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Vino e pane
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IGNAZIO SILONE
VINO E PANE
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IGNAZIO SILONE
Secondo Tranquilli era il vero nome dello scrittore che
dapprima us Ignazio Silone come pseudonimo ed in seguito
lo Sprese come nome legale.
Egli nacque nel 1900 a Pescina dei Marsi, un paesino
povero dellAbruzzo. A quindici anni perdette i genitori
e cinque fratelli a causa di un terremoto che distrusse
quasi tutta l zona.
Presto incominci a riflettere sulle condizioni sociali
dei contadini poveri ed entr attivamente nella politica
nel Partito Socialista Italiano. Quando lala sinistra socialista
nel 1921 usc dal partito per costituire il Partito Comunista
dItalia, Silone fu tra i suoi fondatori.
Dopo la conquista del potere da parte del fascismo nel
1922, egli collabor alla pubblicazione clandestina di
giornali antifascisti. Nel 1928 fu costretto a fuggire in
Svizzera. Nel 1930 abbandon anche il partito comunista in
segno di protesta contro il regime di terrore di Stalin ed il
conformismo dei comunisti europei.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale e la caduta
del fascismo, Silone torn in Italia e riprese lattivit
politica nel Partito Socialista Italiano.
Nel 1948 si verific una scissione nel Partito Socialista
con luscita dellala socialdemocratica. Silone non volle
seguire nessuno dei due partiti rivali e si ritir dalla politica
attiva, considerandosi ormai un socialista senza partito, un
cristiano senza chiesa. Vive attualmente a Roma.
Alcune delle sue opere pi note sono:
NARRATIVA: Fontamara, Zurigo 1933 (in tedesco),
Parigi-Zurigo 1934 (in italiano), Roma 1945. Pane e vino,
Londra 1936 (in inglese), Zurigo 1937 (in tedesco), Lugano
1937 (in italiano), Milano 1955 (nuova edizione in italiano,
completamente riveduta con il nuovo titolo Vino e pane).
I1 seme sotto la neve, Zurigo 1941 (in tedesco), Lugano
1941 (in italiano), Roma 1945. Una manciata di more,
Milano 1952. I1 segreto di Luca, Milano 1956. l avven
tura di un povero cristiano*, Milano 1968. SAGGISTICA:
Der Fascismus, Zurigo 1934. La scuola dei dittatori*,
Zurigo 1938 (in tedesco), Milano 1962 (in italiano).
^Testimonianze sul comunismo, Torino 1950. Uscita di
sicurezza*, Firenze 1965.
vescovo
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stalla
spaventato, pieno di paura
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grano
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*
Don Paolo avvert Matalena che il giorno dopo sarebbe
andato a Fossa. Don Pasquale Colamartini gli aveva
offerto un passaggio.
Al mattino quando don Paolo usc dallalbergo, don
-Pasquale aveva gi legato la cavalla alla biga. Cristina
era venuta per salutare il prete.
Parte gi? disse. Per sempre?
Non so disse don Paolo. Lascio qui i miei oggetti
personali. Forse torner a prenderli o mander
qualcuno.
*La biga pronta disse don Pasquale.
Buon viaggio disse Cristina. Arrivederci, spero.
Cristina stava per aggiungere qualche cosa, ma la
biga si mise in movimento.
La cavalla si chiama Diana disse don Pasquale.
La comprai quindici anni fa per andare a caccia. Bei
tempi che non tomano.
Passavano delle donne vestite di nero col bambino in
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improvvisamente male. Riconobbe don Pasquale Colamartini. Lo raggiunse di corsa e il vecchio gli cadde fra
le braccia.
Coraggio gli diceva don Paolo. Coraggio.
A fatica il prete pot accompagnarlo, passo a passo,
fino alla biga.
Il vecchio disse con un filo di voce:
E la fine. Proprio la fine.
Non c nessuno qui che potrebbe accompagnarla
fino a Pietrasecca? gli chiese don Paolo. Non ha qui
un amico che potrebbe salire sulla biga accanto a lei?
Il vecchio fece di no con la testa.
Don Paolo segu con lo sguardo la biga fino al fondo
della strada. Davanti allalbergo Girasole trov un
gruppo di persone che discutevano il fallimento della
banca. Bianchina gli venne incontro.
Povero vecchio disse Bianchina. Vorrei raggiun
gerlo e aiutarlo, ma so che il mio gesto verrebbe
subito male inteso. Senti, don Paolo, ascoltami, ti prego,
portami via di qui. Qui non ci posso pi vivere.
Ne riparleremo disse don Paolo. Fammi conoscere
Alberto, ti prego; sai dove si trova?
Alcuni giovani sincontrano in ima villa abbando
nata, al di l del borrente. Alberto tra loro. Leggono
i primi scritti di Mussolini* e parlano della seconda
rivoluzione fascista. Ho gi parlato di te. Se mi
accompagni alla villa te lo presento.
Sono giovani contadini?
