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e e dare una
preparazione idonea per poter scegliere il tipo di climatizzatore a seconda delle esigenze dellambiente e del cliente.
Nel seguente elenco sono riportati gli argomenti trattati in questo manuale.
INDICE
1 Che cos la climatizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3
2 Calore e temperatura, trasmissione di calore,
calore sensibile e calore latente . . . . . . . . . . . . . . . . . .3
3 Umidit dellaria, umidit relativa . . . . . . . . . . . . . . . . .8
4 Ciclo frigorifero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .13
5 Circuito frigorigero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
6 Gas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19
7 Funzioni delle macchine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .27
8 Che cosa significa dimensionare . . . . . . . . . . . . . . . .32
9 Installazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .35
La climatizzazione consiste nel controllo simultaneo e interdipendente di quattro condizioni fondamentali che si realizzano in
ambiente: la temperatura, lumidit, il movimento e la qualit dellaria.
Il successo di ogni impianto di climatizzazione, piccolo o grande
che sia, consiste nel mantenere il controllo di queste variabili
attraverso le quali si realizza il benessere termoigrometrico delle
persone.
La tendenza costante verso una migliore qualit della vita ha
reso possibile lo sviluppo di svariati sistemi per il controllo del
clima allinterno di ambienti. Questi sistemi rendono possibile la
climatizzazione integrale estate e inverno di abitazioni, edifici
commerciali... e svariate altre destinazioni.
Durante tutto larco dellanno, lutente pu mantenere il clima
che desidera allinterno dei propri locali in modo da svolgere le
sue attivit nelle condizioni pi confortevoli e rilassanti.
La climatizzazione basata in gran parte sugli scambi di calore
tra il corpo umano e lambiente ad esso circostante, quindi il
primo fattore da considerare il calore.
1. CHE
COS
LA CLIMATIZZAZIONE
IL CALORE
Tutti i corpi solidi, liquidi, aeriformi, sono costituiti da molecole,
soggette a dei moti continui tra loro. Fornendo calore ad un corpo
se ne aumenta lagitazione molecolare; sottraendo calore ad un
corpo lagitazione molecolare viene rallentata, fino ad arrestarsi
del tutto alla temperatura dello zero assoluto -273 C condizione in cui tutto il calore risulta estratto dal corpo.
2. CALORE
E TEMPERATURA,
TRASMISSIONE DI CALORE,
CALORE SENSIBILE
E CALORE LATENTE
Kcal/h
Btu/h
Watt
1,00
0,86
3,41
Kcal/h
1,16
1,00
3,97
Btu/h
0,32
0,25
1,00
LA TEMPERATURA
La temperatura pu essere definita come lintensit di calore di
un corpo. La temperatura da sola non pu dare la quantit di
calore contenuta nei corpi. Possiamo dire che la temperatura
indica solo la velocit delle molecole in movimento allinterno dei
corpi stessi.
Lunit di misura della temperatura :
nel Sistema Internazionale (S.l):
C (gradi Celsius);
nel Sistema Tecnico (S.T.):
C (gradi Centigradi).
Nella pratica i due valori corrispondono.
Per convenzione viene dato il valore C alla temperatura del
ghiaccio dacqua fondente e di 100C alla temperatura di ebollizione dellacqua a livello del mare.
LA TRASMISSIONE
DEL CALORE
- nel tratto DE avviene invece il cambiamento di stato dell'acqua da liquido a vapore (=CALORE LATENTE)
- nel tratto EF ogni ulteriore quantit di calore fornita al vapore
ne provoca il surriscaldamento con aumento di temperatura,
come indicato (= CALORE SENSIBILE).
Il cambiamento di stato avviene ad una determinata temperatura, detta temperatura di saturazione, che strettamente vincolata alla pressione a cui soggetto il fluido interressato.
Vogliamo dare ora alcune semplici e rapide definizioni:
- temperatura di saturazione = la temperatura di ebollizione di un fluido.
- liquido saturo = la condizione di un liquido che, per una
data pressione, si trova alla temperatura di ebollizione.
- vapore saturo umido = il vapore che si riscontra immediatamente sopra il livello di un liquido, quando questo si trova
alla sua temperatura di ebollizione.
- vapore saturo secco = il vapore (non surriscaldato) non in
presenza di liquido come lo si pu avere ad esempio, in un
recipiente.
Sono definizioni semplicistiche ma utili a comprendere i concetti principali cui si ricorrer spesso a proposito dei refrigeranti.
Perch importante il calore latente di vaporizzazione?
