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LA RIVOLUZIONE A ISOLA DELLE FEMMINE
Un grande segnale di CAMBIAMENTO a Isola delle Femmine dopo lo scioglimento per mafia dopo il protagonismo dell’EGOCENTRISMO dopo le contrapposizioni politiche ideologiche affaristiche, dopo il Commissariamento, le Elezioni Amministrative del 16 e 17 novembre a Isola delle Femmine soffia una dolce e delicata BREZZA MARINA.
Le donne elette al Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, nella tornata elettorale del 16 e 17 novembre scorso, rappresentano la maggioranza assoluta del Consiglio, ben DIECI sono le elette su 15 del totale dei consiglieri eletti.
SU DICIOTTO DONNE CANDIDATE BEN 10 SONO STATE ELETTE
SU 24 UOMINI CANDIDATI SOLAMENTE 5 SONO STATI GLI ELETTI
LE DONNE SONO MAGGIORANZA ASSOLUTA IN CONSIGLIO COMUNALE
A tutte le donne elette del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
Signore Catania Maria Rosa - Croce Giovanna - Gradino Viviana – Guercio Bartola – Lucido Anna Gaia – Lucido Anna Maria – Provenza Anna – Puccio Maria Grazia – Puccio Rossella – Giambona Daniela
Un augurio di un lungo e proficuo lavoro, nella nuova veste, di “portavoci” dei Cittadini di Isola delle Femmine.
Il palazzo Comunale deve essere un palazzo di vetro dove ogni azione risulti essere ben visibile e controllabile.
Ripartire con un nuovo vigore entusiasmo passione e responsabilità, dopo la difficile parentesi del Commisariamento.
La Conquista alla partecipazione di Tutti i Cittadini di Isola delle Femmine alla gestione della Cosa Pubblica, come elemento indispensabile per la crescita sociale e culturale in questa difficile e appassionata avventura verso il progresso sociale della Nostra Comunità
Buon lavoro
Pino Ciampolillo
Coordinatore Comitato Cittadino Isola Pulita
Isola delle Femmine 1 dicembre 2014
“Cultura e coraggio” sono elementi essenziali per fare terra bruciata attorno alle organizzazioni mafiose e ridare dignita’ fiducia ed efficienza alla Istituzione Comune per un futuro di prosperità di tutta la Comunità isolana “Liberiamo Isola delle Femmine dalla MAFIA”.
ADERISCI ALL’INIZIATIVA PIAZZA VINCENZO ENEA VITTIMA DI MAFIA ISCRIVITI AL GRUPPO
https://www.facebook.com/groups/1539334619644536/
LA RIVOLUZIONE A ISOLA DELLE FEMMINE
Un grande segnale di CAMBIAMENTO a Isola delle Femmine dopo lo scioglimento per mafia dopo il protagonismo dell’EGOCENTRISMO dopo le contrapposizioni politiche ideologiche affaristiche, dopo il Commissariamento, le Elezioni Amministrative del 16 e 17 novembre a Isola delle Femmine soffia una dolce e delicata BREZZA MARINA.
Le donne elette al Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, nella tornata elettorale del 16 e 17 novembre scorso, rappresentano la maggioranza assoluta del Consiglio, ben DIECI sono le elette su 15 del totale dei consiglieri eletti.
SU DICIOTTO DONNE CANDIDATE BEN 10 SONO STATE ELETTE
SU 24 UOMINI CANDIDATI SOLAMENTE 5 SONO STATI GLI ELETTI
LE DONNE SONO MAGGIORANZA ASSOLUTA IN CONSIGLIO COMUNALE
A tutte le donne elette del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
Signore Catania Maria Rosa - Croce Giovanna - Gradino Viviana – Guercio Bartola – Lucido Anna Gaia – Lucido Anna Maria – Provenza Anna – Puccio Maria Grazia – Puccio Rossella – Giambona Daniela
Un augurio di un lungo e proficuo lavoro, nella nuova veste, di “portavoci” dei Cittadini di Isola delle Femmine.
Il palazzo Comunale deve essere un palazzo di vetro dove ogni azione risulti essere ben visibile e controllabile.
