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Universit degli studi di Palermo

Facolt di Architettura
CdL in Scienze dell architettura
a.a. 2011/2012


Relazione sul workshop
Experimenta Urbana
per il riconoscimento di 3 crediti come altre attivit formative





Experimenta urbana, citt di Kassel

giugno/luglio 2012

All. M. Giulia Sofi



Che cosa Experimenta urbana Evento tenutosi nel luglio scorso presso la citt di
Kassel e al quale hanno preso parte cinque degli studenti iscritti (me compresa) al terzo
anno del corso di laurea in Scienze dell Architettura dell ateneo palermitano. Un
workshop in cui l universit tedesca ha voluto che si trovassero (dietro invito) studenti e
docenti delle facolt di architettura di svariate universit, tra cui si contavano:

- University of Texas at Austin
- Universidad de Talca, Chile
- Eestin, Kuustiakadeemia, Tallin
- Atelier Metropolitano, Rio de Janerio
- ETH Zurich, Schweiz
- Sapienza Universit di Roma, Italy
- TH Karlsruhe
- Universitat Kassel

Un luogo d incontro in dimensione laboratoriale in cui tutti i team partecipanti, mostrando
tavole e modelli, apertamente dicevano la propria su quanto veniva chiesto loro di riflettere
ed elaborare, rispondendo entro un arco di tempo di cinque giorni.

Dove si svolto Dentro la citt ed in particolare in una lunga stanza, in cui ci trovavamo a
pensare tutti insieme. Essere in un luogo del collettivo, quale la sala grande del Comune
della citt, rendeva l idea di essere ad un assemblea municipale in cui andavano discussi
precisi oggetti (che vedremo pi avanti) del giorno.
Appendere alle pareti la citt su disegni e testi, la stessa sulla quale discutevamo e che
era quella in cui ci trovavamo, stata una condizione di lavoro che non sempre possibile
avere e che di certo ci ha permesso di prendere coscienza della scala dimensionale di
quanto rappresentato.

Il team dell universit di Palermo Le domande ampie e con un largo raggio di riguardo
fisico e concettuale sono diventate questioni affrontate dal nostro team di studenti e dal
docente di progettazione, l Arch. Gaetano Licata e dagli Archh. Michele Cammarata e
Isabella Fera, che ci hanno seguito in argomenti certo pi grandi di noi.

Il tema La citt e l universit in che rapporto stanno? E come comunicano?.
Cosa avesse caratterizzato principalmente l universit nei confronti dell organizzazione
generale della cittadina, ci veniva presentato come largomento primo da cui iniziare. Era
questo che crea il rapporto tra i due elementi: la distanza. La stessa che per le
problematiche emerse risult poi ribattezzarsi lontananza. Rispetto al cuore della citt
infatti l universit appariva planimetricamente un insieme lontano, distaccato, quasi
periferico.

Citt e zona Non sapere tanto di Kassel, della nascita, della sua formazione e dello
sviluppo dal dopoguerra ai giorni doggi, ha avuto anche i suoi vantaggi: guardare con
occhi di sconosciuti a volte fa vedere; non eravamo soprattutto influenzati dalla storia
della citt e dalla sua tendenza a procedere alle nuove costruzioni rispetto alle vecchie,
quindi dal passato; n dalla tradizione, dalla conservazione.
La zona presa in considerazione in questo workshop, che nella sua conformazione in
mutamento mostrava quali fossero i caratteri assunti nel tempo era quella universitaria. Di
tutto lateneo di Kassel una parte dislocata in volumi di ordine sparso attraverso tutta la
citt e l altra pi densa e fitta era invece concentrata a nord.
Questa porzione di citt, un tempo concentrato di fabbriche e officine di varia produzione,
ha certamente vissuto un dibattuto e controverso iter decisionale: scegliere se tenere,
quindi ripristinare, tali edifici con tappa obbligata all adeguamento normativo attuale;
abbatterli e costruire ex novo. E tra questi due modus operandi, scegliere quello che
comporta meno costi. A guardare la situazione di oggi la scelta raggiunta senz altro
mista: qualcosa si mantenuta col riadattarla e qualcosaltro stato costruito sorgendo su
di un procedente.


Non solo workshop sosta Francoforte/ la dOCUMENTA (13)
Per poter essere presenti al workshop il viaggio prevedeva di giungere a Roma, salire su
un aereo che poi potesse portarci a Francoforte. Il primo giorno di viaggio trascorso in
questa citt dai numerosi grattacieli.
Come sappiamo la premessa che in moltissimi centri della Germania, l avvento della
guerra abbia obbligato l aggregato urbano ad un radicale cambiamento, spiega quanto la
distruzione totale del centro sia conseguenza della mancanza, nella citt di oggi, della sua
parte storica. In molti casi, il cambiamento accennato prima spesso interposto tra due
lassi di tempo estremamente vicini, non solo nella vita di tutta la citt ma anche dei singoli
edifici: con ci intendo dire che nella pratica comune dei centri tedeschi, il caso di un
museo qualsiasi testimonia che questo possa essere abbattuto e ricostruito anche nel giro
di poco meno di dieci anni. Lo stesso, infatti, visto la prima volta con una determinata
posizione, caratteristiche, altezza e forma, sar pi avanti lo stesso con connotati diversi.
Mette quasi paura: se vuoi orientarti in citt in base agli edifici che hai visitato anni
addietro forse oggi ti perderesti.
Alla luce di quanto sopra detto mi vien da sostenere che se si tornasse nel nostro paese
dopo molti anni, nella quasi totalit delle citt, quanto visto e avuto decenni prima
spesso ritrovato, rimasto ancora l dove era. E ovvio, tutte le citt sono cambiate, ma non
in egual modo: nella maggior parte dei casi le nostre sono rimaste ferme, immutate al
centro e tutto l intorno alterato, cresciuto e allargato; differentemente quelle tedesche
sono invece cambiate proprio dal centro e cambiano ancora oggi.
In questo senso la vista di Francoforte stata come avere l anteprima di un intera pratica
nazionale.

