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Fabbriche dei veleni, condanna e maxi

risarcimento per la Italcementi Spa.


Sentenza storica del Tribunale di
Foggia
La lezione di Foggia
Condanna e risarcimento milionario per la Italcementi Spa. Proprio nella terra dellIlva di
Taranto, delleterna contesa tra il diritto alla salute e quello al lavoro, a soccombere un
colosso dellindustria italiana, il quinto produttore mondiale di cemento. una sentenza
storica quella del Tribunale di Foggia (sezione lavoro), pronunciata dal giudice Andrea
Basta, che ha riconosciuto il nesso di casualit tra il lavoro svolto ed il tumore che ha
stroncato la vita di un lavoratore foggiano 17 anni fa. Per i legali della societ, il decesso
sarebbe stato determinato dal fatto che il lavoratore fosse un forte fumatore. Ma le perizie
hanno dimostrato ben altro, a cominciare dalle sostanze inquinanti presenti negli
stabilimenti. A rendere giustizia ai familiari, lo studio del dottor Gerardo Cela, medico
legale specialista in medicina del lavoro, il quale ha accertato che il lavoratore versava in
buone condizioni di salute sino al 1984; iniziava a presentare delle obiettive alterazioni
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relative allapparato respiratorio, riscontrate nelle visite effettuate nel 1984, nel 1990 e nel
1991 presso listituto di Medicina del lavoro dellUniversit di Bari; decedeva per neoplasia
polmonare maligna (microcitoma) con metastasi ai linfonodi peripancreatici. Per il
consulente giudiziale, dunque, lesposizione alla inalazione di sostanze nocive per
lapparato respiratorio nellambiente di lavoro, durata circa 25 anni, provocava prima
linsorgenza di una affezione cronica broncopolmonare e poi levoluzione di detta
broncopatia verso la neoplasia. Rapporto di causa-effetto e condanna, con relativo
risarcimento per oltre 2 milioni di euro ai familiari.
2 visite mediche in 15 anni, nonostante i veleni
Biossido di silicio e cromo, usato come colorante del cemento e cancerogeno. Le
motivazioni della decisione del Tribunale di Foggia sono perentorie, al contrario delle
dichiarazioni dei direttori degli stabilimenti di Guardiaregia, Salerno, Trento, secondo cui i
dipendenti avevano tutti le mascherine protettive, escludendo la natura nociva delle
polveri presenti nellambiente di lavoro. Tesi confermata dal medico legale della
Italcementi, che ha sottolineato lesistenza di impianti di depolverizzazione ed abbattimento
delle polveri nel periodo 1984-1989, ed il
regolare assoggettamento dei dipendenti a
visite mediche annuali. Per il giudice, per, le
cose non stavano esattamente in questi
termini. A maggior ragione in virt dellaccordo
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sottoscritto dalla Italcementi con il Ministero del Lavoro a Roma, sul personale esposto a
rischi con frequenza annuale e di affidare agli istituti universitari lindividuazione dei rischi.
Laccordo impegnava lazienda a procedere alle valutazioni ambientali sulla presenza di
inquinanti, tra cui polveri, nei rispetti dei limiti dellAmerican Conferenze of Governamental
Industrial Hygienists, a raccogliere i risultati delle rilevazioni in un registro istituito presso
ciascuno stabilimento. Ciononostante, stando alla documentazione prodotta agli atti, se dal
1990 in poi la cadenza annuale rispettata, non risulta eseguita alcuna visita dal 1973 al
1983 e dal 1986 al 1989; dal 1973 al 1989 risultano eseguite 2 visite mediche in su un arco
temporale pari a circa 16 anni. Deve essere per questo che, qualche mese fa, secondo
quanto riferito a lImmediato, gli avvocati della Italcementi avrebbero proposto ai parenti una
transazione di 50mila euro per chiudere il caso. Una cifra ritenuta offensiva della dignit e
della memoria di chi ha perso la vita per il lavoro.
Lavoro, maledetto lavoro
Nella pronuncia del Tribunale, la contesa stata forte sulleffettiva mansione svolta dal
lavoratore. S perch secondo la Italcementi si sarebbe occupato delle dellattivit dello
stivatore, dunque addetto a caricare i sacchi di cemento sui camion; mentre per la famiglia
ricorrente in giudizio, faceva l insaccatore. In ogni caso, tuttavia, vista la documentazione
prodotta dalla Spa, il giudice ha ritenuto di dover valutare come potenzialmente nocivo
