Il corso si propone di approfondire il rapporto tra letteratura e diritto, con specifico riferimento a Dante Alighieri. La cultura dei primi secoli della nostra
letteratura generalmente giuridica; molti poeti e scrittori provengono da studi
e professioni giuridiche: Bonagiunta degli Orbicciani, Guido Guinizzelli, Lapo Gianni, Iacopone da Todi, Cino da Pistoia, Brunetto Latini. Ma, anche quando ci non fosse, la letteratura delle origini scaturigine della riflessione giuridica, filosofica e teologica. Il paradigma culturale e filosofico dantesco contesto di teologia e di diritto. Il diritto romano, considerato diritto naturale da Dio stesso ispirato, detto, a partire dal XIII secolo, ratio scripta, ossia la ragione, come espressione della perfetta convivenza umana codificata nei testi giustinianei. Il corso si propone di enucleare le questioni pi dibattute del Medioevo giuridico che affiorano e dialogano nella e con la poesia e la prosa dantesche. Testi di riferimento: Dante Alighieri, Convivio, Commedia, Monarchia (alcuni brani) Diego Quaglioni, La giustizia nel Medioevo e nella prima et moderna, Bologna, Il Mulino, 2004. Testi consigliati: Claudia Di Fonzo, Dante tra diritto, letteratura e politica, in FORUM ITALICUM 41/1 (Spring 2007), pp. 5-22. Giusti son due e non vi sono intesi, in FORUM ITALICUM 44/1 (Spring 2010), pp. 5-36.
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