Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
solo i diritti reali ma anche i c.d. diritti della personalit (diritto al nome, allimmagine, ecc). Il
rovescio, sia del diritto di credito sia del diritto reale, costituito dal dovere.
Diritti potestativi: consistono nel potere di operare il mutamento della situazione giuridica di un
altro soggetto. Il diritto potestativo si esercita con la dichiarazione del titolare del potere a lui
attribuito indirizzata al soggetto passivo (dichiarazione recettizia)
Interesse legittimo: specifico potere riconosciuto al privato, portatore di interessi coinvolti
dallazione pubblica (ex. candidato di un concorso), di controllo della regolarit dellazione
pubblica e di impugnativa degli atti eventualmente viziati.
Situazioni soggettive passive
Dovere generico di astensione: che incombe su tutti come rovescio della figura del diritto assoluto;
Obbligo: cui tenuto il soggetto passivo di un rapporto obbligatorio, a cui fa riscontro nel soggetto
attivo la pretesa, ossia il potere di esigere il comportamento;
Soggezione: che corrisponde al diritto potestativo.
Onere: diversa dalle figure di situazioni sog. passive innanzi considerate. Essa ricorre quando ad un
soggetto attribuito un potere, ma lesercizio di tale potere condizionato ad un adempimento (che
per essendo previsto nellinteresse dello stesso soggetto, non considerato obbligatorio e quindi
non prevede sanzioni per lipotesi che resti inattuato).
Acquisto dei diritti
Il rapporto giuridico si costituisce allorch il soggetto attivo acquista il diritto soggettivo.
Lacquisto indica il fenomeno del collegarsi di un diritto con una persona che diventa il titolare; pu
essere di due specie: a titolo originario, quando il diritto soggettivo sorge a favore di una persona
senza essere trasmesso da nessuno; a titolo derivativo, quando il diritto si trasmette da una persona
ad unaltra.
Titolo dacquisto o, come anche si dice, causa adquirendi latto o il fatto giuridico su cui si fonda
lacquisto di un diritto da parte di un soggetto che giustifica lacquisto.
Com chiaro nellacquisto a titolo derivativo si verifica questo fenomeno: il diritto che appartiene
ad una persona passa ad unaltra. Questo fenomeno si chiama successione: esso indica il mutamento
del soggetto di un rapporto giuridico (o di un complesso di pi rapporti giuridici).
Autore o dante causa: colui che per effetto della successione perde il diritto;
Successore o avente causa: chi lo acquista.
Nella successione pu verificarsi non soltanto il mutamento del soggetto attivo del rapporto
(successione nel lato attivo), ma anche quello del soggetto passivo (successione nel lato passivo; ex.
lerede succede nellobbligo di pagare i debiti del defunto).
La successione di due specie: a titolo universale quando una persona subentra in tutti i rapporti di
unaltra persona e, cio, sia nella posizione attiva sia in quella passiva; a titolo particolare, quando
una persona subentra in un determinato diritto o rapporto (o in pi rapporti determinati).
LA PERSONA
Persone fisiche: sono al tempo stesso gli autori del fenomeno giuridico ed i destinatari delle
regole che il diritto pone. Luomo, cio, caratterizzato dalla corporeit donde la qualificazione come
persona fisica.
Capacit giuridica: lidoneit a divenire titolari di diritti e di doveri - quando si realizzano le
rispettive fattispecie acquisitive - e nel nostro ordinamento, per le persone fisiche, attribuita dal
legislatore, per il fatto solo della nascita
Capacit di agire: lidoneit a compiere validamente atti giuridici che consentano al soggetto di
acquisire ed esercitare diritti o di assumere ed adempiere obblighi.
INCAPACITA DAGIRE: In maniera speculare rispetto alla capacit dagire, essa linidoneit
del soggetto a compiere atti giuridici che gli consentano di acquisire ed esercitare diritti o di
assumere ed adempiere obblighi.
Pu essere di due tipi: LEGALE e NATURALE
LEGALE: in cui rileva non tanto il fatto che il soggetto sia concretamente incapace (quanti
minorenni sono pi maturi e saggi di uomini adulti!) di intendere e di volere nel momento in cui
pone in essere latto; bens solo ed esclusivamente il fatto che lo stesso si trovi in determinate
situazioni, che analizziamo:
-minore et e interdizione danno luogo ad INCAPACITA ASSOLUTA (non si pu compiere
atti di straordinaria amministrazione, n quelli di ordinaria amministrazione).
-Minore et: la maggiore et fissata al compimento del diciottesimo anno; fino ad allora del
minore si occupano i genitori, e, se questi mancano o non possono, il tutore. Gli atti posti in essere
da un minorenne sono annullabili (unica eccezione si ha quando il nimorenne abbia, con raggiri
idonei a trarre in inganno il terzo, occultato la propria minore et). Latto annullabile pu essere
impugnato dal rappresentante legale del minore (genitore esercente la potesta, o, qualora manchi,
dal tutore) oppure dallo stesso minorenne quando sia divenuto maggiorenne, entro cinque anni dal
raggiungimento della maggiore et. Non pu mai, viceversa, essere impugnato dalla controparte
maggiorenne (si parla perci di negozi claudicanti). Onde evitare che il minore resti escluso dal
consorzio sociale, egli pu compiere gli atti che siano necessari a soddisfare le esigenze della
propria vita quotidiana.
-Interdizione: determina una situazione di incapacit di agire del soggetto, identica a quella in cui
si trova il minore, cio di incapacit assoluta, quindi non pu compiere n gli atti di straordinaria
amministrazione, n quelli di ordinaria amministrazione. Dellinterdetto si occupa il tutore.
Linterdizione pu essere giudiziale: lincapacit leffetto di un provvedimento del giudice che
accerta lo stato di inidoneit della persona a curare i propri interessi; o legale: lincapacit prevista
da apposite norme dellordinamento come conseguenza automatica a particolari condizioni
(detenzione per pi di 5 anni, ecc.). Anche per linterdetto vale la regola che tende a non emarginare
il soggetto dal consorzio sociale: pertanto potr compiere gli atti che siano necessari a soddisfare
le esigenze della propria vita quotidiana. Altra differenza tra interdetto giudiziale e legale che il
secondo mantiene il diritto di compiere atti a carattere personale (ad es. matrimonio, testamento,
riconoscimento di figlio naturale), mentre il primo subisce limitazioni sia patrimoniali, che
personali. Linterdizione essendo particolarmente pesante per il soggetto ed ha carattere residuale; si
applica ai casi pi gravi, privilegiandosi di gran lunga lamministrazione di sostegno.
-Lemancipazione e linabilitazione danno luogo allINCAPACITA RELATIVA (si possono
compiere gli atti di ordinaria amministrazione, ma non quelli di straordinaria amministrazione per
questi ultimi occorre in entrambe le figure il curatore il quale non si sostituisce -come genitore per
minori e tutore per interdetti ma integra la volont dellincapace previa autorizzazione giudiziale):
-Emancipazione: pu, oggi essere conseguita solo dal minore che vanga ammesso dal tribunale a
contrarre matrimonio prima del diciottesimo anno. In tal caso il minore emancipato di diritto. Il
minore emancipato pu anche essere ammesso a svolgere unattivit dimpresa; in tal caso acquisir
una piena capacit dagire, potendo compiere non solo gli atti di ordinaria amministrazione, ma
anche quelli di straordinaria amministrazione).
-Inabilitazione: pu essere pronunciata dal giudice nei confronti dellinfermo di mente lo stato del
quale non sia talmente grave da far luogo allinterdizione o per prodigalit o per uso abituale di
alcool o droghe.
-AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO: mentre nellinterdizione e nellinabilitazione gli effetti
sono predeterminati dalla legge, nella.d.s. gli effetti sono determinati volta a volta in relazione alla
specifica situazione ed alle esigenze del soggetto amministrato. In linea generale possiamo dire che
il beneficiario conserva integra la capacit dagire (c.d. principio della generale capacit del
soggetto amministrato), salvo gli atti che il giudice tutelare indica e che possono essere compiuti o
in nome e per conto dellamministrato da parte dellamministratore di sostegno (che in questi casi si
sostituisce cos come fa il tutore); oppure con la sua assistenza (che in questi casi si aggiunge cos
come fa il curatore). Nel determinare gli atti per cui richiesta la rappresentanza o lassistenza
dellamministratore di sostegno o che non possono essere compiuti il giudice deve perseguire
lobiettivo della minore limitazione possibile della capacit dagire dellinteressato (principio della
massima salvaguardia dellautodeterminazione del soggetto amministrato si capisce bene che la
ratio ribaltata rispetto a quella dellinterdizione che lo privava completamente della capacit
dagire -).
Chi pu chiederle? A conclusione dellincapacit legale vale la pena precisare che a poter chiedere
linterdizione, linabilitazione e lamministrazione di sostegno sono sempre le stesse persone quindi
facile da ricordare: il soggetto interessato, il coniuge, la persona stabilmente convivente, i parenti
entro il quarto grado, gli affini entro il secondo grado ed il pubblico ministero.
In che forma sono costituite? Linterdizione e linabilitazione con sentenza, lamministrazione con
decreto.
LINCAPACITA NATURALE: la persona che sebbene legalmente capace (cio non sia soggetta a
misure di protezione quali interdizione, inabilitazione, o amministrazione di sostegno), sia tuttavia
incapace di intendere o di volere nel momento in cui compie latto negoziale, e ci sia per una
causa puramente transitoria( stato dubriachezza), che per una permanente (infermit di mente per la
quale nessuno abbia ancora provveduto ad interdirla). Nelle figure di incapacit legale
lannullabilit consegue alla particolare situazione in cui si trova lincapace, quindi se il minore
compra un bene di valore, latto sar comunque annullabile. Se invece si tratta di una persona che di
fatto inferma di mente (anche se ci non stato statuito da una sentenza), lordinamento non la
lascia priva di tutela, accordando un articolo di fondamentale importanza: lart. 428 c.c. che
distingue tra atti unilaterali (ove occorre dimostrare il pregiudizio subito dallincapace), contratti
(ove occorre dimostrare la malafede dell'altro contraente: una prova potrebbe essere lo squilibrio tra
le prestazioni). Possiamo quindi dire che lart. 428 costituisce una norma di chiusura, giacch
volta a tutelare qualunque soggetto che, nel momento in cui compie latto, sia concretamente
incapace di intendere e di volere.
La legittimazione: lidoneit giuridica dellagente ad essere soggetto del rapporto che si svolge
nellatto.
La sede della persona:
*) domicilio: luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi, anche
morali e familiari.
*)residenza: luogo in cui la persona ha la dimora abituale.
*)dimora: luogo in cui la persona attualmente si trova.
La cittadinanza: la situazione di appartenenza di un individuo ad un determinato stato.
Con le nuove disposizioni la cittadinanza italiana si acquista: iure sanguinis; iure soli; iuris
comunicatio, per naturalizzazione o concessione.
Nello status familiae, la parentela il vincolo che unisce la persone che discendono dalla stessa
persona o, come dice il codice, dallo stesso stipite. Laffinit il vincolo che unisce il coniuge e i
parenti dellaltro coniuge. Coniugio la relazione esistente tra i coniugi.
La persona scomparsa: tale la persona rispetto alla quale concorrono questi due elementi: a)
allontanamento dal luogo del suo ultimo/a domicilio o residenza; b) mancanza di notizie, non si sa
an sit et ubi sit.
Lassenza: la situazione che si verifica quando la scomparsa della persona si protrae per pi tempo
(dopo 2 anni). Coloro che sarebbero stati eredi possono chiedere limmissione temporanea in
possesso con poteri di amministrazione e di godimento (non di disponibilit).
La dichiarazione di morte presunta: viene pronunciata dal tribunale quando la scomparsa si protrae
per un periodo maggiore ai 10 anni o si riconnette ad avvenimenti (guerra, infortuni) che fanno
apparire probabile la morte. Stessi effetti che la legge ricollega alla morte; che per, vengono meno
retroattivamente in forza di sentenza che accerta ritorno o esistenza del presunto morto. Il nuovo
matrimonio eventualmente contratto nullo e d luogo agli effetti del c.d. matrimonio putativo.
PRESCRIZIONE E DECADENZA
Prescrizione estintiva (art. 2934)- ordinaria 10 anni -: produce lestinzione del diritto soggettivo
per effetto dellinerzia del titolare del diritto stesso che non lo esercita o non ne usa per il tempo
determinato dalla legge.
E un istituto di ordine pubblico (per cui vi linderogabilit art. 2936- della disciplina della
prescrizione).
La prescrizione presuppone, quindi, linerzia ingiustificata del titolare del diritto: essa non opera
allorch sopraggiunga una causa che giustifichi linerzia stessa (sospensione), oppure nel caso in cui
linerzia stessa venga meno (interruzione).
Sospensione: determinata o da particolari rapporti tra le parti (art. 2941: tra i coniugi) o dalla
condizione del titolare (art 2942: militari in servizio attivo in tempo di guerra).
Linterruzione: ha luogo o perch il titolare compie un atto con il quale esercita il diritto (domanda
giudiziale, atto di costituzione in mora del debitore) o perch il diritto viene riconosciuto dal
soggetto passivo del rapporto.
Differenza tra i due istituti: la sospensione spiega i suoi effetti per tutto il periodo per cui gioca la
causa giustificativa dellinerzia, ma non toglie valore al periodo eventualmente gi trascorso;si pu
paragonare ad una parentesi. Invece linterruzione, facendo venir meno linerzia, toglie ogni valore
al tempo anteriormente trascorso;dal verificarsi del fatto interruttivo per comincia a decorrere un
nuovo periodo di prescrizione.
Prescrizione presuntiva (6 mesi, 1 anno, 3 anni):quando la legge presume lestinzione del debito
per particolari rapporti della vita quotidiana (ad es. i crediti degli avvocati). Pu essere assoluta (e
non ammette la prova contraria) o relativa (se ammette la prova contraria).
In realt sono le presunzioni che possono essere assolute o relative:
Assolute (iuris et de iure): non ammettono la prova contraria
Relative (iuris tantum): ammettono la prova contraria
DECADENZA: produce lestinzione del diritto in virt del fatto oggettivo del decorso del tempo,
esclusa, in genere ogni considerazione relativa alla situazione soggettiva del titolare. La decadenza
implica, quindi lonere di esercitare il diritto nel tempo prescritto dalla legge. Ha cio un carattere
perentorio e non d spazio alle figure della sospensione e della interruzione (che invece ci sono per
la prescrizione).
A differenza della prescrizione, posta a tutela di interessi generali, la decadenza pu anche essere
nellinteresse di uno o pi soggetti del rapporto e, perci, pu anche essere prevista in un contratto
(c.d. decadenza convenzionale diversa da quella legale, stabilita dalla legge)
LA PUBBLICITA
NEGOZIO GIURIDICO:
ATTO GIURIDICO:
tutti quegli atti rilevanti per lordinamento
giuridico e riconducibili alla volont delluomo.
Dichiarazioni (o comunicazioni)
che hanno lo scopo di informare
(ex. notifica al debitore della
cessione del credito art.1264) o
di intimare (ex.atto di
costituzione in mora).
Negozio giuridico
Una dichiarazione di volont con la quale vengono enunciati gli effetti perseguiti (il c.d. che
significa cos detto - intento empirico) ed alla quale lordinamento giuridico se la finalit dellatto
meritevole di tutela e se esso risponde ai requisiti fissati dalla legge per le singole figure ricollega effetti giuridici conformi al risultato voluto.
