Ancora una volta, per una cinica serie di calcoli di bottega, migliaia e migliaia di lavoratori “contrattisti”, alla scadenza dei contratti, fissati al 31 dicembre 2009, rischiano di vedersi fuori dal mondo del lavoro. Stavolta, è il cosiddetto “Patto di Stabilità” il cui sforamento da parte dei Comuni, comporterebbe l’impossibilità materiale di rinnovare i contratti ai suddetti lavoratori, problema innanzi al quale, la Regione Sicilia, chiamata a legiferare in deroga alla normativa, sprofondata com’è in uno squallido gioco di potere che coinvolge trasversalmente tutte le forze politiche regionali, ha fatto “orecchie da mercante!” Adesso tutti a rincorrere soluzioni, più o meno, praticabili, entro il 31 dicembre, pena l’azzeramento di decine di migliaia di situazioni lavorative, di speranze in un futuro più tranquillo per migliaia di famiglie, dopo vent’anni circa di precariato e di incrollabile serietà nei posti di lavoro e, alla fine di questo percorso, non si intravede la tanto sperata e, sempre promessa, stabilizzazione, ma addirittura lo spettro di un sostanziale “licenziamento di massa”! In questo contesto duole osservare che, mentre gli altri Sindaci siciliani, hanno cercato di stare vicini a questi loro “concittadini” prima che “dipendenti”, sempre incoraggiandoli e sostenendoli nei momenti della lotta, il SINDACO di SCORDIA, Angelo Agnello, ha assunto atteggiamenti di cinico militarismo e di malcelato disappunto nell’atto in cui era chiamato a manifestare solidarietà. E mentre gli altri Sindaci promettevano ai lavoratori il pronto rinnovo del contratto, sol che arrivasse una qualsiasi autorizzazione della regione egli, si incaponiva a pretendere almeno una “norma di legge”! ORA BASTA! Chi si deve assumere, per ruolo istituzionale, la responsabilità di decisioni, nel merito, LO FACCIA SENZA INDUGI! Non è più tempo di distinguo per “azzeccagarbugli”; qualsiasi nota proveniente dalla Regione che dia facoltà ai Sindaci di rinnovare i contratti, venga recepita da CHI DI DOVERE, senza la minima esitazione o, altrimenti, prendendo atto che ormai, per propria colpa, si è eretto un muro invalicabile tra sé e noi cittadini, CI SI TOLGA DI MEZZO!