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Piccola Guida Delle Erbe e Piante Medicinali
Piccola Guida Delle Erbe e Piante Medicinali
I SUPPLEMENTI DI
ASSESSORATO AGRICOLTURA,
AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE
Piccola guida
alle erbe officinali
Piccola guida
alle erbe officinali
Propriet, impieghi, notizie sulla coltivazione
I SUPPLEMENTI DI
Indice
Presentazione .................................................................. pag.
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I SUPPLEMENTI DI
Presentazione
(Foto Marchetti)
Con il nome officinale si intendono tutte le piante spontanee e coltivate contenenti al loro interno principi attivi utili per la cura o la prevenzione delle malattie
delluomo, degli animali e delle piante.
Officinale deriva da officina, laboratorio ovvero luogo di trasformazione allinterno del quale le erbe vengono essiccate o lavorate fresche per preparare tisane,
creme, tinture, sciroppi, ecc.. Infatti, fin dallantichit le erbe erano utilizzate per
estrarre con tecniche diverse i principi attivi utili per la medicina.
Nellambito delle specie officinali possiamo fare distinzioni in funzione del loro
utilizzo: piante come la salvia, il timo, la menta hanno un interesse culinario, sono
infatti utilizzate in cucina per laromatizzazione di minestre, dolci, zuppe, arrosti;
alcune piante hanno invece propriet coloranti quali la camomilla, il cartamo, lo
zafferano, la calendula, lachillea; altre ancora sono considerate tossiche o velenose come ad esempio la cicuta, il mughetto, il gisquiamo, la brionia, loleandro.
Interessante anche lutilizzo di molte specie officinali spontanee che, con i loro
fiori, attirano le api permettendo di migliorare e aumentare la qualit dei mieli;
queste specie sono chiamate mellifere e sono ad esempio il tiglio, il biancospino,
la salvia, la lavanda, il coriandolo, il tarassaco.
Inoltre quasi mai si pensa allimpiego delle erbe officinali a fini decorativi ed orI SUPPLEMENTI DI
Presentazione
namentali anche se, molto spesso, sono presenti in giardini perch naturalizzate
o perch i semi sono stati portati dagli uccelli o dal vento.
Macchie colorate di rosso, di giallo o di bianco sono date dai fiori delle digitali, del
Centranthus ruber, del timo, del piretro, del topinambur, della grindelia, della camomilla; di colore azzurro o blu violetto date dai fiori di malva, di fiordaliso, di echinops, di eringium, delle nigelle, o il bel colore porpora dellechinacea purpurea.
Si ricorda poi che molte officinali possono servire anche in agricoltura biologica
nella prevenzione e nella lotta contro i patogeni e i parassiti delle piante coltivate,
basta pensare ad esempio alle piretrine contenute nella pianta di piretro e tossiche per mosche, afidi, zanzare, ma non per luomo.
Lessenza di menta, di lavanda, di timo possono essere impiegate per ridurre la
presenza di alcuni patogeni sulle piante; lestratto di ortica, abbondante negli incolti e nelle vicinanze di terreni ricchi di sostanza organica, un buon repellente
per gli afidi e un concime per le piante.
Infine, importante lutilizzo di molte piante nella cosmesi mediante limpiego degli oli essenziali, delle gemme, delle mucillaggini, ecc.; rientrano in questo gruppo piante come la calendula, la camomilla, la lavanda, la salvia, il pino, la malva,
laltea e tante altre.
Il ricorso alle officinali in Italia in questi ultimi anni sta sempre pi aumentando
grazie anche ai positivi risultati di studi e ricerche condotte da aziende farmaceutiche, erboristiche, cosmetiche e alla sempre maggiore richiesta del consumatore
di prodotti naturali.
Luso delle erbe e dei suoi derivati da parte dalla maggior parte delle persone visto come una alternativa alle medicine di sintesi con la garanzia e la sicurezza di
non incorrere in tutte le controindicazioni che si ritrovano in molti farmaci di derivazione sintetica.
Per tanti le erbe possono essere utilizzate senza incorrere in nessun rischio di intossicazione. Tutto questo, per, non sempre vero. Si debbono considerare le
erbe come piante medicinali e perci farmaci a tutti gli effetti. Sarebbe bene
quindi cancellare il concetto di pianta medicinale uguale a naturale e, pertanto,
priva di effetti collaterali.
Certamente la natura mette a disposizione delluomo una grande ricchezza di prodotti dalle straordinarie propriet terapeutiche alcune delle quali ancora insostituibili e tante ancora da scoprire. Allinterno del mondo vegetale vi sono per
piante tossiche e velenose. In molte zone a causa dellinquinamento ambientale le
piante assorbono sostanze nocive dallaria incamerandole nei propri tessuti e se i
vegetali non vengono controllati precedentemente limpiego, possono diventare
causa di intossicazioni.
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I SUPPLEMENTI DI
Prima di intraprendere una coltivazione di piante officinali sempre consigliabile verificare lorganizzazione della
propria azienda: dove collocare il prodotto, dove reperire
macchinari per le varie lavorazioni, quale prima trasformazione impostare, dove sono collocati i pi vicini centri di trasformazione delle erbe, ecc..
Il mercato delle piante officinali, poi, poco trasparente; gli agricoltori che decidono di intraprendere questo tipo
di coltivazioni si trovano quasi sempre in condizioni di isolamento, le nuove aziende non sempre conoscono bene il
mercato e questultimo, sempre molto altalenante.
Produzione
e mercato
Negli ultimi anni in Italia, come in altri Paesi europei, si
assistito ad un fiorire di numerose iniziative, a diverso livello, riguardanti la produzione di piante officinali, intese
I SUPPLEMENTI DI
(Foto DellAquila)
Levoluzione
della domanda
Pur non potendo fornire una dettagliata analisi circa levoluzione della domanda nei vari comparti in cui le piante
officinali trovano maggiore impiego, si pu confermare
che, ad esempio, lindustria farmaceutica ha ulteriormente
aumentato le proprie richieste. Si spiega cos laccresciuto
bisogno di alcune essenze come liperico, la passiflora, lechinacea, il tiglio, la camomilla, ecc.. Anche il settore dellalimentazione si mostra sempre pi esigente nei confronti di
piante aromatiche.
La richiesta delle piante officinali appare, comunque,
ancora fortemente condizionata dalla conoscenza che gli
utilizzatori hanno delle varie specie e delle loro modalit di
utilizzo. Questi aspetti sono lostacolo primario ad una loro
piena valorizzazione.
Laumento della domanda non ha per, corrisposto ad
un adeguato aumento dellofferta interna, che rimane fortemente al di sotto del fabbisogno nazionale. Le coltivazioni
di piante officinali, infatti, si presentano spesso frammentate ed inadeguate a far fronte alle richieste delle industrie che
principalmente lamentano difficolt nellapprovvigionamento di adeguate quantit di prodotto per lo pi a prezzi
elevati rispetto a quelli delle forniture estere.
Pertanto solo la qualificazione delle produzioni offerte
potr costituire lelemento decisivo per creare un rapporto
preferenziale tra utilizzatori e produttori locali. La qualit
esige tuttavia unelevata professionalit. In questo senso
potr contribuire la nuova figura che uscir dai Diplomi
universitari di recente istituzione.
