DI TOPOGRAFIA ANTICA
ATTA 13
- 2004
VIABILITA E INSEDIAMENTI
NELIITALIA ANITICA
ESTRATTO
(LERMA" di BRETSCHNEIDER
L\DICE
L. LrCcgE<e . [ :,,-t:.: rg;ti;;;1:i
G.
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B.
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25
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Emilia
43
Fr*.rrl-r.
..............
Fn. LoNcoBARDo, probletni cti viq"bilit. in Campania:
la via Domiziana
L. PBracco , Note di architettura
funeraia rupestre dei Campi F|egrei...................
P' capuro, La Grotto. di cacceio a cumq: nuovi d.ati
65
Appendice: L. LaNrBRr
Il rilievo aerofotogramntetrico
113
))
135
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147
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173
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435
>
441
antica a Fondi
L' Qurrrcr, sanuari, ville e mausolei sul percorso della via
Appia al valico degli Aurunci
AeeR.EvrazroNr
545
Prestampa:GraficacristalS'r'l'viaRaffaelePaolucci
12114,00152Rcma-stampa: Tipografs.rl,viacostantinoMorn26/4,00195Roma
"...Cos vedemo molte ruine e spoglie, che dimostrano stupendissima grandezza; ma non mi
pare piccola cosa la strada Romana che dura fino a
Pezuolo e in molti luoghi per o chammino si vede
intera, a
qualit
bilir
scri lt
te, la for
grandeza
rio
nel'altra,
938.
Il tenitorio di Liternum,,
di
G. Fr.eNcrosr), Napoli
Jon
FR. LONGOBARDO
278
struzione della via nel 95 d.C. evidente infatche le difficolt derivanti da un percorso accidentato, causavano rallentamenti nei trasferimenti e nelle comunicazioni.
probabile, peftanto, che il tracciato viario
della via Domitiana si impostasse su un altro a
questo preesistente, secondo un'ipotesi a cui il
Cor.rado ed altri avevano gi accennato (7). Significativa a questo proposito a testimonianza di Livio (8): Sinuessae quo ad conveniendum
diem edixerat, exercitu lustrato, trqnsgressus
Volturnum, circa Liternutn castra posuit.
Nel terzo anno della seconda guerra punica, cio nel 215 a.C. il console Tiberio Sempronio Gracco, dopo aver passato in rassegna
l'esercito a Sinuessa, supera il Volturno e
pone l'accampamento a Literno, prima di proseguire con i suo esercito verso il santuario
di Hamae (9) e tendere un agguato all'esercito
nemico. E evidente che il percorso effettuato
dal console analogo a quelo tracciato dalla
ti
() Sr.q.r. Silvae,IV,3, 1ss.;2O-39 (trad. it. A. TRAG. Anrco, Torino 1984): .Cos' questo assordante
rumore di dura selce percossa da pesante ferro che ha
riempito il lato della via Appia dove sassosa costeggia il
mare? Cerlo non il frastuono prodotto da un'orda libica,
n un condottiero nemico con una guerra fatta in dispregio dei giuramenti, a mettere scompiglio nel territorio della Campania, e non neppure Nerone che apre fondali e
trafora le montagne per far-vi passare malsani canali sta-
pp.13-15,128.
crre,
luogo sacro, cfr. V. Sertrp,q.oro, "Organizzazione dello spazio urbano e di quello extraurbano a Capua,, in Lo f'orma
della citt e del territorio, AITA suppl. V, 1999, pp. 139146, 146 e da ultima Gencluro 2002, p. 207 .
L'unica notizia sicura rappresentata dunque
dall'iscrizione di Literno, che viene datata, per, in base a
criteri paleografici nell'ambito de1 II-III sec.d.C., lasciando
presumere, pur in assenza di altri dati, una continuit di
frequentazione del santuario. Per l'iscrizione cfr. G. FronnLtr, in NS 1885, pp. 80-81; F.S. DrNo, inBulllnst 1885,
279
VIA DOMITIANA
Fig.
1.
ti anni prima
terno e pi di
va
app
dei
che
chili
si
(
della
J,r.Nu
dcLll'a
XVI, Roma 2O02, PP. 85-92.