Ripartire con un nuovo vigore entusiasmo passione e responsabilità, dopo la difficile parentesi del Commisariamento.
La Conquista alla partecipazione di Tutti i Cittadini di Isola delle Femmine alla gestione della Cosa Pubblica, come elemento indispensabile per la crescita sociale e culturale in questa difficile e appassionata avventura verso il progresso sociale della Nostra Comunità
Buon lavoro
Pino Ciampolillo
Coordinatore Comitato Cittadino Isola Pulita
Isola delle Femmine 1 dicembre 2014
“Cultura e coraggio” sono elementi essenziali per fare terra bruciata attorno alle organizzazioni mafiose e ridare dignita’ fiducia ed efficienza alla Istituzione Comune per un futuro di prosperità di tutta la Comunità isolana “Liberiamo Isola delle Femmine dalla MAFIA”.
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Un grande segnale di CAMBIAMENTO a Isola delle Femmine dopo lo scioglimento per mafia dopo il protagonismo dell’EGOCENTRISMO dopo le contrapposizioni politiche ideologiche affaristiche, dopo il Commissariamento, le Elezioni Amministrative del 16 e 17 novembre a Isola delle Femmine soffia una dolce e delicata BREZZA MARINA.
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Pino Ciampolillo
Coordinatore Comitato Cittadino Isola Pulita
Isola delle Femmine 1 dicembre 2014
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Riscossi Diritti
Di Copia / Di Certiicazione
: 6 Per Euro ... Sipbeta
‘ @S Ni Cemestiors
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
La Corte di Appello del distretto di Palermo, 3a Sezione Penale |Data Sentenza 15/10/2014
‘Composta dai Signori: [Sentenza anno 2014
1. Presidente Dott. LOFORT! RAIMONDO IN. 4055/2014 Sent
IN. RG.
2. Consigliere Dott. MESSANA FILIPPO. ee
IN. 70762009 NR.
3. Consigliere Dott. EGIDIO LA NEVE
JN. 4863/2010 R.G.T.
fl 15/10/2014 con Tintervento del Pubblico Ministero rappresentato dal
Sostituto Procuratore Generale della Repubblica Dott. _Vincenza Sabatino.
con I'assistenza del Cancelliere B3_M.Letizia Bivona
In.
‘Ha emesso e pubblicato la seguente: Ree. Mod. 3/86
SENTENZA
| Compilata Scheda per il
Nel procedimento penale contro: asia eek
ANZA'/SALVATORE nato i! 21/04/1955 in PALERMO residente in ada
PALERMO VIA UMBRIA 6,
APPELLANTE -LIBERO-PRESENTE-
[Depositata in Cancelleria
Assistito ¢ difeso dall’Avv, FRANCESCA ROMANA DE VITA - del foro di
PALERMO, PRESENTE-Avverso la sentenza emessa da TRIBUNALE (MON) di PALERMO in data 18/10/2012 con Ia
quale fu condannato ad anno uno, mest otto di reclusione. Spese processuali. Pena sospesa,
Glornf novanta il termine per il deposito della motivazione della sentenza, DIFFAMAZIONE
CONTINUATA (artt. 81 epy, 595 co. IIe HIT CP),
IMPUTATI
ANZA! / SALVATORE
de reato Anza’ Salvatore n.q. di dirigente dellAssessorato Regionale Territorio ed Ambiente: art.
81 pv, 595 co. IIe III CP.
In Agrigento il 26/11/07 (querela det 22/2/08),
Udita la relazione fatta dal Dott. La Neve
‘Nonche' la lettura degli ati del processo. Avvertit gli imputati della facotta’ di chiedere la parola
Intesi il PM. e Ia Difesa, i quali hanno concluso come segue:
® P.G.: ha chiesto la conferma della sentenza impugnata.
* DIFENSORE: ha insistito nei motivi d’appello.
