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Tu Cuccusì?
IO SO CHI HA VINTO LE ELEZIONI DEL 16 E 17 NOVEMBRE 2014 :
Verrebbe da dire che ha vinto l’indifferenza della maggioranza dei Cittadini ( non parliamo di quella delle famigghie, quelle sono sempre INTERESSATE).
CHI ha vinto (ADDIRITTURA prima che iniziasse la DISFIDA) sono sempre i soliti.
HANNO VINTO LORO.
HANNO VINTO QUELLI CHE PREDICANO CHE
“TUTTO CAMBIA AFFINCHÉ’ NULLA CAMBI”
SI! Nulla cambi per i Cittadini di Isola delle Femmine, per LORO invece……. Ve lo racconteremo nella prossima puntata.
CITTADINI, quando parliamo di LORO per esempio potreste verificare i redditi con i relativi patrimoni, ACCUMULATI, degli Assessori, Sindaci, amici, portaborse, portatori di voti .........dall'inizio alla fine dei loro mandati. Se mai hanno avuto una fine i loro mandati.
VEDASI IL LISTONE CONTENITORE OVE SI TROVA DI TUTTO E DI TUTTI, DI VECCHIO E DI NUOVO, DI POLITICO E DI ANTIPOLITICO DI AFFARISTI E DI LOBBISTI INSOMMA PROPRIO DI TUTTO........
Riferendomi a LORO intendo quante licenze più o meno regolari sono beneficiati , di quanti tributi sono stati loro permessi di evadere.
Sempre parlando di LORO mi chiedo su quanti reati di abusivismo edilizio perpetrati vi è stata la complicità degli organi di controllo
Andiamo avanti? Meglio attendere osservare e prendere appunti, avremo modo di parlarne in maniera documentatissima nelle prossime settimane, non è questo il momento.
Tu Cuccusì?
E’ la domanda che mi sento ripetere in continuazione. (la domanda mi è stata posta anche questa sera alla CONVENTION della lista “Insieme liberi di cambiare”)
Cominciamo a dire: la domanda oltre ad essere mal posta è SOPRATTUTTO tipica di un Cultura mafiosa, con coppola o senza coppola.
Cominciamo con l’invertire la domanda: Tu con chi non sei?
In questo caso comincerei con il rispondere
Io non sono dalla parte di chi ha ideato e poi eseguito il mattino dell’8 giugno 1982 l’omicidio di stampo mafioso, di un nostro concittadino Vincenzo Enea
Io non sono dalla parte di chi nel corso delle indagini per l’efferato omicidio mafioso di Vincenzo Enea si e’ mostrato reticente poco collaborativo e tantissimo omertoso
Io non sono con chi invia lettere anonime di minacce per il semplice motivo che si ha il “coraggio” di raccontare fatti e avvenimenti che segnano la vita di un’intera comunità
Io non sono con chi non rivendica le denunce gli esposti le sollecitazioni alle Autorità per un’attività investigativa sull’operato dell’Amministrazione Portobello. Il paese non è stato “infangato” da chi ha denunciato. Chi ha taciuto ha forse qualche problema di fanghiglia da scuotersi di dosso
Io non sono dalla parte di chi si è reso RESPONSABILE delle “circostanze” che hanno portato il governo a sciogliere il Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
Io non sono dalla parte di chi non ha speso una parola sulle motivazioni che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
Io non sono con chi, pur di VINCERE le elezioni, stipula accordi elettorali sottobanco proprio con quei personaggi che con i loro comportamenti le loro collusioni i loro loschi affari hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
Io non sono dalla parte di chi si è reso responsabile dell’aggressione selvaggia del territorio, trasformando Isola delle Femmine in un dormitorio, favorendo così speculatori e mafiosi di ogni risma. (chiamali “cooperative” se vuoi)
Continua su...
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/10/isola-delle-femmine-29x2014-7-giorno-di.html
Titolo originale
QUELLE POLVERI CHE UCCIDONO SENTEZA DEL TRIBUNALE DI FOGGIA CHE CONDANNA LA ITALCEMENTI AD UN RISARCIMENTO DI 2 DUE MILIONI DI EURO LA FAMIGLIA DI UN OPERAIO UCCISO DA UN TUMORE
Tu Cuccusì?
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CHI ha vinto (ADDIRITTURA prima che iniziasse la DISFIDA) sono sempre i soliti.
HANNO VINTO LORO.
HANNO VINTO QUELLI CHE PREDICANO CHE
“TUTTO CAMBIA AFFINCHÉ’ NULLA CAMBI”
SI! Nulla cambi per i Cittadini di Isola delle Femmine, per LORO invece……. Ve lo racconteremo nella prossima puntata.
