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&- YueGuerit Semexmus ra i IIpeaucaosue C nomomio Honot ypacKareabHoi cep «Ye Hbti JeTeKTHB> Bb. CMOXETE seTKO Ht GEICTPO yrayOuTb, OCBEXHTD H NpOBepUTd CHO 3HAHUA WraTLAHCKOTO sabiKa, Komuecap Posa HuxoxerTn, o6namaroniad TOHKHN uyBCTBOM JoMOpa, TOKE MpUHMMaer yaacrne B OGy- NCHHH S3bIKY — BeAb OHA JaHMMaeT UeHTpaTbHOs MecTO B 3arazouNOl H TaMUCTBeRHOM KPHMHHaND- Hoi HeTopuM. Ha kaxkioii crpainue JleTeKTHBa Bbi HaiijeTe pasHo- opasHble YIpwKHCHMA, KOTOPbIe He OTHHMYT y Bac. MHOTO BPEMCHH, HO Ciles1al0T rIpoulecc ObyacHus Co- ACDKATEMBHBIM M YBIICKATCIBHBIM, Tposepsre Bal 3HAHMs MTATbSIHCKOLO 3BIKA, BET- MONHMB pak ACKCHYECKHX, TpPaMMaTHYeCKHX H Tlepe- RONHBIX yNpaxXHeHHil, aTaKKe pasragbiBad KPOCCBOpA wt pe6ycni. B aproGyce wai noes, BO RpeMa OKMIANHA, OMA WI Bo Bpema OGenenHoro rlepeppiBa nocobute y06- Horo opmara Lpesiaracr HCA BOIMOXKHOCT) S3QHHMATECA S3bIKOM Kak Ob} MCAULY He0M. 3anucnipaiire orserbt UpaMo B KHure! B xouule KHMPH Bol Haliere NpaBHDHbIe OTBETHI pasfeme Kaouu. A Tellepb MOxHO HauHHath caMoe MHTEpeCHoe... 2Keaaem npustio mposectn Bpema! Yenexos! Empa wHaR macKa Cioxer Komuccap Posa Huxoserra — campiit onsrruerit Kpu- Muvancr 8 Benen. Nommuns pcerga oOpamaerca K leli, Korma apyrme crankupatores! c Hepaspeun- Noli sarankoit, a npecrynHmK o6ponut ux BOKpyr Hatbua. Kapnapan s Bencunu — mecro, nomuoe tain. B stom Mpeactour yOcauTacs u KoMUccapy Huxonerru, 3a- Aaa Koropoli — pacnyrars ceprio CTpaHHELx Kpax B 970 nsitoe Bpems Towa. Baecre c noxtopom JlomGap- je, KoTopomy npmutocy erat c& Konaeroit, mo.10- Had KPAMMHATMCTKa HaxXOqMTCA BOMCKAX Npectyn- HuKa. OHM pasbicKMBaior YenoBeKa B KpacHoit Mac- Ke... Kro STOT TAMHCTBCHHbIt YeNOBEK, CTOAIMMI 3a (pop- MyJIO# BeYHOii xu3HH? Bo3MOXxXHO IM, ¥TO sTOT 3ara- Mossi MPOTHBHHK B Kpacuoii Macke M ecTb TOT CaMelit TaMicTBeHHBMi rpad Kanuocrpo, KoToppiit ye HECKONLKO BeKoB 6yZOpaxuT Beenie? Komuceapy Huxonerrm u Zoxtopy Jlom6apae yra- eres pasranars ary Taiiny, KoTOpas oKa3anacb cule Gonee HeReposTHoii, 4eM OHH Mont ce6e mpeqera- Bur Ch ay”. VueGneuti dermexmus La maschera del terrore Umberto apri il thermos e versé un po’ di caffé in un bicchiere di plastica. Poi tiré fuori dalla borsa un panino incartato. Lo scarté con un sospiro. Era un panino con salame e pomodoro. Umberto bewve un sorso di caffé botlente ¢ sospird di nuovo. Da vent’anni lavorava come guardiano notturno alla galleria Franchetti. E da vent’anni ogni sera sua moglie gli preparava lo stesso panino. Salame ¢ pomodoro. Yapaxnenue 1: Haidume nodxodauwud axmonun. 1. aprire 0 a) freddo 2. bollente Ob) notturno 3. mettere dentro Oc) chiudere 4. diurno O d) gelato 5. caldo Ce) scuro 6. giorno Of fine 7. inizio C0 g) tirare fuori 8. chiaro 0 h) notte Non poteva farsi venire in mente qualcos’altro? Almeno una volta? Pazienza, pensa Umberto ¢ addento il panino. Masticando senza fare troppo rumore, richiuse il thermos ¢ timise il panino in bursa. Al musco era vietato bere o mangiare e la regola valeva anche per il guardiano notturno. ae Cnpaaiide mick “p Yapamnenue 2: Bcmaeeme Gaxusle cnoea 8 mexcm emecmo nponycxoe. (a) sicurezza, 6) ora, ¢) impianto, d) quadri, e) mitioni, f) burro, g) dubbio, h) orotogio) Qui, nella galleria pit moderna di Venezia, non c’erano solo (1.) antichi e preziosi. Il Museo ospitava anche oggetti del Museo Archeologico e delle Gallerie dell’Accademia, Guai se, per esempio, avesse macchiato con le mani unte di (2.) e§ salame la “Venere allo specchio” di Tiziano. Umberto diede un’occhiata all’ (3.) . Mancavano tre minuti alle tre. Era (4.) _ di fare un altro giro. Prese la lampada tascabile e si avvid. Chiaramente la galleria aveva un (5.) antifurto moder- nissimo, ma in caso di (6.)__ , era sempre meglio garantire maggiore (7.) ___ con la presenza di un guardiano notturno. Dopotutto gli oggetti esposti valevano (8.) Come sempre l’edificio era avvolto nel silenzio. Di giorno, quando i turisti affollavano i corridoi, c’era un continue vocio. Di notte, invece, regnava una pace meravigliosa, Latmosfera giusta per ammirare gli antichi dipint Umberto fece scivolare il raggio di luce sui quad: mostravano donne prosperose in pose seducenti, dogi € studios! famosi. oft a. Vue6ussti demexmus Qualche volta si aveva una sensazione di disagio perché Ie persone ritratte erano dipinte in modo tale che sembravano seguire Posservatore con lo sguardo. Ynpamnenue 3: Hanuwume apena yudpanu. - Sono le otto ¢ dieci. . Mancano due minuti alle tre. _ . E mezzogiorno. 1 2 3. 4. Sono le due e tre quarti. 5. Sono le cinque e mezzo. _ 6. Sono le sette meno un quarto. 7 Sono le nove in punto. La luce della lampada tascabile illumind la “Venere allo specchio” di Tiziano. “Ciao, amore”, disse Umberto ¢ sorrise alla Venere dipinta. Nel corso degli anni aveva preso V'abitudine di parlare ogni tanto con i quadri, Per fortuna non losentiva nessuno, altrimenti sarebbe stato preso per pazzo. Le notti al museo potevano essere molto lunghe e noiose. E parlare con i dipinti era sempre meglio che parlare con se stessi. Con il vantaggio che le donne nei quadri non lo contraddicevano. Mentre la moglie a casa .. Umberto aveva quasi finito il suo giro quando senti un rumore. Come se qualcosa graffiasse un vetro. Umberto fece seivolare il 1aggio di luce della torcia verso il buio. [I rumore proveniva da un’altra parte del ad Cmpaunaa macka S museo. Dall’ala ovest, dove erano esposti oggetti storici della Venezia antica. Soprattutto givielli ¢ oggetti stupendi d’uso comune appartenenti ai dogi, gli antichi signori di Venezia. Ynpaxnenue 4: Kaxoe cnoso nenaemca nuwHum 8 CMbICnOgOM pady? 1. a) quadro b) dipinto c) tenda 2. a) museo b) ingresso ¢) galleria 3. a) casa 'b) scala ©) edificio 4. a) persone b) fratelli ©) gente 5. a) mai ‘b) qualche volta —_c) ogni tanto 6. a) lampada b) torcia elettrica c) lampione tascabile 7. a) meraviglioso _b) bellissimo ©) costoso 8. a) vecchio b) prezioso c) antico “C’é qualeuno?” gridd Umberto verso il buio. Nessuna risposta. Esitando, Umberto si mosse. Probabilmente si era sbagliato. Forse qualcuno aveva lasciato aperta una finestra che ora cigolava sui cardini. Oppure era stato un topo. Dopotutto Venezia si trovava su una laguna e di ratti ce n’erano parecchi. Vivevano benissimo nei canali ¢ sotto le case della citta. Gia anno scorso un topo era entrato in un tubo di searico e aveva attivato un allarme dopo altro al museo. te a. 10 Yue6nwii demexmue Per quanto moderni, gli impianti antifurto non crano in grado di distinguere un topo impaurito da un ladro doggetti d’arte. Umberto era li anche per questo. Il guardiano notturno si era ormai convinto di avere a che fare ancora una volta con un topo. Umberto si diresse verso una cassettina sulla parete del corridoio. Tird fuori una chiave dalla tasca ¢ apri la cassetta. AL suo interno c’era l’interruttore principale dell’impianto antifurto. Umberto lo disattivd prima che quelle stupido topo finisse con lo scatenare l’allarme. Altrimenti il museo si sarebbe riempito di poliziotti e io avrei dovuto passare il resto della notte a riempire moduli, penso. Yapamnenue 5: Kaxoli eapuaim nepesoda aanremca $ npaeuneeein? 1. mpexue seero (a) generalmente (1b) soprattutto Cle) di solito 2. oumbarncst (a) sbagliarsi At (1b) girare \ Ce) sbadigiiare -@ . TMi Oa) stupido Ob) facile Lc) veloce Cmpawnaa macxa 4. cmemtHolt Oa) strano Ob) comico Cc) allegro Oa) capire Ob) ricordare Oo) riflettere 5. OGAyMbIBaTb La piccola lampada verde dell’interruttore principale sispense. Al suo posto se ne accese una rossa. [I sistema dallarme non era pid in runzione. Umberto entro nella sala d’esposizione. Non doveva assolutamente dimenticare di riattivare ’allarme dopo aver trovato quel dannato topo. La luce della torcia illumind la sala. Non si vedeva niente, solo le vetrine erano illuminate chiaramente. Umberto continud a far girare il raggio di luce nella stanza. Ynpaknenue 6: Cocmaseme u3 6yks @ cKo6Kax cnosa 4 Bcmageme emecmo nponyckos. Improwvisamente si fermo. (1. taDivan) a Jui si trovava una vetrina in cui era esposta una scatolina finemente lavorata. Alla luce della lampada tascabile aveva (2. flirisse) dorati. Si(@.vatratta)___— di nn aggetto esposto da poco al museo e Umberto dovette prima (4. rgelege) il cartellino illustrative, “Scatola per 1 49 VueGuerit demexmue polvere, sec. XVII”, diceva il cartellino, “probabilmente deli’alchimista Cagliostro”. Umberto dovette riflettere brevemente. Per quel che ne (5. pavesa) _ , Cagliostro era un ciarlatano che girava per I’Europa nel diciassettesimo (6. solceo) Vendeva alla gente credulone ogni genere di rimedi miracolosi ¢ per questo era finito in (7. goprinie) Il motivo per cui Umberto si era fermato, perd, cra un. altro. Un graftio profonde sul lato della vetrina. Qualcuno aveva cercato di aprirla. “Allora non era un topo!” mormord Umberto spaventato. “Mi offenderei se mi chiamasse cosi, signore!” Umberto si gird. La luce della torcia elettrica cadde su un vomo alto che indossava un mantello rosso scuro ¢ una maschera di carnevale dello stesso colore. J cuore di Umberto batteva all’impazzata. “Lei chi 6?” chicse. “E che significa questo travestimento? E forse uno scherzo?” “Niente affatto”, rispose l’uomo con la maschera. Alla luce della torcia la maschera aveva riflessi rosso sangue. Sembrava di porcellana, come molte delle tradizionali maschere di carnevale venezianc. ‘Aveva gli angoli della bocca leggermente all’ingitl dava a celui che la portava un aspetto un poco malinconico. Cmpawnaa macxa Yipamnenue 7: CoomHecume npedmemi c ysemom. 1 ciliegia Oa) grigio 5. latte Qe) castano 2 prato Ob) rosso 6. banana O11) bianco J, mare Oc) nero 7. topo Og) azzurro 4 capelli Od) giallo 8. asfalto Oh) verde “Purtroppo mi ha disturbato mente lavoravo. Perché Hon continua a mangiare il suo panino e mi lascia finire {lavoro iniziato? Poi me ne andré subito!” disse l’'uomo. Mascherato con voce bassa. Ha strano sentirlo parlare senza che la falsa bocca si Muovesse. "Andrai subito in prigione!” gridd Umberto cercando ii prendere la pistola che teneva alla cintura. In yent’anni di servizio non l’aveva usata nemmeno tina volta. Certo che neanche ora aveva intenzione di jiweldere quel pazzo. Voleva solo tenerlo a bada con Varma e chiamare intanto la polizia. Sua moglic sarebbe stata orgogliosa lui, pensd. Yopaxnenue 8: flepesedume npednomenus. 1, K coxanenmo, 4 He antan aeTexTHBOR. 2 Sluyscrnyio ce6s snecb He ovens xopouo. 4, Bovce net! A He Boposan sty aparomennocts! 4, Y ucro He 6s110 Hamepenun noKuAatD Myseit. B : i 13 EL. ae. Vue6ussti demexmus 5. Jlupexrop mysest ropaiiien CBOMMIL HOMHBIMH OX- payHuKamu. 6, Honmuua mponomxaer ucars yOuimny. 7. 3a NocnenHHH Ton 1 HH pasy He ObLT B KHHO. Ma Io sconosciuto maschcrato Io precedette. Molto velocemente tird fuori anche lui una pistola. Un modello antico, come quelle che Umberto aveva visto ultimamente in un film di pirati che davano alla televisione la domenica pomeriggio. Senza esitare I'uomo mascherato spard un colpo Si senti un forte rumore. La pallottola arrivd esattamente davanti ai piedi di Umberto, penetrando nel pavimento di legno. Ynpamnenue 9: 13 Kaxoz0 mamepuana cdenaHbt cnedy- souue npedmemes? i, tazza D a) carta 2. scarpe D b) porcellana 3. pantaloni O c) legno 4. bicchiere © d) vetro aN 5. giornale Oe) cuoio ‘ 6. tavolo O ff stoffa m 7. palla 0 g) gomma 14 Oy it Enmpawnas macka SS "La prego di lasciare la Sua arma dov’é”, ording Puomo senza tradire emozioni. Vipaxnenue 10: Bersepxuume name npednoxenud, KOmopwie He nodxodam no cmprcay. “In caso contrario dovrd mirare un po’ pitt in alto la prossima volta”. Umberto, spaventato, alzé le mani. Da anni trascorreva fe vacanze estive al mare. Preferibilmente a Rimini. "Che intenzioni ha?” chiese pauroso. "Oh, mi riprendo solo cid che & mio”, rispose Puomo fon la maschera rossa. Vol infild di nuovo la mano sinistra sotto il mantello. ‘Tho fuori una bottiglietta di vetro ¢ la getto contre Umberto. Ml guardiano notturno trasali. Si alzd una nuvola di polvere fina. Subito dopo Umberto senti un odore dolciastro, non wgradevole. Le mele del fruttivendolo all’angolo non erano buone. I puardiano tossi. Decise di comprare dei mobili nuovi. Lo sguardo gli si annebbid. "Se solo non avessi disattivato quel dannato impianto Wallarme”, fece ancora in tempo a pensare prima di perdere la conoscenza. [a risata della maschera fu 'ultima cosa che Umberto Uidl, Poi cadde a terra svenuto. Il giornalista telefond alla sorella. 15 Wie ay. YueGnoi Qemexmus Il vaporetto risaliva lentamente il Canal Grande. Era un grigio maitino di febbraio ¢ una nebbia grigia si spandeva sull’acqua, I rumore monotono del motore rendeva il commissario Nicolet ancora pi stanco di quanto non fosse Erano le sette del mattino, IH yaporetto era mezzo vuoto. Normaimente quest imbareazione era il mezzo di trasporto pity usato a Venezia, 1 canali percorrevano la cittd come una rete di strade, fi yaporetti erano gli autobus di Venezia, 1] commissario Nicoletti sbadi senza nemmeno mettersi ung mano davanti alla bocca. Il sole non si cra ancora levato ©, alla debole Ince. dell’alba, non poteya vederla comunque nessuno, Rosa Nicoletti si scost una cloced di capelli rosso bruno dal viso. Lironia del destino ayeva voluto che il colore dei suoi capelli fosse in diretta relazione col suo nome. “Rosa la ano i colleghi della polizia di Venezia Ma solo quando non sentiva, Quel soprannome non le piaceva rossa”, cosi li ehiama Ynpaxnenue 11: 0 KaKoM mpancnopmuom cpedcmee udem pew? 1, Ela barca simbolo di Venezia (lognado) 2. Atterraall’aeroporto. (pleranoao) 3. Si muove sui binari 2 (netro) #2 4. Haunmotoreedueruote, __ (tom) 16 it 5. Non ha bisogno dell’aeroporto per atterrare. : Cmpawnan macxa (tricoletoe) 6. In Olanda é un mezzo di trasporto molto diffuso. (tliecebati) ed cra pertanto uno dei pitt giovani commissari della polizia italiana. A dire il vero era anche uno dei pochi commissari di sesso femminile. L’emancipazione si era fatta strada anche in Italia, ma i gradi pitt alti della | polizia erano ancora di dominio prevalentemente maschile. Ilcommissario Nicoletti aveva circa trentacinque anni | | Ynpaxnenue 12: Nodyepxnume deanms cnos, Komo- pole HanucaHet ¢ owUbKoll. 7 Il motore del vaporetto si spense e l’imbarcazione Pereorse senza far rumore gli ultimi metri fino alla riva. Un paio di secondi pit tardi aveva aitraccato. Il commissario Nicoletti raggiunse la strada attraversando la piccola passerella. La “Ca’ d’Oro” si innalzava grigia eanticha davantia lei. Un ricco veneziano l’aveva fatta costruire secoli prima. Allora tutta la facciata era ric- coperta d’oro; per questa la casa era stata ciamata cosi. Oggi della copertura d’oro non é rimasto pili niente, ma la faceata decorata ¢ ancora imponente. In quel grigio matino, pére, i] commissario Nicoletti non aveva occhi per la bellezza dell’arcitettura. Alle cinque e mezzo del mattino aveva suonato il telefono. Ve ae” Vue6uerit demexmua Ii suo superiore l’aveva svegliata raccontandole della rapina alla galleria Franchetti. Rosa si era alzata a faticha ed era andata direttamente alla galleria. Un polizziotto di guardia si trovaya gid davanti all’ingresso della galleria che era all’interno della Ca’ d’Oro. “Mi dispiace”, disse il polizziotto sgarbatamente impedendo al commissario Nicoletti !’ingresso. “Non pud entrare. Qui c’é stata una rapina.” “Sono qui per questo”, mormord Rosa e tird fuori dalla borsa il tesserino di riconoscimento, il giovane poliziotto si spavento. “Oh, mi scusi, commissario”, rispose. E le tenne aperta la porta. Il commissario ringrazid con un cenno. Poi entrd nell’edificio. All’interno fa ancora pili freddo. Quelle antiche stanze erano talvolta peggio di un frigorifero. Ynpaxnenue 13: lodvepxaume nuwunee cnoeo 8 CMbICNOBOM pray. f |. a) rapina b) furto ©) occasione 2. a) letto b) armadio —_¢) asciugamano 3. a) mormorare b) sussurrare —c) urlare | 4. b) carta d’identitd b) biglictto _c) passaporto > 5. a) noia b) spavento—_¢) paura 6. a) mattino b) estate c) pomeriggio 7. . a) finestra b) porta ¢) giardino as i aiseunsan sacs “a : Rosa rabbrividi. Un paio di colleghi della polizia scientifica erano gia li. Fotografavano, cercavano detie impronte digitali ed esaminavano la vetrina rotta. Due infermieri in uniforme arancione ¢ bianca si prendevane cura di un uomo anziano tutto tremante. Era awvolto in una coperta e beveva una tazza di té Rosa si diresse verso Luigi, uno dei colleghi pitt giovani. Anche lui sembrava stanco e di cattivo umore, Era semplicemente troppo presto. Rosa rinuncid a salutarlo. “Aliora, che é successo?” gli chiese. Luigi alzé gli occhi dal suo blocco per appunti. “Ah, commissario Nicoletti”, disse ¢ cercé di sorridere. Il tentativo non gli riusci troppo bene a quell’ora del mattino. “Mah, a quanto pare una normalissima rapina.” “Che cosa hanno rubato?” gli domand6 Rosa. Era arrabbiata: aveva dovuto alzarsi cosi presto per un caso di routine. Ynpaxnenue 14: [paaunsHo nu nepesedexo? 1. Jlynsa sa6orures 0 nerax. Luisa si prende cura dei bambini. Oo 2. Buepa sce rocTH 6buIH B TIOXOM HacTpoeHMH, Jeri tutti gli ospiti avevano la luna storta. o 3. Jlymrkn orkasanea or santpaKa. Luigi aveva rinunciato alla colazione. o 4, Tlonmueiickutt nccnenonayt oTTeTaTKH TaUTBLIeR, 1 poliziotto cancetid le impronte digital, 0) 19 See er. Vue6uvait demexmus or ten — . YuGepro Hanpasmaca K Kannocrpo. Umberto incontrd Cagliostro. o . Kommceapa over pagapaxkarta Mantepa padore! Komen. Tl commissario si arrabbid molto per i} modo di lavorare dei colleghi. o | Huxro He Mor cKa3aTb, UTO cayMMOCD. Nessuno seppe dire che cosa fosse sucesso. 0 Luigi indicé la vetrina rotta. “Poco”, rispose con un’alzata di spalle. “Solo una scatolina.” “Che strano”, disse Rosa. Si guardd intorno. [1 musco era pieno di tesori di immenso valore. Dipinti, sculture, gioielli. E il ladro si era accontento di una scatolina? “Di che scatolina si trattava?” chiese Rosa. Luigi indicd if cartellino. “Deve essere stata di un certo Cagiiostro”, disse. “Non ho la minima idea chisia stato. Probabilmente un doge ricco 0 gualcuno del genere.” Rosa rifletté brevemente. Per quel che ne sapeva, Cagliostro era stato una specie di alchimista. Ma perché quaicuno aveva rubato Ia sua scatolina? “Perché non ha funzionato if sistema di allarme?” chiese il commissari Luigi indicd il vecchio. “E stato quell’esperto Ni, il guardiano notturno, a disattivarlo. Deve aver sentito qualcosa e ha pensato che fosse un topo.” x Cmpaunan macka “ Ynpaxnenue 15: 0 xakux aueomer udem pews? Omeadaiime u Haiidume Knoveaoe cnoso. 1. il peggior nemico del topo op 2. uno degli animali preferiti alla regina d’Inghilterra eee al il re degli animali a o o . il miglior amico dell’uomo 5. animale pid alto 6. € un piccolo insetto che lavora molto a 7. Vanimale pit grande del circo Kuttovenoe cnopo: “Mah”, mormord Rosa. “Molto intelligente.” Poi andé dal vecchio. Il guardiano notturno, con la facia triste, alz6 gli occhi dalla sua tazza di te. “Buon giomo, signore”, disse Rosa gentilmente. “Mi hanno detto che lavora qui come guardiano notturno. Ha visto il ladro? Pud descriverlo?” “Si”, disse 'uomo. “No.” “Come sarebbe a dire? Si o no?” Ynpoxnenue 16: Kaxoit u3 deyx eapuarmos sensemca Apasuncieim? fodvepxuume. “Mi scusi”, ribatté il guardiano. “Sono ancora un po’ (1, agitato/allegro. E stato cositerribile. Si, ho assistito 3 Yue6norit Oemexmus i al furto, ma no, non ho (2.) riconosciuto/fermato il ladro. Portava una maschera.” “Ah. Aveva sul viso (3.) un calzino/una calza?” Il veechio scosse il (4.) collo/capo. “No, no. Una maschera da carnevale. Di color rosso sangue.” sao Ci mancava anche questo, (5.) pensd/si ricordé il commissario Nicoletti. Una maschera di carnevale. I carnevale era (6.) iniziato/partito il giorno prima c le strade di Venezia crano piene di gente in maschera. Perlomeno fino al mercoledi delle ceneri. 5 “Ho capito”, disse i] commissario Nicoletti e prese un (7.) ricordo/appunto. “A parte questo, ha visto qualcos’altro di (8.) buffo/insolito? {1 ladro ha detto qualcosa?” “Proprio cosi”, annui il guardiano notturno. “Ha detto che avrebbe solo ripreso cid che era suo.” “Ah”, commentd Rosa. Che voleva dire tutto questo? “To volevo trattenerlo” , continuo il guardiano notturno. ©Ma poi lui ha sparato verso di me. E haa tirato fuori una bottiglietta con dentro una strana polvere. Da quel momento non ricordo pid niente.” a ‘ ‘Abbiamo trovato trace di quella polvere”, si intromise Luigi. “] colleghi del laboratorio la stanno analizzando. Ma ci vorranno un paio di giorni per sapere di che cosa si tratta.” 90 saan ——_—— “pp (CTT Ynpamnenue 17: Kaxoe onpedenexue nodxodum? 1, annuire (a) fare un cenno per dire di si 1b) rimanere in ascolto continuare (a) fare ancora la stessa cosa (1b) dare il permesso . significare Oa) voler dire Ob) avere intenzione A, probabile 1a) poco deciso (1) quasi sicuro 5. commentare (a) togtiere fa parola Ob) esprimere Ja propria opinione 6, appartenere (J a) volere assohutamente Ci b) essere di proprieta di qualeuno la pallottola?” chiese Rosa. “L’avete gia trovata?” to, Pabbiamo trovata nel pavimento di legno”, fispose Luigi e tird fuori una bustina di plastica trasparente. “f peraltro la pallottola pil strana che io abbia mai visto.” Incuriosita Rosa prese in mano Ja bustina. Al suo interne si trovava una pallina che sembrava proprio una biglia di metallo. Completamente diversa dalle pallottole di forma allungata che conosceva. “EE questa cos’é?” demanda stupita. “Questa & la pallottola sparata contre il guardiano hotturno. Sembra un modello piuttosto vecchio, se yuole la mia opinione, commissatio.” tte a —____ Yuebnvti demexmue Poi Molto strano”, disse Rosa pensierosa. ja bustina di plastica nella tasca. “Che cosa pensa di fare?” chiese Luigi stupito. “Me ne vado a casa e, per prima cosa, bevo un caffe. Questa strana pallina gliela riporto pit tardi.” “Che cosa vuol farci?” domandd Luigi curioso. “Flo una mezza idea” rispose Rosa Nicoletti ¢ se ne ando. Ynpauenue 18: Omeemsme Ha eonpoce! K mexcmy. L. Quanti giorni sono necessari per sapere i risultati dcil’esame della polvere misteriosa? Gt ee ee 2. Dov’é stata ritrovata la pallottola? ee 3. Che cosa c’é nella bustina di plastica? Ee 4. Che forma hanno le pallottole moderne? 