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homolaicus.

com
Prima edizione 2013
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2
ENRICO GALAVOTTI
CRISTIANESIMO MEDIEVALE
+ola sazia disprezza il miele.
Per c,i ,a fame anc,e l%amaro ! dolce.
-alomone

.ato a /ilano nel 101" laureatosi a 2ologna in 3ilosofia nel 1044"
docente di storia e filosofia a Cesena" 5nrico +alavotti ! 6ebmaster
del sito 666.,omolaicus.com il cui motto !
Umanesimo Laico e Socialismo Democratico.
Per contattarlo galarico7,omolaicus.com
-ue pubblicazioni# lulu.com)spotlig,t)galarico
Premessa
8uesto testo va considerato ad uso didattico" &uindi non spe-
cialistico" non solo perc,( privo di riferimenti bibliografici e sicura-
mente molto ripetitivo" ma anc,e perc,( ,a costantemente di mira
l%impostazione metodologica dei manuali scolastici di storia medie-
vale" i &uali sono sostanzialmente deficitari in almeno tre aspetti#
1. giudicano il /edioevo con gli occ,i del capitalismo" per
cui lo ritengono una formazione sociale arretrata" tant%! c,e preferi -
scono di gran lunga il basso all%alto /edioevo9
2. &uando parlano di 5uropa feudale" intendono prevalente-
mente &uella dell%area occidentale" avendo scarsa cognizione di &uel-
la bizantina" balcanica e slava :in riferimento all%ambito del cristia-
nesimo;9
3. generalmente non ,anno dubbi nel considerare di molto
superiore il cattolicesimo sia al protestantesimo c,e all%ortodossia.
1
<vviamente di &uesti tre aspetti" non essendo &uesto un testo
di =storia medievale= ma di =cristianesimo medievale=" l%ultimo sar$
&uello maggiormente trattato" e &uando verranno esaminati aspetti di
tipo pi> sociale e politico" verr$ sempre fatto in linea con l%argomen-
to in oggetto.
?a detto inoltre c,e &ui non ci si limita a fare considerazioni
di tipo storiografico o analisi di tipo storico" ma ci si azzarda anc,e a
dare elementi per una =filosofia della storia= relativamente agli ulti-
mi duemila anni di cristianesimo" il &uale certamente ! andato esten-
dendosi ben oltre i limiti geografici dell%5uropa. Pertanto non ci si ri-
sparmia nel metterlo a confronto con le idee laico-umanistic,e e so-
cialistic,e.
Il testo fa seguito a &uello gi$ pubblicato sul Cristianesimo
primitivo" per agganciarsi al &uale ! sufficiente fare un piccolo riferi-
mento al vescovo +elasio :102-0@;" cui" in un certo senso" si pu' far
risalire la prima teorizzazione del potere temporale pontificio.
Infatti" &uand%egli scrisse la Famuli uestrae pietatis all%impe-
1
-ui limiti dei manuali scolastici di storia si rimanda al volume gi$ pubbli-
cato# Zetesis. Dalle conoscenze e abilit alle competenze nella didattica
della storia" lulu.com)spotlig,t)galarico

ratore bizantino Anastasio I" dicendo c,e il potere sacro dei vescovi
era superiore a &uello temporale dei re" non lo fece certamente col
proposito di ribadire il valore della sacra diarchia :cio! l%e&uivalen-
za dei poteri;" ma con &uello di affermare il primato della c,iesa sul -
lo -tato e" in particolare" &uello della sede romana su tutte le altre
sedi ecclesiastic,e.
+elasio si servA della specifica competenza dei vescovi in
materia di fede :cui allora peraltro non erano estranei neppure i re-
sponsabili laici delle istituzioni" essendo tutti educati sin da piccoli
al cristianesimo;" per sostenere c,e l%imperatore" non avendo uguale
competenza" doveva considerarsi subordinato alla c,iesa" pur essen-
do egli costituito nella sua carica per =diritto divino=. 5 per =c,iesa=
+elasio non intendeva un =concilio ecumenico o universale=
2
" supre-
ma istanza della cristianit$" cui tutti dovevano attenersi" anc,e i ve-
scovi" ma semplicemente un vescovo particolare" &uello di Roma" la
cui sede era superiore alle altre proprio per la carica c,e il pontefice
ricopriva.
Ba c,iesa romana dun&ue - stando alla posizione di +elasio -
si sentiva tenuta a rispettare le leggi imperiali solo nella misura in
cui l%imperatore ammetteva la propria subordinazione alla volont$
2
Be parole =concilio= e =sinodo= sono state messe in maiuscolo soltanto
&uando si riferiscono a eventi specifici. Ba parola =dio= ! maiuscola soltan-
to &uando dal contesto si comprende c,e i protagonisti la usavano in riferi-
mento a un%entit$ non strettamente umana" per &uanto la teologia ortodossa
parli di =divinizzazione umana=# in tal caso la parola =dio= ! mantenuta mi-
nuscola. Ba parola =?erbo= ! sempre maiuscola" sia perc,( usata dai cristia-
ni in riferimento esplicito al Cristo" sia per distinguerla dalla parola comune
usata nella grammatica italiana. Anc,e la parola =Bogos= ! sempre maiu-
scola" sia perc,( usata dai cristiani in riferimento al Cristo" sia per distin-
guerla dalla generica parola del dizionario greco. Be parole =papa" vescovo"
metropolita" cardinale" ecc.=" ma anc,e =imperatore" re" ecc.= sono sempre
minuscole perc,( e&uivalenti. Anc,e la parola =c,iesa= ! sempre minusco-
la" per &uanto essa" in s( :non ovviamente nel contesto;" possa ingenerare
confusione tra il nome di un%istituzione e un generico edificio" mentre la pa-
rola =-tato= ! sempre maiuscola" non solo in omaggio alla sua importanza
rispetto a &ualun&ue c,iesa" ma anc,e per distinguerla c,iaramente dal par-
ticipio passato del verbo essere. ?iceversa la parola =impero= ! sempre mi-
nuscola" in &uanto la lingua italiana" a differenza di &uelle anglosassoni"
non sopporta molto l%uso delle parole maiuscole.
@
pontificia. Ba religione - &ui ! gi$ c,iarissimo - veniva usata come
uno strumento di tipo politico da parte dello stesso vescovo-papa.
Ba &uestione per +elasio non era di merito :nel senso c,e su
talune cose gli imperatori potevano anc,e essere contestati se mani-
festavano opinioni eterodosse o discutibili;" ma di metodo# &ualun&-
ue affermazione dell%imperatore ac&uistava un valore solo s%egli pre-
ventivamente riconosceva la propria obbedienza al pontefice.
3
.ella
concezione teologico-politica di +elasio non c%! :come invece in
&uella di tanti teologi bizantini; la convinzione c,e i due poteri
divini fossero e&uivalenti o paritetici.
In 5uropa occidentale si comincer$ a parlare di tale diarchia
solo a partire dall%epoca comunale" &uando impero e c,iesa romana
erano gi$ fortemente in crisi" e ne parleranno solo gli anticlericali
:p.es. /arsilio da Padova" <ccam" Cante Alig,ieriD;" convinti di
aver elaborato un principio innovativo.
-econdo +elasio l%imperatore non poteva assolutamente in-
tromettersi nelle &uestioni di fede" cio! doveva rinunciare a priori al
suo diritto di cittadino-credente :diremmo oggi; di esprimere pareri e
opinioni in campo religioso :lasciando poi la decisione ultima a un
concilio cattolico;. 5gli doveva svolgere unicamente la sua funzione
di longa manus della c,iesa.
C,iedendo ai credenti di obbedire all%imperatore solo in
&uanto fiduciario della c,iesa" +elasio poneva le basi dell%uso politi-
co dell%arma della scomunica.
.el 0 papa +regorio /agno" in una sua lettera" far$ c,ia-
ramente capire al basileus /aurizio c,e la c,iesa romana voleva co-
struire un%5uropa diversa da &uella bizantina e contrapposta a &uella
dei barbari" un%5uropa in cui il papato si ponesse come garante sia
dell%unit$ civile c,e di &uella religiosa.
1
3
In verit$ +elasio parla di obbedienza ai =vescovi=" ma poic,( gi$ vigeva la
teoria della superiorit$ di &uello romano" le conseguenze era poi facile tirar-
le.
1
B%argomento delle crociate baltic,e s%! preferito trattarlo" data la sua com-
plessit$" in un testo a parte.
4
Storia della chiesa
La cristologia sino allesicasmo
Premessa
Eutte le eresie cristiane sono la conseguenza di contraddizio-
ni irrisolte tra aspettative teoric,e e realizzazioni pratic,e. Il cristia-
nesimo aveva fallito la propria missione nel momento stesso in cui
era nato" poic,( si era posto subito in antitesi al messaggio rivoluzio-
nario del Cristo. Euttavia lo sc,iavismo dell%epoca del Cristo era tal-
mente forte c,e per un momento si sper' c,e la liberazione degli op-
pressi potesse venire anc,e da una religione.
In particolare il tradimento della c,iesa primitiva consisteva#
- nell%aver trasformato il messaggio laico-umanistico e rivo-
luzionario del Cristo in uno di tipo ecclesiastico" politicamente con-
servatore" e &uindi nell%aver ridotto lo scontro tra cristianesimo e im-
pero a uno scontro meramente culturale tra cristianesimo e paganesi -
mo :come fecero gli Apologisti;9
- nell%aver preteso di sostituirsi al paganesimo" diventando la
nuova religione di stato e negando cosA il principio di separazione tra
c,iesa e -tato" pur affermato dagli imperatori Costantino e Bicinio
nel 313 a /ilano# di &ui le persecuzioni di tutte le religioni pre-cri-
stiane e delle cosiddette =eresie=9
- nell%esser venuto meno :in occidente soprattutto; anc,e al-
l%aspetto pi> trasgressivo c,%esso aveva in &uanto =religione=# l%esca-
tologia" il profetismo" l%apocalittica" il distacco dalle cose terrene ecc.
Eutte le eresie sorte in ambito cristiano" ivi incluse" soprattutto" le
contestazioni di tipo monastico" eremitico ecc." nasceranno dalla
constatazione di &uesta sfasatura.
/a perc,( tutte le eresie cristologic,e :condannate dai primi
sette Concili ecumenici; fallirono il loro obiettivo e dovettero pie-
garsi alla superiorit$ della teologia ortodossaF I motivi sono due" uno
pratico" l%altro teorico.
8uello pratico sta nel fatto c,e tutte le eresie non esprimeva-
no sino in fondo le esigenze delle masse popolari" c,%erano esigenze
G
di liberazione dallo sfruttamento sociale" ma spesso riflettevano inte-
ressi di gruppi politici ed economici c,e si sentivano rivali nei con-
fronti dei poteri dominanti" dello -tato centralistico9 gruppi c,e ri -
vendicavano maggiore autonomia decisionale" e non per &uesto
maggiore democrazia in ambito locale" dove &uelle eresie erano ma-
turate. 5rano eresie eversive nei confronti dei poteri costituiti" ma
non erano eresie davvero rivoluzionarie" come lo era stato il movi-
mento nazareno ai tempi del Cristo. -otto &uesto aspetto forse l%ere-
sia pi> significativa ! stata &uella pauliciana-bogomila" c,e molta in-
fluenza ,a avuto sulla nascita dei movimenti pauperistici medievali.
Il motivo teorico del fallimento delle eresie cristologic,e sta
nel fatto c,e ognuna di esse dava per scontata la necessit$ di un af-
fronto religioso dei problemi sociali9 nessuna eresia ,a mai messo in
discussione l%esistenza di dio o il lato per cosA dire =sovrumano= nel-
l%esistenza del Cristo" cosA come risulta nei vangeli. .essuna eresia !
mai stata laico-umanistica sino in fondo.
Accettando il presupposto religioso della fede" frutto a sua
volta di un affronto delle contraddizioni sociali condizionato da inte-
ressi di classe" tutte le eresie non sono riuscite a competere con l%i -
deologia dominante.
Addend!m" Il #ogomilismo
:fonte# 666.eresie.it;
Il bogomilismo" la pi> importante eresia della fine del I mil-
lennio" nac&ue verso il 030 in 2ulgaria. 5sso deriv' da influenze
dualiste" portate nel IH secolo dai missionari pauliciani armeni stan-
ziati su ordine dell%imperatore bizantino Costantino ? Copronimo
:41G-44;" sin dal 41" nella zona cuscinetto della Eracia" tra l%impe-
ro bizantino e il territorio dei bulgari. Ai pauliciani" probabilmente"
si unirono i manic,ei" sempre pi> perseguitati dai bizantini# essi" per
sopravvivere" si erano portati oltre i confini dell%impero :verso il
EurImenistan e la Cina ad est e" ad ovest" verso la penisola balcani-
ca;. 8uest%influenza manic,ea fece sA c,e nel /edioevo i bogomili e
i successivi catari fossero genericamente denominati" per l%appunto"
=manic,ei= dai loro avversari.
-i fa tradizionalmente risalire la fondazione della setta a un
prete" o pope" di nome 2ogomil" la cui etimologia ! la stessa del
0
nome greco Eeofilo" vale a dire =amato da Cio=. Ci lui si fece men-
zione in alcuni documenti" tra cui un lavoro del vescovo Cosma" ri-
salenti al regno di Pietro" zar dei 2ulgari :024-0@0;. 5 perfino &ue-
st%ultimo monarca lasci' una personale testimonianza scritta sul na-
scente movimento in due sue lettere indirizzate" intorno al 010" al
Patriarca di Costantinopoli" Eeofilatto" con relativa risposta del pre-
lato" il &uale definA il bogomilismo come un%eresia neomanic,ea. .el
1011" la 2ulgaria occidentale fu invasa dalle truppe bizantine del-
l%imperatore 2asilio II 2ulgaroctono :04@-102;" ma" cosA facendo" il
bogomilismo pot( diffondersi anc,e all%interno dell%impero.
Al 111G risale l%incauta predicazione di 2asilio" capo dei bo-
gomili" c,e" invitato a esporre le sue idee davanti all%imperatore
Alessio I Comneno :10G1-111G;" disse liberamente ci' c,e pensava.
-fortunatamente per lui" nascosti da una tenda" gli scrivani di corte
trascrissero ogni sua parola" analizzata successivamente dai teologi e
&uesti convinsero facilmente l%imperatore a far imprigionare 2asilio.
B%imperatore" esperto teologo lui stesso" fece varie visite a 2asilio in
prigione per convincerlo ad abiurare" ma" avendo solo ricevuto dei
dinieg,i" lo fece condannare al rogo. Il tutto venne descritto nell% A-
lessiade" scritta dalla figlia dell%imperatore" Anna Comnena" e nella
Panoplia dogmatica" redatta dal monaco 5utimio Jigabeno" c,e
c,iam' i bogomili sprezzantemente =fundagagiti= o =fundaiti=" cio!
vagabondi.
Curante il regno del nipote di Alessio" /anuele I Comneno
:1113-11G0;" il bogomilismo si diffuse nell%impero" tant%! c,e anc,e
lo stesso Patriarca di Costantinopoli" Cosma Attico" fu destituito nel
1114 a causa di una =pericolosa= amicizia con il =perfetto= bogomi-
lo" .ifone. In &uesto periodo iniziarono" da parte dei bizantini" le
persecuzioni" c,e durarini fino al 1201" &uando gli effetti devastanti
sullo -tato bizantino provocati dalla I? crociata permisero un allen-
tamento della repressione dei bogomili.
Ci fu" nel frattempo" una vasta diffusione del bogomilismo
nel secondo regno bulgaro" resosi indipendente nel 11G. 8ui" no-
nostante lo zar 2oris :1204-121G; avesse convocato un Concilio a
Earnovo nel 1211 per condannare il bogomilismo" il successivo zar"
Ivan Asen II :121G-1211; tratt' con tolleranza il movimento. .el
frattempo" la c,iesa bogomila si era scissa in cin&ue c,iese locali"
denominate c,iesa di 2ulgaria :detta ordo Bulgariae;" c,iesa di Ro-
10
mania" c,iesa di /elinguia :in /acedonia;" c,iesa di Calmazia e
c,iesa di Cragovitza :in 2osnia;" l%unica" &uest%ultima" c,e propa-
gandava un dualismo radicale" non moderato" come le altre &uattro" e
c,e forse risentiva di una forte influenza pauliciana. In 2osnia il bo-
gomilismo tocc' il massimo livello di diffusione e fu perfino accet-
tato nel 1100 come religione di stato sotto il ban Kulin :11G0-1211;.
I cattolici della zona" facendo base dai possedimenti veneziani in
Calmazia" tentarono addirittura una crociata per abbattere lo stato
bogomilo della 2osnia" ma furono respinti.
.on altrettanta fortuna ebbero i bogomili in -erbia" perse-
guitati dal principe -tefano .emanLa :11@G-110@;" n( in Mng,eria"
dove furono sterminati nel 1200 per ordine del re Imre :110@-1201;"
su sollecitazione di papa Innocenzo III :110G-121@;. /a" come gi$
detto" fu la 2osnia la nazione pi> favorevole per il bogomilismo# era
originario di Cragovitza &uel vescovo" .iceta" responsabile" secondo
alcuni" addirittura dell%introduzione del catarismo in Italia settentrio-
nale e in 3rancia meridionale o" pi> probabilmente" dell%evoluzione
in senso assolutista della stessa eresia catara. Infine" con l%invasione
dei Eurc,i" rispettivamente nel 130@ della 2ulgaria e nel 11@3 della
2osnia" il bogomilismo si estinse come setta nelle zone balcanic,e e
venne riassorbito dall%Islam.
Per i bogomili il /ale" rappresentato dalla materia" era il ne-
mico da combattere e &uindi i pi> osservanti rifiutavano i rapporti
sessuali e il matrimonio" erano vegetariani e non bevevano il vino.
Infatti" oltre al celibato" essi si astenevano dal consumare &ualsiasi
cosa avesse avuto origine da un atto sessuale" come carne" formag-
gio" uova. Inoltre odiavano la croce" simbolo dell%omicidio apparente
di Cristo ed erano iconoclasti verso tutte le immagini sacre. Ritene-
vano inutili i sacramenti" eccetto il Consolament" il battesimo spiri-
tuale" c,e poteva essere dato una sola volta nella vita" e rifiutavano
le festivit$ ecclesiastic,e e la maggior parte delle preg,iere" escluso
il Padre .ostro" l%unico da loro accettato e recitato ben otto volte al
giorno.
Come i manic,ei" e successivamente i catari" anc,e i bogo-
mili avevano un%organizzazione sociale basata sui =perfetti=" c,e se-
guivano con estrema coerenza i dogmi della setta ed erano impegnati
nell%attivit$ missionaria.
Rinnegavano infine tutto l%Antico Eestamento e tutti gli studi
11
di Patristica" concentrandosi solo sul .uovo Eestamento :con parti-
colare riferimento all%Apocalisse;" al &uale ovviamente fu data un%in-
terpretazione allegorica d%ispirazione docetista. -vilupparono" inve-
ce" una ricca produzione apocrifa" di cui si possono citare l% Interro-
gatio Iohannis :e domande di !iovanni evangelista;" il "angelo di
#icodemo e il suo derivato" il egno della Croce" e la "isione di Isa-
ia. -oprattutto il primo testo ! stato considerato la base dottrinale
della setta" ma anc,e del catarismo# fu portato dalla 2ulgaria in Italia
da .azario" vescovo cataro di Concorrezzo" e divenne il secretum
:libro segreto; degli albigesi.
Prima del Concilio di Nicea del $%&
Ba cristologia si pone al centro delle riflessioni dei Padri del-
la c,iesa fra il I? e il ?II secolo. Prima di allora dominava la visione
soteriologica dell%esistenza cristiana e vi erano poc,e speculazioni
teologic,e.
+i$ nel II secolo la gnosi :rinvenibile anc,e nel I? vangelo;
aveva invaso rapidamente il mondo. Ba conoscenza esoterica degli
iniziati insegnava c,e solamente lo spirito ! positivo e c,e la mate-
ria" la carne" ! negativa.
5videntemente" da &uesto punto di vista" l%incarnazione del
Cristo non era accettabile. Il Cristo - dicevano i doceti - non ! uomo
c,e all%apparenza" ! demiurgo celeste" una sorta di emanazione eoni-
ca$ e &uindi non sarebbe potuto nascere da /aria" n( morire e nep-
pure resuscitare" e nell%eucarestia certamente non vi ! il suo corpo.
Ignazio di Antioc,ia e Ireneo di Bione reagirono a &ueste
prime eresie affermando c,e l%incarnazione condiziona la ricapitola-
zione dell%umanit$ universale in Cristo" c,e viene deificata in lui.
Cristo" pertanto" ! =figlio di Cio= e" al tempo stesso" =figlio dell%uo-
mo=. Per contro Paolo di -amosata obiett' c,e Cristo non era Cio
ma un semplice uomo =adottato= da Cio# di &ui la dottrina dell%a-
dozionismo$ condannata dal Concilio di Antioc,ia nel 2@G.
B%arianesimo si situa in &uesta scia" forzando alcune inter-
pretazioni della scuola di Antioc,ia.

Ba rivelazione ebraica del -inai

Ba scuola teologica di Antioc,ia di -iria aveva una tradizione antic,issi-


ma" prima ebraica" poi cristiana :fu &ui peraltro c,e i cristiani assunsero il
loro nome;. 5bbe prestissimo una posizione preminente" riconosciuta uffi-
12
appariva sufficiente e il cosiddetto =miracolo dell%incarnazione= an-
dava considerato superfluo" perfino assurdo# era pi> ragionevole ve-
dere nel Cristo un grande profeta e maestro ineguagliabile di vita
morale.
Ario" prete di Alessandria" ma formatosi ad Antioc,ia" affer-
mava c,e Cio ! innascibile" &uindi radicalmente trascendente rispet-
to a tutto &uello c,e nasce e appare. Eale trascendenza presuppone
un sistema di mediatori fra il creatore e la creatura. Al vertice dei
mediatori si trova il Bogos" strumento della creazione" c,e precede i
secoli ma non pu' esistere dall%eternit$. N =figlio= secondo la grazia"
non secondo l%essenza. -ebbene perfetto" il figlio resta =creatura divi-
na=" al pari dell%uomo" e come tale ! mutevole. N senza peccato" ma
la sua innocenza ! dovuta alla potenza della sua volont$ e forza mo-
rale. Il padre ,a previsto &ueste &ualit$ eccezionali e lo ,a incaricato
della sua missione tra gli esseri umani.
B%insufficienza della teologia del Bogos" anteriore a .icea"
favoriva in &ualc,e modo l%eresia subordinazionista :&ual era l%aria-
na;" ovvero &uella perdita parziale di dignit$ del dio-figlio nei con-
fronti del dio-padre. All%arianesimo si opporranno i Padri Cappadoci
cialmente nei concili di Costantinopoli :3G1; e di 5feso :131;. .el II sec. si
afferm' la figura del grande vescovo martire" s. Ignazio9 nel III &uelle del
vescovo eretico Paolo di -amosata e di un altro martire" Buciano :m. 312;"
tra i cui discepoli vi furono Ario ed 5usebio di .icomedia. Ba scuola :in-
fluenzata dall%aristotelismo; aveva un%esegesi basata sul senso letterale"
grammaticale e storico delle -critture e si opponeva alle tendenze allegoriz-
zanti della scuola teologica di Alessandria d%5gitto :influenzata dal platoni-
smo;. 5ssa mise in rilievo" di fronte allOarianesimo e allOapollinarismo" la
distinzione tra le persone della Erinit$ e lOintegrit$ della natura umana di
+es> Cristo" pur senza giungere a una spiegazione soddisfacente dellOunio-
ne ipostatica delle nature. In genere si sostiene c,e mentre Alessandria ve-
deva il Cristo a partire dalla sua dimensione divina e" attraverso lOincarna-
zione" arrivava alla sua umanit$ :+es> ! il Cio incarnato;" Antioc,ia invece
faceva il percorso inverso# lo interpretava a partire dalla sua umanit$ e" at-
traverso la risurrezione" arrivava alla sua divinit$ :+es> ! lOuomo divinizza-
to;. I suoi principali esponenti furono Ciodoro di Earso" il vero fondatore
della scuola" e i suoi discepoli# +iovanni Crisostomo e Eeodoro di /opsue-
stia" da cui dipesero Eeodoreto e .estorio. Ad Antioc,ia si rafforzarono i
monofisiti giacobiti :anticalcedoniani;" mentre gli ortodossi vennero c,ia-
mati melc,iti.
13
e Atanasio il +rande di Alessandria" con la loro teoria della consu-
stanzialit" la sola c,e" secondo loro" permetteva la dei%icazione
umana in virt> della divinizzazione del %iglio.
Era +regorio .azianzeno" c,e pone l%accento sulla pienezza
dell%umanit$ in Cristo" aprendo cosA la strada alla formula dell% unit
ipostatica" e +regorio .isseno" c,e parla di due nature in Cristo in
una sola persona" si pone sempre pi> forte l%esigenza soteriologica di
affermare c,e la guarigione dell%uomo va vista pi> come rigenerazio-
ne integrale c,e come semplice remissione dei peccati. Pi> c,e esse-
re anzitutto giustificato e perdonato" l%uomo ,a bisogno di essere dei-
%icato. 5 &ui era evidente c,e i Padri si rifacevano alle esperienze
monastic,e allora dominanti" vissute spesso in antitesi all%ufficialit$
ecclesiastica di corte.
Il I Concilio di .icea" nel 32" condanna le teorie ariane in
nome della consustanzialit$ di Cio-padre e Cio-figlio. Con ci' la di-
vinit$ del ?erbo ! ben definita" ma il fatto c,e al tempo stesso il Cri-
sto sia vero dio e vero uomo resta avvolto nel mistero. Infatti" dopo
aver applicato la terminologia trinitaria al dogma cristologico" biso-
gnava poi sviluppare la cristologia come un tema essenzialmente an-
tropologico" specificando l%integrit$ della natura umana del Cristo. In
altre parole" come si uniscono in lui le due natureF 5 &ual ! il loro
contenuto specificoF
A &uesti interrogativi provano a rispondere 5udossio" vesco-
vo di Antioc,ia e Buciano di Alessandria" i &uali affermano di accet-
tare sA il dogma del ?erbo incarnato" ma non nel senso di =?erbo fat -
to uomo=" poic,( =incarnato= vuol semplicemente dire c,e ,a preso
la carne" non l%anima. 8uindi la natura umana del Cristo non ! intera
o integra# l%anima ! stata sostituita dalla sua natura divina.
Per Apollinare di Baodicea la coesistenza dei due soggetti
perfetti - umano e divino - dividerebbe il figlio in due figli" e due
realt$ complete non possono costituire un unico essere. -e la divinit$
! immutabile per definizione" ad essere modificati sono gli elementi
costitutivi dell%umanit$ del figlio. Apollinare ammette in Cristo un%a-
nima sensibile" ma nega &uella intelligibile :lo spirito;" c,e ! stato
semplicemente sostituito dal Bogos divino.
Apollinare presenta la sua formula dell%=unica natura=" c,e
pone le basi del futuro mono%isismo" come una conseguenza del fatto
c,e la libert$ di Adamo rendeva la caduta del peccato d%origine una
11
necessit$ naturale# Adamo non poteva non peccare. 5cco perc,( non
c%! posto per il carattere libero dell%obbedienza del figlio divino al
padre.
Il Cristo non ! sostanzialmente =uomo=" ! =come= uomo - di-
ceva Apollinare rifacendosi al passo paolino# =diventando simile agli
uomini" riconosciuto come uomoD= :3il 2"@-G;. /a =simile= in Pao-
lo indicava solamente l%assenza del peccato. B%eresia di Apollinare
verr$ condannata nel Concilio di Roma del 3G0 e del II Concilio ecu-
menico di Costantinopoli del 3G1.
Addend!m" Larianesimo ' stato !na (orma di ateismo)
-e l%arianesimo fosse arrivato a dire c,e l%unico dio possibile
! +es> Cristo e c,e gli unici suoi figli sono gli esseri umani" avrebbe
potuto offrire una definizione di ateismo di molto superiore a &uella
c,e diede dicendo c,e" siccome il Cristo era stato =generato da Cio="
non poteva avere l%attributo dell%eternit$. <ggi &uesta motivazione
ateistica in un certo senso ! puerile" proprio perc,( non nega la real-
t$ di un dio =preumano= o =sovrumano=" ma anzi la riafferma come
nelle religioni pi> antic,e.
Il presbitero Ario non accettava l%idea di un dio c,e diventa
uomo# aveva una concezione astratta o idealistica di dio" come di un
ente purissimo" c,e non si pu' contaminare con le bassezze umane.
.on diceva nulla di pi> di &uanto dicevano" al tempo dell%apostolo
Paolo" gli ebrei c,e" pur essendo divenuti cristiani" volevano restare
in parte ebrei" e cio! c,e Cio ! &ualcosa di =totalmente altro= dall%uo-
mo :c,e per natura ! limitato" anzi peccatore;.
Ario era ateo nei confronti dell%identit$ divinit$ c,e i cristia-
ni attribuivano al Cristo" ma era assolutamente clericale nei confronti
di dio. Rifiutava in un certo senso il fatto c,e il cristianesimo :con la
nota teoria dell%incarnazione; fosse una forma di =materialismo= nei
confronti del vecc,io ebraismo. /a non metteva certo in discussione
c,%esistesse una realt$ trascendente a &uella umana.
-e Ario si fosse limitato a sostenere c,e il Cristo" c,e sicura-
mente era stato uomo" presumibilmente" a causa della tomba vuota"
avrebbe anc,e potuto essere considerato &ualcosa di pi>" ovviamente
non fino al punto di dover ammettere la necessit$ di una realt$ divina
c,e all%uomo risulti del tutto estranea :escludendo cio! l%altra tesi"
1
&uella della resurrezione" c,e non pu' assolutamente essere accettata
come un%evidenza;" allora forse l%arianesimo avrebbe potuto essere
un riferimento per l%ateismo moderno.
?iceversa l%arianesimo sembra essere stato una forma di
ebraismo cristianizzato o di cristianesimo ebraicizzato :un po% come
accadde" alcuni secoli dopo" &uando si volle imporre l%iconoclastia;.
-i voleva far passare l%idea di monoteismo assoluto" univoco" unila-
terale" senza considerare c,e i tempi in direzione dell%ateismo pone-
vano altre esigenze :nel cristianesimo dio" in &ualc,e modo" veniva a
coincidere con un uomo" per &uanto nei limiti della religione" c,e
non pu' mai fare a meno di un dio assoluto;.
Il Cristo" dall%arianesimo" veniva soltanto ridotto a semplice
=creatura divina=" a semplice profeta veterotestamentario" magari
l%ultimo o il maggiore" con elementi divini c,e al massimo potevano
essere interpretati simbolicamente :come &uando nei vangeli si dice-
va c,e anc,e il 2attista =veniva da Cio=;. /a in &uesta maniera si
restava prigionieri di una concezione superata della divinit$" intesa
come &ualcosa d%inattingibile o d%inafferrabile" alla maniera ebraica
:poi ereditata dall%islam" ma anc,e da tutta la teologia apofatica;.
<ggi siamo arrivati a credere in due cose# anzitutto c,e non
esiste alcun dio c,e non sia anc,e umano" secondariamente c,e +es>
Cristo non ,a mai dimostrato" in vita" di possedere una natura divina.
8uel c,e la -indone evidenzia non ! una =dimostrazione=.
Mn%esperienza =diversamente umana= non appartiene alla di-
mensione =terrena=. Mna &ualun&ue affermazione a favore della divi-
nit$" espressa nella dimensione spazio-temporale del nostro pianeta"
va considerata come una forma di misticismo e &uindi va bandAta da
&ualun&ue argomentazione razionale. B%esperienza della tomba vuota
,a semplicemente dimostrato c,e se esiste &ualcosa di pi>" &ualcosa
c,e va =oltre= la nostra dimensione terrena" essa non pu' riguardare
la nostra vivibilit$ terrena. 8uindi il discorso ! c,iuso.
C%altra parte l%arianesimo" per giungere a posizioni ateistic,e"
avrebbe dovuto uscire dalla c,iesa" cio! uscire anzitutto da &uel po-
stulato indimostrabile" accettato come un dogma" secondo cui =dio
esiste=. 8uesto postulato ! falso proprio perc,( storicamente non
pu' essere dimostrato. Cire c,e Cristo ! =risorto= e c,e &uindi !
=dio= significa dare un%interpretazione soggettiva" arbitraria" della
tomba vuota" proprio perc,( il Cristo =risorto= nessuno l%,a mai visto
1@
e tutto &uello c,e" su &uesto aspetto" raccontano i vangeli ! conside-
rato dall%esegesi laica c,iaramente falso.
Ci fronte alla tomba vuota non si pu' dare alcuna interpreta-
zione# si pu' al massimo fare una constatazione" nel senso c,e dal
sepolcro il Cristo ! stranamente scomparso" in &uanto il suo corpo
non ! pi> stato trovato. C,iun&ue aggiunga anc,e la pi> piccola con-
siderazione a tale giudizio di fatto" inevitabilmente" c,e lo voglia o
no" mente. 8ualun&ue affermazione circa la presunta =divinit$= del
Cristo resta storicamente indimostrabile e &uindi ! razionalmente
falsa. Eutti i tentativi fatti per spiegare &uella scomparsa" anc,e
prendendo in esame la -indone" non ,anno portato da nessuna parte.
.oi dovremmo semplicemente limitarci a dire c,e esiste una
trasformazione perenne della materia" c,e di tutta la materia dell%uni -
verso conosciamo solo una piccola parte" c,e i concetti di tempo e
spazio" di massa e di energia" nell%universo" possono essere molto di-
versi dai nostri attuali" e cosA via. .on possiamo fare ipotesi scienti -
fic,e c,e sconfinano nella teologia" perc,( arriveremmo a essere ri-
dicoli" a non poter dimostrare nulla" a contraddirci continuamente
con le nostre premesse" come fece Kant nel passaggio dalla Critica
della ragion pura a &uella della &agion pratica.
Mn%ultima cosa da dire sull%arianesimo. Il fatto c,%esso venis-
se accettato abbastanza favorevolmente dalle popolazioni germani-
c,e c,e poi entrarono nell%impero romano" ! la riprova c,e forse esso
si avvicinava maggiormente a &uelle forme pi> antic,e di religiosit$"
in cui al massimo si era disposti ad attribuire delle &ualit$ divine
:immortalit$" onnipotenza" onniscienza ecc.; a un ente c,e di umano
non aveva &uasi nulla. .on a caso le popolazioni germanic,e o di re-
ligione ariana non potevano tollerare c,e la c,iesa avesse lo stesso
potere del sovrano o c,e potesse competere con lui nella gestione
della cosa pubblica.
La sc!ola di Antiochia
Per la scuola di Antioc,ia" c,e difendeva la dignit$ di ogni
asceta nella sua vittoriosa lotta contro il male e il peccato" l%eresia di
Apollinare era inaccettabile proprio l$ dove negava l%integrit$ dell%u-
manit$ del Cristo.
Ciodoro di Earso e Eeodoro di /opsuestia" servendosi della
14
terminologia di Aristotele" affermavano c,e se il Cristo unisce in s(
le due nature concrete" unisce per forza le due persone in una sola
ipostasi di unione. 5ssi tuttavia non erano ancora in grado di precisa-
re il modo dell%unione delle due nature e usavano termini ambigui
c,e facevano pensare a una sorta di giustapposizione. Il termine pi>
usato era s'napheia" c,e vuol dire legame" congiunzione" concorso...
Mn termine troppo impreciso per definire lo scambio delle propriet$
delle due nature :communicatio idiomatum;.
Ci &ui l%impossibilit$ di credere nella generazione di dio at-
traverso la ?ergine :theoto(os;. Infatti secondo Eeodoro la ?ergine !
anthropoto(os" madre dell%uomo secondo la natura" ed ! theoto(os
:madre di Cio; solo in un senso puramente metaforico# dio abitava
l%uomo c,e /aria aveva partorito. B%infinito divino entra in comu-
nione col finito umano secondo la benevolenza divina :eudo()a;" c,e
! morale non ontoteologica.
.estorio" discepolo di Eeodoro" prosegue su &uesta strada
traendone conseguenze radicali. Cistinguendo le due nature del Cri-
sto fino al punto di separarle nettamente :duo%isismo;" egli le riuniva
poi in c,iave moralistica" secondo un accordo libero" deciso di volta
in volta" della volont$ o dell%azione tra le nature delle due persone
del Cristo# non esisteva" nella teologia nestoriana" una ontologica
unione ipostatica delle due nature. Impensabile &uindi considerare
theoto(os la ?ergine" c,e non era una divinit$ e c,e non poteva certo
annullare l%umanit$ del Cristo# al massimo era christoto(os" cio! ma-
dre di Cristo in cui Cio abita.
Anc,e la teologia di Cirillo c,e gli si oppone soffre di una
mancanza di precisione. 5gli spiega l%unione delle nature mediante
l%analogia con l%unit$ del corpo e dell%anima" c,e forma un solo esser-
e umano" sicc,( Cristo ,a una sola persona :ipostasi; e come stiano
insieme le due nature ! impossibile saperlo.
B%unica cosa c,e possiamo accettare" dice Cirillo" ! c,e
&uanto si riferisce alla natura umana del Cristo non pu' essere in
contraddizione con la sua natura divina# p.es. se non ,a senso soste-
nere c,e il Cristo sulla croce abbia sofferto in &uanto dio" c,e ! im-
mutabile e impassibile" ,a per' senso sostenere c,e ,a sofferto come
?erbo incarnato e &uindi anc,e indirettamente come dio" essendo
unite le due nature. 5 se possono riferirsi alla persona divina di Cri-
sto tutte le propriet$ della sua natura umana" al punto di poter dire
1G
c,e dio nasce" patisce e muore" allora si pu' in un certo senso dire
c,e /aria ! =madre di Cio=. Posta dun&ue una certa preminenza del-
la natura divina del Cristo su &uella umana" per analogia si pu' far
risalire a &uella divina le caratteristic,e di &uella umana.
Il Concilio di Calcedonia *+&,-
A Calcedonia confluiscono due posizioni opposte# &uelle di
Alessandria e &uella di Antioc,ia" c,e alla domanda# in &uale manie-
ra dio ! divenuto uomo" rispondono" la prima# con la dissoluzione
dell%umano nel divino9 la seconda# attraverso un accordo libero e
morale di due soggetti.
Il dogma di Calcedonia presume di superare entrambe le
tesi# =+es> Cristo completo &uanto a divinit$ e completo &uanto a
umanit$" vero Cio e vero uomo" ! un solo e medesimo CristoD in
due nature" senza mescolanza" senza trasformazione" senza divisio-
ne" senza separazione" poic,( l%unione non ,a soppresso la diversit$
delle nature9 ciascuna ,a conservato il suo modo proprio di essere e
si ! incontrata con l%altra in un%unica persona e ipostasi. 5gli non !
diviso o separato in due persone" ma ! un unico e medesimo 3iglio"
unigenito" Cio" ?erbo e signore +es> CristoD=.
-i evita &uindi la concezione dei due soggetti. Be &uattro de-
finizioni del dogma sono formulate in modo apo%atico" negativamen-
te" per esprimere la realt$ del mistero. =-enza mescolanza= fa evitare
la scomparsa dell%umano nel divino9 =senza cambiamento= respinge
la non-pienezza della natura umana9 =senza divisione= condanna la
semplice giustapposizione delle due nature9 =senza separazione= ri-
fiuta l%idea c,e le nature fossero separate prima dell%incarnazione e
unite dopo.
Ba formula e&uivoca dell%unione della persona =da due natu-
re= viene sostituita con &uella =in due nature=" ponendo cosA mag-
giormente l%accento sull%unit$ della persona e sull%integrit$ delle pro-
priet$ di ciascuna natura. B%umanit$ del Cristo include l%essenza uni-
versale e comune a tutti gli uomini.
/a il dogma di Calcedonia non ,a risposto a tutti gli interro-
gativi# infatti se ora ! c,iaro come il ?erbo diventa ontologicamente
ipostasi della natura umana" come pu' ora &uesta contenere l%ipostasi
divina salvaguardando se stessaF Per poter rispondere a &uesta do-
10
manda si dovr$ attendere l%esicasmo e la teologia palamitica. .el
frattempo si sarebbero dovute affrontare le eresie anticalcedoniane.
Il con(litto monotelita
-econdo il patriarca -ergio :@10-3G; il Cristo faceva conver-
gere" nelle sue azioni" il divino e l%umano in una sola energia teandri-
ca" la cui sorgente non ! nelle nature ma nell%ipostasi. B%umano resta
subordinato in tutto al divino. .on c%! in Cristo possibilit$ di una li-
bert$ umana c,e neg,i la sua libert$ divina. .on c%! in lui tensione
interna" un%opposizione possibile di due volont$. I monoteliti ammet-
tevano &uindi una sola volont$ :&uella divina; e rifiutavano le due
azioni secondo le due nature" per timore di sdoppiare l%unica ipostasi.
Cecisivo contro tale eresia ! il contributo di /assimo il
Confessore :G0-@@2;" c,e precisa c,e la volont$ ! uno degli ele-
menti costitutivi della ragionevolezza e della libert$ della natura
umana" ed ! per &uesto c,e c%! unione libera delle due volont$ in Cri-
sto. 5 poic,( l%incarnazione :umanizzazione di dio; ,a come fine la
deificazione dell%uomo" un processo analogo avviene nell%essere
umano. Ba caduta ,a sviato la volont$ umana da dio" trasformando la
libert positiva" vissuta nel bene" in semplice libero arbitrio" c,e
tende in genere al male" ma l%incarnazione la restaura nella sua pie-
nezza" in &uanto la libert$ ! piena &uando non conosce esitazioni
verso il bene. Ba volont$ libera ! un%attivit$ c,e produce le sue ragio-
ni" invece di subirle.
8uindi" dopo aver affermato c,e le due nature sono unite
senza confusione e senza separazione" ora si precisa :?I Concilio
ecumenico del @G0; c,e la natura umana ! libera &uando segue libe-
ramente &uella divina. 5 nel ?II Concilio :4G4; si aggiunger$ c,e
l%umanit$ di Cristo ! l%icona perfetta della sua divinit$.
Gregorio Palamas *,%./0,$&.-
-imeone il .uovo Eeologo :m. 1022; aveva detto c,e se Cio
! duplice per natura e unico per ipostasi" anc,e l%uomo ! duplice#
uomo per natura e dio per grazia.
Paradossalmente &uanto pi> si avvicinava la fine dell%impero
bizantino" tanto pi> si formulavano idee teologic,e particolarmente
20
esigenti" c,e &uasi venivano a considerare l%uomo una sorta di divi-
nit$ in fieri" bisognosa soltanto di svilupparsi in maniera conseguen-
te" secondo la propria natura.
Il vertice della riflessione teologica ortodossa ! rappresenta-
to dall%esicasmo di +regorio Palamas" il &uale arriva ad affermare
c,e anc,e il corpo ! sensibile allo spirituale in virt> dell%incarnazio-
ne. Ba fede ! una =visione del cuore=" una =sensazione del divino="
c,e va oltre la volont$ e l%intelligenza.
B%oggetto della contemplazione ! la luce increata di Cio#
=colui c,e partecipa all%energia divina diventa lui stesso" in &ualc,e
modo" luce=. Palamas propone di vedere nella luce divina un%energia
distinta ma non separabile dall%essenza della divinit$. B%uomo parte-
cipa all%energia" non all%essenza" poic,( Cio resta inconoscibile.
