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Ugo Avalle - Michele Maranzana On pensare == ed educare Storia, testi * laboratorio di pedagogia Terzo volume Dal Positivismo al dibattito contemporaneo paravia Unita I UR RN RE IL POSITIVISMO E LV EDUCAZIONE 1 : | | a: | | IL CONTESTO Pur non essendo una filosofia o una idealegia organica, il Pasitiviemo presenta, nelle sue diverse espressioni, alcuni tratti comuni: la convinzione dell'inizio di un‘epoca di grande progresso, V'idea che la conoscenza della realta materiale e sociale debba fondarsi sul reperimento dei fattie sulla loro generalizzazione in leggi, la fede cche la scienza e la tecnica siano gii sirumenti per un miglioramento colletiivo. Lo scenario storico che permete questa sostanziale unita & quello dato da un lungo periodo di pace europea, in cui si afferma definitivamente ¢ su scala mondiale il ‘modelo economico capitalistico, Gli effetti sociali sono enormi: aumento di popola- zione, ineremento delle citta € dei trasporti, rasformazione dei modi di vita grazie ai ‘progressi scientific e alle loro applicazioni teenologiche. La scienza, sempre pid estesa e ramificata, viene avvertita come il solo sapere vera. ‘mente appropriato, con un atteggiamento antimetafisico al quale si collega spesso una svalutazione della filosofia, ridotia al compito di ordinare ed unificare i risultati delle sacienze positives. In realta Vindiscussa fiducia nei poteri della scienza e nell'eflicacia, della ricerca scientilica produce un vero e proprio scientisme, che da origine a nuovi aiteggiamenti metafisic. Lo scienziaio acquisisce comunque un nuovo prestigio so- ciale, come produttore di un sapere che non concerne solo la natura, ma anche l'uomo ela societa, intesi entrambi come organismi dotati di leggi la cui conoscenza permette tuna pitt efficiente ricerca del benessere individuale e collettivo, +. Ladiffusiong ¢ il primato della cultura scientifica sono parallel all'apogeo della bor- ‘ghesia, la classe che afferma in mado definitive il suo primato sociale nel quadeo econo- ico da essa stessa sviluppato. Il Positvismo appare dunque per molt versi Tesaltazione dei valori borghesi, della fede nel progresso ¢ nello spirito di iniziativa che hanno caratte- izzato Vascesa della borghesia. Contemporaneamente perd si fa sempre pit incalzante il problema dell’inserimento delle masse proletarie impiegate nellagricoltura e nel- Papparato industriale nel nuovo quadro sociale, al quale corisponde il delinearsi madello ideologico socialistaalternativo ai valori dominant. I problemi politici e pratici Present in questo quadro costringeranno la pedagogia a schierarsi facendo propria Puna © Vata visione sociale, fino a quando il tramonie del secolo, con To siluppo di modelli politic socialdemocratici, non permettera una parziale unificazione di entrambe. Oltre che porre di fronte alla pedagogia precise scelte ideblogiche. eta del Post vismo @ portatrice di nuovi problemi educativi. La richiesta sempre pitt consapevole di formarione del cittadino in accordo con i valori dominanti e di aumento della cultura i base (con la conseguente scolarizzazione di massa) porta infatti con sé la necessita di tuna scienza rigorosa dell’educazione. In antitesi con la dimension metafisica e gli aspetti spontancistici dell’educazione romantica, il Positivism vuole ancorare la pedagogia al fatto scientifico. Pertanto diviene prioritario rifondare scientificumente V'apparato teorico e pratico della pe- dagogia in collegamento con gli altri saperi sull'uomo e ridefinixe i percorsi formativi, sulla hase di una fiducia di sapore illuministico nella capacita dell'eduucazione di diven- tare, attraverso la sctiola, motore de] progresso sociale. I contributi in questo senso da parte delle seienze umane sono molteplici: Io sviluppo della psicologia dell’eta evoluti- va e della sociologia, la diffusione di alcuni grand paradigmi interpretativi avranno un influsso decisamente considerevole sull’organizzarsi di una nuova pedagogia. Basti ricordare a questo proposito la rivoluzione darwiniana, in cui la delineazione della teoria evolutiva e del legame fra gli animali e luomo produrra una straordinaria 3 tenzione alla componente biologica dello sviluppo, allo studio etologico dei comporta- menti, delle emozioni ¢ del!'intelligenza in relazione alla loro funzionalita evolutiva, ulteriormente rafforzati dall’enunciazione della -legge di Haeckel sulla ripetizione della filogenesi da parte dell'ontogenesi Si delinea cost un nuovo sapere pedagogico, che si emancipa dalla filosofia per entrare nel gruppo delle scienze umane come punto dincontro e di collaborazione fra i diversi saperi. A questo corrisponde lo sviluppo di approcei di tipo analitico € siste- matico al problema dell’educazione, che hanno i loro elementi pit innovativi nel con- cetto di misura e nell'avvio di ricerche sperimentali, basate sull’analisi delle condizioni concrete de! fatto educativo. Bisogna pero osservare che la progettata scientificizzazio- ne della pedagogia da complessivamente risultati discordanti e frammentari, basando- si talvolta su uno scientismo riduzionistico e sullo sviluppo di nuove metafisiche trave- stite da scienza. Allo stesso modo I'attenzione alla scuola e alla didattica produce in ‘moll casi una preoccupazione quasi esclusiva per Vistruzione, scadendo nel nozioni- smo ¢ dimenticando l'importanza degli aspetti relazionali, comunicativi ed educativi della realta di classe. Tuttavia, Pawvio della riflessione epistemologica sulla pedagogia, come piattaforma di tutto il sapere pedagogico del nostro secolo, pud essere comside- ralo uno dei frutti pitt duracuri del Positivism. Capitolo 1 IL POSITIVISMO EUROPEO ym bas aia @ mappa ei percorsi are | La ciftusiono 0! ponsiors positvista in Francia st vonifea a gartre dala fine del poriedo rrapolecnico ed & caratterzzata da una forte espansione del sapere scintiiCo e da una fase aurorale de! decollo indusiriale. E in questo contesto, e precisamente ad opera di | Saint Simon, che viene definito per la prima volta l'ambito d'uso de! termine “positive” che ard orgine a nome del moviment. I! Positvsmo francese rsonte fortemente dela trad- | Aone ttumnisica, dt cu! novende etcunt important elements un’ottiea one permete at | usare per esso la definizione ai -Positivismo sociale». La definizione allude a una concezio- ‘ne orientata all'analisi dei problemi sociali delia rivoluzione industriale e alla loro soluzione ‘attaverso una nuova slone dela sctenza e dela tecnice. | | "in questo contest # roto del'educazione ear’ eppunto quelle luministco di svitrpe- re fe condlzion per la realzzazione di una nuova socielé senza per questo trascurare a | reve der nawiauo. Questo programa tover® In Saint Simon e nel suo dscepolo Comte | i suci principal eatonsor | Negi Stati europe’ in oui fo sviluppo sacieconomico delia borghesia & pid aecentua- (0 viene meggiomente anertita Fesigenca di unIstuzione pla modema, coe pid rispor- | onto alle nuove istanze che il progresco toonico-scientifico propone. In Inghierra tale | esigenza si fa pid acuta @ partire dalla seconda meta del Settecento, 2 segvito della | wouzioze inausvile. | nuovi metodl a precuzone, eget a Itroduzione delle machi re ¢ della concertrazione «i manodopere, portano con sé problemi socali ¢ scolastci che vanno dalla formazione tecnico-scientfioa della classe dirgente al’educazione della | classe popolare e all'assistenza delliafanzia. Solo nella prima meta dell’Ottocento, tut- | | tavia, si hanno i primi tentativi di fondazione di souole secondarie con questi caratter, citi corispondona model ecucativiimarantati a¢ un progressismo pi 0 meno accent | | ©. Il grange cibattito sull’educazione ne! Positivismo si gloca infatti ne! quadro della | goncraio convinziono dell'mportanza dol’educazione nel'affiontare il progrosso secialo. Ole a teoricl che si reaccupano. in chiave sociologica o police, ai quest aspettl o- | | viamo anche studiosi che cercano ai definite in modo scientifico fe moaalita det!’azione edueativa, sulla baco delo ewilvppo dello soionze del'uom © dela fdveia del contro: labilta rationale dei pracessi comunicatvi e di svlupno No seaturira It quadro ci una sclenza pedagogica, a parte dela quate prenderanno fowma tute fe attwté eaucatve ¢ | to problomatiche epistomologiche dolla pedagogta dol Ventesimo sovolo. a Eee ‘movimento = i ee Claude Henry de Saint Simon (47604825): ‘Catechismo et Unité prima educazione per V'inseri- mento della persona nella sociota ¢ progres- 80 del! industria Evouard Seguin (1812-1880): Auguste Comte (4798-4857): Corso di flosofia positiva || primato dell’educazione di tipo seientifico «positives Robert Owen (4771-1858): Efucazione degli idioti | | 1! nuovo mondo oI ' educazione def subnormali e partire dal sensi ‘educazione come condizionamento e dovere per ‘trasformare la societa Emile Durkheim (asse.1947) Pedagogia © sociologia sintesi cl teorla ¢¢ pratica, funzionale alla continuita sociale Ege Spencer (4820-1903): Educazione intollettuale morale @ fisica ' educazione ‘sclentificamente fondata sullo sviluppo,” ‘| | Capitolo 1 — Il Positivismo europeo 1. POSITIVISMO ED EDUCAZIONE IN FRANCIA 1.1 Saint-Simon: |’educazione come catechismo laico ‘ormatosi alla scuola dell Illuminismo (il suo precetre fu D’Alembert), Claude- Henri de Rouvroy, conte di Saint Simon, (1760-1825) ha una vita segnata da esperien- ze eterogenee, che vanno dall’arruniamento nella guerra di Indipendenza americana, alla costituzione di atiivita finanziarie indirizzate a recuperare fondi per il migliora- mento sociale, fino all’organizzazione di corsi popolari per la diffusione della cultura tecnico-scientifica. Nei suoi scritti Saint-Simon si propone di delineare gli elementi necessari ad una nuova organizzazione sociale per Ia nascente civilta industriale. Publica cost fra il 1815 ¢ il 1820, con la collaborazione del suo segretario Auguste Comite, le riviste «L'industria» e L/Organizzatore», con eui segue il modello illumini- stico di attivita pubblicistica indlirizzata all’educazione sociale. Simili temi sono ugual- mente presenti in seritti come ilGatechismo degli industiali (1823) e [Nuovo Gristianesimo (1825), che diverranno fonte di ispirazione per una vera ¢ propria-corrente di pensiero, organizzata in associazioni impegnate in campo politico, sociale e religioso Nuova socieia ed educazione: il socialismo utopistico Dj fronte ai problemi della nascente societa industiale, SaintSimon si fa assertore della necessiti di un programma politico-pedagogico di rinnovamento globale del- Pumanita, da realizzarsi attraverso una nuova organizzazione sociale incentrata sulla guida della classe produttrice (da lui detia degli industrial, comprendendo in questa espressione sia operai che datori di lavoro). Accanto ad essi devono essere collocati gli scienziati ed i tecnici, capaci di sviluppare ed utilizzare il progresso del sapere ai fini di un miglioramento della vita colleitiva. Questa esaltazione della tecnocrazia cortispon- de a un ipirazione sociale che induce Saint-Simon a progcttare una socicta in cui un . Percid Durkheim scrive in Pedagogia e Sociolagic: «io considero come il postulato stesso di ogni speculazione pedagogica che l'educazione sia un fatto eminente- mente sociale, per le sive origini come per le sue fnzioni». Cid significa che Pedu- cazione deve “socializzare” la nuova generazione, cio adaitarla all’ambiente sociale; la scuola, quindi, @ “ancella” della societa. La socializzazione viene intcsa come adeguamento deli'individuo a un «modelo» prodotio dal tipo di societi i cui-® inserite. Dato questo intervento massiccio del sociale in campo educativo, Durkheim non tiene in considerazione Ia psicologia dell’allicyo in sé, ma la cons dera solo come strumento per stabilire le vie attraverso le quali l'educazione pud