La Disciplina Delle Società Con Azioni Quotate

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La disciplina delle societ con azioni quotate

Il Testo Unico impone una compiuta trasparenza degli assetti proprietari degli
emittenti azioni quotate aventi lItalia come stato membro, ossia delle societ aventi
sede in Italia con azioni ammesse alla negoziazione nei mercati regolamentati italiani
o di altro stato membro della Comunit europea; trasparenza non solo nei confronti
della societ quotata partecipata, ma anche nei confronti della Consob e del mercato.
Lobbligo di trasparenza non concerne, per altro, una qualsiasi partecipazione ma
soltanto quelle che possono avere una incidenza significativa sul potere di gestione
della societ. Lart. 1 del T.U. stabilisce che per partecipazioni si intendono le
azioni, le quote e gli altri strumenti finanziari che attribuiscono diritti amministrativi o
comunque quelli previsti dallart. 2351, ultimo comma del codice civile. Questo
dunque il concetto di partecipazione che dovrebbe essere utilizzato anche nella
ricostruzione della disciplina che regola gli obblighi di comunicazione delle
partecipazioni sociali (art. 120 T.U.). Questa norma stabilisce che coloro che
partecipano [in una societ con azioni quotate] in misura superiore al due per cento
del capitale sociale ne danno comunicazione alla societ partecipata e alla Consob,
intendendosi per capitale sociale quello rappresentato da azioni con diritto di voto.

Criteri di calcolo per le partecipazioni: la Consob


Il Testo Unico ha affidato alla Consob il compito di fissare i criteri per il calcolo delle
partecipazioni avendo riguardo anche alle partecipazioni indirettamente detenute e
alle ipotesi in cui il diritto di voto spetta o attribuito a soggetto diverso dal socio, e la
stessa ha stabilito che si computano
a) le azioni detenute attraverso interposte persone, soggetti fiduciari o societ
controllate nonch quelle che, pur essendo detenute dal soggetto in questione,
vedano attribuito il diritto di voto a soggetti interposti, fiduciari o controllati;
b) le azioni, originariamente dotate di diritto di voto, che ne risultino private in forza di
legge (es. usufrutto) o di contratto;
c) nonch le azioni in relazione alle quali il soggetto abbia il diritto di voto pur non
essendo socio.
Non vengono invece computate le azioni per le quali il diritto di voto attribuito a un
intermediario, nellambito dellattivit di gestione del risparmio. Il legislatore ha
ritenuto importante imporre trasparenza anche alle variazioni delle partecipazioni
rilevanti, sia in aumento sia in diminuzione, demandando, per altro, alla Consob
lindividuazione delle variazioni che comportano lobbligo di comunicazione.
E il Regolamento Emittenti ha stabilito che debbano essere comunicati alla societ
quotata e alla stessa Consob lavvenuto superamento delle soglie percentuali del 2, 5,
7.5, 10 e successivi multipli di 5, nonch la riduzione della partecipazione entro le
medesime soglie. La comunicazione delle partecipazioni rilevanti e delle relative
variazioni non viene effettuata soltanto nei confronti della societ quotata e della
Consob, ma tramite questultima, viene diffusa al mercato. Pi esattamente, la Consob
pubblica le informazioni acquisite entro tre giorni di mercato aperto successivi al
ricevimento della comunicazione, tramite strumenti anche informatici di diffusione

delle informazioni e trasmette la medesima informazione alla societ di gestione del


mercato che provvede a renderla pubblica. Il legislatore ha poi previsto, in caso di
omessa comunicazione, oltre ad una sanzione amministrativa, anche una sanzione
civile, ossia la sospensione del diritto di voto inerente alle azioni quotate o agli altri
strumenti finanziari per i quali sono state omesse le comunicazioni; la sanzione
colpisce soltanto le azioni o gli strumenti finanziari eccedenti la soglia e non lintera
partecipazione o linsieme degli strumenti finanziari. E, secondo un modello legislativo
ormai consueto, il legislatore stabilisce lannullabilit delle deliberazioni assunte con il
voto determinante delle azioni o degli strumenti finanziari per i quali lesercizio del
relativo diritto non poteva essere esercitato. Annullabilit che pu essere fatta valere
anche dalla Consob, entro 6 mesi dalla data della deliberazione o della sua iscrizione
nel registro delle imprese.
Sempre lart. 120 T.U. stabilisce che le societ con azioni quotate che partecipano in
misura superiore al dieci per cento del capitale in una societ con azioni non quotate o
in una societ a responsabilit limitata, anche estere, ne danno comunicazione alla
societ partecipata e alla Consob. Il legislatore vieta le partecipazioni reciproche, che
coinvolgono almeno una societ quotata, quando superino, da entrambi i lati, la soglia
prevista per lobbligo di comunicazione, pi esattamente:
a) una societ quotata non pu partecipare in unaltra societ quotata in misura
superiore al due per cento del capitale rappresentato da azioni con diritto di voto se, a
sua volta, partecipata da questultima in misura superiore alla soglia stessa (
tuttavia possibile innalzare il limite al cinque per cento se entrambe le assemblee
ordinarie sono favorevoli);
b) una societ quotata non pu assumere una partecipazione superiore al dieci per
cento in una societ per azioni non quotata o in una societ a responsabilit limitata
se dalle stesse e partecipata in misura superiore al due per cento e
c) ancora una societ non quotata non pu assumere una partecipazione superiore al
due per cento in una societ quotata se partecipata da questultima in misura
superiore al dieci per cento.
Nellipotesi di partecipazioni reciproche superiori alle soglie sopra indicate la societ
che ha superato il limite successivamente non pu esercitare il diritto di voto inerente
alle azioni o alle quote o agli strumenti finanziari eccedenti, deve alienarli entro dodici
mesi dalla data in cui ha superato il limite e, in caso di mancata alienazione entro tale
termine, la sospensione del diritto di voto si estende allintera partecipazione. Il
legislatore ha previsto che se non possibile accertare quale delle due societ ha
superato il limite successivamente, la sospensione del diritto di voto e lobbligo di
alienazione si applicano a entrambe, salvo loro diverso accordo.
Per evitare raggiri della norma il T.U. ha stabilito che se un soggetto detiene una
partecipazione superiore al due per cento del capitale di una societ per azioni
quotata, questa o il soggetto che la controlla non possono acquisire una
partecipazione superiore a tale limite in una societ quotata controllata dal primo. Il
limite allassunzione di partecipazioni reciproche potrebbe rappresentare una
formidabile arma antiscalata.
Per questo motivo il T.U. stabilisce che i limiti allassunzione di partecipazioni
reciproche non si applicano quando i predetti limiti siano superati a seguito di
unofferta pubblica di acquisto diretta a conseguire almeno il sessanta per cento delle

