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L' ALIBI
di Amedeo Bonifacio

PERSONAGGI
uSerena
uLa

Tamburi

defunta

: una grande cantante di successo


: una grande cantante di successo

uEnzo

: il fratello della defunta

uCosimo

: il conte Cosimo Caracciolo, innamorato di Serena

uDott.

Ruggeri

: limpresario della cantante

uDott.

Aragona

: il medico della cantante

uLucia

: l'inseparabile domestica e segretaria della cantante

ATTO PRIMO
Siamo nella camera da letto della casa di una nota cantante, la stupenda 'Serena Tamburi '.
A destra la porta che da nel salotto, sul lato destro della porta un com con sopra un lume,
al centro appoggiato alla parete il letto alla turca rivestito in raso la cui testata un quadro
di grosse dimensioni, a sinistra una toilette stracolma di trucchi e profumi, sullo stesso lato
poco pi avanti verso il proscenio un tavolino ricoperto di una bianca tovaglia di lino
ricamata a mano, ai lati del tavolino due sedie.
Quando si alza il sipario la stanza immersa nel pi assoluto silenzio, la diva
improvvisamente non si sentita bene e in pochi attimi deceduta, senza dare al medico
alcuna possibilit di intervento. Al suo capezzale sono presenti: la sua inseparabile
segretaria e tutto fare Lucia, il suo impresario Dottor Ruggeri e il medico curante Dottor
Aragona.
DR. ARAGONA: Nulla faceva supporre ad un infarto! L'ultima volta che l'ho visitata stava
benissimo! Le analisi che le facevo fare con regolare cadenza erano
perfette!
Come per trovare conferma negli altri, il dottore porge il referto delle analisi al Dottor
Ruggeri.
DR. ARAGONA: Guardi lei dott. Ruggeri! Tutto a posto! Tutto regolare!
DR. RUGGERI: Dottor Aragona! Lasci stare! Non c' da spiegare nulla! Ora bisogna
prepararsi a dei giorni tremendi! Funerali, visite, giornalisti, amici, parenti e
curiosi che vorranno sapere il come e il perch! Non si accontenteranno e
per ore ti rifaranno le stesse domande, come se nel frattempo qualcosa
possa cambiare! (pausa) E i teatri, che avevano gi firmato i contratti e
avevano pubblicizzato il suo arrivo? Solo al pensiero mi sento mancare!
Avr bisogno di tutte le mie forze e di tutto il vostro aiuto e del suo in
particolare Lucia!
LUCIA:

Contate pure su di me! Sapete quanto la signora mi voleva bene! Quello


che potr fare e poca cosa rispetto a quello che lei ha fatto per me!

DR. RUGGERI: A proposito, ha informato il fratello?


LUCIA:

L'ho chiamato! Dovrebbe essere qui fra poco! Per telefono non ho avuto la
forza di dirgli che era morta!

DR. RUGGERI: Capisco! Dovremo affrontare anche lui! Speriamo bene! Tutto ci mi rende
nervoso e insicuro! Parlare di morti o di ammalati gravi mi ha sempre fatto
uno strano effetto! Per quanto mi sforzi di essere me stesso, la tristezza mi
attanaglia la gola e non so pi nemmeno quello che vado dicendo!

DR. ARAGONA: Dott. Ruggeri! Se permettete ci penso io! La mia professione mi ha


imposto di non avere e di non cedere a questo tipo di emozioni!
DR. RUGGERI: La ringrazio! Io non saprei cosa dirgli e poi un tipo rude e volgare che fa il
contadino! Non ci voglio nemmeno pensare!
LUCIA:

Ma no, Dottor Ruggeri! Il fratello della signora un tipo molto raffinato e


colto, che ama vivere in campagna! Un tipo mite e schivo, che non ha mai
cercato la sorella se non per salutarla! Lei, che lo conosceva molto bene,
si crucciava del fatto che non potesse averlo vicino! Anche se cosi diversi,
erano uniti da una profonda amicizia, che durava sin dai giochi della
fanciullezza e da una straordinaria somiglianza che lei stesso potr
constatare!

Si sente il trillo del campanello della porta


LUCIA:

gi arrivato! Vado!

Esce di scena e poco dopo rientra accompagnata dal fratello della scomparsa.
LUCIA:

(precedendolo) Il signor Enzo Tamburi! Il fratello della signora! I signori


sono: il dottor Ruggeri, l'impresario di sua sorella e il Dottore Aragona, il
medico curante!

ENZO:

Com successo?

DR. ARAGONA: Tutti noi ce lo stiamo ancora chiedendo! Come pu vedere ho in mano
ancora le analisi, che le avevo fatto fare pochi giorni fa! Tutto risultava
essere a posto!
DR. RUGGERI: (avvicinandosi) Mi permetta di farle le mie pi sentite condoglianze!
ENZO:

La ringrazio!

Si dirige verso la sorella ancora distesa sul letto e le parla con gli occhi colmi di lacrime.
ENZO:

(Volgendosi ai presenti) bellissima come sempre! (Ritornando a


guardare la sorella) Credimi! La morte sembra non toccarti, quasi si
vergogni di averti strappato alla vita a quella vita cui tenevi cos tanto! Ti
ricordi, quando seduti sotto la vecchia quercia, all'ombra della quale ci
confidavamo tutto, mi salutavi e ti staccavi da me per la prima volta? Mi
dicevi: " Enzo vedrai andr in citt e tutti saranno ai miei piedi! Canter!
Baller! Riempir gli stadi e i teatri di allegria e passione! Non si pu
aspettare che qualcosa ti capiti o che qualcuno ti cerchi. Odio restare in
campagna tutta la vita! La pace e la tranquillit mi mettono tristezza e
malinconia, io ho bisogno di sentirmi viva!
Il tuo modo di vivere, tranquillo e appagato, mi rende ansiosa! Ma ti voglio
bene e so di potere contare su di te! Sarai sempre il mio punto di
riferimento! Il mio confidente!"
La verit che non hai mai avuto il tempo di cercarmi e adesso che non ci
sei, mi rendo conto di quanto fossimo lontani, anche amandoci!

ENZO:

(Guardando i presenti) Lei Dottor Ruggeri, che era l'impresario di mia


sorella, mi racconti qualcosa! L' unica immagine che ho di lei quella di
una ragazza adolescente che amava e bramava il bel mondo e da allora il
resto tutto cos vago, una telefonata, un articolo di giornale, un'intervista,
una canzone in televisione, mai pi una confidenza! Colpa mia che non
volevo disturbarla? O colpa sua, che non voleva farmi pesare la sua
notoriet? Non lo so! Certo che siamo finiti sempre pi lontani.

Il Dottor Ruggeri, in imbarazzo per la domanda inaspettata, si accende un sigaro.


DR. RUGGERI: Cosa vuole che le racconti? Una donna eccezionale sotto tutti i punti di
vista! Non c'era uomo che non pendesse dalle sue labbra! Qualunque
problema capitasse, con teatri o televisioni, interveniva in prima persona
e, con un sorriso, riusciva a fare in modo che le parti trovassero in breve il
punto d'incontro!
Io stesso ho passato momenti bellissimi con lei, sono stato innamorato di
sua sorella e quando fra me e lei tutto finito non ho potuto fare a meno di
continuare a seguirla e a lavorare per lei, nella speranza che un giorno
potesse accorgersi nuovamente di me, ma in cuor mio sapevo che ci non
sarebbe mai pi successo. Lei consapevole di tutto ci non mi ha mai tolto
questa illusione, anzi la alimentava e di questo la ringrazio perch ho
vissuto nell'entusiasmo e nella creativit! Si questo era sua sorella,
entusiasmo e creativit per tutti noi! Adesso, al solo pensiero di preparare
la sua ultima uscita di scena, mi sento mancare!
DR. ARAGONA: Uno spettacolo che lei non avrebbe mai voluto fare! La tristezza e il pianto
non facevano per lei!
Segue scena buia con occhio di bue che illumina unicamente Enzo.
ENZO:

(ritornando a guardare la sorella, pensa) Questa gente non la capisco!


Come ha potuto amarti cosi tanto? La tua felicit, la tua gioia di vivere, il
tuo successo, forse, li abbagliava! A me, al contrario, soffocava!

La scena si illumina nuovamente


ENZO:

(girandosi verso Ruggeri) Dottore, diceva qualcosa?

DR. RUGGERI: Dicevo alla signorina Lucia che forse avreste desiderato mangiare
qualcosa! Sarete stanco, dopo un viaggio cos lungo!
ENZO:

E Lei Lucia come la ricorda? Cosa era per lei?

LUCIA:

Non ci pensi! Non si crucci! Si rilassi! Ne parleremo domani con calma!

ENZO:

La prego!

LUCIA:

Non so, se posso permettermi? Ma ora che non c' pi come se mi


mancasse qualcosa, qualcosa dentro di me! Mi sento
come se mi fosse stata amputata una gamba! Un braccio! Di pi! Una
parte di me! Lei era per me quello che inconsciamente tutti desideriamo!
Libert e successo! Incoerenza e coerenza!

Prendendo un frustino appoggiato sulla poltroncina vicino al letto.