(11) C.rruccr, Ioc. cit ,P.88.
caratteri
Tuccr, L'
to Yotiro
in Italia,
ascendenza greca nei santuari del Iitorale settentrionale> tra cui Cuma avrebbe nil ruolo
di centro irradiatoren sia stato nfavorito dalla
fica di tutti i siti citati
dislocazi
itinerario costiero e dai
lungo un
fra questi sin dall'epoca
contatti i
arcaica, (11), anche per via marittima.
Diventa quindi plausibile che una via di trasmissione esistente gi dall'epoca pi antica per
i vari centri della fascia costiera, sia
polenziata in ePoca romana, con la
e di coloniae maritimae nel III e II sec'
a.C., e successivamente monumentalizzata con
un intewento - il cui ritorno d'immagine non
da sottovalutare - in epoca domizianea (12).
Berai:
J.P. BnuN
nr
.cI-rr,
nAlla
dalle re-
Centre
pofio di
FR. LONGOBARDO
280
Questo
riutilizzato
puntuale n
sa
viene dunque
Poeta molto
fasi della mes-
in opera
pi brevi
to (15),
e Se-
in alcuni punti pi chiaramente (taglio del monte del Grillo nella zona
dello Scalndrone), in altri soltanto dalle foto
aeree del 1943 e dalla cartograha IGM. Se dunque il percorso rintracciabile nel tratto meridional, Quilici ha messo in evidenza come il
progetto potesse
giungendo la lun
km, molto vicini
km) indicate da S
Ponto e
traffico,
perando la precariet delle strutture portuali
alla foce del Tevere, esposte alle alluoni e alle
N, Italische Landeskunde, I,
727 C:r'. DuBors, Pouzzoles
:iii,iti^?31;'i
ml\U;
1994; P.
effodere proxima
*::::iJ:'.'r". i:l:
stigia
- i
(1
ut nav
Avano
iugcL
i'"#::o
avversi auspici. Fer"vono le rive del mare e le selve son tutte in movimento, un
cu
in
l'ff"r:ft]ff'o B,-^.'"*o,
scelere
0-65 m
di larghezza.
BCH
281
VIA DOMITIANA
e verso
il Mediterraneo (20). il
Il percorso
h+ inizio d
?)
rrcorda anche
assio (23) - in
un arco onorario per l'imeretto
era
stato
lit
peratore (24) di cui non resta, per, alcuna
lraccia. L'itinerario proseguiva trala zona pae
Iudosa di Mondrag
uSaucelle) fino all'alte
di
me Savone (25), cio
qui
doveva
Anche
Mondragone.
Penetelle di
esistere un ponte di cui non sono ugualmente
noti i resti (26), mentre in prossimit della
foce del fiume stata recuperata la parte inferiore di un miliario in cui si legge: VIII / Imp.
Caes&r (27). A conferma dell'esistenza di un
tracciato viario precedente alla strada di epoca domizianea senz'altro interessante il rin-
II
nuessa
nianza
(2
so avr
che si
segnal
tato la
tra le
i set
lle I
rale
ziale, alle quali affluivano numerosi corsi d'acqua. Del resto anche urrrcr, Ioc. cit., p. 205, mette in evidenza come
il progetto neroniano sarebbe valso a bonificare le zone
dell'alveo;
di un com
pi a sud
prima et
,us
faci
duci
testi
7812.
r. Epigr./.,
1a
ovons.
gen
(t5)
ndo F.M. Pn.rur-rr, Della via Appia
Brindisi, Napoli 1745, era possibile
descfttu
X
miiario.
il
posizionare
' (26) JoHANNowsKY 1990, p. 8 riferisce che il ponte
mitis
[Iil:;,li:;
XIII, !967,
cc.858-859,
282
FR. LONGOBARDO
VIA DOMITIANA
283
3JXifr
prose-
in citt, attraver-
fiancheggiata da botteghe ed
).
tra,
Ant
autrice dello
(a1) Nel 2003 in occasione di lavori di pulizia finalizzati al restauro del muro di recinzione dell area forense
stato riportato alla luce un atro tratto del basolato stra-
FR. LONGOBARDO
284
te
).A
se-
ppo
non stata riscontrata alcun tipo di evidenza
stradale sul lato occidentale del lago, dal momento che in questo settore si in
denti intervenfi di interro mode
al Donte Dossono essere utili alcune indicazioni dal teito del Chianese (43), riguardante un
verun tratto
Diavoli, si
ntea bretella
so la citt,
verI traffico
mente era
attraversud,
verso
proseguiva
so la colonia,
Fig.5. Literno, foce del lago di Patria: resti della pila del
ponte, sezone - pro-spetto del ato meridionale'
a
constatata
bilmente,
dale che
Sud si
o Proba-
in
ePoca
de
tarda.
