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Il Tanuki ( , katakana ?

) una creatura del folklore giapponese, basata sul cane


procione (Nyctereutes procyonoides); quest'ultimo un animale originario
dell'Estremo Oriente, simile al tasso e al procione, ma a differenza di questi appartiene
alla famiglia dei canidi. I cani procione che si trovano in Giappone sono divisi in due
sottospecie, N. p. viverrinus, il cane procione giapponese pi comune, e N. p. albus, la
variet bianca che vive in Hokkaid.

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1 Caratteristiche
2 Aspetti linguistici
3 Influenza culturale
4 Note
5 Collegamenti esterni
6 Altri progetti
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
I tanuki sono parte della mitologia del Giappone sin da tempi antichi; si ritiene che
siano maliziosi e scherzosi, maestri del travestimento e mutaforma, ma in qualche
modo ingenui e distratti.

L'attuale divertente immagine del tanuki si probabilmente sviluppata durante


l'epoca Kamakura. Il tanuki selvatico ha testicoli insolitamente grandi, caratteristica
spesso esagerata nelle rappresentazioni artistiche della creatura; i tanuki sono talvolta
rappresentati con i testicoli poggiati su una spalla come un sacco, o mentre li usano
come tamburo. I tanuki sono inoltre generalmente rappresentati con una pancia molto
grande; talvolta usano anche questa come tamburo, specialmente nei disegni dei
bambini. Una filastrocca molto comune in Giappone fa esplicito riferimento alle sue
caratteristiche pi appariscenti: Tan Tan Tanuki no kintama wa / Kaze mo nai no ni /
Bura bura bura ("Del Tan Tan Tanuki le palle stan / Seppure il vento soffiando non sta /
Girando girando girando."[1]

Durante le epoche Kamakura e Muromachi, alcune storie cominciarono a parlare di


tanuki pi sinistri; la storia di Kachi-kachi Yama, compresa nell'Otogizshi, parla di un
tanuki che picchia a morte una vecchia e la serve a tavola al marito inconsapevole
come "zuppa di vecchia". Altre storie parlano di tanuki come indifesi e produttivi
membri della societ. Diversi templi hanno storie di sacerdoti che erano in realt
tanuki travestiti. Secondo alcune tradizioni i tanuki sono incarnazioni degli oggetti
usati per pi di cento anni.

Una popolare storia conosciuta come Bunbuku chagama narra invece di un tanuki che
inganna un monaco trasformandosi in una teiera. Un'altra parla di un tanuki che
inganna un cacciatore camuffando le sue braccia come ramoscelli, finch non allarga
entrambe le braccia insieme e cade dall'albero. Si dice che i tanuki ingannino i
mercanti con foglie camuffate da banconote. Alcune storie raccontano che le foglie
facciano parte integrante del modo in cui il tanuki cambia aspetto.

In metallurgia, spesso si usava pelle di tanuki per raffinare l'oro. Di conseguenza, si


cominci ad associare i tanuki alle miniere e alla lavorazione dei metalli, e li si
vendeva come decorazione e portafortuna per la prosperit.

Oggi statue di tanuki si possono trovare davanti a molti templi e ristoranti giapponesi;
in queste spesso indossa un grande cappello a forma di cono e porta una bottiglia di
sake. Le statue di tanuki hanno sempre una grande pancia, mentre sculture moderne
possono anche non avere i grandi testicoli: questi attributi esagerati sono simbolo di
abbondanza e prosperit.

Aspetti linguistici[modifica | modifica wikitesto]


Anche se i tanuki erano importanti nella tradizione e nei proverbi giapponesi, non
erano sempre distinti dagli altri animali. In alcuni dialetti, tanuki e mujina (?)
indicavano sia il cane procione, sia il tasso e animali simili. Ci che conosciuto come
tanuki in una regione potrebbe esserlo come mujina in un'altra: nel dialetto di Tokyo,
oggi standard, tanuki si riferisce al cane procione e anaguma al tasso. Ci sono piatti
giapponesi noti come tanuki-jiru, o "zuppa di tanuki", per preparare i quali si usa il
cane procione o il tasso, l'ultimo pi rinomato per il suo sapore.

Il kanji per tanuki, "", inizialmente (prima della riforma della lingua del 1947) era
"", e si riferiva a tutti i mammiferi di media dimensione, soprattutto gatti selvatici;
poich i gatti selvatici vivono solo in poche regioni del Giappone (ad esempio Iriomote,
nella prefettura di Okinawa), si crede che si sia cominciato a usare il kanji per "tanuki"
a cominciare dall'epoca feudale. Storicamente, questo ha prodotto molta confusione e
traduzioni errate.

Attualmente, in cinese, il carattere , che usa il "radicale canino" (), non una
parola di per s ma compare in "volpe" ( sempl., hlpinyin) e "zibetto" (
sempl., xinglpinyin), mentre il carattere "", che usa il "radicale felino" (), non ha
pi uso corrente.

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

I primi cortometraggi d'animazione giapponesi avevano spesso nel cast dei personaggi
magico-folclorici dei tanuki, come ad esempio in Oira no Yaky (1931), Shjji no
tanuki bayashi (1933), Shjji no Tanuki-bayashi Ban Danemon (1935).
Nella novella di Tom Robbins, Villa Incognito, il protagonista un tanuki; sia l'animale
che la creatura mitologica hanno una parte importante.
Nel film di animazione Heisei tanuki gassen Ponpoko, i protagonisti sono dei tanuki che
cercano di salvare la loro montagna dagli uomini che vogliono costruirvi una zona
residenziale.
Nella famosa saga videoludica di Super Mario, mediante la Superfoglia o un apposito
costume il protagonista pu diventare Mario Tanooki, acquisendo il potere di volare per
pochi secondi e quello di pietrificarsi per qualche secondo ed essere quindi immune ai
nemici.

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