LUCIA:

Amava scherzare e qualche volta lo faceva anche pesantemente! Mi


ricordo, una sera nel suo camerino c'erano molte persone e lei
schioccando questo frustino url: "Uomini! Vi frusto e vi comando a mio
piacere e attenti a chi osa ribellarsi! Si fece il silenzio e lei scoppi a
ridere e li sospinse fuori tutti, e, non contenta continu: "quando avr
bisogno di voi vi far chiamare"!

ENZO:

Non c' dubbio, io ricordo un'altra persona!

DR. ARAGONA: Mio caro amico, sua sorella era spinta da una sfrenata ambizione e da un
desiderio costante di successo! Chiunque labbia corteggiata stato
invitato alla sua corte, ma pochi hanno avuto la fortuna di passare una
notte d'amore con lei!
ENZO:

Fortuna?

DR. ARAGONA: Si, fortuna! Ho visto uomini bramarla ardentemente al punto che
avrebbero potuto uccidere, come tradire! Capisce? Le faccio un esempio,
fare spionaggio per lei sarebbe stato facilissimo, ma non era nei suoi
desideri, per loro fortuna!
Lucia intanto lascia la stanza
LUCIA:

Scusatemi!

DR. ARAGONA: Il desiderio di primeggiare e di vedere tutti pendere dalle sue labbra, la
riempivano di quella carica emotiva e vitale necessaria per i ritmi
esasperati ai quali era abituata.
ENZO:

Capisco! Ambizione, grandezza, successo, tutte cose che io non ho mai


inseguito!
Aveva ragione a cantare "Se mi fosse concesso, ucciderei per il
successo!"

DR. RUGGERI: Non immaginavo che lei conoscesse le canzoni di sua sorella!
ENZO:

Le conosco tutte! Ho cercato di seguirla, almeno, attraverso ci che


raccontava al suo pubblico!.

LUCIA:

(entrando) Se volete accomodarvi, ho preparato qualcosa!

Tutti lasciano la stanza.


La morta, rimasta sola, si alza e sedutasi sul letto si presenta al pubblico.
LA DEFUNTA:

Io sono Serena Tamburi! Una cantante di grande successo, che da poche


ore, come avete avuto modo di capire, sono morta! Morire un fatto
doloroso e triste che mi ha sempre impaurito, chiunque me ne abbia
parlato lo ha fatto angosciato! Ma ora che mi trovo qui credetemi non ho
n paura n rimpianto, da qui le cose e i fatti sono pi limpidi, si
manifestano per quello che sono!
Da qui ci si diverte molto! Davanti abbiamo un grande palcoscenico, dove i
vivi si avvicendano facendone delle belle!
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La morte non che la faccia buia della vita, dove tutto pi razionale,
dove nessuno pu fingere!
Il mio fratellino era tanto che non lo vedevo! Francamente non mi ricordo
davvero di avergli mai detto tutte quelle cose che va raccontando! Il mio
confidente? Ma quando mai! La verit che era geloso della mia
popolarit e del mio successo e ogni volta che lo incontravo dai suoi occhi
traspariva un insensato odio, un pungente disprezzo! Ma lui un buon
attore e sapr darla a bere a tutti! Strano che ancora non si sia informato a
quanto ammonta l'eredit!
La bella Lucia mi pare regga bene la sua parte, addirittura le manca
qualcosa! Ti pagavo molto bene e spesso per avere i tuoi servigi ti ho
dovuto dare degli extra, gioielli e vestiti! Adesso, dai prova di quanto vali!
Il mio caro dottorino forse l'unico veramente dispiaciuto, infatti non ha
nemmeno il coraggio di confessarlo, se l'avesse fatto sarebbe diventato
rosso come quando mi visitava, appena mi poggiava una mano sul corpo
si accendeva come se dentro avesse mille lampadine da cento candele!
Lui a differenza degli altri non aveva bisogno dei miei soldi, era l sempre
pronto ad aiutarmi e ad amarmi in silenzio!
Non crucciarti! Non colpa tua se sono morta! il destino! Tu hai fatto il
possibile e di questo ti ringrazio!
Intanto entra il Dott. Ruggeri che va verso il letto come per cercare qualcosa, fruga nella
giacca che aveva lasciato appesa ad una sedia prende una agendina e ritorna verso la
porta.
LA DEFUNTA:

Ma ecco il mio caro ed inseparabile Dottor Ruggeri, mio impresario ed ex


amante! talmente dispiaciuto che sta gi tramando, guardatelo come
dispiaciuto! Mi sta affumicando! Eppure lo sa che quel maledetto sigaro mi
fa schifo e mi da fastidio!

(tossisce)
Scusate! Adesso non mi resta che salutarvi, ma non vi abbandoner, star
di l al buio e seguir con voi! Ho il sospetto che ne vedremo delle belle!
Sono curiosa! Chiss, chi avr lardire di scoprire le carte per primo?
Addio, stanno per tornare!
DR. RUGGERI: (Rientrando con Lucia) Lucia, ha perfettamente ragione la loro
somiglianza straordinaria! Sono convinto, che vestito da donna lo
scambierebbero per lei!
LUCIA:

Vuole che si travesta?

DR. RUGGERI: Ma no! Dicevo cos per rafforzare il concetto di somiglianza, non ho mai
visto nulla di simile!
LUCIA:

Per un attimo ho avuto la sensazione che le fosse balenata una strana


idea per la testa!

DR. RUGGERI: Ma quale idea? Travestirlo! E perch?


LUCIA:

Per sostituirlo alla sorella e fare intendere che sia ancora viva e prendere
tempo!
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DR. RUGGERI: Lucia, lei diabolica! In questo ricorda Serena! Sostituire una cantante, si
rende conto cosa significhi? Vuol dire fare un concerto, partecipare a
conferenze e (ridendo di gusto) piacere agli uomini, incoraggiarli e poi
rifiutarli come faceva lei!
LUCIA:

Peccato che tutto questo non sia possibile! Sarebbe stato affascinante,
come recitare in una commedia senza fine, in cui la realt supera ogni
immaginazione!

Entra in scena il medico che ascolta quanto basta per capire di cosa si tratta.
DR. ARAGONA: Un po di rispetto! Siete troppo affaticati! Avreste bisogno di riposare! Se
volete vi prescrivo qualcosa che vi aiuti! Lo stress molto pericoloso,
finirete col compromettervi! Infangare la memoria della povera Serena,
che ha dato a tutti noi giorni indimenticabili!
DR. RUGGERI: Ma no dottore! Scusatemi, non volevo certo offendere la memoria di
Serena! Ma quando Lucia mi ha detto che aveva pensato al Signor Enzo
nei panni di Serena non ho potuto fare a meno di sorridere, la stessa
Serena si sarebbe divertita un mondo!
DR. ARAGONA: Lucia! Uno scherzo di cattivo gusto che da lei non mi sarei mai aspettato!
LUCIA:

Dottore! Ci voglia scusare! Tutto nato dalla straordinaria somiglianza fra i


due e pensando solo per un attimo alla possibilit di uno scambio ci
venuto da sorridere, in fondo non c' nulla di male anche se capisco che
non il momento pi opportuno per scherzare!

DR. RUGGERI: Ma il Signor Enzo dove finito?


DR. ARAGONA: Io sono andato in bagno e quando gli ho chiesto di scusarmi, perch mi
sarei assentato, lui si alzato diretto verso di voi!
DR. RUGGERI: Non avr sentito quello che dicevamo?
DR. ARAGONA: possibilissimo!
LUCIA:

Si sar offeso ed andato via senza salutare! Dottore! Domani dobbiamo


cercarlo e spiegargli l'equivoco: " che non era nostra intenzione mancare
di rispetto alla signora n tanto meno a lui, ma che si trattava di un
banalissimo gioco!"

Entra in scena Enzo vestito di un sontuoso abito da sera bianco, degno di una delle pi
belle immagini di Serena Tamburi
ENZO:

Era forse questo che voleva dire, Lucia?

I tre attoniti guardano verso il letto come per sincerarsi che la povera Serena sia ancora al
suo posto.
LUCIA:

Strabiliante! Si, era questo! Cosa le dicevo Dottore ci cadrebbe chiunque,


anche chi l'avesse conosciuta cos da vicino come noi!

DR. RUGGERI: Non cos semplice come pensa lei!


DR. ARAGONA: Signori non scherziamo! Vi prego torniamo alla realt!

Enzo comincia a cantare sconcertando tutti per l'abilit e la somiglianza vocale.


DR. RUGGERI: Mi avete convinto! Nessuno mai potrebbe minimamente pensarlo! al di
sopra di ogni sospetto!
LUCIA:

Straordinariamente assurdo! La realt supera l'immaginazione! Questa


voce e questa interpretazione? Non me lo sarei mai immaginato!

DR. ARAGONA: Ed io allora? Pensate che mi sarei aspettato tutto questo! Vi prego non
scherzate! Cercate di tornare alla realt dei fatti! L davanti a voi distesa
sul letto c' una morta! Cosa ne volete fare?
DR. RUGGERI: Ci sar una soluzione!
LUCIA:

La facciamo sparire?

