Sei sulla pagina 1di 152
titi I Tascabili degli Editori Associati 718 8 T KE A ae} CHUANG-TZU Acura di Fausto Tomassini Uno dei tre fondamentali testi tacisti. Dall’antintellettualismo di Chuang-tzu nasce quello che pud considerarsi il fibro pit profondo di tutta la produzione filosofica cinese classica: « Che la sapienza Si arresti a cid che non pud sapere 2 il culmine », AZEONYAHO Q In copertina: Fitratio di Chuangetzu (tampa popolare cinose) Gratica of John Alcorn , 4 |) TEA Tntroduztone di Lionello Lanciotti CHUANG-TZU OTEAS Ed ti Associati Sp. Via Monte di Piet 1/A - 20121 Milano INTRODUZIONE ‘Chuang o PElogio dell; 0 ils ft gno-di una Farfalla, Chuang,tz0-0 il Libro dei Paradoss ( a “Tre titoli che questo libro avrebbe potuto avere, ma i Cine- si pteferirono chiamarlo semplicemente Chuang-tzu dal no ‘me del pensatore che lo sctisse o lo ispird tutto o in parte. Cos) avweniva per tutte le raccolte filosofiche composte in Gina prima delfera volgate, con Peccezione delfauteo li bietto che oggi si imtitola Tao Té Ching, ma che anch’esso inizialmente portava come titolo il nome del suo leggenda- rio autore Lao-tau. "Chuang-tzu & un personaggio realmente esistito, anche se Vagiografia ha aggiunto elementi alla: sua biografia. Tl suo vero nome era Chuang Chou. Visse nel 1v secolo avanti Ia nostra eva, Szusma Ch’ien (145-86 a,C.), il primo grande stotico cinese, ne scrisse una breve biografia nel suo Sbib Chi, tiportando alcuni aneddoti, come quello del sifiuto a diventate ministro del principe Wei dello stato di Chu Ma, paradossalmente, il pid bell’elogio fatto dal confuciano Sauvina Chien cos) recita: « I suoi insegnamenti straboces vyano come un’inondazione e si diffondevano liberament pettanto nessun sovrano © ministto poteva applicarli per tun uso definito ». “Quale sovrano 0 quale ministro, infatti, avrebbe potuto , metterc in_pratica il wei-tu-wei (lett. = « agire senza agi- te», 0 « fare il non fare»), la vinunzia, cig, a far parte del cotpo sociale, il bisogno assoluto di appartarsi dalla comu- nitd sociale, Ia contestazione del sistema che doveva giun- gere allabolizione di ogni legge, alla distruzione di pesi ¢ misure, alla condanna di ogni forma di intellettualismo. «Chi studia, studia eid che non pud studiate; chi attua [cid stacco dal mondo in cui che @ sctitto nei il at i he i on bri], attua cid che non pud attuare; cl ising, dng ghe ton pd ditingucre Cheat, si atresti a cid che non pud sapere @ il culmi \ re & il culmine » gost Chuang te, el capivolo XXL T bri non ce lui altro che « la feccia degli antichi >. Ma la cul gli condanna & quelle confuc intess, Teste calf ondaong& qe ianamente intesa, Verudizio- sca, i quanto considerata ste ke Dalleninlletusisono di Chuang ines lpat: rente, quello che pud consideratst il libro non ia profondo di tutta la produzi mt cee dance ione filosofica cinese el u p class sma anche un veto capolavoro per ricchezza lessicale¢ fret hezza silica; una autcntica opera di cultura, na delle prime esortazioni del Maestro & quella del di ; in cui viviamo. Chi siamo verament nol? Se ci dstacchiamo completamente dal mond feno. Imaico «debit della so teal, possi allermare d ist ete? Il dubbio del pensatore acconto atcinoto del sogno di Ch eat ved wang.tzu che si vede tra- sformato in fafa eal suo risveglo, non ea pid scat mente un uomo 6, invece, una fafa nar Eater i linetto: Nan-kuo ‘Tzarch'i* sedeva appoggiato ad un tay con gli occhi rivolti al cielo respirava lentamente, sembrava che avesse perduto persona € te pte st sehatco& immagine Huis, che con Jes inate Ein deere depart gore cts nee en, et parle snap fo pis nome pect eg ton & apace ‘spun nin te ni osm Nan a noni i i pale poo, anton deep 9 in LT ag. You Teuye, Yen Tzuyu, poi detto Ch’éng, che in piedi atten a hui, disse: — Che significa? Pub davvero In forma ane come legno secco ¢ il Gvore come cenre spenta? Coli che ora appoggiato al tava che prima era appog. Bisto aga Men ell he si ca spp — O Yen — disse Tzu-ch’i — non hai fat ort questa domanda? Or ora steve pedute me prendi?, Tw hal entto la zampogaa delwomoy ma non quella della Terra, hai sentito quella della ‘Tetre sual dala, Te sentito quella della ‘Terra ma non — Oso chiederne la spiegazione — disse Tzu-yu. — La Grande Massa Tiki vuscire con forza toi, acui si hil nome di vento, Basta che non si metta in moto, perché sc si mette in moto miriadi di orifici urlano furiosamente, Non ne hai mai inteso 'ululato? NelPoctido rigoglio delle foreste montane, gli orifici ¢ le cavith dei gross alberi da cento spanne sembrano nasi, bocche, orecchi ll tole, mortai, anse, sinuositl? sono tonfi, sibi 9 richiami, lamenti, borbottii, gemiti, I primi intonano il canto, quelli che seguono il controcanto, Se il vento & leggero pro: duce piccole armonie, se ® impetuoso produce grandi armo- nic, ‘Trascorsa ta furia del vento, le cavit’ restano vuote. Non hhai' mai visto il gran stormice ed agitarsi della foresta? — [aa zampogna della ‘Terra, quindi, 8 composta di un igen numero dori die Tau —'e qua clfuomo 4k poche canne Oso interrogare sulla amy pace ibd. Oso interrogare sulla zampogna — I soffi sono dissimili in diecimila modi ¢ si da sé — disse ‘Tzu-ch'i, — Chi li stimola afinché ‘dano impeto? overnano fa sé pren- La grande sapienza tutto abbraccia, la piccola sapien: age » Ia piccola sapienza distingue?; te grand parole compongono i conte, epic 2 Secondo seont a Grande Mass 2 a tera, secondo ali & Pinte sscondo alt 2 Pater dle creator, secondo alt ancora & Ta rane sompidd 1: Continua in modo indceto ed Sinn im A icone sulla sampagns del Ciel i eet cole parole discutono di futilitA. Nel sonno lo spirito mescola, nella veglia Ia forma separa, Il dae ¢ il ricevere formano dei legami, per i quali il cuore lotta ogni giorno, con indulgenza, nellntimita e nel segreto. I piccoli timori rendono prudenti, i grandi timori riducono tra la vita ¢ la morte. Lo slancio, come di dente a cocea, presiede all’affermazione ¢ alla nega- ine; Farresto, come di giuramento a patto, presiede alla conservazione ¢ al superamento, Il declinare, come dell’su- tunno nellinverno, 2 un deperire giorno per giorno: cid che per esso & sommerso non pud esscr fatto tornare indictro; la sazict3, come un suggello, s'accresce nella vecchisia: il cuore che vieino a morire non pud esser fatto tornare al Tato luminoso della vita, La contentezza e la scontentezza, la gioia cil dolore, V'ansia ¢ il rammarico, rendono appassionati; la frivolezza e Pozio segnano il volto. La gioia produce vwuo- tezza, come il calore fa nascere il fungo Il giorno e la notte si succedono davanti a noi, senza che nessuno sappia chi li fa sbocciare. Bastal Bastal Afferreremo forse dalla mattina alla sera cid che a queste cose da origine «le fa vivere? Senza la spontaneit’ io non sarei, senza di me essa non avrebbe un dominio. Ad essa siamo vicini, ma non sappiamo a qual fine comandi, B come sc vi fosse un vero signore, di cui appunto non cogliamo il segno, Che posta operare lo crediamo, ma non ne vediamo la forma: ha qualita ‘ma non forma, Le cento ossa ¢ i nove orifici esistono come complesso: quale mi & pid caro? Sei contento di tutti o hai delle parzialith? Allora, li tratti tutti come servi ¢ serve? E se ‘questi servi e queste serve non sono in grado di governarsi fra loro, si alternano a fare da principe ¢ da sudditi? Deve cxservi un vero principe! Sia che si possa sia che non si possa coglierne le qualiti, nessun accrescimento o diminuzione ne deriva alla sua realtd, Una volta che si ricevuta questa forma perfetta, essa non scompare fino a che non givnge la fine. Non 2 imiserevole che essa muova verso la fine come al ga- 4. commentatre overva: «Fin qui he dato un sommario della mancanes 1 stematcd del sampogen celeste, de gol ia evan eharisce la apntened 1 quest mancerea» loppo, senza che nessuino possa arrestarla, ferendosi e sopraf- facendosi con le altre creature? Non 2 iste penare tutta la vita senza veder compiuta la propria opera, come schiavi immemori ¢ sofferenti che non sanno dove tornare? Quale vantaggio c’8 in cid che gli uomini chiamano «non morire »? Non @ sommamente triste che la forma si altri il cuote si alteri con cssa? Nella vita Puomo 8 veramente cos) ottene brato? Sono ottenebrato soltanto io, mentre c’t quatcuno che non lo &? Se seguissimo il nostro cuore perfetto? e ne faces: simo la nostra guida, chi sarebbe senza guida? Perché do- vremmo sostituirlo con la sapienza, mentre lo possiede tanto chi si conduce secondo it proprio cuore quento lo. stolto? Farsi arbitri dell'affermazione € della negazione quando a cora non siamo perfezionati nel cuore, & come dite: « Oggi vado a Yiich ¢ attivo ieri» Significa credere di possedere cid che non si possiede. Nemmeno il sovrannaturale Yit sa- rebbe capace di ritenersi in possesso di cid che non possicde, come potrei riuscirei proprio io? Le parole non sono un soffio. Le parole hanno un signi- ficato, ma se cid che significano non @ certo in modo ine- quivocabile’, hanno davvero un significato o non ne hanno affatto? Le consideriamo diverse dal cinguetto dei nidiaci, ma co non € questa distinzione? Come sarebbe cost clusivo il Tao da avere in sé il yero ¢ il falsa? Come sarebbero cost clusive le parole da avere in sé I'affermazione ¢ la nega- zione? Dove andra il Tao che non vi esista? Come esiste- anno parole che non siano approvabili? Il ‘Tao & elusivo per lo scarso perfezionamento, le parole sono elusive per la pom- 5 I ecuore pelo», contapport alla «forma peta», fale deltuomo, 6. 8 uno dei paont di Hits, eo quali vedi m, a5y. Yi appre, 2 Pingersore 7 sigs te 211 scone nate 1d Hatendre Ie itt. Per questo vi sono le affermazioni ¢ le negazioni dei eonfuclan aig moisti*, i quali affermano cid che gli altri ‘egano ¢ negano cid che gli altri affermano. Se si vuole affer- imare cid che essi negano € negare cid che essi aflermano, nulla di meglio che portare un chiarimento, Non v8 creatura che non sia «io», non v’é creatura che non sia P« altro »*, Ciascuno al posto dell’altro, non vede, nella propria conoscenza capisce. Percid quelli dicono: « L’al- tuo 2 il prodotto dellio, io & connesso all'altro ». Bla teoria delle vite affiancate dell'« io » e dell’« altro », Perd, affiancata la vita affiancata Ja morte, affiancata la morte affiancata Ja vita; affaneato Fapproabile aiancat Tinapprovatil, af fiancato l'inapprovabile affiancato l'approvabile: originando Paffermazione originano la negazione, originando la nega- zione originano l’affermazione. : Percid il santo non segue ma chiarisce quella teoria: la spontaneit’ & connessa all”« io ». Lic io» & anche l’« altro », Pealtro » & anche I'e io »: tanto quello che questo sono pati- menti affermazione ¢ negazione. Allora esistono 0 non esi- stono realmente I’« io » ¢ I’« altro »? Che Pio » ¢ Pe altro » ron siano in contrapposizione dices il perno del Tao. Appena questo perno si pone al centro dellanello®, pud rispondere alfinfinito, essendo parimenti infinite le affermazioni ¢ te negazioni. Per questo ho detto: nulla di meglio che portare un chiarimento, isi erano i segun di Mo Ty flood unter 9: cia uaa feta sono we qitato»¢ equals me Lente del com: rmenatre mi indvone 8 tadute clo e eal» Beco come il comtoetere ‘Since quests poor «Tut le ceure con cone de pdb nena ¥'2 Seren dese Trae posh soins {sre won pars ede, epitome slo ela ‘he int Enacen. Se eapnono role quello che in ean, eonierato Stee atlemarion Se conidernn s€ ste allrmsione, coniderso ital hepaiene, er qt der Tare & prot dln, Vo cnepuealalto. Lio CRs name eiginndos nena 3 Dimostrare con un dito che un dito non é un dito & meno fficace che dimostrare che un dito non & un dito con qual- cosa che non sia un dito, dimostrare con un cavallo che un cavallo non 8 un cavallo 8 meno efficace che dimostrare che tun cavallo non 2 un cayallo con qualcosa che non sia un cavalo. Il Cielo ¢ la Terra sono identici al dito, le diecimila creature sono identiche al cavallo. Mi sembra approvabile? ® approvabile. Non mi sembra approvabile? Non & approvabile. Il Tao si perfeaiona attuan- dolo, le cose si ammettono chiamandole per nome, Che am- metto? Ammetto cid che mi sembra ammissibile, Che non ammeito? Non ammetto cid che mi sembra inanmissbile. Certamente nelle creature v't quatcosa di ammisibile € di approvabile, nessuna & inammissbile ¢ inapprovabile, Pertanto prendi un trave ¢ un pilastro, un ulceroso € Hai Shih", il nobile e il perverso, lo straordinario e il di- verso: nel ‘Tao sono identici fra loro. Appaiano separate 0 unite, perfette o guaste, le creature non hanno perfezione o uasto, ma sono ancora identiche fra loro. Solo chi ha un'intlligenza penetrante siconosce che sono identiche fra loro. Pertanto costui non s'ingegna ma si rimette ‘cid che 8 invariabile: Vinvaiabiid® ult, Patt & com. prensione, la comprensione & ottenimento. Giunte all’ote mento ha finito © di conseguenza si arresta. Arrestarsi senza sapere perché & cos dicesi ‘Tao. Affaticare 'intlletto sulla loro identita senza riconoscerne Veguaglianza dicesi «la mattina tre ». Che significa « lam: tina tre»? Un allevatore di scimmic, dando loro delle casta- gne, disse: «La mattina tre € fa sera quattro ». Le scimmie Sinfuriarono, Disse: « Allora la mattina quattro. e la sera tre», Le scimmie furono contente”. Nome ¢ sostanza non ferano stati toccati, ma in pratica ne derivd contentezza 0 scontentezza, 4lVocidene) era una donna famots pe ba wa bee ih Tel era soprannominats Hat-nn (lgnan ecient). stesso apologo vedi LT 33. 4 Pereid 'uomo santo armonizza Paffermazione ¢ fa nega- zione, riposando nello stampo del Ciclo. Questo dicest «il duplice corso ». 4 Gli antichi davano un limite alla sapienza. Qual era? A cuni pensavano che if culmine, il limite estremo ¢ insuper bile, fosse il momento in cui ancora non y'8 materia. Veni- ‘yano poi quelli che pensavano che fosse il momento in cui ‘v2 materia, ma prima che vi siano le batriere di separazione. Venivano poi quelli che pensavano che fosse il momento in cui v materia ma prima che vi siano affermazione ¢ nega zione”. Il manifestarsi dell'affermazione ¢ della negazione & Ia causa della decadenza del Tao, 1a causa della decadenza del “Tao 2 la causa del successo delle predilezioni. C8 0 non c'e yeramente un successo in connessione con quella decadenza? Chao Wen suonava il liuto perché tale connessione sist se non fosse existita Chao Wen non avrebbe suonato il liuto. Chao Wen suonava il liuto, il maestro K’uan impugnava la bacchetta direttoriale, Huitzu s'accompagnava con ta chi- tarra, La sapienza di questi tre maestri finiva quil Coltivarono ‘queste abilitA fino ai loro ultimi anni perché vi eccellevano, Je ebbero care per differenziarsi dagli altri ¢ vollero illumi- narli con cid che essi prediligevano. Gli altri non ne furono illuminati e lo resero evidente, per cui finirono oscuramente col duro ¢ il bianco". Anche il figlio di Chao Wén, che 1. 