5. Dove mette Rosa Nicoletti !a bustina? Il dottor Ludovico Lombardo alz6 il bavero del cappotto. IIsole si era appena levato, ma faceva ancora molto freddo. Come gli altri quartieri di Venezia, quello di San Polo era percorso da canali ¢ vicino alf’acqua faceva ancora pili freddo. I dottor Lombardo aveva dimenticato di mettersi i guanti prima di lasciare casa. ae Cmpawnan macKka Ynpauenue 19: Zanonnume ny nodxodawue croea. catia kes 0 (a) cappelta, ) gonna, c) im i 1 1, ¢) impermeabile, d) giacca a vento, e) guanti, f) sciarpa, g) stivali i i) magtione) pa, g) stivali, h) camicia, |, Maria indossa una lunga. in valigia la di gomma. = Ilcameriere aveva i Non vado bianchi. mai in spiaggia . “Piove. Prendi 1’ 1 Ludovico indossava una, ¢ un completo blu. bianca = 9.A Natale la nonna gli regalava sempre un di lana. Quel giomo aveva lezione all’Universita soltanto alle dieci. Cera quindi tutto il tempo per fare una bella — Poi, cosi ritemprato, poteva cominciare la plornata ¢ insegnare la storia italiana ai suoi i ie ai suoi studenti i a Lombardo era il pit giovane tra i professori \inlversitari. Era una delle persone pagate peggio. Era ~ Giovanni é andato a sciare in montagna e ha messo Quando piove Luigi porta sempre un paio di senza il = Se hai il mal di gola non dimenticare di metterti la © a = 25 th ae. Yue6xunii demexmus * un esperto fenomenale di storia medievale. Il dottor Lombardo passé Ja chiesa di San Polo che dava il nome al quartiere. Dietro la chiesa, imboccando un vicolo buio, trasali. Una figura mascherata salto fuori dall’ombra. Ynpaxnenue 20: Haidume nodxodnwue GHMOHUMb!. 1, dentro 0 a) sotto 2. dietro 11 b) peggio 3. salire Co) fuori Afenpis Cl d) esterno we! = 5. alzare Cl e) abbassare ee 6. chiudere Cf) davanti 7. interno Cg) scendere 8. meglio Ch) aprire Per lo spavento i! dottor Lombardo lascid cadere i sacchetto con i panini “Ehi, amico”, chiese 'uomo mascherato, “sai dove posso trovare ancora qualcosa da bere?” {i dottor Lombardo respiré di sollievo. Evidentement Puomo aveva alzato un po’ troppo il gomito in uno numerosi bali “Che ne diresti di un caffe a casa tua, amico?” domandd Lombardo. “Forse (i fara passare la sbornia.” “Guastafeste”, brontold 'uomd mascherate ¢ si allontané con passo malfermo. Cmpaunan macxa “SN “Bp Yapaxnenue 21: Nodyepxnume npasunsneni omaem. |, Che cosa fa una persona che impreca spesso? a) ona panyercs 2KusHH, : b) ona He 3Hlaer, 470 cKasarp, ¢) ova 4acto pyraercs ; 2, Che cos’é un vicolo? a) TonoxeHue, ¢) BXox B cTapoe 3naHMe \, Quando si respira di sollievo? 4) CCI KOMY-JL. He XBaTaeT Rogmyxa, b) Koraa csetur connue, 3 ¢) Koraa onacHocrs nosanHt b) mepeynox, 4, Che cos’ un guastafeste? 4) HexommaneiickHit Yenowex, b) HexeraHnbrii rocth, , ©) sapceraaTsiit BerepuHoK 5, Perché una persona cammina con passo malfermo? 4) UK. y Hee ay6Has Gob, b) 2k. ona mua, ©) TX. OHa He 3HaeT Zopory 6, Che cosa ha fatto un amico che ha alzato il gomito? 4) OW CIMuIKOM MHOro BEIM. ; b) on Baazanca B npaxy, : ¢) 0H noBpenum noxoTs 7 Che cosa fa un signore che brontola? 4) OH mpupetcrsyer, b) OH Kpwunt, 0) OH nyeTes (BopyuT) : VueG6uuit demexmus areca ae” Ul dottor Lombardo scosse il capo. Normalmente i! carnevale di Venezia cra un avvenimento piuttosto elegante, ma anche quic’era gente che non si accorgeva di aver superato il limite. Lombardo si chind imprecando. II sacchetto coi panini era finito in una pozzanghera. Addio bella colazione. Di cattivo umore Lombardo se ne tornd a casa. Apri piano il portone. Stava per salire la scala che portava al suo appartamento, quando una porta alle sue spalle si apri, La signora Berlanti, proprietaria della casa ¢ sua locatrice, mise fuori la testa. “Ah, dottor Lombardo”, disse con falsa cordialita, “in giro gid di buon’ora. Si ricorda dell’affitto?” Lombardo inghiotti. Ancora una volta era in ritardo con Vaffitto. La settimana scorsa gli si era rotta la lavatrice e la riparazione era costata un patrimonio. Non aveva proprio la minima idea dove potesse trovare i soldi. Al pagamento dello stipendio mancava ancora qualche settimana. Lombardo sorrise controvoglia. Vopamenue 22: Kaxoii snermponpubop umeemca & audy? _ Se ho i capelli bagnati uso P__ B _ Se destate fa troppo caldo accendo il Be . Invece di lavare i piatti a mano uso la 1 2. 3. Per pulire la moquette uso!” ae 4 5. Quando voglio vedere il telegiornale accendo il a p 6. Il gelato si conserva net 7. Per registrare un film accendo il a ri Cmpawnaz macxa Yapaxnenue 23: Nodsepkiume npasunenere npednozu. “Ma certo, signera Berlanti. E ert0, . E solo che, eh... non ho avuto il tempo di andare (1.) alla/in banc i oe (1.) alla/in banca. Per via de! La signora Berlanti annui sospettosa. Era chiaro che © pce @ alle/sulle sue parole, E (3.) col/del sto non era la prima volta che Lombardo era in ri el (4.) per/con Vaffitto. aay “Ah, allora va bene”, disse. “Temovo gia di ‘ . disse. gia didover anda a fe (5.) a/con mio nipote, sa, 'avvocato ..” la prego, signora, non é necessario” : é Lombardo salendo le scale. “Ci ee le. “C i Ree i penso io, non si La signora Berianti emise i un br indefini Re cone rontolio indefinito ¢ Lombardo infild la chiave (6.)sulla/nella serratura deta porta dingresso. La giomata comincia bene, pens®. Butts il sacchetto con i panini bagnati sul comd del Gorridoio ¢ si diresse verso la piccola cucina, Forse un caffe Pavrebbe aiutato a pensare (7.) di/ad altro Lombardo entré in cucina ei irtigidi. Uno sconosciuto siedeva (8.) al/sul tavolo della cucina e sorrideva. Lo sconosciuto aveva i capelli grigi e una barba corta © curata. Due occhi azzuri gli illuminavano il viso Sembravano eli occhi di una persona giovane, sebbene Puomo dovesse essere molto anziano, 29 Yue6uviii demexmus . Indossava un costosissimo completo scuro, fuori luego nella semplice cucina del dottor Lombardo. Eppure lo sconosciuto sembrava sentirsi a proprio agio. “Buongiorno, dottor Lombardo. Mi scusi se sono venuto a trovarLa cosi presto. Alla mia eta si ha bisogno di poco sonno,” Lombardo spalancd gli occhi. “Chidiavoloé Lei? Com’é entrato qui? E che cosa vuole?” Yopamnenue 24: Bcmaseme umansaucKuil nepesod = yKOZ0HHbIx Choe 8 meKcm. “Quante (1. nonpoc) gentiimente lanziano si tutte insieme”, rispose 1. Poi indicd una (2. eryn) “Si accomodi pure”, disse come se fosse a casa sua. Lombardo era cosi stupito che si sedette davvero. Per © poco non ringraziava persino l’'uomo per la-sua | gentilezza. == Il vecchio prese la (3. kotpeiinnx) _ e > (4. Ham) a Lombardo una tazza di caffe. “Mi sono permesso di fare il caffé mentre L’aspettavo, = dottore. Zucchero?” + “Si, grazie”, rispose Lombardo ancora stupito. Poi = scosse la (5. rooBa) - | “Ora risponda alle mie domande, signore. Altrimenti dovré chiamare la polizia. Anzi, lachiamo comunque!” Lombardo si alzd per andare al telefono. Il vecchio si limitd a (6. yaniGaTbca) 3 “Sarebbe meglio non lo facesse, dottore. Potrebb: sfuggirle un (7. 3anaTHe) interessante. Ma & 30 At Cmpawnan macka veniamo ora alle sue domande. Permette: Giuseppe Castelani. Lavoro, diciamo cosi, nell’ (8. npomsnu- § seHFOCTE, - Riguardo alia seconda demanda: la (9. aB0pen) della porta ingresso avrebbe potuto aprirla anche un bambino Dovrebbe parlarne con Ja proprietaria della casa. La risposta all’ultima demanda, infine, potrebbe durare un po’ a lungo. Forse farebbe meglio a sedersi.” Perché no, pensd Lombardo, Il vecchio era st un po” Strano, ma non sembrava davvero pericoloso. Forse €ra confuso di mente ¢ fuggito da una casa di riposo per anziaai. Lombardo si sedette ¢ bevve un sorso di caffe. Ynpamwenue 25: 0 kaxon wanumxe udem pes? “1. Si usa per fare il formagei 2. Gli inglesi lo bevono preferibilmente alle cinque: 3. B lo champagne italiano: 4. Pud essere sia rosso che bianco: 5. Nonc’é niente di meglio contre la sete: 6. Contiene molta vitamina C: Qualsiasi cosa lo sconosciuto volesse, il caffé sapeva farlo bene. “Allora, cosa vuole signore?” chiese Lombardo. Nel frattempo si cra verainente incuriosito un po’. Dopotutto faceva parte del suo mesticre di Scienziato essere curioso. 31 | 8% ~~ Gur Oemexmus Eh Yopennenue 26: Boruepxnume name npedroxenud, ig “omopsre we nodxodam no CMbICAY. Ii vecchio, Castelani, annui soddisfatto. Non vedeva Lora di mangiare un panino “Mi place suonare il pianoforte, Ho fatto fare delle ricerche. Mi hanno detto che Lei ¢ uno dei maggiori studiosi di storia italiana, dottore nti lusingato, La padrona di casa suond Lombardo sis alla porta. Grazie, mi fa piacere sentislo”, disse. “Ma cid non spicga perché Lei sia qui.” ii “Andiamo con calma, dottore, Su questo punto torner> = pit tardi. Anch’io ho studiato a lungo la stork E nel corso delle mie ricerche ho incontrato una figura interessante. Non Le dice niente il nome Cagliostro?” Lombardo corrugd la fronte. Se solo avessi tempo di andare al cinema, pensd. Certo. Ho scritto anche un libro su di lui. Era uno degli alchimisti pid) famosi del suo tempo. Ein pid un = ciarlatano ¢ un maestro nell’arte di vivere. Una personalita storica interessantissima. Ma non capis- Coa” Il vecchio evitd di rispondere. Ando nell’ingresso ¢ si toise il cappotto. “Mi lasci continuare, poi cap! Come anche Lei sapra, Cagliostra ha compiuto diversi esperimenti. { Alcuni sostengono addirittura che avesse fatto un patto col diavolo.” Cmpawnas macka es e Ynpaxnenue 27: Cocmassme us 6yxe 8 cko6Kax cnoaa u acmassme emecmo nponycxos. “Naturalmente erano solo (1. cairechihee) superstiziose. Come molti dei suoi contemporanei Cagliostro ha compiuto degli esperimenti d’alchimia. E gli alchimisti sono considerati i precursori dei (2. domirne) chimici. Da questo punto di (3. sitav) si potrebbe definire Cagliostro addirittura uno scienziato.” Il (4. occhevi) batté Je mani. “Anch’io la penso cosi! Cagliostro era un geniale | scienziato. E ha raggiunto (5. turisalti) : stupefacenti. Per (6. pomisee) della pietra filosofale.” A Lombardo venne da (7. redirc) —__nella ricerca “Ma via! Non credera sul serio che Cagliostro avesse trovato il modo ¢i trasformare il piombo in oro?” Il vecchio scosse la testa e sorrise sottilmente. Via, dottore, ora mi delude. Sa quanto me che non si lattava veramente di produire oro.” Lombardo annul ¢ prese un altro sorso di caffe, No, certo che no. Gli alchimisti cercavano piuttosto un modo per raffmare fa materia. La trasformazione del piombo in oro era soltanto un simbolo.” “Esatto!” Il vecchio era contento come un bambino Cagliostro @ riuscito ad esaudire un sogno Antichissimo delf’umanita.” "Davvero? Quale?” chiese Lombardo scettico. 33 a. VueGuuti demexmus “Che cosa pensa, dottore?” disse il vecchio con tono di sfida. “Cagliostro ... ha scoperto il segreto della vita eterna.” Lombardo fissd il vecchio per un secondo. Poi scoppid a ridere di tutto cuore. “Non dira mica sul serio, signore!” esclamd. “Non ci credera davvero!” “Capisco la sua reazione, giovanotto”, rispose calmo Castelani. Yapamnenue 28: Halidume nuwuee cnoso 8 cmbicno- 80M pady. 1. a) misterioso —_b) sorprendente _c) stupefacente 2. a) pietra b) pallottola —_c) sasso 3. a) annuire b) assentire c) mentire 4. a) secondo b) tempo c) attimo 5. a) testa b) capo c) capelli 6. a) comprendere_ b) credere c) capire 7. a) tranquillo —_b) convinto c) calmo 8. a) curioso b) soddisfatto —_c) contento “Ma Le assicu: o di cosa parlo. Le mie ricerche non jasciano dubbi. Cagliostro ha scoperto il segreto della vita eterna.” Il dottor Lombardo era tornato di nuovo calmo. “Bene, poniamo che sia cosi — ma io che c’entro?” “Lei é un esperto di storia, dottore. E ha scritto un libro su Cagliostro. E P'uomo che fa per me. Voglio 34 ear e Cmpawnan macxa “p = affidarLe l’incarico di cercare per me gli ingredienti del siero dell’immortalita.” “Che cosa vuole?” “Ha sentito bene, dottore. Ai suoi tempi Cagliostro & stato spesso in conflitto con la legge. Per questo ha nascosto gli ingredienti della formula misteriosa in luoghi diversi. Le chiedo di cercare per me questi ingredienti. Dietro appropriato compenso, si capisce.” Ynpamnenue 29: 4mo zomosum Aomapde na KyxHe? Paccmagsme 6yxeb! @ HyKHOM nopadxe U omeadalime Kmnovesoe cn0B0. 1. (seal) 2. (eppe) 3. (avilas) 4. (golia) 5. (nufigh) 1 ' ty ied I 1 tt 1 BOO Oe oo tt = lo lo I ! i I 1 6. (pozzemelor) 7. (nonot) 8 9 Q I i 1 . (tecao) . (looi) Kmouenoe cu1oBo: Il dottor Lombardo scosse la testa. “Ma cosa pensa? In primo luogo non credo a tutte queste magie. E in secondo luogo ho gia un lavoro. Sono professore universitario, nel caso l’abbia dimenticato.” 35 Vue6uwt demexmus “Oh, certo che non I’ho dimenticato, Mi sono permesso di richiedere una vacanza a nome suo. Hi Tettore, un mio vecchio amico, si é dichiarato naturalmente d’accordo. E per quanto riguarda il compenso ... ecco un piccolo acconto.” Ynpaxnenue 30: Kaxod nepesod npasunex? 1. assegno Oa) ex 0 b) kenranuna 2. acconto Ca) cymma 0 b) Bsnoc 3. bancomat Oa) xasna O b) GanKomar 4. conto corrente Ola) BUK (1b) rexymunii ever Oa) nepeson (1b) Hanmunocrs 5. versamento 6. spese Ca) npuGputn Ob) pacxos, wa Cla) onnara 2S Ob) exer 7 L’uomo infilé la mano nella tasca interna della giacea. Tird fuori una busta ¢ la mise sul tavolo. “Qui dentro ci sono 5000 curo di acconto, dettor Lombardo. Gliene paghero ancora il doppio quando 7. pagamento wr Cmpawnan macka | avra trovato tutti gli ingredienti. Naturalmente tutte le spese saranno a mio carico.” Lombardo inghiotti. Il vecchio faceva sul serio. Doveva accettare quell’offerta pazzesca? Perché no? Dei soldi aveva piti che bisogno e forse avrebbe potuto scrivere un nuovo libro sulla sua ricerca degli. ingredienti. Chiaramente Lombardo non credeva affatto che Cagliostro avesse scoperto il siero dell’immortalita. Ma se serviva a fare contento il vecchio Lombardo fece un profondo sospiro. Poi disse: “Na bene, signor Castelani. Accetto la sua oferta.” “Benissimo”, esclamé il vecchio. Si alzd a fatica e strinse la mano a Lombardo. “Sapevo di poter contare su di Lei. Propongo di cominciare subito con il lavoro.” “Volenticri”, rispose Lombardo.” Ma dove devo cominciare?” “La prima indicazione Ia trovera alla Biblioteca Nazionale, dottor Lombardo. Suppongo la conosca bene.” Il vecchio si diresse verso la porta con passi Tenti, sostenendosi ad un bastone da passeggio con il pomo argento. Il pomo aveva la forma di una testa di leone. “Ma ... veramente avrei bisogno di un'indicazione pil conereta”, protest} Lombardo. 1. doppio Ga) conereto 2. cominciare Ob) per finta 3. forse Ce) accettare 4. sul serio Ynpamvexue 31: Hatidume nodxodawuui axmonum. 2 Od) meta a 37 ee. “. Vue6nent demexmus a A. riflutare Ce) finire 6, triste (11) contento 7, aatratto () g) sicuramente I veeehio perd Prima di useire “Troverd ‘accia, giovanotto. Ho piena fiducia in Lei. Un avvertimento perd: non deve perdere tempo. C8 anche un’altra persona alla ricerca del segreto di Cagliostro. Buona fortuna, dottore. Mi fard vivo io.” Prima che Lombardo potesse dire qualcosa il vecchio usci. Lombardo corse nel corridoio e apri la porta. Ivecchio era sparito. I.commissario Nicoletti sbadiglié e infild la mano nella tasca dei pantaloni. Faceva ancora molto freddo, sebbene il sole si facesse strada lentamente attraverso la nebbia. Rosa Nicoletti strinse con le dita la bustina di plastica dove si trovava la pallottola. Prima, al museo, aveva avuto un’idea. Voleva mostrare la strana pallina al suo vicino. Un certo dottor Lombardo. Ciaveva scambiato qualche volta due parole quando si erano incontrati per caso per le scale. Non sapeva molto di lui, solo che era professore di storia all’ universita. quella era veramente la pallottola di un’arma a, forse Lombardo poteva raccontarle qualcosa in proposito ANG ws Cmpaunan macxa Ynpamvenue 32: Nod6epume nodxodswuti nepeaod: per caso farsi vivo Da) no3aHo HoUBO O b) norozoputs c kem-To Oc) cpemp Sena ana Od) caysaituo Oe) apursca Of npobuparses farsi strada Faw = scambiare due parole in pieno giorno 6. a tarda notte Inoltre la sua idea era anche una buona scusa per ritornare a casa. Non erano nemmeno le nove. Non avrebbe dovuto ancora prendere servizio. Normalmente non era mai in ufficio prima delle nove e mezzo o addirittura delle dieci. In compenso lavorava spesso fino a tarda notte. Yopatenue 33: Zanonyume nponycku @ mexcme cnedyiowumu cnoeamu. (a) rumore, b) telefono, c) nebbia, d) albero, ¢) pistola, f) maschera, g) vicoto) A parte il gatto Giuseppe non c’era nessuno ad dspettarla. Rosa passé oltre la veechia chiesa ¢ si guardd intorno. Nel (1.) _ non c’era ancora nessuno. Ma non aveva sentito un (2.) » | ‘Si guardd ancora intorno. Per un secondo credette di = riconoscere nella (3.) qualcosa di rosso. E il guardiano del museo non aveva parlato di un uomo eon una (4.) rossa? 8 YueOneitt demexmus | aie a Ef Istintivamente Rosa cercd con la mano Varma di = servizio. Accidenti! Non aveva preso la pistola! Quella mattina, quando aveva suonato il (5.) , era ancora troppo addormentata per pensarci. Rosa tento di riconoscere qualcosa nella nebbia ma nel vicolo era ancora piuttosto fitta. La! La maschera rossa apparve di nuovo. Siera nascosta dietro ad un sottile (6.) i “Fermo!” esclamd Rosa nella nebbia. “Polizia!” Ma la maschera fece l’esatto contrario. Chiunique fosse, corse nella direzione opposta. “Ha la coscienza sporca”, pensd Rosa e gli ando dietro. Anche se non aveva la (7.) consé, voleva vedere bene quell’individuo. Un paio di secondi pits tardi i suoi passi risuonavano nell'antichissimo vicolo. Mentre correva, Rosa siguard6 intorno. Dov’era finito il misterioso sconosciuto? I commissario si fermd respirando affannosamente € si guardd intomo. Yopaxnenue 34: Mod6epume x Kaxdony npednoe- Huo coomsemcmayiouee npunazamentHoe. (a) matinconico, b) ordinato, c) attento, d) avaro, e) misterioso, f) estroverso, q) distratto, A) sgarbato, i) imprudente, |) ottimista) 1. Luigi dimentica spesso dove lascia gli occhiali. a : ene Cmpaunan macxa 4 . Paolo non saluta mai. . Antonio ha moltissimi amici. - Marco guida troppo velocemente. . Franco non sopporta le cose fuori posto. . Alessandro non dice che cosa fa e da dove viene. 7. Matteo si ricorda sempre del compleanno degli amici. 8. Davide ride raramente. 9. Luca spera sempre che il conto lo paghino gli altri. 10. Guido vede sempre il lato positivo delle cose. AuRwn BSG, CE SoS sel Bea Eccolo! A qualche metro di distanza apparve di nuovo qualcosa di rosso. Rosa intravide vagamente per un secondo lo Sconosciuto. Indossava veramente una maschera di camevale rossa e un lungo mantello anch’esso di colore rosso. Luomo Ia guardd. La sua maschera rimase senza espressione. : Poi agitd il mantello ¢ spari, Come inghiottito dalla ; terra. Ynpamnenue 35: Nodvepxnume npasunoueiii sapuaum. Non é possibile, pensd Rosa. Probabilmente la (1.) noia/stanchezza ¢ la nebbia le avevano giocato un brutto tiro. 41 "the | Yue6uutii demexmus ( ee A mpaunan macka Con passi cauti si avvicind al punto in cui 'uomo era Ynpaxnenue 36: E sparito. Non poteva semplicemente essersi dissolto nell” Haadume Peer ces ee | (2.) aria/acqua. ne, : | E infatti non era stato cosi. Rosa fece un (3.) gesto/ Bi ane Oa) miagolare | passo in avanti e gridé (4.) sorpresa/spaventata. - topo Ob) muggire | AlPultimo minuto riusci a spostare l’equilibrio 3. zanzara De) sauittire Mt | all’indietro. Davanti a lei c’era il vuoto. 4. gatto He aii Ss | Si trovava sul (5.) bordo/davanzale di un canale in 5. cavallo seen -@ | disuso. Questi cosiddetti canali in secca erano molto 6. rana Eip-amudae diffusi a Venezia. Prima viscorreval’acqua, ora il canale Pe cca HN aims era un semplice fosso. Davanti al commissario il fosso aveva (6.) uno spessore/ una profondita di circa due metri. Bee's as palle. Si gird. / ictro di lei Ecco com’era scomparso l’'uomo mascherato. L’aveva Wr ca cicechern eS al a stava unt uomio (7.) occupata/distratta col mantello € poi, protetto nella nebbia. } ab suo mantello rosso spiccava dalla nebbia, cra semplicemente saltato nel canale in Be fal eislcim the tn cpaitiene”cissck x 1e”, disse ’apparizione, secea. be pate + s senza che la bocca della maschera si muovesse. “La Guach rivorrei indietro.” iss dov'era ora “Ladichiaro in arresto”, si limitd ari i Tl commissario Nicoletti, pero, non volle rinunciare —_sario Nicoletti. Istintivarme Dra eter ocr . Istir perafferrare l’arma di Improvvisamente il commissario senti un rumore alle all’inseguimento. Dito. Mi : ' : : e ay . Ma lasua pis : Continyd a camminare lungo il canale. LA in basso era ‘a pistola era rimasta a casa sul comodino, ancora pitiscuro che sulla strada. Rosa Nicolettiscrut? —_-Ynpaxnenue 37: fa : ’ 2 Fe momuo yet la nebbia, Davanti a lei, a destra e a sinistra, c’erano —_ppeduemsi? pecmio seucents ex cay nie pezzi di barche di legno ¢ gondole. Sembravano pesci_ (a) comodino, b) divano, c) panchina, d) armadietto in seca. e) scrivania, j) sedia a sdraio, g) tavandi ) Rosa urld spaventata quando qualcosa le guizz® fra i -g) tavandino, h) altare) » piedi. Un grosso ratto. |. parco Q 5. soggiorno =O “Sparisci schifoso!” esclamd. Odiava i topi. Anche per 2. camera da letto =O 6. studio o questo teneva un gatto in ca f 3. bagno El 7. spiaggia oO | Il ratto scomparve squittendo nella nebbia. 