realizzare il “modello” descritio. al rT 2 L'EDUCAZIONE «CREA NELL'UOMO UN ESSERE NUOVO» Nella raccolta ai sori Ecucazione come potere plasmatore del’educazione, alle sua sosializzazione uno dei testi pid importanti capacita, come attivita sociale, di wcreare nel. off la celebrazione che Durkheim dedica al {'uama un essere nuovo», Ora, se noi facciamo astrazione dalle vaghe ed incerte tendenze che postono esser dovute all'eredita, il fanciullo, entrando nella vita, non wi introduce che 'apporto della sua natura individuale, La societa si trova quindi, ad ogni nuova generacione, in preset 7a ditina tavola pressoché rasa, sulla quale deve costruire con sforzi rinnovati. Occorre che, mediante gli accorgimenti pid rapidi, all’essere egoista ed asociale che viene al mondo ne venga sovrapposto un altro, capace di condurre una vita morale € sociale Ecco qual é opera dell’educazione: ¢ se ne scorge nutta la grandezza. Essa non si limita a sviluppare Vorganisino individuale nella direzione indicata dalla sua natura, a ren- dere apparent dei poteri nascosti che non domandavano che di manifestarsi, Essa crea nell’uorno un essere nuovo, (éucacions come sorialczmsions, a cura di N. Baraca, La Nuova Italia, Firenze 1973, pp. 71-77) Analisi del testo E10} Quando il fanciullo entra nella vite porta con sé il retaggio della sua natura indivi. duale. La societa si trova, quindi, come di fronte ad una tebuia rasa e deve costrulre di questo individuo tutta la *personalita sociale”. Ditre a sviluinpare nell incivicuo le tendenze natural, il compite dell'educarione & quello di creare |e caratteristiche che ne fanno un essere Sociale. Leteoringeatche Larteeduatva Lasciewa delfedurasione 16 isi poten Lanatisi sociologica dell'educazione Se Teducazione @ un fatto sociale «in conseguenza, la pedagogia dipende dalla sociologia, pi stretiamente che da ogni altra scienza». Pertanto anche nella prepara- zione professionale dell’insegnante non deve mancare la conoscenza della sociologia, in quanto -solo nello studio della societi, il pedagogista pud provare i prineipi della sua speculaziones. La sociologia fornisce cosi all'insegnante «un corpo di idee direttrici> che sono I'«animas delta sua opera educativa, che la sostengono, che danno un senso alla sua azione € che lo fanno «consacrare ad essa”. Ma in cosa consiste lo stutio sociologico delleducazione? A questo proposito Durk- heim osserva che non tutto quanto é ecucazione é riducibile a teoria scientifica. Sosie- nitore di una scientificita puramente descrittiva ¢ a-valutativa, in cui le posizioni moral € i desideri del ricercatore debbono essere estromessi, Durkheim osserva che in peda- ‘gogia esistono spesso teorie di carattere filosofico € dottrinario, che indicano pitt come le cose dovreblero essere che come sono. Sono tenricpratiche prive di apparati di control lo e di volont’ di analizzare scientificamente Ia realt ‘Oltte alla teorizzazione, Peducazione € pero anche pratica, arte educativa in cui coneretamnente Peducatore si impegna, molto spesso senza avere alle spalle una chiara teoria, né una giustificazione fondante sulle proprie azioni e sul perché della loro effi- cacia, I teorici detl’ertucazione non sono necessariamente buoni educatori,e viceversa. ‘Accanto a questi due aspettidell’educazione se ne colloca infine un terzo, consisten- te nella possibiliti di sviluppare una scienza deserittiva dell’educzzione, Secondo Durkheim essa puo realizzarsi in due direzioni: come studio della genest e dello sviluppo dei sistemi educaivi, € quindli storia dell'educazione, oppure come analisi del fumziona mento di questi sistemi nelle concrete istituzioni educative, attraverso Puso di metodi Statistici: tn compito che spetta eminentemente alla sociologia dell'educazione. a 3 IL SISTEMA EDUCATIVO COME ISTITUZIONE SOCIALE Infatti l'educazione in uso in una societ’ determinata ¢ considerata ad un mo- mento determinato della sua evoluzione é un insieme di pratiche, ci maniere di fare, di usi, che costituiscono dei faiti perfettamente definiti e che hanno la stessa realt degli altzi fati sociali. Non sono, come si & creduto per lungo tempo, delle combina- zioni piti o meno arbitrarie ed artificiall, che non devono Ia loro esistenza che all'influenca capricciosa di volonta sempre contingenti, Esse, al contrario, costitui- Scono delle vere istituzioni sociali, Non vi & essere umano che possa far si che una Societa abbia, ad un determinato momento, un altro sistema educativo che quello aplicito nella sua struttura, alla stessa maniera nella quale & impossibile ad un organismo vivente di avere altri organi ed altre fanzioni che quelli che sono implicit nella sua costituzione, chee (autem, pp. 80:91) Analisi del testo |EAO® La concezione ci Durkheim sottolines la dipencenza delle asion| educative dal sistema socile, cocrentements con la premessa dl sconoscere neli'educazione la sociallzzazione in tesa come vera e propria “umanizzaciono” di un indviduo pressocné amort. Gopitolo 1 — It Positivismo europeo 17 Gliusie i cestuni di una determinata socteta sono parts integrante della medesima ed influen: ano, quinal, anche I'educazione, che @, pertanto, Il risultato della somma ci queste compe- ‘enti, cosi come un organiemo vivente @ la somma della caratteristishe proprie della sua cast- ‘tuzione fisica L'educazione morale e la sua funzione sociale L’analisistorica dell'educazione mostra, secondo Durkheim, la sua profonda inter- connessione con i sistem social tal punto che @ questo proposito si possono reperire delle cosianti; ad exempio le societi stabili, dotate di und forte cocsione interna, ten dono a privilegiare il miglioramento delle tecniche educative, mentre le societa in crisi elaborano spesso nuove dottrine educative dal forte contennto utopistico, adatie a rifondare i valori del gruppo. In entrambi i casi non muta perd ta funzione prioritaria dell'educazione, che @ quella di socializzare le giovani generazioni mediante la trasmis- Poiché, secondo Durkheim, Puomo & anzicutio essere sociale, la difficolta.o il fall ‘mento nella trasmissione dei valori genera una condizione disgregante sia per la socicta che per Pindividno stesso. Lo stuclio sul suicidio classifica le diverse tipalogie sociali di queso gesto per poi individuare la causa prevalente del suo aumento verificatosi nell’Europa di fine secolo in una condizione di anomie. Anomica é la condizione in eui le normg yengono a mancare (a-nomia = assenza di norme) a causa di tin mutamento, sociale, cui si pud accompagnare una sfasatura rispetto all’efficacia della scuola di tra- smettere i valori necessari per la vita nella societa corrispondente. L’educazione & dunque efficace nella misura in cui trasmetie valori funzionali alla continuita sociale: & quindi, prioritariamente, educazione morul, La divisione del lavoro sociale ha prodotto nella nostra societ la necessiti, per le giovani generazioni, di ap- prendimenti sempre pit specifici e aecelerati: una richiesta gravosa, che richiede un forte disGiplinamento dei comportament, Ma questo disciplinamento & per Durkheim ppositivo: esso produce ordine ¢ continuita sociale ¢, per conseguenza, henesiere per Vindividuo. La scuola ¢ insegnante sono investiti quindi dell’imporiantissima fun- zione di preservare, mediante la trasmissione, 'ordine e il benessere sociale, La scucka non deve essere fonte di mutamento, ma garantire Ia continuiti, e la sociologia del- Veducazione pud essere un importante strumento in tal senso, 1.4 Edouard Séguin: l’educazione dei subnormali Edouard Séguin (1812-1880) & con Trattamento morale, iginico ed educezione degl idiots e deg alti fenciull rtardati (1846), il pits importante studioso della Francia posit vista per quanto concemne la rieducazione dei subnormali, opera per la quale trasse ispirasione anche dai lavori del suo predecessore [tard, autore di un importante serie sull’educazione di un “ragazzo sehaggio" trovato nel4ecolo precedente nella regione dell’ Aveyron. Secondo atti corporearfion é scindibile da quella psichica e a quella sociale, pertanto educazione deglifandicappati deve passare anzitutto aura: verso i sensi e jl movimento. L'educazione-sensoriale é percié il primo passo di un'edu- cazione integrale, ¢ ha il compsto di pGrre orcine nel caos originario dell'esperienza dell’handicappato. Pertamto occorr€ partite dai sensi per poi approdare al corpo, al movimento, all'educazione inteflettale ¢ a quella della yolonta. L’ambiente & in questo senso fondamentale: Ségnin propone percid di sostituire gli istituti tradizionali di ricevero degli handicappati, vere € proprie prigioni, con contest di assistenza pit sereni e stimoland, Lafumsione delascula ‘Scuola popotare — Jasegramento 18 Unité prima 2. LA PEDAGOGIA DEL POSITIVISMO IN 2.1 1 problemi dell’industrializzazione e i precursori della scuola popolare: il mutuo insegnamento La Riwhuzione industriale & uno dei problemi fondamentali su cui il Positivismo inglese costrutisce Ia sua riflessione educativa. Ess pone infatti almeno due pressanti niecessiti social: la ercazione di una scuola ada a fronteggiare le nuove esigenze delle classi popolari ¢ lo sviluppo di un modello formativo aderente alla gestione del processo socio-economico. Fra coloro che per primi si sono postialmeno una parte questi problemi possiamo sicordare senz’altre Joha Locke, che sostiene la necessi deti'educazione privata del gentlenan e la ereadione per i poveri di Working Schools di ricovero € lavoro forzato. Un altro padre de Liberismo, Adam Smith (17231790), inyoca dal governo un intervento diretto ad istiuire scuole per tutti, mostrando che il costo 2 tollerabile e Vinvestimente vantaggioso, Ma sara solo con il pastore anglicano Andrew Bell (1753-1832) e il quacchero Jo- seph Lancaster (1778-1888) che il problema dello sfrutamento della manodopera infamtlg.e la necessiti di assistenza allinfanzia nel momento in cui anche la donna diviene forza-lavoro oltiene una prima risposta. Bell dirige a Madras (India) una scuola di orfani, dove, secondo i costumi Jocali, applica il metodo del mutuo insegna- mento, Lo stesso metodo si diffonde poi in Inghilterra attraverso opera di Joseph Lancaster, autore del Bntsh sysiem of education (180%1810). La fortuna del metodo, considerate la soluzione fondamentale al problems dell"educazione popolare in una real} priva di mezzi economici e di maeswi preparati, 2 enorme. Nascono in tutta, Europa societa per la diffusione del mutuo insegnamento, mentre filantropi come gli italiani Confalonieri ¢ Ridolfc il irancese conte di Lastéyrie, autore del Nuove sistema Aieducacions per le seuole frimarie, si battono per una sua adoaione sistematice, I mutuo insegnamento diverra cosi emblema di una ben pitivasta battaglia per Veducazione popolare. 