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ARCHIVIO L’'ANTROPOLOGIA E LA ETNOLOGIA FONDATO DA PAOLO MANTEGAZZA VOLUME CXLII- 2012 FIRENZE Societa Italiana di Antropologia e Etnologia fia del Proconsolo, 12 ARCHIVIO L’'ANTROPOLOGIA E LA ETNOLOGIA FONDATO DA PAOLO MANTEGAZZA VOLUME CXLI- 2012 FIRENZE Societa Italiana di Antropologia e Etnologia ia del Proconsolo, 12 Archivio per I’ Antropologia e la Etnologia - Vol. CXLII (2012) Studio popolazionistico su base dentaria della popolazione veneziana inumata presso il camposanto dell’Isola del Lazzaretto Nuovo: un’analisi preliminare MATTEO BORRINI* CONSUELO RODRIGUEZ** CLIZIA MURGIA™ PIER PAOLO MARIANI*™* CAMILLA BORRINI*™* Parour caaves usura dentale, studio anagrafico, peste, Venezia. RiassunTo — Viene proposte uno studio popolazionistico su base dentaria dei soggetti durante Pepidemia di peste del 1576 nel camposanto dell'Isola del Lazzaretto Nuovo (Venezia). E stata effettuata una stima dell’eta biologica degli individui facendo ricorso al metodo Lamendin wnitamente al'analisi dell'wsura dentale secondo il metodo Brothwell Lovejoy; pur coscienti delle imitatceze telativamente alla valutazione dell'usura ¢ considerando lesiguita del campione (133 elementi isolati ¢ 24 frammenti di mandibola), gli Autori hanno impicgato i dati per una stima del Nm sueldiviso per classi anagrafiche. I risultati ottcnuti sembrano in linea eon simili contesti epidemici (es. Provenza), ove si riscontra ton'elevata mortalita nelle classi di et’t medie (20-36 e 36-50 anni). Key worns: tooth wear, demographic analysis, plaguc, Venice. Suanuaty — The presented demographic study is based on the remains from the the 1576 plague butied in the cemetery of the Island of Lazzaretto Nuovo: (Venice). ‘The age assessment has been performed by Lamendin’s method and the analysis of tooth weat according to Brothwell and Lovejoy methods; while aware of the limited reganding the wear evaluation and considering the small sample size (133 isolated elements and 24 fragmentary mandibles), the authors used the data to estimate the ‘Mni divided in demographic classes “The results appear to be consistent with similar epidemic contests (ie. Provence), where there is a high ‘mortality in the medium age groups (20-36 and 36-50 years old). I reperti analizeati rappresentano un primo campionamento degli elementi den- tari rinvenuti durante le campagne antropologiche nell'Isola del Lazzaretto Nuovo (Venezia). Il sito & stato indagato sistematicamente con un saggio stratigrafico di * Pontificia Universita ‘Teologica “San Bonaventura”, Roma; Universiti di Firenze, Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte ¢ Spettacola "Universita di Firenze, Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte ¢ Sperracolo. "Master in “Antropologia Filosofica e Forense, Criminologia ¢ Tecniche Investigative Avanzate, Pontificia Universiti Teologica “San Bonaventura”, Roma. oo M. Borvini -C Rodriguez - C. Murgia - PP. Mariani - C. Borviai circa 40 m? nel 2006 ¢ 2007 nell’ambito delle attivita della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto — Nucleo NAUSICAA all'interno del Progetto Radix, con la partecipazione del Grappo Archeologico Spezzino, dell Archeoclub d'Italia - sede di Venezia ed il patrocinio del Centro Internazionale Ricerche Archcologiche. Lo scavo ha fornito Poccasione di sperimentare in campo archeologico limpiege del- le pit moderne tecniche delParcheologia forense ¢ dell'antropologia identificativa, nonché di sviluppare protocolli investigativi e per il repertamento in situ € per lo studio antropometrico (Bortini, 2011). Vindagine del sito, alla luce del considerevole numero di individui (sia frammen- tari che in giacitura primaria), ha permesso di interpretare sola del Lazzaretto Nuo- yo non solo come ricovero di quarantena (Fazzini, 2004), ma anche come ospedale per la degenza ela morte dei contagiati (Borrini, 2008), La mutazione di des da