4, chiesa Oo 8. cucina o 42 43 fe a. Yue6nwti demexmue - L’uomo mascherato non si mosse — fino a quando, improwvisamente, una pistola di vecchio tipo sbucd dal suo mantello. La canna era centrata esattamente contro Rosa. “Mi dia la mia pallottola, commissario”, disse Pappari~ jone. “Le assicuro che nella pistola ce ne sono altre.” “Ma che cosa sono tutte queste sciocchezze? Lei chi iese Rosa arrabbiata. ascherato scosse solo la testa. “La pallottola, per favore!” Di malavoglia, il commissario infilé la mano nella tasca dei pantaloni. Tird fuori la bustina di plastica con la pallottola ¢ la porse allo sconosciuto. “La ringrazio”, disse quello e fece scomparire la busta sotto i] mantello. “E ora?” chiese il commissario Nicoletti. “Ora purtroppo devo andare”, rispose l’uomo mascherato. “Mi ha fatto piacere fare la Sua conoscenza.” Ynpamnenue 38: flepesedume cnedynuue npednoxeHun. 1. Mory a mpencrasuT cBoio moxpyry Cuppii0? 2. Korga Tp cMoxetIIh NO3HAKOMHTb MCHA ¢ PODUTE- TaMH? 3. Tawaitre mepeiinem wa THI. 4, «Kak y Te6a aeua?» «Cnacn6o, Sosee WIM MeHec>. Cmpaunan macxa 8 ae 5. Tepenavatt or Mexia Goabmto# npuper cnocit xene! ee cea 6. He 6ecroxoiirecs! Ie ce ee TASH i nh ad 7. 310 Ovex Muto © TBOeH cTopousi! ate lark ee Se IN Con queste parole infild di nuove la mano nel mantello. poor oe ae tird fuori una bottiglietta e senza itare la butt6 a terra davanti ai piedi del commissaric La boccetia si muppe ea Immediatamente si alzo un fu imo denso e nero avvolse il commissario Nicoletti. Pl Ehi”, gridé Rosa tossendo, “io ho smesso di fumare.” Le mancava Varia. Quando poté di nuovo vedere qualcosa, l’uomo con la maschera rossa era scomparso. E con lui la sua unica prova. : “La giornata comincia bene”, b i i : » brontold il i Nicoletti. iene Ynpaxnenue 39: B namu npednomenuax HapyweH nopadox cnos. Ucnpaseme. I dottor Lombardo sedeva al tavolo della cucina e contava incredulo le banconote. |, (ilsogno Erano veri, non soldiera stato un vecchio). Quel pazzo gli aveva dato veramente 5000 curo per cereare una formula misteriosa dell’alchimista Cagliostro. Che follia. 45 lade’ ee Vue6urti demexmus Cmpawnas macka “p | cc ELLIE eS MS ESET EEE 2. (porta Il si suonarono dottor spaventd Lombardo “Ma no, niente affatto”. rispose Lombardo a eee Tala: imbarazzato. Tene Ja porta aperta al commissario. ae “Entri, La prego. E scusi il disordine.” Rosa Nicoletti si guardd intomno curiosae le scappd un sorriso. Pitt 0 meno cosi aveva immaginato Probabilmente era il vecchio che rivoleva indietro i soldi. 3. (Oidenaro che la suoi chiedevano eredi restituzione Vappartamento di uno studioso. Era arredato molto del). semplicemente. In compenso c’erano libri sparsi dappertutto. Prevalentemente di argomento storico. pcs aie re Ee Insicuro Lombardo andé alla porta e Papri. ; Rosa fece un cenno di diniego. = 4, (attraente davanti una Si donna trovd). “Non c’é problema, dottore. Di sopra, a casa mia, @ in genere ancora peggio. Senta, potrei avere un caffe?” ignite dt n paio dibisogno “Ma certo”, rispose velocemente Lombardo. Con la = or Tee ee ‘mano le indicd la cucina. i . Poi gli venne in mente che non era stata una buona idea. Troppo tardi. Be Ge ita) doh He ROR SEE rT rcmisarin Nicoletti entrd in cucinae spalancé gli . occhi, Com’é che si chiamava? ae “Accidenti!” esclam6, “ha vinto al lotto? O ha avuto | Nicoletti, commissario Nicoletti. un’eredita?” Indicé le banconote che si trovavano ancora sul tavolo jaeamesb- Ynpannenue 40: flodyepxnume vemoipe npust della cucina. menue Oyxa. 4 fe naxx, Komopsie o603Hava:0M pacnono: - IL dottor Lombardo arrossi. Che cosa doveva dire a “Commissario”, balbetté Lombardo : questo punto? | Che cosa vuole da me fa polizia, pensd il dottore in Dopotutto la sua vicina era commissario. E forse i quel momento. i commetteva un delitto mentendole. Lombardo Ho commesso un delitto accettando i soldi del veechio? inghiotti. Poi offti al commissario una sedia, si sedette “In che posso aiutarLa?” chicse insicuro. ¥ accanto a lei e le racconté l’intera storia. Il commissario Nicoletti gli sorrise incoraggiante. If commissario Nicoletti lo ascolté attentamente. | “Beh, potrebbe anche farmi entrare. Voglio dire, se Quando il dottor Lombardo ebbe finito di parlare, Rosa | non disturbo, dottore.” Nicoletti lo fissd stupita. ae VYueGuwit demexmue Ynpamnexue 41: Nodyepkiume auuHee cn0ao 8 cMbicnosoMm pAdy. 1. a) denaro b) stipendio c) soldi 2. a) biglietti b) banconote —_c) assegni 3. a) delitto ‘b) reato ¢) cattiveria 4, a) gesto b) sorriso c) cenno 5. a) pretendere b) restituice —_c) ridare 6. a) ricompensare b) retribuire cc) multare “E incredibile”, disse. “Non é vero?” rispose Lombardo. “E ura? Devo restituire i soldi al vecchio?” domandé poi timidamente. Rosa fece cenno di no. A : " “Macché. Le é stato conferito un incarico ufficiale. Un inearico ben retribuito ma ... No, il punto non é questo.” i “E allora?” chiese Lombardo curioso. Ynpamnenue 42: flodyepxnume cuxoHums! k CnoBaM 8 CKOOKGX. (1. succedeva, 2. bella, 3. facendo vedere, 4. poco convinta, 5. bagnata, 6. buonissimo, 7. aspetto) “Potrei bere un sorso di caffé prima di dirgliclo, per favore?” ‘ Tl dottor Lombardo si alzd in piedi. “Ma certo. Mi scusi, me ne ero dimenticato.” NF Cmpaunan macka ‘e ersten Il dottore arrossi di nuovo. Non accadeva spesso che una donna cosi attraente sedesse al suo tavolo in cucina, Semplicemente non ci era abituato, Per fortuna era rimasto ancora un po’ di caffé di quello fatto dal vecchio. Lombardo ne verso una tazza al commissario. “Avrei anche un paio di panini freschi”, disse mostrando il sacchetto del fornaio. Ilcommissario Nicoletti diede un "occhiata scettica alla busta inzuppata. “No, grazie”, disse. Poi prese un sorso di caffe. “Ah, fa proprio bene. Un caffé veramente ecceliente, dottor Lombardo.” “La ringrazio. Sono contento che le piaccia, ma il complimento non va a me. E stato il mio misterioso visitatore a farto.” “Capisco”, annul il commissario e attese che Lombardo si fosse seduto di nuovo. Poi rifletté brevemente e gli racconté della rapina al museo ¢ del misterioso sconosciuto che Paveva appena derubata. Quando ebbe finito di parlare, Lombardo fa guardé a bocca aperta. “E ineredibile. Lei é stata Tapinata? Qui, nella nostra zona? E al musco é stata rubata una scatolina del leggendario Cagliostro?” “Molto strano, no? Troppo strano Per trattarsi di un puro caso. Voglio dire, al museo viene rubata una scatolina appartenente a Cagliostro. Da un uomo che sostiene di riprendersi semplicemente cid che & suo. E poco dopo viene a trovarLa un vecchio. E Le affida Vincarico di trovare la formula dell’immortalita di Cagliostro.” ve A VueGnut demexmus Ynpaxnenue 43: Kaxan npodeccua umeemca 6 sudy? 1, si alza la mattina presto per fare il pane 2, Javora alla scuola 3. controlla in spiaggia che gli ombrelloni ¢ i lettini siano in ordine 4, difende gli imputati in tribunale 5. guida Paereo 6. prende le ordinazioni al ristorante 7. cura gli ammalati 8. guida l’autobus 9. serve i clienti in negozio 10. scrive al computer le lettere per il direttore 11. vende le medicine = “Effettivamente la cosa é molto strana”, annui Lombardo. “E pitt particolari vengo a conoscere, pitt mi sembra strana. Lei che ne pensa, commissario? Il commissario Nicoletti si alzd © comincid a camminare sue gid per la stanza. In quel modo riusciva meglio a riflettere. i “To la vedo cosi”, disse infine. “Lo strano veechio & vento a sapere della leggenda secondo la quale Cagliostro aveva scoperto la formula dell’immortalita. a Y Cmpawnan macka “p E ora tenta disperatamente di impadronirsi di questo presunto siero per non dover morire.” “La spiegazione @ sensata”, mormord Lombardo. “II vecchio era si ancora in gamba, ma sembrava effcttivamente molto anziano. Probabilmente non gli mancano né tempo né soldi ¢ ha letto un paio di libri emozionanti su Cagliostro.” Yopamnenue 44: BuiGepume npasunsueid sapuaim nepesoda. 1. Mio nonno é ancora in gamba, a) Moa Ga6yurka eusé xoctatosHo Gozpas. b) Mos 6a6ymxa Gorse He xonuT Ha KOCTBUISX. 2. Carlo é una persona alla mano. a) Kapno ovens o6mmtempHnii yenopexK. b) Kapno scerga roros nomoup. 3. Lisa ¢ una ragazza di parola. a) JIm3a Maoro Gomtaer. b) Jhusa Berga gepxut cBoe coBo. 4. Tuo fratello ha fe mani bucate. a) ¥ rRoero Spara ccanuina Ha pykax. b) Tsoii Gpar oxorHo Tparur neHDrn. 5. Il mio vicino non ha tutti i venerdi. a) Moii cocea mo naTHunam peyKo cBoborer. b) Y Moero cocega He Bce 70Ma. a a. VueGuoiti demexmnus “Anch’io la pense cosi”, annui Rosa Nicoletti. “E il rapinatore al museo? Perché ha rubato un oggetto appartenuto a Cagliostro? Voglio dire, al museo ci sono sicuramente cose molto piit preziose. Perché ha preso proprio quella scatolina?” Ynpamnenue 45: Bcmassme Huxenpusedennele cnosa amecmo nponycxoe. (a) venerdi, b) museo, c) fronte, d) pericotoso, e) immaginarlo, j) abilita, g) propriita) “Me lo sono chiesta anch’io, naturalmente”, rispose fa Nicoletti. “Suppongo semplicemente che !’uomo mascherato non abbia tutti i (1.) . Probabilmente crede di essere Cagliostro ¢ rivuole indietro la sua un paio di volte la (3.). “Vuol dire che & pazzo? Come uno che crede di essere Napoleone?” | “Esattamente”, assenti Rosa Nicoletti. Ma non é solo pazzo, & anche (4.) . Dopotutto ha dimostrato una grande (5.)___ nella rapina al (6) ____. Eha derubato anche me nc! canale in secca. Non @ cosa da tutti.” Posso ben (7.)__ , pensd Lombardo. “Ma perché ¢ venuta da me?” chiese il dolore curiosy. La demanda non gli era ancora venuta in mente. 52 § Cmpawnan macxa “ep I ec Il commissario Nicoletti si strinse nelle spall “In realta volevo farLe vedere quell’antica pallottola” tispose. “Ma ormai none pid possibile. Perd ho pensato che, in quanto esperto di storia italiana, avrebbe potuto Comunque dirmi qualcosa su Cagliostro. E. come si & Visto, ho avuto un colpo di fortuna”. Lombardo corrugé la fronte, Snpaxnenue 46: 0 xaxux vacmax mena udem pews? Paseadatime onpedenenun u watidume Kaoueede cnoao. 1. lasciano impronte quando si cammina sulla sabbia Guan . lo veste la manica oo en fa spesso male a chi lavora a lungo seduto Qo . era il punto debole di Achille QO i rumori forti gli danno fastidio o QO Qa * a . Tegge la testa 7. serve per parlare B Kitouexzoe crovo: _ “Ah, € come mai?” ec a fondo il vecehio Le ha dato Fincarico di rovare il siero dell'immortalita di Cagli m i mmort ii Cagliostro. E allora?” ~ eee ay. Yue6noit demexmue Yapamnesue 47: llodvepkiiume npasunbabii sapuanin. “Suppongo che i] misterioso rapinatore dalla maschera rossa abbia la stessa intenzione. Se non ha niente in (1.) opposto/contrario L’accompagnerd nelle sue ricerche. Con un po’ di fortuna forse incontreremo di nuovo Il’uomo mascherato.” “Capisco”, annui Lombardo. “Vuole adoperarmi come (2.) esca/attrazione.” L’idea non gli piaceva troppo. I commissario Nicoletti gli sorrise. “Diciamo piuttosto che Le offro la (3.) protezione/compagnia della polizia per il Suo lavoro. Le suona meglio?” “Non molto”, rispase Lombardo. Poi gli venne in (4. capo/mente ancora qualcosa. “Nelle sue suppo- sizioni ha dimenticato (5.) una possibilita/un’idea, commissario”, disse. Rosa Nicoletti lo fissd attenta. “Quale sarebbe?” “E se l’'uomo con la maschera fosse veramente Cagliostro? Se Cagliostro avesse veramente scoperto il siero deil’immortalita e fossc ancora in vita?” Al commissario Nicoletti (6.) fuggi/scappo da ridere. “Non dira sul serio, dottore?” I dottor Lombardo inghiotti. Non sapeva pili che cosa (7.) sospettare/pensare ... Nel palazzo abbandonato c’era odore di muffa e di | marcio. Ma!’uomo dal mantello rosso non se ne curava. Si cra abituato da tempo a quell’odore. Da due anni andava regolarmente al palazzo, nei cui sotterranei ayeva installato un piccolo laboratorio. wt Cmpawnas macka ‘e nr erneeecneteacnetsitennesne Ufficialmente l’antico edificio apparteneva al comune. Ma la citta di Venezia, come molti altri comuni in Italia, non aveva soldi. Da anni nessuno era pid stato al palazzo e le vecchie mura marcivano lentamente. Ynpaxuenue 48: Kaxue naps: coanadamom? 1. municipio Oa) primo ministre 2. universita Ob) commissione 3. Comunita Europea Oc) papa 4. governo O 4) rettore ws ' 5. parlamenta Oe) dircttore -B 6. banca OH deputato 7. Chiesa cattolica Og) sindaco L'uomo si tolse il mantello ¢ fo getta a terra , sbadatamente. Poi si tolse la maschera. Apparve cost il viso di un giovane uomo sui trentacingue anni, Aveva i tratti regolari ed era decisamente dibell'aspetto. Ancora ridendo, I’'uomo porto ta mano alla cinta ¢ tiro j fuori due oggetti: una bustina di plastica con dentro | una pallottola di piombo e una scatolina con decorazioni d’oro. La scatolina che aveva rubato un paio d’ore prima al museo. Luomo la osservé alla prima luce del sole che entrava dai vetri sporchi della finestra, Quella scatolina non valeva molto, forse un paio di migliaia di euro, 55 } ee tinea 56 Vue6nrit demexmue Normalmente i’uomo non si sarebbe sprecato per cosi poco, visto che i soldi non erano un problema per lui. Eppure quella scatolina aveva per lui un valore inestimabile. Ynpamnenue 49: Kaxoe npunazamenbxoe umeemca 6 eudy? (a) inestimabile, b) irraggiungibile, c) proibito, d) indispensabile, e) infinito, f) potabile, g) infiammabile) 5. non finisce pit O 6. assolutamente necessario a 7. brucia facilmente O 1. si pud bere 2. non si pud fare 3. non ha prezzo 4. non si pud avere GE “et Lapri con attenzione. Poi ne osservé V’interno. Sul fondo scopri i resti di una polvere bianca. Solo qualche granello, ma sarebbe comunque bastato. Proprio per quello aveva rubato la scatolina. E ayeva rapinato quel commissario per riprendere la pallottola. Era sempre importante non lasciare prove nelle mani della polizia. Luomo mise la scatolina su un ampio tavolo dove si trovavano gia diversi altri oggetti: altre scatoline, lo stelo seccato di un fiore esotico, delle provette contenti strani liquidi. Presto avrebbe avuto tutto quello che gli serviva. Luomo rise di nuovo. “Un Cagliostro ottiene sempre cid che vuole”, esclamo. Cmbawnan macka Il commissario Nicoletti e il dotior Lombardo Scendevano le scale. “In fondo sono Proprio contento che mi accompagni”, disse Lombardo. “Non che sia Superstizioso, ma quell’uomo con la maschera rossa mi fa un po’ paura,” ‘Oh, non ha niente che vedere con la supestzione” rispose il commissario. “Si tratta di un indivi , 3 z lividuo rea mi creda.” a ae Ynpanuenue 50: Bepues (+) w ~ Bras (+) une nomeer (~) ymeepx- 1. Una persona che crede alla magia & superstiziosa. 2. Un migliaio di euro sono esattamente 1000 euro. 3. Un’ampia piazza é una piazza grande. 4. Una donna di bell’aspetto é una donna interessante. 5. Bastare significa essere sufficiente. 6. Un uomo sulla quarantina ha pio meno quarant’anni, 7. Lacqua e il vino sono dei liquidi. 8. Vananas & un frutto esotico. Bere) i: Serbs. Sy In quel momento si apri il portone, Fu la padrona di casa ad aprirlo. Quando vide il commissario Nicoletti rimase un minuto sorpresa. ‘Oh, dottore, ha visite femminili? Ma Lei lo sa che non lo vedo di buon occhio. Questa é una casa ... ah, wt “B e fe. e.. Vue6uvstt emenmus ma é Lei, commissario. Mi scusi non L’avevo riconosciuta subito.” Rosa indicé il soffitto. “Forse dovrebbe sostituire la lampadina rotta”, disse, “allora ci si vedrebbe meglio per le scaic.” La padrona si limité a ridere imbarazzata. Non sopportava le critiche. “Qh, questo”, disse, “di questo si occuperd mio matito. Non é vero, Luigi?” gridé rivolta all’indietro. Luigi brontold stancamente. Probabilmente la sera prima ayeva alzato un po’ troppo il gomito. Ynpamuenue 51: Bcmassme npasunstele npednozu: (a) per, 6) ad, c) a, d) da, e) ai, f) in, g) at) “In effetti ero venuta per ringraziarLa dell’affitto, dottor Lombardo. ‘Suo zio é stato molto generoso a pagare i prossimi sei mesi (1.) _ anticipo.” Lombardo non ci capiva pid niente. “Mio zio?” ripeté, “In anticipo?” “Certamente. Suo zio, quel simpatico signore anziano, é passato prima (2.) me. Mi ha detto che Lei sta lavorando (3.) un nuovo progetto. E che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. F chiaro che in una situazione cosi non ha tempo di pensare (4.)____———_solldi.” “Mio zio?” ripets Lombardo di nuovo. Continuava a non capirci niente Rosa fece un risolino ¢ gli diede un leggero colpetto. “Tl vecchio”, sussurro. Cmpaunan macna AS Finalmente Lombardo capi. Quel veechio pazzo si era spaceiato 6.) suo zio ¢ aveva pagato laffitto “Ohsi”, esclamd infinme Lombardo, “capisco, Si, mio rio & molto generoso. Buona giornata, signora Berlantit”, Je augurd Lombardo, , “Grazie, anche (6.) Lei”, rispose la padrona dicasa. “E che i Suoi siudi abbiano sucesso, dottore.” “Glielo auguro anch’io, dottor Lombardo”, disse Rosa suo accompagnatore. I due uscirono. La nebbia era sparita. Il sole di febbraio splendeya nel cielo. AE incredibile”, mormurd Lombardo, “quanto diventino gentili le persone quando credon : no che u abbia parecchi soldi.” a Inparticolare i padroni di casa”, assenti Rosa, “Ma mi dica, dottore: dove cominci n : ss inciamo | ricerche?” ge Ynpaxnenue 52: Hanuuume nepesod esipoxenut 8 CKOBKax, Lombardo (1. noxaz naesaxm) 4 Non so dove cominci le indagini la polizia, com- Mmissario”, rispose sorridendo. “Ma s6 dove ha inizio ingenere uno studio (2. xayansut) in biblioteca. Dovremo recarci proprio li.” In biblioteca, il commissaric Nicoletti (3. ormane- . Cb BOKpyr) - Dal suo esame 59 wilh e-. 60 Vue6uvnit demexmus finale in criminologia non era pit stata in un posto del oe Se ar Sieh Gli unici scaffali pieni di libri li aveva visti ogni tanto : si) 4, p KHIKKHOM WaTaaHUHe 3a yITOM) __ : Ma qui, nella Biblioteca di State, c os i ; G. Teemu, cornu Tee) libri. es i i iver . Gli scaffali sembravano non a) : ie “Mamma mia”, mormord Rosa, “non ho mai visto tanti libri.” “Dove cominciamo ora?” chiese as scoraggiata. “Non Le ha detto niente il vecchio? YnpamHenue 53: Moduepxnume monbko me napbt, 8 KOmopbIx OGHO npUAazaMeNbHOe AaNAeMCA GHMOHU- mom Gpyzoe0. £ 1. scoraggiato / coraggioso 2. teso / rilassato 3. imbarazzato / disinvolto 4, credibile / incredulo 5. maleducato / ben educato 2 ve 6. colpevole / innocente 7, sensato / incerto 8. sconosciuto / famoso Lombardo si strinse nelle spalle. Ora sembrava anche lui un po’ perso. At Cmpaunan macxa ‘a “No, ha detto solo che avrei trovato una traccia alla Biblioteca di Stato. Io comincerei con i libri che trattano di Cagliostro. Venga, prego.” I commissario annui. “Mi sembra una cosa sensata.” Ynpanenue 54: Bemoesme 8Mecimo Nponyckos cuHo- HUMBI K CNOBGM 8 CKOBKaX, (a) invece, b) La guid, c) Indicé, d) libri, €) trattano di, f) trascorso, g) sembravano) Lombardo fa precedette. C. Le fece strada) Jungo file di scaffali che pee patevatio) 2 SU) se neridaivaraine, Dopo qualche minuto Rosa non avrebbe pil saputo ritrovare da sola l'uscita. {1 dottor Lombardo, (3. al contrario) » Si comportava come se fosse a casa propria. E in un certo modo lo era. Negli ultimi anni aveva (4. passato) pit tempo in biblioteca che a casa, “Ecco, ci siamo”, disse infine. (5. Mostrd) z una lunga fila di scaffali con a dozzine di (6. volumi) “Sono tutte opere che (7. pariano di) Cagliostro. Ingenere sono libri 7 di argomento storico. C*8 anche il mio.” "Non vedo Vora di leggerli tutti”, sospird il commissario. 6t @.. 62 YueSurati Jemexmus “Allora cominciamo”, rispose Lombardo. Sembrava non aver colio Pironia nella voce di Rosa. Lombardo prese una pila di quattro libri da uno scaffaie e Ja mise in mano al commissario. “Prego!” disse. Rosa fece un altro sospiro. Sara una giornata lunga, pensd. Rosa sospird e guardd lorologio. Erano gia le sei e mezzo disera. Non poteva pit! leggere una parola senza che le lettere le ballassero davanti agli occhi. “Non ce la faccio pid!” si lamento. I dottor Lombardo la guard6. Anche i suoi occhi erano arrossati. Richiuse il libro pesante che gli stava davanti. “i cervello mi fuma”, disse. Entrambi avevano letto per l’intera giornata tutto quelle che c’era da leggere su Cagliostro. E non avevano trovato la minima traccia. Ilsiero dell’immortalita non era menzionato in nessuno dei libri. “Temo che non abbia senso”, scosse la testa il dottor Lombardo. “Il vecchio non ha detto niente di pitt preciso?” chiese Rosa. Lombardo scosse la testa di nuovo. “Ha detto soltanto che avrei trovato un indizio nella Biblioteca di Stato.” “Ma che diavolo voleva dire?” domandé Rosa ad alta voce. Una signora anziana immersa in un libro alzé gli occhi con espressione di rimprovero. “Scusi”, sussurrd Ros “Temo che la nostra ricerca sia finita ancora prima di cominciare”, disse Lombardo. Cmbaunan macka Ynpaxnenue 55: Kaxoe cnoso AeAREMCA AUUHUM 8 CMbICNOgOM pady? 1. a) rimproverare b)sgridare —_¢) urlare 2. a) avvertimento _b) indizio ©) traccia 3. a) senso b) notizia ©) significato 4. a) ricerca b) studio c) informazione 5. a) ballare b)cantare ——_¢) danzare 6. a) menzionare b)accettare _c) nominare 7. a) sperare b)avere paura c) temere Perd improwisamente ebbe un’idea. “A meno che ...” Il dottor Lombardo si alzd. Dove sta andando?” chiese Rosa. La signora on li guardé arrabbiata ¢ sibilo: lenzio!” ma Rosa non se ni é i 1 a e curd. Corse dietro al Ho un’idea”, disse il dottor Lombardo mentre camminava lungo il corridoio. “Forse la cosa & veramente cosi semplice .,.” ye cosa é semplice? Che cosa vuol dire, dottore?” F lottor Lombardo si fermé. Stava esattamente davanti ad un grande armadio che gli arrivava fino ai fianchi {Questo € lo schedario”, spiezd Lombardo. “Tutt i libri della biblioteca sono schedati qui. Normalmente. quando si viene in biblioteca, si fa cos: si constita lo Schedario per vedere quali libri ct siano su un certo argomento. Qui sono elencati tutti j libri argo ‘uti i libri indice tematico.” ene i, # @. y Ynpamneaue 56: Zanonnume nponycku, ucnombsya YueGnuiti Bemexmue ue coed. satis 6) mail, c) fotecopiatrice, d) computer, e) stampante) / 1. Al giorno d’oggi in biblioteca tutti dati sono quasi sempre schedati nel 2. Se voglio fare una somma, uso il__ 3, Quando voglio scrivere a qualeuno ne! modo pitt veloce, mando una, 4, Per avere su carta quello che ho scritto nel computer uso la 5, Per copiare un disegno uso la qua joso lo schedario. Lombardo toced quasi orgoglioso Jo se ar “E perché lo schedario ci dovrebbe aiutare?” chiese Rosa. 4 me “Guardiamo sotto la ‘ce’, come Cagliostro”, rispose Lombardo. F : Il dottore apri un cassettino. Al suo interne c’erano centinaia di schede. Rs Lombardo sfoglié le schede. L’aveva gia fatto migliaia di volte. ass 2 Dopo un paio di secondi si fermo. “Non é possibile”, esclamd. “Che cosa c’8?” demandd Rosa. : a II dottore tird fuori una piccola scheda gialla. “Un messaggio”, disse. f iat “Nascosto sotto Ja lettera “c’, come Cagliostro) -_ “Ben pensato” , commento Rosa. “E che cosac’ ‘escrito? 