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a presente fondazione, cionondimeno, altro non che la ricerca e determinazione del "principio

supremo della moralit": ci che di per s costituisce, nel suo intento, un lavoro a s, da isolarsi da
ogni altra ricerca di morale. Senza dubbio le mie affermazioni intorno a questo problema
importante, e fin qui non ancora a sufficienza indagato, riceverebbero molta luce dallapplicazione
dello stesso principio allintero sistema, e verrebbero decisamente convalidate dalla adeguatezza,
che esso mostra in tutti i casi: ma ho dovuto privarmi di questo vantaggio, in fondo pi! egoistico
che altro, perch la facilit duso e lapparente adeguatezza di un principio non forniscono alcuna
dimostrazione sicura della sua esattezza e distolgono, piuttosto, dal valutarlo per se stesso in tutto
rigore, e a prescindere dalle conseguenze.
"o seguito in questo scritto il metodo che mi pareva pi! acconcio quando si voglia procedere
analiticamente #$% dalla conoscenza comune alla determinazione del suo principio supremo& e,
allinverso, dallesame di questo principio e delle sue fonti alla conoscenza comune, sinteticamente.
'opera si divide dunque cos(:
). "Sezione prima": *assaggio dalla conoscenza razionale comune della moralit alla conoscenza
filosofica.
+. "Sezione seconda": *assaggio dalla filosofia morale popolare alla metafisica dei costumi.
,. "Sezione terza": -ltimo passo, dalla metafisica dei costumi alla critica della ragion pura pratica.

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