IM disegno ® un mezzo di comunicazio-
ne basato sull'uso di segni (linee, cur-
ve, punt) tracciati su di una superfi-
ie, che devono essere visti ed inter-
pretati: @ quindi un'espressione grafi-
cr interpretata mediante percezione vi-
sia,
‘La rappresentazione grafica svolge
dunque contemporaneamente il du-
plice ruolo di modello del prodotto e di
Inezo di conunicazione (fig.9€ 10).
Come mezzo di comunicazione, il di-
segno dovra consentire al destinatario
di formarsi un’immagine, mentale,
dell‘oggetto, completa di tutti gli at-
tributi ele qualita che gli sono proprie.
Questo ‘pud avvenire soltan-
to sulla base di un codice,attraverso il
quale la forma e gli attributi possono
essere interpretati in modo univoco e
completo.
Per tale motivo, Yimpostazione di un
elaborato grafico richiede la mecessita
ai sabre una “grammatica", che
stabilisca le regole di rappresentazio-
need una *sintass", cola funzione
Se infatti si definisce disegno Ia rap-
presentazione su un piano bidimen-
sionale, per mezzo di linee e segni, di
un oggetto, reale od immaginario,al-
lore ogni forma di rafigurazione un
i
Se si definisce disegno tecnico una rap-
presentazione dell oggetto finalizzata
ad ulilizzazioni pratiche, alla trasmis-
sione di informazioni, si riesce a re-
stringere il campo di interesse, esclu-
dendo quei disegni che si prefiggono
di rappresentare gli oggetti per comu-
nicare emozioni e sensazioni, od an-
cche a scopo solo ornamentale, ciot
quanto pud essere definito disegno
artistco (ig. 5).
H disegno @ quindi il
modo di realizzare un
mod ej codice da usare per rappresentae in
Tava, « [poelficae ed oggetivo gl ogee
& fone {Ge costruibili, deve rispettare alcu
‘ne °" sregolelondamenta ci? 2:
“gla rappresentazione deve essere
e fedele, non deve lasciare
bi sulla sua interpretazione;
Ja rappresentazione deve contener
codifica completa dell carterisegno tecnico permette, tramite un
-convenzionale di linee, di numeri,
imboli e di indicazioni scritte, di forni-
lle informazioni sulla furczione, sulla
1, sulle dimensioni, sulla lavorazione
‘materiale relativi ad un determinato
‘ecostruito
Vv FEDELTA E UNIVOCTTA atto tra chi
WY wreceamra ;
YW cepsrenimuira
stiche del componente, mettendo in
evidenza tutti i particolari, con forme
e dimensioni;
3) deve essere garantita la trasferibi-
Hit delle informazioni tra utenti di-
vers
quali la pianificazione dei cicli di la-
vorazione ela produzione;
5) la rappresentazione deve esere di
1e e manipolazio-Beometrct sia nelle appiicazions tec~
niche.
definisce proiezione di un punto P su
un piano n (detto piano di rappresen-
tazione o anche quadro), secondo la di-
rezione di una retta s, nom parallela a 7,
Vintersezione P’ di x con Ia retta (detta
5c pitisto quiaiaF- biettante) pas
fermare che un digegno &
definibile “tecnico” solo in a
base alla natura del feoaice! pstremi di baa
impiegato per elaborare le | S0no proie-
configurazion! e non per + Hl segmento
Tonsetto raffizurato. ‘AB sun
Sila visione dell’dechio mano, von
alla visione dell’occhio umano, consi-
derato come un punto in cui conver-
gono le immagini dei punti disposti
Rello spazio circostante (fig. 26).
Il metodo prospettico in pratica cerca
di riprodurre, su di un piano, quanto
appare dall'osservazione di un ogget-
to tridimensionale posto nello spazio.
La rappresentazione potrebbe essere
intuitiva, riproducendo semplicemen-
te cio che appare all'occhio che guar-
da attraverso una cornice, (fig. 273, ma
ud invece essere regolata da norme'b) Proiezioni parallele, basate su una
condizione astrata, cioé con raggi
proiettanti provenienti tutti da un
punto posto a distanza infinita equin-
i ra loro parallel, che si possono di-
videre in ortogonali ed oblique, se-
condo la reciproca posizione dei raggi
brett dl aad i 30. 7
L'ultenore suddivisione delle proie-
oni paral ha sigificato soo ses
trata di oggetttidmensionai la po-
siione di quest ispeto al quad ed
alla irecione dei egg proietantid&
alle assonometie ed alle
i ortonrafiche.