Classificazione dei negozi giuridici
a) in relazione alla struttura soggettiva
UNILATERALI
Si perfeziona con la
dichiarazione di una
sola parte
Societ
Recettizi:
Per produrre effetto la
dichiarazione negoziale
deve pervenire a conoscenza
di una data persona
BILATERALI
Occorre la concordia
di due dichiarazioni
di volont ex. Compravendita
PLURILATERALI
Occorre la concordia
di pi dichiarazioni di
volont. Contr. di
Non recettizi:
Producono effetto
indipendentemente
dalla comunicazione
ad uno specifico destinatario
Negozi patrimoniali:
Riguardano rapporti economicamente
Valutabili.essi si distinguono in:
Negozi di disposizione:
che importano una immediata
diminuzione del patrimonio mediante
alienazione o mediante rinunzia
Negozi traslativi :
che attuano il trasferimento
o la limitazione del diritto
a favore di terzi
Negozi di accertamento:
che si propongono soltanto di eliminare
Controversie, dubbi, discussioni sulla
situazione esistente.(Si daccordo nel
ritenere che il negozio di
accertamento ha effetto retroattivo).
Negozi di obbligazione:
che danno luogo soltanto alla nascita di
unobbligazione, ancorch diretta al
trasferimento di un bene.
Negozi di obbligazione:
Ex.la rinunzia: dichiarazione unilaterale
del titolare di un diritto sog. diretta a
dismettere il diritto stesso senza
trasferirlo ad altri.
In relazione al corrispettivo:
Negozio a titolo oneroso:quando un soggetto per
acquistare qualsiasi tipo di diritto ,beneficio o
vantaggio, accetta un correlativo sacrificio, e tra
vantaggio e sacrificio esiste un nesso di causalit.
Fattispecie:
astratta :la situazione-tipo prevista dalla norma giuridica al verificarsi della quale si collegano
determinate conseguenze;
concreta: il caso concreto sottoposto allesame del giudice.
Semplice:quando consta di un solo fatto;
complessa:quando costituita da una pluralit di fatti giuridici.
Gli atti giuridici si distinguono in due grandi categorie:
1) Atti leciti: atti conformi alle prescrizioni dellordinamento giuridico.
2) Atti illeciti: atti compiuti in violazione di doveri giuridici e che producono la lesione del
diritto soggettivo altrui.
Negozio Giuridico (definizione): una dichiarazione di volont con la quale vengono enunciati gli
effetti perseguiti (il c.d. intento empirico) ed alla quale lordinamento giuridico se la finalit
dellatto meritevole di tutela e se esso risponde ai requisiti fissati dalla legge per le singole figure
ricollega effetti giuridici conformi al risultato voluto. (V. CMQ SCHEMA PRECEDENTE)
Elementi del negozio giuridico:
*) Essenziali: senza i quali il negozio nullo. Possono essere generali, se si riferiscono ad ogni tipo
di negozio (la volont, la dichiarazione, la causa); o particolari, se si riferiscono a quel particolare
tipo considerato.
*) Accidentali: che le parti sono libere di apporre o meno. Gli e.a. una volta apposti ad un negozio
fanno parte del contenuto dello steso ed alla loro osservanza non pu sottrarsi nessuna delle parti.
Anche essi possono essere generali, quelli che possono essere introdotti in tutte le categorie
negoziali, salvo particolari eccezioni (condizione, termine e modus); particolari, quelli previsti solo
per alcuni tipi di negozio (cos elementi accidentali dei soli contratti sono la clausola penale, la
caparra)
*) I presupposti: sono circostanze estrinseche al negozio indispensabili perch il negozio sia valido
*) Elementi naturali: in realt si tratta di effetti naturali: gli effetti che la legge considera connaturati
al negozio posto in essere dalle parti stesse. E cmq, consentito alle parti di aumentarli, limitarli,
escluderli, o modificarli con apposita clausola inserita nei negozi stessi
Dichiarazione espressa:se fatta con parole, cenni, alfabeto Morse, insomma con qualsiasi mezzo
idoneo a far palese ad altri il nostro pensiero.
Manifestazione tacita: consistente in un comportamento che, secondo il comune modo di pensare e
di agire, risulti incompatibile con la volont contraria.
Forma ad substantiam actus: un elemento essenziale del negozio (ad es. la forma scritta nei
negozi di trasferimento della propriet di beni immobili).
Forma ad probationem tantum: cio al fine limitato della prova: latto compiuto senza le
losservanza delle forma stabilita dalla legge non nullo; lunica conseguenza il divieto della
prova testimoniale e di quella preseuntiva.
Teoria dellaffidamento: se la dichiarazione diverge dallinterno del volere, ma colui cui essa
destinata non era in grado di conoscere la divergenza, il negozio valido; invalido se il
destinatario sapeva o era in grado di accorgersi che la dichiarazione non corrispondeva allinterno
volere del dichiarante.
Casi di mancanza di volont o di divergenza: (V. infra)
*)Riserva mentale:consiste nel dichiarare intenzionalmente cosa diversa da quel che sintende
effettivamente, senza che laltra parte sia in grado di scoprire la divergenza.
*)Violenza fisica(vis absoluta): manca del tutto la volont .
*)Violenza psichica(vis compulsava): consiste in una minaccia che fa deviare la volont inducendo
il soggetto a emettere una dichiarazione che, senza la minaccia, non avrebbe emesso.
Errore ostativo: lerrore che cade sulla dichiarazione (determinante divergenza tra volont e
dichiarazione).
La simulazione: si considera simulato un contratto quando le parti ne documentano la
stipulazione, al fine di poterlo invocare di fronte ai terzi (sebbene si tratti di un atto meramente
apparente), ma sono tra loro daccordo che gli effetti previsti dallatto simulato non si devono
verificare.
Causa simulandi:lo scopo per cui le parti ricorrono alla simulazione.
Simulazione assoluta:se le parti con i loro accordi interni si limitano ad escludere la rilevanza nei
loro rapporti, del contratto apparentemente stipulato,(cosicch la situazione preesistente rimane, in
realt, immutata).
Simulazione relativa:qualora le parti concordino che nei loro rapporti interni (pur non dovendo
svolgere effetti latto simulato) che assuma rilevanza un diverso negozio, che si dice dissimulato, in
quanto celato sotto lombrello del negozio simulato.
Negozio dissimulato: quando le parti non vogliono lasciare immutata la situazione giuridica
preesistente, ma intendono modificarla, sebbene non gi secondo risulta dal contratto
apparentemente stipulato, bens secondo quanto da esse concordato con latto dissimulato.
La simulazione relativa pu essere oggettiva o soggettiva, a seconda che il negozio dissimulato
differisca da quello simulato per quanto riguarda loggetto dellatto ovvero i soggetti.
FARE ASSOLUTAMENTE A MEMORIA GLI ARTT. 1414, 1415 E 1416
Interposizione fittizia di persone:la figura pi importante di simulazione relativa soggettiva; ricorre
quando il contratto simulato viene stipulato tra Tizio e Caio, ma entrambi sono daccordo con
Sempronio che, in realt, gli effetti dellatto si verificheranno nei confronti di questultimo.
Interposizione reale (ha luogo nei fenomeni di rappresentanza indiretta):in questo caso, lalienante,
non partecipa agli accordi tra acquirente (persona interposta) e terzo, cosicch lalienazione non
simulata, ma realmente voluta e gli effetti dellatto si producono regolarmente in capo
allacquirente, restando indifferente per lalienante che questultimo non intende acquistare per se,
ma per conto di un terzo, con cui lalienante non entra in rapporto e verso il quale n assume
obblighi n acquista diritti.
Differenza tra simulazione e frode alla legge o ai creditori: mentre nel negozio giuridico simulato
gli effetti negoziali non sono voluti dalle parti, negli atti in frode (alla legge o ai creditori) gli effetti
negoziali sono voluti, sia pure con un intento di frode.
I vizi della volont
I vizi della volont cui la legge attribuisce valore sono:
1) lerrore, 2) la violenza,3) il dolo.
-Art.1427:il contraente il cui consenso fu dato per errore, estorto con violenza o carpito con dolo,
pu chiedere lannullamento del contratto.
1)Errore
Lerrore consiste in una falsa conoscenza della realt.
Errore vizio:incidente sul processo interno di formazione della volont: cio quello consistente in
un contrasto tra la rappresentazione interna cos come si sarebbe dovuta formare e come si
formata
Errore ostativo:divergenza tra il significato obiettivo della dichiarazione e la rappresentazione
soggettiva (volont) che ne faceva il dichiarante.