Sono tre o quattro giovani studenti.
fallimento, la situazione di una societ, qui della banca, che non
pu pi pagare
*Fino al 1914 Mussolini fu socialista. I primi programmi fascisti
contenevano perci alcune idee socialiste.
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Prima di ritornare nella Marsica, Pietro tent di trovare
almeno un compagno con esperienza da portare con s.
^ Altrimenti, sarebbero rimasti soli i suoi giovani amici di
Fossa se egli fosse stato arrestato.
Non ritrov Murica, ma Annina, la sua amica, in via
della Lungaretta, in Trastevere, dove viveva in grande
miseria
Romeo le avr parlato di me disse Pietro. Sono
venuto per avere notizie di Murica
La ragazza era seduta alla macchina da cucire. Lo
ricevette freddamente. Pietro rest vicino alla porta,
finch la ragazza non gli offri di sedersi. Quando le fu
vicino, Annina lo guard con occhi tristi.
Dove si trova Murica adesso? disse Pietro. Ho
bisogno di vederlo al pi presto.
Egli mi parlava spesso di lei disse Annina. Gli
dispiaceva non conoscerla personalmente. Ma nella
vita politica clandestina spesso difficile conoscersi tra
compagnia
Da quanto tempo non lo vede?
quasi un anno. Vari sono venuti a chiedere di lui.
Potrebbe essere
in carcere?
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Va bene. Sentiamo.^
Dunque. Tre anni fa raccont Luigi andai a Roma
per studiare. Mi sentivo molto solo. Ero un contadino
povero. Abitavo una piccola camera senza luce. Avevo
sempre fame. Non avevo amici. AllUniversit, le prime
volte che cercai di avvicinarmi ad altri studenti, fui
oggetto di stupidi scherzi. Risero di me. Un giorno ho
visto alcuni studenti battere a sangue un giovane
operaio in mezzo alla via Non ha salutato la bandiera
gridavano. Che vigliaccherim dicevo tra me. Dietro di
me sentii qualcuno, che ripeteva a voce bassa: S,
una vera vigliaccheria. Era un operaio della stessa
strada dove abitavo io. Ogni tanto ci incontravamo per
strada e prendemmo labitudine di salutarci.
Non disse pi niente come se avesse perduto il filo del
discorso. Poi si riprese.
Un giomo disse andammo a bere un bicchiere di
vino. Ognuno raccont di s e cos facemmo amicizia
Egli minvit da lui e in casa sua incontrai altre persone,
quasi tutte di giovane et e operai. Quelle persone,
cinque in tutto, costituivano un gruppo e si incon
travano una volta alla settimana a discutere di politica
Fatti strani e nuovi per me. Si parlava della rivoluzione
come di un fatto sicuro, non lontano. Era una specie di
sogno che ci faceva dimenticare le miserie della vita
di ogni giorno. Oltre a questo non cera nessun rapporto
tra noi. Se per caso cincontravamo per strada non ci
salutavamo, non ci guardavamo nemmeno.
Un mattino, alluscire di casa fui arrestato da due
poliziotti. Fui battuto per pi di unora. Poi venne un
ufficiale e mi condusse nel suo ufficio. Egli sapeva tutto
vigliaccheria, azione bassa fatta da chi manca di coraggio
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Don Paolo era ritornato a Pietrasecca Nella sua camera
alla locanda di Matalena, stava preparando il lavoro po
litico che doveva svolgere con Murica tra i contadini. Su
consiglio di don Benedetto, Murica aveva scritto ad
Annina e le aveva spiegato tutto. Annina gli aveva
promesso di venire subito. Potevano incominciare ima
nuova vita insieme.
Un giorno Magasci rec a don Paolo un biglietto
urgente che disse di aver ricevuto dal vecchio Murica di
Rocca dei Marsi. Il biglietto era firmato da Annina, che
era appena arrivata in casa di Murica, e diceva che Luigi
era stato arrestato. Don Paolo part subito. Magasci
era stanco e non volle scendere di nuovo.
Partir a piedi disse il prete.
Dopo aver camminato per pi di unora, don Paolo
incontr una biga ferma a un lato della strada.
Don Paolo? gli domand luomo che sedeva sulla
biga. Salga. Mi manda Annina.
Il prete sal sulla biga.
La aspettavo da un paio dore disse luomo sempli
cemente.
Sono venuto a piedi disse don Paolo. Si hanno
notizie di Luigi Murica? ancora in carcere?
morto ieri.
Lo temevo disse don Paolo. Eravate amici?
Stavamo insieme rispose luomo. Con lui si stava
volentieri insieme. Era un uomo buono. Ci parlava
anche della rivoluzione. Stare insieme senza aver paura,
quest linizio, egli ci spiegava.
urgente, che non pu aspettare
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Domande
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87-429-7646-4
0 7195 3418 6
0-88436-269-8
82-05-07
ISBN 90.01.27
ISBN 3-12-565