lambiente di lavoro. A fronte di un ambiente di lavoro potenzialmente nocivo scrive il
dottor Basta nella pronuncia che la parte resistente (Italcementi) si era impegnata a
monitorare e non ha monitorato, o non ha comunque provato di aver monitorato, non vi
alcuna possibilit di affermare che le misure di sicurezza indicate dai testimoni fossero
idonee a scongiurare i rischi esistenti. Per di pi, la societ di Bergamo, per controbattere
alla perizia del consulente, ha prodotto alcuni documenti sulla sicurezza dei cementi
comuni del 2011, ma che non hanno attinenza con tutto il periodo precedente. Anche per
questo il Tribunale di Foggia, in primo grado, ha reso giustizia alla famiglia. Aprendo
al contempo uno scenario spaventoso: quanti lavoratori alle dipendenze del colosso
italiano del cemento nello stesso periodo potrebbero aver attraversato le stesse
vicende cristallizzate nella sentenza?
http://www.immediato.net/2014/10/02/fabbriche-dei-veleni-condanna-e-maxi-
risarcimento-per-la-italcementi-spa-sentenza-storica-del-tribunale-di-foggia/
http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2014/10/fabbriche-dei-veleni-condanna-e-maxi.html
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Torre di !talcementi a !sola si mobilita il
comitato per il no
L' Italcementi vole reali!!are n novo impianto nello stabilimento di Isola
delle "emmine. #na grande colonna$ alta cento metri e larga venti che %per&
- sostiene l' a!ienda - contribir' a n abbassamento delle emissioni
in(inanti). L' investimento programmato * di circa +0 milioni ed * gi' al
vaglio degli ffici della ,egione. -a gli ambientalisti sono sl piede di gerra
e hanno presentato n esposto al ministero dell' .mbiente per chiedere %l'
invio immediato di ispettori a Isola delle "emmine). L' Italcementi ieri ha
inagrato na campagna informativa ai cittadini che abitano accanto allo
stabilimento$ ma non solo: %/tti i gioved0$ fino al 14 gigno$ i cancelli
saranno aperti ai cittadini dalle 11 alle 20 - spiega 2tefano 3ardi$
responsabile del servi!io ecologia di Italcementi$ che ha inagrato il pnto
informativo - .d accoglierli ci saranno dei tecnici che spiegheranno il progetto
che vogliamo reali!!are e perch4 si tratta di n' opera importante per
migliorare l' impatto ambientale della fabbrica$ e che dar' lavoro a oltre 560
persone). Italcementi$ attraverso la reali!!a!ione del novo impianto$ conta
di abbassare del 70 per cento l' attale emissione di biossido di o!ono$ del 60
per cento l' emissione di polveri sottili e$ infine$ del 10 per cento del biossido
di a!oto. %/enendo presente che i livelli attali sono ben al di sotto delle
soglie previste dalla legge)$ contina 3ardi. Ieri i dirigenti di Italcementi
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hanno aperto$ per la prima volta$ l' a!ienda al pbblico e incontrato il
vicesindaco di Isola delle "emmine$ 8aolo .iello e -ario .9ello$ il
rappresentante del cartello di associa!ioni ambientaliste che racchide l'
associa!ione per la /tela del mare$ la Lip e la rete di Lillipt. %2iamo
contrari alla costr!ione di n novo impianto che avr' comn(e n pesante
impatto paesaggistico - dice .9ello - La nova torre di emissioni dei fmi
porter' a n incremento della prodttivit' del 26 per cento$ ma anche ad na
crescita dei consmi d' energia del 20 per cento e a n amento di estra!ioni
di materie prime del 16 per cento. :esto sito$ di grande interesse
ambientale$ non p& sopportare incrementi di (esto genere). La ,egione ha
chiesto all' Italcementi di presentare n docmento di impatto ambientale:
%-a contiamo di avere a breve ttte le atori!!a!ioni$ che per n impianto
gale$ a -atera$ abbiamo gi' ottento - conclde 3ardi - 2iamo pronti a
dare ttte le spiega!ioni ai cittadini che vorranno visitare la fabbrica nelle
prossime settimane$ abbiamo gi' preso appntamenti con associa!ioni dei
commercianti e scolaresche). a. fras.
2" maggio 200# sez.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/200/0!/2!/torre"di"italcementi"isola"si"
mobilita"il.html#re$%search
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IL VENTO CHE ACCAREZZA ISOLA DELLE FEMMINE

del 20-05-2007
IL VENTO CHE ACCAREZZA ISOLA
Isola delle Femmine (Palermo)