La Corte ha considerato:Con sentenza del 18.10.2012 il Tribunale di Palermo, in composizione
monocratica, ha dichiarato Anza Salvatore colpevole del reato di cui agli
artt. 81 cpv. e 595 commi 2 e 3 .p., commesso in Agrigento il 26.11.2007
¢ lo ha condannato alla pena di anno uno e mesi otto di reclusione, oltre al
Ppagamento delle spese processuali; con pena sospesa,
Avverso la sentenza ha proposto appello il difensore, che ha chiesto: 1)
Tassoluzione, perché il fatto non costituisce teato; 2) la concessione delle
circostanze attenuanti generiche con la conseguente riduzione della pena
nonché il minimo aumento per la continuazione e la concessione dei
benefici di legge.
AlPimputato, in qualita di dirigente dell’ Assessorato Regionale Territorio
ed Ambiente, @ stato contestato di avere recato offesa alla reputazione
dell’Associazione Legambiente in persona del presidente Fontana
Domenico, al di fuori dei casi previsti dall’art, 594 ¢.p., comunicando con
pit persone, in tre diversi atti pubblici:
a) nella nota a propria firma Prot. n. 86097/2007 del 27.11.2007
dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia
servizio 3 Tutela dell’inquinamento atmosferico, indirizzata
all’Assessore, Dirigente generale della Commissione d’Inchiesta, al
Presidente della Regione Sicilia, a Legambiente Nazionale, a
Confindustria Sicilia e Legambiente Regionale, avente ad oggetto
“Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualita
dell’aria ambiente. Il silenzio omertoso, le menzogne ed il falso
storico dei rappresentanti di Legambiente Sicilia. L’attivite di una
banda di lestofanti (Genchi, Fontana e Messina)”;b) nella nota a propria firma prot. n. 87942 del 4.12.2007
dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia
servizio 3 Tutela dell’inquinamento atmosferico, indirizzata al
Ministro dell’ Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, alla
Direzione Salvaguardia Ambiente Ing. Bruno Agricola e a
Legambiente Nazionale avente ad oggetto “Piano regionale di
coordinamento per Ia tutela della qualita dell’aria ambiente. Il falso
Storico dei responsabili di Legambiente Sicilia, Indagini di Polizia
Giudiziaria delegate dalla procura della repubblica presso il
Tribunale di Palermo”; nel testo di tale nota si legge inoltre che “i
responsabili di Legambiente hanno gravemente diffamato la regione
Siciliana con una serie di gravissime menzogne e falsita,
raggirando i giornalisti... indegna sceneggiata sia stata allestita da
una cricca di imbroglioni che sembrano afferire ad un settore
deviato di Legambiente... si chiede di valutare se ~ come sembra
Probabile — sussistano gli estremi per depennare Legambiente (o
quartomeno Legambiente Sicilia) dall’elenco delle associazioni
ambientaliste legalmente riconosciute... cricca di manigoldi...
manipolo di cialtroni (Fontana e Messina) banda di diffamatori”;
¢) nella nota a propria firma prot. n. 640 del 10.12.2007
dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia
servizio 3 Tutela dell’inquinamento atmosferico, indirizzata al
Dipartimento Reg. territotio ed Ambiente, Dipartimento Reg.
Urbanistica, Ufficio Speciale per la Montagna, Ufficio speciale Aree
ad elevato rischio di crisi ambientale, all’Assessore ¢ al Dirigente
Generale avente ad oggetto: “Piano regionale di coordinamento
2la tutela della qualita dell’aria ambiente. Il falso storico det
responsabili di Legambiente Sicilia. Attivita diffamatoria di una
banda di cialtroni (Genchi, Cammarata, Fontana e Messina)
capitanata dalla madre dei Jestofanti: il galeotto Genchi”; nel testo
di tale nota si legge, inoltre: “banda di cialtroni... i responsabili
regionali di Legambiente hanno Stavemente diffamato la regione
Sicilia con una serie di menzogne e falsita raggirando giornalisti...