Errore di fatto:quando cade su una circostanza di fatto
Errore di diritto:quando concerne la stessa esistenza o linterpretazione o lapplicabilit di una
norma giuridica imperativa o dispositiva.
Art.1440.Dolo incidente: se i raggiri non sono stati tali da determinare il consenso , il contratto
valido, bench senza di essi sarebbe stato concluso a condizioni diverse; ma il contraente in mala
fede risponde dei danni. Riflessioni:ispirata dal principio di conservazione, la norma offre al
contraente che stato ingannato su aspetti non essenziali dellaccordo, solo il rimedio del
risarcimento del danno.
Causa : definita come lultimo dei motivi , la funzione economico-sociale del negozio, lo scopo
lecito che lordinamento garantisce di raggiungere, ragione dessere del negozio che lordinamento
riconosce e giustifica.
contratti tipici: sono disciplinati specificatamente dal legislatore.
Contratti atipici:sono quelli che la pratica pone in essere pur in assenza di uno schema legislativo.
Contratti misti o complessi :la cui causa costituta dalla fusione delle cause di due o pi contratti
tipici;secondo la dottrina pi autorevole e la giurisprudenza, si applica per analogia la disciplina del
contratto la cui funzione in concreto prevalente(teoria dellassorbimento).
Negozi astratti:sono quelli in cui la causa esiste ma non espressa, non emerge dalle strutture del
negozio, , pertanto ad esso esterna.
LAstrazione sostanziale: quella per cui il negozio nel suo funzionamento resta comunque
vincolato alla causa: infatti il negozio produce i suoi effetti, ed occorre eseguire la prestazione ad
esempio indicata nel titolo (nellassegno dare una somma di denaro), ma se la causa non esisteva
possibile agire per la restituzione di quanto pagato.
LAstrazione processuale: si risolve sostanzialmente in uninversione dellonere della prova: sar
chi sostiene che la causa non sussiste a dover dimostrare linfondatezza del titolo (ad es. di un
assegno).
Illiceit della causa: la causa illecita quando contraria a norme imperative, allordine pubblico e
al buon costume.
Negozio illegale:quando contrario a norme imperative o allordine pubblico.
Immorale:quello contrario al buon costume;
Motivo:scopo pratico, individuale perseguito dal soggetto e che lo motiva al compimento dellatto.
Differenza dalla causa: mentre la causa sempre uguale per ciascun tipo di contratto (ad es. nella
compravendita scambio di cosa con prezzo; nel baratto scambio di cosa con cosa, etc.), il motivo
soggettivo, varia da soggetto a soggetto (uno compra una bici per rivenderla, uno per usarla:
soggettivo).
Negozio in frode alla legge:ha luogo, quando il negozio, pur rispettando la lettera della legge(verba
legis) costituisca il mezzo per eludere lapplicazione di una norma imperativa e cio per
raggiungere un risultato praticamente equivalente a quello vietato.
Negozio contrario alla legge:con questo le parti mirano direttamente ad un risultato vietato.
Rappresentanza
Art1388.il contratto concluso dal rappresentante in nome e nellinteresse del rappresentato, nei
limiti delle facolt conferitegli, produce direttamente effetto nei confronti del rappresentato.
E listituto per cui ad un soggetto (rappresentante) attribuito (dalla legge o dallinteressato) un
apposito potere di sostituirsi ad un altro soggetto(rappresentato) nel compimento di attivit giuridica
per conto di questultimo e con effetti diretti nella sua sfera giuridica (se ad un soggetto attribuito
il potere di ricevere atti o prestazioni in nome del rappresentato, si parla di rappresentanza passiva).
Nuncius:colui che trasmette materialmente la dichiarazione altrui(egli solo un portavoce).
Rappresentanza diretta: la figura vera e propria di rappresentanza che si ha quando il
rappresentante agisce non solo per conto (e cio nellinteresse) del rappresentato, ma anche nel
nome (spendita del nome) di questo. Caratteristiche della rappresentanza diretta sono dunque:
a) la spendita del nome altrui(c.d. contemplatio domini).
b) il verificarsi degli affetti del negozio direttamente ed unicamente nella sfera giuridica del
rappresentato.
Rappresentanza indiretta(o impropria o mediata o interposizione gestoria):quando il rappresentante
agisce solo per conto, ma non nel nome del rappresentato
Caratteristiche della R. indiretta sono:
a) la mancata spendita del nome altrui
b) il realizzarsi degli effetti del negozio nella sfera giuridica del rappresentato, per cui sar
necessario il compimento di unulteriore attivit affinch questi effetti possano riversarsi
definitivamente in capo al rappresentato. A questa ulteriore attivit il rappresentante tenuto
in base al rapporto interno che lo lega al rappresentato. La R.indiretta, per le sue
caratteristiche e per il fatto che ad essa in genere ricorre chi vuole conseguire gli effetti di un
atto pur non configurando come parte, anche denominata interposizione reale di persona.
Autorizzazione:figura particolare che si avvicina alla rappresentanza indiretta; con essa una persona
(autorizzante) conferisce ad altra (autorizzato) il potere di compiere negozi giuridici, diretti ad
influire nella sfera dellautorizzante, in nome tuttavia dellautorizzato.
Art.1387.Fonti della rappresentanza: il potere di rappresentanza conferito dalla legge, ovvero
dallinteressato.
Rappresentanza legale: quando il potere di agire in nome altrui deriva dalla legge; essa ricorre
quando il soggetto incapace: il minore rappresentato dai suoi genitori (art.320), ovvero qualora
gli sia stato nominato un tutore, da questultimo; linterdetto rappresentato dal tutore. Si usa
parlare di rappresentante legale (per la verit impropriamente) anche a proposito della c.d.
rappresentanza organica, ossia, con riguardo al potere di rappresentare un ente che spetta allorgano
(e quindi alla persona fisica che ne titolare), che, in base allo studio dellente stesso, ha la
competenza ad esternare la volont di questultimo. Potere rappresentativo (che riguarda la
direzione interna dellente ed anche la formazione di quelle decisioni, che il rappresentante ha il
compito di comunicare ai terzi).
Ufficio privato: diverso dal concetto di rappresentanza legale e di organo della persona
giuridica;questo consiste nel potere di svolgere unattivit nellinteresse altrui e con effetti diretti
nella sfera giuridica del soggetto sostituito, in adempimento di una funzione prevista dalla legge
(esempio tipico:esecutore testamentario).
Assistenza: essa affidata al curatore che integra la dichiarazione dellemancipato o dellinabilitato.
Procura:nella rappresentanza volontaria il negozio unilaterale recettizio con il quale una persona
conferisce ad unaltra il potere di rappresentarla (nel linguaggio comune si parla anche di delega).
E un atto a rilevanza esterna:essa infatti tocca i rapporti esterni del rappresentato nei confronti dei
terzi, in quanto il rappresentante acquista il potere di impegnare direttamente il rappresentato con i
terzi coi quali viene in contatto. diversa dal mandato che un contratto Perci il rappresentante volontario si chiama procuratore.
La rappresentazione diretta implica lesistenza di due differenti rapporti tra rappresentato e
rappresentante:
-un rapporto avente rilevanza esterna,in virt del quale il rappresentante acquista la legittimazione
a spendere il nome del rappresentato nei rapporti coi terzi;tale rapporto trova la su afonte nella
procura;
-un rapporto interno detto di gestione, in virt del quale il rappresentante tenuto a compiere
unattivit giuridica che incide nella sfera dinteressi del rappresentato;tale rapporto trova di solito
la sua fonte nel mandato(contratto con il quale il rappresentante (mandatario9 si obbliga a compiere
uno o pi atti giuridici -ossia nellinteresse- del rappresentato(mandante) ma pu derivare anche da
altre figure contrattuali(es. societ, lavoro subordinato, agenzia, ecc.)
Natura giuridica della procura:
a)unilaterale:esso si perfeziona con la dichiarazione di volont di ununica parte, senza che occorra
il consenso del destinatario.
b)recettizio:la sua efficacia subordinata alla sua ricezione da parte del rappresentante(CarotaFerrara e la giurisprudenza prevalente) o, secondo altri, da parte dei terzi(Messineo).
c)preparatorio:il potere di rappresentanza viene infatti conferito , mediante la procura per il
compimento di uno o pi negozi giuridici; la procura pertanto accessoria ai negozi per i quali essa
viene conferita.