Immaginiamo di avere un fluido con temperatura di ebollizione di
15C. Questo fluido, in una normale giornata estiva (con temperatura esterna maggiore di 15C) bollir ed evaporer sottraendo calore all'ambiente e raffreddandolo fino alla completa evaporazione.
In natura esistono numerosi composti con temperature di ebollizione ridotte o molto ridotte, l'ammoniaca ad esempio ha una
temperatura di ebollizione a pressione atmosferica di -33,35C.
Nelle macchine frigorifere per sottrarre il calore viene sfruttata
proprio questa propriet, tipica di alcune sostanze di avere temperature di ebollizione ridotte ed elevati calori latenti di vaporizzazione, in modo da asportare quantit di calore quanto maggiori possibili dall'ambiente o dal fluido da raffreddare.
LENTALPIA
L'entalpia si pu definire come la quantit di energia interna
(calore) posseduta da 1 Kg di una sostanza in un dato stato, ad
una determinata temperatura.
Nel ST viene misurata in kCal/kg.
Ad esempio lentalpia del vapore d'acqua saturo data dalla
somma di due grandezze:
l'entalpia dell'acqua a 100C, che vale 100 Kcal/Kg, pi il calore
latente di vaporizzazione che corrisponde a 540 kcal/kg.
L'entalpia del vapore d'acqua saturo cos pari a:
ST 100 + 540 = 640 kCal/kg
Pressione (kg/cm2)
IL DIAGRAMMA PRESSIONE-ENTALPIA
PER IL VAPOR D'ACQUA
Ora possiamo tracciare un preciso diagramma per il vapor d'acqua saturo: il diagramma pressione-entalpia vedi figura.
3. UMIDIT DELLARIA
UMIDIT RELATIVA
= 56,25%
Contenuto di umidit
(grammi/kg)
-10
-9
-8
-7
-6
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
1,60
1,75
1,91
2,08
2,27
2,47
2,69
2,94
3,19
3,47
3,78
4,07
4,37
4,70
5,03
5,40
5,79
6,21
6,65
7,13
7,63
8,15
8,75
9,35
9,97
10,6
11,4
12,1
12,9
13,8
14,7
15,6
16,6
17,7
18,8
20,0
21,4
22,6
24,0
25,6
27,2
Il seguente manuale per uso interno
LA MOVIMENTAZIONE
DELLARIA
La corretta distribuzione dellaria una parte importante e delicata dellinstallazione, infatti si dovr tenere conto di come il
flusso daria fuoriesce dalla macchina e si distribuisce nel locale.
ARIA
CALDA
ARIA
FREDDA
Kg
VARIE
VELOCITA'
10
CONDIZIONI
DI BENESSERE
Il corpo umano, molto sensibile alle variazioni della sua temperatura. Se la temperatura tende ad aumentare a causa del
calore esterno o degli sforzi compiuti, il corpo cerca di raffreddarsi rilasciando, attraverso la pelle, piccole quantit di acqua.
Normalmente questacqua evapora sottraendo calore al corpo;
lo stesso fenomeno di raffreddamento avvertibile, ad esempio,
quando lasciamo asciugare allaria le mani bagnate.
Tuttavia pi laria carica di umidit e meno vapore riesce ad
assorbire, quindi lacqua emessa dal corpo evapora con difficolt e rimane in parte allo stato liquido, formando le gocce di
sudore. Per questi motivi, lelevato grado di umidit molto
fastidioso destate quando linnalzamento della temperatura dellaria provoca anche il riscaldamento del corpo, mentre in inverno, essendo limitata la traspirazione a causa della bassa temperatura, anche in presenza di umidit elevata non avvertiamo
fastidio.
Per completezza, occorre sottolineare che unelevata umidit
favorisce lo sviluppo di muffe e batteri e, specie nel periodo
invernale, causa di fenomeni reumatici.
Nemmeno un valore troppo basso di umidit raccomandabile
perch laria secca avendo unelevata capacit di assorbimento
di vapore acqueo, causa problemi come secchezza di gola, delle
mucose nasali, ecc. con lindebolimento delle difese agli agenti
Il seguente manuale per uso interno
11
T = 24C - 26C
T = 20C - 21C
12
4. CICLO
FRIGORIFERO
alluscita dellevaporatore.
La pressione e la temperatura sono le stesse del punto B perch il fluido evaporato, ma, poich attraverso levaporatore
essa ha assorbito calore dallambiente circostante, lentalpia
aumenta fino al punto E2.
