& RESET 5 oh IN LINE 2s an DOWN ca R7 AP out COMPONENTI a TL =BCS47B C4 AP =8/16 Ohm RI =10Kohm cs UL =MSM6322 R2 =100Kohm C6 R3 = 10 Kohm a R4 =10Kohm C8 Liintegrato MSM 6322 (co- RS = 100 Kohm trimmer C9 =47 uF 16VL sto lire 21.000) pud essere R6 =10Kohm c10 R1 =33 Ohm cit C1 =220nF pol. ciz C2 =33pF C13 uF 16 VL chiesto alla ditta Futura Elet- 00 nF tronica, Via Zaroli 19, 20025, 00 nF Legnano (MI), tel. 0331/ 00 uF 16 VL 543480. 65 Uno schema applicativo del! itegrato MSM6322: la selezione dello spostamento di frequenza é fatta manualmente, in modo sequenziale, con tre interruttori. Limtegrato dispone di due in- gressi di bassa frequenza che fan- no capo ai pin 16 ¢ 14 A quest ultimo terminale van- no applicati i segnali di «linea, mentre al pin 16 puo essere invia- to direttamente un segnale micro- fonico. Alfinterno del chip, tra il pin 16 ed il pin 15 é presente un am- plificatore operazionaleil cui gua- dagno puo essere stabilito dal’e- sterno scegliendo opportunamen- te le resistenze di ingresso (R1) € di reazione (R2). II guadagno in tensione @ dato dal Fapporto tra queste due resistenze. Il segnale microfonico cosiam- plificato pud essere inviato all’ gresso di linea (pin 14) tramite un Condensatore di disaccoppiamen- to ed una resistenza. ‘ello stesso mode, allo stesso n giunge leventuale segnale di Altra applicazione del MSM6322: stavolta k elezione dello spostamento @ impostata dallo stato logico delle quattro linee PO, P1, P2, P3, come illustrato nella tabella di pagina accanto, linea esterno. Anche tra ipin |4e 13 @ presente un amplificatore operazionale_invertente; il suo guadagno pud essere controllato Con gli stessi criteri visti poco f LA REGOLAZIONE | DELLA SENSIBILITA Nel nostro circuito abbiamo previsto una resistenza di reazio~ ne variabile (RS) in modo da po- ter regolare a piacere il guadagno dello stadio. Oviamente questo controllo agisce sia sul segnale microfonico che su quello Entrambi gli operazionali d’in- gresso contenuti nel chip vengono utilizzati_ come amplificatori in- vertenti; il loro ingresso non in- vertente viene polarizzato_ con una tensione pari a meta tensione di alimentazione (2,5 volt). Tale tensione viene filtrata dai condensatori elettrolitici C8 e C9 collegati ai pin 17 e 19 delt'inte- grato. Allinterno del chip il segnale audio viene applicato ad un filtro passa-basso di quarto ordine ¢ quindi ad un convertitore analogi- co-digitale a8 bit. Il segnale digitale viene elabo- rato daun «Data Processing Unit» controllato dallesterno_tramite un busa 4 bit. Lintegrato pud essere control- lato in due differenti modi a se~ conda di come viene collegato il pin 6 (MS, mode select). Collegando tale terminale al positivo & necessario fornire dal- Testerno i dati al bus facendo rife- rimento alfapposita tabella ¢ te- nendo presente che al pin 5 va collegato il dato meno significati- vo (bit 1), al pin 2 il secondo bit, al pin 1 il terzo bit ed al terminale 3 il dato pitt significativo (bit 4). LA PROGRAMMAZIONE Ad esempio, assegnando a que- sti pin il dato 1000 (bi 4 =1, bit 3 =0, bit 2=0, bit 1 =O), il segnale audio non subira aleuna alterazio- he. ‘Al contrario (veditabella) asse- gnando il dato 1110 al bus la to- I pulsanti permettono di spostare la frequenza in st 0 in gid e di resettare il contatore “funzioni”, portando integrato nella funzione “nessuna variazione™. carr [8°84 | conrtonawento | BANDA ron Fartedo Fre. be bs bz os ee ee ee ee ee Sik fe Gi Te, F@ mendes al movescenttont ae ee ee ee ee ££ Oe Ga Si? huanlea Wi aeltecowniteni ii 60 ae ae Lota ae ii 6 © G6 By Atmandn dl Areveeultont OOS 8 do iS 88a sekterseattoni ee eee ee ee ee er ee ee ee Sb re 8, ela a wan wa or la basetta MIC R2_0 6 c13 () perc eros. ee c1290 600000] | LS IN LINE AP OUT Nel montare i componenti ricordate che l'integrato va montato dal lato delle piste: per questo lo vedete tratteggiato nel piano componenti. I punto che nalita verri incrementata di otto semitoni. Questo sistema di con- trollo 8 indispensabile quando TMSM6322 viene controllato da un microprocessore 0 quando i chip deve fornire sempre la stessa variazione di tonalita In quest'ultimo caso é sufficien- te collegare a massa 0 al positive le quattro linee di dato. Il secondo sistema di controllo prevede Timpiego di tre pulsanti da azionare manualmente. Per abilitare questa funzione (up/down control) & necessario collegare il pin 6 (mode select) a massa ed iterminali 1, Se 2 al po sitivo di alimentazione tramite tre pulsanti normalmente aperti. I tre pulsanti fanno rispeitiva- mente capo alle funzioni «up». «reset» € «down». Utilizzando questi controlli lentifica il pin 1 dovra trovarsi dove indicato. re_rapidamente uno dei 16 possibili modi di fun zionamento. La