(42) Ai resti della pila superstite accenna Jou'sNl'Iow-
f"l
srv
1990, P. 8.
di
tav.13.
285
VTA DOMTTIANA
17
pi oltre.
(46) Dall'ingegnere Ambrogio Attendolo, cfr. F. Sre-q.z-
Fig.6. Literno, foce del lago di Patria: resti della pila de1
ponte, vista settentrionale, particolare del'avambecco.
I ponti romani, I,
Treviso
FR. LONGOBARDO
Fig. 7. Literno, foce del lago di Patria: sulla destra resti di tre arcate del ponte con i reLatirri contrafforti
(52) La fotocopia della fotografia mi stata gentimente messa a disposizione dall'attuale "guardiano del
logico.
Dell'antichit del ponte non c' per traccia nella bibliografia del sito. Dawero sorprendente
scoperta di una fotografia (fig. 7
senZa data, che ritrae
il ponte per
percorribie, unito ad
un edificio, attualmente non visibile e munito
di tre arcate inlalerizio, ma se ne pu ipotizzare urta quarta dal momento che si notano
tre contrafforti (52). Questa fotografia deve
essere posteriore ad un'altra pubblicata in un
lavoro di Bertarelli e dunque anteriore al
1922 (53) (fig. 8). Qui la vista del ponte non
lugg
le al
vati
(53) L. V. BERTARELLT, nl-a bonifica di Licola e Varcaturo>, tn Terra Promessa, Milano 1922, p. 756, n. 779.
VIA DOMITIANA
Fig. B. Literno, foce del lago di Patria: sette piastri del ponte, inframezzati da paratie per regolare i passaggio del'acqua
'"1:
costruito in
FR. LONGOBARDO
viene legato alle strrrtture sulla sponda orientae. Questi restauri dovevano gi essere awenuti, all'epoca del Chianese e del Maiuri, che infatti mostrano scarso interesse per questo ponte, mentre si curano di descrivere gli avanzi
dell'altro in localit ponte dei Diavoli. Purtrop-
Licola (62); qui infatti, durante lavori di bonifica effettuati dal'Opera Nazionale Combattenti
negli anni '20 venne messo in luce un tratto
lungo pi di 2 km in localit Pantano di Varcaturo. Infatti nel resoconto nelle Notizie Scavi
del 1928, Maiuri riporta la notizia relativa allo
scavo di 350 m della strada contraddistinta da
basoli poligonali per una larghezza pari a
4,4014,50 m (15 piedi romani), tale da consentire il passaggio parallelo su due file. Sui
margini laterali, ogni 9 m si notano i gomphii
tagliati a sezione quasi triangolare, alti 0,50/
0,55 m a cui corrispondono in fondazione altri
0,6010,70 m. La funzione di questi cippi, come
si evince anche dal passo di Stazio, consisteva
sia nel ripor"tare sul terreno I'indicazione esatta
del percorso, contenendo inoltre la parte superiore della massicciata stradae e sia nell'impedire che i carri salissero sui marciapiedi (3).
La via Domitiana proseguiva in direzione
di Cuma ed a questo proposito va sottolineato
che spesso il percorso relativo a questo tratto
stato ricostrrrito in maniera non univoca. Infatti, alcuni studiosi hanno ipotizzato che il tracciato viario costeggiasse sul lato orientale il
lago di Licola (64), attualmente bonificato, viceversa, studi recenti (65) hanno ipotizzato che
la via Domitiana passasse tra la linea di costa
ed il lago di Licola (66) - praticamente tra la
Silva Gallinaria, il mitico luogo dove Enea
awebbe colto il pomo d'oro da porlare in dono
alla regina degli Inferi (67) ed il lago. Risolvono la questione in maniera definitiva le recenti
Dell'antica Domitiana il Chianese aveva individuato un altro tratto in localit Varcaturiello, a sud di Literno, superata via Staffetta.