2.2 Robert Owen: utopia pedagogica e scuole dell’infanzia opera di Robert Owen si connette diretamente con i problemi dell"industrial- smo, la enltura positivistica.e il nascente soeialismo. Nato da un sellaio nel 1771 a Newtown (Galles) ed effetusate le prime esperienze lavorative come apprendista in una houtega, Owen approda al lavoro industriale in un’officina di Manchester. In seguito alterna gli stud filosofici al lavoro presso la filanda di New Lanark (Seozia) della quale diyenia anche comproprietario ¢ direttore nel 1799. Qui comincia a realizzare una soric di riforme delle condizioni di lavoro: offre buoni salari, eleva l’eta minima con la quale un ragazzo pud entrare a lavorare in fabbrica, non sfrutta gli indigenti. Il risulta- to 8 un miglioramento delia produttivita. Owen s fara cosi apostolo dell’estensione di queste tiforme presso gli altri industialie il parlamento inglese. Nel 1812, nel corso di un incontro in onore di Joseph Lancaster, Oven illustra le Proprie idee circa il condizionamento ambientale, sostenendo la necessita di richiede- re al governo la diffusione di scwole popolari. Nel 1816 fonda a New Lanark una scuala Der i figli degli operai. Nel 1822 redige i Nuovi punti di vista della socets sopra la formar Capitolo 1-1 Positivismo europeo 19 sione del eavaiters unano, dove sintetizza un progetto di riforma della societa ispirato a criteri comunistici. La frustrazione dei suoi progetti nella madrepatria lo induce a cercare di fondare negli Stati Uniti la comunita di New Harmony, primo nucleo di una societa nuova, «Comunita di Eguaglianza e di Proprieta comune», Questo esperimento procedera con alterne fortune, ma senza dare Inogo al radicale rinnovamento colletti- Yo yoluto dal suo fondatore. ‘Quando Owen rientra nel 1832 in Inghilterra, si impegna molto sia nella ereazione 4i cooperative di consumo e di produzione sia in campo editoriale, dando vita a vari giornali e riviste. A Londra € a Manchester vengono create numerose scuole che si ispirano alle sue (eorie educative. Trail 1896 e il 1844 egli compone infine la sua opera pitt importante, II nuove mondo morale, che presenta organicamente i principi della sua concezione socio-pedagogica della scuola. Quando morira nel 1858, nel villaggio natale di Newtown, il socialismio inglese avra ormai acquisito impronta indelebile della sua Educazione ¢ condizionamento ambientale Il pensiero fondamentale che sta alla base della concezione pedagogica oweniana, al di la della multiforme attivita del padre di New Harmony, é individuabile nella sua visione dell'educazione come condizionamento. Secondo Owen, infatti, ambiente in cui il soggetto yive € le circostanze occasionali con le quali viene in contatto condizio- nano la formazione della sua personalita Se ambiente sociale condiziona l'individuo, occorre che tale condizionamento ab- bia una valenza positiva: quindi é necessaria una trasformazione delVintera societa in senso positivo. Owen ritiene cosi che la presenza di una impresa attiva € produtiiva, sguidata da un imprenditore che, come una sorta di “principe illuminato”, si dedica alla rescita morale, culturale ed economica del popolo. sia il primo mezzo per raggiunge- re tale fine. L’eSperienza di New Lanark rimane esemplare perché diffonde V'istruzione popolare, presenta nuovi principi pedagogici, ma soprattutto perché questi cambia- ‘menti awengono all interno della pitt vasta trasformazione del tessuto economico € Givile entro il quale Vindividuo vive € layora. Ma il progetto oweniano viene aspramente contrastato dalle classi dirigenti britan- niche quando supera i limiti del semplice filantropismo ¢ assume connotazioni di riforma globale. Per questo Owen radicalizza la sua posizione, sostenendo la necessita di una scolarizzazione precoce per offrire una positiva edueazione sociale ai fanciulli sottrattiall'ambiente egpistico della famiglia borghese. Nel “nuove mondo morale” la scuiola sara uguale per tutti, organizzata in edifict funzionali, dotati dei servizi necessa- i (infermerie, cucine) e collegati all’officina: Ia scuola si alternera col lavoro. Ma -questo-non fesclude attivita fisiche libere come la ginnastica, il gioco, la danza: Owen wuole una formazione integrale della persona, da cui la dimensione estetica non & affatto eselusa. Il primato spetta tuttavia, positivisticamente, alla scienza e all'osserva zione della natura, mentre ogni forma di “superstizione” viene combattuta attivamen te. Si tratia di un modelio pedagogico che avra un notevole influsso sullo sviluppo dell’educazione socialista Lanaorascuca 20 Unité prima L'organizzazione scolastica e la scuola dell’infanzia Owen crea a New Lanark I Istituto per lo formasione del cavattor un intero sistema scolastico dove ospita inizialmente solo i figlt degli operai ¢ in seguito tutti i giovani della contea, cercando di offfire lore non solo un ambiente adeguato ma anche una valida formazione. Viene impartita un'istruzione di base (leggere, serivere ¢ far di conto); si insegnano la storiz, il canto e la danza ¢ Meducarione religios. Alle bambine si impartisce anche un addestramento di cucina, taglio e cucito, I persona Ie educativo @ istruito secondo i principi della pedagegia oveniana in modo tale da costituire. sempre e comunque, un esempio per i giovani, anche al di fuori delle pareti scolastiche. Lesawle Fra idiversi gradi dellIstituto (scuola dell'infanzia, scuola clementarc, scuola serale Aelffamia per i pit grandi, gia occupati nel lavoro), Owen si interessa in particolare del primo, Dopo T'iniziativa pionieristica attuata intorno al 1780 dal francese Oberlin, egh é infatt tai primi in Europa a fondare scuole per V'educazionc dell'infanzia, organizaate in un nido peri pitt piccini ein una sala di smidio prescolastico per i bambini dai quatro ai sei anni. Non si tratta di offrire semplicemente un “asilo” ¢ una “custodia”, ma anche di educare ed istruire bambini le cui possibilia di scolarizzacione successiva sono ridotte. Per questo le scuole oweniane “precocizzano” notevolmente, in certi casi, I delt'attivitd scolare, ma lo fanno a fronte di una situazione sociale difficile. Un collabo- ratore di Owen, Samuel Wilderspin, scriver in seguito il Siena per svolgere le facolta intellettuali g morali dei bambini da uno a sete avmi (1823), che avri un notevole influsso sullo sviluppo delle scuole del’infanzia in tutta Buropa. 4- PRIMI INTERVENTI SOCIAL! ED EDUCATIVI A LANARK In uno dei suoi numerost intervent! pubblici politiche nei confronti dell'nfanzia, sottreendo ‘sulla necessit@ di una siforma socisle, Owen | bambin) alla schiaviwy del lavoro (almeno fino ‘motto in luce come I'sarmonia sociale: debbe ai dieci annil) ed inserendeli in isttuzioni scaturire anche da una trastormazione delle Istruttive ed educative adatte a loro, Fu interrotta il sistema d’impiegar nelle fabbriche bambini di sei, sette, otto anni e si comsiglid ai genitori di lasciarlictescer sani e godere dell'istruzione sino 2 dieci. Ai bambini s'insegna a leggere e a seriverc c far di conto per cinque anni, ciot d: cingue aidieci, nella scuola del paese, senza spesa da parte dei genitori. Sono stati adat- tati, 0 sono in processo d’adozione, i moderni metodi pedagogici: possono quindi esse~ re bene istruiti prima di venire impiegati in un lavoro regolare. Un'alita importante __considerazione é che tutto linsegnamento é reso piacevole e divertente; aspettano mol- to pid ansiesamente Vora del'inizio che quella delta fine delle lerioni. Fanno quindi ra- Pidi progressi c si pud affermare con sicurezza che, se essi nella lore formazione non arrivano ad acquistare le quialita che pit si desiderano, la colpa non é loro; Ia causa ne sara Ja mancanza di una vera conoscenza della natura umana in coloro che educano i fanciulli e guidano i genitori. (Liamonia sorale in R. Owen, Sagat rulleducaciome, acura di G. Pancera, La Nuova Italia, Firenze 1994, p. 79) Gopiitolo 1 — It Positivismo europeo 21 Analisi del testo S212! I programma oweniano non si limita a voler sulluppare una scolarizzazione popolare © a ‘dminuire jo sfrutamento precace della mancdopera mincriie, ma si propone anche una edues- Zione fondata su princi scientifcl © a «misura di bambino». & tale ‘requente richiamo che pemette plu Taclimente di accostare Owen al Positivism e non solo al pensiero pedagogico ‘socialista, Dev'essere evidente a tutti coloro che non hanno ancora perduto la facolta di ragio- nare che l'struzione dell’ uomo @ basata su. una teoria e su una pratica che sono diret- tamente opposte una all'altra, Di qui le continue inconsistenze, pazzie, assurdita che fogauno pud facilmente constatare intorno a sé senza aver eoseienza che egli stesso & vittima di incongruenze simili, Listruzione data nella Scuola, nella Sala di lettura € nella Chiesa cerca di mitigare ¢ rimediare gli effetti di questo guaio e di dimostrare gli incaleolabjli vantaggi che la societa potrehbe trarre dall'introdurione di una tearia e una pratica armonizzate fra loro. Il piano superiore del Nuovo Istituto é sistemato in. | modo da servire come Scuola, Sala di lettura ¢ Chiesa, designate proprio allo seopo di influire direttamente sulla formarione del carattere degli abitanti del Inogo. [1 ‘Maselti € femmine imparano a scuola a leggere bene e a capire quello che leggono; ‘a scrivere rapidamente in calligrafia leggibile; a usare senza sfor20 le regole principali del’aritmetica. Alle bambine s'insegna anche a cucire, a tagliare e mettere insieme utili indumenti per la famigita; dopo avere imparato questo, a turno lavorano nella cucina ¢ rei refettori comuni, per apprendere a preparare cibi sani ed economici ¢ a tenere la casa con ordine e pulizia (biden. pp. 92-93) Analisi del testo [ALOF 1 progetto di Owen si distingue da qualsias! tipo di iniziative dl tipo semplicemente cer Fitativo 6 solidaristico per I'attenzione ad una teorizzazione pedagogica dotata anche ¢i carat. ter! of scientificita. Questo significa per il sup ideatore un costante collegamento fra teotia € /prassi, inode che I'una prepare venga verificata dall'alira, Percid listituto assume ampia- mente le caratteristiche non di una semplice scuola ma di un vero e proprio Iuogo di vita e cl Formazione sociale. LAB. Nella scuoia gli alunnie le alunne imparano lettura, sonttura e calcolo. Alle bambine ‘51 Insogna anche il cucito assiome al lavore nella cucina por imparare norme di igiene alimen: tare e¢-economia domestica, seconcio un curricolo di base che si affermera e restera presso- ‘ché identico, nell ictruzione elementare europea, fin quasi la mot do! Ventosimo seco\o. Herber Spencer Villa e seracia del peri 22 Unita prima 2.3 Herbert Spencer Precedendio per talini aspetti le ricerche del contemporaneo Charles Darwin. it filosofo inglese Herbert Spencer (1820-1903) elabora un sistema nel quale il principio dell’evoluzione diventa la base della reaiti e della conoscenza umana, determinando wn in- flusso profondissimo sullo sviluppo della pedagogia in gencrale delle seienze umane in eti positivistica, La formazione prevalentemente scientifica di Spencer lo porta infatti ad affrontare la questione dell'evolutione prima in campo sociologico (Stetica sociale, 1850), psicologico (Princip di price. logia, 1895) € pedagogico (Educazione inuelleituale, orate ¢fisict, 1861), che non filosofico, dove il testo fondamentale saranno i Primi principi del 1862. Natura, attivitd ed ordine delle discipline Le tesi pedagogiche contenute in Bilueaione intellattuale, morale e fisica costituiscono in un certo senso il manifesto del maturo Positivismo pedago- gico, curopeo. In esse Spencer, sulla base di una critiea all'educazione tradizionale, cerca di svilup- pare rigorosamente un sistema educalivo a partite dai suot fondamenti naturali scien- tificamente rilevabili I criteric dominante del madello educativo di Spencer & quello dell’utile, coerente con la mentalita tecnicoindustriale della societa positivista. Individuato lo scopo det Peducaziohe nel «preparare un‘esistenza completas, Spencer ritiene che i fatti¢ i risuk tati dell esperienza ci dimostrino che tale obiettivo si raggiunge mediante l'espletamen- to di diverse attivita, suddivise gerarchicamente in ordine di importanza decrescente fra: 1) attivitd che servono direttamente alla conservazigne della vita; 2) attivta che servono indirettamente alla conservazione della vita 3) aitivita che hanno per scopo Vallevamento ¢ la felicita della prole; 4) autivita che hanno per scopo il mantenimento dei correiti rapporti socio-politicis 5) aitivita di vari gonere che riempiono il tempo libero della vita ¢ che vengono dedicate a soddisfare | propri gusti e i propri sentimenti Spencer € convinto, cocrentemente con la legge di Hacckel, che lo sviluppo dell'in- dixiduo ripeta lo sviluppo della specie. Eg sottolinea dunque la necessiti di graduare le diverse materie qli insegnamento a seconda della loro “utilita”, calcolata sulla base della dlassificazione