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Storia
Il calcio moderno conosciuto da noi oggi il risultato di un evoluzione maturata durante gli anni. Il gioco del
calcio cosi come lo conosciamo, ufficialmente nato in Inghilterra con la nascita della Football Association, il
26 ottobre 1863. Da qui in poi il calcio assume una sua ben distinta fisionomia, distinguendosi dal rugby.
Inizialmente era conosciuto fin dai tempi dei greci giocato con i piedi, nel mondo romano prese il nome di
piede-palla. Veniva giocato nelle piazze e in molti luoghi venne persino proibito perch si era transformato
in un gioco violento che coninvolgeva sia i giocatori ma anche i tifosi. Questo antico gioco della palla era
molto diverso dal moderno calcio e molto vicino al rugby.
Con il passare degli anni si arrivo alla netta distinzioni fra le due correnti presenti: quella dellUniversit di
Rugby dove viene imposto lutilizzo mani e piedi e il contatto violento, mentre le altre, lo chiamarono
piedi-palla, cio foot-ball. Da qui in poi si assiste alla nascita di squadre e campionati di ogni genere.
Allenamento
Lallenamento assume una notevole importanza nel calcio. Sia a per quanto riguarda il singolo giocatore sia
per quanto riguarda il gioco di squadra. Per quanto riguarda la programmazione della sedute di allenamento
pu essere definita come lorganizzazione delle risorse disponibili, al fine di raggiungere gli obiettivi
prefissati, in determinati tempi e con i metodi pi opportuni.
Nel calcio questa organizzazione avviene come progetto stagionale attraverso il quale si debbano
raggiungere gli obiettivi presabiliti tra societ ed allenatori. Per stabilire questi obiettivi necessario
analizzare la reale situazione di partenza tenendo conto delle risorse disponibili(strutture, durata
allenamenti, numeri allenamenti, ...) e dei giocatori con le diversit che cratterizzano ogni singolo
componente del gruppo (Esperienze tecnico-tattiche, esperienze motorio-sportive, sviluppo biologico,
attitudine).
Il giocatore la risorsa principale sulla quale bisogna focalizzare la propria attenzione. Il
calciatore pu essere visto come sommatoria di qualit TECNICHE, TATTICHE, FISICO-ATLETICHE e MORALI
che lallenatore deve essere in grado di conoscere, valutare e soprattutto sviluppare.
Nel calcio lallenamento si sviluppa attraverso chiari obiettivi. Notevole importanza viene occupata dagli
obiettivi tecnici e tattici.
Tutti gli accorgimenti e tutti i movimenti, con o senza palla, che vengono eseguiti dal giocatore affinch,
tenuto conto dei compagni, degli avversari e delle situazioni di gioco, la propria prestazione risulti utile,
redditizia ed economica.
Scaglionamento (offensivo): distribuzione su pi linee di gioco per poter attaccare in modo efficace.
Penetrazione: capacit di entrare nella difesa avveersaria.
Ampiezza: posizionamento nella manovra di attacco dedicata allo struttamento dellintera larghezza di
campo.
Mobilit: favorire il movimento dei giocatori di attacco per dare aiuto al portatore palla e,
contemporaneamente, creare spazi liberi per gli altri compagni.
Improvvisazione e sorpresa: il successo di unazione offensiva non pu prescindere dal fattore sorpresa.
Questa originata dalla tecnica, dalla velocit e dalla tattica.
Scaglionamento (difensivo): atteggiamento collettivo volto a aumentare la sicurezza della fase difensiva di
squadra attraverso collaborazioni e coperture reciproche.
Azione ritardatrice: il movimento di ritirata di un reparto verso la propria area di rigore, prendendo in
considerazione sia la propria porta che le distanze tra ciascun giocatore, al fine di ritardare lazione degli
avversari.
Concentrazione: il movimento e la presa di posizione dei difendenti per limitare e restringere gli spazi di
gioco agli
avversari.
Equilibrio: cercare di presidiare le zone pericolose o nevralgiche del campo.
Controllo e limitazione del rischio: i giocatori in fase difensiva devono, tutti quanti, controllare i rispettivi
avversari, la propria posizione e funzione in rapporto ai compagni.