Sei sulla pagina 1di 23

Giorgio Magar

LA MACCHINA
DEI SOGNI









La macchina dei sogni
di Giorgio Magar


















2
Capitolo 1

eno la gente che mi invitava, o quella che, strano a dirsi,
asa di Mr. Samwell. Richard
non lo era dal punto di vista umano. Non che la cosa
illa di Marylin: attraverso le sbarre, in lontananza, si
locemente discorso.
rdomo ci ha pregati
stupide idee originali.
i, niente di meno.
ile, rotto
della
di appartenenza. Lentamente mi
ilare in
Non ho mai potuto soffrire le feste.
Nemm
invitavo ai miei noiosissimi party, a c
Samwell, la persona che molti, erroneamente, consideravano essere
mio padre.
Pu anche darsi che, dal punto di vista puramente genetico, lo fosse.
Certamente
avesse molta importanza: lui era un uomo potente e, soprattutto,
molto ricco. Mi pagava regolarmente la retta della Universit e
qualsiasi altro capriccio, purch non mi ostinassi a rompergli le
scatole con le mie "assurde richieste di dialogo": il dialogare solo il
verso che fa l'animale uomo, mi diceva molto spesso, serve solo ad
attirare la preda ed a far fuggire chi ti ostile.
Quelluomo non l'ho mai capito, forse perch, tutto sommato, non ce
n'era bisogno.
I fari della mia Ferrari nera, illuminarono il gigantesco cancello in
bronzo della v
poteva notare un folto assembramento di esseri umani. Con un
ronzio, il cancello si apr, ed il rombo del motore boxer, per un
istante, squarci il silenzio della notte.
-"Peter, finalmente! Sei il solito ritardatario..."-
-"Dov' Marylin?"- chiesi, cambiando ve
-"Boh, quel vecchio rimbecillito del suo maggio
di attendere qui, nel giardino."-
Dio, come li odiavo, tutti quanti!
Loro, i loro stupidi giochi, le loro
Ed io ero uno di loro. Niente d p
Improvvisamente, fummo avvolti da un buio impenetrab
dai soliti, inevitabili, urletti di paura.
Ci fu molto trambusto: diverse mani mi sfiorarono alla ricerca
mia identit, o meglio, del mio sesso
allontanai, barcollando, verso chiss dove. L'impianto stereofonico di
almeno cinquecento watt cominci a far vibrare, dapprima
impercettibilmente, l'aria intorno a noi. Erano le inconfondibili pale di
elicottero di "Another Brick In The Wall" dei Pink Floyd, a sib

3
un crescendo progressivo. Un'idea abbastanza banale, se non fosse
tato per le inaspettate folate d'aria provenienti da dei nascosti,
amici, questa sera?"-
dovresti presentarmele..."-
di rassegnazione, mista a
una illustre
amente, senza nemmeno guardarla.
riosit, forse.
ine?
borah.
rovi?
in giro, come se
o che
lo stesso motivo!"-
a ostilit non faceva

s
potentissimi, ventilatori. Due sottilissimi raggi laser spaziarono la
zona circostante: qualche imbecille applaud, mentre i sottili fasci di
luce incidevano la scritta "WELCOME" alcuni metri sopra le nostre
teste. Finalmente la musica cominci ed i profili delle persone
riapparvero intermittenti sotto una pioggia di luci psichedeliche.
-"Peter, amore, sono cos felice di vederti!"- Miagol Marylin,
abbracciandomi.
-"Affascinante, come al solito..."- recitai.
-"Hai visto quanti
-"Vedo anche molte facce nuove,
Sopportai con uno strano senso
masochismo. Non ne potevo pi di quella falsit. Non so cosa mi era
successo. Porse era stata la storia di Janine a turbarmi, chiss! Non
si pu morire a diciotto anni in quel modo. Non giusto.
-"Peter studia medicina..."-
-"Interessante...farai il ginecologo, spero!"- mi provoc
sconosciuta.
-"No, il veterinario...non che faccia molta differenza, in alcuni casi...-
risposi distratt
-"Mi riferisco al numero degli esami, naturalmente!"-
Janine aveva cominciato a drogarsi per noia, per cu
Quanti, fra quegli imbecilli, avrebbero fatto la stessa f
-"Spiritoso il tuo amico, non me ne avevi mai parlato."-
-"Peter un tipo un po....speciale, sai?"-
Non so come, ma mi ritrovai da solo con quella tipa, De
-"Marylin una ragazza favolosa, tu non t
Per la prima volta la guardai: era molto alta e il fisico perfetto
faceva quasi dimenticare il viso insignificante.
-"Che cosa ci fai qui?"- la aggredii improvvisamente.
Fu colta di sorpresa e per un istante si guard
stesse cercando aiuto.
-"Questa bella. Io...sono venuta per divertirmi un poco. Pens
tutti siano venuti qui per
-"Io no."- sentenziai, incamminandomi lentamente col mio bicchiere in
mano. Con disappunto, mi accorsi che la mi
altro che aumentare il suo interesse nei miei confronti.
-"Non sembri a tuo agio. Eppure non devi essere nuovo del giro."-

