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Corso di Fisica Tecnica Ambientale

Ill i t
Illuminotecnica
i
Elementi di progettazione

Corso di Fisica Tecnica Ambientale

Illuminotecnica: elementi di progettazione

B
Benessere
visivo
i i
La prestazione visiva
Lilluminamento il parametro fisico indicativo della quantit luminosa di
un ambiente.
La prestazione visiva pu essere definita come il rapporto tra il lavoro
svolto con un dato illuminamento ed il lavoro svolto nella condizione di
illuminamento ideale.
Si privilegia la quantit di luce che incide sulloggetto (livello di
illuminamento) piuttosto che la quantit di luce emessa (luminanza)

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

B
Benessere
visivo
i i
La p
prestazione visiva relativa
Nei grafici viene riportata
linfluenza dellilluminamento
sulla prestazione visiva relativa
(rapporto tra lavoro svolto ad
un dato illuminamento e lavoro
svolto
con
illuminamento
ideale).
Si nota che a partire da una
certa soglia un aumento
d llill i
dellilluminamento
t
non
produce un corrispondente
aumento della prestazione
visiva
(le
curve
sono
schiacciate).

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

B
Benessere
visivo
i i
La p
prestazione visiva
lattitudine a reagire che una persona manifesta quando i dettagli
delloggetto della visione (compito visivo) entrano nello spazio di
osservazione.
La p
prestazione visiva condizionata p
principalmente
p
da tre aspetti:
p
capacit visive del soggetto in termini di acuit visiva ( accomodazione,
regolazione della luce incidente, convergenza dellasse visivo, motilit
oculare,
l
senso cromatico,
ti
presenza di difetti
dif tti visivi,
i i i adattamento);
d tt
t )
caratteristiche del compito visivo;
caratteristiche dellambiente.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Benessere visivo
Le esigenze in termini di illuminazione di un compito visivo aumentano in presenza
di compiti visivi difficoltosi (osservazione ravvicinata e prolungata,
prolungata frequenti cambi di
visione, oggetti posti a distanze diverse, ridotto tempo di osservazione).
Altri aspetti da considerare per il COMPITO VISIVO sono:

1. Luminanza e contrasto di luminanza

la distribuzione delle luminanze influenza lacuit visiva ((nitidezza della visione),


), la
sensibilit al contrasto (discriminazione di piccole differenze di luminanza)
lefficienza dellapparato visivo (accomodamento, convergenza, contrazioni della
pupilla).

2. Colore e contrasto di colore

Dipende dalla luminanza, dalla composizione spettrale della luce e dalle


caratteristiche delle superfici osservate.

3. Dimensioni, forma e aspetto della superficie

LLa percezione
i
influenzata
i fl
t dalla
d ll distribuzione
di t ib i
d ll luce
della
l
(diff
(diffusa
o concentrata)
t t ) e
dalla presenza di ombre e penombre.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Benessere visivo
4. Posizione del dettaglio nel campo visivo

LLa resa massima


i
quando
d limmagine
li
i
sii forma
f
nella
ll parte
t centrale
t l della
d ll retina
ti
(fovea); la posizione delloggetto quindi fondamentale quando richiesta la
percezione dei dettagli.

5. Movimento e tempo di osservazione

Il movimento di un oggetto percepito con maggiore sensibilit dalla zona


periferica della retina ed induce la rotazione dell
dellocchio
occhio (per riportarlo al centro
della retina ed osservarlo con precisione); la precisione dipende dalle dimensioni e
forma delloggetto in movimento, dalla sua velocit, dalla traiettoria e dal tempo
disponibile per llosservazione
osservazione.

6. Durata della prestazione legata al compito visivo

Pu sorgere fatica visiva che si manifesta con fotofobia, diminuzione dell


dellacuit
acuit
visiva, visione sfocata o sdoppiata, difficolt di accomodazione: ha come
conseguenza anche la fatica muscolare (adozione di posture forzate per ridurre la
p
di segnali
g
non nitidi,,
distanza)) e la fatica mentale ((sforzo di interpretazione
riduzione dellattenzione e della concentrazione).