traceia del lato rame del circuito ‘stampato a grandezza naturale. Notate le dimensioni, permesse dal MSM6322. El Premendo il pulsante di reset il cireuito si porta nella nona confi- gurazione che non prevede alcuna variazione della tonalita. In tabel- la, unitamente ai 16 possibili modi di funzionamento, vengono anche riportati il periodo e la frequenza del campionamento nonché la banda passante dei filtri_ passa- basso presenti all’interno del ch L'uscita del convertitore digita- le-analogico fa capo al terminale 9; tale pin viene collegatoal termi- nale 10 che rappresenta lingresso del filtro passa-basso di uscita. Luscita vera ¢ propria fa capo al pin 11 da dove il segnale elabo- rato dal pitch controller pud esse- re prelevato. ANCHE, LAMPLIFICATORE Nel prototipo da noi utilizzato abbiamo previsto anche un picco- lo amplificatore monitor che fa capo al transistor TI ed all’alto- parlante AP. Vediamo ora quali sono le fun- zioni degli altri pin non ancora ci- tati, Al terminale 4 fa capo il con- trollo digitale di standby: appl cando un livello 0 a tale pin il circuito rimane attivo mentre con un livello alto il chip si porta instandby. I pin 7 e 8 vengono utilizzati dalla Casa costruttrice per un test finale sul componente mentre al pin 12 va collegata la tensione po- sitiva di alimentazione (sezione analogica). La massa analogica ponde al pin 18. Lialimentazione digitale va ap- plicata ai pin 24 (positivo) e 31 (massa). Il terminale 20 non é collegato. Come specificato in precedenza, per eliminare completamente il tumore di fondo & necessario te~ nere separate le due alimentazioni ele masse relative. Volendo adottare questa solu- zione che comporta limpiego di due sorgenti di alimentazione, i terminali di massa contraddistinti dalla sigla DGND (digital ground) dovranno essere collegati_ alla massa digitale mentre alla massa analogica andranno collegati i ter- minali contraddistinti dalla sigla (analog ground) e le mas- se dei segnali di ingresso (linea 0 microfonico) Ultimata cosi l’analisi del fun- zionamento, non resta che occu- parci della costruzione del circu to e dei problemi relat guardano esclusivamente taggio del chip. ‘ome si vede nelle illustrazio- ni, tutti i componenti sono stati montati con l'ausilio di una baset- tastampata appositamente realiz~ zata di dimensioni particolarmen- grato, essendo di tipo SMD, é stato montato dal lato me e percid nel disegno del di cablaggio viene raifigurato trat- teggiato. In questo caso & necessa~ rio prestare la massima cura du- rante il disegno del master e Tinci- sione della basetta. A tale proposito, ¢ indispensa- bile rispettare scrupolosamente le distanze tra i pin e, prima della saldatura, @ opportuno verificare che non ci siano corti tra le piaz~ zuole. Realizzata la basetta & consi- gliabile inserire e saldare per pri- mi tutti i componenti passivi la- sciando per ultimo l'integrato del- la OKI. Il chip va posizionato in modo che i terminali coincidano perfet- tamente con le piazzuole sotto- stanti; ovviamente 1 va fissa- to alla piazzuola contraddistinta dal numero 1 e cosi via. Fissate il chip saldando innan- zitutto i pin 1 ¢ 13; avrete cosi le mani libere e potrete agire con pit precisione. Lasciate trascorrere una trentina di secondi tra la sal- datura di un pin e quello successi- vo in modo che il chip possa raf- freddarsi. Se la saldatura non rie- sce al primo colpo non insistete col saldatore ma riprovate con pitt invior ibute spese sped I coupon a: SANDIT MARKET via S. Francesco D'Assisi, 5 24100 BERGAMO calma dopo un po’ di tempo. Inutile sottolineare che per questa operazione é indispensabi- le utilizzare un saldatore con pun- ta sottilissima e stagno di diame- tro ridotto (0,5-0,6 millimetri), Ultimata anche questa fase non resta che verificare se tutto fun- ziona come previsto, A tale scopo alimentate il di- spositivo, collegate un microfono all'ingresso relativo ed applicate segnale di uscita ad un amplifica- tore di BF (ingresso aux). Dopo aver premuto il pulsante di reset provate a parlare nel mi- crofono:{a voce non subira alcuna alterazione. Provate ora a premere il pul- sante «UP». In questo caso la to- nalita aumenter sino ad un mas- simo di una ottava € la voce risul- tera completamente stravolta. Analogamente, premendo il pulsante «down», la tonalita dimi- nuira. Scegliete, agendo sui due pul- Teffetio che pitt vi piace. La ibilita microfonica puo essere regolata agendo sul trimmer R5. OLTRE 5.000 ARTICOLI di elettronica IN 320 PAGINE VOSTRO a sole L. 5.000 Tel. 035/22 41 30 * Fax 035/21 23 84 Accessori computer, manu ey, cercametal, HI car e accessori, casse acusiche, accessori cudio-video, pile caricanleprodot chimic, soldier ules