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Flaming lips
A volte mi diranno che sono stimolare le vostre critiche.
uno schifo, altre volte che Ma potrebbe anche entusia-
sono un bell’oggetto da sfo- smarvi, farvi sorridere, farvi
gliare e leggere. Mi vorranno pensare a qualcosa di diver-
eliminare dalla faccia della so dal solito. Sono un gior-
terra, possibilmente bru- nale, giusto che sia così. C’è
ciandomi o buttandomi nella chi sostiene che io sia stato
spazzatura, oppure mi spin- usato solo per far vincere le
geranno ad aumentare le elezioni universitarie a fanta-
mie copie perché non arriva- siose liste, mettendo i basto-
no dove la lettura delle mie ni tra le ruote ai “compagni”.
pagine è gradita. Mi diranno Ora, sfido chiunque a dirmi
di essere un servo del po- su quale articolo si legge di
tere, di mercificare i saperi, votare o non votare questo
di sprecare i soldi pubblici, o quell’altro partito. E sfido
quelli dell’Università, quel- ognuno di voi a dimostrare
li degli studenti. E poi sarò che la presunta propagan-
accusato di fare propagan- da dell’Inchiostro (??) abbia
da e di calunniare chi non causato spostamenti in ter-
mi sta simpatico. Magari mi mini di voti. Non scherziamo.
diranno che i fondi per me Quelle erano semmai opinio-
sono troppi, come se sapes- ni, liberamente criticabili ma
sero quanto costa, non solo certamente non illegittime.
in denaro, ma soprattutto Non esiste un divieto di can-
in tempo e fatica, riempire didarsi se si fa parte di una
questi miei e vostri fogli. E
io sopporterò tutto questo,
redazione, né di esprimere
un’opinione contraria, sep-
titi universitari e lo difendeva
a spada tratta, anche quando Criativity
andrò avanti fino a quando pur forte, nei confronti delle indifendibile. Ma come, una
di Cristina Siviero Tagliabue
mi faranno sapere anche che parti “politiche” in gioco. Se volta andava tutto bene e ora
quello che tento di fare non poi nessuno riesce a smentire invece no? Non capisco. For- Sì, non farò troppi salamelec- Cosa faccio: sono giornalista
è proprio da buttare. Anzi. quello che scrivi significa che se i tempi stanno cambiando. chi e lo ammetterò da subito: professionista e fotografa.
Mi chiederanno altri aperi- le notizie riportate sono vere. Forse non sono più il giornale mi è piaciuto leggervi e mi è Perché non sono una firma
tivi jazz, altre conferenze, Tutti ad attaccarsi alle mie fin- di una volta. Oggi faccio solo piaciuto rispondervi. Grazie come quelle sopracitate da
altri concorsi, altre penne te intercettazioni telefoniche paura. Quando un giornale ai maschietti, ma grazie (scu- Laura. Non starò a lamen-
arancioni. E, soprattutto, o alle dichiarazioni di studenti fa paura per quello che dice, satemi la partigianeria) so- tarmi del fatto che i giovani
vorranno scrivere qualcosa “virtuali”: se non vi siete accor- quella poca democrazia che
prattutto alle “ragazze”. Che non hanno spazio. Certo è
per me, avendo finalmente ti (ma sul giornale era scritto) abbiamo inizia a sgretolarsi. E
sono state le più simpatiche, che oggi, in Italia, gli editoria-
capito che questo spazio è si trattava di provocazioni, le come diceva Heinrich Heine,
le più curiose, le più doman- li li scrivono persone dai 50
di tutti, non di una persona quali possono piacere o non “dovunque si brucino i libri, si
dose e soprattutto, le più dis- anni in su. Tra l’altro, conosco
sola che vuole eventualmen- piacere, ma non sono affatto finisce per bruciare anche gli
sacranti. Brave. Questo spirito molto bene Giulietto Chiesa
te comprarsi l’Università o vietate. E ancora: nessuno uomini”. Stavolta l’inizio non
a metà tra il critico e l’ironico e altre firme sopracitate. Evito
diventarne il suo unico rap- mai si è accorto che tra i miei è stato un libro, ma le mie
mi piace. E mi piace che com- commenti personali – e ce ne
presentante. Triste chi pensa redattori vi erano quattro stesse pagine, trasformate in
una specie di pericolo pub- mentiate, critichiate quello sarebbero anche di diverten-
a questo giorno e notte e lo candidati e tutti di quattro li-
blico, come se le parole fos- che scrivo e soprattutto chi ti da raccontare, vi assicuro -.
