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Consighic Superiore LL. PP.
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Sennvio Seonico Contra
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Alla Compredil sri
Via Rossini n.2
40067 Rastignano di Pianoro
(BO)
OGGETTO: Quesito in merito ai copriferri delle armature in manufatti prefabbricati coperti da
marchio CB; DM 14.1.2008,
Con riferimento al quesito posto da codesta ditta con nota del 28.7.2009, si comunica che la
* competente Sezione di questo Consesso, alla quale il quesito era stato sottoposto per esame, ha reso
parere nell’Adunanza del 11.3,2010, con Voto n. 239 trasmesso a questo Servizio in data 30.9.2010.
Con la presente si invia copia del citato parere.
Si ritiene opportuno segnalare, per le conseguenti implicazioni esecutive, la considerarione
della Sezione, laddove precisa che “I'insleme del predetto disposto normativo in merito alla
* questione in esame fovvero le prescrizioni di cui al p.to 4.1
1.3 ¢ relativa Circolare n.617] sia”,
Prevalente su una norma emanata da un organismo europeo di normalizzazione....”.
"1PREMESSO.
Con nota n: 766 del 03/12/09 il Servizio Tecnico Centrale ha posto’ al Consiglio Superior
Lavori Pubblici il seguente quesito:
“...da societa Compredil ha posto un quesito riguardante i valori dei copriferri da impiegare
nella progettazione ¢ nella realizzazione delle principali tipologie di manufatti prefabbricati in
ca/eap, ormai coperte da marcatura CE ai sensi della Direttiva 89/106, AI riguardo la societa
evidenzia che i corrispondenti valori dei copriferri indicati nelle NTC 2008 non sempre risultano
in accordo con le indicazioni fornite dalle narme europee armonizzate.
In particolare, 1a sociera segnala che il p.to 4.1.6.1.3 delle NTC 2008 ed il corrispondente p.to
della Circolare n.617 riportano valori dei copriferri diversi e superiori rispetto a quelli indicati
nella EN 13369, la quale contiene le “regole comuni per prodotti prefabbricati di calcestruzz0”,
@ quindi costituisce la norma di riferimento per tutti i manufatti prefabbricati in ca e cap che ri-
cadono nell’ambito di applicazione della procedura di marcatura CE.
Ad avviso di questo Servizio, qualora in alcuni punti si dovessero ravvisare divergence o diversi-
14 tra le prescrizioni delle EN armonizzate e quelle contenute nelle NTC 2008, si ritiene che st
debbano comunque considerare prevalenti le indicazioni delle norme nazionali,
Jn considerazione della rilevanza dell'argomento in questione, che investe profili interpretativi
di carattere normativo, si ritiene opportuno sottoporre la problematica alta competente Sezione
del Consiglio Superiore per un compiuto parere in merito”.
CONSIDERATO
Preliminarmente la Sezione osserva che il punto 4.1.6.1.3 delle vigenti Norme tecniche per le
costruzioni, approvate con DM del’ 14/01/08, & dedicato al “copriferro ed interferro” e recita
“L’armatura resistente deve essere protetta da adeguato ricoprimento di calcestruzzo. Gli ele-
menti strutturali devono essere verificati allo stato limite di i fessurazione secondo il 4.1,2.2.4, Al
fine della protezione delle armature dalla corrosione, lo strato di ricoprimento di calcestrutzo
(Copriferro) deve essere dimensionato in funzione dell ‘aggressivita dell’ambiente e della sensibi-
lita delle armature alla corrosione, tenendo anche conto delle tolleranze di ‘posa delle armature.
Per consentire un omogeneo getto del calcestruzzo, il copriferro-e l'interferro delle armature
devono essere rapportati alla dimensione massima degli inerti impiegati. Il copriferro e
Vinterferro delle armature devono essere dimensionati anche con riferimento al necessario svi-
Juppo delle tensioni di aderenza con il calcestruzzo”
Si trata, in modo evidente, di una definizione di tipo prestazionale tesa a collegare lo spessore
del ricoprimento dell’armatura metallica delle strutture in calcestruzzo armato all' ambiente in cui
4a stessa @ collocata, al tipo di acciaio impiegato in relazione alla sua resistenza alla corrosione,nonché alla modalita di esecuzione dell’armatura, con la finalita di garantire la durabi(
nufatto.
La Cireolare n, 617 del 02/02/09 ha poi indicato i valori minimi del copriferro in rela
classe di resistenza del calcestruzzo ¢ alle condi:
ché in riferimento al tipo di acciaio impiegato (barre ¢ cavi) ed alla situazione di impiego (pia-
stre, ovverd travi,.pilastri, ...). La Circolare precisa inoltre i valori incrementali 0 decrementali
da utilizzare in relazione a particolari condizioni o in presenza di specifiche modalita realizzati-
ve, é
‘La questione relativa al copriferro é inoltre trattata, nel particolare caso dei prodotti prefabbricati
in calcestruzzo, dalla UNI EN 13369 recante “Regole comuni per prodotti prefabbricati in calce-
struzzo” che nell’ Annesso A riporta in tabella valori minimi di copriferro diversi da quelli indi-
cati nella citata Circolare e pid bassi.
La Sedione in merito rileva che le vigenti Norme tecniche per le costrizioni c la relativa Circola-
re applicativa costituiscono “regole tecniche” per come definite dall’articolo 1 della Legge
317/1986, laddove la UNI EN 13369 citata nella nota del Servizio Tecnico Centrale ha valore,
sempre ai sensi della predetta legge, di “norma” tecnica.
1La Sezione, pertanto, preso atto di quanto enunciato dalle Norme teeniche nazionali in vigore e
dalle conseguenti disposizioni applicative, ritiene che P’insieme del predetto disposto normativo
in merito alla questione in esame, sia prevalente su una “norma” emanata da un organismo euro-
peo di normalizzazione, quale la UNI EN 13369, che, oltretutto non @ neppure “armonizzata” ¢
‘enendo conto, peraltro, che la normativa nazionale & pid restitiva,
La Sezione pertanto, all’ unanimita,
E’ DEL PARERE
reso nei suesposti considera.
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