Nel punto D, si ha lingresso del vapore surriscaldato alla pressione p1. Il fluido, attraversando il condensatore si raffredda,
cedendo calore allambiente circostante e lentalpia si ritrover
al punto Eo.
Allinterno del condensatore si ha un primo cambiamento di condizioni da vapore fortemente surriscaldato a vapore saturo
(punto E), quindi si ha la condensazione del vapore saturo dal
punto E al punto A. Dal punto E al punto A tra questi due punti
la temperatura rimane costante.
Il seguente manuale per uso interno
13
5.
CIRCUITO
FRIGORIFERO
Esamineremo questi cinque elementi del circuito facendo riferimento allapplicazione che ci interessa in questo momento e
cio il condizionamento autonomo dellaria con condizionatori
raffreddati ad aria.
14
5.1 COMPRESSORE
Il cuore del circuito frigorifero costituito dal compressore. La
sua funzione quella di aspirare il vapore refrigerante a bassa
pressione e a bassa temperatura per comprimerlo e portarlo a
valori pi elevati di pressione e temperatura. Il compressore
una macchina volumetrica, che aspira una quantit di vapore, la
quale dovr essere compressa.
Esistono diversi tipi di compressore.
In tutti i tipi di compressore, il gas freddo in aspirazione raffredda il motore elettrico.
compressore
alternativo
compressore
rotativo
A entrata aspirazione
B camera di compressione
C uscita di scarico
compressore
scroll
15
5.2 CONDENSATORE
condensatore
ventola
16
Il condensatore si trova nellunit esterna. E nel circuito frigorifero smaltisce il calore assorbito dal refrigerante. Grazie alla
compressione data dal compressore, il fluido arriva in condizione di vapore surriscaldato al condensatore, nel quale condensa
e cede il calore al fluido di raffreddamento aria, dopodich esce
dal condensatore in condizioni di liquido.
I condensatori sono a doppio rango costituiti da tubi in rame e
lamelle in alluminio regolarmente spaziati tra loro. Il condensatore e attraversato per lintera
lunghezza da una serie di tubi di
rame meccanicamente espansi
per garantire una maggior aderenza e, quindi, un maggior
scambio termico tra il rame e
lalluminio. I tubi di rame possono costituire sia un circuito
unico, sia pi circuiti, attraversando pi volte le lamelle in alluminio nel senso della lunghezza
e nel senso della profondit.
Costruttivamente, i tubi dritti di
rame sono collegati fra loro alle
due estremit da opportune
curve. Il vapore surriscaldato
entra nella parte alta del condensatore mentre il liquido esce
dalla parte bassa.
La circolazione dellaria attraverso il condensatore avviene per
mezzo di un elettroventilazione che nei modelli MTS a pale.
Questa particolare confromazione aerodinamica permette di
avere un elevata portata di aria a
un basso numero di giri, questo
permette la diminuzione della
rumorosit.
5.3 ORIFIZIO
I dispositivi di regolazione qui sotto elencati, hanno la funzione
di controllare il passaggio del refrigerante liquido verso levaporatore.
1 - Tubo capillare
2 - Orifizio a sezione controllata
3 - Valvola termostatica
Tubo capillare
Consiste in un tubicino di rame avente diametro e lunghezza
calibrati. Viene dimensionato per garantire una precisa quantit
di refrigerante corrispondente
a
determinati valori
di pressione di
condensazione, di
evaporazione e di
surriscaldamento,
in
condizioni
ambientali specifiche. Al variare di
almeno uno dei fattori sopra indicati, il
capillare sottoalimenta o sovralimenta levaporatore provocando di conseguenza la variazione
della reso frigorifera.
capillare
valvola
espansione
elettronica
Il seguente manuale per uso interno
17
5.4 EVAPORATORE
evaporatore
ventilatore
18
CICLO
valvova
Un fluido deve avere le caratteristiche pi auspicabili per un fluido refrigerante ottimale come segue.
6. GAS
19
I TIPI
DI REFRIGERANTI
Fino ad oggi, lindustria del condizionamento dellaria ha utilizzato in grandissima parte dei refrigeranti puri, ossia con un singolo componente, quale lR 22.
I refrigeranti puri non variano la propria composizione durante il
cambiamento di fase nel circuito (il passaggio da liquido a vapore o viceversa).
Nella ricerca di refrigeranti sostitutivi per non stato possibile
sviluppare un refrigerante puro che garantisse tutti i requisiti e le
caratteristiche attese, con leccezione dellR 134a. Infatti, molti
nei nuovi refrigeranti candidati alla sostituzione dellR 22 costituiscono miscele di vari composti e, secondo le caratteristiche
ed il comportamento, vengono definiti come: miscele, fluidi
Azeotropi, Quasi-Azeotropi e Zeotropi. Vediamo brevemente il
significato di questi termini.