CITTADINI, quando parliamo di LORO per esempio potreste verificare i redditi con i relativi patrimoni, ACCUMULATI, degli Assessori, Sindaci, amici, portaborse, portatori di voti .........dall'inizio alla fine dei loro mandati. Se mai hanno avuto una fine i loro mandati.
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Io non sono dalla parte di chi ha ideato e poi eseguito il mattino dell’8 giugno 1982 l’omicidio di stampo mafioso, di un nostro concittadino Vincenzo Enea
Io non sono dalla parte di chi nel corso delle indagini per l’efferato omicidio mafioso di Vincenzo Enea si e’ mostrato reticente poco collaborativo e tantissimo omertoso
Io non sono con chi invia lettere anonime di minacce per il semplice motivo che si ha il “coraggio” di raccontare fatti e avvenimenti che segnano la vita di un’intera comunità
Io non sono con chi non rivendica le denunce gli esposti le sollecitazioni alle Autorità per un’attività investigativa sull’operato dell’Amministrazione Portobello. Il paese non è stato “infangato” da chi ha denunciato. Chi ha taciuto ha forse qualche problema di fanghiglia da scuotersi di dosso
Io non sono dalla parte di chi si è reso RESPONSABILE delle “circostanze” che hanno portato il governo a sciogliere il Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
Io non sono dalla parte di chi non ha speso una parola sulle motivazioni che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
Io non sono con chi, pur di VINCERE le elezioni, stipula accordi elettorali sottobanco proprio con quei personaggi che con i loro comportamenti le loro collusioni i loro loschi affari hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
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Riferendomi a LORO intendo quante licenze più o meno regolari sono beneficiati , di quanti tributi sono stati loro permessi di evadere.
Sempre parlando di LORO mi chiedo su quanti reati di abusivismo edilizio perpetrati vi è stata la complicità degli organi di controllo
Andiamo avanti? Meglio attendere osservare e prendere appunti, avremo modo di parlarne in maniera documentatissima nelle prossime settimane, non è questo il momento.
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E’ la domanda che mi sento ripetere in continuazione. (la domanda mi è stata posta anche questa sera alla CONVENTION della lista “Insieme liberi di cambiare”)
Cominciamo a dire: la domanda oltre ad essere mal posta è SOPRATTUTTO tipica di un Cultura mafiosa, con coppola o senza coppola.
Cominciamo con l’invertire la domanda: Tu con chi non sei?
In questo caso comincerei con il rispondere
Io non sono dalla parte di chi ha ideato e poi eseguito il mattino dell’8 giugno 1982 l’omicidio di stampo mafioso, di un nostro concittadino Vincenzo Enea
Io non sono dalla parte di chi nel corso delle indagini per l’efferato omicidio mafioso di Vincenzo Enea si e’ mostrato reticente poco collaborativo e tantissimo omertoso
Io non sono con chi invia lettere anonime di minacce per il semplice motivo che si ha il “coraggio” di raccontare fatti e avvenimenti che segnano la vita di un’intera comunità
Io non sono con chi non rivendica le denunce gli esposti le sollecitazioni alle Autorità per un’attività investigativa sull’operato dell’Amministrazione Portobello. Il paese non è stato “infangato” da chi ha denunciato. Chi ha taciuto ha forse qualche problema di fanghiglia da scuotersi di dosso
Io non sono dalla parte di chi si è reso RESPONSABILE delle “circostanze” che hanno portato il governo a sciogliere il Consiglio Comunale di Isola delle Femmine
Io non sono dalla parte di chi non ha speso una parola sulle motivazioni che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
Io non sono con chi, pur di VINCERE le elezioni, stipula accordi elettorali sottobanco proprio con quei personaggi che con i loro comportamenti le loro collusioni i loro loschi affari hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose
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Sentenza storica del Tribunale di Foggia La lezione di Foggia Condanna e risarcimento milionario per la Italcementi Spa. Proprio nella terra dellIlva di Taranto, delleterna contesa tra il diritto alla salute e quello al lavoro, a soccombere un colosso dellindustria italiana, il quinto produttore mondiale di cemento. una sentenza storica quella del Tribunale di Foggia (sezione lavoro), pronunciata dal giudice Andrea Basta, che ha riconosciuto il nesso di casualit tra il lavoro svolto ed il tumore che ha stroncato la vita di un lavoratore foggiano 17 anni fa. Per i legali della societ, il decesso sarebbe stato determinato dal fatto che il lavoratore fosse un forte fumatore. Ma le perizie hanno dimostrato ben altro, a cominciare dalle sostanze inquinanti presenti negli stabilimenti. A rendere giustizia ai familiari, lo studio del dottor Gerardo Cela, medico legale specialista in medicina del lavoro, il quale ha accertato che il lavoratore versava in buone condizioni di salute sino al 1984; iniziava a presentare delle obiettive alterazioni 1 relative allapparato respiratorio, riscontrate nelle visite effettuate nel 1984, nel 1990 e nel 1991 presso listituto di Medicina del lavoro dellUniversit di Bari; decedeva per neoplasia polmonare maligna (microcitoma) con metastasi ai linfonodi peripancreatici. Per il consulente giudiziale, dunque, lesposizione alla inalazione di sostanze nocive per lapparato respiratorio nellambiente di lavoro, durata circa 25 anni, provocava prima linsorgenza di una affezione cronica broncopolmonare e poi levoluzione di detta broncopatia verso la neoplasia. Rapporto di causa-effetto e condanna, con relativo risarcimento per oltre 2 milioni di euro ai familiari. 2 visite mediche in 15 anni, nonostante i veleni Biossido di silicio e cromo, usato come colorante del cemento e cancerogeno. Le motivazioni della decisione del Tribunale di Foggia sono perentorie, al contrario delle dichiarazioni dei direttori degli stabilimenti di Guardiaregia, Salerno, Trento, secondo cui i dipendenti avevano tutti le mascherine protettive, escludendo la natura nociva delle polveri presenti nellambiente di lavoro. Tesi confermata dal medico legale della Italcementi, che ha sottolineato lesistenza di impianti di depolverizzazione ed abbattimento delle polveri nel periodo 1984-1989, ed il regolare assoggettamento dei dipendenti a visite mediche annuali. Per il giudice, per, le cose non stavano esattamente in questi termini. A maggior ragione in virt dellaccordo 2 sottoscritto dalla Italcementi con il Ministero del Lavoro a Roma, sul personale esposto a rischi con frequenza annuale e di affidare agli istituti universitari lindividuazione dei rischi. Laccordo impegnava lazienda a procedere alle valutazioni ambientali sulla presenza di inquinanti, tra cui polveri, nei rispetti dei limiti dellAmerican Conferenze of Governamental Industrial Hygienists, a raccogliere i risultati delle rilevazioni in un registro istituito presso ciascuno stabilimento. Ciononostante, stando alla documentazione prodotta agli atti, se dal 1990 in poi la cadenza annuale rispettata, non risulta eseguita alcuna visita dal 1973 al 1983 e dal 1986 al 1989; dal 1973 al 1989 risultano eseguite 2 visite mediche in su un arco temporale pari a circa 16 anni. Deve essere per questo che, qualche mese fa, secondo quanto riferito a lImmediato, gli avvocati della Italcementi avrebbero proposto ai parenti una transazione di 50mila euro per chiudere il caso. Una cifra ritenuta offensiva della dignit e della memoria di chi ha perso la vita per il lavoro. Lavoro, maledetto lavoro Nella pronuncia del Tribunale, la contesa stata forte sulleffettiva mansione svolta dal lavoratore. S perch secondo la Italcementi si sarebbe occupato delle dellattivit dello stivatore, dunque addetto a caricare i sacchi di cemento sui camion; mentre per la famiglia ricorrente in giudizio, faceva l insaccatore. In ogni caso, tuttavia, vista la documentazione prodotta dalla Spa, il giudice ha ritenuto di dover valutare come potenzialmente nocivo lambiente di lavoro. A fronte di un ambiente di lavoro potenzialmente nocivo scrive il dottor Basta nella pronuncia che la parte resistente (Italcementi) si era impegnata a monitorare e non ha monitorato, o non ha comunque provato di aver monitorato, non vi alcuna possibilit di affermare che le misure di sicurezza indicate dai testimoni fossero idonee a scongiurare i rischi esistenti. Per di pi, la societ di Bergamo, per controbattere alla perizia del consulente, ha prodotto alcuni documenti sulla sicurezza dei cementi comuni del 2011, ma che non hanno attinenza con tutto il periodo precedente. Anche per questo il Tribunale di Foggia, in primo grado, ha reso giustizia alla famiglia. Aprendo al contempo uno scenario spaventoso: quanti lavoratori alle dipendenze del colosso italiano del cemento nello stesso periodo potrebbero aver attraversato le stesse vicende cristallizzate nella sentenza? http://www.immediato.net/2014/10/02/fabbriche-dei-veleni-condanna-e-maxi- risarcimento-per-la-italcementi-spa-sentenza-storica-del-tribunale-di-foggia/ http://isoladellefemmineitalcementieambiente.blogspot.it/2014/10/fabbriche-dei-veleni-condanna-e-maxi.html 3 4 5 6 Torre di !talcementi a !sola si mobilita il comitato per il no L' Italcementi vole reali!!are n novo impianto nello stabilimento di Isola delle "emmine. #na grande colonna$ alta cento metri e larga venti che %per& - sostiene l' a!ienda - contribir' a n abbassamento delle emissioni in(inanti). L' investimento programmato * di circa +0 milioni ed * gi' al vaglio degli ffici della ,egione. -a gli ambientalisti sono sl piede di gerra e hanno presentato n esposto al ministero dell' .mbiente per chiedere %l' invio immediato di ispettori a Isola delle "emmine). L' Italcementi ieri ha inagrato na campagna informativa ai cittadini che abitano accanto allo stabilimento$ ma non solo: %/tti i gioved0$ fino al 14 gigno$ i cancelli saranno aperti ai cittadini dalle 11 alle 20 - spiega 2tefano 3ardi$ responsabile del servi!io ecologia di Italcementi$ che ha inagrato il pnto informativo - .d accoglierli ci saranno dei tecnici che spiegheranno il progetto che vogliamo reali!!are e perch4 si tratta di n' opera importante per migliorare l' impatto ambientale della fabbrica$ e che dar' lavoro a oltre 560 persone). Italcementi$ attraverso la reali!!a!ione del novo impianto$ conta di abbassare del 70 per cento l' attale emissione di biossido di o!ono$ del 60 per cento l' emissione di polveri sottili e$ infine$ del 10 per cento del biossido di a!oto. %/enendo presente che i livelli attali sono ben al di sotto delle soglie previste dalla legge)$ contina 3ardi. Ieri i dirigenti di Italcementi 7 hanno aperto$ per la prima volta$ l' a!ienda al pbblico e incontrato il vicesindaco di Isola delle "emmine$ 8aolo .iello e -ario .9ello$ il rappresentante del cartello di associa!ioni ambientaliste che racchide l' associa!ione per la /tela del mare$ la Lip e la rete di Lillipt. %2iamo contrari alla costr!ione di n novo impianto che avr' comn(e n pesante impatto paesaggistico - dice .9ello - La nova torre di emissioni dei fmi porter' a n incremento della prodttivit' del 26 per cento$ ma anche ad na crescita dei consmi d' energia del 20 per cento e a n amento di estra!ioni di materie prime del 16 per cento. :esto sito$ di grande interesse ambientale$ non p& sopportare incrementi di (esto genere). La ,egione ha chiesto all' Italcementi di presentare n docmento di impatto ambientale: %-a contiamo di avere a breve ttte le atori!!a!ioni$ che per n impianto gale$ a -atera$ abbiamo gi' ottento - conclde 3ardi - 2iamo pronti a dare ttte le spiega!ioni ai cittadini che vorranno visitare la fabbrica nelle prossime settimane$ abbiamo gi' preso appntamenti con associa!ioni dei commercianti e scolaresche). a. fras. 2" maggio 200# sez. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/200/0!/2!/torre"di"italcementi"isola"si" mobilita"il.html#re$%search 8 9 IL VENTO CHE ACCAREZZA ISOLA DELLE FEMMINE
del 20-05-2007 IL VENTO CHE ACCAREZZA ISOLA Isola delle Femmine (Palermo)
Erano gli anni 50 quando, nelle vicinanze del piccolo centro di pescatori di Isola delle Femmine, una nuova azienda (ora Italcementi SPA) installava un impianto per la produzione del cemento.
Oggi quello stesso allestimento sembra non rispondere pi alle esigenze di una realt territoriale ancora ristretta, ma che intorno ad esso si sviluppato per anni derivando dallo stesso paese la maggior parte della forza lavoro della fabbrica.
10 Le attenzioni della popolazione sembrano, per, col tempo, essersi spostate dai vantaggi economici che la vicinanza dello stabilimento portava, agli inevitabili effetti che questo ha sull ambiente e sulla salute dei cittadini. Preoccupazioni che, a quanto riferisce Antonino Rubino, impiegato amministrativo della Italcementi SPA, non sono passate inosservate alla stessa fabbrica che si adopera gi da tempo per rispettare i limiti di sicurezza imposti dalle normative nazionali ed europee sulle esalazioni causate dall incenerimento dei rifiuti di produzione.
Nonostante queste rassicurazioni buona parte dei cittadini continua ad essere preoccupata dalla vicinanza dell edificio(appena 5-00 m) e, rappresentata Da Pino Ciampolillo e dal suo comitato cittadino, chiede che l azienda faccia chiarezza sulle problematiche da essi sollevate. La questione,che riconosciuta come la principale da entrambe le voci in campo, quella del combustibile utilizzato e degli effetti che questo ha sulla salute.
Uno, in particolare, il nome che esce fuori da qualsiasi documento riguardante la faccenda: Petcoke.