sopra riportata. Le nozioni direttamente utili alla conservazione della vita vengono “detiare” dalla natnra: basta solo che Peducatore la favorisca ¢ si astenga all intervenire modificandla, Attivitafisica, fisiologia e igiene sono le discipline che rien- ‘ano in questa prima parte. Le discipline che corrispondono alla seeonda categoria di aitivita sono invece Ia matematica, la fisica, la chimica, la biologia e la scienza sociale. Al terzo livello di attivita si collocano le scienze pedagogiche, di cut Spencer lamenta l'igno- 23 ranza da parte della maggioranza dei genitori, Peri giusti rapporti civil e politic! (quarto panto), viene invece sottolineata Vimportanza di formare il cittacino con T'insegnamento, della storia, purché questo non avyenga con un metodo fondaio sul meccanico apprendi- mento di date e fatti principali, bensi con Vattenzione per le idee, i modi di vita, i commerci: una storia culturale, sociale, economica. Uguale importarza avra la Sociologia descrittiva. Per ultime vengono le discipline esteticoretterarie che, pur essendo le discipli- ne fondamentali della scuola tradizionale, vengono qui considerate quali ativita “ricreati ve" e non fondamentali per lesistenza, adeguate solo per il tempo lasciato libero dalle attivita pin important, aa 6 L’ORDINE RAZIONALE DEGLI APPRENDIMENTI Ecco dunque, ripetiamo, Vordine razionale approssimativo di subordinazione: edu. carione che prepara alla propria conservazione diretta: che prepara alla propria con- servazione indirecta; che prepara ai doveri famigliari; che prepara a quelli di-cittadino; che prepara alle svariate raffinatezze della vita. Non intendiamo dire che queste divi- sioni siano tracciabili in maniera precisa. Non neghiamo anzi che esse sono intrigate confusamente fra loro, in maniera tale che Peducazione per una non pud non essere, in una certa misura, un’educazione per tutte. Né contesteremo che in ogni divisione vi siano parti pitt importanti di certe parti delle divisioni precedent: ad exempio, un uomp molto abile negli affari, ma poco dotato per il resto, pud essere pill al di souo. dell’ideale di una vita completa, rispetto a un altro di modesta abilita nel guadagnare denaro, ma di grande giudizio come padre di famiglia [...]. Ma, fatte le dovute limita- zZoni, le grandi division! che abbiamo tracciato sussistono ancora, € rimane sostaniial- ‘mente vero che tali divisioni si subordinano T'una all’altra nell'ordine accennato, perché le corrispondenti divisioni della vita le rendono possibii ciascuna rispetto alle altre in quell'ordine. [...] Naturalmente, ideale dell’educazione @ la preparazione completa in tutte le divi- sioni, Ma non potendosi ragginngere questo ideale, come nella fase presente della ci- vilta accade pitt o meno, la nostra mira deve essere di mantenere la dowute proporzione fraii gradi di preparazione in ciascuna.(...] Per la media degli uomini, diciamo, la cosa da desiderarsi é un'educarione che si awvicini il pi le alla perferione, nelle cose le quali servono meglio ad una vita completa, € che rimanga sempre pid al disotto della perfezione, nelle cose che hanno sempre piti una influenza remota su di una vita com- pleta (Bihecacione intelettuale, moral fisca, wad. di A. Saloni, La Nuova Italia, Firenze 1971, pp. 15:16) Analisi del testo [EBBE_ Dopo aver fomito ; inolire, poiché 'umanita ha imparato istruendosi, anche il bambino dovreb- be scguirglo stesso percorso. Pertanto occorre incoraggiare al massimo grado V'auto- nomia dell’ esperienza. Testo 7 Svinurro DELLA MENTE E APPROCCI DIDATTICI he nell'educazione si debbva provedere dal semplice al complesso, é una verita, alla quale cisi& sempre conformati, in tna certa misuea! aon perd in maniera dichiarata né aifatto conseguente. La mente si sviluppa. Come tutte Le case che si sviluppano, essa progredisce dall'omogenco all'eterogeneo; ¢ siccome un sistema normale di educazio- he non é la contropartita oggettiva di questo processo soggettvo, deve presentare una consimile progressione L...] Lo siiluppo della mente, come ogni alvo sviluppo, & un avanzare dall indefinivo al definito. Come il resto dell'organismo, il cervello raggiunge la sua definitiva struttura solianto nella maturita; e meno la sua siruitura & definitiva pith le sue arioni mancano yenii e dei primi wentai per pailarc, le prime percezioni e i primi pensieri sono estremamente vaghi. Come vi 8 pro- gresso da un occhio rudimeniale [...], ad un occhio che distingue con la pit grande esattezza la specie ¢ le gradazioni dei colori e i particolari delle forme, cosi Fintellewo, considerato-nel suo insicme ed in ciascuna facolt’, comincia con le discriminazioni pit, grostolane tra gli oggetti e le azioni e progredisce verso discriminaioni di'sempre mag- glore finezza e distinzione. A questa legge generale debbono uniformarsi i nostei Corsi € metodi cducativ. Gibiden, pp. 5859) Gapitolo 1 - Il Positivismo eurepeo 25 Analisi del testo SHAT! La progressione educativa dal semplice al complesso, dall'omogeneo all'eterogienco, dall'indefnito al definito Geve segulte, ¢ parere ul Spencer, 'analogja con Imeccanism) di eve- lwzione psichiea e biologiea. Sara solo nel nostro secclo cho lo sviluppo ci una psieologia autonoma, datata di una ricerca sistematica sul process psichici, permettera di superare le at- ermazicni del filosofo ingjese. El tuttavia coglie gia con esattezza la nevessita ci conformare la didattica ad un’analisi accurata dei percorsi cognitvi e dalle legal evolutive, in modo da inte- ere sempre maggjormente le componenti psicologiche ¢ blologiche dello sviluppo con ta culturale del’ educarione ae 8 L'INSEGNAMENTO “OGGETTIVO” Fra le move consuetudini che si sono formate durante il declino delle antiche, la pit importante é 1a cultura sistematica cella facolta di osservazione. Dopo lunghi secoli di accecamento, gli uomini cominciano alla fine ad accorgersi che V'attvita spontanca delle facolta di osservazione nei fanciulli ha il suo significato e lasua utili, Cid che una volta era considerato una semplice azione senza scopo, 0 giuoco 0 malizia, secondo i casi, ora invece @ riconoseiuto come il processo di acqui Tlteiore &fondato, Di qu ilsstema ben conceptoy ma applicator, dll leon d cose. [ ..] Quando viene trascurata 'educazione dei sens, tutta leducazione posteriore risente di un letargo, di una confusione, di una insufficienza, cui € impossibile rime diare. Pertanto, se rifletiiamo a cid, vedremo che Vosservazione esturiente @ un elementé di ogni grande successo. Esst non é solamente necessaria agli artist, ai natur ralisti € agli uomini di scienza; non é solo il medico che vi attinge la sicurezza della sua diagnosi, e non & solo Vingegnere a trovarla cosi importante, che egli deve passare divers. anni nei cantieri di costruzione per acquistarla; ma not dobbiamo vedere che anche il filosofo &, fondamentalmente, uno che aserua rapporti delle cose che altri hanno trascurato, ¢ che il poeta, pure lui, & uno che vyedei bei fatti della natura che tutti poi riconoscono quantio egli li ha messiin rilievo, ma che nessuno prima aveva notato, Su niente si deve insistere maggiormente quanto sull'importanza essenziale che ha il ricevere le impressioni vive ¢ complete. Nessun solido edificio di saggezza si pud costruire con materiali cattivi ‘Mente il vecchio metodo di presentare le verita in forma astratta ¢ caduto in disuso, si @ corrispondentemente adotiaio il nuovo metodo di presentarle in concreto, | fatti elemehtari delle scienze esaite vengono ora appresi con Vintiizione diretta, al modo stesso come si imparano a conoscere i tessuti, i sapori e gli odori. L’uso del pallottolie- re perle prime levioni di aritmetica ne @ un esempio. L’so dei modelli geografici ¢ dei modelli di corpi regolari, ece., come introduzione alla geografia ed alla geometria rispettivamente, sono fatti della medesima categoria. Evidentemente, un tratto comune di questi metodi é che essi fanno percorrere allo spirito del fanciullo un processo simile a quello per cui & passato, approssimativamente, lo spirito dell’umanita. Le verita di numero, di forma, ci rapporto nelia posizione, sono state tutte, in origine, trate daght oggetti; € presentare queste verita al fanciullo in modo concreto significa lasciarglicle apprendere come le ha apprese la razza‘umana, (aiden, pp. 49-52) jone di un sapere, su cui tutto | C i Inporawa ells moderation eda sovialiaione 26 Unita prima Analis| del testo 2! Coerentemente con unimpostezione emprrista ed evolurionista, Spencer incentra la ok . In questa prospeitiva. il filosofo britannico ritiene che Veducatore doxrebbe adottare a sua volta mewilo delle «conseguenze naturali», lmitando il suo interyento a quei casiin eu le conseguenze naturali effettive sarebbero troppo onerose per Mallicvo ¢ comunque ‘caratterizzando Vintervento come “risposta naturale” all’azione del fanciullo. Liabiesti- vo deve essere quello diiformare un individuo che sappia guidarsi da sé, non quello di formarne uno che debba, poi, essere gnidato dagli altri». Per questo l'educatore deve anzigutio edhcare se stessa intervenite solo quando @ opportino ¢ non pretendere di accelerare le uppe, perché evoluzione del bambino ha isuoi ritmie non pud neppure raggiungere tape netiamente superior: all'evoluzione sociale del tempo, cosa che peraltro ne farebbe un disadattato. Se tuttavia i vincolie le limitazioni impose al fanciullo dagli educatori dovessero rivelarsi oppo pesanti, finirebbero per ritardare il suo adeguamento all'ambiente reale e quindi la sia exoluzione. Vindividuo deve essere libero di extrinsecare Je proprie potenzialita senza essere sottoposto a uun‘autorita particolarmente coercitiva; il Progresso di una societa si misura dalla capacita dei suoi componenti di collaborare ¢ di cooperare per la realizzazione della propria bert’ Lieducazione fisica Nella pate riguardante Feducazione fisica Spencer ins. 2 sulla necessita di silup- pare questo ambito peslagogico, slitamente troppo trascurato, Nell educuzione dei far Giulli bisogna adoperarsi costantemente pet potli in grado di uffrontare non solo intel Tetuualmente, ma anche fisicamente, le dlficolta che la va propone loro, Affermando 639, Spencer non propugna un ritorno all’educazione di ipo spartano, wa qualcosa di iti simile all"indurimento” di Locke, sottolineando come nella vita sia indispensabile essere predispostia fronteggiare con la dovata capacita ed enereia.i mumerosi momenti diffici. 11 Glosofo inglese si augura infine che giunga il giovrno'in c¥ uomo possa curare tanto la mente quanto il corpo, al fine di portare a compimento lanropria “moralitafisica”. Essa devra passare anritutto attraverso migliori noramye igienicheed ali- mentari, ma soprattutte per mezzo delt‘awtivita spontanea del corpa « i1 gioco.che Spencer sede, finzionalisticamence, come un vero ¢ proprio “esercizio alla x." Capitolo 1 - Il Positivismo europeo 7 Serge Chassagne Il lavoro industriale dei bambini Il lavoro dei bambini nella nuova produzione manifatturicra ¢ industriale, a partire dagli anni Sessanta del Settecento, appare in veritA come un'estensione del vecchio prin- Cipio educativo secondo il quale il bambino deve prowedere lui stesso al sostentamento della famiglia da quando é ini grado di farlo (principio invocato tante volte dai testimoni davanti le commissioni d'inchiesta britanniche). Estensione conforme cestamente alla legge del minor costo di produzione delle imprese capitalistiche, ma anche facilitato dall'assunzione di bambini collocati perlopit sotto la responsabilita dei loro genitori o dei loro fratelli maggiori i cardatori nella fabbricazione della canapa, i lanciatori nella fabbsi- cazione degli scalli, i gamins (raga7zetti) nelle vetrerie, i vagonisti nelle miniere o gli allac- ciatori nelle filande imparano in questo modo, senza interruzioni educative, le esigenze delia disciplina manifatturiera: arrivare (e partire) all’ora segnata dal suono della campa- nella, non uscire dal laboratorio senza permesso, svolgere velocemente i compiti sempre ripetitivi imposti dal ritmo di lavoro dell'operaio-tutore, rispettare con le parole € le azioni la gerarchia dei capisquacra e mostrarsi in tutto e per tutto degni di essere a propria volta assunti «nella fabbrica» o nella «miniera» ~ espressione ormai impersonale dellimpiego. industriale. Oberkampf, il creatore dei tessuti stampati di Jouy, «ticeve» cosi nella sua fabbrica i bambini sin dall’eti di sei anni, e naturalmente approfitta di questa situazione in caso di conflitio sociale. «F.giusto ed anche nellinteresse di tutti che jo sia il padrone a casa mia € che metta ciascuno al iavoro che pit mi conviene», risponde ai suoi stampatori in agitazione nell’autunno det 1797, «altrimenti che fareste det vost’ bambini?