Erano gli anni 50 quando, nelle vicinanze del piccolo
centro di pescatori di Isola delle Femmine, una nuova
azienda (ora Italcementi SPA) installava un impianto per la
produzione del cemento.

Oggi quello stesso allestimento sembra non rispondere pi alle esigenze di una
realt territoriale ancora ristretta, ma che intorno ad esso si sviluppato per anni
derivando dallo stesso paese la maggior parte della forza lavoro della fabbrica.

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Le attenzioni della popolazione sembrano, per, col tempo, essersi spostate dai
vantaggi economici che la vicinanza dello stabilimento portava, agli inevitabili
effetti che questo ha sull ambiente e sulla salute dei cittadini.
Preoccupazioni che, a quanto riferisce Antonino Rubino, impiegato
amministrativo della Italcementi SPA, non sono passate inosservate alla stessa
fabbrica che si adopera gi da tempo per rispettare i limiti di sicurezza imposti
dalle normative nazionali ed europee sulle esalazioni causate dall incenerimento
dei rifiuti di produzione.

Nonostante queste rassicurazioni buona parte dei cittadini continua ad essere
preoccupata dalla vicinanza dell edificio(appena 5-00 m) e, rappresentata Da
Pino Ciampolillo e dal suo comitato cittadino, chiede che l azienda faccia
chiarezza sulle problematiche da essi sollevate.
La questione,che riconosciuta come la principale da entrambe le voci in campo,
quella del combustibile utilizzato e degli effetti che questo ha sulla salute.

Uno, in particolare, il nome che esce fuori da qualsiasi documento riguardante la
faccenda: Petcoke.

Facciamo un po di scienze.

Il petcoke una sostanza derivata dalla ulteriore lavorazione degli scarti del
petrolio, altamente cancerogena, ma che nei processi produttivi, quali quelli della
Italcementi, permette notevole risparmio energetico nonch economico.

Il problema che per rimanere nei limiti di utilizzabilit e di sicurezza deve
continuamente essere centrifugato; se lo si lascia fermo, o lo si brucia, allora si
producono emissioni altamente pericolose per la salute umana.

Nel gennaio del 2006 lARPA (Associazione Regionale Protezione Ambiente) ha
effettuato un sopralluogo presso il deposito di combustibile solido della
Italcementi, evidenziando gravi carenze nel sistema di impermeabilizzazione delle
aree per lo stoccaggio del petcoke.

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Il sig. Rubino ha subito tenuto a sottolineare che lARPA non ha per rilevato
infiltrazioni nel sottosuolo e che lazienda ha realizzato quelle opere necessarie a
raggiungere la sicurezza del sito.

Dopo numerosi atti di diffida presentati all azienda a partire da quello stesso
anno, la Italcementi ha deciso, nel 2007, di intraprendere un percorso dispendioso
(70 mln di euro circa) nel tentativo di diminuire ulteriormente le emissioni nocive.

infatti in corso un iter burocratico per la costruzione di un impianto
produttivo che andrebbe a sostituire quello tuttora in funzione.
La torre, alta pi di 100 m e larga intorno ai 40, avrebbe un negativo impatto
ambientale ma dal punto di vista delle normative limiterebbe ulteriormente le
emissioni gassose.

Bisogna sottolineare che ancora non pronto nemmeno il progetto di questa torre
e che limpianto continua a produrre gas nocivi.
Pronte le critiche del comitato Isolapulita.

Per legge, ci dice Ciampolillo, i cementifici hanno lobbligo di utilizzare le migliori
tecnologie sul mercato al fine di diminuire o annullare linquinamento atmosferico.

La nuova torre ha per un difetto.

Ridurrebbe sicuramente la sua sfera di influenza negativa su Isola, ma, a causa
della sua altezza, andrebbe ad avere effetti sulle zone circostanti di Palermo e
Capaci.