64 Cmpaunan macxa Lombardo ebbe bisogno di un paio di secondi per decifrare Ja calligrafia. Erano lettere piccole, precise e Seritte in modo molto elaborato. La calligrafia sembrava (juasi medievale. Una calligrafia cosi si incontrava faramente al giorno d’oggi. Ynpamnenue 57: 3axonsume cnedyinuue npednomenun. » Una lettera senza la f_ una lettera anonima. x Una lettera senza Pi consegnata, eit non pud essere . Chi riceve una lettera senza il f. Paga una multa al postino. » Una lettera scrittaa mano conunac _ _ — poco chiara é illeggibile. . La persona che spedisce una lettera si chiama “Eun messaggio del vecchio”, disse infine Lombardo. “Ha scritto: ‘Complimenti, dottor Lombardo. Sapevo the avrebbe trovato il mio indizio. La prego di scusare {inta segretezza, Lei per noné unico a voler scoprire il mistero di Cagliostro. Per questo devo usare molta frudenza. E veniamo ora al primo indizio. Come Lei ‘®, Cagliostro aveva ai suoi tempi continui problemi €6n la polizia. Per tale motivo ha nascosto Ia ricetta della sua formula segreta in Inoghi diversi. In base alle inle ricerche la prima parte della formula é nascosta in {i posto molto vicino. pp YueGuetu demexmus & Yapaxnenue 58: Kaxoe mecmo umeemca @ audy? & 1. un posto dove andare a prendere un caffé: B 2. un posto dove vedere un film: C __ ; 3. un posto dove nuotare in citta: P - z 4. un posto dove vedere una partita di calcio: Bess i y 5. un poste dove prendere il treno:S_ 6. un posto dove comprare le medicine: 7. un posto dove andare d’urgenza quando si é feriti: BE io 8 E | 8. un posto dove aspetrare l'autobu: i 9. un posto dove andare a ballare:D La dove andavano a scuola i carmelitani. Chieda al leone che legge. Vaiutera!’” a a “Come, prego?” chiese Rosa. “Questo @ quello che ¢’é scritto?” Lombardo si strinse nelle spalle. Yapammexue 59: Mlepesedume cnosa 8 cKobKax & Hd UManbAHCKUE ASbIK. yn ho |i = “(1.ci0B0 3a cnoBo) ss ee ae of i minima idea di quello che significhi. Al vecchio pia i igmi.” evidentemente parlare per enigi d j Rosa annui. “Probabilmente in questo modo vuoll (2. mpenorspatute) che qualcun alti Cmpawnan macra Scopra il segreto. Ha fiducia nelle sue qualita Winvestigatore, dottore.” Lombardo scosse la testa G “Ma io sono uno studioso, non un (4. nevexrup) Ym “Per quanto possa giudicare, i due (5. npodeceun) hanno dei punti in comune, Sia lo FS Scienziato che l’investigatore devono risolvere un grosso (6. saranxa) _ basandosi su un paio | @informazioni. Quindi rifletta bene, dottore!” Lombardo rifletté. In effetti, le parole “seuola” ¢ “ordine Carmelitano” sembravano andare insieme in qualche modo. Ma in che modo? “Ci sono!” esclamo. “Questa potrebbe essere la (7. pewenme) dell’enigma!” penntenbHo) “Allora, mi dica!” chiese Rosa curiosa. “Nel quatticre di Dorsoduro c’é una “scuola’ del ordine Carmelitano, Un edificio antichissimo. Ci Sono passato davanti migliaia di voite.” Mcommissario Nicoletti rifletté, A Dorsoduro ci andava di rado. Ynpamnenue 60: 3amenume credyouue Hapesus fywecmeumensueim c npednozou, 1. continnamente in corilinuazione ace a atl ee eos = cal alec ely 2. personalmente 4, affettuosamente Vue6norti demexmus 5. silenziosamente 6. istintivamente 7. generalmente 8. attentamente “Bene”, disse, “questo potrebbe essere il luogo ie dobbiamo cercare. Ma che cosa c’entra il ‘leone cl a eae tly Pa sospird. “Non ne ho la quinn idea, ma forse lo scopriremo quando perene “Va bene”, disse Rosa e parti di cors: “Dove vuole andare?” le chiese Lombardo andandole dictro. ei “A prendere la giacca, dottore. Si sbrighi! Ynpamnenue 61: Kaxue enazonvt u cyusecmeumenbbie obpasyiom napei? D a) macchina 1. giacca 2. enigma O b) chitarra 3. suonare Oc) ae ‘ OS 1 4. mettere in moto Od) capelli e 5. pagare U e) scherzo | 6. fissare Of) appendere = 7. apparecchiare O g) risolvere : 8. tagliare Ch) appuntamento 9. fare O i) tavola wit Cmpawnaa macna Il dottor Lombardo scosse 1a testa. Poi segui il Commissario. Nessuno dei due aveva notato l’uomo di bell’aspetto che era seduto al tavolo vicino, Vuomo richiuse il libro che stava leggendo e segui Lombardo. Sorrideva sicuro di sé. Quando Lombardo e it commissario Nicoletti uscirono dalla biblioteca faceva gia buio. Era una notte stellata. La luna si specchiava sul canale, La superficie dell'acqua sembrava uno specchio nero. “Che bella serata”, disse Rosa. In genere lavorava cosi a Jungo in ufficio che solo dirado riusciva a godersi la serata. E quando fmalmente tomaya casa, andava quasi sempre a letto per la stanchezza, “Si, siamo fortunati”, sorrise Lombardo. “Quaie altra citta ha i canali al Posto delle strade?” Andarono alla fermata del vaporetto e si misera ad ‘Aspettare. Ynpaxnenue 62: Hodvepxaume 8 mexcme umansauc- KUe 3k8UBaneHME! CnOB 8 cKOBKaX. (1. maitneni 2. 6nedsesit 3. cuan 4. sonuebHerit 5. ne- NOGKU 6. yeny6name 7. npuenex 8. kpuxu 9. mpan) Lombardo guard furtivamente il commissario. Aveva la pelle sempre un po’ pallida, probabilmente per via (el troppo lavoro in ufficio, Ma ora, alla luce della luna, il suo viso tisplendeva in todo molto affascinante. Lombardo si chiese quando fosse uscito ultima volta fon una donna. Rosa non mostra di aver notato gli ‘guardi del dottore. Lombardo era un po’ impacciato, | ree | a. YueGuut demexmus * 4 ma comunque un vomo attraente. E sembrava non avere problemi col fatto che lei fosse della polizia. Quasi tutti gli altri uomini invece ne erano intimiditi. Probabilmente avevano qualcosa da nascondere. Prima che potesse approfondire quest’idea, Rosa udi il rumore del vaporetto. Un paio di secondi pit tardi Timbareazione attraced. Lombardo e Rosa erano appena saliti sul vaporetto | quando sentirono delle grida dietro di toro. Si voltarono. Un gruppo di persone mascherate correva verso la barca. “Aspettate!” gridd una delle maschere. “Vogiiamo salire anche noi! Pazientemente I’'uomo sul molo attese che il gruppo fosse salito a bordo per dare al pilota il segnale di partenza. I! vaporetto si mosse. Le persone in maschera ridevano allegramente. Probabilmentesi stavano recando ad un ballo ¢ avevano ! gid bevuto qualche bicchierino di troppo. Yapamuenue 63: Vicnpassme Henpasunbhetii nopxdoK coe & Yembipex npedIOKEHUAX. 1. (Una costume in un sontuoso prosecco bianco ¢ nero offri a donna di Lombardo una bottiglia) 2. (un vuole Ne sorso?) “ ae. chiese un po’ ubriaca. “Ha una facia cosi seria - proprio a carnevale!” — Cmpawnaz nacxa ‘ estarerostcmmnirnri ven orerstaeengtnensst aveey “ Lombardo scosse il capo. “No, gentilmente. : La donna mascherata rise. “Pazienza! 3. (gia dire che bevuto Vuol ha!) grazie”, rispose a Sees IONE STE 205 4. (Con suo queste rivolgersi al parole tornd gruppo a) : Le risate si fecero pit forti, ottor Lombardo, Lei non ama mott ee chiese Rosa con un sorriso, pe eee * auene Lombardo. “Non mi piace dover legro solo bei i i cs perché é il periodo di carnevale, E Rosa si scherm). “Il tempo per festeggi: i i egiarlo, in ogni c: i ” Lombardo annui, ee Se eS: (oe I crimine non dorme mai.” Salto. Per questo vado sempre a letto cosi tardi.” ‘0 il carnevale, Ynpaxnenue 64: 0 + Onpedenume, ucmunnsr (+, Foxe (-) ssickazsisanun, eae 1. Le persone m: lascherate stavano andan ad un ballo. “e 2. Lombardo non B vede l’ora chi ivi i carnevale. eae Oo 3, Rosa Nicoletti non si perde mai un ballo in . of maschera. @-. Vue6neitt demexmus 4, 11 commissario va a dormire col tramonto. o 5. La donna in costume bianco ¢ nero era sobria. O i T un secondo. ae brusco, delPimbarcazione. i vaporetto aveva attraccato. II gruppo di persone mascherate scese rumorosamente. tae Lombardo e Rosa Nicoletti lasciarono per ultimi il tee ae disse il commissario. “Dorsoduro. E ora? To non conosco per niente questa zona. Ynpaxuenue 65: Mepesedume duanoe. 1. TIpocture, noxanyiicra! 1 copcem RUYErO 31eCb B Benenmu He sHato. Kak MHe MomacTb Ha KaTep JO Cau-Tono? 2. Buaure npuuan Ha Toit ctopoxe? Tam Bri MoxkeTe cecT na JiMHHO C. Byabte BHAMaTCBHEI, HE CAb- te Ha Karep B. Ox useT mpamo B Can-Jbkopaxc. = 3. Buserbi komnoctupywrt Ha 6opry? D 4. Het, na mpruane, repea nocanKoit Ha KaTep. Cua- a crmmporo nytu! 72 Cmpawnaa macKa ‘sp Il dottor Lombardo si guardd intorno. Anche lui ebbe bisogno di qualche secondo per orientarsi. Poi indicé un vicoletto non lontano dalla riva. Yapanenue 66: Zaxonyume npednomenus, ucnone3yn YyMenbuumensuyio dopmy. 1. Un piccolo vicolog un —yicoletto 2. Una piccola piazza 8 una 3. Una piccola strada é una 4. Una piccola casa é una 5. Un piccolo abito é un 6. Un piccolo bicchiere é un 7. Un piccolo armadio é un 8. Una piccola porta é una 9. Una piccola valigia é una “Se mi ricordo bene, dobbiamo andare per di la. E li che si trova la Scuola dei Carmini.” “Bene, La seguo, dottore. Ma ha idea di che cosa sia il ‘leone che legge’?” Lombardo sospiré e scosse la testa. “Continuo a non averne la minima idea. Forse lo scopriremo quando Saremo li” “Speriamo bene!” mormord Rosa ¢ ando dietro al dottore. I due non si accorsera di una figura che li seguiva in silenzio. Di tanto in tanto, alla luce della luna, il suo mantello mandaya bagliori rosso sangue. - 4 Yue6uvtit demexmus Poco dopo la Nicoletti e Lombardo furono davanti alla Scuola dei Carmini. Mentre ammiravano la stupenda facciata, apparivano tutti e due un po’ perplessi. “Ci siamo”, disse Rosa Nicoletti. “E ora?” “lnnanzi tutto vediamo se ci fanno entrare”, rispose Lombardo. Bussé al portone. Yopamuenue 67: Cocmaseme u3 6yke 8 cko6Kax cnoea u ecmassme emecmo nponycKos. Per un po’ non (1. scecusse) niente, Poi si sentirono dei passi csitanti. La porta si apri solo un po’. Un piccolo prete dall’abito nero guardé il dottore ¢ i] commissario. “Prego?” chiese (2. tiseante) _ ‘cosa posso esservi utile?” Tl commissario si raschié la gola e mostrd il tesserino della polizia. “Buona sera, padre. La prego di scusarci se La disturbiamo cosi tardi. Sono il commissario Nicoletti della polizia cittadina. E questo é il mio, ehm, (3. satesisten) , il dottor Lombardo.” Il prete diede un’occhiata diffidente al tesserino. “Lieto di conoscerLa, signora. Posso aiutarLa in qualche modo?” “Lo spero”, rispose il commissario. “Stiamo indagando su un (4, lodetti) . E pensiamo che qui “In che Cmpaumas macxa vi sia una (5. tricaca) Wt soluzione del (6. saco) che porti alla Qui, in questo (7. fecodiii) : - U sacerdote alz6 un sopracciglio. “Un delitto? Qui? Nefia Scuola dei Carmelitani? Non me fo immagin proprio.” “Non si preoccupi, padre”, disse il commissario Nicoletti. “Come Le ho detto, stiamo solo cereando una traccia importante. Possiamo entrare brevemente?” Ynpaxnenue 68: 0 Kaxot vacmu mena ude pevs? 1. In Italia, quando ci si saluta, si usa baciarsi sulle g 3. H fumo fa male ai p_ _ i 4, Il tovagliolo serve a pulirsi le 1 di bere. aire 5.Me_ __a prima —~€ €il “motore” del corpo umano. 6. La memoria umana é controllata dal Il prete si strinse nelle spalle. “Certo, Perché no.” Si fece indietro ed apri la porta. Lombardo e Rosa entrarono, Tr Vue6neitt demexmus ay. L’interno del palazzo era ancora pil lussuoso dell’esterno. Gli alti soffitti erano decorati con stucchi. Meravigliosi dipinti di soggetto teligioso ornavano le pareti. “Le pitture sono bellissime”, disse il commissario con ammirazione. Il prete sorrise. “Vero? Sono di Gianbattista Tiepolo. Sono state dipinte tra il 1739 e il 1744. Ma Lei noné qui per ammirare Je opere antiche, no?” “No, padre”, rispose Lombardo. “Cerchiamo qualcosa di preciso.” HE clos?” “Ln leone che legge”. Il prete si mise a ridere. “Un leone che legge? Perché non vi siete rivolti ad uno zoo per animali particolarmente intelligenti? O & uno scherzo di carnevale?” “Le assicuro che la cosa é seria e non si tratta di uno scherzo”, rispose il commissario Nicoletti. “Anche se mi rendo perfettamente conto di quanto tutto cid possa sembrare strano.” “E proprio cosi”, commento il prete. “Guardatevi intorno quanto volete. Io ho altro da fare. L'uscita la trovate da soli, Buona sera.” Con queste parole il sacerdote se ne andé lasciando soli il commissario e Lombardo. Lombardo lo guardo allontanarsi. “Lo capisco se non crede alle nostre parole. Forse il yecchio era scmplicemente affetto da demenza senile. Un leone che legge — una cosa simile non € mai esistita.” .* ‘ep Cmpaunan macka Ynpamuenue 69: fe umo Haxodumca? Haiidume coomeemcmayrouue napel. 1. piazza D a) fiori 2. fontana O b) tavola da surf 3. porto O ¢) monumento 4. 200 O d) vino 5. deserto Ce) benzina 6. stazione di servizio O fp pinguini 7. mare O g) pesci rossi 8. cantina Th) oasi 9. tabaccaio O14) navi 10. prato D 1) sigarette “Almeno guardiamoci intorno, prima di darci per vinti”. disse Rosa. Ma anche lei non sembrava troppo ottimista. Sospirando, i due si mossero. Osservarono ogni quadro, ogni scultura, ogni stucco. Qui e 1A scoprirono anche delle immagini di leoni. Ma nessuno di quei leoni leggeva. Dopo tre quarti d’ora avevano perlustrato l’intero edificio. Senza successo. ‘Non ha senso”, sospird Rosa. “In questo modo non ‘(roveremo mai !’indizio.” Lo credo anch’io. Smettiamo per oggi. Io sono stanco © mi fanno male i piedi”, si lament Lombardo. Un paio di minuti pit tardi Rosa ¢ il dottore erano di nuovo all’ aperto. “4, | Ci mt ead La luna illuminava chiaramente i canali, Da qualche IL dottor Lombardo fissava come ipnotizzato la facciata parte provenivano i rumori allegri di una festa di della Scuola. eiievale: ‘Che cosa Le succede, dottore: i ee ene del mistero”, rispose Lombardo con un nicki Ge: Poon aisnead anEta ED ilo di voce, i commissario Nicoletti lo guardé con Ce Su aheab sci? A interrogativa. “Che yuo! dire?” chiese, mbardo indicé la facciata di pietra. “Guardi un po’ lit” 1. I pavimento di legno sericchiola. = O Indicd una piccola decorazione di circa trenta {I 2, Ii telefono squilla. g “ee sale facciata della casa. Era un antichissimo | atau ae a iglione che avrebbe dovuto proteggere ledificio. | 4. La porta cigola. o Yapaxnenue 71: Nlepesedume npedromenua, §. La campana suona. o 1. 91 Ges nas sup poser x KuTOrpam «IEG. q i 6. La sirena urla. 0 phrase teeaesisan i | Js U'vento fisehiia o 2. Pasmepst pamkut 12 wa 10 cantumerpos. | 8. Il cuore batte. o na Shane MAO NORD HE) Tl | 3. # xymu1 nomKHno cpipa. i “Beati loro!” sospird Rosa. “Loro si divertono ¢ noi corriamo dietro a delle figure di fantasia.” pate ea pe See | Lombardo anni. “Se solo il vecchio fosse stato un po’ a aoe sampanounolt craniu nats KH- | pid précise.” i Improwisamente Rosa sentl un rumore. Si git. Le = —— AL + | era sembrato di sentire dei passi. Dei passi furtivi. . Buicora usropoau nontopa Metpa. i} “Tutto bene?” chiese Lombardo. ns Hl Rosa si guard® intorno. Il piccolo vicole era deserto. 6. Jax aecepra wie HyAHO 50 rpann Haioma Probabilmente si era sbagliata. O forse un topo aveva attraversato la strada. “Mi pare gia di entire i fantasmi”, disse stringendosi nelle spalle. | “Andiamo. Dottore 7. Taowans napKa apeuanuats Kanpatabix KUO MeTpoB. Cf a. Vue6uvni demexmus I medaglione rappresentava un leone alato che reggeva un libro! “Non é possibile!” esclamé Rosa. “Un leone che legge! O comunque un leone che tiene un libro. Che il vecchio intendesse proprio questo?” “Suppongo di si”, rispose Lombardo. “E ora?” chiese Rosa eccitata. “Che cosa facciamo a questo punto?” “Suppongo che il prossimo indizio sia proprio in quel piccolo leone. Ha per caso una lampada tascabile? E troppo scuro per leggere che cosa ¢’é scritto su quel libro in miniatura.” “Ma certo”, rispose Rosa. Aveva sempre una pila attaccata al portachiavi. La prese ¢ la porse al dottore. Ynpaxnenue 72: fJozadatimecs, 0 4em udem peus. (3io cnoxtococmasnsie cnosa.) 1, Ci butto la cicca della sigaretta. Paes Le ee E 2. Lo indossa chi non sa nuotare. s_ aa 3. Quando vado a teatro, ci lascio il cappotto. Co A 4. Ciappendo giacca ¢ cappello quando torno a casa. 5, Permette di attraversare sottoterra una strada con molto traflico. Cmpaunan macka 6, Ci lascio l’ombrello quando non mi serve. Beira. asen IP 7. In banca ci tengono i soldi al sicuro. € E 8. La metto nel videoregistratore per vedere in casa il mio film preferito, A “Tenga, prego. Non fa molta luce, ma ...” b: 8 sufficiente”, rispose Lourbardo. ccese la lampada tascabile e diresse il io di : ra sul piccolo leone. Sue ae chiese Rosa curiosa. “Sul libro che regge il leone ci St sono delle parol Ihinuscole. Incise nel metallo.” mene yy allora? Che cosa dicono?” chiese Rosa eccitata. Un momento. Ho bisogno degli occhiali.” Con Cpa Jentezza il dottor Lombardo infild la Mano nella tasca della giacca, tird fuori gli iali s¢ li mise sul naso. Berea Yapaxnenue 73: Kaxoe cnoso nanaemca nuuinum 4 cMbicnoBom pady? |, a) occhiali b) binocolo c) macchina fotografica 2. a) piccolissimo ¢) minuscolo b) invisibile 81 Vue6nsuii demexmua 3. a) distratto b) agitato c) eccitato 4, a) tenere b) dare c) reggere 5. a) costume da bagno b) due pezzi c) giacca 6. a) temere b) supporre c) immaginare Poi studio di nuovo Ia piccola iscrizione sulla figurina “Allora?” chiese Rosa impaziente. ns “Piano, commissario”, rispose Lombardo. ‘Sto facendo del mio meglio. Qui ¢’é scritto: La settima pianta cresce dove le gondole trovano ajuto’.” . “Come, prego?” domando Rosa. “E che significa? Lombardo si tolse gli occhiali. “Mi dispiace, commissario. Purtroppo non lo 80 neanch’io. Posso solo leggere quello che c’é scuitin. “Dove le gondole trovano aiuto”, ripeté Rosa. “E qual é poi la ‘settima pianta’?” Ynpamnenue 74: Bcmagsme emecmo nponyckos dav- Hote cosa. F (a) silenziosamente, 6) indovinare, c) riparano, d) formuta, e) stretto, f) etementi, g) copia) “Posso solo tirare a (1.) . Probabilmente la (2.) écostituita da diversi (3.) 2 abase vegetale. E il settimo di questi elementi é appunto una pianta che cresce ... dove Lei sa.” i “Il vecchio ci rende la cosa proprio difficile”, mormon) Rosa. Rivolse lo sguardo verso l’acqua dello (4.) canale ai suoi piedi. Una gondola avanzava Cmpawnan macxa (5) - A bordo c’era una (6.) _ in maschera. La scena avrebbe potuto svolgersi nel diciassettesimo secolo. “Un momento!” disse Rosa. “Potrebbe essere cosi!” == Il dottore la guardé curioso. “Che cosa intende dire?” = “Beh, ‘dove le gondole trovano aiuto’ potrebbe significare ‘dove si (7.) le gondole’. Io non sono un’esperta, ma in questa zona non ci sono pareechi cantieri? Per le gondole?” Lombardo rifletté. “Dire ‘cantieri’ é forse un Po’ esagerato. Perd ci sono Parecchie officine specializzate nel riparare Ie gondole. Lei ha ragione, forse questaé l'interpretazione giusta.” “Allora, che cosa aspettiamo? ” chiese Rosa che non vedeva l'ora di mettersi in azione. Yapannenue 75: Nodsepxuume npacunseeiil sapuanm. B 1. I meceanico/loperaio Tipara l’automobile rotta, 2. Sei freni non funzionano bene, porto la macchina all’officina/al distributore di benzina. a 3. Per accorciare i pantaloni vado dal sarto/ & dall’aggiustatore. = é 4. I] muratore/il falegname costruisce la casa. 5. Se parcheggio in sosta vietata, rischio che il trattore/ il carro attrezzi mi porti via la macchina, 6 Se i tacchi delle mie scarpe sono consumati, vado #= dal calzolaio/dallo scarparo. & 83 | Vue6urati demexmus 7. Quando un elemento del motore deve essere sostituito, il meccanico ordina un pezzo di ticambio/ una parte di riserva. “Aspettiamo una gondola”, disse Lombardo sorridendo. “La cosa migliore ¢ andarci per via d’acqua. Allora facciamo come i turisti e prendiamo una gondola. Non credo che il vaporetto passi da quelle parti.” Lombardo andé sulla riva del canale e cercd con lo sguardo. Nel periodo di carnevale anche a quell’ora ¢’erano parecchie gondole. Lombardo fece cenno ad un gondoliere. Un paio di minuti pit tardi Rosa e il dottore sedevano nella parte posteriore di una gondola. I! gondoliere lascié la riva. ‘A Rosa scappo un sorriso. “Sa che non sono mai stata in gondola?” disse. “Eppure sono nata a Venezia.” “Ha perso molto”, commentd Lombardo guardando il commissario negli occhi. Rosa sorrise imbarazzata. “Peccato che sia in servizio”, aggiunse. “Dove andiamo?”, chiese il gondolicre. “Al Rio San Trovaso, per favore. Dove si riparano le gondole. Sa dov’é?” L’uomo sortise. “Certo che lo so. Ci sono stato spesso con la mia gondola. A dire il vero, sarebbe ora che ci torni di nuovo.” SAd s aa Cmpawnan macxa ‘a eens cans cnet Ynpaxnenue 76: fepesedume npednoxexua. O6pamu- me sxumanue: cnoso “ora” (coome. “ore”) donxuo Nongumsca 8 Kaxdom npednoxenuu! |. Bpems ormpannsarsca. 