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LA CUCINA

DEFINIZIONE CONVENZIONALE
La cucina uno spazio in cui organizzare e preparare il cibo.
Un luogo dove conservare le provviste e in molti casi si usa
anche per pranzare e cenare.
Oggi il ruolo della cucina quello di essere il
centro nevralgico della casa
.
IN REALTA...
La cucina la
ZONA GIORNO
a tutti gli effetti
La cucina ideale ha caratteristiche totalmente diverse dal passato.
Oggi la cucina IDEALE se confacente al proprio modo di vivere.
SPAZIOSA... per la famiglia.
MINIMA... per i single.
DIMENSIONAMENTO
CUCINE
ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO : ERGONOMIA
Regola pratica del TRIANGOLO DI LAVORO:

la distanza complessiva tra
Lavello
Frigorifero
Piano cottura
non deve superare 6 metri

La Regola dOro della Cucina:
Le cose devono stare dove serve che stiano.
In base a questo
semplice pensiero,
si divide la cucina in
3 aree operative:
_ LAVAGGIO
_ COTTURA
_ DISPENSA/
PREPARAZIONE
CUCINA LINEARE _ Tutti gli elettrodomestici
e i mobili sono allineati lungo una parete; si tratta
di una soluzione compatta ed efficiente per le
cucine strette.
CUCINA LINEARE CON ISOLA _ Lisola
fornisce superficie di lavoro e spazio contenitivo
in pi. Possiamo anche installarvi un lavello o un
piano cottura.
CUCINA PARALLELA _ Grazie alluso
razionale degli spazzi, tale disposizione permette
di ridurre al minimo i movimenti superflui. Le due
linee devono portarsi ad una distanza minima di
120 cm.
CUCINA a L _ Una soluzione diffusa, ideale
per condividere lo spazio senza congestionarlo.
Si pu facilmente integrare con la zona pranzo.
Le pareti attigue impediscono il traffico di
passaggio. I mobili angolari offrono tanto pratico
spazio contenitivo.
CUCINA a U _ Frigorifero, piano cottura e
lavello sono disponibili allinsegna della
massima efficienza. Ogni cosa a portata di
mano e il traffico viene convogliato lontano
dalla zona cottura. Questa disposizione offre
inoltre un grande piano di lavoro e spazio
contenitivo.
In ogni caso necessario rispettare un
dimensionamento minimo
che permette una ottimale fruibilit.
Basi, pensili, mensole e cassetti devono trovarsi
ad una altezza tale da ridurre al minimo
piegamenti ed allungamenti.
I piani di lavoro devono trovarsi ad altezze
differenti secondo attivit da svolgere ed
in base al numero di persone.
Disposizione LUNGO UNA SOLA PARETE
Disposizione LUNGO DUE PARETI
Disposizione AD ELLE
Disposizione AD U
Disposizione A ISOLA
Modularit della cucina componibile
CUCINA come spazio flessibile.
Lo spazio prezioso
perci necessaria una nuova e
creativa organizzazione distributiva.
Il contenitore di servizio sospeso
pu essere posto al centro della stanza conferendo continuit allo spazio.
I mobili possono posizionarsi su ruote per poter essere spostati in funzione
delle diverse esigenze.
Elementi divisori possono schermare il piano cottura e racchiudere
la cucina senza lutilizzo di pareti.
Lo spazio pu essere diviso temporaneamente da setti separatori mobili
in diverso materiale.
Gli elementi della cucina possono essere celati da ante pieghevoli.
La cucina non presenta pi
barriere funzionali
.
Lo spazio percepito come organico e
i percorsi sono segnati dalla linea del design
degli elementi che la costituiscono.
In cucina
Si preparano cibi
Si pranza

Si guarda la TV
Si gioca
Si vive a 360
LA CURVA
LA RETTA
CUCINE DADA
Modelli
Concepita da Ferruccio Laviani come fulcro vitale dello spazio
domestico, la cucina protagonista di un ambiente funzionale
che si qualifica per la leggerezza formale e la cura dei
particolari.
Completamente sospesa a parete, la cucina progettata da
Luca Meda, utilizza una solida struttura metallica per
posizionare i vari componenti modulari.
La flessibilit del sistema consente un aggiornamento continuo
del progetto.
Pensato per un ambiente cucina di nuova concezione,
questo MONOBLOCCO, progettato da Dante Bonuccelli,
reinterpreta il tema della cabina-armadio estendendolo
allo spazio operativo della zona soggiorno con cucina.
La proposta
completata a
livello funzionale
compositivo dalla
possibilit di
aggiungere la
colonna frigo.