4
-"E questo che mi fa sentire a disagio."-
-"Cosa vuoi dire?"-
ndo per la prima volta, di
, per quella sera. Se non altro, avrei evitato di conoscere
to essere, in quel momento. Anche con
"- La piccola folla incuriosita, si radun intorno alla padrona di
t.
pecializzata nella costruzione di macchinari scientifici, per
.
o.
in quella clinica...se solo... Mi allontanai con
a, incurante della mia
-"Niente. Ti va di ballare?"- dissi, cerca
sorriderle.
Ballammo insieme a lungo. Avevo deciso di accettare la sua
compagnia
altra gente, altri imbecilli.
Ci stavamo baciando. Io dovevo essere abbastanza ubriaco, o forse
era quello che avrei volu
Janine, tutto era cominciato cos, quasi per scherzo. Cos'altro puoi
fare, se non cambiare casa, auto e donna il pi velocemente
possibile? La noia il nostro grande nemico. Nemmeno l'amore
poteva aiutarla, ormai. Nemmeno il mio amore, poteva convincerla a
smettere...a smettere.
La musica fu interrotta bruscamente. Marylin chiam ad alta voce gli
invitati.
-"E venuto il momento del Grande Gioco...venite fuori dai cespugli,
laggi...
casa.
-"Si tratta di un piccolo esperimento!"- Molti la guardarono con
curiosi
-"Come molti di voi sapranno, mio padre lavora alla R.K. Electronics,
una ditta s
lo pi utilizzati nel campo della medicina e della chirurgia. Dovete
sapere (e questa una assoluta anteprima), che i tecnici della R.K
sono riusciti a mettere a punto una apparecchiatura in grado di
provocare precise sensazioni nel nostro organismo. L'importanza
dell'invenzione, facilmente intuibile: collegata ai centri nervosi, la
macchina sar in grado di eliminare il dolore, anche nelle fasi pi
acute, e di creare le pi svariate sensazioni. A detta dei tecnici,
potranno anche essere controllate le crisi di astinenza dei
tossicodipendenti..."-
-"E stupendo Marylin, ma il divertimento dove sta?"- Url qualcuno.
Molti altri gli fecero ec
Era troppo. Non era possibile che la gente fosse cos superficiale.
Se avessero visto Janine
passo veloce verso la mia Ferrari.
Senza chiedermi nulla, Deborah mi segu.
Accesi il motore e mi lanciai in strad

5
passeggera.
-"Dove andiamo?"- chiese, accendendosi distrattamente una
cceleratore e la notte ci inghiott.
sigaretta.
-A casa mia, ho bisogno di tranquillit
Premetti l'a


Capitolo 2

telefono squill pi volte, senza che mi decidessi a rispondere.
osa diavolo aspetti?"-
me.
fono era al suo posto.

endo...so solo questo!"-
s, ieri sera, Deborah poteva
Comunque ti sei perso uno spettacolo! Marylin
provare a qualche
Tom a dirotto per
a gridare di piacere Jennifer...non ho mai visto
che presto quella macchina prodigiosa, verr lanciata
edetti con calma sull'orlo del
re meglio! Basta col dolore!
mi


Il
"C
Fui quasi sorpreso nell'udire quella voce femminile accanto a
Aprii gli occhi.
La mia camera sembrava essere stata devastata da un ciclone,
nemmeno il tele
-"Pronto... "-
-"Peter, sono io, lo sai che ore sono?"-
-"Stavo dorm
-"Sei stato un imbecille a scappare co
aspettare...credimi!"-
-"Mi spiace, avevo una necessit impellente."-
-"Sei il solito maiale.
ci ha fatto vedere la macchina e l'ha fatta
sconvolto, sapessi le risate!"
Come per incanto la cosa riaccese il mio interesse.
-"Cos' successo?"-
-"Di tutto, una vera bomba: riuscita a far piangere
oltre cinque minuti e
una cosa del genere, credimi! Non vedo l'ora di comprarmela, quella
diavoleria!"-
-"Credi che sia possibile acquistarla?"-
-"Marylin dice
sul mercato di tutto il mondo..."- Mi s
letto. Ma la gente cosa se ne far?"-
-"E possibile che tu non capisca? L'uomo riuscito a crearsi
finalmente un qualcosa che lo far sta
Con la noia e l'insoddisfazione. Basta col nervosismo e la
depressione... ti sembra poco?"-Chiss perch, quella telefonata,
aveva turbato.
6
Non tanto per la notizia in se stessa, quanto per l'importanza che la
cosa aveva rappresentato per certe persone.
i
rtamente dire diventare
lla porta, in corridoio.
che non avevo capito niente.
Capitolo 3

La MACCHINA DEI SOGNI non ha controindicazioni: pu essere
sata da chiunque. Agisce sui centri nervosi e provoca delle
vita. Qualsiasi
dissolubilmente legata a determinate
o! In questo caso il soggetto
situazione. Nel sogno no, e spesso questo
i guard come se, solo in quel momento, avesse
esenza a tavola.

ente prima il televisore, poi me, infine
rchingegno, vedrai."-
Eliminare le sensazioni, non equivaleva certamente a risolvere
problemi. Creare le sensazioni, non voleva ce
felici, eppure, ancora una volta, quella gente cercava un sistema per
eludere la realt. Possibile che la morte di una amica non avesse
insegnato niente a nessuno, tranne che a me?
-"Dov' il bagno Peter?"-
Lo indicai, ed una sagoma sottile fluttu fuori da
No. Tutto sommato ero io



-"
u
sensazioni che possono essere pre-programmate. "-
-"Che tipo di sensazioni?"-
-"Qualsiasi sensazione che incontriamo nella nostra
sensazione, infatti, in
esperienze e viceversa. Presto la R.K. Electronics sar in grado di
fornire dei programmi pre-registrati, con diverse combinazioni di
sensazioni. In parole povere, saremo in grado di far "vivere" alle
persone delle esperienze simulate."-
-"Come in un sogno?"-
-"Decisamente meglio che in un sogn
in grado di scegliere la
genera ulteriore frustrazione, se il sogno non sfocia, addirittura, in un
brutto incubo."-
-"E assurdo!"-
Mr. Samwell m
notato la mia pr
-"Potresti spiegarti meglio?"-
-E' assurdo simulare la felicit!"-
Mio padre guard distrattam
torn a concentrarsi sull'arrosto.
-"Stupidaggini. Non sanno pi cosa fare per vendere. La gente si
stufer presto anche di questo ma