-.. Nella fabbrica di crisalli di Saint-Gobain, la piti importante azienda francese dalla fine dell’ ancien régime al 1830, il regolamento del 1823 fissa a dieci anni Feta minima di assun- ione degli operai, ma molti conoscono gia il lavoro che sarebbe loro nell'impresa perché Phanno gi sferimentato da bambini. A dire la Verita, le workhouses inglesi (a partire dal XVI secolo), gli ospedali dei mend canti italiani (creati tra il 1568 ¢ il 1667), gli Hopitaux généraux francesi (dopo il 1650) ¢ ai ospizi dei poveri (dopo il 1730) hanno irreggimentato il lavoro manuale dei bambini poveri o abbandonati di ambo i sessia fini moralizzatori, Venivano impiegati per lavori di ccucito, di maglieria, di merletto o di ricamo, per Ia tessitura di fazzolettio strofinacci, per la fabbricazione di spazale, di scope, bottoni o giocattoli, ativita continuate mecessivae ‘mente nelle prigioni postbenthamiane. Quando il duca di La Rochefoucauld crea nel suo feudo di Liancourt, verso il 1780, una scuola per le orfane del sao reggimento, prevede di {ar loro filare il cotone con il mule jenny durante le hinghe serate invernali, imitando in questo modo le workhouses inglesi che egli ben conosce. Visitando il West Riding laniero nel 1725, De Foe nota sche nessuno rimane inattivo che tutti postono guadagnarsi il pane, anche i pit giovani e i pit vecchi; gia a quattro anni un bambino sa usare le mani Nemmeno i commercianti di Rouen € di Mulhouse hanno atteso le prime machine per estendere la filatura ¢ la tessitura del cotone nelle campagne di Gaux o dei Vosgi in cui, secondo quanto afferma un ispettore delle manifatture, gestiscono, alla fine dell’ ancien régime, «un vero € proprio Laboratorio di cariti» facendo vivere rispettivamente 60.000 € 40,000 famiglie, poiché donne e bambini collaborano alla preparazione dei flat all ali- mentazione dei telai mediante Paspatura e la spolatnra. Le prime fllande meccanizzate, sorte in Inghilterra negli anni Settanta del Settecento, in Francia c in Germania nel decennio successivo, costituiscono i centri di assunzione di ‘manodopera soprattutto non qualificata, donne e bambini, i quali devono cost abbando- nare quotidianamente fa casa per la fabbrica, realizzando la rottura («una ternibile rivolu- zione, dira Eugene Baret) con il modello precedente del lavoro domestica, agricolo © fc ree ite) =) een <= = — 33) cd) = oT) ES 28 Unita prima proto-industiale, per tutti coloro che non possono pitt fame a meno, Nella filanda a vapore installata dal duca d’Orléans nel 1790, Iffettivo dei 400 salaiati € per il 45 per cento formato da bambini dai cinque ai sedici anni e da «vedove altrimenti incapaci di gua dagnarsi da vivere altrove. In questo ambiente di lavoro collettivo, senza tradizioni, e natu ralmente senza riposo setimanale, i bambini e le bambine sono impiegati nella battitura c nella mondatura del eotone, nel controllo delle funi o dei telai, oppure nel’ zionamento delle macchine quando manca ancora lenengia meccanica. In Francia la isi del periodo siyoluzionario moltiplica i progetti di fabbriche-laboratori di carita per impiegare soprat- tutto i trovatelli degli ospedali parigini sovraffollati. Dopo ill Termidoro diverse filance ei cotone della regione parigina ne ottengono aleune centinaia per contratto stipulato col ministero degli Interni, responsabile dell'assistenza (un'imitazione della pratica inglese dei poor apprentics). Volta per volta, secondo le condizioni. abituali del'apprendistato, i bambini collocati «utilmente> sono alloggiati, nutrti, vestti, curati in cabo ci malattia, © ricevono un compenso alla scadenza del contratto. Un simile imprenditore, nuova figura manifatturiera del padre-padrone, rivendica inolue su di esi «un‘autorita paterna per mantenere Tordine ¢ la subordinazione>: ritorna il transfert educative necessario all'impiego dei giovani. La realtAtalvolta smentisce la finzione. Nel Messidoro dell’anno V, Jean Ragot e Alexandre Poisson, «allievi dell'orfanotrofio del faudowg Antoine, rispettive- ‘mente di sedici e quindici anni, assunti da un anno» nella filanda di Dupeuty a Clairefon~ taine, rilasciano all Ufficio degli ospizi le seguenti dichiarazioni: ‘Che ileitadino Dupeuty non li nutre da circa tre mes [..]. Che li fa lvorare per conto loo [J che fnvece ck pagar lslario in contant, I pagan meri dei eto fseail prezzo [.J,cheda quando sono in quellatabbria, citadino Dupeuty non ha fornico oro alcunvestto, nébianchera, € che le lenzuola dei ‘oro let sno state favate sina vole sala |, che now hanna doe dormir, ma che i corieano nei Iabora- tort su un maierasso getato sopra aleune taole, Informato delle loro lamentele, i winisuo deg Intervt dice che queste potrenbero essere sate detale dalla pigrzia. Tinsubordinazione soprattatto dal bisogno di giustifcare la loro evsione Dopo un'inchiesta decide di sfariritormarein fabbrica, cin caso dirrfuto da parte loro, i metieri in riformatorio a Parigi». La fabbrica o la prigione, questa é Palternativa offerta ai bambini pover dalla repubblica borghese. Ma il primo ministro inglese William Pitt non. lapensa diversamente: «L’esperienza ha gia mostrato quanto bene poteva fare la fabbrica ai bambini, e il vantaggio che si trae dall’impiegarli giovani in simili branche delt'industria in ui sono capaci di favorare (..1 si potrebbe trasformare in incoraggiamento versola fabbrica Tassistenca ai poveri, la quale, secondo la legge che vi viene proposta, & un premio alla Pigrizia e una seuola d’indolenza». Ancora nel 1895 un industriale del vetro di Hirson sostiene che sla fabbrica li sottrae alla polizia correzionale e alla prigione». ‘Una volta terminata fa rivoluzione, non c’é pid bisogno di contratto né di precau- zioni giuridiche: l'impiego dei bambini nelle fabbriche e nei laboratori é diventato ‘un faito normalissimo. Nel 1803. il filandiere tolosano Boyer-Fonfréde apre nell’ex convento della Daurade «una scuola gratuita d’industriar, nella quale, come silegge in ‘un yolantino, propone ai padri e madri di famiglia -sovraccarichi di bambini-, di aff darglieli sin dall’eta di otto anni, , potranno imparare, nel corso di altri tre anni, un lavoro specializzato (fabbro ferraio, falegname, tornitore), che assicurera il loro avvenire, al servizio della fabbrica. (S. Chassegge: IH avoro dei bambini nei sect XVII ¢ XIX. in ANNI. Storia dell'infanaia,a cara di E, Becchi e D. Julia, Laterza, Roma‘Bari 1996, vol. 2, pp. 218-221) SR a me ene leer mmm Capitolo 1 — Il Positivismo europeo 29 Laboratorio em a E RICORDA E RIESPONI ‘Spiega brevemente il significate dei termini e delle espressioni seguenti: sindustriali» (secondo Saint-Simon) .. educazione “positiva’ (secondo Comte) steorie-praticher (secondo Durkheii: gerarchia dei saperi (secondo Spencer) . © comPLeTA * La teoria di Owen risente dei problemi dolla cultura te CIV a. oe e della nascen- ‘= Durkheim sostiene fa dipendenza dell'educazione dalla si sviluppa. # ‘© Spencer ritiene che I'educazione debba essere impostata secondo un metodo Secondo Séguin I'educazione deve partire dai SCEGLI (una sola risposta corretta) Spencer titiene che i saperi siano: [I tutti importanti in pari misura: } [8] importanti secondo una gerarchia; di importanza crescente con I'ata, Secondo Comte la storia dail’ umanita é divisibile in: (8) tre stadi; {Bue staci; quattro stadi. < Secondo Duricheim \'educazione &: [2 influcnzata dalla societa; intluenzata dalla personalita delinsegrante: [2 non influenzabile. ‘Owen crede ad una scuola’ (2) uguale per tutti; i elitaria; [© destinata solo ai fieli dexli operat. —— 30 Unita prima DD) AFFINITA E DIFFERENZE Individua affinita e differenze tra: ~lo scopo dell'educazione fisica in Spencer e in Locke; la concezione delle sanzioni naturall in Spencer ed in Rousseau; la concezione del rapparto educazione-societa in Durkheim e in Owen, G EsPont Esponi, in uno schema costituito de non pid di sette elementi diversi, i tratti carette- rizzanti la pedagogia posttivista. : ANALIZZA E RIFLETTI } ¢ ‘Me questo significa atirioure all'educazione un potere che non ha. Essa é soltanto Fim 1 rmagine e il riflesso della societa. La imita e la riproduce in forma ridotta, ma non la crea. i educazione @ sana quando i popoll stessi sono seni, ma si corrompe con essi senza k ‘pote,si modificere da sola. Se 'ambiente morale & visto, anche gli insegnant, vivendoct i loro Stessi, non possono non verime contaminati. Come potrebbero, afore, imprimere, @ Coloro che essi formano, un ovientamento diverso da quello che hanno ricevuto? Oni uowa generarione & educata da quella precedente, questa dovrebbe dunque corregkersi per pater cortegeere la successiva, Si crea un cicalo virlosa. [..] L'edueazione, perid, pub riformarsi solo se la societa stessa si rforma. (€ Dutcoim, suit. Studio. cocilogi,Rizzol, Milano 1902, pp. 382:233) Analizze per iscritto quanto affermato nel passo antologico ed esponi le tue riflessio- 1ni in merito al rapporto esistente ogi tra la scuola e la societa. = ‘ ij | I I [ i i i i 3 2 Laberatorio Unité prima Ges Fonti G. Cataifemo-A, Agnelia, li pensiero peaa- gogico nel 19° e 20° secolo, In AA... Grande antolegia flesofica, vol. 30, Marzora- Milano 1974. HA. Comte, Corso di filasofia positive, a cura di F, Ferrarotti, wter, Torino L967 A, Comte, Discosso sullo spitito positivo, a cura di A. Negri, Leterza, Romefiei 1985 ® €. Durkheim, Educazione come socializza Zione, antologia a cura di N. Bavscani, La Nuova Italia, Firenze 1973 ® £. Durkheim, f! suicidfo. Studio di soviolo- gia, Rizzoli, Milano 1992 R. Owen, L’armonia sociale. Saggi sul reducazione, a cura di C. Pancera, La Nuova Italia, Frenze 1994 H. Spencer, Educazione morale @ fisica, trad. i intellettuale, iA. Saloni, La Nuo- va Italia, Firenze 1971. Lotteratura W. ll pensiero pedagogica ce! Positiv ‘smo, a cura di U. Spiito, Giuntine-Sansoni, Firenze 1956 L.Borghi, | Positiviemo, in AAW., | Classici della pedagogia italiana, a cura di € Lama © L. Volpicelli, Giuntine-Sansoni,. Fi- renze 1958 ‘A. Negri, A. Comte e 'umanesimo positivi: stico, Armando, Roma 4974 G. Santomauro, problema educative nella dinamica del pensiero sociologico ci E. Durkveim, Milella, Lecce 1968 ©. Zini, Spencer, Athena, Milano 1926 \Lamappaeipercorsi 9) Capitolo 2 LA PEDAGOGIA ITALIANA DELL’ETA DEL POSITIVISMO Gi esorai del Poshivismo taiano si fanno risaire a Carlo Cattaneo, ma la vera @ propria atfermazione di questo nuove inctizzo di persier© awiente solo dopo i 1870, con le opere i Pasquale Vilar, Aristide Gaboli, Andrea Angi e Roverto Acco, ‘Storicamente Italia sta vvendo fa ruova fase post.unitare: soto il profilo saotastica i problema maggiore corsiste nel ornire agi tllani un grado minime dl istuzione e at coscionza cvile per peri in concizione di partecipare consapevolmente ala ito civic det Paese. I primo censimento posturitaro del 1881 testimania che Italia ha un tasso globa- le ci analfatetismo par al 75%, un dato simile a quelo della Francia al un seco’ prima. A ‘monte di questa situazione, che presenia ampio dfforonzo a tuto avantaggio delle campa- ne, del Centrosud e delle donne, é la scarsa cifusione dellisiruzione elementare, fritto gi una politica delistruzione indrizzata soprattutto agit ordin| d) stualo superor. Tale situazione persister’ fino allnizo do| nostro secole, a couse della dffcolt da parte di ‘numerosi Communi (cui era affidato questo onere dalla legge Casati) di reclutare macstri preperati'e of urganizzare concetemente gil istitut'Le inonieste successive all'unita | mostiane casi ala 8 delo ctforonze local, maestri non sempre preperctl, spess0 mala atl e costrett a svolgere alte atttd per integrare i magni stipench | 11 Positivism si afferma in questo contesto come tentativo ci consentire alla cultura di affrontare in modo realistic | problemi che assillano la nostra societa, anche se in molt! teorici esso ragoresenta solo un metodo € nen una soluzione. Tuttavia assistiamo a un eonereto motipicarsi cl inziative, che hanno soprattutte un versarte pratico nella richiesta i unistruzione obbligatoria, laica e scientifica, mentre nel cantempo si procede | all'pptofondimento teorieo della pedagegia, che ha per obietivo la dolinogzione di un Piano educetivo nazionale e una scientfica defnzione della didattica. Questo programma, delineato da Anghull ¢ realizato da Arcigd, civenterd un punto ul riferimento per Faitivia Aidattica per alcuni decensi, Ma presto si abbatterd su di escola eritza Klealistica od att vistica, che avranno buon gioco nel mettere in luce | rischi di formalismo e di tecnicismo metodolegico insti nella ecegegia positivist, 34 Unita prima ————— Carlo Cattaneo Andrea Angiul | (1801-1869): Francesco De Sanctis (1837-1890): | La nuova legge del (1847-1883) La pedagogia, 10 Stato | | pubblico insegnamento @ a famiglia | diffusione alfabetizzazione nocessita detained ewe |) ae por ut del caccione ‘jae eis yale concretezza e interesse, popolare come ‘Spanaiseuiela nella didattica “quostione sociale” Roberto Ardigo Atistide Gabelli Pasquale Villari | (4828-1920); (4830-4894): (1828-1917): La scienza I metodo La scuola dell’educaziono dell'insognamento @ la questione sociale | | | } pecagosta come seuoperformare || gincata doe scuota -scienza dell'educazioney; por tutti in Italia attivita, esercizio, e Importanza abitudine doi modelli europet ¢ lo «strumento tastar, privilegiando I metodo intuitive ipitolo 2~ La pedegogia italiana dell’eta del Positivismo 35 1. T prec DRI 1.1 Carlo Cattaneo Allievo di Gian Domenico Romagnosi, Carlo Cattaneo (1801-1869) ne prosegue le ricerche in campo economico, settore che gli procura notevole fama per Vacutezza delle indagini. Profendamente immerso nell/ambiente culturale milanese erede del «Caffé» e del «Conciliatore», Cattaneo fonda e dirige per cinque anni la rivista «II Politecnico» (1839-1845), da lui definita «un repertorio di studi applicati alla cultura € prosperiti sociale», in © discute la riforma dellistruzione. Propugnatore de] progresso scientifico in Talia, si trova inviso al governo austriaco e dopo Ia partecipazione attiva alla rivoluzione del 1848 é costretio all'esilio a Gastagnola, presso Lugano, che non lascera pid. Dopo I’Uniti: partecipera tuttavia attivamente al dibattito sulla riforma scolastica italiana collabo- rando con il fhinistro dell'istruzione Matteucci, al quale scrive una Lettera sul riordimamento degli studi Scientific! (1852 L’analisi del problema educativo in Italia Dalla sua adesione alle teorie positivistiche, ¢ dallinflusso del pensiero di Roma- ‘gnosi, Cattaneo ricava la convinzione che l'educazione sia opera della societa ¢ che gli “studi positivir debbano avervi la preminenza. Parallelamente all'ampliarsi di questi studi, egli approfondisce l'analisi della situarione scolastica nel Lombardo-Venetwo (Sullulteriore sviluppo det pubblico msegnamento in Lombardia, 1848) scoprendone le lacune e le deficienze, Scarsa affluenza alle scuole infantil, nmaesti mal reivibuiti, inse~ gnamento pitt astratto che pratico nelle scuole tecniche, eccessivo mnemonismo, scarso spario alle scienze e mancanza di scuole professionali: sono questi i mali del!'isti- tuzione scolastica che Cattaneo denuncia con mnaggior vigore. Di fronte 2 questi element critici egli delinea peré anche una concezione pedagogica in positive, di cui possiamo casi sintetizzare i punti principali 1) la comvinzione circa il yalore sociale ¢ civile della seuola: «tutto l'insegnamento deve dare forza e dignita al popolo € tutte le scuole devano preparare 'adolescenza al fine supremo di tutti i nostri pensieri: la difesa della patria 2) Vesigenza che Vistruzione di hase (asili e scuola elementare) sia universale: gli asili ¢ ['istruzione elementare devono essere sowenzionati tanto dai Comuni quanto dallo Stato, in mode che gli insegnanti abbiano una retribuzione meno umiliante enon siano costretti a syolgere anche altre attivitl 3) la necessita di superamento della frattura ta cultura umanistica e cultura scientifica, 1 curricolo di studti dei licei deve essere sfoltito ¢ ridoto allinsegnamento di latino, greco, storia. geograffa, matematica e, una volta alla settimana, religione (da parte dium sacerdote); Carlo Gano ‘otecenes 36 Unita prima 4) Ia necessita di nna pitt approfondita e diffusa istruzione teenieo-professionale, soprattuito agraria, che egli considera fonte di benessere per il singolo e per tutta la nazione. In alternativa al ginnasicliceo, poi, Cattaneo propone l'istituzione di scuole professionali (per i meno abbienti); 5) la proposta di un nuove metodo didattico. Questo dowra ssalire dal noto all’ gnoto, dall’owio al difficile e dalle cose piti necessarie a quelle che lo sono di meno», per graduare l'insegnamento sulla base’ dell’eta delValunno scandendo nel tempo Tinsegnamento della materia. L’auivita dovra anche essere impostata su orari pid breyi ¢ migliore preparazione dogh insegnanti formati in una apposita -Facolta professoria» incentrata sulla cattedra di Pedagogia, con 1m ulteriore perfezionamento per la didat- tica nelle scuole Superiori. Valutazione della scuola post-unitaria Uno dei principi dominanti della eoncezione di Cattaneo della scuola, coerente- mente con il federalismo democratico eke lo ispira, quello di un decentramento e di ‘un’autonomia dagli studi elementart fino alluniversita, per poter tenete adeguata- mente conto della divessita delle realta locali che costituiscono il neonato Stato ita ano. NelT'artieolo del 1860, Le nuova logge del pubblico insegnamento, scritto a commento della legge Casati, Cattaneo sottolinea dunque aspetti negativi come Faccentramento Dugocratico, ja prevalenca delfistruzione classica su quella tecnica © professionale, il mancato rinnovamento delf'insegnamento religioso ¢ la. mancanza dina dimensione cmiilitare ¢ civica» per dar «forza e dignita al popolo» ¢ rendere sicura «la difesa della patria. Tl rinnovamento deve quindi partire dall'educarione © dalla preparazionc Giviea delle masse contadine. Egli propone dunque a pitt riprese di far partire questa riforma dal clera locale, il quale dovra essere preparato a trasmettere quelle innavazio- ni nelle tecniche agratie che saranno uno dei contenu prioritari, assieme a quanto sopraaccennato, della nuova istruzione elementare Lianalisi i Cattaneo mette in luce con molta efficacia i mali della scuola italiana ¢ iL loro legame con la siwuazione sociopolitica della penisola. Nello stesso periodo alte tanto fa, anche se figlio di una diversa tradizione culturale e politica, il grande lettera- toe uomo di Stato Francesco Ne Sanctis. i 9 LA NUOVA SCUOLA PER L’ITALIA E | LIMITI DELLA LEGGE CASATI In-un articolo del 1860, La nuova legge del aspet negativ, proponendo un modelo after- pubblico insegnamento, scritto a commento native incentrato sui valori della patria e della della legge Casati, Catianeo ne sotiolinea _medemizzazione. Tutto Finsegnamento deve mirare a dar forza e dignita al pepalo {-.] Tutte le scle devono preparare Vadolescenza al fine supremo di titi i nostri pensie- la difesa della patria. Tutte le scdle deyono avere agpetio militare. [..] Ma li exereizi rilitari devono essere coordina in modo che il giovine senta in esti ch’ ditadino e che adestra € a manca gli stanno tut gli ali Gtadini, pront a combattere come lu. [1 ‘Tuue le scdlescientifiche ed industiali devono essere coordinate in modo che in un imo o in un altro il giavine stucliose venga ad aveve quella parte d'insegnamento il cui complesso costituisce Parte militare Capitolo 2 — La pedagogia italiana dell eta del Positioismo 377 Codesta specialita che per sé adunque forma solo una frazioned’'insegnamento ci collegi militari, deve venire immantinendi introdotia © accasellata in tutti i | pubblico insegnamento. (Le nuova lege dl pubblico insegnementoin AANV., I problem’ dll stao italiane, 4 cura di G. Lacaita, Mondadori, Milano 1966, pp. 108-110) segnala la mancanza nella scuola di una dimensione “militare @ chica", c= digntt@ al popolo e rendere sicura “Ia dfesa della pavia. Pertanto, chiara. “allo spirito delia Rivoluzione francose, al modello svizzero @ a taluni elemen- ela de! suo maestro Romagnos!, egil propone uneducazione patottica in cul gt ‘preparaziono militaro pormeano tutto il sistoma szolastico, nello spirito dolla for “esercito di popolo” di cittadini-soldati, sempre pronti ad insorgere in armi per la 1a della sciola italiana pre ¢ pos-unitaria, Formatosi come letterato sprivatl 2 Napoll; De Sancts 8 telatoré ial breve perlodo cost ail 1848-1849 della commissione di riforma cell'insegnamento primario € el Regno delle Due Sicilie. Nelle tre relarioni prodotte, rimaste letiera del precipitare degli event, fonte per il loro stesso autore di prigionia ed la Scuola elementare obbligatoria e gratuita, la promozione di una tccnicoscientifica, Nominato da Cavour ministre dell'Istruzione del 10 dell’ Italia unita, De Sanctis segnala subito, al pari di Cattaneo, i difetti cercando di far valere criteri di decentramento, di diffusione della ti. Ma questi progetti, quanto conceme il decentramento ¢ la preparazione degli insegnanti hanno successo. In ogni caso De Sanctis dimostra anche la consapevo- dei limiti della situacione scolastica italiana dipendono anzitutto dalle nze di atiuazione e dalla storia sociale di ciascuna situazione, pinttosto, ‘assetto della scuola italiana, ma cerca anche di tradurre in pratiea le sue ispirate ad un moderato Positivismo, nella propria pratica didattica. Favo- satura dotata di robusti contenuti («cose ¢ non parole» @ il suo motto), fis si propone una didattica fondata sull'interesse, sull’esperienza personale («lo scibile é lui che deve conquistarlo»), con V'ideale della trasformarione one in laboratorio: -associare i giovani al mio lavoro, ¢ fare che ciascuna il prodotto di un Lavoro collettivo». Questo progetto, raccontato in un sbiogratico del 1872 € dichiarato fallito perché gl allievi sono spesso «impa- tir cantare il maestro, e battergli le mani~, cimostra la grande modernita isione dell'artivita docente. lismita 2 La praia ddan ag 38 Unité. prima ee festo ‘10 LA Lecce CASATI E L'ATTUAZIONE DELL'ISTRUZIONE POPOLARE Dopo essere stato nominate ministro del'lsir- iene consapevolezea dei problemi coneret) viene da Cavour De Sanctis cimostra, come dal'istruzione popolare nel neonato Stato ita- ~ppare da questo discorso pariamentare, una _tiaro. Io ho gia incaricato il Consiglio superiore di publica istruzione ci esaminare la leg- ige Casati, perché proponga tutd i miglioramenti immediatamente attuabili che si pox sano fare a quella legge; ed intanto, bisogna che io non ve lo nasconda, noi dobbiamo rassegnarci a vivere per qualche tempo ancora cola legge Casati. L..1 Eun'illusione, o signori, il credere, ed in questo io sono pienamente d’accordo con Yon, Tommasi, é un'illusione credere che lo stato