Lagaretio di osservazionea Lazgaretto spore (Cosmacini ¢ D'Agostino, 2008) verosi- milmente colse alla sprovvista il personale dell'Isola, come indicherebbe la mancanza di una vera e propria trincea con il fine di costruire una mass grave sostituita invece da un continuo collocamento di individui, a volte in deposizioni bisome o plurime, che si intersecano reciprocamente con ripetuti disturbi. La situazione palesata pud essere suddivisa in due macro fasi (Borrini, 2008) che corrispondono alle due pestilenze che colpirono la Serenissima nel 1576 ¢ nel 1630: prendendo in considerazione i dati deposizionali e la presenza di medagliette devozionali del Giubileo del 1600, é possibile genericamente attribuire le sepolture intatte e primarie alla pestilenza del 1630, per la cui realizzazione furono intaceate le inumazioni precedenti, verosimilmente risalenti alla acme dell’epidemia del 1576. Con Vintento di valorizzare anche sul piano scientifico-didattico il notevole patri- monio biologico offerte dai rinvenimenti scheletrici del camposanto del Lazzareto Nuovo @ndividuaro con P'ausilio della Pianta di Andrea Cornello del 1687), si é op- tato per una sperimentale analisi popolazionistica mediante il ricorso agli elementi dentari rinvenuti in giacitura secondaria nelle unit stratigrafiche indagate. Sebbene il campione sia piuttosto modesto per assurgere ad una significativita statistica, il lavoro si delinea come una proposta preliminare per futuri sviluppi LU RA. DENTALE, Lusua dentale é la risultante del reciproco contatto tra denti vicini 0 opposti ¢ pud presentarsi sotto forma di faccette pidi o meno estese in corrispondenza delle superfici occlusali o dei punti di contatto. II grado di usura é stato sovente usato per stimare Peta biologica di morte di un individuo (Brothwell, 1963; Lovejoy, 1985), te- endo ovviamente conto del momento di eruzione di ogni singolo clemento denta- rio e della posizione che esso occupa all'interno del cava orale, Particolare riguardo, in questo ambito, é stato dimostrato nei confronti dei molari in relazione alla loro vione ¢ tempistica di eruzione; la maggioranza degli studi (es. Brotwell, 1981) Studia popolesionistcn su base dentaria della popolasdone reneziana inumeata. 61 tengono conto infatt di una possibile usura differenziale tra i due lati dellpparato masticatorio tra Tarcata superiore © quella inferiore. [ molati infetiori ad_ esempio erompono con un leggero anticipo rispetto a quelli superiori producenda di conse- guenza un gradiente di attrito, La superficie oeclusale dei molari mostra gradi di inclinazione diversificati e defini. sce una curva del piano oeclusale, detta Curva di Monson (Hillson, 1996), che prevede il piano dei molari con la superficie occlusale inferiore inclinata sul piano linguale ¢ guella superiore verso il piano buceale. Le cuspid secondatie dei molari (linguali peri molasi superiori ¢ buecali pet quelli inferiori) presentano una tendenza alla consunzio- ne pitt rapida rispetto al resto dei denti, con un trend diseendente in senso mesio-di stale; i primi molati presentano cosi un grado di usura pit avanzato rispetto ai secondi, ‘che a loro volta si presentano pit intaccati degli ultimi (Brothwell, idem). Per cid che riguarda l'inelinazione assiale dei molati, accorre precisare che la su- pesficie occlusale presenta una tendenza discendente in senso disto-mesiale, ovvero quella degli ultimi molasi @ maggiormente inclinata rispetto ai secondi, a loro volta seguiti dai primi. Tl gradiente di inclinazione appena descritto permette ai molari distali di mantenere piit a lungo la classica Curva di Monson. II rovesciamento della Curva nei primi molari appare conseguente la tidurione dello. spessore dello smalto in questi clementi dentari. Durante la masticazione avvengono inoltre piccoli movimenti tea denti contigui che producono faccette di ctosione nei punti di contatto, Come premesso, lusura dentaria é stata pid volte impiegata