7
-"Ma possibile che tu non ti renda conto? Non si tratta del
inematografo, della stereofonia o del compact disc. Sono riusciti a
te hai fatto un bel
ione.
ssere. Ma ora il condizionamento non viene pi dalle
e. Anche quella tua amica l...non sono di certo
la bocca col tovagliolo, senza
oi si alz ed usc dalla sala,
Capitolo 4

lancio pubblicitario era stato massiccio.
muri della citt, la TV, le radio, i giornali, non parlavano d'altro: la
lt.
iventare un comune
i.
non frequentavo posti cos
eva portato, la prima volta, avevo
ri occasionali, ai cori
c
simulare le esperienze di un uomo: la sua vita!"-
-"Balle. Sono riusciti solo a simulare i sogni. Dormiremo pi tranquilli:
non ti senti meglio, il giorno dopo, se la not
sogno?"-
Scossi la testa ripetutamente, come se mi rifiutassi di accettare
quella vers
-"Anche la televisione, a suo modo, ha condizionato le nostre vite, il
nostro modo di e
immagini esterne..."-
-"Stai fantasticando, e comunque, nessuno mai morto per una
overdose di television
stati i mass media ad ucciderla!"-
-"Ne sei sicuro?"-
Mr, Samwell si pul accuratamente
aggiungere altro. P
-"Mi hai stufato."-



Il
I
MACCHINA DEI SOGNI era ormai una rea
Era ancora molto costosa, ma delle comode rate ed il progressivo
calo del prezzo, l'avrebbero presto fatta d
elettrodomestico, come il frigorifero o l'aspirapolvere.
Ormai, tutta l'America stava aspettando con ansia l'uscita sul
mercato, che sarebbe avvenuta entro pochissimi giorn
Pedro bevve lunghi, interminabili sorsi.
-"E un'ottima birra, olandese?"-
Mi guardai intorno: era tempo che
squallidi. Quando Janine mi ci av
creduto che si trattasse di un incubo, nulla, dalla gente alle cose, mi
ricordava seppur da lontano, il mio mondo.
Non ero abituato io, Peter Jonathan Samwell, alla gente che giocava
a carte, urlando e bestemmiando, ai suonato

8
stonati ed alle prostitute, invadenti e volgari come il resto.
Non ero abituato. Eppure, chiss per quale stranissimo motivo, sin
i disgusto
sei laureato..."-
, faticando a nascondere un improvviso,
roprio il mio lavoro!"-
il reparto analisi, ma
cerca e allora..."-
to giovane e dinamico, mi
un vero gioiello: la
, l
che il tono della voce sembrava essere mutato, ed era, ora,
-
e vero e sono gi molto avanti.
nuovi psicofarmaci, o sui metodi di
. Ti
seria. Le sue
col simulare gli effetti delle pi note
e una graduale
dal primo momento, provai una strana sensazione, mista d
e masochistica attrazione. C'era qualcosa, qualcosa di misterioso
che mi catturava lentamente, ma sempre di pi.. Incredibilmente,
provai la stessa sensazione, due anni dopo.
-"Non sono un intenditore di birra...mi dispiace"-
-"Solo di donne, eh?-
-"Pu darsi. E tu, cosa mi racconti? Da quanto ti
Il giovane mi guard
crescente entusiasmo.
-"Sai Peter, meraviglioso! Come ti ho gi accennato, lavoro qui al
St. George Hospital... p
-"Sei in laboratorio?"-
-"Una vera fortuna. Per ora, curo solamente
presto sar in quello ri
-"Sei proprio entusiasta. Sapessi come ti invidio!"-
-"E un ambiente davvero stupendo, mol
sono subito trovato a mio agio. Il laboratorio, poi,
gente, qui fuori, non ha la pi pallida idea di quello che si crea
dentro."-
Avvicin ulteriormente la faccia alla mia, sbilanciando l'intero corpo in
avanti. An
quasi confidenziale. Sussurr.
-"Pensa che stanno approntando un nuovo vaccino che dovrebbe
vincere definitivamente l'AIDS!"
-"Non hai bevuto troppo?"-
-"Non fare lo scemo! Ti dico ch
Come nella ricerca su
applicazione di quella nuova macchina della R.K. Electronics..."-
-"La...Macchina Dei Sogni?"- Scosse la testa divertito.
-La pubblicit l'ha trasformata in un fenomeno da baraccone
garantisco che quella macchina davvero una cosa
applicazioni sono cos vaste, da costituire una vera e propria
rivoluzione: se dovesse funzionare cos bene come dicono, diventer
la "ruota" del nostro secolo."-
-"Come pensate di poterla utilizzare?"-
-"Inizialmente cominceremo
sostanze stupefacenti. Si potr effettuar