dice senza problemi. Lo so, ste differenti? Del resto, chi lo
sero armi in grado di togliere sono pur senza conoscermi - Chi fa il giornalista come me è
potrebbe non piacervi quel- ricorda, sa che uno dei vecchi
la vita a qualcuno. o proprio perché non mi co- sempre alla ricerca di verità, e
lo che leggete qui, potrebbe direttori di questo periodico,
noscete, e non appartengo al quando avrò finito di cercare,
darvi fastidio, farvi incazzare, apparteneva ad uno dei par- Inchiostro
mondo delle famosità -. probabilmente avrò finito di
Mi permetto di affrontare qui fare il mestiere. E scriverò un
il tema celebrità per conti- saggio, o farò “corsivi” – edi-
nuare il dialogo con Laura toriali, appunto -.
– che mi scrive “ma non sei un Perché scrivo su Inchiostro,
po’ troppo autocelebrativa? dunque. Perché credo di es-
I veri editorialisti sono altri: sere molto più vicina a voi che
De Luca, Lodoli, Colombo, a molti dei miei illustri colleghi
Chiesa…”. Come a dirmi: e tu giornalisti editorialisti. Credo
chi sei per fare un editoriale? che mi possiate aiutare nella
– e per mettere in campo un mia ricerca di conoscenza,
tema che non mi è indifferen- come forse io posso fare un
te, perché ha richiesto una po’ con voi. In una relazione
forte scelta “a monte” della alla pari, perché questo spa-
professione. zio non è mio, ma vostro. Per
Chi sono io. Per saperlo basta esempio. Adesso, qual è il
poco. Mettete il mio nome e co- Paese che si dovrebbe asso-
gnome nel foglio bianco con un lutamente andare a visitare?
buco al centro più famoso del Please, non ditemi Usa e Cina.
mondo (quello che vale più di Li dò per scontati… Attendo
tutta Time Warner) e troverete vostre dritte per partire, tor-
qualche cosa - sto parlando di nare e raccontare.
Google, ovviamente -. cristina@criativity.com
di Vincenzo Andraous Stavo pensando: Cosa si lacera quando viene strappato Anche di chi ferisce, di chi percuote,
Cosa soffre quando si ferisce un gior- un giornale? Quali tessuti, quali mu- di chi calpesta, di chi strappa, di chi
Bruciare un giornale significa soccom- nale? Quali tegumenti si arrossano e scoli lasciano sfioccare le loro fibre in brucia. La sofferenza di un giornale è
bere alla propria ideologia. si tumefanno quando lo si prende a dense gocce rosse? una tortura della collettività. E chi non
Bruciare un giornale e nascondersi pugni? Quali nervi sparano le loro scintille ne sente il dolore nelle proprie fibre e
dietro un gesto così infantile, significa Cosa piange quando si umilia un gior- quando si brucia un giornale? Quali nei propri nervi, non ha sensibilità che
incespicare sulla propria anonimia. nale? Quali palpebre si abbassano e si aree corticali avvertono il dolore, il idrati il suo corpo, non ha parole ed
Bruciare un giornale non può essere ritraggono imperlate, quali nasi aspira- crepitio e il fumo vomitato dalle fiam- idee che idratino la sua mente.
inteso come gesto di sinistra, tanto no lacrime e muco cercando di man- me infami? Al di là delle figure retoriche: gravis-
meno di destra, perchè da sinistra e tenere fermezza e contegno, quando Stavo pensando: simo l’atto, gravi dovranno essere i
da destra debbono arrivare le idee e i l’impronta di una scarpa trafigge le sue Quelle che soffrono sono parole e provvedimenti. Ma altrettanto grave
confronti, che nulla hanno di parenta- pagine pulsanti? idee. Le parole e le idee di tutti noi. sarebbe il silenzio della comunità stu-
le con gli agguati alla ragione, persino dentesca in seguito all’accaduto.
della ragione dell’altro, più vicino, più
lontano.