cricca di imbroglioni settore deviato di Legambiente... il gruppo dei
tre ciarlatani (Genchi, Fontana e Messina)... atteggiamento
omertoso... trio di lestofanti.. i tre illusionisti hanno
Sraudolentemente carpito la buona fede dei giornalisti da perfette
canaglie.. banda di cialtroni, incompetenti e in malafede, animati
esclusivamente dall esigenza di assecondare rancori ersonali e
interessi privati, alla ricerea disperata di una improbabile vendetta
azioni sconsiderate della cricca di mascalzoni che ha dato 1 ‘avvio,
nascondendosi sotto Vinsegna di Legambiente a questa indegna
gazzarra... banda di canaglie che si Ja scudo delle bandiere di
Legambiente Sicilia... emeriti cialtroni... il dottor Genchi con i suoi
amici lestofanti... cascata di castronerie buttate al vento da un
gruppo di manigoldi, professionisti della propaganda e della
diffamazione... risvegliandosi dal letargo Mimmo Fontana,
Presidente regionale di Legambiente... la banda di lestofanti
confonde... il trio dei lestofanti imbroglia i giornalisti il presidente
di Legambiente Sicilia con una Saccia di bronzo senza limiti...
indegna sceneggiatura allestita da una cricca di imbroglioni che
sembrano afferire ad un settore deviato di una grande associazion
7ambientalista.... per quanto riguarda la posizione dei signori
Fontana e Messina, invece é necessario evidenziare che con le loro
menzogne hanno seriamente compromesso la credibilita
dell'associazione che rappresentano... ci si chiede inoltre come tali
soggetti visto il ruolo ricoperto all'interno di un’associazione che
dovrebbe tutelare gli interessi diffust, piuttosto che quelli privati,
Possano ancora essere convocati a tavoli istituzionali regionali,
dopo che hanno pubblicamente mentito cercando di coprire le
magagne di un compare le cui 8esta sono ormai conosciute
all’intera Regione”.
Con il primo motivo dell’atto di appello il difensore ha chiesto
Vassoluzione perché il fatto non costituisce teato, prospettando che il
Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualita dell’area
ambiente, assunto con decreto assessoriale ad agosto del 2007 dalla
Regione siciliana, non sarebbe come, invece, dichiarato dal responsabile di
" Legambiente Fontana frutto di una copiatura maldestra di analogo Piano
della Regione Veneto.
Per il difensore l’imputato aveva attomo a sé un ambiente ostile che mal
vedeva il suo subingresso al posto del suo predecessore dott. Genchi e in
tal senso vi é la deposizione dell’Ing. Talluto, dirigente del Dipartimento
Territorio ed Ambiente dell’ Assessorato Regionale.
Il difensore ha, cosi, Prospettato il riesame dell’esimente della
Provocazione esclusa dal primo Giudice.
Nell’ottica difensiva, durante la conferenza stampa ~ che ebbe a seguire —
sarebbero state effettuate Precise accuse nei confronti dell’imputato(accuse di tipo politico e anche relative alla professionalita e serieta
dell’imputato),
Diversamente da come ritenuto dal primo Giudice le iniziative assunte
dall’imputato si collocherebbero su un piano di pura replica dialettica, sia
pure virulenta e dai toni offensivi.
Al fine di dimostrare che non vi era una semplice situazione di contrasto
con altri funzionari la difesa ha prodotto l’Ordinanza di archiviazione
emessa dal GUP del Tribunale di Palermo nell’ambito dei procedimento
insorto a seguito della denuncia Presentata contro |’Anza da un dirigente
del servizio 3, il dott. Pellerito.
L’incarico affidato all’ Anza, inoltre, sarebbe stato Particolarmente onetoso
Poiché difettava la normativa Regionale in materia di autorizzazione delle
emissioni nell’atmosfera ma anche avuto viguardo all’inadempimento da
parte della Regione Siciliana di alcune direttive in materia di gestione della
_ qualita dell’ aria,
- La Regione, solo con decreto 176/K ad agosto del 2007 si forniva del
Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualita dell’area
ambiente con decreto assessoriale.
Nell’ambito del proc. n. 9963/09 RG.NR. Ja consulenza disposta dal PM
dava atto che il suddetto decreto assessoriale aveva apportato modifiche
non sostanziali del Piano regionale per correggere alcuni errori presenti nel
testo iniziale.