DR. ARAGONA: Occultazione di cadavere, ma siete impazziti! Non vi resta che propormi di
tagliuzzarla in pezzettini per farla sparire! (furioso) questo che volete?
ENZO:

(Avvicinandosi al Dottor Aragona, con una inaspettata dolcezza, tipica


solo delle femmine autentiche) Mio caro Aragona nessuno le chiede
questo! (carezzandolo) La prego si calmi e non si preoccupi! Sieda qui
vicino a me! (tenendolo per mano) Lei mi ha aiutato in mille occasioni!
Pensa che io labbia dimenticato? E lei, ha forse dimenticato quanto io la
stimi?
Pensi, per un attimo, che io stasera labbia chiamato perch in famiglia mi
sia accaduta una disgrazia, lei non sarebbe accorso immediatamente?
(Il Dottor Aragona afferma con il solo cenno del capo).
Lei accorre! Entra da quella porta, ignaro di tutto, mi cerca, mi chiede cosa
sia successo ed io addolorata le spiego che improvvisamente morto mio
fratello e la invito ad entrare in stanza da letto. Qui, lei constata il decesso
e compila il certificato di morte.
(rivolgendosi a Lucia).
Lucia! Prenda una penna al dottore, Grazie.
LUCIA:

Subito!

Lucia porge la penna al Dottore


ENZO:

(alzandosi e dirigendosi verso la porta) Oggi stata una giornata


faticosissima e piena di emozioni, permettetemi di ritirarmi e Grazie di
tutto!

TUTTI E TRE:

Buona notte Serena!

Si chiude il sipario.

ATTO SECONDO
Siamo nel salotto della casa di Serena Tamburi, al centro della scena un sontuoso divano
fine ottocento, dietro il divano spostato sulla sinistra un pianoforte, sula parete dietro al
pianoforte un vecchio orologio a cuc, a destra del pianoforte un tavolino da t con tre
sedie ed ancora a destra, sulla parete laterale una porta, quella della camera da letto, sulla
parete di fronte a sinistra del divano una consolle con un fine specchio ottocento francese e
una seconda porta, quella dell ingresso.
Entra dalla porta di sinistra l'impresario Dottor Ruggeri accompagnato da Lucia.
DR. RUGGERI: Favoloso! Un funerale povero ma dignitoso! Quello che ci voleva, poche
persone e quello che conta che nessun giornalista ha capito che non si
trattava del fratello di Serena! Le cose sembrano mettersi per il verso
giusto!
Non le nego che in fondo ho un certo timore, anche se alle prove filato
tutto liscio e Serena ha dimostrato tutta la grinta di sempre! Non mi sento
tranquillo, ma il rischio vale la pena, non le pare Lucia?
LUCIA:

Non le nascondo che mi sento un groppo alla gola e addosso una


tensione, come se fossi io a dovere entrare in scena e per la prima volta!

DR. RUGGERI: Vedr, appena canter le prime note ci sembrer tutto pi facile!
LUCIA:

Mi domando, se noi ci sentiamo cos, lei come si sentir?

Entra in scena Serena in forma pi che mai.


SERENA:

(Rivolgendosi a Lucia, tesa ma sicura di s) Io mi sento molto bene! E lei


cerchi di preoccuparsi di quelli che sono i suoi compiti!
(Girandosi verso Ruggeri) Ruggeri! mi sembra che abbiate perso
l'abitudine di farvi annunciare, sappiate che non desidero essere
disturbata prima dello spettacolo! A tal proposito le faccio notare che
all'ultima prova non mi sembrava fosse tutto a posto, io penso che lei non
dovrebbe essere qui a trastullarsi ma in teatro a controllare che i tecnici
del suono e delle luci abbiano collaudato il tutto e che i ballerini siano
arrivati in tempo per riprovare! Io sar in teatro per le sette in modo che si
possa rifare almeno l'entrata e la prima canzone! molto importante
cominciare bene!
Alla fine della prima canzone esigo che il teatro sia travolto dagli applausi!
Buon lavoro Ruggeri! E non succeda pi che certe cose debba
ricordargliele io!

DR. RUGGERI: (a capo chino) I suoi rimproveri sono lo stimolo a fare meglio! Non
succeder mai pi. Vado.

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SERENA:

(cambiando dimprovviso il proprio umore) Ma dove va, stupidone! Si


rilassi l'ora del t! Si accomodi vicino a me! Dopo avr tutto il tempo per
sistemare le cose! Lucia, si forse dimenticata di essere al mio servizio?
Se non sbaglio a quest'ora il t solitamente gi pronto!

LUCIA:

Mi scusi! Il trambusto di questi giorni mi ha scombussolato e fatto


dimenticare le sue abitudini, provvedo subito!

Lucia esce ed immediatamente rientra con l'occorrente per servire il t


SERENA:

Da te Lucia mi aspetto la massima efficienza, non dimenticarlo!

DR. RUGGERI: Come ai bei tempi! Non ho dubbi, sar un successo! Gi vedo la scena, la
musica inizia, le luci si spengono , si alza il fumo ed ecco che si accende
un occhio di bue che illumina la grande Serena, gi sento gli applausi e le
urla!
SERENA:

Come sempre del resto! Lei sempre troppo galante Ruggeri! La prego a
fine serata sar molto stanca e non ho nessuna intenzione di ricevere, n
in camerino n tanto meno pi tardi a casa! Cerchi di organizzare il tutto in
modo che la cosa non abbia molto richiamo giornalistico! chiaro?
Metta una scusa qualunque, per esempio che ho cantato anche se non
stavo in perfette condizioni fisiche e sposti a domani sera la conferenza
stampa! Non deluda, per, i miei ammiratori, li faccia passare tutti e si
scusi con loro, ringraziandoli uno per uno, sa quanto ci tengo!
Lucia! Lei cerchi di aiutarlo e si metta a sua disposizione!

DR. RUGGERI: Non si preoccupi, ci penso io! Lucia meglio che stia con lei in camerino,
le sar di aiuto!
Il Dottor Ruggeri si avvicina e salutandola le bacia la mano.
SERENA:

(ironica) Grazie! Cosa farei, senza di lei?

DR. RUGGERI: A presto!


SERENA:

A presto!

Il Dottor Ruggeri esce di scena


SERENA:

Lucia! Come mai il mio caro Aragona non ancora arrivato! (ironica ed
altezzosa) Ho bisogno delle sue cure!

Si alza e si dirige verso lo specchio.


SERENA:

Lucia! Lasciatemi sola e avvisatemi quando arriva Aragona!

Lucia esce di scena e Serena, ferma davanti allo specchio, si guarda con insistenza.

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SERENA:

Cosa mi ha spinto a lanciarmi con tanto entusiasmo in questa diabolica


interpretazione! La passione per l'imprevisto e la sorpresa? Questa volta,
per, ho sorpreso anche me! Non pensavo di essere capace di far sparire
anche me stesso! Ma solo questo? Da un lato ero stanco di vivere la
routine di tutti i giorni, sempre le solite cose, lavoro, lealt, doveri, amori;
tutte verit, i cui limiti nessuno sa, che tendono ad uccidere le proprie
idee, appiattendo ogni forma d'espressione! Dall'altro l'ambizione,
l'egoismo, il pericolo, non salvano la nostra identit, ma l'arricchiscono e ci
permettono di vivere all'insegna della creativit e dell'arte! S ora mi
chiaro, si tratta di arte! Vestito da donna aumenter la mia creativit e
accrescer la mia potenza, la potenza di vedere in me l'uomo e la donna
rincorrersi, cercarsi e improvvisamente allontanarsi e odiarsi! L'uomo e la
donna compendio divino della materia originaria in me si compenetrano e
formano un sol tutto (risata) ah! ah! ah!

Si sente bussare alla porta


SERENA:

Avanti!

LUCIA:

(aprendo la porta) arrivato il Dottor Aragona!

SERENA:

Lo aspettavo!

LUCIA:

Prego!

Entra in scena il Dottor Aragona, che si dirige frettolosamente verso Serena per salutarla.
DR. ARAGONA: Scusi il ritardo! Ho dovuto sbrigare molte cose, ma il mio pensiero era
rivolto a lei!
SERENA:

Sa, ero molto preoccupata! Dal giorno dei funerali non l'avevo pi visto e
lei sa che io non posso fare a meno delle sue cure!

DR. ARAGONA: Le sono grato, la sua stima mi lusinga!


SERENA:

Se non ha nulla in contrario, visto che si fatto tardi, io sarei pronta per
essere visitata!
Lucia, ci lasci soli!

Lucia saluta il dottore ed esce di scena


LUCIA:

Con permesso!

DR. ARAGONA: Si accomodi! Le misuro la pressione, vediamo se va tutto bene o siamo


sotto tono! In caso le dar un eccitante prima dello spettacolo.
SERENA:

Sono sicura di non avere bisogno di nulla! Forse di un calmante, mi sento


cos su di giri che non vedo l'ora di iniziare a cantare!

Intanto Il medico le misura la pressione.


DR. ARAGONA: Ottanta, centotrenta! Dimostra di essere perfettamente a suo agio,
complimenti!