Differenza dal mandato:anche se spesso la procura compresa in un mandato necessario
distinguerli:
-la procura un negozio unilaterale, costitutivo di poteri per il rappresentante, mentre il mandato
un contratto(pertanto un negozio bilaterale) costituivo di obblighi per le parti e destinato a regolare i
rapporti interni tra rappresentante e rappresentato.
-La procura pu essere connessa ad un negozio diverso dal mandato(ex.rapporto institorio che un
rapporto di lavoro).
-Il mandato pu essere stipulato anche senza lattribuzione del potere di rappresentanza , cio senza
la procura:in tale ipotesi il mandatario assume lobbligo di compiere unattivit giuridica per conto
del mandante, senza avere il potere di agire in nome di questi;il rapporto si riconduce nella sfera
della rappresentanza indiretta.
Come ogni dichiarazione di volont la procura. pu essere espressa o tacita, cio, risultante da fatti
concludenti(come ad esempio nel caso di affidamento ad un commesso del compito delle vendite).
La procura pu anche essere :
speciale: quando concerne un solo affare o pi affari determinati.
Generale(o ad negozia):riguarda tutti gli affari del rappresentato; il procuratore generale si chiama
anchealter ego.
Forma:Art.1392.La procura non ha effetto se non conferita con le forme prescritte per il contratto
che il rappresentante deve concludere.
Naturale appare che il rappresentante possa vincolare il rappresentato solo nei limiti dei poteri
conferitigli(v. art. 1388)
Revoca della procura:latto con il quale il rappresentato fa cessare gli effetti della procura;anche la
revoca un negozio unilaterale.
Procurator in rem suam: quando la procura conferita anche nellinteresse del
rappresentante(ex.cessione dei beni ai creditori.Art.1977).
Conflitto dinteressi tra rappresentante e rappresentato: quando il rappresentante portatore di
interessi proprio o si terzi in contrasto con quelli del rappresentato.rientra nello schema del conflitto
dinteressi la figura del contratto con se stesso (unico soggetto che assume 2 parti: procuratore che
rappresenta contemporaneamente il compratore e il venditore; questo contratto di regola
annullabile).
Eccezioni:Art.1395.A meno che il rappresentato lo abbia autorizzato specificamente, ovvero il
contenuto del contratto sia determinato in modo da escludere la possibilit di conflitto dinteresse
Rappresentanza senza potere:il negozio compiuto da chi ha agito come rappresentante senza averne
il potere (difetto di potere)o eccedendo i limiti delle facolt conferitegli(eccesso di potere) non
produce effetti nella sfera giuridica dellinteressato;il negozio perci inefficace.
Ratifica:negozio unilaterale, con cui linteressato fa propri gli atti conclusi in suo nome da chi non
aveva potere di rappresentarlo o ha esorbitato dai poteri concessigli;essa pu essere espressa o
tacita: deve essere fatta con osservanza delle forme prescritte per la conclusione del
contratto.Art1399.
Gestione di affari altrui:Art2028.chi senza esserne obbligato, assume scientemente la gestione di un
affare altrui tenuto a continuarla e a condurla a termine finch linteressato non si in grado di
provvedervi da se stesso.Art2031.Qualora la gestione sia stata utilmente iniziata, linteressato deve
adempiere le obbligazioni che il gestore ha assunto in nome di lui
Del contratto per persona da nominare:Art.1401.Nel momento della conclusione del contratto , una
parte pu riservarsi la facolt di nominare successivamente la persona che deve acquistare i diritti e
assumere gli obblighi nascenti dal contratto stesso.
Differisce dalla:
-Rappresentanza indiretta: in quanto non occorre un nuovo negozio perch gli effetti si producano a
favore dellinteressato:basta la dichiarazione unilaterale di nomina, purch fatta nel termine di tre
giorni dalla stipulazione del contratto, se le parti non hanno stabilito un termine diverso(art.1402)
-Interposizione fittizia o simulata, perch in questa, con lintesa dellaltra parte, il contraente
dichiara apparentemente e fittiziamente di agire in nome proprio, ma in realt , chi contrae
linterponente;nel caso del contratto p.p.d.n. il contraente, invece, dichiara(e la dichiarazione
corrisponde allinterno volere) di contrarre per persona da nominare.
-Contratto per conto di chi spetti in cui colui che agisce, lo fa in nome e per conto di altri e, a
differenza del contratto p.p.d.n, non diventa mai parte del contratto.Si tratta in sostanza di unipotesi
di contemplatio domini in incertam personam,in cui il soggetto indeterminato,ma certo, non
eventuale.
Natura del c.p.p.d.n.:opinione preferibile: rappresentanza eventuale in incertam personam o
innominata:
-in incertam personam:perch chi agisce dichiara di agire in nome altrui(dichiara di acquistare non
per se, ma per persona da nominare), ma non rivela la persona per cui agisce.
-eventuale: perch se manca la procura anteriore o laccettazione contemporanea alla dichiarazione
di nomina, non ricorre la figura della rappresentanza, perch il contratto produce i suoi effetti tra le
parti originarie
Elementi accidentali e motivi
Condizione: un avvenimento futuro ed incerto dal quale le parti fanno dipendere o la produzione
degli effetti del negozio, cui la condizione apposta, o leliminazione degli effetti che il negozio ha
gi prodotto.
Condizione sospensiva: se da essa dipende lefficacia del negozio
Condizione risolutiva: se da essa dipende leliminazione degli effetti del negozio
La condizione (condicio facti) si distingue in :
1)casuale: se il suo avveramento dipende dal caso o dalla volont di terzi;
2)potestativa:se dipende dalla volont di una della parti;
3)mista:se dipende in parte dal caso o dalla volont di terzi, in parte dalla volont di una delle parti:
4)meramente potestativa: se consiste in un comportamento della parte che pu tenerlo o meno a suo
arbitrio; si distingue se fa dipendere lalienazione di un diritto o lassunzione di un obbligo
invalida e rende nullo il negozio; se, invece, ne dipende lacquisto di un diritto o di un credito
valida.
Condicio iuris:costituisce un elemento previsto e stabilito dalla legge, sul quale quindi, la volont
delle parti non pu influire ex. Levento morte da cui dipende lefficacia del testamento.
Presupposizione:allorquando da uninterpretazione secondo buona fede della volont negoziale
risulta che le parti pur non facendone espressa mansione nel contratto , hanno considerato pacifica e
come determinante per la conclusione dellaffare una data situazione di fatto attuale o futura. (si da
per scontato che laffitto di un balcone fatto per assistere ad unimportante marcia )
Condizione illecita: quando contraria a norme imperative, allordine pubblico e al buon costume.
(distinzione negozi mortis causa ed inter vivos: per salvaguardare la volont del testatore che non
pu pi correggere- la condizione illecita si considera non apposta ai primi, salvo che abbia
rappresentato il lunico motivo determinante; rende invece nullo il negozio inter vivos)
Condizione impossibile:quella che consiste in un avvenimento irrealizzabile o dal punto di vista
naturale (toccare il cielo con il dito) o dal punto di vista giuridico (sposare la propria sorella).
(distinzione negozi mortis causa ed inter vivos: si ha per non apposta nel testamento, salvo che sia
stata lunico motivo determinante; nei negozi intervivos occorre distinguere se sospensiva o
risolutiva: la prima rende nullo il negozio, la seconda si ha per non apposta)
In un negozio condizionato occorre distinguere due momenti:
1)pendenza della condizione,lavveramento non si ancora verificato, ma potrebbe ancora
verificarsi.
2)avveramento o mancanza della condizione, lincertezza eliminata, lavvenimento si avverato o
certo che non si pu verificare.
-La condizione si dice avverata quando si verificato levento dedotto.