Cid dimostrerebbe per la difesa |’infondatezza delle accuse rivolte
all’Anza della copiatura maldestra telativamente al piano pubblicato
nell’agosto 2007 come ritenuto, invece, dal presidente di Legambi
Fontana.La difesa ha depositato anche copia del comunicato stampa diffuso da
Legambiente per indire la conferenza stampa del 21.11.2007,
Ne erano seguiti articoli di stampa su quotidiani nazionali che avevano
fatto riferimento alla cattiva copiatura del direttore generale Tolomeo
Pietro ¢ del geologo caposervizio Anza Salvatore.
Vi era stata anche una serie di iniziative con video servizi e la video
intervista del Fontana a “Medianews” nel quale il predetto chiedeva
all’assessore di revocare il Piano e di individuare la responsabilita perché
qualcuno aveva ingannato I’assessore.
Le iniziative dell’ Anza sarebbero state in stretto rapporto eziologico con il
fatto ingiusto altrui posto in essere dalla persona offesa sia direttamente sia
mediatamente attraverso Popera di altri soggetti vicini a Legambiente, non
sussistendo quella discontinuita temporale riconosciuta dal primo Giudice.
Risulterebbe cosi applicabile, nell’ottica difensiva, l’esimente di cui all’art,
. 599 ep., che richiede il nesso di causalita diretto tra fatto provocante e
- fatto provocato,
L’atto di gravame risulta fondato e deve, percid, trovare accoglimento.
Si osserva che il primo Giudice ha ritenuto non sussistente l’esimente della
Provocazione a fronte delle offese —ritenute illegittime- rivolte dall’Anza
con le note a sua firma del 27.1 1.2007, 412.2007 e 11.12.2007, nelle quali
aveva rivolto le espressioni -ritenute ingiuriose- a Legambiente e al suo
presidente Fontana (“Banda di lestofanti, cricca di imbroglioni... cricca di
manigoldi, manipolo di cialtroni, banda di diffamatori... perfette canaglie,
incompetenti ed in malafede... cricca di mascalzoni, gruppo di/;
manigoldi... banda di lestofanti”).UI primo Giudice ha considerato difettante if requisito dell’ ingiustizia del
fatto presupposto poiché il piano regionale conteneva degli errori che
avrebbero reso legittime le critiche mosse da Legambiente nella
conferenza stampa del 21.11.2007 ¢ che non avrebbero coinvolto la
persona dell’Anza,
Orbene, per ritenere sussistente Vesimente di cui all’art. 599 cp. &
anzitutto indispensabile che sussista un nesso di casualita determinante tra
il fatto provocante e il fatto Provocato, ancorché non rilevi la proposizione
tra la reazione e il fatto ingiusto altrui (Cass, Sez. 5 sentenza n. del
11.5.2012).
Se pud concordarsi con quanto affermato in sentenza circa la definizione
di fatto ingiusto altrui non circoscritta unicamente allillecito civile o
penale, ma estesa a comportamenti lesivi di regole comunemente accettate
nella civile convivenza (vedi Cass, Sez, 5 Sentenza n, del
. 16.12.2011), va doverosamente rilevato che, nel caso in esame, !’Anza —in
* occasione della conferenza stampa del 21.11.2007- non si era trovato al
centro di un aspro rilievo politico, come, invece, riferito dal teste Fontana
ma si era trovato soprattutto al centro di accuse di incompetenza e
sciatteria (delle quali & cenno nella sentenza impugnata) e perfino
Prospettando lo sconfinamento nell’illecito,
Dunque, l’Anz ayeva ritenuto, legittimamente, di reagire ad un fatto —
come vedremo- ingiusto che aveva assunto —non solo- i connotati del
comportamento lesivo di regole comunemente accettate dalla civile
convivenza,
Si legge in sentenza (pag. 16) che nella vicenda in esame non sarebbe stata
posta in essere alcuna ingiustizia in danno dell’ Anza, “me
1Piuttosto, alla legittimita delle critiche mosse dalla Legambiente nella
conferenza stampa del 21.11.2007 alloperatore dell’ufficio “non
coinvolgenti la persona dell’Anza in quanto tal”.
