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STATUTO

aggiornato alla XXVII Assemblea Generale di Senigallia (AN) 2012


COSTITUZIONE, FINI E METODI DELL'ASSOCIAZIONE
Articolo 1
(Costituzione)
c.1 - Con la denominazione "Amnesty International Sezione Italiana" costituita a tempo indeterminato una associazione non riconosciuta ai sensi dellart. 36 del codice civile. Essa la Sezione Italiana di Amnesty International, movimento internazionale per la difesa dei diritti umani
che ha sede a Londra. Essa inoltre aderisce allo Spazio Regionale Europeo (European Regional
Space) e al Directors Forum Europeo (EDF).
c.2 - Lassociazione opera in tutto il territorio nazionale ed ha sede a Roma.
c.3 - Suoi fini e metodi sono quelli indicati dallo Statuto Internazionale di Amnesty International,
recepiti negli articoli 2 e 3 del presente Statuto, ai sensi dellart. 4 c. 3.
c.4 - Amnesty International indipendente da governi, partiti politici, chiese, confessioni religiose,
organizzazioni, enti e gruppi di qualsiasi genere e svolge la propria attivit prescindendo da
ogni tendenza a loro propria.
c.5 - Ove richiesto dalla legge, alla denominazione dell'associazione sar aggiunta la locuzione "organizzazione non lucrativa di utilit sociale" o lacronimo ONLUS.
Articolo 2
(Visione, missione e valori fondamentali)
c.1 - La visione ideale di Amnesty International quella di un mondo in cui ogni persona goda di
tutti i diritti umani enucleati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e negli altri standard internazionali relativi ai diritti umani.
c.2 - Al fine di perseguire questa visione, la missione di Amnesty International di svolgere attivit
di ricerca e azione finalizzate a prevenire ed eliminare gravi abusi di tali diritti.
c.3 - Amnesty International costituisce una comunit globale di difensori dei diritti umani i cui
principi sono la solidariet internazionale, lazione efficace per le vittime individuali, la copertura globale, luniversalit e indivisibilit dei diritti umani, limparzialit e lindipendenza, la
democrazia e il mutuo rispetto.
Articolo 3
(Metodi)
c.1 - Amnesty International si rivolge ai governi, alle organizzazioni intergovernative, ai gruppi politici armati, alle aziende ed agli altri "attori non statali".

c.2 - Amnesty International cerca di indagare sugli abusi dei diritti umani accuratamente, tempestivamente e continuamente. Svolge attivit di ricerca in maniera sistematica ed imparziale sui
fatti riguardanti sia casi individuali, sia abusi ricorrenti dei diritti umani. Il risultato di tale ricerca pubblicato e le socie e i soci, le sostenitrici e i sostenitori e lo staff mobilitano la pressione pubblica nei confronti dei governi e di altri attori per porre fine agli abusi.
c.3 - Oltre al suo lavoro su specifici abusi dei diritti umani, Amnesty International:
a. chiede fermamente a tutti i governi di conformarsi allo stato di diritto e di ratificare ed implementare gli standard concernenti i diritti umani;
b. porta avanti unampia serie di attivit di educazione ai diritti umani;
c. cura lorganizzazione e lo svolgimento di corsi e di iniziative di formazione e aggiornamento
in servizio in tema di diritti umani rivolti a docenti e operatrici/operatori della scuola cos
come ad altre categorie professionali;
d. incoraggia le organizzazioni intergovernative, gli individui e tutti gli organi della societ a sostenere e rispettare i diritti umani.
ORDINAMENTO ASSOCIATIVO
Articolo 4
(Fonti dellordinamento interno)
c.1 - Lordinamento interno dellassociazione risulta dai seguenti documenti, in ordine gerarchico:
a. le fonti dellordinamento giuridico internazionale del movimento, inclusi le risoluzioni degli
organi internazionali e lo statuto di Amnesty International - European Association;
b. il presente Statuto;
c. il Regolamento Permanente dellAssemblea Generale;
d. le mozioni ordinarie dellAssemblea Generale;
e. il Regolamento Interno;
f. le linee guida nazionali approvate sulle materie di rispettiva competenza dalle Commissioni
Nazionali, o dal Comitato Direttivo.
g. ogni altra legittima decisione degli organi associativi.
c.2 - Le fonti di rango inferiore devono essere compatibili con quelle di rango superiore, ed in ogni
caso con le disposizioni imperative di legge; qualora vi sia un conflitto fra queste ultime e le
norme dellordinamento giuridico internazionale di Amnesty International, prevale la legge italiana; il Comitato Direttivo informa tempestivamente di tale situazione il Comitato Esecutivo Internazionale.
c.3 - Ogni modifica allordinamento giuridico internazionale di Amnesty International viene recepita
automaticamente nel presente Statuto con la sola formalit della presa d'atto del Comitato Direttivo, che provveder ad apportare le conseguenti integrazioni e modifiche.
Articolo 5
(Non-profit)
c.1 - Lassociazione opera senza finalit di lucro; tutte le cariche elettive sono gratuite.
c.2 - E' fatta salva la possibilit per l'associazione di avvalersi della collaborazione di personale dipendente.
c.3 - Tutte le prestazioni, di socie, soci o aderenti, svolte in favore dellassociazione sono rese a titolo gratuito, con lunica eccezione di possibili attivit di lavoro dipendente, finalizzato al perseguimento degli scopi istituzionali.