Facciamo un po di scienze.
Il petcoke una sostanza derivata dalla ulteriore lavorazione degli scarti del petrolio, altamente cancerogena, ma che nei processi produttivi, quali quelli della Italcementi, permette notevole risparmio energetico nonch economico.
Il problema che per rimanere nei limiti di utilizzabilit e di sicurezza deve continuamente essere centrifugato; se lo si lascia fermo, o lo si brucia, allora si producono emissioni altamente pericolose per la salute umana.
Nel gennaio del 2006 lARPA (Associazione Regionale Protezione Ambiente) ha effettuato un sopralluogo presso il deposito di combustibile solido della Italcementi, evidenziando gravi carenze nel sistema di impermeabilizzazione delle aree per lo stoccaggio del petcoke.
11 Il sig. Rubino ha subito tenuto a sottolineare che lARPA non ha per rilevato infiltrazioni nel sottosuolo e che lazienda ha realizzato quelle opere necessarie a raggiungere la sicurezza del sito.
Dopo numerosi atti di diffida presentati all azienda a partire da quello stesso anno, la Italcementi ha deciso, nel 2007, di intraprendere un percorso dispendioso (70 mln di euro circa) nel tentativo di diminuire ulteriormente le emissioni nocive.
infatti in corso un iter burocratico per la costruzione di un impianto produttivo che andrebbe a sostituire quello tuttora in funzione. La torre, alta pi di 100 m e larga intorno ai 40, avrebbe un negativo impatto ambientale ma dal punto di vista delle normative limiterebbe ulteriormente le emissioni gassose.
Bisogna sottolineare che ancora non pronto nemmeno il progetto di questa torre e che limpianto continua a produrre gas nocivi. Pronte le critiche del comitato Isolapulita.
Per legge, ci dice Ciampolillo, i cementifici hanno lobbligo di utilizzare le migliori tecnologie sul mercato al fine di diminuire o annullare linquinamento atmosferico.
La nuova torre ha per un difetto.
Ridurrebbe sicuramente la sua sfera di influenza negativa su Isola, ma, a causa della sua altezza, andrebbe ad avere effetti sulle zone circostanti di Palermo e Capaci.
Le critiche non si fermano qui; [] il progetto continua Ciampolillo stato presentato facendo riferimento solo alla torre, senza fare alcun cenno alle emissioni che vengono prodotte anche in altre zone dello stabilimento (basti guardare i mulini e uno dei camini in funzione, alto 65m) o il ricavo stesso della materia prima che continua a mettere in pericolo la stabilit stessa della montagna.
12 Questo ultimo punto molto interessante.
Gi in passato, infatti, la montagna, dalla quale si ricava la materia necessaria ai processi di cementificazione, aveva dato segni di instabilit e costretto lazienda a terminare i lavori per spostarsi su altri versanti.
Torniamo a parlare del petcoke. Abbiamo gi detto che una sostanza altamente cancerogena, ma il sig. Ciampolillo, durante lintervista, ci informa che proprio a causa delle sue caratteristiche, esso riconosciuto alla stessa stregua delle armi chimiche e che, quindi, deve essere manovrato con alcuni accorgimenti.
Gi il fatto che la Italcementi lo abbia bruciato per un certo periodo nei suoi lavori (senza denunziarne lutilizzo, sottolinea Ciampolillo) non un fatto positivo, ma egli ci informa, e non lunico a dirlo, che ogni tre mesi per un certo periodo di tempo le scorie petrolifere venivano maneggiate dagli operai dellazienda senza alcuna precauzione, in capannoni a cielo aperto o in navi adibite (si fa per dire) al trasporto.
Gli effetti che l uso indiscriminato di questa sostanza ha avuto sulla popolazione rintracciabile in alcuni referti medici, non necessariamente riconducibili, aggiungiamo noi, allutilizzo del petcoke.
Nonostante tutte le critiche mosse all impiego di questa sostanza, Rubino insiste nel ricordare che ancora in corso, da parte di aziende specializzate, un analisi sugli effetti del residuato e che lamministrazione aspetta i risultati degli studi per attuare la giusta scelta sulla sua applicazione.
Concludiamo con una questione che non ci sembra di secondaria importanza. La popolazione che vive a Isola divisa tra chi appoggia l industria, chi la critica e chi, invece, si sottrae a qualsiasi posizione.
facile riconoscere nei fiancheggiatori della fabbrica i suoi operai che, almeno pubblicamente, non si esprimono in modo negativo sul lavoro dellazienda. 13 Degli oppositori abbiamo parlato lungamente, riconoscendo nelle loro tesi il timore per gli effetti negativi che linquinamento ha su salute e ambiente. Gli altri, appartengono a quella razza che si dimostra essere conciliante con entrambe le parti (a quanto pare il sindaco del paese non si sottrae a questa regola) o che, adeguatamente accontentato, non si angoscia nel cercare un motivo di preoccupazione (la chiesa ha ricevuto da poco un pulmino nuovo da parte dell azienda in questione).