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Le specie pi diffuse
Per secoli i prodotti di origine vegetale hanno rappresentato per luomo la principale fonte dalla quale ottenere
medicamenti, aromi, cosmetici, coloranti, ecc.. Dopo anni di
disinteresse, attualmente, si assiste ad una ripresa del settore delle piante officinali, legata, principalmente, alla gran richiesta da parte dei Paesi industrializzati di prodotti naturali.
Da un punto di vista pi strettamente agricolo, linteresse per le officinali poi basato anche su questioni pi
propriamente tecniche di politica agraria che si sono rivelate rispondenti alle esigenze di coltivazione di queste piante.
In questo supplemento verranno trattate alcune importanti piante officinali prescelte in considerazione del fatto
che, da una prima indagine, sono apparse essere le pi
adatte alla coltivazione anche in terreni collinari, abbastanza semplici dal punto di vista della tecnica colturale e tra le
pi richieste dal mercato con prezzi interessanti.
pi affermandosi e nel settore officinale trova una collocazione maggiore allestero. I prodotti impiegati nellagricoltura biologica sono gli stessi ammessi e riportati dai disciplinari del biologico.
Presso il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio, ad
esempio, stata studiata, in collaborazione con lIstituto di
Patologia vegetale dellUniversit di Bologna, lefficacia di
alcuni estratti naturali a base di propoli, equiseto, senape,
olio di lavanda, timo e menta nella prevenzione delle ruggini di menta piperita e dragoncello con buoni risultati paragonabili, in alcuni casi, al prodotto chimico.
Per facilitare le operazioni colturali, sia nella coltivazione convenzionale che in quella biologica, sar bene adottare tutte le tecniche di prevenzione di tipo agronomico partendo dalla scelta del terreno e della specie da coltivare fino
ad arrivare alle lavorazioni e alla raccolta.
(Foto Marchetti)
Biologico
o convenzionale?
Ancora oggi non esiste un elenco di prodotti chimici testati, registrati ed ammessi dal ministero delle Politiche
agricole, alimentari e forestali per la lotta ai parassiti, ai patogeni e alle malerbe delle specie medicinali ed aromatiche.
In alcuni casi sono riportate informazioni per le specie
aromatiche pi spesso coltivate, quali il basilico, il carciofo, il finocchio, il prezzemolo, la cipolla, la menta. La
maggior parte delle aziende che coltivano piante medicinali fanno riferimento, per la lotta alle infestanti e ai patogeni, ai prodotti in commercio impiegati per le colture appartenenti alla stessa famiglia o, quando esistenti, allo
stesso genere.
Per questo motivo, le piccole e medie aziende preferiscono la coltivazione con tecniche biologiche e biodinamiche, che, nonostante i costi di produzione pi elevati, trovano maggiori garanzie dal punto di vista legislativo.
Il prodotto biologico, in questi ultimi anni, va sempre
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Le specie pi diffuse
(Foto Marchetti)
(Foto DellAquila)
Considerazioni
economiche
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Tecniche di coltivazione
(Foto DellAquila)
Propagazione
Moltissime specie medicinali ed aromatiche si riproducono da seme, permettendo di mantenere bassi i costi di
impianto. Nel mercato delle sementi, le specie officinali
sono quasi sempre poco considerate e di conseguenza la
loro reperibilit scarsa. La mancanza di un mercato vasto
quanto quello dei comuni cereali ha impedito un lavoro di
selezione e di miglioramento genetico delle varie specie
medicinali e aromatiche coltivate. Vi sono specie officinali i
cui semi hanno una germinabilit scarsa e scalare e spes-
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Tecniche di coltivazione
(Foto Rizzoli)
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origano, altea, ecc.) altre solamente per via vegetativa (lavandino, menta x piperita, santoline, timo cedrino, assenzio pontico, camomilla romana, dragoncello). In questo caso il periodo pi indicato per la loro moltiplicazione si ha
durante il riposo vegetativo o nella tarda estate. Il nuovo
materiale vegetativo verr posto direttamente nel terreno
se si tratta di stoloni, di bulbi, di rizomi, mentre le talee verranno poste in appositi substrati a base di torba e sabbia, in
ambienti controllati per facilitare lemissione delle radici.
Altra tecnica di moltiplicazione utilizzata oggi soprattutto per le specie ornamentali, la micropropagazione in
vitro, che consente di ottenere un numero molto elevato di
piantine identiche alla pianta madre. Le prove eseguite dallAzienda regionale Foreste dellEmilia-Romagna (oggi soppressa) durante gli anni 80 su camomilla romana, dragoncello, santoreggia, timo cedrino ed i lavandini, hanno riportato ottimi risultati, ottenendo piantine con lo stesso vigore
vegetativo e la stessa longevit delle piante progenitrici.
Cure colturali
Al momento dellimpianto o della semina in campo
necessario che il terreno sia stato ben lavorato ed affinato.
Utilissimo lapporto di sostanza organica durante la lavorazione principale. Durante la crescita delle piante sono necessarie alcune sarchiature che hanno il compito di eliminare le infestanti, di garantire linterramento delle sostanze fertilizzanti e di ridurre le perdite di acqua per capillarit.
Molto importante la lotta alle infestanti, che pu essere effettuata con sistemi tradizionali mediante zappettature manuali lungo la fila e lavorazioni con motocoltivatori o sarchiatrici nellinterfila. Su alcune specie officinali sono stati provati anche prodotti diserbanti non ammessi nella coltivazione biologica.
La tecnica dellinerbimento utilissima ed interessante per specie perenni quali la lavanda, il lavandino, la salvia. Dopo i primi due anni in cui il terreno viene normalmente lavorato per garantire un rapido sviluppo delle piante ed una minore competizione con le infestanti, incomincia linerbimento che pu essere artificiale con semina delle specie pi adatte o naturale. Lerba verr sfalciata pi volte nellanno e lasciata decomporre nellinterfila.
La pacciamatura con paglia, film plastico o altro materiale sempre fattibile ed indicata per le specie a ciclo perenne. La pacciamatura pu essere completa sullintero ap-
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Tecniche di coltivazione
Raccolta
e tempo balsamico
Le modalit e lepoca di raccolta variano a seconda
delle specie e della loro utilizzazione.
Per quanto concerne lepoca di raccolta essenziale rispettare il tempo balsamico, cio il periodo in cui la parte
di pianta interessata alla raccolta fornisce un prodotto con
la pi alta presenza di principi attivi. Ogni specie ha un proprio periodo balsamico che pu variare dalla zona di colti(Foto Marchetti)
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Tecniche di coltivazione
(Foto DellAquila)
Meccanizzazione
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Sar opportuno regolare laltezza di taglio delle barre falcianti in funzione della specie. Quando si rende
necessaria la sola raccolta delle porzioni apicali della pianta o delle cimette, occorrer regolare le barre falcianti in modo da eseguire la raccolta
della sola porzione di pianta interessata, aggiungendo delle reti di raccolta dove il prodotto si accumula; il prodotto potr poi essere caricato manualmente su dei rimorchi.