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Benessere visivo
Linfluenza dellAMBIENTE sulla percezione visiva si manifesta con laspetto delle
superfici degli oggetti principali (compito visivo,
visivo arredi e persone al suo intorno)
del suo interno (pareti, soffitti, pavimenti, macchine) e delle sorgenti di luce
(naturale finestre e vetrate) e artificiale:

1.Distribuzione delle luminanze

Lapparato visivo soggetto ad affaticarsi di pi quanto maggiori sono le


differenze di luminanza e contrasti elevati possono provocare abbagliamento;
mentre luminanze e contrasti bassi danno luogo ad ambienti monotoni e poco
stimolanti.

2. Illuminamento

Sia in termini di basso che alto illuminamento; valori adottati dalle norme vanno
da 20 lux ((riconoscimento di un viso in condizioni normali)) fino anche a 5000 lux;;
lilluminamento dellambiente va correlato a quello del compito visivo e degli
ambienti comunicanti e non deve presentare eccessive disuniformit (nel
passaggio tra zone a diverso illuminamento si possono determinare abbagliamenti
e difficolt di adattamento visivo).

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Benessere visivo
3. Abbagliamento

Si crea nellambiente
ll bi t quando
d le
l luminanze
l i
non sono correttamente
tt
t distribuite
di t ib it o i
contrasti di luminanza sono eccessivi per la presenza nel campo visivo di sorgenti
primarie di luce (abbagliamento diretto) o di superfici riflettenti (abbagliamento
indiretto)

-abbagliamento molesto (discomfort glare)


-abbagliamento debilitante (disability glare).
4. Direzione della luce

Se lilluminazione troppo direzionale si generano ombre nette, se invece


diffusa llassenza
assenza di ombre nuoce alla visibilit e rende lambiente
l ambiente monotono e
sgradevole.

5. Aspetti del colore

Inteso come interazione tra luce artificiale, luce naturale e superfici.

6. Luce naturale

Dimensione ed orientamento dei varchi di luce naturale (porte e finestre).

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

C
Contrasto
e abbagliamento
bb li
Contrasto
La percezione di un oggetto funzione del contrasto di luminanza e di colore
delloggetto e dello sfondo (o di adattamento). Il contrasto viene espresso dalla
relazione:

Il contrasto per anche un parametro soggettivo; si definisce quindi una


sensibilit al contrasto dellosservatore come rapporto tra luminanza dello sfondo
e minima luminanza percepibile dallocchio (parametro soggettivo).
Il fattore di resa del contrasto (UNI 10380:1994) il rapporto tra il contrasto C
in condizione di illuminazione reali ed il contrasto CR in condizioni di riferimento
(riflessione dello sfondo perfettamente diffusa). Il valore ottimale del fattore di resa
del contrasto non inferiore a 0,7.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

C
Contrasto
e abbagliamento
bb li
Abbagliamento
g
Il fenomeno dellabbagliamento si presenta come una sensazione molto
fastidiosa, in quanto locchio viene sollecitato da valori di luminosit che
superano quelli limite di adattamento fisiologico.
Labbagliamento
g
pu
p essere causato da:
valori eccessivi di luminanza nel campo visivo
contrasti di luminanza troppo elevati.
Labbagliamento prodotto da una sorgente funzione:
-della sua luminanza
-della
della sua dimensione
-della sua posizione nel campo visivo

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

C
Contrasto
e abbagliamento
bb li
Abbagliamento
Il fenomeno dellabbagliamento pu essere classificato nel modo
seguente:
abbagliamento debilitante (disability glare)
di tipo fisiologico perch riduce la visibilit e la prestazione visiva;
abbagliamento indiretto (riflessione speculare di uno o pi oggetti che
ricevono luce da sorgenti interne o esterne al campo visivo);
abbagliamento diretto (causato da livelli di illuminamento orizzontale e
verticale, luminanza delle sorgenti e loro angolo solido, dimensioni del
locale,, coefficienti di riflessione di p
pareti e soffitto,, ...);
);
abbagliamento fastidioso (discomfort glare)
di tipo psicologico e che non compromette la visione o la prestazione
visiva;
i i
causato da
d frequenti
f
i processii di adattamento
d
(
(continue
i
variazioni
i i i
di dimensioni della pupilla).