Le MISCELE sono costituite da 2 o pi fluidi refrigeranti in
opportuni rapporti tra loro che possono essere utilizzati anche
individualmente in altre applicazioni.
Gli AZEOTROPI sono miscele di sostanze diverse che non
cambiano la loro composizione volumetrica n la temperatura di
saturazione in modo apprezzabile durante levaporazione o la
condensazione a pressione costante.
Nella figura 18 rappresentato il classico ciclo frigorifero sul diagramma pressioni-entalpie; come si pu osservare entrambi i
processi di evaporazione e condensazione si svolgono a pressioni e temperature costanti.
I QUASI-AZEOTROPI sono miscele che presentano solo un leggero scorrimento (detto glide) della temperatura di evaporazio-
20
21
IL
22
NUOVI REFRIGERANTI
HFC
Esaminiamo ora le caratteristiche specifiche dei principali refrigeranti alternativi sviluppati fino ad oggi, o riproposti. Nella tab.
1 sono elencati i principali refrigeranti sviluppati pi di recente,
possibili candidati per la sostituzione dellR 22. Si presentano tre
gruppi di refrigeranti con caratteristiche ben distinte:
un gruppo di refrigeranti puri (Propano, Ammoniaca e R 134a);
due miscele di sostanze quasi-azeotropiche ad alta pressione,
R 410A e 410B;
un gruppo di miscele zeotropiche a base di R 32, R 125 e R
134a, tra le quali figura in particolare lR 407C, a media pressione.
Sullammoniaca e sul propano si possono fare le prime considerazioni: bench essi siano fluidi perfettamente ecologici e con
buone propriet termodinamiche, presentano i noti rischi di
incendio e di esplosione oltre ad avere caratteristiche tossiche,
come per lammoniaca.
Ci impone una necessaria cautela ed una revisione delle normative per impieghi nel settore civile a larga scala. Dei rimanenti, attualmente i candidati pi favoriti risultano lR 407C, (prodotto gi con i nomi commerciali di AC 9000 e Klea 66) e lR
410A e 410B (prodotti con i nomi commerciali di AZ 20 e AC
9100).
Le caratteristiche basilari di tali refrigeranti sono riportate nella
tabella qui di seguito.
Ad essa facciamo riferimento per le considerazioni che seguono.
TIPO
Puro
Puro
Puro
Puro
quasi Azeotropo
Zeotropo
Zeotropo
Zeotropo
Zeotropo
Zeotropo
COMPOSIZIONE
R 22
Propano
Ammoniaca
R 134a
R 31/125
R 32/125/134a
R 32/125/134a
R 32/134a
R 32/134a
R 32/125/134a/290
IDENTIFICAZIONE%
R 22
R 290
R 717
R 134a
R 410A R410B
R 407C
10/70/20
30/70
25/75
20/55/20/5
GLIDE C
O
0
O
0
O,11
5,4
2,9
5,7
5,4
3,5
HGWP
0,34
0
0
0,28
0,44
0,37
0,63
0,23
0,24
0,52
23
Caratteristiche
Glide 0
HGWP0,34
Pressione a 54,5C, Kpa
EER compressore, (% R 22)
Capacit frigorifera (y. R 22)
Scambio termico
Diametro tubi
Prestazioni dellimpianto
Costo dellimpianto
Progettazione necessaria
R 22
0
0,28
2,139
100%
100%
100%
-
R 134a
R 407C
(AC 9000 KLEA 66)
5,4C
0,11C
0,37
0,44
1,476
2,262
101%
95101%
65%
98105%
inferiore
identico
maggiore
identico
sensib. inferiori
95100%
sensib. maggiore
identico
significativa
minore
R22
R 410A R 410B
(AZ 20 AC 9100)
3,406
9210
149155%
pi elevato
pi piccolo
98104%
sensib. minore
significativa
R 134A
E un refrigerante puro, HFC, costituito da un singolo componente, e perci non soggetto a scorrimenti di temperatura
(glide) durante i cambiamenti di stato. Unulteriore caratteristica
positiva rappresentata dal basso potenziale di riscaldamento
globale (HGWP) rispetto agli altri refrigeranti. Purtroppo esso
presenta una capacit termodinamica sensibilmente pi ridotta,
rispetto allR 22. La conseguenza di ci che, a parit di potenza frigorifera, una macchina caricata con R 134a deve essere
tra il 30% e il 40% pi grande di una con R 22 (compressore di
maggiore cilindrata, tubi di maggiore sezione e scambiatori di
maggior superficie). A ci si aggiunge il fatto che il coefficiente
di scambio termico dellR 134a minore di quello dellR 22 e, da
esperienze preliminari, sembra che esso sia inoltre soggetto a
diminuire nelluso. Per queste ragioni sembra difficile che lR
134a possa affermarsi nel condizionamento dellaria civile.
