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Riepilogo dei dati clinici importanti.

Donna di 71 anni affetta da esiti di impianto di protesi monocompartimentale laterale e di superficie


femorale di rotula ginocchio destra.
In anamnesi: la paziente da diversi anni lamenta dolore bilaterale a entrambe le ginocchia. Da circa
un anno vi stato un peggioramento nella sintomatologia a carico del ginocchio destro, tanto da
portare la paziente ad avere difficolt nello stare in piedi, nella deambulazione e nelleseguire le
scale. Spesso si sono presentati anche episodi di flogosi e di blocchi articolari. stata operata in
data 06/08/2014. Controlli eseguiti fino al 06/11/2014 dopo 30 sedute di fisioterapia eseguite in
regime MAC 08.
La paziente lamenta dolore nella parte laterale del ginocchio destro e indolenzimento lombare.
Allesame obiettivo si evidenzia:
- ginocchio caldo, leggermente arrossato lungo la cicatrice ed edematoso in sede laterale.
- limitazione articolare: Flessione 95 e Estensione -20
- test di forza a dx: Quadricipite 4/5; Ischiocrurali 4/5; Rotatori laterali intrinseci 3-/5; Adduttori
2/5; MGP 3/5. La paziente non riesce ad andare in punta di piede a dx.
- deambulazione senza ausili con zoppia di fuga destra
- scale: la pz sale e scende un gradino alla volta, lamentando dolore durante la discesa.
Allesame radiografico del 29/09/2014: controllo di artoprotesi monocompartimentale esterna in
sede senza riassorbimenti periprotesici.
Dati che vorrei approfondire.
Dallesame obiettivo riportato nella consegna del compito non sono specificati i segni che
permetterebbero un ragionamento di tipo kinesio-patologico.
Ad esempio sarebbe interessante approfondire COME la paziente esegue la discesa del gradino
(movimento che provoca il sintomo): il dolore durante la discesa potrebbe essere dovuto alla
rotazione interna-adduzione danca e alla rotazione tibio-femorale dellarto posteriore con
conseguente creazione di un momento in valgo, compressione-stress articolare del comparto laterale
e irritazione tissutale. Questa rimane una mia possibile interpretazione di un dato non approfondito.
Altri dati interessanti che vorrei approfondire sono lallineamento, i test di movimento e i test
muscolari, di lunghezza, del quadrante inferiore, quindi del ginocchio, dellanca e della colonna
lombare (altra struttura dolente) e, in particolare, la modalit con cui la paziente esegue i test di
movimento (come i test di minisquat, di appoggio monopodalico, di cammino, i test da supino,
decubito laterale, prono, quadrupedia, seduto sono eseguiti a livello di lombare, pelvi, anca,
ginocchio e piede).
Anche lanamnesi andrebbe, a mio parere, approfondita per comprendere lo stile di vita del
soggetto, le abitudini posturali e di movimento (per stabilire movimenti ripetuti e posture
prolungate).
Sebbene la seguente costituisce solo unipotesi diagnostica mi rivolgerei a questo caso trattandolo
come una DSM da ipomobilit tibio-femorale e, secondariamente, da rotazione interna-adduzione
danca.
Pianificazione dellintervento: obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Obiettivi a breve termine.
1.1. riduzione del dolore al ginocchio.

1.2. recuperare larticolarit dellarto affetto.


1.3. recuperare il PCIR del ginocchio e dellanca durante i movimenti funzionali rieducando il
paziente alle attivit delle vita quotidiana.
Obiettivi a medio termine.
2.1. migliorare la performance del MGP, dei rotatori laterali profondi dellanca, del grande gluteo,
dei gastrocnemi.
2.. rieducare il cammino ottimizzando la spinta da parte dei glutei e del tricipite surale aumentando
la flessione del ginocchio nella fase di oscillazione.
2.3. addestrare l'utilizzo funzionale del quadricipite insegnando il paziente a spingere (push) contro
il suolo nel passaggio seduto-stazione eretta, durante l'esecuzione delle scale e nelle altre attivit
personali.
Obiettivi a lungo termine.
3.1. completare il recupero del trofismo e dellarticolarit del ginocchio.
3.2. migliorare la stabilit del ginocchio.
Strategie per raggiungere gli obiettivi.
1.1. istruire il paziente allutilizzo di terapie fisiche (crioterapia) o al riposo allinsorgenza dei
sintomi infiammatori (dolore, rossore, tumefazione), trattamento della cicatrice, distrazione del
ginocchio (applicare un peso alla caviglia quando il soggetto seduto senza lappoggio dei piedi al
suolo).
1.2. mobilizzazione, dolce, progressiva e sotto la soglia di dolore, del ginocchio nella parte di range
articolare in cui comincia la resistenza.
1.3. mantenere lallineamento del piede, del ginocchio e dellanca (femore e tibia) durante il
semisquat, la salita o la discesa del gradino, il passaggio seduto-in piedi, il cammino.
Obiettivi a medio termine.
2.1. educazione al cammino con la spinta da parte dei glutei e del tricipite surale mantenendo
lallineamento dellanca, del ginocchio, del bacino e della lombare. Questo tipo di attivit, che ha il
vantaggio di essere funzionale, permette il miglioramento della performance dei muscoli MGP, dei
rotatori laterali profondi dellanca, del grande gluteo, dei gastrocnemi e degli addominali. Anche la
salita e la discesa del gradino e il passaggio da seduto a in piedi con la spinta (push) dei piedi al
suolo e il mantenimento dellallineamento dellanca e del ginocchio un esercizio funzionale che
ha come effetto il miglioramento della performance dei succitati muscoli.
Eventualmente sono esercizi selettivi la rotazione esterna dellanca da seduto per i rotatori esterni
intrinseci e profondi, lestensione dellanca da prono con contrazione del gluteo, il passaggio dalla
stazione eretta a quella in punta di piedi per migliorare il reclutamento del tricipite surale.
2.2. esercitare il cammino ottimizzando la spinta da parte dei glutei e del tricipite surale
aumentando la flessione del ginocchio nella fase di oscillazione e lestensione nella fase di
appoggio.
2.3. esercitare l'utilizzo funzionale del quadricipite insegnando il paziente a spingere (push) contro
il suolo nel passaggio seduto-stazione eretta, durante l'esecuzione delle scale e nel cammino.
Obiettivi a lungo termine.
3.1. completare il recupero del trofismo e dellarticolarit del ginocchio tramite mobilizzazione a
fine range (passiva e attiva).
3.2. migliorare la stabilit del ginocchio mantenendo lallineamento dellanca e del ginocchio
durante esercizi tramite esercizi propriocettivi e training neuromuscolare (minisquat su superficie

instabile, mantenimento della stazione monopodalica o semimonopodalica su superficie


instabile).

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