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

C
Contrasto
e abbagliamento
bb li
Forme di abbagliamento

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

C
Contrasto
e abbagliamento
bb li
Zone di abbagliamento

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

C
Contrasto
e abbagliamento
bb li
Riflessioni abbaglianti

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill mina ione naturale


Illuminazione
nat ale
Lilluminazione naturale un elemento imprescindibile nella progettazione
illuminotecnica. Il contributo di luce naturale deve essere privilegiato, in quanto
oltre a benefici di tipo energetico comporta benefici psicologici sulle persone.
Gli Svantaggi
S
t
i
Surriscaldamento estivo e insolazione diretta
Abbagliamento
Continua variazione di intensit
Impossibilit di controllare le ombre
Inadeguata penetrazione in profondit della luce
Ombre portate da ostruzioni esterne
I vantaggi
Benefici psicologici ed emotivi per le persone
Variabilit in funzione del moto del sole
Preferenza per la luce naturale da parte degli occupanti
g
Riduzione dei consumi energetici
Guadagni solari passivi durante l'inverno

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill mina ione naturale


Illuminazione
nat ale
Nella
N
ll progettazione
tt i
d ll luce
della
l
naturale
t l la
l sorgente
t primaria
i
i di luce
l
convenzionalmente considerata non il sole ma il cielo, attraverso il
quale viene emessa la radiazione solare diffusa.
Occorrerebbe la distribuzione di luminanze nel cielo punto per punto
nellintera
lli t
calotta
l tt emisferica.
i f i
Si tratta
t tt per
di una informazione
i f
i
molto
lt
difficile da definire in modo statico in quanto soggetta ad una estrema
variabilit spaziale e temporale.
Si suole far riferimento a delle condizioni standard sintetizzate da
modelli di cieli di riferimento.
ife imento

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill mina ione naturale


Illuminazione
nat ale
Il modello
d ll di cielo
i l di riferimento
if i
t utilizzato
tili t pi
i frequentemente
f
t
t il
cosiddetto cielo coperto CIE - (standard overcast sky). Si tratta di un
modello in cui la luminanza di un qualsiasi punto del cielo rapportata a
quella allo zenith dalla seguente equazione:

1 2 sen
L L z

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione naturale
Esistono diversi metodi per la valutazione dell
dellilluminamento
illuminamento naturale,
naturale il pi
semplice quello che utilizza un indice chiamato Fattore medio di Luce
Diurna (FLDm).
Il metodo applicabile limitatamente al caso di spazi di forma regolare con
profondit, misurata perpendicolarmente al piano della parete finestrata,
minore o uguale a 2,5 volte laltezza dal pavimento del punto pi alto della
superficie trasparente.
Fornisce un valore medio di FLD per lambiente che risulta indipendente
dalla forma del locale.
Nel caso di spazi con due o pi finestre si calcola il valore di fattore medio
di luce diurna medio dellambiente (FLDm) come somma dei contributi
dovuti alle singole finestre.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione naturale
(FLDm) rappresenta il rapporto tra illuminamento medio dellambiente

ed illuminamento che si otterrebbe nelle stesse condizioni su una


superficie
f
orizzontale
l esterna che
h riceve luce
l
d ll
dallintera
volta
l celeste
l
senza irraggiamento diretto. Il livello di illuminamento da luce naturale
in ambienti confinati dipende da:
-localit
-orientamento delledificio
-orientamento
o e ta e to e ca
caratteristiche
atte st c e de
delle
e supe
superfici
c vetrate
et ate
-edifici confinanti ed elementi naturali di paesaggio