1 commentatte chince che pi Cielo © a Tera te fe dccimily crete lletene non srtarono lo spseio inte non peceirono Ix Iovo sagan persona, Petty eeedo forona caput dt acompapnset alle ceature ¢ 4 ttio ra un site suonatore fae delat, it macso aca dt musica del rego i Chin ent villa pices doce Blanes 2 i Mo Ti poi i Kung-sin ‘qual con eno dlmocrano che le eretire Sono dite ma ° sot 1s perfeziond le corde dello strumento paterno, per tutta la vita non ebbe alcun sucesso. Stando cos! le cose, se pud dirsi che exsi hanno avuto successo, allora perfino io avzd successo. Se sion pud dirsi che, cost stando le cose, essi abbiano avuto suc- ces, allora nemmeno Ie creature ed io avremo successo, Per tal motivo, il santo mira allo splendore del confuso ¢ del dubbio, Pertanto non s‘ingegna ma si rimette a cid che & invariabile, Questo io lo chiamo portare un chiarimento, a Ora, ecco un discorso che non so se sia simile o non sia simile a quelli. Simile o dissimile che sia, poiché forma una categoria con essi, non & diverso dagli altri. Comunque, chiedo licenza di provarmi a parlarne, C2 il principio, ct quel che 2 prima che vi sia il prin- cipio, 8 quel che ® pra died che ® prima che vi fai principio, Essendoci essere c'8 il non-essere, c& quel che-e prima che vi sia il nonessere, 8 quel che & prima di cd che & prima che vi sia il nonessere, Improvyisamente vi fu il nomessere, ma non so se l'esere sia un prodotto del non- ‘essere. Che cosa & Pessere e che cosa Bil non-essere? (Ora, mi sono spiegato ma non so se cid che ho detto abbia ‘© non abbia yeramente un significato. Sotto il ciclo nulla & pid grande della peluria autunnale degli alberi mentre il ‘Pai-shan & piccolo, nessuno ha vita pit lunga di chi muore in ctA infantile mentre V'avo Png ha ayuto una morte pre- coce. Il Cielo ¢ la Terra ed io viviamo insieme, le diecimila crcature ed io siamo "Uno. Poiché gid siamo T'Uno, posso dime parola? Poiché gid ho chiamato I’'Uno, posso non dirne parola? L'Uno e ia parola sono due, due ¢ I"Uno sono 6.11 commentator spi fcparione, on sate sa stale 0 no 2 quel che dion Yea dete sine, ecco che pee Hl Il on-essere & un'tlermanione, mente fee al alui& una neazine: in quezo non & sae Per anche 4 nen ‘on el nelatetazione e ala negsone, pare nan impede che sila & sini al al, Pee queso dcr smile o dime che sn, poehé forma ‘on categoria com es, non 2 diese gh 16 tre: da questo punto in poi nemmeno un abile calcolatore srebbe arrivare alla fine, quanto meno la gente ordinarial Percid se dal non-essere vada all’essere fino a tre, quanto pitt se dalbessere vado allessere? Poiché non giungo a nulla, di conseguenza mi fermo, 7 Nel Tao non vi sono barriere, nella parola non v't cet tezza. Per questo esistono le delimitazioni, Chiedo licenza di patlare delle delimitazioni. C' lo stare a destra e lo stare 2 sinista, il ragionare e Vinterpretare, il distinguere ¢ il clas Sificare, il competere ¢ il disputare, Queste son dette « le otto facoltd», Su aid che & fuori del mondo materiale il santo indaga ma non ne ragiona, di cid che &entro il mondo mate- rialc il santo ragiona ma non lo critica, ‘Tramandando le sto- tic degli antichi re ne libro canonico Chun Chit il santo critica ma non classifica, Nel distingucre qualcosa resta indi- stinto, nel classificare qualcosa resta non clasificato. Perché? Il santo tiene per sé, mentee Ia folla degli uomini classifica per far conoscere agli altri, Percid si dice: « Nel classificare qualcosa resta non hives a ar iteeaeeeetae Il gran Tao non ha appellativi, il gran classifica sla, fa grande carta non ® amorosa, la grande probith on cecessiva, il grande coraggio non & aggressivo. Il Tao che splende non 2 il Tao, la parola che classifica non raggiunge Jo scopo, la cari che @ castante non & universal, 1a probitd che & incorruttibile non @ genuina, il coraggio che & aggres- sivo non ha sucesso. Queste cingue cose sono come cerchi che tendono al quadrato. 7 Percid & somma {a sapienza che s'arresta di fronte a ci che non sa. Chi conosce le clasificazioni non espresse a parole oes a Mt nad hy sana aio nlp de peceggh stl ra, q¥2ndo Eenppovasore con vompicl aft Ie 0 cil Tao non detto? Se uno vi fosse capace di conosceri, sa- rebbe chiamato « tesoretia celeste ». In lui si verserebbe ma gli non si riempirebbe, da lui si attingerebbe ma egli non si inalidirebbe, senza che sappia da dove cid provenga, Questo 8 cid che si chiama «luce nascosta », Percid anticamente Yao interrogd Shun dicendo: — Vor- rei punire i principi di Tsung-kuei, di Hsi ¢ di Ao, Sto con la faccia rivolta a meridionc ma non mid pace, Quale ne @ la ragione? — Quei tre vivono tra artemisie ¢ assenzi — rispose Shun — perché non ti dai pace? Una volta le diecimila creature furono illuminate dal contemporanco sorgere di dieci soli ®, Quanto pid Ia virtd sopravvanza quei soli! 5 Ych Ch'tich interrogd Wang 1* dicendo: — Sai che cosa Je creature affermano unanimeimente? — Che ne so? — rispose altro. — Tu sai cid che non sai? — Come lo saprei? — replicd Yeh Ch’iich, — Me allora le creature non hanno conoscenza? = Che ne so? Comunque, tenterd di parlartene. Come s0 che cid che io chiamo conoscere non sia invece non cono- scere? Come so che cid che io chiamo non conoscere non sia invece conoscere? Proverd a farti qualche domanda, Se Fuomo dorme nel bagnato si prende il mal di reni ¢ resta mezzo paralizzato: & cost anche per anguilla? Se si trova su un albero vi sta tremantee titubante: ¢ od anche per la scimmia? Chi di questi tre conosce la giusta dimora? Liuomo mangia gli animali erbivori © geanivori, il cervo mangia Verba, il centopiedi trova gustosi i serpentelli, il gulo e il 19, La legends mara che, nove dei qua farono spat dl Yao aidan als vit contro vite an Tem ca di Yao, un gene sorte dt sl, 1 per arine di Yas, Qol Shan cpsighin arses, che malpena a tengo in 20, Yeh Chic cra dscepno di Wang 1, vn vines delepaca. di Yao (ve dine 21 Gi animal ebivr sono tbat be eco, i grain il ene i maa, corvo trovano gustosi i topi: chi di questi quattro conosce il cr ra a oh gs ur cervo stunisce alla cerva, I'anguilla nuota insieine al pesce, Ie dame i corte Mao ¢ la concubing Li erano ammizate dali vorint ma al vedere i pes i tfavano ne fondo, al cel volavano in alto ci cevi fuggivano di cos: chi i quest quattro conosee Ja giusta bellezza sotto il cielo? ‘A mio modo di vedere, i pretesti della carith ¢ della giusti zia ¢ le strade dell'affermazione ¢ della negazione sono con- fusamente mescolate ¢ imbrogliate. Come posso conoscerne ificazione? oon cox i Yantaggio il danno — dise Yeh ich — allora anche Puomo sommo non Ii conosc Ore noone? sovtannatrale — risa, ane indi paludi che andassero a fuoco non potrebbero fargli bat en il Ho ¢ il Han che geassero nom potecbbero fag sentir freddo, un twono improwio che spacsanc le snontagne¢ un vento che convolgest il mare non poteebbero spaventel, Chi & cos! vinggia al i 1 det quato mae mo tando Te mobi ¢ Paria, cvaleando il sole ¢ a Tuna, Vit ¢ morte non producono alcuna alterazione in lui, quanto pi i pretesti del vantaggio ¢ del danno! 6. chii Chiao-tzu domand® al Saggio dell'Eleococca gigan- te Hi inc dive dal macs Puomo santo non si occupa degli aflari mondani non persue il vantaggio¢ non evita il danno, non si diletta di cercare, non segue gli alti nol petcorrere la sua steada, fa intendere non parlando, non foro bales: 1a prim 6 con cried donne fo x dt re con Jota del duc Hilen Chin (Ban-Be cana dom sedi eh, la sconda 6 In 3h Hcomenetatere ners che H 4 some Chi, che avers quel 2oesn00 fo del Eeocovea igs era un tle perch ora salto tcene att wn ‘Chit Chaoena, Aleut ne ch que nome te prnunistoInsepu eect ue dat tea perms © gn merle che Sg prone fa intendere parlando, si tiene al difuori dela polvere ¢ della sporcizia, Il maesteo lo considerava un discorso di poco conto, ‘ma per me @ Pattuazione di una Via misteriosa, Mio signore, tu che ne pensi? — B questione sulla quale anche Huang ‘Ti resterebbe dubbioso — rispose il Saggio. — Come sarebbe capace d'inten- derla Ch'iu (io)? Tu, perd, fai un calcolo troppo precipitoso: vyedendo Puovo vorresti il gallo, vedendo la balestra vorresti la tortora arrostta. Proverd a patlartene alla leggera, mi ascol- tecai tw alla leggera? Poniti al di lA del giorno ¢ della notte, stringi nel pugno Lo spazio e il tempo, subordina il rispetto per gli altei a cid che favorisce 1a concordanza e 'armonia € respinge Ia confusione e Pincertezza. La folla degli uomini Saffatica ¢ s'affanna, il santo se ne sta ignorante ¢ stolido. Contempla diccimila anni e questi formano un tutto unico, Ae diecimila creature tutte gli danno assenso ¢ cost si raccol- ‘gono insieme, Come so che amare la vita non sia un errore? ‘Come so che odiare la morte non sia fare come il fanciullo che si smarrito € non sa tornare a casa? La bella Chi, fighia del guardiano di confine Ai, quando andd a marito nello stato di Chin pianse ¢ lacrimd tanto da inzuppare il bavero del vestito, ma dopo che fu giunta alla dimora regale, ebbe diviso Valcova con il re ed ebbe mangiato la carne degli ani- mali erbivori ¢ granivori, si rammaried daver picnto. Come so che chi @ morto non si rammarica d’aver prima agognato la vita? Chi sogna un festino al mattino si lamenta e piange, chi sogna di lamentarsi ¢ piangere al mattino va alla caccia, Mentre sogna non sa di sognare ¢ nel sogno interpreta per- fino il sogno: solo dopo il risveglio sa d’aver sognato. C’2 il grande risveglio, dopo il quale sappiamo che questo & il grande sogno. Gli stolti credono desser desti e sanno minu- ziosamente se sono principi o pecorai. Che certezzal Tanto io, Chri, che tu sogniamo. B un sogno anche che io dica che tu sogni. La qualificazione di questo discorso &: sominamente straordinario, Se dopo diccimila generazioni s'incontrasse un ‘gran santo che sapesse spiegarlo, sarcbbe come incontrarlo ad un tratto. «Poiché mi hai portato a discutere con te, se tu hai la meglio su di me ed ibinon ho la meglio su di te, hai to vere iente ragione ed ho io veramente torto? Se io ho la meglio fu di te ¢ tu non hai la meglio su di me, ho io veramente ragione ¢ hai tu veramente torto? Ha I'uno ragione ¢ Valtro orto? Abbiamo ambedue ragione ed ambedue torto? Se non ‘possiamo saperlo tra noi due, di certo gli altri ne avranno la tessa incomprensione, Da chi fard giudicare? Se faccio giu- dicare da uno che & daccordo con te, poiché & d'accordo con te come pottd giudicare? Se faccio giudicare da uno che 2 d'accordo con me, poiché & d’accordo con me come potrd indicate? Se faccio giudicare da uno che @ in disaecordo con. Ercan ie poche & in disaceordo con noi come potrh gu ye? Se (cco giudicare da uno che daccordo con me ¢ con te, piché & d'ccardo con ni come pot indicate! Poiché tra noi non possiamo saperlo né io né tu né gli alts, aspettercmo un altro ancora? Che significa armonizzare me- diante le distinzioni naturali? Questo: vero o non é vero, 2 ammissibile o non @ ammissibile, Quello che 2 vero, se & veramente vero, & diverso da quello che non & vero: non ct discussione, Quello che & ammissibile, se & veramente ammis- sibile, & diverso da quello che non & ammissbile: non c'& discussione, Aspettarsi a vicenda per scambiarsi dei suoni & come non aspettarsi. Armonizzare mediante Je distinzioni nnaturali¢ conformarsi mediante V'nfinito cid per cui si raggiunge il massimo degli anni Dimentica gli anni, dimen. tica le nozioni, abbandonati all’illimitato € cost dimorerai nell'illimitato, ” LOmbra invisible dell’ombra domandd all’Ombra: — Poco fa camminavi ed ora sei ferma, poco fa stavi seduta ced ora stai in piedi. Perché non ti contieni? — Aspetto qualcuno per fare cosi? = rispose 'Ombra, — Quello che io aapeto a sua volta aspita qualouno per fae cosl? Aspetto forse le scagle del serpente o le ali della cicala Che ne 50 per quale motivo faccio cos) 0 non faccio cost? ‘Una volta Chuang Chou sognd d'essere una farfalla: una farfalla pevfetamente felce, che si dietava di sguire il proprio capriccio, Non sapeva essere Chou, Improvvisa- mente si destd ¢ allora fu Chou, gravato dalla forma, Non sapeva se era Chou che aveva sognato d’essere una farfalla ©/una farfalla che sognaya dessere Chou. __Eppure tra Chow una farfalla ¢2 necessaiamente una Aistinzione: cos! & Ia trasformazione degli esseri. LIBRO II Canrroto UE LIMPORTANZA DBL NUTRIRE LA VITA % La mia vita ha un limite, mentre 1a conoscenza non. ha limite, B peticoloso perseguire cid che non ha limite con cid limite. Chi si dedica alla conoscenza non fa che met- a il bene senza atirart la fama, fail male senza attirarti le pene, la tua norma costante sia di seguire la via di mezzo: potrai preservare Ia persona, conservare la vita, nutrire i genitori, giungere alla fine dei tuoi anni, I euoco Ting squartava un bue per il principe Wén-hui id che la sua mano tagliava, la sua spalla premeva, il suo piede calcava e il suo ginocchio spingeva, mandava un fru- sclo, cui faceva eco il mobile coltello con un suono soffocato, in pieno tono con la danza del « Bosco dei gelsi» € a tempo col « Ching-shou »*. — Oh, & meraviglioso! — esclamd il principe Wenhui. — LabilitA giunge dunque a tanto? 1. Second i commenatore of uaterebbe dl se Hu di Liang (70339) 2. La prima torte una munca deVimpeatre Tang a mica per danas dat tegoo dl Song, in conds eu eano della snfnia Hiie-c' a ang Ti (vei 9. 9) — Cid che il suddito ama é la Via — replied il euoco Ting posando il coltello. — La preferisce all'abilitd. Quando il suddito comincid a squartare buoi non vedeva altro che if bue, dopo tre anni gia non vedeva pit il bue intero, oggi lo considera con lo spitito non lo guarda con gli occhi. Mi astraggo dalla conoscenza dei sensi ¢ procedo secondo la vor lonti dello spirito, attenendomi ai principt naturali: attacco i grandi interstiai € m'apro una.via nelle grandi cavith, se- guendone il corso naturale. La mia abiliti si esercita a hon tentare le grandi articolazioni ¢ a maggior ragione le grandi ossa. Un buon cuoco cambia coltello ogni ano per- cché cgli taglia, un cuoco comune cambia coltello ogni mese perché egli rompe. Il coltello del suddito & in funzione da diciannove anni ed ha squartato parccchie migliaia di buoi, 1ma a sua lama sembra passata alla cote poco fa. Tra le gium” ture vi sono degli interstizi ¢ la lama del coltello non ha spes- sore: come & facile far sl che una cosa senza spessore penet in una cosa che ha interstizil Sicuramente <8 spazio in avanzo per farvi passare la lama, Per questo dopo diciannove anni Ia lama del mio coltello sembra passata alla cote poco fa. Perd, ogni volta che arrivo alle giunture ne vedo la éiffcoltd, ‘Timorosamente mi faccio cauto, il mio sguardo si fisa, le mie azioni si fanno lente, i movimenti del mio coltello diven- gono impercettibili, ed ecco che ad un tratto il pezzo & tagliato ¢ cade a terra come una zolla, Sto 1} con il coltello in mano a guardarmi intorno, fo’ una pausa tutto soddisfatto, poi pulisco il coltello e Jo ripongo. — Ecccllente! — esclamd il principe Wen-hui, — Ora che ho udito le parole del cuoco Ting so come nutrire la vital Quando Kung-wen Hsiian vide ill Consigliere della De- stra, disse meravigliato: — Che uomo & costui? Perché 2 ‘utilato d'un piede? E stato il Cielo 0 sono stati gli uomini? 