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SERENA:

Cosa le dicevo? Ma dopo lo spettacolo la voglio vicino a me, nel mio


camerino! Torneremo insieme a casa da soli, Lucia ci raggiunger subito
dopo!

(Pausa)
DR. ARAGONA: (pensa) Quando rimanevo solo con lei, si che avevo bisogno di un
calmante!
SERENA:

Aragona! Cosa ha? L'ho forse messo in imbarazzo! Il suo viso sembra
essersi infuocato!

DR. ARAGONA :
SERENA:

Scusi! Mi sono distratto un attimo!

Non mi deve delle spiegazioni! Sono stata io che non mi sono espressa
bene e lei mi ha, forse, frainteso! Volevo solo dire che la sua presenza mi
rassicura e mi rilassa. Tutto qui!

DR. ARAGONA: La tensione che si accumula durante lo spettacolo enorme. Non si


preoccupi, le sar vicino!
SERENA:

La ringrazio! Adesso devo salutarla, non si dimentichi, l'aspetto!

DR. ARAGONA: (salutando) A dopo! Conti pure su di me!


SERENA:

Lucia! Il dottore ci lascia!

Lucia lo aspetta sulla porta per accompagnarlo e dopo qualche istante ritorna.
LUCIA:

Serve qualcosa?

SERENA:

Il mantello bianco!

Lucia esce di scena e rientra con il mantello, si avvicina a Serena e l'aiuta ad indossarlo.
LUCIA:

Siete bellissima!

SERENA:

Grazie!

Abbraccia Lucia a se e guardandola le sussurra.


SERENA:

Coraggio! Il successo vicino e non dobbiamo farlo aspettare! Insieme


escono di scena.

Il sipario si chiude ed inizia la musica, la soave voce di Serena e subito urla e applausi.
Pochi istanti e si riapre il sipario. La scena la stessa di prima, ma questa volta il salotto
stracolmo di fiori.
Serena entra in scena accompagnata dal suo fedele medico il Dottore Aragona.
SERENA:

Come pu osservare, mio caro, in questa casa e tornata la primavera!


Mi sento felice! Mi sembra di essere leggera come una piuma, se chiudo
gli occhi mi sembra di volare!

Cosi' dicendo volteggia per la stanza.


DR. ARAGONA: Serena! Sarebbe il caso che le ricontrolli la pressione!
SERENA:

Ma no! Non sia stupido! Mi sento benissimo, dovr darmi un calmante,

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sono cos eccitata che non so se stasera riuscir a chiudere occhio!


DR. ARAGONA: (passandole una pillola) Tenga, questa l'aiuter!
SERENA:

Lei non ha il senso dello humour! Mi prende sempre sul serio! Crede che
io abbia intenzione di dormire questa notte!

Di slancio prende il dottore e volteggiando insieme con lui gli sussurra.


SERENA:

Sono pronta a qualunque pazzia! E lei, non vuole festeggiare con me?

Lo guarda negli occhi e fissandolo lo bacia sulla bocca.


Il Dottore resta attonito e senza parole.
SERENA:

Vuole che continui?


Come vede sono capace anch'io di farla accendere come una lampada e
ardere come un bracere! Allora?

DR. ARAGONA: Mi scusi, ma non sono pronto! Sono confuso ed imbarazzato!


SERENA:

Sar per un'altra volta! Ma sicuro che ricapiter? Le donne sono cos
strane che Ma se non pronto a festeggiare, mi lasci sola a godere del
mio successo.

Il medico esce di scena in silenzio, come un cane bastonato, senza nemmeno salutare.
SERENA:

Spero, la lezione gli servir! Chi vive nel ricordo, non sapr mai cogliere le
migliori opportunit Ah! Ah! Ah!( se la ride di gusto). Ma ecco che come
una furia arriva sulla scena l'impresario Dottor Ruggeri.

DR. RUGGERI: (Urlando) Come ai bei tempi! Fuori il teatro ci saranno stati cento fra
fotografi e giornalisti e per le strade non si riusciva a passare! Ho ricevuto
mille telefonate di congratulazioni! Ho ricevuto addirittura una proposta
dall' Egitto, una serata fra le piramidi, sconvolgente!
SERENA:

Tutto qui?

DR. RUGGERI: Come tutto qui? Le pare poco? Dopo questa serata il suo onorario quasi si
raddoppier e lei mi dice tutto qui!
SERENA:

Ruggeri! Io ero qui distesa sul divano che stavo assaporando la gioia del
successo, ma lei questo non pu capirlo! Il successo va assaporato e
carezzato come una bella donna e lei, che non ha di queste attenzioni,
riesce sempre ad infastidirmi! Mi piomba qui di schianto e con quel sigaro
affumica tutto e lo sa che mi d fastidio! O lo ha dimenticato?

DR. RUGGERI: Ha perfettamente ragione! Lucia era presa dal rimettere tutto in ordine ed
io non vedevo l'ora di portarle le notizie che non ho fatto attenzione alle
buone maniere. Mi scusi lei sa quanto io mi faccia prendere dall'emozione!
SERENA:

La conosco molto bene! Le sue emozioni sono i soldi! Non ha fatto altro
che parlare di onorari e di nuove serate, ma in questo momento ho
bisogno di altro!

DR. RUGGERI: Chieda qualunque cosa e le sar data!


SERENA:

Mi Lasci sola! (pausa) Sparisca!


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Il Dottor Ruggeri esce di scena a capo chino ed entra Lucia con in mano una scatola piena
di lettere.
LUCIA:

Buona notte Dottor Ruggeri!

Il Dottor Rugggeri: Buona notte Lucia!


SERENA:

Vieni Lucia, accomodati qui vicina a me e leggiamo qualche bigliettino,


vedrai sar molto divertente!

LUCIA:

Posso?

SERENA:

Accomodati, non fare la stupida!

Lucia legge qualche bigliettino.


LUCIA:

Una poesia!

SERENA:

Leggi!

LUCIA:

SERENA:

A Serena!
Vorrei fare l'amore con lei!
Le sue mani lunghe e affusolate,
come i rami di una edera,
vorrei abbracciarle!
Ma ho paura di restare avvinghiato!
Le sue labbra morbide e carnose,
come i petali di una rosa,
vorrei baciarle!
Ma ho paura di restar punto!
So che trattasi di un sogno.
Scusatemi se oso: vorrei fare l'amore con lei!.
Elegante! Sensibile e innamorato! Mi piace questa, le altre buttatele!

Serena si fa dare il biglietto e lo rilegge in silenzio.


LUCIA:

Le altre le butto?

SERENA:

Ma certo! Mi sono stancata di tutti quelli che fanno a gara per mettersi in
mostra, prendendo in prestito qua e la frasi ad effetto! L'unico loro
pensiero di dimostrare di essere eleganti, signori e uomini veri, facendo
quasi sempre delle meschine figure! Incredibile!

SERENA:

(rileggendo la poesia) Questa molto personale! Giovane e fresca! Sono


contenta di essere musa ispiratrice! Chi la firma? Cosimo! Non mi sembra
che conosciamo nessun Cosimo! Ricordi qualcuno con questo nome?

LUCIA:

No, assolutamente!

SERENA:

Se come penso, si far avanti e allora avremo la felice sorpresa di


conoscerlo!

LUCIA:

Pensa veramente che sia innamorato?

SERENA:

Certamente! I suoi versi pulsano malinconici, di chi ha bisogno di essere


ascoltato e capito e nello stesso tempo di chi ha fame di amore e non
riesce a nasconderlo! Per questo si far coraggio e tu non trattarlo male
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quando arriver! Un uomo innamorato pu sempre servire e fare comodo,


non dimenticartelo!
Come mi piacerebbe che tutto il pubblico fosse innamorato come il nostro
sconosciuto! Ricordi quella breve poesia al pubblico?
Lucia va verso il piano e suona una vecchia canzone del repertorio
SERENA:

Al pubblico. Tu sei un pi di persone! Tu vai da zero a centomila! Tu ti


muovi sempre in tanti! Tu vai a teatro, al cinema, allo stadio! Tu batti le
mani, gridi, ridi e sospiri!
Tu esci sempre contento, sei un tipo che mi piace! Io ti amo e per te
morirei! Ma poi penso che in breve mi dimenticheresti e brameresti un
altro come me! Ed allora io resto con te e ti amo per quello che sei cos
come tu fai con me!
Serena guarda Lucia e si accorge che sta piangendo
SERENA:

Ma cosa fai, piangi?

LUCIA:

Scusi!

Serena si avvicina e abbracciandola la stringe a se, ma a questo punto e Lucia che


improvvisamente approfitta della situazione e bacia Serena.
SERENA:

(sorpresa e infastidita dal gesto di Lucia) Come ti permetti?

LUCIA:

Quando si sospira di nascosto ogni mezzuccio buono! Scusatemi la


sfacciataggine!

SERENA:

Vuoi con questo forse dire che ti sei innamorata di me?

LUCIA:

Si! Anche se me ne vergogno!

SERENA:

Vergognarsi! E di cosa? Mi hai forse ingannata, tradita, derubata! No! La


tua unica colpa quella di smaniare per la persona sbagliata!

LUCIA:

L'ho sempre saputo dal primo momento che mi sono scoperta a pensarla!