Bruciare il giornale dell’Università si-
gnifica piegare di lato la memoria,
quella memoria che non deve mai far-
Decalogo preventivo
ci dimenticare gli errori del passato, della piromania
ove un’intera generazione è andata al
macero. di Raffaele D’Angelo
Bruciare il giornale dell’Università è
delirio di onnipotenza, è delirio di È naturale: in un ateneo discretamente
commiserazione, è un mondo di tutti i popoloso come quello pavese, è impos-
colori fatto a pezzi. sibile (anzi, molto improbabile) che un
Forse chi scrive è di sinistra, forse di giornale come Inchiostro possa accatti-
destra, ma certamente non sarà mai vare le simpatie di tutti. Dato l’assunto,
dalla parte di chi usa il passamontagna viene da chiedersi che reazioni potran-
no avere i detrattori di questo giornale
della pavidità più irresponsabile.
nei confronti dello stesso (o dei redat-
tori, eh eh).
I fatti recenti rispondono in parte alla
domanda. Inchiostro prende fuoco in
Diritti Il giornale bruciato davanti all’Aula Magna piena primavera, per mano di alcuni gio-
vini dall’accendino-cavatappi pronto.
Usa e Getta che ai ragazzi dell’UDU il giornale non rimanere coerente con la sua idea
“Che spreco!” Esclama il naturalista,
arricciando il naso. Da qui l’idea di un
decalogo per
di Alessio Palmero Aprosio piacesse. Comunque in quel momento di libertà di espressione. Cito, tra un utilizzo eco-
(sono uno contro cinque) me ne vado gli altri, Mauro Vanetti, uno dei tan- compatibile di
Elezioni: ce ne sono tutti i giorni, ora- e chiamo alcuni componenti della reda- ti “rossi” dell’UDU, che scrive: “per Inchiostro da
mai. Non c’è più scampo. E cosa non si zione che immediatamente sopraggiun- quanto mi riguarda io darei fuoco parte dei suoi
fa per avere un voto in più o perderne gono sul luogo del “misfatto”. Nessuna a tutte le copie di Libero senza più accaniti op-
uno in meno? Si butta via Inchiostro, ad novità, a parte il fatto di scoprire che pensarci due volte, se ne avessi la positori.
esempio. E cosa non si fa per festeggiare durante una plenaria dell’UDU si è di- possibilità”. Ora, io non leggo Libero né
scusso se buttare via “ufficialmente” le la penso come la gran parte della sua re- 1. Con Inchiostro, puoi costruire
la vittoria elettorale? Si brucia e si strap-
copie del giornale. Alla fine si è deciso dazione, ma non mi sognerei nemmeno un comodo berretto di carta
pa Inchiostro. Pensavate che il giornale
di non farlo, almeno “ufficialmente”. Poi, lontanamente di bruciarlo.Vorrei con- per ripararti dal sole estivo.
che avete in mano fosse completamente
fuori da ogni gioco elettorale, vero? Be’, si sa, ognuno fa quel che vuole. Comun- cludere, infine, precisando che è vero 2. Con Inchiostro ci incarti il pe-
noi facciamo il possibile, ma se poi gli que i ragazzi “di sinistra” in questione ed innegabile che Inchiostro abbia criti- sce o i fiori.
stessi rappresentanti degli studenti non successivamente ammetteranno di aver cato i rappresentanti degli studenti. Ma
3. Inchiostro funge da tovaglietta
riescono a fare a meno di noi, il risultato compiuto il gesto, non senza un po’ di è altrettanto vero che la redazione ha
per pranzi frettolosi.