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione naturale
- t coefficiente di trasmissione del vetro; si ricava da tabelle

(0,800,90)
- A (m
( 2) superficie
fi i trasparente
t
t delle
d ll finestre
fi
t
- fattore finestra (tiene conto della posizione e della presenza di
ostruzioni), si calcola a mezzo di grafici e tabelle
- fattore di arretramento della finestra rispetto al filo della facciata
delledificio (da grafici e tabelle)
- S ((m2) superficie
p
interna dellambiente ((soffitto,, p
pareti e p
pavimento,,
incluso le superfici vetrate)
- rm fattore medio di riflessione delle superfici interne dellambiente
(molto variabile, da 0,1 mattoni scuri, cemento grezzo a 0,80,9
intonaco bianco, alluminio)

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione naturale
Fatto e di arretramento
Fattore
a et amento

L: Lunghezza finestra
P: arretramento finestra
hf: altezza finestra

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione naturale
Fattore di finestra
Rapporto tra lilluminamento esterno sulla superficie verticale della finestra
e lilluminamento esterno su un piano orizzontale;

sen 2 sen

2 = angolo fra la base della


fi
finestra
t
e
l t
lestremo
delleventuale aggetto (90 in
caso di assenza di aggetto)

=angolo
di
ostruzione
verticale degli ostacoli esterni
(0 in caso di assenza di
(0
ostruzione)

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione naturale
I valori ottimali (definiti dalle
varie normative) di FLDm
variano da un minimo di
0,7% per aree occupate in
modo non continuativo da
lavoratori fino a 2% e pi. E
opportuno garantire rapporti
maggiori di 0,16 tra FLDm
puntuale minimo e FLDm
puntuale massimo.
massimo

Tipo di edificio
Residenza e
alberghi

Ambiente
Soggiorno

Camera da letto

Cucina

Terziario

Scuole Universit
Scuole,

Ospedali

Edifici Sportivi
Biblioteche
Bibli
t h
Musei

Uffici
Uffici con lavoro di
dattilografia
Aule
Laboratori
Uffici
Accettazione, sale
ddattesa
attesa
Ambulatorio
Campi coperti, piscine
Bordo piscina
S l lettura
Sala
l tt
Sale espositive

FLD
1% fino ad una
profondit di almeno
met ambiente
0,5% fino ad una
profondit di almeno
met ambiente
2% fino ad una
profondit di almeno
met ambiente
2%
4%
2%
4%
1%
1%
3%
2%
1%
1%
1%

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione naturale
Alcunii regolamenti
Al
l
ti parlano
l
di un indice
i di
di rapporto
t illuminante
ill
i
t (RI),
molto semplice da calcolare e inteso come rapporto tra la superficie
finestrata e la superficie pavimentata di un ambiente.
Alcuni fattori di correzione per RI:

p
superfici
p
a bassa trasmissione
-per
(t<0,7) si aumenta la superficie
vetrata
-per esclusione di superfici vetrate
con h<0,60 m
-per profondit dellambiente <2,5
volte hmax della superficie vetrata
-per presenza di tettoie,
i balconi,
b l
i ecc.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione naturale
Abbagliamento da luce naturale
-luminanza della porzione di cielo inquadrata dalla sup. vetrata
-posizione
i i
e dimensione
di
i
d ll superficie
della
fi i vetrata
-contrasto di luminanza tra le superfici interne
-presenza di superfici riflettenti
Si utilizza lindice DGI (daylight glare index) definito dalla UNI
10840:2000.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione artificiale
La progettazione di in impianto di illuminazione deve essere coerente
con le caratteristiche dellambiente (dimensioni, forma, luce
naturale, finestrature e loro coefficienti di trasmissione, pareti e
pavimento),
i
) la
l sua funzione
f
i
(
(commerciale,
i l produttiva,
d i
sanitaria)
i i ) ed
d i
compiti visivi degli utilizzatori.
Gli elementi da considerare sono:
distribuzione delle luminanze
illuminamento e sua uniformit
abbagliamento
resa del colore
colore apparente della luce