Diverse e pi favorevoli sono invece le prospettive di utilizzo
nelle grandi centrali frigorifere equipaggiate con compressori a
vite e centrifughi che hanno utilizzato tradizionalmente R 11 ed
R 12. In queste applicazioni lR 134a pu costituire una soluzione eccellente con costi di investimento contenuti e con minori
requisiti di riprogettazione delle macchine.
R 407C
lR 407C un HFC, una miscela ternaria di R 32, R 125 e R
134a, e presenta caratteristiche operative simili a quelle dellR
22. Si tratta per di un fluido Zeotropo, con uno scorrimento di
temperatura (glide) non trascurabile, di 5,4K; a ci si aggiunge
anche lo svantaggio di una minor efficienza rispetto allR 22.
24
R 410A
R 410B
25
tutto soddisfacente come sostituto dellR 22. Nella tab. 3 riportato un riepilogo dei principali refrigeranti e delle rispettive caratteristiche applicative. LR 134a costituisce un refrigerante puro,
con ottime caratteristiche ecologiche (il suo HGWP il pi
basso nel gruppo dei tre candidati, appena 0,28), ma le sue prestazioni sono intorno al 30% o pi inferiori di quelle dellR 22.
Questo impone una riprogettazione delle macchine e un sovradimensionamento non indifferente di compressori, scambiatori e
linee, con la conseguenza di un maggior costo.
LR 407C pu essere utilizzato nelle macchine di nuova costruzione senza una particolare riprogettazione, ma verificando la
compatibilit dei materiali dei componenti. Per il fatto di essere
una miscela zeotropica costituisce un problema. Inoltre esso
non pu essere utilizzato negli impianti esistenti ad R 22 senza
prima aver pulito estesamente il circuito ed averne sostituito lolio minerale con olio poliestere. Gli R 410A e R 410B presentano una maggior pressione di lavoro dellR 22 e richiedono una
estesa riprogettazione delle macchine (e forse il riadeguamento
delle normative di sicurezza). Hanno per il vantaggio di consentire la riduzione della grandezza delle macchine stesse, perci con costi di produzione inferiori.
CARATERISTICHE
CFC
SIMILE A APPLICAZIONI
ODP
CFC, HCFC
HGWP GLIDE, C
HFC
COMPONENTI
LUBRIFICANTI
R 12
B.T.
1,00
3,10
R 12
MO o POE
R 502
B.T.
0,33
3,75
<0,5
R 22, 115
MO o POE
HCFC
simile a
applicazioni
ODP
Componenti
Lubrificanti
R 22
B.T./M.T./A.T.
0,055
R 22
MO o POE
HFC
simile a
applicazioni
ODP
Componenti
Lubrificanti
R 134a
R 12
M.T./A.T.
0,28
singolo
POE
R 407A
R 502
B.T./M.T.
0,49
4,8
R32,125,134a
POE
R 407B
R 502
B.T./M.T.
0,70
2,9
R32,125,134a
POE
R 507
R 502
B.T./M.T.
0,98
<0,5
R 125, 143a
POE
R 404A
R 502
B.T./M.T.
0,94
<0,5
R125,143a,134a
POE
R 407C
R 22
M.T./A.T.
0,37
4,4
R32,125,134a
POE
R 410A
R 22
M.T./A.T.
0,44
<0,5
R 32, 125
POE
R 410B
R 22
M.T./A.T.
0,49
<0,5
R 32, 125
POE
Fig. 20
26
DEI PRINCIPALI
HGWP Glide, C
0,34
HGWP Glide, C
7. FUNZIONI DELLE
MACCHINE
MODALIT DI FUNZIONAMENTO:
Le modalit di funzionamento previste sono le seguenti:
Raffreddamento (COOLING);
Deumidificazione (DRY);
Riscaldamento (HEATING);
Funzionamento Automatico (AUTO);
Funzionamento in modalit collaudo (TEST).
ALTRI CONTROLLI:
Sleep
Swing
Timer di accensione o di spegnimento
PROTEZIONE DELLA MACCHINA:
protezione del compressore
protezione della batteria interna (cool-heat)
processo sbrinamento
RAFFREDDAMENTO:
In questa modalit il climatizzatore raffresca l'ambiente e contemporaneamente riduce l'umidit dell'aria.