2. Yeavaumes 3aprpa B 70 oe BpeMa. a ee 3. He ory orknaanreats Busi K TeGe. eas 4. Emy yxe aanHo Tlopa yXogHTb. Sanne ae 5. A Beerma crapatocs u36exars BPCMeHH MK. es 6. Mapxo sapa6atsrpaer 30 eBpO B 4ac. a el Sah 7. Mapnca pa6oraer yacamu. Sn ree ea Rosa inghiotti. “Sa nuotare, no?” chiese per scherzo Lombardo. Yapaxvenue 77: foduepxnume wecms oe, Komopeie Hanucane) c owubKod. Un paio di minuti, dopo la gondola attaccd ad un piccolo pontile. s Mini €, ay. 1 dottor Lombardo aiuté Rosa a scendere. Poi tin) fuori il portofogli per pagare il gondoliere. Quanto Le devo?” chiese. “Aspetti, sono ... nove curi.” “Nove euri?” ripeté Lombardo. “E un prezzo da usuraio! Per un paio di metri?!” Il gondoliere si strinze nelle spalie. “E il periodo di carnevale. E anche i prezi ne risentono, signore. Ma Le faccio un offerta: perventieuri L’aspetto e La riporto indietro. D’accordo?” Lombardo rifletté brevemente. Il commissario Nicoletti lo precedette. “Buona idea Non ci metteremo molto.” “Per me continua ad essere un usuraio — comunque, pazienza. Non ci resia altro da fare se vogliamo 11 commissario sorrise al dottore. “Via, non esageri, dottore. Dopotutto ha appena incassato 5000 euro.” Lombardo sospir®. Il commissaric aveva ragione. Era successo quella mattina stessa, eppure gli sembrava che fossero passati giorni. “Va bene”, disse infine. “Ci aspetti qui, d’accordo? Il gondoliere annul, “Ma si sbrighi. Non ho tempo tutta la notte. A carnevale faccio gli affari migliori.” Lombardo si limité ad annuire ¢ segui il commissario Nicoletti. Yuebuviti demexmus — Cmpaunan macka Ynpaxnenue 78: Onpedenume, ucmunnst (+) unu AOMH! (—) BbicKaabiaaHuA. 1. La corsa in gondola costa 9 euro andata e ritorno. 2. A Venezia, nel periodo di carnevale, tutto costa di pid. 3. I commissario Nicoletti é di Venezia. 4 . Le officine dove si ri i iparano le gondol nel Rio San Polo. eae a gondoliere sta in piedi nella parte posteriore del Igondoli di nell della ex . Rosa e Lombardo prevedono isi officine. una lunga visita alle Tdue isalirono un’ampia passerella di legno. A destra € a sinistra c’erano gondole in secca. Alla luce della tuna sembravano dei grandi pesci arenati. Questo posto mette un po’ paura”, sussurrd ee: a quell’ora le officine erano doserte. Solo fa ¢ 1A brillava una Iucina dietro alle fi j ee finestre delle i} Il commissario annul. Si guardé intorno. Era ancora febbraio e il terreno era gelato. Non ci cresceva proprio nessuna pianta. Hele cnosa. (a) bosco, b) alghe, c) erba, d) ros if i, Piputen a} doy 1) rose, e) cipressi, Ynparxnenue 79: Bemaseme auecmo nponyckoe dan- a 1. Nel ci sono moltissimi alberi. E 87 a. Yue6uwiii Oemexmus L € 2. Ai Caraibi i turisti prendono il sole ail *ombra delle In Toscana ci sono parecchi we protegge dagli occhi = |. In giardino un’alta indiscreti dei vicini. Mio marito mi ha regalato un mazzo di rose. ‘ Non mi piace fare il bagno in mare quando ci sono trappe B7.V. del vicino & sempre pit verde. uw eS “Nonso perché siamo venuti fin qui”, disse scoraggiata. “O forse vede qualche pianta, dottore?” Anche il dottore si guardo intorno. “No, purtroppo no. Forse le piante erano intese in senso simbolico.” “Un altro enigma, vero? Ma se é cosi, ic sono troppo stanca per risolverlo. Che cosa avra voluto dire il vecchio?” Lombardo respird profondamente. Sentiva freddo. Impossibile che in quella stagione crescessero dei fiori. A meno che non si trattasse di ... piante sempreverdi. Lombardo osservé Ja facciata di una delle capanne. Poi rise. “Ma certo! Ci siamo stati davanti tutto il tempo. Commissario, guardi!” Rosa Nicoletti alz6 gli occhi. Il dottore indicéd eccitato la facciata della capanna davanti a loro. Era completamente ricoperta d’edera. Lombardo si avvicind, strappo un paio di foglie d’edera | ¢ le agitd con aria trionfante. om Cmpawnan macka Yapamnenue 80: K : Kaxue cywecmeumenoe ee Hele U enaeonel 1. vincitore Ca) inquinare 2. piante Ob) scorrere 3. smog Oc) remare 4. attore Od) trionfare 5. stelle Ce) crescere 6. acqua Of) recitare 7. gondoliere Og) brillare “Il vecchio deve aver inteso i : Proprio questo.” ‘Ma questa é comune edera.” Porabardo si strinse nelle spalle. “Pud darsi. Forse pero produce un effetto speciale insieme agli altri ingredienti della formula. Chi lo sa?” a F oe Scosse la testa. “A questo punto sembra q st che Lei creda a tutte quelle sciocchezze sul sier dell’immortalita.” 2 “Ma no, certo che no”, ri ie no ae » Tispose Lombardo con Perd non ne era pith Pill tanto sicuro. Voleva aggi a iegiungere qualcosa quando, nella tasca della sua giacca, Aine a Era il cellulare. i “Oh, mi scusi”, disse ti ii s » disse tirando fuori i! telefoni: Lombardo accosté il cellulare all’orecchio. Chi a tae sichiese. Normalmente riceveva poche telefonate al celtulare. E poi non a quell’ora. Pronto”, disse nel ricevitore. a i YueOnei demexmus oy 8 nrc hrpaunleaeni | Fe 5 HUA. ; oe : eee re 4. Un uomo che riceve una notizia inaspettata & 1. Tne Grwxaituras TenedonHas 6yaKa? a + a 5. Unuomo che tossisce e starnutisce & . Bs 2. Tmnws sansa. Il vecchio all’altro capo della linea tise. “Non crederd che affidi un lavoro a qualcune senza prima aver preso esatte informazioni sul suo conto, caro dottore. Ma lasciamo perdere ... Suppongo che ite Paine ae eer ens nel frattempo abbia trovato il settimo elemento.” . Tp > 3. Y nac ecrs Temeoutas KaprouKa B 15 enpo? Ynpamnenue 83: Beryepxnume vembipe npednomenus, i Komopele nensiomca 30ecs nuwHuMU. Una voce roca tossi all’altro capo della linea. “La prego di scusarmi, dottore. La mia salute noné =~ “Ehm, si, credo di si”, tispose Lombardo un po’ delle miglori.” insicuro. “Noi...” It vecchio lo interruppe. Era il vecchio! Sapeva quello che stava facendo il gondoliere. | “C-Come conosce il numero del mio cellulare?” “Non abbiamo molto tempo, dottore. L’edera non era | demandd Lombardo sorpreso. “Non é nell’elenco difficile da trovare e sono sicuro che anche lui ne abbia | telefonico.” ormai un paio di foglie.” | “Lui chi?” chiese Lombardo meravigliato. Ma it | vecchio ignord la sua domanda. “Deve mettersi subito alla ricerca del pro Yapaxnenue 82: Jaxonyume npednoKeHua, ucnonbsyn Oannere mpunazamensibie. ee simo il (a) impaziente, b) sorpreso, ¢) bugiardo, d) indeciso, ingrediente. E questa volta la cosa non sara cos! facile, e) raffreddato) Si tratta di un sacchetto di pelle. Lo troverd dove la 1. Un uomo che non sa o non vuole aspettare & Speranza sulla carta passa ai sospiri sull’acqua. La | ; saluto, dottore.” : | oi ions Cheon dice inventing = OR “Un momento! Aspe” gtidd il dottor Lombardo nel EB 1 a3 a ss é ricevitore. ‘ i 3. Un uomo che esita prima di fare qualcosa ¢ Troppo tardi. 11 veechio aveva gid riattaccato. Una e | mosca si mise a ronzare. eB 1 we. VueGuut Gemexmus “Che cos’é successo?” chiese il commissario. “Chi ha chiamato?” Le veniva da urlare. Eppure non stava piovendo. 3 Lombardo scosse il capo. Gli enigmi de! vecchio stavano comin-ciando ad urtargli i nervi. Ynpaxnenue 84: loduepxuume npasuneieti nepeaod. 1) “Luisa ha i nervi” osHayaer a) Y Jlynser Kpenkue Hepsnt b) JIyu3a B uioxom HactpoeHun. 2. “Nervi a posto!” osHavaer a) Coxpanaiire cnoxolicrene! b) He Hepsupyit mens! 3. “Marco ha i nervia fior di pelle” osnayaet a) Mapxo xopouio ananeet coGoit. b) Mapko — KoMox Hepsos. Poi riferi al commissario Nicoletti le misteriose parole del vecchio. “Che cosa avra voluto dire?” chiese Rosa perplessa. “Non lo so”, rispose Lombardo. “E perché poi il vecchio parla sempre per enigmi?” Tl commissario si strinse nelle spalle. “Suppongo abbia paura di avére il telefono sotto controllo. O che le sue telefonate, dottore, vengano intercettate.” ae “Le mie telefonate? Lei vuol scherzare, commissario. “Niente affatto”, rispose Rosa. “I telefonini sono Cmpaunan macra Incredibilmente pratici, ma anche uno stupido pud Intercettarne Ie telefonate. Basta avere le ‘pparecchiature giuste. E chiunque puo procurarsele, Se ha i soldi per pagarie.” “Lei allora crede che if nostro misterioso inseguitore Abbia intercettato le mie conversazioni al cellulare?” “E possibilissimo”, si limit a rispondere Rosa. Layorando nella polizia non si meravigliava certo di luna cosa del genere. “Eora che facciamo?” domandd Lombardo. Rimise il telefonino nella tasca della giacca, non senza avergli prima lanciato uno sguardo diffidente, “Propongo per prima cosa di tornare indietrn Sempre che il gondoliere ci aspetti ancora ...” Lombardo si mise in tasca un paio di foglie d’edera e segul il commissario fino al canale. Ynpamnenue 85: 3anonuume nponycku, ucnone3ya noOxodauue cosa. (a) affari, b) appena, ¢) impaziente, d) passi, @) ondeggiando, f) ombra, 9) fretta, h) Calma) Il gondoliere li aspettava sulla tiva fumando | (1) una sigaretta. “Finalmente”, esclamé quando vide la Nicoletti ¢ Lombardo uscire dall” (2.) . “Per poco rei partito senza di voi!” “Eccoci, veniamo. (3.) ia “Lei parla bene”, ribatté il gondoliere. “Non @ Leia perdersi gti (4.) migliori dell’anno.” ‘pS 93 i _ Cmbawnaa macxa ee. Vue6need demenmus i “8° over nese SREET IANS SEZESN RON DN SINE AETHER RESTS OPONGASSNS SF _ “E molto semplice, signore. Conosce il Palazzo Ducale in Piazza San Marco?” : | @ raggiunsero la gondola. Avevano (6.)_ “Corto”, rispose Lombardo. Era uno degli edifici! pit | ©) fatto in tempo a salire che il gondoliere riparti. Aveva Reser ait belivatite au i © veramente (7.)___—= ; : “Come forse sa, era (3.) tradizione/obbligo in passato | = Qualche secondo dopo la gondola si muoveva ; " attaccare all’ingresso principale de! palazzo (4.) degli i (8) sul canale. __ Appunti/dei biglietti con le richieste rivolte ai dogi.” ___ “E vero!” esclamé il dottor Lombardo. Perché non ci era arrivato da solo? (5,) Anni/Secoli prima, gli abitanti Con (5.) ____ veloci Rosa ¢ Lombardo | “Se va ancora pit veloce mi fara venire il mal di mare”, | si lamentd Rosa. A , : di Venezia mettevano per iscritto preoccupazioni e Lombardo aon! senna: Hineievaiaspases gooc (6.) sogni/desideri su dei (Geisel che Ase | oe eee la carta passa ai sospiri sull’acqua all'ingresso del palazzo, nella (7.) speranza/volontA che Che vorra dire?” | U doge ne tenesse conto. | Il gondoliere si giro verso Lombardo. ____ “Perquesto quell’ingresso era (8.) chiamato/nominato “Mi scusi, signore: ho sentito per caso le sue paroie allora anche ‘Porta della Carta’!” Non soa che gioco giochiate voi due, ma questo enigm | é piuttosto facile da risolvere. Almeno se sié della zona, Tcommissario e Lombardo lo guardarono meravigliati “Che intende dire?” chiese Rosa stupita. | “Quindi la speranza sulla carta sono i foglietti che venivano attaccati sulla Porta”, annui Rosa. “Capisco. Ma la seconda parte dell’enigma? Dov’é che la spe- fanza passa al sospiro sull’acqua? E una frase poetica, Ynpaxuenue 86: Modyepxiume npasunstoiii sapuanin Es pains (9.) senso/contenuto, se vuole la mia e “Beh”, disse il gondoliere. “fo porto a spasso tullh Wilavi, sonora, @ proprio facile. E chiaro che si traita & Varmo ituristi peri canali. E pitt gli parlo delle bellez” ay” ponte dei Sospiri!” di Venezia, pit sono generosi con (1.) sli asseeni/I| WT ornbardo si batt’ la fronte col (10.) dorso/palmo mance. Capisce?” della mano. Ul gondoliere fece l’occhiolino divertito a Lombardo ¢ “Chiaro! Avrei dovuto pensarcianch’io. Pud portarci A?” Rosa. f Il gondoliere tese la mano. “Volentieri, signore. Al “Capisco”, disse Lombardo. “Ma questo cli prezzo di... diciamo ... 50 euro in pit!” (2.) c’entra/ci va con enigma?” 94 95 &- 96 VucGuviit demexmus Yapaxuenue 87: Jamenume ykazanHele cnoga nodxo- Gatumu CuMoHUMaMU 8 CKOBKaX. (a) circa, 6) costumi, c) giungevano, d) la Spensieratezza, e) portare, f) i contorni, g) proibito, fh) velocemente) Di buon umore, il gondoliere impiegd (1. pit o meno) mezz’ora per (2. condurre) il dottore e il commissario a Piazza San Marco. Alla luce argentea della luna Lombardo e Rosa Nicoletti potevano gia riconoscere (3. le forme) del Palazzo Ducale. “Non pud remare un po’ pil (4, rapidamente) 2” chiese il commissario impaziente. Il gondoliere scosse la testa. “Lo sto gia facendo, cara | signora. Si calmi.” risate ¢ musica (5. venivano) da Piazza San Marco. Nel periodo di carnevale la Piazza era il centro dei festeggiamenti. Anche a quell’ora tarda c’erano ancora dozzine di persone in maschera. Mentre la gondola si avvicinava, Lombardo poté distinguere gli stupendi (6. abiti) delle maschere, Molti di quei costumi erano ispirati a quelli originali del Medioevo. Il carnevale a Venezia aveva una lunga tradizionc. E dire che per 200 anni era stato (7. vietato) Rumore di Cmpawnan macxa 7 ANapoleone e alla Chiesa infatti (8. Vallegria) del carnevale nella citta lagunare non piaceva per niente, a Ee Solo nel 1978 il carnevale venne reintrodotto \icialmente. Da allora, nei dieci giorni precedenti il mercoledi delle ceneri, lintera citta era dedita ai lesteggiamenti. Yopmknenue 88: Ucmunner (+) usu nomees (-) evicka- iaaHua? 1, Il Palazzo Ducale é dietro Piazza San Marco Q 2. A Venezia il carnevale si festeggia da ben 200 anni. 4, Napoleone amava i baili di camevale. 4, Il carnevale si festeggia fino a mezzanotte. 5, Le maschere di oggi assomigliano spesso a quelle medievali. 6 Rosa e Lombardo si godono Ja romantica gita in gondola. 7, Il mercoledi delle ceneri & Pultimo, giorno di carnevale. Qualche sfortunato perd doveva lavorare anche in quei glomni. TI dottor Lombardo e il commissario Nicoletti per esempio. ‘ Impazienti, i due facevano fretta al gondoliere. Finalmente Ja gondola raggiunse l’antichissimo Ponte dei Sospiri. *Siamo arrivati”, disse il gondoliere. “Ecco il Ponte dei Sospiri. &- s 3. Tuxo! VueGnori demexmus Collega il Palazzo Ducale con le prigioni dall’altra pail¢ del canale. Per questo si chiama cosi. In quelle prigion| furono rinchiusi personaggi famosi. Casanova, pet esempio, che perd riusci a fuggire. E poi ...” Il commissario Nicoletti gli tolse la parola di bocca Ynpamnenue 89: 3axonyume umansadckutl nepesod 1. Yaauni! In bocca al 2. A ue npuBepewmeniii. Sono di bocca in bocca! 4, Ou yulén Hu c uem. & restato a bocca 5. A tak w pacxpbui por. Sono rimasto a bocca “Basta cosi, amico. Noi non siamo turisti. Conosciany) gia la storia della nostra citta.” Il gondoliere sorrise. “Va bene, cara signora, E un} malattia del mestiere. Sono cosi abituato a mostrare | citta ai turisti che, non appena vedo un edificio famow, comincio subito a raccontarne Ia storia.” “D'accordo”, disse Lombardo. “Mi dica piuttos\) come facciamo ad arrivare IA sopra.” Hl commissario guardé in alto. La gondola si trovav ora esattamente sotto il Ponte dei Sospiri. Il probleny era solo che il ponte stava a otto metri buoni sul livell dell’acqua. E il vecchio, al telefono, aveva detto che | sacchetto si trovava sulla parte inferiore del pont Lombardo si guardé intorno. Cmpaunas macka er sta . A destra ¢ a sinistra dello stretto canale si clevavano Verticali le facciate del Palazzo ¢ delle prigio! “Ci dovremo arrampicare”, disse il commissario. “Ci?” chiese Lombardo con un certo timore. Diciamo che ...”, lo tranquillizzd Rosa, “... io penso di essere pid in forma di Lei. Dopotutto mi alleno regolarmente con la polizia.” “Ma come pensa di farcela?” chiese Lombardo Rosa indicé la facciata della prigione. “Beh, la facciata € di mattoni. E ci sono abbastanza decorazioni che Possono servirmi da appiglio. Almeno spero ...” Yapaxnenue 90: Haiidume coomeemcmeua. 1. muro OD a) tegole 2. monumento OD) oro 3. collana O c) ghiaia 4. tetto O 4) mattoni 5. cancello Oe) marmo 6. viale del giardino Of) roccia Sh Y 7. montagna © g) ferro = & una follia”, disse Lombardo. “Non ce la fara mai.” ‘Non se non ci provo. Puo awicinarmi la gondola il pit Possibile alla facciata?” chiese al gondoliere. “Certo, Ma rischio di graffiare la vernice della gondola. Che ne dice di un supplemento assicurativo? Diciamo «.. altri 50 euro.” Lombardo alz6 gli occhi al cielo. “A questo punto, euro pil euro meno ...” i A YueGnerti Jemexmus Lombardo tiré fuori il portafoglio e mise in mano all’uomo un biglietto da 50 euro. Se continuava cos dell’acconto di 5000 euro presto non sarebbe rimasto pit niente. “Forza, presto”, disse Rosa. Il gondoliere fece sparire fa banconota nella tasca dei pantaloni. Poi avvicind con attenzione la gondola alia facciata. Rosa si mise in piedi con cautela. La gondola ondeggi Tl commissario fece un profondo respiro. Poi si chind in avanti e incomincid ad arrampicarsi. Ynpaxnenue 91: Hatidume nuwHee cnoso 8 cMbICnO- 80M pady. 1. a) pazzia b) follia c) rischio 2. a) riuscire b) provare ¢) tentare 3. a) scomparire _b) sparire c) chiarire 4. a) rompere b)spalancare c) danneggiare 5. a) restare b) spostare c) rimanere 6. b) supplemento _b) aggiunta c) acconto 7. a) girarsi b) ondeggiare —c) oscillare 8. a) sicurezza b) cautela c) prudenza “Ce la fa?” chiese Lombardo preoccupato. “Devo farcela!” rispose Rosa. Respirava a fatica. Come un ragno umano si arrampicava centimetro per centimetro. Con attenzione cercava appigli per le mani e i piedi. Per fortuna le fessure tra i mattoni erano abbastanza ampic Cmpawnaa macka da poterci infilare le dita. Peré la facciata era liscia e scivolosa. E poi conti-nuava a fare freddo. Il commissario sentl che le sue dita, lentamente, si intorpidivano per il freddo. Comunque era gia arrivata a meta strada. Lo specchio d’acqua del canale era a circa quattro metri sotto di lei. Con cautela guardé in alto. Era troppo scuro perché potesse distinguere gid quaicosa sulla parte inferiore del ponte. Improwisamente la mano sinistra le scivold. Rosa urld. Un tuffo in acqua non Pavrebbe certo uccisa. Ma, con quel freddo, non sarebbe stato divertente finire nel canale. Pernon parlare poi delle condizioni dell’acqua. “Commissario! Faccia attenzione!” gridd Lombardo Spaventato. La sua voce tradiva una vera preoccupazione. Disperata, Rosa cercé di tenersi. All’ultimo minuto riusci ad aggrapparsi ad un’altra fessura. Sotto di tei il gondoliere scosse la testa. Ynpaxuenue 92: flodvepkiume npasunsxesii eapuanm. “Se ci vedono”, si lamentd, “perdo Ja (1.) patente/ licenza.” Rosa non lo ascoltava. Se non si fosse sbrigata, le sue dita sarebbero presto diventate troppo (2.) rigide/ pesanti per poter continuare ad arrampicarsi. Si fece forza ... centimetro per centimetro, mattone per mattone. Ae “e +01 VYue6uwi demexmus I minuti sembravano non (3.) correre/passare mai, ma alla fine ce la fece. Aveva raggiunto la parte inferiore =. del ponte. “Grandioso!”, esultd Lombardo (4.) sotto di lei/in basso a lei. Rosa non osd guardare gid. Da sotto, il ponte non sembrava tanto alto. Si chiese se l’acqua del canale fosse veramente cosi (5.) profonda/alta da attutire una caduta. Meglio non pensarci, si disse. Con attenzione, (6.) porté via/staccd una mano dalla parete e prese la sua piccola lampada tascabile che aveva infilato prima sotto il (7.) braccialetto/cinturino dell’orologio. Lentamente sfild la pila, l’accese ¢ se la mise tra i denti. In questo modo poteva (8.) risplendere/illuminare il ponte senza usare le mani. “Non é astuta?” commenté orgoglioso Lombardo da sotto. “Riesce gia a vedere qualcosa?” chiese poi rivolto verso Palto. Rosa mosse la testa. II raggio della lampada scivold sulla superficie inferiore del ponte. Yopamnenue 93: Kaxoe kasecmao Kakomy xueomHowy npucywje? Bemaesme wazaanus MugomHbIx 8 nponycKu. (a) serpente, b) volpe, c) zanzara, d) elefante, e) leone, f) lumaca, g) aquila, h) leopardo) 1. Astuto come una 2. Lento come una 3. Dalla memoria lunga come un 102 Cmpaunan macra 4, Forte come un 5. Dalla vista acuta come un’ 6, Infido come un 7. Veloce come un 8. Fastidioso come una “Mm-mmh”, rispose Rosa. Con la pila tra identi non poteva parlare bene. Poi si irrigidi. “C’é qualcosa appeso!” mugugnd. Rosa poteva vederlo bene. Sotto il ponte c’era un Piccolo gancio. E attaccato al gancio c’era ... un Sacchettino di pelle martone. Proprio come aveva detto il vecchio. “Come? Che cosa c’é?” gridd Lombardo. Rosa, con Ja lampada tascabile tra i denti, non poteva tispondergli. Inoltre aveva un problema: come fare 2 faggiungere il sacchetto? {1 gancio era distante appena lun braccio, ma Rosa doveva tenersi agerappata al muro con tutte ¢ due le mani. Eppure doveva provarci. Facendo attenzione, spostd in avanti ’equilibro del corpo e si schiaccié col busto contro la parete. Poi, con cautela, staccd la mano Sinistra. “Per l’amor del cielo, che cosa sta facendo?” gridd Lombardo sconvolto. “Finira col cadere git!” Ma Rosa lo ignord. A quel punto non poteva pit arrendersi. Giro ia testa in modo da illuminare con la pila il Sacchetto. Poi allungd con molta attenzione i] braccio sinistro. Vue6neitt demexm: ‘a Oe es i a. | 104 “Non ce la faccio a guardare”, disse Lombardo a otio metri sotto di lei. ee, Rosa si allungd ancora. Le sue dita erano distanti soi dieci centimeiri dal sacchetto. Solo qualche centimetro ... E poi ... con uno strappo tese al massimo la mano e afferrd il sacchettino. Ynpamnenue 94: Omeememe Ha sonpocer x mekcmy. 1. Perché Rosa non riesce a parlare bene? 2. Come fa il commissario a dirigere il raggio di luce sul sacchetto? 3. Con quale mano Rosa cerca di afferrare il sacchetto? 4. Riesce a prenderlo? 5. Di che colore é il sacchetto? 