Termine di efficacia consiste in un evento futuro certo dal quale (termine iniziale)o fino al
quale(termine finale)debbono prodursi gli effetti del negozio.Si distingue in :
*)determinato, si sa quando avverr;
*)indeterminato, non si sa quando avverr.
Termine di adempimento:o di scadenza, che riguarda il momento in cui lobbligazione deve essere
eseguita.
Pendenza: quando la data indicata non sia giunta o lavvenimento certo non si verificato
Il modo una clausola accessoria che si appone a una liberalit (istituzione di erede, donazione)
allo scopo di limitarla.
Limitazione: pu consistere in un obbligo di dare, fare o di non fare.
LAdempimento del modo: pu essere chiesto da ogni interessato La risoluzione del negozio ha
luogo solo quando il modo inadempiuto ha assunto un tale rilievo nella volizione del testatore o del
donante da essere la risoluzione prevista nellatto come conseguenza dellinadempimento
dellobbligo. Nei testamenti, inoltre, siccome si vuole salvaguardare la volont del defunto, la
risoluzione pu essere pronunciata anche se non espressamente stabilit, nel caso in cui risultasse in
via interpretativa che ladempimento dellonere ha costituito il solo motivo determinante della
disposizione.
Lonere impossibile o illecito: sia che si tratti di liberalit mortis causa o inter vivos, si ha per non
apposto, a meno che esso non risulti essere stato il solo motivo determinante.
Il modo riduce gli effetti dellattribuzione patrimoniale, ma non ne costituisce un corrispettivo
Gratuit del negozio modale: il modo incompatibile con la natura del negozio a titolo oneroso
Modo, diverso dalla semplice raccomandazione o desiderio che implicano dei doveri morali
Modo diverso dalla condizione sospensiva: questa non produce un obbligo a carico della persona e,
daltro canto, il mondo non sospende, a differenza della condizione, lefficacia del negozio
Regole dinterpretazione:si distinguono in due gruppi
-a) regole dinterpretazione soggettiva, quelle che sono dirette a ricercare il punto di vista dei
soggetti del negozio;
b) regole dinterpretazione oggettiva, che intervengono quando non riesca possibile attribuire un
senso al negozio, nonostante il ricorso alle norme dinterpretazione soggettiva.
Principio della conservazione del negozio:nel dubbio, il negozio deve interpretarsi nel senso in cui
esso possa avere qualche effetto anzich in quello secondo cui non ne avrebbe alcuno
Qualificazione dellatto:per q.d.a. si intende la sussunzione sotto il nomen iuris dal quale si
determina la disciplina applicabile.
LE OBBLIGAZIONI
Lobbligazione:consiste in un rapporto tra due parti in virt del quale una di esse (debitore)
obbligata, ha il dovere giuridico di tenere un certo comportamento, di eseguire una prestazione a
favore dellaltra parte(creditore).
Famosa definizione romana: Obligatio est iuris vinculum, quo necessitate adstringimur alicuius
solvendae rei secundum nostrae civitatis iura.
Obligatio est iuris vinculum: lobbligazione un vincolo giuridico; e in questo si distingue dagli
altri rapporti da cui derivano obblighi non giuridici(morali, o di convenienza).
Necessitate adstringimur: per il quale siamo necessariamente tenuti ; , quindi un legame
inderogabile; ed essere debitori vuol dire appunto che si tenuti anche contro la volont.
Alicuius solvendae rei: ad assolvere una qualche cosa- ad adempier qualche obbligo; definizione
romana troppo vaga e si dovrebbe specificare quali sono i requisiti di questa prestazione- a
cominciare dal suo carattere patrimoniale- e quale il suo contenuto, positivo(fare, dare)
negativo(non fare, lasciar godere,ecc.)
Secundum nostra civitatis iura: secondo i diritti della nostra civilt ; si indica, cio la necessit del
riconoscimento del vincolo da parte dellordinamento giuridico, che ne stabilisce la configurazione
e le modalit.
E stato detto che nei diritti reali figura un problema di attribuzioni di beni, nei rapporti di
obbligazione un problema di cooperazione. Conseguentemente il rapporto obbligatorio sempre
relativo: mentre il diritto reale opponibile erga omnes, il diritto di credito pu essere fatto valere
solo nei confronti del debitore.(si dice che un diritto personale).
Obbligazione naturale:qualunque dovere morale o sociale, in forza del quale un soggetto
determinato sia tenuto, in base a particolari circostanze - non sufficienti per a far sorgere un
obbligo giuridico - ad eseguire unattribuzione patrimoniale a favore di un altro soggetto parimenti
determinato (quindi sono doveri vincolanti esclusivamente su di un piano sociale o morale: ex.
debiti di gioco o scommessa).
Art.2034.non ammessa la ripetizione di quanto stato spontaneamente prestato in esecuzione di
doveri morali o sociali, salvo che la prestazione sia stata eseguita da un incapace (soluti retentio)
Esclusione della ripetizione: due elementi
1)prestazione eseguita spontaneamente;
2)prestazione eseguita da persona capace.
Lobbligazione civile si differenzia da quella morale per il suo carattere di coercibilit, cio
lattribuzione al creditore del potere di agire in giudizio in caso di adempimento del debitore.
Stessa sorte delle obbligazioni naturali, cio impossibilit di ripetere quanto pagato, spetta anche
alle obbligazioni immorali (quali ad es. un rapporto con una prostituta o un gigol); ci avviene
per per un principio diverso in pari causa turpidunis melior est condicio possidentis -> tra
coloro che si trovano in una condizione di eguale immoralit migliore la situazione di chi
possiede (cio sia di colui che non ha ancora pagato, sia di colui che non sia stato ancora pagato)
Art.1173.Fonti delle obbligazioni: le obbligazioni derivano da contratto, da fatto illecito, o da ogni
altro atto (promessa unilaterale, ricognizione di debito, promessa al pubblico) o fatto (Gestione
La seconda si chiama delegatio solvendi (ad es. lassegno bancario che un vero e proprio
strumento di pagamento): immediatamente solutoria, e non gi di mera modificazione del soggetto
passivo.
2) ESPROMISSIONE:
Accordo bilaterale fra creditore ed un terzo (espromittente) in forza del quale il terzo si
obbliga verso il primo a pagare debiti dellobbligato originario (estromesso). Classico
esempio il padre che intende pagare i debiti del figlio si distinue dalla delegatio
promittenti per la spontaneit delliniziativa del terzo manca la delega-.
Il terzo subentra nella stessa posizione del debitore originario, per cui pu oppore le sue
eccezioni, salvo quelle personali.
Pu essere:
- Cumulativa
- Liberatoria
3) ACCOLLO
Accordo bilaterale fra debitore e terzo (accollante) in forza del quale assume a proprio
carico lonere di procurare al creditore (accollatario) il pagamento del debitore
(accollato)
Pu essere (la diff. consiste nel diritto di pretendere direttamente dal terzo o meno):
a) Interno: tra accollato ed accollante laccollatario non vanta perci diritti verso il
secondo
b) Esterno: accordo tra accollato ed accollante come contratto a favore del terzo, il quale
acquista diritti verso laccollante. E diventa irrevocabile se il creditore vi aderisce.
Quello esterno pu essere cumulativo o liberatorio.
RESCISSIONE E RISOLUZIONE
Lintero capitolo importanti e vi sono diverse possibili domande.
LESTINZIONE DELLOBBLIGAZIONE:
Tipico fatto estintivo del rapporto obbligatorio ladempimento (artt. 1176-1217 cc.c.).
Vi sono ipotesi nelle quali, bench lobbligazione non venga adempiuta, il rapporto obbligatorio si estingua
egualmente, e sono:
- Morte del debitore, nel caso di prestazione infungibile
- Compensazione
- Confusione
- Novazione
- Remissione
- Impossibilit sopravvenuta
Il codice designa queste fattispecie (escluso la prima) come Modi di estinzione dellobbligazione diversi
dalladempimento. La dottrina li divide in modi satisfattori (che soddisfano linteresse del creditore:
compensazione e confusione) e modi non satisfattori (che estinguono lobbligazione senza soddisfare
linteresse del creditore: novazione, remissione ed impossibilit sopravvenuta).