3 Metendo in praia lo seo metodo che i eaoco saya ell doperae it calli, 24 — B stato il Cielo non gli uomini — si disse, — Nel dar vita a costui, il Cielo fece st che fosse unipede, mentre la figura umana @ bipede, Riconosco che 2 stato il Cielo non gli uomini da questo: che il fagiano di palude, che trova da beccare facendo dieci passi e da bere facendone cento, non aspirerebbe a farsi pascere in gabbia. Anche se si senise zprande in cuor suo, non lo considererebbe vantaggiovo*. Lao Tan andd a far Je condoglianze per Ja morte di Chin 1: gemette tre volte ¢ uscl Ha Non eri un amico del maestro? — gli chiesero i disce- poli — Si — rispose. ; — Alora, 2 ecto far le condoglianze in quel modo? — $i, Prima vedevo in lui un certo uomo, ora non pid. Quando sono entrato per condolermi, c'erano dei veechi che inpoititeche yi sa wat cou elio 8a mewced al servo 8 vn pepe, vo ol tehioehe quest To ponitea facendelo mullite sr dice Lao Tan at Chin 1 ton clit Late ene comenete {1ST al aa in {edb fee ogee le er Ee tenia fnceuae fer compar Pau ammisone che FA. YH Sita" see ate ote ae, gab soe secre nat seed nll 0 hi dopo tus scmpan Ye ecdene che tol, Inte; Mice una cia unt we, appte e Segoe cot, taka om quail Grn Ia sta isgnaent el tho pe eelenes daa sta toa. A iio ptcie pra, mene che Mons Topla'nppere una coxrniene tn lant deat, Habs (ete) ce rite come agptiva a ae Cvin fy formando con eo comple fhe precede web eo obi (are le ondaglane), contusion gees che SNeamicaa als Inga ‘cnete mele erst enact questo eto at pod dice unimerpetien i rxioele id teto: « ao an and fe Te cow fegunze per éteno Chip T >. Meommensore cote spo aceade quando he mogiemene Bog dl ie ony tac dl tata sala qusiones Dele fue unas pr li tetera co Car da non scbitee didaet fea col eure da etalon ean steaane Wario Ja eld tot poe pone Fata tc 4 caren Lao, Cenvuraae Ta alrmiaone rmeaviglaono dell warsana all manienssione leno avera toca Ts salma, come a wavs, pet 25 Jo piangevano come se piangessero un loro figlio dei giovani che Jo piangevano come se piangessero la loro madre. Perché costoro si stringano intorno a lui, deve aver detto parole senza freno ¢ pianto lactime senza freno, Cos) si sottratto al Cielo ed ha incrementato le emozioni, dimenticando cid che aveva ayuto in sorte: gli antichi lo chiamavano il castigo per essersi sottratto al Ciclo. Quando ill maestro yenne era il suo mo- mento, quando se ne andd si sottomise. Tristeza ¢ gioia non hanno accesso in chi accetta il momento ¢ riposa nella sotto: missione, Gli antichi dicevano che I'lmperatore del Cielo Tibera chi sta sospeso, significando che, quando s° finito esser legna, il fuoco viene trasmesso, Non so che abbia ‘mai fine, Cartrovo 1V VIVERE FRA GLI UOMINE 3. Yen Hui si presentd a Confucio e chiese licenza di partite. — Dove vai? — gli chiese Confucio, — Ho intenzione di andare a Wei — rispose quello. — A che fare? — Hui (jo) ha inteso dire che il principe di Wei! & verde danni ¢ si conduce di testa sua: teatta con leggerezza lo stato senza accorgersi dei suoi errori, tratta con leggerezza la morte della gente e per tutto il regno i morti si contano come i fili d’erba in una palude. It popolo non ha dove rivol- gersi. Hui tiha inteso dire, 0 maestro: «Se une stato 2 in ordine lascialo, se uno stato 2 in disordine vaeci »?, [ malati accorrono numerosi alla porta del medico. Con cid che ho imparato vorrei escogitare un metodo, chissa che quello stato non possa essere risanato? 1. Secondo il conmentatore wi tate dst duce Chistg We 48-478) 2 Questo dicorso non compate ne tet contcian. Anil che Cenfuclo Asse esattamente Il cotrario: Non etiate In uno stato perl, non dino. ‘tela uo sat fn pred al Tote cvs (edt DL agp, in Ope ch — Ahimél — disse Confucio. — Vai soltanto incontro alle punizioni, La Via non vuole mescolanze: quando vi sono mescolanze si moltiplica, quando si moltiplica crea disordini, quando crea disordini sopravvengono i dispiaceri, dai quali non c’é scampo. Gli uomini sommi dell’antichitd prima ricer- cavano in s€ ¢ poi negli altri Se cid che ricercavano in sé non fosse stato saldo, come avrebbero avato agio di occuparsi delle azioni d'un tiranno? Sai da che cosa & dispersa la virtl ¢ in che cosa emerge Ia sapienza? La virth & dispersa dalla fama ¢ la sapienza emerge nella comtesa. Ecco che & la fama: tumiliare gli altci. Ecco che 2 la sapienza: strumento di con tesa, Ambedue sono strumenti malefici, con i quali non si portano a compimento le azioni. Eppoi, chi & fermo nella Yirti ¢ saldo nella sincerit’ non capisce animo altrui, chi non lotta per la fama ¢ fa rinomanza non capisce la mentalitd altrui, ma al cospetto del tiranno si ostina nelle parole ¢ nei ‘metodi tracciati dalla caritd e dalla giustizia, Pertanto gli altri detestano che egli abbia queste buone qualith ¢ lo chiamano danneggatore Ci danneggia agli altri per converso 2 danneg- giato dagli altri. Correrai pericolo nel danneggiare gli alti, D'altro canto, se il principe di Wei amasse gli uomini eccel- enti cd odiasse gli indegni, a che scopo cercheresti di ren derlo diverso? Appena apri la bocca re e duchi vogliono aver la meglio e t'impediscono di proseguire: i tuoi occhi saranno abbagliati da loro, la tua espressione si conformera a loro, la twa bocca si regolerd su loro, il tuo comportamento avid sog- gezione di loro e il tuo cuore, infine, formerd un tutto con loro. Significa soceorrere dal fuoco con il fuoco, soccorrere dall'acqua con Pacqua: si chiama accrescere ¢ moltiplicare. Quando a sottomissione comincia, non ha pid fimiti, Corti pericolo che colui non presti fede alle tue parole oneste ¢ di certo morirai al cospetto del tiranno, Anticamente Chich fece uceidere Kuan Lung-feng ¢ Chou fece uecidere Pi-kan, figlio di re*: ambedue avevano perfezionato st stessi onde essere 45. Kuan Langleng era an virtioo digit dt dinaa Hn, ¢ Pekan era it eggio io ‘inaeia Yin 4 Chie, wma impertore altima imperstore della pietosi, come subordinati, verso la gente del popolo ¢, come subordinati, opporsi ai loro superiori. Proprio a causa di que- sta perfezione quelli fi tolsero di mezzo, tanto avevano caro il proprio prestigiol Anticamente Yao attaccd Ts'ung Chih ei regni di Shue di Ao, mentre Yi attaced il regno di Hu: questi stati erano deserti ¢ desolati, Je persone erano stermi- nate con fe punizioni, i principi usavano le armi senza tregua © agognavano la ricchezza senza fine, Tutti costoro cercavano Ja fama ¢ la ricchezza, Non ne hai mai inteso parlare? La fama c la ricchezza sono cose che nemmeno i santi ciuscirono a vineere, Quanto meno tul Tuttavia, avrai certamente un piano, Prova a parlarmene, — Sard composto ¢ spassionato, rispettoso ¢ fermo — disse Yen Hui. — Andra bene? — Come andrebbe bene? — esclamd Confucio. — Quello arido all’interno ¢ altezzoso all’esterno. Essendo il suo umore instabile, gli altri di solito non lo contrariano ed egli scruta i loro sentimenti per cercare coloro che sono disposti ad essere compiacenti con le sue voglie, Io lo definisco uno cche non si perfeziona nelle virti in cui si progredisce giorno per giorno. Quanto meno si perfezionerd nella grande virt! Si mostrerd consenziente ma non cambierd: di fuori sara @accordo con te, ma dentro di sé non si sentir’ in colpa. Come andrebbe bene? — Allora all'interno sard diritto ¢ all’esterno sard curvo — propose Yen Hui —- perfezioner® appellandomi al passat. Chi all'interno é diritto si associa al Ciclo. Chi si associa al Ciclo, sapendo che il Figlio del Ciclo e lui sono entrambi considerati dal Ciclo come figli, si domanda forse se le sue parole sono o non sono approvate dagli uomini? La gente Ghiema fancullo chi € con. Queo sghilce acoder al Cielo. Chi all'esterno & eurvo si associa agli uomini. Esser reverente ed inchinarsi 2 il rito dei ministe. Tutt lo fanno, io oserd non farlo? La gente non trova da ridire contro chi fa cid che gli altri fanno, Questo significa associarsi agli Chi perfeziona appellandosi al passato si associa agli antichi le sue parole, benché istruiscano e biasimino, sono degli antichi, non sue. Chi ® cosl anche se 2 diritto non & colto in fallo, Questo significa associarsi agli antichi. In questo modo andra bene? : — Come andrebbe bene? — replicd Confucio, — Con tutti questi sistemi non sarai al sicuro. Non sarai trovato in colpa anche estendo rigido, ma questo sard tutto. Come po- tresti ottenere un mulamento? Sembri uno che prende @ ‘guia il cuore. e z — Non ho pit nulla da sottoporti — disse Yen Hui, — Oso chiedesti una prescrizione. sc ertinna © dise Confucio, — Ora ti siego B forse faile meee in pratica ci ce hai nel cuore? Il Cielo lumi- nnoso non approva chi lo ritiene facile. ° cis Exmiglia di Hui & povera — disse Yen Hil. — Per molti mest non beviamo vino ¢ non mangiamo carne. Pud considerarsi astinenza? Pee — Questa 2 Fastinenza per i sacrifici, non Vastinenza del cuore, — 0:0 interrogate sull’astinenza del cuore. — Se unifichi fa tua yolont3, non odi con Yorecchio ma ‘col cuore, non odi col cuore ma con To spirito vitale (eh?) Quando ['udito si ferma all’orecchio, il cuore si limita ad csaminare, Eeco com’? lo spirito vitale: & vuoto per accogliere Ie creature. Solo nel Tao si raccoglie il vuoto. Il vuoto & Fasti- rnenza del cuore. — Che Hui non riesea a servitsene in realth dipende da Hui, Per siuscire a secvirsene non deve esservi Hut. Questo ib dirsi vuoto? ean a psolutamente — rapose il macs an isd come wuoi penetrare ed aggirarti nel recinto di colui senza urtare Bo prestigi. Se atl acceto fa sentire il tuo richiamo, se non sei accetto desisti: non si guida chi non da accesso. Dimora costantemente nell’Uno € occasionalmente nelf'ine- vitabile, questo 2 tutto, Arrestare il passo & facile, ma no toccare il suolo @ difficile, Come messaggero degli vomit facilmente passi per curmadore, come messaggero del Cielo difficilmente passi per ciurmadore. Ho inteso dire che si vola con le ali, non ho mai inteso dire che si vola senza le ali; hho inteso ‘dire che si sa con In sapienza, non ho mai inteso dite che si sa senza la sapienza. Guarda quell’apertura: imonda di luce la vuota stata. La buona fortuna si ferma 1 dove & quiete, se non si ferma significa che col corpo stai seduto mentre col cuore corti. Gli esseri sovrannaturali ven- otto a dimorare in chi fa sl che Vorecchio ¢ Pocchio comu- hichino con T'interno ma rimangano estranei alla conoscenza del cuore, quanto pitt gli uominil Questa é la trasformazione delle diecimila creatuce, su cui si basarono Yii e Shun e che Fu Hei e Chi Ch'ii* avevano attuato fino in fondo, Quanto pid un dissolutot > ‘Taukao, duca di Shé*, essendo stato incaricato dana rissione nel regno di Ch’i, interrogd Confucio dicendo: — La missione che ill re ha affidato a Chu-liang (a me) & molto importante, Ch'i tratterd il messo col massimo rispetto. ‘ma non si fard fretta. Non si pud muovere allazione un uomo qualsiasi, quanto meno un feudatario! Sono in grande apprensione. ‘Tu mi dicesti: «Di tutti gli alfari, sia grandi cche piccoli, pochi sono portati felicemente a compimento in difformitd della via. Se gli affari non sono portati a compi- mento, di certo si-hanno le sventure della via degli uomini; se sono condotti a compimento, di certo si hanno i disturbi dello yin e dello yang’. Solo chi a la viet & capace di por- tare 0 non portare a compimento senza poi averne sventure € disturbi ». Io sono un uomo che, facendo cuocere eibi gros- solani ¢ poco gustosi per i suoi pasti, non Ji fa tanto bollenti da desiderare che si raffreddino, eppure Ia mattina ho rice- vyato Vincarico ¢ la sera ho bevuto aequa ghiacciata. Sard forse per il bollore interno? Non ho ancora posto mano ai par- ticolari dell'affare che gid ho i disturbi dello yin e dello yang, © poi non porterd a compimento I'affare dovrd subire le sven- ture della via degli uomini, Li avr® ambedue, poiché come ego goreeaire ministro non sono allaltezza di assumermi questa responsa- bili, Hai qualche consiglio da darmi? — Sotto il cielo vi sono due grandi precetti — rispose Confucio. — Liuno @ il decreto celeste, altro @ la giustizia, L’amore del figlio per i genitori & decreto celeste: egli non ud strapparselo dal cuore. Il servizio del suddito al principe © giustizia: se egli non compiace ma contraria il principe, tra ciclo ¢ terra fon trova luogo dove fuggire. Questi sono i grandiprecetti. Cost chi serve i genitori lo fa volentiert senza scegliere le circostanze: 2 Vapice della pictd fiiale. Chi serve il principe lo fa volentieti senza scegliesc Vimpresa 8a pienezza della lealtd, Chi serve il proprio cuore pone age- volmente da parte dolore ¢ gioia, Compiacersi del decreto celeste, conoscendone in anticipo V'ineluttabilita, @ il culmine della virtd. Chi 2 ministro altrui va certamente incontro a cose che non pud evitare. Bgli attua Pimpresa nei suoi par- ticolari e dimentica la propria persona: che agio avra di pen- sare all'amore per la vitae all'orrore per la morte? O signore, puoi ben eseguirla, Ch’iu (io) chiede licenza di ripetere oid che ha inteso dire. Nei rapporti tra vicini bisogna dar reci- proche prove di buonafede, nei rapporti tra lontani bisogna far pervenire le parole con lealt2. Qualcuno deve trasmettere Te parole: trasmettere Ie parole di due persone compiaciute © irate & Ia cosa pitt difficile sotto il ciclo, Due persone com- piaciute per lo pit eecedono in parole melate, due persone irate per lo pitt cocedono in parole aspre, Ogni specie di eccesso @ falso, se @ falso manca di ispirare fiducia, se non ispira fiducia guai a colui che trasmette le parole! Percid nel Fayen? & detio: « Se-riferisci i particolani estenziali e non riferisci le parole eccessive, allora sei vicino alla salvezza ». Quelli che lottano di abilita cominciano francamente ¢ fini- scono sempre fraudolentemente: al momento culminante si superano in trucchi mai visti. Quelli che bevono il vino du- ante i riti cominciano ordinatamente ¢ finiscono sempre disordinatamente: al momento culiinante si superano in 1. Fagen (ete: purle pees) 2 prbabilnete un amo libro, dl quae ese pot I ilo unopera di Yang Hsiveg 3 +. CrsB aC). o In tutti gli affari 8 cosl: si comincia nella schiettezza ¢ si finisce sempre nella doppiezza. Al momento di iniziarli sono insignificanti, quando stanno per concludersi sono immani, Parlare & dar vento all'onda, agire mancare allo scopo il dar vento all’onda facilmente suscita agitazioni, il mancare allo scopo facilmente suscita pericoli. Percid il formarsi dei rancori non ha altea causa che le parole artifi ziose ¢ i discorsi settari, La belva agli stremi non emette ruggiti, ma ansima rabbiosamente. Cos! quelle parole e quei discorsi fanno sorgere I'animosit& del cuore. Quando lasprez- ‘za 8 troppa necessariamente insorge Ia risposta dei sentimenti meschini, senza che si sappia che 2 cost. Poiché non si sa che & cost, chi sa come va a finire? Percid nel Fa-yen @ detto: «Non deviare dalle istruzioni, non stimolare il compimento. Andate oltre il limite assegnato significa aggiungere ». De- viare dalle jstruzioni ¢ stimolare il compimento sof cose che mettono in pericolo Paffare. Un buon compimento dura a lungo, un cattivo compimento non si pud modificare, Puoi non esser cauto? Il culmine 2 rasserenare il cuore confidando nelle creature, nutrire il giusto mezzo affidandosi all'inevi- tabile, Che fare come portavoce? Nulla di meglio che dar la vita per perduta, Questo & il difficile. 