9
disintossicazione dei pazienti, senza somministrare loro alcunch.
inceremo le crisi di astinenza con dei "viaggi simulati!"-
n profondo
nel mio cervello.
i. Il suo sguardo vivace, in un istante, si
i conoscere...- non l'avevo mai sentita cos eccitata.
i puttana, ma sei il mio unico vero amico."-
, silenzioso messaggio.
terr
Capitolo 5

eci un grande sforzo per telefonare a Marylin.
u il suo maggiordomo, o meglio, come lo amava chiamare lei, il suo
c' Marylin?"-
.posso riferire un
l'orologio.
lute, aveva solo
i, vidi Deborah che mi
ciale, si star esercitando con qualche
ai distrattamente fuori dalla finestra.
V
-"Sarebbe bello..."-
Improvvisamente, come per incanto, su di noi, cadde u
silenzio.
Gli occhi azzurri, intensissimi, di Janine, sembravano essersi
conficcati
-"...Porse si sarebbe potuto salvarla..."-
Pedro aveva gli occhi lucid
era trasformato.
-"Erano le tre di notte, quando mi telefon - un tipo incredibile - mi
disse - lo dovrest
Avrei dovuto immaginarlo subito che tipo eri..."-
-"Che tipo sono?"-
Pedro cerc inutilmente le parole adatte.
-"Sei un gran figlio d
I nostri sguardi si incrociarono in un lungo
-"Dovrebbe essere buona quella birra...penso che ti
compagnia!"-



F
F
schiavo, a rispondere.
-Casa Loggins, con chi ho il piacere di parlare?"-
-"Sono Peter Samwell,
-"Sono spiacente, la signorina sta riposando..
messaggio? "- Guardai distrattamente
-"Ma quasi l'una...sta forse poco bene?"-
-"Assolutamente no, la signorina gode di ottima sa
bisogno di riposare..."- Quando riattacca
osservava in modo enigmatico.
-"Ti ha detto che dorme?"-
-"Strano, non da lei."-
-"Sar la solita versione uffi
nuovo stallone..."- Guard

10
Incominciava a piovere.
-"Pu darsi."-
Capitolo 6

elbourne Street era, come sempre, affollatissima. Una miriade di
ersone si muoveva, velocemente e confusamente, in mezzo ad una
lle numerose formiche, cos operose
i regalo.
ua.
avo di sfuggire. Eppure non
e da quelle parti l'ingresso. Mi fermai dinnanzi ad un
i a me mi scrut con uno sguardo
he istante.



M
p
giungla di luci colorate e scritte intermittenti.
Erano solamente i primi giorni di Novembre, eppure, ormai ovunque,
si respirava gi aria di Natale.
Natale. Chiss quale curiosa origine doveva avere quella strana
parola. Chiss quante, di que
nello scambiare le loro briciole, ne erano a conoscenza. Avanzando a
fatica, penetrai nella folla, cercando di mantenere costante il mio
equilibrio e la traiettoria.
Sentii qualcuno imprecare. Probabilmente, urtandolo, gli feci perdere
uno dei preziosi pacchett
Impassibile, continuai per la mia strada. Come era stupida quella
gente. Come era stupida ed ingen
Cos attaccata ai beni materiali, ai soldi, al successo, ai simboli di
quel potere che io, inutilmente, cerc
avevo il coraggio di rinunciare, di perdere tutta quella fortuna che il
mio destino mi aveva ingiustamente regalato, solo in nome della mia
libert. Era una lotta interiore che, molto probabilmente, non sarei
mai riuscito a vincere. Odiavo la ricchezza e tutto ci che essa
rappresentava; odiavo i bei vestiti, le belle macchine e le facili
avventure, ma vestivo Gucc, guidavo una Ferrari sempre nuova,
come le bellissime donne che ci salivano sopra, in altre parole: ero
un vigliacco.
Arrivato in fondo alla via svoltai a destra.
Doveva esser
cartello: St. George Hospital.
-"Buon giorno, cerco Pedro Hernandez, del reparto analisi."-
La signorina seduta dinnanz
indagatore.
Con una lentezza esasperante, compose un numero al telefono.
Attese qualc

11
-"Dottor Hernandez, ci sono visite per lei."-
edro mi accolse con il solito calore.
mentre lo seguivo nei lunghi
difficile?"-
mi osservarono divertiti.
lunghi minuti in completo silenzio.
alato volontario. "-
rientato.
con una cura graduale?"- Pedro scosse la
visamente la porta si apr ed un esiguo numero di persone
al nostro fianco.
teva udire
do progressivo.
noti. Quante crisi
ndo i pochi oggetti che trovava: ancora e poi ancora, i pugni
.
si
turbato dalla scena che stava verifican-
P
-"Sei proprio arrivato al momento giusto... "-
-"Non hai niente da fare?"- chiesi,
corridoi della clinica.
-"Affatto, l'intero ospedale in agitazione!"-
-"Qualche intervento
Gli occhi intelligentissimi dello spagnolo
Camminammo per altri cinque
Finalmente, entrammo in una stanza: la porta non recava scritta
alcuna; un vetro a specchio si apriva sulla camera di un ignaro
paziente addormentato. Era buio.
-"Cosa significa tutto questo?"-
-"Quel ragazzo che vedi, aldil della vetrata, non un malato
qualunque. . .diciamo che un m
-"Un tossicodipendente.-
II giovane, ora, era sveglio e si guardava intorno diso
-"Lo state disintossicando
testa.
-"Come lo state curando, allora? "-
Improv
in camice entr per prendere posto
-"Non lo stiamo affatto curando !"-
Da un piccolo altoparlante, posto su una parete, si po
il respiro del paziente in un crescen
-"Non tarderai a capire... "- Non tardai a capire.
I sintomi della crisi di astinenza mi erano fin troppo
aveva avuto Janine, prima di morire?
I violenti pugni dati contro la porta chiusa, mi distolsero dai ricordi
lontani.
II corpo del ragazzo vagava senza pi controllo per la stanza,
distrugge
si abbatterono sulla porta.
-"Maledetti, fatemi uscire...devo uscire! Ne ho bisogno! Maledetti!"-
Guardai Pedro senza capire
Poi guardai con attenzione gli altri spettatori, ma nessuno di es
sembr essere minimamente
dosi sotto i nostri occhi.
Il ragazzo ora, era inginocchiato per terra, abbandonato in un