Qui tra sepolcri, purtroppo indatabili, aveva
scoperto una basilica cristiana, edificata proprio sul basolato della Domitiana (56). Non
chiaro, dalle descrizioni dell'ispettore se questo tratto della strada fosse fiancheggiato da
sepolture. Pi a nord, infatti, nei pressi dell'anfiteatro, sono state messe in luce tombe ad
edicola ed ipogei (57), che potrebbero far pensare ad un tipo di sistemazione analogo a
quello recentemente rimesso in luce nel territorio a nord di Cuma dall'quipe francese del
progetto Kyme II (58). Inoltre vale la pena ricordare che l'edificio, risultava costruito da
frammenti architettonici di vario genere, recuperati da altre strutture pi antiche e non
escluso che si trattasse di monumenti funerari. In ogni caso, come sottolineato da Pagano,
l'erezione della basilichetta in onore di S. Fortunata, patrona di Literno (59), da datare al
V sec. d.C., epoca di eventuale decadimento ed
abbandono della strada.
alcune pratiche relative a sporadici ritrovamenti nell'area ancora pi a sud della citt di
Literno. E se alcune ripor-tano notizie che si ri-
1142.
(64) CfT. L. Qurlrcr, nll problema culturale archeologico dei Campi Flegrei", in ParPass 1969, pp. 224-240,
fig. 1; JoHaNNowsKY 1990, fig. lb.
(65) Cfr. il plastico ricostrrrttivo realizzato dal consorzio Pinacos, 1988-1990, attualmente conservato presso il
museo Archeologico dei Campi Flegrei, nel castello di
Baia; P. Cepuro,
"Nuovi dati sull'urbanistica cumana,, in
BdA 22,1993, pp. l2s-128.
() Cfr. W. H.q.unroN, Campi Phlegroei, Napoli
1776, tav. XXVIII: in questa veduta dei Campi Flegrei
dalla cima del Monte Gauro segnato il lago di Licola
(num. 8) costeggiato sul lato occidentale da una strada,
evidentemente si tratta della via Domitiana.
(67) Cfr. VERG. Aer?. VI, 156-211.
\/IA DOMITIANA
mitiana.
Raggiunta Cuma,
in citt attrarrerso I
percorreva un tratto
all' a\t ezza d ell' attu al e
rigeva verso est, infine uscivg dal percorso citta-dino attraverso il varco dell'Arco Felice aperto nella cresta del Monte del Grillo. L'apertura
del Monte Grillo sembra sia essenzialmente da
Fig
9. Ca.rnpi Flegrei,
I)onritiana
effettuato
et
a laterizia
giro
lo venne
a un for-
stito, in
il
in oPera
Bnu
dati
Ben
cerca legate
sentare in B
ogich
agirri
ln maniera pi dettagat
sima campagt'ta K,vme I
zione della cronologia r
fasi di vita della ctt. D
corso ad Adele D'Onofro che ringrazio per la cortcsia e
disponibilit.
(73) Cfr. E. CHrosr, usaggi archeoogici presso l'Arco
Fe
pr
preesistente.
8-129.
290
FR. LONGOBARDO
assicciata
in
opera
mitiana si dirigeva
, passava all'estreedificio dell'Oliveta doppio gomito, illustrato nell'incisione del
Panvini (77).Il fornice alto 17,5x6,30 m ed
ate, e raggiunge quindi
di 31,50 m dalla quota
78). La sede stradale
tamponatura
un ambiente
sorveglianza:
elementi; conosciamo invece l'iscrizione dedicatoria sulla lastra che decorava un arco quadrifronte dall'area forense della citt di pozzuoli e la statua equestre in bronzo del DornizianolNer-va, che come ha messo in evidenza
Stefania Adamo Muscettola (81) una statuamessaggio
il programma
ideologico
carattere bellicoso, ed
per il sacello
degli Augu
. di N"*o.
FnaNcBsca LoxcoeeRoo
Dot
per la
dei Beni Culturali
erali'
mes
il re-
stau
riosit naturali di Pozzuoli, Cuma, Baia
nlir"no, N"u[!11
"
XXXI.
(78) Cfr. Gucrrprnro, loc. cit., p. 151: <Le strutture
murarie del monumento sono costiiuite da muratura a
1818, tav.
quadrati
(0.592 m
giera sec
nBrrr
1817-1819.