Completamente chiuso e rifinito con cura, il contenitore una volta
aperto, svela uno spazio di lavoro esclusivo, definito da materiali
di pregio e sofisticate dotazioni funzionali.
La cucina si caratterizza per loriginale
soluzione a isola che riunisce tutte le
funzioni operative nel blocco centrale.
Volumi essenziali, superfici omogenee
ed eleganti abbinamenti cromatici
qualificano lo spazio domestico con
raffinata razionalit.
CUCINE BOFFI
Modelli
Nel 1963 JOE COLOMBO immagina
una minicucina che in solo mezzo
metro cubo potesse racchiudere tutte
le funzioni indispensabili di un
ambiente cucina: conservazione,
lavaggio, cottura, deposito dei cibi e
cos via, addirittura per sei persone.
BOFFI realizza questa Minikitchen in
pochi esemplari nel 1964, comprendendo
subito la rivoluzionariet della proposta.
Un mobile su ruote con un solo attacco per
lenergia elettrica e tutto il resto
assolutamente indipendente grazie a
piccoli serbatoi e altri accorgimenti.
Minikitchen
Single sistema cucina monoblocco
La cucina progettata da ALBERTO
COLONELLO si compone di contenitori
base, di dimensione fissa, sospesi a
parete attrezzabili con lavello, cottura,
cassettone e contenimento.
Caratteristica peculiare il coperchio di
chiusura che lo rende monolitico e di
buona integrazione come servizio per
sale congrssi o uso single.
Case System 2.3
Sistema studiato
da PIERO LISSONI
Si distingue per lo
stile minimale: il
design essenziale
tanto da far
scomparire dalle ante
anche le maniglie che
vengono inserite nel
loro spessore.
La proposta innovativa di questo prodotto sta nella possibilit di realizzare un
progetto con moduli standard o una soluzione con moduli sospesi sorretti da una
trave portante innestata che si appoggia da un lato sui mobili a giorno e dallaltro
sul pavimento.
Cucina futuristica ZAHA HADID
Il pannello touch control
Il coinvolgimento sensoriale completo:
chi cucina in grado di navigare sul web, scaricare la posta elettronica,
guardare un film o programmare una serie di brani da ascoltare.
Attraverso una sequenza di luci e la diffusione calibrata di essenze
aromatiche adatte all'occasione sar possibile creare effetti ambientali
affascinanti e personalizzati.
Ogni programmazione avviene tramite un pannello di controllo tipo "touch
control" situato al centro dell'isola "fuoco" illuminato da LED azzurri
Pannelli murali
Complementari sono gli armadi a parete e i pannelli murali:
i primi sono composti da ante modellate ed ondulate
innestate in una struttura in alluminio.
Nella pannellatura invece sono stati incorporati
un sistema acustico avanzato e sofisticati LED:
in questo modo ogni pannello diventa un'originale fonte di suoni,
musica e luci colorate che possono filtrare attraverso il
materiale nella sequenza desiderata.
importante lorganizzazione ottimale dello spazio
...qualsiasi sia lo spazio...
Non importa se la cucina progettata da
maestri o da studenti...
Gli accessori ed
I particolari
La prossima sedia
Prima fase di studio
Prove di colore
Seconda fase
Fase finale
Disegni
La prima
presentazione
UNIVERSITA DI PISA
FACOLTA DI INGEGNERIA
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE ARCHITETTURA
I PRINCIPALI MATERIALI UTILIZZATI NEL DESIGN
MATERIE PLASTICHE LEGNO VETRO METALLI
LE PRINCIPALI MATERIE PLASTICHE
TERMOPLASTICI
TERMOINDURENTI
ELASTOMERI
TERMOPLASTICI
bassa temperatura di fusione ( < 160 ) facili da
stampare e formare
polipropilene
polietilene
polistirene
polivinilcloruro (PVC)
poliesteri (PET)
policarbonato (bisfenolo A )
polimetilmetacrilato - PMMA
TERMOINDURENTI
Sono polimeri amorfi reticolati o vulcanizzati tramite procedimenti realizzati
ad alte temperature.
Dopo la vulcanizzazione non possono essere modificati nella loro forma
resine epossidiche
poliammidi
poldiciclopentadiene
policarbonato
ELASTOMERI
Sono polimeri amorfi caratterizzati da una bassa temperatura di
TRANSIZIONE VETROSA
poliisoprene
polibutadiene
poliisobutilene
poli(stirene - butadiene - stirene)
poliuretani
siliconi
DISH DOCTOR
design Marc Newson
Scolapiatti.
Anno di produzione: 1998.
Materiale: polipropilene stampato ad iniezione standard.