6. Lombardo é calmo? La pelle del sacchetto era fredda e fragile. Rosa stava gia per esultare quando la mano destra le scivold. Aveva perso la presa! , Per un secondo rimase sospesa tra il cielo ¢ Ja terra. Poi gridd. | Cmpaunan macxa La pila le cadde dalla bocca e Rosa precipitd verso il " basso. Il commissario cered ancora di aggrapparsi alla - facciata, ma era troppo tardi. _ “Commissario!” urld Lombardo dal basso. Rosa sentiva il vento freddo sulle guance. L'acqua si _ faceva sempre pitt vicina. Presto avrebbe sentito ancora _ molto pit freddo. Almeno il sacchetto I’ho preso, pensd testarda, Poi piombé contro la superficie dell’acqua. “Commissario!”, urld di nuovo Lombardo. Ma il commissario non Poteva pitt sentirlo. Vacqua si era richiusa sopra la sua testa. Lombardo si sporse sconvolto oltre il bordo della gondola. Dal punto in cui Rosa era caduta saliva solo qualche bollicinma d’aria. Improvvisamente Lombardo udi uno strano rumore. Era il rumore di un motore. Sulle prime il commissario Nicoletti non senti niente. Solo il rumore attutito dell’acqua che le si richiudeva Sopra. Poi il freddo la colpi. Per un minuto temette che il suo cuore si fermasse. Per la paura, spalancé gli occhi sott’acqua. Fu un errore, perché Vacqua dei canali di Venezia era {utt’altro che pulita. Il commissario senti un bruciore agli occhi e li richiuse subito. Per fortuna, I’acqua era veramente tanto profonda da attutire la sua caduta. Nonostante cid, non era un Piacere fare il bagno di quella stagione. Doveva uscire dill il prima possibile. Con un paio di rapide bracciate titornd a galla. .t a 10n: SA aKa Y Yue6uwit demexmus Yapaxnenue 95: Kaxoil enazon nodxodum K cnedyio- wuM npednomeHuam? (a) nuotare, b) sentire, c) tremare, d) socchiudere, e) preoccuparsi, f) galleggiare, g) spatancare, Fh) sporgersi) 1. Byrbiika IBIBeT 110 BOsaM KaHala. Oo 2. Kenna ripuenoumrace K mpepn. a Kapao 6ecnoKontcs 0 cBoeit Kovepu. a Myx4aHHa WMpOKo pacriaxHy OKHO. a Jlynmxn OpicTpo MiaBaer. oO Mapra nowyscrsosana serkyo pox. oO . Posa apoxkana oT xonoza. oO PeGeHOK MepeRecnsics CAMWIKOM CHAbHO. uepes Tlepwiia Gamkora. ao Continuava a tenere stretto in mano il sacchetto. Il commissario ormai nuotava gid in superficie. Cered di riaprire gli occhi, ma bruciavano ancora. “Commissario!” gridé una voce. Era la voce di Lombardo. “Tutto bene”, rispose Rosa ¢ sputd dell’acqua. “Non mi sono fatta niente. Aiutatemi a uscire!” Un minuto dopo senti una mano che la afferrava la sua. Ci fu uno strappo e Rosa fu tirata fuori dall’acqua. Poi fu sollevata oltre il bordo della barca. Soltanto ora, al contatto con I’aria, senti veramente freddo. eT Gmpaunan mace » Il commissario comincié subito a tremare. Ma non Importava. L’essenziale era il sacchettino che aveva in mano. Vagitd in aria trionfante. “Guardi che cosa ho!” gridd Orgogliosa. Rosa senti che qualeuno le strappava di mano il iicchetto. “Ehi! In modo meno rozzo!” protestd. Vipaxnexue 96: Hexomopwie asipaxerus He coom- femcmeyiom Geiicmeumensnocmu. Ommememe ux. |, Un’impresa grandiosa é un’impresa fuori del comune. o 2, Un uomo con la testa fra le nuvole é un _ Uomo al settimo ciclo. Oo 4, Un gesto rozzo & un gesto poco gentile. o 4, Una persona coi piedi per terra é una persona pratica. a §, Un tecnico competente é un tecnico con un campo di lavoro ben preciso. Oo 6, Una donna comprensiva é una donna che ha letto molti libri. o Cored di nuovo di aprire gli occhi. L'acqua sporca le bruciava ancora, ma questa volta ci riusci. Aveva ancora lo sguardo un po’opaco. Strizz6 gli occhi ® $i trovo davanti ... una maschera rossa! 107 108 YueGuwti demexmus Yopaxnenue 97: llodvepxnume cunoHumss K Cnosan 8 CKOBKAX. (1. certamente, 2. sfacciato, 3. meravigliata, 4. tirata fuori datl’acqua, 5. arrabbiatissima, 6. criminale, 7. ridacchi6, 8. i suoi sforzi, 9. barca) “La ringrazio molto, cara signora”, disse la maschera, “E stato molto gentile da parte Sua tirare gil da Ii sopra Ja mia propriété. Non ha sicuramente niente in contrario se me la riprendo?” chiese poi impertinente. Rosa la fissd stupita. Un paio di metri pid ina, abordo della gondola, c’era il dottor Lombardo. Lombardo guardé Rosa con aria colpevole. “Mi dispiace”, le gridé, “ma non abbiamo potuto farci niente. E venuto all’improvviso col motoscafo. L’ha ripescata prima che arrivassimo noi!” Rosa fissd furente il delinquente mascherato. “Non sia che é vietato usare il motoscafo a Venezia?” gli chie: “Ma non in casi eccezionali e di emergenza”, sogghignd l'uomo dietro la maschera. “E questo cra un caso di emergenza, direi. Ancora grazie per la sua premura. Ora peré devo pregarLa di lasciare la mia imbarcazione. Quindi, permette?” Luomo con la maschera rossa fece scomparire il sacchettino sotto il mantello. Poi, senza esitare, diede a Rosa uno spintone. Prima che il commissario potesse reagire, perse Pequilibrio. Un attimo dopo era finito in acqua. Fece ancora in tempo a sentire le risate dell’‘uomo mascherato. Poi l’acqua si richiuse sopra la sua testa Per fa seconda volta in quel giorno. Stava diventando Rd “Cmpaunan macra ‘S __ Secor =e “un’abitudine. Sott’acqua senti il motoscafo che si “allontanava, Poi riemerse. Con un paio di rapide bracciate raggiunse la gondola, dove Paspettavano ‘Lombardo e il gondoliere. I due uomini ajutarono il commissario a salire a bordo. Lombardo si toise il cappotto e glielo mise sulle spalle. Il dottor Lombardo Ja strinse con un braccio. [1 Commissario tremava di freddo, ma non Io diede a vedere. “Che cosa facciamo ora?” chiese Lombardo. Poi si rispose da solo. “Intanto La riportiamo a casa, Prima che si ammali sul serio.” Rosa scosse energicamente la testa, Luomo mascherato non solo le aveva rubato il Sacchetto, ma l’aveva anche spinta in acqua. I] Commissario era davyero furente. Pur tremando di freddo, nel suo intimo ribolliva dalla rabbia, Quel tipo ‘hon le sarebbe sfuggito cosi, Yapamnenue 98: Kaxue cnosa ceasanet Mexdy Cobol? |. spintone Qa) allegria 2. tisate Ob) paura 3. firma Oc) cadere 4. tremare Od) moto bollire De) tristezza delinquente Of contratto 7. casco Og) minestra 8. sospiro Ch) prigione 109 Cmpawnar macKa “eB Yue6nwrtt demexmus ee. “Non se ne parla nemmeno!”, gridé. “Inseguiamo quel delinquente. Perlomeno fino a scoprire dove si nasconde.” Lombardo fisso incredulo il commissario. “Ma come yuol fare?” domando. “Col suo motoscafo chissa dove sara ora.” Ynpamuenue 99: Bcmaseme smecmo nponycKos nodxo- Osuue cnosa. (a) fortuna, b) Vacqua, c) rinunciare, d) sospiré, a e) nascondiglio, f) fango, g) gas, h) almeno, i) scia, L) mormoré) “Non é detto”, (1.) Rosa. Indicd l’acqua. Lelica del motore aveva rimosso (2) lasciando una scia di fango. *Se ci sbrighiamo, possiamo seguire questa traccia prima che il (3.) si depositi di nuovo sul fondo. Con un po’ di (4.) la (5) ci porterd direttamente al 6.) dell’uomo mascherato. Quanto sa remare veloce, vecchio mio?” chiese al gondolierc. Quello sorrise. “Dipende. Una piccola mancia aggiuntiva potrebbe motivarmi. Diciamo ...” “50 euro?” (7.) il dottor Lombardo, “Diciamo piuttosto 100”, ribatté ’'uomo. Il dottore alzé gli occhi al cielo. Poi tird fuori un biglietto da 100 euro e porse la banconota al gondoliere. Quello la prese con un sorriso e Ja fece sparire in tase: “Adesso, perd, vada a tutto (8.) esclamé Lombardo. Se il commissario non siconvinceva.a (9.) all'inseguimento, (10.) questo doveva essere veloce. Lombardo era in pensiero per il commissario, Je cui labbra crano gia tutte blu. Ilcommissario Nicoletti perd non diede a vedere nulla quando la gondola si mosse. Ansimante per la fatica, il gondoliere immergeva il remo nell’acqua. Rosa stava a prua e osservava concentrata Pacqua davanti a lei. Per fortuna c’era la luna piena ¢ la scia di fango si distingueva abbastanza facilmente. Era bene che i motoscafi fossero vietati nei canali, pens Rosa. Cosi non c’era pericolo di confondere la scia dell’uomo mascherato con un‘altra. Inoltre a quell’ora i canali erano quasi deserti. Seguire la traccia del delinquente era in fondo un gioco da ragazzi. E del festo l’uomo non poteva lasciare il canale tanto facilmente. Bastava solo che Rosa facesse un po’ d’attenzione, nel caso il motoscafo imboccasse un braccio laterale. Dopo qualche centinaio di metri il gondoliere esclamd ansimante: “Non ce la faccio pit!” “Non provi nemmeno a pretendere un altro euro”, brontolé Lombardo. Rosa stava ancora a prua e fissava l’acqua. Il suo istinta di caccia era stato risvegliato e non sentiva quasi pid freddo. 412 = 2. Lo usa il gondoliere per » Vue6nwti demexmus Ynpamnenue 100: Jozadaiimecs, 0 ¥em udem pero, u Halidume KaKyesoe Cnoso. - lH contrario di falso. ERIS mandare avanti la gondola. sss . Ll tassista ¢ contento quando la riceve. Lo usa il cacciatore per sparare. Una casa di lusso. E Gira quando Velicottero & in volo. PB ctl esta . Le hanno sia gli uccelli che gli aerei. oO. - ay ~ Kiouepoe ciopo: Improwvisamente la scia di fango davanti a loro fece una curva. I] delinquente aveva imboccato un canale laterale. - “Stop!” gridd Rosa. “Da quella parte!” Indico un piccolo canale che si ramificava sulla destra. “II tipo é entrato in quel canale.” il gondoliere fece appena in tempo a girare la gondola. il piccolo canale laterale si snodava silenzioso alla luce della luna. “Strano”, disse Lombardo. “Questo canale non lo conosco per niente.” “Non mi meraviglia. Qui non c’é altro che qualche edificio cadente”, ribatté il gondoliere. “Non ci abita Cmpaunan macxa ~ | nessun, Tutt’al pid si sono rifugiati qui un paio di ratti.” Rosa annui. “E un ratto molto particolare. Che palazzo € quello piccolo, davanti a noi?” Il gondoliere si strinse nelle spalle. Ynpamnenue 101: Paccmassme cnoea a HY HOM nopadke. “Non ne ho la minima idea. (1. quando lo da E conosco vuoto) a “Ci vada, per favore. Ho un certo sospetto.” “Che cosa intende dire?” chiese Lombardo. “Pensa che P'uomo mascherato si sia nascosto Proprio li?” “Potrei ben immaginarlo”, assenti Rosa. “(2. Quel Passato sembra nel pazzo vivere) E cosa da tui nascondersi in un vecchio palazzo.” La gondola aveva raggiunto il muro esterno del palazzo. Era proprio cosi: (3. un piccolo ad motoscafo legato c’era il molo del delinquente) “Abbiamo fatto centra”, disse Rosa a bassa voce. “E ora?” chiese Lombardo. “(4. non Spero abbia entrare di intenzione) “No, certo”, lo tranquillizzd Rosa. “Grazie al cielo”, sospird Lombardo. Aveva gid temuto il peggio. “Prima di entrare ad acchiappare quel tipo, devo logicamente tornare a casa a cambiarmi, (5. Ora ci 113 &. POE 114 Vue6nwwi demexmua sfuggira 'uomo mascherato che & nascosto non sappiamo dove.) Lombardo scosse la testa. Non ci mancava che quello. Mezz’ora pid tardi il dottor Lombardo sedeva nel soggiomo del commissario, Sebbene abitasse al piano di sopra, Lombardo non era mai stato a casa di Rosa Nicoletti. I due si erano tutt’al pit incontrati per caso per le scale e salutati di sfuggita. Ynpannenue 102: Bsisepknume cem AuwHUX npuna- 20menbHeix. Rosa era in bagno e faceva una simpatica doccia calda. Lombardo aveva un po’ di tempo perguardarsi intorno. Lappartamento di Rosa era semplice, ma arredato con gusto. Lombardo si alz0 e si diresse verso lo scaffale dei libri. Rosa Nicoletti cominciava ad interessarlo e, per saper qualcosa di pili su una certa persona, era sempre informativo vedere che libri noiosi leggesse. ; Lombardo si era appena avvicinato allo scaffale cadente, quando si spaventd. Qualcosa di scuro era corso via sfiorandogli le magre gambe. Impaurito, Lombardo fece un passo indietro. Un gatto nero lo fissava interrogativo con gli occhi verdi Il dottore si chino e gli accarezzé la testa interessante. “Mi hai spaventato, piccolino”, disse. A Lombardo i gatti piacevano e quel gatto, in qualche modo, sembrava sentirlo. Comincié a fare le fusa. ae Cmpaunas macka ‘ “Oh, come vedo ha gia fatto conoscenza con Giuseppe. £¥ Ho Vimpressione che Lei gli Piaccia.” Lombardo alzé gli occhi arrossati. Il commissario Nicoletti stava sulla porta del bagno. Indossava un antichissimo accappatoio bianco. Con un asciugamano si stava asciugando i capelli. Era incantevole, penso Lombardo. “Giuseppe il gatto di casa”, sorrise Rosa. “Non solo mi fa compagnia, ma mi tiene anche lontani i topi, sa? To non sopporto i ratti.” “Nessuno li sopporta”, ribatté Lombardo. “Ma in casa non ne ho mai visti.” “Certo, ci ha pensato Giuseppe a farli seappare.” Lombardo rise. “Misono permesso di fare un té caldo, mentre Lei era in bagno. Ne vuole una tazza?” Ynpaxnenue 103: Kaxue npedmemsi mono yeudems Ha KyxHe? O11. tostapane OS. gabbia O 9. ago 0 2. saliera 06. cavatappi © 10. cassetto O33. strofinaccio O17. poltrona 11. pentole O4, fornello O18. bottone Gi 12. padella “Oddio, spero che il disordine in cucina non Labia spaventata troppo”, disse Rosa. “Ma una tazza di té la bevo volenricri. Molto gentile da parte Sua ... Mi ci vogliono ancora un paio di minuti perché i capellisiano asciutti.” 115 YueGuviti demexmus - Si sedettero al tavolo del soggiorno. Lombardo verso al commissario una tazza di té. Rosa lo ringrazid. “Fa proprio bene”, disse dopo che ne ebbe bevuto un lungo sorso. “E veramente un tesoro, dottore. Strano che non me ne sia accorta prima. E dire che siamo vicini da anni.” Lombardo arrossi un poco. Sperd che non si notasse. “Vuole veramente tornare in quel palazzo?” chiese dopo un po’. “Non sarebbe pili sensato chiamare i Suoi colleghi?” “No, non credo. Li conosco i miei ragazzi Prenderebbero d’assalto i! palazzo comportandosi come un elefante in un negozio di porcellane. E prima che ce ne accorgiamo Puomo mascherato sara gid fuggito dall’uscita posteriore. No, preferisco fare a modo mio. Ma non ¢’é bisogno che Lei venga, se non vuole, dottore.” Ynpamnenue 104: Onpedenume, xaxoii sapuaxm nepesoda senaemca npasumbHbIM. 1, Mio figlio ha fatto di testa sua. a) Moi corr 3actpaa rononoit. b) Moit cott puckopam cnoeit romoBoH. 2. Matteo ha fatto carte false per ottenere la promozione. a) Marreo nojuienall BaXKHEIe JOKYMeHTEI, TTOOET ero norpicnan. b) Marreo cuenan Bce Bo3MOXxHOE, UTOGBI ero TIO BRICHIIH. iH) 448 i) at Cmpaunaa macxa ‘pp ee eeeeeeeecnpnencrnsiniien 3. Alesame ho fatto fiasco, a) A npopamancs Ha oxzamene. 4 b) A cram oxaamen c xopouma pesynsraToM. : “Non ci Penso nemmeno a lasciarLa andare da sola, comunissario! Non voglio che Le succeda qualcosa. E Poi il vecchio ha dato a me Vincarico di trovare gii ingredienti di Cagliostro.” “Oh, é carino da parte Sua. E mi ha gid aiutato molto.” Rosa sorrise al dottore. Poi si alz6. “Mi vesto in fretta, POi possiamo uscire.” Con queste parole scomparve di nuovo nel bagno. Nenuscno dieci minuti dopo era di nuovo nei soggiorno. Ora indossava un paio di jeans e una semplice felpa grigia. Cid nonostante Lombardo la trové incantevole. Purtroppo non aveva il coraggio di dirglielo. Rosa si mise una giacca di pelle. Sulla porta si fermd ancora. “Trova che odori di acqua di canale?” chiese insicura. “Niente affatto”, rispose Lombardo rapidamente. “Ha un odore stupendo.” Yapamnenue 105: Kaxue anmonumsi o6pazyiom naps? 1. profumare a) elaborato 2. orribile Ob) scomodo 3. semplice Ce) smarto ht 4. sensato Od) puzzare sy 5. confortevole Ce) curare a @ 117 oe St | a. Vue6ueitt demexmus Cmpawnaa macka | ect saa nrc i nant a eine 6. vivace Of) stupendo hed 107: flodvepxuume cuxonumer x cnoBam i O g) decollare 8 cKO6Kax, yee g : iseneaio (1. certa, 2. matto, 3. crimini, 4. progettati, § -atfernite 5. un colpetto, 6. allarmarta, 7. una stradina, ' Nel frattempo si erano faite le undici di sera. 8. pis: importanti) Le strade di Venezia erano piene di gente mascherata “Non sono poi tanto sicura che quell’individuo sia con costumi a colori vivaci, che passava da un ballo veramente pazzo”, disse Rosa. Stavano attraversando | alaltro. i si un vecchio ponte di pietra sopra un piccolo canale. | Icommissario guardava Ja pianta della cittd che teneva “Mipare che i suoi delitti, finora, siano stati pianificati if in mano. abbastanza bene. E realizzati in modo molto razionale.” Lombardo corrugé la fronte. “E allora perché dice di riprendersi solo cid che gli appurtiene? Non credera sul serio che sia ’immortale Cagliostro, no?” Icommissario scosse la testa con decisione. “No, certo Con un po’ di abilita si poteva arrivare al vecchio palazzo senza usare la gondola. Male strade di Venezia erano un vero labirinto. Persino gli abitanti della citta rischiavano di perdersi senza una piantina. che no. Perché lo dice, non I’ho ancora scoperto. Perd Ynpamnenue 106: Kaxoe cnogo asnaemca nuuHum credo ugualmente che abbiamo a che fare con un delin- 8 CMbICAOBOM Ady? quente pericoloso, che non si ferma davantia niente.” 1. a) profumo _b) odore c) doccia Fee aa siecs es tisata_ secca. “Molto a jante”, disse. 2.a)minigonna 6) ombrello —_—c) felpa aan Tcommissario Nicoletti gli diede una pacca sulla spalla 3. a) foglietto —_b) pianta ey oak sta) per fargli coraggio. “Mi dispiace, non volevo metterl.2 == 4. a) costume —_b) crema Sy pencil! in ansia. Quell’individuo se la vedrA con noi.” Eo da bagno da sole . Ul dottor Lombardo inghiotti ¢ continud a seguire i) == 5. a) folla b) gente ©) spettatori commissario nel buio. Dopo qualche minuto erano 6. a) pesca b) assicurazione ¢) caccia giunti in un vicoletto solitario. If rumore della gente che festeggiava sulle piazze principali arrivava fin li | “Credo che dobbiamo andare in quella direzione”, solo attutito. disse il codinisaric, “E sicura che sia la strada giusta?” chiese Lombardo. Lombardo si massaggid la costola che gli faceva male. Sebbene conoscesse Venezia come le sue tasche, aveva “Nada pure avanti, io La seguo”, disse. perso anche lui l’orientamento. | 418 Od f VYueGuorii Gemexmus “Penso dist”, rispose Rosa. Ma la sua voce non suonava pit cosi sicura. Poi perd, alla luce della luna, vide balenare la facciata grigia del vecchio palazzo. Sierigeva sul canale quasi come una vecchia casa di fantasmi. Le finestre vuote fissavano la notte come gli occhi di un morto. “E Hi davantit” disse Rosa. Senza che lo volesse, la sua voce era diventata un sussurro. “Proprio grandioso”, commento Lombardo. In effetti, non avrebbe avuto niente in contrario se non fossero riusciti a ritrovare il vecchio palazzo. Il dottore non presugiva niente di buono. E poi avrebbe preferito trascorrere la serata con i] commissario. Davanti a un buon bicchiere di vino e a un bel piatto di spaghetti. “Allora andiamo”, disse Rosa distogliendo Lombardo dai suoi sogni. 1 due si awvicinarono al palazzo. Visto da fuori, sembrava deserto ¢ abbandonato. Alcune finestre avevano i vetri in frantumi, altre erano sbarrate da assi di legno. “Sembra che non ci sia stato pit nessuno da anni”, disse Lombardo. “Macché, da secoli.” “E proprio questa l’impressione che deve dare”, mormord Rosa. “Ma io non ci casco.” Yapamuenue 108: Ucmuntel (+)unu nomuer (-) abic- Ka3bieaHua? 1. Rosa da un calcetto a Lombardo per fargli coraggio. 0 190 Cmpaunan macka ‘a 2.11 dottor Lombardo conosce benissimo Venezia e non ha mai bisogno di una Pianta della citta. 3. Lombardo avrebbe passato pitt volentieri la serata a casa, davanti alla televisione. 4. I palazzo sembra abbandonato da secoli. 5. Per la paura, il commissario grida. 6. Rosa ha dimenticato a casa il casco. 7. Le finestre dei palazzo hanno le persiane grigie. Con rabbia decisa, Rosa apri la pesante borsa che aveva Portato a tracolla tutto il tempo. a ee 1a, eno chiese Lombardo ‘curioso. , , £ eee al at: rispose il commissario. Con queste parole tird fuori una sbarra di ferro, un pecciavite, un martello ed altri attrezzi. . mio”, disse Lombardo. “Che intenzioni ha?” F ei che ne dice?” demand6 Rosa sorridendo. Scassiniamo il palazzo!” Non durd motto e la vecchia serratura cedette. Con tino scricchiolio l’antico portone di legno si mosse. Lombardo aveva i brividi. “Rapina nel palazzo di un Principe”, mormord. “Prima, per una cosa del genere ii rischiava fa testa.” “Per fortuna non ci abita inci i 0 pil nessun principe”, disse Rosa. “Da circa 300 anni.” ] te iq Wit 1 A Veebuiet demeromus _ mpauman macxa “a 2 em | - Cautamente il commissario apri il portone. — Wpaxnenue 110: Bruuume emecmo nponycKoa i Nell’ingresso del palazzo faceva buio. La luce della 800 OaHHLIX 8 CKOGKAX Cros. juna non passava attraverso le finestre sbarrate. ¥ s Lombardo aveva la tremarella. “Brrr, sembra di stare ihun (1. xia6ume) er mobili ——_______ per mobili. E fa fleddo qua dentro.” Pe E ae Lombardo aveva (2. npan) . “Freddo come Muna (3. morana) », annui Rosa, Gird hcora intorno il fascio diluce. I palazzo era veramente Yapamnenue 109: llodvepxnume npasunbyel aapuanm. Rosa porté la mano alla cinta e tird fuori una lampada tascabile. Laitra era finita nel frattempo sul (1.) fondo/ pavimento del canale, ma, perfortuna, ilommissario (@, octasiin) ne aveva pareechie a casa. "Non sono sicuro che si Tl raggio di luce (2.) chiari/esplord Vingresso buio. 1! | » ea sulla ee eet) ‘ j pavimento era ricoperto (3.) da/di polvere _ TBembra che quinon sia venuto pid nessuno da anni.” f Poi ja luce illuminé una (4.) figura/persona bianca. “Io la vedo (7. xpyroit) », ribatté Rosa, / I dottore e il commissario trasalirono. Perun secondo __flldmind con ia pila il (8. semana) . “Guardi li!” cbbero (5.) Fimpressione/la vista che un bianco | Wembardo segui il suo (9. narxan) ie. zi a 0 ge fantasma si precipitasse verso di (6.) essi/loro. ei: era di lastre di (10. mpamop) j Poi i due respirarono di (7.)sollievo/speranza. Cid che jpaco, mpax) che ricopriva tutto lo faceva apparire li aveva tanto spaventati era solo un yecchio (8.) | tappeto/armadio sul quale era stata buttata (9.) una fIottore scopri allora le impronte di piedi! Qualcuno “2 coperta bianca/un accappatoio bianco. *fipassato da poco sulla polvere ¢ aveva lasciato delle Solo alla luce della lampada era sembrato perunattimo —_‘Mipronte. uno spirito del passate. ‘Abbiamo fatto centro!” esulté Rosa. “Deve essere stato {iit poce fa.” q > chi “Dio mio”, ansimd Lombardo, “Penso diessere troppo | B.adesso?” chiese Lombardo. | vecchio per tali avventure.” aa seguiamo le impronte. Faccia piano, dottore.” ij Rosa scosse il capo. “Sciocchezze”, disse. on me lo deve ripetere due volte, commissario”, i Il commissario continué a far girare il raggio di luce. a Lombardo. } Nell’ingresso c’erano dappertutto mobili ricoperti da tamente, senza fare rumore i due attraversarono i teli bianchi. ‘impio ingresso. Le tracce erano recenti e ben chiare. @. VYue6urtt demexmus E finivano all’improwviso. Esattamente davanti ad uni lastra di pietra incastonata sulla parete dell’ingresso, “Non é possibile”, esclamd Rosa. “Sembra che sia passato attraverso il muro!” “Vuol dire ... come un fantasma?” “§ciocchezze”, disse Rosa. “Anche se devo ammettere che quel tipo comincia a mettermi a disagio. Ma deve esserci un trucco.” Yapaxnenue 111: Cocmasbme uz 6yxe cnosa u acmageme smecmo nponycKos. Rosa fece (1. scavilero) il raggio di luce della lampada sulla lastra di pietra massiccia. Poi tasté Ia lastra con le (2. dati) “Forse é una specic di porta (3. gastere) plete a come si apre?” es ne ho aan idea”, rispose Lombardo. “Che cosa cé scritto li?” H dottore indicd aleune (4. rapteo) incise nella pictra. Non era facile (5. lefridecar) Finalmente i] dottore ci riusci. “E (6. tolain) . La (7. dirauzotne) pit o meno dice: l’ingresso é riservato al al buio. giusti.” : Perplessi la Nicoletti e Lombardo (8. sarovoserno) la (9. tarlas) di pietra. “Ingresso riservato ai giusti? Che cosa vuol dire? Lombardo si guardé intorno. Poi, vicino a lui, scopil qualcosa. 