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Presente nella Bibbia, la sua storia fu a sua volta riproposta nell'opera di Giuseppe

Verdi, Nabucco. In seguito, Babilonia venne distrutta dagli Ittiti, il cui nome viene dal
sumero "KA.DINGIR.RA" la cui traduzione in accadico d Bab-Ilani, che significa la Porta
degli Dei[4]. Anticamente la citt era anche conosciuta con il nome di Tintir, ossia
"Bosco di vita"[5].
Lo stato di Babilonia fu fondato agli inizi del XIX secolo a.C. da Sumu-abum, re vassallo di
Isin[6] e la citt nel corso del II millennio a.C. divenne la capitale d'un potente impero. Solo
dopo il secolo XVIII a.C. la dinastiaamorrita di Babilonia acquis l'egemonia sull'intera area,
conquistando tutta la Mesopotamia e distruggendo la citt rivale di Mari sotto il regno
di Hammurabi[7]. Fino ad allora, come dimostrano i ricchi archivi di Mari, nella regione si
fronteggiarono vari regni: Assur, Eshnunna, Mari, Aleppo, Alalakh, Qatna. Il
re Hammurabi redasse anche uno dei pi antichi codici legislativi, il Codice di Hammurabi.
Ma forse il suo sovrano pi conosciuto fu Nabucodonosor II (604 a.C.-582 a.C.), che
distrusse il tempio di Gerusalemme nel 587 a.C. e ne deport la popolazione, celebre
episodio riportato nella sottomessa ai Cassiti, agli Elamiti e poi agli Assiri. Fu liberata
da Nabopolassar, padre di Nabucodonosor II.
La citt venne distrutta da Ciro II di Persia nel 539 a.C. che la rinomin Etemenanki, che si
traduce "Casa delle fondamenta del cielo e della terra", e che molto probabilmente diede
origine alla leggenda della Torre di Babele. Era anche nota per la strada processionale, che
si apriva con la porta di Ishtar fece diventare provincia Persiana. Viene annessa nel 331
a.C.all'impero di Alessandro Magno dopo la sconfitta di Dario.
La Citt antica[modifica | modifica wikitesto]

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