Ci riteniamo al di sopra delle parti in causa, quindi non ci esprimiamo in favore di una o dellaltra, riconoscendo in entrambe le voci un senso comune di fare chiarezza e stabilire regole comuni, nonch il bisogno di fare valere le proprie posizioni.
Non possiamo per esimerci dal riportare il sentimento di disagio della popolazione a causa dellinutile apatia di chi non ha rispetto n per se stesso, n per le istituzioni che rappresenta, n per le posizioni che ha dovere di prendere in merito al benessere della sua stessa societ.
Un male, purtroppo, diffuso in tutto il mondo ma non per questo giustificabile.
Marco Salici
http://www.articoloventuno.net/ART21_85.pdf isola delle femmine Il Tar conferma "No al pet-coke" No all' utilizzo del pet- coke da parte della Italcementi a Isola delle Femmine. Il Tar ha rigettato nel merito il ricorso presentato dalla cementeria contro l' assessorato Ambiente che di fatto bloccava l' utilizzo di questo combustibile. Il pet-coke il combustibile primario per l' industria del cemento in Europa e lo usiamo in tutti gli altri nostri impianti, replica Italcementi. 14 2" aprile 200# sez. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/04/25/brevi.html? ref=search Isola delle femmine "mo alla Italcementi esposto in 8rocra #na nbe di fmo nero$ proveniente dai capannoni della Italcementi di Isola delle "emmine$ si * al!ata in cielo provocando il panico tra i residenti. ;opo la diffida dell' assessorato .mbiente all' a!ienda$ gli atti sono stati gi' trasmessi in 8rocra. 21 settembre 200$ sez. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/09/21/brevi.pa_044br evi.html?ref=search la diffida %Le emissioni dell' Italcementi di Isola delle "emmine sono in(inanti e cancerogene). 8er (esto motivo l' assessorato regionale al /erritorio ha diffidato l' a!ienda$ dopo che lo scorso anno alcne associa!ioni ambientaliste avevano presentato n esposto. 2econdo la peri!ia dell' .rpa %l' a!ienda di Isola delle "emmine casa varia!ioni della (alit' dell' aria per gli in(inanti emessi in atmosfera$ modifiche all' impianto e al ciclo prodttivo sen!a preventiva atori!!a!ione$ tili!!o del petco<e$ sottoprodotto della lavora!ione del petrolio$ come combstibile). La diffida dell' assessorato arriva dopo che lo steso provvedimento era stato preso dal comne di Isola. %La ditta - si legge nella diffida - non ha indicato i combstibili atori!!ati n* la data di ini!io di impiego del petco<e. La natra del petco<e non compare nei rapporti di prova relativi alle misre periodiche delle emissioni in atmosfera e le modalit' di gestione non sono citate nei decreti atori!!ativi). 1% settembre 200$ sez. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/09/19/la-diffida.html? ref=search 15 Timori e tremori sotto le ciminiere viaggio a !sola& paese nella polvere 8iove cemento nel paese che trema. Il pre!!o del progresso a Isola delle "emmine lo paga chi sta accanto alla =ementeria. ,espira le polveri che arrivano ovn(e e convive con il fremito provocato dagli impianti. Le centraline dell' in(inamento dell' .rpa e della 8rovincia non sempre fn!ionano$ ma lo stabilimento della Italcementi lavora sempre. .l banco dello svilppo si scambia la salte per n posto di lavoro$ e cos0 Isola soffre e tace. =hin(e ha n parente o n amico che lavora l' dentro$ e la risposta * n ritornello: %>on voglio gai - dice n ex dipendente che abita vicino alla gardia medica - ma a casa mia$ a casa del rmore e dei movimenti casati dai macchinari$ le mattonelle del balcone si sono allargate e in n pilastro * spntata na crepa. =i vorrebbe n avvocato$ ma chi lo paga?). L' ltimo allarme proviene da n canale di ac(e refle che si riverserebbe nel torrente ,io "osso -orto e che ha fatto scattare la denncia per i titolari della Italcementi e della Isac$ la ditta ci * affidata la gestione della cava dalla (ale si estrae il materiale per la fabbrica. %>on ho ricevto alcn provvedimento dell' atorit' gidi!iaria - dice 3iovanni La -aestra$ direttore della =ementeria - >on abbiamo scarichi illegali nel golfo. 