YOGI
design Michael Young
Poltroncina, divano e tavolino basso.
Anno di produzione: 2002.
Materiali: polietilene in rotational moulding. Adatti anche per esterni.
PEBBLES
design Marcel Wanders
Sgabello/contenitore su ruote.
Anno di produzione: 2001.
Materiali: polistirolo STYROLUX stampato ad iniezione standard.
NUMBERS & LETTERS
design Marc Newson
Anno di produzione: 2002
10 numeri, 1 lineetta, 1 barra, 26 lettere per uso numeri civici o segnastanza di
hotel, ufficio... Supporti per 1, 2, 3, 4, 5 numeri o lettere. Materiali: numeri,
lineetta, barra e lettere in PMMA additivato con pigmenti fosforescenti, supporti
in ASA nero stampato ad iniezione standard.
GOCCIA
design Boccato - Gigante - Zambusi
Portaombrelli.
Anno di produzione: 1983.
Materiali: struttura in tondino di acciaio, vaschetta in polipropilene stampato ad
iniezione standard.
VIKING
design Toshiyuki Kita
Appendiabiti.
Anno di produzione: 1993.
Materiali: base in ghisa, struttura in tubo di acciaio verniciato con resina
epossidica, attaccapanni in pressofusione di alluminio lucido.
LIBRERIA BERTHIER
design Marc Berthier
Sistema componibile di libreria. Libreria attrezzata di ripiani, vetrinetta e
cassetti. Anno di produzione: 1990. Materiale: alluminio anodizzato.
COSO
design Enzo Berti
Scaffale.
Anno di produzione: 2000.
Materiali: struttura in polipropilene stampato ad iniezione standard, ripiani in
lamiera di acciaio verniciato con resina epossidica.
BOX
design Jasper Morrison
Scatola portaoggetti impilabile.
Anno di produzione: 1997.
Materiali: polipropilene stampato ad iniezione standard.
LEM 90
design A & H Van Onck
Tavolo a muro ripieghevole.
Anno di produzione: 1984. Redesign: 2002.
Materiali: struttura in tubo di acciaio inossidabile, piano in legno.
ATOUT UNO
design Marco Ferreri
Tavoli. Anno di produzione: 1999.
Materiali: base in lamiera di acciaio trattata cataforesi, rivestita di gomma
termoplastica, struttura in tubo di acciaio cromato o trattato cataforesi e
verniciato poliestere (per esterni), piano in legno.
AIR
design Jasper Morrison
AIR-TABLE
Tavoli impilabili. Anno di produzione: 2001.
Materiali: polipropilene caricato di fibra di vetro in air moulding.
BOMBO TABLE
design Stefano Giovannoni
Tavolo. Anno di produzione: 1998. Regolabile in altezza con pistone a gas
o ad altezze fisse (due altezze standard). Materiali: base in acciaio
cromato, piano in ABS stampato ad iniezione standard.
BOTTIGLIE IN PET
PVC
POLICARBONATO (bisfenolo A)
Lexan
MOORE Design by Ashley Hall & Matthew Kavanagh
Porta telefonino da tavolo in resina poliuretanica colorata.
NEWTON Design by Giancarlo Vegni
Contenitore in legno impiallacciato frassino disponibile in diverse finiture.
Piedini in alluminio e cornice interna in acciaio verniciato.
ALESSANDRA Design by Javier Mariscal per Moroso
Poltrona, poliuretano espanso schiumato ignifugo con struttura interna in
acciaio. Piedi in faggio naturale, verniciato o laccato.
Gluon Design by Marc Newson per Moroso
Poltrona, poliuretano espanso schiumato ignifugo con struttura interna in
acciaio. Fianchi in poliuretano strutturale verniciato. Piedi in acciaio verniciato.
Basamento tondo girevole in alluminio per poltrona ed il pouf.
Gluon
BENCH Design by Paolo Galantini
Divano con struttura in legno rivestita in poliuretano espanso indeformabile a
densit differenziata.
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IL LEGNO
truciolare
MDF
multistrato
tamburato (con interno alveolare)
massello
impiallacciatura
curvatura
truciolare
TRUCIOLARE: un pannello
formato da particelle di legno
simili a "trucioli", con le
particelle pi grosse al centro,
le pi piccole all'esterno.
Lo spessore varia da 4 a 30
millimetri. un materiale
pesante, che resiste forte alla
flessione.
poco costoso e viene
largamente impiegato dalle
industrie di mobili, rivestito con
laminati plastici o
impiallacciature pregiate.
MDF
Pannello composto da fibre di legno con una tinta
fatta nella massa e una resina specialmente adattata.