Per la raccolta delle infiorescenze
di lavanda, di issopo e di salvia, spesso destinate alla distillazione, possibile impiegare le mietilavande: si
tratta di macchine portate, trainate o
semoventi che tagliano e legano in
piccoli covoni il prodotto.
Presso il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio, negli
anni 60, stata studiata e messa a punto una mietilegatrice per lavanda semovente. La macchina, di piccole dimensioni tuttora impiegata in molte piccole aziende per via
del basso costo di acquisto, di gestione e per la praticit
dimpiego, si rif, con le opportune modifiche, alle vecchie
mietilegatrici da grano utilizzate nei terreni collinari.
La raccolta dei frutti o dei semi di numerose specie,
quali coriandolo, aneto, anice, finocchio, ecc., forse loperazione pi semplice. Tale raccolta pu essere effettuata
sia in campo con limpiego di mietitrebbiatrici sia con mietilegatori; in questo caso la trebbiatura avverr in un secondo momento in campo o in aia. In altri casi occorre intervenire manualmente o mediante scuotitori (galbuli di cipresso, cinorrodi di rosa canina, bacche di ginepro, ecc.).
Pi difficoltosa la raccolta delle porzioni ipogee della
pianta, dove spesso si rende necessario, oltre alla semplice estrazione dal terreno, anche una pulizia della pianta
stessa.
La raccolta di bulbi, rizomi, tuberi, radici poco profonde avviene spesso con laiuto di vanghe-zappe, se effettuata manualmente, o mediante piccoli aratri possibilmente
con versoio finestrato per liberare le radici dal terreno.
Per radici profonde sono spesso necessari aratri di dimensioni maggiori, che possono arrivare alla profondit di
60 centimetri.
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Coltivazione e lavorazione
(Foto Marchetti)
Per conservare il prodotto spesso necessario sottoporre il materiale ad alcuni trattamenti subito dopo la raccolta, al fine di evitare processi fermentativi dovuti allattivit enzimatica.
Una tra le pratiche pi comuni lessiccamento. Si tratta di un processo di trasformazione che consiste nelleliminare lacqua libera presente nel vegetale, affinch le attivit
enzimatica e microbica non intacchino i principi attivi alterando le propriet e i caratteri organolettici.
Inoltre, lessiccamento permette di ridurre il peso del
raccolto facilitandone il trasporto anche su lunghe distanze.
Lessiccazione di tutte le specie officinali, da effettuarsi
nel pi breve tempo possibile, deve avvenire in ambienti
controllati, bui, asciutti, caldi, ventilati. Lessiccazione pu
essere fatta allombra su tralicci o telai, sistemati in locali
ampi ed arieggiati quali fienili, solai, porticati.
Lessiccazione effettuata in serra, su graticci o telai, invece, permette di accelerare la disidratazione del prodotto.
Allinterno della serra occorrer ridurre al minimo la luminosit mediante reti ombreggianti o altro materiale simile,
e provvedere al montaggio di ventilatori in prossimit delle porte per facilitare il ricambio di aria.
Il processo di essiccazione pi diffuso avviene in locali chiusi, riscaldati con aria calda proveniente da una fonte
di calore quale una caldaia posta allesterno del locale o un
collettore assiale ad aria. Lessiccazione in cella ad aria deumidificata ed a bassa temperatura avviene mediante abbassamento dellumidit dellaria tramite apposite apparecchiature aspiranti; la deumidificazione avviene mediante un energico raffreddamento con reimmissione in circolo dellaria stessa, dopo averla riportata alla temperatura
prefissata.
Questo procedimento consente di realizzare un circolo continuo di aria sempre pi secca, che provoca leliminazione dellacqua per evaporazione (lacqua evaporata,
trasferita allimpianto, verr condensata e drenata). Durante tutto il procedimento la temperatura allinterno della
serra rimane costantemente a 35-40 gradi. Questo processo di essiccazione garantisce condizioni igieniche ottimali,
salvaguardando i principi attivi e le qualit organolettiche
del prodotto.
Distillazione
Altro processo di trasformazione, da effettuarsi dopo la
raccolta, la distillazione in corrente di vapore, che consiste
nellestrazione degli oli essenziali contenuti nella pianta.
I SUPPLEMENTI DI
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Coltivazione e lavorazione
(Foto Rizzoli)
del ciclo della pianta importante che la conservazione avvenga nel modo pi corretto affinch non si verifichino deterioramenti con conseguente perdita di valore. Lo stoccaggio pu durare 1-2 mesi o protrarsi fino ad 1 anno.
La conservazione del prodotto deve avvenire in locali
ben chiusi, avendo cura di evitare soprattutto la contaminazione da parte di polveri o insetti, al buio, a temperature
di 10 gradi, ad unumidit relativa del 60 per cento.
In alcuni casi possono verificarsi nei prodotti, anche dopo lessiccazione e la distillazione, alterazioni dei principi attivi, decolorazione delle foglie e dei fiori, sviluppo di muffe.
Lavorazione
delle erbe
Il processo di distillazione pu essere effettuato impiegando parte di pianta verde appena raccolta, appassita o
secca.
Il prodotto che si ottiene un liquido oleoso di colorazione variabile in funzione della droga distillata, con odore
caratteristico e ricordante la pianta dalla quale si estratto.
Gli oli essenziali sono molto concentrati e sono quasi
sempre destinati alle aziende farmaceutiche, cosmetiche,
liquoristiche, alimentari e conserviere.
Data la loro particolare composizione la conservazione degli oli essenziali andr fatta allinterno di contenitori
di vetro scuro, o in acciaio inox e posti in locali a temperatura costante.
I distillatori pi comunemente impiegati dalle aziende
agricole sono del tipo a fuoco diretto o in corrente di vapore. Gli alambicchi hanno dimensioni variabili e sono spesso legati al quantitativo di materiale da distillare. Quasi tutti i distillatori attualmente utilizzati sono del tipo a carico discontinuo, cio con interruzione della distillazione per il carico e lo scarico della droga.
Nella distillazione grande importanza deve essere data al serpentino di raffreddamento, che se ben proporzionato e perfettamente funzionante, permette un rapido e
completo recupero degli oli essenziali senza rischi di alterazione del profumo.
Stoccaggio
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I SUPPLEMENTI DI
terreni abbandonati o di sostituire con maggiore resa economica i terreni coltivati a foraggi e cereali.
Agli inizi degli anni 70 lAzienda regionale delle foreste incaric Rinaldi Ceroni di realizzare un giardino officinale ad un chilometro dal paese, dove trasportare anche le
piante che avevano dimora nel campo annesso alla scuola. Attualmente il Giardino delle erbe, di propriet della Regione Emilia-Romagna e gestito su incarico della Regione
stessa dal Comune di Casola Valsenio, occupa una superficie di circa 4 ettari con oltre 400 specie di piante officinali
utilizzate nella medicina, nella cosmesi, nella cucina.
La sua attivit duplice: da una parte costituisce un
centro di didattica e coltura dove il visitatore pu conoscere le varie specie di piante utili alla gastronomia, alla liquoreria, alla cosmesi, alla profumeria, agli usi terapeutici e
medicinali, allindustria farmaceutica; dallaltra centro di
ricerca e sperimentazione rivolta soprattutto allutilizzo
delle piante officinali su larga scala come salvia, timo, origano, melissa, ecc..