Le critiche non si fermano qui; [] il progetto continua Ciampolillo stato
presentato facendo riferimento solo alla torre, senza fare alcun cenno alle
emissioni che vengono prodotte anche in altre zone dello stabilimento (basti
guardare i mulini e uno dei camini in funzione, alto 65m) o il ricavo stesso della
materia prima che continua a mettere in pericolo la stabilit stessa della
montagna.

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Questo ultimo punto molto interessante.

Gi in passato, infatti, la montagna, dalla quale si ricava la materia necessaria ai
processi di cementificazione, aveva dato segni di instabilit e costretto lazienda a
terminare i lavori per spostarsi su altri versanti.

Torniamo a parlare del petcoke. Abbiamo gi detto che una sostanza
altamente cancerogena, ma il sig. Ciampolillo, durante lintervista, ci informa che
proprio a causa delle sue caratteristiche, esso riconosciuto alla stessa stregua
delle armi chimiche e che, quindi, deve essere manovrato con alcuni
accorgimenti.

Gi il fatto che la Italcementi lo abbia bruciato per un certo periodo nei suoi lavori
(senza denunziarne lutilizzo, sottolinea Ciampolillo) non un fatto positivo, ma
egli ci informa, e non lunico a dirlo, che ogni tre mesi per un certo periodo di
tempo le scorie petrolifere venivano maneggiate dagli operai dellazienda senza
alcuna precauzione, in capannoni a cielo aperto o in navi adibite (si fa per dire) al
trasporto.

Gli effetti che l uso indiscriminato di questa sostanza ha avuto sulla
popolazione rintracciabile in alcuni referti medici, non necessariamente
riconducibili, aggiungiamo noi, allutilizzo del petcoke.

Nonostante tutte le critiche mosse all impiego di questa sostanza, Rubino insiste
nel ricordare che ancora in corso, da parte di aziende specializzate, un analisi
sugli effetti del residuato e che lamministrazione aspetta i risultati degli studi per
attuare la giusta scelta sulla sua applicazione.

Concludiamo con una questione che non ci sembra di secondaria importanza.
La popolazione che vive a Isola divisa tra chi appoggia l industria, chi la critica e
chi, invece, si sottrae a qualsiasi posizione.

facile riconoscere nei fiancheggiatori della fabbrica i suoi operai che, almeno
pubblicamente, non si esprimono in modo negativo sul lavoro dellazienda.
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Degli oppositori abbiamo parlato lungamente, riconoscendo nelle loro tesi il timore
per gli effetti negativi che linquinamento ha su salute e ambiente.
Gli altri, appartengono a quella razza che si dimostra essere conciliante con
entrambe le parti (a quanto pare il sindaco del paese non si sottrae a questa
regola) o che, adeguatamente accontentato, non si angoscia nel cercare un
motivo di preoccupazione (la chiesa ha ricevuto da poco un pulmino nuovo da
parte dell azienda in questione).

Ci riteniamo al di sopra delle parti in causa, quindi non ci esprimiamo in favore di
una o dellaltra, riconoscendo in entrambe le voci un senso comune di fare
chiarezza e stabilire regole comuni, nonch il bisogno di fare valere le proprie
posizioni.

Non possiamo per esimerci dal riportare il sentimento di disagio della
popolazione a causa dellinutile apatia di chi non ha rispetto n per se stesso, n
per le istituzioni che rappresenta, n per le posizioni che ha dovere di prendere in
merito al benessere della sua stessa societ.

Un male, purtroppo, diffuso in tutto il mondo ma non per questo giustificabile.