c.4 - Gli utili, gli avanzi di gestione e le propriet dellassociazione devono essere impiegati per la
realizzazione delle sue attivit istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse e non
possono essere pagati o trasferiti ad alcun socio o socia, direttamente o indirettamente, come
dividendi, regali, spartizioni, bonus od in ogni altro modo determinante profitto, se non:
a. in quanto rimborso di sole spese documentate; oppure
b. quando la distribuzione sia imposta per legge; oppure
c. quando sia effettuata a favore di altre ONLUS che per legge, statuto o regolamento fanno
parte della medesima e unitaria struttura.
c.5 - Lassociazione opera nel pieno rispetto del D.Lgs. 4 dicembre 1997, n. 460 (Riordino della
disciplina tributaria degli enti non commerciali e delle organizzazioni non lucrative di utilit sociale) e successive ed eventuali modificazioni ed integrazioni ed, in particolare, nel rispetto di
quanto stabilito dallArt. 10 del suddetto Decreto Legislativo 4 Dicembre 1997 n460, adempiendo ai seguenti aspetti:
a. Lo svolgimento di attivit nel settore della tutela dei diritti civili;
b. L'esclusivo perseguimento di finalit di solidariet sociale;
c. Il divieto di svolgere attivit diverse da quelle menzionate alla lettera a) a eccezione di quelle
a esse direttamente connesse;
d. Il divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonch fondi, riserve o capitale durante la vita dell'organizzazione, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre Onlus che per legge,
statuto o regolamento fanno parte della medesima ed unitaria struttura;
e. L'obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attivit istituzionali e di quelle a esse direttamente connesse;
f. L'obbligo di devolvere il patrimonio dell'organizzazione, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altre organizzazioni non lucrative di utilit sociale o a fini di pubblica utilit, sentito l'organismo di controllo di cui all'articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre
1996, n. 662 , salvo diversa destinazione imposta dalla legge;
g. L'obbligo di redigere il bilancio o rendiconto annuale;
h. La disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalit associative volte a garantire
l'effettivit del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneit della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d'et il
diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la
nomina degli organi direttivi dell'associazione;
i. L'uso, nella denominazione e in qualsivoglia segno distintivo o comunicazione rivolta al pubblico, della locuzione "organizzazione non lucrativa di utilit sociale" o dell'acronimo "Onlus".
ISCRIZIONE ED ADESIONE ALL'ASSOCIAZIONE
Articolo 6
(Forme di associazione ed adesione)
c.1 - Lassociazione aperta a tutte le persone, senza alcun tipo di discriminazione causata, fra gli
altri motivi possibili, da convinzioni politiche, religiose, etiche o di qualunque altro tipo, dall'origine etnica, dal colore della pelle, dalla lingua, dalla nazionalit, dallorientamento sessuale,
dallet.
c.2 Tutte le socie e tutti i soci partecipano al processo decisionale ed hanno pari opportunit di
accesso alle cariche elettive, con le sole limitazioni stabilite dal presente Statuto o, sulla base
di situazioni dincompatibilit con cariche ed incarichi pubblici, dal Regolamento Interno.
c.3 - Sono "socie amiche o soci amici" le persone fisiche che accettano i principi, i fini, i metodi e
le regole del movimento, cui contribuiscono attraverso il versamento di una quota associativa.

c.4 - Sono "socie attive e soci attivi" le persone fisiche di almeno quattordici anni che, oltre a quanto previsto al comma 3, prestano attivit di volontariato nellassociazione.
c.5 Le socie e i soci sono ordinari e sostenitori, secondo la quota associativa versata, come stabilito dal Comitato Direttivo. Altre categorie di socie e soci possono essere stabilite dal Comitato
Direttivo. Tali distinzioni non incidono in alcun modo sullesercizio dei diritti associativi.
c.6 - Enti o associazioni possono aderire come affiliati alla Sezione Italiana di Amnesty International, senza diritto di voto nelle istanze decisionali del movimento, nelle forme stabilite dal regolamento interno, a parziale limitazione del c. 1, per la tutela dei principi di cui allart. 1 c. 4.
Articolo 7
(Durata dell'iscrizione)
c.1 - L'iscrizione valida per un periodo di dodici mesi ed rinnovabile anche in forma pluriennale.
c.2 - Lo stato di socia o socio si perde o con le dimissioni scritte o con l'espulsione o con il mancato
pagamento della quota associativa alla scadenza dell'iscrizione.
Articolo 8
(Sanzioni, sospensione, espulsione del socio)
c.1 La socia o il socio che svolga attivit contraria alle finalit dell'associazione ovvero violi gli
Statuti internazionale e nazionale o non si attenga alle decisioni degli organi statutari passibile delle sanzioni dell'ammonimento scritto, della sospensione dall'attivit associativa fino a ventiquattro mesi, dell'espulsione per un massimo di cinque anni. La riammissione viene decisa
dal Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali.
c.2 - La sanzione viene comminata dal Collegio dei Probiviri.
c.3 - Sono legittimati a ricorrere al Collegio dei Probiviri la/il Presidente della Sezione Italiana, il
Collegio dei Sindaci, le/i Responsabili Circoscrizionali e di Gruppo, nonch ciascun singolo socio e ciascuna socia.
c.4 La socia o il socio al quale sia stata comminata una sanzione pu fare appello al Collegio dei
Garanti, che decide sul ricorso utilizzando le procedure indicate dal Regolamento Interno.
c.5 La socia o il socio colpita/o da provvedimento definitivo di sospensione disciplinare decade
automaticamente dalla carica od incarico eventualmente ricoperti a livello nazionale, circoscrizionale o di gruppo.
c.6 La socia o il socio colpita/o dai provvedimenti di sospensione od espulsione non pu essere
eletta/o ad alcuna carica per i successivi ventiquattro mesi.

ARTICOLAZIONI TERRITORIALI DELLASSOCIAZIONE


Articolo 9
(Articolazioni territoriali della associazione)
c.1 - L'associazione si articola territorialmente in Gruppi, Circoscrizioni, Antenne e Gruppi Giovani.

GRUPPI
Articolo 10
(Gruppi: definizione e composizione)
c.1 - I gruppi di Amnesty International:

a. sono parte integrante dellassociazione, da essa inscindibili;


b. sono denominati con numerazione progressiva "Italia .";
c. sono formati da non meno di cinque soci o socie;
d. devono eleggere tra i propri membri un/una responsabile, un/una vice responsabile ed un/una
tesoriere/tesoriera;
e. devono fissare il proprio recapito;
f. organizzano liberamente la propria struttura, nei limiti previsti dallordinamento associativo.
c.2 - Il gruppo non un organo collegiale; le decisioni vengono prese a maggioranza dei membri
presenti alla deliberazione. In caso di parit prevale il voto del/della responsabile.
Articolo 11
(Compiti dei Gruppi)
c.1 - Il Gruppo ha il compito di dare attuazione ai fini associativi nel proprio ambito locale, ma senza competenze territoriali esclusive, ed tenuto nello svolgimento della propria attivit al rispetto dello Statuto, del Regolamento Interno e delle delibere degli organi internazionali, nazionali e circoscrizionali.
c.2 - Il Gruppo Amnesty, in particolare:
a. cura con opera continuativa, mediante le tecniche pi opportune indicate dalle direttive internazionali, nazionali e circoscrizionali, i casi di vittime di violazioni dei diritti umani affidatigli;
b. partecipa alle campagne ed alle azioni promosse dal Segretariato Internazionale e dalla Sezione Italiana;
c. promuove la conoscenza e la diffusione nellopinione pubblica dei principi, dei fini e dei metodi dell'associazione;
d. svolge operazioni di ricerca fondi a sostegno dellassociazione in ogni sua componente;
e. partecipa alla vita associativa della propria Circoscrizione, collaborando al suo pieno funzionamento.
c.3 - Il Gruppo soggetto al controllo da parte degli organi associativi, segnatamente la Circoscrizione di appartenenza, secondo forme e modalit stabilite dal Regolamento Interno.
c.4 - Il Gruppo tenuto a presentare almeno annualmente alla propria Circoscrizione una relazione
sulla attivit svolte.
c.5 - Al Gruppo pu essere riconosciuta una limitata rappresentanza giuridica esterna per lo svolgimento delle attivit di cui al c. 2, sulla base di apposita delega ai sensi dellart. 23 c. 2.
Articolo 12
(Formazione, costituzione e scioglimento dei Gruppi)
c.1 - Il Gruppo Amnesty viene riconosciuto dal Consiglio Circoscrizionale, dopo un periodo di formazione a cura della Circoscrizione, disciplinato dal Regolamento Interno. Del riconoscimento
data immediata comunicazione al Comitato Direttivo ed al Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali.
c.2 - Alla formazione di un nuovo gruppo non si applica lart. 44 c. 3, lettera c).
c.3 - Lo scioglimento di un Gruppo Amnesty pu essere disposto dal Consiglio Circoscrizionale, secondo le procedure previste dal Regolamento Interno, in caso di impossibilit di funzionamento
del Gruppo stesso o di violazione dellordinamento giuridico dellassociazione.
c.4 - Contro le decisioni del Consiglio Circoscrizionale di cui ai commi precedenti pu essere presentato ricorso al Comitato Direttivo ed al Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali.

