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La fugacit del tempo e il carpe diem

Un tema classico al quanto odierno. Per quanto luomo possa sforzarsi di evitare tutto
ci che mette a rischio la sua vita, la morte inevitabile e occorre abbandonare
persone e cose che sono a noi care. La vita umana si svolge in un arco di tempo assai
limitato e perci che nel presente, nellattimo che fugge, che occorre cercare la
felicit, piuttosto che attenderla in un futuro, pi o meno lontano, di cui non si ha
certezza alcuna. Queste furono le massime che possiamo notare gi nelletica
epicurea, che esorta accontentarsi del poco, ad avere il senso della misura e la
consapevolezza del giusto mezzo, un profondo equilibrio interiore, fondato sulla
coscienza dei limiti delluomo e della sua natura. E da queste massime di saggezza
che nasce il Carpe diem di Orazio, riscontrabile nelle Odi: non sciupare il presente
per indagare su un domani incerto, di cui non siamo padroni, nel vano tentativo di
conoscere il proprio destino, mettendola in guardia dalla volont degli dei. Il futuro non
deve essere motivo di vane speranze e paure ma occorre vivere con intensit e
assaporare la vita attimo dopo attimo.
Ma Orazio non stato lunico poeta a trattare la fugacit del tempo. Prima di Orazio
possiamo notare questo topos poetico in Catullo nel Carme V. Con questo testo, il
poeta esorta Lesbia, la donna tanto amata dal poeta latino, ad abbandonarsi al
sentimento dellamore e a viverlo intensamente: le ricorda che il sole tramonta e
rinasce, ma la vita delluomo breve ed seguita da una notte eterna. Bisogna cosi
moltiplicare i baci allinfinito e mescolarli per sottrarsi allinvidia e al malocchio e
fronteggiare cosi linesorabile fugacit del tempo..
Un altro poeta che descrive la fugacit del tempo in modo struggente, senza una via
duscita Ugo Foscolo. Nel Dei Sepolcri descrive la morte come una realt dura,
inaccettabile anche se il defunto riposa in una tomba pianta, perch essa non pu
risarcire la perdita del bene supremo della vita con le sue gioie. Il tempo strappa
luomo dalla natura fecondata dal sole, in cui egli fa parte come di una grande
famiglia.
Carpe diem, abbandono allamore, minaccia, inesorabile, distruzione. Diverse parole, a
volte contrarie una dallaltra, ma che descrivono tutti, in modo significativo, la fugacit
del tempo.

E' purtroppo destino ineluttabile che il tempo distrugga ogni cosa nel suo fluire
perenne."
(U. Foscolo)</let>

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