12
disperato pianto, apparentemente senza fine.
Solo a quel punto, i due infermieri irruppero nella stanza.
che si era nuovamente
recchiatura.
uniti di minuscole piastre
. I tre addetti si allontanarono.
eppure il giovane, ora, si
nte semplice, quanto
Capitolo 7


I giornali non facevano altro che divulgare con incredibile entusiasmo
la notizia, i particolari, i risvolt
ndere qualsiasi ulteriore attivit
l solito dibattito sulle
Faticarono molto per immobilizzare il paziente
scatenato in una follia irrefrenabile.
Con dei lacci lo legarono al letto, mentre il corpo sussultava vio-
lentemente in preda alla crisi.
Una terza persona entr sospingendo un piccolo carrello sul quale
era posta una misteriosa appa
Dopo pochi istanti, la macchina fu collegata alla testa, al torace ed
agli arti del giovane, tramite dei sottili fili m
adesive.
Una intermittente luce rossa, segnal l'entrata in funzione dello
strumento
-"Cosa diavolo sta succedendo?"- Nessuno sembr sentirmi.
Era calato un impenetrabile silenzio. N
muoveva pi, come se si fosse addormentato.
Passarono diversi minuti senza che nulla accadesse. Che cosa era
quella macchina? La risposta mi parve talme
incredibile. Non esistevano altre spiegazioni. Lo sguardo sereno e
rilassato del paziente al suo risveglio, non poteva rappresentare che
una incredibile conferma. La Macchina Dei Sogni, ormai, era una
realt.



i socio-culturali, che , la nuova
invenzione avrebbe comportato.
II clamore fu tale, che la stessa ditta, la ormai celeberrima R.K.
Electronics, decise di sospe
promozionale, anche perch, dopo neppure un mese dal lancio sul
mercato del nuovo prodotto, la domanda superava gi
abbondantemente lofferta, tanto che, in breve tempo, il prezzo fu
forzatamente fatto lievitare di oltre il doppio.
Quando squill il telefono, ero intento a cercare col telecomando un
canale che non stesse trasmettendo i
conseguenze della Macchina.
13
-"Pronto, Peter.,."-
Era la voce di Deborah che sussurrava.
lanconicamente.
i qui da me..."-
ggiungere
endo?
certo l'invito di Deborah ad avermi innervosito.
ssessione.
Capitolo 8

Posteggiai la macchina in giardino. Erano quasi le undici e nella pi
completa oscurit mi avvicinai alla villa.
to. Probabilmente arrivai in
i in grado di muovermi. Sentii le pulsazioni, in

-"Ciao."- Risposi me
-"Ci sei questa sera? Ho voglia di invitart
-"Credo di esserci...a che ora?-
La donna riattacc lentamente, senza fretta, ma senza a
nient'altro.
-"Ci sei cascato ancora..."- pensai tra me "Samwell, sei uno
stupido !"-
Passeggiai nervosamente per la sala: che cosa mi stava accad
Non era di
Forse era ci che avevo visto il giorno prima, ad avermi turbato.
Ancora quella maledetta Macchina. Era diventata un'o
Un'ossessione, come il ritorno del ricordo di Janine.



La porta era aperta ed entrai: la musica bassa, in sottofondo, mi
avvertiva della presenza di qualcuno.
Non riuscii a trovare l'interruttore della luce e fui costretto a
brancolare a lungo, nel buio assolu
camera da letto. Come ipnotizzato dalle oscillazioni luminose blu
dell'equalizzatore dello stereo, avanzai, affondando i piedi nell'alta
moquette. Improvvisamente urtai qualcosa, sul pavimento. Mi fermai.
Il corpo vellutato di Deborah, insinuandosi tra le mie gambe, cominci
a trascinarmi per terra. Persi l'equilibrio e caddi, come travolto da un
animale inferocito.
Pass molto tempo, forse cinque o sei ore. Ero disteso esausto,
senza essere quas
gola, crescere progressivamente, mentre il respiro diveniva sempre
pi affannoso. Deborah. non c'era pi. Dove poteva essere andata?
Roteando la testa la cercai nel mio campo visivo, inutilmente. Lo
stereo era ancora acceso e la luce blu pulsava ora con regolarit.
-"Debbie!"- Chiamai senza un filo di voce.
-"Non abbandonarmi..."- Continuai sorprendentemente.

14
Incredibilmente mi accorsi che la mia agitazione stava
esorabilmente trasformandosi in una angoscia senza fine.
ra pochi minuti, poi
follia. Dalla porta vidi
si: era una donna, ma nella semi-oscurit non
timo mi
orzo sovrumano cercai, da qualche parte, con la mano, il