timer, termometr,anenne, strumenti di misura — — - : =. accessor eleforo, telefon, sere, rkevilo, ceasmisioni [Siders exes ue ope del ccege 1997 SANDTARIET | eo org fine, allago 5.000 in francabolli per contribute «pete epedizione _ Megat, organi tronic rd pred it, Thome. caer | alien dtr, pomel solar content copa, cai ud Q | eed ce ds pe il 1 ‘ctf, ema seman, pleoner,cndesak Se cg ieee = Aran Gogo AGL he A * ee “ 6 <3 x é = ML] rite re 3 HINDI ie ; aRUULES TTT? F LA TECNICA CHE Cl PIACE ILMIO LABORATORIO UNA GUIDA PRATICA PER CHI COMINCIA O PER CHI VUOLE MIGLIORARE LA QUALITA DELLA PROPRIA «STAZIONE DI LAVORO» HOBBYSTICA O PRO! |ONALE: GLISTRUMENTI NECESSARI, GLIACCORGIMENTI, IPICCOLI TRUCCHI.! CONSIGLL... di PAOLO SISTI Q ualsiasilaboratorio, per poter operare in maniera funzionale, deve essere allestito razionalmente: non deve avere spazi troppo angu- sti, la luce non deve mai essere troppo bassa 0 diretta, ma al contrario diflusa e senza zone dombra, sli strumenti devono essere a portata di ‘mano (facendo attenzione a riporre i eavi senza aggrovigliarli), il salda- tore o la stazione di saldatura non devono essere in prossimita di appa recchiature 0 contenitori plastici (il saldatore deve avere sempre un supporto appropriato, sono da biasimare gli sperimentatori che lo ap- poggiano al banco di lavoro: un solo movimento brusco pud avere con- seguenze molto dolorose...) ¢ i componenti riposti secondo criteri logi- stici ben definiti (ottime le cassettiere componibili multicolori).. Il banco da lavoro ~ meglio se iensioni non troppo ridotte — pud benissimo essere autocostruito con un notevole risparm diliquidi nm (leggi: denari) ¢ soprattutto con una certa dose di «passione» che nello sperimentatore elettronico, giovane 0 collaudato, non deve Mai mancare; tuttavia & bene ri- cordarsi alcune piccole regole dettate dall'esperienza: da evitare le basin metallo, plastica o legno, anche se trattato: dove si salda la cosa migliore € una astra di vetro (spessore 6 0 7 mm) brunita, soli- da ed altamente funzionale; dove siusa il martello (anche se in elet- tronica le martellate sono sem- pre... «relative») & bene avere una morsa, in grado inoltre di fissare le parti per i lavori di meccanica spicciola, Aleune mensole fissate sulla parete posta frontalmente al ban- co possono fungere e da porta- strumenti e da contenitori per gli utensili d'uso corrente: indispen- sabili, lateralmente o nella parte inferiore del tavolo, un paio di prese multiple (quelle che vengo- no comunemente chiamate «cia- atte») in grado di fornire com- plessivamente una decina di punt 72 Un saldatore a gas (Steinel GL1000) permette anche ‘saldature “pesant (brasatura di tubi in rame) uo trasformarsi risealdatore per guaine termorestringenti. ree: 4 monte di queste un salvavi- tao, perlomeno, un interruttotere automatico o fusibile, MEGLIO CON LA TERRA ‘Molto utile anche una presa di terra separata, realizzabile con un tondino metailico posto frontal- mente al banco € collegato alla presa di terra centrale: un tale ac- corgimento permette il collaudo dinumerose apparecchiature sen- zastrani groviglidifilie nella mas- sima sicurezza (@ sempre bene collegare a massa lo chassis metal- lico di certi apparecchi non pro- prio recenti durante il collaudo.. a prudenzanoné mai troppal). Due o tre chiodi nel muro ser- viranno a riporre i cavi in ordine, € una cassettiera ospitera i ma- nuali, gli schemi, i data-book e, naturalmente, la collezione di Elettronica 2000! Buona regola & anche av sempre a disposizione un stockaggio di componenti vari, di ponti, di test point per circuito stampato e di spine € connettori, avendo l'accortezza di rifornire le scorte man mano che si esaurisco- no: in questo modo si evita di per- dere tempo e si ha la certezza di non rimanere «appiedati> proprio perché manca quel resisitore 0 quel condensatore... Altresi. utili sono le piastre sperimentali per assemblaggi, che permettono di realizzare circuiti elettronici sen- za saldature © di recuperare i componenti senza danneggiarli minimamente. Ovviamente indispensabili le piastre ramate (meglio se gid sen- sibilizzete), il bromografo (E- 2000 MAG 90) e Vacido per la realizzazione dei circuiti stampati (ricordandosi sempre che Fopera- Zione di rimozione del rame deve essere effettuata in una bacinella di plastica — NON VETRO O METALLO ~ e con Fausilio di guanti di gomma per evitare il contatto dell'acido con le mani’). ‘Una volta assemblato il tavolo Lo Steinel GL1000 dispone di una vastra gamma di accessori che gli permettono di saldare, disegnare su legno e cuvio, stringere termorestringenti, issaldare ece. da lavoro ¢ realizzati i collega- menti, ecco il problema pili gros- so: quali sono gli utensili giusti, quali gli