2iamo disponibili a fornire le informa!ioni necessarie. ,igardo alle vibra!ioni che i cittadini lamentano$ le abbiamo gi' ridotte). In(inamento e rmori a parte$ sono le polveri a far para. =hi se la passa peggio abita nelle case popolari$ costrite vicino all' impianto. %:esta fabbrica mi ha dato il pane - dice 8ietra 8atern& indicando le ciminiere dalla finestra - perch4 mio marito ci lavorava fino a poco tempo fa$ ma adesso non ne posso pi@. 8er plire non basta l' ac(a$ ci vole lo scalpello. 2tiamo chisi in casa). =hi deve stare fori perch4 ha n nego!io$ invece$ non rinncia a dare battaglia: %>on ho niente da perdere - dice .ntonino =ardinale$ fabbro - 2ono costretto a lavare con l' acido mriatico perfino la ciotola del cane. Le finestre non scorrono pi@$ per il cemento che si accmla. e la grondaia * diventata pesante$ perch4 l' ac(a trasporta anche la polvere che proviene da l' dietro). .l cemento si agginge il rmore. La porta in metallo verde che chide il nego!io trema per i macchinari della fabbrica: %. volte non si riesce neanche a dormire). Il sindaco 3aetano 8ortobello ha gi' avviato n tavolo di concerta!ione: %.spettiamo il prossimo incontro di aprile - dice - e anali!!eremo i dati delle centraline). >el frattempo * nato il =omitato ttti per Isola$ coordinamento tra residenti e associa!ioni ambientaliste$ per fare chiare!!a anche slla messa in sicre!!a del pet-co<e$ n combstibile classificato come pericoloso e cancerogeno$ tili!!ato dalla =ementeria. L' .rpa$ in na nota del 50 gennaio$ a segito di n soprallogo al deposito di combstibile della Italcementi in localit' ,affo ,osso$ scrive che sl sito bisognerebbe %valtare la necessit' di n intervento di bonifica$ adegare l' impermeabili!!a!ione di ttto il fondo 16 della cava e predisporre n piano di monitoraggio delle ac(e e dell' aria per controllare il contenimento delle emissioni). .;,I.>. ".L2A>B 01 marzo 200$ sez. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/01/timori-tremori- sotto-le-ciminiere-viaggio-isola.html?ref=search L' Italcementi e l' in(inamento 2imone ;' .ngelo$ 3ioacchino Lcido$ 3iseppe ,bino$ Caldassarre 8rivoli!!i ,s Italcementi$ Isola delle "emmine In riferimento all' articolo sll' Italcementi pbblicato de giorni fa slle pagine locali di ,epbblica. I lavoratori dell' Italcementi$ rappresentati dall' ,s$ vogliono pntali!!are che non si * mai scambiata la salte per n posto di lavoro. La lotta sindacale$ all' interno dello stabilimento si * sempre fatta nel rispetto del contratto di lavoro e della salte dei lavoratori. I lavoratori che per la maggior parte abitano a Isola delle "emmine hanno a core come e pi@ di tanti altri l' ambiente perch4 ad Isola vivono i loro familiari e credono che nessno possa mettere a rischio la salte dei propri figli$ barattandola al banco dello svilppo per n posto di lavoro. >oi vogliamo pntali!!are che non siamo preoccpati in nessn modo del pericolo di perdere il posto di lavoro perch4 siamo consapevoli che vengono rispettate le norme. L' Italcementi ha investito ed investe nel miglioramento degli impianti sopratttto sotto il profilo ambientale che per la (alit'. :indi facciamo cemento$ lo sappiamo fare e lo contineremo a fare nel rispetto delle regole e delle leggi. L' impatto della presen!a nel territorio$ da oltre 60 anni non ha certamente impedito la preserva!ione di siti ambientali che oggi sono riserve natrali. =irca l' impatto negativo della nostra attivit' crediamo che molte dichiara!ioni siano solo frtto di rancori personali. Cisogna parlare con fatti e nmeri alla mano e se anche le centraline dell' .rpa$ come dice la stampa$ in alcne occasioni non fn!ionano$ non hanno mai rilevato alcn speramento dei limiti stabiliti dalle leggi. * gisto controllare ma non strmentali!!are. .d Isola non piove cemento$ l' aria * plita e c' * n bellissimo mare. Infatti molte persone si sono trasferite dalla citt' nel nostro paese e noi siamo fieri di abitarci e di lavorare all' Italcementi. . segito delle noti!ie apparse slla stampa na!ionale i rappresentanti della ,2#$ a nome dei lavoratori$ precisano$ inoltre$ (anto sege: la prod!ione all' interno dello stabilimento avviene nel rispetto delle normative esistenti$ sia rigardo le emissioni sia rigardo la sicre!!a dei lavoratori. Il costante miglioramento dell' impatto ambientale oltre i minimi di legge e inoltre lo stabilimento * certificato secondo la norma eropea per il rispetto ambientale. 