In realta, le accuse di sciatteria e di incompetenza —e non solo queste (vedi
deposizione dell’Ing. Talluto)- erano rivolte alufficio del quale I?Anza
era il massimo responsabile, perché direttore di quel servizio, di guisa che
non potevano non coinvolgere in prima persona l’odierno appellante,
La campagna di stampa mediatica iniziata subito dopo la conferenza
dimostra che, al di 1a delle accuse di tipo politico, !’Anza era stato
considerato il responsabile della maldestra copiatura del piano,
Si spiegano, cosi, le richieste di immediato ritiro del piano e di dimissioni
dell’Anza dal suo incarico, cosi come Vatteggiamento di derisione in
alcuni servizi televisivi.
Si rileva che PAnzA aveva trovato una situazione di emergenza
nell’assumere Ja dirigenza del servizio affidatogli, poiché era assente la
“normativa regionale in materia di autorizzazioni alle emissioni
“ nelPatmosfera ed erano gia state avviate due procedure di infrazione da
parte dell’Unione europea per Pinadempimento da parte della regione
siciliana in materia di gestione della qualita dell aria.
Era, quindi, necessario che Ja regione adottasse, nel pil breve tempo
possibile, un piano per la tutela della qualita dell’aria, anche per usufruire
dell’erogazione dei fondi europei.
Cosi, erano stati utilizzati i dati dell’ARPA Sicilia, in applicazione delle
direttive del decreto de! ministero dell’ambiente n, 261 del 2002 ¢, infine,
ad agosto del 2007 con il decreto assessoriale n. 176/GAB la regione si eramunita del piano regionale di coordinamento per la tutela della qualita
dell’ aria.
Orbene, nel corso del primo grado é stata disposta una consulenza tecnica
del p.m. al fine di verificare la conformita del piano alla normativa
vigente.
In detta consulenza, tra l’altro, si precisa che: “Con il Decreto Assessoriale
n. 176/GAB del 9 agosto 2007 la regione siciliana ha adottato il paino
regionale di coordinamento per la tutela della qualita dell’aria ambiente.
Tl provvedimento 2 stato successivamente integrato dal Decreto
Assessoriale n 43/GAB del 12 marzo 2008, con il quale sono state
approvate alcune modifiche non sostanziali del piano regionale per
correggere alcuni errori e/o refusi presenti nel testo iniziale”.
Da quanto espresso nella stessa consulenza si evince, invero, che il Piano
regionale adottato non era, in realta, solo frutto di una copiatura, poiché
. hella stessa consulenza si parla di errori e/o refusi non rilevanti.
* Come, infatti, dichiarato all’udienza del 29.3.2012, il prof. Barbaro,
dell’ universit di Palermo, che insieme al prof. Parmaliana dell’universita
di Messina, aveva collaborato per la redazione del piano, tutte le regioni
dovevano lavorare su un indice, normativamente previsto, i cui contenuti
dovevano essere introdotti nel piano.
Dati i tempi strettissimi, imposti anche dalla procedura di infrazione che
bloccava la possibilita di ottenere finanziamenti europei, si era utilizzato
anche il piano della regione veneta, correttamente indicato tra le fonti del
Piano stesso,
Per il primo Giudice il piano avrebbe contenuto diversi errori ¢ sarebbe
apparso —per come dichiarato dal responsabile di Legambiente, Fontan:
9
7frutto di una copiatura, peraltro maldestra, di analogo piano elaborato dalla
regione veneta.
T responsabili di Legambiente avevano, cosi, indetto una conferenza
stampa in data 21.11.2007, per rendere noto il “plagio” ed il “falso storico”
operato dalla regione siciliana ¢ nel corso della conferenza stampa era
Stato sollecitato sia il ritiro (0 Ia revoca) del piano da parte dell’assessorato
sia le dimissioni del Dott. Anza, ritenuto da Legambiente responsabile
della asserita copiatura del piano ¢ di altre iregolaritd rilevate in quella
sede.