B%uomo deificato deve ammettere l%inafferrabilit$ di c,i lo rende tale.
5 come tale ,a il compito di trasfigurare le cose attraverso il suo cor-
po.
Improvvisamente con +regorio Palamas si aprivano porte
impensabili fino a &uel momento e c,e lui stesso non avrebbe mai
immaginato# &uelle dell%umanesimo laico" c,e mentre sul piano reli-
gioso ! ateo" sul piano pratico ! materialistico" in &uanto affida uni-
camente all%uomo il compito di diventare umano.
Ba teologia ortodossa non poteva certo arrivare ad ammette-
re c,e non esiste alcun dio" ma era arrivata a capire c,e l%uomo ,a la
possibilit$ di dimostrare una propria divinizzazione" seppure ci' non
possa avvenire in maniera totalmente autonoma" in &uanto il concet-
to di =grazia= non poteva essere escluso.
In tal senso andrebbero rilette tutte le controversie cristologi-
c,e c,e caratterizzarono i primi sette Concili ecumenici. I teologi si
sono lanciati molte scomunic,e su una &uestione da un lato irrisolvi-
bile e dall%altro relativamente banale. .el senso c,e se Cristo era di
natura cosiddetta =divina=" mai una volta lo ,a dato a vedere nella
sua attivit$" neppure scomparendo dal sepolcro in cui venne deposto"
poic,( il concetto di =resurrezione= ! solo un%interpretazione sogget-
tiva" a sfondo mistico" di una tomba vuota c,e conteneva un cadave-
re c,e nessuno ,a pi> rivisto vivo. In ogni caso non ! da escludere
c,e la natura umana" essendo cosA diversa da tutti gli altri esseri vi-
venti" non contenga elementi di natura =divina=" ammesso c,e di
&uesto termine si possa dare un%interpretazione non ambigua.
21
Lesicasmo e la contro1ersia 2alamitica
B%esicasmo ! un movimento monastico cristiano le cui origi-
ni risalgono ai Padri del deserto :residenti in 5gitto" /esopotamia"
-iria" Palestina...;" c,e nel III-I? secolo iniziarono da un lato a ripa-
rarsi in luog,i impervi e remoti" secondo le forme dell% anacoretismo
:singoli asceti o eremiti; o del cenobitismo :asceti associati in comu-
nit$;" dalle ondate devastatrici delle popolazioni cosiddette =barbari-
c,e=9 e dall%altro a protestare contro la c,iesa costantiniana e soprat-
tutto teodosiana# la c,iesa protetta e spesso strumentalizzata dal po-
tere politico imperiale.
Mno dei primi e pi> famoso monaco ! l%egiziano Antonio
:21-3@;. Ba prima regola di vita cenobitica" scritta da Pacomio" di-
scepolo di Antonio" ! del 320. Il primo vero ordine monastico !
&uello di 2asilio :330-340;" alla cui regola pi> tardi in occidente si
ispirer$ la regola di 2enedetto :1G0-14;.
Be disposizioni basiliane" applicate variamente nei monaste-
ri" furono precisate nei particolari da Eeodoro -tudita :40-G2@; per
il monastero di -tudion a Costantinopoli. .el H sec. Atanasio" nella
sua fondazione detta =+rande Bavra=" sull%At,os" imit' da vicino la
regola di Eeodoro" non sopprimendo tuttavia la forma eremitica e il
tipo di lavra c,e gi$ esisteva sulla -anta /ontagna.
Ba c,iesa istituzionale cerc' di tenere sotto controllo il feno-
meno" subordinando i monaci ai vescovi locali" rurali o urbani" e in-
vitandoli a non considerare le pratic,e ascetic,e individuali come un
modo per ac&uisire la salvezza personale" c,e doveva continuare a
essere considerata =un dono della grazia divina=.
A &ueste condizioni i monaci si lasciarono fare" potendo cosA
continuare a vivere le loro esperienze lontani dal =mondo=. Il deserto
del -inai veniva concepito come luogo privilegiato per controllare le
=passioni=" gli =istinti primordiali= e soprattutto per stare lontani dal-
le =tentazioni= di una c,iesa compromessa col potere.
Contraddicendo la prassi della primitiva comunit$ cristiana e
ricollegandosi direttamente all%esperienza ebraica della comunit$ di
8Pmran" ai gruppi del culto ellenizzato di -erapide" ai pitagorici del-
la /agna +recia" il monac,esimo veniva concepito come una forma
22
di vita permanente" anc,e se poi col tempo subA forti mutazioni
:p.es. si afferm' la tendenza ad accettare lasciti e donazioni e a re-
clutare proprio dai monasteri le persone c,e dovevano ricoprire cari-
c,e ecclesiastic,e di prestigio;.
I monaci del I? secolo erano convinti di poter anticipare" col
loro stile di vita isolato" la condizione interiore della beatitudine
eterna. In tal senso molti di loro rifiutavano la soluzione benedettina
c,e andava affermandosi nell%area occidentale dell%impero# i monaci
orientali volevano restare poveri anc,e materialmente" e in solitudi-
ne :esichia;" praticando soprattutto la cosiddetta =preg,iera del cuo-
re=" cio! una tecnica psico-somatica simile allo Qoga ind> e al C,iIr
musulmano" in cui attraverso la respirazione" la concentrazione della
mente :c,e doveva liberarsi di ogni immagine; e la ripetizione co-
stante delle parole =-ignore +es> Cristo" figlio di Cio" abbi piet$ di
me=" si cercava di controllare i battiti del cuore" ritenuto sede dell%a-
nima e della ragione umana.
Il potere politico e la stessa c,iesa cristiana non tardarono a
rendersi conto c,e" impostato cosA" il monac,esimo non avrebbe po-
tuto rappresentare una fonte di preoccupazioni" anzi" al contrario"
esso poteva diventare un%opportunit$ in pi> per la vita religiosa" per
&uanto esigente esso fosse. .on poc,i fedeli" di &ualun&ue ceto" si
avvalevano delle pratic,e ascetic,e di &uesti monaci" ritirandosi per
un certo periodo di tempo nelle loro strutture" allo scopo di rigene-
rarsi spiritualmente.
+i$ nel ?I sec. infatti l%imperatore +iustiniano fece fondare
sul monte -inai un monastero destinato a diventare il centro di diffu-
sione pi> importante dell%esicasmo.
Col tempo venne sempre meglio definita la loro teologia" del
tutto apofatica e mistica" priva di &ualun&ue rappresentazione di dio.
+regorio di .issa" p.es." stabilisce una precisa distinzione tra =essen-
za divina=" c,e resta inaccessibile all%uomo" ed =energie divine=" ac-
cessibili all%uomo tramite appunto una vita contemplativa" in cui si
attende una manifestazione libera e gratuita del soprannaturale. -ulla
stessa linea di +regorio saranno i maggiori teologi ortodossi# /assi-
mo Confessore" Pseudo-Cionigi" -imeone il .uovo Eeologo ecc.
Ba dottrina del monaco /assimo Confessore trionf' netta-
mente al ?I Concilio ecumenico" a Costantinopoli" nel @G1. -i preci-
s' c,e in Cristo vi erano due nature" umana e divina" ciascuna con
23
una propria esistenza e volont$" unite in un%unica persona" in cui la
volont$ umana era sempre conforme a &uella divina.
8uanto a -imeone" era noto &uanto egli fosse legato al carat-
tere non sacerdotale dell%esperienza monastica" cosa per cui ebbe non
poc,e difficolt$ con le autorit$ ecclesiastic,e.
.el HI? sec. la grande esperienza esicasta" maturata soprat-
tutto sul -inai" trov'" grazie a +regorio il -inaita" la possibilit$ di
mettere radici anc,e sulla /ontagna -anta :Aghion *ros; o /onte
At,os" in +recia. /a gi$ verso il 132 i monaci dell%At,os comincia-
vano a subire le prime incursioni dei pirati turc,i. +regorio fu obbli -
gato a lasciare l%Ag,ion <ros e a rifugiarsi sulle montagne della Era-
cia" ove beneficiava della protezione dello zar bulgaro +iovanni
Alessandro. Ca &ui l%esicasmo si diffonder$ in tutti i paesi slavi.
R
Il teologo pi> importante dell%esicasmo" uno dei massimi di
tutta la teologia ortodossa" fu +regorio Palamas :120@-130;.
.ac&ue da genitori nobili c,e dall%Asia /inore s%erano tra-
sferiti a Costantinopoli" presso la cui corte imperiale fu appunto edu-
cato" studiando bene Aristotele e per nulla Platone.
Rimasto orfano di padre sin dall%infanzia" con a carico la ma-
dre" due sorelle" due fratelli e un numero notevole di servi" decise di
farsi monaco" convincendo tutti gli altri a fare la stessa cosa. 5ra il
131@. Per vent%anni" sull%Ag,ion <ros" il giovane +regorio condurr$
una vita monastica molto rigorosa.
.el HI? sec. l%At,os era diventato il centro del monac,esi-
mo ortodosso" avendo ac&uisito un carattere transnazionale" soprat-
tutto dopo l%invasione turca dell%Asia /inore.
2isogna tuttavia dire c,e la tradizione cenobitica o comuni-
taria" &ui introdotta da Atanasio" non trovava molti consensi in &uel-
la eremitica o anacoretica. Il cenobitismo infatti prevede c,e i classi-
ci voti di povert$" castit$" obbedienza siano regolamentati in un%orga-
nizzazione molto rigida" c,e definisce con precisione i dettagli della
vita del monaco.
?iceversa" l%eremitismo lasciava una certa libert$ al monaco
di seguire la sua via verso la perfezione. Il maestro spirituale non po-
21
teva essere d%ufficio l%abate" ma doveva essere un monaco sperimen-
tato e liberamente scelto.
8uanto ai beni materiali" era impensabile per gli eremiti c,e
una comunit$ potesse essere molto ricca" avvalendosi per giunta di
lavoro servile" pur nell%assenza di propriet$ privata da parte dei sin-
goli monaci. Ba povert$ doveva essere radicale.
Poic,( comun&ue era necessario convivere in un medesimo
luogo" le due tradizioni giunsero a vari tipi di compromesso" median-
te i &uali si cercava di valorizzare di ognuna gli aspetti pi> significa-
tivi. CosA" i monaci cenobiti appresero la spiritualit$ esicasta e gli
eremiti si adattarono a vivere un%esistenza semi-comunitaria.
Palamas pratic' soprattutto la fusione di &ueste due tradizio-
ni. Anc,e lui per' fu costretto ad andarsene dall%At,os in seguito alle
sortite dei pirati turc,i :allora i monasteri non avevano le imponenti
mura di difesa c,e vediamo ancora oggi;.
B%intenzione era &uella di recarsi presso &ualc,e monastero
del -inai" ma per un certo tempo si trattenne a Eessalonica" dove si
lasci' convincere a diventare sacerdote :132@; da alcuni teologi in-
tenzionati a diffondere l%esicasmo fuori dei c,iostri.
CosA fond' a 2errea un eremitaggio" dove per cin&ue anni
pratic' un%ascesi molto rigorosa" accettando di condividere con altri
monaci tutti i sacramenti e le feste liturgic,e.
Euttavia verso il 1331 ! costretto ad andarsene anc,e da &ui"
a causa di alcune incursioni serbe9 sicc,( decise di ritornare sull%A-
t,os" presso l%eremitaggio di -an -abba"
Ba sua vita ebbe una svolta decisiva &uando un greco di Ca-
labria" 2arlaam di -eminara" arriv' verso il 1330 a Costantinopoli"
ac&uisendo subito grande reputazione come filosofo. I suoi scritti di
astronomia e di logica apparvero cosA importanti c,e +iovanni Can-
tacuzeno" il primo uomo di fiducia dell%imperatore Andronico III" gli
affid' una cattedra all%Mniversit$ Imperiale" da cui 2arlaam comin-
ci' a commentare gli scritti dello Pseudo-Cionigi l%Areopagita" c,e
sicuramente era il teologo ortodosso pi> letto dai filosofi latini me-
dievali.
.el 1333-31 il filosofo calabrese diventa anc,e il portavoce
della c,iesa greca di fronte ai due teologi domenicani c,e il papa
aveva inviato in oriente per preparare l%unione delle c,iese" cattolica
e ortodossa" separatesi nel 101.
2
Cagli ambienti imperiali 2arlaam veniva considerato fidato"
in &uanto criticava duramente la teologia razionalista di Eommaso
d%A&uino" il primato del papa e della sede romana" nonc,( la pretesa
di dimostrare la validit$ del Filio+ue.
Euttavia ad un certo punto egli cominci' a giungere a con-
clusioni del tutto agnostic,e" nei cui confronti Palamas si vide co-
stretto a intervenire.
Influenzato dalla mentalit$ umanistica c,e s%era andata svi-
luppando in occidente e c,e tendeva a emancipare il pensiero umano
dalle autorit$ ecclesiastic,e" 2arlaam cominci' a sostenere c,e se
Cio ! inconoscibile" serviva ben poco continuare a parlare di
=processione dello spirito=" per cui l%unione delle c,iese andava posta
su altre basi.
Palamas l%attacc' a pi> riprese" mostrando c,e con la filoso-
fia non si possono trattare &uestioni di tipo teologico" essendo due
discipline completamente diverse.
Incuriosito da &uesto attacco" 2arlaam c,iese di conoscere
da vicino gli eremitaggi esicastici presenti a Eessalonica e a Costan-
tinopoli. <sservando le pratic,e ascetic,e dall%esterno" in nome del
proprio umanesimo nominalistico e del proprio spiritualismo neopla-
tonico" 2arlaam non pot( c,e darne un giudizio molto negativo.
Copo aver paragonato gli esicasti agli eretici messaliani e ai
bogomili" su un aspetto soprattutto si concentrano le sue critic,e# =la
pretesa di vedere l%essenza divina con gli occ,i del corpo=" com%egli
diceva.
2arlaam negava la differenza tra =essenza= ed =energia= nel-
l%ambito della divinit$" poic,( a suo giudizio un%essenza inconoscibi-
le rende impossibile farne esperienza diretta coi sensi" anc,e se &ue-
sta essenza si manifesta come energia. B%esicasta" in altre parole" non
pu' essere sicuro c,e le energie c,e vede e sperimenta fisicamente"
siano proprio &uelle di Cio e non &uelle di lui stesso" di cui ,a
appunto consapevolezza tramite l%ascesi.
Ba posizione di 2arlaam si fondava su due postulati di tipo
naturalistico" escludenti un%esperienza di tipo mistico# 1. un postulato
aristotelico" secondo cui ogni conoscenza" compresa &uella di Cio"
,a per origine la percezione dei sensi9 2. un postulato neoplatonico"
secondo cui Cio ! al di l$ dell%esperienza sensibile" essendo del tutto
2@
inconoscibile" per cui la sua conoscenza pu' essere solo indiretta o
simbolica.
Palamas risponde a &ueste osservazioni con le ,riadi per la
di%esa dei santi esicasti" un%opera c,e per la prima volta offre una
sintesi teologica della spiritualit$ dei monaci orientali.
-ulla base di &uest%opera viene pubblicato" nel 1310-11" il
primo documento ufficiale contro 2arlaam" sottoscritto da tutti gli
igumeni e i monaci dell%At,os# il ,omo Agioritico.
Palamas in sostanza paragona gli esicasti ai profeti veterote-
stamentari" i &uali - a suo parere - furono gli unici" nel mondo ebrai-
co" ad avvicinarsi di pi> all%essenza del messaggio evangelico del
Cristo. 5gli non nega valore alle scienze profane" ma nega c,e &ue-
ste siano in grado di comprendere i misteri divini e di permettere l%e-
sperienza del sovrannaturale.
.ella sua teologia" c,e poi era condivisa da tutto il mondo
monastico" il credente pu' sentirsi =deificato= grazie alla =preg,iera
del cuore= e ad altre pratic,e ascetic,e" c,e portano a una =luce inte-
riore=" visibile anc,e fisicamente" come nel caso della trasfigurazio-
ne del Cristo sul Eabor.
Cue Concili convocati dall%imperatore nell%estate del 1311 a
Costantinopoli pronunciarono la condanna del filosofo calabrese"
c,e ad un certo punto preferA ritornare in Italia" dove fu nominato ve-
scovo cattolico di +erace e dove pass' la sua vecc,iaia a dar lezioni
di greco al Petrarca e al 2occaccio. Be sue argomentazioni antilatine
furono comun&ue talmente efficaci c,e vennero sfruttate abbondan-
temente dai greci anc,e dopo la sua condanna.
Be &uestioni teologic,e tuttavia" come spesso succedeva a
2isanzio" s%intrecciarono con &uelle politic,e" determinando uno
svolgimento dei fatti molto tortuoso.
Anzitutto va detto c,e l%imperatore Andronico III Paleologo"
c,e aveva presieduto il primo Concilio" morA poc,i giorni dopo la
c,iusura dei dibattiti" senza aver firmato la decisione finale. A causa
della minorit$ di suo figlio" +iovanni ?" la reggenza era stata affida-
ta alla madre Anna di -avoia" c,e a sua volta affid' la conclusione
dei Concili a +iovanni Cantacuzeno" braccio destro di Andronico.
-enonc,(" subito dopo la fine del secondo Concilio :agosto
1311;" un colpo di stato diretto dal patriarca Calecas e dal megaduca
Apocauco :rivale di Cantacuzeno alla co-reggenza dell%impero;" con
24
l%appoggio dell%imperatrice" depose Cantacuzeno dalle sue funzioni.
Ba reazione di &uest%ultimo fu immediata" al punto c,e scoppi' una
guerra civile c,e si sarebbe trascinata per un &uin&uennio.
Be cause di tutto ci' non sono mai state definitivamente
c,iarite dagli storici. N probabile c,e il patriarca vedesse l%esicasmo
come una sorta di potere autonomo difficilmente controllabile dalle
istituzioni ecclesiastic,e. .eanc,e 30 anni dopo le vicende in ogget-
to" i monaci dell%At,os andarono direttamente dal sultano turco" of-
frendo la loro sottomissione politica in cambio della conferma dei
loro diritti di propriet$ terriera.
@
.on dimentic,iamo c,e se c%! stata
un%istituzione sopravvissuta al crollo dell%impero bizantino" &uesta !
proprio il monac,esimo.
Contro Cantacuzeno" c,%era appoggiato dall%aristocrazia an-
timperiale" Alessio Apocauco aveva sobillato le masse popolari pi>
povere a Eessalonica e Adrianopoli. A &uel tempo le lotte sociali
non erano tra borg,esia e proletariato :come in Italia;" ma tra latifon-
disti e contadini poveri. A Eessalonica il partito degli =zeloti= era
riuscito a instaurare un governo democratico" c,e permetteva di se-
&uestrare i beni urbani degli aristocratici" senza confiscarne per' le
propriet$ terriere. +li =zeloti= venivano considerati seguaci di 2ar-
laam e di AIind*nos" anc,e se molti dei loro capi riconoscevano
come imperatore legittimo +iovanni Paleologo.
8uanto a Palamas" pur restando egli leale nei confronti del-
l%imperatrice Anna" rifiut' di appoggiare la politica di rottura del pa-
triarca" sicc,( &uest%ultimo nel 1313 lo fece arrestare coll%intenzione
di processarlo per eresia.
Il patriarca si servA proprio di AIind*nos" un monaco
d%origine bulgara" un tempo discepolo di Palamas" anc,e lui condan-
nato nel secondo Concilio contro 2arlaam" ove per' non si fece
menzione del suo nome" poic,( aveva accettato di firmare una vaga
formula di compromesso tra le posizioni dei due contendenti.
Cietro ric,iesta del patriarca" AIind*nos" c,e intanto era sta-
to ordinato sacerdote" cominci' a diffondere delle confutazioni di
Palamas" e nel 1311 il patriarca arriv' persino a scomunicare &ue-
st%ultimo.
@
cfr C. /ango" a civilt bizantina" ed. Baterza" 2ari 2000" p. 11.
2G
B%imperatrice per' non approv' &uesta azione demolitrice
del grande teologo" per cui nel 1314 riunA un Concilio c,e depose il
patriarca" sostituendolo con Isidoro" e liber' dal carcere Palamas.
Intanto Cantacuzeno s%era rifugiato in -erbia" la &uale per'"
&uando vide c,e lo riconoscevano imperatore la Eessaglia" l%5piro"
l%Acarnania e l%5tolia" gli ritir' la fiducia" non volendo creare un inci-
dente diplomatico con 2isanzio.
A &uesto punto Cantacuzeno cerc' l%aiuto turco dei -elgiu-
c,idi. Eessalonica in un primo momento resistette all%attacco turco"
ma Cantacuzeno provvide a con&uistare la Eracia. In &uello stesso
anno :131; Alessio Apocauco morA assassinato da alcuni detenuti
del carcere del palazzo imperiale# il c,e provoc' le prime defezioni
interne agli =zeloti= di Eessalonica.
Il figlio di Apocauco" +iovanni" cerc' di favorire in tutti i
modi il partito degli =zeloti= di Eessalonica" ma si scontr' col nuovo
leader /ic,ele Paleologo. +iovanni fece uccidere &uest%ultimo e im-
provvisamente pass' dalla parte di Cantacuzeno" ma il figlio di /i-
c,ele" Andrea" reagA uccidendo +iovanni. Il dominio degli =zeloti=
pot( cosA mantenersi per ancora vari anni nella citt$.
Eradito dai -elgiuc,idi" Cantacuzeno" nel 1311" decise di ri-
volgersi agli <ttomani" al cui sultano <rI,an concesse addirittura la
mano della propria figlia Eeodora :era la prima volta c,e una princi-
pessa bizantina entrava nell%,arem di un sultano turco;. Cue anni
dopo si fece incoronare imperatore ad Adrianopoli dal patriarca di
+erusalemme.
Anc,e l%imperatrice Anna si rivolse all%aiuto militare dei -el-
giuc,idi" ma &uesti non fecero altro c,e devastare selvaggiamente la
2ulgaria e i dintorni di Costantinopoli.
8uando nel 1314 Cantacuzeno si present' alle porte della
citt$" la guarnigione gliele aprA senza esitare. 5gli dic,iar' di voler
reggere da solo l%impero per una decina d%anni" dopodic,( gli si sa-
rebbe affiancato il sovrano legittimo +iovanni Paleologo" cui lo stes-
so Cantacuzeno offrA la mano della propria figlia 5lena.
Cantacuzeno ricevette la corona imperiale dalle mani del pa-
triarca Isidoro e presiedette alcuni Concili favorevoli a Palamas. /a
a Eessalonica rifiutarono sistematicamente gli ordini provenienti dal-
la capitale. Eemendo l%attacco delle truppe imperiali" gli abitanti del-
20
la citt$ cominciarono a intavolare trattative con la -erbia" per conse-
gnare a &uesti sovrani le c,iavi della loro citt$.
Euttavia" nel 1310 il dominio degli =zeloti= croll'# il loro
capo" Andrea Paleologo" fuggA in -erbia. Palamas pot( essere nomi-
nato metropolita di Eessalonica" senza particolari entusiasmi da parte
dei cittadini" c,e temevano forme di controlli imperiali anc,e sul
piano ecclesiastico. Capo del partito antiesicasta divenne il filosofo
.iceforo +regora" c,e in passato per' era stato contro 2arlaam. /a
in un Concilio del 131 fu definitivamente riconosciuta l%ortodossia
esicasta.
.onostante la diffidenza iniziale della popolazione" Palamas
seppe conciliare le esigenze di giustizia sociale della citt$ con &uelle
unitarie dell%impero. Curante un viaggio per mare fu catturato dai
turc,i" ma la prigionia in Asia /inore" durata un anno" gli servA per
stabilire relazioni molto amic,evoli con personalit$ in vista del nuo-
vo impero. /orA nel 130 nella stessa citt$ episcopale" con tutti gli
onori" al punto c,e venne santificato. -uoi principali discepoli furo-
no .icola Cabasilas" -imeone di Eessalonica e /arco 5ugenico" irri-
ducibile avversario dell%unione con Roma nel HI? secolo.
Considera3ioni
Come mai" visto c,e anc,e tra l%(lite intellettuale di 2isanzio
era forte l%esigenza di restaurare le tradizioni filosofic,e del neopla-
tonismo" conferendogli la pi> ampia autonomia possibile dal dogma
cristiano" non fu possibile alcuna possibilit$ di mediazione tra l%uma-
nesimo nominalistico di 2arlaam e lo spiritualismo esicasta di Pala-
mas" ma anzi si decise di c,iudere definitivamente le porte alle ten-
denze razionaliste c,e venivano emergendo nell%area occidentale del-
l%imperoF
1. Ba tesi della distinzione tra =essenza= ed =energia=" propu-
gnata dagli esicasti e dal loro principale esponente" Palamas"
era indubbiamente in linea con tutta la teologia ortodossa"
per cui fu un errore degli antiesicasti contraddirla sul terreno
della teologia.
2. Ba stessa teologia latina :tomismo;" &uando condann' l%esi-
casmo" lo fece in nome di una certa laicizzazione della stessa
teologia" ovvero di una sua progressiva trasformazione in fi-
30
losofia della religione" sotto l%influenza dell%aristotelismo.
-ul terreno della teologia le posizioni ortodosse sono sempre
state pi> rigorose di &uelle latine.
3. Il neoplatonismo o l%ellenismo profano attirava sA gli intellet-
tuali di 2isanzio" ma esso stesso era essenzialmente un siste-
ma religioso" non in grado di competere con le grandi rifles-
sioni teologic,e dei padri greci e degli intellettuali della
c,iesa ortodossa. 8uest%ultimi avevano creato un sistema di
pensiero c,e non poteva lasciare alcuna attivit$ umana e in-
tellettuale al di fuori dell%esperienza propriamente cristiana.
1. B%impero bizantino ! stato caratterizzato da una cultura reli-
giosa tenacemente ancorata ai fondamenti del .uovo Eesta-
mento. Eutta la teologia ortodossa non ! stata altro c,e un
gigantesco sforzo per confermare i valori espressi nei testi
canonici della fede cristiana. 5 &uesto anc,e a prezzo di cla-
morose rotture ecclesiali c,e indebolirono di molto l%impero
sul piano politico-territoriale" anc,e se lo ,anno conservato
integro su &uello ideologico. Copo i primi sette Concili ecu-
menici" infatti" le posizioni teologic,e della c,iesa e dei mo-
naci ortodossi sono rimaste sostanzialmente immutate.
. Ba forte caratterizzazione ideale della cultura dominante ,a
impedito" in un certo senso" ai bizantini di vivere &uelle for-
me ibride" ambigue di esperienza religiosa" in cui il soggetto
! solo formalmente =cristiano=" in &uanto nella sostanza vive
un%esistenza del tutto =borg,ese=. Cifficilmente un ortodosso
avrebbe potuto accettare un comportamento =profano=
:come p.es. &uello dei cattolici veneziani a Costantinopoli"
esclusivamente dediti agli affari;" in cui il carattere =laico=
fosse apertamente in contrasto con &uello =religioso=.
@. -ul piano pratico le posizioni esicaste difendevano &uelle
istituzionali del potere politico contro &uelle sociali delle
classi pi> deboli. B%esicasmo era una forma di autoestranea-
zione" c,e a un certo punto cominci' a essere supportata da
un considerevole potere economico :il monac,esimo istitu-
zionalizzato divent' una sorta di feudo agrario;.
4
B%esicasmo
4
I monaci erano estremamente popolari tra le masse dei credenti" ma anc,e
molto privilegiati# i beni dei conventi sfuggivano spesso alle imposte e tutti
coloro c,e lavoravano sulle loro terre erano esonerati dal servizio militare.
31
era il tentativo di risolvere in maniera individualistica o
comun&ue isolata contraddizioni irrisolte sul terreno sociale.
4. Ba spiritualit$ bizantina" con la teologia palamitica" era arri-
vata al capolinea# infatti non era pi> possibile procedere ol-
tre restando nell%ambito dell%ortodossia religiosa. Ca un lato
si era ribadito" una volta per tutte" c,e =su Cio= non si poteva
dir nulla" in &uanto la sua essenza restava del tutto incono-
scibile :una rivelazione dell%essenza divina avrebbe messo
Cio al livello delle creature e avrebbe fatto dell%uomo un
=dio per natura=;9 dall%altro si affermava c,e una piena
esperienza delle =manifestazioni divine= o =energie= era
possibile solo a livello monacale" nella fatica dell%isolamento
e della preg,iera psico-fisica# il c,e in sostanza voleva dire
c,e l%esperienza pienamente cristiana era ormai diventata
una sorta di eccezione riservata a poc,i eletti.
G. I cristiani ortodossi non riuscirono a compiere il passo suc-
cessivo" &uello di trasformare l%esperienza cristiana in un%e-
sperienza di lotta per il superamento delle contraddizioni so-
ciali" e &uella di trasformare la teologia apofatica in una con-
cezione umanistica dell%esistenza.
0. 5ra d%altronde impossibile rompere con la tradizione orto-
dossa senza un%esperienza di eguale forza spirituale e di
eguale capacit$ dialettica" da viversi in maniera totalmente
laica. Ci' ! stato possibile solo con la nascita del socialismo
democratico e dell%umanesimo laico c,e gli ! correlato" cio!"
rispetto ai tempi del dibattito sull%esicasmo" circa mezzo mil-
lennio dopo. B%umanesimo socialista ,a il compito di supera-
re &ualun&ue forma di antagonismo sociale e &ualun&ue for-
ma di ideologia" sia essa religiosa o laica" c,e ne giustific,i
l%esistenza.
N vero c,e molte opere di beneficenza e assistenza erano nate intorno alle
loro strutture" ma ! anc,e vero c,e nessuna riforma imperiale riuscA mai a
ridimensionare il loro potere economico. B%iconoclastia degli imperatori
isaurici ebbe lo scopo soprattutto di colpire le loro propriet$" ma essa si ri-
solse in un totale fallimento. Era i monaci vanno peraltro annoverati anc,e i
maggiori iconografi del tempo" non sempre c,iaramente identificabili.
32
Lo scisma dei Tre Ca2itoli
C,e cos%! stato e come si ! svolto lo scisma dei =Ere Capito-
li=F Prima di parlare di &uesto scisma bisogna fare un breve eScursus
storico dei rapporti conflittuali c,e opponevano gli interessi della
c,iesa latina a &uelli della c,iesa greca e a &uelli del basileus.
G
8ue-
sto perc,( non si tratt' di uno scisma piovuto dal cielo" ma l%inevita-
bile conseguenza di una serie di fatti in cui il dissenso tra area orien-
tale e area occidentale veniva sempre pi> approfondendosi.
?a detto infatti c,e la c,iesa romana" non avendo mai accet-
tato il trasferimento costantiniano della capitale dell%impero a 2isan-
zio" e avendo sempre meno intenzione di farsi comandare dall%impe-
ratore e di misurarsi con la c,iesa ortodossa" le sue antic,e tradizioni
e i suoi dotti intellettuali" ad un certo punto aveva preferito confront-
arsi pi> coi barbari illetterati" facilmente manipolabili sul piano cul-
turale. 5cco perc,( tutte le volte c,e nella parte orientale dell%impero
scoppiavano dissidi per motivi teologici" la c,iesa di Roma ne ap-
profittava per rivendicare maggiore autonomia politica nei confronti
di 2isanzio.
Infatti la pretesa mediazione teologica nelle dispute cristolo-
gic,e" da parte della c,iesa romana" in genere aveva scarso successo"
sia perc,( dietro ogni mediazione spesso si celavano ambizioni di
egemonia nell%ambito della cristianit$" sia perc,( la stessa terminolo-
gia latina era troppo =giuridica= per soddisfare le esigenze speculati-
ve degli orientali. Persino Costantinopoli non fu in grado di creare
alcuna scuola teologica originale sino alla fine del ? secolo" dipen-
dendo fortemente" nelle &uestioni teoretic,e" dalle sedi di Alessan-
dria e di Antioc,ia.
G
Il basileus era il monarca nell%antica societ$ greca :omerica;. .ei secoli
I?-I a.C. l%attributo venne assunto dai sovrani dei regni ellenistici in un%ac-
cezione di monarc,ia assoluta e teocratica. Bo stesso significato ebbe nella
parte dell%impero romano di lingua greca# esso" in sostanza" sostituA il prece-
dente titolo latino di Augustus. I bizantini iniziarono a usarlo con l%impera-
tore 5raclio I :@10-11;" dopo c,e &uesti sconfisse i persiani" e lo conserva-
rono fino alla caduta di Costantinopoli nel 113. Ba versione femminile era
basilissa" c,e si us' p.es. per l%imperatrice Joe.
33
I
I primi seri contrasti avvennero sin dai tempi di papa Beone
I /agno :110-@1;" c,e aveva c,iesto all%imperatore Eeodosio II di
convocare un concilio ecumenico in Italia per sanare il cosiddetto
=Badrocinio di 5feso= :110;" un Concilio c,e non fece nulla per
impedire il linciaggio di 3laviano" patriarca di Costantinopoli" e i cui
atti a favore dell%eresia monofisita di 5utic,e :34G-11;
0
erano stati
approvati dallo stesso Eeodosio.
-i trattava per' di un%evidente provocazione" poic,( un
imperatore non si sarebbe mai fatto giudicare da un concilio pre-
sieduto da un pontefice# l%unico Concilio ecumenico presieduto fino
a &uel momento dal papa era stato &uello di Cartagine :11G;" c,e non
fu =ecumenico= ma =locale= :come fu =locale= &uello del 3G@ tenuto-
si a Roma" in cui si afferm' il primato di Pietro e &uindi del vescovo
romano su tutti gli altri vescovi;. I concili ecumenici venivano con-
vocati e presieduti" di regola" dagli stessi imperatori.
0
Arc,imandrita dOun convento di Costantinopoli" 5utic,e ! considerato il
fondatore della teoria del mono%isismo" secondo cui in Cristo" dopo l%incar-
nazione" vi ! una sola natura :ph'sis; e una sola persona" divina. Condanna-
to come eretico in un Concilio di Costantinopoli" presieduto dallOarcivesco-
vo 3laviano" nel 11G fu deposto dal proprio incarico. 5utic,e per'" appog-
giato dal patriarca di Alessandria d%5gitto" Cioscoro" ottenne la convocazio-
ne da parte dell%imperatore Eeodosio II :10G-0; del II Concilio di 5feso
:110;. Papa Beone I vi invi' due rappresentanti" c,e consegnarono a 3lavia-
no una lettera" nota come ,omus ad Flavianum" in cui il pontefice sottoli-
neava la propria contrariet$ al monofisismo. Il Concilio si svolse in un cli -
ma di forti contrasti e alla fine dic,iar' ortodosso il monofisismo. 3laviano
fu deposto ed esiliato in Bidia" morendo poco dopo per le percosse ricevute.
Papa Beone I dic,iar' nullo il Concilio" definendolo un latrocinium" ma
l%imperatore lo consider' valido. Alla morte dell%imperatore Eeodosio II" nel
10" gli ortodossi ottennero dall%imperatrice Pulc,eria :moglie dell%impera-
tore /arciano; la convocazione del Concilio c,e si tenne a Calcedonia nel
11" in cui il monofisismo venne condannato e furono esiliati sia Cioscoro
:morto nel 11;" c,e 5utic,e" riabilitando ovviamente 3laviano. Il Concilio
stabilA c,e in Cristo esistono due distinte nature dopo l%incarnazione e una
sola persona :prosopon; e sussistenza :ipostasis;.
31
Il Concilio ecumenico vero e proprio si tenne invece a Cal-
cedonia nel 11" e solo dopo la morte di Eeodosio II. I 00 vescovi
ivi convenuti diedero ragione alla suddetta protesta di papa Beone"
ma dic,iararono anc,e c,e la sede di Costantinopoli" ora c,e la vera
capitale dell%impero era &ui" non poteva essere considerata =inferio-
re= a &uella di Roma" meno c,e mai nei territori orientali occupati
dai barbari. Col c,e non si faceva altro c,e puntualizzare &uanto gi$
detto" in fieri" nel Concilio ecumenico del 3G1" tenutosi nella .uova
Roma.
Beone rifiut' &uesti canoni giurisdizionali e fece istituire a
Costantinopoli una delegazione permanente della sede romana" una
sorta di ambasciata# nessun%altra diocesi aveva mai fatto una cosa del
genere.
Al tempo di papa -implicio :1@G-G3; avvenne" come noto" la
fine ufficiale dell%impero romano d%occidente" ovvero la consegna di
&uest%area ai barbari Rugi" 5ruli" -ciriD guidati da <doacre.
B%imperatore d%oriente Jenone disapprov' la decisione del
senato di Roma" approvata dal papato" di riconoscere a <doacre il ti-
tolo di =re d%Italia=" e impose c,e il titolo fosse &uello pi> modesto di
=patrizio=.
In sostanza la c,iesa romana preferiva confrontarsi con un re
ariano" piuttosto c,e collaborare con un imperatore cristiano. Allean-
dosi coi barbari" essa veniva a porsi come principale contraltare di
2isanzio.
-enonc,( Roma" senza imperatore" veniva considerata da
2isanzio alla stregua di una debole provincia di periferia" destinata
per lo pi> a essere emarginata dal dibattito teologico in atto.
-otto il pontificato di 3elice III :1G3-02; la c,iesa romana
decise c,e la ratifica dell%elezione al soglio pontificio non doveva pi>
essere fatta da un funzionario imperiale" dopo la decisione presa dal
popolo romano" ma unicamente dal re <doacre.
3elice III rifiut' inoltre la rimozione del vescovo di Alessan-
dria" Palaia" da parte del patriarca di Costantinopoli" Acacio" e c,iese
a &uest%ultimo di venirsi a giustificare a Roma. 5 non aveva neppure
accettato l%-enoti(on :1G2;" con cui l%imperatore Jenone" con fare di-
plomatico" condannava sA le tesi di 5utic,e e .estorio" ma senza fare
riferimento a &uelle di Calcedonia" c,e" introducendo per la prima
3
volta la differenza tra =natura= e =ipostasi=" avevano creato una rivo-
luzione terminologica nella cristologia.
Poic,( n( Acacio n( Jenone risposero a 3elice" &uesti sco-
munic' Acacio e persino i legati pontifici c,e dovevano convincerlo
a venire a Roma e c,e non vi erano riusciti.
Il cosiddetto =scisma acaciano= dur' dal 1G1 al 10. Jenone
fu molto disturbato da &uesto fatto" nonc,( dalle velate minacce di
scomunica anc,e nei suoi confronti. 8uesto fu anc,e uno dei motivi
per cui si sentA indotto a favorire l%ingresso in Italia di Eeodorico re
degli <strogoti" in &ualit$ di federato dell%impero" allo scopo di cac-
ciare dall%Italia <doacre" colpevole di aver influito sull%elezione di
3elice III e di non aver fatto nulla per ostacolare le ric,ieste di &ue-
st%ultimo.
<doacre si rinc,iuse a Ravenna ove resistette all%assedio per
tre anni" finc,( venne ucciso dallo stesso Eeodorico" c,e divenne re
d%Italia nel 103.
Con papa +elasio I :102-0@; la c,iesa di Roma fece c,iara-
mente capire all%imperatore c,e la sacra diarc,ia o sinfonia dei pote-
ri" spirituale e temporale" non aveva pi> ragione di sussistere" in
&uanto per la c,iesa romana &uello spirituale era decisamente supe-
riore a &uello temporale.
Alla morte di papa Anastasio II :10@-0G; i due partiti di
Roma" pro-greco e pro-latino" elessero addirittura due vescovi titolati
a salire sul soglio pontificio. -i c,iese a Eeodorico d%intervenire e lui
naturalmente preferA -immaco" malvisto da 2isanzio" c,e infatti di-
vent' papa :10G-11;.
Appena eletto" -immaco" dicendo di voler evitare nuovi tu-
multi popolari e maneggi politici in occasione dell%elezione del suo
successore" volle far passare il principio :utilizzato dai sovrani; di
designazione del successore da parte dello stesso pontefice. A causa
delle inevitabili resistenze popolari" si dovette accontentare di far
passare il criterio della preferenza a maggioranza" con esclusione
per' dei laici al voto.
2enc,( ariano" Eeodorico veniva considerato alla stregua di
un imperatore" e -immaco contava c,iaramente su &uesto" &uando
cominci' a far capire all%imperatore Anastasio I" c,e l%aveva accusato
d%essere un manic,eo e di aver ottenuto la carica in maniera illegitti-
ma" di considerarlo un proprio subordinato nella fede.
3@
-immaco modific' anc,e il computo con cui al Concilio
ecumenico di .icea :32; si era stabilita la data per celebrare la pa-
s&ua.
Come si pu' notare la c,iesa romana approfittava continua-
mente degli errori commessi dal potere imperiale :tipici &uando si
parteggiava per un partito teologico per interessi di potere;" al fine di
allargare le sfere di propria competenza" trasformandosi progressiva-
mente in uno -tato vero e proprio. .on a caso il Concilio di Calce-
donia :11; aveva tassativamente vietato c,e il clero assumesse in-
caric,i di tipo temporale :civile o militare;" pena la deposizione.
Copo il Concilio Costantinopolitano I :3G1; sembrava esser-
si realizzata una certa intesa tra c,iesa latina da un lato e c,iesa gre-
ca e basileus dall%altro" ma &uando l%imperatore +iustino :1G-24;
eman' un editto contro gli ariani" la situazione si complic' nuova-
mente.
Eeodorico reagA dicendo c,e la repressione degli ariani in
oriente sarebbe stata pagata da &uella dei cattolici in Italia. Ba vitti -
ma pi> significativa fu infatti il filosofo 2oezio.
Ba situazione era diventata talmente grave c,e papa +iovan-
ni I :23-2@; si rec' di persona a Costantinopoli :era la prima volta
c,e un pontefice lo faceva; per c,iedere a +iustino di ritirare l%editto.
Avrebbe anc,e dovuto c,iedergli" secondo le ric,ieste di Eeodorico"
di permettere agli ariani neoconvertiti per paura al cattolicesimo" di
ritornare sui loro passi" ma non lo fece. 5 di &uesto fu punito al suo
ritorno a Ravenna" morendo in prigione.
Il suo successore" 3elice I? :2@-30;" era in sostanza un can-
didato di Eeodorico. Alla morte di &uest%ultimo" approfittando del
fatto c,e l%erede al trono era ancora un bambino" il papa ottenne dalla
reggente Amalasunta un editto c,e permettesse alla c,iesa di Roma
di dirimere le &uestioni legali nel caso in cui una delle parti in causa
fosse un membro del clero. .asceva cosA il privilegio del clero di
sottrarsi al giudizio del tribunale secolare.
Bo stesso papa" prima di morire" design' il proprio successo-
re# l%arcidiacono 2onifacio" c,e con lo stesso nome divenne papa nel
30. Euttavia" poic,( era stato eletto formalmente da un ristretto
gruppo di prelati" il partito filo-bizantino gli oppose l%elezione di
Cioscuro" c,e per' venne assassinato subito dopo. 5 anc,e 2onifa-
cio" temendo c,e alla sua morte il partito filo-greco potesse rivendi-
34
care un proprio candidato" stabilA subito un proprio successore nella
persona del diacono ?igilio.
A &uesto punto il -enato di Roma e la corte di Ravenna
c,iamarono in giudizio il papa in un Concilio per c,iedergli conto di
&uesto abuso di potere. -i voleva anc,e emanare una legge con cui
vietare ai membri del -enato &ualsiasi offerta di denaro per ottenere
l%elezione di &uesto o &uel candidato al soglio pontificio.