Impostare sul telecomando la temperatura desiderata in
ambiente. Lapparecchio regola automaticamente i cicli di funzionamento del compressore per mantenere l'ambiente alla
temperatura desiderata.
Il ventilatore funzioner alla velocit impostata.
DEUMIDIFICAZIONE:
Questa modalit, realizzata con cicli alternati di raffreddamento
e di ventilazione, prevista per ottenere la deumidificazione dell'aria senza variare di molto la temperatura ambiente. Il funzionamento totalmente automatico: l'apparecchio regola da solo
la velocit del ventilatore. Se la temperatura della stanza superiore di due gradi alla temperatura impostata tramite telecomando, la macchina funziona in modalit raffreddamento con il ventilatore alla bassa velocit. Se la temperatura ambiente inferiore di 2C alla temperatura impostata tramite telecomando, la
macchina si arresta.
27
Se la temperatura della stanza di -2C o di +2C della temperatura impostata, tramite telecomando, si avvier il ciclo di funzionamento alternato; il climatizzatore si attiver per sei minuti in
modalit raffreddamento e si arrester per quattro minuti, durante questo intervallo di quattro minuti il ventilatore dell'unit interna funzioner alla bassa velocit.
TEMPERATURA IMPOSTATA
TEMPERATURA AMBIENTE
raffreddamento
solo
ventilazione
raffreddamento
solo
ventilazione
TEMPO
28
FUNZIONAMENTO IN RAFFREDDAMENTO
2C
1C
1 ora
2 ora
* temperatura impostata
FUNZIONAMENTO IN RISCALDAMENTO
1 ora
2 ora
1C
2C
* temperatura impostata
FUNZIONE SLEEPING
La funzione SLEEPING adegua automaticamente la temperatura in modo da rendere l'ambiente pi confortevole durante il
periodo notturno.
In modalit raffreddamento o deumidificazione la temperatura
impostata viene aumentata progressivamente di 2C durante le
prime due ore di funzionamento.
In modalit riscaldamento la temperatura impostata viene diminuita progressivamente di 2C durante le prime 2 ore di funzionamento.
SWING
IL SWING attiva il movimento oscillante delle alette "Flap", il
flusso dell'aria viene diretto alternativamente dall'alto verso il
basso (e viceversa) per avere una diffusione uniforme dell'aria
nell'ambiente.
Premendo nuovamente il tasto SWING il movimento oscillante
Il seguente manuale per uso interno
29
delle alette si arresta nella posizione desiderata e il flusso dell'aria viene diretto in un'unica direzione:
in modalit raffreddamento consigliabile orientarle verso l'alto (per non avere il flusso diretto di aria fresca).
in modalit riscaldamento consigliabile orientarle verso il
basso (poich l'aria calda tende a salire verso l'alto).
Lingrandimento
per evidenziare le alette
Swing e Flap.
FUNZIONAMENTO TIMER
La funzione permette di accendere (o spegnere) automaticamente il climatizzatore all'orario desiderato.
FUNZIONE VENTILAZIONE
La funzione permette di far circolare l'aria all'interno della stanza.
Si pu scegliere la velocit del ventilatore fra:
(bassa),
(media),
(alta) o AUTO FAN.
Scegliendo la velocit AUTO FAN, il controllo elettronico seleziona automaticamente la velocit del ventilatore.
FAN AUTO
Nella funzione AUTO il controllo elettronico sceglie la velocit
del ventilatore. Questa aumenta e diminuisce in base alle temperature rilevate dalla sonda interna.
SBRINAMENTO DELL'UNIT ESTERNA (lampeggia la spia OPERATION)
La procedura di sbrinamento permette di eliminare la brina che
si pu formare, secondo le condizioni climatiche, sullo scambiatore dell'Unit Esterna durante il funzionamento nella modalit
HEATING.
30
31
8.
