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N. 04497/2002 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 4497 del 2002, proposto da:
Aiello Antonino Vincenzo, rappresentato e difeso dagli avv. Giuseppe Di Stefano
e Giuseppe Cusumano, con domicilio eletto presso lo studio dellavv. Giuseppe
Cusumano sito in Palermo, via G. De Spuches 5;
contro
Comune di Isola delle Femmine, in persona del sindaco pro tempore,
rappresentato e difeso dall'avv. Santo Zanghi', con domicilio eletto presso il suo
studio sito in Palermo, piazza V.E.Orlando, 41;
per l'annullamento
del provvedimento n. 17/2002 del 25 giugno 2002 con il quale il responsabile del
III Settore del Comune di Isola delle Femmine ha negato la concessione edilizia
in sanatoria richiesta dal ricorrente ai sensi della L.R. n. 7/80 e 70/81 per un
edificio pluriuso a due elevazioni sito nel predetto comune in via Garibaldi 86;
del provvedimento n. 18/2002 del 25 giugno 2002 con il quale il responsabile del
III Settore del Comune di Isola delle Femmine ha negato la concessione edilizia
1
in sanatoria richiesta dal ricorrente ai sensi della L.R. n. 47/85, per la realizzazione
di alcuni balconi e la diversa tramezzatura interna al primo piano di un edificio
pluriuso a due elevazioni sito nel predetto comune in via Garibaldi 86;
del parere tecnico del responsabile del III settore del 10 giugno 2002 n. 6493 e del
successivo del 24 giugno 2002 non favorevole al rilascio mdella concessione
edilizia;
occorrendo, della disposizione del PRG del comune di Isola delle Femmine a due
elevazioni sito nel predetto comune in via Garibaldi 86; che prevde per la zona L
un vincolo di inedificabilit assoluta ai sensi dellart. 15 lett. a) della L.R. n. 78/76.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Isola delle Femmine;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 8 novembre 2011 il dott. Nicola Maisano
e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
Con ricorso notificato in data 31 ottobre 2002 e depositato il successivo 28
novembre, il ricorrente ha impugnato i provvedimenti indicati in epigrafe
deducendo le censure di: 1) Violazione di legge. Eccesso di potere per
travisamento dei fatti, illogicit manifesta, ingiustizia manifesta, incongruenza; 2)
Violazione e falsa applicazione dellart. 15, comma 1 lett. a) della legge reg. n.
78/76. Eccesso di potere. Contraddittoriet manifesta. Travisamento dei fatti.
Difetto di motivazione; 3) Violazione e falsa applicazione della legge reg. n. 78/76.
immediatamente efficaci anche nei confronti dei privati. Esse prevalgono sulle
disposizioni degli strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi.
La giurisprudenza che si pronunziata in materia anche di questo T.A.R. ormai
da anni consolidata nel senso di ritenere che pacifico che tale norma sia di
interpretazione autentica delle previsioni dellart. 15 della L.R. n. 78/76, le cui
prescrizioni devono pertanto intendersi immediatamente e direttamente operanti
nei confronti dei privati, indipendentemente dal loro recepimento negli strumenti
urbanistici dei comuni, con prevalenza rispetto agli strumenti urbanistici vigenti
allepoca di entrata in vigore della L.R. n. 78/76 (C.G.A. n. 70/2000 e n. 255/2000;
T.A.R. Sicilia, Palermo, III, 5.6.2006 n. 1406).
Poich il Collegio non ritiene di doversi discostare da tale ricostruzione, che appare
lineare e condivisibile, risultano prive di fondamento le articolazioni difensive
contenute nel presente gravame, che tendono a fornire una diversa ricostruzione
interpretativa delle norme in commento, ed a legittimare una costruzione ricadente
nei 150 metri dal mare realizzata dopo lentrata in vigore della L.R. n. 78/76.
Inoltre, bene chiarire, a fronte del carattere insanabile dellabuso perpetrato, non
configurabile il silenzio assenso invocato da parte ricorrente; inoltre limmobile in
questione, destinato a ristorazione, non pu essere ritenuto diretto alla immediata
fruizione del mare e, non ricadendo nelle zone del territorio comunale A o B,
stato realizzato in contrasto con i vincoli dettati dalla pi volte richiamata legge
reg. n. 78/1976.
E infine evidente che nessun avviso di inizio procedimento doveva essere
inoltrato nella presente fattispecie, trattandosi di procedimento, di sanatoria, ad
iniziativa di parte.
Il ricorso pertanto infondato e deve essere respinto.
Le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo.
P.Q.M.
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N. 02823/2012 REG.PROV.PRES.
N. 06904/2003 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
Il Consigliere delegato
ha pronunciato il presente
DECRETO
sul
ricorso
numero
di
registro
generale
6904
del
2003,
proposto
da:
Aiello Vincenzo e C/Ti, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe Di Stefano, con domicilio eletto presso
Giuseppe Di Stefano in Palermo, via Autonomia Siciliana 25;
contro
Comune di Isola delle Femmine, rappresentato e difeso dall'avv. Santo Zanghi', con domicilio eletto presso
Santo Zanghi' in Palermo, piazza V.E.Orlando, 41;
per l'annullamento
DEMOLIZIONE OPERE EDILI
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'art. 1 dell'all. 3 (Norme transitorie) al d.lgs. 2 luglio 2010 n. 104;
Considerato che il ricorso risulta depositato il giorno 12 dicembre 2003;
Considerato che nel termine e nel modo previsti dal citato art. 1, co. 1, delle Norme transitorie non stata
presentata nuova istanza di fissazione di udienza.
P.Q.M.
Dichiara perento il ricorso indicato in epigrafe.
Spese compensate.
Il Consigliere delegato
Nicola Maisano
DEPOSITATO IN SEGRETERIA
Il 11/06/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)
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