Compensazione: si ha quando due soggetti sono contestualmente creditore e debitore luno dellaltro in forza
di distinti rapporti obbligatori. I debiti reciproci si estinguono per le quantit corrispondenti (1241 cc).
Pu essere di tre tipi: Legale: opera automaticamente dal momento della coesistenza di reciproci debiti che
siano omogenei, liquidi ed esigibili.
Giudiziale: si verifica quando il debito opposto, anche se non liquido, di pronta e facile liquidazione. In
questo caso la compensazione opera per effetto della sentenza che ha, pertanto, carattere costitutivo.
Volontaria: si ha allorquando le parti, in forza di uno specifico accordo, rinunciano scambievolmente, in
tutto o in parte, ai rispettivi crediti, seppure gli stessi non presentino i requisiti per far luogo alla
compensazione legale o giudiziale.
Confusione: lobbligazione si estingue per confusione quando le qualit di creditore e debitore vengono a
coincidere nella stessa persona.
Novazione: il contratto col quale le parti sostituiscono un rapporto tra loro intercorrente con un nuovo
rapporto. Si distingue tra novazione soggettiva: allorquando la sostituzione riguarda la persona del debitore
che viene liberato (si applicano delegazione, espromissione, accollo); e novazione oggettiva: allorquando la
sostituzione riguarda oggetto o titolo -> nella novazione oggettiva occorrono due presupposti: uno oggettivo:
modificazione delloggetto o del titolo; uno soggettivo, cio lanimus novandi: volont di estinguere
lobbligazione precedente (in ci consiste la differenza dalla datio in solutum che comporta lestinzione
dellobbligazione in modo satisfattorio con un prestazione diversa da quella dovuta in altri termini con la
novazione si promette qualcosa invece di unaltra, con la datio si d una cosa invece di unaltra. Trabucchi).
Remissione di debito: la rinuncia totale o parziale del creditore al suo diritto, per cui lobbligazione si
estingue ed il debitore liberato ( diversa dal pactum de non petendo). un negozio unilaterale recettizio.
RESPONSABILIT CONTRATTUALE:
Art. 1218: Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta tenuto al risarcimento del danno, se
non prova che linadempimento o il ritardo stato determinato da impossibilit della prestazione derivante
da causa a lui non imputabile.
Si parla impropriamente di responsabilit CONTRATTUALE con riferimento allinadempimento non gi del
contratto, ma dellobbligazione, qualunque ne sia la fonte (contratti, ma anche atti illeciti, promessa
unilaterale, gestione di affari, ecc.).
Nel caso dellinadempimento totale la prestazione risarcitoria si sostituisce alla prestazione originaria; nel
caso dellinadempimento relativo la prestazione risarcitoria si aggiunge a quella originaria, la quale continua
ad essere dovuta, seppur tardivamente.
Secondo lopinione prevalente lart 1218 non individua le cause di giustificazione dellinadempimento del
debitore, ma rappresenta una norma di rinvio ad una pluralit di criteri volta a volta applicabili alle diverse
situazioni, variamente rintracciabili nellordinamento: ad es. non pu usarsi lo stesso criterio per valutare la
diligenza ordinaria (quella cio del buon padre di famiglia) e quella professionale del soggetto dotato di
specifiche competenze; allo stesso modo vi sono ipotesi particolari di responsabilit oggettiva (ad es. quella
del vettore che risponde della perdita ed avaria anche se le cose sono andate distrutte senza sua colpa: egli
pu comunque liberarsi si parla di aggravamento dellonere probatorio- dimostrando il caso fortuito ovvero
che la perdita dipende da cause che sfuggono alla sfera di controllo del vettore stesso), le quali comportano
valutazioni diverse da quelle da fare in ipotesi di responsabilit per colpa. Per sintetizzare un quadro cos
complesso si usa la formula (gi menzionata sopra nellimpossibilit sopravvenuta) necessariamente elastica
secondo cui il debitore esonerato da responsabilit tutte le volte in cui ladempimento risulti ostacolato
da sopravvenienze che non possono essere superate con condotte che siano esigibili dal debitore stesso.
Dal punto di vista probatorio: il creditore, che a fronte dellinadempimento del debitore agisce in giudizio per
il risarcimento del danno, ha lonere di fornire la prova del suo credito (ad. Es. il perfezionamento del
contratto), e poi pu limitarsi ad allegare (dichiarare in giudizio) ma senza doverne fornire dimostrazione
linadempimento. Sar il debitore a dover fornire la prova di aver esattamente eseguito la prestazione dovuta.
Danno risarcibile: negli ultimi anni si riconosciuto che anche nella responsabilit contrattuale i danni
possono essere patrimoniali, ma anche non patrimoniali. I primi sono costituiti dal danno emergente ( la
perdita subita dal creditore) e dal lucro cessante (il mancato guadagno).
Circa i danni non patrimoniali: si arrivati alla conclusione che fossero risarcibili anche i danni non
patrimoniali attraverso il principio del necessario riconoscimento, per i diritti inviolabili della persona,
della minima tutela costituita dal risarcimento: in sostanza la lesione dei diritti inviolabili della persona
che abbia determinato un danno non patrimoniale comporta lobbligo di risarcire tale danno, quale che sia la
fonte della responsabilit, contrattuale o extracontrattuale. Si parla in tal senso di interpretazione
costituzionalmente orientata da ultimo consacrata nella sentenza della Cassazione Civile a sezioni Unite
dell11 novembre n. 26972/08.
Restano tuttavia i limiti della conseguenza immediata e diretta (art. 1223 c.c.) e della prevedibilit del danno
(art. 1225 c.c.), per i quali pu essere risarcito soltanto il danno che sia conseguenza immediata e diretta
dellinadempimento, e, se linadempimento dipeso da colpa e non da dolo il risarcimento limitato al
danno che poteva prevedersi nel tempo in cui lobbligazione sorta. .
Sulla mora del debitore: vi sono due tipi di mora: quella ex persona (derivante dalla persona del creditore)
allorquando il creditore ha manifestato per intimazione o per atto scritto di esigere la prestazione;
quella ex re (mora di diritto cio automatica) che si ha quando:
-
RESPONSABILIT EXTRACONTRATTUALE
RESPONSABILIT EXTRACONTRATTUALE (o aquiliana dalla lex aquilia de damno; o responsabilit
civile in contrapposizione alla responsabilit penale):
Origina dalla violazione del generico dovere di non ledere laltrui sfera giuridica.
2043 c.c.: Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha
commesso il fatto a risarcire il danno.
Elementi oggettivi:
Nesso di causalit: tra il fatto e il danno deve intercorrere un rapporto di causa ad effetto. Non basta che
levento dannoso scaturisca da una causa, occorre che ne sia una conseguenza immediata e diretta, secondo il
principio della CAUSALITA ADEGUATA.
Elementi soggettivi:
Imputabilit: il fatto che cagiona il danno deve essere attribuibile al soggetto, occorre che latto sia
volontario. Quindi lautore del danno deve essere capace di intendere e di volere al momento in cui
commette il fatto dannoso (2046-2047 c.c.)
Colpa o Dolo:
Colpa: consiste nella violazione di un dovere di dilegenza, di perizia o di cautela. Pertanto latto illecito
colposo quando levento dannoso non voluto, ma causato da negligenza, imperizia o imprudenza.
Dolo: Consiste nella volontaria trasgressione del dovere giuridico; latto illecito doloso quando chi lha
commesso ha agito con coscienza e volont di cagionare levento dannoso.
Risarcimento del danno: A) Lobbligazione risarcitoria consiste generalmente nella prestazione di una
somma di denaro (c.d. risarcimento per equivalente), e, come nella responsabilit contrattuale, si ha diritto al
risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale. B) Tuttavia, nella responsabilit extracontrattuale,
v lalternativa dellart. 2058 (Risarcimento in forma specifica), secondo cui Il danneggiato pu chiedere la
reintegrazione in forma specifica, qualora sia in tutto o in parte possibile. Tuttavia il giudice pu disporre che
il risarcimento avvenga solo per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulta eccessivamente
onerosa per il debitore. Quindi la restituito in integrum, il ripristino della situazione giuridica preesistente al
fatto dannoso pu aver luogo solo se possibile e non eccessivamente onerosa
Il danno patrimoniale (qualora il risarcimento sia pecuniario) comprende anche qui il danno emergente,
consistente nella diminuzione del patrimonio (spese funerarie nel caso di sinistro mortale); ed il lucro
cessante: consistente nel mancato guadagno (a morire stato un soggetto avente reddito, di cui viveva la
famiglia).