strumenti che servono, quali gli apparecchi utili e quali quelli indispensabili? Come evita- re di acquistare un prodotto inuti- le e quale scegliere tra i tanti? In genere chi vende pensa solo a vendere e chi produce non ha molta voglia di interessarsi dei problemi dell'hobbista, pertanto i dubbi rimangono e spesso lo spe- rimentatore alle prime armi sitro- va perso in una marea di pseudo- consigli che hanno poco valore ¢ che tendono solo a far stillare quattrini senza nulla avere in cam- bio. Anzitutto é bene considerare Tindirizzo specifico dell'attivita se Tinteresse maggiore é rivolto ad appareechi radio, ricetrasmittenti, € simili, occorreranno appa~ teechiature pressoché inutlachi si occupa solo di bassa frequenza; cosi come chi vuole dilettarsi di antennistica ha necessita ben dif- ferenti da chi si occupa di telefo- Tia, € cost via, Cerchiamo poi di dare insieme un‘occhiata in giro, considerando una panoramica abbastanza vasta i prodotti e, osservandone le ca- ratteristiche peculiar, di definirne 20 principale. APPARECCHIATURE COMUNIA TUTTIGLI ‘DIRIZZI Utensili: Gili utensili occupano una parte fondamentale nel lavoro. dello sperimentatore elettronico ¢ lo alutano in innumerevol situazio- pit recentemente alcuni pro- dott (come lo spelacavi per cavi coassiali o i dissaldatori per LC.) hanno alleviato le pene di tutti i tecnici ed hobbisti_ elettronici, rendendo automatici lavori fast: diosissimi (e non facili.) Assolutamente indispensabili pinze isolate (una a becchi curvi, una a mezzi tondi ed una di poten- za), tronchesino 0 microcesoia. cacciaviti di vario genere (almeno un paio a croce e tre piatti di di- verse misure), un paio di pinzette per il recupero e il posizionamen- to dei componenti, ed un set di cacciaviti di precisione, meglio se isolati (per regolare trimmer e ca- pacita variabili): in secondo luogo tuna pinza spelafili (ed una spela- Cee COM ‘& (G stono anche quelle da tavolo alu ce fluorescente od incandescente, ma sono utili solo se si ha inten= zione di trasformare il proprio hobby in una vera e propria «pro- i miglior dissaldatore é senz’altro quello a pompa elettrica: scioglie e aspira lo stagno in un sol colpo! Nelle foto la pistola della stazione dissaldatrice BPM. cavi per cavi coassiali: servira po- co, ma quando serve & davvero fantastical) un cacciavite cercafa- se. un coltellino od un taglierino, un trapanino a batteria con punte intercambiabili (magari dotato di colonna per la foratura dei cs.), una lente d'ingrandimento (esi- fessione»), una coppia — o pil — di morsetti e pinzette provacircui- ti che consentono di effettuare qualsiasi test in linea sui cireuiti stampati senza ricorrere a strane evoluzioni (premendo sulla parte terminale di queste pinzette esce dal gambo il gancio con il quale 73 possono essere fissati i cavi o te- state le piste del circuito in manie- ra rapida e sicura), un bici da elettricista, un martelletto con una testa non metallic: bottiglietta di alcool denaturato per rimuovere la resina protettiva sui cireuiti da riparare, una bom- boletta di resina 0 lacea spray per ripristinare lo strato protettivo, una bomboletta di aria compressa spray per eliminare la polvere ed una di disossidante o tuner clea~ dissaldatrice Weller, con eui diventa semplice estrarre integrati 14/16 pin senza romper ner. Vanteggioso inoltre uno spray antistatico ed un ghiaccio spray per il test dei microcireuiti e la ricerea dei guasti. Molto utili sono anche i r scheda da laboratorio, quei basa- menti dotati di due o piit bracei snodabili con pinzette a cocco- drillo in grado di reggere il cire to stampato o il componente, aiu- tando cosi non poco le operazioni di saldatura, dissaldatura, inser mento componenti ed assembla gio (considerando che la maggior parte degli sperimentatori dispo- ne solo di due mani — poiché non ha un‘aiutante sempre a disposi zione — & chiaro che certe opera- assumono toni realmente imatici se non esiste la possi- ji tenere fermo in maniera ‘cuito sul quale si ope- ra: 8 esperienza personale!!) e, se si lavora molto con cireuiti inte- grati, le pinze a puntale per il test delle tensioni di lavoro, un inse tore ed un estrattore per integrati (ali inseritori, invero, dovrebbero essere almeno in due misure diffe- renti per garantime l'utilizzo nella maggior parte dei casi. da logica ed un generatore d pulsi logici, Utili, ma non indispensabili, un giravite a batteria, una pinza per crimpare ed un set di limette di vario genere La strumentazione di base Per completare la dotazione di base di un buon laboratorio hob- bistico occorrono infine: un ali- mentatore regolabile di buona po- tenza (ottimi, oltre ai progetti da noi presentati — NOW/DIC 90 — i modelli PS-304 e PS-313 I del- la