3; Quando Yen Ho fu per assumere Vincatico di tutore del figlio maggiore del duca Ling di Wei, interrog® Clik Po-yii* dicendo: — Ecco qua un uomo la cui disposizione ¢ quella del Ciclo distruttore. Se‘con Iuinon sard severo egli porrd in pericolo il nostro stato, se con lui sard severo egli porr’ in pericolo la mia persona. La sua sapienza & appena sulficiente a fargli comprendere gli errori degli altri, ma non a fargli comprendere che egli stesso & la causa dei loro errori, Essendo cost, che posso fare? - Ottima domandal — esclamd Ch'ii,Po-yii. — Sta in guardia, sii cauto, correggi la tua personal I meglio che 8. Yen Ho era ua egg ebay il dca Ling dl Wei egnd dal 534 a ‘ows Poy era un digo i WE, atten di Gontado, nell'aspetto ti conformi a lui econ il cuore armonizzi con ui Perd, in questi due atteggiamenti_v'2 una preoccupazions nel conformarti non voler essere simile a lui, nell'armoniz- zare non voler essere superiore a lui, poiché, se ti rendi simile a Tui _ncl conformarti nell’aspetto, lavori per lo sconvolgi- ‘mento, Ia rovina, il crollo, la caduta; se ti mostri supcriore 2 Jui nell’armonizzare con il cuore, lavori per la rinomanza, la famna, i! malanno, il malaugurio. Se egli ¢ un fanciull, si anche tt un fanciullo insieme a lui; se epli & indecoroso, si anche tu indecoroso insieme a lui; se egli€ sfrenato, sii anche tu sfrenato insieme a lui, Vagli dietro fin dove non c’® colpa. Non conosci fa mantide religiosa? Stende le braccia per fer tare il carro nel solco, senza capire che & impari al compito, tanto conto fa della sua forza. Sta in guardia, sii cautol Se lo conteari raccogliendo e facendo mostra delle tue buone qua- lita, sarai come la mantide. Non sai che fa colui che nutre le tigri? Non osa dar loro animali vivi. per timore che sinfu- rino nell'ucciderli, non osa dar loro animali interi per timore che s'infurino nel dilaniarli. Capisce se sono irritate a seconda che sono affamate o sazie. Le tigri sono diverse dagli uomini mma sono mansuete con chi le nutre con dokcezza, Percid, se uuccidono & perché sono conteariate. Chi & amante dei cavalli riempie cesti del loro stabbio ¢ giare della loro orina, Se per sono infastiditi da una mosca 0 da un tafano ¢ quello d& loro una pacca improvvisa, spezzano il morso, sfasciano la tetera eLanno a peal pettorae. Lintenzione ha raggiunto lo scopo, ma Pafletto & andato perduto. Puoi non exser cauto? 26. ‘L’artigiano Shih? sc ne andava a Ch'i, Giunto a chit- yitan vide una quercia, sacra alla divinit® del suolo: era cost ‘grande da nascondere un bue e misurava cento braccia, era cost alta che sovrastava di dieci canne la montagna prima di protendere i rami, con alcune decine dei quali si potevano fare delle barche. 5. Sih, i nome proprio Ro, ert Un atlano Gimoro per In sua abi. La gente che stava a guardarla era tanta come al mescato, ma Partigiano Po non fe dette nemmeno uno sguardo € pro- segul il cammino senza fermarsi. Il suo apprendista guardd Palbero con ammirazione, poi allungd il passo per raggiun- igere Partigiano Shih, — Da quando ho preso in mano Vascia per seguitti, 0 maestro — disse —- non ho mai visto un legno bello come quello, eppure tu, signore, non vuoi guardarlo ¢ presegui senza ferinarti, Perché? — Basta, non parliamone| — disse V'altro, — & un albero inutile. Se ne facessi una barca andrebbe a fondo, se ne facessi vuna bara marcirebbe subito, se ne facessi uno strumento si romperebbe immediatamente, se ne facessi una porta trast- derebbe resina, se ne facessi un pilastro si tarlerebbe, Non & tun albero da legname, non 2 utiizzabile in aleun modo. Per questo ha potuto vivere cost a lungo. Tornato a casa, all’artigiano Shih apparve in sogno la aquercia sacra, che gli disse: — A. che intendevi paragonarmi? Intendevi paragonarmi agli alberi utili? Il lazzcruol, il pero, Varancio, il pompelmo e le alte specie di piante fruttifere, quando i loro frutti sono maturi, vengono spogliati e maltrat- tati: i grandi rami vengono spezaati ¢ i piccoli perdono la linfa. Béco come riescono ad amareggiare Ia loro vita. Percid non giungono alla fine degli anni loro concessi dal Cielo, ma ‘muoiono prematuramente a meta della loro esistenz atti- randosi i colpi del mondo. Tutte le creature sono cos. A lun- g0 io ho cetcato di essere inutilizzabile e sono stato vicino alla morte. Ma ora tu hai capito: per me 2 la pid’ grande utiitd, Se io fossi stato utile a qualche cosa, sarci mai artivato a questa grandezza? Tanto tu che io siamo delle creature: come fai a giudicare una creatura? Che ne sai di un albero inutile tu, uomo inutile prossimo alla morte? Destatosi, Partigiano Shih cercd di interpretare il sogno. — Se ci tiene tanto ad essere inutile — disse lapprendista — perché fa Palbero sacro? — Non parlare di cose misteriose — disse Vartigiano Shih. Giustamente quello vi fa affidamento, affinché la gente che non Jo conosce ne veda i difeti. Se non fosse sacto sarebbe stato tagliatol 11 suo modo di proteggersi 2 diverso da quello della maggioranza. Il significato che ne hai dato non & sba- gliato? 2. Mentre Nan-kuo Tau-ch’i pastava per le alture di Shang, vide un albero di grandezza straordinaria, che poteva coprire tnille quadrighe che vi si fossero nascoste sotto. Che albero 2 mai questo? — disse Tzu-ch'i, — Certo hha un legno fuori del comune. Guardando in alto vide che i rami piceoli erano cost storti che non ci si sarcbbe potuto fare un trave o un travicello, sguardando in basso vide che le radici grosse erano cos) con- torte che non ci si sarebbe potuto fare una bara o un satco- fago. Mordicchid le sue foglie ¢ 1a bocca ne rimase infiam- mata e ferita, ad annusatle provocavano negli uomini una folle ubriacatura che durava tre giorni, — Questo non 8 davvero un albero da legname! — escla- ‘Tau-ch'i, — Cos! & arrivato a questa sua grandezzal Oh, per questo Puomo sovrannaturale non si fa buon legname! a Nel regno di Sung e’é la terra di una certa famiglia Ching, adatta alla cataipa, al cipresso ¢ al gelso. Gli albert che superano la misura dina o delle due mani sono taghiati da coloro che vogliono dei pioli per le scimmie, quelli di tre 2 quai spanne sono Lgl da coloro che vogliono wa nobili ¢ rinomati, quelli di sette © otto spanne sono tagliati dalle casate dei nobili o dei ricchi mercanti che vogtiono delle bare. Cost quegli alberi non finiscono gli anni loro concessi dal Gielo e giungono a morte prematura a met\ della loro esistenza sotto le asce ¢ te scuri. Questo 2 il guaio del dare buon legname. i che non potevano esere sacrfct al fiume Ho i uo! dalla fronte bianca, i maiali dal grugno grosso ¢ gli uomini affetti da emorroidi: questi difetti erano riconosciuti dag! indovini ¢ dagli officianti ed erano considerati infausti. Dal Puomo sovrannaturale sono considerati sommamente fausti. 2. Un uomo deforme, un certo Su, aveva il mento che gli si nascondeva nel bavero della veste, le spalle che stavano pitt in alto della fronte, il nodo dei capelli che puntava verso il cielo, i canali delle cinque viscere che stavano nella parte pit alta del corpo e i due femori che gli facevano da costole. ‘Campava facendo il sarto ¢ il lavandaio ¢ manteneva dieci persone vagliando il siso mediante il battito delle bacchette™. Quando il principe faceva leva di soldatesche, il deforme si denudava le braccia alla sua porta; quando il principe richiedeva i grandi servizi, al deforme non veniva asiegnato aleun lavoro a causa della sua inabilith permanente. Quando il principe disteibuiva del frumento agli infermi, egli ne rice- vyeva tre staia assieme a dieci fascine di legna. Se chi 2 deforme nel corpo riesce a nutrire la sua persona a giungere alla fine degli anni concessigli dal Cielo, quanto pid vi siuscied chi si fa deforme nelle facoltAl 30. Quando Confucio si recd a Ch’u, Chieh Yi, il przzo di ‘Ch's, passd davanti alla sua porta ¢ disse: —'O fenice, 0 fenice! Come & decaduta la tua virt! Il futuro non pud essere provenuto, il passato non pud essere riprovato ", Quando nel- Vimpero si segue la Via il santo porta a compimento, quando nellimpero non si segue Ia Via il santo vive. Ai nostri giorni sli basta sfuggirc alle punizioni. La felicitt 2 pid leggera una piuma ma nessuno sa sopportarla, Vinfelicits & pid pesante della terra ma nessuno sa scansarla, Smettilal Smet- {ila di governare gli vomini con la virthl B pericoloso! B peri- coloso correre in circolo, To nascondo !a mia luce! Io nascondo to, Ciotfecera Tindovinn pedicel sorte septande lo mediante cop chet al recipient Nel Diath (ve Oper ci disse’ n Confci: «Bin sprov ete so di Cha liste pie DI 465) & portato che 1 pastto, ma foto 36 Ja mia luce per non danneggiare it mio cammino, I mio cammino & pieno di erepacci e di tortuosita, ma non ferisce i miei pie ae La montagna provoca il suo saccheggio con gli alberi, il ‘grasso da sé frigge sul {uoco. L’albero della cannella 2 com- mestibile ¢ perianto viene abbattuto, Walbero della yernice 2 utile ¢ pertanto viene inciso, Tutti gli uomini riconoscono Patilitd dellutilita, ma non riconoscono Putt’ de’imutiicd. Cartrovo V Ik. SEGNO DELL'ABBONDANZA DELLA VIRTU = ‘A. Lu viveva un certo Wang ‘'ai, al quale erano stati ampatati i piedi'. Coloro che accorrevano per seguirlo erano tanti quanto quelli che accorrevano da Confucio. Chang Chi interrogd Confucio dicendo: — A Wang T’ai hhanno amputato i piedi, eppure quelli che accorrono per seguirlo dividono Lu a meti con quelli che accorrono da te, ‘o maestro, Non istruisee in piedi, non discorre seduto, eppure ‘quelli vanno da lui vuoti ¢ tornano pieni. Allora c'é davvero lun insegnamento non detto ¢ una completezza del cuore avulsa dalla forma? Che uomo 2 costui? — II macstro 2 un uomo santo — rispose Confucio. — Chiu (io) non va da lui soltanto perché & rimasto indietro, + ma intende prenderlo a maestro. Quanto pid quelli che non stanno alla pari di Ch’iul Perch€ si limita al regno di Lu? Chiu guiderd Vimpero a seguirlo. 1 Come ai 2g deo, Hampussine del pede ea na dele pene. Da quet che i legge In Seputo, seb che, qunada To pena sh exeguie so ambede Ai questi i amputaie elo Is pate amet, In mado che mt pote ‘alegni. Chang ppeeno, ca un dicepelo di — Egli & senza piedi eppure 2 il maestro Wang — disse Chang Chi. — Deve essere ben diverso dall’ordinario. Quando uno & cosl, come si serve del cuore? — La vita © la morte sono cose grandi — rispose Cox fucio — ma non riescono a pradurre in lui alcuna alterazionc, “Anche se il cielo e la terra si capovolgessero ¢ precipitassero, non gli causerebbero alcuna perdita, Non provoea mutamenti nelle creature poiché & irremovibile nella mancanza di arti- fizi, protegge cid che in esse & degno d'essererispettato poiché considera destino la loro trasformazione, — Che intendi dire? — domandd Chang Chi — Se guardi le cose dal punto di vista di cid in cui sono issimili, esse sono fegato o bile, Ch'u 0 Yiich? se le guardi dal punto di vista di cid in cui sono simili le diecimila erea- ture sono tna cosa sola. Quando uno & cosi, non conosse cid 4 cui sono appropriati 'orecchio e Vocchio, ma diletta il suo cuore nelPatmonia della virtd, Nelle creature egli vede cid che le rende una cosa sola e non guarda le loro mancanze, gli contempla Ia mancanza dei suoi piedi come la perdita di altrettanto fango. — Quello — disse Chang Chi — si serve della sua sae pienza a favore di sé stesso € si serve del suo cuore per fare a modo suo. Se fa sempre a modo suo, perché le crcature gli si afollano attorno? — Nessuno si specchia nell'acqua corrente ma nell'acqua cheta — rispose Confucio. — Solo chi & quieto pud rendere stabile la quiete delle moltitudini. ‘Tra quelli che ricevono it comando della Terra sono singolari il pino ¢ il cipresso, che restano verdi sia inverno che destates tra quelli che rice- vono il comando del Cielo fu singolare Shun per la sua cor- rettezza, il quale fu felicemente capace di rendere corretta la vita delle moltitudini rendendo corretta la sua, Mantenere Ja perfezione iniziale & frutto della mancanza di timore: un soldato yaloroso si getta eroicamente in mezzo a nove ar- 2, Clot Te cote sno disill cme il fegato © Ta bike € come gl at dt ‘ohne dh Yeh imate’, Se pud costringersi in tal modo chi va in cerca della fama, quanto pid chi governa il Cielo ¢ la Terra ¢ raccoglic in sf le diecimila creature, il quae, ristretto nell sei membra* ¢ interpretando Pudito e la vista, conosce unitariamente cid che conosce ¢ il cui cuore mai non muore! Se egli scegliesse tun giorno per ascendere alle regioni lontane, la gente lo segui- rebbe cold. Perché costui vorrebbe occuparsi delle creature? 3h Un certo Shen-tu Chia, a cui erano stati amputat i piedi, studiava sotto Po-hun Mou-jén insieme a Tzu-ch’an di Cheng, “Tau-ch’an disse a Shen-tu Chia: — Se io esco per primo, tu resta quis se esci tu per primo, resto qui io, Tl giorno dopo, mentre erano di nuovo rivniti insieme nella sala e seduti sulla stessa stuoia, ‘Tzu-ch’an disse a Shen- tu Chia: — Se io esco per primo, tu resta qui; se esci per primo tu, resto qui io. Ora sto per uscire, vuoi restare qui ‘0 no? Vedi un membro del governo e non gli lasci il passo. ‘Ti ritieni pari ad un membro del governo? — Alla scuola del maesteo ci sono davvero dei: membri del governo, come tu dici? — replicd Shen-tu Chia. — Tu sei uno che si compiace del suo rango € pospone gli altci. Ho inteso dire dal maestro che quando uno specchio & ben levi gato non vi si ferma la polvere, st vi si ferma non & ben Tevigato. Quando si sta a lungo con un womo eccellente non si commettono crrori. Ora, hai scelto il maesteo come il pitt grande ma, quando te n’esci a parlare in quel modo, non sei in errore? — Sta a vedere che se sei ridotto cost — disse Tzu-ch’an — 2 porché hai gareggiato con Yao in bont’, Hai tenuto conto che ta virtt) non ti basta a farti fare un esame di co- scienza? | Ue certo di nove smate er compost dle st semate di el Vongeratre nie slle we armate deat disposes no del ead ip Le se memes sono fe mas, ptdh, Heap, H Wesco — Molti sono quelli che, mostrando i propti error ri- tengono di non meritare di perire, pochi sono quelli che, non mostrando i propri errori, ritengono di non meritare di sopravvivere. Riconoscere che non ci si pud far nulla e datsi ppace come per un decreto celeste, lo pud solo chi ha la virtd. A passare di B. nel momento in cui 1° tende Marco, chi trova in mezzo viene colpito: se non viene colpito & decreto celeste. Erano una moltitudine quelli che, avendo i piedi integri, ridevano di me, che non li ho integr. To, irrtato, me ne incollerivo, ma quando yenni dal maestro la smisi e rientrai in me: senza che lo sapessi egli mi ha purificato con Ia sua bontd. Sono diciannove anni che studio cal macstro ced egli non s'& mai accorto che sono zoppo. Ora, tu studi insieme a me cid che & interiore alla forma, ma mi richiami a cid che 2 esteriore alla forma, Non 8 un errore? Imbarazzato, Tau-ch’an cambid espressione e mutd com- portamento. — Non dir altro — mormord, uM A Lu viveva uno zoppo, un tale Shu Shan, detto il Ser zapiedi, il quale venne a far visita a Confucio camminando sui talloni. — Prima sei andato incontro alla sventura perché non fosti prudente — disse Confucio. — Adesso, anche venendo da me, a che ti gioverd? —'E solo per non aver saputo fare del mio meglio ¢ per aver usato con leggerezza la mia persona che ho perduto i piedi — disse il Senzapiedi. — Ora vengo da te avendo pre- servato qualcosa pid onorevole de piedi e che percid ho avuto cura di mantenere integro. Non v8 nulla che il Cielo non ricopra, non v' nulla che Ia Terra non sostenga Per me, ‘© macstro, tu eri il Cielo € la Terra, come avret saputo che sei cos? — Chiu (io) un uomo meschino — si scusd Canfucio. — Perché non entri, o maestro? Chiedo licenza di parlarti di cid che ho appreso. 5:1 ern il famoro arciere delepors dt Yao. 40 Uscito il Senzapiedi, Confucio disse: — O mici disce- poli, sforzatevil Uno zoppo senza piedi fa del suo meglio per nparare, onde porre riparo ai mali della sua precedente con- dotta, Quanto pid gli uomini dalla virth integral Il Senzapiedi ne parla Lao Tan dicendo: — K’ung Chiiu non 8 ancora un uomo sommo! Perché & cost rispettato come dotto? Egli cerca di farsi una reputazione di vomo stcaordinatio € operatore di meraviglic. Non sa che per Puomo sommo quelle sono manctte € ceppi? ~ Perché tion hi fatto st che, considerando la vita ¢ Ia morte come una sola catena e l'approvabile e Vinapprovabile come una sola filza, si potesse iberare dalle manette ¢ dai ceppi? — I Cielo lo punisce — disse il Senzapiedi. — Come si potrebbe liberare? 