SERENA:

Pensarla? (pausa) Al femminile o al maschile? Raccontami i tuoi pensieri!

LUCIA:

Quando resto a casa da sola e l'aspetto mi scopro a fantasticare, che


arriva apre la porta e raggiante come sempre mi si avvicina e mi dice:
"Lucia mi sei mancata!" E senza aggiungere altro mi porta con s in
camera da letto! Vuole sapere se la immagino vestita da donna o da
uomo? Io la sogno vestita da donna e non le nascondo che al solo
pensiero, che sotto quei vestiti c' ci che desidero, mi eccito ancor di pi!

Serena ride di gusto mettendo Lucia in imbarazzo.


LUCIA:

Mi fa sentire pi ridicola di quanto gi non lo sia!

SERENA:

Scusami! Non avevo nessuna intenzione di ridere dei tuoi sentimenti. Tu


ami e per questo non sei ridicola, sei da ammirare ed io lo sono pi di te
perch io suscito l'amore e ancor di pi il desiderio!
Lucia! Capisci questa sottile differenza?

LUCIA:

Si, la capisco perfettamente! Molte volte gli uomini mi hanno confidato il


loro amore ed io mi sono sentita importante ed ariosa come una dea,
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come se potessi disporre di loro! Come lei di me!


SERENA:

(si avvicina a Lucia e guardandola negli occhi) Vieni andiamo a fare


l'amore!

LUCIA:

Dice davvero?

SERENA:

Certo! Dovrei forse dimenticare chi sono? (pausa) E con chi dovrei farlo;
Se non con te che mi hai ricordato chi sono!

Insieme sorridenti escono di scena.


Si chiude il sipario

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ATTO TERZO
Siamo ancora nel salotto. La scena si presenta senza alcun personaggio. Trilla il
campanello e dopo pochi attimi appare Lucia che entrando dalla porta di destra, attraversa
l'intero salotto ed esce dall' altra porta. Si sentono delle voci provenienti dall'ingresso, una
quella di Lucia, l'altra di un giovane sconosciuto.
SCONOSCIUTO:

Buon giorno! Abita qui la signora Tamburi?

LUCIA:

Si! Ma la signora a quest'ora riposa e solitamente riceve solo per


appuntamento!
Si accomodi! Non stia sulla porta!

I due entrano in salotto e restano in piedi dietro il divano.


COSIMO:

Mi permetta! Mi chiamo Cosimo Caracciolo e vengo da Napoli e le


confesso che non conosco nessuno che possa presentarmi la signora! Mi
dica come posso fare per avere un appuntamento?

LUCIA:

Lei Cosimo Caracciolo?

COSIMO:

Per l'appunto! Voglia cortesemente aiutarmi!

LUCIA:

Provi a tornare nel pomeriggio, per esempio alle cinque per il t e


cercher di aiutarla! Alla signora piace molto prendere il t in compagnia!

COSIMO:

La ringrazio!

LUCIA:

(accompagnandolo all'uscita ) Si ricordi! Alle cinque! N un minuto prima,


n un minuto dopo, le abitudini in questa casa sono importanti, se
dovesse sbagliare non saprei come aiutarla!

COSIMO:

(contento ed esuberante ) Alle cinque, non mancher!

LUCIA:

Le raccomando, una dozzina di rose rosse, le sar pi facile entrare nelle


simpatie della signora!

COSIMO:

Le sono debitore! Arrivederci a dopo!

LUCIA:

Arrivederla!

Lucia rientra in salotto e dalla porta di destra entra Serena.


SERENA:

Allora?

LUCIA:

Era il Signor Cosimo Caracciolo di Napoli! Voleva che lei lo ricevesse ed io


mi sono permessa di invitarlo per oggi pomeriggio alle cinque, mi faceva
tanta tenerezza con quel suo faccino giovane ed ingenuo e poi ho pensato
che le avrebbe fatto piacere conoscerlo!

SERENA:

Hai fatto benissimo! Non mi pare che oggi avessimo in programma delle
visite e un po di giovent ci render pi spensierate ed allegre!

LUCIA:

Ci voleva proprio, sempre le stesse facce finiscono con l'annoiare!

SERENA:

Ed uccidere ogni entusiasmo! I giovani sono pi istintivi dei vecchi! Non


sono amanti dei sotterfugi, loro vanno, inconsapevoli, diritti al bersaglio,
incuranti del pericolo!

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Suona il campanello, Lucia lascia la stanza per andare ad aprire; dopo poco rientra per
annunciare una visita.
LUCIA:

(a bassa voce): Una delle solite facce! (alzando la voce) Il Dottor Aragona!

SERENA:

Che gradita sorpresa, lo faccia entrare!

LUCIA:

Dottore, si accomodi!

Il medico timidamente entra in scena e con voce sommessa saluta.


DR. ARAGONA: Buon giorno!
SERENA:

Ma cosa c'? Non la si riconosce! Che brutta cera mio caro amico!

DR. ARAGONA: Amico?


SERENA:

Amico! Perch ha avuto dubbi sulla nostra amicizia, sui nostri rapporti!

DR. ARAGONA: Veramente dopo l'ultima volta, pensavo fosse arrabbiata con me! Le
confesso che, in queste ore, non ho pensato che a lei!
SERENA:

(interrompendolo) Lucia, ci scusi!

Lucia lascia la scena uscendo dalla porta di destra.


DR. ARAGONA: Grazie! La sua sensibilit non ha eguali! La presenza di Lucia mi
infastidiva!
SERENA:

Non si preoccupi, vada avanti!

DR. ARAGONA: Come le dicevo, non ho che pensato a Lei!


SERENA:

E vorrebbe farmi credere, che il mio umore pu turbarlo cos


profondamente, che non riusce a togliermi dalla sua ingegnosa testolina!

DR. ARAGONA: Non si prenda gioco di me!


SERENA:

Allora, perch non mi guarda negli occhi e si fa coraggio!

DR. ARAGONA: Ho paura!


SERENA:

Paura?

DR. ARAGONA: Non so cosa mi stia capitando, la penso e la desidero! Mai, avevo
desiderato cos una donna!
SERENA:

Una donna?

DR. ARAGONA: Capisce, perch sono preoccupato?


SERENA:

No! Assolutamente! Anzi, mi stupisco che un uomo intelligente come lei


abbia paura dell' amore!

DR. ARAGONA: Lo chiamate amore?


SERENA:

Se la passione che l'agita e la fa star male accompagnata dal desiderio


di possesso e di sesso, lei come lo chiamerebbe? (pausa) Vuole
possedermi? Vuole che io sia sua?

DR. ARAGONA: Penso proprio di si!


SERENA:

Allora questa volta la diagnosi gliela faccio io! Lei si follemente


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innamorato mio caro!


DR. ARAGONA: Non me lo sarei mai immaginato! Non riesco a nasconderlo, la desidero
ardentemente!
E cos dicendo si avvicina a Serena come per baciarla.
SERENA:

Se non ricordo male, non molto tempo fa mi ha rifiutata! (ironica) E non le


nego che ci sono rimasta molto male!

DR. ARAGONA: Me ne duole!


SERENA:

La capisco! Ma lei ora cerchi di capire me, devo essere sicura dei miei
sentimenti, mi dia il tempo di riflettere!

DR. ARAGONA: Potremmo comunque vederci, fare colazione insieme, potrei venire a
prendere il t oggi pomeriggio! Stare insieme da soli! Non pensa?
SERENA:

Pensavo la stessa cosa, la ringrazio! Mi ha capito perfettamente!

DR. ARAGONA: Le dar tutto il tempo che vorr! L'importante che le possa stare vicino!
SERENA:

Adesso mi voglia scusare! (cambiando tono, a chiudere il colloquio,


chiama con risolutezza) Lucia!

Lucia entra in scena


LUCIA:

Signora ha chiamato?

SERENA:

Si, Lucia! Accommpagni il Dott. Aragona che ci lascia! Il Dottore sar


nostro ospite per il t, oggi alle cinque!

LUCIA:

Signora! Mi scusi! Oggi mi aveva promesso che saremmo uscite insieme e


mi avrebbe accompagnata dalla sarta! Sa quanto io ci tenga al suo
giudizio e ai suoi consigli!

SERENA:

Lucia! Il dottore mi ha completamente disorientata! Dottore mi ha fatto


dimenticare che avevo gi un impegno! Non se la prenda a male! Ci
vedremo appena possibile, mi creda sar mia cura invitarla molto presto!

DR. ARAGONA: Ci conto!


Il Dottore e Lucia escono di scena.
LUCIA:

(dall'ingresso voce fuori secna) Dottore, arrivederla!

Lucia rientra in scena.


SERENA:

Lucia sei stata grande! Mai intesa fu tanto perfetta! Cosa farei senza di te?

LUCIA:

Grazie! Non si dimentichi che servirla un dovere ma anche un piacere!

SERENA:

E allora comincino i preparativi per ricevere il nostro giovane amico!

Serena esce di scena e Lucia rimasta sola sposta il divano sul fondo della scena verso
destra e porta il tavolino al centro. Intanto l'orologio a cuc suona le cinque e nello stesso
istante ecco il trillo del campanello della porta di ingresso.
Lucia va ad aprire.
LUCIA:

(voce fuori scena) Ben arrivato signor Cosimo! Mi segua!