Daiwa, in grado di fornire ten- sioni variabili da I a 15 Vee con corrente massima di 6A, ed una tensione fissa di 13,8 Vee con cor- rente max. di 30A utilissima per le (ure radio, i GBC se~ Hameg 8040. anello e i Good Will chioni: molto u mentatore tascabile per i pi apparati con tensioni regolabil 1.5 a 12 Vee e corrente massima nell'ordine delle centinaia di mA), un multimetro o tester per le mi sure varie (permette la misurazio- ne di tensioni in cc. ed in ca. di correnti, di resistenze e, spesso, di decibel, temperature e continuit’ sui cavio sulle piste dei c.s.; inol- tre, grazie ad una discreta serie di al tester Mitek, distribuito insieme al resto deila gamma di multimetri Mitek da Flectronic Center, via Ferrini 6 - Cesano M. (Mb, tel. 0362/520728. sonde disponibili, & possibile am- pliare il campo d'utilizzo anche al- lealte tensioni, alle alte frequenze ete; un buon modello analogico & il “Lafayette ETU-2080 da 20KOhm/V, mentre tre ottimi prodotti digitali con display ac stalli liquid; sono rispettivamente TITT Metrix MX 50 — in grado, tra laltro, di riconoscere i livelli logici di un circuito — il portatile Beckman DM7I con Data Hold e i Fluke serie 80. Volendo passare ad un prodotto pit professionale. arricchito di funzioni molto u allo. sperimentatore evoluto, la scelta pud cadere sul Lafayette KD 760T, in grado di effettuare il controllo ‘dell'hFE. sui transistor, sulla serie Pantee di Carlo Gavaz- zi, sul Myoung DM-4500 in deck orizzontale, sulla serie CIE, 0 su- gli ottimi Beckman 3030B con misura del valore efficace, DM95 €DM97 in grado di effettuare mi- surazioni di capacita e frequenze), un selettore di resistenza— in gra- do di simulare con una tolleranza di 0,2 Ohm qualsiasi valore resi- stivo in commercio — utilissimo in fase di progettazione e riparazio- ne, un scletiore di capacita (stesse funzioni del precedente, ma con imulazione di capacita anziché di resistenze), un generatore di fun- zioni (od un oscillatore modulato accoppiato ad un signal-iracer: il primo é un generatore di frequen- ze variabile, il secondo un «tester» di segnale, in grado di riscontrare la presenza del medesimo in qual- siasi punto del cireuito) per Ia ri- parazione ci amplificatori, ricevi- toric radioapparati in genere; una volta immesso il segnale nel ci cuito con il generatore 0 con un iniettore di segnali (il signal tracer spesso ne ingloba uno) & possibile seguirne il percorso fino ad indivi- duare lo stadio guasto. Un ottimo modello di generatore di funzioni &1FG-2000 della Myoung, in gra- do di produrre segnali sinusoidali, quadri, triangolari, TTL e dotato difunzione sweep. Interessantian- Microchip Siemens detti smaggiolino™ per la caratteristiea disposizione laterale dei pin. Si tratta di RAM dinamiche da 1 megabit I generatore d’a calda AG700 Weller si presenta come un saldatore: dotato di una punta ed una pinzetta pud saldare e dissaldare anche componenti SMD o0 (foto) scaldare il termorestringente, che la serie GFG della GW by Melchioni ed i modelli Unaohm. Per realizzare misure di fre- quenze é necessario un frequenzi- metro, tuttavia questo & un appa- recchio che al principiante non serve: finché non si & acquisita la pratica e la teoria di laboratorio & bene aspettare; quando pero gli interventi divengono sempre piit Tubi termoretraibil complessi, ed & necessario talvolta conoscere Tesatta frequenza di uno stadio (ad esempio per rego- Jare un trasmettitore od una appa- recchiatura hi-fi) il frequenzime- tro diventa uno strumento pres- soché insostituibile — in qualsiasi laboratorio di riparazioni radio, TV vi é un frequenzimetro (0 pit di uno!!) — ed & bene preventi Il micro saldatore MLR20 Weller, compatibile con tutte le stazi permette lavori di assoluta precisione e rapidit controllo Weller Temtror i di raggiunge 350 '‘C in 28 secondi! ne Tacquisto: non & indispensabile scegliere il modello pitt sofistica- to, qualsiasi buon frequenzimetro lavora pit che ciligentemente; un modello davvero affidabile &'co- munque TREC-1300T della Myoung. il quale funge anche da contatore grazie al tachimetro multifunzione opzionale che ha una precisione davvero invidiabi- le unita ad una semplicita uso degna di nota. Un altro marchio affidabile @ la M.G.M., una ditta italiana presente da anni nel cam- po della strumentazione da labo- ratorio, e che offre prodotti di PER COMINCIARE = Saldatore = Stagnoe filo di rame — Pompa per dissaldare = Cacciaviti e pinze = Tronchesino = Cacciaviti per taratura = Martelletto vette = Lente dingrandimento — Tester o multimetro 76 classe a prezzi interessanti, Indispensabile infine un buon saldatore, il quale merita pero un discorso a parte. I saldatore Quasi il «braccio destro> del tecnico elettronico, il