35 Ul duca Ai di Lu domandd a Confucio: — A Wei c’ tun uomo brutto, chiamato ‘T’e il Gobbo. Gli uomini che vivono con lui non possono separarsene, le donne che, veden- doto, hanno scongiuirato i genitori dicendo: « Preferisco es- sere la concubina di quell'uomo pitosto che la moglie d'un altco », sono aleune decine ¢ non & ancora finita. Non si 2 ‘mai inteso dire che imponga le sue idee, ma armonizza sem- pre con gli altri. Non ha posizione di principe con cui sal- vare la gente dalla morte, non ha cumulo di emolumenti con cuit eccitare le speranze del ventre della gente e, per di pi, con la sua bruttezza mette paura al mondo intero. Armonizza € non impone le sue idee, la sua sapienza non esce dai quat- tro confini del regno, eppure gli animali maschi e femmine $i congiungono alla sua preschza. Significa che deve avere qualcosa di diverso dagli altri. L’uomo di scarsa virti Io fece venire € Vosservd: davvero con a sua bruttezza metteva paura al mondo intero. Lo feci abitare con me: non era junta fa fine del mese che avevo un’idea di che uomo fosse € non era giunto il termine dell’anno che avevo fiducia in 6, den Aldi ged dal 494 a 468, a ised as Iu Poiché Jo stato era senza il primo ministro, gli affidat il governo. Mi rispose dopo una pausa di silen2io, esitando come se volesserifiutare. L’uomo di scarsa virth ne fu morti- ficato. Alla fine misi il governo nelle sue mani, ma poco tem- po dopo se ne andd lasciandomi. Me la presi a cvore come 4¢ avessi subito una perdita, come se non vi fosse pid) nessuno con cui rallegrarmi di questo rego. Che uomo & costui? — Quando Ch'iu (io) fu inviato in missione a Ch'u — disse Confucio — gli accadde di vedere dei porcellini latton- zoli che succhiavano dalla madre morta. In breve l'abban- donarono ¢ fuggirono spaventati, poiché essa non li vedeva ‘enon era piit come loro. Cid che amavano nella lero madre non era la sua forma, ma cid che muoveva 1a sua forma. ‘Chi muore in battaglia non viene seppellto con accompa _ghamento di insegne', uno a cui hanno amputato i piedi non si-cura un gran che delle scarpe: ambeduc le cose non hanno pid fondamento. Le concubine del Figlio del Cielo non si accorciano Ie unghie né si forano le orecchie, colei che va sposa si occupa soltanto del suo aspetto esteriore € non pud essere chiamata a svolgere dei lavori, perché il perfeziona- mento dela fora le da abbastanea da fae, Quahto pil un uuomo che si perfeziona nella virth! Ora, To il Gobbo non parla ed & creduto, non ha meriti ed 2 amato, ha fatto st che tun altro gli affidasse lo stato, sol temendo che egli non Pac cettasse. Certamente & uno le cui capacith sono pesfete ¢ la cui virtd non appare dalla forma, — Che intendi per capacit’ perfette? — chiese il duca Ai — Vita € morte, perimento ¢ sopravvivenza, riuscita fallimento, ricchezza © povertd, degnith e indegnitd, lode ¢ biasimo, fame e sete, freddo e caldo, sono cambiamenti delle cose, azioni del decreto celeste — disse Confucio. — Giorno e notte ess si suecedono davanti a noi, ma la nostra sapienza non & capace di segnare il punto del loro inizio. Pertanto non bastano a turbare l'armonia e non devono invadeze il nostro intelletto. Far st che questa armonia si spanda gioiosamente 4 Linsegna (ss) era una specie Jt senda che ceiva dato al mila In Hiconosciments del loro vloe. Qui dice che eh ® moto Ia talaga non te Be i ogo. ovunque senza perderne il piacere, far si che notte ¢ giorno non troving barriere ma che sia primavera insieme alle crea- ture, significa accoglierla ¢ farla vivere nel cuore in confor- mith delle stagioni, E questo che chiamo capacith perfette. — Che intendi. per virt non apparente dalla forma? — Un piano si forma neli’assoluta immobilith dell’ac- qua: puoi prenderlo a modello. Se lo preservi all'interno, id che @ alPesterno non lo turber’. La virti é a coltvazione dell'armonia perfetta. Le creature non possono separarsi da chi ha Ja virti non apparente dalla forma. Un altro giorno il duca Ai ne parld a Min-tau' dicendo: — Prima eredevo che stando con la faccia rivolta a meridione si governasse 'impero e che tenendo il registro della popo- lazione si soffrisse delle sue morti. Mi consideravo un grande intenditore, ma ora che ho udito Te parole d'un oro sommo temo di non aver colt la parte sostanziale. Usando con leg- gerezza la mia persona mando in rovina il mio stato, Io € Chung-ni non siamo principe e suddito, ma amici nella vith. 36. Un womo tanto storto che camminava sulla punta dei deforme e senza labbra, dava consigli al duca Ling di Wei, il quale era cost compiaciuto di lui che quando vedeva ‘un vomo senza difettitrovava che aveva il collo troppo dritto. Un womo che aveva un gozz0 grosso come un orciolo dava consigli al duca Huang di Ch'i, il quale era cos} com- piaciuto di lui che quando vedeva un’ uonto senza difettitro- vyava che aveva if collo troppo dritto. Percid quando la virth sopravvanza, la forma viene dimen- ticata. Allorché gli vomini non dimenticano ei® che dovreb- bero dimenticare (la forma) ¢ dimenticano eid che non do- swrebbero dimenticare (la virti), questa 2 vera dimenticanza, Pertanto il santo ha una strada da percorcere: per Tui la sapienza 2 una disgeazia, le restrizioni sono una colla, le facoltd sono un mezzo per riunire intorno a sé, Pabilith & ieeplo di Confucio Min ‘Tew mercatura, L’uomo santo non fa progetti: a che gli servirebbe la sapienza? Non spacca: a che gli servirebbe la colla? Non perde nulla: a che gli servirebbero le facolt4? Non vende: 2 che gli servitebbe fa meteatara? Queste quattro cote le fa inascere il Cielo e cid che il Cielo f2 nascere il Cielo mutre, Poiché egli ¢ nutrito dal Cielo, a che gli servirebbero gli uomini? Ha la forma degli uomini ¢ pertanto si accompagna agli uomini, non ha le passioni degli uomini ¢ pertanto nulla possono in lui I'affermazione ¢ la negazione, Come insigni- ficante e meschino ei che Jo fa simile agli uominil Come 2 immenso ¢ grandioso il solitario perfezionamento della sua naturalezzal 3” Parlando a Chuang-tzu, Hui-tau disse: — B un uomo € tuttavia non ha passioni?” = St — rispose Chuang. — Un uomo che non ha passioni come lo chiami uomo? — obiettd Huitzu, — II Tao gliene ha dato Paspetto, il Ciclo gliene ha dato a forma, Come potrei non chiamarlo uomo? — Poiché Jo chiami uomo — insisté Hui-tew — come pud non aver passioni? — Gid che chiamo passioni sono Waffermazione ¢ la ne- gazione —- disse Chuang-tau, — Cid che intendo per non aver passioni 2 che Puomo non nuoccia internamente alla sua persona con amore ¢ odio e che segua la spontaneit’ senza voler prolungare la vita. — Ma se non vuol prolungare la vita — chiese Hui-tzu — ‘che scopo ha la persona? — IL Tao gli dd Paspetto, il Ciclo gli dd la forma ed gli non nuoce internamente alla sua persona con ’smore ¢ Vodio. Ora, tu rendi estraneo il tuo spirito € affatichi la tua essenza: sospiri appoggiato ad un albero ¢ dormi con il liuto in mano, Il Cielo ha scelto la tua forma e tu cianci di duro e di bianco. 9. La domands w elaice al precedente dior, “4 LIBRO IIL Cen. Vi I MAESTRI NOBILI E VENERABILL 38. Sommo & chi conosce il modo dagire del Cielo e il modo @'agire dell’uomo, Chi conosce il modo d'agice del Cielo vive secondo il Ciclo, chi conosce il modo d’agire dell’uomo si serve di cid che la sua sapienza sa per coltivare cid che la sua sapienza non s2. La pienezza della sapienza 2 giungere alla fine degli anni concessi dal Cielo ¢ non morire prematura- mente a metA strada, Perd c’® un guaio: la sapienza ha bisogno di qualcosa per poi dimostrarsi giusta, ma proprio guest bitogno di quncoss moses che non & cert. Come facio a sapere che cid che dico celeste non 2 invece umano e che cid che dico umano non & invece celeste? Solo dopo cche in noi vi sard I'uomo vero avremo Ia vera sapienza, Che s'intende per uomo vero? Gli uomini veri dell’anti- chit non andavano incontro ai pochi, non faccvano preva lere Ia loro perfezione, non pensavano di farsi guide. Essendo tali, non si rammaricavano quando erano nell’errore ¢ non si compiacevano quando erano nel giusto. Essendo tali,salivano in alto senza temere, entravano nell'acqua senza bagnarsi, entravano nel fuoco senza scottarsi. Questa era la sapienza ‘con cui potevano ascendere alle lontane regioni del ‘Tao. Nel sonno gli uomini veri dell'antichit) non sognavano, nella veglia non avevano affanni, ncl mangiare non erano 45 | golosi, il loro respiro era lungo ¢ profondo: il respiro del- Tuomo vero proviene dai talloni, quello della moltitudine degli uomini proviene dalla gola. Chi fa cost sembra che abbia la gola strozzata. In chi ha profondi desideri ¢ voglie 2 superficiale il lavorlo naturale, Gli uomini veri dell’antichit& non conoscevano la gioia per la vita ¢ Vorrore per la morte. Uscivano alla vita senza rallegrarsene, entravano nella morte senza resistere: erano pronti a venire ¢ pronti ad andare, null’altro. Non dimenti- cavano il loro inizio, non investigavano la loro fine. Accet- tavano rallegrandosi ¢ restituivano senza pensarci. Questo significa non sopprimere il T20 con il proprio cuore, non aiutate il Cielo con la propria umanit’, Costoro io chiamo uuomini veri. Essendo tali, il loro cuore era tranquillo, il loro compor- tamento calmo, la loro fronte liscia, Nellalgore somigliavano allautunno, net calore alla primavera, nella contentezza e nella scontentezza partecipavano delle quattro stagioni. Da- vano alle creature cid che & giusto ¢ nessuno conosceva il loro culmine, Percid, se ricorreva alle armi I'uomo santo faczva petire ali stati ma non perdeva il cuore degli uomini; i suoi benefici ¢ favori si spandevano su diecimila generazioni, ma non perché amasse gli uomini. Percid colui che si compiace di far prosperare le creature non & un santo, colui che ha degli affeti non & un cartatevole, colui che fa affidamento sull’oc- casione favorevole non ¢ un uomo eminente, colui che non S'adatta al vantaggio e allo svantaggio non & un saggio, colui che perseguendo la fama perde sé stesso non 8 un eros, colui che non & sincero nel mettere da parte la sua persona non serve gli altri. Uomini come Hu Pu-chieh, Wu Kuang, Poi, Shu-ch'i, Hsii-yii, visconte di Chi, Chit’o ¢ Shen-tu Ti! ‘ale costal yolera ewee il trona (edb 8 deo, come pute del vizoat dk 1 10). Sten Thee ‘ur vinwewo minisuo daepas Yin (edh mn, 210 e238). ‘Tut cece mations pee In Kove pol, 46 erano servi dei servi altrui,cercavano la soddistazione altrui © non Ia. propria Gli vomini veri dellantichitd si mostravano equanimi ¢ ‘non settari, come incapaci non compiacevano i desideti altrui Nel dubitare erano indipendenti ma non ostinati, nell’aprrsi erano yuoti ¢ senza fronzoli. Come si compiacevano di sem- brare contentil Come erano solleciti in cid che era incvitabile! Disdegnavano di accostarsi ai nostri piaceri ‘© consentivano di ferinarsi alle nostre virti. Come erano magnanimi_ nel somigliate ai comuni mortalil Erano cost superiori che non potevano essere sottoposti a regola, cost remoti che sembra- vano amanti di rinchiudersi in sé, cosi accondiscendenti che teascuravano_le loro parole Consideravano le pene parte del governo, i riti um sus sidio, la sapienza una casualit, la virtd un conformarsi. Cor siderare le pene parte del governo significa essere indulgenti nel condannates considerare i riti un sussidio significa con- dursi con essi verso il mondo; considerare 1a sapienza una casualit’ significa non poterne fare 2 meno negli affari; con- siderare la visti un conformarsi significa giungere sullaltura insieme a tutti quelli che hanno i piedi. Pertanto, in essi 1a gente vedeva veramente coloro che agiscono con diligenza Percid erano gli stessi sia nell'amare sia nel non amare, sia nnelMinvariabilit’ sia nella variabilitd: nellinvariabilit& erano compagni al Cielo, nella variabilitt erano compagni agli uo- ‘mini. Colui nel quale l'elemento celeste ¢ elemento umano non si sopraffanno a vicenda dicesi uomo vero. eo La vita e la morte sono decreti del Cielo: @ la Via del Cielo che vi sia costanza nel giorno e nella notte. V'2 in esse qualcosa di cui Puomo non debba essere contento? Sono i modi di essere delle creature. Queste considerano padre solo il Cielo ¢ amano con tutto il loro essere: quanto pid chi 2 pid alto © remoto! Gli uomini considerano principe solo ‘chi & posto al disopra di loro ¢ con tutto il loro essere sono 41 pronti a morire per lui: quanto pit) per chi & il vero prin- cipel ‘Quando la sorgente s'inaridisce i pesci restano insieme sulla terra asciutta: piuttosto che rigettar Pacqua L'uno verso Valtco ¢ inumidirsi Pun Valtro con la saliva, preferirebbero ignorarsi a vicenda nei fiumi nei laghi, Piuttosto che esal- tare Yao ¢ biasimare Chich, meglio sarebbe ignorare entrambi ¢ seguire questa Vial 4. La Grande Massa? ci riveste della forma, ci affatica con la vita, ci rende inattivi con ta vecchiaia, ci dA riposo con la morte, Pertanto quello che rende dolce la vita'rende dolee la morte, Si nasconde una barca in un burrone ¢ una mon- tagna in un acquitrino: si dice che sono al sicuro. Ma nel ‘mezzo della notte un forzuto se le carica sulle spalle e scappa, senza che Vottenebrato se ne accorga. We cid che 2 adatto a nascondete il piccolo cil grande, eppure qualcosa ne sfugge. Ma se nascondo il mondo ne! mondo nulla pud sfuggirne: questa 81a grande qualith delle cose permanenti. Ho zssunto, fra tutte le forme, la forma di uomo ¢ mi sembra motivo di contentezza, La forma di uomo non é il culmine delle dieci- mila trasformazioni. Si pud forse prevedere quale cenderd felici? Percid I'uomo santo cammina 14 dove fe cose non pos- sono sfuggire e tutte sono preservate. Se gli uomini lo pren- dono a modello nell'accettare sia la morte prematura che Ia vecchiaia, sia il principio che la fine, quanto pid in cid da cui dipendono le diccimila creature e da cui & curata ogni singola trasformazionel “ Il Tao @ realt e sincerita, non ha azione né forma’, Pud essere trasmesso ma non ricevuto, pud essere afferrato ma non visto. In sé ha fondamento ¢ radici, quando ancora non 2 Sula Grande Maun vd nats 2 al m9 3. commentaire spieges «Ha Ta esha deel, pec on ghee; a 1a sitcede ddeterna nonessere, pec non ea forma Verano Ciclo e Terra esso esisteva certamente dall’antichitd. Consenti* che fossero sovrannaturali Limperatore del Ciclo ei mani, che venissero alla vita il Ciclo ¢ la Terra, Sta al disopra del Grande Culmine? ma non si titiene alto, sta al disotto dei sci punti cardinali ma non si titiene basso, fu prima del Cielo ¢ della ‘Tetra ma non lo riticne un hingo periodo, & anteriore ai tempi pid remoti ma non & vecchio. Hsi-wei § Vottenne ¢ con esso riordind il Cielo ¢ la ‘Terra, Fu Hsi lottenne ¢ con esso si rese padrone della madre del chi primordiale, la stella polare Vottenne © non si 8 mossa dai tempi pitt antichi, il sole e la luna Pottennero e non si sono fermati dai tempi pid antichi, K’an Pi Pottenne e con esso divenne signore del monte K’unlun, Péngi Pottenne € con esto vagd nel gran fiume, Chicn-wu Pottenne © con eso dimord sul T’aishan, Huang Ti Pottenne e con eso ascese al cielo nebuloso, Chuan Hsit lottenne © con esso dimord nel Palazzo Misterioso, Yii-ch’iang lottenne e si sta- bill al polo settentrionale, la Regina Madre d’Occidente ot- sd sta do Sa ta, seis tine ein cre etPegna ee cea germ are pe Gok ri oct tone crt mi amin 8 Se tre Sutras Sate ae emit, on pee eae easeserca hen eres ete ee a tenne ¢ siede a Shao-kuang, senza che ‘nessuno ne conosca il principio né ta fine, Pavo Peng Votienne e visse dll'epoca del signore di Yui fino a quella dei cinque capi def feuda- tari, Furyieh ottenne e con esto divenne primo ministeo di Wu Ting, governando a lungo l'impero ed ascendendo poi alla parte oricntale della Via Lattea, dove, a cavallo delle costellazioni Chi e Wei, 2 eguale alle altre stelle. a Nan-kuo Tzu-ch'i domandd a Ni Ya7: — Sei vecchio anni ma dall’aspetto sembri un fanciullo. Come mai? — Ho appreso il ‘Ta0 — sispose altro, — Il Tao pud essere ottenuto con lo studio? — chiese Nan-kuo Tzuch’i Come si potrebbe? Tu non sei uomo da tanto, Pu- liang 1 aveva le capaciti det santo ma non la Via del santo, io avevo la Via del santo ma non le capacit’ del santo. Volli insegnarglicla, chisst che non diventasse davvero un uomo santo? Anche se cost non fosse stato, & facile parlare della Via del santo a chi ha Je capaciti del santo, Gliene parlai ‘osservandolo: dopo tte giorni riuscl a non curarsi del mondo. Quando non si curd pid del mondo Posservai ancora: dopo selte giorni riuse) 2 non curarsi delle creature Quando non si curd pit delle creature losservai ancora: dopo nove giorni riusel a non curarsi pid della vita. Dopo che non si fw pit curato della vita poté essere perspicace c penctrante, dopo che fu divenuto perspicace ¢ penetrante poté vedere la sua indi- vidualitd, dopo che cbbe visto 1a sua individualit’ poté non vere passato ¢ presente, dopo che non ebbe pitt passato e pre- sente pote comprendere che non c't né morte né vita, che rion muore chi perde la vitae non vive chi preserva la vita. Divenne tale che non vi fu nulla che non accompagnasse ¢ nulla che non accoglicsse, nulla che non trovasse guasto € nulla che non trovasse perfetto. Questo si chiama la tranquil- 7 Nestea nals ho wovat su Ni Yi ea Poliang Tdi pals apprewo. 