124 : | Cmpownan macka i “Mandi la luce in questa direzione, per favore”, disse. “Il commissario diresse il raggio di luce su un piccolo _Comé che si trovava alla sinistra del dottore, Era l’unico mobile dell’ingresso non ticoperto da un {elo. Sul comé c’era una statuetta di bronzo che ‘isplendeya alla luce della pila. La statua rappresentava una donna che teneva in una ‘mano una spada e neli’altra una bilancia. La donna -ayeva gli occhi bendati. “Ehi, questa signorina la conosco”, disse il dottor Lombardo. “E Ia dea della giustizia, non é vero?” “Proprio cos!”, annui Lombardo. “Penso che non sia Un caso, se la statuetta si trova direttamente vicino alla lastra di pietra. Guardi qui, commissario”. Il dottore indicé ia statua. “II metallo é lucido. Non c’é un granello di polvere.” “Strano”, mormord Rosa. “Che cosa significa?” Ynpaxvenue 112: Coomuecume cnosa U3 GBYxX KONOHOK. |. bilancia Da) arredamento 2. statua 1b) mano 3. comd Oc) peso A aspirapolvere Od) museo 5. pollice Oe) elettrodomesti Il dottore osservé pit esattamente La statua della giustizia. I piatti della bilancia non erano in equilibrio, Come su un’altalena, -B VueGuvtti demexrmus e —< “Un momento”, sussurré Lombardo. “Forse cisiamo 7 Cautamente spinse verso il basso con il dito indice il Piatto che si trovava pit in alto. x “Che cosa fa?” chiese il commissario corrugando |i fronte. al 9's OB “Faccio in modo che regni la giustizia, mettendo in equilibrio i piatti della bilancia. Vediamo che cosa succede.” or 2 , Il dottore ritrasse la mano. I piatti si trovavano ora alla stessa altezza. ; raph Ne Sulle prime non successe niente. Poi sisenti uno scatlo Nello stesso momento la lastra di pietra si spost6 di lato. Ynpamuenue 113: Bcmaesme Oaxubte cnosa emecmo = nponyckoa, (a) funzionato, b) sottoterra, c) tunnel, d) scala, e) nuvolette, f) mascalzone, g) cosa rara, h) via) Dietro apparve una specie di (1.} La Q) era libéra. = contenta che sia qui con me.” “Oh, era solo un’idea.” Ma ha (3.) quel (4.) Rosa illuminé il passaggio. Una stretta (5.) di pietra conduceya in basso. “Brrr, fa sempre pit freddo”, sussurrd Lombardo. . E ora andiamo ad acciuffare “Grandioso, dottore”, esulté Rosa. “Sono proprio é Cmpawnar macxa *Silenzio!” sibilé Rosa. Il pazzo con la maschera poteva essere gid molto vicino. Lombardo perd aveva tagione. Ad ogni passo, sem- brava che facesse pit freddo. Ormai dovevano essere (6.)_ . Evidentemente il passaggio portava nei sotterranei— una (7.) nella citta lagunare. Era cosi freddo che Rosa poteva vedere le (8.) del respiro davanti ai suoi occhi. T gradini sembravano non finire mai. Finalmente il commissario scopri davanti a se un rettangolo pil chiaro. Doveva essere la fine del tunnel, Spense la lampada portatile, “Che cosa fa?”, sussurrd Lombardo. “Da qui in poi dovra fare a meno della luce”, rispose Rosa a bassa voce. “Siamo quasi arrivati, credo.” In punta di piedi, il commissario ¢ il dottore scesero gli ultimi gradini. In effetti, la scala portava ad un Sotterranco dal soffitto a volta. T muri trasudavano gocce @umidita. C’era odore di marcio ¢ di muffa. Ma anche uno. Sconosciuto profumo esotico. Sulle pareti tremolava la fiamma di alcune fiaccole. Ynpamnenue 114: 3axousume cnedyioujue npednomenua. I. Dals ~ — 9 della stanza pendeva un lampadario di vetro di Murano, 2. I gorgonzola é un formaggio con una m asia a verdastra, Bp &. VueGumui demexmus = operti di 3. La scala di casa mia haig _ marmo. 4, Ho comprato dellef__ giardino durante la festa. ¢ per illuminare il A Rosa sembrava di ritrovarsi nel medioevo. I suoi occhi ebbero bisogno di qualche secondo per abituarsi alla luce tremolante. Poi il commissario si accorse che il sotterraneo non era abbandonato. Al centr dell’enorme stanza c’era una figura avvolta in un mantello rosso. Portava una maschera rossa. L'uomo mascherato stava in piedi davanti ad un grande tavolo. Sul ripiano c’erano diversi strumenti chimici. Era tutto un ribollire ¢ un sibilare. Yapaxnenue 115: Kaxue modu nomayiomca GaxHeimu ; npedaemamu? 1, sarto 0 a) rete 2. chimico 1 b) stetoscopio 3. cuoco Oi e) obiettivo | 4, insegnante D 4) forbici LAA te 5. fotografo De) trattore ‘@ 6. medico D 6) provetia ie = 7. pescatore D g) coltello 8, contadino 1 h) lavagna “Dio mio”, sussurrd Rosa, “Sembra di essere nella grotta di una strega!” mpawnaa macka -B EE ey meglio nel laboratorio di un alchimista”, disse mbardo. due erano timasti nell’ombra del tunnel. L’uomo con maschera non li aveva ancora notati. Era occupato rovesciare in una provetta una polverina dal sacchetto pelle. i ci Verso sopra un liquido verdastro. Silevd del fumo. liquido diventé blu. ‘uomo con Ja maschera esultd. “Ci sono! Il siero limmortalita”, gridd. “L’opera é compiuta.” ionfante, sollevd in aria la provetta. Wpomnenue 116: Kaxoti cunonum aennemca uwHue ‘Bcauicnosom pady? , a) maga b) alchimista c) strega | 2a) pelle b) cotone ©) cuoio | 3. a) scala b) cantina ¢) sotterraneo 4, a) gradino b) scalino ) pianerottolo |S. a) pazzia b) influenza c) follia *E completamente pazzo”, sibild Rosa. “E ora di porre fine a questa follia.” Con queste parole estasse una pistola dalla cinta. lon mi piacciono le armi da fuoco”, disse con tono (Quasi di scusa, “ma quel tipo é terribilmente pericoloso.” "Che intenzioni ha?” sussurrd Lombardo spaventato. _ “Lo vedra”, rispose Rosa con un ghigno deciso. Poi usci dall’ombra. “La dichiarn in arresto!” disse. _ Puomo con la maschera si gird di seatto. Poi comincid | iridere, | 129 ey. YueOHLU CemekKmus 2 eer eS ETERS AE TN Ynpaoxuenue 117: floduepkuume a mexcme axmoHuMe! K CAOBGM B CKOOKAX. (1. piangere, 2. per finta, 3. abbassi, 4. facilmente, 5. male, 6. diurno, 7. lentamente, 8. intelligente, 9. rado) “Non vedo che cosa ci sia da ridere!” esclamé Rosi. “Faccio sul serio! Alzi le manie si diriga verso il muro. Luomo con Ja maschera fissd Rosa. A fatica trattenne = unvaltra risata. “Commissario!” disse, “Che piacere incontrarLa. Vedo che ha superato bene il suo bagnetto notturno. E c’t anche il dottor Lombardo. Benvenuti nella mia modesta casetta. Devo ringraziaryi entrambi. Senza di voi non avrei ottenuto tanto rapidamente gli ingredienti per il mio siero dell’immortalita.” “Ma che sciocchezze sta dicendo?”, demandé Rosa, “E chié Lei? Si tolga dal viso questa stupida maschera!” “Ora mi delude”, la derise l’uomo mascherato “Dovrebbe sapere chi sono ... il conte Cagliostro, naturalmente! E per cid che riguarda la maschera .. purtroppo devo deluderLa!” Con queste parole l’uomo mascherato infilé la mano sotto il mantello. Prima che Rosa potesse reagire, tir) fuori una bottiglictta. Senza esitare la lancid ai pied) del commissario. “Ehi, che cosa sta facendo?” fece ancora in tempo i) gridare Rosa. Nello stesso momento la bottiglietta si ruppe sul pavimento di pietra. Nel giro di pochi secondi si alz’ un fumo denso. 130 Cmbaunan macxa Rosa tossi. Anche Lombardo aveva la vista annebbiata. “Farabutto!” urld il commissario attraverso il fumo, Ma non poteva fare niente. Il fumo sembrava aver invaso la stanza. Ancora una volta la risata dell’uomo mascherato tisuond nel sotterraneo. “E ora, se vogliono scusarmi . Ho ancora un appuntamento .... con l’eternit3!” Cagliostro Corse verso l’aliro capo della stanza. Un ampio passaggio portava di sopra. Prima di lasciare la stanza perd ’'uomo mascherato si fermo. YnpaHenue 118: Mepesedume cnosa 8 cxobKax u acmassine 8 mexcm. Tl fumo si era cuesmiacs) Tiusciva a vedere. 1 commissario si precipitd in avanti. Non avrebbe lasciato futiggire quel criminale tanto facilmente. Vide Cagliostro tirare una grande leva di legno sul muro. Si udi un (2. yoxacrit) cigolio. Cagliostro rise ancora una volta e poi (3. Heyes) nel passaggio. Lombardo (4, saxaniaan) - Anche lui aveva visto quello che l’uomo avevya fatto. “Che diavolo avra combinato?” chiese il dottore. Non Presagiva niente di buono. E aveva ragione. Con un forte schianto, una parete di Pietra del sotterraneo cedette. un poco diradato. A Rosa (1. mpo- ancora gli occhi, ma 134 Yue6net demexmue = “Oh no!” gridd Rosa. “Un altro di quei (5. Mexanu3- nascosti!” aes (OMHA) caddero rumoro- samente sul pavimento. E una massa d’acqua sporca invase i] sotterranco. “Non é possibile.” esclamd Lombardo. : ‘ ; “Ancora!” disse Rosa. “Dobbiamo fuggire! L’acqua . 7 1 inondera tutto il sotterraneo! L’acqua aveva gia raggiunto il tavolo nel mezzo oe stanza. Sotto la sua (7. mpecc) = tayo! lo cedette. Provette ¢ alambicchi furono trascinati via dalla (8. revenue) : “Dobbiamo uscire di qui!” urlo Rosa. Indico il secondo passaggio, quello per il quale era sparito Cagliostro. “E Ja nostra unica speranza!” I due si misero a correre. Yapamnenue 119: Kaxue enazons! u cywecmeumens- Hote nodxodam Opye Opyey? Oa) un esame . licenziare e fare 1b) un impiegato aceandere 6) ina’ scvotd £1 d) un boccone ) la spesa (1 una fiaccola il 132 sotterraneo. AIPultim: Dees. : Cmpaunan macxa py _ precipitarono verso la scala. Lombardo gettd uno Sguardo alle spalle. “Non voglio farLe fretta”, disse Spaventato, “ma dobbiamo sbrigarci!” _ Vacqua aveva gia inondato il sotterraneo e stava _ invadendo il passaggio. Sembrava salire pit _ tapidamente di quanto il commissario e Lombardo tiuscissero a salire le scale. Sulle pareti del Passaggio erano montate delle fiaccole che facevano un po’ di luce. Man mano che acqua le _ Taggiungeva, si spegnevano una dopo Vaitra con un sibilo. Era sempre pitt scuro. “Ma non finisce mai questo passaggio?” chiese Lombardo. Dietro di i Pacqua saliva scmpre pitt Tapidamente. Poiil dottor Lombardo senti unaltro rumore. Sembrava il calpestio di mille piccoli piedi. “Dio mio!” gridé il dottore, Ynpamuenue 120: flepesedume npednomenua. 1. Xow, 10 TasOHY 3anpeneno. 2. Boza saromua nons. 3. Mat fomxrnt MOTOPONUTHOA, ECHL He XOMMM oTt03- ate Ha aprobyc. a ee glue loc crete Cos'é questo sumore?” chiese Rosa spaventata. Continuava a salire le scale insieme a Lombardo. 133 ae SEDUCE IEEE “Non ho il coraggio di dirglielo — ma sono topi!” “Oh, no!” esclamé Rosa inorridita. “Io odio i topi!” “Lacqua deve averli messi in allarme. Sono proprio dietro di noi!” “Se acchiappo quel pazzo!” gridé il commissario € corse ancora pitt velocemente. Ynpamuenue 121: Bcmassme emecmo nponycKos GaHHbIe cnosa. (a) pausa, b) all‘improvviso, c) rami, d) frenare, e) parte, f) divertente, g) lamentarmi) Poi si fermd (1.) . Lombardo non riusci a(2.) e le fu addosso. “Non voglio (3.) », disse, “ma non c*é tempo per una (4.) ee “Molto (5.) * ansimd Rosa. “Guardi ji davanti. E adesso che facciamo?” Il dottor Lombardo segui lo sguardo di Rosa. Davanti aloro il passaggio si biforcava. Una (6.) andava verso destra, !’altra verso sinistra. “Da che parte andiamo ora?” chiese Rosa. “Se uno dei due (7.) del passaggio @ senza uscita, la cosa diventa problematica.” Lombardo inghiotti e si guardo alle spalle, Lacqua era lontana solo qualche metro ¢ saliva rapidamente. E direttamente davanti all’acqua correvano centinaia di topi impauriti. Forse perd quel ratti significavano la salvezza. _ 4. In questo paese (pyserka, asapruas urpa) Cmpawnaa macka Lombardo inghiotti e abbracci mba cid Rosa. “Sai ad indicarci la strada”, disse, ca tie ‘Come? Che cosa vuol dire?” chiese Rosa inorridita “Beh, quando & in gicc i i J s ‘0 la soprawvit i imbattibili, 2 cuadias nae Dobbiamo solo lasciarli Passare avanti.” Ynpamnenue 122: Nepesedume ebipamenua @ CKOOKOX. 1. Perché vuoi (crapate ia Kay I p il futuro della dita? Re 2. Ho deciso di (arpars orxpsito) 3. A quasi tutti iragazzi Piace (urpatp B yr6on) (lee meth Ml cpr mtit ng é vietato. 5. Ibambini (urpars a UpsrKn) in giardino. pec reese dahl “Ci mancava anche questo” é : a » Mormoré Ro: fi ae sa € chiuse Un attimo dopo senti centinaia di piccoli esseri correre avanti sfiorandole le gambe. Lo squittio dei topieccitati riempiva lo stretto passaggio. Anche il dottor Lombardo chiuse gli occhi. Poi perd si Costrinse a riaprirli. Dopotutto doveva guardare da Fle parte fuggivano i topi Piccoli esseri pelosi Presero senza esit i idoi siti Stes fare il corridoio Qualche secondo dopo erano scomparsi da quella parte. te @. Yue6uviii demexmus Lombardo senti che l’acqua fredda gli aveva raggiunto i piedi. Riscosse Rosa. “Venga! Non c’é tempo da perdere! Da questa parte! Nel corridoio di destra!” Rosa apri cautamente un occhio per assicurarsi che i ratti fossero veramente scomparsi. Poi segui Lombardo verso destra sperando che i topi non si fossero sbagliati. Ynpamnenue 123: Mlodvepxnume npaguasHelil eapuaxm. Ii commissario Nicoletti e il dottor Lombardo continua- vano a salire. Quel (1.) ramo/tronco del passaggio era ancora pil buio ¢ i gradini erano (2.) ruvidi/scivolosi. Ma l’acqua era (3.) alla loro schiena/alle loro spalle. Scivolando avrebbero rischiato la (4.) testa/vita. “Non ce la faccio pid!” disse Lombardo. “Speriamo di = arrivare presto (5.) sulla terra/al pianterreno!” = Rosa guardava avanti. Non si vedeva forse un rettangolo pit chiaro nell’oscurita? “Credo che siamo quasi arrivati”, disse. “La davanti deve esserci una porta o = qualcosa di (6.) simile/uguale.” In effetti il passaggio finiva davanti ad un vecchio portone. “Speriamo che non sia chiuso!” esclamé Rosa e ci si butt contro. Il portone cedette. Rosa, che aveva spinto il portone con forza, cadde a terra. Laria fresca della notte le raggiunse (7.) il cuore/i polmoni. Subito arrivé il dottor Lombardo ¢ la Lird (8.) in piedi/ in alto. “Venga commissario!” disse. Il dottore spinse Rosa di lato. if NMAt Cmpaunan macka ‘ea Senet Nello stesso momento (9.) una massa/un mucchio i d@acqua use} dal portone. L’acqua aveva inondato tutto { lt Passaggio. Sei due fossero stati appena un poco pil _lenti, avrebbero rischiato di annegare. Adesso invece l’acqua si riversava senza pericolo sulla | Piazzetta davanti alfantico palazzo. i commissario Nicoletti e il dottor Lombardo Ansimavano. “Per un pelo!” commenté Rosa infine. | Ynpaxnenue 124: Hatidume ue CuHOHUMUYHOe Bbipa- KeHUe @ CMbICNOBOM pRoy. | 1. a) Perun pelo!, b) Per poco!, c) Per davvero! 2. a) ansimare, b) essere perplesso, c) respirarea fatica | _ 3. a) fuggire, b) inseguire, c) correre dietro | 4. a) avere ’acqua alla gola, b) essere in gravi difficolta, c) non riuscire a parlare _ 5. a) notte in bianco, b) notte insonne, c) notte diluna ‘6. a) avere la puzza sotto il naso, b) sentirsi male, __ ¢) fare lo snob 7. a) farcela, b) acciuffare, c) prendere “Davvero!” annui Lombardo. “Sto cominciando e ‘io ad odiare quel tipo — che sia sul serio Cagliostro no. commissario si guardd intorno. “Non pu essere r dato lontano”, disse. “Noi siamo fuggiti subito dopo ii lui. Deve essere ancora qui vicino.” ; ee . 138 VueGnniit demexmus Anche Lombardo si guardé intorno. La piazzetta era illuminata dalla luce della luna. Un paio di metri pid in 14 qualcosa attraversi velocemente il buio. Un’ombra rossa! “E lui!” esclamé Lombardo indicando l’ombra. La figura spari dietro V'angolo di una vecchia casa. “Inseguiamolo!” disse Rosa. Yapamnenue 125: Cocmagome u3 byke @ cKobKax cnoga u scmasbme ux eMecmo nponycKos. J due erano esausti, ma 1’(J. tonisit) di caccia li spingeva ad andare avanti. Se non avessero acciuffato Cagliostro ora, non ci sarebbero (2. irusicit) mai pit. I passi del dottore e del commissario risuonavano nella notte. Rosa fila prima a svoltare I’ (3. glaono) . Li criminale mascherato era a pochi metri da loro. !! suo (4, tomainel) svolazzava al (5. tevon) ePuomo sembrava muoversi assolutamente senza (6. remuor) : Il commissario stava accorciando la (7. tidanzas) “Avanti cosi!” disse Lombardo ansimando dietro di lei. “ha quasi raggiunto!” j Poco prima che Rosa lo acciuffasse perd, 'womo voitd ancora I’angolo. ; ype Tl commissario lo seguiva a pochi passi di distanza. Non mi sfuggira, fece ancora in tempo a pensare. Poi een ae > * Si trovd in mezzo ad un gruppo di gente che si era ‘adunata in una piazza. Dozzine di persone ballavano al suono di una musica medievale, ridevano, bevevano vino e si divertivano. Erano tutte in maschera. Ynpaxnenue 126: fepeaedume cnoea @ cKobxax UW scmageme ux 8 mexcm. “Non € possibile!” sospird il commissario. “Come facciamo a trovarlo in questa confusione?” *A questo punto non dobbiamo darci per vinti”, la incoraggid Lombardo. “Probabilmente si nasconde tra la (1. tonma) - Ma, se ci sbrighiamo, tlusciremo a trovarlo. Prima che sfrutti (2. yaoOupuit ‘cuyyait) __ € sparisca in un vicolo buio.” “Ha ragione” disse Rosa. “(3. mogctasuTe ce6s non lap) ora sarebbe abbastanza stupido.” Con ritrovato (4. myxectso) i due si Hecero strada tra la folla. C’erano (5, necatKn) di persone che “esteggiavano e tutte indossavano maschere di colori ‘Vivaci. Alcune erano mascherate in modo modemo, 4 a la maggior parte indossava (6. cpemueneKonuie ye 2K Abt) . Trovare il fuggitivo era percid ncora pill difficile. r fortuna, soltanto pochi avevano costumi di colore ‘tosso. La Nicoletti e Lombardo videro pid volte il “mantello rosso del criminale balenare tra la folla. “Eccolo!” esclamé il commissario quando si trové a ‘pochi metri (7. or Gerneua) i / 139 Senza badare alle proteste di quelli che festeggiavano, spinse da parte un paio di persone in maschera. Poi fece un balzo in avanti per acciuffare !uomo mascherato. Riusci davvero ad afferrare un lembo dei suo mantello rosso. Ma all’ultimo minuto la stoffa si strappd. Ynpamsenue 127: Kaxue caoea nodxodam dpye Opyey no cusicay? Oa) proteste 1. suora ; 2. regista Ob) ferro da stiro 3. architetto Oc) orchestra 4. casalinga Od) redazione > 5. giornalista Cle) multa 6. direttore Of) progetto 7. vigile Og) convento 8. manifestanti Oh) film “Accidenti!” imprecd Rosa fissando il pezzo di stoffa rossa che le cra rimasto in mano. Lombardo si era gia messo all'inseguimento. | “Aspetti!” gridd il commisario. “Quel tipo é : ie Tan perd non I’ascoltd. Segui Cagliostro attraverso tutta la piazza fino ad una fila di case. Poi i due scomparvero nel buio. | Cmpaunaa macka Yapamnenue 128: Bcmaasme HuenpuBedeHHBIE ogc emecmo nponycxoe. (a) uno spicchio, b) un pezzo, c) una fetta, d) un fito, ) un mazzo, f) un Sorso, g) una frazione, h) un grappolo, i) una fila) 1. di limonata di ombrelloni ——___________ di un secondo. So Sesacondsaraneia. SIA Rw di legno RS 1 Wis sinoson 2 pede e eo te di fiori d’uva Speriamo che non gli succeda niente, pensd Rosa e gli andé dietro di corsa. Velocemente svolté l'angolo della fila dicase. Un vicolo buio si apriva davanti a lei. Per poco non andd a finire contro il dottor Lombardo che con le mani alzate stava in piedi sul bordo di wn canale. Davanti a lui c’era 'uomo mascherato, che gli puntava contro la sua antica pistola. Rise dietro la maschera. Yapaxnenue 129: floduepknume a mexcme cumonusses a « Cogan 8 cKobKax. (1. Ho paura, 2. una fine, 3. detinguente, 4. aveva in mano te carte migtior, | 5. pensare, 6. di vista, 7. cortesemente) “Che bello ritrovarci ancora una volta tutti insieme. Temo perd che questa volta il nostro it contro abbia un mortale. 141 @- YueGnuent demexmus 142 Cagliostro punté la pistola contro il commissario. “Le dispiacerebbe mettersi vicino al suo amico, cara signora? E alzi pure le mani.” “Farabutto!” ringhid Rosa. Ma non le rimase altro che fare quanto le veniva detto. In quel momento Vuomo mascherato aveva il coltello dalla parte del manico. “Che cos’é tutta questa commedia?” demandé Rosa. Cagliostro sembro riflettere brevemente. Poi si strinse nelle spalle. “Eva bene. A questo punto posso pure raccontare tutta la storia. Tanto non potrete riferire pid niente a nessuno.” Senza perdere d'‘occhio Lombardo ¢ Rosa, i) critminale si tolse la maschera dal viso. Era un uomo di dell’aspetto, di circa trentacinque anni. Sorrise gentilmente al commissario e a Lombardo. “Permettete che mi presenti: sono il conte Cagliostro.” “Non ci credera sul serio?” disse Lombardo. L’uomo con fa pistola rise. “Mi creda pure, dottore: io sono il conte Cagliostro.” “Allora deve avere centinaia d’anni”, ribatté il commissario. “Lei racconta solo sciocchezze!” “Niente affatto, gentile signora. Su un punto, perd, ha ragione: io non sono cosi vecchio. A dire il vero, non sono nemmeno quel Cagliostro. 