saldatore & forse unico elemento insostitui- bile: & bene percid sceglierlo con oculatezza evitando spese inutili o tentando inutilmente di_rispar- miare trovandosi poi tra le mani un apparecchio mal funzionante o dannoso (una buona parte di re- = Signal-tracer — Alimentatore POL = Oscilloscopio — Frequenzimetro — Stazione di saldatura/dissaldatura —Voltmetro elettronico — Iniettore di segnali = Wattmetro — Generatore di funzioni sponsabilita nella riuscita di un cireuitoé dovuta proprio al salda- tore...); inizialmente 11 miglior ac- quisto @ senz‘altro un saldatore a stilo di media potenza (40/60 W) con almeno un paio di punte in- tercambiabili, una di precisione per effettuare saldature su circuiti integrati o componenti critici, Fal- tra di dimension medio/piccole per effettuare lavori di elettronica (saldatura cavi, spinotti etc.); da preferire i saldatori con punte a massa ~ ossia non collegate diret- tamente alla tensione di alimenta- zione — in quanto precludono la possibiliti di danneggiare i com- ponenti pi ottimi quelli a bassa tensione alimentati tramite un trasformatore (stazioni di sal- datura). Un apparecchio del genere pud servire per usi pit svariati, ed @un compagno fedele e servizievole se sihalaccortezza di mantenerne le punte perfettamente pulite (si pud utilizzare Tapposita_ mattonella nettapunta per ottenere un risul- tato perfetto) ed evitando di uti- lizzarli impropriamente (non bi- sogna, ad esempio, utilizzare la punta per le saldature a stagno sulla plastica o sulla gomma..); doyendo portarlo consé & benen'= correre a modellirapidi,_facil- mente riconoscibili in quelli a pi- stola, che hanno la particolarita di scaldarsi in un tempo. relativa- mente breve (un minuto, contro i sei o sette di un saldatore norma- Je) e di avere una potenza legger- mente superiore. Tuttavia sono anch’essi legati_all'alimentazione di rete, pertanto non sempre & possibile utilizzarli (ad esempio in automobile); ottimi in questi casi sono i saldatori portatili a gas: non necessitano di lentazione rete né di unaccendino (in genere é in- corporato), sono sempre pronti al'uso, grazie alla vasta scelta di punte intercambiabili & possibile saldare su cs. shrinkare, saldare metalli, decorare il legno, fondere materiali plastici, perforare stoffa sintetica o cuoio, assemblare vetri colorati, tagliare e cauterizzare il nylon, ¢ eseguire numerose altre applicazioni: ogni punta, infai ha un impiego preciso: esiste il boccaglio per sfruttare la fiamma diretta (come un piccolo lancia- amme!), quello a lama calda per spelare lisolamento dei cavi elet- trici senza danneggiarli od usurar- li, quello ad aria calda sulla salda- tura su cs. senza contatto ¢ per la modellatura della plastica, la pun- ta per la saldatura a stagno, Fele- mento dissaldante e cost via.! La ricarica avviene in modo ra- pido con normale bomboletta per accendini e, sebbene il costo risul- ti essere superiore a quello di un normale saldatore elettrico, la grande maneggevolezza ¢ prati- citi lo rendono davvero consiglia- bile per gli usi pitt disparati. Ne~ cessaria, se non si vogliono avere problemi, é anche una pompa dis- saldante: con un modello mecca- nico é necessario sciogliere lo sta- gno tramite un saldatore ed aspi- rarlo successivamente con la pompa, con un modelo elettrico, al contrario, la punta della stessa funge anche da saldatore, renden- do possibile la manovra con una sola mano. La spesa, per un mo- dello meceanico, ¢ davero conte- nuta ed il servizio offerto 8 impa gabile! Ricapitolando & utile avere a disposizione: un saldatore di me- dia potenza con un paio di punte di ncambio; se opera di saldatu- ‘a & pid metodica (cio’ si salda spesso) é bene considerare invece Tacquisto di una stazione saldan- te, la quale permette un maggior numero di prestazioni con. una minore usura ed un minor consu- mo; un saldatore rapido a pistola se si opera sovente fuori casa in luoghi dove la tensione di rete & indispensabile, altrimenti un sal- datore portatile a gas é la soluzio- ne ideale; una pompa dissaldante (0, per avere tuttoin un solo appa- Tecchio, un saldatore/dissaldato- re, anche se un simile apparecchio difficilmente pud sostituire in tut- toe per tutto un vero saldatore:la sua praticita é relativa soprattutto all'utilizzo come dissaldatore e solo sporadicamente come salda- tore...) oppure una treecia di rame dissaldante «Copper Wick»; una stazione di dissaldatura non solutamente conveniente per lo sperimentatore o per 'appassio- nato, mentre pud essere un buon investimento per un laboratorio 0 per un professionista, al quale consigliamo una stazione comple- ta come la splendida Supertech 999 SD-A, un vero € proprio gio’ iellino; come saldatori di media potenza