azioni ordinarie. Lesistenza di un patto parasociale pu incidere profondamente


sullassetto dei diritti proprietari sotto il profilo sia della loro circolazione (sindacati di
blocco) sia della loro effettiva rilevanza nella gestione (sindacati di voto).
Il Testo Unico prende in considerazione i patti, in qualunque forma stipulati, aventi per
oggetto lesercizio del diritto di voto nelle societ quotate e nelle societ che le
controllano nonch quelli:
- che istituiscono obblighi di preventiva consultazione per lesercizio del diritto di voto
nelle societ con azioni quotate e nelle societ che le controllano;
- che pongono limiti al trasferimento delle relative azioni o di strumenti finanziari che
attribuiscono diritti di acquisto o di sottoscrizione delle stesse;
- che prevedono lacquisto delle azioni o degli strumenti finanziari previsti dalla lettera
b);
- aventi per oggetto o per effetto lesercizio anche congiunto di uninfluenza
dominante su tali societ;
- volti a favorire o a contrastare il conseguimento degli obiettivi di unofferta pubblica
di acquisto o di scambio, ivi inclusi gli impegni a non aderire ad unofferta.
Questi patti assumono rilevanza solo se riguardano le societ con azioni quotate e le
societ che le controllano.

I possibili patti parasociali


I possibili tipi di patti parasociali sono dunque quattro:
- sindacato di voto: nelloggetto del contratto si specifica per quale tipo di voto il
sindacato si riunisce. Tutti i partecipanti al sindacato di voto si impegnano a votare in
un certo modo nellassemblea successiva. Se il sindacato delibera a maggioranza, es.
5 si e 3 no, in assemblea si voteranno 8 si. Se chi ha votato no durante la delibera del
sindacato vota no anche in assemblea il voto valido ma dovr risarcire i colleghi del
sindacato per inadempienza contrattuale;
- sindacato di consultazione: gli azionisti che lo stipulano si impegnano a
consultarsi prima delle assemblee determinate dalloggetto del contratto;
- sindacato di blocco: accordo con il quale i partecipanti si impegnano a non vendere
le proprie azioni per un tempo determinato, che pu essere massimo tre anni
rinnovabili alla scadenza. Lo scopo di questo sindacato quello di non cambiare il
controllo della societ;
- sindacato di governo: ha ad oggetto determinate strategie aziendali.
Il Testo Unico prevede che i predetti patti siano:
- comunicati alla Consob entro cinque giorni dalla stipulazione (o dalle modifiche di
esso);
- pubblicati per estratto sulla stampa quotidiana entro dieci giorni dalla stipulazione;
- depositati presso il registro delle imprese del luogo ove la societ a sede legale entro
quindici giorni dalla stipulazione.

Sanzioni civili per il mancato adempimento degli obblighi di pubblicit


Due sono i tipi di sanzione civile che il Testo Unico prevede per il mancato
adempimento anche di uno soltanto dei predetti obblighi di pubblicit:
- la nullit del patto e la sospensione del diritto di voto inerente alle azioni quotate per
le quali non sono stati adempiuti i predetti obblighi, con la conseguente annullabilit
delle deliberazioni assembleari assunte con il voto determinante delle relative azioni
- annullabilit che pu essere fatta valere anche dalla Consob.
Per quanto concerne la durata il Testo Unico ha previsto che i patti possano essere sia
a tempo indeterminato sia a tempo determinato.
Nella prima ipotesi ciascun contraente ha diritto di recedere dal patto con un
preavviso di sei mesi, nella seconda la durata massima consentita di tre anni (5 per
le societ aperte) e il patto si intende stipulato per tale durata anche se le parti
hanno previsto un termine maggiore; in questo caso possibile recedere prima della
scadenza solo per giusta causa.

L'assemblea delle societ


Per quanto riguarda lassemblea delle societ quotate il Testo Unico aveva introdotto
norme che
a) facilitano la convocazione dellassemblea;
b) arricchiscono linformazione fornita ai soci;
c) consentono lesercizio del voto per corrispondenza;
d) assicurano un regime trasparente alla raccolta delle deleghe di voto;
e) favoriscono i raggruppamenti fra azionisti;
f) attribuiscono alle minoranze che partecipano alla riunione assembleare la capacit
di condizionare lassunzione di una deliberazione assembleare.
Alcune di queste discipline, come quelle relative alle deleghe di voto (art. 136 ss.), al
voto per corrispondenza (art. 127) e allinformazione dei soci (art. 130), non sono state
interessate dalla riforma e continuano a differenziare la disciplina delle societ quotate
da quella delle societ per azioni non quotate.

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