CHE COSA
SIGNIFICA
DIMENSIONARE
RAPIDO
Metricubi * coefficiente
si pu utilizzare questo calcolo quando dobbiamo dimensionare dei locali adibiti ad abitazione, studi ecc...
si calcola la cubatura dei locale e si moltiplica per un
coefficente che dato da:
- locale isolato, 100 BTU/m3
- locale con sopra un altro locale
- superficie, delle vetrate normale con tende
- isolamento muri esterni
- locale non isolato, 140 BTU/m3
- locale all'ultimo piano
- locale con grandi vetrate o senza tende
- isolamento scarso dei muri esterni
TABELLA DI CALCOLO
Modulo semplificato di calcolo dei carichi termici
La tabella di calcolo deve essere sempre utilizzata quando dobbiamo dimensionare locali adibiti a bar, ristoranti, sale riunioni,
uffici e altro
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Tabella di conversione
TABELLA DI CALCOLO
Pareti al sole
Pareti in ombra
Tetti con isolamento
Tetti senza isolamento
Soffitti con locali sopra
Pavimenti con locali sotto
Superficie
mq
mq
mq
mq
mq
mq
Coefficiente
x 25
x8
x 18
x 35
x9
x9
Totale Watt
Superficie
mq
mq
mq
mq
mq
mq
mq
Senza Schermi
x 30
x 170
x 250
x 390
x 240
x 450
x 580
Schermi Interni
Superficie
mc/h
n/h
n
n
n
W
W
W
Coefficiente
x5
x 30
x 60
x 120
x 200
x1
x 1,2
x1
Totale Watt
x
x
x
x
x
x
120
160
220
140
280
400
Schermi Esterni
Totale Watt
x 50
x 70
x 80
x 60
x 100
x 120
Ricambio aria
Infiltrazione per apertra porte
Pers. Con attivit normale
Per. Con attivit moderata
Pers. Con attivit pesante
Lampada incandescenza
Lampade fluorescenti
altri apparecchi elettrici
Il carico determinato con il presente modulo, consente di ottenere una riduzione della temperatura interna di 6-8C rispetto
alla temperatura esterna e, considerando il valore di questultima pari a 35C.
Nei locali adiacenti allambiente da climatizzare, inoltre non
devono essere presenti eccezionali fonti di calore.
Nel calcolare i carichi termici, bisogna inoltre fare le seguenti
considerazioni:
1. Se il locale ha vetrate e pareti su pi di un lato esterno, bisogna tener presente che solamente una facciata alla volta
esposta al sole e quindi nelleseguire il calcolo si dovr tener
Il seguente manuale per uso interno
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conto del lato pi sfavorito dalla radiazione solare, o eventualmente dellorario di utilizzo del locale stesso. Le rimanenti vetrate e pareti dovranno essere considerate in ombra.
2. Nel caso in cui lilluminazione non sia utilizzata di giorno,
dovr essere considerato nel calcolo solamente il maggiore tra i
valori della radiazione solare e del carico dovuto allilluminazione.
3. Oltre alle apparecchiature elettriche, bisogna ricordare che
anche gli apparecchi a fiamma diretta (apparecchi a gas) producono calore. Il carico dovuto a queste fonti si pu determinare conoscendo il consumo orario degli apparecchi stessi e moltiplicando tale valore per il potere calorifico del combustibile.
(Esempio un fornello medio che consumi 0,1 mc. di metano che
ha un potere calorifico pari a 9000 x 0,1 = 900 Kcal/h pari a 900
x 1,16 = 1044 W).
4. Nel calcolare i carichi termici dovuti agli apparecchi, necessario considerare sempre il periodo di utilizzo degli stessi e la
probabilit che i vari apparecchi siano in funzione contemporaneamente (fattore di contemporaneit dei cerchi).
5. Per i locali pubblici, si deve tener conto anche dellaria che
entra da ogni apertura delle porte che danno sullesterno.
Tuttavia, tale valore non deve essere considerato nel caso di utilizzo di barriere daria.
6. Per i locali pubblici, importante stimare il numero di persone mediamente presenti, trascurando eventuali sovraffollamenti
momentanei.
Watt/h
Frig/h Kcal/h
Btu/h
EFFETTUANDO
Watt/h
1,00
1,16
0,32
Frig/h
0,86
1,00
0,25
Btu/h
3,41
3,98
1,00
34
9. INSTALLAZIONE
250
500
300
300
600
600
Il
seguente manuale per uso interno
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Unit
interna
Unit
esterna
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Installazione multipla
Unit Esterne
Figura A
Corretta
TUBAZIONI
Figura B
Non corretta
E COLLEGAMENTI
SCARICO
DELLA CONDENSA
Lo scarico della condensa dell'unit interna un punto fondamentale per la buona riuscita dell'installazione. Occorre mantenere il tubo sulla parte bassa del foro nel muro, una pendenza
continua di circa 3 cm al metro . Non effettuare sifoni nella tubazione di scarico condensa. Non immergere l'estremit libera
dello scarico condensa in acqua e non lasciarlo in prossimit di
luoghi emananti cattivi odori.