Articolo 13
(Gruppi: disposizioni finanziarie)
c.1 - Il Gruppo non ha propria autonomia finanziaria: dispone dei fondi dellassociazione da esso
raccolti in suo nome, nella misura necessaria allo svolgimento delle attivit; tenuto a trasferire, annualmente, una parte di tali fondi nei conti centrali dellassociazione, secondo quanto
stabilito dal Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali su proposta del Comitato Direttivo.
c.2 - Il Regolamento Interno dispone circa gli obblighi contabili e di rendiconto del gruppo.
c.3 - In caso di scioglimento, le somme giacenti presso il Gruppo detratte tutte le spese e le attrezzature vengono trasferite alla Circoscrizione di appartenenza.
Articolo 14
(Gruppi Giovani: definizione e composizione)
c.1- I gruppi Giovani di Amnesty International:
a. sono parte integrante dellassociazione, da essa inscindibili;
b. sono denominati con numerazione progressiva Giovani ;
c. sono formati da soci e socie di et compresa tra 14 e 25 anni, in numero non minore di cinque;
d. devono eleggere tra i propri membri un/una responsabile ed un/una referente per la gestione
economica;
e. devono fissare il proprio recapito;
f. organizzano liberamente la propria struttura, nei limiti previsti dallordinamento associativo.
c.2 - Il gruppo non un organo collegiale; le decisioni vengono prese a maggioranza dei membri
presenti alla deliberazione. In caso di parit prevale il voto del/della responsabile.
Articolo 15
(Compiti dei Gruppi Giovani)
c.1 - Il Gruppo Giovani ha il compito di dare attuazione ai fini associativi nel proprio ambito locale,
ma senza competenze territoriali esclusive, ed tenuto nello svolgimento della propria attivit
al rispetto dello Statuto, del Regolamento Interno e delle delibere degli organi internazionali,
nazionali e circoscrizionali.
c.2 - Il Gruppo Giovani, in particolare:
a. pu partecipare alle campagne ed alle azioni promosse dal Segretariato Internazionale e dalla Sezione Italiana;
b. promuove la conoscenza e la diffusione nellopinione pubblica dei principi, dei fini e dei metodi dell'associazione;
c. pu svolgere operazioni di ricerca fondi a sostegno dellassociazione;
d. partecipa alla vita associativa della propria Circoscrizione, collaborando al suo pieno funzionamento.
c.3 - Il Gruppo Giovani soggetto al controllo da parte degli organi associativi, segnatamente la Circoscrizione di appartenenza, secondo forme e modalit stabilite dal Regolamento Interno.
c.4 - Il Gruppo Giovani tenuto a presentare almeno annualmente alla propria Circoscrizione una
relazione delle attivit svolte.
Articolo 16

(Formazione, costituzione e scioglimento dei Gruppi Giovani)


c.1 - Il Gruppo Giovani viene riconosciuto dal Consiglio Circoscrizionale, dopo un periodo di formazione a cura della Circoscrizione di appartenenza, disciplinato dal Regolamento Interno. Del riconoscimento data immediata comunicazione al Comitato Direttivo e al Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali.
c.2 - Alla formazione di un nuovo gruppo non si applica lart. 44 c. 3, lettera c.
c.3 - Lo scioglimento di un Gruppo Giovani pu essere disposto dal Consiglio Circoscrizionale, secondo le procedure previste dal Regolamento Interno, in caso di impossibilit di funzionamento
del gruppo stesso o di violazione dellordinamento giuridico dellassociazione.
c.4 - Contro le decisioni del Consiglio Circoscrizionale di cui ai commi precedenti pu essere presentato ricorso al Comitato Direttivo ed al Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali.
Articolo 17
(Gruppi Giovani: disposizioni finanziarie)
c.1 - Il Gruppo Giovani non ha propria autonomia finanziaria: dispone dei fondi dellassociazione da
esso raccolti in suo nome, nella misura necessaria allo svolgimento delle attivit.
c.2 - Il Gruppo Giovani non ha autonomia di rendiconto preventivo o consuntivo, ma sottoposto alla diretta gestione finanziaria del/della Tesoriere/Tesoriera Circoscrizionale ed ogni uscita o entrata ad essa relativa parte integrante del rendiconto circoscrizionale.
Articolo 18
(Antenna: definizione e composizione)
c.1 - Le Antenne:
a. sono parte integrante dellassociazione, da essa inscindibili;
b. sono denominate con numerazione progressiva a livello circoscrizionale es. LAZA01;
c. sono formate da almeno 2 soci/e;
d. devono eleggere tra i propri membri un/a responsabile;
e. devono fissare il proprio recapito e renderlo pubblico;
f. organizzano liberamente la propria struttura, nei limiti previsti dallordinamento associativo;
g. lAntenna tenuta a presentare almeno annualmente alla propria Circoscrizione una relazione
delle attivit svolte.
c. 2 - LAntenna non un organo collegiale; le decisioni vengono prese a maggioranza dei membri
presenti alla deliberazione. In caso di parit prevale il voto del responsabile.
c. 3 - Alle Antenne si applicano le disposizioni previste per i Gruppi Giovani negli Art. 15-16 e 17
per quanto riguarda i compiti, la formazione, la costituzione, lo scioglimento, i controlli e le disposizioni finanziarie.

