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IL PROVVEDIMENTO DI ASSEGNAZIONE DELLA CASA

CONIUGALE TITOLO ESECUTIVO PER IL RILASCIO


DELLIMMOBILE CONTRO IL CONIUGE NON ASSEGNATARIO
Il Tribunale di Milano con la sentenze del 1 ottobre 2013 ( est. dott. Buffone) ha stabilito che il
provvedimento, o sentenza, con cui attribuito il diritto al godimento della casa familiare ex art.
155-quater c.c., contiene in s, implicitamente, la condanna al rilascio nei confronti dellaltro
coniuge. Ci vuol dire che, alla scadenza del termine stabilito dal magistrato, il genitore non
assegnatario (invitato a lasciare la casa) va qualificato come occupante limmobile senza titolo
e, pertanto, verso lo stesso, la parte assegnataria ha titolo (esecutivo: lordinanza ex art. 708
c.p.c.) per ottenere il rilascio o comunque lallontanamento.
Ai sensi degli articoli . 708 c.p.c. e 189 disp. att. c.p.c., il provvedimento anticipatorio e provvisorio, ex art. 708 c.p.c. costituisce titolo esecutivo, anche e soprattutto relativamente alla
assegnazione della casa familiare. Lordinanza che attribuisce ad uno dei coniugi di abitare la
casa familiare conseguentemente soggetta, in mancanza di spontaneo adempimento, ad esecuzione forzata. Ne consegue che lo strumento utilizzabile da intravedersi nellesecuzione e
non nel ricorso al giudice della famiglia. Il provvedimento del Tribunale di Milano fortemente
innovativo e tutela gli interessi del coniuge assegnatario della casa coniugale che non dovr pi
rivolgersi ad un altro giudice, per il tramite di un avvocato, per ottenere il rilascio dellimmobile
ma potr agire esecutivamente.

Armando Cecatiello Avvocato, Milano


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