Inaspettatamente" temendo la deposizione" 2onifacio bruci'
il decreto nel vivo dell%assemblea" c,e cosA accett' la sua autocritica.
3u per' il primo papa a non essere dic,iarato =santo= dopo la sua
morte.
Il suo successore" liberamente eletto" prese il nome di +io-
vanni II :33-3;" e per un momento sembr' c,e la situazione stesse
migliorando# lo stesso re goto Atalarico" nei riguardi dei decreti anti-
ariani" non mostr' pi> la stessa intransigenza del padre" forse perc,(
la madre" c,e l%aveva educato" era disposta a diventare cattolica.
Amalasunta per' aveva sposato il cugino Eeodato" c,e in
campo religioso la pensava diversamente e c,e non vide di buon oc-
c,io il fatto c,e alla morte di +iovanni II" il suo successore" Agapito
I :3-3@;" fosse filo-greco. .on a caso Agapito volle subito riabili-
tare la figura di Cioscuro e impedire l%idea della designazione di un
successore fatta da un pontefice in vita.
3u proprio sotto il suo pontificato c,e l%imperatore +iustinia-
no lanci' il suo colossale progetto di =&enovatio Imperii=. Per poter
entrare in Italia il basileus approfitt' del fatto c,e Eeodato aveva fat-
to assassinare Amalasunta. Copo aver strappato l%Africa ai ?andali"
2elisario" suo generale" sbarc' in -icilia nel 3" con l%intenzione di
cacciare i +oti dalla penisola.
Eeodato pretese da Agapito c,e si recasse a Costantinopoli
per scongiurare +iustiniano dal proseguire l%impresa" ma ne ottenne
solo un rifiuto. Agapito and' a Costantinopoli" ma solo per c,iedere
c,e il patriarca Antimo" protetto dall%imperatrice Eeodora" filo-mo-
nofisita" venisse sostituito da /enas" pi> ortodosso. +iustiniano ac-
consentA proprio perc,( aveva bisogno dell%appoggio del papa nella
sua campagna antigotica" ma improvvisamente il papa morA nella ca-
pitale.
Approfittando dell%occasione" Eeodato lo fece sostituire con
un proprio candidato" -ilverio :3@-34;" ma non aveva forze suffi-
3G
cienti per fronteggiare n( il partito filo-greco" n( le armate di 2elisa-
rio" gi$ arrivate a .apoli. Eeodato fu assassinato e ?itige" il succes-
sore" pens' di ritirarsi col grosso dell%esercito a Ravenna" sicc,( 2e-
lisario entrava a Roma praticamente senza combattere.
Il clero" influenzato dal generale e dall%imperatrice Eeodora"
sostituA il pontefice con ?igilio :34-;. Intanto ?itige" con un eser-
cito di 10.000 uomini" aveva messo sotto assedio Roma nel 34" e
il suo successore Eotila dar$ del filo da torcere ai bizantini per anco-
ra molti anni.
Ba storia ,a poi fatto passare ?igilio per un papa molto am-
bizioso" c,e avrebbe fatto di tutto per avere &uella carica" al punto
c,e l%esilio di -ilverio dovette concludersi precocemente con la mor-
te di &uest%ultimo. Euttavia" una volta giunto al potere" ?igilio non
mantenne i patti con Eeodora e si rifiut' di ric,iamare il patriarca
Antimo per rimetterlo nella sua sede. 3u proprio sotto ?igilio c,e
scoppi' lo scisma dei Ere Capitoli.
II
B%imperatore +iustiniano" per salvaguardare l%unit$ dell%im-
pero nel suo disegno di restaurazione cristiana del potere romano"
cercava d%ingraziarsi gli eretici monofisiti :numerosi soprattutto nelle
province di 5gitto e -iria;" c,%erano diventati l%eresia pi> pericolosa
in oriente" dopo la sconfitta del nestorianesimo. Avendo peraltro in-
tenzione di recuperare l%intera penisola italiana nell%orbita dell%impe-
ro" aveva cominciato a guardare alla sede del papato con grande inte-
resse.
I monofisiti rifiutavano di riconoscere i dogmi del Concilio
di Calcedonia :11;" da cui in sostanza erano usciti sconfitti" anc,e
se n( l%imperatore n( sua moglie li annoverarono mai tra gli eretici.
Anzi i monofisiti erano cosA forti in oriente c,e riuscirono persino a
creare due nuove confessioni# la giacobita :in -iria e Palestina; e la
melIita :in 5gitto;. Anc,e i cristiani d%Armenia erano anti-calcedo-
niani" mentre &uelli di Persia erano rimasti nestoriani. Col tempo tut-
te &ueste eresie indeboliranno notevolmente la compagine imperiale"
favorendo la diffusione dell%islam.
10
10
Il monofisismo ! dottrina accettata ancora oggi nella c,iesa copta egizia-
na" nella c,iesa copta etiope e nella c,iesa siro-malabita.
30
+iustiniano" poic,( non poteva rigettare un Concilio ecume-
nico gi$ celebrato un secolo prima e riconosciuto da gran parte delle
c,iese" decise di condannare tre teologi antioc,eni c,e a Calcedonia
avevano goduto d%una certa autorevolezza.
-perando di ottenere il favore dei monofisiti" l%imperatore"
con un editto del 1" giudic' eretici tutti gli scritti del teologo Eeo-
doro di /opsuestia :30-12G" avversario di <rigene e" in parte" del
patriarca Cirillo d%Alessandria;" alcuni scritti di Eeodoreto di Ciro
:303-1G; c,e si ponevano contro il suddetto patriarca" contro alcuni
dogmi del Concilio di 5feso e contro ogni forma di teopasc,ismo
11
"
nonc,( una lettera di Iba di 5dessa :m. 14;" scritta in difesa del
suddetto Eeodoro e &uindi contro Cirillo. Ba confutazione era stata
preparata da Eeodoro AsIida" vescovo di Cesarea.
8uesti testi" raccolti appunto in =Ere Capitoli=" venivano
considerati di tendenza nestoriana" poic,( negavano valore al termi-
ne ,heoto(os ed erano ambigui nella difesa della duplice natura del
Cristo :Eeodoro soprattutto tendeva a giustapporre le due nature pi>
c,e a vederle unite;. Eeodoreto e Iba avevano gi$" col tempo" anate-
mizzato .estorio" per cui +iustiniano evit' di condannarli in toto.
Ca notare c,e erano tutti e tre esponenti della scuola teologica di
Antioc,ia" ed erano morti da tempo" in pace con la c,iesa ortodossa
e molto stimati in -iria" Persia e India.
A differenza dei vescovi d%oriente" papa ?igilio :34-; e il
partito AIoimetoi :ortodossi radicali; si opposero decisamente all%e-
ditto di +iustiniano" sicc,( &uesti mand' a prelevare il papa diretta-
mente a Roma" c,iedendogli di giustificarsi personalmente.
.ell%ambiente di corte" pressato da vari vescovi" tra cui lo
stesso patriarca /enas di Costantinopoli" ?igilio si convinse a fir-
mare lo .udicatum :1G;" con cui aderiva alla condanna" c,e per'
venne rifiutata immediatamente dai vescovi italiani" dalmati" illirici
:&uelli africani gli comminarono persino una scomunica;.
Ci fronte a un atteggiamento del genere" ?igilio c,iese a
+iustiniano di risolvere la controversia in un concilio ecumenico" ma
&uesti preferA emanare un nuovo editto a conferma del precedente"
11
Ba dottrina teopasc,ita venne sviluppata da monaci della -cizia nel 10" i
&uali pretendevano c,e al dogma calcedonese s%aggiungesse la formula an-
tinestoriana# =Mno della Erinit$ ,a patito nella carne=" c,e per' nessuno ap-
prov' in &uanto ritenuta non essenziale.
10
c,e trov' nuova approvazione da parte dei vescovi orientali. Al c,e
il pontefice rispose con un gesto plateale# scomunic' tutti" vescovi e
imperatore. 8uest%ultimo decise allora di arrestarlo e deporlo. Prima
c,e potesse farlo" il papa e il vescovo di /ilano" Cazio" c,e lo aveva
accompagnato" fuggirono da Costantinopoli e si rifugiarono a Calce-
donia" da dove scrissero un%enciclica contro +iustiniano" c,iedendo
c,e il concilio si tenesse in Italia.
B%imperatore accett' a sorpresa l%idea del concilio" ma a con-
dizione c,e si tenesse nella stessa Costantinopoli. ?igilio per'" te-
mendo manovre imperiali" rifiut' di parteciparvi.
Il Concilio si riunA ugualmente nel 3" sotto la presidenza
del nuovo patriarca ecumenico" 5utic,io" succeduto a /enas. -i ot-
tenne la condanna unanime e definitiva dei =Ere Capitoli=.
Per tutta risposta il papa" avendo intenzione di rompere a tut-
ti i costi con l%imperatore" gli invi' un Constitutum$ col &uale rifiuta-
va le decisioni del Concilio ecumenico. +iustiniano non si fece im-
pressionare" anzi ordin' di arrestare i diaconi del papa" minacciando
&uest%ultimo" c,e si trovava a Costantinopoli" di deposizione.
?igilio ritratt' tutto in un nuovo Constitutum" alienandosi le
simpatie dell%episcopato ostile a 2isanzio. /olti vescovi dell%Italia
settentrionale :esclusi i liguri e gli emiliano-romagnoli;" della +allia
e del .orico" non accettarono &uella c,e per loro era solo un%imposi-
zione" per cui non si considerarono pi> in comunione con gli altri ve-
scovi.
Era &uesti vescovi ribelli all%autorit$ imperiale e conciliare vi
erano &uelli delle province ecclesiastic,e di /ilano e A&uileia. 8ue-
ste ultime convocarono un Concilio particolare ad A&uileia e" di fat-
to" non riconobbero pi> l%autorit$ della c,iesa di Roma e" &uindi" del
papa" il cui atteggiamento venne considerato troppo ondivago" in
&uanto non aveva contrastato adeguatamente l%ingerenza del potere
politico" espresso dall%imperatore" nelle &uestioni dottrinarie.
A&uileia si eresse a patriarcato autonomo per sottolineare la
propria indipendenza gerarc,ica da Roma e" pur ponendosi come
c,iesa scismatica tricapitolina" rimase rigorosamente calcedoniana"
cio! mantenne il Credo niceno-costantinopolitano" senza professare
alcuna eresia cristologica.
Copo sette anni di permanenza a Costantinopoli" al papa fu
concesso di tornare in Italia" non prima per' d%avergli fatto capire
11
c,e d%ora in avanti l%elezione del suo successore avrebbe dovuto es-
sere confermata dallo stesso imperatore e non dal re ostrogoto e nep-
pure era pensabile c,e il pontefice potesse esimersi dal ric,iederla o
addirittura predisporre una propria successione automatica mentre
egli stesso era in vita. In cambio di &ueste disposizioni +iustiniano
concedeva al papato un ruolo" in Italia" pari &uello dei funzionari im-
periali. ?igilio per'" durante il viaggio di ritorno" morir$ a -iracusa.
Il suo successore" Pelagio I :@-@1;" c,%era sempre stato
contrario alla condanna dei =Ere Capitoli=" aveva cambiato improv-
visamente atteggiamento &uando +iustiniano gli aveva fatto capire
c,e non avrebbe ostacolato in alcun modo la sua elezione al soglio
pontificio" anzi l%avrebbe favorita.
Ci' non gli attir' certo le simpatie dei vescovi africani e illi-
rici :diocesi veneto-istriane;" cui si unirono" &uesta volta" anc,e le ri-
mostranze di &uelli franc,i" c,e addirittura lo ritenevano responsabi-
le della morte di ?igilio. Particolarmente grave fu la rottura tra il pa-
pato e i vescovi di /ilano e di A&uileia" le due principali sedi metro-
politane dell%Italia settentrionale :Annonaria; nei secoli I?-?I. Ba
prima aveva come suffraganei i vescovadi di Biguria e di 5milia9 la
seconda &uelli di ?enezia e di Istria.
-uccessivamente i vescovadi emiliani si staccarono dalla
giurisdizione ambrosiana per entrare in &uella ravennate. Il vescovo
di Ravenna" nella contesa tricapitolina" prese le difese del papato
contro i metropoliti di /ilano e di A&uileia" c,e intanto avevano as-
sunto il titolo di patriarc,i. Papa Pelagio I ricorse persino alle truppe
bizantine per reprimere lo scisma delle due sedi metropolitic,e.
.ell%arcidiocesi di /ilano lo scisma si ricompose solo col
successore di Pelagio" +iovanni III :@1-41;" sotto il cui pontificato i
Bongobardi occuparono l%Italia. B%arcivescovo <norato" nel 40" si
trasferA con il clero maggiore a +enova :ancora citt$ bizantina;" rien-
trando in piena comunione con l%ortodossia romana e greco-orienta-
le. Il clero minore" rimasto sul territorio diocesano" dal @G sotto la
dominazione longobarda" fu prevalentemente tricapitolino ancora
per diversi anni. Eant%! c,e &uando l%imperatore /aurizio :G2-@02;
cerc' di servirsi dei 3ranc,i per risolvere il problema longobardo"
nel G" dopo alcuni iniziali successi" fu costretto a c,iedere una tre-
gua" temendo c,e gli scismatici di ?enezia-Istria si accordassero coi
Bongobardi.
12
Ba &uestione infatti era esplosa nel G4" &uando il patriarca
di A&uileia venne fatto arrestare a +rado" dove aveva la propria
sede" insieme ad alcuni vescovi istriani" per ordine dell%esarca raven-
nate -maragdo" e poi imprigionato a Ravenna per circa un anno"
dove fu costretto a rinnegare lo scisma. Mna volta liberato e rientrato
a +rado" egli torn' per' a sposare le tesi scismatic,e" fomentando le
contestazioni dei vescovi dipendenti dal patriarcato di A&uileia a
causa dell%atteggiamento di -maragdo9 sicc,( l%esarca venne ric,ia-
mato a Costantinopoli.
Ba diocesi di A&uileia pens' di trovare nei Bongobardi aria-
ni
12
i suoi naturali alleati" per cui non ! da escludere c,e abbia favo-
rito il loro ingresso in massa nella penisola. I Bongobardi in effetti
garantirono all%indipendenza politico-ideale di A&uileia la loro prote-
zione.
Il Patriarcato di A&uileia fu diviso in due parti" aventi rispet-
tivamente giurisdizione sui territori di dominazione bizantina e su
&uelli di dominazione longobarda. Il metropolita di A&uileia :allora
patriarca di +rado" con sede in &uesta citt$" appartenente ai domini
bizantini; rientr' in comunione con la c,iesa di Roma e &uindi con il
resto della c,iesa" nel @04.
Ba diocesi di Como :c,e nel frattempo aveva reciso il rap-
porto di dipendenza dalla arcidiocesi di /ilano ed era diventata suf-
fraganea di A&uileia; ed altre diocesi dipendenti dall%altro metropoli-
ta di A&uileia :&uello con sede ad A&uileia" longobarda; rimasero
scismatic,e fino all%anno @0G" &uando i rispettivi vescovi" convocati
a Pavia dal re longobardo Cuniperto" decisero di inviare una loro
rappresentanza a Roma per ricomporre la divisione. Ba diocesi di
Como venera ancora oggi con il titolo di santo un vescovo" Agrippi-
no :@04-14;" c,e si mantenne in modo intransigente su posizioni sci-
smatic,e in opposizione anc,e alla sede romana.
12
I Bongobardi" come gi$ precedentemente i +oti" erano cristiani ma di
fede ariana. +li ariani credevano nella divinit$ di Cristo" ma ritenevano c,e
anc,e il ?erbo avesse avuto origine dal .ulla. Ario" sacerdote d%Alessan-
dria d%5gitto" c,e attorno al 320 teorizz' l%arianesimo" riteneva c,e l%5ssere
venisse dal .on 5ssere e fu per &uesto considerato il primo degli eretici.
Politicamente l%arianesimo considerava la c,iesa subordinata al potere tem-
porale del sovrano.
13
La 4!estione del Filioque
Premessa
Probabilmente va considerato affrettato il giudizio negativo
c,e nella sua celebre /toria del cristianesimo" Ambrogio Conini die-
de sulle controversie trinitarie del tempo di Ario. A suo parere" infat-
ti" esse altro non erano c,e =artificiose discussioni" prive di &ualsiasi
valore culturale= :ed. Eeti" /ilano 1044" p. 2@4;.
<ggi certamente" all%occ,io secolarizzato dell%uomo moder-
no appaiono cosA" anc,e se non dobbiamo dimenticare c,e" nel pas-
sato" dietro ogni dibattito teologico si nascondevano precise implica-
zioni di natura politica e culturale" c,e venivano poi dissimulate in
varie maniere dalle forze c,e prendevano o conservavano il potere.
C%altra parte" fino alla nascita del capitalismo industriale" la
religione ,a sempre rappresentato il terminus ad +uem di ogni rifles-
sione speculativa# la stessa filosofia borg,ese" per potersi imporre"
con Cartesio" dovette prima prendere le distanze dalla -colastica.
8uesto per dire c,e dal punto di vista storico anc,e &uelle =artificio-
se discussioni= sulle caratteristic,e della Erinit$ cristiana" ac&uistano
un%importanza tutt%altro c,e trascurabile.
Bo dimostra il fatto c,e il ?aticano non ,a resistito alla ten-
tazione" nel Catechismo 0niversale :CCC;" di alterare volutamente
la verit$ storica sul problema" s&uisitamente teologico" della cosid-
detta =processione dello -pirito -anto=. -i ! cio! avuto il coraggio
non solo di affermare c,e il -imbolo della fede cristiana" e cio! il
Credo di .icea-Costantinopoli" ! =tuttora comune a tutte le grandi
C,iese dell%<riente e dell%<ccidente= :10;" ma persino di falsificare
tale -imbolo riportando solo &uello latino con l%aggiunta del Filio-
+ue :p. @1;. .ella disamina dei dogmi del -imbolo relativi allo -piri-
to -anto" non si fa cenno alcuno alle molteplici controversie teologi-
c,e c,e il Filio+ue scaten' tra cattolici e ortodossi :&uesta parola
non ! mai citata nel CCC;9 anzi" tutta la trattazione dell%art. G" =Credo
nello -pirito -anto=" ! stata c,iaramente condotta con l%intenzione di
dimostrare la veridicit$ del Filio+ue" per &uanto il -imbolo venga
commentato solo nella parte c,e afferma la consustanzialit$ delle tre
11
persone divine" ovvero l%inseparabilit$ dello -pirito dal Padre e dal
3iglio" c,e per i cattolici significa la diversit$ delle persone assorbita
nell%identit$ della loro natura.
Ba teologia ,a indubbiamente" per il mondo moderno" solo
un valore simbolico" poic,( i suoi concetti appaiono indimostrabili
alla ragione e credibili solo per fede9 e non tanto perc,( l%esperienza
cristiana ,a smesso di essere un fenomeno =socialmente ovvio="
&uanto perc,( l%evoluzione dell%autocoscienza umana ,a portato a
considerare tale fenomeno oggettivamente inadeguato" anc,e &uando
vuole apparire =socialmente ovvio=. <rmai sulla religione pesa un
giudizio negativo c,e prescinde totalmente dal comportamento indi-
viduale o collettivo dei credenti.
N bene tuttavia c,e uno storico non consideri =insensati= i
concetti della teologia" ma =sensati= in relazione a un preciso conte-
sto semantico :il &uale" a sua volta" non pu' essere considerato di per
s( meno libertario o meno umanistico di &uello odierno" basato pre-
valentemente sull%autonomia della naturale rationis;.
Compito dello storico ! appunto &uello di non disperdere il
patrimonio culturale e intellettuale dell%umanit$" in &ualun&ue forma
esso si presenti" anc,e &uando non riusciamo a capire perc,( degli
uomini abbiano discusso per secoli su problemi c,e oggi ci appaiono
del tutto insignificanti. Probabilmente per' &uesta incomprensione
dipende dalla scarsa capacit$ c,e abbiamo di riattualizzare =cose
vecc,ie=" ovvero di coltivare la =memoria storica= in forme originali"
non ripetitive. .on ! solo &uestione di complessit$ del lavoro di ri-
cerca" ma anc,e di volont$ di conservare il =meglio= del nostro pas-
sato. N &uestione insomma di liberarci dei pregiudizi con cui ci guar-
diamo alle spalle.
La 1icenda storica
C,e cos%! il Filio+ueF 8uesta formula" cui diede un contri-
buto decisivo il vescovo di -iviglia" Isidoro" appare per la prima vol-
ta nel canone 3 del III Concilio di Eoledo :G0;" il &uale"
paradossalmente" lanci' l%anatema contro coloro c,e avessero dic,ia-
rato vera una fede diversa da &uella proclamata a .icea :32; e a
Costantinopoli :3G1;" senza sapere c,e gi$ il canone 4 del Concilio
ecumenico di 5feso :131; aveva deciso di vietare tassativamente un
1
=-imbolo della fede= diverso da &uello decretato a .icea e a Costan-
tinopoliT Il Concilio di Calcedonia" nel 11" aveva rinnovato la san-
zione.
Eale &ui pro &uo si spiega probabilmente sia col fatto c,e i
prelati spagnoli di Eoledo non avevano intenzione di sfidare l%autori-
t$ dei primi Concili ecumenici" sia col fatto c,e i testi greci erano
sempre meno conosciuti in <ccidente. Mna delle accuse c,e il cardi-
nale Mmberto da -ilva Candida" in occasione dello scisma del 101"
rivolger$ agli ortodossi sar$ proprio &uella di aver omesso il Filio-
+ue dal CredoT
B%aggiunta del Concilio di Eoledo fu causata dallo scontro
con i ?isigoti ariani" onde accentuare maggiormente la =divinit$= del
Cristo" c,e l%eresia ariana negava. +li ariani consideravano lo -pirito
una creatura del 3iglio" anc,%egli a sua volta creato. Il Filio+ue non
ebbe tanto lo scopo di negare la subordinazione dello -pirito al 3i -
glio" &uanto di affermare l%uguaglianza divina del 3iglio col Padre"
nella relazione di origine riguardo allo -pirito. -ar$ poi il re spagno-
lo Recaredo a ordinare d%introdurre il Filio+ue nel -imbolo di .icea#
il I? -inodo di Eoledo" nel @33" lo approv'.
.onostante c,e nel @G1 il ?I Concilio ecumenico rinnovasse
ancora il divieto di modificare il Credo" l%interpolazione fu poi ap-
provata dai Concili locali di 2raga :@4;" +entill* :4@4;" 3rioul
:40@;" A&uisgrana :G00;" passando dal -imbolo spagnolo-gotico a
&uello gallicano. .el 401" al -inodo di 3rancoforte" Carlo /agno
:4@G-G11; non solo inserA definitivamente nel Credo gallicano l%ag-
giunta" ma ripudi' anc,e" con l%approvazione dei legati del papa
Adriano" le decisioni del .iceno II :4G4;" c,e aveva canonizzato il
culto delle immagini.
13
5ra solo un pretesto per scatenare un
conflitto con l%impero bizantino" ma il papa Beone III" c,e successe
ad Adriano" vi si oppose. Euttavia" grazie anc,e alla solerte
mediazione del vescovo spagnolo di <rleans" Eeodulfo" Carlo
/agno era riuscito a imporre a tutte le c,iese di 3rancia" +ermania"
Italia centro-settentrionale l%inserimento dell%eresia nel Credo"
13
Ba distinzione tra =adorazione= e =venerazione= delle immagini sacre
venne fraintesa in 5uropa occidentale proprio a causa di una cattiva
traduzione degli Atti del Concilio del 4G4" sulla base della &uale"
successivamente" Carlo /agno" nei suoi famosi ibri Carolini :4G0-401;"
rifiut' il decreto di &uel Concilio.
1@
incontrando solo l%opposizione di Alcuino e dell%arcivescovo di
A&uileia" Paolino.
Carlo /agno era personalmente interessato a &uella introdu-
zione per provocare la controparte bizantina ed avere cosA un prete-
sto per affermare la propria candidatura al titolo di imperatore del
sacro romano impero. .on dimentic,iamo" infatti" c,e la sua incoro-
nazione da parte di papa Beone III avverr$ senza ric,iedere l%autoriz-
zazione del gi$ esistente imperatore bizantino. Eale arbitraria moda-
lit$ servir$ anc,e al papato per risolvere in maniera politica le pro-
prie rivalit$ giurisdizionali :di confine territoriale; con le c,iese d%o-
riente.
3inc,( il nuovo Credo rimase una caratteristica delle c,iese
=barbaric,e= :+allia e 2retagna; l%oriente ortodosso non interverr$
mai. Be cose invece cambiarono &uando i prelati francesi" nel IH se-
colo" cominciarono a servirsi del Filio+ue per sostenere l%originariet$
del Credo latino e accusare i vescovi bizantini d%averlo alteratoT
CosA" in un Concilio dell%G04 Carlo /agno scomunic' l%impero riva-
le d%oriente.
+li orientali reagirono per la prima volta a +erusalemme"
nel .atale dell%G0G. 8ui" alcuni monaci delle +allie si scontrarono
coi confratelli greci sulla &uestione del Filio+ue. I monaci delle +al-
lie espressero le loro lagnanze al papa Beone III" il &uale" invece di
risolvere la &uestione autonomamente" scrisse a Carlo /agno. 8ue-
sti ordin' al vescovo Eeodulfo di redigere un trattato sullo -pirito
-anto in difesa del Filio+ue" e convoc' nell%G00 un -inodo ad AiS-
la-C,apelle per far decretare c,e il Filio+ue era una dottrina della
c,iesa cattolica e doveva mantenere il suo posto nel Credo cantato
durante la messa. Eeodulfo sar$ il primo a contrapporre il Filio+ue ai
+reci nei ibri Carolini.
.el dicembre dello stesso anno Carlo /agno c,iese al papa
d%introdurre nel Credo il Filio+ue. Pur approvando personalmente la
processione ab utro+ue" formulata nel -inodo di A&uisgrana :G00;"
Beone III era per' contrario all%inserimento del theologumenon nel
Credo# infatti ordin' c,e s%incidesse il -imbolo originario su due ta-
vole d%argento - in greco e in latino - da esporre nella basilica di -an
Pietro a Roma. Politicamente il papato era favorevole alla posizione
di Carlo /agno e" a tale proposito" era anc,e disposto a condividere
la modificazione del Credo :a partire da Beone /agno" sulla scia
14
della teologia politica di Agostino e di Ambrogio" nessun papa ebbe
dubbi sul valore del Filio+ue;. .on dimentic,iamo c,e lo -tato della
c,iesa" nel 4@" era nato in virt> dell%aiuto militare c,e i 3ranc,i
avevano concesso al papato contro i Bongobardi.
Euttavia" sul piano pi> propriamente ecclesiale" la c,iesa ro-
mana temeva c,e &uella eresia avrebbe potuto procurare divisioni e
scismi" specie in &uei territori :ad es. i 2alcani; c,e sperava di sot -
trarre all%influenza bizantina. Il papato aveva bisogno d%essere appog-
giato militarmente dal nuovo impero occidentale c,e stava emergen-
do nelle +allie" onde far valere con sicurezza l%aggiunta nel Credo e
il primato del pontefice e della sede romana. Per sostenere la teoria
del primato papale la c,iesa romana" nei secoli ?III e IH" elabor'
addirittura dei falsi" in accordo con la monarc,ia francese# il @U
canone del Concilio di .icea" la Donazione di Costantino e le Pseu-
do-Decretali di Isidoro. Proprio in virt> di tale teoria" il papato non
avrebbe certo potuto tollerare c,e" dopo essersi liberati dalla presen-
za ingombrante dei bizantini" i 3ranc,i cominciassero a rivendicare
un%egemonia cesaropapista.
Ba &uestione rimase in sospeso per alcuni anni" finc,(" du-
rante la polemica tra il papa .icol' I e il patriarca 3ozio :G20-G03;"
di nuovo fu al centro di accesi contrasti :G4;. 3ozio infatti non solo
condann' l%aggiunta nel Credo" ma anc,e il contenuto teologico del
Filio+ue in s(.
11
Euttavia" solo nel 1011 l%imperatore 5nrico II" inco-
ronato a Roma" prese la decisione d%imporre a tutto il mondo latino il
rito germanico della messa. Il papa 2enedetto ?III accett'. 2isanzio
reagA sopprimendo il nome del papa dalle sue preg,iere liturgic,e.
Ba cristianit$ europea" fino a &uel momento unita" sulle &uestioni
fondamentali della dogmatica" giunger$ alla separazione definitiva
nel 101.
11
<vviamente in &uestione non era solo l%eresia filio&uista. 3ozio sottoline'
anc,e altri aspetti" seppur meno gravi# l%obbligo per il clero al celibato" va-
rie irregolarit$ nella pratica dei digiuni" nell%amministrazione della cresima"
nel computo della &uaresima" nel radersi la barba da parte dei c,ierici...
Inoltre 3ozio voleva c,e il cristianesimo bulgaro appartenesse alla giurisdi-
zione del patriarcato di Costantinopoli. Per &ueste ragioni fu subito scomu-
nicato dai papi .iccol' I e +iovanni ?III. In pratica s%erano anticipati di un
secolo e mezzo i motivi teologici e politici del grande scisma del 101. 3o-
zio fu fatto santo dalla c,iesa ortodossa poco tempo dopo la sua morte.
1G
Eale rottura verr$ formalmente ma non sostanzialmente su-
perata solo nel 10@" in una dic,iarazione congiunta di papa Paolo
?I e del patriarca di Costantinopoli :Istanbul; Atenagora" i &uali si
assunsero le reciproc,e responsabilit$ dello scisma.
1
Ba c,iesa romana decider$ di canonizzare l%eresia nel
Concilio del Baterano del 121" sotto Innocenzo III" dopo il trionfo
latino della &uarta crociata :1202-1201; sulla Costantinopoli
ortodossa. -uccessivamente" nei Concili voluti per riunificare le due
confessioni della cristianit$ :Bione nel 1241" sotto +regorio H" e
3errara-3irenze nel 1130" sotto 5ugenio I?;" si ! cercato" da parte
cattolica" d%indurre gli ortodossi ad accettare il Credo modificato" ma
senza successo. B%importanza del Filio+ue di colpo cess' dopo il
113" allorc,( 2isanzio fu con&uistata dai turc,i" e dopo l%affermarsi
delle idee umanistico-rinascimentali e protestantic,e in 5uropa
occidentale.
In seguito" i cosiddetti =uniati= :credenti cattolici di rito orto-
dosso; si opporranno all%aggiunta" benc,(" ovviamente" non alla teo-
logia ivi implicita. Ancora oggi alcune c,iese cattolic,e di rito orien-
tale presenti in occidente" e alcune comunit$ cattolic,e di rito latino
c,e vivono in oriente recitano il Credo senza il Filio+ue :in +recia
dal 1043;. Recentemente anc,e i vecc,i-cattolici e gli anglicani sem-
brano essersi orientati in &uesta direzione.
Per concl!dere
8ui naturalmente non si ,a intenzione di ripercorrere l%iter
delle controversie teologic,e c,e per secoli ,anno diviso ortodossi e
cattolici" anc,e perc,( - come gi$ detto - il problema vero" per uno
storico" non ! &uello di =ripetere= i fatti o le idee del passato" ma
&uello di riattualizzarli :il c,e ric,iede tempo" studi approfonditi e"
soprattutto" apertura mentale;.
Indubbiamente la confessione ortodossa" su &uesto argomen-
to" esprime una posizione di maggiore e&uilibrio e profondit$" dovu-
ta probabilmente al fatto c,%essa" a differenza della c,iesa cattolica"
,a sempre cercato di salvaguardare il messaggio pi> antico della tra-
1
Prima del 101 le divergenze di natura disciplinare" giurisdizionale e di
altro genere - come ad es. si possono riscontrare nel -inodo Erullano II del
@02" detto 1uinise2tum - non erano mai sfociate in una rottura teologica.
10
dizione cristiana" c,e era di tipo comunitario ed escatologico" rinun-
ciando a trasformarsi in un%istituzione di potere" concorrenziale a
&uella degli -tati politici.
Euttavia non ! nel nostro interesse prendere le difese dell%or-
todossia contro il cattolicesimo" poic,( ogni religione !" in ultima
istanza" oggettivamente" una forma di illusione. Pertanto" se anc,e si
riuscisse a eliminare il principale impedimentum dirimens sulla via
della conciliazione dogmatica fra cattolici e ortodossi" rimarrebbe il
dato incontrovertibile dell%assoluta precariet$ della religione +ua ta-
lis ai fini della risoluzione dei problemi umani.
Al massimo" osservando laicamente i contenuti di &uella dia-
triba" si pu' affermare c,e le tesi ortodosse rispecc,iano un maggior
senso della democrazia" del rispetto dei valori umani" della diversit$
e specificit$ delle persone. Pi> di cosA lo storico non pu' dire. C%altra
parte" il lettore pu' facilmente rendersi conto da solo c,e la formula-
zione dell%eresia filio&uista ! stata" sin dal suo nascere" strettamente
connessa alle &uestioni politic,e" non solo perc,( con essa l%impero
carolingio ,a cercato un pretesto per separarsi da &uello bizantino"
ma anc,e perc,(" ideologicamente" il Filio+ue ! a un tempo causa ed
effetto d%una precisa concezione cattolico-romana della politica.
La ri(lessione c!lt!rale
Era le cause-conseguenze culturali inerenti all%accettazione
occidentale dell%eresia filio&uista va annoverata &uella" gravissima"
dell%incapacit$ a distinguere i concetti di =essenza= ed =energia= :c,e
allora gli ortodossi intendevano riferire alla vita del Cio uno e trino e
c,e oggi invece - sulla scia di 3euerbac, - dobbiamo intendere in
senso ontologico" riferendo &uei concetti all%essenza stessa dell%uo-
mo;.
Ba suddetta distinzione" laicamente trasformata" comporta la
percezione dell%essere umano come di un ente in ultima istanza =in-
dicibile=" poic,( le sue manifestazioni esteriori non coincidono del
tutto con la sua natura interiore. 5sterno ed interno non sono com-
pletamente coincidenti. B%interno" in parole povere" ! sempre pi> ric-
co dell%esterno" come la coscienza lo ! dell%esperienza.
<ltre a tali aspetti di natura filosofica" la &uestione del Filio-
+ue potrebbe offrire ampio materiale di discussione anc,e alla psica-
0
nalisi. Il 3iglio c,e si fa =come= il Padre" perc,( =geloso= del rappor-
to c,e il Padre ,a con lo -pirito :c,e ! la parte femminile della trini-
t$ divina;... Il 3iglio c,e facendosi =come= il Padre" in realt$ lo estro-
mette dal suo rapporto con lo -pirito e col mondo esterno... Il 3iglio
c,e" dopo aver estromesso il Padre" pretende di poter =gestire= lo
-pirito come fosse una sua personale propriet$... Cos%! tutto &uesto
se non una riedizione in veste religiosa del classico complesso di
5dipoF
+i$ si ! detto c,e il Filio+ue ! la fonte di tutte le =eresie=
cattolic,e rispetto all%ortodossia" le pi> importanti delle &uali sono
&uelle relative all%ufficio del pontefice :come ad es. il primato di Pie-
tro e della giurisdizione universale di Roma" l%infallibilit$ e2-cathe-
dra" la superiorit$ del papato sul concilio o il concetto di =vicario di
Cristo=;.
1@
-e vogliamo" il Filio+ue ! stato il primo tentativo riuscito" in
ambito cristiano" di strumentalizzare la religione" stravolgendone il
contenuto dogmatico-tradizionale" per una mera esigenza di potere
politico. Eutto l%apparato giuridico-normativo della c,iesa cattolica !
funzionale alla giustificazione dell%abuso filio&uista. -enza esagerare
si pu' sostenere c,e il Filio+ue ! alla base di tutta la cultura della
violenza" della sopraffazione" del masc,ilismo... tipica dell%<cciden-
te cattolico e protestante :i protestanti non ,anno mai messo in di-
scussione il Filio+ue;.
5siste persino uno stretto rapporto fra i due dogmi su /aria
:Immacolata concezione e Assunzione; e il Filio+ue" poic,( come in
&uest%ultima eresia il lato =femminile= della Erinit$" e cio! lo -piri-
to
14
viene abbassato al ruolo di semplice esecutore della volont$ del
1@
Per gli ortodossi la Pentecoste indica l%uguaglianza di tutti gli apostoli9 le
c,iese ,anno solo una giurisdizione locale" in &uanto vi ! =c,iesa= l$ dove
si celebra l%eucarestia9 =infallibile= al massimo pu' essere la c,iesa riunita
in concilio" &uando le sentenze di &uesto concilio trovano ampia accoglien-
za da parte della cristianit$9 mai pu' ritenersi =infallibile= un organo mono-
cratico-assolutistico come il papato" i cui decreti possono essere veri a pre-
scindere dal consenso di c,icc,essia9 il concilio ! sempre superiore a &ua-
lun&ue persona individuale o sede episcopale9 l%unico =vicario di Cristo= !
lo -pirito santo...
14
-i noti c,e in ebraico =rua,= :=spirito=; ! di genere femminile" e anc,e la
funzione =consolatoria= del =pneuma= nel I? vangelo appare secondo una
tipologia di tipo femminile.
1
3iglio" c,e si arroga la pretesa di sostituirsi al Padre :c,e rappresen-
ta" simbolicamente" nella tradizione cristiana e non solo cristiana"
l%origine delle cose" la fonte da cui tutto promana ecc.;" cosA nei due
suddetti dogmi su /aria" si ! cercato" da parte del =3iglio autorita-
rio= :personificato dal papa;" di recuperare l%immagine svilita della
=femminilit$=" dimostrando" con ci'" c,e la c,iesa romana non pu'
sussistere su princApi esclusivamente masc,ilisti.
Il 3iglio" o meglio" il suo vicario in terra" il papa" c,e attra-
verso l%eresia filio&uista si era liberato della presenza ingombrante
del Padre :la memoria di un passato;" per avere sullo -pirito :le varie
manifestazioni della fede; un%egemonia assoluta" sembra essersi ac-
corto" coi due dogmi su /aria" c,e tale egemonia non ! possibile"
per cui" in luogo dello -pirito" ,a creato un suo sostituto" /aria" di-
vinizzata appunto per sostituire lo -pirito di Cio" il &uale" benc,(
=se&uestrato= dal 3iglio" continua ad avere la pretesa di =soffiare
dove vuole=. Il papa arriva ad avere con /aria lo stesso rapporto di -
spotico e privilegiato c,e il Cristo cattolico" =ribelle= al Padre" ,a
voluto avere con lo -pirito.
Il Filioque tra 1ero e (also ateismo
Come si pu' notare" dalle cose fin &ui dette" il Filio+ue ap-
pare anc,e come una forma embrionale di ateismo =volgare=" in
&uanto" se ! vero c,e in virt> di esso si sono giustificati gli abusi pi>
vergognosi" ! anc,e vero c,%esso riflette una percezione della realt$
sociale molto pi> laica di &uel c,e non si creda. Il Filio+ue" infatti" !
stato anc,e il tentativo di togliere alla concezione ortodossa della di-
vinit$ &uel carattere di sacralit$ c,e aveva" trasformando la fede reli-
giosa in uno strumento di emancipazione dalla tradizione. Il cattolico
! ateo" rispetto al credente ortodosso" proprio in &uanto =cattolico=.
I protestanti cercarono di reagire agli abusi filio&uisti :teo-
crazia papale ecc.;" affermando il =primato dello spirito= :vedi ad es.
i concetti di fede nella grazia divina" il libero esame o il sacerdozio
universale# tutti princApi c,e nell%ambito del cattolicesimo-romano
,anno un valore assai relativo;. /a i protestanti non rappresentano
altro c,e il rovescio della medaglia :cio! l%anarc,ia in luogo della
monarc,ia assoluta" la spontaneit$ in luogo della disciplina" il cari-
sma in luogo dell%istituzione...;. Avendo destoricizzato completa-
2
mente la figura teologica del =Padre= :in &uanto non fanno riferi-
mento ad alcuna tradizione storica;" i protestanti sono certo votati a
un ateismo migliore" pi> conseguente di &uello cattolico" ma" non
avendo piena coerenza scientifica ed essendo sostanzialmente legati
all%esperienza della moderna borg,esia" non sono in grado di creare
una vera alternativa" sul piano sociale" al cattolicesimo.
Ba c,iesa protestante ! alternativa a &uella cattolica in &uan-
to" appoggiandosi alla prassi borg,ese" ! riuscita a prevalere sul ter-
reno dell%economia :beninteso =feudale=" in &uanto la c,iesa romana"
per come ! strutturata# assolutismo monarc,ico" rigida gerarc,ia"
rapporti personalistici" politicit$ della fede" ecc." ! sempre rimasta"
nella sostanza" una c,iesa medievale;. /a la crisi progressiva del ca-
pitalismo pu' essere facilmente strumentalizzata dalla c,iesa cattoli-
ca" anc,e in funzione anti-protestantica. 5 non a caso" delle tre reli-
gioni cristiane" la protestante ! &uella pi> in crisi" cui si cerca di sup-
plire" soprattutto negli -tati Mniti" mediante comunit$ e s!tte esoteri-
c,e" misteric,e" pseudo-orientali e cosA via.
Ci fatto" n( il cattolicesimo" laicizzando l%ortodossia" ! riu-
scito a creare una societ$ veramente democratica" a causa dei suoi
presupposti :feudali; di classe irrisolti" n( il protestantesimo" laiciz-
zando ulteriormente il cattolicesimo" ! riuscito" coi suoi presupposti
borg,esi di classe" nel medesimo intento. Ci' a testimonianza c,e
una progressiva razionalizzazione dei contenuti religiosi non ! suffi-
ciente per elaborare un umanesimo integrale# occorre compiere una
contestuale rivoluzione politico-democratica in direzione del sociali-
smo.
3orse oggi il problema pi> interessante" all%interno dell%ideo-
logia cristiana" ! &uello di come giungere all%ateismo passando per
l%ortodossia. 8uesta confessione rappresenta l%esigenza pi> alta di
tutto il cristianesimo" in &uanto rappresenta il tradimento pi> sofisti-
cato dell%originario messaggio politico di +es> :! il tradimento c,e si
pu' reperire soprattutto nei testi attribuiti agli apostoli /arco" +io-
vanni e Paolo;.
Per poter veramente superare il cristianesimo occorre non
solo realizzare gli ideali c,%esso ,a promesso e promosso invano" ma
anc,e gli ideali originari c,e ,a tradito :nascondendoli agli occ,i dei
credenti;# in caso contrario vi sar$ sempre la possibilit$ di una sua ri-
nascita in forme pi> moderne.
3
Il vero ateismo - sul piano metafisico - non passa n( attra-
verso il tradimento dell%immagine di =3iglio= :operata dai cattolici;"
n( attraverso il tradimento dell%immagine di =-pirito= :operata dai
protestanti;" ma attraverso il tradimento dell%immagine di =Padre=
:operata dagli ortodossi;. Cio! dobbiamo riprendere il significato
simbolico del concetto di =Padre= per superarlo una volta per tutte"
liberandoci da &uesta condizione di dipendenza psicologica e cultu-
rale. -olo in tal modo l%ateismo sar$ consapevole e determinato.