CIRCOSCRIZIONI
Articolo 19
(Circoscrizioni: definizione e compiti)
c.1 - La Circoscrizione:
a. cura lo sviluppo, la formazione e lassistenza per i Gruppi ed i soci e le socie;
b. promuove e coordina l'attivit a livello circoscrizionale;

c. fa da collegamento tra gli organi e le strutture nazionali ed i Gruppi, rappresentando questi


ed i propri soci e le proprie socie nei confronti degli organi nazionali;
d. promuove la conoscenza e la diffusione dei principi, fini e metodi di Amnesty International
presso l'opinione pubblica;
e. partecipa al finanziamento del movimento internazionale e della Sezione Italiana, di cui fa
parte integrante;
f. rappresenta verso lesterno la Sezione Italiana, limitatamente al proprio territorio e per mezzo
del /della proprio/propria Responsabile.
g. organizza liberamente la propria struttura, nei limiti previsti dallordinamento associativo.
c.2 - I criteri per la determinazione del numero, della delimitazione territoriale e dei requisiti minimi delle Circoscrizioni sono stabiliti dal Regolamento Interno.
c.3 - La Circoscrizione soggetta al controllo da parte degli organi della Sezione Italiana, secondo
forme e modalit stabilite dal Regolamento Interno.
Articolo 20
(Organi della Circoscrizione)
c.1 - Organi della Circoscrizione sono l'Assemblea Circoscrizionale, il Consiglio Circoscrizionale, il/la
Responsabile Circoscrizionale, la Tesoriera/il Tesoriere Circoscrizionale.
Articolo 21
(Assemblea Circoscrizionale)
c.1 - LAssemblea Circoscrizionale costituita da tutte le socie e da tutti i soci della Circoscrizione
e viene convocata dal/dalla Responsabile Circoscrizionale in via ordinaria ogni anno prima
dell'Assemblea Generale, in via straordinaria ogni qual volta ne ravvisi la necessit, previa consultazione del Consiglio Circoscrizionale.
c.2 - Essa elegge i delegati e le delegate all'Assemblea Generale. Ogni due anni, elegge il/la Responsabile Circoscrizionale e, fra le socie e i soci competenti in materia, la Tesoriera/il Tesoriere Circoscrizionale. Pu eleggere anche uno o pi Vice Responsabili Circoscrizionali ed una Vice
Tesoriera/un Vice Tesoriere.
c.3 - Essa approva il rendiconto consuntivo annuale della Circoscrizione, corredato dalla relazione
della Tesoreria.
c.4 - Essa delibera sulle mozioni presentate allAssemblea Generale, formulando indicazioni non
vincolanti ai delegati di cui al c. 2.
Articolo 22
(Consiglio Circoscrizionale)
c. 1 I componenti del Consiglio Circoscrizionale sono:
- le/i titolari di cariche elette/i dalla assemblea Circoscrizionale;
- la/i responsabile/i di ciascun Gruppo, Gruppo Giovani, Antenna o Gruppo in formazione da almeno sei mesi, o da altre/i socie/i da esse/i delegate/i;
- le/i responsabili di attivit circoscrizionali, eventuali referenti circoscrizionali delle Commissioni
Nazionali, o altre/i socie/i da esse/i delegate/i allinterno dei limiti stabiliti dal Regolamento
Interno della Sezione.
c.2 - Compiti del Consiglio Circoscrizionale sono, fra gli altri:

a. riconoscere/sciogliere le articolazioni territoriali della Circoscrizione e regolare le forme di attivazione delle socie e dei soci non inseriti in strutture aggregative;
b. determinare il numero e la struttura dei servizi, degli incarichi e dei gruppi di lavoro circoscrizionali;
c. nominare, tra i soci e le socie della Circoscrizione, i/le responsabili di attivit circoscrizionali
e i/le referenti circoscrizionali delle commissioni nazionali;
d. approvare il rendiconto preventivo e la programmazione delle attivit della Circoscrizione,
che dovr essere coerente con gli obiettivi previsti nel Piano Strategico Nazionale, e verificarne l'attuazione;
e. esprimere linee di tendenza sulle questioni trattate dal Comitato Direttivo e dal Consiglio dei
Responsabili Circoscrizionali;
f. approfondire e dibattere le tematiche circoscrizionali, nazionali ed internazionali del movimento.
Articolo 23
(Responsabile Circoscrizionale)
c.1 Il/la Responsabile Circoscrizionale:
a. rappresenta la Sezione verso i terzi, essendogli conferiti i medesimi poteri di rappresentanza
esterna e giuridica dell'associazione attribuiti al Presidente, nei limiti del territorio della Circoscrizione: la sua elezione certificata da apposita lettera sottoscritta dal/dalla Presidente
della Sezione Italiana;
b. rappresenta la Circoscrizione verso gli organi e le strutture nazionali.
c.2 Il/la Responsabile Circoscrizionale, ove lo ritenga opportuno, pu delegare la rappresentanza
giuridica esterna dellassociazione ai soci e alle socie della propria Circoscrizione, e segnatamente ai/alle responsabili di gruppo, riguardo specifici negozi giuridici o categorie di negozi.
Articolo 24
(Tesoriere Circoscrizionale)
c.1 La Tesoriera/Il Tesoriere Circoscrizionale:
a. ha lincarico di amministrare i fondi della Circoscrizione in conformit alla normativa interna,
alle delibere del Consiglio Circoscrizionale, ed agli indirizzi dellAssemblea Circoscrizionale;
b. redige il rendiconto preventivo, che sottopone allapprovazione del Consiglio Circoscrizionale,
ed il rendiconto consuntivo, che sottopone allapprovazione dellAssemblea Circoscrizionale,
secondo tempi e modalit disciplinati dal Regolamento Interno.
Articolo 25
(Circoscrizione: disposizioni finanziarie)
c.1 - La Circoscrizione non ha propria autonomia finanziaria, ancorch possa disporre di somme in
giacenza: dispone dei fondi dellassociazione da essa raccolti in suo nome, nella misura necessaria allo svolgimento delle attivit.
c.2 - In caso di scioglimento, le somme giacenti e le attrezzature presenti vengono trasferite presso
i Gruppi Amnesty della Circoscrizione, se esistenti, altrimenti presso gli uffici centrali
dellassociazione.

ORGANI E STRUTTURE NAZIONALI


Articolo 26
(Organi e strutture nazionali)
c.1 - Sono organi nazionali della Sezione Italiana: l'Assemblea Generale; il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali; le Commissioni Nazionali; la/il Presidente; la Tesoriera/il Tesoriere; il Comitato Direttivo; il Collegio dei Probiviri; il Collegio dei Sindaci; il Collegio dei Garanti, la delegazione italiana allICM.
c.2 - Sono strutture nazionali della Sezione Italiana: le strutture di servizio; la Direttrice/il Direttore
di Sezione.