erano straordinariamente simili
e preferito..."-
i che mi stava capitando, eppure non
cos vero; il suo corpo
ed io potei dedicarmi a quelle due splendide
l'entrata in scena di una terza, misteriosa, donna, sembr
in
-"Non puoi lasciarmi anche tu...non puoi..."-
Una fresca goccia scivol veloce sulla mia guancia.
Non riuscivo pi a controllarmi: resistetti anco
improvvisamente crollai in un pianto a dirotto.
-"Janine! Janine!"-
Un rumore improvviso mi distolse dalla mia
un'ombra avvicinar
riuscii a distinguerne altro che i lineamenti perfetti e slanciati.
Si avvicin lentamente: ero terrorizzato, avrei voluto scappare, ma
era come se fossi stato inchiodato a quel letto. Per un at
sembr di vedere quel volto: non era Deborah, eppure mi sembrava
di averla gi vista da qualche parte. I lunghi capelli neri mi sfiorarono
e le calde labbra della sconosciuta, per un istante, si posarono sul
mio collo.
-"Ti desidero..."- sussurr. Anche la voce non mi era nuova.
Con uno sf
telecomando delle luci della stanza.
Finalmente lo trovai ed in un istante, lo spazio intorno a me, si
riemp di una soffusa luce rossa.
La somiglianza con Corinne Clery, la mia attrice preferita, era, a
dir poco, straordinaria. Cos come
il timbro di voce, la gestualit...
-"No, non possibile, tu..."-
-"Lo sai che sei il mio ammirator
Non riuscivo a credere a c
poteva trattarsi di una allucinazione: tutto era
morbido, il suo respiro, il suo tocco delicato... Quando, nella stanza,
entr Kim Basinger, rinunciai del tutto a cercare di trovare una
spiegazione in ci che mi stava capitando. L'unica cosa razionale,
paradossalmente, sarebbe stata di abbandonarmi in quella incredibile
avventura a tre.
Finalmente lo stato di paralisi che, fino a quel momento mi aveva
bloccato, cess
creature.
Non avevo mai provato nulla di simile in vita mia. Ero felice, e
nemmeno
pi turbarmi.

15
Una improvvisa, malvagia, risata mi ridest. Quando apr gli occhi,
innanzi a me c'era solamente Deborah. Sembrava divertita, mentre
a liberarmi: -"Cosa te ne pare?"-

vero un'esperienza paradisiaca. Ci credo che dopo,
utti i nostri
i impossibili. Per fortuna conoscevo le tue
tto cos reale!"-
, per incredibilmente bello-
Capitolo 9

Erano passati quattro mesi dal lancio, sul mercato americano, della
Macchina Dei Sogni ed ormai quasi tutti, tra i miei amici pi ricchi, ne
.
ivertimento, era diventato sognare. La sera mi
d
maneggiava i comandi di una strana scatola metallica. Cercai di
muovermi, ma, con terrore, vidi dei sottili cavi attaccati al mio corpo
con delle ventose.
-"Cosa diavolo mi stai facendo?"-
La donna cominci
Ero talmente confuso, che non riuscii minimamente a comprendere il
significato di quella domanda.
Non osai nemmeno chiedere che fine avessero fatto le mie
compagne.
-"La prima volta abbastanza allucinante, ma poi ti garantisco,
diventa dav
anche i drogati, riescono a rinunciare alle loro porcherie!"-
-"Che cosa vuoi dire?"-
-"Voglio dire che questa macchina in grado di appagare t
desideri, anche quelli p
attrici preferite..."-
-"Ma ... incredibile! Ho creduto davvero di vivere quella
esperienza... era tu
-"Non meraviglioso? Saremo tutti pi felici: ogni cosa diventer
possibile, per chiunque!"-
Scuotendo la testa, ancora incredulo, mi sedetti sul letto.
-"E' pazzesco. E pazzesco



possedevano una.
Io ero uno dei pochi che riusciva...nonostante tutto, a farne ancora a
meno. Per ero solo
Stava infatti diventando impossibile frequentare delle persone, per le
quali, il massimo del d
ritrovavo nel solito postaccio, a bere birra con Pedro ed a parlare dei
nostri, crescenti, problemi esistenziali e non. Anche trovare una
donna era divenuto difficile, ed in quel periodo fui costretto ad andare

16
con ragazze senza soldi o con prostitute di un certo livello intente,
perlopi, a trovare i soldi necessari all'acquisto della Macchina.
imaste.
a.
va notare la luce, all'interno.
iere di vodka.
enza nemmeno
te ed abbandonate. Un leggero
giaceva tranquilla sul grande letto ovale.
credibile. Quella la vostra astronave?
volante..."- Scoppi
i?"- gridai.
la concorrenza!"-
, svegliati! Marylin!"-
s come
dimagrita tantissimo.
Improvvisamente mi accorsi che, il mondo intorno a me, aveva
cominciato a cambiare.
Era tanto che non vedevo pi Marylin, forse una delle poche amiche
che credevo mi fossero r
Con il solito rombo, posteggiai la mia Ferrari dinnanzi alla villa. Scesi
lentamente e mi avvicinai alla cas
Suonai il campanello ed attesi. Passarono diversi minuti, ma nessuno
venne ad aprire. Eppure si pote
Lentamente scostai la porta ed entrai.
Il maggiordomo se ne stava l seduto, dinnanzi al camino,
sorseggiando tranquillamente un bicch
-"E permesso? Sto cercando Marylin..."-
-"Deve essere di sopra, da qualche parte."- disse, s
voltarsi per vedere chi era entrato.
La casa era in un terribile disordine. Bicchieri sporchi ovunque,
portacenere colmi e bottiglie vuo
strato di polvere copriva uniformemente i mobili dell'intera casa. Salii
le scale senza fare rumore. Seguii un sottile ronzio, proveniente dalla
camera da letto.
La solita luce intermittente, segnalava il fatto che la Macchina era in
funzione. Marylin
-"E tu, di che pianeta sei?"-
Chiese improvvisamente senza aprire gli occhi.
-"Davvero? Deve essere in
Strano, me le aspettavo diverse...non un disco
in una risata improvvisa.
-"Sei uno sciocco, portami con te!"-
-"Marylin, riesci a sentirm
-"Non avete donne? Splendido...odio
-"Non puoi continuare cos...svegliati
Colto da una rabbia improvvisa, spensi l'apparecchio, co
Deborah mi aveva insegnato a fare.
Automaticamente si accesero anche le luci della, stanza.
Marylin apr lentamente gli occhi. Era
-"Cosa succede? Chi stato?"-
-"Sono io, Peter non mi riconosci?"-
-"Ma certo..."- disse sbuffando.