Per poter recuperare la valenza simbolica del concetto di
=Padre=" con cui si ! tradito il messaggio di Cristo" c,e non contem-
plava in origine &uesto concetto" dobbiamo decodificare l%espressio-
ne di +iovanni# =Cio ! amore=. Il concetto di dio ! stato utilizzato
nel I? vangelo per rimediare al fallimento del progetto rivoluziona-
rio del Cristo# ! stato usato per sostituire il concetto di =uomo=. B%i-
dentificazione dioVamore infatti porta alla conclusione c,e dio !
ovun&ue" in particolare ! l$ dove esiste =amore=. 8uesta interpreta-
zione attribuita a +iovanni" c,e apre le porte all%universalit$ e all%e-
cumenicit$ del messaggio cristiano" esprime anc,e il tradimento pi>
alto del vero messaggio di Cristo" per il &uale l%identificazione non
era fra =amore e dio= ma fra =liberazione e uomo=.
B%ortodossia - a differenza del cattolicesimo c,e" puntando
tutto sul cristomonismo" ,a fatto coincidere la vita religiosa con il
sacrificio e l%obbedienza9 e a differenza del protestantesimo c,e ,a
fatto coincidere la vita religiosa con la libert$ interiore e la ricerca
intellettuale della verit$ -" l%ortodossia pretende" ancora oggi" di esse-
re la massima realizzazione" in figura" del principio dell% amore uni-
versale.
5bbene" noi dobbiamo dimostrare coi fatti c,e il principio
dell%amore universale pu' essere vissuto meglio senza religione cri-
stiana" in maniera assolutamente laica" a partire dalla liberazione de-
gli uomini dalle ingiustizie e dalle oppressioni. -e noi riusciremo in
&uesto :c,e ! l%obiettivo pi> grande di tutto il genere umano;" la reli-
gione cristiana scomparir$ da sola" spontaneamente" a causa della
sua intrinseca inutilit$ e falsit$.
1
Lidea di Pentarchia nella cristianit5
.ella storia del cristianesimo si parla di =pentarc,ia= in rife-
rimento alle cin&ue principali sedi ecclesiastic,e della cristianit$ an-
tica dell%impero romano e dei regni romano-barbarici" &uando l%ecu-
mene non era ancora diviso tra ortodossi e cattolici. -i tratta di
Roma" Costantinopoli" Antioc,ia" Alessandria e +erusalemme. <ra
vediamo i testi conciliari c,e ne parlano" cui seguiranno brevi com-
menti.
Il Concilio di Nicea *$%&-
Eesto originale :estratti;
I?. Ca &uanti debba essere consacrato un vescovo.
-i abbia la massima cura c,e un vescovo sia istituito da tutti
i vescovi della provincia. /a se ci' fosse difficile o per sopravvenu-
te difficolt$" o per la distanza" almeno tre" radunandosi nello stesso
luogo" e non senza aver avuto prima per iscritto il consenso degli as-
senti" celebrino la consacrazione. Ba conferma di &uanto ! stato
compiuto ! riservata in ciascuna provincia al vescovo metropolita.
?I. Cella precedenza di alcune sedi" dell%impossibilit$ di es-
sere ordinato vescovo senza il consenso del metropolita.
In 5gitto" nella Bibia e nella Pentapoli siano mantenute le
antic,e consuetudini per cui il vescovo di Alessandria abbia autorit$
su tutte &ueste province9 anc,e al vescovo di Roma infatti ! ricono-
sciuta una simile autorit$. Mgualmente ad Antioc,ia e nelle altre pro-
vince siano conservati alle c,iese gli antic,i privilegi. Inoltre sia
c,iaro c,e" se &ualcuno ! fatto vescovo senza il consenso del metro-
polita" &uesto grande -inodo stabilisce c,e costui non debba esser
vescovo. 8ualora poi due o tre" per &uestioni loro personali" dissen-
tano dal voto ben meditato e conforme alle norme ecclesiastic,e de-
gli altri" prevalga l%opinione della maggioranza.
?II. Cel vescovo di +erusalemme.
Poic,( ! invalsa la consuetudine e l%antica tradizione c,e il
vescovo di +erusalemme riceva particolare onore" abbia &uanto &ue-
sto onore comporta" salva sempre la dignit$ propria della metropoli.

H?. Cel clero c,e si sposta di citt$ in citt$.


Per i molti tumulti ed agitazioni c,e avvengono" ! sembrato
bene c,e sia assolutamente stroncata la consuetudine" c,e in &ualc,e
parte ,a preso piede" contro le norme ecclesiastic,e" in modo c,e n(
vescovi n( preti" n( diaconi si trasferiscano da una citt$ all%altra. C,e
se &ualcuno" dopo &uesta disposizione del santo e grande Concilio"
facesse &ualc,e cosa di simile" e seguisse l%antico costume" &uesto
suo trasferimento sar$ senz%altro considerato nullo" ed egli dovr$ ri-
tornare alla c,iesa per cui fu eletto vescovo" o presbitero" o diacono.
H?I. Ci coloro c,e non dimorano nelle c,iese nelle &uali fu-
rono eletti.
8uanti temerariamente" senza santo timore di Cio" n( alcun
rispetto per i sacri canoni si allontanano dalla propria c,iesa" siano
essi sacerdoti o diaconi" o in &ualsiasi modo ecclesiastici" non devo-
no in nessun modo essere accolti in un%altra c,iesa9 bisogna" invece"
metterli nell%assoluta necessit$ di far ritorno alla propria comunit$"
altrimenti siano esclusi dalla comunione. C,e se poi uno tentasse di
usar violenza ad alcun dipendente da un altro vescovo e di consa-
crarlo nella sua c,iesa contro la volont$ del vescovo" da cui si ! al-
lontanato" tale ordinazione sia considerata nulla.
R
3ino al Concilio di .icea vi erano nell%ambito della cristiani-
t$ tre sedi prevalenti# Roma" Alessandria e Antioc,ia" corrispondenti
alle tre maggiori metropoli dell%impero romano. Be sedi erano
paritetic,e tra loro" nel senso c,e nessun vescovo esercitava alcun
potere particolare sui propri colleg,i. Infatti la struttura ecclesiastica
si configurava come una grande %ederazione di chiese locali" perso-
nalizzate nei loro rispettivi vescovi" gestite da istanze collegiali e so-
stanzialmente affini nel credo teologico fondamentale" anc,e se pro-
prio col Concilio di .icea si cominciano ad affrontare importanti
eresie" c,e minano le basi unitarie della cristianit$.
B%organizzazione ecclesiastica tendeva a uniformarsi alle di-
visioni amministrative dell%impero :province;. B%integrit$ e la cattoli-
cit$ completa di ciascuna c,iesa locale ric,iedeva la comunione con
le altre c,iese locali" non veniva assicurata da una istanza monarc,i-
ca superiore" n( laica n( ecclesiastica. 5ra l%unit$ della fede comune
@
c,e garantiva la coerenza di teoria e prassi. B%autorit$ imperiale" a
partire da Costantino" diventer$ necessaria per rendere ufficiali i
concili" riconoscendo loro valore normativo" vincolante per tutti.
Euttavia" nella prassi" ogni vescovo della cristianit$ ricono-
sceva ai gerarc,i delle tre sedi suddette una certa autorit$ de %acto"
prevalentemente morale" per ragioni storic,e. -olo c,e la c,iesa ro-
mana" dopo il III secolo" cominci' ad applicare" progressivamente"
alle sedi di tutto l%ecumene gli stessi rapporti gerarc,ici c,e aveva
con le c,iese locali occidentali" mirando cosA ad affermare un con-
cetto di =c,iesa universale= in cui essa avrebbe dovuto svolgere il
ruolo :giuspolitico; di garante dell%unit$.
Il Concilio di .icea" infatti" non ebbe a c,e fare solo con l%e-
resia ariana" ma anc,e col problema di come regolamentare delle
competenze territoriali c,e s%andavano estendendo oltre i tradizionali
confini provinciali# cosa c,e riguardava non solo la sede romana ma"
per imitazione" anc,e &uella alessandrina.
A .icea in sostanza si decise c,e la posizione preminente
della diocesi di Roma in occidente poteva replicarsi anc,e in Africa
:5gitto" Bibia e Pentapoli o Cirenaica;" sotto la giurisdizione della
sede di Alessandria" nonc,( nell%area orientale" sotto la giurisdizione
di Antioc,ia :E,eopoli;.
Euttavia" pur non ammettendo alcuna autorit$ formale al di
sopra dei tre vescovi delle tre capitali provinciali :detti metropoliti;"
e &uindi riconoscendo loro un certo potere sopra un%area pi> vasta
:eparc,ia o metropolia;" il Concilio stabiliva nel contempo c,e il
contenuto effettivo di &uesta autorit$ doveva restare limitato a una
determinata area territoriale :diocesi civile; e non poteva essere eser-
citato oltre un certo livello :p.es. la nomina dei vescovi era ancora di
competenza dei concili provinciali" anc,e se andava formalmente
approvata dal metropolita;.
Era l%altro al riconoscimento particolare di &ueste tre sedi il
Concilio aggiunse &uello onorifico della sede di +erusalemme
:Aelia Capitolina;" a motivo del suo carattere religioso di =citt$
santa=# la sede tuttavia restava ancora gerarc,icamente subordinata
alla metropoli di Cesarea di Palestina.
Il Concilio di Costantino2oli *$6,-
Eesto originale :estratti;
4
8uanto all%amministrazione delle singole c,iese ,a forza di
legge l%antica norma" come sapete" e la disposizione dei santi padri di
.icea# c,e" cio!" in ciascuna provincia" e" se essi vorranno anc,e i
vescovi confinanti con loro" si facciano le ordinazioni come ric,iede
l%utilit$ delle c,iese.
-appiate c,e" conforme a &ueste disposizioni" vengono am-
ministrate le nostre c,iese" e sono stati nominati i sacerdoti delle
c,iese pi> insigni. Cella c,iesa novella" per cosi dire" di Costantino-
poli" c,e da poco" per misericordia di Cio" abbiamo strappato alle
bestemmie degli eretici" come dalla bocca di un leone" abbiamo ordi-
nato vescovo il reverendissimo e amabilissimo in Cio .ettario. Ci' !
stato fatto al cospetto del Concilio universale" col consenso di tutti"
sotto gli occ,i dell%imperatore Eeodosio" carissimo a Cio" di tutto il
clero" e con l%approvazione di tutta la citt$.
Cell%antica e veramente apostolica c,iesa di Antioc,ia di -i-
ria" nella &uale per prima fu usato il venerando nome di cristiani" i
vescovi della provincia e della diocesi dell%oriente" radunatisi" consa-
crarono vescovo" canonicamente" il reverendissimo e da Cio amatis-
simo 3laviano" con l%approvazione di tutta la c,iesa" c,e" unanime
onorava &uest%uomo. B%ordinazione ! stata riconosciuta conforme
alla legge ecclesiastica anc,e dalle autorit$ del Concilio.
?i informiamo" inoltre" c,e il reverendissimo e carissimo a
Cio Cirillo ! vescovo della madre di tutte le c,iese" la c,iesa di +e-
rusalemme. A suo tempo egli ! stato consacrato" conforme alle nor-
me ecclesiastic,e" dai vescovi della provincia" e spesso" in diverse
circostanze" ,a lottato strenuamente contro gli Ariani.
Poic,(" dun&ue" &ueste cose sono state compiute da noi le-
galmente e canonicamente" preg,iamo la reverenza vostra di volersi
rallegrare con noi" uniti scambievolmente dal vincolo dell%amore c,e
viene dallo -pirito e dal timore di Cio c,e vince ogni umana passio-
ne" e antepone l%edificazione delle c,iese all%amicizia ed alla benevo-
lenza verso i singoli. In tal modo" in pieno accordo nelle verit$ della
fede" e fortificata in noi la carit$ cristiana" cesseremo di ripetere l%e-
spressione gi$ biasimata dagli apostoli# Io sono di Paolo" io sono di
Apollo9 e io sono di Cefa" ma saremo tutti di Cristo" c,e non pu' es-
ser diviso in noi9 e" se Cio ce ne far$ degni" conserveremo indiviso il
G
corpo della c,iesa e compariremo tran&uilli dinanzi al tribunale di
Cio.
Canone II
Cel buon ordinamento delle diocesi" e dei privilegi dovuti
alle grandi citt$ dell%5gitto" di Antioc,ia" di Costantinopoli9 e del
non dover un vescovo metter piede nella c,iesa di un altro.
I vescovi preposti ad una diocesi non si occupino delle c,ie-
se c,e sono fuori dei confini loro assegnati n( le gettino nel disordi-
ne9 ma" conforme ai canoni" il vescovo di Alessandria amministri
solo ci' c,e riguarda l%5gitto" i vescovi dell%oriente" solo l%oriente"
salvi i privilegi della c,iesa di Antioc,ia" contenuti nei canoni di .i-
cea9 i vescovi della diocesi dell%Asia" amministrino solo l%Asia" &uelli
del Ponto" solo il Ponto" e &uelli della Eracia" la Eracia.
A meno c,e vengano c,iamati" i vescovi non si rec,ino oltre
i confini della propria diocesi" per &ualc,e ordinazione e per &ualc,e
altro atto del loro ministero. -econdo le norme relative all%ammini-
strazione delle diocesi" ! c,iaro c,e &uestioni riguardanti una provin-
cia dovr$ regolarle il sinodo della stessa provincia" secondo le diret-
tive di .icea. 8uanto poi alle c,iese di Cio fondate nelle regioni dei
barbari" sar$ bene c,e vengano governate secondo le consuetudini
introdotte ai tempi dei nostri padri.
Canone III
C,e dopo il vescovo di Roma" sia secondo &uello di Costan-
tinopoli.
Il vescovo di Costantinopoli avr$ il primato d%onore dopo il
vescovo di Roma" perc,( tale citt$ ! la nuova Roma.
R
Il trasferimento della capitale dell%impero da Roma a Co-
stantinopoli :330; permette a &uest%ultima di liberarsi della dipen-
denza gerarc,ica" a livello ecclesiastico" dalla sede di 5raclea e di af-
fiancarsi in breve tempo alle altre &uattro sedi :Roma" Antioc,ia"
Alessandria e +erusalemme;.
0
Al Concilio ecumenico di Costantinopoli" convocato dall%im-
peratore Eeodosio per c,iudere definitivamente la &uestione ariana"
l%area orientale dell%impero viene suddivisa in cin&ue circoscrizioni
ecclesiastic,e" corrispondenti alle cin&ue diocesi civili# 5gitto :sotto
Alessandria;" <riente :sotto Antioc,ia;" Asia :sotto 5feso;" Ponto
:sotto Cesarea di Cappadocia; e Eracia :prima sotto 5raclea" poi sot-
to Costantinopoli;. Antioc,ia mantiene la diocesi d%oriente con le
c,iese della +eorgia e della Persia.
I vescovi dell%occidente non parteciparono neppure all%in-
contro sinodale" per cui fino alla seconda met$ del ?I sec. non lo ri-
conobbero come ecumenico.
Ci' c,e susciter$ non poc,e polemic,e sar$ il canone relati-
vo all%assegnazione alla sede di Costantinopoli :la .uova Roma; di
un primato d%onore subito dopo l%Antica Roma. Il declassamento al
terzo posto non piac&ue affatto alla sede di Alessandria" c,e" nelle
sue rimostranze" ottenne l%appoggio del papato almeno sino all%G@0
:anno del Costantinopolitano I?;9 tuttavia dopo Calcedonia :11; il
patriarcato di Alessandria fu spezzato dallo scisma e la grande mag-
gioranza :copti; seguA il monofisismo" per cui il problema si risolse
da solo.
Bo stesso papato" protestando energicamente contro i privile-
gi concessi alla .uova Roma" colleg,er$ il primato di una sede
esclusivamente al proprio carattere =apostolico=. Infatti" temendo c,e
2isanzio potesse un giorno ambire al primo posto d%onore" il papato
afferm' c,e Roma era stata la sede di Pietro e Paolo :poi dir$ solo di
Pietro;" Antioc,ia era stata la sede di Pietro prima di Roma" Alessan-
dria era stata la sede di /arco" redattore del =vangelo di Pietro=. -ic-
c,( ora Roma aveva ogni diritto di considerarsi come la principale
sede ecclesiastica di tutto l%ecumene cristiano.
Costantinopoli ribatter$ a &ueste tesi dicendo di essere stata
fondata da Andrea il protoclito" fratello di Pietro" e in ogni caso ri -
fiuter$ sempre di far dipendere l%importanza di una sede ecclesiastica
dalle sole proprie tradizioni apostolic,e :+erusalemme in tal senso
avrebbe dovuto essere considerata pi> importante di Roma;.
Per i teologi bizantini la centralit$ di una sede ecclesiastica
poteva dipendere da molteplici fattori contingenti" da &uelli culturali
a &uelli politici# alla sede romana in fondo era stato riconosciuto un
primato d%onore appunto perc,( essa era stata anc,e la sede dell%im-
@0
peratore e del senato9 non c%era dun&ue motivo di non riconoscere a
2isanzio il secondo posto d%onore" ora c,%era diventata la nuova ca-
pitale dell%impero.
Ba leadership di una capitale" &uando veniva formalizzata
nella legislazione conciliare" era gi$ nella realt$ un%evidenza ac&uisi-
ta. Per &uesto si pens' ad un certo punto di considerare Costantino-
poli pi> importante di Alessandria e di Antioc,ia e non meno impor-
tante di Roma. Peraltro mentre Roma era presente in un territorio de-
vastato dalle incursioni barbaric,e" di religione o pagana o ariana"
Costantinopoli faceva invece riferimento a un impero romano-cri-
stiano relativamente omogeneo.
In occidente il concetto di apostolicit$ era stato abbinato da
Ireneo e Eertulliano a &uello di successione apostolica per imbriglia-
re gli eretici" cio! per dimostrare c,e andavano considerate apostoli-
c,e solo le sedi c,e potevano garantire una regolare e legittima suc-
cessione dopo il loro fondatore. Col tempo per' il principio di apo-
stolicit$ era stato usato dalla c,iesa romana per rivendicare una certa
autorit$ giurisdizionale" c,e la faceva politicamente diventare pi>
=romana= c,e =apostolica=.
8uesto modo di comportarsi trovava dissensi nello stesso
occidente. Il vescovo Cipriano infatti s%accorse c,e la successione
apostolica rivendicata dal papato veniva di fatto a contrapporsi a
&uella collegiale dei vescovi" sicc,( egli arriv' a dire c,e =tutti i ve-
scovi occupano la cattedra di Pietro=. Ba successione diretta di Pietro
in sostanza andava considerata in maniera simbolica" anc,e se aveva
effetti reali nella realt$ locale.
Ba cosa pi> singolare ! c,e la c,iesa romana considerava i
poteri di Pietro come trasmissibili automaticamente e individual-
mente ai propri successori di Roma# come se il papa fosse un sovra-
no il cui potere veniva ricevuto per via dinasticaT Bo dimostra il fatto
c,e al Concilio di -ardica si stabilA ufficialmente il potere giurisdi-
zionale :politico; della sede romana" c,e l%imperatore +raziano" nel
34G" ratific'. Il papa veniva a porsi come =vicario del basileus= nella
parte occidentale dell%impero.
Il Concilio di Calcedonia *+&,-
Eesto originale :estratti;
@1
Canone ?I
.essun c,ierico deve essere ordinato assolutamente.
.essuno dev%essere ordinato sacerdote" o diacono" o costitui-
to in &ualsiasi funzione ecclesiastica" in modo assoluto. C,i viene or-
dinato" invece" dev%essere assegnato ad una c,iesa della citt$ o del
paese" o alla cappella di un martire" o a un monastero. Il santo -ino-
do comanda c,e una ordinazione assoluta sia nulla" e c,e l%ordinato
non possa esercitare in alcun luogo a vergogna dA c,i l%,a ordinato.
Canone II
C,e non si consacri un vescovo per denaro.
-e un vescovo fa una sacra ordinazione per denaro" e ridotto"
cosA" ad una vendita ci' c,e non si pu' vendere" avesse consacrato
per lucro un vescovo" o un corepiscopo" o un presbitero" o un diaco-
no" o &ualsiasi altro del clero" o avesse promosso &ualcuno" per de-
naro" all%ufficio di amministratore" o di pubblico difensore" o di guar-
dia" o &ualsiasi altro ministero per turpe desiderio di lucro" egli si
espone - se il fatto ! provato - al pericolo di perdere il suo grado.
C%altra parte" &uegli c,e ,a ricevuto l%ordinazione non dovr$ assolu-
tamente riportare alcun vantaggio da una ordinazione o promozione
fatta per guadagno9 venga &uindi" deposto dalla sua dignit$" o dal-
l%ufficio c,e ,a ottenuto con denaro. -e poi &ualcuno fa da mediatore
in azioni cosA vergognose e in cosA illeciti guadagni" se si tratta di un
c,ierico" decada dal proprio grado" se si tratta di un laico o di un mo-
naco" sia colpito da anatema.
Canone III
Mn c,ierico o un monaco non deve occuparsi di cose estra-
nee.
8uesto santo -inodo ! venuto a conoscenza c,e alcuni c,e
appartengono al clero per turpe guadagno fanno i locatari dei beni
degli altri" e si danno ad affari mondani" e" mentre non si danno al-
cun pensiero del servizio del -ignore" corrono invece &ua e l$ per le
case dei secolari" e per avarizia assumono il maneggio delle altrui
propriet$. -tabilisce" allora" il santo e grande -inodo c,e nessuno" in
@2
seguito" vescovo" o c,ierico o monaco possa prendere in affitto beni
o anc,e offrirsi amministratore in affari mondani" a meno c,e venga
c,iamato" senza potersi esimere" dalle leggi alla tutela. dei fanciulli o
&uando il vescovo della citt$ incarica &ualcuno di occuparsi delle
cose ecclesiastic,e" o degli orfani e delle vedove" c,e non abbiano
c,i si cura di loro" o di &uelle persone c,e pi> degli altri abbiano
bisogno del soccorso della c,iesa" per amore di Cio. -e &ualcuno" in
avvenire" tentasse di trasgredire &uanto stabilito" costui sia
sottoposto alle pene ecclesiastic,e.
Canone ?
Mn c,ierico non deve passare da una c,iesa ad un%altra.
8uanto ai vescovi e c,ierici c,e passano da una citt$ ad
un%altra" si ! deciso c,e conservino tutto il loro vigore &uei canoni
c,e sono stati stabiliti dai santi padri su &uesto argomento.
Canone IH
I c,ierici non devono adire i tribunali secolari.
-e un c,ierico ,a una &uestione con un altro c,ierico non
trascuri il proprio vescovo per adire i tribunali secolari. Ba causa" in-
vece" sia prima sottoposta al vescovo" oppure" col suo consenso" ad
arbitri scelti di comune accordo dalle due parti. -e &ualcuno agisce
contro &ueste decisioni" sia soggetto alle pene canonic,e. -e un c,ie-
rico" poi" avesse &ualc,e &uestione contro il proprio o altro vescovo"
sia giudicato presso il sinodo provinciale. -e" finalmente" un vescovo
o un c,ierico avessero motivo di divergenza col metropolita stesso
della provincia" si rivolgano o all%esarca della diocesi" o alla sede
della citt$ imperiale" Costantinopoli" e presso di &uesta si tratti la
causa.
Canone HII
Mn vescovo non deve essere fatto metropolita con lettere im-
periali" n( una provincia deve essere divisa in due.
-iamo venuti a sapere c,e alcuni" contro ogni norma eccle-
siastica" si sono rivolti alle autorit$ ottenendo c,e con una pragmati-
@3
ca imperiale una provincia fosse divisa in due" con la conseguenza
c,e in una stessa provincia vi siano due metropoliti. 8uesto santo
-inodo stabilisce c,e per l%avvenire niente di simile possa esser fatto
da un vescovo sotto pena di decadenza dal proprio rango. 8uelle cit -
t$" per'" c,e gi$ avessero ricevuto con lettere imperiali l%onorifico ti-
tolo di metropoli godranno del solo onore" cosA pure il vescovo c,e
governa &uella c,iesa" salvi" naturalmente" i privilegi della vera me-
tropoli.
Canone HH?I
<gni vescovo deve amministrare i beni della propria diocesi
attraverso un economo.
Poic,( in alcune c,iese" come abbiamo sentito dire" i vesco-
vi amministrano i beni ecclesiastici senza un economo" disponiamo
c,e ogni c,iesa c,e ,a un vescovo abbia anc,e un economo" scelto
dal proprio clero" il &uale amministri i beni della c,iesa sotto l%auto-
rit$ del proprio vescovo. Ci'" perc,( l%amministrazione della c,iesa
non sia fatta senza controllo" e" di conseguenza" non vengano dilapi-
dati i beni ecclesiastici" e non ne nasca il disprezzo per il sacerdozio
stesso. -e il vescovo non agir$ in conformit$ a &ueste disposizioni"
andr$ soggetto alle leggi divine.
Canone HH?III
?oto sui privilegi della sede di Costantinopoli.
-eguendo in tutto le disposizioni dei santi padri" preso atto
del canone WIIIX or ora letto" dei 10 vescovi cari a Cio" c,e sotto
Eeodosio il +rande" di pia memoria" allora imperatore si riunirono
nella citt$ imperiale di Costantinopoli" nuova Roma" stabiliamo an-
c,e noi e decretiamo le stesse cose riguardo ai privilegi della stessa
santissima c,iesa di Costantinopoli" nuova Roma.
+iustamente i padri concessero privilegi alla sede dell%antica
Roma" perc,( la citt$ era citt$ imperiale. Per lo stesso motivo i 10
vescovi diletti da Cio concessero alla sede della santissima nuova
Roma" onorata di avere l%imperatore e il senato" e c,e gode di privile-
gi uguali a &uelli dell%antica citt$ imperiale di Roma" eguali privilegi
anc,e nel campo ecclesiastico e c,e fosse seconda dopo di &uella.
@1
Ci conseguenza" i soli metropoliti delle diocesi del Ponto"
dell%Asia" della Eracia" ed inoltre i vescovi delle parti di &ueste dio-
cesi poste in territorio barbaro saranno consacrati dalla sacratissima
sede della santissima c,iesa di Costantinopoli.
N c,iaro c,e ciascun metropolita delle diocesi sopraddette
potr$" con i vescovi della sua provincia" ordinare i vescovi della sua
provincia" come prescrivono i sacri canoni9 e c,e i metropoliti delle
diocesi c,e abbiamo sopra elencato" dovranno essere consacrati dal-
l%arcivescovo di Costantinopoli" a condizione" naturalmente" c,e sia-
no stati eletti con voti concordi" secondo l%uso" e presentati a lui.
R
Il Concilio di Calcedonia ! costretto a prendere atto di una
situazione amministrativa della c,iesa cristiana poco dignitosa# l%alto
clero tendeva ad abusare sempre pi> del proprio potere. 5 per porre
rimedio a &uesto riconosce alla sede di Costantinopoli poteri di rego-
lamentazione sempre pi> significativi" essendo inefficaci &uelli di
Roma.
In &uel Concilio vengono distaccate da Antioc,ia le
province della Palestina :Israele e +iordania; per attribuirle a
+erusalemme" costituita in patriarcato a se stante. 5 si confermano
all%arcivescovo di Costantinopoli la giurisdizione sul Ponto" l%Asia
:-iria e Bibano; e la Eracia" cio! il diritto di ordinare i vescovi
:metropoliti; per tali esarcati" nonc,( il diritto di giudicare in appello
le cause delle tre diocesi di Alessandria" Antioc,ia e +erusalemme e
infine il diritto di nominare i vescovi =inter barbaros= in oriente.
Eutti i titolari delle cin&ue sedi pentarc,ic,e avevano il titolo di
=patriarca=.
A Calcedonia in sostanza si completa l%evoluzione delle sedi
in cin&ue patriarcati. Il papato non perde nulla nell%area occidentale"
ma ora deve rinunciare a rivendicare &ualun&ue cosa nell%area orien-
tale dell%impero.
Al di fuori dell%impero romano si sviluppano i cat,olicati di
/esopotamia :Persia; e di Armenia" ma poic,( diventano il primo
nestoriano" il secondo monofisita" di essi non si parler$ pi> nei con-
cili ecumenici successivi. Civenta autonomo anc,e il cat,olicato di
+eorgia.
@
In base alla deliberazione del canone 2G" alla sede di Costan-
tinopoli" &uale citt$ imperiale e dun&ue =nuova Roma=" vengono ac-
cordati uguali privilegi di &uelli dell%antica Roma. Costantinopoli
deve dun&ue apparire grande non solo sul piano civile" in &uanto le
sono attribuiti =privilegi civili uguali a &uelli dell%antica citt$ impe-
riale di Roma=" ma deve =apparire altrettanto grande anc,e nel cam-
po ecclesiastico" essendo la seconda dopo Roma=. Ba concezione po-
litico-religiosa della c,iesa imperiale ,a &ui la meglio sia sul =princi-
pio petrino= del papato :basato su un%interpretazione distorta del pas-
so matteano 1@"1G;" c,e sull%antica centralit$ della sede alessandrina.
Papa Beone I protest' contro &uesta deliberazione" facendo
valere il principio politico-ecclesiastico del primato apostolico-petri-
no" affermando c,e non l%importanza politica di una citt$ doveva de-
terminare la sua importanza nella c,iesa" ma piuttosto la sua fonda-
zione apostolica# Roma derivava la sua dignit$ ecclesiale da Pietro e
Paolo e non dal suo rango di capitale dell%impero.
A suo parere anc,e la seconda e la terza posizione erano gi$
fissate per l%eternit$. A Roma segue Alessandria e poi Antioc,ia.
8uesta era la cosiddetta teoria delle tre sedi petrine" secondo la &ua-
le" oltre a Roma" anc,e Alessandria ed Antioc,ia ricoprivano un ran-
go particolare nella c,iesa in &uanto risalenti direttamente a Pietro.
Eale pontefice fu il primo a formulare in maniera cosA espli-
cita il senso politico-giurisdizionale del primato di Roma. Con lui in-
fatti il papato rivendica espressamente la =plenitudo potestatis= sulla
c,iesa universale. 5ssendo l%unico =vicarius Petri=" in &uanto diretto
successore ed erede dell%apostolo" considerato - a torto - capo della
c,iesa primitiva" i primati delle altre circoscrizioni ecclesiastic,e
non potevano c,e dipendere da &uello di Roma" e nessun altro pa-
triarca poteva avere la =pienezza= della potest$ ma solo una sua =par-
te=" al punto c,e la sede romana era l%unica a non doversi sentire ob-
bligatoriamente legata alle decisioni dei concili" a meno c,e &uesti
non fossero convocati e presieduti dallo stesso pontefice.
N evidente c,e" stante &ueste tesi" Costantinopoli non avreb-
be dovuto neppure essere elencata nei canoni conciliari" e il fatto
c,%essa dic,iarasse d%essere stata fondata da Andrea il protoclito sa-
rebbe servito a ben poco" essendo noto c,e Andrea era stato crocifis-
so a Patrasso" in +recia" anc,e se fu sicuramente l%apostolo di tutto il
mondo greco.
@@
In realt$ l%importanza della sede di Costantinopoli era gi$
enorme a &uel tempo" sul piano sia politico c,e ecclesiastico# non a
caso tutti i primi sette Concili ecumenici si svolgeranno o diretta-
mente a Costantinopoli" o nelle sue vicinanze" come Calcedonia e
.icea" o comun&ue sempre in Anatolia" come &uello di 5feso. Copo
il trasferimento della capitale si sarebbe tran&uillamente potuto met-
tere al primo posto Costantinopoli nell%elenco delle principali sedi
ecclesiastic,e# se non lo si fece" fu semplicemente per non turbare la
suscettibilit$ del clero romano.
Gi!stiniano *&%70/&-
-otto il regno di +iustiniano si ,a la codificazione della pen-
tarc,ia patriarcale. N lui c,e" a partire dal 31" utilizza il titolo di
=patriarca= per indicare soltanto i vescovi delle cin&ue sedi. <rmai i
titoli di =arcivescovo= e =patriarca= si e&uivalgono e sono superiori a
&uello di =metropolita=.
+iustiniano era convinto c,e il papato avrebbe fatto di tutto
per aiutarlo a realizzare il suo sogno di riunificare l%impero sotto un
unico potere e un%unica fede :&enovatio Imperii;" ma il papato aveva
intenzione di governare da solo nell%area occidentale" con gli stessi
poteri del basileus.
+iustiniano era anc,e disposto a riconoscere al papato il po-
tere di giurisdizione su tutte le c,iese d%occidente e probabilmente
gli avrebbe concesso molto di pi> se la =renovatio= fosse stata com-
piuta. /a non poteva far &uesto n( contro la volont$ degli altri pa-
triarcati" n(" tanto meno" contro se stesso" cio! contro la prerogativa
di una solida autonomia politica imperiale nei confronti di &ualun-
&ue istituzione ecclesiastica.
+li sforzi profusi per realizzare tale progetto di riunificazio-
ne furono enormi e non sortirono alcun effetto in occidente" anzi" fi-
nirono con indebolire i confini orientali dell%impero" sempre pi> mi-
nacciati dalla pressione dei popoli non cristiani. .on solo" ma la ten-
denza di +iustiniano a legiferare anc,e in campo ecclesiastico lo
portava ad essere accusato di =cesaropapismo=. Il c,e inevitabilmen-
te faceva della pentarc,ia l%occasione per favorire un%autonomia an-
c,e politica della c,iesa.
@4
Ingenuamente teologi di spicco come /assimo Confessore"
Earasio" .iceforo e Eeodoro -tudita" opponendosi al cesaropapismo
in nome della pentarc,ia" non s%accorsero c,e la sede romana stava
utilizzando il medesimo concetto di pentarc,ia per affermare il pro-
prio =papocesarismo=.
Do2o Gi!stiniano
Il Concilio ecumenico Costantinopolitano III :@G0-G1; con-
fermer$ le decisioni espresse nel canone 3 del Concilio ecumenico
Costantinopolitano I e nel canone 2G del Concilio di Calcedonia. A
partire dal Costantinopolitano III un concilio veniva considerato ecu-
menico &uando vi partecipavano rappresentanti di tutti e cin&ue i pa-
triarcati.
Col passare del tempo :?III-IH secolo; il concetto di pentar-
c,ia viene sempre pi> ideologizzato# i cin&ue patriarc,i diventano le
cin&ue colonne su cui ! costituita la c,iesa9 su loro poggia l%infallibi-
lit$ della c,iesa9 essi non possono sbagliare tutti insieme...
.ell%ambito della pentarc,ia ! a Roma c,e si riconosce anco-
ra il primo posto :primus inter pares;" ma &uesto non impedisce al-
l%imperatore Beone III :414-11; di entrare in rotta di collisione col
papa +regorio II :41-31; per la &uestione iconoclastica :il divieto di
considerare =sacre= delle immagini dipinte e di prestare loro un culto
religioso;. Beone viene scomunicato e la sanzione ! confermata an-
c,e dal nuovo papa +regorio III :431-11;" c,e nel 431 riunisce un
-inodo apposito per condannarne il comportamento. Come contro-
mossa l%imperatore bizantino decide di portare la +recia e il sud del-
l%Italia sotto l%egida del patriarca di Costantinopoli e" a tal fine" pro-
muove una campagna militare nel 434.
Come noto" l%ultimo tentativo da parte imperiale di legiferare
sulle &uestioni dogmatic,e sar$ proprio &uello della distruzione delle
immagini sacre. A &uel tempo i maggiori teologi bizantini avevano
preso le difese della sede romana" c,e s%era opposta nettamente al
basileus" ma nessuno pens' mai di accettare l%idea c,e tale sede po-
tesse vantare un proprio primato sulle altre sedi ecclesiastic,e in
nome di un diritto divino o di una esclusiva apostolicit$" tanto meno
se &uesta veniva usata in senso personalistico" identificando l%apo-
stolo Pietro coi suoi diretti successori al soglio pontificio. .essun
@G
teologo ortodosso s%era mai spinto ad accettare un primato
giuspolitico e &uindi giurisdizionale della sede romana sulle altre
sedi e persino sullo stesso potere imperiale. 8uesto per dire c,e l%i -
dea di pentarc,ia se poteva essere utilizzata per difendere l%autono-
mia della c,iesa rispetto all%impero" poteva esserlo anc,e contro l%i-
dea di primato politico della c,iesa romana.
Ci fatto per' il papato" con Adriano II :G@4-42;" riconosce la
legittimit$ giuridica degli altri &uattro patriarcati solo in occasione
del Concilio Costantinopolitano I? dell%G@0-40 e in &uello di -ofia
dell%G40. -ino ad allora il papato ammetteva nell%elenco solo Antio-
c,ia e Alessandria e non riconosceva affatto il titolo di =patriarca
ecumenico= al metropolita di Costantinopoli. Adriano II si sentiva
unico erede e successore di Pietro" titolato a governare su tutta la cri -
stianit$" al fine di garantirne l%assoluta unit$ monarc,ica.
/a gi$ prima" col papa .icol' I :GG-@4;" nel -inodo roma-
no dell%G@1" si era deciso c,e nessun concilio ecumenico poteva es-
sere convocato senza l%autorizzazione di Roma. ?a &ui ricordato c,e
l%imperatore /ic,ele III :G12-@4; si era opposto al primato papale"
c,iedendo la revoca della scomunica contro 3ozio e accusando la
c,iesa romana di eresia per la formula filio&uista del Credo. .el G@4
un -inodo a Costantinopoli arriv' a scomunicare papa .iccolo I" c,e
s%era permesso di dic,iarare decaduto il patriarca 3ozio.
.on piacevano neppure le dic,iarazioni di papa +iovanni
?III :G42-G2;" c,e s%era proclamato =vicario di Cristo=" cio! suo uni-
co rappresentante sulla terra" considerando Roma =caput= di tutta la
cristianit$ e dell%impero.
?i era dun&ue materia sufficiente per uno scontro aperto tra
Roma e 2isanzio. Euttavia gli imperatori" generalmente" preferivano
non giungere mai a rotture esplicite con la sede pontificia" proprio
perc,( s%illudevano di poter ottenere da essa aiuti militari contro il
mondo musulmano" c,e aveva gi$ fatto fuori i patriarcati di Antio-
c,ia :@31-34;" di +erusalemme :@3G; e d%5gitto :@30-1;.
Concilio Costantino2oli IV *6/.078-
Eesto originale :estratto;
Canone 12 W?ersione latinaX I canoni apostolici e sinodali
vietano nella maniera pi> assoluta le nomine e le consacrazioni di
@0
vescovi fatte sotto la pressione o per ordine delle autorit$ secolari9 in
accordo con tali canoni anc,e noi stabiliamo e decidiamo c,e" se un
vescovo ,a ricevuto la consacrazione a tale dignit$ per astuzia o im-
posizione dei potenti" deve essere assolutamente rimosso" in &uanto"
non dalla volont$ di Cio e secondo la disciplina e la legge della c,ie-
sa" ,a voluto o ,a accettato di possedere il dono di Cio" ma piuttosto
dalla volont$ della carne" dagli uomini e per la mediazione degli uo-
mini.
Canone 12 W?ersione grecaX N pervenuta ai nostri orecc,i
:l%affermazione; c,e un sinodo non pu' aver luogo senza la presenza
dei governanti. In nessun passo per' i canoni divini stabiliscono c,e
i governanti secolari convengano nei sinodi" ma i soli vescovi9 per-
ci' non riscontriamo neppure c,e ci sia stata la loro presenza" eccet-
to nei concili ecumenici. In realt$ non ! per nulla giusto c,e i gover-
nanti secolari siano testimoni di fatti c,e sono di competenza dei sa-
cerdoti di Cio.
Canone 14 W?ersione latinaX C%altra parte non abbiamo nem-
meno voluto ascoltare l%abominevole affermazione fatta da gente
ignorante secondo la &uale il sinodo non pu' essere celebrato senza
la presenza dell%autorit$ secolare9 mai fino ad oggi i sacri canoni
,anno prescritto la convocazione dei principi secolari ai sinodi" bensA
soltanto &uella dei vescovi. CosA noi costatiamo c,e essi non furono
mai presenti ai sinodi" salvo c,e non si trattasse di concili ecumenici#
infatti non ! conveniente c,e le autorit$ secolari siano testimoni di
ci' c,e talvolta pu' accadere ai sacerdoti di Cio.
Canone 21 W?ersione latinaX Ba parola di Cio c,e Cristo ,a
rivolto ai santi apostoli e ai suoi discepoli# =C,i accoglie voi acco-
glie me= W/t 10"10X" e =c,i disprezza voi disprezza me= WBe 10"1@X"
noi crediamo sia stata rivolta anc,e a tutti coloro c,e" dopo di loro e
a loro somiglianza" sono divenuti sommi pontefici e principi dei pa-
stori nella c,iesa cattolica. Pertanto ordiniamo c,e nessuno dei po-
tenti di &uesto mondo oltraggi o tenti di rimuovere dalla propria sede
coloro c,e occupano la carica di patriarca" ma al contrario accordino
loro onore e rispetto# in primo luogo al santissimo papa dell%antica
Roma" poi al patriarca di Costantinopoli" e infine a &uelli di Alessan-
dria" Antioc,ia e +erusalemme. 5 nessuno altro rediga scritti o di -
scorsi contro il santissimo papa dell%antica Roma" sotto il pretesto di
40
crimini da lui commessi" come ,a fatto recentemente 3ozio e molto
prima di lui Cioscoro.
C,iun&ue si comporter$ con tanta insolenza e audacia da re-
care ingiuria per scritto o a voce" seguendo l%esempio di 3ozio e Cio-
scoro" contro la sede di Pietro" il principe degli apostoli" ricever$ una
condanna uguale e identica alla loro.
-e poi &ualc,e autorit$ civile o &ualc,e potente tentasse di
cacciare il papa dalla sede apostolica o &ualcuno degli altri patriar-
c,i" sia colpito da anatema.
Inoltre se sar$ convocato un concilio ecumenico e vi sar$
&ualc,e sospetto o controversia nei riguardi della santa c,iesa di
Roma" converr$" con il dovuto rispetto e deferenza" informarsi sul
punto controverso e accogliere una soluzione c,e giovi a s( o agli al-
tri" ma mai avere l%audacia di pronunciare una sentenza contro i som-
mi pontefici dell%antica Roma.
Canone 13 W?ersione latinaX -e &ualcuno usasse una tale te-
merariet$ da sollevare secondo :il modo di; 3ozio e Cioscoro per
scritto o verbalmente reazioni eccessive contro la cattedra di Pietro"
il principe degli apostoli" riceva la stessa condanna :espressa; a &uel-
li9 se poi" essendo stato convocato un concilio ecumenico" ! risultato
un &ualc,e dubbio circa la c,iesa dei romani" si pu' con prudenza e
con la dovuta modestia porre domande intorno alla &uestione in bal-
lo e accogliere la soluzione e o essere aiutati o aiutare" non tuttavia
alzare audacemente accuse contro i sommi sacerdoti della Roma pi>
antica.
R
Il I? Concilio di Costantinopoli si tenne dal ottobre G@0 al
2G febbraio G40 in due sessioni# la prima ! riconosciuta dai cattolici"
la seconda dagli ortodossi. +li originali greci sono purtroppo andati
smarriti. B%estratto &ui riportato ! tratto dalla versione datane dal bi-
bliotecario Anastasio.
