riguardanti i monasteri Shaolin del sud della Cina, si racconta infatti che intorno al 1600 i monaci dei vari templi misero insieme le loro conoscenze marziali per creare l'arma definitiva contro la dinastia Qing, colpevole della persecuzione dell'ordine e della distruzione di molti monasteri. Ving Tjun significa Eterna Primavera, a simboleggiare la continua evoluzione delle arti marziali, ma un altra leggenda vuole che sia il nome di una giovane donna che apprese l'arte da una monaca buddista scampata alla distruzione del tempio. Questo stile si adatt benissimo alla fisiologia di donne e persone pi deboli fisicamente, in quanto basata su strategie di combattimento che non implicano in primo luogo l'uso della forza bruta, ma piuttosto la morbidezza e la cedevolezza, come mezzo per sfruttare la forza dell'avversario a proprio favore. Ecco perch si ritiene che il Ving Tjun sia un'ottimo sistema marziale applicabile alla difesa personale. Le abilit del Ving Tjun vengo sviluppate grazie al contatto, e quindi con specifici esercizi (chi-sao) volti a sviluppare la percezione tattile e l'uso intelligente dell'energia del corpo. Il Ving Tjun infatti ha come principio: l'Economia dei Movimenti, che sottintende la capacit di annullare la maggior parte degli attacchi reali, con il minor numero possibile di movimenti. Alessio Santoro