ottimi i modelli Antex, Ewig, Ersa, Pemeo ed Elto: come stazioni saldanti consig! ler by CooperTools (01 Exin-5 per la dissaldatura ¢ salda- tura di integrati ), Antex, Elto, Ersa, Solomon ed i modelli TC2 e TCS di Marcucci Un buon investimento anche per il principiante pud essere Amico, il portasaldatore con re lazione di potenza, protezione a fusibile ed interruttore luminoso, in grado di prolungare la vita al saldatore 220V e di migliorare quella del suo proprietario. Outi- mi dissaldatori il modello multi- plo D.L. 3 di Marcucei, !EDS-L della Etneo ed il portatile BP stazione integrata di saldatura e A lato, il filtro del dissaldatore BPM. A lana pagina, Se va is dissaldatura, Tra i tanti saldatori a gas segnaliamo lo Steinel GL- 1000 distribuito da E.R.G. Pola- ris, Milano ed i modelli Portasol Come stagno ottimo un multicore inissimo per elettronica (Ersin 0 Kester); da evitare assolutamente, se non in casi davvero estremi (contatti ossidati oltre ogni limite) la pasta salda, in grado solo di provocare danni € problemi di funzionamento! APPARECCHIATURE, SPECIFICHE Antennistica TV Strumento indispensabile del riparatore o dellappassionato di televisione & Foscilloscopio, quel- Lavorare con i componenti SMD ri stazione AG700 Weller a ede estrema precisione e delicatezza: Ia caldamento di gasinerte rappresenta una buona soluzione. Yapparecchio che tanti_ neofiti considerano una «scatola dei mi- steri» e che riveste invece un'im- portaza del tutto paticolae nel javoro del riparatore TV o no. Ri- nraniamo per una completa de- scrizione del funzionamento e celle caratteristiche di base di questo strumento ai numeri di Elettronica 2000, ricordando so- Jo che Foscilloscopio permette di «vedere» sullo schermo le varie pr rie er | forme d’onda presenti nel circui- to, riscontrando cosi eventuali anomalie © raggiungendo.facil- mente le zone di distorsione degli amplificatori. _particolarmente complessi, oltre a numerosissime altre funzioni yariabili da. app: recchio ad apparecchio. Qualsiasi modello a due canali puo risolve- re i problemi del tecnico smali to cosi come quelli del principian- te (ed una volta imparati i coman- erro ieee tsa yee Na PER LA PRECISIONE y principali e preso possesso del- lasituazione, Voscilloscopio divie- ne uno degli strumenti chiave del tecnico elettronico, una specie di jolly scaccia-guai!!) e pud aiutare in numerose situazioni dificili ormai il livello qualitativo & piut- tosto elevato, percid qualsiasi cilloscopio di buona m fidabile e pratico da utilizz evitare, soprattutto agit ini scilloscopio & troppo spesso con- siderato un apparecchio destinato solo agli ciniziativ, agli «addetti ai lavori»: in realti, se capito e ben sato, ¢ utilissimo anche al princi- jante o al semplice appa {o) i modelli troppo complicati dotati di innumerevoli funzioni: quasi sempre utilizzate © spesso poco affidabili; meglio un solido apparecchio semplice a due cana- i, sobrio, con le funzioni indi- spensabili ¢ con una provata qu: liti di fondo. Come primo acqui- sto consigliamo i modelli_ Beck- man 9020, Goldstar 0S7020, TIT Metrix, OX722, PI PM3206 0 Hitachi V-212, ottimi apparecchi analogici adatti all’ piego quotidiano. Buoni i modelli Hung Chang reperibili da Mar- cci: due amplificatori verticali ntici, ampli orizzontale, tis , asse dei tempi, modulazione ass Z,_calibrazione, funziona- mento X-Y; insomma, 'indispen- sabile € forse qualeosa in pitt in un apparecchio senza inutili fronzoli e sicuro. Volendo qualcosa di pit sofisticato, gli Unaohm serie Ge Hameg digitali offrono invece il miglior compromesso tra qua- lita e prezzo. Se si desidera inline avere lo state of the art nel campo degli oscilloscopi, il prodotto curamente migliore @ il Tektroni 5223 (quasi 15 milioni dilire.-). Indispensabili poi: un rigener: tore di cinescopi (P.E.B. P100 0 GiorgiG. K-1), un generatore di barre e audio per i test di labora- torio (ottimi gli MGM. egli Una- ohm) ed un analizzatore di teleco- mandi (sempre GiorgiG. o P.e.b.). Utile anche un voltmetro eletiro- nico, in grado di dare misure pid precise del tester e di poter lavo- rare con elevate tensioni in gioc Rimangono poi gli strumenti tipici (spelacavo coax, ghiaccio spray. cereafase etc.) ele apparecchiatu- re d'uso comune (balun per adat- DOVE A MILANO Da Marcucei (via Fall Da Melchioni (via Friul 1670) Da Select (p-le Gambara 9, tel. 02/4046749) tare le impedenze, ventose di ri- cambio etc.) anche se i moderni televisori realizzati a schede inter- cambiabili hanno ridimensionato notevolmente Topera del tecnico televisivo (non resta altro da fare che sostituire una scheda!). RicetrasmittentiCB Lopera del tecnico radio @ ri- volta soprattutto alfadattamento delle antenne, e per questo