è inevitabile. Andiamo con ordine. soddisfazione. tutto il diritto di parlare di elezioni come
Tutto è iniziato mercoledì 10 maggio, Tutto qui? Certo che no, perché anco- e quando preferisce. È indubbio, poi, 4. Con Inchiostro puoi coprire le
l’ultimo giorno in cui si poteva votare per ra l’UDU non sa di aver vinto le elezio- che le risposte a tali critiche sarebbero tue nudità quando esci dal Ti-
le Elezioni Universitarie (e anche l’ultimo ni. Due giorni dopo, il 12 maggio, dopo state le benvenute, e lo stesso giornale cino dopo un bagno e scopri
in cui si poteva evitare di farlo). In mat- aver appreso la vittoria elettorale, que- le avrebbe pubblicate senza problemi. che una scimmia dispettosa ti
tinata, porto un centinaio di copie di sti ragazzi (sottolineo che sono “di sin- Se solo ci fossero state. Inchiostro non ha rubato i vestiti.
Inchiostro nel relativo raccoglitore po- sitra”, e questa cosa mi lascia perplesso ha mai censurato o rifiutato articoli. In 5. Inchiostro è un perfetto tappe-
sto in Università Centrale. Ripasso dopo ogni volta che penso di essere “di sini- ogni caso per nostra fortuna ora ai “ver- tino per mouse ottici (io lo uso
un’ora e non ce n’è più nemmeno una. stra” anche io) decidono di prendere tici” studenteschi dell’Università ci sono anche così)
Caspita, allora Inchiostro piace talmente una cinquantina di copie del giornale e i rappresentanti dell’UDU, quelli che di-
6. Applicando due semplici forel-
tanto che anche alle otto e mezza va di bruciarlo e strapparlo davanti all’Aula fendono i nostri diritti. Finché difenderli
lini, puoi utilizzare Inchiostro
a ruba! Torno a prenderne un altro po’ Magna dell’Università. Poi lo lasciano lì. Il conviene, perché se avessero perso le
per spiare le donnine al bar
e, nell’atto di posizionarli, alcuni simpa- caso vuole che qualcuno di noi lo trovi elezioni probabilmente cercherebbero
con discrezione.
tizzanti del Coordinamento per il diritto e chiami il Rettorato dell’Università, af- di privarci del diritto di voto.
allo studio – UDU (che in seguito chia- finché qualcuno di più “ufficiale” di noi 7. Utilizzando Inchiostro per fare
merò per brevità UDU) mi invitano gen- veda lo scempio. Poi chiamiamo l’UDU la cartapesta, puoi creare due
tilmente a non diffondere questo nu- che, sentita la puzza di bruciato, accor- immensi Buddha da collocare
mero del giornale perché “tanto non se re per nascondere le prove e cestinare i
Errata Corrige: alle porte della sede centrale.
lo caga nessuno” e “disturba gli elettori giornali. “Io ho fatto questo casino, e io L’articolo “Elezioni Universitarie: 8. Se devi spedire una lettera di
nel giorno delle elezioni”. Qui qualcosa lo ripulisco”, dice Elena Fava, che grazie cos’è successo in questi due anni” riscatto, tagliuzza le lettere da
mi puzza, quindi decido di ricordare a all’elettorato universitario ora ci rappre- apparso nel numero scorso non Inchiostro.
questi ragazzi “di sinistra” che gettare senta tutti nel Consiglio di Amministra- firmato per un refuso di stampa è di
zione dell’Università. In realtà è molto 9. Se fa freddo e non vuoi rinun-
nella spazzatura un giornale è immorale, Marzio Remus. Ce ne scusiamo con i
carino vedere tutte queste persone con ciare ad un giro in bici, usa In-
oltre che illegale. E metto ovviamente le lettori. Nei “commenti degli studenti”
la borsina rossa ripulire con dedizione chiostro sotto la maglia quando
copie del raccoglitore. si riporta come erroneamente
la piazza antistante l’Aula Magna, e nel vai in discesa.