come metodo ausiliario nella stima delleta biologica alla morte di un soggetto ignoto; per fare cid, satebbe ne- cessario avvalersi di un metodo di studio standardizzato che tenga conto oviamente del grado di usura, ma anche della posizione del dente ¢ del ruolo nel ciclo masticatorio, In merito a quest'ultimo, si ricorda come esso preveda per i primati 3 azioni (Hiiemae, 1978): ~ il colpo di chiusura (clsing croks), durame il quale la bocca viene serrata nella massimna stretta mette in contatto le cuspidi con le altre; iL colpo di forza (power sroky), che prevede due moviment distinti che permettono i sminuzzare e schiacciare il cibo: un momento iniziale in cui le euspidi dei molari sfregano tra loro (sminuzzamento), che termina conseguentemente nelPocclusione centrale ove la superficie linguale delle cuspidli dei molati superior’ sono portate a Contato con le cuspidi buccali dei corrispettiv inferiori (schiacciamento); ~ Hlcalpo di apertura (opening stroke) che prevede per lappunto l'apertura delle mascelle. MATERIAL! E MeTopr Lo studio € stato effermato su un campione praveniente dalle US 1 (settore II] ¢ IV), US 2 (settore LID), US 5 (settore I) ¢ US 8 indagate nella campagna 2006, per un torale di 133 elementi dentariisolati (65 tra ineisivi c canini, 62 tra premolari ¢ molari 62 M. Borrini ~ C. Rodriguez - C. Murgia - P:P: Mariani - C. Barrini di adulto ¢ 16 denti di sub-adulto) e 24 frammenti di mandibola (17 di adulti ¢ 6 di sub-adulti) contenenti un numero variabile di elementi ancora in situ, Per una stima dell’et biologica alla morte, nei canini ¢ incisivi si é fatto ricorso-alla formula di Lamendin ' (1991), ampiamente utilizzata ¢ consigliata anche a livello foren- se per la sua affidabilita; unitamente a cid si é valutato anche il grado di usura secondo il metodo Lovejoy (ébid) al fine di disporre di pitt elementi (anagrafici e funzionali) per mettere in essere un possibile accoppiamento tra i differenti clementi e procedere cosi ad una stima del numero minimo di individui (Nml) per singole US. Volendo adottare una strategia unitaria anche per l'analisi dei denti pluriradicolati, consapevoli del fatto che non era possibile utilizzare il metodo Lamendin perché stan- dardizzato solo sui denti con singola radicc, i dati anagrafiei cosi come quelli funzionali sono stai ricavati mediante la sola valutazione del grado di usura secondo le metodiche proposte da Brothwell (shidem) e Lovejoy per molari, ¢ da Lovejoy per i premolai, Pur coscienti delle limitatezze presenti in un metodo basato sulPusura, gli Autori hanno comunque tenuto conto dei dati ottenuti per una stima del Nml su base stratigrafica. Dopo aver inizialmente mantenuto la distinzione per settori allinterno delle US, gli Autori hanno optato per un accorpamento tra le aree, distinte in fase di scavo solo per facilitare le operazioni di analisi in situ, che risultano omogence sotto il profilo della seriazione stratigeafica orizzontale. Rilevante appare la scarsa significativita della differenza tra le stime ottenute, quantificabili in un solo individuo in base agli elementi monoradicolati ¢ in tre sog- getti in base a premolari ¢ molari. | Numero minimo Individui canini e incisivi _{premolari ¢ molari_| frammenti mandibola ust 15 [13 _|8 us2, 5 5 1 " uss 12 i Saal 7 US8 [a jo 1 | [roTaALE [33 29 7 i NUMERO MINIMO INDIVIDUL 8 20 2 20 CANINE EINCISM, se PREMOLARIE MOLAR! 