Il Giardino comprende unesposizione permanente di
piante essiccate, fotografie, una biblioteca specializzata,
una olfattoteca, una serra, un punto di vendita di prodotti
erboristici.
Le piante, coltivate su 11 terrazze, presentano anche
una suddivisione in specie officinali, specie aromatiche,
specie mellifere, specie per la floricoltura, specie coloranti.
Si pu visitare il Giardino tutti i giorni feriali (tempo
permettendo) dalle 8 alle 16,30; nei mesi di febbraio, marzo, aprile e settembre il sabato dalle 14,30 alle 17,30 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14,30 alle 17,30; da maggio
ad agosto il sabato dalle 15,30 alle 18,30 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 18,30.
Le schede che seguono sono una breve descrizione
delle principali utilizzazioni e degli aspetti agronomici delle piante medicinali pi diffuse allo stato spontaneo, piante che bene ricordare possono costituire una valida al
ternativa reddituale per gli agricoltori.
I SUPPLEMENTI DI
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Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
Schede tecniche
I SUPPLEMENTI DI
Calendula
Calendula officinalis L. - Fam. composit
PARTICOLARIT
I petali di calendula si possono utilizzare in cucina per la
decorazione di insalate e pietanze. una pianta colorante. Si coltiva spesso come pianta ornamentale e decorativa. Simile alla calendula officinale la calendula arven
se, spontanea negli incolti e con fiori pi piccoli.
CALENDULA
Tecnica di propagazione: seme
Epoca di semina: aprile-maggio nei climi freddi; autunno nei climi caldi; trapianto di piantine nate in agosto
Terreno: fertile, leggero, ben concimato, fresco e ben
esposto al sole
Densit: 60-70 centimetri fra le file (6 piante/m2)
Raccolta: i fiori in fioritura (raccolta scalare, pu durare settimane)
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I SUPPLEMENTI DI
Camomilla comune
Matricaria camomilla L. - Fam. Composit
PARTICOLARIT
Lantica medicina ne suggerisce limpiego nei casi di nevralgia del trigemino. Si pu preparare anche un vino
medicinale alla camomilla, consigliabile nelle disappetenze, lasciando macerare 50 grammi di fiori in 1 litro di
vino bianco per 30 giorni; si filtra e si addolcisce con miele e il preparato va bevuto a bicchierini prima dei pasti. Infine si ricorda che il decotto di camomilla rende i capelli
lucenti e pi chiari.
CAMOMILLA COMUNE
Terreno: asciutto, ricco di scheletro; rifugge i terreni
acidi
Propagazione: seme
Epoca di semina: settembre o aprile
Sesti dimpianto: 30-40 centimetri fra le fila e 5-10
centimetri o in continuo lungo la fila
Densit: 20-25 piante/m2
Raccolta: i capolini in fioritura (maggio-giugno)
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I SUPPLEMENTI DI
PARTICOLARIT
La radice un ottimo surrogato del caff. La cura con la
pianta del radicchio consigliabile per tutti ad ogni inizio
di primavera, essendo giudicata un ricostituente e uno
stimolante; per quanto riguarda la dose occorre prendere un bicchierino giornaliero di succo a digiuno e man
giare di frequente le foglie come insalata verde.
CICORIA
Terreno: cresce spontanea in quasi tutti i terreni, ai
bordi di strade, nelle scarpate. Sviluppa facilmente nei
terreni sciolti ed in quelli argillosi. Rifugge i ristagni
idrici
Propagazione: per seme
Semina: in primavera in pieno campo
Densit: 4-6 piante /m2; 60-70 centimetri fra le file, 2530 centimetri lungo la fila
Raccolta: le radici in inverno, le foglie e i fiori in vegetazione.
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I SUPPLEMENTI DI
Dragoncello o Estragone
Artemisia Dracunculus L. - Fam. Composit
Il dragoncello, chiamato anche estragone, una pianta erbacea perenne originaria della Russia; e spontanea
in diverse zone dellEuropa, coltivata in Francia, Germania e in alcune province Italiane.
Sono conosciuti numerosi ibridi e variet; a giudizio dei
pi si ritiene che lestragone maggiormente diffuso e di
grande valore, per il suo aroma, profumo e contenuto in
principi attivi o per il pregio della essenza, sia librido piemontese o francese.
Minor valore hanno perci lestragone di Russia e quello
di Germania, che presentano caratteri diversi dati dalla
grande vegetazione (altezza fino a un metro e mezzo),
dalla impossibilit di dare seme, oltre che dal negativo
giudizio olfattivo e analitico.
Lestragone Francese o Piemontese ha forma di un
cespuglio alto non pi di 70 centimetri. formato di una
massa erbacea ricca di foglie odorose e di aromi particolarmente apprezzati, che ricordano il profumo dellanice e
del finocchio.
La pianta preferisce terreni asciutti soleggiati e tendenti al
siliceo. Lunica forma di propagazione per librido Piemontese quella per divisione del cespo mancando il
seme.
Viene utilizzato nel meteorismo, nella mancanza di appetito e nel caso di alito cattivo e di singhiozzo.Trova impiego nellindustria alimentare, in erboristeria, in fitoterapia,
in farmaceutica e nell industria delle essenze.
Lestragone Francese o del tipo Piemontese, ha un
aroma fine e penetrante, sapore inconfondibile amarognolo e piccante, odore intenso e gradevole che si avvicina allodore dellanice.
Le foglie fresche e tenere possono entrare, sempre in dosi moderate, nelle insalate e nelle salse (tritate o mescolate con burro e limone), nelle conserve, nei ripieni e marinate. Il suo maggior impiego nella industria dei conservanti, in quella dei sottaceti e della preparazione degli
aromi. Serve a profumare il burro o le carni lessate, ed
aromatizzare gli arrosti di caccia e di maiale; d un tono
raffinato allaceto.
Lessenza costituisce la base dei conservanti per la confezione dei cibi in scatola quali la carne e il pesce.
PARTICOLARIT
Nota in Francia come erba da cucina detta estragon. La
medicina popolare e tradizionale attribuisce a questa
pianta il potere di dare una forza da dragone o da leone
e di immunizzare contro la peste. una pianta preziosa
per chi non pu usare il sale nei cibi.
DRAGONCELLO
Terreno: si adatta a quasi tutti i terreni. Non tollera i ristagni idrici.Teme le gelate e i freddi prolungati. Predilige i terreni posti in pieno sole, fertili, umidi o irrigabili
Propagazione: per divisione di cespo.
Un cespo = 10-15 piante
Epoca di trapianto: aprile - maggio
Densit: 20-25 centimetri lungo la fila e 50-70 centimetri fra le fila; 5-7 piante/m2
Durata della coltura: 4-5 anni
Raccolta: le foglie prima della fioritura
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I SUPPLEMENTI DI
Echinacea
Echinacea purpurea Moench. ed Echinacea
angustifolia DC - Fam. composit
Rallenta la velocit di penetrazione dei microrganismi nei
tessuti, accelera la guarigione delle ferite e diminuisce il
rischio delle infezioni.
