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Analisi dinamica di travi uniformi 5

zioni da risolvere. Le risposte siche, infatti, sono esprimibili come somma


delle risposte modali dei sistemi SDOF di cui si compone. Teoricamente un
sistema lineare presenta tanti modi quanti sono i DOF; in realt` a il numero
dei modi considerati si restringe al range di frequenza misurato. Solo i modi
deniti dominanti possono essere sucienti per ottenere una risposta sica,
il resto presenta eetti insignicanti. Tale procedura `e nota come troncamen-
to modale e i parametri che descrivono il sistema sico nello spazio modale
si chiamano parametri modali, cio`e autovalori (eigenvalues- sono quelle fre-
quenze di oscillazione con le quali il sistema si pu` o muovere anche se non `e
sottoposto ad alcuna forzante; le vibrazioni sono determinate solo da condizio-
ni iniziali - spostamento e velocit` a - non nulle. La loro caratteristica, inoltre,
dipende solo dai parametri del sistema) e autovettori (eigenvectors-se si suppo-
ne che il sistema libero vibri con una frequenza pari ad una pulsazione naturale

i
, si ha che le soluzioni del sistema lineare associato, il vettore delle ampiezze
di oscillazione di ogni punto x
i
sono innite, ma tutte proporzionali tra di loro.
Uno qualsiasi di tali vettori costituisce un autovettore del sistema. Se si trovano
gli autovettori corrispondenti ad ogni pulsazione naturale
i
(vettori colonna)
e si aancano, si ottiene una matrice quadrata Y di dimensioni (NxN) che
viene chiamata matrice modale. Fisicamente rappresentano i modi relativi ad
una data pulsazione naturale).
Nellanalisi modale, quindi, `e necessaria una completa integrazione tra la base
teorica delle vibrazioni, la loro misura ed unanalisi realistica e dettagliata dei
dati.
1.3 Vibrazioni e frequenze naturali
Prima di procedere alla descrizione del modello teorico, `e opportuno fare chia-
rezza su due concetti fondamentali a cui facciamo riferimento: le vibrazioni e
le frequenze naturali.
Le vibrazioni sono perturbazioni indotte da una sorgente in un dato mezzo
sico e a seconda del tipo di sorgente possono essere di natura meccanica, elet-
tromagnetica,ecc.
Possono essere sostanzialmente di due tipi:
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- periodiche;
- non periodiche o irregolari.
Queste ultime possono essere di tipo impulsivo o non periodico e possono essere
ricondotte ad una sommatoria di inniti moti periodici ciascuno rappresentabi-
le con pochi parametri (Teorema di Fourier), dalla cui analisi (analisi spettrale)
si pu` o dedurre il moto risultante. Nei periodi di durata innita e, per` o pos-
sibile ricorrere alla trasformata di Fourier
1
, caso pi` u generale della serie, sia
per linput (transitorio), sia per la risposta. Si ottengono, cos`, una equazione
di input/output nel dominio della frequenza e una relazione nel dominio del
tempo che conducono alla stessa soluzione.
Per quanto riguarda le frequenze naturali, la gura 1.1 mostra un semplice
modello meccanico formato da una massa m collegata ad una molla k (consi-
deriamo la massa m puntiforme, la molla k lineare e di massa nulla, ipotizziamo
inoltre che il sistema sia privo di smorzamento). Il sistema rappresentato, se
sollecitato, entra in oscillazione con una frequenza ben precisa legata proprio
ai valori della massa e della molla secondo la formula indicata in gura: tale
frequenza prende il nome di frequenza naturale.
Gli oggetti reali, sebbene pi` u complessi del semplice sistema illustrato, pre-
sentano comportamenti analoghi a quello appena descritto: pi` u precisamente
essi sono caratterizzati da una serie di frequenze proprie, ognuna delle qua-
li dotata del relativo smorzamento e della propria forma modale. Per mezzo
dellanalisi modale `e possibile quindi individuare le frequenze proprie di una
struttura o di parte di essa, corredate dai relativi smorzamenti e dalle forme
modali ad essa associate.
1
La trasformata di Fourier veloce (spesso indicata come FFT, dallinglese Fast Fourier
Transform) e un algoritmo ottimizzato per calcolare la trasformata di Fourier discreta (detta
DFT) e la sua inversa. La FFT e di grande importanza per una grande variet`a di applicazio-
ni, dallelaborazione di segnali digitali alla soluzione di equazioni dierenziali alle derivate
parziali agli algoritmi per moltiplicare numeri interi di grandi dimensioni.

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