Circa il danno non patrimoniale occorre fare alcune precisazioni, tratte dalla gi citata sentenza della Corte
di Cassazione a Sezioni Unite 26972/2008.
Il risarcimento del danno non patrimoniale nellambito della responsabilit extracontrattuale discende
dallart. 2059: Il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi determinati dalla legge.
All'epoca dell'emanazione del codice civile l'unica previsione espressa del risarcimento del danno non
patrimoniale era racchiusa nell'art. 185 cod. pen. del 1930: Ogni reato obbliga alle restituzioni, a norma
delle leggi civili. Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al
risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui.
La giurisprudenza, nel dare applicazione all'art. 2059 c.c., si consolid nel ritenere che il danno non
patrimoniale era risarcibile solo in presenza di un reato e ne individu il contenuto nel c.d. danno morale
soggettivo,
inteso
come
sofferenza
contingente,
turbamento
dell'animo
transeunte.
L'insostenibilit di siffatta lettura restrittiva stata rilevata dalla Corte di Cassazione con le sentenze n. 8827
e n. 8828/2003, in cui si affermato che nel vigente assetto dell'ordinamento, nel quale assume posizione
preminente la Costituzione - che, all'art. 2, riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo - il danno non
patrimoniale deve essere inteso nella sua accezione pi ampia di danno determinato dalla lesione di interessi
inerenti la persona non connotati da rilevanza economica.
L'art. 2059 c.c., norma di rinvio. Il rinvio alle leggi che determinano i casi di risarcibilit del danno non
patrimoniale. L'ambito della risarcibilit del danno non patrimoniale si ricava dall'individuazione delle
norme che prevedono siffatta tutela. Si tratta in primo luogo del gi menzionato art. 185 c.p.; ma poi di altre
norme presenti in varie leggi speciali. Al di fuori dei casi determinati dalla legge, in virt del principio
della tutela minima risarcitoria spettante ai diritti costituzionali inviolabili, la tutela estesa ai casi di
danno non patrimoniale prodotto dalla lesione di diritti inviolabili della persona riconosciuti dalla
Costituzione.
Per effetto di tale estensione, va ricondotto nell'ambito dell'art. 2059 c.c., il danno da lesione del diritto
inviolabile alla salute (art. 32 Cost.) denominato danno biologico, del quale data, dal D.Lgs. n. 209 del
2005, artt. 138 e 139, specifica definizione normativa (sent. n. 15022/2005; n. 23918/2006). In precedenza,
come noto, la tutela del danno biologico era invece apprestata grazie al collegamento tra l'art. 2043 c.c. e
l'art. 32 Cost. (come ritenuto da Corte Cost. n. 184/1986), per sottrarla al limite posto dall'art. 2059 c.c.,
norma nella quale avrebbe ben potuto sin dall'origine trovare collocazione (come ritenuto dalla successiva
sentenza della Corte n. 372/1994 per il danno biologico fisico o psichico sofferto dal congiunto della vittima
primaria).
Trova adeguata collocazione nella norma anche la tutela riconosciuta ai soggetti che abbiano visto lesi i
diritti inviolabili della famiglia (artt. 2, 29 e 30 Cost.) (sent. n. 8827 e n. 8828/2003, concernenti la fattispecie
del danno da perdita o compromissione del rapporto parentale nel caso di morte o di procurata grave
invalidit del congiunto).
Eguale sorte spetta al danno conseguente alla violazione del diritto alla reputazione, all'immagine, al nome,
alla riservatezza, diritti inviolabili della persona incisa nella sua dignit, preservata dagli artt. 2 e 3 Cost.
(sent. n. 25157/2008).
La rilettura costituzionalmente orientata dell'art. 2059 c.c., come norma deputata alla tutela risarcitoria del
danno non patrimoniale inteso nella sua pi ampia accezione, riporta il sistema della responsabilit aquiliana
nell'ambito della bipolarit prevista dal vigente codice civile tra danno patrimoniale (art. 2043 c.c.) e danno
non patrimoniale (art. 2059 c.c.) (sent. n. 8827/2003; n. 15027/2005; n. 23918/2006).
Responsabilit oggettiva:
la responsabilit che si afferma a prescindere dalla volontariet, dal dolo e dalla colpa dellagente, ma solo
in base al semplice nesso di causalit tra la condotta e levento dannoso.
Fondamento: il principio per cui chi esercita una certa attivit se ne assume anche il rischio (eius comoda et
eius incomoda).
Casi di responsabilit oggettiva:
- Responsabilit per danni cagionati da cose in custodia
- Responsabilit per danni cagionati dalla rovina di edifici
- Responsabilit per danni cagionati da animali
- Responsabilit per danni cagionati da attivit pericolosa
- Responsabilit per danni cagionati dalla circolazione di veicoli
Lespansione dellarea della responsabilit oggettiva si collega allo sviluppo della civilit industriale, nella
quale si utilizzano mezzi di produzione o di vita che sono di per s fonti di pericolo, per le persone e le cose
e di un pericolo che socialmente accettato come una componente ineliminabile della nostra civilit
Galgano.
Responsabilit contrattuale
1) Capacit naturale, vale a dire la semplice
capacit dintendere e di volere.
2) Pi pesante: il danneggiato deve provare non
solo il danno di cui chiede il ristoro, ed il
nesso causale fra danno lamentato ed
illecito, ma anche il fatto illecito stesso,
nonch la colpa o il dolo del danneggiante
(fatta esclusione per le ipotesi di
responsabilit oggettiva o aggravata).
Ultima nota di rilievo deriva da quanto statuito dalle sezioni unite 26972/2008 circa la suddivisione del
danno non patrimoniale in sottocategorie: danno morale, danno biologico, danno esistenziale. Negli
ultimi tempi si era creata la convinzione che simili sottocategorie avessero un loro specifico contenuto ed
una diversa fisionomia. Superando tale convinzione la Suprema Corte condivide, invece,
quellorientamento secondo il quale non proficuo ritagliare all'interno della generale categoria del
danno non patrimoniale specifiche figure di danno, etichettandole in vario modo (n. 8828/2003),
rilevandosi che la lettura costituzionalmente orientata dell'art. 2059 c.c. deve essere riguardata non gi
come occasione di incremento delle poste di danno (e mai come strumento di duplicazione del
risarcimento degli stessi pregiudizi), ma come mezzo per colmare le lacune della tutela risarcitoria della
persona (n. 8827/2003).
La sentenza chiarisce che solo a fini descrittivi che, in certe ipotesi, come avviene, ad esempio, nel
caso di lesione del diritto alla salute (art. 32 Cost.), si impiega un nome, parlando di danno biologico, o
come nel caso di lesione dei diritti della famiglia (artt. 2, 29 e 30 Cost.), si utilizza la sintetica
definizione di danno da perdita del rapporto parentale.
Si ribadisce, in definitiva che il danno non patrimoniale categoria generale non suscettiva di
suddivisione in sottocategorie variamente etichettate. In particolare, non pu farsi riferimento ad una
generica sottocategoria denominata "danno esistenziale", perch attraverso questa si finisce per portare
anche il danno non patrimoniale nell'atipicit, sia pure attraverso l'individuazione della apparente
tipica figura categoriale del danno esistenziale, in cui tuttavia confluiscono fattispecie non
necessariamente previste dalla norma ai fini della risarcibilit di tale tipo di danno, mentre tale
situazione non voluta dal legislatore ordinario n necessitata dall'interpretazione costituzionale
dell'art. 2059 c.c., che rimane soddisfatta dalla tutela risarcitoria di specifici valori della persona
presidiati da diritti inviolabili secondo Costituzione.