PARTICOLARIT
Lechinacea originaria del Nord America; in Italia presente solo come coltivazione. una pianta erbacea perenne, con foglie basali riunite in rosette, glabre e a margine dentellato nella E. purpurea, tomentose e lanceolate
a margine intero in E. angustifolia.
Hanno entrambe fiori riuniti in capolini di colore porpora
che compaiono in giugno e luglio. La propagazione avviene per seme o per divisione di cespo allinizio della primavera.
Si utilizzano le radici e le parti aeree composte da fusti,
foglie e fiori raccolte rispettivamente durante il periodo di
riposo e prima della fioritura. Lessiccazione della droga
avviene in locali bui a temperature di circa 30-35 gradi.
Gli indiani del Nord America facevano uso dell'echinacea fresca e essiccata per guarire le ferite nei periodi di
accresciuto rischio di epidemie e per scacciare gli insetti
molesti.
molto indicata nel potenziamento dei poteri immunitari dell'organismo. particolarmente utile nella profilassi
autunnale contro le "malattie da comunit" dei bambini
che frequentano gli asili o in et scolastica. Indicata nelle
influenze e nelle malattie da raffreddamento in genere.
molto bella come pianta ornamentale soprattutto la Echi
nacea purpurea.
ECHINACEA
Terreno: predilige i terreni calcarei, leggeri, soleggiati. Sopporta male i terreni pesanti mal drenati, sui quali vive poco a lungo
Propagazione: per seme e per divisione di cespo
Semina: in primavera in pieno campo o in semenzaio
Moltiplicazione: a fine inverno la divisione dei vecchi cespi e la messa a dimora delle giovani piantine
Densit: 6 piante /m2; 60-80 centimetri fra le file e 2025 centimetri lungo la fila
Raccolta: la parte epigea in fioritura, le radici in inverno
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I SUPPLEMENTI DI
Erba cipollina
Allium schoenoprasum L. - Fam. Liliace
Durante linverno le foglie delle piante coltivate allaperto muoiono ritornando a vegetare con larrivo della primavera. Viene considerata unerba fine e si consiglia di
non cuocere le foglie.
PARTICOLARIT
Anche i piccoli bulbi possono essere utilizzati in cucina.
spesso coltivata come pianta decorativa e ornamentale grazie al colore dei suoi fiori. una pianta mellifera.
ERBA CIPOLLINA
Lerba cipollina una pianta perenne originaria delle zone temperato-fredde dell'emisfero settentrionale. In Italia
presente al nord nei prati umidi e torbosi, dalla collina
all'alta montagna. soprattutto coltivata negli orti e nei
giardini.
I suoi fiori, di color lilla, compaiono da giugno ad agosto
e sono visitati da molte api. Si pu coltivare facilmente
nellorto, in giardino o mantenere in vaso sul davanzale o
in terrazza.
Si propaga da seme o per divisione di vecchi cespi dai
quali possibile ottenere anche pi di 20 nuove piantine.
Terreno: predilige i terreni umidi e torbosi adattandosi anche a quelli calcarei ad asciutti
Lerba cipollina ha propriet antisettiche, emollienti, aromatizzanti, ipoglicemizzanti (riduce la glicemia), diuretiche. Ha lo stesso impiego in medicina della cipolla. Le foglie fresche sono largamente usate in cucina per il loro
sapore delicato e per l'aroma ineguagliabile. Viene utilizzata in salse, insalate, minestre, uova, formaggi, carni,
pesce, frittate e liquori.
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I SUPPLEMENTI DI
Iperico perforato
Hypericum perforatum L. - Fam. ipericace
PARTICOLARIT
IPERICO PERFORATO
Terreno: si adatta a quasi tutti i terreni prediligendo
quelli sciolti calcarei o di medio impasto, soleggiati
Propagazione: per divisione di cespo o per seme
Epoca di semina: ottobre-novembre o in primavera.
Il trapianto si esegue da novembre ad aprile
Densit: 7-8 piante/m2; 15-20 centimetri lungo la fila e
65-70 centimetri fra le fila o 37,5x37,5 centimetri
Raccolta: in fioritura
Epoca di raccolta: giugno-luglio
24
I SUPPLEMENTI DI
Lavanda
Lavanda officinalis Chaix - Fam. Labiat
PARTICOLARIT
La polvere della lavanda starnutatoria. tradizione ed
usanza raccogliere le spighe di lavanda il giorno di San
Giovanni e farne dei mazzetti profumati o sgranarne i fiori per profumare la biancheria nei cassetti. un ottima
pianta mellifera.
Secondo alcuni autori la lavanda coltivata in mezzo alle
rose dovrebbe allontanare gli afidi.
LAVANDA
Terreno: predilige terreni calcarei, leggeri, permeabili delle zone calde e ben esposte fino ai 900-1.200 metri sul livello del mare. Non teme la siccit e il freddo,
ma non sopporta il ristagno idrico
Propagazione: seme o talea; 1-1,5 ettogrammi di seme in 50 m2 di semenzaio sono sufficienti per impiantare 1 ettaro di terreno
Densit: 1,5 piante/m2; 150-180 centimetri fra le file e
30-50 centimetri lungo la fila
Raccolta: in piena fioritura per la distillazione, ed a
inizio fioritura per lerboristeria
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I SUPPLEMENTI DI
Maggiorana
Origanum Majorana L. - Fam. labiat
PARTICOLARIT
Un poeta descrisse cos la piantina di maggiorana: piccola la sua foglia, grande la sua carica. Viene utilizzata in sostituzione dellorigano. una pianta mellifera.
MAGGIORANA
Terreno: predilige i terreni calcarei, leggeri, soleggiati. Sopporta male i terreni pesanti mal drenati
Propagazione: per seme per divisione di cespo o per
talea
Semina: in primavera in pieno campo o in semenzaio
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I SUPPLEMENTI DI
Malva
Malva sylvestris L. - Fam. malvace
PARTICOLARIT
Dalle foglie si estrae industrialmente la clorofilla che serve per tingere in verde confetture e liquori.
Le foglie e i fiori sono utilizzati in cucina per la prepara
zione di insalate, zuppe, frittate e ripieni.
(Foto Arch. Giardino delle Erbe di Casola Valsenio)
MALVA
Terreni: leggeri e ben esposti; cresce spontanea un
po' ovunque
Propagazione: seme
Densit: 6-7 piante/m2; 60-80 centimetri fra le fila e
30-40 centimetri lungo la fila
Raccolta: foglie e fiori
Epoca di raccolta: pieno rigoglio vegetativo giugnoluglio, ottobre-novembre
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I SUPPLEMENTI DI
Melissa
Melissa officinalis L. - Fam. labiat
PARTICOLARIT
Nota anche con il nome di erba limona o limoncina o cedronella, la melissa unerba perenne e spontanea diffusa ovunque dal mare ai monti.
La pianta profumata ed aromatica, emana un gradevole
odore di limone. Fiorisce da maggio ad agosto. Ha foglie
picciolate, ovali rugose e fiori piccoli di colore biancastro
e roseo, ha stelo diritto e la pianta raggiunge unaltezza
variabile da 40 a 90 centimetri
Cresce facilmente nei terreni freschi, profondi. Si propaga per seme o per divisione di cespo allinizio della primavera.