ASSEMBLEA GENERALE
Articolo 27
(Assemblea Generale: poteri e compiti)
c.1 - L'Assemblea Generale della Sezione Italiana di Amnesty International:
a. organo supremo di espressione e controllo della volont politica dellassociazione;
b. stabilisce la politica nazionale ed internazionale dell'associazione e ne verifica l'attuazione;
c. delibera sui contenuti del Piano Strategico Nazionale pluriennale;
d. delibera sulla relazione presentata dal Comitato Direttivo sullo stato e le attivit della Sezione;
e. approva il bilancio consuntivo annuale, corredato dalla relazione sulla gestione e dalla relazione del Collegio dei Sindaci, presentato dal Tesoriere Nazionale;
f. delibera sulle mozioni presentate allICM; le mozioni presentate dalla Sezione Italiana ai sensi dellart. 42 dello Statuto e non approvate vengono ritirate;
g. delibera sulle eventuali modifiche statutarie e su qualsiasi altro argomento le venga sottoposto.
c.2 - L'Assemblea Generale elegge: ogni due anni separatamente la/il Presidente, la Tesoriera/il Tesoriere e gli altri membri del Comitato Direttivo; il Collegio dei Probiviri; il Collegio dei Sindaci;
il Collegio dei Garanti; ogni anno la/il Presidente ed la/il Presidente aggiunto dell'Assemblea
Generale successiva. LAssemblea Generale elegge inoltre, nel rispetto delle scadenze stabilite
dal movimento internazionale, i/le componenti della delegazione della Sezione Italiana allICM,
fatti salvi gli artt.34 c.1, lettera f), 36 c.5 e 38 c.1, lettera k).
c.3 - Lo svolgimento dei lavori dell'Assemblea Generale regolato secondo quanto previsto dal proprio Regolamento Permanente.
Articolo 28
(Assemblea Generale: composizione e convocazione)
c.1 - L'Assemblea Generale composta da:
a. una delegata o un delegato per ogni Gruppo Amnesty, Gruppo Giovani e per ogni struttura di
servizio;
b. quattro delegati/e per ogni Circoscrizione;
c. le socie e i soci singoli presenti.
Il voto del/della delegato/a vale venti, il voto della socia singola o del socio singolo vale uno.

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c.2 - L'Assemblea Generale viene convocata dal/dalla Presidente della Sezione Italiana in via ordinaria ogni anno entro il mese di giugno, in via straordinaria ogni qualvolta ne ravvisi la necessit, sentiti il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali ed il Comitato Direttivo.
c.3 - L'Assemblea Generale in via straordinaria pu essere convocata anche da un terzo delle Assemblee Circoscrizionali o da un quarto dei Gruppi Amnesty.
c.4 - La convocazione dell'Assemblea Generale deve essere inviata ai soci e alle socie almeno cinquanta giorni prima della data fissata, se ordinaria; trenta giorni prima, se straordinaria.
c.5 - L'Assemblea Generale legittimamente costituita con la presenza di almeno la met pi uno
dei delegati e delle delegate.

CONSIGLIO DEI RESPONSABILI CIRCOSCRIZIONALI


Articolo 29
(Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali: poteri e compiti)
c.1 - Il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali co-decide insieme con il Comitato Direttivo circa
il Piano Attuativo ed il bilancio preventivo annuali, secondo la seguente procedura:
a. il Comitato Direttivo elabora una proposta di bilancio e programmazione;
b. tale proposta presentata al Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali almeno dieci giorni
prima della data di svolgimento della seduta dello stesso CRC, alla quale siano presenti senza diritto di voto anche i/le Vice Presidenti, il/la Vice Tesoriere/Tesoriera e i/le Presidenti delle Commissioni Nazionali;
c. il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali propone eventuali modifiche ed integrazioni a
tale proposta;
d. qualora tali modifiche siano immediatamente accolte dal Comitato Direttivo, o non vi siano
modifiche, si giunge allapprovazione definitiva in tale sede;
e. qualora tali modifiche non siano immediatamente accolte, il Comitato Direttivo ha lobbligo
di elaborare una diversa proposta, che presenta nuovamente al Consiglio dei Responsabili
Circoscrizionali in una nuova riunione.
c.2 - Ogni proposta di modifica al Piano attuativo Annuale e del Bilancio preventivo, oltre una certa
soglia sul volume di bilancio, deve essere sottoposta ed approvata da entrambi gli organi. Le
modifiche al Piano attuativo ed al Bilancio preventivo, al di sotto di detta soglia possono essere
decise ed approvate dal solo Comitato Direttivo.
c.3 - Il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali, inoltre:
a. approva e modifica il Regolamento Interno, a maggioranza assoluta dei membri e per appello
nominale;
b. decide sui ricorsi di cui allart. 12 c. 4;
c. integra la composizione dei Collegi e della Delegazione ICM in caso di mancanza dei membri
necessari al funzionamento ed elegge Presidente e/o Presidente Aggiunto/a dell'Assemblea
Generale nel caso in cui quest'ultima non abbia potuto procedere alla loro elezione per l'Assemblea successiva;
d. delibera sulle quote di trasferimento di cui allart. 13 c. 1;
e. nomina i 3 vicepresidenti che, insieme al/alla Presidente e Presidente Aggiunto/a eletti/e dalla AG precedente, costituiranno il Comitato Preparatorio della AG in base allart. 3 comma 2
del Regolamento Permanente dellAssemblea Generale;
f. decide sulla riammissione dei soci e delle socie di cui allart. 8 c.1.

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c.4 - Il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali ha la responsabilit di un controllo generale sulla


gestione della Sezione da parte del Comitato Direttivo, al quale pu formulare pareri e richieste
di chiarimento.
Articolo 30
(Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali: composizione)
c.1 - Il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali composto dalle/dai Responsabili di ciascuna
Circoscrizione;
c.2 - Il Consiglio elegge la/il Presidente del Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali, che ha il
compito di convocare e presiedere le riunioni.
c.3 I/le Responsabili Circoscrizionali hanno facolt di delegare alle riunioni del Consiglio, in loro
vece, un/una Vice Responsabile od altro socio o socia della Circoscrizione, purch in possesso
dei requisiti previsti dal presente Statuto.
c.3 bis - Il Consiglio elegge fra i Responsabili Circoscrizionali uno/a o pi Vice-Presidenti del Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali, con il compito di supportare la/il Presidente nella gestione ordinaria dellorgano e di sostituirlo qualora fosse impossibilitato a svolgere le proprie funzioni.
c.4 - Il Regolamento Interno stabilisce i casi di decadenza delle Consigliere e dei Consiglieri e le
procedure per la loro sostituzione.
Articolo 31
(Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali: convocazione)
c.1 - Il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali convocato dal suo o dalla sua Presidente in sessione plenaria ordinaria due volte l'anno, in sessione plenaria straordinaria ogni qualvolta lo ritenga opportuno o ne venga fatta richiesta dal/dalla Presidente della Sezione o da parte di almeno un terzo dei Consiglieri e delle Consigliere.
c.2 La/il Presidente, la Tesoriera/il Tesoriere, e gli altri membri del Comitato Direttivo possono assistere e prendere la parola alle riunioni del Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali.