deplorabile in cui si trova la pubblica istruzione in Italia dipenda da insufficienza 0 da poca bonia delle leggi. Io posso dirvi che in Napoli, dove nelle leggi vi € tanto di buono, e dove la liberta d'insegnamento da lungo tempo praticata, in Napoli avete molte parti dellistruzione publica che sono nulle, e che esistono quasi soltanto i nome: e cid perché? Perché cola la legge & come il Silenzio, di cui parla 'Ariosto, cui «l’angelo andava cercando nel monastero, ¢ gti fu ditto the non vabita pitt Fuorehé in iscritton. [...] Ebbene, io dichiarn qui alla Camera, che, armato di questa legge’ Casati tanto criti- cata, € che a me basta, fo credo di poter fare ancora molto bene alla publica istruzio- ne, di poter restaurare, creare, soprattutto nella meridionale parte dra Vistruzione elementare. [1 In un altro recinto Fonorevole mio predecessore diceva che Vistruzione popolare ¢ quasi-una difesa morale della socicta, che ome istruito commette meno delitti. E vero: ma io aggiungerd: — Noi abbiamo decretato la liberta in carta — Sapete, o signo- } ri, quando questa liberta cessera di essere una menzogna? Quando noi avremo effetti vyamenite womini liberi, quando della plebe avremo fatto un popolo libero. Chiameremo 2 noi forse uomini liberi quei contadini ignoranti delle provineie napoletane, tratti a re2- | Zone, ad opere crudeli di altri tempi, la cui anima ton appartiene a loro? No. rion sono uomini liberi costoro, la cui anima appartiene al confesore, al notaio, all’uomo di legge, al proprietario, a tutti quelli che hanno interesse di volgerli, d’impadronirsene. (UMezzegiorno ¢ Stato uritai, 2 cura di F. Ferri Einaudi, Torino 1960, pp. 93-25) Analisi del testo [R251 De Sanctis coglie acutamente insuMTicienza delle forme di legge nelettware una me iiore qualita delristrwzione, e indica nelle imperfezioni dells logge Casati un ostacolo secon Gario per I raagiungimento del Tin! cl un’istruzione elementare. L istruzione elenentare viene qui colta non solo nol sue aspotto di tutcia cal'ordine sociale, ma nel euo significato pid pro- fondo di emancipazione umana e politica del popolo, e in darticolate, di quelle plebi meridional che pid soffivana della mancanza ai istruzione. Capitolo 2 — La pedagogia italiana dell'é del Positivisma 30 2. 1 TEORICL 2.1 Andrea Angiulli Padre ufficiale del Positivismo pedagogico italiano pud essere considerato Andrea Angiulli (1837-1890), Formatosi alla scuola hegeliana di Napoli, per motivi di studio si reca in Germania, a Parigi ea Londra, dove entra in contatto con le seuole positivist. Volendo fare esperienza diretta con le scuole per V'infanzia, insegna anche etica e psi- cologia in una scuola frobeliana, Ma é con la sua prolusione universitaria bologuese del 1872, La jilosofia positivae la pedagogia, che pud dirsiiniziatore della teorizzazione peda- gogica del Positivismo italiano, ulteriormente approfondita in La pedagogia, ln Stato e a famiglia (1876) ¢ in La filesefiae la scwola (1888). Educazione e societa Sostenitore della necesita di una pedagogia scientifica all'incrocio fra un'antropolo- base biologica e la sociologia, anche Angiulli é profondamente convinto della ne- ¢ dell’urgenza di una educazione popolare per la vita della nazione, ma inserisce questo problema nel contesto pitt ampio della “questione sociale’, La sua soluzione richiece dunque i! concorso di tutte le component’ della societ, in quanto essa riguarda Vintero organisjuo sociale, La ricostruzione dell'intero corpo sociale dipende, secondo, Angiulli, «dalla ricostruzione mentale di uti gh individui che lo compongonon,.¢ questa «ricostruzione mentale» che, come abbiamo visto prima, é «intellertusle, morale, extetica, religiosa, economia, civile e politica», deve essere opera dell’educazione. Cos nel problema dell'edueazione si incentrano tutti gi alti problemi social, la cui Gi pi soluzione, percid, non pud essere istantanea (frntto, per esempio di un improviso_ddlfediaione rivolgimento viglento), ta é affidata all’opera graduale e wasformatrice delle future generazioné: «stil campo dell’edueazione si accoglie la lotta suprema della civilti>. Fine del proceso educative @, pertanto, quello di condurre l'individuo a possedere un criterio regolativo della su condotta morale» che si identifichi con la «coscienza della solidariet’ sociale. A partire gia dall'educazione che il bambino riceve nella famiglia, Vinsegnamento deve tendere a fornire una visione globale/dei legami che esisiono nella reall e nella societ’, Per raggiungere questo obiettivo, Peducazione deve fondarsi sulla scienca ¢ sulla la cit delVinsegnante Per Angiulli linsegnamento scientifico significa «l’emancipazione dell'uomo di contro alle forze della natura, é a sostituzione della macchina allimpiego diretto delle forze muscolari, @ linnakzamento dell'operaio a signore del lavoro. L'educazione scientifica, inoltre,@ il «mezzo per conservare I'ordine ed il progresso» tanto nei con fronti della steazione clericale», quanto in quelli «deimternazionalismo» (che com testa, evidentemente, la «signoria del lavoro» che l'operaio avrebbe mediante la mac- China). Afferma 2 tale proposito Angiulli: «l’educazione naaicnale nen pud essere foperata da chi non ha fede nel potere dellintelligenza © nei progress civili. [1 prete ripete nella senola cid che predica nel tempio, rinnega le virtd del pensiero ¢ della ci vile». La polemica nei conironti della religione si inserisce nel filone della polemica dalla borghesia contro le resistenze del clero nei confronti del nuovo Staio italiano € del suo processo di modernizzazione. L’educazione deve essere compito esclusivo dello Stato in quanto «nico organismo lemite in grado di mediare wai due succitati “pericoli; fine generale che lo Stato attribuisce éloStte allistruzione consiste nel . L’intuizione puo pero prodursi in diversi modi. Pud essere Vintuizione diretta e naturate dell esperienza libera come nell’osservazione o come nel gioco, il quale, in polemica con Frobel, deve essere assolutamente spontaneo € non diretto. Ma pus essere anche intuizione diretta artificial, che si produce quando, nella situazione scolastica, il maestro offre all’alunno una serie di esperienze gia sclezionate attraverso quello che l'umanita ha saputo sviluppare, come la scienza, la morale o Ia, lingua. Tuttavia Ardigd raccomanda che questo avvenga il pitt possibile in collegamen- to con Tintuizione naturale. Abbiamo infine Vintaizione indiretia che comprende gran. parte di quello che é l'insegnamento scolastico tradizionale. Ad essa si deve fare ricorso solo quando non é possibile procedere attraverso Vintuizione diretta, servendosi soprattutto di immagini, schemi ece. Di essa fa parte anche l'insegnamento parlato, Ardigd chiarisce che V'insegnamento reso attraverso la parola & necessario quando serve per le distinzioni, per il lavoro logico, per la trasmnissione delle idee e per Ia scien- za, ma deve esscre sempre usito con molta cautela, perché le possibilita di equivoco, sone sempre presenti ‘Quanto alla sua forma logica, il metodo pud essere deduttivo o sintetico, oppure induttivo analitico: per Ardigd solo il secondo @ il «vero metodo scientifico». Il me- todo induttivo é da adottare nelle scuole elementari «dove per etd tenera e quindi per Ja poca esperienza i fanciulli hanno un patrimonio ci idee general limitato: il dedutti- vo nelle altre (scuole] poiché quivi gli alunni hanno fatto gia per esperienza naturale od artificiale molto lavoro di generalizzazione delle idee. E importante, tuitavia, che il tnaestro rispeiti tre principi forrdamentali: passare dal noto all'ignoto: dal semplice-al composto; dal facile al difficile. Ma poiché 'alunno deve imparare in poco tempo il sapere frutto di secoli di esperienza (legge del lavoro abbreviato») ® necessario che il maestro gli fornisca anche delle cognizioni anticipate («legge dell istruzione anticipa- ta») delle quali egli si rendera conto perfetamente solo quando la sua esperienza si sara arricchita Lesercizio, frutto dell’attivita, mon é che la ripetizione continuata degli atti me- desinni» € a come scopi principali quelli di ingrandire organo (sia in senso fisico che psicologico), renderlo pitt energico, formare nuove connessioni, formare la volonta, Labitudine, come risuitato finale dell esercizio delV’aitivita, rappresenta il fine del- Veducazione o, meglio, per Ardigd, l'educazione stessa. Questo discorso diviene parti- colarmente importante per quanto concerne l’educazione morale, secondo Ardig la Latvia Fntuicone Laformalogia dl mciodo exer Taituine ao della ew lait, dalsducarnne ilooseratorismo 44 Unita prima fanzione pitt importante del maestro da che la scuola deve sostituire le matrici familie ree religiosa L'educazione morale viene ottenuta mediante Jo stahilirsi di buone abitudini «a compiere gli atti buoni senza una spinta dietta forte a ciascuno di essi». Questo ha fatto accusare Ardigo dalla pedagogia idealistica di ridurre 'educazione morale a semplice condizionamento. In reali Ardig® afferma che Vobiettivo dell’educarione morale che il bambino «si abitui a compiere il bene liberamente, per propria convinzione». Labitudine a compiere arti buoni fa acquisire «la forza di farli anche scnza motivi impellenti diresti volta per volta», 2.8 Aristide Gabelli “Se Roberto Ardigé @ il maggior teorieo cel Positivismo: pedagogico italiano, Aristide Gabelli (1830-1891) & certamente colt che pit trasforma { principi del Posi- tivismo in concreta pratica e organizzazione scolastica. Formatosi a Venezia, Padova © Vienna, dove si perfeviona nelle discipline ginridiche, é in seguito a Milano, dove dirige il Convio nazionale Longone. Dopo I unificazione dalla ricopre alcunt inca richi press la Pubblica amministrazione: & Proweditore agli Studi a Roma; Direttore capo di divisione per l'istruzione primaria e popolare, membro del Consiglio superic te della Pubblica Istruzione e ispetiore centrale. Autore di numerosi articoli © di alcuni seritti in materia di educazione (J metodo dinsegnamonte nelle seuoleelomentari @italia, 880; Leducavione rasicnale, Listrizione in Talia, 1891), contribuisce alla crea ione della scuola nazionale, secondo la convinzione che l'emancipazione delle masse populari rion debba vealizzarsi artraverso’la parteeipazione politica diretta, ma me- diante la scolarizeazione, per la quale elabora nel 1888 nuovi programmi per la scuo- a elementare. La concezione pedagogica Aristide Gabelli, come uome di scuola ¢ come politico, partecipa attivamente al mo- vimento positivista, che mira ad adeguare la nuova societa italiana sorta dopo I'Unita a quella delle altre nazioni pit evolute. Il mouvo centale del suo programma, di lineare chiavezza, ne é dircttamente conseguente: sspargere ed accrescere la civilta, svecchian- do il Paese e facendo nascere quell insieme di idee, ai abitudini, di disposizioni morali, senza di cui sara sempre appiccicaticcia ¢ tisica anche la bert. Questa dichiarazione di intenti si cala su di una realti postunitaria caratterizzata dal grande divario esistente tra immaturiti civile della maggior parte della popolazione e la modemita del nuovo Stato che necessita del contributo di cittadini consapevol. 