esisto- ho numerosi apparecchi alti a ga- rantire tale proposito. Ma non ba- sta: gli accessori e gli apparecchi per RF sono numerosi e molto va ri: si pud partire dai convertitori, in grado di convertire le frequen ze ricevute da un apparato radi in altre, piit basse o pit alte: si continua con gli accordatori d’an- tenna (ottimi i modelli Daiwa, Icom e Yaesu). i rosmetri/watt- metri (misuratori di swr, ottimi, anche se un poco costosi, imodel- li Daiwa serie NS: molto buoni i Revex, compatti ed economici, ol- tre che affidabili e convenienti splendidi i Comet serie CD. i To Bronzeui 37, tel. 02/7386051) 16/18, tel. 02/5794299 Casella Postale kyo Hi-Power ¢ il modello DP- 830 Daiwa) per finire con gli or- mai famosi balun, i duplexer/tri plexer per collegare al ricentrans due o tre antenne diverse, i carichi fittizi, i filtri RF (buoni i Comet) e gli accoppiatori coassiali. Utilissi- mi il frequenzimetro e Tiniettore i segnali, oltre ad uno scanner per testare i TX in prova e ad un ponte LCR per la misura delle in- dutianze (consigliabile il modello LM22A della Beckman). Computer Lavorare sui computer richie- de piti che altro molte precau: ed una notevole precisione: ind spensabili i braccialetti antistatici, per evitare pericolosissime scari- che alle memorie: utili un certo numero di jumper RS-232. per configurare ogni tipo di connes sione e tutti gli adattatori esistenti (maschio/femmina/femmina ete.); una sonda logica, un mini te- ster ed un break-out-box (per la ricerca dei guasti) completano la dotazione di e (molto interes- Per dissaldare ed estrarre i componenti pid piccoli ci viene in aiuto ancora PAG700 della Weller. santi i pacchetti completi Misco) del tecnico informatico. Una discreta quantita: di: spu- gna conduttiva per mettere in cor- io i piedini degli LC., uno spray pulisci-testine per i disk drive, possibilmente un saldatore ad aria calda ed il pit fatto. Eventual- mente un cancellatore ed un pro- grammatore di Eprom (ma é una Scelta da ponderare, poiché none strettamente connessa con questo genere di interventi). Indispensa- bile infine un estrattore ed un paio di inseritori per circuiti integrati Telefonia Gili strumenti indispen tecnico telefonista sono piti o me- no quelli di uso comune per qual- siasi tecnico elettronico (a parte eventuali forchetie telefoniche registratori etc., ma si tratta pitt che altro di accessori) e non su- bentrano nuovi problemi partico- lari, Util, piu che altro, un trapa no di potenza (Black & Decker 0 Bosch) per lavori di installazione impianti, un buon numero di tas- selli miniatura (i pianti a spina ut mm.) per fissare le prese 0 i cen- tralini al muro e un diaF-tester per verificare il funzionamento del combinatore (senza infastidire gli amici o i parenti, Poi con un tester. qualche cac- ciavite e un po’ di malizia anche i problemi Sip possono essere age- volmente superati UGA Software & Amiga Byte presentano THE MUSICAL ENLIGHTMENT 2.01 Un pacchetto software musicale completo per comporre brani stereo a quattro voei con aiuto di strumenti digitalizzati, Potete creare effetti sonori personalizzati o modifieare quelli eampionati con un digitalizzatore. i Ss Liinserimento delle note e editing delle musiche avvengon: maniera analogs ad un sequencer. LYinterfaccia utente user-friendly gestita con il mouse consente di variare la forma d’onda di uno strumento, agendo sui parametri ADSR /sustain/release). (attack/deea I pacchetto comprende aleuni sample e musiche dimostrative, un player per eseguire i brani indipendentemente dal programma principale, ed una serie di routine C ed Assembler per integrare le musiche nei propri programmi. Per ricevere «The Mi Enlightment 2.01» basta inv io dil mila selo si Lestat ad Amiga Byte, C.so Vitt. Emanuele 15, 20122 Milano. Indicate sul vaglia,nello spazio delle comunicazioni del mittente, i nome del pacchetto desiderato ed i vostri dati completi in stampatello. dai lettori annunci CAUSA INUTILIZZO Vendo Computer Olivetti Prodest PC 28 con registratore incorporato + numerose cassette giochi + cas- sette di introduzione Basic; il tutto in ottime condizioni ed al modico prezzo di L. 300.000. ‘Telefonare allo 095/317671 (ore serali), Di Biasi Giuseppe, Via Ar- chimede 63, 95131 Catania VENDO —_OSCILLOSCOPIO Storage mod. 466 della Tektro- ning con 2 tracce di memoria, per- fettamente funzionante, in dota- zione 2 sonde + vari bni, Alimentatore HP 50+50_ mod. 6205C 0-40V. 3A-0-20V. 6A ge- neratore di funzione HP mod. 3310. Multimetro TRMS 179A della Keithlhy. Il tutto a lire 5.500.000 trattabili. Se interessati posso vendere i pezzi separata- mente. Telefonare dopo ore 21 al 0187/37308 e chiedere di Rino. 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