Questo composto dopo il pressaggio e l'asciugatura a
caldo forma un pannello stabile e resistente.
multistrato
Le facce esterne e gli strati interni di
questo pannello sono costituite da
sfogliato di pioppo.
Questa composizione garantisce un
colore tipicamente chiaro ed inoltre
rende il pannello flessibile, leggero ed
anche molto robusto.
tamburato
La sua realizzazione molto semplice: su una
struttura da listelli di legno, che si incrociano
perpendicolarmente, si incollano due fogli di
compensato uno per parte, uno dei quali pu
essere anche placcato, ossia presentare uno
strato di legno pregiato.
Il tamburato trova ampio impiego nella
costruzione dei mobili, delle porte ecc...
massello
Legno Massello
Il legno massello ottenuto direttamente dal
tronco dellalbero. La struttura o le ante
interamente in legno massello se da una parte
valorizzano il prodotto, dallaltra non
garantiscono stabilit dimensionale. Queste
sue caratteristiche lo rendono sconsigliabile
per strutture superiori ai 2 metri di altezza e
adatto per mobili di piccole dimensioni.
impiallacciatura
Quest'arte risale all'epoca rinascimentale e
consisteva nel rivestire un mobile in massello
non pregiato con lastre di essenze nobili
(noce, mogano, ecc..).
Queste lastre si ottenevano tagliando il tronco
in strati di spessore variabile dai 4 ai 6 mm, poi
venivano incollate e fissate con piccoli chiodini
senza testa.
Verso il primo ottocento, con l'arrivo della
meccanizzazione, il tronco non viene pi
stratificato, ma sfogliato tramite utensili molto
taglienti raggiungendo spessori anche di 0.5
mm.
Nel tardo ottocento siamo arrivati ad un
processo di meccanizzazione tale da ottenere
fogli cos fini da sembrare quasi pelle!
1
impiallacciatura
Tutto ci di estrema importanza per valutare
l'et di un mobile impiallacciato: piallacci sottili
denotano mobili recenti, piallacci pi spessi
mobili pi antichi.
Una caratteristica dei piallacci quella di
presentare disegni ripetitivi, nel senso che il
foglio ricavato dal taglio presenta disegni molto
simili in corrispondenza dei punti che erano
sullo stesso raggio del tronco. Questo fa s che
gli artigiani dell'epoca, abilissimi
impiallacciatori, si siano sbizzarriti a realizzare
mobili impiallacciati con disegni simmetrici o
caleidoscopici di straordinaria bellezza.
2
curvatura
Plastificazione e Curvatura del legno massiccio
Il legno ha delle caratteristiche strutturali particolari
che derivano dalla sua natura biologica, a differenza
di altri materiali, come ad esempio i metalli, la
deformazione del legno rappresenta molto spesso
unincognita derivante dalla disomogenea
distribuzione delle fibre lungo la sezione.
Sottoposto a sollecitazioni superiori al proprio limite
di elasticit, il legno si rompe con inizio dagli strati
superficiali della parte esterna dellarco di curvatura.
Restando nel campo delle deformazioni elastiche, la
curvatura a temperatura ordinaria ritorna allo stato
primitivo con il cessare della sollecitazione. Per
mantenere una deformazione permanente bisogna
quindi aumentare la "plasticit" del legno, ossia la
sua capacit di assumere una determinata forma.
1
curvatura
La Plasticizzazione
La plasticizzazione della materia legnosa aumenta
con il riscaldamento a partire dalla temperatura di
70C fino ad arrivare alloptimum, che si ha a 145-
150 C. Dal punto di vista fisico, la massima
plasticizzazione si ottiene nei confronti della
compressione, la minima nella zona di trazione
(allungamento). Durante il trattamento la linea
neutra, ossia larea dove i due sforzi si
equilibrano, tende a spostarsi verso lesterno
dellarco aumentando la sezione plastica.
2
curvatura
Per facilitare ulteriormente questo
spostamento conviene ricorrere a
dispositivi (forme sagomate) che durante la
curvatura non permettono allungamenti. Se
infine il legno curvato caldo si lascia
raffreddare ed essiccare nella forma, la
curvatura si stabilizza ed il legno riprende
la resistenza originaria. La fabbricazione
dei legni solidi curvati si pu riassumere
quindi in tre fasi:
- plastificazione per azione del calore;
- curvatura;
- stabilizzazione della curvatura per
essiccazione del legno con temperature
superiori a 65C.
Per poter ottenere dei risultati soddisfacenti
bisogna impiegare legno privo di nodi e di
difetti quali deviazione delle fibre e tensioni
interne.
3
curvatura 4
curvatura 5

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