COMMISSIONI NAZIONALI
Articolo 32
(Commissioni Nazionali: attribuzioni)
c.1 - Le Commissioni assicurano l'attuazione del Piano Strategico Nazionale; a tale scopo assumono
ogni delibera che pi ritengano opportuna nelle materie di propria competenza.
c.2 - Tali delibere delle Commissioni sono immediatamente efficaci e vincolanti per tutta la Sezione.
c.3 - Le Commissioni sono sottoposte al coordinamento del Comitato Direttivo.
Articolo 33
(Commissioni Nazionali: composizione)
c.1 La/Il Presidente di ogni Commissione dovr essere membro del Comitato Direttivo; gli altri
componenti delle Commissioni Nazionali sono incaricati dal/dalla Presidente della Commissione
stessa nel numero da questi ritenuto opportuno; lincarico pu essere conferito e ritirato in qualunque momento.

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c.2 La Direttrice/Il Direttore di Sezione incarica almeno una persona dello staff competente per
materia a far parte delle Commissioni.

PRESIDENTE
Articolo 34
(Presidente, Vice Presidenti)
c.1 La/Il Presidente della Sezione Italiana:
a. ha la rappresentanza esterna e giuridica dell'associazione, e pu delegarla;
b. esercita per conto dellassociazione i poteri direttivi e disciplinari nei confronti del Direttore
di Sezione, tenendo costantemente informato il Comitato Direttivo e il Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali e sulla base delle indicazioni di questi organi;
c. convoca e presiede le riunioni del Comitato Direttivo;
d. garante della conformit dell'operato della Sezione Italiana al suo ordinamento giuridico;
e. convoca l'Assemblea Generale;
f. membro di diritto della delegazione italiana al Consiglio Internazionale.
c.2 La/Il Presidente ha il potere di sospendere tutte le decisioni associative che ritenga in contrasto con lordinamento associativo, secondo le forme e le modalit stabilite dal Regolamento Interno.
c.3 - In caso di assenza o di impedimento del/della Presidente le sue funzioni interne vengono esercitate collegialmente dai/dalle Vice Presidenti, mentre la rappresentanza esterna e giuridica
assunta dal /dalla Vice Presidente con la maggiore anzianit di iscrizione.

COMITATO DIRETTIVO
Articolo 35
(Comitato Direttivo: elezione e compiti)
c.1 La/Il Presidente, la Tesoriera/il Tesoriere, i/le loro Vice ed i/le Presidenti delle Commissioni
Nazionali costituiscono il Comitato Direttivo.
c.2 - Il Comitato Direttivo costituito da nove membri, dei quali sette sono eletti dallAssemblea
Generale tra tutte le socie e tra tutti i soci; Presidente e Tesoriere sono gli altri due membri di
diritto del Comitato Direttivo. La Direttrice/Il Direttore di Sezione partecipa con funzione consultiva a tutte le riunioni del Comitato Direttivo.
c.3 - Ogni socio e ogni socia del Comitato Direttivo eletto/a dallAssemblea Generale deve comunque rivestire uno dei ruoli tra quello di Vice Presidente, Vice Tesoriere/Vice Tesoriera, Presidente di Commissione Nazionale, sulla base di quanto deciso dal Comitato stesso nella sua prima
riunione dopo lAssemblea Generale.
c.4 - Qualora venga meno, per qualsiasi motivo, una delle cariche nel Comitato Direttivo, la/il Presidente della Sezione delibera lingresso nel Comitato del primo o della prima dei/delle non eletti/e; qualora non vi siano pi candidati o candidate disponibili, il Consiglio dei Responsabili
circoscrizionali elegge fra tutte le socie e fra tutti i soci uno/a o pi sostituti/e secondo le modalit stabilite dal Regolamento Interno.
c.5 - Il Comitato Direttivo si riunisce secondo le esigenze di gestione della Sezione su convocazione
del /della Presidente, che invia lordine del giorno della riunione almeno sette giorni prima ai
suoi membri, al Consiglio dei Responsabili Circoscrizionali e al Collegio dei Garanti. Dopo ogni
riunione, viene redatto un verbale sintetico contenente tutte le decisioni prese.

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c.6 - Il Comitato Direttivo:


a. amministra, gestisce e controlla le attivit della Sezione quale organo di amministrazione
competente su tutte le questioni non demandate ad altri organi;
b. co-decide su bilancio preventivo e programmazione annuale, secondo la procedura prevista
allart. 29 c. 1;
c. approva la proposta di bilancio consuntivo da sottoporre allapprovazione dellAssemblea Generale;
d. approva le linee guida nazionali di cui allart. 4 c. 1, lettera f);
e. delibera la politica generale di gestione del personale e concorda con il Direttore i criteri di
valutazione del lavoro dello staff;
f. competente per la designazione, le attribuzioni economiche, la valutazione e la destituzione
del Direttore di Sezione;
g. determina le quote associative ed i servizi alle socie e ai soci;
h. delibera su eventuali accordi di collaborazione nazionale con altri Enti e Associazioni;
i. delibera l'accettazione di donazioni, lasciti e contributi di non modico valore, come previsto
dal Regolamento Interno;
j. delibera l'alienazione e l'acquisto di eventuali beni immobili.
k. nomina le/i sostitute/i della/del Presidente e/o della/del Tesoriere della Sezione qualora queste/i si trovino impossibilitate/i a partecipare alle attivit della Delegazione ICM.
l. nomina la/il sostituta/o della Direttrice/Direttore qualora questi sia impossibilitata/o a partecipare alle attivit della Delegazione ICM.

TESORIERE
Articolo 36
(Tesoriere e Vice-Tesoriere: compiti)
c.1 La Tesoriera/Il Tesoriere dell'associazione ha l'incarico di amministrarne i fondi in conformit
allordinamento interno dellassociazione e alle delibere del Comitato Direttivo e del Consiglio
dei Responsabili Circoscrizionali.
c.2 La Tesoriera/Il Tesoriere ha la responsabilit politica della redazione del bilancio preventivo e
di quello consuntivo annuale, unitamente alla relazione sulla gestione, rappresentando adeguatamente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'associazione, osservando in
quanto applicabili i criteri stabiliti per i bilanci delle societ per azioni.
c.3 - Il bilancio consuntivo viene pubblicato sul notiziario nazionale nel primo numero successivo
alla sua approvazione.
c.4 - Il Vice Tesoriere/la Vice Tesoriera collabora con il Tesoriere/la Tesoriera e lo/la sostituisce in
caso di assenza.
c.5 - Il Tesoriere/la Tesoriera membro di diritto della delegazione italiana al Consiglio Internazionale.