Marco Salici

http://www.articoloventuno.net/ART21_85.pdf
isola delle femmine Il Tar conferma "No al pet-coke" No all' utilizzo del pet-
coke da parte della Italcementi a Isola delle Femmine. Il Tar ha rigettato nel
merito il ricorso presentato dalla cementeria contro l' assessorato Ambiente
che di fatto bloccava l' utilizzo di questo combustibile. Il pet-coke il
combustibile primario per l' industria del cemento in Europa e lo usiamo in
tutti gli altri nostri impianti, replica Italcementi.
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2" aprile 200# sez.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/25/brevi.html?
ref=search
Isola delle femmine "mo alla Italcementi esposto in 8rocra #na nbe di
fmo nero$ proveniente dai capannoni della Italcementi di Isola delle
"emmine$ si * al!ata in cielo provocando il panico tra i residenti. ;opo la
diffida dell' assessorato .mbiente all' a!ienda$ gli atti sono stati gi' trasmessi
in 8rocra.
21 settembre 200$ sez.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/09/21/brevi.pa_044br
evi.html?ref=search
la diffida
%Le emissioni dell' Italcementi di Isola delle "emmine sono in(inanti e
cancerogene). 8er (esto motivo l' assessorato regionale al /erritorio ha
diffidato l' a!ienda$ dopo che lo scorso anno alcne associa!ioni
ambientaliste avevano presentato n esposto. 2econdo la peri!ia dell' .rpa
%l' a!ienda di Isola delle "emmine casa varia!ioni della (alit' dell' aria per
gli in(inanti emessi in atmosfera$ modifiche all' impianto e al ciclo prodttivo
sen!a preventiva atori!!a!ione$ tili!!o del petco<e$ sottoprodotto della
lavora!ione del petrolio$ come combstibile). La diffida dell' assessorato
arriva dopo che lo steso provvedimento era stato preso dal comne di Isola.
%La ditta - si legge nella diffida - non ha indicato i combstibili atori!!ati n*
la data di ini!io di impiego del petco<e. La natra del petco<e non compare
nei rapporti di prova relativi alle misre periodiche delle emissioni in
atmosfera e le modalit' di gestione non sono citate nei decreti atori!!ativi).
1% settembre 200$ sez.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/09/19/la-diffida.html?
ref=search
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Timori e tremori sotto le ciminiere viaggio a
!sola& paese nella polvere
8iove cemento nel paese che trema. Il pre!!o del progresso a Isola delle
"emmine lo paga chi sta accanto alla =ementeria. ,espira le polveri che
arrivano ovn(e e convive con il fremito provocato dagli impianti. Le
centraline dell' in(inamento dell' .rpa e della 8rovincia non sempre
fn!ionano$ ma lo stabilimento della Italcementi lavora sempre. .l banco
dello svilppo si scambia la salte per n posto di lavoro$ e cos0 Isola soffre e
tace. =hin(e ha n parente o n amico che lavora l' dentro$ e la risposta *
n ritornello: %>on voglio gai - dice n ex dipendente che abita vicino alla
gardia medica - ma a casa mia$ a casa del rmore e dei movimenti casati
dai macchinari$ le mattonelle del balcone si sono allargate e in n pilastro *
spntata na crepa. =i vorrebbe n avvocato$ ma chi lo paga?). L' ltimo
allarme proviene da n canale di ac(e refle che si riverserebbe nel torrente
,io "osso -orto e che ha fatto scattare la denncia per i titolari della
Italcementi e della Isac$ la ditta ci * affidata la gestione della cava dalla
(ale si estrae il materiale per la fabbrica. %>on ho ricevto alcn
provvedimento dell' atorit' gidi!iaria - dice 3iovanni La -aestra$ direttore
della =ementeria - >on abbiamo scarichi illegali nel golfo. 2iamo disponibili a
fornire le informa!ioni necessarie. ,igardo alle vibra!ioni che i cittadini
lamentano$ le abbiamo gi' ridotte). In(inamento e rmori a parte$ sono le
polveri a far para. =hi se la passa peggio abita nelle case popolari$ costrite
vicino all' impianto. %:esta fabbrica mi ha dato il pane - dice 8ietra 8atern&
indicando le ciminiere dalla finestra - perch4 mio marito ci lavorava fino a
poco tempo fa$ ma adesso non ne posso pi@. 8er plire non basta l' ac(a$ ci
vole lo scalpello. 2tiamo chisi in casa). =hi deve stare fori perch4 ha n