Si utilizzano le foglie, le sommit fiorite e la pianta intera,
dalla quale si estrae lolio essenziale. La raccolta viene
fatta allinizio o in piena fioritura, in funzione della destinazione del prodotto.
La droga dovr essere essiccata allombra, in locali arieggiati e la conservazione si effettua in locali asciutti e bui.
noto da secoli luso dellacqua di melissa detta dei Carmelitani cos composta: alcool, acqua, infiorescenze di
melissa, cannella e coriandolo ed ottenuta facendo macerare il tutto per diversi giorni.
La melissa serve per la preparazione dei famosi liquori
Chartreuse e Arquebuse.
Dalle foglie si estrae la clorofilla che serve per la colorazione delle confetture. Lessenza di melissa pu far sparire lemicrania in molti soggetti e si usa odorandola e fri
zionando la zona cervicale ed i lati della fronte.
MELISSA OFFICINALE
Terreno: fertile, profondo, fresco, non troppo esposto
al sole
Propagazione: divisione di cespo o per seme
Densit: 6-8 piante/m2; 50-80 centimetri lungo la fila,20-25 centimetri fra le fila
Raccolta: la pianta intera prima della fioritura
Epoca: giugno-luglio e settembre-ottobre
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I SUPPLEMENTI DI
Menta piperita
Mentha x piperita L. - Fam. Labiat
Conosciuta anche con il nome di pipermint o menta pepe, la menta piperita una pianta erbacea perenne, ibrido fra la Mentha viridis L. e la Mentha acquatica L.; coltivata in molte regioni dItalia, in Inghilterra, in Francia e
negli Stati Uniti per lestrazione della essenza.
Sono note numerose specie di menta; quelle pi richieste
dal mercato sono la menta piperita, la menta viridis detta
gentile, la menta verde o romana; la menta acquatica, la
menta longifolia, la menta silvestre o selvatica, la menta
pulegio e la menta rotundifolia o mentastro.
La pianta della menta piperita sterile, si propaga solo
per stoloni. Ha i fusti rosso-viola oppure verdi, le spighe
a infiorescenze coniche di colore rosso-lilla o violetto, fiorisce in giugno.
Cresce nei terreni freschi sciolti. Si raccolgono le foglie, le
cimette o la pianta intera in piena fioritura. Lessiccazione
si pratica in appositi essiccatoi, oppure allombra e in luoghi ventilati; la conservazione avviene in vasi di vetro
scuro o in sacchetti di tela.
Tutta la pianta della menta piperita ha un particolare profumo penetrante, piacevole e aromatico, e un sapore piccante che lascia una sensazione di freschezza.
un eccitante del sistema nervoso e nel contempo un antispasmodico e sedativo, attivante del sistema digestivo.
Si utilizza in caso di alito cattivo, nellaerofagia, nellemicrania, nellimpotenza, nei casi di meteorismo, di singhiozzo, di vomito.
Linfuso consigliato nelle diarree, nellinsonnia, nelle dispepsie, nei dolori di stomaco e per aumentare la secrezione lattea.
Viene impiegato sotto forma di infuso, di sciroppo, di tintura, di olio essenziale sia per uso interno che esterno. Si
fanno bagni e cataplasmi. Lessenza antisettica, insetticida e disinfettante.
considerato un condimento aromatico per le insalate, i
ripieni, le salse, le pietanze, in particolare per le carni di
agnello e di selvaggina. Insaporisce i piselli, le patate e
tanti altri alimenti. La foglia viene mescolata alla camomilla romana per ottenere un ottimo t.
PARTICOLARIT
La medicina popolare e tradizionale ha sempre tenuta in
grande considerazione la menta, consigliandone luso,
ma non labuso.
La menta simbolo dellamore; le sue propriet energetiche e stimolanti la fanno considerare un afrodisiaco.
La pianta allontana le zanzare ed mellifera.
MENTA PIPERITA
Terreno: predilige terreni freschi, profondi, fertili,
sciolti, irrigabili, rifugge i terreni argillosi freddi. Il pH
ottimale del terreno compreso fra 6,2 e 7,4.
Propagazione: si moltiplica mediante stoloni allinizio della primavera o in autunno
Densit: 10 piante/m2; 90-100 centimetri fra le file ed
in continuo lungo la fila
Raccolta: la pianta intera in piena fioritura per la distillazione; prima della fioritura per uso erboristico
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I SUPPLEMENTI DI
Origano
Origanum vulgare L. - Fam. Labiat
PARTICOLARIT
Cresce spontanea in quasi tutte le nostre colline ed facilmente coltivabile in giardino. Lorigano una pianta
erbacea perenne, sempreverde, preferisce i terreni soleggiati e i climi miti.
Ha fiori piccolissimi di colore roseo-porpora riuniti in una
infiorescenza apicale, con fioritura che avviene fra giugno e settembre. Si moltiplica per seme o per divisione
del cespo. La droga data dalle sommit fiorite e dalle foglie che vengono raccolte rispettivamente in fioritura e
durante il periodo vegetativo.
Lessiccazione si esegue allinterno di appositi essiccatoi
oppure allombra e in luoghi ventilati. La conservazione
viene fatta in vasi di vetro scuro o in sacchetti di tela.
Lorigano correttamente essiccato mantiene il suo aroma.
una pianta molto profumata e nelle zone pi calde laroma di maggior intensit, il sapore pi piccante e il
profumo pi persistente.
ORIGANO
Terreno: vive su suoli aridi, alcalini, neutri o leggermente acidi, evitando comunque quelli decisamente
acidi. Sopporta bene il secco e le basse temperature
(minimo -10, -12 C)
Propagazione: si riproduce per seme, per talea o per
divisione di cespo
Epoca di semina: marzo-aprile la divisione di cespo
si esegue alla ripresa vegetativa e le talee si preparano in primavera o in estate
Densit: 6-8 piante /m2; 20 centimetri lungo la fila e
60-80 centimetri fra le fila
Raccolta: in pre-fioritura per la raccolta delle cimette
e per la distillazione della pianta
30
I SUPPLEMENTI DI
Ortica
Urtica dioica L. - Fam. urticaceae
PARTICOLARIT
una pianta alta fino a 150 centimetri, spontanea e diffusa in tutte le nostre zone; coperta di peli pungenti capaci di emettere un succo che produce forte irritazione, con
prurito doloroso al contatto della pelle.
Le foglie sono ovali, allungate e dentate al margine, i fiori piccoli sono riuniti in spighette pendenti sotto le foglie,
fiorisce tutta lestate. Predilige terreni freschi e ricchi di
sostanza organica. La propagazione dellortica avviene
per seme o per divisione di cespo.
consigliabile effettuare la raccolta delle foglie e delle cimette con lausilio di guanti. Si essicca allombra e si conserva in sacchi di tela o di carta in luogo asciutto e buio.
La droga data dalle foglie, dalle cimette e dalle radici. Le
parti verdi si raccolgono durante la fioritura e le radici si
estraggono in autunno. Le foglie e le cimette, che vengono destinate allalimentazione, vanno raccolte in primavera e se ne consiglia un uso frequente nelle minestre in
sostituzione dello spinacio.
