In questo brano si parla di un commerciante, Loll, che
acquista una giara maestosa, pronta a contenere dellolio. Purtroppo essa si rompe, cos arriva z Dima ad aggiustarla. Purtroppo egli ci si chiude, per sbaglio dentro e, non riuscendo ad uscire, decide di viverci. Dal canto suo, Loll si rifiuta di liberarlo, perch ci significherebbe rompere la giara. Cos Loll si reca dallavvocato e questi gli dice di rompere la giara, chiedendo, per, il risarcimento dei danni allimprigionato. Z Dima si rifiuta di pagare, cos Loll, preso dallira, fa rotolare la giara, che va a rompersi contro un albero: Z Dima libero ed ha la meglio su Loll. In questa storia si mettono in risalto due personalit contrapposte. Allinizio viene menzionato Loll, detto anche Zrafa. La descrizione delle personalit ottenuta mediante sequenze narrative e flashback. Lo Zirafa ci appare come un commerciante irascibile e avaro, particolarmente attaccato alle sue ricchezze. Ed infatti, per ogni cosa, litiga con gli altri. Il Pirandello rende questo pensiero attraverso unenumerazione per paradosso: per ogni nonnulla, anche per una pietruzza caduta nel murello di cinta, anche per una festuca di paglia, gridava che gli sellassero la mula per correr in citt per fare gli atti. Ed infatti, egli approfitta della gira rotta per litigare col povero Dima. Rispetto a Dima egli molto pi iracondo e impaziente, quasi un capo. Sembra sordo ad ogni tipo di accordo, ama la sua opinione. Ed infatti, al momento della rottura della gira, lo vediamo accanito verso i suoi contadini, dicendoli colpevoli dellaccaduto. Anche il suo aspetto rispecchia la sua indole: unenumerazione per asindeto ci mostrano un uomo burbero, arcigno, ma anche un uomo lavoratore, che si sacrifica per guadagnare. Il carattere di Zirafa parla attraverso i gesti: il cosiddetto: appendere al muro risultato di una personalit ansiosa e violenta. Egli risolve le questioni attraverso ad azioni violente o andando dallavvocato. Il secodo personaggio compare solo dopo in seguito alla disgrazia della giara. Qui le sequenze narrative sono alternate a sequenze pi dialogiche che sottolineano il divario tra i due. Da un lato troviamo lo Zirafa irragionevole e dallaltro il cheto Z Dima. Il termine Z unabbreviazione dizio, termine onoforico siciliano. Se nel primo riscontriamo un carattere estroverso,il secondo un mistero. Anche lo stesso Pirandello lo definisce particolarmente silenzioso e misterioso. Un miscuglio di tristezza e scontrosit innata. Anzi, egli viene assemblato, attraverso una similitudine, ad un vecchio ceppo di olivo. Oltre a differenze caratteriali, troviamo varie differenze sociali. Infatti entrambi sono umili lavoratori: se luno lavora nel settore dell0artigianato, laltro n sicuramente del campo agricolo. Entrambi quindi sono umili servitori ed appartengono al settore primario. Purtroppo Zirafa si crede superiore e marca il divario di classe sociale, comandando il povero Zi Dima. Anzi, una frase molto significativa quella detta dal contadino: chi sopra comanda, chi sotto si danna. Ed infatti il Dima si trova costretto a sottoporsi a questo pensiero: svolge il lavoro con i punti ed il mantice. Il mantice il suo cavallo di battaglia. Termine del linguaggio settoriale, esso lo strumento prediletto da Dima. La situazione in generale comica. La giara uno dei fattori che fanno ridere il lettore. La giara una botte per conservare lolio, in questo caso metaforicamente assemblata alla badessa, perch capiente e di alta qualit. la giara il motore di tutto. La situazione per da comica si trasforma in umoristica. Ancora una volta, come nella marsina stretta, vi la distinzione tra situazione comica-senza riflessione- e quella umoristica-con riflessione. In effetti se riflettiamo bene notiamo che entrambi i due personaggi sono accomunati dalla testardaggine, ma soprattutto dallavarizia, che rende luomo vittima di cose concrete, come della giara in questo caso. Inoltre evidente che Dima intrappolato in una forma, ma egli cerca di evadere, compiendo il proprio dovere, ma soffocato da Zirafa che, invece, gli impartisce determinati ordini (svolgere il lavoroo cono i punti) che egli si trova ad eseguire. Per quanto riguarda leconomia, noto che si sta parlando di una societ che vive di settore primario, la produzione dellolio stimata nel racconto. Secondo me si sta parlando di uneconomia di sussistenza, a giudicare dai sacrifici dei lavoratori e la loro precariet (Basti ricordare la descrizione degli occhiali sbilenchi di Dima). I contadini sono invece personaggi personali che agiscono conoscendo gi il loro amico irascibile, svolgono il loro dovere e rendono la situazione ancora pi comica perch organizzano feste per Dima, intrappolato nella giara, e cantano e sghignazzano, ballando attorno ad essa