nego!io$ invece$ non rinncia a dare battaglia: %>on ho niente da perdere -
dice .ntonino =ardinale$ fabbro - 2ono costretto a lavare con l' acido
mriatico perfino la ciotola del cane. Le finestre non scorrono pi@$ per il
cemento che si accmla. e la grondaia * diventata pesante$ perch4 l' ac(a
trasporta anche la polvere che proviene da l' dietro). .l cemento si agginge
il rmore. La porta in metallo verde che chide il nego!io trema per i
macchinari della fabbrica: %. volte non si riesce neanche a dormire). Il
sindaco 3aetano 8ortobello ha gi' avviato n tavolo di concerta!ione:
%.spettiamo il prossimo incontro di aprile - dice - e anali!!eremo i dati delle
centraline). >el frattempo * nato il =omitato ttti per Isola$ coordinamento tra
residenti e associa!ioni ambientaliste$ per fare chiare!!a anche slla messa
in sicre!!a del pet-co<e$ n combstibile classificato come pericoloso e
cancerogeno$ tili!!ato dalla =ementeria. L' .rpa$ in na nota del 50 gennaio$
a segito di n soprallogo al deposito di combstibile della Italcementi in
localit' ,affo ,osso$ scrive che sl sito bisognerebbe %valtare la necessit'
di n intervento di bonifica$ adegare l' impermeabili!!a!ione di ttto il fondo
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della cava e predisporre n piano di monitoraggio delle ac(e e dell' aria per
controllare il contenimento delle emissioni).
.;,I.>. ".L2A>B
01 marzo 200$ sez.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/01/timori-tremori-
sotto-le-ciminiere-viaggio-isola.html?ref=search
L' Italcementi e l' in(inamento 2imone ;' .ngelo$ 3ioacchino Lcido$
3iseppe ,bino$ Caldassarre 8rivoli!!i ,s Italcementi$ Isola delle
"emmine In riferimento all' articolo sll' Italcementi pbblicato de giorni fa
slle pagine locali di ,epbblica. I lavoratori dell' Italcementi$ rappresentati
dall' ,s$ vogliono pntali!!are che non si * mai scambiata la salte per n
posto di lavoro. La lotta sindacale$ all' interno dello stabilimento si * sempre
fatta nel rispetto del contratto di lavoro e della salte dei lavoratori. I lavoratori
che per la maggior parte abitano a Isola delle "emmine hanno a core come
e pi@ di tanti altri l' ambiente perch4 ad Isola vivono i loro familiari e credono
che nessno possa mettere a rischio la salte dei propri figli$ barattandola al
banco dello svilppo per n posto di lavoro. >oi vogliamo pntali!!are che
non siamo preoccpati in nessn modo del pericolo di perdere il posto di
lavoro perch4 siamo consapevoli che vengono rispettate le norme. L'
Italcementi ha investito ed investe nel miglioramento degli impianti sopratttto
sotto il profilo ambientale che per la (alit'. :indi facciamo cemento$ lo
sappiamo fare e lo contineremo a fare nel rispetto delle regole e delle leggi.
L' impatto della presen!a nel territorio$ da oltre 60 anni non ha certamente
impedito la preserva!ione di siti ambientali che oggi sono riserve natrali.
=irca l' impatto negativo della nostra attivit' crediamo che molte dichiara!ioni
siano solo frtto di rancori personali. Cisogna parlare con fatti e nmeri alla
mano e se anche le centraline dell' .rpa$ come dice la stampa$ in alcne
occasioni non fn!ionano$ non hanno mai rilevato alcn speramento dei
limiti stabiliti dalle leggi. * gisto controllare ma non strmentali!!are. .d
Isola non piove cemento$ l' aria * plita e c' * n bellissimo mare. Infatti molte
persone si sono trasferite dalla citt' nel nostro paese e noi siamo fieri di
abitarci e di lavorare all' Italcementi. . segito delle noti!ie apparse slla
stampa na!ionale i rappresentanti della ,2#$ a nome dei lavoratori$
precisano$ inoltre$ (anto sege: la prod!ione all' interno dello stabilimento
avviene nel rispetto delle normative esistenti$ sia rigardo le emissioni sia
rigardo la sicre!!a dei lavoratori. Il costante miglioramento dell' impatto
ambientale oltre i minimi di legge e inoltre lo stabilimento * certificato
secondo la norma eropea per il rispetto ambientale.
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'()!* +*,T- 0. marzo 200$ sez.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/03/le-inchieste-di-
giuliano.html?ref=search