11 Cagliostro passato alla storia era un mio antenato.” Lombardo scoppié a ridere. “Beh, allora pud essere orgoglioso di essere un discendente dell’ imbroglione pitt grande del suo tempo.” Nae aiemitneue i “Niente affatto, mio caro. Il mio antenato ha, si, imbrogliato persone ricche e creduloni, ma era anche un alchimista geniale. E ha veramente creato un siero Per raggiungere l’immortalita. Solo che ha nascosto ticetta ¢ ingredienti molto, molto bene. Mi ci sono voluti anni per ritrovarli, Ma fin: Taggil ‘ q almente ho iu cid che volevo!” oe Yapaxnenue 130: Omeemsme 4a Bonpoce! K mexcmy. 1. Perché 'uomo mascherato decide di dire la verita? 2. Chi é Puomo mascherato? BS AN OR 3. Che relazione c’é tra F'uomo i r mascherato Cagliostro del medioevo? a etl ee Bei as SU | 4. Luomo mascherato & armato? 5. Quanto tempo ha impiegato 'uomo mascherato per Titrovare gli ingredienti? ee madi abl ol oleanatt at Seth sleet ans Rape Con aria orgogliosa Cagliostro junior porté la mano alla cinta etird fuori una bottiglietta piena di un liquido blu. Ez ja bottiglietta del laboratorio” s7ansimé il commissario. 143 144 J4COHBIN CEeMmeKmMuUs “Esatto!” rispose Cagliostro trionfante. “Putroppo il mio laboratorio ho dovuto distruggerlo. Ma é servito allé scopo. E ora berré il contenuto di questa bottiglietta — e diventerd immortale!” “Mi dispiace, ma non posso permetterlo!” disse una voce nell’oscurita. Nello stesso momento volé per aria un bastone dal pomo d’argento. I commissario Nicoletti e Lombardo spalancarono gli occhi. Tl bastone era decorato con un pomo d’argento che rappresentava la testa di un leone. Con una precisione mostruosa, il pomo andé a colpire Ja mano di Cagliostro. It giovane uomo gridd per il dolore ¢ per la sorpresa. E lascid la bottiglietta. La bottiglietta vold in alto, oltre le teste di Rosa e di Lombardo. Poi cadde nell’acqua del canale. “No!” gridd Cagliostro per la rabbia e la delusione. “Non é possibile!” Furibondo si gird di scatto e puntd la pistola verso Puomo che ora stava uscendo dall’ombra. “Lei?” chiese Lombardo stupito. Era il vecchio, quello che aveva affidato a Lombardo Tincarico. “Proprio io, dottor Lombardo. Mi dispiace di aver creato tante difficolta a Lei e al commissario. Ma dovevo impedire ad ogni costo che mio nipote si impadronisse del siero.” “Nipote?” chiese Rosa stupefatta. “Ho sentito bene?” Ti vecchio annui con aria bonaria. “Ha sentito bene, gentile signora.” : &mpauwnar macxa Ynpamnenue 131: Mcmunuer (+)uau nome (-) ebic- Ka3bisaHua? 1. Cagliostro junior teneva la bottiglietta nascosta in tasca. o 2. Il bastone da passeggio colpisce il braccio di Cagliostro. 3. Cagliostro lancia la bottiglietta contro il vecchio, ma la bottiglietta finisce a terra. 4. Il vecchio é il nonno dell’uomo mascherato, 5. Rosa aveva intuito gia da tempo la verita. 6. ul vecchio vuole evitare che Cagliostro Junior beva il siera 7. Lombardo non riconosce il vecchio. Cae ~ & oo Poi si inchind, “Posso Presentarmi: conte Cagliostro, Voriginale, per cosi dire.” Lombardo non ci capiva pitt niente. “M-ma allora Lei deve essere incredibilmente vecchio!” “Lo sono, in effetti, mio caro dottore. Ai miei tempi sono riuscito veramente a creare un siero dell immortalita. Ma ho dovuto constatare che Pimmortalita € pil una maledizione che una benedizione. Per questo ho nascosto formula e ingredienti per tutta Venezia. Volevo impedire che i miei discendenti facessero lo stesso errore che ho commesso io. Si diventa l'uomo pitt solo del mondo quando si ¢ immortale ¢ si soprawvive a tutti gli amici. -B eee ee 5B - Tutte le volte.” Il vecchio guard tristemente a terra. “Ma perché allora mi ha incaricato di trovare gli ingredienti?” chiese Lombardo. “E semplice: volevo che prevenisse mio nipote. Non potevo permettere che la formula finisse nelle sue mani. Portandolo alla rovina.” Ynpamuenue 132: Bcomaseme 8 npedsomexua nodxo- Aaujue enazonsi 6 npaeunsHod popne. (impedire, fissare, prevenire, constatare, commettere, sopravvivere, partecipare) . In gioventi ho. parecchi errori. H ragazza si mise a Porizzonte. tristemente N w . La petroliera ha perso diverse tonnellate di petrolio; temo che molti pesci non riusciranno a, ‘ al Volevo andare in aiuto del mio amico, ma tu mi hai 5. Luca é un ciclista famoso: ha. amoite gare. . In parlamento l’opposizione non é riuscita ad. che la legge ottenesse 1a maggioranza dei voti. . [soldi sono stati versati sul conto. L’ho, di persona. a ~ Hi giovane Cagliostro continuava a fissare costernato il suo antenato. Cmbawxar macxa “Che cosa hai fatto?” chiese infine. “L’immortal Avrei potuto vivere in eterno. Ma forse non é ancora troppo tardi!” aggiunse poi. Prima che qualcuno potesse reagire, il giovane Cagliostro corse via. “No!” gridé Rosa. “Non Io faccia!” Troppotardi. Il giovane Cagliostro spinse da parte Rosa e Lombardo. Poi si tuffé a testa in gid nel canale. La dove era affondata la bottiglietta col siero. Il dottor Lombardo, il commissario Nicoletti ¢ il vecchio si avvicinarono impotenti alla riva. Soltanto un paio di bollicine salivano in superficie. “Crede che sia annegato?” Ilvecchio scosse la testa. “Non penso”, rispose con un sottile sorriso. “A noi Cagliostro riesce sempre a beffare in qualche modo Ia morte.” Poi il vecchio si gird ¢ scomparve di nuovo neil’ombra. Ynpamnenue 133: Haiidume auwnee cnoso @ cHbicno- Ee 80m pady. s 1. a) eterno b} duraturo ¢) immortale a) impotente b) incapace b) costernato b) delinquente ©) svogliato a) innocente ©) dispiaciuto c) farabutto a) depresso a) beffare b) stanco 2. Bi 4. a) nemico 5. ¢) awvilito s 6. c) festeggiare a b) prendersi aa gioco . a) arrabbiatissimo b) violente c) furibondo 47 | 4 YueGntii emexmue “Grazie ancora una volta per i servizi resi”, disse dal buio. “Nei prossimi giorni trovera una somma notevole sul suo conto. Addio, dottor Lombardo. Addio anche a Lei, commissario Nicoletti.” Poi spari. Rosa e Lombardo rimasero a hungo a fissare Poscurita. Gia adesso quello che era sucesso sembrava loro un sogno. Yapaxnenue 134: Ommemsme cnosa, Komopsie He accoyuupyiomca ¢ Bexeyued. Ol. carnevale O1 6, arte O11, aventura 2. topi O 7. alghe 3. innamorati O 8. turismo CO 13. autostrada O4. tram O 9. ponte 0 14. marcio 10. dogi «115. vicolo 0 12. maschere 05. vaporetto Infine risuond da qualche parte un’allegra musichetta di carnevale. Lombardo si fece coraggio ¢ mise un braccio intorno alla spalla di Rosa. “Pensa che troviamo ancora un vino rosso decente da qualche parte?” H commissario sorrise. “Proviamoci.” FINE ~ einer ~ ] VUrorosprit tecr Yapaxnenue 1: Hatidume Napbi axmouumos, 1. generoso Ca) agitato 2. allegro Ob) attento 3; scuro O ec) esitante 4. gentile Od) avaro 5 distratto Ole) esterno 6. interno Of) chiaro 7. teso Og) posteriore 8. calmo Oh) sgarbato 9. anteriore Di) triste 0. deciso © 1) rilassato Ynparnenue 2: 0 kaxom mecme ud a lem perb? Zar 7 me npednoxenun, fi One ks Mio marito é medico. Lavora nell’a qui Vicino. Eanes | = oe BGs Rex danno un bel film giallo. - Lisa arriva all’a_ col vol ieci Te EA ec lo delle dieci 4. Nel mio u ci s 1 are ono di Be lei computer 5. In questo m sono es] i le al ste oO} i in queso poste opere importanti 6. _ di San Giorgio ci sono le tombe famosi. - Il rapinatore & finito in p 149 eS - 150 FEMOZOCUU MmeCcTH 8. Se vuoi prendere un libro in prestito, vai in Ynpaxvenue 3: Haiidume nuwHee cnogo 8 cMbICnoBOM pady. 1. a) stupito _-b) meravigliato_c) impaurito 2. a) orgoglioso b) furente c) arrabbiatissimo 3. a) folla b) turisti ¢) gente 4. a) casa b) soffitto c) edificio 5. a) pazzo b) perplesso c) matto 6. a) denaro b) soldi c) mancia 7. a) gradino —_—b) panino c) scalino 8. a) depresso _h) stanca ¢) esausto 9. a) tranquillj —_b) deluso c) calmo Ynpamuenue 4: Mepeedume npednomenun. 1. AGonbure He Mory. 2. Jaa Mens 970 ceppesHo. 3. PaGota Gita o4eHb AerKoit. 4, Umeenrs su Thi YT0-HHOyis MpoTHB? 5. Mofi coin 2poxKuT OT xonoga. 6. He umes Hu Maneiimero npesctasnenss, rye MO- 2KeT HeKaTs KOU. 7. A COBEPUICHHO He HaMepen C HM BeIpeYarDca, aa Cmpawnas macka ‘Sp Yapamuenue 5: Noduepxuume npasuAbHbii eapuaHm. 1. Limpiegato mi ha detto di riempire/scrivere il modulo verde. v . Vorrei accordare/fissare un appuntamento col dottor Rossi. » . Prima di salire in autobus bisogna timbrare/attaccare il biglietto. Non dimenticare di spegnere/abbassare la luce prima di andare a letto. . Lladro é sparito/abbandonato senza lasciare trace. . La mia vicina di casa brontola/sospira se ascolto la musica ad alto volume. ad aa Yapaxnenue 6: Onpedenume, ucmunnes (+) uau nom- Hel (-) sbicKa3bieaHus. un raggio di luce una fila di case un granello di polvere una pila di sassi una fetta di legno un pezzo di formaggio un gruppo di mobili Nava we BEE) BE oe Yapaxnenue 7: Jononrume nepesod enazonoe cyte- Cmeumensibinu danHeiMu 8 cKobKax. (attenziane, coraggio, fiasco, fretta, impressione, paura, tardi) 1, oOpamars Baumanne = fare 2. GecroKouTs = fare attenzione C€ a. Umozoewtt mecm 3. GexarTs, cremmr = fare 4, onasapiBatb = fare 5. o6o1puTb, pasBecenuTh = fare 6. noTepiieTb Heyfauy = fare 7. pnevarmMrTs = fare Ynpamunenue 8: Kaxue cnoea nodxodam dpye dpyey no cMbicny? 1. serratura Oa) carneyale 2. medicina Ob) portafoglio 3. maschera Oc) tassista 4, remo. Dd) chiave 5. caccia Oe) cucina 6. mancia Of) farmacia 7. banconota O g) gondola 8. pentole Oh) fucile Ynpamnexue 9: 0 xaxom npedmeme odexdet udem pews? 1. Se ho freddo alle mani, mi mettoi 2. Quando piove si indossa I’ 3. L-uomo mascherato indossava un. rosso. 4. Per evitare un colpo di sole porto sempre in testa un. 5. Franco alzd il bayero del per ripararsi dal vento. Cmpaunan macxa Na 6. I blue jeans sono dei sportivi. 7. Se vai in spiaggia, non dimenticare il da bagno e gli en da sole. Ynpamuenue 10: Nodvepxuume suwHee cnoeo 8 CMbICNOBOM pxdy. I, a) sussurrare _b) mormorare _c) chiacchierare 2. a) urlare b) parlare c) gridare 3. a) tenere b) iniziare c) cominciare 4. a) capire b) imparare —_c) comprendere 5. a) avere paura b) inghiottire _c) temere |6. a) spalancare —_) aprire ¢) cigolare 7. a) sentire b)risuonare —_) udire Yapamnenue 11: Kaxoi nepesod sennemca sepHoim? - In bocea al lupo! Oa) Yaaun! Ob) Yepr nobepu! iS . Carlo ha i nervi. Oa) ¥ Kapno kpenxne nepssr. (1b) Kapzo overs pasapaxen. |3. Lisa ha fatto un buco nell’acqua. O a) JIusy nocrurna Heyaaua. Cb) Jiusa mpsirxyna » pony. Yue6uud demexmus ae. Karo k ynpaxHesuam Yap. 1: Le2.d3.g4.b5.a6.h7. £8 Yap. 2: .d2.f3.h4.b5.c6.e7. a8 1, L 210 2, 14:58 3. 12 45 5. 17:30 6. 18:45 7. 9:00 c2.b3.b4.b5.a6.c7.c8.b Lb2a3adas.c 1, Davanti 2. riflessi 3. trattava 4. leggere 5. sapeva 6. secolo 7. prigione Lblh3g4e5.f6.d7.a8c 1. Purtroppo non ho letto il giallo. 2, Mi sento a disagio qui. ! Jo non ho rubato i gioielli! 4. Non aveva Yap. 6: orgoglioso del suo guardiano notturno. 6. La polizia continua a cercare Massassino. 7. Lo scoro anno non sono stato al cinema nemmeno una volta. ‘Yup.9: Lb 2e3.f4.d5.a6.c7.¢ ‘Yap. 10:1. Da anni trascorreva te vacanze estive al mare 2. Preferibilmente a Rimini. 3. Le mele del fruttivendolo all’angolo non erano buone. 4. Decise di comprare dei mobili nuovi, 5. Il giornalista telefond alta sorella. Yup. 11: 1. gondola 2. aeroplano 3. treno 4. moto 5. elicottero 6. bicicletta Yup. 12:1. anticha (antica) 2. riccoperta (ricoperta) 3. ciamata (chiamata) 4. faccata (facciata) 5. matine (mattino) 6. arcitettura (architettura) 7. faticha (fatica) 8. polizziotto {poliziotto) 9. Qui (Qui) Yap. 13:1. ¢2.¢3.¢4.b5.a6.b7.¢ Yap. 1421. +2. -3.44.~5.- 6.47. + ‘Yap. 15: 1. gatto 2. cavallo 3. leone 4. cane 5. gitaffa 6. formica 7. elefante Kuvoweace caoso: allarme Yup. 16: 1. agitato 2. riconosciute 3. una calza 4. capo 5. pensd 6. iniziato 7. appunto 8. insolito Yap. 17:12 2.a3.a4.b5.b6.b Yap. 18: 1. Un paio di giomni, 2. Net pavimento di legno. 3. C’8 la pallottola. 4. Hanno una forma allungata. 5. La mette in tasca. Yao. 19: 1.b2.d3.84.¢5.06.¢7.18.9.i Yap. 20: 1.¢2.f3.24.a5,e6h7.d8.d ‘Yup. 21: 1 ¢2.b3.¢4.a5.b6.a7. Yap. 22: |. asciugacapelli 2. condizionatore d'aria 3. aspirapolvere 4. lavastoviglie 5. televisore 6. congelatore 7. videoregistratore Re ‘Ynp. 2 in 2, allo 4, del A eon S, Gon 6. nella 7, ad 8. al ‘Ynp. 24: |. domande 2. sedin 3. eaffuttiors 4. vers 5. testa 6. sorridere 7 affine 8. industria 9, serrata ‘Yap. 25:1. latte 2.10 }, spumunte 4, vino 5, aequa 6. succo d’arancia Non veclova torn di manginre mn panino 2, Mi piace suonare i pianoforte. |, La padrona di eas suond alla porta. 4. Se solo avessi tenypo dl andare al cinema, pensd. 5. Andd nel’ingresso © si toe if cappotto, Yurp. 27: 1. chiacehicre 2 modernt 3. vista 4. vecchio 5. risultati 6. esempio 7. rider | Yip. 2 adbiedbsc6b7b8a % sale 2. pope 4, salvia 4. aglio 5. funghi 6. prezzemolo . tonto §. aveto 9. olio Kiiotenoe cxono: spaghetti -a2.b3.b4,b 5.06.6 70 deh g4b5C6.f Ia d2e3.f4.b5.c6a Blaser fS.b6.d7.¢ B2.N3,64,15,b6.67,c8.a9.d 10.1 Yap. 35: 1. stanchezza 2. aria 3. passo 4. spaventata S. bordo 6. una profonaita J. distratta Yap. 36: 1.g2.c3.€4.05.d6.F7.b | Yap. 37: 1.c2.a3.¢4.h5.b6.7.f8.d | Yap. 38: 1. Posso presentarti la mia arnica Silvia? 2. Quando mi fai | conoscere j tuoi genitori? 3. Diamoci del tu! 4. “Come stai?” “Cosi cosl, grazie”. 5. Salutami tanto tua mogtie! 6. Non si bi! 7. Sei molto gentile. : 1. Erano soldi veri, il vecchio non era stato un sogno. 2. Idottor Lombardo si spaventd quando suonarono alla porta. 3. O i suoi eredi che chiedevano Ia testituzione del denaro. 4. Si trovd davanti una donna attraente. 5, Lombardo ebbe bisogno di un paio di secondi prima di riconoscerla | Yup. 40: 1. insicuro 2. incoraggiante 3. imbarazzato 4. curiosa P¥np. 41: 1b 2c3.c4.b5abe | Yup. 42: 1. accadeva 2, attraente 3. mostrando 4, scettica 5. inzuppata 6. eccellente 7. attese Yup. 43: |. fornaio 2. insegnante 3. bagnino 4. avvocato 5. pilota 6. camericre 7. medico 8. antista 9. commesso 10. segretario 1 11. farmacista | Yup. 44: 1203.64.05. Yup. 45: 1.0 2.23.04.45.16.b7.¢ Yup. 46: 1. piedi 2. braceio 3. schiena 4. tallone 5, orecchio 6. collo 7. bocca Kuroseaoe eroso: pistola a 155 bs i ‘Yap. 47: 1. contrario 2. esca 3. protezione 4. mente 5. una possibilita 6. scappa 7. pensare Yop. 48: 1,g2.d3.b4.a5.f6e7.¢ Yup. 49:1. F2.03.a4.b5.06.07. 8 Yap. 50:1. +2.—-3.4+4.-5.+6.4 7.48.4 Yup. 51: 1. F2.d3.b4.e5.a6.c7.g ‘Yap. 52: 1. si strinse nelle spalie 2. scientifico 3. si guardé intorno 4, nella libreria all’angolo 5. migliaia, centinaia Ynp. 53:2. 3.5. 6.8. Yop. 54:1. b2.¢3.94.f5.c6.d7.¢ Ynp. 55:1.¢2.a3.b4.c5.b6.b7.a Yop. 56:}.d2.a3.b4e5.¢ Yup. 57: 1. firma 2. indirizzo 3. francobollo 4. calligrafia 5. mittente Ynp. 58: 1. bar 2. cinema 3. piscina 4. stadio 5. stazione 6. farmacia 7. pronto soccorso 8, fermata 9, discoteca Yap. 59: 1. Parola per paroia 2. evitare 3, deciso 4. investigatore 5. mestieri 6. enigma 7. soluzione Yup. 60: 1.—2. di persona 3. con affetto 4. all’improvviso 5. in silenzio 6 dlistinta 7 in genere 8. con altenzione ‘Yap. 61: 1. f2.g3.b4.a5.¢6h7.i8.d9.¢ ‘Ynp. 62: 1. furtivamente 2. pallida 3. risplendeva 4. affascinante 5. impacciato 6. approfondire 7. attraccd 8. grida 9. molo ‘Yup. 63: 1. Una donna in un sontuoso costume bianco e nero offti a Lombardo una bottiglia di prosecco. 2, Ne vuole un sorso? 3. Vuol dire che ha gid bevuto! 4. Con queste parole tornd a rivolgersi al suo gruppo. Yap. 64: 1. +2.-3.— 4-5, — Ynp. 65: 1. “Mi scusi, per favore! Non conosco affatto Venezia. Dove posso prendere il vaporetto per San Polo?” 2. “Vede quel molo Jaggi? La pud prendere fa linea C. Faccia attenzione, perd, € non salga nel vaporetto D. Quello va direttamente a San Giergio!” 3. “Devo timbrare il biglietto a borde?” 4. “No, sul molo, prima che attracchi il vaporetto. Buon viaggio!” ‘Yup. 66: 1. — 2. piazzetta 3. stradina 4. casetta 5. abitino 6. biechierino 7. armadietto 8. porticina 9. valigetia Yup. 67: 1. successe 2. esilante 3. assistente 4. detitto 5, traccia 6. caso 7. edificio ‘Yap. 68: |. guance 2. ginocchio 3. polmoni 4. labbra 5. cuore 6. cervello Yop. 69:1.¢2.¢3.14.f5.h6.07.b8.d91W.a Yow. 70:1. +243. -445.46.-7.48 4 Yop. 71: 1. Voriei un titro d'acqua e un chilo di pane! 2. La cornice misura 12 centimetti per 10. 3. Ho comprato mezzo chilo di 156 Cmpaunan macna » ) formaacio, 4. UL distr bitre pil Viotno b 4 clngue chilometri di distanen, 5. La sepe & albL un metro & Me2Z0, 6, Peril dolce » 50 staan divivetta, 7. Hl parco ha una superficie dv dodiel ehilameteh quaateath ‘Yap. 72:1. portncenere 2. aalyagsnty 3, goardaroba 4. attaccapanni 5. soltopsanisi®, portaniubvelll 7, caxsiforte 8, videocassetta 9. madvelingua Yap. 73:21 0A DS OOH Yap. 74: 1.2.0 N14 OF AO ERE Yap. 75:1, 1 meveunlog 2, all'oMeina 3. dal sarto 4. 1 muratore 5. i ear atiror#l 6, dal ealzolaio 7, un pezzo di ricambio ‘Yap. 76: 1. B ora di partiro, 2, Ci vediamo domani alla stessa ora. 3. Non vodo Hori ll vonirtia trovare. 4. E ora (passata) che se adn. 5, Coreg sempre di evitare Pora di punta. 6. Marco ‘guadagna M0» Vora 7, Marisa lavora a ore. ‘Yup. 77: 1. portofogli (portifoglio) 2. euri (euro) 3. strinze (strinse) 4. presi (prozel) 5, un offerta (un‘offerta) 6. euri (euro) Yup. 78:1. - 2,43, +4 = 5, = 6, — Yap. 79: ad ted g5.d6.b 7.6 Yap. 80:1. d 26 ad PS. g6.b 7.6 ‘Yup. 81: [. Dov'é la cabina telefonica pid vicina? 2. Il numero é oveupato.3, Hs una earta telefonica da 15 euro? 4, Midispiace, hha sbagliato numero. Ladeddabs.e |. Sapeva quello che stava facendo il gondoliere. 2. Una mosca si mise a ronzare. 3. Le veniva da urlare. 4. Eppure non stava piovendo. ‘Yap. 84:1. b 2.a3.b ‘Yap. 85: 1.c2.f3.h4.a5.d6.07.88 6 ‘Ynp. 86: 1. le mance 2, c’entra 3. tradizione 4, dei biglieti §. Secoli 6, desideri 7. speranza 8. chi mato 9. senso 19. palmo 23. f4.n5,06.b7.4 6, staced 7, cintatino 8, Mluminare Lb2fiddesSr6.a7ase ‘Yap. 94: 1. Perché ha la pila tre i denti. 2, Muove fa test nosinistra,4, $1.5. Nsacchetto é marr: & sconvel 158 SAREE VEMERNES 1f2.d3.¢4.¢5.a6.b7.c8h 2.5.6. 1 sicuramente 2. impertinente 3. stupita 4, sipescata 5. furente 6. delinquente 7. soaghignd 8. fa sua premura 9. imbarcazione Yap. 98: 1.c2.a3.f4.b5.g6.h7.d8¢ ‘Yop. 99: 1.12.63. £4.a5.i6.¢7.d8.29.c10.h ‘Yop. 100: 1, vero 2. remo 3. mancia 4. fucile 5. palazzo 6. elica 7. eli Kasonesoe exoso: Venezia ‘Yap. 101: t. E yuoto da quando lo conosco 2. Quel pazzo sembra vivere nel passato 3. legato ad un piccolo molo c’era il motoscafo del detinquente 4. Spero non abbia intenzione di entrare 5. Ora che sappiamo dove & nascosto, 'uomo mascherato non ci sfugeirt Ynp. 102: 1. simpatica 2. noiosi 3. cadente 4. magre 5. interessante 6. arrossati 7. antichissimo Yap. 103: |, 2. 3.4.6. 10. 11. 12 ‘Yinp. 104: 1. a2. b 3. a Yap. 105: 1.4 2.£3.a4.n5.b6.c7.e88 Yop. 106: 1.623. 45.66.0 Yap. 107: 1. sicura 2. pazzo 3. delitti 4. pianificati 5. una pacca 6. metterLa in ansia 7, vicoletto 8. principali ‘Yup. 108: 1, —2.-3.-4.+5.-6.-7.— ‘Ynp. 109: 1, fondo 2. esplord 3. di 4. figura 5. Pimpressione 6. loro 7. sollievo 8. armadio 9. una coperta bianca Ynp. 110: 1, cimitero 2. ragione 3. tomba 4. abbandonato 5. traccia 6. mormord 7. diversamente 8. pavimento 9. sguardo 10. marmo 11. La polvere Ynp. 111: 1. scivolare 2. dita 3. segreta 4. parole 5. decifrarle 6. latino 7. traduzione 8. osservarono 9. astra Yop. 2: 1.¢2.d3.a4.¢5.b ‘Yop. 113:1.02.h3.a4.£5.d6.b7.28€ Yap. 114: 1, soffitto 2. muffa 3. gradini 4. fiaccole Yop. 115:1.d2.13.¢4.h5,c6.b7.a8.¢ ‘Yap. 16:1, b2.b3.a4.05.b ‘Yap. 117: 1 ridere 2. sul serio 3. Alzi 4. A fatica 5. bene 6. nottume 7. rapidamente 8. stupida 9, denso Yop. L18: 1, lacrimavano 2. terribile 3. scomparve 4. tossi 5. meccanismi 6, Pezzi di pietra 7. pressione 8. corrente Yop. 119: 1. b 2.€3.f4.a5.d6.¢ ‘Ynp. 120: 1. Evietato calpestare il prato. 2. L’sequa ha inondato i campi 3. Dobbiamo sbrigarci se non vogtiamo perdere l'autobus. Yop. 124: 1,5 2.43.¢4.a5.f6.e7.¢ ‘Yup. 12211 iettere if aint 2 Bineais a waited eonperte 1 gioware a Coles 4 il sities dlaszarihe 3, piteafie 4 figeeenditia | vaiie 2 selvibaet 4 alle tire epalie 4 vita 2 al alanleniena 6 site 71 BOTRIORT TH HREM Ha Hie Mah odbiades 66 hha 125: 1 jolie 4 sfueeHt 4 atignle danielle 4. yentn A umnnee 7. dintanea Yop. 126; 1 (alla 2. Vaceasione 3, Dara pe 6 abit feelin 7 edad fugitives Yur. 271 pA NANT MOOT eK A Yop ALA LI EA ASD OAT ORCS h Yap. 129: |, Tomo 2. un esito 4, Farabutto a, aveva it eoltelto dalla parte del manico 5, riflettere 6, doechio 7, gentitmente 1. Porché tanto Nicoletti e Lombardo non possono pili iferite niente a nessuino. 2. E il conte Cagliostro, 3, 1 Caghostie medievale ¢ un antenato dell’ uomo mascherato. 4. Si, hi witha pistola. 5. Ci ha impiegato anni. Yap. 1311. - 2. -3.-4.+5.-6.47.- Yap. 137: 1. commesso 2. fistare 3. sopravvivore 4. 5. partecipato 6. impedire 7. constatato Yap. 133:1.b2.¢3.a4.a5.b6.07.b ‘Ynp. 134: 4. 13. Vinti4, coreggio 1, dogaine ‘Yup. 130 Karown « srrorosomy TecTy Yop. 1: 1d 213. f4.h5.b6€7.18.a9. gl0c Yap. 2: 1. ospedale 2. cinema 3. aeroporto 4. ufficio 5. musco 6. cimitero 7. prigione 8. biblioteca Yop. 3: 1c 2.43.b4.05.b6.07.08.a9.b Yap. 4: 1. Non ce la faccio pid! 2, Faccio sul serio! 3. Il lavoro é sta Wo da ragazzi. 4. Hai qualcosa in contrario? 5. Mi di freddo. 6. Non ho la minima idea di dove possa essere la chiave. 7, Non ho intenzione di incontrarlo. Yup. 5: 1. riempire 2. fissare 3. timbrare 4. spegnere 5. sparito 6. brontola Yop. 6: 1h 243,44. 5. 6. 47. Yup. 7: 2. paura 3, fretta 4, tardi 5. coraggio 6. fiasco 7. impressione Yup. 8: 1d 200d. g5.h6c7.d8e Yup. % 1 guunti 2. impermeabile 3. mantello 4. eappello 5. cappotto 6. pantaloni 7. costume, occhiall WL eLb304.b5.b6e7.b wp. HL 2b aa

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