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LADDEBITO DELLA SEPARAZIONE: QUANTO IL MARITO

AUTORITARIO E LIMITA LA LIBERT DELLA MOGLIE


La Corte di Cassazione con la sentenza della Sez. I del 19 gennaio 2015, n. 753 ha stabilito che
un atteggiamento unilaterale, sordo alle valutazioni ed alle richieste dellaltro coniuge, eccessivamente rigido, pu tradursi, nella violazione dellobbligo, nei confronti dellaltro coniuge, di
concordare lindirizzo della vita familiare e, in quanto fonte di angoscia e dolore per il medesimo, nella violazione del dovere di assistenza morale e materiale sancito dallart. 143 c.c. Qualora siffatta condotta si protragga e persista nel tempo, essa pu divenire fonte di intollerabilit
della convivenza e quindi rappresentare, in quanto contraria ai doveri nascenti dal matrimonio,
causa di addebito della separazione. Il principio, gi enunciato dal giudice di legittimit, stato
ribadito con sentenza in esame dove la Suprema Corte ha ritenuto incensurabile la pronuncia
impugnata con la quale la corte distrettuale aveva confermato la decisione di primo grado che,
nel pronunciare la separazione giudiziale tra i coniugi, laveva addebitata al marito.
In particolare, dallistruttoria svolta era emerso che il marito aveva un carattere autoritario nei
confronti della moglie, volto a limitarne la libert di decisione ed intollerante nei confronti di
qualsiasi contestazione, al punto che, ai tentativi della moglie di esprimere la propria opinione,
aveva reagito con offese, attacchi dira e violenza, tenendo un comportamento che, nonostante
la terapia di coppia cui i due coniugi si erano sottoposti, non aveva voluto mutare.

Avvocato Armando Cecatiello, Milano


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