17 '()!* +*,T- 0. marzo 200$ sez. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/03/le-inchieste-di- giuliano.html?ref=search . Isola delle "emmine$ la magistratra * interventa dopo la scoperta di n canale di scolo illegale dove conflivano le ac(e refle provenienti dallo stabilimento Italcementi e mediante il (ale venivano poi immesse nel torrente ,io "osso -orto. I carabinieri del ncleo operativo ecologico hanno dennciato$ con l' accsa di scarico di ac(e refle nel sottosolo$ il rappresentante dello stabilimento di Italcementi 3iovanni La -aestra e de rappresentanti della ditta Isac di 8alermo a ci * affidata la gestione della cava da ci si estrae il materiale per la fabbrica. a. f. 2D febbraio 2001 sez. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/02/28/il-cementificio- inquina-tre-denunciati-isola.html?ref=search !sola& il cielo si tinge di rosso !talcementi ora deve spiegare 2ccede spesso$ accade che il cielo diventi opaco e si tinga di rosso. 8roprio l0$ sopra le cementerie di Isola delle "emmine. ;a anni i residenti dennciano (ello che temono sia na nbe tossica. -a nonostante i controlli e le rassicra!ioni sccessive$ il fenomeno si ripete e dopo il 8arlamento eropeo il caso * arrivato adesso all' .ssemblea regionale e alla =amera. La difficile conviven!a tra l' impianto indstriale di Italcementi e la gente di Isola$ del resto$ ha prodotto n carteggio alto na spanna. Intorno al temto rischio i residenti si sono mobilitati e hanno coinvolto anche n comitato intercomnale. 8erch4 se l' epicentro di (ella che sembra na minaccia ambientale * certamente Isola$ a dirsi preoccpati sono anche i residenti di /orretta e =apaci. %Eorremmo chiare!!a. Il cielo si colora di rosso e (esto certamente non * normale - dice -ario .Fello presidente dell' .ssocia!ione per la difesa del mare e del territorio - /ra l' altro il meccanismo di misra!ione delle emissioni sscita (alche perplessit'$ ma le case di (esti strani fenomeni non sono state accertate). La Italcementi per& rassicra e di fronte alle preoccpa!ioni oppone i risltati delle analisi 18 condotte tramite i misratori di contino di ci * dotato l' impianto. /ttavia non basta a fgare i dbbi. %.l contrario - agginge .Fello - sappiamo che se da na parte l' .rpa$ l' agen!ia regionale di prote!ione ambientale$ non * in grado di rilevare l' aria che esce dai comignoli$ dall' altra la cementeria ha n impianto che ad ogni anomalia smette di fn!ionare e non registra pi@ nlla. La 8rovincia ci ha offerto n apparecchio mobile per monitorare le emissioni ma alla fine si * gastato). #n spplemento di controlli a (esto pnto si impone. B' (anto chiedono i deptati eropei con na interroga!ione depositata da -onica "rassoni$ vice presidente del grppo dei Eerdi al 8arlamento eropeo. %2econdo il registro eropeo delle emissioni in(inanti$ - si legge nell' interroga!ione - gli impianti della cementeria emettono monossido di carbonio$ anidride carbonica$ ossido di a!oto$ ossido di !olfo e polveri sottili$ provocando fenomeni fre(enti e diffsi di in(inamento atmosferico e acstico$ con grave danno per la popola!ione residente e per le attivit' tristiche). :este preoccpa!ioni sono riprese anche nell' interpellan!a depositata all' .rs da Leolca Arlando e Lillo -iccich* di 2icilia 2010. >ell' atto ispettivo$ a ci hanno fatto segito interroga!ioni alla =amera firmate da 3iovanni ,sso 2pena del 8rc$ Brmete ,ealacci della -argherita$ Lana Ganella e 8aolo =ento dei Eerdi$ "lvia Candoli e "abri!io Eigni dei ;s - si sottolinea l' importan!a economica della cementeria ma$ nello stesso tempo$ si chiedono ini!iative a ttela dell' ambiente e della salte dei dipendenti e dei cittadini. L' interpellan!a sollecita il recpero ambientale della !ona oltre che verifiche e valta!ione dei progetti secondo le normative #e$ l' applica!ione di standard di controllo adegati s ttti gli scarichi allo scopo di salvagardare l' integrit' delle falde idriche. .;,I.>. ".L2A>B20 ottobre 2006 sez. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/10/20/isola-il-cielo-si- tinge-di-rosso.html?ref=search a cura del Comitato Cittadino Isola Pulita http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it 19
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