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AZEMMOUR ( da una parola berbera, olivo selvaggio)

A 17 km da El-Jadida, sulla strada per Casablanca. Questa cittadina tutta bianca si erge in posizione
eccezionale sulla falesia in riva a un fiume ( lOum Rbia, il fiume pi lungo del Marocco) dal nome poetico
Madre della Primavera. La casbah, lontana dai circoli turistici, abbastanza autentica con i suoi suk
pittoreschi ( suk il marted). Le mura portoghesi sono ben conservate ed possibile farne il giro per vedere
Dar el Baroud ( la polveriera), un deposito di polvere da sparo portoghese di cui ora non resta che la torre
con la sua bella finestra goticheggiante. Per fare il giro vi conviene arrivare allentata principale ( in Place du
Souk) dove troverete il guardiano.
La spiaggia si trova ad Haouzia, a 2 km ( mezzora di strada dal paese in una foresta di eucalipti).
Lunghissima e molto popolare tra le famiglie marocchine per fare pic nic.
Una bella veduta quella della medina che spicca sulle acque verdi dellOum Rbia. Ugualmente una bella
veduta dal ponte e dal fiume verso lo sbocco, allestremit nord-ovest della medina. Attraversandola si
vedono dei bei portali e dei camini a forma di colombaia che ricordano l Grecia. La medina un quartiere
circondato da mura color ocra con vie anguste e tortuose e case imbiancate a calce su cui aleggia
uninquietante atmosfera medioevale. Da vedere la vecchia chiesa portoghese, ora trasformata in moschea.
A nord della medina si trova la mellah ( cera unimportante comunit ebraica a Azemmour), la sinagoga
ancora aperta e si pu visitare. Pi avanti, si possono ammirare splendide vedute del fiume. Il vecchio
cimitero ebraico si trova un po fuori citt, verso la bocca del fiume.
El-Amine, uno dei pittori di maggior successo di Azemmour, aveva sicuramente ragione quando diceva
che il suo scorcio preferito della citt era quello che poteva ammirare dalla terrazza sul tetto di casa sua, un
panorama che ritrasse parecchie volte: la vecchia medina cinta da mura e stretta tra il fiume Oum er-Rbia e
loceano, oltre il quale si estendono campi a vista docchio. Questa pittoresca cittadina ha ispirato numerosi
artisti, alcuni dei quali vi si sono anche trasferiti. Ma qui la vita resta semplice con i contadini e i pescatori
che vendono i loro prodotti andando di porta in porta. Ovunque si trovano muri dipinti da pittori locali e
atelier dartisti tra i quali merita una menzione appunto Ahmed el-Amine ( 6 Derb el-Hantati). Ci sono
anche negozi che vendono i tipici ricami di Azemmour. I disegni ricalcano lo stile rinascimentale italiano,
filtrato attraverso influssi spagnoli. Ritraggono donne stilizzate, dee con le braccia aperte e gonne
triangolare, animali mitologici come dragoni e grifoni, alberi stilizzati come menorah ebraiche. La tecnica
spesso quella di riempire lo sfondo a punto-croce, lasciando che il soggetto riveli la sua silhouette ( tecnica
usata anche nei ricami di Assisi).
Sonnolenta, dal fascino languido, fu fondata dai portoghesi nel 1513, nellambito della costruzione di una
serie di stazioni commerciali distribuite lungo la costa. Labitante pi famoso della citt fu Estevanico il
Nero. Catturato e ridotto in schiavit divenne successivamente uno dei primi quattro esploratori ad aver
attraversato lintero continente nordamericano, dalla Florida al Pacifico.
Ma gi nel XII secolo Azemmour era un centro importante della cultura Islamica per la religione e la
filosofia. Un marabout come Moulay Bouchaib Erredad attraevano discepoli qui da tutto il mondo arabo.
Una di loro, Lallah Aicha Bahria, cominci un lungo viaggio dalla nativa Baghdad per vedere Erredad ma
mor sulla riva nord del fiume. Fu una pietra a distruggere per sempre la possibilit di un incontro con il suo
mentore e corrispondente di vita. La citt le eresse un monumento sulla bocca del fiume e oggi le donne di
tutto il paese vengono a visitare il sito per cercare una guida per risolvere i propri affari di cuore.