11 compito di colmare questo divario tra citiadini c istiturioni é affidato all"educazione: la scuola e, conseguentemente I'edueazione, devono adegaiarsi al nuovo che sta sorgendo nella societi ¢ a questo preparare i citadini, Affinché Veducazione possa essere indivi- dualmente ¢ socialmente utile, occorre dunque che sia Questa non significa per Gabelli cambiare la societd «ab imis», ma -modificare, con- servando». Per questo il laicisme di Gabelli non diventa rifiato dellinsegnamento tolo 2 ~ La pedagogia italiana delletd del Positivismo 45 religioso: «giaeché un popolo di filosofi non lo avrete mai, la religione rimane uno. sirumento insostituibile ci controllo delle masse popolari, perianto essa va mantenu a come insegnamento, purché limitato alla semplice morale evangelica. Ugualmen: te latensione di Gabelli per istruzione popolare, per cui egli vede la necessita di una alfabetizzarione di base in uma scuola laica, statale ¢ obbligatoria, non si traduce neiVidea di una scuola per tutti a (uti i gradi: Pistruzione Classica va riservata al fight dei benestanti colt, il cui ambiente famigliare & gid coerente con quanto la scuola eerchera di suscitare in loro e li rende capaci di aspirare ad una formasione disinte- ressata. La scuola Per porte la nostra iiazione al passo con le altié wazionii europee oecoire paitire dall’educazione e dalla scuola. L'educazione deve avere un fine pratico, che consi- ste nel preparare i giovani ad affrontare € risolvere i vari problemi dell’ambiente storico-sociale in cui vivono: snon si pretende di preparar la gente a fare delle scoperte, ma di avwexzarla e osservare i fatti, in luego di giudicarne senza esame, campando di fantasia, € a trarre da tutto quello che cade Sotto i sensi occasione di experiensa € materia di ammacstramento, formando cos quel prezioso strumento “testa, senza del quale ’uomo rimane per tutta la vitae in tutte le cose sue una barca senza timone>. TI compito primario delle scuole & di insegnare a *pensare”, muovendo dall’osser- vavione dei fatts; quindi non importa tanto il “che cosa” si impara, ma “come” si impara’ pit del programma, imporia il metodo, che Gabelli alispica sia infiitive (owvero , ta cut morale si pud riassumere nel'idea che svi é una giustizia imme- nenie, che ricompensa il bene e punisce il male; ¢ poich¢ il bene € vantaggioso, bisogna preferirlor (Hazard). Le wasgressioni sistematiche di Pinoc- chio alla realizzazione del progetto ediucativo pro- ‘yocano punizioni spesso crudeli, che cessano solo hel momento in cui il burattino si adatia intera- mente ai valori indicatigli e supera V'ultima prova. I racconto sembra cost trasmettere in certi punti Videa che ai fini della formazione morale del fan- ciullo la repressione ¢ la colpevolizzazione siano efficaci me7zi educativi t Pinocchio conilgt evo pe 18 LA LEZIONE DEL GRILLO —Dimmi, Grillo, ¢ tu chi sei? In sono il Grillo Parlante, e ahito in questa stanza da pitt di cent’anni. — Oggi perd quesia stanza é mia, — disse il buratsino, —e se vuoi farmi un vero pie- cere, yattene subito, senza nemmeno voltart indietro. —Tonon me ne anderé di qui, rispose il Grillo, se prima non ti avrd detto una gran- de verita Capitolo 2 La —Dimmela ¢ spice —Guai a quei ragazzi che siribellano ai loro genitori e che abbandonana capriccic- samente la casa paterna. Non avranno mai bene in questo mondo; ¢ prima 9 poi de- ‘yranno pentirsene amaramente. —Cania pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani all'alba, voglio andarmene di qui, perch€ se rimango, avverra a me quel che avviene a tutti git alr gazzi, vale a dire mi manderanno ascvola, ¢ per amore o per forza mi tocehera studiare; ¢ io, a dirtela in confidenza, di studiare non ho punto vogiia e mi diverto di pitt a cortere dietro alle farfalle ea salire su per gli albert e prendere gli uccellini di nido. [...] —E se non ti garba andarc a scuola, perché non impari almeno un mesticre, tanto da guadagnarti onestamente un pezzo di pane? — Yuoi che te lo dica? — replico Pinocchio, che cominciava a perdere la pazienza. Fra mestieri del mondo non ce n’@ che uno solo, che yeramente mi vada a genio. — E questo mestiere sarebbe? —Quello di mangiare, bere, dormire, divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita. | del vagabondo — Per tua regola, — disse il Grillo Parlante con la solita calma, — tutti quelli che fanno codesto mestiere finiscono quasi sempre all ospediale in prigione. —Bada, Grillaccio del mal’augurio! .. se mi monta la bizza, guai a te! (Pinocchio, se, Torino 1985, pp. 21-22) [2B Pinocchio pud essere lotto come Ia storia di un'educazione socicle, in oui il bambino eve abbanconare la sua liberta istintuale, contraria alle regole dell oobedienza al geniton, della scolarizzezione, del lavoro, per accettare infine la logica del mondo adulte. Al discorso mo- ralistico del Grillo, Pinocchio risponde con un colpo di martello, ma alta fine ammettera tl pro- prio torto € si adeguera alla ezione che esperienza gli ha impartito. in 19 LA MATURAZIONE DI PINOCCHIO E da quel giorno in poi, continud pit di cinque mesi a levarsi ogni mattina, prima dell/alba, per andare a girare il bindolo, e guadagnare cosi quel bicchiere di latte, che f- ceva tanto bene alla salute cagionosa del babbo, Né si content di questo: perché a tem po avanzato, imparé a fabbricare anche i canestri e i panieri di giunco: e con i quattrini ‘che ne gnacagnava, prowvedeva con moltissimo giudirio a tutie le spese giornaliere. (...] ‘Nelle vejlie poi della sera, si evercitava a leggere e a scrivere, Aveva Comprato nel VF «dino paese, per pochi centesimi un grosso libro, al quale mancavano il frontespizio € Tindice, ¢ con quello faceva la sua lettura. — Levatemi una curiositi, bebbino; ma come si spiega tutto questo cambiamento improwiso? — gli domandé Pinocchio saltandogti al callo e coprendolo di baci. — Questo improwiso cambiamento in casa nastra é tutto merito tio —disse Geppetio. —Perché merito mio? — Perché quando i ragazzi da catiivi diventano buoni, hanno la viet di far prendere im aspetio nuovo e sorridente anche all’interno delle loro famiglie. [...] —Com’ero butffo, quand’ero un burattino e come ora son contento di essere diven- tato un ragazzino perbene! (4bidem, pp. 198.201) 52 Unita prima Analisi del testo [AEB Alla Tine de! racconta, Pinocchio accetta di sottoporsi umilmente: alla fatica quotidia- nna del lavoro, @ nan solo per la nacessita immediata, ma anche per l'accettazione del valore della fechezza € del rispatmio, Alo stesso moco acceita di sottopors| alla fatica dello studio, rion piti vissuta come imposiziono ma come libera @ coscienziosa scelta. BAB! Secondo ia morale delle storie tradizional per 'infanzia | comportamento sbuonor viene sempre retrbuito, La eonformazione sociale della eondetta dol rivollo Pinocchio produce ‘cos! un cambiamento positivo che si ritlette su tutta Ia famiglia € | suoi rapport con la reaté: la societa e la Frowidenza riconoscono dunque, secondo la logica del slieto finer della narra zion, la bont® dellindividuo, premiandola 3.2 Cuore TT giomalisa escrtare di idee socialite Edmondo De Amics (1846-1908) ecrive Gum, romanzo sper iragazsi poveri, sotto forma di diario dt un arn scolastico in una terzaele- entare di Torino. A tenere il diario & Enrico, un alunno di famiglia picolo-borghese. Le annotazion’ di Enico sulla vita della classe fanno gracuslmente emergere i profit dei suai compagnie del maestro, e sono accompagnate da pagine di commento inserite nel diario dai famiglia fra cui ypiceano quelle del padre che assunsono in pit punt un tono pesan- temente moralistice, Mensimente il maestro deta agli alunni un racconto che viene ripor- taio nel libro: uit i raccont riportano un gesto di eroismo compiuto da ragazzi di una dei regione d'Tudia, Vinsieme dei rccont € dorninato da un tone paletico-sentimenta- fe, in cal prevalgono le vicende tsti Tuti fi episod sono funsionali ad una medesima morale. incentrata sui vaon borghesi dello stuclo, de lavoro, del merit, del rispetto della fgevarchia, del onore, della dignita, cel patriouso, 1 laismo pesvista si rifle aella totale assénza di riferiment reigios, menire i personaggi sono fortemente carattrizzatia senso tmnico: i compagni di Enrico sono il buon Garrone, lo stdioso Deross. i mlvagio Franti ciacuno é metafora di un caraictee dunia condizione sociale die De Aus wuoke emblematizzare a fine pedagogico. + aa 20 IL VALORE DELLA SCUOLA Si, caro Enrico, lo shudio ti é dure, come ti dice tua madre: non ti vedo ancora andave a scuola con quell’animo risoluo € con quel viso ridente chvio vorrei. Tu fai ancora il restio. Ma senti: pensa un po’ che misera, spregevole cosa sarebbe la tua ggiormata se tu non andass @ scuola! A mani giunte, in capo ad una settimana, doman- deresti di ritornardi roso dalla noia e dalla vergogna, stomacato dei taoi astulli © della tua esistenza. Tati, uti studiano ora, Enrico mio. Pensa agli operai che vanno a seuola Ia sera, dopo aver faticato tutta la giornata: alle donne, alle ragazze del popole che vanno a scuola 1a domenica, dopo aver lavorato tutta la settimana; ai soldati che metton mano ai ibri e ai quaderni quando tornano spossati dagli esercizis pensa ai ragazzi muti eai ciechi, che pure studiano; e fino al prigionieri che anch essi imparsno a leggere e a scrivere. Pensa al mattino quando esci che in quello stesso alti trentamila ragazzi vanno come tea chiudersi per momento nella tua stessa citt tre ore in una stanza a smadiare. (Guore, Garzanil, Milane 1900, pp. 20-21) Capitolo 2 - La pedagogia italiana dell ta del Positivisma 53 Analisi del testo AEE La “tiratina” del padre di Enrico & esemplre sia per quanto conceme i suo significato di adeguamerto alla morale sociale (se tutti studiano cid deve, per necessita, essere hens) sia per la testimonianza del valore airiouito da una parte della societ8itafena difine Otacerto ec Lina seolarizazione di base per tutti, anche per gii adult dale classi papotai (opera, donne, Soldat), prima esclusi dala Scuola ¢ dal'siruzione. Pa 21. FRANTI: L’ALUNNO MALVAGIO E INCORREGGIBILE Uno solo poteva ridere menire Derossi diceva dei funerali del Re, ¢ Franti rise. lo detesto cosiui. E malvagio. Quando viene un padre nella scuola a fare una partaccia al figlivolo, egli ne gode; quando uno piange, egli tide. Trema davanti a Garrone, ¢ pic~ chia il Muratorino perché é piccolo; tormenta Crossi perche ha il braccio morto; scher- hnisce Precossi, che tutti rispettano: burla perfino Robetti, quello della seconda, che cammjna con le stampelle per aver salvato un bambino. Provoca tutti i pi deboli di lui, e quando fa a pugni, s'inferocisce ¢ tira a far male. Gi ha qualcosa‘che mette ribrezzo su quella fronte bassa, in quegli occhi torbidi, che tien quasi nascosti soit la visiera del suo bertettino di tela cerata. Non teme nulla, ide in faccia al maestro, ruba quando pud, nega con una faccia invetriata, & sempre in lite con qualcheduno, si porta a seuola degli spilloni per punzecchiare i vicini, si strappa i botoni della giacchetta, € ne stwappa agli altri, € i gioca, e ha cartella, quaderni, libri, tutto sgualcito, stracciato, sporco, la riga dentellata, la penna mangiata, le unghi i vestit pieni difrittelle e ai strappi che si fa nelle risse Dicono che sua madre € malata dagli affunni ch’egll le da, € chee suo padre lo caccid i casa tre volte; sua madre viene ogni tanto a chiedere informazioni e se ne va sempre ngendo. Fgli odia la scuola, odia i compagni, odia il maestro. Tl maestro finge qualche volta di non vedere le sue birbonate, ed egli fa peggip. Provo a pigliarlo con le ‘buone, ed egli'se ne fece beffa. Gli disse delle parole terribili, ed egli si cop il viso con le mani, come se piangesse,e rieleva. Fu sospeso dalla scuala per tre giorni, ¢ tornd pit tristo € pitt insolemte di prima. (Wider, pp. 90-91) Analisi del testo 2H I ntratto di Franti & quello di un malvagio senza speranza, che nelle stesse caratter- stiche de! viso esprime la propria totale coruzione morale. Odia ed é diate. La sua malvagita viene dipinta come gratuita, ostinatamente determinata nonastante gli sforzi sociali per cor reggetlo. Non vi & nessuna analisi def suoi moventi, dale eventuall condizion| di sventaggio che possono essere allorigine del suo atteggiamento. Come snesso accade nella scuola tradizio- nae, la sua diversit’ provoca un marchio che non fa che accentuerla: egil sara quind) inevita- bilmente emarginato e spinto verso la devianza.

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