17
-"Perch diavolo mi hai interrotta..."-
i sedette sul letto, staccandosi lentamente un contatto da dietro
a.
bituando ad una realt sintetica"-
!"-
o gioiello, non saresti
giorni.
proprio che tu abbia il diritto di
ancora coppia?"-
er, se
Lou Ferrigno, o Sylvester Stallone.
retti,
giaceva, inosservata, sul tavolo della
a.
nel vuoto di Marylin, dimostrava che lo shock non
uanto tempo che usi quella
si concentr e passarono dei lunghi,
ento di quella
i passi veloci salire le scale. Poi, l'inconfondibile
S
la testa.
-"Siete tutti impazziti! Quella macchina vi sta rimbecillendo in mass
Vi state a
-"Cosa diavolo stai dicendo? Noi ci divertiamo solamente."-
-"Ma non capisci? State rinunciando alla vita
Marylin si rivest con calma.
-"Se ti abbandonassi anche tu alle cure di quest
cos isterico e paranoico!"-
Percepii uno strano odore nell'aria. Forse di chiuso, o forse era lei
che non si lavava da diversi
-"Quante ore al giorno, ti fai 'curare'?"- Chiesi.
-"Ma cosa te ne frega? Non penso
preoccuparti, dopo tutto."-
-"Sei una delle poche amiche che mi sono rimaste, io non voglio..."-
-"Deborah come sta? Fate
-"Non la vedo, da pi di un mese...- Lei scoppi in una risata.
-"Ti tradisce con quel...Pedro..."-
-"No. Quella ninfomane mi tradisce con Arnold Schwarzenegg
la cosa pu farti piacere, o con
Dipende da come le gira. Ma preferirei che lo facesse davvero."-
Per la prima volta Marylin mi guard seriamente.
Poi, si avvicin allo specchio della toilette, ed accese i piccoli fa
puntati contro il suo viso.
-"Dio mio!"-
La tazza di caff bollente,
grande cucin
-"Prova a berne un goccio, ti far bene!"- la incitai.
Lo sguardo fisso
era stato ancora superato del tutto.
-"Sono invecchiata..."-
-"Sei solo un po' sciupata, da q
macchina? "- La donna
interminabili secondi,
-"Non ricordo...l'ho acquistata adesso, per Natale..."-
-"Capisco..."-
Continuavo ad osservare, intorno a me, il decadim
casa. Sentii de

18
ronzio: evidentemente, il maggiordomo, approfittava di quei rari
omenti in cui la sua padrona non usava la macchina, per utilizzarla.
torni vivaci degli
, attraversai la
Capitolo 10

m
-"Dovresti venire via di qui, almeno per qualche giorno..."-
-"Non lo so...Forse hai ragione, domani forse..."-
Uscii silenziosamente, cos come ere venuto.
Un sole rossissimo, tramontando, sagomava i con
alberi in fiore. Risalii in macchina e, lentamente
citt deserta.



Quella sera stranamente, nella solita birreria, non trovai neppure il
mio amico Pedro.
dei Doors.
lo avrei trovato a casa sua, ma non avevo il
a dei Cento e uno' di Walt
alche ricco.
era pi deserto e squallido degli altri giorni.
lteriore
ente i poveri,

Un giovane barbuto, in un angolo, con una vecchia chitarra, intonava
le note di 'The End
Senza quasi rendermene conto, mi ritrovai con in mano una enorme
pinta di birra scura. Perch Pedro non era venuto? Un impegno di
lavoro, probabilmente.
Sorrisi fra me, sapendo di mentire. Non aveva mai lavorato fino a
quell'ora, probabilmente
coraggio di andarci: sarebbe stato troppo.
Lo schermo di un vecchio televisore, in un angolo, trasmetteva, ormai
ininterrottamente da diversi giorni, 'La caric
Disney, ma non era una videocassetta, era il canale nazionale, che
ormai non dava altro segno di vita.
Vicino a me, due sbandati, parlavano a bassa voce dell'opportunit di
andare a saccheggiare la villa di qu
-"Ti dico che, da quando usano quel benedetto aggeggio, non si
curano nemmeno di chi li viene a trovare..."-
-"Neanche se rubi e gli violenti la moglie..?"- Scoppi una tremenda
risata.
-"Figurati...magari lei sta sognando di farsi Richard Geere.,."-
II locale
Indubbiamente, la Macchina Dei Sogni, aveva creato un'u
profondo squarcio nella societ: sembrava che solam
ora, fossero condannati a vivere nella realt.
Ed io, Peter Jonathan Samwell, che cosa avrei dovuto fare? La mia

19
donna, i miei amici, i miei genitori, persino, si erano velocemente
trasformati in mostruose larve umane, monumenti viventi di quello
uto
fradicio.
almeno."-
o sai che cosa ha detto
mio bicchiere e mand gi un lungo
ssi in sogno fossero cos gravi come quelli reali..."-
i cambiare posto, ma non riuscivo a scrollarmi di dosso
o...?
te cerc di ritrovare una compostezza, ormai
te il
, sia ubriaco!"-
e con l'esterno. Come se fossimo rimasti
artiene al mondo dei sogni..."-
Capitolo 11