Nel frattempo salgo lo scalone per an- assente ai Consigli di Facoltà Simone
dare in Presidenza di Facoltà di Lettere mentre chiacchierare allegramente con i Angioni. L’affermazione, fornita in 10. Scatena la tua fantasia dipin-
e Filosofia e, mentre scendo, vedo con redattori del giornale e giustificare il loro ogni caso in un contesto da goliardia gendo con le tempere sopra
i miei occhi quello che non avrei mai gesto come “liberatorio” e “meritato”. (gli studenti commentatori risultano Inchiostro, o lanciati nella rea-
voluto vedere: i ragazzi dell’UDU stanno Bravi! Voi sì che siete dei veri “rossi”. “sotto protezione del F.B.I. insieme lizzazione di uno splendido
togliendo i giornali dall’espositore. Rela- Inchiostro decide così di scrivere la vi- ai testimoni dell’estinzione del collage.
tivamente irritato, scendo e chiedo loro cenda sul Blog del sito, in attesa di com- coleottero nano del bitume”), è Visto? Facile come contare fino a dieci
il perché del gesto. “Era talmente bello menti da una parte e dall’altra. L’UDU sbagliata la redazione si scusa con il per sbollire la rabbia. E ora basta leg-
che ne abbiamo preso cento copie”, la preferirà inserire sul proprio sito inter- suddetto. gere: è il momento di cimentarsi in un
motivazione. Caspita, e io che pensavo net un testo “non commentabile” per entusiasmante art attack!
Sono così giovane da gode- è stata l’abolizione della tassa ritato, o ne si abbia davvero Via Mentana, 4 - Pavia - tel. 333.1950756
re mio malgrado di una serie di successione. A me perso- bisogno. Chiunque si veda email: redazione@inchiostro.unipv.it - internet: inchiostro.unipv.it
Anno 11 - Numero 31 - 8 giugno 2006 - Il giornale degli Universitari
di assodati diritti civili e non nalmente era subito palesata piovere dal cielo qualunque Iniziativa realizzata con il contributo concesso dalla commissione
solo, che nei secoli dei secoli come una delle solite stupidi- grande o piccola fortuna, per A.C.E.R.S.A.T. dell’Università di Pavia nell’ambito del programma per la
uomini molto più volentero- tà italiane, fortemente corre- rispetto di chi questa fortuna promozione delle attività culturali e ricreative degli studenti.
si e degni di menzione han- lata a questa psuedocultura non la può avere, abbia il do-
Direttore responsabile: Marzio Remus Disegni:
no conquistato con la lotta sociale, con forti connotati vere di condividerne almeno Vicedirettore: Alberto Bianchi Federica Bertoncini,
e a volte con il sangue, a tal religiosi, nella quale la famiglia una parte con la società. Na- Tesoriere: Rossana Usai Raffaele D’Angelo, Nemthen,
punto che ormai, sempre mio oltre ad avere un ruolo cen- turalmente in maniera equa e Webmaster: Alessio Palmero Aprosio Rossana Usai
malgrado, assisto sconcertato trale e prioritario viene vissuta ponderata.
Redazione: Stampa:
ad una continua e più feroce come stato di diritto, con tut- Purtroppo è sempre una
Anna Baracchi, Roberto Bonacina, Industria Grafica Pavese s.a.s.
rivendicazione delle più in- to ciò che questo comporta. questione di cultura e senso
Lorenzo Costantini, Maria Luisa Fonte,
sensate pretese sociali e non Cosicché ciò che prima era di civico. Forse per questo chi Pietro Minnini, Luna Orlando, Registrazione n. 481 del
solo. mio nonno è ora di mio pa- oserà reintrodurre tale norma Walter Patrucco, Ilaria Picchi, Registro della Stampa Periodica
Autorizzazione del Tribunale di Pavia del 23
Mi spiego meglio: una delle dre ed unito a ciò che in più probabilmente presto perde- Francesco Rossella, Elisabetta Rossi febbraio 1998
fortune dell’ormai defunto go- era suo, un giorno sarà mio. rà la poltrona. Ma si sa. In de- Berarducci Vives, Alberta Spreafico, Tiratura: 4000 copie.
Questo giornale è distribuito con la licenza
verno, tra le più reclamizzate Indipendentemente dal fatto mocrazia il popolo è libero di Dora Paola Sposato, Cristina Sivieri Creative Commons Attribution-ShareAlike.
Tagliabue, Suhartati Valtz, Nicola Cocco. Fondi Acersat “Inchiostro”: 8.000 Euro.
e a furor di popolo condivise, che tutto questo sia mai me- scegliere. Meno male.