-i pu' comun&ue facilmente notare come la prassi di modi-
ficare i testi ufficiali" facendo sparire gli originali" abbia cominciato
a diventare consueta nell%ambito della c,iesa romana :il falso pi>
clamoroso sar$ proprio &uello della Donazione di Costantino" con
cui si riuscir$ a convincere i 3ranc,i ad assumere il titolo di impera-
41
tori del sacro romano impero" in competizione con &uello legittimo
del basileus;.
In &uesti testi appare evidente come la sede romana non vo-
glia pi> avere rapporti con la sede ecclesiastica di Costantinopoli e
pretenda di governare in occidente in maniera non solo ecclesiastica
ma anc,e politica.
Do2o lo scisma del ,8&+
Copo lo scisma del 101 e la riforma teopolitica gregoriana"
i bizantini arriveranno a negare &ualun&ue primato" anc,e &uello eti-
co" alla sede romana" e il patriarcato di Costantinopoli occuper$ il
primo posto tra le c,iese ortodosse" seguito in ordine onorifico dalle
altre c,iese e patriarcati. Anzi il concetto stesso di =pentarc,ia= co-
mincer$ addirittura ad essere usato dagli ortodossi in c,iave anti-lati-
na.
-uccessivamente la pentarc,ia :c,e intanto" a causa dello
scisma del 101" era diventata una =tetrarc,ia=; verr$ osteggiata dal-
le c,iese nazionali indipendenti o autocefale :+eorgia" 2ulgaria" -er-
bia" RussiaD;" proprio perc,( i bizantini tendevano a impedire la
formazione di c,iese indipendenti dai &uattro patriarcati.
Pentarc,ia e primato pontificio sono comun&ue apparsi sem-
pre inconciliabili agli ortodossi" in &uanto si veniva a negare la pari
potest$ e dignit$ a tutti i patriarc,i. Al principio di una monarc,ia
romana dalle forti accentuazioni assolutistic,e" l%oriente bizantino ,a
sempre opposto il principio della collegialit" c,e trovava appunto
conferma nella struttura di una c,iesa universale come comunione di
c,iese locali.
Il primato c,e gli ortodossi riconoscevano a Roma aveva un
riferimento al primato politico della capitale dell%impero" primato
c,e per loro veniva progressivamente meno &uanto pi> le trib> bar-
baric,e" di religione pagana o ariana" sconvolgevano l%unit$ ideologi-
ca e politica dello stesso impero.
Il primato di Roma andava inteso in senso onorifico" crono-
logico" etico" certamente non politico-giurisdizionale n(" tanto meno"
dogmatico" cio! come un%imposizione per le altre sedi episcopali. I
bizantini consideravano il primato sempre all%interno di una visione
sinodale-conciliare-collegiale della cristianit$" e non potevano accet-
42
tare c,e i pronunciamenti o decreti pontifici avessero valore di per s(
:e2-sese;" a prescindere dai loro contenuti.
.on ! mai stato riconosciuto alla sede romana un magistero
dottrinale superiore a &uello delle altre sedi patriarcali" e meno c,e
mai una pretesa infallibilit$ della fede" tanto pi> c,e nelle controver-
sie dottrinali cristologic,e il contributo teologico di Roma ! sempre
stato del tutto irrilevante. -ino all%eresia filio&uista le divergenze tra
oriente e occidente cristiano vertevano su &uestioni pratic,e" come
l%amministrazione dei sacramenti" la celebrazione delle festivit$" ecc.
B%autorit$ indiscussa nel campo della dottrina era solo la fede tra-
smessa dai Padri nei concili. Ancora oggi la c,iesa romana rifiuta
&uesto principio in nome del fatto c,%essa si ritiene =unica c,iesa di
Cristo=.
43
Storia dellEsarcato dItalia
B%5sarcato d%Italia :o di Ravenna; ! stato una circoscrizione
amministrativa dell%impero bizantino comprendente" tra il ?I e l%?III
secolo" i territori bizantini d%Italia. Ba sede era Ravenna e il termine
5sarcato pass' poi a descrivere" in particolare" il territorio attorno a
&uesta capitale" cio! il ravennate.
Ravenna divent' la capitale dell%impero romano d%occidente
nel 101" dopo c,e l%imperatore <norio abbandon' /ilano. 3u scelta
perc,( molto meno esposta alle invasioni barbaric,e" godeva di una
migliore difendibilit$ strategica" data la sua condizione di citt$ marit-
tima" e si avvantaggiava dell%incontrastato dominio romano sul mare.
8ui il 1 settembre 14@ <doacre" re degli 5ruli depose Romo-
lo Augustolo" ultimo imperatore romano d%occidente. Be insegne im-
periali furono inviate a Jenone" imperatore bizantino" c,e nomin'
<doacre patricius" riconoscendo e autorizzando il suo dominio sul-
l%Italia. Pertanto la citt$ divenne la capitale degli 5ruli e in seguito
degli <strogoti di Eeodorico" &uando &uesti furono inviati da Jenone
in Italia nel 103.
La s1olta di Gi!stiniano
+li <strogoti fondarono un regno" formalmente dipendente
da 2isanzio" c,e dur' per un cin&uantennio" sino all%intervento bi-
zantino voluto da +iustiniano" c,e" dopo aver sottomesso il regno
vandalo in Africa" -ardegna e Corsica e aver ricon&uistato la -icilia"
diede inizio alla lunga e sanguinosa guerra greco-gotica" conclusasi
con la spedizione risolutiva di .arsete del 2-3.
.el 1" con la promulgazione a Costantinopoli da parte di
+iustiniano della Pragmatica /anctio pro petitione "igilii :Pram-
matica sanzione sulle richieste di papa "igilio;" l%Italia rientrava"
sebbene non ancora del tutto pacificata" nel dominio romano.
.arsete rimase ancora in Italia con poteri straordinari e rior-
ganizz' anc,e l%apparato difensivo" amministrativo e fiscale. A dife-
sa della penisola furono stanziati &uattro comandi militari" uno a 3o-
rum Iulii" uno a Erento" uno sull%isola Cumana e infine uno presso le
41
Alpi Cozie. B%Italia fu organizzata in prefettura e suddivisa in pro-
vince.
.el @4 la prefettura fu sostituita dall%5sarcato d%Italia con
sede a Ravenna. Il supremo magistrato" l%esarca" di nomina imperiale
e &uasi sempre un orientale" era un eunuco di corte" deteneva sia il
potere civile c,e &uello militare ed esercitava la propria autorit$ tra-
mite tribuni e magistri militum. Be autorit$ civili non scomparvero"
ma furono in posizione subordinata rispetto all%esarca.
Intanto anc,e Africa" -ardegna e Corsica costituivano un
proprio 5sarcato.
Lin1asione longo#arda
Appena nel @G" per'" l%Italia venne invasa dai Bongobardi
di re Alboino" i &uali" entrati attraverso le Alpi +iulie" con&uistarono
3orum Iulii" costringendo il presidio militare bizantino" in numero
esiguo rispetto agli invasori" a ripiegare prima su +rado" poi in suc-
cessione" su Ereviso" ?icenza e ?erona.
.el @0 i Bongobardi arrivano a /ilano. 2isanzio" gi$ impe-
gnata su altri fronti" non ebbe la forza di reagire all%invasione. CosA
negli anni settanta di &uel secolo i Bongobardi posero la loro capitale
a Pavia e dilagarono anc,e nel centro e nel sud" occupando circa due
terzi della penisola. 2isanzio tuttavia tent' una prima controffensiva
nel 4@ con il generale 2aduario" c,e per' fallA miseramente.
.el G0" Eiberio II divise in cin&ue province o eparc,ie l%5-
sarcato# Annonaria" Calabria" Campania" 5milia" Mrbicaria. I confini
dell%5sarcato d%Italia in realt$ non furono mai ben definiti" dato l%in-
cessante stato di guerra tra bizantini e Bongobardi.
Per arginare l%invasione longobarda l%imperatore /aurizio"
nel G1" ripartA i territori dell%5sarcato in sette distretti" strettamente
controllati e governati dall%esarca di Ravenna# l%5sarcato propriamen-
te detto9 la Pentapoli :lungo la costa marc,igiano-romagnola;9
Roma9 la Biguria9 ?enezia e l%Istria9 .apoli :comprendente il 2ruzio"
la Bucania e l%Apulia;.
Il vero e proprio 5sarcato di Ravenna nac&ue dun&ue con la
riforma mauriziana# il primo esarca di cui si ,anno notizie :da una
lettera di papa Pelagio II;" seppur frammentarie" fu Cecio. Ba popo-
lazione locale fu tenuta a concorrere alla difesa del territorio" c,e an-
4
dava ad affiancare i soldati di professione. ?eniva cosA a formarsi
un%efficiente macc,ina difensiva dei territori rimasti" principalmente
situati sulle coste" dove maggiori potevano farsi sentire il potere im-
periale e la flotta bizantina.
Lo scisma dei Tre Ca2itoli
Intanto" in materia religiosa" si consumava proprio in &uegli
anni una profonda crisi dovuta al cosiddetto =-cisma dei Ere Capito-
li=.
1G
Il contrasto era causato dalla condanna" in occasione del ?
Concilio ecumenico" nel 3 da parte dell%imperatore +iustiniano I"
degli scritti di tre teologi orientali" ritenuti dai monofisiti in odore di
eresia" poic,( accusati di essere vicini al nestorianesimo. Roma si
era adeguata al volere imperiale" ma gli arcivescovi di /ilano ed
A&uileia si erano rifiutati di obbedire e si erano dic,iarati scismatici.
/ilano era ritornata" poco dopo" sui suoi passi" ma A&uileia non ne
volle sapere" anzi si proclam' =patriarcato= e i Bongobardi ne appro-
fittarono spalleggiando politicamente il patriarca a&uileiense" contro
Roma e soprattutto contro 2isanzio. B%imperatore sostituA l%esarca
-maragdo per incapacit$ diplomatica nei confronti del patriarca
a&uileiano e" coi suoi successori" +iuliano e Romano vennero riprese
le operazioni bellic,e contro i Bongobardi. A tale scopo 2isanzio
strinse un%alleanza" nel 00" coi 3ranc,i di C,ildeberto II" c,e invi'
in Italia un esercito" di cui una parte si diresse verso ?erona.
Copo gli iniziali successi" per'" proprio &uando i Bongobardi
erano sul punto di cedere" all%improvviso i 3ranc,i ritornarono in pa-
tria" venendo meno ai loro impegni. I bizantini non furono pi> in
grado di condurre la guerra da soli" cosA sfum' l%ultima occasione per
cacciare i Bongobardi e riscostituire l%unit$ della penisola.
B%5sarcato recuper' un po% di terreno" ma dopo &uesta cam-
pagna le condizioni socio-economic,e nella penisola si deterioraro-
no notevolmente.
Il 2a2ato tra i Longo#ardi e lEsarcato
Papa +regorio I c,iese pi> volte aiuto militare all%esarca Ro-
mano contro i Bongobardi spoletani" c,e soventemente attaccavano e
1G
?edi il capitolo specifico.
4@
sacc,eggiavano il territorio romano. B%esarca per'" vista l%ostilit$ del
papato nei confronti del tentativo di +iustiniano di riunificare la pe-
nisola sotto 2isanzio" aveva una strategia differente. +regorio allora
cerc' di negoziare la pace direttamente con i Bongobardi" inauguran-
do cosA l%attivit$ politica e temporale della c,iesa di Roma.
.on a caso i Bongobardi" subito dopo &ueste trattative" pre-
sero Perugia" interrompendo la via di comunicazione tra il Bazio e
Ravenna. A &uesto punto l%esarca fu costretto a intervenire# arriv'
via mare a Roma e da &ui ricon&uist' la citt$ umbra ed alcune piaz-
zeforti del =Corridoio=" facendo &uindi ritorno a Ravenna.
Copo Romano" divenne esarca Callinico" il &uale si mostr'
molto pi> malleabile del predecessore. Con lui" grazie alla mediazio-
ne di papa +regorio" si arriv' nel 0G ad un trattato di pace" seppur
=armata=" di durata biennale" con il re longobardo Agilulfo.
Poco dopo per' l%esarca approfitt' della ribellione dei duc,i
longobardi del 3riuli e di Erento" catturando la figlia del re" insieme
ad altri familiari. I Bongobardi reagirono prontamente e con&uistaro-
no /antova" Cremona" Padova e /onselice. Calla citt$ patavina"
rasa al suolo" ci fu uno spostamento di popolazione in direzione della
laguna veneta.
.el @03 -maragdo ritorn' al governo di Ravenna e appoggi'
nuovamente il papa nella lotta contro gli scismatici di +rado e A&ui-
leia. .el @0@ attraverso il suo intervento fu eletto a +rado un nuovo
patriarca" favorevole a Roma# &uesto evento provoc' un%ulteriore
frattura nella c,iesa" con l%elezione ad A&uileia di un altro patriarca
c,e sposava ancora le tesi scismatic,e" spalleggiato dai Bongobardi.
2enc,( lo scisma fosse ricomposto verso la fine del secolo ?II" la
separazione tra i due patriarcati delle ?enezie sarebbe stata destinata
a durare per pi> di mille anni.
.el frattempo a 2isanzio 5raclio" deposto 3oca" divenne im-
peratore" avviando una serie di riforme c,e cambiarono in modo no-
tevole la fisionomia dello -tato romano-orientale# nel @20 la stessa
titolatura imperiale mut' da Imperatore Cesare Augusto a Basileus
:-ovrano;.
Tentati1i di a!tonomia dellEsarcato nei con(ronti di 9i0
san3io
44
I primi sintomi d%insofferenza dell%5sarcato ravennate nei
confronti di 2isanzio si verificarono all%inizio del ?II secolo. A Ra-
venna" sotto il regno di 5raclio :4 ca - @11;" divennero esarc,i" in
successione" +iovanni Bemigino" 5leuterio e Isacio. Il basileus" im-
pegnato contro i persiani" si trovava in gravi difficolt$ finanziarie e
non era in grado di pagare le truppe imperiali stanziate a Ravenna.
.el @1@ l%esarca +iovanni I e alcuni tra i pi> alti funzionari imperiali
vennero linciati dalle stesse truppe.
B%esarca 5leuterio" tre anni dopo" spalleggiato dall%arcivesco-
vo" fu in grado di ristabilire l%ordine" ma erano talmente forti le ten-
denze autonomistic,e c,e lui stesso" ad un certo punto" arriv' a por-
re la propria candidatura al titolo d%imperatore d%occidente. Prima
c,iese all%arcivescovo di Ravenna di farsi incoronare" ma &uest%ulti-
mo gli suggerA di andare a farsi incoronare a Roma" poic,( era la
sede pi> naturale per un simile evento. 5leuterio partA &uindi alla
volta di Roma" ma fu assassinato da un soldato lealista.
Leresia monotelita
-otto il successore Isacio si ebbe un nuovo inasprimento del-
le tensioni con la c,iesa romana. 5raclio" in &uegli anni" aveva infatti
promulgato l%3(thesis" cio! un editto con cui l%imperatore interveniva
nelle dispute cristologic,e" confermando sA la duplice natura umana
e divina del Cristo" ma sostenendo anc,e l%unicit$ della sua volont"
:monotelismo;# una sorta di compromesso tra ortodossi e monofisiti.
Il provvedimento aveva incontrato in oriente il favore del
patriarca ecumenico -ergio" secondo cui nel Cristo vi era una sola
volont$ ipostatica" nel contempo divina e umana" in rapporto alla sua
duplice natura9 in tal modo la volont$ era pi> un attributo della per-
sona c,e non delle due nature.
A &uesta tesi si oppose per' il monaco palestinese -ofronio"
il &uale sosteneva c,e si dovevano necessariamente ammettere due
volont$ in comunione tra loro.
Il patriarca cerc' l%appoggio di papa <norio I :@2-3G;" c,e"
non capendo esattamente i termini della &uestione" arriv' a dare per
scontato c,e nel Cristo la volont$ fosse una" come una la persona.
Intanto nel @10" sfruttando il malcontento dei soldati per i
forti ritardi della paga" il cartulario /aurizio istig' i militari a fare
4G
rappresaglia contro il pontefice" accusato di aver sottratto il compen-
so dovuto" e &uindi" dopo tre giorni di assedio del Baterano" fu se-
&uestrato il tesoro della c,iesa romana. Poco dopo arriv' anc,e Isa-
cio da Ravenna" il &uale bandA alcuni cardinali pontifici" fece l%inven-
tario del tesoro se&uestrato e lo invi' in parte a Costantinopoli.
I Bongobardi" istigati dalla c,iesa romana" approfittarono
della situazione e" sotto la guida del re Rotari" presero <pitergium"
Altino e la Biguria" tentando di attaccare la stessa Ravenna. Isacio
morA in battaglia nel @13 nei pressi del fiume Panaro.
Il monaco -ofronio" divenuto a sua volta patriarca" denunci'
le manovre politico-imperiali dietro l%atteggiamento dell%eS patriarca
-ergio" e trov' l%appoggio di papa +iovanni I? :@10-12;" c,e con-
dann' il monotelismo" e lo stesso fece il suo successore Eeodoro I
:@12-10;" in contrasto con la tendenza del nuovo basileus Costante
II" il &uale" ad un certo punto" rendendosi conto c,e attorno alla &ue-
stione monotelita si risc,iava" peraltro" di veder salire le spinte auto-
nomistic,e dell%5sarcato" eman' un editto" il ,'pus :@1G;" con cui
vietava di discutere sull%argomento.
I rapporti tra la c,iesa romana e 2isanzio peggiorarono dra-
sticamente &uando papa /artino I :@10-; condann' sia il monote-
lismo c,e i due editti imperiali# l%3cthesis e il ,'pus. Costante invi'
allora due esarc,i con l%incarico di arrestare il papa# dapprima <lim-
pio" il &uale resse l%5sarcato per un paio di anni" fallendo la propria
missione e morendo in combattimento contro gli arabi in -icilia9 in
seguito giunse Eeodoro Calliopa" il &uale marci' su Roma e riuscA ad
arrestare il papa e a portarlo a Costantinopoli nel @1" dove fu
processato per lesa maest$" in &uanto aveva convinto l%esarca
<limpio a ribellarsi all%imperatore e aveva c,iamato i saraceni in
-icilia in funzione anti-bizantina.
/artino" dopo essere stato incarcerato" venne accusato di
alto tradimento dal -enato e fu condannato a morte. Ba condanna fu
per' sospesa da Costante II e la pena di morte commutata in esilio
perpetuo a C,erson. Mn anno prima della morte di /artino I" Co-
stante II decise c,e il suo successore doveva essere 5ugenio I :@1-
4;.
.el @@3 lo stesso Costante sbarc' con un esercito a Earanto
per muovere guerra contro i Bongobardi di 2enevento" dove pose
l%assedio. Intervenne di persona il re longobardo +rimoaldo e Co-
40
stante ripieg' verso .apoli9 lo scontro vero e proprio tra bizantini e
Bongobardi avvenne a 3orino" dove i primi uscirono sconfitti. Ca
.apoli" l%imperatore si diresse &uindi verso Roma" dove fu accolto
dal nuovo papa e dai romani :era la prima volta" dalla caduta dell%im-
pero d%occidente" c,e un imperatore romano metteva piede nell%anti-
ca capitale;" fermandovisi una dozzina di giorni prima di tornare a
.apoli" per poi muovere verso -iracusa" dove pose la sua residenza"
allo scopo di controllare meglio i movimenti degli arabi.
3u proprio a seguito di &uesti fatti c,e l%arcivescovo di Ra-
venna" /auro" ottenne dall%imperatore" nel @@@" l%indipendenza :auto-
cefalia; della c,iesa ravennate dalla giurisdizione romana. Per tutta
risposta papa ?italiano :@4-42; scomunic' l%arcivescovo" e &uesti"
per nulla intimorito" ricambi'.
-otto il successore di Costante" Costantino I?" l%impero bi-
zantino si trov' in una lotta mortale contro gli arabi e i bulgari. ?en-
ne sottoscritto nel @G0 un trattato di pace con il regno longobardo.
.ello stesso anno a Costantinopoli con il ?I Concilio ecumenico :o
Erullano; venne condannato il monotelismo" dando ufficialmente ra-
gione alle tesi di -ofronio# alle due nature del Cristo corrispondono
due volont$. B%editto di 5raclio" 3cthesis" andava decisamente abro-
gato e tra gli eretici da condannare doveva per forza esserci anc,e
<norio I :il primo papa c,e verr$ pubblicamente accusato di eresia
in un Concilio ecumenico;. In &uell%occasione si approfitt' per accu-
sarlo anc,e di aver accumulato ingenti fortune" distraendo fondi dal-
le pag,e c,e giungevano da Costantinopoli per i soldati di stanza a
Ravenna.
Euttavia" poic,( il basileus voleva ristabilire un buon rap-
porto col papato" dato c,e le ricc,e province orientali venivano date
militarmente per perse" l%5sarcato fu di nuovo indotto a sottostare
alla giurisdizione romana. Peraltro proprio in &uegli stessi anni" nel
/ezzogiorno" ci fu una nuova offensiva dei duc,i beneventani" c,e
riuscirono a con&uistare gran parte del 2ruzio e dell%Apulia.
La 2olitica di Gi!stiniano II
Ba situazione precipit' subito dopo il Concilio del @02" detto
1uinise2tum" voluto dal basileus +iustiniano II per completare il ? e
il ?I Concilio. Il papa -ergio I :@G4-401; non fu invitato e per &uesta
G0
ragione egli si rifiut' di firmare gli atti del Concilio. Atti c,e conte-
nevano almeno due cose sgradite al papa# la conferma delle pari pre-
rogative del seggio patriarcale di Costantinopoli rispetto alla sede ro-
mana" e il divieto di ci' c,e la c,iesa romana voleva imporre nella
propria giurisdizione" e cio! il celibato per i preti e per i diaconi.
10
8uando sembr' imminente l%arresto del papa -ergio I ad
opera di un emissario imperiale" il protospatario Jaccaria" mandato a
Roma dall%imperatore" l%5sarcato si pose contro Jaccaria e fece falli-
re l%arresto# tuttavia la sedizione rientr' grazie all%intervento dello
stesso papa.
B%evento ebbe ripercussioni negative in oriente. A 2isanzio
il popolo" capeggiato dal generale Beonzio" si ribell' a +iustiniano
II" c,e ebbe naso e orecc,ie tagliate e fu spedito in esilio.
Ceposto +iustiniano" nel @0@" durante l%impero di Beonzio"
si diede un%ulteriore carattere militare all%organizzazione dell%5sarca-
to" sostituendo ai distretti una serie di governatorati militari" i ducati#
di Roma" di ?enezia" della Calabria" della Bucania" di .apoli. -i sa
&ualcosa a riguardo dell%esarca Eeofilatto" c,e arriv' a Ravenna nel
401" contro cui si rivolsero gli eserciti italiani# in sua difesa si sc,ie-
r' papa +iovanni ?I.
Euttavia la sede romana" c,e vedeva i Bongobardi :ora par-
zialmente cattolicizzati; sempre pi> intenzionati ad allargare i propri
domini" annettendosi la Campania" non se la sentiva di rompere defi-
nitivamente con 2isanzio. 5 fu una tattica indovinata" poic,( +iusti-
niano II riprese il trono" fece strage dei suoi nemici e ripropose a
papa +iovanni ?II :40-404; di accettare il 1uinise2tum" c,e per'
non lo firm'. Approfittando di &uesto l%arcivescovo ravennate 3elice
premeva su 2isanzio per riottenere l%autocefalia.
/a nel 400 +iustiniano II si inserA nella disputa tra le c,iese
romana e ravennate dovuta alla volont$ della seconda di sottrarsi al
predominio della prima" e si alle' col pontefice" ordinando una fero-
10
Probabilmente il primo Concilio in cui si cerc' di vietare ai sacerdoti cat -
tolici di sposarsi fu &uello di 5lvira :+ranada; nel 30@" ma vi prese parte
solo il clero spagnolo. Ba norma fu poi ratificata da papa -iricio nel Conci-
lio romano del 3G@" &uindi da Innocenzo I e da vari concili :Eoledo" 300 e
100" Cartagine e Eorino" 101;. /a il celibato ecclesiastico divenne effetti-
vamente vincolante solo col Concilio Bateranense II del 1130 e soprattutto
col Concilio di Erento del 11-@3.
G1
ce repressione nei confronti dell%arcivescovo di Ravenna" allo scopo
di conservare l%appoggio papale e vendicarsi del ruolo anti-imperiale
dell%arcivescovo avuto all%epoca di Jaccaria e di Eeofilatto.
B%imperatore ordin' a Eeodoro" stratego della -icilia" di rag-
giungere Ravenna con la flotta" supportata anc,e da navi veneziane e
illiric,e" per compiere la spedizione punitiva. Mna volta approdato"
Eeodoro invit' numerosi aristocratici locali in un banc,etto in senso
di amicizia" ma &uesti furono arrestati e trasferiti a Costantinopoli"
dove vennero tutti uccisi meno l%arcivescovo" fatto abbacinare.
8uando" l%anno dopo" +iustiniano II nomin' il nuovo esarca"
+iovanni Rizocopo" &uesti" a Roma" mentre papa Costantino :40G-
41; era a Costantinopoli" per ratificare gli articoli del 1uinise2tum
c,e il suo predecessore non aveva firmato" mise a morte tutti i mem-
bri del collegio cardinalizio c,e dirigeva l%amministrazione pontifi-
cia" ma" tornato a Ravenna" venne linciato e" al suo posto" il popolo
ravennate elesse nel 411 un nobile laico" il cui compito era &uello di
organizzare la difesa militare della citt$ e della costa# all%insurrezione
aveva aderito praticamente tutta la Romagna" pi> 2ologna. Ba popo-
lazione voleva c,iaramente l%indipendenza sia dal papato c,e da 2i-
sanzio.
.onostante il grave episodio" non ebbe luogo alcuna repres-
sione" in &uanto l%imperatore +iustiniano II era stato definitivamente
deposto e ucciso dal suo successore" 3ilippico 2ardane" c,e si mo-
str' pi> conciliante con Ravenna" ma c,e tuttavia non venne ricono-
sciuto dal pontefice Costantino :40G-41;# a Roma scoppiarono tu-
multi" poic,( era la prima volta c,e un papa si rifiutava di riconosce-
re un imperatore bizantino :c,e comun&ue era di tendenza monoteli-
ta e ostile alle decisioni del ?I Concilio;.
8uando 2ardane fu deposto da Anastasio II" c,e si dic,iar'
ortodosso e fedele ai dogmi del ?I Concilio" l%esarca ravennate lo ri-
conobbe immediatamente e provvide a concedere un%amnistia gene-
rale.
Il nuovo esarca" 5utic,io" affront' con successo una rivolta
scoppiata a 3orlA" 3orlimpopoli" Cervia..." guidata da un certo +ior-
gio# l%ennesimo tentativo di dimostrare come" a partire dalla seconda
met$ del ?II secolo" le tendenze autonomistic,e delle aristocrazie lo-
cali e il sempre maggior ruolo politico temporale della c,iesa di
G2
Roma avevano portato a un irreversibile declino dell%autorit$ impe-
riale in Italia.
La 4!estione iconoclastica
20
Ba goccia c,e fece traboccare il vaso nelle relazioni tra
oriente e occidente" cadde &uando al soglio imperiale salA Beone III
:414-11;" c,e" in piena lotta contro gli arabi" c,e minacciavano le
mura della capitale" ebbe bisogno di rimpinguare le casse dello -tato
aumentando le imposte :421-2;.
Papa +regorio II :41-31; rifiut' di pagare l%imposta fondia-
ria reclamata dall%imperatore anc,e per i beni ecclesiastici" e i raven-
nati non si opposero all%esecuzione dell%ordine imperiale di cacciare
il papa da Roma. -i opposero invece ai decreti imperiali del 42@-4
c,e proibivano la venerazione delle immagini sacre :iconoclastia;#
uno sconsiderato tentativo imperiale di accattivarsi" in un momento
disperato" le simpatie del mondo ebraico e soprattutto arabo.
+li eserciti di ?enezia" della Pentapoli e dell%5sarcato eles-
sero autonomamente i loro generali" c,e erano addirittura sul punto
di nominare un anti-imperatore" ma papa +regorio II" messosi a capo
degli insorti" riuscA in parte a frenarli" poic,( contava ancora sull%im-
pero d%oriente per eliminare i Bongobardi dall%Italia" ac&uisendo i
loro territori" anc,e se non fece nulla per evitare c,e l%esarca Paolo
venisse assassinato dai rivoltosi. Mna flotta" inviata dalla -icilia per
vendicare Paolo" venne distrutta dalle milizie ravennati.
.el 42G divent' per la seconda volta esarca" dato c,e gi$ in
precedenza aveva ricoperto la carica" 5utic,io. .el 430 l%iconoclastia
divenne dottrina religiosa e gli adoratori delle immagini cominciaro-
no pertanto a essere perseguitati.
/a Beone III non ottenne l%approvazione del suo operato n(
da parte del patriarca +ermano n( da parte del pontefice +regorio III
:430-411;9 anzi &uest%ultimo convoc' un Concilio anti-iconoclastico
c,e fu sottoscritto anc,e dall%arcivescovo di Ravenna +iovanni. Inol-
tre il Concilio negava per la prima volta al basileus di legiferare in
materia di fede.
Per tutta risposta Beone prese a incamerare i patrimoni ec-
clesiastici in -icilia e Calabria e c,iese ai suoi funzionari presenti a
20
?edi capitolo specifico pi> avanti.
G3
Roma di arrestare il papa" ma non vi riuscirono perc,( furono uccisi
dal popolo. Beone si rivolse allora all%esarca" ma &uesti" conscio del-
la propria fragilit$ e visti fallire tutti i tentativi di arrestare o uccidere
il papa" decise prudentemente di stabilire buone relazioni con lui"
evitando di applicare i decreti iconoclasti.
LEsarcato occ!2ato dai Longo#ardi
8uesti aperti dissidi tra papato" 5sarcato e 2isanzio indusse-
ro il re longobardo Biutprando a organizzare un tentativo di occupa-
zione dell%5sarcato. Il momento buono venne &uando Costantinopoli
stava subendo l%assedio arabo" c,e si temeva dovesse segnare la per-
dita della capitale. Biutprando riusciva a espugnare Classe :424;" al-
cune citt$ in 5milia e nella Pentapoli meridionale.
.el 433 la stessa Ravenna venne con&uistata per la prima
volta da Ildeprando" nipote di Biutprando" e da Peredeo" duca di ?i-
cenza. Il nuovo esarca 5utic,io ripar' nella laguna veneta" da dove"
aiutato dalla flotta del duca <rso" riuscA a rientrare a Ravenna# Ilde-
prando venne catturato e Peredeo ucciso.
.el 413 Biutprando s%impossess' di Cesena" ed 5utic,io"
sentendosi direttamente minacciato" c,iese aiuto a papa Jaccaria.
Poc,i anni dopo" tuttavia" nel 41 l%5sarcato venne con&uistato in via
definitiva dal re longobardo Astolfo.
Il papato" c,e fino a &uel momento non aveva spinto il paese
a un%insurrezione generale contro 2isanzio" in &uanto temeva ancora
la presenza germanica" stette a guardare le manovre militari dei Bon-
gobardi e &uando cominci' a intervenire non fu per c,iedere la resti-
tuzione all%5sarcato dei territori sottratti" ma per rivendicarli come
facenti parte della propria giurisdizione.
I duc,i longobardi tuttavia concessero al papato solo le bri-
ciole" in &uanto" vedendo la grande debolezza di 2isanzio in Italia"
avevano intenzione di occupare tutta la penisola.
?ista la situazione di estrema incertezza" il papato prese a
intavolare trattative segrete coi duc,i di -poleto e 2enevento" onde
diminuire al massimo le forze di Biutprando" il &uale aveva insediato
dei presidi militari nei pressi di Roma.
Linter1ento dei :ranchi
G1
3u solo a &uesto punto :430; c,e il papa decise di rivolgersi
ai 3ranc,i per eliminare completamente la fastidiosa presenza longo-
barda dall%Italia. Carlo /artello" tuttavia" rifiut' in un primo mo-
mento d%intervenire militarmente" anc,e perc,( era imparentato con
&uella stirpe germanica. .on lo fece neppure &uando il papa gli con-
segn' le c,iavi della citt$ di Roma" c,e era ancora sotto la giurisdiz-
ione dell%impero.
Papa Jaccaria :411-2;" vedendo l%atteggiamento riluttante
dei 3ranc,i" si risolse a cercare un%intesa coi Bongobardi e da Biut-
prando ottenne addirittura una pace ventennale e molti vantaggi ter-
ritoriali.
-enonc,( il nuovo re longobardo Astolfo decise di occupare
l%intero 5sarcato :41; e gli sarebbe bastato poco per attaccare anc,e
Roma" c,e certamente non sarebbe stata difesa dal basileus" peraltro
troppo impegnato in oriente.
3u in seguito a &uesto atteggiamento longobardo" peraltro
sempre refrattario a farsi comandare dalla c,iesa" c,e papa Jaccaria
elabor' per la prima volta la teoria secondo cui un papa doveva con-
fermare un re" se &uesti voleva fruire della legittimit$ e &uindi del
consenso dei sudditi# l%incoronazione diventava una consacrazione
divina" per cui c,iun&ue fosse stato eletto re" lo sarebbe stato =per
grazia di Cio=. 5ra l%inizio di una politica monarc,ico-clericale in
piena regola. Pipino il 2reve infatti fu il primo a essere incoronato
re" con un rito liturgico" sui campi di -oissons" e lo fece il vescovo
2onifacio nel 41" avvalorando cosA il colpo di stato c,e &uello ave-
va compiuto ai danni dell%ultimo re merovingio l%anno prima" dando
cosA inizio alla dinastia carolingia.
Intanto Astolfo si preparava ad occupare tutta l%Italia e prete-
se da papa -tefano II :42-4; il pagamento di un tributo annuo" al-
trimenti avrebbe occupato la sede romana.
Il papa s%incontr' segretamente col re dei 3ranc,i" Pipino" a
Pont,ion" nel 41" facendo valere un falso documento creato apposta
per l%evento" la Donazione di Costantino" in cui in sostanza era scrit-
to c,e Costantino considerava la sede romana superiore a ogni altra
sede ecclesiastica" dotata di potest$ politica" il cui pontefice dispone-
va degli stessi poteri dell%imperatore ed era autorizzato ad ammini-
strare tutti i territori occidentali dell%impero romano-cristiano. Ba no-
G
mina di =patrizio dei romani=" cio! di difensore militare dei territori
appartenenti alla c,iesa romana" poteva &uindi spettare allo stesso
pontefice" c,e in tal caso appunto la concedeva a Pipino.
21
5 cosA
-tefano II and' in 3rancia a incoronare per la seconda volta il re ca-
rolingio.
B%impegno dei 3ranc,i era preciso e oneroso# dovevano farla
finita sia coi Bongobardi c,e coi bizantini e" in caso di vittoria"
avrebbero dovuto consegnare alla sede romana tutti i territori c,e un
tempo erano appartenuti al Cucato romano e all%5sarcato ravennate"
anc,e se in realt$ la c,iesa c,iedeva molto di pi> sul piano territoria-
le# p.es. la Corsica" la Eoscana" i ducati di -poleto e 2enevento. In
pratica" col trattato di 8uierz*" si ponevano le basi del futuro -tato
della c,iesa e del futuro sacro romano impero d%occidente.
Il tentativo disperato dell%arcivescovo ravennate -ergio di
trovare un accordo col re longobardo Astolfo" al fine di salvaguarda-
re l%autocefalia" non sortA alcun effetto.
3urono sufficienti alcuni interventi militari" due contro i
Bongobardi :4-@;" l%altro contro i ravennati :4@;" per permettere
a Pipino di consegnare al papato le c,iavi delle citt$ di Ravenna"
3orlA" 2ertinoro" Cesena" 3orlimpopoli" -arsina" Rimini" Pesaro"
3ano" -enigallia" -. /arino" Mrbino" Yesi e di molte altre ancora.
B%arcivescovo -ergio fu deportato a Roma" e Ravenna venne ammi-
nistrata da due funzionari romani.
Alla morte di Astolfo :4@; papa -tefano II :42-4; appog-
gi' la candidatura di Cesiderio" c,e si era impegnato a restituire altre
citt$ dell%5sarcato e della Pentapoli non ancora consegnate# 2ologna"
Imola" 3aenza" 3errara" Ancona ecc. Il papato riuscA persino a con-
vincere le forze autonomistic,e ravennati c,e una decisa resistenza
contro i tentativi di restaurazione bizantina avrebbe agevolato le loro
rivendicazioni autonomistic,e.
C,i invece volle riprendere una politica minacciosa contro i
duc,i di -poleto e 2enevento fu il re Cesiderio" contro cui per' papa
Adriano I :442-0; c,iese l%esplicito intervento di Carlo /agno" per
porre fine una volta per tutte al riottoso regno longobardo :441;.
21
Come noto il titolo di =patrizio dei romani= :una sorta di vicer! bizantino;
solo il basileus poteva concederlo. In genere l%avevano gli esarc,i di Raven-
na" rappresentanti appunto del basileus" i &uali erano tenuti a difendere
Roma e la sede del papato.
G@
B%arcivescovo di Ravenna" Beone" ancora s%illudeva di poter
costituire un principato ecclesiastico autonomo" mentre la sede ro-
mana riusciva ad ottenere dai carolingi anc,e la Corsica" ?enezia"
l%Istria" e &uasi tutto il /eridione.
Gli !ltimi territori #i3antini
Copo la caduta di Ravenna si sganciarono dalla dominazione
di Costantinopoli sia ?enezia c,e .apoli e +aeta" mentre continua-
rono a restarvi ancorate per altri tre secoli Puglia" Bucania e Cala-
bria.
.ell%G00 i bizantini sconfissero i saraceni nell%Italia meridio-
nale" ristabilendo il proprio dominio su 2ari" sede dell%ultimo esarca
di Ravenna. Costituito come =E,ema di Bongobardia=" &uesto terri-
torio fu governato per mezzo di un funzionario a cui venne attribuito
inizialmente il titolo di strategos o patrizio" poi sostituito con &uello
di catapano o catepano :sovrintendente;# il territorio divenne dun-
&ue noto come =Catepanato d%Italia=" fino all%arrivo dei .ormanni"
c,iamati o comun&ue immediatamente utilizzati dalla c,iesa romana
per eliminare definitivamente l%ultima presenza bizantina dall%Italia.
G4
Storia delliconoclastia
Curante il primo stadio di espansione delle icone :?I-?II se-
coli;" n( l%amministrazione delle c,iese n( i teologi erano intervenuti
per favorire il culto delle immagini" c,e doveva il suo successo alle
credenze sparse in larg,i strati popolari fin da epoc,e remote. Eutta-
via" nel ?II secolo" uno dei pi> difficili dell%impero bizantino" il ba-
sileus Beone III Isaurico :414-11; prese la decisione di far rimuovere
le icone dalle c,iese.
Ba con&uista araba era riuscita a sottrarre all%impero l%5gitto"
la -iria" la Palestina" il nord Africa ecc." riducendo della met$ i suoi
territori. .on solo" ma i Bongobardi premevano in tutta Italia" i bul-
gari nei 2alcani9 Armenia e +eorgia tendevano a staccarsi dal potere
centrale per svilupparsi in maniera autonoma9 pestilenze" terremoti e
lung,i assedi della capitale da parte di persiani e musulmani sembra-
vano indicare una fine ormai prossima.
Ba popolazione dell%impero non tollerava pi> alcuni aspetti
piuttosto negativi della politica governativa# l%esosit$ del fisco" l%in-
capacit$ di porre un freno alla crescente feudalizzazione dei rapporti
agrari" il divieto di costituire correnti autonome di pensiero all%inter-
no della cristianit$. +li arabi nel complesso apparivano pi> tolleran-
ti.
-otto la dinastia isaurica il governo matura la convinzione
c,e per le sorti dell%impero sarebbe stato meglio trovare una forma di
compromesso con &uelle correnti aniconic,e" influenzate dall%islam e
dall%ebraismo" contrarie all%uso delle immagini sacre per la diffusione
della fede cristiana. 5ra una scelta dettata da motivazioni s&uisita-
mente politic,e" non ideologic,e" ma" poic,( veniva a toccare &ue-
stioni di =pratica religiosa= e anc,e" se vogliamo" di teologia :poic,(
si finiva col negare il dogma dell%incarnazione;" un aspro conflitto
con la c,iesa diventava inevitabile" e la stessa c,iesa ortodossa ri-
sc,iava di finire totalmente subordinata alla volont$ del basileus.
3ormalmente il motivo c,e si prese a pretesto fu c,e stava
dilagando la superstizione. /a c%era dell%altro. Bo -tato mal soppor-
tava le correnti ereticali c,e scompaginavano l%unit$ dell%impero" in-
debolendo soprattutto le aree periferic,e a vantaggio della penetra-
GG
zione islamica. B%iconoclastia doveva servire anc,e per lottare contro
le eresie nestoriane
22
e monofisite
23
" c,e" non facendo una precisa di-
stinzione tra le due nature cristologic,e" finivano con l%assumere at-
teggiamenti non in linea con la teologia dominante anc,e sul piano
iconografico.
Infatti &uando nell%immagine si diceva c,e veniva rappre-
sentata la sola natura umana del Cristo" allora gli iconoduli venivano
accusati di nestorianesimo9 se invece si pretendeva di dipingere il di-
vino" in s( irrappresentabile" si finiva col cadere nel monofisismo.
Insomma secondo gli iconoclasti un%icona di Cristo andava conside-
rata impossibile in &uanto o empia" perc,( troppo naturalistica" o
magica" perc,( tendente a fare di un pezzo di legno un &ualcosa di
sacro.
Poic,( la pura e semplice rappresentazione grafica non pu'
c,e raffigurare una sola delle due nature cristic,e" &uella umana" ine-
vitabilmente - dicevano gli iconoclasti :distruttori di icone; - si fini-
va col negare il carattere indivisibile delle due nature" di cui &uella
22
Per .estorio in Cristo vi sono sA due nature :umana e divina; e una sola
persona" ma &uella divina" pur non scomparendo nellOincarnazione" ! come
assorbita da &uella umana" in &uanto il Cristo ,a dovuto nascere come un
essere umano" il c,e sarebbe impossibile per una divinit$9 sicc,( egli" nella
sua natura divina" ! unito al Padre in maniera diversa da come lo ! per la
sua natura umana# ecco perc,( /aria non pu' essere definita =madre di
Cio=" ma solo =madre di Cristo=. Il credente non pu' sapere esattamente
come il Cristo ! unito in maniera divina al Padre. 8uesto perc,( l%unione
delle due nature :umana e divina; non ! essenziale e ontologica" ma una
sorta di unione per congiunzione personale" morale e volontaria" derivata da
una sorta di compiacenza c,e il ?erbo divino manifesta ab aeterno per l%uo-
mo" al &uale si ! inseparabilmente unito. Ci &ui lOaccusa c,e verr$ fatta al
nestorianesimo di mettere in luce la dualit$ piuttosto c,e l%unit$ di persona
del Cristo e di non accettare lOidea c,e le due nature siano indisgiungibili
dallOeternit$. In sostanza il nestorianesimo era una sorta di platonismo c,e"
dopo aver separato dio dallOumanit$" riconosceva nel Cristo lOunico uomo
degno dOessere c,iamato =dio= dagli uomini.
23
Il monofisismo" creato da 5utic,e" era il rovescio del nestorianesimo"
contro cui polemizzava# la natura umana di +es> ! assorbita o assunta da
&uella divina al momento dellOincarnazione" mentre prima di &uesta era pre-
sente la sola natura divina. Eale eresia sostanzialmente rendeva impossibile
una piena identificazione dellOuomo con il lato umano del Cristo" tantO! c,e
la si accusava di non rendere Cristo consustanziale agli uomini.