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Cosimo e Lucia entrano in scena.


LUCIA:

Si accomodi, la signora non tarder!

Lucia esce di scena, Cosimo resta solo e si aggira per il salotto confuso e imbambolato.
Dalla porta di destra non tarda ad entrare Serena che lo coglie di sorpresa,
sopraggiungendo da dietro.
SERENA:

Buona sera mio caro! Voleva conoscermi? Eccomi!

COSIMO:

(girandosi di scatto) Oh, Non credo ai miei occhi!

SERENA:

Cosa la stupisce?

COSIMO:

La sua bellezza! (si sofferma a guardarla in contemplazione).

SERENA:

Su, coraggio! Non ha mai visto una donna? Non vorr passare il
pomeriggio a guardarmi?

COSIMO:

Mi scusi! Le avevo portato... (presenta a Serena una dozzina di rose rosse


dal lunghissimo gambo) Mi permetta di offrirle queste rose, unico fiore
degno della sua femminilit!

SERENA:

Grazie! Molto gentile! Anche se la frase laveva gi preparata prima, non


male! (girandosi verso la porta chiama la domestica) Lucia!

LUCIA:

(rientrando) Si!

SERENA:

Vuole mettere queste rose in un vaso e metterle qui al centro del tavolo!
Poi serva pure il t, intanto che io e il signor Cosimo facciamo
conoscenza!

Lucia esce di scena e, Serena e Cosimo si accomodano al tavolo.


SERENA:

Allora signor Cosimo ci racconti qualcosa di Lei! Sono molto curiosa di


scoprire chi si nasconde dietro quei versi cos diretti e passionali!

COSIMO:

Avevo paura di sbagliare! Ci ho pensato molto, prima di decidermi a


mandarli! Avevo il dubbio che potessero sembrare volgari o fraintesi! Non
capiti!

SERENA:

Le garantisco, che ha qualunque donna fa piacere sapere che un uomo la


desideri!

COSIMO:

Sono stato un po troppo crudo?

SERENA:

No! stato giovane ed esuberante, come effettivamente ! Ma anche


molto passionale ed questo che ha stuzzicato la mia curiosit e le ha
permesso di conoscermi!

COSIMO:

Gliene sono grato! Spero di non deluderla!

SERENA:

Sono tutta orecchie!

Lucia rientra con la teiera


COSIMO:

Sono il conte Cosimo Caracciolo! Giovane avvocato del foro di Napoli! Da


un po di tempo, per, ho lasciato la mia citt e ho cominciato a seguirla
per tutta lItalia, rincorrendola di citt in citt, di teatro in teatro, senza

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avere mai la possibilit di avvicinarla!


Solo adesso che si esibita a Roma, nella sua citt, mi stato possibile
sapere dove abitava ed allora mi sono fatto coraggio!
LUCIA:

Quanti cucchiaini di zucchero?

COSIMO:

Due grazie!

SERENA:

Lucia, ci lasci soli! Grazie!

LUCIA:

(esce di scena salutando) Con permesso!

I due restano soli, e insieme sorseggiano il t accompagnato da qualche biscottino,


fissandosi intensamente uno gli occhi dell'altro.
Hanno appena finito di bere quando il giovane conte si alza e girando attorno al tavolo si
inginocchia a Serena.
COSIMO:

(smielato) Non ho mai voluto credere ai quanti mi parlavano di una


bellezza maliarda e una voce seducente, che mettono in corpo una tale
trepidazione da sentirsi venire meno. Mi sento agitato, indifeso e soffocato
dal mio stesso indomabile desiderio per voi.

Cosimo si fa coraggio, le prende la mano gliela bacia e poi dolcemente la invita ad alzarsi.
Serena accetta l'invito e alzatasi si ferma vicinissima a lui, alcuni attimi di pausa e il Conte
non pu fare a meno di tentare di baciarla, ma a questo punto Serena lo blocca.
SERENA:

(irata) Ah! Dove abbiamo lasciato la galanteria! Crede che io sia tipo da
cedere alle avance del primo venuto! Non nego che le attenzioni di un bel
giovanotto possano fare piacere, ma debbo criticarla e rimproverarla
aspramente! Lei ha creduto troppo nelle sue arti di amante e ha fatto il
passo pi lungo della gamba! Mi creda mio caro conte, il mio cuore ha
incontrato e contrastato ben altre lusinghe e di ben altra provenienza! Il
suo eccitamento le stato fatale, mi spiace per il suo fratellino, che dovr
ritornare nelle dimensioni da passeggio, senza adempiere alle speranze
destate!

COSIMO:

(a capo chino) Devo ritirarmi in buon ordine senza almeno sperare di


essere perdonato o di avere ancora la possibilit di rivederla?

SERENA:

Vada speranzoso! Confidi nella sua giovent e nella sua fresca bellezza!

COSIMO:

Addio!

SERENA:

Arrivederci!

Cosimo alza gli occhi per incontrare quelli di Serena e poi esce di scena.
Nello stesso istante entra entusiasta e baldanzoso il Dottor Ruggeri.
DR. Ruggeri:

Buona sera mia cara!

Ma di fronte Serena con il dito indice puntato contro, lo invita a uscire. Il Dott. Ruggeri
intuisce e torna indietro su i suoi passi verso lingresso, a questo punto entra Lucia che lo
annuncia.
LUCIA:

Il Dott. Ruggeri!

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DR. RUGGERI: Buona sera mia cara!


SERENA:

(come nulla fosse successo) Oh! Il mio caro impresario! Quale nuove?

DR. RUGGERI: Notizie sensazionali! San Carlo a Napoli! Petruzzelli a Bari! Rendano a
Cosenza! Alla prenotazione gi tutto esaurito!
SERENA:

Non avevo dubbi! Ma se la cosa la rende cosi felice sono contenta per lei!

DR. RUGGERI: Sempre ironica! Lo so perfettamente che le fa piacere tanto quanto a me!
SERENA:

Non posso negare che in altri momenti questa notizia mi avrebbe fatto fare
i salti di gioia e dalla contentezza le sarei saltata al collo riempendolo di
baci! Era forse questo che si aspettava? Non se la prenda! In questo
momento ho per la testa ben altro e quanto pi cerco di non pensarci,
tanto pi mi sorprendo ad arrovellarmici.

DR. RUGGERI: Mi spiace che abbia qualche problema! Sappia che, pu fare affidamento
su di me, in qualunque momento e per ogni cosa!
SERENA:

Non c' bisogno che me lo ricordi! La cosa non mi stupisce affatto! La


gallina dalle uova d'oro va conservata, amata e riverita! Non diceva cos?

DR. RUGGERI: Ma cosa dice? Chi le ha riferito certe malignit?


SERENA:

La persona alla quale l'avete detto! Voi uomini per fare i galanti oltre
misura e per fare credere ad un donna quanto questa vi interessi, vi aprite
a grosse confidenze, nella speranza di ottenere qualche mollica di quel
pane, che come avrebbe dovuto capire, era gi mio!

DR. RUGGERI: (sentitosi scoperto) Serena, lei sa quanto io labbia desiderata e la desideri
ancora e quanto ho fatto perch se ne accorgesse e interessasse! Ma
nulla! N un cenno! N una parola, che mi possa far sperare! Anzi mi ha
messo in competizione con Aragona!
SERENA:

Aragona?

DR. RUGGERI: Pensa che non abbia visto come da un po di tempo guardi il suo caro
dottoruccio! Come lui non la lascia mai sola e con la scusa di visitarla, le
sta vicino come un cagnolino alla sua padroncina!
SERENA:

Lei, pensa che io possa cedere o desiderare un uomo, solo perch


presente e mi sta sempre vicino! Non mi faccia ridere! Un uomo energico
e grintoso come lei sconfitto dalla competizione, al punto che ha rinunciato
e preferito passare ad altre conquiste!

DR. RUGGERI: Lucia una ragazza intelligente e stupenda! Quando ho avuto modo di
lavorare con lei, mi sono piacevolmente accorto delle sue qualit e mano
mano che la frequentavo ho capito che tra noi poteva nascere qualcosa!
Ho cercato di interessarla e di farle capire quanto mi piacesse, ma non
pensavo che fosse gi innamorata!
SERENA:

Siamo tutti in trappola! Ognuno di noi dovr farsi una ragione di quello che
pu avere e di quello che non pu avere ed questo che mi turba e mi
angoscia!(pausa) Vuole un consiglio? Inviti Lucia a passare una serata
con lei! La porti a cena in un bel ristorantino a lume di candela e non badi
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a spese!
DR. RUGGERI: Posso?
SERENA:

Se glielo dico io!

Ma il Dottor Ruggeri sorpreso continua a fissarla ed allora Serena infastidita lo scuote


rimproverandolo.
SERENA:

(urlando) Vada! E non si faccia vedere per qualche giorno!

Il Dottor Ruggeri esce dalla scena senza nemmeno salutare. Serena finalmente sola si
avvicina allo specchio dietro il divano.
SERENA:

Il delitto di farsi desiderare ed essere sedotta stato commesso (risata)!