10 FRAMIMENT] MANDIBOLA 5 ° usa US2 USS USB TOTALE Studia popelagionistco su base dentaria della popolazione veneziana inumalin 6 Si é cercato quindi di correlare i Nm con Feta stimata per ogni singolo reperto in modo da poter visualizzare una possibile mortalita differenziale all'interno del gruppo rappresentato dal campione. Per eseguire un computo tazionale, gli Aurori hanno ritenuto opportuno suddivi- dere i soggetti adulti in tre classi di eta cosi individuate: - 20-35 anni; - 36-50 anni; - oltre i 50 anni. us1 Us2 uss [uss |TOTALE | |2035 [6 1 0 4 CANINI, 36-50 |9 3 1 17 INCISIVI +50 [0 1 o 2 = 15 5 aa 1 ae | I [2035 [9 3 0 fis (PREMOLARI, 36-50 | 4 — 2 io 9 _MOLARL +50 o 0 1 \o 1 13 5 ufo 29 20.35 |7 __ fo 4 1 12 | FRAMMENTI | 36-50 1 1 3 _|o 5 Bra [MANDIBOLA [+50 {0 _ lo 0 0 0 Es | 8 [1 7 aI 17 J ChAsst DI ETA PER US 9 8 7 § S a 3 i 6 mus. mus? muss muss Per quanto concerne i sub-adult il campione prevede 3 canini, 8 molari ¢ 7 fram- menti di mandibola per le US 1 (settore II ¢ IV), US 2 (settore II1) e US 5 (settore 1); ‘non sono stati trovati elementi dentati con tali connotazioni anagrafiche per I'US 8, 4 M. Borrind - C. Rodrigues. C. Margia ~ PP: Mariani -C. Borrint L’eta degli individui a cui appartenevano i restié staca stimata in base al grado di Sviluppo dei singoli clement e al loro ipotetico stadio di eruzione (Ubelaker, 1978). Seguendo il eriterio anagrafieo, é stato possibile stimare il Neal per le-varie US, 2 [ea aD a) [eRe rae eset us2- lus I TOTALE Volendo proporre anche per questo raggruppamento una sudd anagrafiche, é stata proposta la seguente classificazione: - Oa 5 anni; 6-10 anni; 11-15 anni. _|usi jus lus 5. TOTALE | [es elo Ip a 2 6-10 4 ii [4 a q Pitie et) eee |s eae 4; 4 Studio popolazionistcn su hase dentaria delta popalaxione veneziama tuum. 65 - a | CLASSI DE ETA SUB-ADULTE | 10 | 9 8 | 7 6 s wos | ‘ we-10 3 . 11-45 1 | 0 Risutat E Discussionr Pur consapevoli delle limitatezze presenti nello studio conseguenti il numero di soggetti esaminati, si é proceduto al calcolo dell’indesx de juvénilité X (Masset, 1987) suddividendo gli individui in due macrogruppi, costituiti "uno da soggetti tra 5 14 annie l’altro di individui di eta uguale o superiore a 20 anni; il valore X ottenuto, ovvero il rapporto intercorrente tra le due classi, é risultato pari a 0,37. Conosciuto questo valore si é potuto ipotizaare il tasso annuale di natalita (1) € quello di mortalita (7) nella popolazione che, come risulta dal contesto di provenien- za, doveva presentarsi soggetta ad “evento di catastrofe”. Ne conseguono i seguenti risultati: * = 0,06092 * — m= 0,05629 * Speranza di vita alla nascita: 16,8 anni + quoxjente di mortalita mel primo anno di vita: 32,29% © quoxiente di mortalita entero i primi 5 anni di vita: 53,3 Viincidenza della mortalita infantile indica dunque quozienti pari al 32% entro il primo anno di vita e del 53% entro i primi cingue anni. II valore della speranza di vita @abbastanza contenuto ¢ si attesta intorno ai 17 anni. I tassi di natalita ¢ mortalita si attestano rispettivamente intorno al 6% ¢ 5% annuo, 66 M, Bornini - C. Rodrigues - Mariani - C. Boreini 18 7 16 Fry = wUSi Gi 10 s WUS2 8 2 ot wuss Ze wuss 4 ‘a TOTALE 2 0 0-5 6-10 11-15 20-35 36-50 +50 Classi di eta (anni) —= 5 § & Zz O5 610 111520353650 450 Classi di eta (anni) La distribuvione della mortalita, cosi come gli estinateurs paliodémugraphiques, sone caleolati prendendo come numero complessivo degli individui la tisultante dalla somma dei sub-adulti e del Nml degli individui calcolato in base ai soli canini ed incisivi per gli adulti (ossia un totale di 50 soggetti); la scelta di limitare a questi soli clementi dentari la stima del numero degli adulti é motivata dalla limitata affidabilica dei metodi incentrati sul grado di usura (Pacciani ¢ Gori, 2008), per cui si & evitare Vimpiego dei denti pluriradicolati per il calcolo degli individui, prediligendo 'uso det reperti monoradicolati per la cui stima dell’eta si é fatto ricorso al metodo Lamendin. Si riporta comunque a titolo di completezza come solo tre incisivi sembrerebbero presentare un’usura di tipo funzionale (per ’angolazione molto accentuata della stes~ sa), per i quali sono programmati ulteriori ¢ pit) approfonditi accertamenti. Studia popelarionistica su base dentaria della popolazjone venexiana inumata.. or Dalla distribuzione nelle classi di eti degli individui studiati si evince come la mortalita infantile abbia un’alta incidenza nella classe compresa