G0
divina viene ad essere assorbita in &uella umana" mentre se si preten-
de c,e la raffigurazione umana sia divina" inevitabilmente si diventa
blasfemi.
+li iconoclasti riconoscevano la completa e piena figura reli-
giosa nel simbolo :p.es. la croce;" ma non nell%immagine :un dipinto
raffigurante il ?erbo;. 5rano disposti a riconoscere e identificare si-
gnificante e significato" ma si rifiutavano di identificare nell%immagi-
ne la rappresentazione e il rappresentato.
=+li Arabi" c,e da decenni percorrevano in lungo e in largo
l%Asia /inore" non portavano a 2isanzio solo la spada" ma anc,e la
loro cultura" e insieme a &uesta" la loro caratteristica ripugnanza nei
confronti della riproduzione delle sembianze umane. B%iconoclastia
nasceva cosA nelle regioni orientali dell%impero da un caratteristico
incrocio di un%accezione rigorosamente spirituale della fede cristiana"
con le dottrine di settari iconoclasti e le concezioni delle antic,e ere-
sie cristologic,e" come anc,e gli influssi di religioni non cristiane" il
giudaismo e soprattutto l%Islam=.
21
Il primo editto imperiale :di Beone III Isaurico
2
; contro le
immagini sacre risale al 430" preceduto dall%approvazione forzosa
del /ilention" una riunione dei pi> alti dignitari laici ed ecclesiastici"
tra cui vi erano Eeodoro di 5feso" Eommaso di Claudiopoli e Co-
stantino di .acolia# il patriarca di Costantinopoli" +ermano" rifiut'
invece di aderire al di(tat e fu subito sostituito da un altro pi> condi-
scendente" Anastasio.
Poic,( i cristiani di 5gitto" Palestina e di -iria" di osservanza
calcedonese" rifiutarono l%editto" cosA come il distretto europeo delle
5lladi e delle Cicladi" iniziarono subito le persecuzioni. Anc,e papa
+regorio II vi si oppose" ottenendo l%appoggio di buona parte delle
truppe bizantine nell%5sarcato" c,e si rivoltarono all%autorit$ imperia-
21
+. <strogorsI*" /toria dell4impero bizantino" 5inaudi" Eorino 104.
2
-i pensa c,e Beone III" avendo vissuto la giovinezza e l%et$ matura in
mezzo a popolazioni e soldatesc,e di mentalit$ pauliciana" ai confini orien-
tali dell%impero" avesse subito forti condizionamenti anc,e da parte di &ue-
sta corrente fortemente dualista" nemica di ogni rappresentazione materiale
delle cose divine. Probabilmente fu anc,e per togliere loro il pretesto di una
ribellione c,e l%imperatore decise di assecondare le loro ric,ieste. 5 non !
da escludere c,e volesse anc,e ridimensionare il crescente potere del movi-
mento monastico.
00
le. Be truppe bizantine fedeli all%imperatore tentarono di deporre il
papa" ma tutti i loro tentativi non ebbero effetto a causa dell%opposi-
zione delle truppe romane. -coppi' una rivolta anc,e a Ravenna" nel
corso della &uale venne ucciso l%esarca Paolo# nel tentativo di vendi-
care l%esarca" fu mandata dai bizantini una flotta a Ravenna" c,e per'
subA una completa disfatta. ?enne nominato esarca 5utic,io" il &uale
per'" a causa del mancato appoggio dell%esercito" non pot( instaurare
l%iconoclastia in Italia e fallA anc,e nel tentativo di assassinare il
papa. Cercando di approfittare del caos" a causa della politica icono-
clastica dell%imperatore" i Bongobardi" condotti dal loro re Biutpran-
do" con&uistarono molte citt$ dell%5sarcato e della Pentapoli.
Ci fronte al sinodo voluto dal nuovo papa +regorio III
:431;" in cui si decise la scomunica per c,i avesse osato distruggere
le icone" Beone III reagA" confiscando le propriet$ terriere della c,ie-
sa romana in -icilia e Calabria" e portando l%Italia meridionale sotto
l%egida del patriarca di Costantinopoli. Eali misure per' non ebbero
alcun effetto" sia perc,( il basileus non pot( contare sull%aiuto dell%e-
sarca ravennate" c,e" assai timoroso dei Bongobardi" cercava di per-
seguire una politica conciliante col pontefice" sia perc,( il ducato ro-
mano stava assumendo sempre pi> indipendenza da 2isanzio" per
&uanto fosse costantemente minacciato dagli appetiti di Biutprando.
Curante il periodo iconoclastico non solo tornarono in auge
la decorazione e soprattutto l%arte e l%arc,itettura profane" ma lo -tato
riuscA anc,e a ottenere significative vittorie militari sui confini orien-
tali contro gli arabi. Ba ripresa sembrava certa" tant%! c,e nel 41 il
basileus Costantino ? riuscA a persuadere ben 33G vescovi" convoca-
ti a Ziera" c,e il culto delle immagini andava abolito perc,( idolatri-
co. Bui stesso sull%argomento aveva composto 13 scritti teologici"
postulando c,e il Cristo" essendo di origine divina" non poteva essere
rappresentato in alcuna maniera :il patriarca Anastasio" sfavorevole
a un%abolizione totale del culto delle immagini" fu fatto portare in
giro nell%ippodromo su un asino;.
2enc,( si fosse autodefinito =ecumenico=" il suddetto Conci-
lio non vide la rappresentanza delle sedi patriarcali di Roma" Ales-
sandria" Antioc,ia e +erusalemme9 anzi i tre patriarc,i orientali ten-
nero un contro--inodo a +erusalemme nel 4@4" e a Roma" due anni
dopo" ne fu convocato uno da papa -tefano II.
01
Era gli oppositori pi> significativi ai decreti imperiali vi era
stato papa +regorio II" c,e attir' a s( notevoli teologi dell%epoca" i
&uali ingenuamente non s%accorsero c,e al cesaropapismo orientale
la sede petrina voleva soltanto sostituire il proprio papocesarismo.
Bo attesta" se non altro" il fatto c,e i ibri Carolini" partendo dai pi>
infelici controsensi della traduzione latina degli Atti del .iceno II"
accusavano il ?II Concilio :&uello di .icea del 4G4; di legittimare
l%=adorazione= delle immagini. Il -inodo di 3rancoforte :401; e &uel-
lo di Parigi :G21; dic,iararono c,e le immagini non servivano c,e
per ornamento e c,%era indifferente averle o non averle. Bo stesso
+regorio /agno fece scuola in occidente" sostenendo c,e le imma-
gini servivano soltanto agli ignoranti incapaci di leggere le -critture.
Ba confisca al papato delle province grecizzate dell%Italia
meridionale :Calabria" -icilia" Puglia; e dell%Illirico" aveva indotto la
c,iesa romana a rivolgersi decisamente verso i 3ranc,i" anc,e per
ottenere l%5sarcato ravennate" c,e i Bongobardi non avevano inten-
zione di cederle.
2@
Ba cosa pi> strana nell%atteggiamento degli imperatori era
c,e ci si avvaleva di influenze ebraico-islamic,e a favore della di-
struzione delle immagini" &uando" nella stessa teologia ortodossa"
era sempre stata molto forte l%idea apofatica di non farsi delle cose
=divine= alcuna rappresentazione. +li storici oggi sono arrivati alla
conclusione c,e" oltre alle esigenze di potere specific,e del governo
imperiale in difficolt$ sul piano militare" nella vicenda siano interve-
nute altre motivazioni" interne sia allo stesso governo c,e alla sfera
ecclesiastica vera e propria" relative al fatto c,e la crescente popola-
rit$ del clero monastico stava assumendo contorni preoccupanti" in
&uanto lasciti e donazioni ne avevano aumentato enormemente i pa-
trimoni. Ci &ui la coincidenza di iconoclastia e di anti-monac,esimo.
Infatti la condanna dell%iconolatria diede a Costantino ? la possibili-
t$ d%impossessarsi del ricco patrimonio dei monasteri. /olti possedi-
menti monastici vennero confiscati" c,iusi e trasformati in stalle" sta-
bilimenti termali o caserme# gli stessi monaci risc,iavano di dover
2@
Come noto" nell%G00 il papato incoroner$ Carlo /agno col titolo di impe-
ratore del sacro romano impero" in aperta violazione del diritto imperiale
bizantino" e di lA a poco scatener$ la &uestione dogmatica del Filio+ue per
potersi separare definitivamente da 2isanzio anc,e sul piano ideologico.
02
abbandonare la vita monastica oppure di subire l%accecamento o l%esi-
lio.
Be resistenze popolari furono comun&ue fortissime sin
dall%inizio" al punto c,e con Beone I? :44-G0; le persecuzioni
iniziarono a diminuire" finc,( sotto il governo della reggente Irene -
in luogo del figlio" troppo giovane" Costantino ?I :4G0-04; -" il II
Concilio di .icea :4G4;" con ben 3@4 vescovi" rappresentativi della
Pentarc,ia" si dic,iar' favorevole a ripristinare il culto delle icone"
sulla base delle tesi espresse da eminenti teologi" come il siriano
+iovanni Camasceno" Eeodoro -tudita e .iceforo di Costantinopoli.
5 a nulla valsero le decisioni opposte del successivo Conci-
lio dell%G1 di -anta -ofia" a Costantinopoli" sotto il basileus Beone
? l%Armeno" c,e" temendo una guerra civile in Asia /inore" pretese
di rinnovare l%aperta scomunica alle raffigurazioni di temi sacri sotto
tutti gli aspetti. 5gli sostituA il patriarca di Costantinopoli" .iceforo"
con Eeodoto I Cassiteras :G1-21;" e si servA del giovane e brillante
teologo armeno" +iovanni +rammatico :G3@-13;" futuro patriarca di
Costantinopoli" per pilotare il Concilio. Euttavia" in seguito a ci' non
vi furono particolari persecuzioni# forse &uella pi> grave fu a carico
dell%eminente teologo Eeodoro -tudita" capo degli iconoduli" c,e fu
arrestato ed esiliato. ?a detto anc,e c,e Beone ? venne assassinato
nel G20 da /ic,ele II" il &uale" durante il suo regno :G20-20;" nono-
stante la sua simpatia dic,iarata per l%iconoclastia" fu tollerante con
tutte le fedi professate.
Ba svolta definitiva avvenne comun&ue con l%imperatrice
reggente Eeodora :successa al marito Eeofilo;" c,e depose il patriar-
ca +iovanni ?II +rammatico e lo sostituA con l%iconodulo /etodio I
nel G13. Col -inodo dello stesso anno si ratificarono ufficialmente le
disposizioni del .iceno II" secondo cui non solo parola e immagine
,anno la stessa dignit$" ma non c%! affatto idolatria l$ dove si distin-
gue tra =latreia= o =adorazione= :da riservarsi solo al prototipo invi-
sibile; e =pros('nesis= o =venerazione= :possibile nei confronti di
un%immagine simbolica# icona" reli&uia ecc.;. B%iconoclastia" &uindi"
veniva condannata in &uanto eresia cristologica" incapace di com-
prendere il mistero dell%unione ipostatica del Cristo" incapace soprat-
tutto di comprendere la differenza tra =iconodulia= :il culto" =dulia="
reso alle immagini; e =iconolatria= :il culto a dio;.
03
Be icone insomma non ,anno virt> propria# il feticismo" con
tutte le concezioni magico-animistic,e annesse" restava vietato" al-
meno dal punto di vista teorico" e venivano altresA salvaguardate le
tradizionali tesi teologic,e" anzi si riusciva concettualmente ad ag-
ganciare l%iconografia :o meglio l%iconodulia; alla cristologia. A cele-
brazione di &uesto avvenimento fu tenuta la =festa dell%ortodossia="
c,e da allora la c,iesa greca ripete ogni anno nella prima domenica
di 8uaresima.
Ba traduzione latina degli atti del Concilio di .icea" letta a
Carlo /agno" conteneva per' errori di traduzione e persuase il so-
vrano franco" bisognoso di pretesti anti-bizantini" c,e i teologi orto-
dossi fossero caduti nell%errore opposto" cio! nella venerazione ec-
cessiva delle immagini. .ei ibri Carolini il re dei 3ranc,i e anc,e
dei Bongobardi si scagli' sia contro l%iconoclastia c,e contro il con-
cilio di .icea" essendo convinto c,e le immagini religiose non an-
dassero n( venerate n( distrutte" come aveva sostenuto in passato
papa +regorio /agno. Papa Adriano I cerc' di convincere il re fran-
co ad accettare il concilio di .icea" ma Carlo rimase irremovibile e
anzi riuscA a convincere il pontefice" c,e vedeva in Carlo /agno un
alleato contro 2isanzio" a convocare un sinodo a 3rancoforte nel 401
in cui venne condannato" alla presenza di due inviati del papa" il cul-
to delle immagini c,e il Concilio di .icea aveva definito sacrosan-
to.
24
.el corso del H secolo la c,iesa s%impossess' dell%iconogra-
fia :ma anc,e della miniatura e della pittura murale; come di una
bandiera" capace di servire" ancor meglio dei testi" alla diffusione
della sua teologia. Cecisivo infatti fu il contributo di &uesta forma di
trasmissione della fede per la conversione di popoli come &uello bul-
garo" serbo e russo.
<riente e occidente avevano dun&ue combattuto insieme
l%errore iconoclasta" ma l%atteggiamento successivo fu molto diverso#
24
C%altra parte la parte della lettera di papa Adriano inviata al Concilio di
.icea" nella &uale il papato non solo rivendicava la giurisdizione sull%Illiri -
co e sull%Italia meridionale" trasferite al patriarcato di Costantinopoli dagli
imperatori iconoclasti" ma riaffermava anc,e il primato di Roma sul patriar-
ca" non venne neppure letta e tagliata dalla traduzione in greco. In sostanza
il papato era stato estromesso dall%oriente ortodosso" cosA come il basileus
era stato definitivamente estromesso dall%occidente cattolico.
01
l%occidente preferA la strada del razionalismo" relegando progressiva-
mente ai margini dell%arte cristiana il simbolismo. Ba nuova icono-
grafia di +iotto assecond' &uesta esigenza" creando un ciclo di im-
magini di argomento sacro" ma di natura esclusivamente narrativa" in
ottemperanza all%estetica occidentale dei ibri Carolini" c,e davano
una giustificazione didattico-estetica" non liturgica n(" tanto meno"
soteriologica" alla presenza delle immagini negli edifici ecclesiastici.
5sse andavano ritenute =sacre= per la fede soggettiva dello spettatore
o dell%autore" non per un%oggettiva ispirazione concessa all%artista
credente" sulla base di una tradizione consolidata. Cetto altrimenti"
l%occidente latino smise di comprendere c,e l%icona non voleva rap-
presentare un semplice racconto biblico" ma una vera e propria ri-
flessione teologica. Ci lA a poco infatti si consumer$ lo scisma di
3ozio :G@4;.
A ci' aggiunge -ilvia Ronc,e*# =Ba sconfitta dell%iconocla-
smo rappresenta la sconfitta" anc,e se non certo la scomparsa" del
platonismo nelle sue implicazioni e applicazioni orientali" giudaic,e
prima ancora c,e islamic,e" e l%affermarsi dell%aristotelismo come fi-
losofia ufficiale del cristianesimo medievale" nella sistemazione for-
nita alla cultura bizantina" con largo anticipo rispetto a &uella occi-
dentale" prima da +iovanni Camasceno" il grande campione dell%ico-
nodulia" e poi molto pi> tardi dai commenti di 5ustrazio di .icea e
/ic,ele di 5feso= :o stato Bizantino" 5inaudi" Eorino 2002;.
-i noti infine c,e l%iconoclastia proseguir$ in 5uropa occi-
dentale" in epoca moderna" &uando numerosi capi religiosi protestan-
ti" fra i &uali +iovanni Calvino" incoraggiarono la distruzione delle
immagini religiose" la cui venerazione era considerata alla stregua di
un%eresia pagana. <ggetto di tale azione furono i dipinti" le statue" le
reli&uie" le pale d%altare ecc.
Be prime distruzioni iconoclaste protestanti comparvero in
terra germanofona a Jurigo :123;" Copenag,en :130;" +inevra
:13; e Augusta :134;. Ba 3rancia non ne fu risparmiata" ma le di-
struzioni rimasero casi isolati nella seconda met$ del H?I secolo. Ba
grande crisi iconoclasta francese ebbe luogo durante le prime guerre
di religione nel 1@2. .elle citt$ con&uistate dai protestanti gli edifi-
ci religiosi furono sistematicamente sacc,eggiati. Ba violenza fu tale
c,e intere c,iese andarono distrutte. .el 1@@ furono le 3iandre e i
Paesi 2assi in generale a subire una grave crisi iconoclasta.
0
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Roma 1004.
0@
La contro1ersia (o3iana
Il patriarca 3ozio" al momento in cui successe al patriarca
Ignazio di Costantinopoli :GG;" era un laico" il capo della cancelle-
ria imperiale" un intellettuale di notevole spessore :tanto c,e aveva
ricoperto le principali caric,e civili# capitano delle guardie del corpo
dell%imperatore" segretario di -tato" senatore" ambasciatore; ed era
esigente in fatto di fede religiosa :era stato anc,e docente di filosofia
e teologia;.
In lite per motivi etici con 2ardas" zio dellOimperatore /i-
c,ele III" il patriarca Ignazio era stato costretto dallOimperatrice reg-
gente Eeodora :/ic,ele era ancora troppo giovane per governare; a
lasciare lOincarico a favore di 3ozio :imparentato con lOimperatore
Eeofilo II" padre di /ic,ele;.
3ozio" cosA" dopo essersi trovato a fare una carriera ecclesia-
stica eccezionale di poc,i giorni" aveva comunicato" secondo la pras-
si usuale" la sua elezione al papa .iccol' I" c,e per'" approfittando
del fatto c,e vi era un contenzioso giurisdizionale aperto nei 2alcani
tra Roma e 2isanzio" lOaveva rifiutata" ritenendola illegittima.
3ozio nellOG@1 convoc' un -inodo a Costantinopoli" cui par-
teciparono anc,e alcuni legati papali" per dimostrare c,e i vescovi su
&uesta nomina non avevano nulla da eccepire. /a Ignazio fece ricor-
so a Roma. Copodic,( .iccol' I convoc' nellOG@3 un -inodo in Ba-
terano" c,e dic,iar' nulla la destituzione di Ignazio" scomunic' i le-
gati papali e &uindi pretese c,e venisse deposto 3ozio" pena la sco-
munica.
Ba vera causa di attrito fu per' la &uestione dei 2ulgari.
2oris" loro principe" voleva da Costantinopoli una c,iesa
indipendente con un proprio patriarca a capo9 non vedendosi
accontentato" espresse &uesto suo desiderio a Roma e c,iam' dei
c,ierici franc,i nel paese. Ba loro attivit$ - con lOintroduzione di riti
occidentali e del Filio+ue - indusse 3ozio a convocare nellOG@4" con
l%appoggio di /ic,ele III" un -inodo" c,e depose .iccol' I" lo sco-
munic' e respinse non solo il Filio+ue" ma anc,e il celibato dei preti"
la proibizione per i preti di amministrare la cresima :riservata ai soli
04
vescovi;" il digiuno del sabato per tutto il clero e l%inizio della &uare-
sima il mercoledA delle ceneri.
Euttavia" sempre nellOG@4" il nuovo imperatore 2asilio I il
/acedone :G@4-G@;" c,e con un colpo di stato divenne da stalliere
imperiale a imperatore" eliminando 2ardas e /ic,ele III" depose 3o-
zio perc,( imparentato col precedente imperatore" e" per accontenta-
re il papato" rimise al suo posto Ignazio.
Ignazio convoc' nellOG@0-40 il Concilio di Costantinopoli
?I" cui parteciparono i legati del nuovo papa Adriano II" per condan-
nare 3ozio allOesilio" ma le ric,ieste papali :p. es. il mantenimento
della giurisdizione di Roma sui 2ulgari e il pieno riconoscimento del
primato papale; non furono soddisfatte.
In seguito 3ozio torn' dallOesilio e divent' precettore di uno
dei figli dellOimperatore 2asilio. -i riconcili' con Ignazio e" dopo la
morte di &uesti" ridivenne patriarca nellOG44" a motivo della sua
grande popolarit$ tra i fedeli. 8uesta volta la sua nomina fu ricono-
sciuta dal papa +iovanni ?III.
Al Concilio di Costantinopoli ?II dellOG40-G0" composto da
oltre 3G0 vescovi" cui parteciparono anc,e rappresentanti del papa
+iovanni ?III :G42-G2;" 3ozio ottenne la revoca delle delibere del
precedente Concilio dell%G@0 e reiter' i punti di disaccordo con
Roma. .ella medesima sede egli inoltre dic,iar' c,e la 2ulgaria"
dove nell%G@ il cristianesimo era stato dic,iarato religione ufficiale"
facesse parte della giurisdizione del patriarcato di Costantinopoli.
Per tutta risposta" papa +iovanni ?III lo scomunic' imme-
diatamente e" nell%GG@" il nuovo imperatore Beone ?I il 3ilosofo de-
pose 3ozio per favorire la nomina del fratello -tefano. /a anc,e
&uesta procedura fu bollata da una scomunica da parte del papa -te-
fano ?.
3ozio morA esiliato" nell%G03 :o G04;" in un monastero arme-
no. 3u poi proclamato santo dalla c,iesa ortodossa.
Bo controversia rientr' col patriarca Antonio II" ma ormai
nelle c,iese ortodosse sOera radicato un forte sentimento anti-latino"
con cui sOaccusava Roma dOessersi allontanata dalla retta fede nei
punti indicati da 3ozio# tale percezione gioc,er$ un ruolo fondamen-
tale in occasione dello scisma del 101.
3ozio ! sempre stato considerato molto importante per la
storia del diritto di ogni paese europeo" per la storia della letteratura
0G
bizantina e per la storia e la conservazione della letteratura greca
classica.
00
Cirillo e Metodio
I nomi di Cirillo e /etodio appaiono nella storia della c,iesa
e della cultura bizantina allorc,( il principe Ratislao" duca della
+rande /oravia :nel centro 5uropa;" al fine di sottrarsi all%imperiali-
smo di Budovico il germanico" re di 2aviera :la parte orientale del-
l%eS-impero carolingio;" c,iese al basileus bizantino" /ic,ele III" di
inviargli una missione evangelizzatrice. 8uesto negli anni G@2-G@3.
Budovico infatti non aveva ancora occupato militarmente la
/oravia" per' si stava servendo dei missionari franco-germanici
provenienti dai vescovati di -alisburgo e Passau per crearsi il terreno
propizio :i primi missionari arrivarono verso l%anno G00;. .on gli era
facile con&uistare la /oravia" sia perc,( &uesta era un potente -tato
comprendente molte trib> slave :l%unione delle &uali servA appunto a
respingere i tentativi espansionistici di Carlo /agno;" sia perc,( il
papato gli si opponeva" temendo il rafforzarsi della c,iesa germani -
ca" c,e pretendeva un%autonomia sempre maggiore.
Pressato dalle popolazioni locali di lingua slava" c,e erano
particolarmente ostili ai missionari germanici" c,e - nel rispetto delle
direttive pontificie - imponevano l%uso del latino per la liturgia e la
lettura della 2ibbia" il duca Ratislao c,iese a Roma dei missionari
c,e conoscessero la lingua slava" ma" non avendo ottenuto soddisfa-
zione" decise di rivolgersi all%imperatore di 2isanzio /ic,ele III.
2en felice di accogliere l%invito del duca moravo" il basileus"
con l%appoggio del patriarca di Costantinopoli 3ozio" invi' nell%G@3
due dei suoi migliori intellettuali" appunto Cirillo :c,e in realt$ si
c,iamava Costantino; e /etodio" suo fratello# il primo esperto in fi-
losofia" il secondo in diritto" ed entrambi in teologia e linguistica. Il
periodo iconoclastico era terminato e l%imperatore bizantino aveva ri-
trovato nuova forza e coesione politico-religiosa. Ba ric,iesta del
duca veniva pertanto a coincidere con le esigenze espansionistic,e di
2isanzio o comun&ue con le preoccupazioni di non vedere estendersi
il potere germanico verso est.
Ba speranza di veder confluire tutti gli slavi nell%orbita bi-
zantina" attraverso la possibile conversione all%ortodossia da parte
dello -tato moravo" si scontrava per' con un%altra dura realt$# l%inse-
100
diamento del forte popolo bulgaro fra le terre morave e &uelle bizan-
tine. Presso gli slavi meridionali di &uel tempo" i bulgari erano cultu-
ralmente i pi> evoluti. Cirillo e /etodio" c,e parlavano" oltre al gre-
co" un dialetto bulgaro-macedone" perc,( cresciuti in un ambiente di
coloni slavi" non =inventarono= un nuovo alfabeto" ma diedero una
forma definitiva alla scrittura slava" c,e s%era formata" in &uesto pae-
se" molto tempo prima" permettendole cosA di diffondersi rapidamen-
te fra le classi agiate di Russia" 2ulgaria" -erbia e /acedonia. A tal
fine" essi" per esprimere la particolarit$ della fonetica" usarono i ca-
ratteri della minuscola greca insieme alle lettere slave. .e venne
fuori un alfabeto di 3G lettere" il cosiddetto =cirillico=" c,e ancora
oggi ! alla base dell%alfabeto slavo.
Cun&ue i due apostoli andarono in /oravia e iniziarono a
tradurre in &uesta lingua paleoslava :detta anc,e glagolitica; i testi
liturgici e biblici" inclusi &uelli di rito latino. Ba reazione dei missio-
nari tedesc,i non si fece attendere. Accusandoli di eresia per avere
introdotto nella religione cristiana l%uso di una lingua diversa dalle
tre permesse in occidente# latino" greco ed ebraico
2G
" li costrinsero -
considerando c,e la /oravia gi$ ruotava nell%orbita cattolico-occi-
dentale - a giustificare il loro operato al cospetto di papa Adriano II.
5ra l%anno G@4.
Il papa per'" a causa della rivalit$ con la c,iesa franco-tede-
sca" appoggi' l%iniziativa dei due missionari" al punto c,e permise
loro di ordinare propri sacerdoti per l%evangelizzazione. A dir il vero
Cirillo e /etodio c,iesero anc,e una propria gerarc,ia per la +rande
/oravia. Ba &uestione era delicata" dato c,e i germanici avevano
esercitato per alcuni decenni il loro apostolato in &uelle regioni. Eut-
tavia il papa trov' una soluzione" ristabilendo giuridicamente l%antica
metropoli di -irmio nell%Illirico" presso 2elgrado" con giurisdizione
indipendente sulla /oravia e sulla Pannonia" e consacrando /etodio
:Cirillo morir$ a Roma nell%G@0 a causa di una malattia; legato ponti-
ficio per le genti slave e arcivescovo per &uella sede.
2G
/etodio" proveniente da un%area geografica per tradizione poliglotta" es-
sendo consapevole c,e gi$ molte trib> orientali avevano accettato il cristia-
nesimo ortodosso nella loro lingua madre" aveva definito col termine di =pi-
latiani= i latini seguaci delle tre lingue liturgic,e obbligatorie" a ricordo del -
la triplice iscrizione c,e" stando ai vangeli" Pilato fece apporre sulla croce
del Cristo.
101
/etodio si rendeva conto di non avere scelta# se avesse rifiu-
tato le caric,e" Roma" c,e odiava molto pi> 2isanzio dei 3ranc,i"
non gli avrebbe concesso" in definitiva" alcun appoggio e la sua mis-
sione sarebbe fallita.
Euttavia i vescovi tedesc,i" appena /etodio rientr' in
/oravia" lo arrestarono e lo condannarono in un -inodo bavarese col
pretesto di aver invaso una giurisdizione episcopale altrui. 8uesta
volta il papa Adriano II non si oppose alla sua carcerazione in -ve-
via" c,e dur' circa tre anni" proprio perc,( s%era accorto c,e la mis-
sione cirillometodiana era legata a una tradizione teologica" la
bizantina" gi$ cosA diversa da &uella latina c,e al suo confronto i dis-
sidi romani con la c,iesa franca perdevano molta della loro impor-
tanza.
I due apostoli infatti non si erano limitati a una semplice
opera di traduzione letteraria" ma avevano anc,e combattuto contro
grossolane superstizioni introdotte o alimentate dal clero cattolico"
nonc,( alcune deviazioni dalla morale evangelica.
/etodio" liberato per intercessione del nuovo papa +iovanni
?III" pot( far ritorno nella +rande /oravia" dove continu' a lavora-
re per altri 12 anni" fino alla morte :GG;" dopodic,( il nuovo sovra-
no della +rande /oravia" il principe -vatopluI" gi$ contrario all%o-
pera dell%apostolo greco" c,e spesso lo rimproverava a causa della
sua condotta immorale" gli preferA un vescovo germanico di nome
[ic,ing e la liturgia latina. 5gli d%altra parte sapeva bene c,e il ruo-
lo pi> autoritario dei vescovi e missionari germanici s%adattava me-
glio a tenere le popolazioni contadine sotto un duro servaggio. 5 cosA
tutti i discepoli di /etodio furono espulsi dalla /oravia e costretti a
rifugiarsi in 2oemia" Polonia e 2ulgaria :gi$ convertiti all%ortodossia
da parte di /etodio erano stati lo zar bulgaro 2oris e il principe boe-
mo 2orivoL;. -uccessivamente dalla 2ulgaria la cultura e la liturgia
slava si estesero nell%antica Rus% :odierna Mcraina; e nella Russia"
&uindi anc,e presso i romeni" i &uali" per &uasi un millennio" fino al
1G@0" ,anno usato la lingua e la scrittura cirillica.
Ba decisione di espellere i discepoli di /etodio dalla +rande
/oravia fu fatale per le sorti di &uesto paese. Alcuni feudatari" infat-
ti" non volendo saperne di sottostare a un potere germanico centrali -
sta" si staccarono con le loro trib> dallo -tato" permettendo cosA alla
102
trib> nomade degli ungari" c,e premeva dall%esterno" di distruggerlo
nel 00@.
I vescovi germanici" costatato c,e gli ungari accettavano
tran&uillamente il cattolicesimo latino" ebbero la strada spianata.
B%ultima roccaforte della liturgia slava della +rande /oravia venne
latinizzata nel 100@. Ca allora e per molto tempo il baluardo della
lotta degli slavi contro l%oppressione dei feudatari germanici divente-
r$ lo -tato ceco.
Il successore di /etodio
20
" il vescovo slavo +orazd" fu cac-
ciato dal nuovo principe ung,erese -tefano ?" c,e proibA definitiva-
mente l%uso dello slavo ecclesiastico. I vescovi germanici continua-
rono la missione in 2ulgaria" lungo il Canubio" fino ai 2alcani. Il
principe bulgaro 2oris" c,e voleva sottrarsi all%egemonismo di Co-
stantinopoli" si rivolse a Roma" ma accortosi c,e le pretese di &uesta
non erano meno forti dell%altra" scelse infine di legarsi al basileus"
permettendo cosA alla lingua slava una facile diffusione in -erbia"
Romania" Russia e negli altri territori limitrofi. 5 sar$ proprio la fon-
dazione della c,iesa bulgara in lingua slava c,e provoc,er$ il primo
acuto conflitto tra Roma e Costantinopoli noto col nome di =scisma
di 3ozio=.
20
Cel tutto sfavorevole alla memoria di /etodio fu la lettera c,e papa -te-
fano ? indirizz' a -vatopluI nell%GG.
103
Il cristianesimo orientale
2isanzio venne fondata dai coloni greci di /egara nel @0
a.C. e si pieg' alla con&uista di Alessandro /agno tre secoli dopo.
Ba 2isanzio cristiana ! invece esistita per oltre mille anni# dalla sua
fondazione nel 330" per opera di Costantino" c,e trasferA &ui la capi-
tale dell%impero romano" sino alla violenta distruzione per opera dei
turc,i ottomani il 20 maggio 113" c,e la rinominarono Istanbul" ca-
pitale dell%impero ottomano fino al 1023" &uando la capitale della
nuova Repubblica turca fu spostata ad AnIara. Mna storia &uindi
lunga &uanto &uella di Roma.
Anc,e la tradizione cristiana della Russia ortodossa ,a
festeggiato nel 10GG il suo millennio. 2en diverse per' sono state le
tradizioni" le forme di spiritualit$ e le esperienze religiose. 8uando i
vescovi greci consigliarono al principe ?ladimir d%introdurre" nella
neobattezzata Russia" il modello romano-bizantino delle sanzioni pe-
nali" specie per &uanto riguardava la pena capitale" il principe non
nascose la sua disapprovazione. In effetti" secondo le leggi barbari-
c,e delle trib> protorusse :e di altre nazioni allo stesso livello di svi-
luppo;" i crimini dovevano essere puniti o con sanzioni pecuniarie"
oppure col =guidrigildo=.
30
In tal modo" armi e cavalli - di cui allora
si aveva gran bisogno" a causa delle interminabili guerre - risultava-
no pi> facilmente reperibili.
B%umanit$ di ?ladimir non la si riscontra neppure in Clodo-
veo" il re c,e battezz' i 3ranc,i cin&uecento anni prima. .essuno ,a
mai pensato di canonizzare Clodoveo o altri re del mondo barbarico
c,e avevano accettato il cristianesimo. ?ladimir invece venne consi-
derato un santo. Be cronac,e del tempo lo descrivono come un so-
vrano giusto" generoso" gioviale. I suoi due figli minori" 2oris e
+leb" furono canonizzati nel 101 per aver compiuto un gesto senza
precedenti nella storia del cristianesimo. Alla morte di ?ladimir" il
fratello maggiore di 2oris e +leb" -viatopolI" aveva intenzione di
espropriare 2oris di tutti i suoi domini. 2oris rifiut' di condurre i
30
5ra il prezzo c,e l%uccisore di un uomo libero doveva versare ai familiari
della vittima per evitarne la vendetta# in genere era proporzionale alla con-
dizione sociale della vittima.
101
suoi uomini contro il fratello" non ritenendo giusto coinvolgerli in
una rivalit$ intrafamiliare. 5 cosA" sia lui sia l%altro fratello" +leb" c,e
condivideva la sua decisione" furono uccisi da -viatopolI" anc,e se
poi la reazione popolare lo port' a morire in esilio. 2oris e +leb" per
la c,iesa russa" diventeranno l%immagine ideale dei =sofferenti inno-
centi=" a imitazione del Cristo.
Praticamente nello stesso periodo in cui accadevano &uesti
fatti" 2isanzio" &uale massimo centro culturale e commerciale del-
l%intero mondo cristiano" in perfetta continuit$ con la tradizione cul-
turale ellenistica" era al vertice del suo splendore. ?iceversa" l%elleni-
smo in occidente" a partire dal ?I sec." inizi' a subire un%eclissi irre-
versibile" salvo alcune eccezioni# la traduzione delle opere dell%Areo-
pagita da parte di -coto 5riugena nel IH sec." la traduzione delle
opere del Camasceno nel HII sec." oltre ad alcune opere delle scuole
di C,artres" di Baon e di Parigi" sempre nel HII sec." fino alla mistica
tedesca del HI? sec. e all%Mmanesimo e Rinascimento italiani" in cui
si riscoprA l%importanza del platonismo grazie agli intellettuali fuggiti
da Costantinopoli prima della catastrofe del 113.
In occidente sar$ il pensiero agostiniano :mai ben conosciuto
in oriente; a permeare profondamente di s( la cultura" il diritto" la re-
ligione" almeno sino alla nascita della -colastica. Per tutto l%alto /e-
dioevo occidentale sar$ solo nelle sale degli amanuensi benedettini
c,e si cerc,er$" con molta fatica" di preservare il sapere degli antic,i.
2enc,( dun&ue l%impero d%oriente fosse stato ridotto di molto dalle
con&uiste arabe dei secoli ?II e ?III" il suo potere costituiva ancora
il modello pi> significativo per ogni -tato feudale europeo.
Il successo dell%impero bizantino ! dipeso - come vuole la
migliore storiografia confessionale - da tre fondamentali fattori#
1. la convinzione di professare la verit$ :ovvero la fede cri-
stiana ortodossa;9
2. la capacit$ di amministrare gli affari e di gestire le rela-
zioni diplomatic,e in un modo altamente civilizzato :&uanto in ci'
abbia influito la cultura filosofica dell%antic,it$ classica ! facile in-
tuirlo;9
3. la certezza di rappresentare la successione legale della
Roma cristiano-imperiale di Costantino il +rande.
Il primo di &uesti fattori surclassava i rivali orientali. I poteri
asiatici del mondo arabo e cinese erano paragonabili" per livello di
10
urbanizzazione e organizzazione statale" a &uello del 2osforo" ma
non potevano aspirare a diventare dei modelli da imitare" in &uanto
non erano cristiani. Anc,e i rivali occidentali non godevano di molta
credibilit$. N vero c,e la rottura finale fra le c,iese orientale e occi-
dentale divenne un fatto di vita ecclesiastica nel 101 e di coscienza
popolare con il HIII sec." soprattutto dopo il sacco di Costantinopoli
c,e i cavalieri della &uarta crociata fecero nel 12019 ma i sospetti
sulla =ortodossia= della cristianit$ occidentale erano gi$ stati avanza-
ti nel IH sec." con lo scisma del patriarca 3ozio.
Il secondo fattore eliminava completamente i rivali occiden-
tali. B%impero di Carlo /agno" in effetti" non fu c,e un tentativo mal
riuscito di riprodurre il modello romano-bizantino. Il terzo fattore
veniva usato per escludere dalla competizione un &ualun&ue altro
candidato.
B%interpretazione cristiana della storia ,a creato uno speciale
legame fra Roma e la cristianit$. Agli scrittori bizantini piaceva sot-
tolineare c,e la nascita di Cristo coincise con il regno dell%imperato-
re Augusto. Il nome del procuratore Ponzio Pilato si decise d%intro-
durlo nel Credo" e certo non per fargli un piacere. B%ironia tragica del
tema della =passione di Cristo= sta nel fatto c,%essa manifesta un at-
teggiamento molto serio e rispettoso nei confronti dell%autorit$# in
primo luogo dell%autorit$ mondiale della legge romana :cui l%apostolo
Paolo" in seguito" si rifar$ continuamente; e" in secondo luogo" della
stessa autorit$ sacerdotale ebraica" c,e condann' il messia. +li Atti
degli apostoli documentano &uesto rispetto della legge ebraica e ro-
mana pi> c,e ampiamente. Ba partecipazione dei soldati e ufficiali
romani all%esecuzione del Cristo non venne utilizzata dai cristiani
come argomento contro la =missione= di Roma nella storia mondiale.
Anc,e perc,(" duemila anni fa" dopo &uella esecuzione e soprattutto
dopo la distruzione di +erusalemme" i cristiani non c,iedevano altro
c,e convivere pacificamente con le leggi e le istituzioni romane.
8uanto ai giudei" essi restavano per i cristiani il popolo scel-
to da Cio per la storia sacra degli uomini. In +iovanni 11"1 Caifa
viene addirittura paragonato a un profeta. Per i cristiani di allora"
Roma era sotto il dominio del =principe di &uesto mondo=" -atana"
ma essa andava salvata e santificata. Pur perseguitati" i cristiani con-
tinuavano a credere c,e la PaS romana avrebbe ritardato la venuta
dell%Anticristo. 8uando l%imperatore Costantino inizi' a mutare stra-
10@
tegia" passando dalle persecuzioni alle strumentalizzazioni" i cristiani
erano persuasi di aver vinto una grande battaglia. Ba perfetta siner-
gia dell%impero romano-bizantino e della c,iesa cristiana determiner$
la convinzione c,e tutto &uanto non rientrava nei canoni morali e re-
ligiosi della teologia cristiana" del diritto romano e della filosofia
greca" andava considerato come =barbaro=.
Il /edioevo fu appunto la realizzazione di &uesta pretesa
ideologica. .aturalmente non mancarono le differenze tra oriente e
occidente. Circa un secolo dopo il crollo dell%impero romano :14@;"
gli intellettuali euroccidentali presero a denominare" con malcelato
disprezzo" l%area orientale col termine di =impero bizantino= :ancora
oggi in occidente si tende a e&uiparare =bizantino= a cavillosit$" pe-
danteria;. Il motivo era forse dovuto al fatto c,e il trasferimento del -
la capitale sul 2osforo non era stato visto di buon occ,io.
In realt$" il titolo di =impero bizantino= era del tutto estraneo
agli abitanti dell%area orientale" i &uali" per sottolineare la netta sepa-
razione dalla pagana epoca precedente" avevano ribattezzato 2isan-
zio col termine di Costantinopoli o .uova Roma. I =bizantini= non si
autodefinirono mai con &uesto termine" n( con &uello di =greci=# al
massimo con &uello di =elleni=. /a in occidente la parola =ellenico=
stava per =pagano=" contrapposto a =cristiano=. /eno c,e mai i cri-
stiani occidentali accettavano c,e i bizantini si considerassero dei
=romani=. Paradossalmente" l%impero bizantino veniva riconosciuto
come legittimo erede del millenario impero romano pi> dai giovani
popoli barbarici penetrati in 5uropa c,e non dai cattolici di Roma.
8uando ad es. ?itige" re degli <strogoti" s%impegn' contro +iustinia-
no I nel ?I sec. per il controllo dell%Italia" egli ordin' c,e si conias-
sero le monete con l%effigie dell%imperatore.
-olo col tempo" spinti in &uesto anc,e dalle pretese del pa-
pato" i sovrani barbarici cercarono di attribuire a loro stessi la legitti-
ma successione. Ci' c,e" per la prima volta" avvenne nell%G00" allor-
&uando Carlo /agno re dei 3ranc,i venne incoronato =imperatore
romano= dal vescovo di Roma" suscitando le ire di Costantinopoli"
c,e per molto tempo consider' la scelta di &uesto titolo un arbitrio
oltraggioso" per &uanto ci' non abbia determinato delle conseguenze
sul piano militare. B%area bizantina infatti non ,a cercato &uasi mai
di far valere i suoi diritti al cospetto dell%area occidentale usando la
forza delle armi. Ci' naturalmente non significa c,e nel proprio im-
104
pero il basileus non usasse la spada contro tutti &uei popoli :si pensi
ad es. ai bulgari e ai serbi; c,e rivendicavano autonomia politica e
amministrativa. C%altra parte sulla legittimit$ di &uesto uso nessun
cattolico occidentale sarebbe mai stato" in via di principio" contrario.
Cante" nel suo De 8onarchia" non mette assolutamente in discussio-
ne l%idea c,e debba esistere un unico -tato centralizzato" a livello
universale" e c,e &uesto -tato debba coincidere con &uello romano.
31
I problemi semmai sorgevano a livello pratico-politico" &uando gli
interessi di dominio delle due Rome venivano a scontrarsi in de-
terminate zone geografic,e :si pensi ad es. a &uale misera fine ,a
fatto la cultura bizantina nell%Italia meridionale e nell%5sarcato di Ra-
venna;.