Lo scarico della condensa nell'unit esterna pu essere eliminato attraverso il raccordo di scarico. L'installazione prevede di
fissare il raccordo di scarico nel foro che si trova sul fondo dell'unit.
Collegare il tubo per lo scarico della condensa con il raccordo e
fare in modo che l'acqua finisca in uno scarico adatto.
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CONNESSIONI
Per le connessioni dell'unit interna effettuare una sagomatura
dei tubi di collegamento secondo il tracciato.
Togliere la calottina di chiusura dei tubi dell'unit interna (verificare che all'interno non siano rimaste impurit). Inserire il bocchettone e praticare la flangia all'estremit dei tubo di collegamento. Collegare e serrare i tubi usando due chiavi una chiave
fissa e una chiave dinamometrica.
Si consiglia di lasciare 50 cm di tubo in rame, per eventuali successivi interventi in prossimit dei rubinetti.
Per le connessioni dell'unit esterna inserire il bocchettone e
praticare la flangia all'estremit del tubo di collegamento.
Collegare e serrare i tubi usando due chiavi, una chiave fissa e
una chiave dinamometrica.
E' importante prestare attenzione alla forza di serraggio, dei tubi,
che se insufficiente, si verificheranno probabilmente delle perdite. Anche se la forza eccessiva potranno esserci delle perdite
poich facile danneggiare la flangia.
VUOTO
E CARICA
La vuotatura del circuito frigorifero, da ogni traccia di aria atmosferica, vapore acqueo od eventuali altri gas incondensabili,
consente il successivo riempimento con il refrigerante.
pompa
del vuoto
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che ci sono infiltrazioni d'aria nell'impianto, bisogna quindi controllare tutti i serraggi e l'esecuzione delle cartelle a questo
punto ripetere la procedura di avviamento della pompa.
Una volta effettuato il vuoto scollegare la pompa e aprire i rubinetti delle valvole a 2 e 3 vie.
RECUPERO
DEL REFRIGERANTE
CARICA
DEL REFRIGERANTE
Prima di procedere con la carica di refrigerante, verificare sempre che tutte le valvole e i rubinetti siano chiusi.
Collegare sulla bassa pressione del manometro la valvola di
servizio, e collegare il contenitore di refrigerante alla presa centrale del manometro.
Aprire il contenitore del refrigerante quindi aprire il tappo della
valvola centrale e agire sulla valvola a spillo fino a quando non
si sente fuoriuscire il refrigerante, quindi rilasciare lo spillo e
riavvitare il tappo.
Aprire la valvola a 3 vie e quella a 2 vie.
Accendere il condizionatore in modalit reffreddamento.
Lasciarlo funzionare per qualche minuto.
Controllare la pressione indicata dal manometro.
Aprire la manopola "LOW", far fluire il refrigerante gradatamente. Raggiunta la pressione chiudere la manopola "LOW".
Completata la carica, eseguire la prova di funzionamento misurando la temperatura del tubo del gas, con l'apposito termometro, la temperatura deve essere compresa tra i 5 e 8C in pi
della temperatura letta sul manometro, in corrispondenza della
temperatura di evaporazione. Eseguire ora la prova di tenuta
della pressione collegando il gruppo manometrico alla valvola di
servizio a 3 vie. Aprire completamente le valvole a 2 e 3 vie,
accendere il condizionatore e con il cercafughe verificare che
non ci siano perdite di refrigerante.
Staccare il manometro dalla valvola e spegnere il condizionatore. Staccare il contenitore del monometro e richiudere tutti i
tappi.
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ATTREZZATURA
1
2
3
4
5
6
7
8
40
Cercafughe elettronico
Pompa da vuoto doppio stadio
Gruppo manometrico a 4 vie
Kit tubazioni vuoto e carica
Sbavatubo
Flangiatubo 45
Pinza schiacciatubo
Pinza amperometrica digitale
CONCLUSIONI
Queste brevi annotazioni, non possono certo risolvere tutte le
problematiche legate al campo della climatizzazione daria.
E importante quindi, da parte dellagente di vendita, assimilare
al meglio le informazioni qui contenute ed integrarle nel corso
dello svolgimento della propria attivit con le esperienze fatte
sul campo.
Quando si esegue un sopralluogo, fondamentale che la determinazione dei carichi e la scelta della posizione di installazione,
vengano eseguite con la massima accuratezza, perch da queste operazioni dipendono in massima parte la semplicit di
installazione ed il corretto funzionamento dellimpianto, e quindi
in definitiva, la soddisfazione del cliente.
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