Non era neppure mezzanotte, eppure Melbourne Street era
ompletamente deserta. Anche buona parte delle insegne luminose
che una volta rappresentava l'essere umano. Chi avrebbe pot
aiutarmi...?
Un prete dalle vesti stracciate, barcoll fino alla sedia vicino a me.
Era ubriaco
-"E tu amico, che diavolo stai facendo qui?"-
-"Vivo. Cerco di farlo,
-"Male, molto male. La vita reale peccato. L
il Papa l'altro giorno?"- Prese il
sorso.
-"Ha detto che il problema pi urgente era di valutare se i peccati
comme
-"Penso che tu abbia bisogno di andare a farti una bella dormita,
padre..."-
-"Lo sai che cosa stato deciso...laggi, a Roma?"- Mi alzai con
l'intento d
quell'uomo.
-"Ma tu non sembri un poveraccio...che motivo hai per restare in
questo infern
-"E tu? Il Papa ti proibisce di usare la Macchina?"-
Per un istante il pre
inesistente.
-"No. Non per quello. E' che non sono un vigliacco, nonostan
fatto che, ora
Lo fissai a lungo, analizzando quegli occhi lucidi, arrossati, forse pi
dalle lacrime che dall'alcol.
-"Il mondo sta crollando: da qualche giorno sembra che la nostra citt
non riesca pi a comunicar
soli. Soli."- Dissi.
La mano del prete, per un istante, si pos sulla, mia spalla.
-"No. Dio non app




c

20
era stata disattivata e la via era, ora, buia come non mai.
Mi sembrava che i miei passi facessero un enorme rumore, in
l mio
uno che potesse aiutarmi. Mi resi
hina. Un rivolo di sangue, scivolando da
baseball appesa al muro della stanza.
varono velocemente, pronte a colpire. Respirai
ione..."-
ina era ancora l. Chiss perch, ma al
risposta era fin troppo semplice. La felicit. Il primo,
ta dalle sue stesse ambizioni. Erano
quell' inquietante, insolito silenzio.
Dove stavo andando? Frugai tra decine di nomi all'interno de
cervello, ma non trovai nulla, ness
conto improvvisamente di essere su una scala, in un palazzo
familiare. Varcai la soglia, senza preoccuparmi di bussare, cos come
mi ero abituato a fare da tempo, ormai.
Percorsi il lungo corridoio che mi conduceva verso la camera da letto,
verso quel diabolico ronzio.
Pedro giaceva inerme, stroncato evidentemente, da una emozione
troppo forte, vicino alla Macc
un angolo della bocca, creava una macchia crescente nel bianco
tappeto. Era la stessa tonalit di rosso che si poteva scorgere a lampi
intermittenti sull'apparecchio.
-"Maledetta! "-
Gridai afferrando la mazza da
Le mani si le
profondamente.
-"Maledetta! Hai ucciso una razza...hai ucciso con l'illusione della
felicit. Con l'illus
La mazza affond dentro l'impianto stereofonico e quindi nel
televisore, ma la Macch
momento di colpirla mi fermai. Come era stato possibile costruire
qualcosa di simile? Perch l'umanit non aveva capito?
Perch si era fatta travolgere da quella improvvisa ed invisibile
calamit?
Che cosa mancava all'umanit, perch avesse bisogno di un simile
mezzo? La
unico, essenziale bisogno dell'uomo. E la felicit non poteva trovarsi
nel mondo del reale. Non esisteva nulla, nel mondo del reale, che
potesse garantire la felicit: n l'amore, n il denaro, n il successo.
Erano tutte cose fugaci. Attimi e nient'altro.
L'uomo si era illuso di aver inventato Dio. Di aver creato la fonte di
ogni ispirazione e di ogni gioia.
Ma non era cos: la razza umana era finalmente giunta alla tanto
temuta autodistruzione, assorbi
infatti le ambizioni che avevano permesso agli uomini, fino a quel
momento, di crescere, di imparare, di vivere.

21
Simulando la felicit, l'uomo aveva disintegrato le sue ambizioni e
uindi, il senso della sua esistenza.
vrei avuto bisogno di
Capitolo 12

q
La sua esistenza. Ed ora io, piccolo uomo, che cosa avrei potuto
fare, da solo? Probabilmente nulla. A
aiuto, di una persona forte, generosa...pronta a correre, insieme a
me, verso l'ignoto. Una persona come Janine.
Ancora una volta, il suo dolcissimo sguardo mi penetr nel cervello
risvegliando il ricordo ancora troppo vivo.



Da quando era uscita dalla clinica, la nostra vita era completamente
cambiata.
teva godere, osservando il mare e le scogliere, ci
ella Macchina Dei Sogni.
immediata, ma illusoria e vana.
sia ancora
otr mai equivalere la gioia di quei momenti.
.
i
rio, riuscii a dimenticare, per un
La nostra non era una villa sontuosa, ma lo splendido paesaggio di
cui si po
compensava di qualsiasi carenza.
La citt e gli uomini, uccisi nel loro ultimo sonno, giacevano
innumerevoli miglia da noi, vittime d
Sembrava che la natura e Dio si fossero dimenticati per sempre di
loro e della loro stupidit.
Ma noi avevamo scelto la vita.
Rinunciando ad una gioia
Janine si strinse a me.
-"E terribile quello che successo... un miracolo che tu
qui, qui con me."-
La baciai. Com'era morbida, dolce, viva.
Nessuna illusione p
Nessun sogno potr mai essere cosi bello
Un sole giallissimo calava lentamente sul mare, riflettendosi negl
innumerevoli colori della natura.
Stringendo a me quel corpo caldo, mentre con gli occhi socchiusi
osservavo quello splendido scena
poco, quellinspiegabile ronzio che da tempo, ormai, mi inseguiva
ovunque.




22









Milano, settembre 1986










































23

Potrebbero piacerti anche