B%idea occidentale di poter creare uno -tato cristiano pre-
scindendo dal riferimento all%impero bizantino" c,e si riteneva l%uni-
co autorizzato a definirsi come tale" trover$ un riflesso anc,e nelle
epoc,e successive. 3ino al HIH secolo :si pensi alla -anta Alleanza
del 1G1; gli -tati europei si sono reputati" di nome e)o di fatto" =cri-
stiani=. .essuno in occidente si ! mai posto il problema di come
conciliare &uesta pluralit$ di -tati con l%idea teologica tradizionale
secondo cui deve esistere un unico sacro impero" con un sovrano da
tutti riconosciuto. /olti di &uesti -tati occidentali ,anno persino
combattuto tra di loro" a volte prendendo a pretesto proprio la reli-
gione cristiana :si pensi ad es. alle molte guerre di religione fra cat-
tolici e protestanti;. In teoria" &ualun&ue monarc,ia cristiana poteva
autoproclamarsi =impero=. Ba regina ?ittoria non accett' forse il ti-
tolo di imperatrice c,e il primo ministro Cisraeli le proposeF 5 .a-
poleone III non si autoproclam' imperatore di 3rancia :seguendo l%e-
sempio di suo zio; e non diede forse al suo protetto /assimiliano il
titolo di imperatore del /essicoF 5 dopo la vittoria della Prussia sul-
la 3rancia nel 1G41" il re +uglielmo I non si dic,iar' forse imperato-
re di +ermaniaF
Come dun&ue si pu' notare" l%esigenza di sacralizzare l%istitu-
zione del potere ! stata legata" in occidente" molto pi> c,e nell%area
bizantina" a una &uestione di prestigio. .on era in gioco n( il riferi-
mento a una tradizione secolare" n( la convinzione di affermare una
31
.on a caso il legato pontificio card. 2ertrando del Poggetto" comandante
in capo dell%esercito guelfo nella crociata contro i ?isconti" fece bruciare
dal boia" nel 1320" &uesto testo di Cante.
10G
verit$ ideale. Anzi" l%idea teocratica da tempo aveva smesso d%essere
una realt$ politica e la religione stava diventando un affare sempre
pi> privato" individuale" soprattutto nell%area protestante. B%ideologia
dell%alleanza fra trono e altare" nelle monarc,ie nazionali :assolute o
costituzionali;" non era la stessa ideologia del sacro romano impero"
cosA come si espresse a 2isanzio e" a un livello mimetico-imitativo"
con i 3ranc,i e i -assoni.
Curante i primi due-tre secoli della nostra !ra" il linguaggio
dei cristiani europei era comune e piuttosto simili le tradizioni" so-
prattutto negli aspetti sostanziali della teologia. I cattolici dell%orbe si
sentivano come il popolo eletto dell%Antico Eestamento. +li antagon-
ismi etno-culturali venivano &ualificati col termine di =eresia=# il do-
natismo africano" il nestorianesimo est-siriaco e malabarico" il mo-
nofisismo armeno" copto-etiopico e ovest-siriaco. Ba dissidenza po-
teva tran&uillamente non essere compresa nelle sue motivazioni di
fondo" c,e erano le condizioni sociali disagiate degli strati pi> pove-
ri" appunto perc,( si credeva e si voleva far credere nell%idea dell% u-
niversalismo cristiano" con il &uale" presto o tardi - si diceva -" ogni
ingiustizia sarebbe stata superata. 5 tuttavia" proprio il permanere di
&ueste ingiustizie porter$ al divorzio della pratica politica dai princi-
pi teorici# tanto all%est &uanto all%ovest" tanto nella fede cristiana
&uanto nella confessione islamica. In Cante troviamo ancora la con-
danna del particolarismo locale e nazionale in nome dell%universali-
smo dottrinale :nel ?I canto del Paradiso egli colloca in un posto
onorifico l%imperatore +iustiniano;9 ma il suo ! un caso isolato e as-
sai anacronistico rispetto ai suoi tempi.
Costantinopoli" almeno sino a &uando i turc,i non la trasfor-
meranno in Istanbul" rimase una capitale eurasiatica. -e si vuole" esi-
ste solo un luogo in cui l%5uropa e l%Asia nel /editerraneo sono in
stretto contatto# l%area del 2osforo" il mar di /armara e lo stretto dei
Cardanelli. -otto le mura di Eroia il mito inaugur' la storia greca e"
grazie all%esilio di 5nea" i romani credettero di poter risalire alle loro
origini. Poi furono gli europei c,e" attraverso i romani" delinearono
la loro storia :ma anc,e i russi" c,e" a partire dal H?I sec." con Ivan
il Eerribile" si credevano discendenti di Cesare Augusto;. Per non
parlare del fatto c,e in taluni racconti bizantini si fanno discendere
gli ottomani dagli stessi troiani. 5rodoto fu forse il primo a sostenere
c,e la guerra troiana era stata un confronto fra 5uropa ed Asia. 5
100
come Herse" re dell%est" giunse in 5uropa" cosA Alessandro /agno" re
dell%ovest" giunse in Asia.
Cal /edioevo in poi un importante concetto trov' espressio-
ne lessicale nei linguaggi euroccidentali" anc,e se non ne trov' in
&uelli bizantini e della Russia premoderna. .el latino medievale ap-
parve la parola =c,ristianitas= :=c,r(tient(= in francese" =c,risten-
,eit= in tedesco" =cristendom= in inglese" e cosA via;. In russo si usa-
va soltanto il termine =mondo cristiano=. Euttavia" &uando &ueste pa-
role apparvero la situazione non era pi> &uella di un tempo. 5sse de-
notavano semplicemente la totalit$ delle nazioni cristiane in relazio-
ne a cui ognuna di esse" individualmente" non era c,e una parte in
lotta con un%altra. Ba rivalit$ politica ed economica delle nazioni cri-
stiane euroccidentali fu all%origine di sanguinose guerre di religione e
coloniali. Be frontiere erano determinate dalla competizione e dal re-
ciproco odio. A garanzia della loro pi> alta unit$" la concezione me-
dievale - estremamente formalista e retorica" in &uesto senso - pone-
va due figure c,e solo apparentemente sembravano al disopra delle
parti# il papa e l%imperatore. ?iceversa l%ortodossia non ,a mai cono-
sciuto profonde rotture e lacerazioni come la Riforma e la Controri-
forma.
.el russo paleoslavo :o slavonico; ! esistito un termine
e&uivalente" sul piano funzionale :non logico;" a &uelli citati sopra# il
concetto di =-anta Russia=" c,e non va interpretato secondo criteri
etnici" geografici o nazionalistici. =-anta Russia= infatti ! una cate-
goria cosmica" c,e include sia l%5den del ?ecc,io Eestamento" sia la
Palestina dei vangeli. Il suo scopo era &uello di dare espressione ter-
rena al concetto teologico della c,iesa universale" collocandolo in
una prospettiva insieme pi> prosaica e pi> epica. .on era una mania
di grandezza" ma una manifestazione della spiritualit$ o dell%ideolo-
gia cristiana della Russia antica.
-piritualit$ per certi aspetti assai diversa da &uella cattolico-
occidentale. Il credente russo" generalmente" riteneva blasfemo un
contatto troppo intimo con il sacro e preferiva il senso della lonta-
nanza" dell%alterit$ fra uomo e dio. .essun santo russo avrebbe mai
collocato il Cristo in una mangiatoia" come fece 3rancesco d%Assisi.
In alcune sue poesie" per fare un altro esempio" [. 2laIe espresse il
desiderio di ricostruire +erusalemme nella verde Ing,ilterra. Addi-
rittura nel corso del /edioevo cattolico si cerc' di edificare molte
110
c,iese sulla base della disposizione dei sacri luog,i di +erusalemme
:vedi ad es. l%abbazia di -anto -tefano a 2ologna;. ?iceversa" &uan-
do il patriarca .iIon propose di costruire una .uova +erusalemme
nella Russia del H?II sec." subito gli si rimprover' di voler profana-
re la Citt$ -anta. +li si permise soltanto di ribattezzare il fiume Istra
col nome di +iordano. /a a nessun russo ! mai venuto in mente di
sostituire il +iordano con i fiumi della sua patria" allo scopo di attua-
lizzare il messaggio di Cristo. Al cattolico 3rancis E,ompson sem-
br' invece del tutto naturale sostituire il lago di +ennesaret con il
Eamigi.
Per i teologi russi non era decisiva" come per i cattolici" la
sopravvivenza delle strutture ecclesiastic,e &uando contemporanea-
mente &uelle statali o non esistevano o erano in via di dissoluzione.
Come per i bizantini ortodossi" cosA per i russi c,iesa e impero appa-
rivano del tutto inseparabili# l%impero non era altro c,e il luogo della
c,iesa. -ignificativo" in &uesto senso" il monito rivolto nel 1300 dal
patriarca Antonio I? di Costantinopoli al principe di /osca ?assili
I. 8uest%ultimo aveva osato proclamare c,e i russi condividevano
con i bizantini una medesima c,iesa senza avere per' un imperatore"
in &uanto non riuscivano a riconoscersi in &uello bizantino. =N im-
possibile per i cristiani avere una c,iesa e non avere un impero=" ri -
spose il patriarca. Parole profetic,e" poic,( subito dopo il crollo di
2isanzio saranno proprio i discendenti di &uel principe moscovita a
porre le basi dell%impero russo-ortodosso. Il titolo di =zar=" adottato
dal principe di /osca alla fine del H? sec." costituA appunto una ver-
sione russificata del titolo di =Cesare=.
.el 11@1 i turc,i occuparono Erebizond" l%ultimo frammento
dell%impero romano. .el 114G /osca si annetteva il territorio di
.ovgorod la +rande e nel 11G0 si liberava finalmente del giogo tar-
taro-mongolo. B%idea di una =terza Roma= :di tipo slavo;" in alterna-
tiva a Costantinopoli" la si pu' gi$ rintracciare in una lettera scritta
da 3ilofei di PsIov nel H?I sec.# =due Rome sono cadute" la terza re-
sta e una &uarta non ci sar$...= :in &uanto si riteneva il numero tre
simbolo di perfezione;. 3ormula" &uesta" c,e trova un precedente
nell%affermazione di un cronista bizantino" il &uale" l%indomani del
crollo dell%impero occidentale" scrisse# =la vecc,ia Roma ! caduta
ma la nuova Roma cresce e si sviluppa=. Mna versione bulgara del
HI? sec. traduce &uesta frase alterando" significativamente" le parole
111
=nuova Roma= con =citt$ imperiale= :tsargrad;. Il riferimento" peral-
tro ovvio" andava a E*rnovo" la capitale dell%impero bulgaro. B$
dove il cronista bizantino intendeva riferirsi al basileus di Costanti-
nopoli" fu inserito il nome dello zar bulgaro Ioann Alessandro" c,e
fino a &uel momento non era stato sconfitto da nessuno. B%esigenza
di affermare una legittima eredit$ spirituale ! un motivo ricorrente
nella storia sacra cristiana. ?e ne sono abbondanti tracce gi$ nel rap-
porto neotestamentario fra cristiani ed ebrei. Persino nell% 3neide si
ritiene Roma la legittima erede di Eroia. 8uando Costantino trasferA
la capitale nel 2osforo" i primi intellettuali bizantini erano convinti
c,%egli volesse fondare una =terza Eroia=.
Euttavia i regni slavici meridionali" c,e pur rivendicavano il
diritto ad essere gli unici veri depositari del potere ortodosso nell%a-
rea slavica" caddero in mano turca ancor prima c,e 2isanzio moris-
se. ?iceversa" il principato di /osca poneva la &uestione dell%unico
vero -tato ortodosso a un livello pi> internazionale" nella ormai ac-
&uisita consapevolezza c,e la tradizione bizantina era al tramonto e
c,e la forza dello -tato russo non poteva essere paragonata" in &uel
momento" a &uella di nessun altro -tato cristiano" orientale e occi-
dentale.
In effetti" dopo i successi di Ivan III e Ivan I? contro i tarta-
ri" dopo la sconfitta dei I,anati di Kazan e di AstraI,an" /osca era
diventata un grande centro eurasiatico. 5ssa si sentiva parte della
christianitas europea" ma la consapevolezza d%essere l%unica legitti-
ma erede di Costantinopoli la portava a estraniarsi dallo stile di vita
e dalla religiosit$ del cattolicesimo latino. B%enorme estensione del
suo territorio non faceva c,e favorire &uesto processo. 5 cosA" nel
HIII sec. AleSander .evsI* rifiut' l%ambasciata inviata dal papa per
convincerlo a muovere guerra contro i mongoli9 nel H? sec. il prin-
cipe ?assili II tolse ogni potere al metropolita di /osca" Isidoro" c,e
aveva parteggiato per l%unione cattolico-ortodossa al Concilio di 3i-
renze del 11309 al tempo della sconfitta di Ivan il Eerribile ad opera
del re polacco 2at,or*" la missione del gesuita Antonio Possevino"
mandato da Roma in &ualit$ di paciere" fallA miseramente" poic,( il
papato voleva in cambio della mediazione una crociata antiturca dei
russi e soprattutto la subordinazione degli ortodossi ai cattolici. Pi>
tardi vi saranno le grandi rivalit$ geo-politic,e fra /osca e la Bitua-
nia" e Pietroburgo parteciper$ alla spartizione della Polonia. I russi
112
erano addirittura convinti c,e Costantinopoli fosse crollata proprio a
causa dei suoi compromessi coi latini9 &uei compromessi c,%essa
aveva cercato per difendersi dai turc,i e c,e non solo non le serviro-
no a nulla :perc,( i cattolici non mantennero mai le loro promesse;"
ma favorirono anc,e la penetrazione dei latini nel suo impero.
Curante il regno di Ivan I?" il territorio russo si espanse ver-
so est notevolmente. Mno -tato euroccidentale non avrebbe certo po-
tuto avere analog,e ambizioni" non foss%altro c,e per le forti resi -
stenze dei paesi limitrofi" di diritto non meno =cristiani= e di fatto
non meno evoluti" c,e avrebbe incontrato. Euttavia" per la mentalit$
dei sovrani russi non si trattava semplicemente di annettersi dei terri-
tori molto lontani dall%5uropa# il problema era anc,e &uello di creare
una sorta di configurazione geo-politica ed eurasiatica del cristiane-
simo c,e fosse molto compatta" a livello organizzativo :per il popolo
russo; e a livello ideologico :per la fede ortodossa mondiale;. 8uesta
preoccupazione politico-religiosa era forse pi> sviluppata nell%impe-
ro russo c,e in &uello bizantino" benc,( fu proprio &uesto a ricono-
scere in &uello il suo miglior successore nella fede.
Cosa" &uesta della successione" c,e non va affatto considera-
ta come inevitabile. In effetti" stando alle tradizioni culturali" l%occi-
dente europeo era senz%altro molto pi> vicino a 2isanzio di &uanto
non lo fosse la Russia. Il sistema monarc,ico bizantino proveniva di-
rettamente da &uello romano" il &uale" a sua volta" era frutto del go-
verno personale di &uei comandanti vittoriosi sul piano militare# go-
verno inaugurato da -illa e Cesare. .on emergeva certo dall%arcaico
ordinamento patriarcale. Il principio dinastico era gi$ andato irrime-
diabilmente perduto. .eppure aveva molta consistenza l%idea del do-
vere personale di lealt$ verso l%imperatore# sia a Roma c,e a 2isan-
zio i sovrani venivano facilmente deposti o uccisi" talvolta anc,e
pubblicamente e con esultanza popolare. Per i bizantini =sacro= era
l%impero non l%imperatore o" nel migliore dei casi" era la sua =carica="
il suo =ufficio=. 5cco perc,( gli impostori" c,e furono cosA caratteri-
stici dell%autocrazia russa" medievale e moderna" non furono mai tipi-
ci della storia dell%autocrazia bizantina. Il successo di un leader :co-
mandante militare o politico; non era percepito dai bizantini come il
risultato di circostanze favorevoli" ma piuttosto come il riflesso di
una &ualit$ intrinseca alla sua persona" di un carisma di tipo =terre-
no=. Cicerone aveva gi$ discusso seriamente di &uesto argomento.
113
Ad es. una figura come &uella del principe russo KurbsI*" c,e ripar'
in Bituania" subito dopo aver visto c,e alcuni nobili di sua conoscen-
za erano stati giustiziati da Ivan il Eerribile" sarebbe stata &uasi im-
pensabile a 2isanzio.
8ualun&ue fosse stata la spiritualit$ ric,iesta a livello di re-
putazione personale" il bizantino pensava c,e in politica Cio stesse
dalla parte del vincitore" a meno c,e" naturalmente" &uesti non fosse
un eretico. Mn bizantino non avrebbe mai tollerato c,e Alessandro I
potesse tran&uillamente morire sul trono" mentre tutti conoscevano
la sua complicit$ nell%omicidio di suo padre Paolo I. .( avrebbe po-
tuto comprendere il motivo per cui 2oris e +leb furono annoverati
tra i santi# dopo tutto essi non morirono per la loro fede" ma per cose
piuttosto prosaic,e. ?iceversa" i cristiani russi" oggi come allora" li
preferiscono ricordare con particolare orgoglio" convinti come sono
c,e soltanto in una lunga e sofferente sopportazione delle avversit$
si esprime veramente la santit$ dell%uomo" a prescindere da &ualun-
&ue vero atto di fede. 8uesto culto della sofferenza" percepita come
valore universale dominante" era &uanto mai estraneo al realismo" al-
l%e&uilibrio e al senso dell%oggettivit$ del mondo bizantino. Cifficil-
mente insomma i bizantini avrebbero pensato c,e i russi potevano
diventare i loro legittimi successori :nella fede ortodossa;. /a gli
sc,emi degli uomini non sempre soddisfano le esigenze della storia.
La cristiani33a3ione dellE!ro2a centrale; dei 9alcani e
della R!ssia medie1ale
Ba formazione degli -tati feudali marci' di pari passo con la
necessit$ di modificare la sovrastruttura ideologica :compresa &uindi
la religione; sulla base dei nuovi rapporti sociali. Be mancanze di
prospettive del paganesimo" gi$ c,iaramente evidenti nei paesi eu-
roccidentali e nell%area bizantina" lo erano anc,e nei paesi centroeu-
ropei e nei 2alcani. 2enc,( dei predicatori musulmani avessero cer-
cato di fare dei seguaci in 2ulgaria" non si poneva neppure il proble-
ma di una scelta fra cristianesimo e islam. Anzi" proprio il cristiane-
simo poteva permettere alla 2ulgaria di assimilare l%esperienza
sociale dei paesi vicini pi> evoluti e" in definitiva" di rompere" in ma-
niera radicale" con l%universo concettuale geneticamente legato al si-
111
stema pre-feudale in declino" del tutto incompatibile con i fonda-
menti d%uno -tato feudale unificato in fieri.
Inoltre l%introduzione della nuova religione permetteva di
stabilire relazioni d%uguaglianza reciprocamente vantaggiose con le
potenze cristiane. Ca &uesto punto di vista il problema non era &uel-
lo di scegliere uno dei due principali centri della cristianit$# Roma e
Costantinopoli. Peraltro" di vera possibilit$ di scelta si pu' parlare in
riferimento sia alla nobilt$ croata e serba c,e" soprattutto" agli am-
bienti governativi della 2ulgaria e dei principati magiari" non certo
in riferimento alla Carinzia" alla 2oemia o alla Polonia" c,e adottaro-
no il cristianesimo latino perc,( pressate dall%impero carolingio pri-
ma" e dal sacro romano impero germanico dopo.
Ba nobilt$ serbo-croata e i governanti della 2ulgaria sapeva-
no c,e la sottomissione della c,iesa allo -tato era spesso un mezzo
di espansione politica di &uest%ultimo. 2oris I" assiduo rivale di 2i-
sanzio nei 2alcani" comprendeva perfettamente c,e la c,iesa orto-
dossa offriva maggiori garanzie di affidabilit$ politica rispetto alla
c,iesa romana" la &uale" con il principio del =primato papale=" non
riconosceva allo -tato una vera e propria sovranit$.
3orse solo nel caso dei sovrani russi si pu' parlare di possi-
bilit$ di scelta =ideologica= fra le due religioni allora pi> importanti"
la cristiana e l%islamica. Be esitazioni rimasero sino alla fine del H
sec. B%islam venne rifiutato non tanto perc,( i suoi usi e costumi pa-
revano troppo estranei al principe ?ladimir" &uanto perc,( le posi -
zioni politic,e dei paesi musulmani :specie del califfato arabo; erano
allora seriamente compromesse a livello internazionale. .on solo"
ma si pu' aggiungere c,e &uelle del cristianesimo erano a &uel tem-
po gi$ consolidate nella Russia Iieviana.
Ci' naturalmente non significa c,e la scelta fra Roma e Co-
stantinopoli fosse per la Russia cosa facile. <lga" la sovrana di &ue-
sto -tato" pur gi$ battezzata a 2isanzio" mand' nel 00 degli amba-
sciatori in +ermania" c,iedendo a <ttone I di inviarle un vescovo e
dei preti. Ba decisione di accordare la preferenza a 2isanzio non di -
pese dal fallimento di &uesta missione" anc,e se essa senza dubbio vi
contribuA" ma dal fatto c,e la Russia aveva gi$ ottime relazioni cultu-
rali e commerciali con l%area bizantina e con gli -tati cristiani balca-
nici" oltre al fatto c,e i cristiani russi avevano ricevuto il battesimo
11
dalla c,iesa orientale :si veda l%opera missionaria di Cirillo e /eto-
dio;.
Ba decisione di adottare il cristianesimo rifletteva gli interes-
si della classe dominante :in primo luogo i boiardi;. Bo dimostra il
fatto c,e scoppiarono non poc,e rivolte popolari contro l%imposizio-
ne di &uesta nuova religione. In 2oemia" ad es." reagirono immedia-
tamente al battesimo del principe 2orivoL. Rivolte analog,e scoppia-
rono in Carinzia e i principi magiari +!za e suo figlio -tefano I com-
batterono il loro popolo" appoggiato da alcuni principi pagani" per
imporre il cristianesimo.
I sovrani battezzati erano ricorsi all%aiuto di forze esterne :i
boemi alla +rande /oravia" i carinzi e i magiari alla 2aviera;" per-
c,( ancora non avevano l%autorit$ sufficiente per pretendere l%assolu-
ta obbedienza del popolo al potere centrale. B%adozione del cristiane-
simo veniva proprio a coincidere con il processo di formazione dello
-tato feudale. In 2ulgaria" addirittura" le insurrezioni anticristiane
caratterizzarono non solo le masse popolari ma anc,e vasti settori
della nobilt$" benc,( il livello di sviluppo di tale paese fosse mag-
giore degli altri gi$ citati. 8uesta nobilt$ temeva di perdere i suoi
privilegi" il ruolo di comando c,e aveva nello -tato pre-feudale"
frammentato in comunit$ pi> o meno isolate.
?iceversa" negli -tati feudali gi$ formati" come la Polonia" la
Russia antica e la +rande /oravia" la popolazione non oppose &uasi
alcuna resistenza. 8ui semmai si verificarono" molti decenni dopo il
battesimo della nazione" alcune sommosse popolari contro il clero
cristiano" ritenuto corrotto e servo del potere costituito. 5cco perc,("
al momento dell%adozione del cristianesimo" i maggiori problemi" per
&uesti paesi" furono di altro genere :ad es. il risc,io di essere fagoci-
tati dalla politica estera dei due centri cristiani dominanti a livello
europeo;. Ba difesa della sovranit$ politica" nazionale e territoriale"
si esprimeva nella necessit$ di avere una propria c,iesa indipenden-
te# ci' c,e" in effetti" sin dai secoli H e HI riuscirono ad ottenere gli
-tati politicamente pi> forti" come 2ulgaria" Polonia e Mng,eria.
Per &uanto riguarda la Russia antica" occorre dire c,e l%istitu-
zione subitanea di una metropoli a Kiev permise a &uesto -tato di di-
sporre di un%organizzazione ecclesiastica relativamente autonoma" in
grado di ordinare propri vescovi. -oltanto il metropolita veniva ordi-
nato dal patriarca di Costantinopoli e scelto fra candidati greci sog-
11@
getti all%imperatore. /a non per &uesto 2isanzio riusciva a influen-
zare in modo decisivo la politica della Rus%.
Eale situazione" c,e grosso modo rimarr$ immutata fino al
HIII sec." dipendeva da una serie di fattori. Anzitutto le nomine ai
principali posti della gerarc,ia clericale russa avvenivano secondo la
volont$ del sovrano9 in secondo luogo gli edifici del culto venivano
costruiti su ric,iesta e a spese del potere laico9 in terzo luogo la pro-
priet$ fondiaria della c,iesa allora era appena in gestazione" e &uindi
la vita materiale del clero era sostanzialmente assicurata da una parte
dei redditi del principe9 in &uarto luogo il potere laico fruiva di ampi
diritti di controllo sui redditi del clero9 in &uinto luogo" la c,iesa non
riconosceva il diritto di asilo e per molte &uestioni giuridic,e e civili
sottostava ai tribunali laici.
Come noto" la dipendenza della c,iesa ortodossa nei con-
fronti dello -tato diventer$" in seguito" molto pi> forte di &uella del
clero latino" ma agli inizi &uesta differenza era meno marcata# sia nei
paesi balcanici c,e nell%5uropa centrale la neonata c,iesa aveva un
gran bisogno della tutela del potere laico. Proprio &uesto potere" nel
mentre costringeva i neofiti a partecipare al culto e a rispettare nor-
me e riti" permetteva alla c,iesa di funzionare attivamente. 8uesto
appunto accadeva sia in Russia c,e in tutti i paesi dell%5uropa centra-
le. .on a caso i forti movimenti popolari dell%HI sec. in Polonia e
Mng,eria contro le autorit$ politic,e e il fardello fiscale" erano ac-
compagnati dalle distruzioni delle c,iese cristiane e da violenze anti-
clericali. In Mng,eria ci fu addirittura un ritorno in massa al pagane-
simo" mentre in 2ulgaria il movimento bogomila si volse non verso
il paganesimo" ma verso una corrente eretica :dualista; dello stesso
cristianesimo# la cosiddetta =dottrina pauliciana=" c,e costituiva a 2i-
sanzio la base ideologica degli oppressi contro c,iesa e -tato. C%al tro
canto" nella stessa 2ulgaria" una buona parte della popolazione era
rimasta fedele al rito funerario pagano.
In Russia" all%inizio del HII sec." talune istituzioni clericali
possedevano gi$ vasti domini fondiari :donati dai principi; e dispo-
nevano di varie immunit$ fiscali e giudiziarie. Be decime venivano
tratte dai tributi e dalle tasse giudiziarie e commerciali imposte dai
principi. Ba c,iesa stava cominciando ad ac&uisire proprie fonti di
sussistenza" pur continuando a dipendere" specie sul piano gius-poli-
tico" dal potere laico. 8ui addirittura le misure coercitive" legate al -
114
l%introduzione del cristianesimo" vennero estese dal principe ?ladi-
mir anc,e all%9lite sociale" ai figli della nobilt$" c,e dovevano studia-
re la letteratura cristiana.
Mna differenza per' c%era. Contrariamente ai sovrani di 2oe-
mia e di Mng,eria" c,e incaricavano le autorit$ laic,e a far rispettare
le norme cristiane" i principi russi si affidavano volentieri alla stessa
c,iesa" c,e comminava penitenze d%ogni tipo. Ba Russia non ,a co-
nosciuto dei movimenti anticristiani cosA potenti come &uelli polac-
c,i e ung,eresi dell%HI sec.# l%unico di un certo rilievo fu &uello dei
vol(hv'" una sorta di sacerdoti pagani dediti alla magia. Ba loro ri-
volta venne repressa da un boiardo di Kiev. +li studi ,anno dimo-
strato c,e &uesta e altre rivolte pagane erano pi> vicine ai movimenti
popolari dell%5uropa centrale c,e non a &uelli dei 2alcani# a motivo
del fatto c,e gli interessi dei laici e dell%9lite ecclesiastica erano pi>
strettamente intrecciati tra loro :i primi santi cristiani" patroni del
paese e del popolo" appartenevano tutti alla dinastia principesca;.
.elle prime tappe della cristianizzazione" ovvero durante i
primi decenni c,e seguirono il battesimo" l%attivit$ della c,iesa si
estendeva soprattutto alle citt$ e ai centri amministrativi dello -tato"
&uasi senza toccare le campagne" ove il rituale funerario" tanto per
fare un esempio" restava rigorosamente pagano :ad eccezione della
cremazione" abolita &uasi subito dal cristianesimo;. Be maggiori dif-
ficolt$ c,e il clero doveva affrontare erano dovute all%atteggiamento
della nobilt$ locale" la &uale" pur avendo accettato il battesimo" re-
stava indifferente alla nuova religione e non mutava il proprio stile
di vita. 8uesto comportava forti attriti" specie nei paesi soggetti al-
l%influenza culturale e politica dell%occidente latino. In oriente i rap-
porti fra clero e nobilt$ erano generalmente migliori" ma la dipen-
denza completa della c,iesa dallo -tato non facilitava affatto i muta-
menti nel costume di vita della nobilt$.
.ella seconda tappa il cristianesimo cominci' a espandersi
anc,e verso la campagna. Apparvero i primi atti legislativi miranti a
stabilire norme di vita cristiana per tutta la nazione. -i generalizzava
la pratica di seppellire i morti presso la c,iesa. -i formavano le pri-
me organizzazioni parrocc,iali. -i consolidavano l%autonomia e il
prestigio sociale della c,iesa" anc,e perc,( principi e feudatari conti-
nuavano a offrire vaste porzioni di territorio al clero" il &uale pratica-
mente era diventato una sorta di trait d4union fra la societ$ locale e il
11G
mondo colto europeo. Rimarc,evoli tracce pagane sopravvivevano
nei secoli HI e HII presso trib> finnico-ugric,e e alcune trib> slave
orientali.
Probabilmente in Russia fu la politica flessibile del clero"
c,e cercava di far convivere pacificamente pagani e cristiani" ad evi -
tare &uegli aspri conflitti fra c,iesa e nobilt$ scoppiati in taluni paesi
centroeuropei nei secoli IH e H :ad es. nella Polonia dell%HI sec. le
autorit$ facevano ancora rompere i denti a c,i rifiutava i digiuni ec-
clesiastici;. N vero" anc,e in Russia" come gi$ nella +rande /oravia
e pi> tardi in 2oemia" si usava il penitenziale di origine greca" ma
non sempre veniva applicato. Cati arc,eologici ,anno confermato
c,e in &uesto paese diversi centri di culto pagano funzionavano
ancora in alcune regioni rurali nei secoli HI e HII :taluni riti funebri
scomparvero" nelle regioni pi> a nord" solo verso la fine del HIII
sec.;. 8uesto d%altra parte ,a permesso c,e il cristianesimo in Russia
si diffondesse in profondit$" cio! in maniera non superficiale :cosa
c,e ad es. non ! avvenuta in Polonia" dove il cristianesimo non ,a
mai raggiunto livelli significativi di spiritualit$" essendosi lasciato
troppo determinare da interessi politici;.
-arebbe tuttavia assurdo sostenere c,e la c,iesa ortodossa
fosse completamente assoggettata allo -tato. 5ssa in realt$ ,a sem-
pre cercato di giocare un ruolo autonomo" perseguendo e a volte rag-
giungendo obiettivi non del tutto coincidenti con &uelli della nobilt$
laica. 5 &uesto mediante il solo insegnamento sui castig,i dell%aldil$"
oppure con i racconti agiografici e le descrizioni dei miracoli postu-
mi" c,e incarnavano gli ideali da essa propagandati. I santi erano
proclamati difensori dei poveri" dei malati" dei sofferenti :la libera-
zione miracolosa dei prigionieri dalle catene delle autorit$ ! un moti-
vo ricorrente;. I racconti di 2oris e +leb sono solo un piccolo esem-
pio. N impossibile trovare una cosA vasta documentazione sull%attivit$
ideologica delle c,iese anc,e nei paesi centroeuropei dei secoli HI e
HII.
Ba c,iesa russa imponeva penitenze a &uanti malmenavano
orfani innocenti o rifiutavano loro un lavoro" condannava le forme
estreme della vendita degli sc,iavi :come ad es. la tratta dei bambi -
ni; ed esigeva un esplicito pentimento da parte degli usurai. Inoltre
tendeva a presentarsi come protettrice degli strati sociali pi> poveri"
contro le forme pi> vergognose di oppressione e sfruttamento. -tig-
110
matizzava altresA la ricc,ezza ac&uisita con la violenza" il furto" il
brigantaggio" la corruzione" la frode# essa diceva c,e fino a &uando
non la si fosse restituita e distribuita ai poveri" il perdono dei peccati
non poteva essere concesso.
B%attivit$ della c,iesa in Russia andava oltre il mero rapporto
=prete-fedeli=" in &uanto ambiva a criticare le ingiustizie compiute
dai principi# prassi" &uesta" senza precedenti nella regione centroeu-
ropea. Il ,rattato contro i bogomili del prete Cosmas criticava sA
l%oppressione e l%arbitrio" ma avendo di mira i funzionari della c,iesa
:secolari e regolari;" non certo il principe.
Euttavia la c,iesa russa non c,iedeva di modificare sostan-
zialmente i rapporti feudali esistenti. Eanto ! vero c,e predicava al
popolo l%obbedienza come norma fondamentale della dottrina cristia-
na. 5 di fronte a &uanti cercavano di contestare il sistema si compor -
tava" n( pi> e n( meno" come il governo in carica. 5ssa voleva sA la
pace sociale" ma a vantaggio soprattutto della classe dominante" cui
apparteneva anc,e il clero medio-alto. Poteva rimproverare il princi-
pe sul piano morale" senza subire particolari ritorsioni" ma continua-
va a frenare sul piano politico le rivendicazioni popolari.
Civersamente dalla c,iesa cattolica" la c,iesa ortodossa era
meno lontana dalle masse popolari" meno legata alla gerarc,ia eccle-
siastica straniera :la c,iesa latina" infatti" con l%idea del papato" pre-
tendeva una totale sottomissione a Roma da parte di tutte le c,iese
cattolic,e del mondo;. A conferma di ci'" basta osservare il diverso
modo di considerare le lingue nazionali. .ei paesi cristiani orientali
gli uffici venivano celebrati nella lingua dei fedeli9 in &uelli cattolici
invece era d%obbligo il latino.
Come noto" la scrittura slava venne creata verso la met$ del
IH sec. proprio per diffondere il cristianesimo. In certi paesi :ad es.
la Carinzia; la scrittura slava era del tutto sconosciuta al momento
della cristianizzazione. .ell%occidente latino la scrittura in lingua lo-
cale veniva ammessa solo per un numero assai ristretto di testi sacri.
Ba scrittura in lingua magiara era praticamente inesistente. In Polo-
nia si conosceva l%alfabeto slavo ma il suo uso era minimo. .ella
+rande /oravia e pi> tardi in 2oemia la sua importanza fu grande
all%inizio" ma poi divenne oggetto di persecuzioni. CosA pure in Croa-
zia. Copo lo scisma del 101 la situazione" invece di migliorare"
peggior'# la c,iesa latina cominci' a considerare la scrittura slava
120
come un segno di appartenenza alla confessione ortodossa. Ci tutti i
paesi cristianizzati a partire dal IH sec. la 2ulgaria :e parzialmente i
principati serbi; fu la sola in cui &uesta scrittura si svilupp' libera-
mente. .aturalmente i contatti culturali erano pi> intensi fra &uei
paesi c,e utilizzavano una medesima scrittura.
Lortodossia orientale nella R!ssia medie1ale
Ancora oggi esistono due punti di vista diametralmente op-
posti nella storiografia c,e studia l%influenza bizantina sulla cultura
dell%antica Rus%. Alcuni storici considerano la civilt$ del Bevante
come l%unica vera fonte della cultura russa antica e la creazione arti-
stica di &uest%ultima come un%espressione provinciale della raffina-
tezza di Costantinopoli. Altri invece difendono l%autonomia totale
della cultura russa" escludendo un%influenza esterna dominante. -ia
come sia" ! solo di recente c,e si ! cominciato ad apprezzare la civil-
t$ di &uesta parte dell%oriente come una delle tappe fondamentali del-
la cultura mondiale. Pare c,e sia stata definitivamente abbandonata
dalla storiografia pi> progressista la teoria della =stagnazione= o
dell%=immobilismo= della cultura bizantina" nonc,( &uella del suo
preteso ritardo rispetto alla civilt$ classica. CosA come si ! rifiutata
l%idea c,e tale cultura sia stata solo capace di trasmettere in Russia e
in tutta l%area ortodossa un clericalismo canonizzato" ovvero un rigi-
do conservatorismo ecclesiale.
All%origine di &uesti sc,ematici giudizi vi sono naturalmente
diversi fattori" non ultimo dei &uali l%aprioristica e malcelata propen-
sione degli storici occidentali" c,e si sono interessati alla pi> c,e
millenaria lotta fra ortodossi e cattolici" ad assumere le difese di &ue-
st%ultimi. /entre da parte degli studiosi marSisti il giudizio nei con-
fronti della confessione ortodossa ! stato fino a ieri" in genere" piut-
tosto severo" poic,( nella critica del fenomeno religioso l%eS-Mrss ,a
avuto di fronte" prevalentemente" l%esempio della c,iesa ortodossa"
per cui non si aveva molto interesse a fare i paralleli con al tre con-
fessioni. N solo da poco c,e ci si ! accorti come" rispetto alle corren-
ti rivali# cattolica e protestante" &uella ortodossa risulti essere nel
complesso molto pi> tollerante e democratica" e come &uindi la sua
influenza sulle coscienze dei cittadini appaia molto pi> consistente
delle altre due.
121
Euttavia" a parte le valutazioni positive c,e" contestualmen-
te" si possono fare sulla realt$ della c,iesa ortodossa :bizantina o rus-
sa;" resta il fatto" in s( molto oggettivo" c,e sul piano storico tale
confessione" non meno delle altre" svolse un ruolo del tutto conforme
agli interessi delle classi dominanti. Mna breve rievocazione degli
avvenimenti legati al =battesimo= della Russia lo confermer$.
8uando la Russia accett' di convertirsi :naturalmente &ui si
prescinde dalla tradizione leggendaria della c,iesa c,e vede nell%apo-
stolo Andrea il primo evangelizzatore delle terre slave;" il processo
di unificazione nazionale per buona parte era gi$ stato realizzato. I
principi <leg" Igor" -vLatoslav e ?ladimiro" con le loro campagne
militari" avevano eliminato per sempre" nel sec. H" le antic,e divisio-
ni tribali" portando alla formazione del territorio dello -tato russo
antico. I legami economici e culturali esistenti dai tempi pi> remoti
fra alcune trib> di slavi orientali - componente principale della na-
zionalit$ russa antica - formarono la base di una comunit$ di lingua"
di economia e di cultura.
I rapporti degli slavi con 2isanzio furono sempre molto tesi"
sin dai secoli ?I e ?II. Copo la formazione della Rus% gli slavi intra-
presero diverse spedizioni militari" sia per porre un argine all%espan-
sione di 2isanzio" sia per affermare sulla scena internazionale un
nuovo -tato feudale# &uello appunto della Rus%. /a" nonostante le
guerre" le relazioni commerciali fra i due -tati non vennero mai
meno" anzi" grazie alle guerre si approfondirono :si pensi ad esempio
al trattato di pace del 011 col &uale la Rus% ac&uisA il diritto di com-
merciare con 2isanzio senza pagare dazi;. .on dimentic,iamo" in
&uesto senso" c,e la possibilit$ c,e Kiev aveva di controllare la via
fluviale =dai ?arLag,i Wmercanti normanniX ai greci= per i rapporti
commerciali con 2isanzio" risulter$ un elemento abbastanza impor-
tante allorc,( si dovr$ scegliere fra ortodossia e cattolicesimo.
3u proprio in seguito a vicende militari" coronate da un ma-
trimonio principesco" c,e la Rus% e 2isanzio riuscirono a stabilire so-
lide relazioni di pace. Mno degli effetti pi> importanti di &ueste rela-
zioni fu appunto l%adozione da parte di ?ladimiro del cristianesimo
come religione di stato :verso il 0GG;. Il paganesimo slavo" c,e ri-
fletteva l%ideologia del sistema comunitario primitivo" non poteva pi>
adempiere" con la comparsa delle classi feudali e del relativo -tato"
122
la funzione principale della religione# &uella di consacrare e consoli-
dare l%ordine esistente.
All%inizio del suo regno ?ladimiro aveva tentato di riformare
la religione pagana" ma senza successo# &uesta religione" c,e affon-
dava le sue radici nel lontano passato dei popoli slavi" continuava a
dividere lo -tato in tante regioni e comunit$ locali9 inoltre conteneva
in s( talune idee di uguaglianza e di democrazia c,e mal si addiceva-
no ai nuovi rapporti di produzione basati sul servaggio. 5ra la classe
dominante ad avere bisogno di una nuova religione. Cal popolo in-
fatti la cristianizzazione non venne accettata molto benevolmente" se
! vero" come ! vero" c,%essa si protrasse fin verso il H?III secolo.
8uesto significa c,e per molto tempo la vita spirituale dei russi fu
basata su un%associazione di elementi pagani e cristiani.
Ba domanda c,e a &uesto punto spesso ci si pone ! la se-
guente# perc,( il principe ?ladimiro scelse la confessione greco-bi-
zantina e non &uella cattolico-romanaF Ba pubblicistica religiosa"
specie &uella ortodossa" ! solita rispondere avvalorando le cronac,e
leggendarie di &uei tempi" una delle &uali narra c,e il principe invi'
emissari in tutti i paesi limitrofi perc,( studiassero le pratic,e isla-
mic,e" giudaic,e e latine" ma nessuna di &ueste ottenne il suo con-
senso. +li inviati invece andarono in estasi &uando visitarono -. -o-
fia" a Costantinopoli" e videro lo splendore della liturgia bizantina.
8uesto peraltro spieg,erebbe - stando alla suddetta storiografia - il
motivo per cui una delle caratteristic,e principali dei russi sia il cul-
to della bellezza.
In effetti" osservando i dipinti dell%iconografo Rublev o le
cattedrali del Cremlino viene da pensare c,e le leggende possono
avere anc,e &ualc,e fondamento di verit$. Purtroppo per'" come
spesso succede &uando si devono interpretare gli avvenimenti stori-
ci" la verit$ ! molto pi> complessa. +i$ faremmo un torto alla storio-
grafia ortodossa se limitassimo le sue spiegazioni dell%avvenimento
in &uestione alla riproposizione semplicistica delle cronac,e leggen-
darie. 5ssa in realt$ si appella anc,e ad altre cause" senz%altro pi> at-
tendibili di &uesta. Ba prima si riferisce all%opera missionaria e civi-
lizzatrice dei due monaci di -alonicco" Cirillo e /etodio" c,e negli
anni %@0 del IH secolo elaborarono un alfabeto adattandolo alle esi-
genze degli slavi :si pensi c,e a &uell%epoca il papato imponeva
ovun&ue l%uso del latino nella celebrazione dei riti;. Ba seconda cau-
123
sa stava nel fatto c,e ?ladimiro desiderava una c,iesa indipendente"
sul piano dell%amministrazione del culto e dell%organizzazione inter-
na" e &uesto con una c,iesa c,e considerava il papa un capo univer-
sale non era certo possibile.