Si osserva che, in realta, i punti di coincidenza evidenziati dal primo
Giudice tra il piano: predisposto per la Tegione veneta e quello per la
regione siciliana non dimostrano, invero, la fedele copiatura da parte
dell’ Anza il quale, vista la ristrettezza di tempi entro i quali doveva essere
varato il piano, ha verosimilmente utilizzato un file preesistente da adattare
. alle peculiarita della regione siciliana, a mo’ di falsariga sulla quale
~ lavorare e, comunque, non é dato ravvisare alcun intento truffaldino anche
per le modalita con le quali si é proceduto alla correzione dell’elaborato,
effettuata dalla segreteria stessa, senza necessiti che si affidasse
Tincombenza a personale tecnico specializzato, portando a termine
Poperazione nell’arco di mezz’ora e, dunque, in un ristrettissimo ambito
temporale, che contrasta necessariamente con Paccusa di integrale
copiatura.
Va osservato che l’antefatto all’accusa ingiusta mossa all’ Anza é costituito
dal clima ostile che Vappellante aveva attomo a sé nell’ambito del
dipartimento del quale aveva assunto V'incarico.Cosi, Ping. Talluto Giacomo ha, tra Patro, dichiarato (nel 2007 dirigeva
Punita di staff dirigente generale e del coordinamento di attivita
istituzionali dell’assessorato territorio e ambiente) che I’AnzA aveva
trovato un clima ostile allorquando aveva assunto V’incarico di dirigente
del servizio 3, “é stato immediatamente osteggiato da tutti i dirigenti del
servizio che erano del tutto sodali con il precedente dirigente”... “tutti i
dirigenti scrissero delle riserve al Dirigente Generale, scrissero delle
riservate al Dirigente Generale in cui lamentavano una incompatibilita
ambientale dopodiché iniziarono tutti un’attivita di pure e vero
ostruzionismo fatto in maniera che il servizio non potesse funzionare e in
maniera da costringere il dottor Anza a dimettersi”.
La stanza dell’ufficio dell’Anza, per vari pretesti, era rimasta chiusa tanto
che era stato necessario Pintervento dei Carabinieri per aprire la stanza e
per consentire all’Anza di prendere servizio in quegli Uffici.
. Detto del fatto ingiusto e della reazione legittima dell’Anza, occorre poi
* procedere alla verifica della sussistenza dell’immediatezza che deve
sussistere tra il fatto provocante e quello provocato, in sintonia con il
costante orientamento espresso sul punto dalla giurisprudenza di
legittimita
La Corte osserva che nella conferenza stampa del 21.11.2007 tenuta da
Legambiente, oltre a muoversi le critiche al piano regionale per la tutela
della qualita dell’aria, erano state rivolte, tuttavia, critiche che avevano
coinvolto — non solo sul piano politico — la persona dell’Anza per la sua
posizione apicale nell’assessorato regionale.
In secondo luogo si osserva che sussiste immediatezza tra la: conferenza
stampa di Legambiente avvenuta if 21.11.2007 ¢ la nota a firma 0
indel 27.11.2007, alla quale poi sono succedute quelle del 4 e
dell’ 11.12.2007.
Si osserva che la nota del 27.11.2007 a firma del responsabile del servizio
3, Anza Salvatore, @ indirizzata, tra Paltro, anche a Legambiente nazionale
ea Legambiente regionale.
Nella detta nota — contrariamente a quanto rilevato dal primo Giudice —
Vimputato aveva replicato espressamente alle accuse rivoltegli il
21.11.2007 “dal gruppo dei tre ciarlatani (Genchi, Fontana e Messina)”
(In tema di ingiuria, il fatto ingiusto altrui idoneo ad integrare la causa
di non punibilita della Provocazione di cui all'art. 599, comma secondo,
cod. pen. pud essere costituito anche dall'esercizio di un diritto che si
svolga con modalita, le quali, alla stregua del costume sociale e delle
regole della civile convivenza, siano vessatorie, sconvenienti e
rappresentino espressione di iattanza, dispetto, rivalsa.” Cass,
Sez. 5, Sentenza n, lel 16/09/2008).
~ Nella nota si ripercorrevano quelli che ’Anza aveva ritenuto alla stregua
di attacchi alla sua persona —invero coinvolgenti anche la dignita del
dirigente che veniva tacciato di essere un mistificatore, persona non seria e
moralmente decaduta- a partire dal giorno successivo alla conferenza
stampa, citando per il 22.11.2007 interi passi riportati dal Corriere della
Sera e dalla Repubblica.