PROPRIET MEDICINALI
E IMPIEGHI
ORTICA
Terreno: cresce con facilit nei terreni ricchi di sostanza organica, sopporta bene la siccit, il freddo, e
tutte le intemperie
Propagazione: si riproduce per seme o per divisione
di cespo
Epoca di semina: marzo-aprile. La divisione di cespo
si esegue alla ripresa vegetativa
Densit: 6-8 piante /m2; 20 centimetri lungo la fila e
60-80 fra le fila
Raccolta: in pre-fioritura per la raccolta delle foglie
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I SUPPLEMENTI DI
Pimpinella
Poterium Sanguisorba L. - Fam. Rosaceae
PROPRIET MEDICINALI
E IMPIEGHI
La pimpinella ha propriet astringenti, aromatizzanti, carminative (favorisce leliminazione dei gas nellintestino),
digestive, diuretiche, emostatiche, stomachiche (favorisce il buon funzionamento dello stomaco). Il suo principale uso quello culinario, ma trova applicazione anche
in veterinaria e in fitoterapia.
Cura i disturbi di stomaco, il meteorismo, le emorroidi, le
cistiti, i calcoli della vescica. Si impiega sottoforma di decotto o di infuso. Le foglie hanno sapore delicato-salino,
fresco, raffinato, gradevole, con odore caratteristicamente erbaceo.
In cucina utilizzata per aromatizzare le minestre e i minestroni, migliora il sapore e laroma delle insalate (dovrebbe trovare posto in tutte le insalate).
consigliato limpiego delle giovani foglie, il cui uso accresce lappetito.
(Foto Arch. Giardino delle Erbe di Casola Valsenio)
PARTICOLARIT
Fornisce alla cucina una buona verdura in tutti i mesi dellanno.
Gi al tempo dei romani questa pianta era chiamata con
il nome di pimpinella per il suo ruolo di pianta aromatizzante (da piper, cio pepe).
PIMPINELLA
Terreno: cresce spontanea in tutti i terreni, prediligendo i terreni calcarei, leggeri, soleggiati
Propagazione: per seme
Semina: in primavera in pieno campo
Densit: 6-8 piante/m2, 50-60 centimetri fra le file, 25
centimetri lungo la fila
Raccolta: le foglie, tutto lanno
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I SUPPLEMENTI DI
Rosmarino
Rosmarinus officinalis L. - Fam. labiatae
PROPRIET MEDICINALI
E IMPIEGHI
Ha propriet batteriostatiche, antispasmodiche, stimolanti, eupeptiche (facilita la digestione), aromatizzanti, toniche, colagoghe (favorisce la secrezione biliare), antiparassitarie, antigottose. Si utilizza sotto forma di infuso,
tintura, olio essenziale.
PARTICOLARIT
Il rosmarino una ottima pianta mellifera. Una manciata
di foglie nellacqua del bagno possono aiutare a ridurre la
stanchezza, deodorano e purificano la pelle.
Grazie al suo apparato radicale molto sviluppato pu essere utilizzato per consolidare le scarpate e per abbellirle.
ROSMARINO OFFICINALE
Terreno: pianta poco esigente, si adatta a tutti i terreni; predilige quelli calcarei ben esposti al sole. Interessante il suo sviluppo nei terreni aridi
Moltiplicazione: semina, talea, divisione di cespo
Epoca di semina: in semenzaio in primavera. Le talee in marzo-aprile o in agosto-settembre
Densit: 3-4 piante/m2; 70-100 centimetri fra le fila e
30-50 centimetri lungo la fila
Raccolta: i giovani rami e le foglie in primavera o in
settembre per il mercato erboristico e per la cucina; in
piena fioritura per la distillazione
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I SUPPLEMENTI DI
Salvia
Salvia officinalis L. - Fam. Labiatae
PROPRIET MEDICINALI
E IMPIEGHI
Ha propriet antisettiche, cicatrizzanti, toniche, antireumatiche, digestive, antiossidanti, antisudorifere, ipoglicemizzanti, eupeptiche (favorisce la digestione). Si utilizza sottoforma di tintura, di infuso e come olio essenziale.
Viene impiegata nella sudorazione eccessiva di mani,
piedi, ascelle, nei casi di sudori notturni causati da malattie infettive e convalescenze.
Si impiega come tonico uterino regolarizzando le mestruazioni, favorendo la gravidanza e facilitando il parto.
Arresta le leucorree e fa regredire la secrezione lattea nelle gestanti.
In uso esterno trova impiego come collutorio in stomati-
PARTICOLARIT
Fin dal tempo degli egizi linfuso di salvia veniva somministrato alle donne per renderle fertili, indicazione oggi
confermata.
La scuola medica salernitana a riguardo della salvia cita il
seguente aforisma Perch dovrebbe morire luomo che
fa crescere la salvia nel suo orto? Ma contro la forza della
morte non v medicina negli orti. La salvia conforta i nervi, toglie il tremore delle mani, e le pi acute febbri fuga.
Salvia, castoreo, lavanda, primula, nasturzio e atanasia
salvano le paralitiche membra. Salvia salvatrice della na
tura gran mediatrice. unottima pianta mellifera.
SALVIA OFFICINALE
Terreno: vive su suoli aridi, alcalini, neutri o leggermente acidi (pH 6,5-8,5) evitando comunque quelli decisamente acidi
Propagazione: si riproduce per seme, per talea o per
divisione di cespo
Epoca di semina: marzo-aprile la divisione di cespo
si esegue alla ripresa vegetativa e le talee si preparano in primavera o in estate
Densit: 6-8 piante /m2; 20 centimetri lungo la fila e
60-80 centimetri fra le fila
Raccolta: in pre-fioritura per la raccolta delle cimette
e per la distillazione; a maturazione dei frutti per il seme
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I SUPPLEMENTI DI
Rosa canina
Rosa canina L. - Fam. Rosaceae
frutti prima del loro impiego vanno privati dei semi e della loro peluria. Il decotto e linfuso dei petali un buon lassativo. Questultimo utilizzato anche per gargarismi
sfiammanti.
PARTICOLARIT
PROPRIET MEDICINALI
ROSA CANINA
E IMPIEGHI
Si utilizzano i fiori e i frutti che vanno raccolti rispettivamente in primavera quando questi sono ancora in boccio
e a fine autunno quando sono maturi. I boccioli appena
raccolti vanno essiccati allombra e conservati al buio. I
frutti preferibile utilizzarli freschi oppure, per garantirne
la buona conservazione, essiccarli anche nel forno da cucina registrato a temperature di circa 35-40 gradi.
I fiori hanno propriet sedative, diuretiche, di leggero lassativo, astringenti mentre i frutti sono diuretici e, grazie al
contenuto di vitamina C, sono anche antiscorbutici.
Si impiega sotto forma di infuso, di decotto, di tintura. I
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I SUPPLEMENTI DI
Sambuco
Sambucus nigra L. - Fam. caprifoliaceae
PARTICOLARIT
un arbusto o alberello caducifolio a grandi foglie composte pennate, con fiori minuti color crema, profumati,
riuniti in grandi corimbi ombrelliformi. Fiorisce nel mese
di maggio.