30 Jith nelVinviluppo. ‘Tranquillit’ nellinviluppo significa per- fezionarsi dopo esses lasciato inviluppar. = Come hai appreso tutto cid? — domandd Nan-kuo Tawch. — Lhho appreso dal figlio della scrittura, che Papprese dal nipote della lettura, che apprese dalPintelligenza, che apprese dalla ritenzione, che l'apprese dalla pieghevolezza, che Papprese dal trasformatore, che l'apprese dal mistero, che Papprese dal. dubbio ini 8 Quattro uomini, Tzu-ssu, Tayi, Tali ¢ Talal, si dissero fra loro: — Daremo la nostra amicizia a chi capace considerare capo il non-essere, spina dorsale la vita, coda Ja morte e di capire che la morte c la vita, Vesistenza ¢ I'ine- sistenza, formano una sola realt T quattro si guardarono sorridendo, senza alcuna opposi- ione nel loro cuore. In seguito furono amici. Poco dopo Tauryii cade malato. A Tzurssu, che era an- dato a chiedere sue notizie, disse: — Grande 2 il Fatior delle creature che mi ha res0 cos} contortol Dal dorso mi sporge tuna curva gibbosita, ho i canali delle cinque viscere nella parte pit alta del corpo, il mento mi si nasconde nel bavero della veste, le spalle mi stanno pid in alto della fronte, la nnuca indica il cielo. Le energie dello yin ¢ dello yang sono isarmoniche, ma il mio cuore & sereno e senza ambasce. “Yrascinandosi and® a specchiarsi nel pozzo. — Uhl Ih Fattor delle creature ha voluto rendermi ben contortol — ~ Ti dispiace? — chiese Tau-ssu — No — tispose Ialtro. — Perché mi dispiacerebbe? Se per ipotesi trasformasse il mio braccio sinistro in un gallo ti starebbe bene c vorrei cantare all'alba, se per ipotesi tra- sformasse il mio braccio destro in una balestra mi starebbe bene e vorrei Ia tortora arrostita, se per ipotesi teasformasse il mio derctano in ruote e il mio spirito in cavallo mi starebbe H bbene ¢ monterei in carrozza. Quale cambiamento sarebbe csagerato? Quando ottenni era il momento, ora che perdo mi sottometto, Se accetto il momento ¢ mi tengo nella sottomis- sione, gioia ¢ dolore non possono penetrare in me, Questo 2 quel che gli antichi chiamavano la liberazione di chi sta sospeso. Costui non pud liberarsi da sé, perché @ legato dalle ereature, Queste non a lungo hanno la meglio sul Cielo. Perché mi dispiacerebbe? Dopo non molto cadde malato ‘Tzutai: Rantolante, era in punto di morte, mentre la moglie ¢ i figli piangevano intorno a lui, Tzuli, che era andato a chiedere sue notizie, disse loro: — Tacete © andate vial Non disturbate la sua trasformazione, — Poi, accostatosi alla sua porta, rivolse Ia parola a lui: — Grande 2 il Fattor delle trasformazioni! Che cosa fard di te? Dove ti manderA? Fara di te il fegato d'un topo o il braccio dun insetto? — Ovunque lo mandino i genitori — rispose Tzu - ad otiente o ad occidente, a meridione o a settentrione, il figlio obbedisce allordine, Per Puomo lo yin ¢ lo yang non sono diversi dai genitori, Questi fanno approssimare la mia morte: se non obbedissisarei un ribelle. Che colpa ne hanno esti? La Grande Massa mi ha rivestito della forma, mi ha affaticato con la vita, mi ha reso inattivo con la vecchiaia, mi di riposo con la morte, Pertanto, cid che rende dolce Ia vita rende dolce anche la morte. Supponi che, mentee il gran fonditore fa scioglicre il metallo, questo salti su dicend « Devi far di me la spada Moyehl »*, certamente il gran fon- rc lo considercrebbe’ un metallo disutile. Ora, la stessa ribellione commettercbbe la forma umana se dicesse: « Che io sia. un uomol Che io sia un uomol », certamente il Fattor delle trasformazioni lo considererebbe un uomo disuile. Una volta che si considera il Cielo e la Terra Ja grande fornace e il Fattor delle trasformazioni il gran fonditore, dove an- dremo che non si stia bene? Nel sonno siamo scioli ¢ nella veglia legati 8 Nome di uoa spuds famosa, forgiat pe re Hoa dk Wa G46) “ Tre vomini, Tau Sangchu, Meng Tzufan e ‘Tau Chin- chang, fecero amicizia fra loro dicendo: — Chi 2 capace di amare senza prediligere ¢ di fare senza agire? Chi 8 capace di salire in cielo a passeggiare in mezzo alle nubi e di giare in circolo alinfinito, dimentico della vita che mai non finisce? te si guardarono sorridendo, senza aleuna opposizione nel loro cuore. In seguito furono amici, Non pass} molto tempo che Tzu Sang-hu mosl, Confucio Papprese quando costui non era stato ancora seppellito ¢ mandd Tzu-kung ad occuparsi della bisogna. Un tale aveva composto una strofetta, un altro suonava il Tiuto € tutti ¢ duc cantavano all’unisono dicendo: Ab, Sangchul Ab, Sang-hul Tu sei gid tomato ad ence vero, mentee nei siamo ancora wominil ‘Taurkung si avvicind afrettando il passo. — Oso interro- gare — disse. — B conforme ai riti cantare in presenza della salma? I due si guardarono ridendo. — Che ne sa costui del significato det riti? — dissero, ‘Trarkung tornd indietro ¢ ne riferl a Confucio dicendo — Che womini sono quelli? Non hanno una condotta civile ¢ ripudiano ogni formalit’: cantayano alla presenza della Ima senza cambiare espressione. Non ho parole per defi- nirhi, Che uomini sono quelli? — Sono di quelli che camminano fuori delle regole ~ rispose Confucio — mentre Chiu (io) 8 uno che cammina centto le regole. Quelli che camminano fuori e quelli che camminano dentro non sintendono. Fui sciocco quando ti mandai a far le condoglianze a coloro. La loro regola 2 di essere uomini acconsentendo al Fattor delle creature ¢ di pacteciparc dello stesso cf’i del Cielo e della Terra. Per loro la vita & un'escrescenza o un bubbone ¢ la morte Paprirsi del bubbone € lo sgorgare della sanie. Essendo cosi, come saprebbero in che consiste la vita ¢ Ja morte, il prima e il dopo? S'adattano alle diverse forme e confidano nella comune sostanza, dimenticando fegato e bile e trascurando orecchi € occhi non sanno dove cominci l'andare o il venire, il prin- cipio o la fine, Liberi da ogni legame vanno © vengono al di fuori della polvere ¢ della sporcizia ¢ vagabondano a loro piacere nel!'occupazione del non agire. Come potrebbero tne- scolarsi ai riti del volgo per dar spettacolo agli orecchi agli ‘occhi della gente? — Allora — disse Taukung — perché, 0 macro, ti attieni alle regole? — Ch'iu & uno di quelli che il Cielo ha condannate. A te, perd, ti aiuterd ad essere simile a loro. — Oso domandarne ta prescrizione. = | pesei sono creati nell'acqua, gli uotnini sone creati nel Tao. A quelli che sono creati nell'acqua il nuttimento 2 dato con Jo scivolare nell'acqua, a quelli che sono creati nel ‘Tao la vita @ assicurata col non occuparsi di nulla, Percid si dice: «I pesci s'ignorano a vicenda nei fiumi e nei laghi, eli uomini s'ignorano a vicenda nelle vie del Tao ». — Oso interrogare sugli uomini straordinari — disse Tau-kung. — Gli uomini straordinari sono straordinari per gli uo- mini ma ordinati per il Cielo. Percid si dice: « Gli uomini dda nulla det Cielo sono i savi degli uomini, i savi degli uomini sono gli uomini da nulla del Cielo ». & ‘Yen Hui interrogd Confucio dicendo: — Quando gli ‘mori la madre, Meng-sun ‘Ts'ai” si lament e pianse senza versare una lagrima, in fondo al cuore non fu addolorato, portd il lutto senza tristezza. Pur senza queste tre cose si ritenne che ayesse ben osservato il lutto. ® possibile che nel 9, Mengisun ‘T's ec vn 1 commenttore splga che t ‘menue Yen Hui ne seat il or embro dells caste dst Meng iol Le idero wel eee 34 regno di Lu vi sia davvero chi ottenga una fama senza avere la sostanza? Hui (jo) ne & stupito, — Meng:sun aveva capito perfettamente la vita ¢ la morte — rispose Confucio — il che & superiore alla sapienza, Farne una distinzione non poteva, cost le distinse in qualche modo. Meng-sun non sail perch€ della vita ¢ il perché della morte, né s2 quale preporre ¢ quale posporre, Diviene una creatura a seconda delle trasformazioni e cosl sta in attesa di una trasformazione che gli @ sconosciuta. Quello che & tra- sformato che sa di quando non era trasformato? Quello che non & trasformato che sa di quando sari teasformato? Tu cd io sogniamo e non ci siamo ancora svegliati, Nella trasfor- mazione c’ nore della forma ma non il turbamento del cuore, un cambiamento di abitazione ma non una yera morte. Meng-sun 2 desto: poiché gli alti si lamentano anch'egli si 2 lamentato, dato che cost si conviene. Inoltre, io sono io tanto nella vita che nella morte: come faccio a conoscere quello che chiamo il mio io? Sogni d'essere un uccello ¢ Cinnalai nei cieli, sogni d'essere un pesce e Vimmergi negli abissi. Non so se noi che stiamo ora parlando siamo desti © sogniamo, Una soddisfazione che colui prova non arriva a farlo sorridere, un sorriso che manifesta non arriva a rimuo- verlo. Essendo sereno nel rimuoversi ¢ camminando di pari passo con le trasformazioni, entra in unione col silente Ciclo. a Léth-tau fece visita a Hs Yu®, dd Yao? — Yao mi dice: « Devi applicarti con tutto te stesso alla arith ¢ alla giustizia e dire con tutta chiarezza V'aflerma- zone ¢ la negazione » — rispose Lérh-tzu. Aillora che vient a fare? — chiese Hsii Yu. — Yao ti hha gid marchiato il volto con la carith e la giustiia, ti ha gid quale gli disse: — Che to, Kees eran agp, Hol Yo, 98 mina, eta nae ds store Yr, 33 tagliato il naso con I'affermazione ¢ Ia negazione. Come farai a incamminarti sulla strada della noncuranza, del capriccio, cel transitorio? — Cid nondimeno, vorrei incamminarmi su quel ter- reno — insisté Lérh-t7u, — No. Chi & stato privato delle pupille non ha ragione di curarsi del colore degli occhi ¢ delle sopracciglia, chi cieco non ha ragione di curarsi della bella apparenza delle vesti sacrificali azzurre o gialle. — Quando si trovarono tra fornace ¢ maglio, Wuchuang rnon si dette pit pensicro della sua bellezza, Chiiliang " della sua forza ¢ Huang Ti dela sua sapienza. Che ne sai che il Fattor delle creature non cancellerd il marchio sul mio volto € non riparera al taglio del mio naso, facendomi ritornare integro in modo che io ti segua, o maestro? — Ab, questo non si pud saperet — ammise Hsii Yu. — ‘Ti parlerd per sommi capi. Il mio Maestro, il mio Maestro! Fraziona Je diecimila creature ma non lo considera giustizia, dispensa benefici a diecimila generazioni ma non to considera caritd, 2 anteriore alla pid) remota antichith ma non lo con- sideta vecchiezza, ricopre il Cielo e sostiene Ia Terra, scol- pisce ¢ cesclla Ia moltitudine delle forme ma non lo considera bili. In questo tineammini. 4” Yen Hui disse: — Hui (jo) ha progredito, — Che intendi dire? — domand® Confuti — Ho dimenticato la caritd ¢ la. giusti Falteo. — Va bene — disse Confucio — ma non é ancora abba- stanza, Un altro giorno andd di nuovo da lui e disse: — Hui ha progredito, — spose 1, Nessuna nosis he trovato 8 Waschoang e Chiang, 56 — Che intend dire? — chiese Confucio. — Ho dimenticato i rti ¢ la musica — Va bene, ma non ® ancora abbastanza Un altro giorno and® ancora da lui ¢ disse: — Hui ha progredito. — Che intendi dire? Siedo ¢ dimentico, Arrossendo Confucio domandd: — Che significa: siedo ¢ dimentico? — Lascio inerte il corpo ¢ bandisco Vintelletio — rispose ‘Yen Hui. — Abbandonando la forma e respingendo la cono- scenza, faccio parte del gran Tutto. Questo intendo per sc- dere ¢ dimenticare, — Se tutto ti 2 eguale non hai preferenze, se ti trasformi non hai persistenza — disse Confucio. — Sei veramente un saggio! Chiiu (io) prega di seguirti e di esserti pospost. e ‘Tau-yii era amico di Tzx-sang. Bssendo piovuto ininter- rottamente per dieci giorni, Tayi disse: — Forse Tau-sang s¢ la passa male, Fece un fagotto di alcune provviste and® a portargli da mangiare, Giunto alla porta di Tzu-sang, udi come un canto (un lamento. Quello suonava il fiuto e diceva: — Il padre? Ja madre? il Cielo? gli uomini? Gli venne meno la voce, cost termind in fretta la strofa. “Tauryit ented e disse: — Che ragione c'8 di cantare una strofa in questo modo? — Pensavo a chi mi ha condotto a questi estremi — rie spose — ma non ne sono yenuto a capo. I miei genitori come avrebbeto desiderato che fossi povero? Il Cielo ricopre senza parzialita, la ‘Terra sostiene senza parzialit’: il Cielo e la ‘Terra come mi avrebbero fatto povero con tanta parzialith? Mi domandavo chi I'avesse fatto, ma non ne sono venuto a capo. Alllora, giungere a questi estremi & destino, 37 Canroro VIE GLI IDONEI ALLA SOVRANITA ” Yeh Chiiich interrogd Wang I': gli pose quattco do- mande ¢ a tutte € quattro quello non seppe rispondere. Yeh Chiich salt dalla gioia ¢ and® a riferirlo a Pru L-tzu, che gli dis Lo sai adesso? Il signore di Yit non eguaglid il signore di T°ai, poiché attitd gli uomini accumulando in sé lacaritl. Conquistd gli uomini, ma mai si tenne fuori della negazione dell'vomo. Il signore di T’ai era tranquillo nel riposo ¢ ignaro nella veglia, a volte i considerava un cavallo ‘a volte un bue. Per sapienza era vero ¢ sincero, per virtt era assai_ genuino, Mai si tenne enteo 1a negazione dell'usmo. 50. Chien-wu fece visita al pazzo Chich Yui, che gli disse: - Che ti ha detto Chung Shih? ? — Mi ha informato — rispose Chien-wu — che, se i saggi praticano in sf le leggi costanti e con la giustizia offrono un modello agli uomini, chi oserA non ascoltarli e trasfor- marsi? — Questo 2 dimenticare la virt — obiettd il pazzo Chih Yii. — Nei confronti del governare il mondo & come guadare ill mare, scavare un letto al fiume Ho oppure far portare una montagna da'una masca. Quando il santo go- verna cura forse l'esteriore? Si corregge ¢ poi agisce, sicuro di riuscire nelle sue imprese. L’uccello vola alto per evitare il danno dei dardi ¢ delle frecce, il topo s'inoltra in profon- itd sotto Ja Collina degli Spiriti per evitare la calamitd delle 1 Yeh ChYich ea lscpolo i Wang 1, a sue veh diceolo di Pu Lea, sluore chemo Pal I (sella. 