. Isola delle "emmine$ la magistratra * interventa dopo la scoperta di n
canale di scolo illegale dove conflivano le ac(e refle provenienti dallo
stabilimento Italcementi e mediante il (ale venivano poi immesse nel
torrente ,io "osso -orto. I carabinieri del ncleo operativo ecologico hanno
dennciato$ con l' accsa di scarico di ac(e refle nel sottosolo$ il
rappresentante dello stabilimento di Italcementi 3iovanni La -aestra e de
rappresentanti della ditta Isac di 8alermo a ci * affidata la gestione della
cava da ci si estrae il materiale per la fabbrica.
a. f.
2D febbraio 2001 sez.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/28/il-cementificio-
inquina-tre-denunciati-isola.html?ref=search
!sola& il cielo si tinge di rosso !talcementi ora
deve spiegare
2ccede spesso$ accade che il cielo diventi opaco e si tinga di rosso. 8roprio
l0$ sopra le cementerie di Isola delle "emmine. ;a anni i residenti dennciano
(ello che temono sia na nbe tossica. -a nonostante i controlli e le
rassicra!ioni sccessive$ il fenomeno si ripete e dopo il 8arlamento eropeo
il caso * arrivato adesso all' .ssemblea regionale e alla =amera. La difficile
conviven!a tra l' impianto indstriale di Italcementi e la gente di Isola$ del
resto$ ha prodotto n carteggio alto na spanna. Intorno al temto rischio i
residenti si sono mobilitati e hanno coinvolto anche n comitato
intercomnale. 8erch4 se l' epicentro di (ella che sembra na minaccia
ambientale * certamente Isola$ a dirsi preoccpati sono anche i residenti di
/orretta e =apaci. %Eorremmo chiare!!a. Il cielo si colora di rosso e (esto
certamente non * normale - dice -ario .Fello presidente dell' .ssocia!ione
per la difesa del mare e del territorio - /ra l' altro il meccanismo di
misra!ione delle emissioni sscita (alche perplessit'$ ma le case di
(esti strani fenomeni non sono state accertate). La Italcementi per&
rassicra e di fronte alle preoccpa!ioni oppone i risltati delle analisi
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condotte tramite i misratori di contino di ci * dotato l' impianto. /ttavia
non basta a fgare i dbbi. %.l contrario - agginge .Fello - sappiamo che se
da na parte l' .rpa$ l' agen!ia regionale di prote!ione ambientale$ non * in
grado di rilevare l' aria che esce dai comignoli$ dall' altra la cementeria ha n
impianto che ad ogni anomalia smette di fn!ionare e non registra pi@ nlla.
La 8rovincia ci ha offerto n apparecchio mobile per monitorare le emissioni
ma alla fine si * gastato). #n spplemento di controlli a (esto pnto si
impone. B' (anto chiedono i deptati eropei con na interroga!ione
depositata da -onica "rassoni$ vice presidente del grppo dei Eerdi al
8arlamento eropeo. %2econdo il registro eropeo delle emissioni in(inanti$
- si legge nell' interroga!ione - gli impianti della cementeria emettono
monossido di carbonio$ anidride carbonica$ ossido di a!oto$ ossido di !olfo e
polveri sottili$ provocando fenomeni fre(enti e diffsi di in(inamento
atmosferico e acstico$ con grave danno per la popola!ione residente e per le
attivit' tristiche). :este preoccpa!ioni sono riprese anche nell'
interpellan!a depositata all' .rs da Leolca Arlando e Lillo -iccich* di 2icilia
2010. >ell' atto ispettivo$ a ci hanno fatto segito interroga!ioni alla =amera
firmate da 3iovanni ,sso 2pena del 8rc$ Brmete ,ealacci della -argherita$
Lana Ganella e 8aolo =ento dei Eerdi$ "lvia Candoli e "abri!io Eigni dei ;s
- si sottolinea l' importan!a economica della cementeria ma$ nello stesso
tempo$ si chiedono ini!iative a ttela dell' ambiente e della salte dei
dipendenti e dei cittadini. L' interpellan!a sollecita il recpero ambientale della
!ona oltre che verifiche e valta!ione dei progetti secondo le normative #e$ l'
applica!ione di standard di controllo adegati s ttti gli scarichi allo scopo di
salvagardare l' integrit' delle falde idriche.
.;,I.>. ".L2A>B20 ottobre 2006 sez.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/10/20/isola-il-cielo-si-
tinge-di-rosso.html?ref=search
a cura del Comitato Cittadino Isola Pulita
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it
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