tra 6 ¢ 10 anni, men- tre per l'eta adulta i decessi siano maggiormente attestati nella fascia relativa tra 20 © 35 anni. Si pud quindi presumere come in tali classi di eta la virulenza della peste fosse pitt apprezzabile. Se si osservano i dati demografici in contesti epidemici (peste) provenienti da differenti siti nazionali ed europei, essi prescntano un aumento della mortalita di tre, quattro volte superiore rispetto ai periodi cosiddetti a “mortalita normale”. I confront possono essere fatti con la Provenza (Signoli ct al., 2002) per Fepide- mia di peste del 1720-1722, i cui dati forniscono un numero di decessi pari a 5195 anime per le sette comunita prese in esame. In tale contesto si pone in evidenza come allinterno della popolazione adulta (al di sopra dei 20 anni) le donne sembrino essere maggiormente soggette alla patologia di quanto non lo fossero gli uomini, ma cid pare legato alla sovrarappresentazione dei soggetti femminili perché maggior- mente sottoposte al rischio del contagio a seguito delle funzioni sociali assolte (ad esempio le pratiche necroforiche quali la pulizia la preparazione del cadavere). Tale dato non pud naruralmente trovare confronto con Jo studio qui proposte, in quanto non é stata possibile una distinzione di tipo sessuale su base odontoiatrica. Sempre per il contesto provenzale, dal confronto tra il profilo di mortaliti: nor- male, quello di mortalita durante 'epidemia del 1720-1722, e la steuttura della po: polazione vivente nel 1720, si ince come la peste non selezionasse le sue vittime, seguendo la casistica anagrafica delle vittime di Yersinia pestis abbastanza fedelmente la distribuzione per etd della popolazione vivente, pur allontanandosi da quella della mortalita normale. Ulteriore confronto pud essere ricercato con ill Regno di Napoli (Fusco, 2009) e l'epidemia che lo colpi nel 1656-1658, durante la quale la diffusione del morbo € la conseguente mortalita sembrano essere legate non tanto all'ampiezza dei centri interessati, bensi ad altri fattori, primo tra tutti la capaciti degli organi predisposti al controllo ¢ al rispetto di norme igienico-sanitaric utili a contrastare la diffusione del contagio. Ovviamente non é da sottovalutare, per la citta di Napoli in sé, come Pala mortalita sia dovuta ad una condizione di alta densiti abitativa. Tra laltro, proprio Palto numero dei decessi in rapida successione, per cui difficilmente patevano cs: annotati nei registri parrocchiali (che rappresentano la maggiore fonte di informa- zione sul numero dei decessi), é alla base del difficile reperimento di dati certi per quanto riguarda il capoluogo partenopeo, soprattutto durante la fasi acute, Secondo le stime, comunque, i morti si aggirerebbero intorno alle 200.000 a fronte di una popolazione stimata, per il 1648, di 400,000 abitanti, il che indicherebbe un drastico dimezzamento a seguito dell’epidemia. Infine a Milano (Cohn ¢ Alfani, 2007), nota anche per l'epidemia “manzoniana”, durante Pultimo anno della peste che colpi la citta nel triennio 1449-1452, fu iniziata la registrazione € la diagnosi delle cause di morte dagli ufficiali di sanita nei cosiddetti Libri de Mori, registrazione che pur con alcune lacune temporali é continuata fino al 1755. 68 M. Borrini - C. Rodrigues - » Murgia ~ PP: Mariani - C. Barvini Nel 1468 i registri sanitari indicano 1180 decessi tra il 4 febbraio c il 21 settembre; Per la stessa peste a Parma si registrarone 1810 mort. La registrazione piti completa peri Libri dei Mort milanesi & quella dell'epidemia del 1523, la peggiore dal XV seco- lo secondo le eronache dell’epoca, e che vide soccombere il 40% della Ppopolazione. Le registrazioni delle morti non forniscono dati cosi severi ma indicano 1013 morti da gennaio a settembre 1523, cifre che ped corrisponderebbero a meno di un terzo. del record di mortalita annuale normale durante la prima mera del XVI secolo, il che rende evidente come non rispecchino Ja realta