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Illuminazione artificiale
La UNI EN 12464-1:2005
12464 1:2005 consiglia per i fattori di riflessione:
soffitto 0,60,9
paretii 0,30,8
03 08
piani di lavoro 0,20,6
pavimento 0,10,5
Altri criteri per la distribuzione delle luminanze sono:
rapporto minimo 1:3 tra L delle aree immediatamente circostanti il
compito visivo ed L del compito visivo;
rapporto minimo 1:10 tra L delle aree periferiche del campo visivo
ed L del compito visivo.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Si definisce illuminamento medio mantenuto (Em) quel valore di
illuminamento medio su una superficie al di sotto del quale non si pu
scendere (rif. cap. 5.3 della norma UNI EN 12464-1:2004).
Si definisce
d fi i
anche
h un fattore
f tt
di manutenzione
t
i
(M) come rapporto
t tra
t
illuminamento medio sul piano di lavoro dopo un dato periodo ed
illuminamento medio sullo stesso piano di lavoro ad installazione nuova.
Si dovr pertanto procedere, per un buon progetto, alla individuazione del
valore di illuminamento medio di progetto e dividerlo per il fattore di
manutenzione M individuato in base al programma di manutenzione
definito dal progettista.
E=E
E
Em/M, con M<1

E=20 lux il livello minimo di illuminamento raccomandato e consente il

riconoscimento dei tratti del volto; altri livelli raccomandati sono 30-50-75100-150-200-300-500-750-1000-1500-2000-3000-5000 lux. In zone
occupate continuativamente 200 lux il valore di illuminamento minimo.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Uniformit dell
dellilluminamento
illuminamento
Tra area oggetto del compito visivo e area immediatamente circostante
(0,5 m), per evitare affaticamento visivo ed abbagliamento

I rapporti tra illuminamento minimo e medio non


devono essere comunque inferiori a:
0,7 nella zona del compito
0,5 nelle zone immediatamente circostanti il
compito

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Metodi di Stima dell
dellabbagliamento
abbagliamento -1) calcolo di UGR
Per la valutazione si utilizza lindice unificato UGR (Unified Glare Rating):

-Lb (cd/m2) luminanza di sfondo, calcolata con Eind/ con Eind illuminamento
verticale indiretto al livello dell
dellocchio
occhio dell
dellosservatore
osservatore

-Li (cd/m2) luminanza delle parti luminose di ogni apparecchio nella


direzione dellocchio dellosservatore

-i (sr) angolo solido della sorgente (i)


-pi

indice di posizione di Guth (funzione della distanza longitudinale tra


occhio e piano trasversale della sorgente e della distanza trasversale tra
occhio e piano longitudinale della sorgente)

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Metodi di Stima dell
dellabbagliamento
abbagliamento -1)
1) Calcolo di UGR

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Metodi di Stima dellabbagliamento -2) Curve limite di Luminanza

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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Metodi di Stima dellabbagliamento -2) Curve limite di Luminanza

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Illuminazione
i
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Metodi di Stima dell
dellabbagliamento
abbagliamento -2) Curve limite di Luminanza

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i
artificiale
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Metodi di Stima dellabbagliamento -2) Curve limite di Luminanza
Curve limite di luminanza A e B (metodo CIE)

influenza di quattro fattori


-distribuzione spaziale della luminanza della sorgente
-geometria del sistema (angolo di osservazione)
-illuminamento medio orizzontale sul piano di lavoro (h=0,90 m)
-tipo di sorgente
Il grado di abbagliamento (G) viene valutato numericamente sulla base di una scala
d 0 a 6 sulla
da
ll base
b
d l giudizio
del
i di i di un campione
i
di persone che
h andava
d
d
da
abbagliamento nullo (G=0) ad abbagliamento intollerabile (G=6).
La curva di luminanza A valida per apparecchi senza bordi laterali (<30 mm),
illuminazioni lineari (lungh/largh> 2) bordi lineari luminosi paralleli alla direzione di
osservazione.
La curva di luminanza B valida per apparecchi con bordi laterali.