La natura mi ha giocata, ed io lho sconfitta, ponendomi in un luogo
diverso da quello dove lei, cattiva, mi aveva collocata! La mia creativit
esploder ancora trover lalibi perch il giovane conte possa essere
mio! Il caso difficile e delicato, il fine, gradevole per, giustifica i mezzi.
Dopotutto non l'ho detto io! ( si gira verso il pubblico e avvicinandosi al
proscenio urla) Lo avr!!

A questo punto Serena pensosa si aggira per il salotto nervosamente, all' improvviso si
ferma e chiama con decisione la sua segretaria.
SERENA:

Lucia!

Lucia entra in scena


LUCIA:

In cosa posso servirla?

SERENA:

Ho bisogno di prepararmi per questa sera!

LUCIA:

Aspetta qualcuno?

SERENA:

Si!

LUCIA:

Non sapevo che avesse un appuntamento!

SERENA:

Infatti!

LUCIA:

(perplessa) Ha gi qualche idea?

SERENA:

Portami qualche vestito! Voglio scegliere il pi adatto per l'occasione!

LUCIA:

(uscendo di scena) In un attimo sono da lei!

SERENA:

(aggirandosi per la stanza, pensa) Il vestito estremamente importante!


La voluttuosit di un abito crea la giusta atmosfera! Partire con un errore
sarebbe drammatico e irrecuperabile! L' effetto sorpresa determinante
ed dalla mia parte! Devo essere io a condurre le danze!

Intanto rientra Lucia con alcuni abiti.


SERENA:

(eccitata) Brava! Dammi il primo! (indicandolo) Quello con le bretelline! Mi


ha gi accompagnato e portato fortuna in mille altre situazioni!

Tenendolo per le bretelline davanti a se, lo guarda con attenzione.

24

SERENA:

Bellissimo ed audace mette in evidenza tutto ci che in una donna c' da


guardare! Ma giusto mostrare? O meglio nascondere e lasciare libert
all'immaginazione? (pausa) Dammi quello giallo! pi serioso!

Lucia le passa il vestito giallo.


SERENA:

(guardandolo) E se fossi fraintesa? Se pensasse che detesto essere


guardata? Mi sentirei goffa, come se volessi nascondere qualcosa! E
l'effetto sorpresa? (pausa) Ho trovato! Pantalone, giacca e cilindro! Tutto
bianco!

LUCIA:

Ma non ha un vestito cos!

SERENA:

Sei o no la mia segretaria? Ti do al massimo un ora e lo voglio qui!

LUCIA:

(uscendo di scena) Sar fatto!

SERENA:

Aspetta! La cena?

LUCIA:

La cena? Ha intenzione di cenare a casa?

SERENA:

Certamente! Una cena per due! Due omelette e una bottiglia di


champagne! Al resto pensaci tu!

LUCIA:

Se non c' altro, vado!

SERENA:

Vai pure! E cerca di non tradirmi, sapr ricompensarti!

Lucia esce di scena senza rispondere. Serena rimasta sola si compiace di quanto stia
architettando.
SERENA:

Ed ora se sei grande, dimostralo!

Si chiude il sipario.
Si riapre il sipario sulla stessa scena, in mezzo alla stanza c' il tavolino gi imbandito con
sopra al centro un candelabro a tre candele. Dalla porta di destra entra in scena vestita di
bianco, pantalone giacca e cilindro, la grande Serena, che si avvicina al tavolino e con
scrupolosa attenzione controlla che tutto sia in ordine.
Dalla porta in fondo entra Lucia.
LUCIA:

Signora! tutto di suo gradimento? O qualcosa non come ha chiesto?

SERENA:

tutto perfettamente in ordine! Hai preparato le uova e lo champagne?

LUCIA:

Cosi' come ha ordinato!

SERENA:

Benissimo!

Serena nervosamente continua a girare intorno al tavolino.


LUCIA:

Se le sembra che si potesse fare meglio, lo dica!

SERENA:

No! Il fatto che sta tutto a posto, se qualcosa mancava o non era al suo
posto, nell' attesa avremmo saputo che fare!

LUCIA:

molto nervosa! Se mi concesso, chi aspetta?

SERENA:

Nessuno! Ma prevedo novit! Questa maledetta attesa mi spazientisce!


Devo cercare di stare calma e frenare i miei istinti! Altrimenti va tutto a
25

puttane!
LUCIA:

Come?

SERENA:

A puttane! hai sentito benissimo!

Suona il campanello; Lucia si volta ed esce dalla porta di destra per andare ad aprire,
qualche istante e rientra annunciando la visita.
LUCIA:

Il Dottore Aragona!

SERENA:

(incredula e disperata) No!!! (pausa) Lo faccia entrare!

LUCIA:

Prego!

DR. ARAGONA: Buona sera, Serena!


SERENA:
DR. ARAGONA:

Buona sera dottore! Quale buon vento?


Ero preoccupato per la sua salute e mi sono detto, perch non passare a
farle visita?
Ma non sospettavo di trovarla cos in forma! Vedo e stupisco! E mi rendo
conto che non c' bisogno di me!

SERENA:

Lei un uomo intelligente! Per questo l'ammiro e la tengo in


considerazione!

DR. ARAGONA:

Si! Sono tanto intelligente da capire che ho fatto la figura dello stupido! Lei
sa benissimo perch sono qui! Sa cosa ho sofferto nello scoprire che non
posso vivere senza di lei! E per tutta risposta cosa apprendo? Che attende
un altro! E tutto lascia presagire una serata romantica!

SERENA:

Io lo spero! Ma lei non si rassegni! Continui pure a sperare! La cosa mi


farebbe molto piacere! Dopotutto la vita sempre un crudele capriccio e
quando ne finisce uno eccone un altro, che ti fa sognare, che ti prende la
testa e il cuore e non ti lascia mai sola, e quando meno te lo aspetti ti
riempie di felicit! (si avvicina al suo medico, lo carezza in viso
cercandone un reciproco conforto e poi disincantata continua) Ora mi lasci
sola con i miei capricci!

DR. ARAGONA: A questo punto, non mi resta che chiederle scusa! Mi sento come un
intruso, un estraneo, che vuole per forza entrare in casa sua!
Intanto entra Lucia
SERENA:

In casa mia?

DR. ARAGONA: Nei suoi pensieri! Nel suo cuore! Dove per non mi sembra ci sia posto!
SERENA:

Ha ragione! Il mio cuore e i miei pensieri sono altrove! Ma questo non


cancella la stima che ho per lei! N il bisogno di sapere che lei esista e mi
desidera! Tutto questo per me uno stimolo a vivere e a superare
qualunque imprevisto sia sul lavoro che in amore, come potrebbe
accadere per esempio questa sera!

DR. ARAGONA: Non so cosa augurarmi? Se saperla felice insieme ad un altro o trovarla
qui, domani, sofferente e addolorata, nella speranza che voglia cercare

26

SERENA:

conforto fra le mie braccia!


Nel dubbio, amareggiato e sconfitto, la saluto e mi congedo facendole i
miei pi sentiti auguri!
La ringrazio! Sapevo di potere contare sulla sua comprensione e amicizia!
(Avvicinandosi lo stringe a se baciandolo sulla fronte) E mi permetta di
essere io a scusarmi con lei!

Aragona saluta accennando un inchino ed esce accompagnato da Lucia. Serena risponde


con il solo gesto della mano e rimasta sola si siede fissando disperata l'orologio a cuc.
SERENA:

Maledetto cuc! Inesorabile batti il tempo che scorre veloce! Ed io insieme


a te, impaziente, impazzisco nell'attesa!

Il cuc segna le venti e Lucia entra in scena


LUCIA:

Signora! Si fatto tardi! Servo la cena?

SERENA:

(alterata) Non rompermi! (cambiando immediatamente tono) Scusami!


Sono nervosa! L'attesa mi spazientisce! Sono una stupida! Servi pure la
cena! (pausa) Romantica per due, come stabilito!

Lucia si avvia verso la porta quando ecco il campanello suonare. Lucia esce di scena e
Serena ferma al centro della stanza, attende; pochi attimi ed ecco Lucia rientrare.
LUCIA:

Il conte Cosimo!

SERENA:

Fatelo entrare!

LUCIA:

Prego!

Entra in scena il giovane conte che alla vista di Serena rimane esterrefatto.
COSIMO:

(quasi balbettando) Spero di non disturbare?

SERENA:

Affatto! Lei l'ospite pi gradito!

Cosi' dicendo si avvicina al conte e gli porge la mano costringendolo a chinarsi per farsela
baciare.
COSIMO:

La sua eleganza mi abbaglia!

SERENA:

Bando ai convenevoli! Stavo per mettermi a cena!

COSIMO:

Ho sbagliato? Non ho pensato minimamente che potesse essere


impegnata e che fosse l'ora di cena! La brama di rivederla, di poterle
riparlare e spiegarmi era troppo forte che mi ha fatto passare di mente
tutto il resto! (Indietreggiando verso l'uscita) Scusi ancora!