STRUTTURE DI SERVIZIO
Articolo 37
(Strutture di servizio)

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c.1 - Le strutture di servizio della Sezione Italiana sono gruppi di soci e socie istituiti, coordinati e
controllati dal Comitato Direttivo;
c.2 - Le strutture di servizio:
a. forniscono servizi di assistenza e supporto all'azione dei soci e delle socie, delle articolazioni
e degli organi associativi;
b. coordinano all'interno della Sezione Italiana il lavoro su aree geopolitiche o su temi specifici.

DIRETTORE DI SEZIONE E STAFF


Articolo 38
(Direttore/Direttrice di Sezione)
c.1 La Direttrice/Il Direttore di Sezione:
a. cura lattuazione del Piano Strategico Nazionale, opportunamente destinando a questo scopo
le risorse umane, finanziarie ed organizzative assegnategli/assegnatele;
b. supporta la/il Presidente nella rappresentanza esterna dellassociazione;
c. responsabile dellorganizzazione, del proficuo andamento e della efficacia dei servizi amministrativi di tutti gli uffici sul territorio nazionale;
d. responsabile dellamministrazione dei fondi della Sezione ed ha la responsabilit tecnica
della redazione del bilancio preventivo e consuntivo;
e. cura i collegamenti tra gli uffici della sede nazionale e le strutture territoriali, le strutture di
servizio e gli organi statutari;
f. decide sulla disposizione e lassunzione del personale, nellambito delle direttive generali di
cui allart. 35 c. 6, lettera e) e delle previsioni di bilancio;
g. firma per conto dellassociazione tutti i contratti relativi allassunzione di personale ed alla
stipula di collaborazioni, con lobbligo di informarne entro una settimana il Comitato Direttivo;
h. esercita per conto dellassociazione i poteri direttivi e disciplinari del datore di lavoro nei
confronti del personale;
i. risponde del proprio operato al Comitato Direttivo, salvo lart. 34 c. 1, lettera b);
j. partecipa con funzione consultiva a tutte le riunioni del Comitato Direttivo e del Consiglio dei
Responsabili Circoscrizionali;
k. membro di diritto della delegazione italiana al Consiglio Internazionale;
l. rappresenta la Sezione nel Directors Forum e nel Directors Forum Europeo.
c.2 - L'incarico di Direttore/Direttrice di Sezione retribuito dallassociazione.
Articolo 39
(Staff)
c.1 - Lo staff costituito da coloro che, condividendo i principi, i fini e i metodi associativi, svolgono unattivit professionale a favore dellassociazione, percependo la relativa retribuzione.
c.2 - Allo staff compete limplementazione tecnico-operativa delle decisioni politico-strategiche del
movimento, nonch il supporto alle attivit dei volontari e delle volontarie.

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

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Articolo 40
(Collegio dei Probiviri)
c.1 - Il Collegio dei Probiviri:
a. organo disciplinare della Sezione Italiana ai sensi dellart. 8;
b. pu essere adito da ogni socio e da ogni socia.
c.2 I/le componenti del Collegio dei Probiviri sono eletti/e nel numero di tre, pi due supplenti,
dall'Assemblea Generale tra tutte le socie e tutti i soci che non abbiano riportato alcuna sanzione disciplinare durante la propria attivit associativa.
c.3 - Durante la prima riunione il Collegio elegge il/la proprio/a Presidente.
c.4 - Il primo supplente a sostituire l'eventuale membro assente del Collegio quello che ha ottenuto il maggior numero di voti; in caso di parit di voti si considera primo supplente la persona
che ha maggiore anzianit di iscrizione e, in subordine, il pi anziano/la pi anziana d'et.

COLLEGIO DEI SINDACI


Articolo 41
(Collegio dei Sindaci)
c.1 - Il Collegio dei Sindaci controlla la gestione contabile ed amministrativa della Sezione, provvede alla revisione del bilancio consuntivo redigendone la relazione di accompagnamento dello
stesso, e presenta alla Assemblea Generale una relazione sulla situazione contabile e finanziaria della Sezione.
c.2 - Il Collegio dei Sindaci composto da tre membri effettivi pi due supplenti eletti dall'Assemblea Generale fra socie e soci esperti in materia finanziaria e amministrativa; si applicano i c. 3
e 4 dellart. 39.
c.3 - Qualora le/i componenti del Collegio dei Sindaci non siano iscritte/i nel registro dei revisori
contabili e sia necessario, per disposizione di legge o per opportunit, corredare il bilancio con
una relazione di controllo sottoscritta da uno/a o pi revisori/e iscritti/e nel registro dei revisori
contabili, il Collegio dei Sindaci potr nominare a tal fine uno o pi revisori/e esterni/e, iscritti/e
nell'apposito registro, anche non appartenenti all'associazione.
c.4 - La nomina avverr, con delibera a maggioranza dei/delle componenti del Collegio, prima dell'inizio dell'esercizio da assoggettare a controllo.
c.5 - Unitamente alla nomina, il Collegio determiner, entro i limiti stabiliti dalla legge, il compenso
dei revisori esterni, che, nello svolgimento del proprio mandato, saranno liberi da qualsivoglia
vincolo, salvo il rispetto delle norme legislative e regolamentari relative alla loro attivit.
c.6 - Nel caso in cui il Collegio operasse come previsto nei c. 3, 4 e 5 la/il Presidente del Collegio
invia immediatamente comunicazione al/alla Presidente della Sezione per gli adempimenti di
competenza.

COLLEGIO DEI GARANTI


Articolo 42
(Collegio dei Garanti)
c.1 - Il Collegio dei Garanti ha il compito di:

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a. verificare la conformit delloperato della Sezione Italiana al suo ordinamento giuridico;


b. verificare la corretta attuazione delle delibere dellAssemblea Generale da parte del Consiglio
dei Responsabili Circoscrizionali e del Comitato Direttivo;
c. comunicare agli organi nazionali le decisioni che ritiene in contrasto con lordinamento associativo, proponendone la sospensione al Presidente;
d. decidere, in maniera vincolante per tutte le socie e tutti i soci, sulle questioni di interpretazione delle fonti dellordinamento interno;
e. presentare alla successiva Assemblea Generale una relazione sullattuazione delle deliberazioni della precedente sessione, comprensiva della valutazione in merito a tale attuazione.
f. esprimersi su eventuali ricorsi presentati nei confronti delle decisioni del Collegio dei Probiviri, come indicato dallart. 8 c. 4.
g. esprimere un parere non vincolante sulle mozioni di modifica del Regolamento Interno, di
cui devono ricevere copia unitamente allordine del giorno del Consiglio in cui verranno discusse.
c.2 - Il Collegio dei Garanti tenuto a seguire le riunioni del Comitato Direttivo e del Consiglio dei
Responsabili Circoscrizionali.
c.3 - Il Collegio dei Garanti formato da tre membri effettivi pi due supplenti eletti dall'Assemblea
Generale fra tutte le socie e tutti i soci; si riunisce almeno una volta lanno; nel corso della
prima riunione della legislatura elegge la/il Presidente del Collegio dei Garanti.
c.4 - Si applicano i commi 3 e 4 dellart. 40.

