Lasciare la comunit terapeutica tra difficolt e speranze
Recensione di Alessio Surian Solitudine. Rimane questo il rischio macroscopico che accompagna la condizione di diversit del disagio psichico. Quali sono i modi per affrontare questo isolamento? A Roma e dintorni le sociologhe Donatella Barazzetti e Antonella Cammarota mostrano come il lavoro di Basaglia resti una fonte dispirazione. Mio figlio aveva finito il suo percorso terapeutico riabilitativo presso la comunit La Reverie di Capena (RM), dove era stato sette anni. - racconta Antonella Cammarota - Stava meglio, ma non si poteva definire guarito, doveva uscire, ma per andare dove? La comunit non aveva una proposta adatta a lui e nemmeno il Centro di Salute Mentale da cui dipendevamo. Allora ho visto le cose da un altro punto di vista, non solo personale ma anche sociale e politico. Dalla ricerca personale e politica nasce lincontro con lassociazione Solaris e con lapproccio Recovery dello psichiatra Antonio Maone per inserire alcuni pazienti in uscita dalla comunit in appartamenti autonomi. Per Maone si tratta di favorire lesercizio dellautodeterminazione, la scelta, il controllo su ci che riguarda la propria vita. Ci stimola la responsabilizzazione e fa s che tutta una serie di bisogni assistenziali possano trovare risposte autonome o soluzione attraverso il ricorso a risorse esterne al servizio. Un approccio che mette in evidenza alcuni paradossi del contesto italiano: la necessit cambiamento di mentalit da parte degli operatori; un fattivo coinvolgimento della famiglia quale parte attiva e responsabile; una diversa gestione delle risorse, oggi disponibili per inserimenti nelle strutture, mentre rimangono precarie quelle necessarie a sostenere un progetto personale. Rispetto alla casa-famiglia, Maone preferisce promuovere il co-housing, mettere la persona nelle condizioni di poter decidere rispetto alla propria abitazione, dalla gestione del proprio spazio vitale alla scelta dei coinquilini, uniniezione di identit e di padronanza della propria esistenza, un approccio che, con il progetto Le chiavi di casa, ha registrato ventuno successi su ventitr casi di dimissioni con indipendenza abitativa. Unendo questa prospettiva allesperienza maturata con i gruppi di psicoanalisi multifamiliare guidati dal dottor Andrea Narracci, cominciato nel 2009 nel II Municipio di Roma il percorso In Cammino, rispondendo al primo bando Prevenzione mille, per linclusione sociale, della Provincia di Roma. La collaborazione fra le associazioni Tininiska e Solaris e la comunit Reverie fotografata ne I funamboli. Lasciare la comunit terapeutica tra difficolt e speranze curato per AltrEconomia da Donatella Barazzetti e Antonella Cammarota che mostra come con questo spirito si possano inventare percorsi pragmatici. Per esempio: incontrando le attivit della Comunit cristiana di base di San Paolo (Sosta e la scuola ditaliano per rifugiati organizzata da Asinitas): ai rifugiati politici afghani si offre la condivisione di momenti di quotidianit in cambio dellospitalit. Ma anche: identificare opportunit per un graduale inserimento
lavorativo, come una biblioteca e un archivio audiovisivo. E poi: promuovere corsi di
formazione per volontari nel settore psichiatrico in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato. E soprattutto: favorire linterazione con il mondo esterno, a partire da tre laboratori integrati, in grado di riflettere, elaborare e narrare le difficolt che comporta questo passaggio e le risposte concrete, favorendo la partecipazione sia di soggetti con sofferenza psichiatrica sia di persone non sofferenti: un laboratorio di scrittura creativa, uno di conoscenze informatiche per la quotidianit, uno di fotografia. Scrive a questo proposito una partecipante al laboratorio: Non mi piaceva fare foto ma poi ho scoperto che fare foto di luoghi che conosco mi servito ad osservare meglio le cose intorno a me e a vedere altro. Una quindicina di foto ed estratti dalle narrazioni scaturite dai laboratori compongono la parte centrale del libro e offrono un carico enorme di emozioni, sensazioni, storia la si pu immaginare come lo scrigno che allo stesso tempo custodisce e svela mondi interiori, sia di chi lha scattata, sia di chi la guarda.
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