della situazione. A Milano solo 13 su 1683 deceduti tra il 1452 al Superavano i 70 anni di eta (pari allo 0,077%4) e nessuno superava gli 80, mentre nel lazzaretto di San Gregotio (fondato nel 1489 a Milano fuori dalla Porta Orientale) 8 erano di eta superiore ai 70 anni (3%) e la meta di loro ultra-ottuagenari, A Nonantola (in provincia di Modena), paese agricolo e rurale molto differente dalla realti milanese, la presenza di registri demografici decisamente accurati fin cui sono ccnsiti battesimi, matrimoni e ‘sepolture) fornisce informazioni chiarificanti. Alla vigilia della peste del 1629, la comunita contava 3.439 residenti suddivi: 626 famiglie. Trail 9 giugno 1630, quando il sacerdote di San Michele scrisse nel registro delle sepolture «gui comincia il contagion, ¢ il 31 dicembre morirono 760 persone, con un aumento della mortalita pari a venticinque volte superiore quello degli anni “nor- mali”. Solo raramente nei registri di Nonantola venne riportata la causa del decesso, ma la maggioranza dei sepolti fu inequivocabilmente falcidiato dalla peste. Non é da sottovalutare, infine, come il numero dei decessi non comprenda quello dei bambini al di sotto dei 4 anni, che di prassi non venivano registrati nei documenti. CONCLUSION Appare difficoltoso comparare i dati pubblicati per studi in contesti di peste con quelli desunti dagli Autori per il sito del Lazzaretto. Nuevo di Venezia in quanto questo studio ricava le proprie considerazioni demografiche solo dai singoli clementi dentari, mancando per il momento uno studio demografico completo (attualmente in corso di svolgimento come pluriennale progetto di ricerca presso "Universita di Fitenze). La montalitd per classi di eta sembrerebbe comunque in linea con i dati osserva- bili per i sit di Provenza, con alti numeri di decessi nelle classi di eti medic (20-36 € 36-50 anni) ¢ pochi o nulli in eta avanzata. E stato possibile desumere cid attraverso Panalisi antropologica del campione dentale: per la stima dell’cti biologica alla morte si é fatto ricorso alla formula di Lamendin unitamente alla valutazione del grado di usura secondo il metodo Lovejoy al fine di disporre di pit clementi (anagrafici e funzionali) per una ragionevole stima del numero minimo di individui (Nml). Dopo aver inizialmente mantenuto la di stinzione per settori all interno delle US si ¢ optato per un aceorpamento delle aree Studio popolagionistivo su base dentaria della popolazione veneziama tnnmata... 69 non sitenendo pitt sussistenti le ragioni pratiche di suddivisione riscontrate in fase di scavo. Lrisultati ottenut, pur nell’esiguita del campione (Nml adulti = 79; Nl sub-adulti = 15) che tendono il presente un lavoro preliminare, hanno permesso di delineare le fasce di eta maggiormente colpite dallincidenza della peste. Per quanto concerne i soggetti adulti Vincidenza maggiore si ha nelle classi di et 20-35 ¢ 36-50 anni. La stima dei sub-adulti di eta compresa tra 0-15 anni ha rilevato una concentra zione dei decessi tra i 6-10 anni; Tincidenza della mortaliti infantile risulta infine essere nettamente superiore entro i primi 5 anni di vita con quoziente pari al 53%; il valore della speranza di vita @ abbastanza contenuto ¢ si attesta intorno ai 17 ann Appare non inutile rilevare, infine, anche nellottica delle future indagini sui r ti post-craniali, come allinterno del campione esaminato, 5 incisivi presentino la carat- teristica forma “a pala” di tipo mongolico, per un totale di 4 individui su 33 (Nml desunto dai denti canini e incisivi) equivalente a circa il 12% ma la percentuale ricntra che, calcolate tra il 12% e il normalmente entro le stime per le popolazioni cauca 21% (Brothwell, 1963). Nore # 0,18 x (P\L x 100)] + (0.42 x T\L-x 100) +25.53] +7 Autore corrispondente: matteo.borrini@gmail.com ‘RIFERIMENTY BIBLJOGRAFICL Ambrosi ct al, (2006) Anatomia dell'uomo, Milano: Ed, Eirmes Borrini, M. 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