77). ApprestoW pals del sgeore di Wy che & Timperatore Shon, «de sgnare di Teh che saebbe wn sonra dels previa 2: Chong Shih era un sappy contempornacn di Conca. 38 fumigazioni © degli scavi. Saresti pid ignorante di questi animaletti? st ‘Tien Kén? viaggiava sul versante meridionale del monte Yin. Giunto al fiume Liao gli capitd di incontrare I"Innomi- nato, che interpelld dicendo: — Chiedo licenza di interro- gare sul. governo delf'impero, — Vattene, sei un uomo da poco! — gridd I"Innomi- ato, — Perché fai questa domanda senza preliminati? La mia regola & di essere uomo acconsentendo al Fattor delle creature, Quando sono stufo monte sull’uccello della legge- rezea ¢ della vacuitd, con cui me ne vado al di Ii det sci ppunti cardinali © vago nel paese della fugacitA per fermarmi nelle Jande dello sconfinato. Perché vieni a wrbare il mio cuore con il modo di governare Pimpero? Poiché laltro insisteva nella domanda, l'Innominato dis- se: — Diletta il cuore nel'insipidezza, accorda il cl allin- ferenza, segui la spontaneith delle creature senza ammet- tere alcun interesse egoistico e Vimpero sar’ governato, 5 Yang Tau-chii fece visita a Lao Tan‘ e gli disse: — Beco qua un uomo che esercita Pautorit’ con Ia prontezza dell’eco, le cui imprese sono intelligenti ¢ illuminate, che studia instancabilmente il Tao: essendo cosi, pud esser posto alla pari dei sovrani illuminati? — A confronto dei santi costui & uno che si lega all'abi- lita oceupandesi di cose futili © angustia il cuore affaticando Ja sua forma — rispose Lao Tan, — La pelliccia maculata della tigre ¢ del Jcopardo attira il cacciatore, I'agilit’ della scimmia ¢ il cane che acchiappa il pocfago attirano il guin- zaglio. Chi & cosi pud essere posto alla pari dei sovrani illu- sminati? 4: Ten Kép ers un mince deVimperatire Tang. 4.1 tacconto 2 tatto sl solite amcrenismo.deincntco di Yang. Cho (zeny con Lao Tao, Wssto sear ech pra 39 — Oso interrogare sul governo dei sovrani illuminati — disse Yang Tzu-chii cambiando espressione. — Il governo dei sovrani illuminati — rispose Lao ‘Tan — copre il mondo con le sue opere meritorie ma queste non sembrano_provenite da loro, trasforma ed articchisce le die- cimila creature ma i popolo non lo capisce. Poiché nessuno esalta il loro nome, fanno st che le creature siane compiae ciute di sé, Si ergono nell'incommensurabile © vagano nel Vinesistente, 3 Nel regno di Chéng c’era un indovino dai poteri sovran- naturali, chiamato Chi Hsien, Delle persone conosceva vita € motte, sopravvivenza perimento, fortuna o sforiuna, vita Jongeva o breve, fino all’anno, al’ mese, alla decade e al giorno, come se fosse un essere sovrannaturale. Quando la gente di Chéng Wincontrava scappava per evitarl. Lich-tza, avendolo visto ed essendone rimasto affascinato, tornd indictro e ne riferi a Hiu-tau dicendo: — Prima eredevo che la tua Via, o maestro, fosse eccelsa, ma ve a’é un’altea cche 8 ancora pit} sublime, — Te ne ho mosteato Ia forma — disse Hu-tzu — ma non ancora la sostanza ¢ tu pretendi di essere pervenuto al ‘Tao? Se tra una folla di uccelti fermmine non. ci fosse un maschio, quali uova avresti? Quando ti poni di fronte al mondo con il Tao certamente sei sincero, cosicché permetti agli altri di poter leggere nel tuo volto. Prova a farlo venire affinché io mi mostra li I giorno dopo Lich-tzu andd con quello a far visita a Huta. Uscito, disse a Lich-tzu: — Ahimél il tuo maestro tmoore, non vv, Non pub ducare pit una denn giorni. Ho avuto una visione strana; ho visto della cenere umida, Lich-tau riente® con le lagrime che gli inzuppavano il bavero della veste ¢ lo riferi a Hu-tzu. — Poco fa — disse costui — mi sono mostrato 2 lui come Maspetto esteriore della 5 Per lo seo sacont voll LI 27. 60 Terra, che fa germogliare incessantemente nellimmobilitd, cin cid forse egli ha visto V'incepparsi del meccanismo delle mie facoltd. Fallo venire di nuovo, giorno dopo vennero ancora insieme a visitare Hu-tzu, Uscito, quello disse a Lich-tau: — Che fortunal Dopo 1a mia visita il tuo maestro ha avuto un miglioramento, Sen: altro c'8 della vita in lui. Avevo visto il suo meccanismo inceppato. Rienteato, Lich-tzu lo riferl a Hu-tzu. —- Poco fa — disse costui — gli ho mostrato Parmoniosa indifferenza del Cielo, in cui non penetrano né nomi né vantaggi e il meccanismo scatta nelle calcagna. In cid forse egli ha visto V'inizio del ‘mio miglioramento, Fallo venice di nuove. Wl giorno dopo vennero ancora insieme a visitare Hu-tzu, Uscito, quello disse a Lieh-tau: — Il tuo maestco non 2 in sesto, non ho potuto leggergli nel volto. Provi a riassestars, tornerd 2 scrutarne la fisionomia, Rientrato, Lich-«zi lo rifer) a Hu.tzu, — Poco fa — disse costui — gli ho mosteato Vinapparenza del gran yuoto ¢ in questo forse ha visto equilibrarsi del meccanisino del chi. Un vortice & formato da una balena che capriola, dall'acqua che viene arrestata o dall'acqua che scorre. Il vortice ha nove dcfinizioni: queste sono tre di esse. Fallo venire di nuovo. 11 giorno dopo vennero di nuovo insicme a visitare Hu- tzu. Quello non s'era ancora messo in posizione che ebigottd scappd via. — Rincorrilol — gridd Hu-tzu, Lichtzu gli corse dietro ma non lo raggiunse. Tornd a darne notizia a Hutzu dicendo: — L’ho perduto di vista ed & scomparso, non I'ho raggiunto, — Poco fa — disse Hu-tzu — mi sono mostrato a lui come quando non ero ancora wscit dal progenitor. L'ho posto di fronte al yuoto ¢ al plasmabile, tanto che non sapeva ‘chi o che cosa fossi, cost che mi ha considerato un filo d'erba sbattuto dal vento o un’onda trascinata dalla corrente, Per questo 2 fuggito, Dopo di cid Lich-tzu reputd di non aver ancora appreso nulla. Se ne tornd a casa e per tre anni non ne uscl, cucind 6 per sua moglic, nutel i porci come se nutrisse gli uorini, non rivolse alcuna attenzione agli affari, Cid che in lui era intagliato € polite ritornd grezzo ed epli fu conterto della sola forma eretta, mescolandosi dissipb ogni turbamento ¢ si mantenne nell’Uno fino alla fine. ot Non essere un assegnatore di nomi, non essere un ricet- tacolo di proponimenti, non essere un assuntore di imprese, non essere un propugnatore di sapienza, Con la persona con- ‘ieni tutto Pinfinito ¢ vaga nell'inapparente, dd fondo a tutto id che ricevi dal Cielo e non guardare al guadagno: sii soltanto vuoto. L'vomo sommo usa il suo cuore a mo’ di specehio: non favorisce ¢ non avversa, riflette © non ritiene, Percid pud eccellere sulle creature senza averne danno. 55 Ayentefigura era imperatore del mar settentrionale, Sen- zaforma era imperatore del mar meridionale ¢ Caos ea impe- ratore del mar centrale. Aventefigura ¢ Senzaforma s‘incon- travano spesso nel territorio di Caos ¢ costui li trattava assai bene. ‘Aventefigura ¢ Senzaforma pensarono di ripagare Ja bon- 8 di Caos. — Tutti gli uomini — dissero — hanno seite orifici per vedere, udire, mangiare e respirare: soltanto costui rnon ne ha alcuno, Proviamo a fargli dei buchi. Ogni giorno gli fecero un buco. In capo a sette giorni Caos mor, LIBRO IV Carrroro VIN LA SINDATTILIA 36 Un alluce attaccato alle altte dita del piede © un dito in soprappid nella mano sono eccedenti alle doti naturali ¢ superfluc alle facolt3. Un'escrescenza o un bubbone sono eccedenti alla forma ¢ superftui alle doti naturali. I troppi fronzoli nella cart ¢ nella givstizia sono alieni alle cinque viscere € non conformi al modello defla viet det Tao. Percid la sindattilia nel piede collega una carne inutile, Ja polidattilia nella mano impianta un dito inutile. I troppi fronzoli, o attaccature o soprappit, alle proprietd delle cinque viscere, significano pervertimento nelPattuazione della carith ¢ della giustizia © troppe frascheriec nell'uso dell’udito © della vista, Infatti, coloro che hanno un'attaceatura nella vista por- tano confusione nei cinque colori, abbandonandosi agli orna- menti nello splendore dell’azzurro, del giallo, del grigio ¢ del turchino: sono dei Li Chu, Coloro che eccedono nelludito portano confusione nelle cinque note, abbandonandosi ai sei 1. Dei personage nominal Li Chu eH macira K'¥an, dl ois 2 gi palate, soso poral ad cempio pee Pacutnsa spesivamente dla vita e dado, ‘Tang’ Tan, sixepelo dl Contec, © Shih Chu, gaia de reqno dh Wel, soo porta ad ciempio por Ia prtce dela cai '¢ dela gia tubi nei suoni del metallo, della pietra della seta, del bambi. € dei toni huang-chung € tai: sono dei maesici Kuan, Coloro che hanno un soprappid nella carith promuovono ta virth ostruendo la natura per raccogliere fama ¢ reputazione ¢ inducono il mondo in inganno per elevarsi a modelli irrag- sgiungibili: sono degli Tséng e degli Shih, Coloro che hanno lun‘attaccatura nelle sottlizzazioni ammucchiano discorsi oziosi come un mattone sull'altro € un nodo dietro Valtro ¢ trastullano Ja mente con frasi ambigue sul bianco ¢ sul duro, sul simile e sul dissimile, con sforzi immani facendosi vanto di parole inutili: sono degli Yang e dei Mo. Pertanto, il sistema di tutte queste eccedenze, attaccature o aggiunte lateral, non 2 il modello sommo per il mondo. Quelli che colgono questo modelo non perdono fe qualit naturali della vita, per cui cid che & unito non & attaccato, cid che sovrabbonda non 2 un sesto dito, cid che & lungo non & davanzo, cid che & corto non & di manco. Cos, se allunghi Je gambe all'anatra, per quanto corte siano, quella se ne addolora; se accorci le gambe alla geu, per quanto lunghe siano, quella ne soffre. Percid non si toglie a qu:l che per natura 2 lungo, né si aggiunge a quel che per natura & corto, altrimenti non'v’8 modo di evitare le sofferenze, 3m Penso che ta cart’ ¢ la giustizia non siano qualith natu- rali dell'uomo ¢ che l'uomo caritatevole ¢ giusto sepporti pid) sofferenze. Se ti separano Valluce attaccato lacrimi, se ti segano il dito in soprappi urli, In questi due casi nell’uno vy un'eccedenza ¢ nellaltro una deficienza sul numero nor- male, ma per quanto riguarda la sofferenza @ la stessa cosa L'uomo caritatevole dell’etd presente annaspando si af figge dei mati del mondo, mente l'uomo non cxritatevole, separandosi dalle qualita naturali della vita, agogn: 1a nobiled ¢ la ricchezza. Per questo penso che la carith ¢ la giustizia 2: Val tay che in eat camo dati sk machi © ak femme, fs pst cine, come gi #8 dea, 64 non siano qualita naturali dell’uomo e che dalle tre dinastie* in poi il mondo ne ha sopportato lc afflizioni. Quelli che per correggere hanno bisogno di arco e di filo, di compasso ¢ di squadta, obliterano la loro natura; ‘quelli che per rinsaldare hanno bisogno di corde e di legami, i colla e di lacca, opprimono fe loro facolta; coloro che, per confortare i cuori del mondo, si curvano nei riti ¢ nella musica, si sdilinquiscono nella carit’ ¢ nella giustizia, infran- gono T'eterna spontaneit’, Sotto il cielo c'é un’eterna spon- tancit3, che 2 questa: cid che & curvo non ha usato arco, che & dritto non ha usato il filo, cid che & tondo non ha usato il compasso, cid che & quadrato non ha usato la squadea, id che 8 congiunto non ha usato la colla e la lacca, cid che @ legato non ha usato fa corda ¢ la fune, Tutti sotto il cielo sono attratti alla vita senza sapere perché vivono, tutti otten- gono in comune senza sapere perché ottengono. Se oggi come nel passato non possiamo essere danneggiati dallunione con le creature, perché unire ¢ legare con la carit® ¢ la giustizia come con colla ¢ lacca, corda e fune, ¢ mettersi frammezzo alla virth del ‘Tao? $i induce il mondo ad ingan- natsi. Un piccolo inganno modifica l'orientamento, un grande inganno modifica la natura. Come so che 8 cost? Da quando il signore di Yii ha gettato il disordine nel mondo facendo conoscere la carita ¢ Ja giustizia, tutti al mondo hanno sfug- gito il mandato alla vita per riguardo alla cari’ e alla giu- stizia. Non ? per la carit la giustizia che hanno modificato Ja loro natura? sf ‘Tenterd di spiegarmi, Dalle tre dinastic in poi tutti al mondo hanno modificato la propria natura per le creature: Huomo volgare sacrifiea sé stesso al puadagno, il letterato sactifica s stesso alla rinomanza, il dignitario sacrifica sé stesso alla casata, I'uomo santo* sacrifica s€ stesso al mondo. Tutti costoro non sono simili per occupazione ¢ sono diver- 3 Le we dinasie sono fl Hsia, gl Shang 0 Yin, | Chot ‘Qui si pala del ipa dt santo dei conucan 6 sissimi per fama, ma sono eguali per quanto riguarda il nuo- cere alla loro natuca nel sacrificio della loro persona, Un servo ¢ un ragazzo pascevano insieme le loro pecore ¢ ambedue le perdettero, Chiesto al servo che cosa stesse facendo, risultd che teneva un rotolo di fistelle di: bambi sotto il braccio e le andava leggendo; chiesto al ragazzo che cosa stesse facendo, risultd che si trastullava nel giuoco dei ciottoli, L’occupazione di questi due non era ta stessa, ma nel petdere le pecore furono eguali. Po-i mort per la fama ai piedi del monte Show-yang, il brigante Chih? mori per il guadagno sul monte Tungrling. id per cui questi due morirono non fu la stessa cosa, ma nel distruggere la vita e nel nuocere alla natura furono eguali. Perché dovrebbe essere approvato Posi ¢ disapprovato il bri- gante Chih? Tutti al mondo si sacrificano, perd quelli che si sacrificano per la carith e la giustizia sone detti comune- mente saggi, quelli che si sacificano per i beni ¢ le ricchezze sono detti comunemente uomini volgari. Il sacrificio di sé & identico, eppure abbiamo dei saggi ¢ degli uomini volgari. Se parimenti distruggono ta vita ¢ dissipano la natura, il bri- gante Chih 2 tale ¢ quale a Pod. Perché distinguere fra loro H saggio e uomo volgare? 2. To non definisco encomiabili coloro che assoggettano 1a loro natura alla carita ¢ alla giustizia, anche se sono bravi come Tséng ¢ Shih; non definisco encomisbili coloro che assoggettano la loro natura ai cinque sapori, anche se sono bravi come Yi Bth4; non definisco di fine udito coloro che assoggettano Ia loro natura alle cinque note, anche se sono bravi come il macstto K’uan; non definisco di buona vista coloro che assoggettano la loro natura ai cingue colori, anche se sono bravi come Li Chu. Cid che definisco encomiabile non é Ia caritd ¢ la giustizia, ma Fesplicazione delle proprie 5. Sul vigete Chih ved nota tan. a8 6. Ya ech cxa um buongasato dell «pce a Huang. 