DELEGAZIONE ICM
Articolo 43
(Delegazione ICM)
c.1 - La Delegazione ICM rappresenta la Sezione Italiana allAssemblea Internazionale (International
Council Meeting). La Delegazione ICM riceve dalle/dai proponenti le mozioni destinate allICM,
le discute ed eventualmente ne decide la presentazione dopo averle emendate e/o accorpate;
tali mozioni dovranno essere comunque discusse in AG ai sensi dellart. 27 c. 1 lettera f) dello
Statuto.
CARICHE
Articolo 44
(Cariche: durata e requisiti)
c.1 - Sono cariche tutte le posizioni associative elettive pre-definite dal presente Statuto; sono incarichi tutte le nomine e tutte le posizioni non pre-definite, ancorch vengano designate da un
organo collegiale mediante votazione palese.
c.2 - La durata del mandato delle cariche biennale. Con leccezione della carica di membro effettivo o supplente del Collegio dei Sindaci, non possibile ricoprire consecutivamente una stessa
carica nazionale per pi di tre mandati.
c.3 - Per essere eletti sono necessari i seguenti requisiti di iscrizione:
a. tre anni per le cariche di Proboviro e Garante;
b. due anni per le altre cariche nazionali;
c. un anno per le cariche circoscrizionali e di Gruppo Amnesty, salvo lart. 12 c. 2.

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c.4 - Alla scadenza naturale del mandato la socia/il socio rimane in carica fino alla nuova elezione
dell'organo competente.
c.5 - Per essere eletti/e alle cariche di componente di un Collegio o di componente del Comitato Direttivo o di Responsabile Circoscrizionale necessario essere maggiorenni.
Articolo 45
(Cariche: incompatibilit)
c.1 - Le cariche di Proboviro, Sindaco e Garante sono incompatibili con qualsiasi carica od incarico
associativi allinterno della Sezione Italiana.
c.1 bis - La carica di Tesoriera/Tesoriere Circoscrizionale incompatibile con qualsiasi carica associativa allinterno della Sezione Italiana, salvo quello di delegata/o allAssemblea Generale oppure delegato/delegata allICM.
c.2 - La carica di Presidente della Sezione e quella di Tesoriere/Tesoriera Nazionale e lincarico di
Direttore/Direttrice di Sezione sono incompatibili con qualsiasi altra carica od incarico
nellassociazione e nel movimento internazionale, esclusi lICM e i comitati ed organi internazionali di cui facciano parte in virt della carica.
c.3 - La carica di componente del Comitato Direttivo incompatibile con la carica di Responsabile
Circoscrizionale.
c.4 - Lincarico di componente dello staff incompatibile con qualsiasi carica all'interno della Sezione Italiana, esclusa la carica di delegato/a allICM, e lincarico di componente di Commissione Nazionale.

VOTAZIONI
Articolo 46
(Votazioni e quorum)
c.1 - Le votazioni sulle cariche circoscrizionali e nazionali devono avvenire a scrutinio segreto; gli
incarichi sono assegnati con votazione palese.
c.2 - Le votazioni riguardanti l'elezione a una carica individuale avvengono a maggioranza assoluta
ed eventuale ballottaggio tra i primi due.
c.3 - Le votazioni relative allelezione di organi collegiali o di pi delegati avvengono mediante
espressione di un numero di preferenze pari a:
a. una, se il numero dei posti da ricoprire non maggiore di tre;
b. due, se il numero dei posti da ricoprire compreso fra quattro e otto;
c. tre, se il numero dei posti da ricoprire uguale o maggiore di nove.
c.4 - Per la validit delle riunioni di un organo collegiale, esclusa l'Assemblea Circoscrizionale,
necessaria la presenza della met pi uno dei suoi membri.
c.5 - Le delibere sono approvate, salvo quanto diversamente disposto dal presente Statuto, con il
voto favorevole della maggioranza assoluta dei membri dell'organo collegiale presenti accreditati alla riunione. In caso di parit prevale il voto del/della Presidente dell'organo, o, in sua assenza, del/della componente con maggiore anzianit di iscrizione alla associazione.
c.6 - Le delibere dell'Assemblea Generale relative a modifiche statutarie devono essere approvate
con il voto favorevole della maggioranza qualificata dei tre quinti dei/delle delegati/e e soci/socie presenti accreditati/e.

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c.7 - Le delibere dellAssemblea Circoscrizionale e del Consiglio Circoscrizionale possono essere approvate a maggioranza semplice dei/delle presenti nei casi e con i limiti stabiliti dal Regolamento Interno.

MODIFICHE A STATUTO E REGOLAMENTO INTERNO


Articolo 47
(Modifiche allo Statuto)
c.1 - Modifiche allo Statuto possono essere apportate solo dalla Assemblea Generale con il voto favorevole della maggioranza di cui all'art. 46 c. 6, salvo il caso di cui allart. 4 c. 3.
c.2 - La proposta di modifica, redatta secondo quanto previsto dal Regolamento Permanente
dellAssemblea Generale, deve essere presentata almeno quattro mesi prima della data fissata
per la riunione dellAssemblea Generale, al/alla Presidente dellAssemblea Generale stessa, il
quale la invia, corredata della relazione illustrativa, a tutte le socie e a tutti i soci, in allegato
alla convocazione dellAssemblea.
c.3 - Proposte di modifica possono essere anche presentate nel corso della Assemblea Generale,
purch la loro presentazione sia appoggiata nelle forme e modalit stabilite dal Regolamento
Permanente dell'Assemblea.
Articolo 48
(Regolamento Interno)
c. 1 Il Regolamento Interno della Sezione Italiana:
a. prevede le disposizioni di attuazione del presente Statuto;
b. stabilisce procedure, tempi e modalit di funzionamento delle articolazioni territoriali, degli
organi nazionali e delle strutture di servizio della Sezione Italiana.

SCIOGLIMENTO
Articolo 49
(Scioglimento)
c. 1 Lo scioglimento dellassociazione pu essere deliberato soltanto dalla Assemblea Generale con
il voto favorevole della maggioranza dei due terzi dei delegati e delegate e soci e socie presenti
accreditati/e.
c.2 In caso di scioglimento, per qualsiasi causa, il patrimonio dellassociazione, soddisfatti tutti i
debiti e le responsabilit, sar devoluto ad altre organizzazioni non lucrative di utilit sociale o
a fini di utilit pubblica secondo le decisioni dell'Assemblea, con la stessa maggioranza di cui
al comma precedente ed in conformit alle direttive del movimento internazionale, sentito
lorganismo di controllo di cui allart. 3, comma 190, della L. 23 dicembre 1996 n. 662, salvo
diversa destinazione imposta dalla legge.

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