La dOCUMENTA (13) Cadeva nello stesso periodo in cui noi eravamo a Kassel in
occasione di Experimenta urbana. Questa importantissima manifestazione d arte ed
evento culturalmente sentito e seguito a livello internazionale, stato per noi un ulteriore
occasione, oltre al workshop, di trovare qualcosa da cui apprendere e che aggiungesse
altro materiale per la conoscenza della citt e della sua storia. Nella fattispecie solo
visitando i luoghi in cui erano esposte le opere d arte, all aperto o non, dietro ricerca di
dove fossero, che cosa fossero e che posizione avessero planimetricamente parlando,
arrivammo a trovare i segni di un concetto che avrebbe poi guidato e sostenuto il nostro
progetto. Nel modo in cui venivano distribuite e collocate le opere degli artisti noi abbiamo
visto l immagine fisica del concetto di diffusione per volumi che poi ha guidato il nostro
progetto (e di cui parler pi avanti). Abbiamo ritenuto opportuno dunque chiamare questo
punto di partenza learning to dOCUMENTA (13).



Il metodo Questi volumi in grigio e le caselline che vedete sparse per tutta la mappa sono
icone che identificano i luoghi d esposizione e le opere della dOCUMENTA (13). Sono
entrambi distribuiti in modo diffuso, comprendendo cos l intero parco e il cuore della citt.
Tra un volume ed un altro non ci sono distanze diverse, ma sempre costanti.
Cos facendo l ordine di diffusione dei corpi dell universit non come oggi di tipo
concentrato, ma al contrario ovunque nella citt; in questo modo, davanti alla vista di
questo sistema ci abbiamo letto e specchiato il criterio con cui procede all annullamento di
quella distanza che l universit aveva rispetto alla citt e che era punto fondamentale di
discussione del nostro workshop.

Considerazioni Tra quanti frequentano l universit, quello dello studente l esempio di un
soggetto due volte utente perch anche cittadino; per un cittadino che sembra non
raggiungere un posto di citt. Chi si sposta allora? Chi tra il cittadino-studente, luniversit
e la citt?
Questultima il luogo contenente le rimanenti. E dunque, a detta del nostro gruppo, il
terreno in cui far nascere altri pezzi di universit. Dico altri perch alcuni ci sono gi. In
fondo quindi non suggerivamo altro che aggiungerne. La citt di Kassel aveva gi dentro
di s la risposta, a parer nostro la soluzione sotto gli occhi.

Il concetto Il mezzo che facesse da ponte di collegamento tra l agglomerato universitario
a nord e le rimanenti parti lungo la citt stato in fondo l osservazione. Guardare Kassel
dalla sua planimetria ha permesso non di trovare, piuttosto di rintracciare, tentando, la
risposta alle domande iniziali a noi poste.
Utilizzare lo stesso sistema di distribuzione, sebbene accennato, gi esistente
loperazione da cui partire. Razionare l insieme universitario in un certo senso; come
avere un gruzzolo di soldi e spartirlo in precise quantit e luoghi.

Il progetto Attraverso questo processo di diffusione frammentata, abbiamo ritenuto di
procedere con la progettazione di volumi (sui disegni colorati in arancione) che, in alcuni
casi trattasse non pi di un ampliamento di edifici gi esistenti (come l accademia delle
arti posta entro il parco StaatsparkKarlsaue o della stazione) ed in altri della collocazione
in posti del tutto nuovi, punti utili rispetto alla diffusione intelligente che per l universit
volevamo attuare.

Conclusione Ho riflettuto sul nome dell evento chiamato experimenta urbana. Che
fossimo tutti presenti nello stesso luogo in cui sperimentavamo appunto, possibili modi di
approcciarsi al problema presentato dall universit tedesca all attenzione dei team
partecipanti, stato come immaginare un medico che opera su un corpo umano.
Condizione fondamentale e determinante che noi questo corpo non lo conoscevamo.
Cos che prima potessimo osservarlo e guardarlo dall alto come chiunque fa quando
incontra uno sconosciuto, senza troppi preconcetti o abitudini quindi, ma con la sicurezza
di poter andare a conoscerlo di persona quando non lo capivamo.


Redazione: Palermo, 16/01/2014
M. Giulia Sofi

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