6 facolt’, Quelli che io definisco bravi non sono coloro che son dei catitatevoli ¢ giusti, ma quelli che danno libero corso alle doti naturali della vita; quelli che io definisco di’ fine tudito non sono coloro che odono altre cose, ma quelli che odono sé stessi; quelli che io definisco di buona vista non sono coloro che vedono altre cose, ma quelli che vedono sé stessi, Coloro che vedono altre cose ¢ non vedono sé stessi non acquistano o stessi ma acquistano altre cose: aequistano, cio’, quel che appartiene ad altri ma non quello che appartiene a loro stessi, trovano gradevole quel che & gradevole agli altci ia non quel che & gradevole a loro sess, Trovar gradevole cid che & gradevole agli altri e non teovar gradevole cid che & gradevole a sé stessi & egualmente un pervertimento tanto nel brigamte Chih quanto in Posi To guardo alla virtd del Tao, percid se sono in alto non ardisco esercitare la carith e 1a giustizia, se sono in basso non ardisco metterini sulla via del pervertimento. Carrrovo 1X GLI ZOCCOLI DEL CAVALLO 6 Con i suoi zoccoli il cavallo pud camminare sul ghiaccio e sulla neve, con il suo pelo pud resistere al vento e al freddo. Pascer Verba, bere V'acqua, montare nella piena della foi questa @ la vera natura del cavallo. Anche se possedesse torri fastose ¢ grandi apartament non saprebbe che farsenc. Ma da quando Poo! disse: «To so ben guidare i ea valli», li hanno marchiati, li hanno tosati, hanno tagliato loro unghia, li hanno incapezzati, li hanno legati con guin- pastoic, li hanno intcuppati in scuderie ¢ recinti. I cavalli che ne muciono sono due o tre su deci. +. Sun Yang, di nome proprio Bolo, er un famaso auige¢inteditone dt vl, 6 Li affamano, li assetano, fi fanno trttare li fanno galop- pare, li apparigliano, Ii allineano, con l'angustia del mors ¢ dei finimenti davanti c il rigore della frusta e del pungolo dietro, I cavalli che ne muoiono sono pitt della met Il vasaio dic Jo so ben modellare l'argilla » ¢ 2 reso perfetto col compasso ¢ il quadrato con Is squadra. Il falegname dice: « To so ben lavorare il legno » ¢ il curv 2 reso perfetto con Varco e¢ il dritto col filo, Per loro natura Pargillae il legno vogliono forse eser resi perfetti con il com ppasso ¢ Ia squadra 0 con Parco e il filo? Eppure di gene- razione in generazione si dice: « Polo ben guida i caval, il vasaio ¢ il falegname ben lavorano Vargilla c il Jegno ». ‘Questo & anche Perrore di coloro che governano il mondo. a. ‘A mio parere, non & cost che si governa bene il mondo. Il popolo ha una natura costante: tesse per vestirsi ¢ ara per mangiare, il che significa che ha eguali vir. Essere uni- formi senza classi si chiama nutriesi secondo natura. Percid, all'epoca in cui a virtt era somma il suo incedere era lento grave, il suo sguardo fisso in una sola direzione. A quel tempi sui monti non clerano sentieri né strade, sugli acqui- tint non cerano barche né ponti. Le diccimile creature vivevano in comunitd su territori privi di fronticte, gli ani- tnali formavano dei branchi, erbe ¢ piante crescevano in suc- cessione. Percid gli animali potevano essere condotti con una semplice cavezza, i nidi delle piche potevano essere spiati arrampicandosi suglialberi. Alepoca in cui la virth era somma gli vomini vivevano insieme agli animal: ¢ forma- vano una sola famiglia con le dliecimila creature. Che ne sapevano di saggi ¢ di uomini volgari? Bguali nel non sa- pere, non si discostavano dalla virtd; eguali nel non bramarc, ferano semplici e grezzi. Quando & semplice € gcezz0, il po- polo ottiene per natura. Poi apparvero gli uotnini santi®, Si scalmanarono per Ia carith ¢ si affannarono per Ia giustizia ¢ il mondo cominei® 1 Apparvero gli vomial sant del tipo confine, came Yao © Shu, a dubitare; oziarono nella musica ¢ si gingillarono nei iti € il mondo comincid a dividersi, Se la pura semplicitA non fosse stata violata, chi avrebbe fatto una coppa istoriata? Se Ja bianca giada non fosse stata spezzata, chi aveebbe fatto un Auci*o un ornamento da cerimonia? Se la virti del Tao non fosse stata negletta, perché si sarebbe fatto ricorso alla cavith calla giustizia? Se le qualitd e te doti naturali non fossero state messe da parte, perché si sarcbbe fatto uso dei iti © della musica? Se i cingue colori non fossero stati turbati, hi avrebbe fatto le cose ornate € vatiopinte? Se le cinque note non fossero state turbate, chi avecbbe supplito con i sei tubi Quando si viold Ja pura semplicit& per fare strumenti la colpa fu degli artigiani, ma quando si corruppe la virti del ‘Tao la colpa fu degli uomini samt. a. Quando i cavalli vivono nelle steppe mangiano exba € bevono acqua, se sono di buon umore mettono il collo I'uno su quello dell’altro ¢ si sfregano a vicenda, se sono di cattivo umore si volgono le groppe ¢ si scalciano a vicenda. La scienza dei cavalli finisce qui. Ma quando mettono loro ad- dosso un giogo e li allineano con un frontale a mezzaluna, i cavalli imparano a guardar di traverso, a piegare il collo al sgiogo per respingerlo improvvisamente, ad espellere il morso ea mordere le redini, La scienza dei cavalli e la loro capaciti di diventar birboni & colpa di Polo. Ai tempi di Ho-hsii‘ il popolo ristava senza sapere quel che faceva, camminava senza sapere dove andava, era felice quando aveva qualeosa da mettere in bocca ¢ allegro quando aveva la pancia piena. La capacith del popolo finiva qui. Ma quando apparvero gli uomini santi, che lo piegarono ai riti alla musica per regolare le formalith del mondo e gli det- tero 'appendice e il sesto dito della cart’ ¢ della ginstizia teres eblungay won spied seta, cones ai feuds: seh edi autor 4 Hohsb era un lice sovravo dels pretria, ° mon per conzolare i cuori del mondo, il popolo comincid ad affan- narsi per amor della sapienza e a lottare per il guadagno, senza potersi fermare. Questa 2 La colpa degli uomini sant Carrio X GLI SCASSINATORI DI FORZIERI & Per difendersi dai ladroni che scassinano forzieri, frugano nici sacchi ¢ aprono gli armadi, si lega strettamente con corde uni ¢ si serra saldamente con catenacci ¢ chiavistelli. Que- sto & quel che viene comunemente chiamato sapienza, Perd, se sopraggiunge un gran ladro, costui si carica dell/armadio, s‘incolla il sacco, si anette sulle spatle il forziere ¢ scappa, sol temendo che le corde c le funi, i catenacci e i chiavistell, non reggano saldamente. Cost quello che poco fa si & detto sa picnza non & altro che un ammassare a favore del Iadro. Proverd ad csaminare se, tra coloro che comunemente son detti sapienti, vi sia qualcuno che non accumula per i sgrandi ladroni se, tra coloro che comunemeste son detti santi, vi sia qualeuno che non mette in serbo per i grandi ladroni. Come so che & cosl? Anticamente nello stato di Ch’ Te cittdviciniori si vedevano a vicenda, i canie i galli udivano a vicenda le loro yori il terrtorio su cui si stend:vano le ret 1 gli uccelli e per i pesci e che era squarciate dai vomer Calle zappe era ole ducmila quadrats Ents uta confini i modo con cuit si erigevano i templi ancestrali e gli altari della terra e dei grani, con cui si governavano le citta «le case, le province e i villaggi, i disteetti ¢ i contadi, non cra forse conforme alle regole dei santi uomini? Eppure un giorno ‘T'ien Ch’éng-tzu uccise il principe di Chi ¢ rubd il suo regno', Quel che rubd fu soltanto il regno? Insieme ad 1. Ten Hing (9 Ten Chang deto Ch'2ag ia, d ei Ut 7p, fee vedere i principe Chien di Chit (4) € wep i pate (Chi rbd etleivament Hl eegno fa suo dicerdente Tien Hoy she Wind uh fiona di CW (3). pada (ve rr) sso rubd anche le regote dei suoi santi e dei suoi sapienti Percid, anche se Ch’éng-tzu ebbe la nomea di ladro ¢ di fur- fante, la sua persona visse nella tranquillita di Yao e di Shun: i piccoli stati non ardirono disapprovarlo, i grandi stati. non ardirono punirlo, Dodici generazioni hanno posseduto i gno di Ch'i: non fu questo un rubare il regno di Ch’ sieme alle regole dei santi e dei sapienti, con le quali prescr- varono le loro persone di ladei e di furfanti? Proverd ad esaminare se, tra color che comunemente son detti sommi sapienti, vi sia qualeuno che non accumula per i grandi ladroni ¢ se, tra coloro che comunemente son detti sotmi santi, vi sia qualeuno che non metic in setbo per i sgrandi ladroni. Come so che & cos}? Anticamente Lung-feng? fu decapitato, a Pi-kan fu strappato il cuore, Ch'ang Hung fu spaccato in due, Tewhsit si taglid la gola, Con tutta la loro saggezza questi quattro non evitarono di essere trucidati, Quando un seguace del brigante Chih chiese allo stesso Chih: «Anche nel ladroneccio c’t una Via? », quello ri- spose: «In che avresti successo senza la Via? Azzeccate il nascondiglio nella casa 2 santit’, entrarvi per primo & corag- io, uscitne per ultimo & giustigia, capire se & fattibile o no sapienza, dividere cquamente & caritk. Non s’@ mai dato sotto il cielo che abbia potuto diventare un gran ladrone chi znon ha queste cingue virtd al completo ». A giudicare da cid, hon si elevano { buon snow peoiedono fy Vis de cathy né prospera Chih se non possiede Ia Via dei samti, Poiché sotto il cielo i buoni sono pochi ¢ i non buoni molti, i santi poco avvantaggiano € molto danneggiano il mondo, Per que- sto si dice: « Quando non ci sono pii Ie Iabbra i denti sentono freddo », «Il vino di Lu & cattivo ¢ Hanan viene asse- diata » 2. i Kean Langfeng e di Pano & gd pact vel a, 2), Cheng Hung, 2 wn viewoxo minieo dellimperatre Chin, Ts eo vecione & annotate ello ‘Tee Chuan (Commento di Tso gli aanall Prinacers ed Atunno) alte tere el dca Ai di La (in) Tew, di eagnome Way vee (@3) com It spade intall a ale topo dal suo principe, tte Fuca di Wor 3:11 deo, che alVincva sta sigufere «a tie gan i terzo ne bone», tre engine dal sepsenteepitaio: il te Han di Chie (36349) avers Indeto na vse di fear, alle quale daca Kong db Lu guns ty etardo Quando nasce Puomo santo appaiono i geandi ladroni. Disfati dei santi e lascia stare i brigantie il mondo sar’ gover- ato. Quando il torrente scorre liberamente la vallata & Yuota, quando si mette in mezzo Ia colina I'abisso si tiempie. Allor- ché I'vomo santo 2 morto i grandi tadroni non appaiono, il mondo 2 in pace ¢ non vi sono cause di malcontento. Se Puomo santo non muore, i grandi ladroni non xompaiono, Anche a governare il mondo con il doppi ir significherebbe avvantaggiare del doppio il brigante Cl essi fanno stai e moggi per misurare quello ruber® insieme anche gli stai e i moggi, se essi fanno pes ¢ bilico per pesare quello ruber’ insieme’anche i pesi ¢ il bilco, se essi fanno contrassegni ¢ sigilli per dar fede quello ruber) insieme anche i contrassegni ¢ i sigilli, se essi fanno carita e giustizia per rendere retti quello ruberd insieme anche la cari ¢ Ia giv stizia. Come so che & cost? Chi ruba il gancio d'una fibbia 2 punito, chi ruba un regno 2 fatto feudatatio. Se alla porta i costui continuano ad esistere Ia carith e Ia. giustizia, non & questo_un rubare la cariti ¢ la giustizia, Ia santita © Ja sapienza? Percid i santi sono seguiti dai grandi Iadroni, i quali spodestano i feudatari e rubano Ja carita ¢ la giustizia, insicme al vantaggio dei moggi c degli sta, dei bilichi € dei pesi, dei contrassegni ¢ dei sigili, e non possono essere per- Suasi nemmeno con ricompense di carrozze ufficiali € di ber- reti da cerimonia, né possono essere dissuasi nemmeno con il rigore della scure © dell'alabarda, Questo awantaggiare doppiamente il brigante Chih ¢ far st che non possa essere dissuaso & colpa degli vomini sant 64 Percid & detto: «Al pesce non conviene abbandonar abisso, gli steumenti profittevoli al regno non convien mo- canto wn vino che, pet It fade del aso canine, xa dl isi Hiden peetee lle cue, ma i doca Keng a iat, Alors smowte gota a quello di ha, Ne appre lee Hui di Ling, quale, wedendo rprgrat in ona gusta H tema regno di Che, aggall A repoe dl Chao ne ned) cpiele Hanan 2 stcarli al popolo » I santi sono gli strumenti profittevoli al ‘mondo, ma non sono fatti per risplendere nel mondo. Percid, tralascia la santith e ripudia Ja sapienza? e i grandi ladroni scompariranno; geita via le giade e frangi le perle e i ladrun- coli non appatiranno; brucia i contrassegni € spezza i sigili € il popoto sara semplice e senza malizia; rompi gli stai ¢ ilichi e il popolo non sara litigioso; rimuovi ed cti- mina le regole dei santi ¢ in breve sotto il cielo si pote’ ragio- nate col popolo; sradica e confondi i sei tubi, fondi e spezza Aauti ¢ liuti, ottura gli orecchi di K’uan e in breve sotto il cielo gli uomnini avranno il loro uditos abolisci eleganza ed ornamenti, disperdi le tonalit} intermedie dei cinque colori, incolla gli occhi di Li Chu e in breve sott il cielo gti uomini avranno 1a loro vista; frantuma e rompi archi e fili, fascia compassi e squadre, spezza le dita dell'artigiano Ch’ui ¢ in breve sotto il cielo gli uomini avranno Ia loro abilita: percid 2 detto che la grande abilith & come inettitudine’; cancella Ja condotta di Tséng ¢ di Shih, chiudi la bocea di Yang e di Mo, respingi Ia carith e 1a giustizia e in breve le virth del mondo saranno in arcana comunanza, Quando gli uomini hanno Ia loro vista il mondo non corrotte, quando hanno il loro udito il mondo non & stucche- vole, quando hanno la foro sapienza i! mondo non & ingan- nato, quando hanno le loro virtd il mondo non & depravato. Gli Teéng, Shih, Yang, Mo, K’uan, Ch’ui ¢ Li Chu fondano {a loro vith sullesteriore e con essa abbagliano ¢ confondono il mondo. & inutile imivari. 6. Non conosci epoca della somma virtt? Anticamente vis- sero Yung-ch’éng, Tat'ing, Po-huang, Chung-yang, Li-lu, Lishu, Hsien-yiian, Hoshi, Tsun-lu, Chu-yung, Bu Hi, ¢ 4. Yolk 6 V1, 5. veal re xin Et er om sbieariguondetepoce dttinpentre Yan 1 Vedi THC XLY, 6, 7 er sori bash cou Shéng Nung', Ai loro tempi il popolo si serviva di cordicelle annodate, trovava gustoso il suo cibo, belle le sue vesti, dilet- tevoli i suoi costumi, comoda Ja sua dimora, Gli stati viciniori si vedevano Pun Paltro, i cani ¢ i galli udivano a vicenda le oro voci, ma i popoli giungevano alla morte per vecchiaia senza aver commercio Pun con Valtro’. In tempi sffatti vi- geva il massimo buon ordine. Oggigiorno si & giunti al punto che s'induce il popolo ad allungate il collo e ad alzarsi sulla punta dei piedi, dicendo: «Nel tal posto c un uomo eccellente ». Cos) raccolgono delle provviste ¢ si affrettano a correre 18, allinterno della casa abbandonando i genitori, al’esterno sottracndosi al ser- vizio del principe: le impronte dei loro passi si susseguono ai confini dei feudatari, i solchi dei loro carti si snodano al i 8 di mille fi, Tutto cid per Pertore di chi sta in alto, che ama la sapienza, Quando chi sta in alto ama veramente Ja sapienza, ma non secondo il Tao, il mondo cade in grande disordine. 6, Come so che & cosi? Poiché molta & la scienza negli archi nelle balestre, nelle reti, nelle frecce ¢ nei meccanismi, gli ucelli sono disturbati in altos poiché molta & Ia scienza neglt ami, nelle exche, nelle reti e nelle nasse, i pesci somo distur- bati'nelle acque; poiché molta & la scienza negli agguati € nelle reti, gli animali sono disturbati nelle paludis poiché molta & Ja yersatilitl nel sottile veleno dei sapienti inganni, rei vanilogui sul duro ¢ sul bianco ¢ nei sofismi sul simile c sul dissimile, la gente comune & resa dubbiosa dalle diatribe, Percid, se sotto il cielo tutto & confuso al massime, ta colpa % di coloro che amano la sapienza. Cos tutti sotto il ciclo sanno ricercare cid che non sanno « nessuno sa ricercare cid che sa, tutti sanno disapprovare cid 4, Tuui i peronoggi sono mist avrani deltepoca ptetora. Sapam gales di Po Hie dl Shéng Nong per le sore wamandate dag danal dei te Agu ih cht. 19 Welk TTC LiXX, 10.20. 4 che non approvano e nessuno sa disapprovare ci8 che approva, Di qui la grande confusion. In alto guardano con sufkeenza la tuve del sole ¢ della luna, in basso corrompono la perfe- zione dei monti ¢ dei fiumi, in mezzo rovinano i benefici delle quattro stagioni. Perfino gli animali.strisianti ¢ le creature infinitesimali smarriscono la loro natura, Grande, inyero, @ il disordine che reca nel mondo I'amore per la sapienzal B cost dalle tre dinastie in poi. Hanno messo da parte i moti della genuinita e si sono compiaciuti delle lusin- ghe dellastuzia, hanno negleto il quicto non agire e si sono

Potrebbero piacerti anche