Esteban de Dorantes era un musulmano cristiano di lingua araba, nato ad Azemmour. Tormentati dalla
siccit e dalla guerra civile migliaia di marocchini, nel XVI secolo, si erano rifugiati nella Penisola iberica,
accettando tristemente la schiavit e la conversione al cristianesimo come prezzo per la sopravvivenza.
Molti provenivano da Azemmour, che il Portogallo, approfittando dellinstabilit della regione, aveva
occupato quando Erteban era piccolo. Il bambino fu acquistato, probabilmente a Lisbona, da un
gentiluomo spagnolo, Andrs Dorantes de Carranza. Sognando di ripetere le imprese della conquista di
Corts costui, accompagnato da Esteban, partecip alla spedizione doltremare guidata da Pnfilo de
Narvez, un castigliano ricco e molto ambizioso.
E qui ad Azemmour che la cuoca e blogger Kitty Morse ha una vecchia casa, restaurata da suo padre,
Dar Zitoun ( la casa del Pasha).
Fruga nel souk di Azemmour per cercare ingredienti, incontra il cuisinie/guardien Bouchaib per mescolare
tagines aromatiche. Ascoltando il rumore di passi del padre da poco deceduto, lautore scopre la
provenienza della sua passione culinaria: Dar Zitoun era unantica scuola di cucina. Segui Kitty nel cercare il
bibi beldi, un tacchino ruspante, in una fattoria sulla piana di Doukkala o per essere istruita nellarte della
falconeria dalla tribu dei Kwacem, gli unici autorizzati a catturare e addomesticare rapaci. Frequenta il
mercato dei cammelli locale e caccia la foce dellOum er-Rbia.

OUALIDIA
Un pittoresco porticciolo nella laguna. A Oualidia ci sono delle dune di sabbia, a semiluna, con una roccia al
centro, che al tramonto riflette gli ultimo raggi del sole ed affascinante passeggiare nella zona, fare
jogging o semplicemnte parlare con i pescatori al termine della loro dura giornata. La piccola citt
conosciuta anche, oltre alla sua bellezza, per i suoi crostacei che si possono gustare direttamente nel parco
delle ostriche della laguna, affittando una piccola barca e i servizi del suo proprietario. Chi pratica invece il
birdwatching potr osservare fenicotteri, gabbiani di Audoin, trampolieri e starne. Nelle vicinanze, presso
le saline che partono da Sisi Moussa sono avvistabili cormorani, anatre e trampolieri. A sud di Oualidia si
trova Cap Beddouza, altro habitat di specie acquatiche. E possibile anche fare whale watching tra Agosto e
Ottobre.

http://www.telegraph.co.uk/travel/destinations/africaandindianocean/morocco/6306987/OualidiaMoroccos-answer-to-St-Tropez.html
EL JADIDA ( la nuova)

Da vedere le fortificazioni e i bastioni costruiti nel XVI secolo da un ingegnere italiano al servizio dei
portoghesi, vero gioiello di architettura militare. Il primo bastione ( du Saint-Esprit) da accesso al cammino
di ronda che costeggia la darsena dei pescherecci e conduce allo splendido bastione de lAnge. Vedrete
anche i bastioni di Porte de la Mer, unoriginale porta sul mare presso la quale le navi scaricavano le loro
merci e dalla quale i portoghesi lasciarono precipitosamente la citt. Una volta superato il passaggio ad
arco, sulla sinistra della porta vedrete uno dei forni della comunit, dove le donne del posto portano a

cuocere il pane. E poi la cisterna portoghese, scoperta per sbaglio nel 1916 da un droghiere che voleva
aprire un muro per allargare il suo negozio. Con un gioco di luci, le volte gotiche e le colonne si riflettono
nellacqua stagnante della cisterna che doveva raccogliere lacqua piovana. Ma El Jadida va esplorata nel
compatto labirinto di viottoli tortuosi della Cit Portugaise il cui ingresso principale in Place Mohammed
ben Abdallah che conduce in Rue Mohammed Ahchemi Bahdai. Dopo pochi passi vedrete la Chiesa
dellAssunzione e, quasi accanto la Grande Mosque, un maestoso edificio dotato di un minareto dalla
singorale forma pentagonale, che un tempo veniva usato come faro.

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