Non é, dunque, un atto contro il suo predecessore da parte deil’Anza, come
titenuto dal primo Giudice, anche perché nella conferenza stampe era stata
Tivolta l’accusa secondo la quale il piano regionale della tutela della
qualita dell’aria era stato copiato dagli atti della Tegione veneta.Invero, il Fontana ha escluso di essere trasceso in quella sede € di avere
insultato ’AnzA ma, ferma restando Paccusa mossa, il contenuto della
conferenza stampa ha avuto ampia eco su importanti quotidiani che hanno,
in realta, consentito il perdurare dello stato @ira da parte dell’ Anza,
Si osserva, peraltro, che il decreto di correzione é stato poi effettuato da
parte della regione, poiché, come dichiarato dai testi Tolomeo e Barbaro, si
é trattato di correzione effettuata dalla segreteria stessa e non ha richiesto
pid di mezz’ora.
Peraltro, tra il presidente di Legambiente regionale Fontana Domenico e
P’Anza vi erano preesistenti motivi di astio in quanto T’associazione
ambientalista si era espressa contro la Tealizzazione di quattro inceneritori
voluti dal governo regionale ¢ Legambiente, mentre era sostenuta dal
predecessore di Anza, Genchi, una volta che questi era stato rimosso,
aveva trovato nel suo successore Anza una persona ostile.
. Deve ritenersi, pertanto, sussistente il Fapporto diretto ed immediato tra il
~ fatto presupposto (la conferenza stampa di Legambiente) e il fatto
presupponente (la nota / le note dell’ Anza), poiché si deve considerare che
in quelle circostanze 1’ Anza ha avuto Vopportunita di esprimere le proprie
rimostranze — trattasi di tre atti amministrativi indirizzati ad istituzioni ed
organi di vertice del Ministero dell’ Ambiente —.
Da quanto sopra argomentato ne consegue che risulta integrata l’esimente
della provocazione per limmediatezza della teazione da parte
dell’imputato — da intendersi in senso relative — avuto riguardo alla
situazione concreta ed alle stesse modalitd di reazione in modo da non
esigere una contemporaneitA che finirebbe per limitare la sfera di
applicazione dell’esimente (“Ai fini dell'integrazione dell'esimente del}
3BProvocazione, l'immediatezza della reazione deve essere intesa in senso
relativo, avuto riguardo alla situazione concreta e alle stesse modalita di
reazione in modo da non esigere una contemporaneita che Sinirebbe per
limitare la sfera di applicazione dell'esimente in questione e di | frustarne la
ratio e tanto pits deve considerarsi il tempo necessario alla reazione
quando questa assuma la forma della diffamazione; ne deriva che per
Vintegrazione della Provocazione @ sufficiente che lazione reattiva sia
condotta a termine persistendo l'accecamento dello stato diva provocato
dal fatto ingiusto altrui e che tra Vinsorgere della reazione e tale Satto
sussista una reale contiguita temporale, senza che occorra che la reazione
si esaurisca in una reazione istantanea, (In applicazione di questo
Principio la S.C. ha censurato Ia decisione con cui il giudice di appello ha
escluso lesimente di cui all'art, 599, comma secondo, cod. pen. ~ nei
confronti di un soggetto che aveva inviato ad alcuni professori di una
. Universita un plico contenente alcuni stralci del diario della moglie ed
"una missiva con appellativi offensivi della reputazione di quest'ultima, il
tutto dopo averne scoperto il tradimento con il cognato - ritenendo che i
tempi intercorsi tra la scoperta della relazione (3 agosto 1999) e Ia
diffusione del plico succitato (successivo 4 agosto) non consentissero di
configurare I'immediatezza necessaria ad integrare Uesimente in
questione)” Cass, Sez. 5, Sentenza n. 8097 dell’1 1/01/2007);
Deve, percid, ritenersi pienamente provato che l’azione reattiva é stata
Portata a termine nella persistenza dell’accecamento dello stato d’ira
provocato dal fatto ingiusto proveniente dal Presidente di Legambiente.
Pertanto, essendo fondato il @tavame, va riformata |’impugnata sentenza
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