SERENA:

(voluttuosa) Ma dove va? Conte, io ormai la conosco pi di quanto lei


possa immaginare: la poesia e la sua esagerata vitalit la tradiscono e;
certa che avrebbe desiderato rivedermi e non solo rivedermi, ho pensato
bene di fare preparare anche per lei!

COSIMO:

Sono convinto, che si stia prendendo gioco di me! Ma il solo pensiero che
mi stesse aspettando, mi entusiasma cos tanto che non posso fare a
meno di crederci!

SERENA:

Allora, accomodiamoci!

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Il conte galantemente fa accomodare Serena e poi si va a sedere di fronte.


LUCIA:

Posso servire?

SERENA:

Prego!

Lucia accende le candele nel candelabro al centro del tavolo e poi passa a servire le due
omelette.
SERENA:

Le uova sono la mia passione! Spero siano di suo gradimento!

COSIMO:

Le uova? Oh certamente! Queste poi, sono squisite!

SERENA:

Aveva mai pensato a quante qualit hanno le uova?

COSIMO:

Non immaginavo che avremmo dovuto parlare di uova, diversamente mi


sarei preparato!

SERENA:

(Divertita dalla battuta) Non si crucci! Ci sono qua io per insegnarle tutte le
propriet e le qualit che nascondono! Sa, almeno, da dove nasce un
uovo?

COSIMO:

Questo lo so! Dal...

SERENA:

(interrompendolo) Le credo sulla parola! E la cosa (pausa) non la


sorprende? Da un buchino cos piccolo tanta bont!

COSIMO:

La deludo, se le confesso che non ci avevo mai pensato?

SERENA:

Un po! Pensavo che anche lei come me fosse mosso alla ricerca di
piaceri diversi e spesso proibiti.

COSIMO:

Non ho intenzione di continuare a deluderla! Le garantisco che Il mio


pensiero non va pi alla gallina!

SERENA:

Pensa, che io le possa offrire la stessa bont?

COSIMO:

Io penso, che possa offrire, molto di pi?

SERENA:

Credo anch'io, ma lei conosce questo tipo di piacere?

COSIMO:

Si!

SERENA:

E in tal senso, ha gi avuto modo di cogliere le differenze fra quello


dell'uomo e della donna?

COSIMO:

Uomo? Ma impazzita! Non ci riuscirei nemmeno!

SERENA:

E se l' uomo fossi io?

Con la mano indica il suo vestito da uomo.


COSIMO:

Non avrei dubbi! Accetterei per conoscerne le differenze!

Serena si alza, gira intorno al tavolo per raggiungere il conte e prendendolo per mano lo
invita a seguirla ed insieme escono dalla porta di destra.
Entra in scena Lucia che sgombra la tavola e lascia al centro del tavolo lo spumante e due
bicchieri, pochi attimi ed ecco rientrare dalla porta di destra il Conte che vedendo Lucia,
non pu fare a meno di comunicarle la sua felicit.

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COSIMO:

Lucia! Sono l'uomo pi felice del mondo! Credetemi, mi sento come se i


miei piedi non fossero per terra! Non mi so spiegare, mi sembra di volare
sui miei stessi passi!

LUCIA:

Ne sono felice per voi! So quello che provate! successo anche a me!
Amare come lievitare! Essere in un'altra dimensione! Le auguro di
averne molti di questi momenti! Mi creda, non per deluderla ma amare
anche soffrire! Quanto pi si va avanti negli anni tanto pi la paura di
soffrire ci attanaglia e non si riesce pi ad essere liberi ed istintivi come
lei adesso! Si goda, fino in fondo, questo attimo di felicit e non tenga
conto di quanto le ho detto! Lo prenda come un mio sfogo personale e mi
scusi!

Lucia, come se si fosse accorta di essere andata fuori binario, lascia frettolosamente la sala
uscendo dalla porta sinistra ed ecco che dalla porta di fronte entra Serena ancora vestita da
uomo.
SERENA:

Non le dia retta, mio caro! Alla nostra Lucia sempre piaciuto filosofare
sull'amore! Un ritornello che conosco bene, quello della felicit che dura
tanto quanto il sospirato attimo del piacere fisico.

COSIMO:

Lei non daccordo?

SERENA:

Non ho detto questo! Ho detto che conosco bene il discorso e penso che
non sia affatto il momento di parlarne! Scopriremmo che la tristezza e la
malinconia sono tanto vicini e pronti ad affacciarsi per rovinarci tutto
questo! Tanto vale giocare di anticipo e continuare ad illuderci della nostra
felicit!

Il Conte si avvicina al tavolo e prende la bottiglia di spumante


COSIMO:

Serena! Lei oggi ha creato un uomo! Non potr mai dimenticarla! Sar
sempre presente nei miei sogni e nei miei ricordi! Mi permetta di brindare
a questo momento, che possa durare all'infinito!

Serena si avvicina al tavolo, il conte le porge una coppa di spumante ed insieme brindano.
SERENA:

Cosimo! stata una serata indimenticabile anche per me! Ma creda


perch questa serata si possa ricordare cos bella e irripetibile, dobbiamo
salutarci ora!

COSIMO:

Non riesco a credere alle mie orecchie! Vuole che vada via? Io pensavo di
poter restare! Passare la notte qui! Carezzarla, abbracciarla, continuare
ad amarla! Ora che l'ho avuta, non ho nessuna intenzione di rinunciarci!
Tanto meno di essere usato e buttato come uno straccio da cucina!

SERENA:

I maschi, non avete mai mezze misure! O vi sentite super uomini! O


stracci da cucina! Non questo il problema! Le sto solo dicendo, che la
felicit di cui abbiamo goduto gi un ricordo!

COSIMO:

Continuo a non capire!

SERENA:

(determinata) Lucia!

LUCIA:

(entrando) Si?

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SERENA:

Il conte ci saluta! Accompagnatelo!

COSIMO:

Desidero una spiegazione!

SERENA:

Come vuole! La verit e che io suscito in lei un desiderio cos grande che
non le permette di lasciare questa casa e come tutti gli altri che mi
desiderano finir con essere mio schiavo! Potr fare di lei quello che
voglio, farla diventare lo zimbello di tutti! Essere sulla bocca dei suoi
migliori amici, che racconteranno come si sia ridotto dietro ad una
cantante! (breve pausa) Vuole questo?

COSIMO:

Questo significa che lei non mi ama?

SERENA:

No! Significa solo che io ho avuto quello che desideravo e lei no!

COSIMO:

Perch, non desiderarlo ancora?

SERENA:

E chi le dice il contrario!

COSIMO:

Allora perch il prezzo del desiderio per me dovrebbe essere tanto alto, se
anche lei mi desidera ancora?

SERENA:

Perch lei non ha avuto ci che desiderava ma quello che le ho concesso!


Ma se cos deciso ad avere di pi, bisogna che sia pronto a tutto!
(Incalzando e aumentando il tono della voce) sicuro di desiderarmi
contro tutto e tutti?

COSIMO:

Si!

A questa risposta Serena risponde con altrettanta decisione e si toglie la parrucca


scoprendo la sua vera identit.
SERENA:

E cosi?

Il conte allibito, deluso cerca di ribellarsi.


COSIMO:

un omosessuale! Un anormale! Un perverso! (pausa) Io lo racconter a


tutti e per voi sar la fine!

SERENA:

Sono un transessuale? Un omosessuale? Un perverso? Non lo so! La


verit e che io desto, in lei come negli altri, piacere, avidit, libidine,
(pausa) un bisogno sfrenato di me e questo mi basta.

COSIMO:

Lei suscita desiderio con l'inganno!

SERENA:

E cosa ci trova di cos strano? Le donne si truccano da sempre! In molti


popoli antichi e moderni il maschio fa lo stesso! Chi pi, chi meno, cerca e
ricerca l'espediente, il trucco per piacere e colpire l'immaginazione
dell'uomo o della donna che desidera. Solo perch la morale corrente
vieta ad un maschio di corteggiare un altro maschio, vuole condannarmi?

COSIMO:

Si! Perch mi fa schifo! E non cerchi di convincermi con tutto questo giro
di parole! Se posso darle un consiglio scappi, perch da qui a poco
arriveranno le guardie e per lei sar la fine!

LUCIA:

Conte! Io stessa, quando l'ho vista la prima volta, l'ho incoraggiata perch
in lei c'era il sogno dell'amore e adesso, se non contento, mi fa sentire in

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colpa. Cerchi di capire e di farsene una ragione. Sappia che ci sono molti
uomini che giureranno di avere fatto l'amore con la divina! E lei sar
trascinato nel fango! Non sia cos deluso ed amareggiato da volere
dimenticare la felicit, che poche ore fa ha gioiosamente vissuto!
SERENA:

A questo punto non ci resta che salutarci! La strada la conosce e sono


sicura che la rivedremo! Lei come tanti altri non potr fare a meno di
ricercarmi, di corteggiarmi, sperando, nuovamente, di potere assaporare
ci che l'ha sconvolto, piacendole!

LUCIA:

(indicando la porta) Prego, signor Conte!

Il Conte segue Lucia ed insieme escono.


Serena rimasta sola si ricompone e raggiunto il proscenio si inchina.
Scende il sipario

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