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nel Quattrocento
Passaggio da comuni a signorie e poi a principati
In Italia, con lo sviluppo dei comuni si accentuarono le lotte fra fazioni e, al fine di
ottenere la pace, il governo fu affidato a un solo signore ( proveniente da un'altra citt
o il comandante vittorioso della fazione). I signori si sottraggono al controllo delle
corporazioni e limitano il potere degli organi elettivi e delle varie magistrature
cittadine: infatti, se molte istituzioni comunali restano formalmente in vita, come ad
esempio a Firenze, esse perdono per il ruolo decisivo che avevano in passato, a
causa di una svolta che concentra il potere nelle mani in genere di una famiglia
aristocratica. Quando poi il signore cercher una legittimazione dallalto del proprio
potere, ricercata in una delle due massime cariche del mondo cristiano, Papa o
Imperatore che sia, la signoria si trasformer in Principato (tra la fine del 1300 e i
primi del 1400). Ci accade perch i signori italiani mancano proprio di quella
legittimazione giuridica che avevano invece i sovrani europei o limperatore stesso e
che in linea di massima consisteva nel diritto divino dei re. Questa evoluzione interna
alle istituzioni cittadine procedette di pari passo con una semplificazione dellaspetto
politico. Per esempio Gian Galeazzo Visconti si fece conferire dal limperatore
tedesco il titolo di duca.
La politica dei principi italiani
I signori sentirono pi avanti di avere un esercito personale per allargare e difendere i
loro confini. Prima decisero di arruolare mercenari stranieri poi si fecero avanti
condottieri mercenari italiani. Dal punto di vista politico, essendo laici e legati alla
vita terrena non si misero scrupoli a uccidere per ottenere pi potere, mentre dal
punto di vista culturale favorirono il mecenatismo, ovvero la raccolta di opere
allinterno della loro abitazione, scegliendosi i pi validi architetti, scultori, artisti ed
intellettuali.
Il grande scisma
Dopo settant'anni di cattivit avignonese il papato abbandon Avignone, divenuta
ormai simbolo di deviazione religiosa, e torn a Roma, provocando un'improvvisa
crisi nel collegio dei cardinali, diviso tra una corrente antifrancese, che elesse papa
Urbano VI (1378-1389), e una che gli contrappose Clemente VII (1378-1394). Inizi
cos il Grande scisma che vide due serie di papi, due amministrazioni cultuali, due
collegi cardinalizi in contrasto tra loro per quarant'anni. Tutta la cristianit fu
profondamente turbata e molti furono i religiosi, gli intellettuali e gli uomini di potere
che tentarono di ricomporre lo scisma. Cos, dopo il fallimento del concilio di Pisa
del 1409, il concilio di Costanza (1414-1418) depose i pontefici in carica ed elesse
Martino V, decretando che i concili futuri si sarebbero tenuti a periodicit fissa. Il
concilio aveva portato l'unione nella Chiesa, ma il suo potere rimase subordinato al
papa.
La guerra dei Centanni
Nel XIV secolo tra Francia e Inghilterra scoppio uno dei pi grandi conflitti di quel
periodo, la guerra dei Centanni, combattuta dal 1337 al 1453, con diverse tregue e
piccoli periodi di pace improvvisi. Ci furono
due tipi di cause :
La problematica dei feudi in Francia
La crisi dinastica francese
Il re d Inghilterra, anche dopo la disfatta a Bouvines, conservava ancora numerosi
feudi in terra di Francia. Di fatto, si trattava di terra in cui limperatore di Francia non
avevo alcun controllo politico ed economico, anche se facevano parte dei suoi
domini.
Alla morte del sovrano francese Carlo IV, ultimo erede di Filippo il Bello, la corona
pass al cugino Filippo IV di Valois. Anche il re d Inghilterra, Edoardo III, tuttavia
era strettamente imparentato con la casa regnante di Francia, e affermava di avere pi
diritti a regnare di Filippo VI.
Le tensioni si trasformarono presto in guerra. Gli inglesi, forti grazie allutilizzo del
nuovo tipo di arco (chiamato long bow , arco lungo) riuscirono a sbaragliare la
cavalleria francese prima a Crcy e successivamente a Poitiers. Gli inglesi
approfittarono anche della guerra civile interna al regno francese per occupare tutta la
parte settentrionale a seguito della vittoria ad Anzicourt, 1415e al Trattato di
Troyes,1240. In Francia emerse poi Giovanna D Arco, la singolare figura che
rianim gli animi francesi e che poi espulsero definitivamente gli inglesi dal territorio
e riappropriandosi delle terre.
La guerra delle due rose
In Inghilterra durante il dopo guerra ci fu una crisi dinastica e una conseguente guerra
civile tra le dinastie Lancaster e York, chiamata anche delle due rose (1455 1485)
dalle due casate : una con la rosa rossa dei Lancaster e una con la rosa bianca degli
York. Lo scontro si concluse, infine, con l affermazione di una nuova dinastia,
quella dei Tudor con il re Enrico VII che miglior lo sviluppo marittimo civile e
navale e che avrebbe fatto dell Inghilterra una grandissima potenza con la
colonizzazione della Scozia e dell Irlanda.