I frutti neri e sferici sono radunati in corimbi pendenti e
maturano nella tarda estate. Cresce spontaneo in tutta
Italia nei boschi umidi, vicino a case di campagna fino alla media montagna. Viene spesso coltivato per fare siepi.
Del sambuco si utilizzano le infiorescenze e le foglie raccolte allinizio della fioritura, i frutti alla loro maturazione
e la corteccia in autunno.
PROPRIET MEDICINALI
Esiste allo stato spontaneo il Sambucus ebulus (o semplicemente ebbio) i cui frutti sono velenosi. Differisce dal
Sambucus nigra per le infiorescenze pendenti e per i corimbi dei frutti che a maturazione hanno portamento eretto. Tutta la pianta ha dimensioni ridotte rispetto al sambuco nero.
Con i fiori di sambuco nero si fanno delle ottime frittelle
mentre con i frutti raccolti ben maturi delle buone mar
mellate.
E IMPIEGHI
Ha propriet diuretiche, antireumatiche, diaforetiche (favorisce la sudorazione), antinevralgiche. un eliminatore dellacido urico. Viene utilizzato in farmacia, in erboristeria, in liquoristica e in cucina. Linfuso dei fiori ha effetto simile allaspirina; ha un gradevole sapore e pu essere preso al posto del t.
Il sambuco si impiega in tutti i casi di ritenzione di liquidi
dellorganismo, nellidropisia, nella litiasi urinaria, nelle
nefriti, nella gotta, nei casi di reumatismo. I fiori hanno
azione diaforetica e diuretica e vengono utilizzati per la
produzione di infusi al 10 per cento.
I frutti sono usati come lassativi e antinevralgici, specialmente contro le nevralgie del trigemino come stato documentato in tempi recenti. Si possono preparare, con i
frutti, decotti al 5 per cento che si assumono in quantit di
SAMBUCO
Terreno: cresce spontaneo in tutta Italia fino alla media montagna adattandosi con facilit a quasi tutti i
terreni
Propagazione: per seme o per talea
Semina: in primavera in semenzaio
Moltiplicazione: direttamente in terra le talee, in primavera o a fine estate
Raccolta: i fiori allinizio della fioritura ed i frutti a maturit
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I SUPPLEMENTI DI
Santoreggia
Satureja montana L. - Fam. labiatae
PARTICOLARIT
PROPRIET MEDICINALI
E IMPIEGHI
SANTOREGGIA MONTANA
Terreno: predilige i terreni ben esposti al sole, calcarei di montagna, sopporta bene i freddi invernali
Propagazione: seme e divisione di cespo
Epoca di semina: febbraio-marzo o in autunno
Densit: 5-7 piante/m2; 30 centimetri sulla file e 60-90
centimetri fra le fila
Raccolta: le sommit allinizio della fioritura (agosto)
per uso erboristico e per la distillazione
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I SUPPLEMENTI DI
Tarassaco
Taraxacum officinale Web - Fam. compositae
sca o cotta, nelle insalate (si consiglia per via del suo sapore amaro, di unirlo al radicchio, alla pimpinella ed alla
rucola). Per averlo fresco nel corso dellannata si deve tagliare di frequente alla base. Anche i bottoni fiorali si
mangiano in insalata o si mettono sottolio o aceto.
Frequente poi luso sotto forma di tisana-decotto, si fanno bollire per due o tre minuti in acqua le foglie e anche
le radici, se si hanno disponibili, poi si lascia in riposo per
10 minuti circa e dopo si spreme il tutto fortemente in modo da ottenere un liquido che va filtrato e addolcito con
miele, il liquido cos ottenuto viene bevuto prima dei pasti nella dose di un bicchiere.
(Foto Arch. Giardino delle Erbe di Casola Valsenio)
Noto anche con il nome di soffione o dente di leone, il tarassaco una pianta erbacea perenne che cresce spontanea ovunque, dal mare ai monti. Presenta un ciuffo di
foglie basali a rosetta, foglie molto frastagliate, dentate e
appuntite.
Il fiore di un colore giallo intenso capace di creare delle
bellissime macchie sui prati, nelle scarpate e ai bordi delle strade. Dopo la fioritura si presenta con delle sfere piumose, il caratteristico soffione, sotto le quali sono attaccati i semi che verranno portati dal vento per facilitarne la
disseminazione. Si riproduce per seme.
PROPRIET MEDICINALI
PARTICOLARIT
Il decotto delle radici noto come tisana di primavera
per luso consigliabile in questa stagione come depurativo del sangue e rigeneratore di energia. La radice un
buon surrogato del caff.
E IMPIEGHI
TARASSACO OFFICINALE
Terreno: cresce con facilit in quasi tutti i terreni di
pianura e collina ad esclusione di quelli con pH troppo
basso
Propagazione: per seme
Semina: in primavera in pieno campo
Densit: 10-15 piante /m2; 50-60 centimetri fra le file,
15 centimetri lungo la fila
Raccolta: le radici nei mesi invernali durante il riposo
vegetativo della pianta
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I SUPPLEMENTI DI
Timo
Tymus vulgaris L. - Fam. labiatae
PROPRIET MEDICINALI
E IMPIEGHI
Il timo ha propriet espettoranti, antibatteriche, broncospasmolitiche, antivirali, aromatiche, digestive, balsamiche, stimolanti, revulsive. Il suo impiego avviene sotto
forma di decotto per inalazione come espettorante nelle
bronchiti acute e croniche, pertosse e catarri delle vie aeree superiori, per combattere fermentazioni intestinali,
dispepsia e disturbi digestivi.
impiegato inoltre come collutorio per fare gargarismi
per disinfettare il cavo orale, come iperemizzante, (favorisce la circolazione sanguigna) come antibatterico, come
cicatrizzante delle ferite. Infine lolio essenziale nelle acque del bagno ha effetto tonico e stimolante utile per i
reumatici e gli anemici.
Tutta la pianta possiede un caratteristico aroma, un fresco profumo, un sapore pungente e penetrante. In cucina
un ottimo aromatizzante delle carni, dei legumi, delle
verdure delle insalate, delle zuppe, delle minestre, dei
brodi, delle salse e degli intingoli; utilizzato per insaporire tutti i piatti di pesce, trova impiego nelle marinate, nei
ripieni e nei funghi trifolati.
Il timo impedisce e rallenta le decomposizioni e le alterazioni dei cibi e facilita la digestione dei grassi.
PARTICOLARIT
Linfuso di timo considerato da molti un salutare e gra
devole succedaneo del t o del caff.
TIMO COMUNE
Terreno: predilige i terreni calcarei, leggeri, soleggiati. Sopporta male i terreni pesanti mal drenati sui quali vive poco a lungo
Propagazione: per seme, per divisione di cespo o
per talea
Semina: in primavera in pieno campo
Moltiplicazione: in primavera le talee e la divisione
di cespo
Densit: 6-8 piante /m2; 50-60 centimetri fra le file, 25
centimetri lungo la fila
Raccolta: le sommit in fioritura piena per la distillazione e allinizio della fioritura per limpiego erboristico
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I SUPPLEMENTI DI
40