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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Metodi di Stima dell
dellabbagliamento
abbagliamento -2) Curve limite di Luminanza
Le Curve limite di luminanza A e B ((metodo CIE)) trovano applicazione
pp
per:
-

interni di forma parallelepipeda


coefficienti di riflessione 0,70,8 per il soffitto
coefficienti di riflessione 0,40,6 per le pareti
coefficienti di riflessione 0,10
0 10 per il pavimento

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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l

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Ill i
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i
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Metodi di Stima dell
dellabbagliamento
abbagliamento -2) Curve limite di Luminanza

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Ill i
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Metodi di Stima dell
dellabbagliamento
abbagliamento -2) Curve limite di Luminanza

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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Metodi di Stima dellabbagliamento
g
-3)) Indice di Abbagliamento
g
((CGI))
Effetti sul comfort visivo della distribuzione
delle luminanze (CIE 1983).

Labbagliamento cresce con dimensioni e


numero di sorgenti (aumenta la luminanza
del campo
p ed il limite di adattamento).
) CGI
varia tra 830; valori consigliati tra 1530.
Nellequazione:
- Ed (lx) livello
li ello di ill
illuminamento
minamento diretto
di etto sul
s l piano verticale
e ticale in corrispondenza
co isponden a dellocchio

dellosservatore
- Ei (lx) livello di illuminamento indiretto sul piano verticale in corrispondenza dellocchio
dellosservatore
- i numero di apparecchi
- Li (cd/m2) luminanza degli apparecchi (i)
- i (sr) angolo solido della sorgente (i)
- p indice di posizione di Guth (funzione della distanza longitudinale tra occhio e piano
trasversale della sorgente e della distanza trasversale tra occhio e piano longitudinale della
sorgente)

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Metodi di Stima dellabbagliamento -4) Visual Comfort probability
(VCP)
Il VCP valuta la % di popolazione che giudica il limite tra il benessere visivo
ed il fastidio.
Il VCP considera
id
il problema
bl
d ll bb li
dellabbagliamento
t diretto
di tt partendo
t d da
d dati
d ti di
una singola sorgente, ed estendendo successivamente a pi sorgenti, con
algoritmi esponenziali il concetto di disagio.
Lalgoritmo di calcolo molto complesso ed i dati di ingresso non sempre
sono determinabili con sicurezza.

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Indice di resa del colore (Ra)
In fase di progetto importante valutare la capacit delle sorgenti di
rendere i colori. La norma UNI EN 12464-1:2004 al p
punto 5.3 riporta
p
i
valori limite di Ra per diversi ambienti, compiti ed attivit. In nessun
ambiente di lavoro vanno utilizzate lampade con Ra inferiore ad 80.
Per quanto riguarda indicazioni numeriche sullilluminamento artificiale il
riferimento la UNI EN 12464-1:2004, che in particolare fissa i seguenti
standard:
Em illuminamento medio mantenuto, in lm
U if
Uniformit
it di illuminamento
ill i
t
UGR indice unificato di abbagliamento
Ra indice di resa del colore
Temperatura di colore della luce

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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Sistemi di illuminazione artificiale

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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Sistemi di illuminazione artificiale

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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l
Progetto illuminotecnico

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Ill i
Illuminazione
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artificiale
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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l

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Illuminotecnica: elementi di progettazione

Ill i
Illuminazione
i
artificiale
ifi i l

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Ill i
Illuminazione
i
artificiale
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Ill i
Illuminazione
i
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i
artificiale
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Illuminazione
i
artificiale
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Corso di Fisica Tecnica Ambientale

Illuminotecnica: elementi di progettazione

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