8ueste due tesi" volendo" si potrebbero ulteriormente appro-
fondire. 8ual era" in &uel periodo" la situazione politico-religiosa a
livello europeoF A oriente la c,iesa ortodossa esisteva nell%ambito di
un forte -tato centralizzato" &uello appunto bizantino9 essa non ave-
va mire universalistic,e e tendeva all%unit$ di c,iesa e -tato. ?ice-
versa" il papato della sede romana" non confrontandosi in Italia o
nella parte occidentale dell%5uropa con un potente -tato in grado di
ridimensionare le sue pretese" si sentiva sempre pi> autorizzato a
svolgere funzioni di =supplenza=" cio! funzioni s&uisitamente politi-
c,e" economic,e" culturali e anc,e militari" a livello nazionale e in-
ternazionale. B%unit$ formale della c,iesa cristiana universale era ri-
conosciuta da entrambi i centri religiosi# cattolico-romano e greco-
bizantino9 di fatto per' prevaleva una furibonda lotta :occulta e pale-
se; per la supremazia politico-territoriale. Mna lotta c,e si esprimeva
a tutti i livelli# dalle polemic,e dogmatic,e :si pensi p.es. al Filio-
+ue; alle divergenze rituali" per concludersi drammaticamente con le
crociate. Roma in sostanza considerava l%occidente come una propria
sfera d%influenza e tendeva a occupare anc,e la parte orientale" dove
per' si scontrava con l%accanita resistenza degli eserciti bizantini e
della c,iesa ortodossa.
I principi di Kiev seppero destreggiarsi abilmente fra i due
contendenti" cercando di salvaguardare la propria autonomia. Il cri-
stianesimo" sia nella forma latina c,e nella forma greca" aveva co-
minciato a espandersi nel paese molto tempo prima della conversio-
ne ufficiale. +li slavi delle rive dell%5lba e &uelli occidentali avevano
praticamente gi$ accettato il cattolicesimo romano# le lance dei cava-
lieri teutonici l%avevano imposto di forza" sotto il vessillo del Drang
nach *sten :=premere verso est=;. 3u proprio l%aggressivit$ dell%occi-
dente cattolico e l%energica attivit$ politico-diplomatica della -. -ede
per la cristianizzazione della Rus% a suscitare sospetti e malcontenti
nel paese.
Anc,e la corte di 2isanzio" in verit$" pensava di trasformare
la Rus% cristianizzata in uno -tato vassallo" ma dopo i primi tentativi
essa rinunci' definitivamente alle sue velleit$. Il giovane -tato russo
121
sarebbe stato disposto a stringere una stabile alleanza con lo -tato
del basileus" c,e per struttura sociale e regime politico pi> gli asso-
migliava" a condizione di non perdere assolutamente la propria indi-
pendenza. 5 cosA sar$.
Ba cristianizzazione consolid' ideologicamente l%unit$ dello
-tato. Ba c,iesa ortodossa - come d%altra parte &uella cattolica - co-
stituiva per le classi al potere un%organizzazione politica ramificata
c,e aveva il compito di consacrare il regime esistente. Insieme al cri-
stianesimo si diffuse nella Rus% la scrittura e con essa la possibilit$ di
appropriarsi della cultura" pi> avanzata" di 2isanzio" erede della ci-
vilt$ classica. -i pose fine ai culti pagani di numerose trib> c,e pre-
vedevano i sacrifici umani. Il principe ?ladimiro" con molta accor-
tezza" pi> c,e imporre a tutti i costi la nuova religione cerc' di crea-
re uno -tato feudale centralizzato. B%influenza bizantina sulle diverse
sfere della vita materiale e culturale della Russia antica si manifest'
con un%intensit$ assai diversa. Baddove" ad esempio" le tradizioni
della creazione pagana erano solidamente ancorate alla cultura popo-
lare" gli influssi furono assai limitati. 5 comun&ue tutto &uanto ven-
ne creato a 2isanzio e trasferito in Russia" &ui subA una profonda
modificazione. 8uesto ! oltremodo evidente nelle arti plastic,e :spe-
cie nell%arc,itettura;.
Per &uanto riguarda l%introduzione del cristianesimo si pu'
tran&uillamente affermare c,e esso fu sA un potente fattore ideologi-
co di unificazione" ma non tanto da impedire nei secoli HI e HII la
disgregazione dello -tato russo in molteplici -tati feudali autonomi
volti a ridurre l%importanza di Kiev. .( esso riuscA a contenere le
aperte ribellioni c,e nello stesso periodo cominciarono a scoppiare
fra le classi oppresse e i signori feudali :si pensi alle grandi rivolte di
-uzdal nel 1021" di Kiev nel 10@G" di 2eloozero e di .ovgorod nel
1041;. Il cristianesimo non fu neppure capace di tenere uniti due
paesi entrambi =ortodossi=# infatti nel 111G un Concilio di vescovi
russi" rifiutando l%unione della c,iesa bizantina col papato sancita al
Concilio di 3irenze nel 1130" afferm' la completa autocefalia della
c,iesa russa ed elesse un proprio vescovo.
12
La ri(orma gregoriana
I
.ei manuali di storia medievale" normalmente" la riforma
gregoriana viene vista in maniera positiva" poic,( con essa - si dice -
+regorio ?II seppe =por fine= all%anarc,ia ecclesiastica dei due seco-
li precedenti. 5" altrettanto naturalmente" si fa capire c,e &uesto era
l%unico modo per risolvere il problema dell%anarc,ia.
C,e un problema di anarc,ia effettivamente esistesse" nessu-
no pu' metterlo in dubbio. Ba c,iesa romana era in balAa delle fami-
glie nobiliari pi> potenti della capitale. Euttavia" gli storici raramente
si c,iedono le motivazioni socio-culturali di tale anarc,ia. Ragionan-
do in termini esclusivamente politici" essi ne addebitano le cause allo
scarso prestigio" alla indebolita autorevolezza della c,iesa istituzio-
nale# di &ui il giudizio positivo nei confronti della svolta autoritaria
di +regorio ?II :Ildebrando di -oana;.
Bo storico" al massimo" giudica negativamente &uegli aspetti
dogmatici della riforma c,e oggi risultano" in virt> dell%avvenuta se-
colarizzazione dei costumi e dei valori" particolarmente sgraditi. /a
il valore della riforma in s9 non viene messo in discussione. Assai
raramente uno storico riesce a supporre c,e l%anarc,ia ecclesiastica
avrebbe potuto essere risolta con un maggiore senso democratico
della vita sociale" civile e &uindi anc,e ecclesiale.
Ci regola lo storico d$ per scontato c,e la c,iesa non sia ca-
pace di vera democrazia" in &uanto non ! mai stata :se non nella pri -
missima fase; un%istituzione democratica9 per cui egli ritiene inevita-
bile il ricorso alla forza &uando si tratta di risolvere problemi di or-
ganizzazione interna :specie se &uesti portano appunto all%anarc,ia;.
+li storici :solo italianiF;" avendo a c,e fare con una c,iesa"
&uella romana" in cui" a livello istituzionale" gli aspetti politici sono
inscindibili da &uelli religiosi" fanno molta fatica ad accettare le due
seguenti idee# 1; c,e la religione debba restare separata dalla politic-
a :&uesta" per loro" ! stata un%ac&uisizione del secolarismo" c,e la
c,iesa romana ,a dovuto accettare obtorto collo;9 2; c,e nell%ambito
della religione sia possibile vivere un%esperienza democratica" cio!
12@
non anarc,ica :come in effetti avviene nel protestantesimo; n( auto-
ritaria :come appunto nel cattolicesimo;.
<ra" &uali furono le cause dell%anarc,ia ecclesiastica
italianaF 5sse vanno cercate nel desiderio" espresso &uasi sin dalle
origini" da parte della c,iesa romana" di poter disporre di un certo
potere patrimoniale da considerarsi come fondamento del proprio
potere politico-clericale. .on a caso la c,iesa romana s%era trasfor-
mata" con la svolta costantiniana" da c,iesa perseguitata a c,iesa pri-
vilegiata" sino a diventare" gi$ con Eeodosio" c,iesa persecutrice.
Mfficialmente la c,iesa romana come istituzione non s%! mai
opposta a &uesto ruolo di potenza economico-politica# c,i ,a provato
a farlo ! stato emarginato o perseguitato o addirittura giustiziato.
Ci' detto" uno storico" se vuole essere obiettivo" non deve li-
mitarsi a costatare i fatti" dimostrando la loro intrinseca necessit$"
l%impossibilit$ cio! di seguire vie alternative. <ccorre invece c,e si
sforzi di tenere sempre presenti i seguenti aspetti metodologici#
1. ogni fatto" al momento di porsi" non ! strettamente necessa-
rio" ma frutto" in &ualc,e modo" di una libert$9
2. di fronte alla necessit$ di risolvere determinati problemi vi !
sempre la possibilit$ di seguire pi> di una soluzione9
3. una soluzione diventa pi> probabile di un%altra" proprio per-
c,( vengono compiute delle scelte" pi> o meno consapevoli"
pi> o meno autonome9
1. &uando si tratta di scegliere una determinata soluzione" le
condizioni storic,e ereditate dal passato esercitano inevita-
bilmente una loro influenza" la &uale per' non pu' essere
considerata decisiva" in ultima istanza" ai fini della scelta da
compiere9
. una soluzione ad un certo punto viene presa perc,( le con-
traddizioni risultano insopportabili9
@. per trovare la soluzione migliore ci si pu' avvalere della
=memoria storica= e)o del =desiderio di liberazione= :le due
cose non sono in antitesi e possono non essere complemen-
tari# la =memoria= p.es. pu' venir meno" il =desiderio= no;9
4. la decisione di adottare una soluzione c,e poi si rivela sba-
gliata" non pregiudica mai di per s( e definitivamente la pos-
sibilit$ di riadottare una soluzione migliore9
124
G. le migliori soluzioni :anc,e se sono sbagliate; sono &uelle
c,e vengono adottate col maggior consenso popolare" poic,(
esse educano le masse a credere nella democrazia.
.el caso della riforma gregoriana gli storici addebitano le
cause dell%anarc,ia ai seguenti fattori#
1. vescovadi" pievi" abbazie... venivano concessi secondo le re-
gole del clientelismo e del nepotismo9
2. la gestione del patrimonio ecclesiastico non rispondeva alle
esigenze dell%utilit$ sociale :ed ! una conseguenza del punto
precedente;9
3. le stesse caric,e ecclesiastic,e spesso venivano comprate
:simonia;" erano oggetto di contesa tra le famiglie pi> in vi-
sta :assenza &uasi totale di vere vocazioni;9
1. alcuni storici aggiungono" inspiegabilmente" c,e forte era la
corruzione dei preti cosiddetti =concubinari=" considerando
=anormale= il matrimonio dei preti# come se di fronte ai di-
vieti ancora informali della c,iesa istituzionale al matrimo-
nio dei sacerdoti non fosse inevitabile passare dal matrimo-
nio legittimo al concubinato monogamico.
+li storici apprezzano la riforma gregoriana anc,e per un%al-
tra ragione# con essa si sarebbe favorita l%unificazione di un territo-
rio" eliminando i particolarismi tipici delle situazioni sociali anarc,i-
c,e. In realt$ l%unificazione :&ualun&ue essa sia" anc,e nazionale;
non pu' essere" di per s(" considerata migliore della frammentazio-
ne. 8uel c,e bisogna guardare ! il contenuto socio-politico delle
cose# esistono unificazioni positive perc,( politicamente democrati-
c,e9 altre negative perc,( realizzate in maniera autoritaria :senza
considerare c,e ci' c,e appare politicamente =democratico= non !
detto lo sia anc,e sul piano socio-economico;.
-tesso discorso vale per la frammentazione# una divisione
democratica del territorio ! sempre da preferire a una unificazione
imposta con la forza delle armi. B%unificazione pu' essere accettata
solo &uando ! frutto di un processo popolare e &uindi di una larga
partecipazione democratica. /a anc,e &uando essa si realizza" !
sempre a livello locale c,e si verifica &uotidianamente l%uso del po-
tere democratico.
12G
In ogni caso la riforma gregoriana non favorA affatto l%unifi-
cazione nazionale" anzi fu l%elemento politico fondamentale c,e la
ostacol' in maniera decisiva.
II
C,e la riforma cluniacense sia stata" dal punto di vista etico"
alla prova dei fatti" un incredibile raggiro" ! dimostrato da una serie
di fattori politici in controtendenza rispetto alle intenzioni moralizza-
trici originarie.
Infatti" proprio in seguito a &uella riforma la c,iesa riuscA
unicamente ad affermare una gestione autonoma del proprio potere
politico. Intorno al /ille essa era gi$ cosA devastata dalla propria
corruzione
32
c,e" per porvi rimedio" l%unica cosa c,e si riuscA a fare
fu &uella di masc,erarla dietro una rivendicazione di totale autono-
mia rispetto al potere cesaropapista dell%imperatore germanico.
In pratica i monaci di Clun*" c,%erano potenti feudatari"
avendo sotto di loro un migliaio di monasteri" addossavano le princi-
pali responsabilit$ della corruzione del clero a c,i lo nominava e lo
gestiva" cio! ai sovrani germanici" contro i &uali venne scatenata la
cosiddetta =lotta per le investiture ecclesiastic,e=.
-ul piano etico la riforma fu cosa del tutto inconsistente" in
&uanto" pur di affermare le pretese teocratic,e del papato" si commi -
sero abusi a non finire" molti dei &uali sussistono ancora" pur a di -
stanza di un millennio.
1. -i obblig' tutto il clero al celibato" benc,( sin dagli inizi del
cristianesimo fosse stata data facolt$ di sposarsi.
2. -i us' la scomunica come arma politica" diretta contro l%im-
peratore" anc,e &uando &uesti era fedele alla dottrina cristia-
na" inducendo tutti i feudatari a non rispettare il patto vassal-
latico.
3. -i volle rompere con la c,iesa bizantina" la &uale non rico-
nosceva il primato politico del pontefice" &uello giurisdizio-
nale della c,iesa romana" l%introduzione del Filio+ue nel
Credo e altre cose ancora" contrarie alla legislazione canoni-
ca dei primi sette Concili ecumenici.
32
Ba corruzione fu appunto frutto del patto scellerato coi 3ranc,i" c,e de-
termin' la nascita del potere temporale del papato.
120
1. -i scatenarono le crociate per occupare l%impero cristiano
d%oriente" sotto il pretesto di liberare i =luog,i santi= dagli
islamici.
. -i ordinarono decine di persecuzioni :crociate interne; con-
tro i movimenti pauperistici" c,e" &uesti sA" ponevano il pro-
blema etico-politico in maniera radicale all%interno della
c,iesa.
@. -i istituA il ruolo ecclesiastico del cardinalato" diminuendo
notevolmente l%importanza di &uello di vescovi" arcivescovi
e metropoliti" al punto c,e &uesti non avranno pi> voce in
capitolo nella elezione del pontefice.
Insomma" proprio mentre negli ambienti ecclesiastici =rego-
lari= si parlava di =riforma morale=" in &uelli ecclesiastici =secolari=
tale riforma veniva recepita come la con&uista di una propria indi-
pendenza politica dal potere dell%imperatore" da far valere come af-
fermazione di una propria monarc,ia teocratica :papocesarismo;" in-
tegralistica sul piano ideologico e autoritaria su &uello politico" in
cui la stessa figura dell%imperatore doveva pensarsi come controfigu-
ra del pontefice. -i propagandava un ideale di moralizzazione per
realizzarne un altro di natura opposta.
Ba c,iesa romana" c,e gi$ aveva manifestato gravi sintomi
di corruzione favorendo la nascita di una classe sociale c,e di cri-
stiano aveva solo il nome# la borghesia" pur di farsi valere come isti-
tuzione politica" fu addirittura disposta a togliere potere e credibilit$
a &uell%unica istituzione feudale c,e avrebbe potuto opporre una cer-
ta resistenza allo sviluppo urbano della stessa borg,esia# l%imperato-
re. Cio! invece di favorire lo sviluppo democratico degli ambienti
rurali" si accontent' di ridimensionare il potere imperiale" senza ren-
dersi conto c,e proprio in Italia si stava formando un ceto sociale"
&uello appunto borg,ese" c,e un giorno avrebbe svolto nei suoi con-
fronti la funzione del becc,ino.
Il Dictatus papae di Gregorio VII
B%azione riformatrice in senso politico di papa +regorio ?II
:1041-G;" non pu' essere considerata un fulmine a ciel sereno. -in
da &uando Costantino aveva trasferito la capitale dell%impero a 2i-
sanzio" la sede episcopale romana aveva cominciato a impegnarsi as-
130
siduamente per rivendicare una piena indipendenza dal potere impe-
riale. Ca papa Camaso :3@@-G3; in poi i vescovi di Roma sosteneva-
no l%unicit$ della loro sede in virt> del martirio di Pietro e Paolo#
p.es. Beone I :110-@1; afferm'" travisando completamente alcuni
passi neotestamentari" c,e gli apostoli avrebbero ricevuto la loro au-
torit$ non direttamente da Cristo" bensA tramite la persona di Pietro"
la cui sede episcopale era appunto &uella di Roma.
Anc,e i papi -tefano IH :104-G; e Alessandro II :10@1-
43;" immediatamente precedenti a +regorio ?II" s%erano sempre pi>
preoccupati di estromettere le autorit$ civili dalla gestione delle in-
vestiture ecclesiastic,e" specie &uella del pontefice. /a basta andarsi
a riguardare l%ecclesiologia di papa .icol' I :GG-G@4; per accorgersi
c,e la riforma di +regorio ?II non faceva c,e portare alle conse-
guenze pi> logic,e un processo iniziato secoli prima. 5gli praticam-
ente approfitt' delle pretese germanic,e imperiali al cesaropapismo
per imporre l%autorit$ teocratica del pontefice su tutta la cri stianit$"
d%oriente e d%occidente" laica ed ecclesiastica. Prima di +regorio ?II
nessuno aveva reclamato il diritto di deporre un re o di sot trarre i
sudditi di un sovrano ai loro doveri di fedelt$.
I primi decreti imperiali" emanati nel 1041 contro la simonia
e il matrimonio dei preti :c,e gli storici interpretano come =concubi-
nato=;" ebbero un%accoglienza ostile" proprio perc,( il matrimonio
del clero veniva praticato almeno da un millennio" e sulla simonia il
papato non era certo in grado di dare lezioni a nessuno# tant%! c,e la
riforma moralizzatrice non proveniva dagli ambienti curiali di
Roma" bensA da un monastero benedettino. In sostanza +regorio ?II
attribuisce a molti vescovi" abati e clero minore una pratica ecclesia-
stica immorale :ricevere caric,e ecclesiastic,e dai laici e praticare il
concubinato;" &uando il papato stesso non era titolato a dire alcunc,(
di morale in &uesti campi.
Curante il Concilio romano del 104 +regorio ?II aggiunse
ai propri decreti un canone c,e vietava a vescovi e sacerdoti di rice-
vere la carica dalle mani di un laico. Poco dopo furono inserite nei
registri pontificali 24 ordinanze autoritarie c,e miravano alla centra-
lizzazione della c,iesa.
.ei manuali scolastici la lotta per le investiture viene pre-
sentata come una forma di giusta rivendicazione all%indipendenza ec-
clesiastica da parte del papato" c,e poi per' sfoci' nella teocrazia
131
politica. In realt$ sin dall%inizio la c,iesa di Roma si poneva il com-
pito di subordinare a s( l%autorit$ imperiale" solo c,e per poterlo fare
con legittimit$ aveva bisogno di dimostrare d%essere eticamente
migliore" aveva cio! bisogno di crearsi un consenso" da poter poi
gestire nell%eventualit$ di dover scomunicare gli imperatori riottosi a
&uesta nuova forma di monarc,ia assoluta clericale.
Per dimostrare d%essere eticamente migliori" +regorio ?II
pens' di accentuare tutto il potere politico nelle mani del papato" in
modo c,e l%intera gerarc,ia ecclesiastica e tutta la cristianit$ laica di -
pendessero esclusivamente dalla sede romana. Cio! egli cerc' di ri-
solvere un problema etico" fino a &uel momento gestito politicamen-
te con una certa anarc,ia" imponendo d%autorit$ il potere infallibile
del pontefice.
Ba pretesa infallibilit$ dottrinale :sostenuta per la prima vol-
ta nel ?I sec." nella formula di papa <rmisda
33
; ! cosA forte c,e
+regorio ?II arriva a escludere categoricamente c,e una comunit$
possa dirsi =cristiana= senza una previa subordinazione gerarc,ica
alla sede romana. Il messaggio contenuto nell%enunciato n. 2@ era
c,iaramente indirizzato alla c,iesa ortodossa e a &uelle c,e ancora si
riconoscevano nella pentarc,ia altomedievale.
Col Dictatus papae si raggiunge l%apice della tradizione ro-
mana circa la primazia universale del vescovo di Roma su ogni altra
autorit$ civile ed ecclesiastica. I principali fondamenti dell%ecclesio-
logia greco-bizantina vengono scardinati" al punto c,e di lA a poco ci
si sentir$ autorizzati a scatenare varie crociate contro l%impero d%o-
riente.
B%alternativa c,e il Dictatus propone ! netta#
1. l%importanza politico-amministrativa di una &ualun&ue citt$
dell%impero romano-cristiano non dipende dal ruolo effettivo
33
Ba cosiddetta =formula Zormisdae=" cui anc,e il Concilio ?aticano I s%!
ripetutamente riferito" ! la seguente# =Prima condizione per la salvezza !
&uella di custodire la norma della retta fede e non deviare in alcun modo da
&uanto ! stato stabilito dai Padri. 5 non si pu' trascurare l%espressione del
-ignore nostro +es> Cristo" c,e dice# ,u sei Pietro e su +uesta pietra
edi%icher: la mia chiesa. 8uesta affermazione ! provata dai fatti" perc,(
nella sede apostolica la religione cattolica ! stata sempre conservata pura=.
Poi prosegue con la condanna di .estorio e di altri eretici. Il papa pretese"
invano" di farla sottoscrivere ai vescovi orientali.
132
c,e per tradizione ,a avuto o c,e col tempo ,a ac&uisito" ma
! subordinata al fatto c,e solo la sede romana ! stata voluta
da Cio" avendo avuto l%onore di ospitare Pietro e Paolo" co-
fondatori del cristianesimo
31
9
2. l%unico in grado di possedere la giurisdizione universale del-
l%impero e dell%intero pianeta ! il pontefice" vicario di Cristo
e di Cio in terra" superiore &uindi allo stesso concilio ecume-
nico universale :+regorio avoca a s( anc,e il diritto di risol-
vere tutte le cause giuridic,e di maggiore importanza delle
c,iese locali;9
3. il papa ! nettamente superiore all%imperatore" la cui legittimi-
t$ ! subordinata al consenso del pontefice :la diarc,ia viene
definitivamente sostituita con la monarc,ia assoluta;.
+regorio ?II rifiuta tutti i concili e sinodi cui non abbiano
partecipato i legati pontifici o c,e non siano stati recepiti da Roma o
c,e siano stati convocati e diretti da un%autorit$ laica senza previo
consenso pontificio. +li unici concili ecumenici diventano soltanto
&uelli convocati e presieduti dal papa di Roma.
Agostinismo e ri(orma gregoriana
B%agostinismo" intorno al /ille" era entrato profondamente
in crisi# la riscoperta dell%aristotelismo" sul piano filosofico" e la ri-
forma autoritaria di +regorio ?II" sul piano politico :cui seguiranno"
sul piano militare e commerciale" le crociate;" furono le due risposte
c,e la c,iesa cattolica diede alla crisi della teologia agostiniana.
-arebbe interessante" in tal senso" verificare concretamente il
motivo per cui tale crisi abbia prodotto dei risultati cosA sconvolgenti
per la religione :nei suoi aspetti etici e conciliari;. B%agostinismo non
! stato semplicemente =riformato= ma addirittura =soppresso=" =di-
menticato=" come cosa irrimediabilmente superata. Al punto c,e la
sua successiva riscoperta avverr$ soltanto in ambito protestante" in
maniera del tutto strumentale" al fine di giustificare la separazione
dal cattolicesimo e l%intesa organica con la prassi borg,ese. In ambi-
to cattolico la riscoperta dell%agostinismo :si pensi al giansenismo;
31
C,e la c,iesa romana facesse dipendere il suo primato direttamente dalla
successione dell%apostolo Pietro lo si nota gi$ nel canone 3U del -inodo di
-ardica del 313.
133
non ! avvenuta senza influenze calviniste e non senza un certo rifiu-
to per la dimensione politica della fede :di &ui la polemica anti-ge-
suitica;.
Ba rottura operata dal papato nei confronti dell%alto /edioe-
vo agostiniano fu traumatica" ma ancora di pi> lo fu &uella nei con-
fronti dell%ortodossia bizantina :nel 101;. N difficile non pensare" in
tal senso" c,e fra i motivi c,e sollecitarono il movimento delle cro-
ciate non vi fosse anc,e &uello :ufficioso; coltivato dall%intellig,en-
zia clericale e integrista" di dare una =lezione armata= alla confessio-
ne c,e non aveva voluto accettare il primato di Pietro e di Roma.
Il testo del Dictatus papae
1. C,e la C,iesa Romana ! stata fondata da Cio e da Cio solo.
2. C,e il Pontefice Romano ! l%unico c,e pu' essere giustamente
c,iamato universale.
3. C,e lui solo pu' deporre o ripristinare i vescovi.
1. C,e in &ualun&ue concilio i suoi legati" anc,e se minori in grado"
,anno autorit$ superiore a &uella dei vescovi" e possono emanare
sentenza di deposizione contro di loro.
. C,e il Papa pu' deporre gli assenti.
@. C,e" fra le altre cose" non si possa rimanere nella stessa casa con
coloro c,e egli ,a scomunicato.
4. C,e a lui solo ! legittimo" secondo i bisogni del momento" fare
nuove leggi" riunire nuove congregazioni" stabilire abbazie o canoni-
c,e9 e" dall%altra parte" dividere le diocesi ricc,e e unire &uelle pove-
re.
G. C,e solo lui pu' usare le insegne imperiali.
0. C,e solo al Papa tutti i principi devono baciare i piedi.
10. C,e solo il suo nome venga pronunciato nelle c,iese.
11. C,e &uesto sia il solo suo nome al mondo.
12. C,e a lui ! permesso di deporre gli imperatori.
13. C,e a lui ! permesso di trasferire i vescovi secondo necessit$.
11. C,e egli ,a il potere di ordinare un sacerdote di &ualun&ue c,iesa
voglia.
1. C,e colui c,e egli ,a ordinato pu' dirigere un%altra c,iesa" ma
non pu' mantenere posizioni inferiori9 e c,e un tale non pu' ricevere
gradi superiori da alcun altro vescovo.
131
1@. C,e nessun sinodo sia detto sinodo generale senza il suo ordine.
14. C,e nessun capitolo e nessun libro sia considerato canonico sen-
za la sua autorit$.
1G. C,e una sentenza da lui emanata non possa essere ritirata da al -
cuno9 e c,e soltanto lui" fra tutti" possa ritirarla.
10. C,e egli non possa essere giudicato da alcuno.
20. C,e nessuno osi condannare c,i si appella alla -anta -ede.
21. C,e a tale -ede vengano sottoposti i casi pi> importanti di ogni
c,iesa.
22. C,e la C,iesa Romana non ,a mai errato9 n( mai errer$ per tutta
l%eternit$" secondo le -critture.
23. C,e il Pontefice Romano" se ! stato eletto canonicamente" ! sen-
za dubbio alcuno fatto santo dai meriti di san Pietro9 secondo &uanto
detto da san 5nnodio" vescovo di Pavia" e da molti santi padri c,e lo
,anno sostenuto. -econdo &uanto contenuto nei decreti di san -im-
maco papa.
21. C,e" per suo comando e col suo consenso" sia legale per un su-
bordinato di presentare accuse.
2. C,e egli possa deporre o ripristinare vescovi senza convocare un
sinodo.
2@. C,e colui il &uale non ! in pace con la C,iesa Romana non sia
considerato cattolico.
24. C,e egli possa liberare i sudditi dall%obbligo di obbedienza a uo-
mini malvagi.
13
Storia delle eresie medie1ali
I
Il termine =eresia=" sia in greco c,e in latino" etimologica-
mente vuol dire solo una cosa# =divisioni=" generalmente all%interno
di una comunit$. Euttavia il modo d%intendere &ueste =divisioni= o
=scissioni= o =fazioni= non ! mai stato univoco.
.ella I lettera ai Corinti :11"10; Paolo di Earso non ,a dubbi
nel sostenere la loro inevitabilit$ in seno alle comunit$ da lui fonda-
te" in &uanto l%idea dell%unigenita figliolanza divina del messia morto
e risorto era cosA inedita nel mondo ebraico c,e non avrebbe potuto
essere accettata senza discuterci sopra. Eant%! c,%egli sosteneva per-
sino l%utilit$ delle eresie" proprio per riconoscere c,i" dentro una co-
munit$" fosse di =provata virt>=. Bo stesso cristianesimo petro-paoli-
no si poneva come forma ereticale del giudaismo ortodosso" e di fat -
to era eterodosso anc,e nei confronti dello stesso messaggio origina-
rio del Cristo :c,e non aveva nulla di mistico;.
In poc,e parole gli eretici :p.es. i cristiani giudaizzanti; non
andavano =perseguitati legalmente= :perseguiti penalmente" privati
dei diritti civili e politici;
3
" in &uanto era appunto nella dialettica dei
contrari c,e si formavano le persone migliori. .ondimeno c,i nega-
va fondamento alla suddetta idea cristologica :c,e far$ poi nascere il
cristianesimo; doveva essere espulso dalla comunit$ :=scomunicato="
estromesso dalla comunione fraterna;. Cosa c,e raramente accadeva"
proprio perc,( c,i si faceva =cristiano=" sapeva bene a cosa doveva
credere. Be espulsioni" semmai - &uando non erano dettate da moti-
vazioni di ordine etico - avvenivano sulla base delle interpretazioni
da dare alla suddetta idea teologica" c,e nel corso dei secoli saranno
diversissime tra loro.
3
Ba prima persecuzione cristiana avviene nel Concilio di Arles del 311
contro i donatisti9 la seconda nel Concilio di 5feso del 32 contro soprattut-
to gli ariani# la pena era la deposizione dalla carica e l%esilio" ma c,iun&ue
fosse stato trovato in possesso dei testi di Ario sarebbe stato condannato a
morte. 5ntrambi i concili furono presieduti da Costantino.
13@
I veri problemi subentrarono &uando la c,iesa pretese dallo
-tato una professione di fede" cio! di sc,ierarsi ideologicamente" e
soprattutto &uando essa cominci' a servirsi dello -tato come di un
proprio braccio secolare" al fine di allestire processi giudiziari e di
comminare sentenze capitali contro eretici e scismatici.
8uando tale ruolo persecutorio i sovrani lo rifiutavano" ma-
gari anc,e solo perc,( non volevano sottomettersi ai di(tat del papa-
to" facilmente &uest%ultimo ricorreva alla scomunica come arma poli-
tica" svincolando cosA i sudditi di &uei sovrani da &ualun&ue forma di
obbedienza.
Be eresie &uindi sono esistite sin dall%inizio del cristianesi-
mo# persino il vangelo di +iovanni" c,e cerc' di dimostrare le eresie
dei -inottici rispetto all%autentico =vangelo= del Cristo" venne rivedu-
to e corretto in molti punti. /a solo &uando" con l%imperatore Eeodo-
sio" il cristianesimo ! divenuto =religione di stato=" gli eretici ,anno
cominciato ad essere duramente perseguitati e" con loro" persino i
non-cristiani" come gli atei" gli agnostici e i credenti in altre religio-
ni.
B%eresia veniva ad essere severamente proibita &uanto pi>
l%ortodossia pretendeva d%imporsi politicamente. 5 &uanto pi> forte
era la pretesa" tanto pi> gli eretici associavano le loro diverse letture
dei dogmi religiosi a rivendicazioni di tipo sociale" politico" con va-
lenza persino etnica o nazionale. Ci si opponeva in nome di un%idea
religiosa perc,( in realt$ si volevano difendere interessi comuni nei
confronti dei poteri dominanti.
Cetto cosA" sembrerebbe facile a uno storico capire da c,e
parte mettersi nell%analizzare gli eventi di c,iesa. .ulla di pi> falso.
Ba storia delle eresie ! incredibilmente complicata" soprattutto in ra-
gione del fatto c,e &uelle riuscite a emergere storicamente ,anno ri-
scritto gli eventi a loro uso e consumo.
2asti citare un piccolo ma clamoroso esempio. .ell%5uropa
occidentale nessuno storico s%! mai permesso di dire c,e il cattolice-
simo-romano ! un%eresia nei confronti dell%ortodossia greco-bizanti-
na" eppure nei paesi ortodossi dell%5uropa orientale &uesta tesi ! pa-
cifica. 5 &uale storico protestante ,a mai detto c,e la Riforma fu
un%eresia rispetto al cattolicesimo-romanoF I riformati" esattamente
come tutti gli eretici medievali" non dicevano forse di voler tornare
134
al cristianesimo primitivoF &uello c,e il papato aveva sommamente
traditoF
Ba storia dell%5uropa occidentale ,a visto secoli e secoli di
guerre fratricide in nome di idee religiose e ancora oggi si assiste a
forti incomprensioni tra cristiani di diverse confessioni" tra cristiani e
non" tra credenti e non. -on forti le divisioni persino tra atei e agno-
stici" tra non credenti di =sinistra= e &uelli di =destra=. 8uando ci
sono di mezzo le idee" viene istintivo distinguersi tra =guelfi= e =g,i-
bellini=" anc,e a costo di ridursi a una conventicola di poco conto.
Prima viene sempre la verit$ ideologica" poi le iniziative sociali" po-
litic,e" culturali c,e insieme si possono prendere.
.essuno sembra voler accettare &uesto semplice assunto"
c,e le verit$ di c,i viene considerato =eretico= non sono di per s9 pi>
fondate e motivate di &uelle di c,i detiene il potere. .on si ,anno
ipso %acto pi> ragioni solo perc,( si sta all%opposizione. 5 c,i lo pen-
sa spesso soffre di una certa alienazione sociale" cio! di uno stile di
vita in cui dominano valori individualistici" con cui non si ! capaci
di opporsi efficacemente ai poteri dominanti. .on a caso le eresie
riuscite a imporsi storicamente" sono state &uelle c,e ,anno saputo
gestire" a loro vantaggio" con molta astuzia e determinazione" i rap-
porti con le autorit$ costituite. B$ dove era presente la sola determin-
azione" facilmente l%eresia appariva come un estremismo destinato a
soccombere.
In ogni caso resta certo c,e fino a &uando gli antagonismi
sociali saranno la regola del vivere &uotidiano" finc,( esisteranno
istituzioni c,e difenderanno gli interessi dei ceti e delle classi econo-
micamente pi> forti" non manc,eranno le =eresie= :per &uanto sem-
pre pi> =laic,e= esse siano; e non finiranno le persecuzioni degli
=eretici=. Cevono piuttosto essere &uest%ultimi a capire c,e non basta
cercare consensi politici al di l$ delle divergenze d%opinione sulle
&uestioni etic,e e filosofic,e9 occorre anc,e impegnarsi" una volta
rovesciato il sistema conflittuale" a costruire una vera democrazia
sociale in cui le nuove inevitabili eresie abbiano meno motivi di
scardinare il sistema.
Prima per' di parlare delle eresie cristiane" bisogna parlare
di uno dei fatti pi> incresciosi del comportamento cristiano nei con-
fronti del mondo pagano# la vicenda del martirio di Ipazia.
13G
II
3iglia di un celebre matematico del /useo dell%insegnamen-
to di Alessandria d%5gitto" Eeone" il cui Commentario all4Almagesto
di ,olomeo viene considerato uno dei migliori lavori di astronomia
della scuola alessandrina" Ipazia" nata intorno al 340" fu istruita dal
padre nelle scienze esatte :specialmente astronomia e geometria;" ma
subA anc,e influenze teosofic,e e occultistic,e" in &uanto fre&uent'
la scuola neoplatonica di Alessandria.
A &uel tempo ogni filosofo o scienziato alessandrino era un
po% alc,imista" in &uanto i confini tra scienza e magia non erano ri -
gorosamente tracciati. .on dimentic,iamo c,e i greci avevano rac-
colto in Alessandria il sapere magico" mistico ed esoterico" andato
poi distrutto" delle filosofie e religioni egizie e assiro-babilonesi.
-i devono a Ipazia e a suo padre le edizioni delle opere di
5uclide" Arc,imede e Ciofanto c,e presero la via dell%oriente duran-
te i secoli" e tornarono in occidente in traduzione araba" dopo un mil-
lennio di rimozione. 5d ! noto anc,e il loro lavoro a proposito del
\-istema matematico] di Eolomeo" astronomo" matematico e geo-
grafo alessandrino del II secolo" la cui teoria astronomica geocentri-
ca rest' in auge fino alla \rivoluzione copernicana] del H?I secolo.
-u di lei non vi sono dati sicuri" non essendoci rimasto alcu-
no scritto# sono citati solo tre titoli di tre opere di matematica e di
astronomia" trovati nel 8uattrocento nella 2iblioteca ?aticana#
Commentario alla Aritmetica di Dio%anto" Commentario al Canone
astronomico e Commentario alle sezioni coniche d4Apollonio Per-
geo" considerato il suo capolavoro. All%insegnamento delle scienze
esatte ! certo c,e aggiunse &uello della filosofia" commentando Pla-
tone" Aristotele e i filosofi maggiori.
Il suo discepolo pi> illustre fu -inesio di Cirene" filosofo
neoplatonico" poeta e oratore" c,e poi divenne" forse tradendo l%inse-
gnamento di Ipazia" vescovo cristiano di Eolemaide. Copo la morte
di Ipazia egli cerc,er$ di fondere le dottrine gnostic,e con &uelle
neoplatonic,e" senza tuttavia perdere mai di vista la fondamentale
concezione platonica alla &uale si attenne da vicino in due opuscoli#
uno =sugli 5gizi=" dove espose in forma allegorica le condizioni del-
la corte di Costantinopoli" l%altro =sui -ogni=" in cui sostenne la pos-
sibilit$ di servirsi del sogno a scopo divinatorio.
130
Insegnava come -ocrate per le strade" e il prefetto romano
<reste si diceva c,e cercasse il suo consiglio nelle &uestioni di carat -
tere pubblico e c,e addirittura fosse suo discepolo. Ipazia non teneva
il suo sapere per s(" n( lo condivideva soltanto coi suoi allievi. Al
contrario" lo dispensava con grande liberalit$ a c,iun&ue e per &ue-
sto si con&uist' grande considerazione fra i suoi concittadini. Ipazia
insegn' ininterrottamente ad Alessandria per pi> di ventOanni. /olto
importante per la sua formazione culturale fu un viaggio compiuto
ad Atene" ove si aggreg' alla scuola teosofica di Plutarco.
Ipazia vedeva nel cristianesimo soprattutto il fanatismo e la
violenza" in &uanto il vescovo Eeofilo aveva fatto distruggere" oltre a
vari monumenti della civilt$ greco-orientale" anc,e il famoso tempio
di -erapide e l%annessa biblioteca.
-eguace di un sistema eclettico di filosofia" Ipazia pu' esse-
re considerata come una gnostica c,e cerc' di difendere la rinascita
del platonismo contro il cristianesimo. I neoplatonici" c,e si diffuse-
ro dal III al ? sec." volevano la fusione di tutte le c,iese in un unico
organismo a sfondo pi> filosofico c,e teologico" o se vogliamo pi>
intellettuale c,e ecclesiale.
Ba scuola di Alessandria" fiorita tra la prima met$ del ? e la
prima met$ del ?II secolo" appartiene" stando alle fonti classic,e" al-
lOultima grande corrente del neoplatonismo. Ba tendenza erudita di
&uest%ultima era diventata &ui prevalente nella forma scientifica"
spingendo in secondo piano la speculazione meramente metafisica.
Il disinteresse per la costruzione della gerarc,ia emanatistica c,%era
stata concepita nei suoi tre momenti della permanenza in s(" dell%u-
scita da s( e del ritorno in s(" aveva condotto all%abbandono di &uel
politeismo classico c,e in tale gerarc,ia era stato in&uadrato" soprat-
tutto ad opera della scuola siriaca.
8uindi in teoria le possibilit$ d%intesa col cristianesimo :ov-
vero con la scuola catec,etica alessandrina; sembravano essere mag-
giori c,e altrove" ma proprio la sensazione c,e &uesta forma di neo-
platonismo potesse costituire un%alternativa valida al cristianesimo"
faceva dei cristiani i nemici pi> accesi" c,e mal digerivano peraltro
l%accentuato interesse del neoplatonismo per le &uestioni di carattere
scientifico.
Copo la morte del vescovo Eeofilo" la cattedra vescovile fu
occupata" nel 112" da suo nipote Cirillo" di idee fondamentaliste"
110
specie contro i novaziani e i giudei" e c,e venne subito in urto col
prefetto romano <reste.
Come noto il cristianesimo" c,e cess' d%essere perseguitato
con l%editto di Costantino nel 313" diventando religione di stato con
l%editto di Eeodosio nel 3G0" inizi' a sua volta a perseguitare gli av-
versari nel 302" &uando furono distrutti i templi greci e bruciati i li-
bri pagani.
?ari scritti del cristianesimo primitivo" &uali l%3pistola agli
3brei" &uella attribuita a 2arnaba" la Didach;" secondo molti storici
proverebbero c,e in Alessandria c%era una spiccata tendenza della
stessa c,iesa ufficiale verso lo gnosticismo.
A &uesto tendenza intellettualistica aveva cercato di porre ri-
medio la scuola catec,etica" ma la difesa non era stata condotta sen-
za far gravi concessioni all%avversario" finendo p. es. con l%ammette-
re" oltre all%interpretazione allegorica delle -critture" l%esistenza di
una gnosi ortodossa" c,e rendeva perfetto c,i la possedeva e lOinnal-
zava al di sopra del semplice fedele.
Cirillo si trovava nella difficile situazione di dover porre un
argine alla scuola catec,etica c,e intrecciava rapporti sempre pi>
stretti con i rappresentanti neoplatonici alessandrini. Ad Alessandria
vi erano" allora" pagani e idolatri d%ogni culto" e cristiani di tutti gli
scismi ed eresie" nonc,( una cospicua colonia di ebrei fatta oggetto
di discriminazioni da parte dei cristiani. +li ebrei" risentiti" si difese-
ro e il patriarca Cirillo li cacci' dalla citt$ sacc,eggiandone le sina-
gog,e.
Il prefetto <reste fece arrestare un seguace di Cirillo" sotto-
ponendolo a pubblica punizione" ma una folla cristiana" per rappre-
saglia" ferA il prefetto. A motivo di ci' l%attentatore" c,e era monaco"
fu giustiziato e Cirillo ne fece l%elogio come fosse stato martirizzato.
Cirillo tent' di conciliarsi con <reste" ma il tentativo fallA"
forse anc,e a causa di Ipazia. <reste invano sollecitava l%intervento
dell%imperatore d%oriente Eeodosio II" il &uale per' era soggetto alla
volont$ della sorella Pulc,eria" imperatrice di fatto e strettamente le-
gata al cristianesimo di Cirillo. 5 &uest%ultimo" c,e mal sopportava la
predicazione pagana di Ipazia" divenuta ad Alessandria la rappresen-
tante pi> &ualificata della filosofia ellenica" si convinse c,e l%ostaco-
lo maggiore alla risoluzione della controversia fosse proprio lei.
111
Pur non dando un espresso ordine" egli istig' il gruppo fana-
tico di monaci parabolani :dediti alla cura degli ammalati; ed eremiti
della Eebaide" guidati da Pietro il Bettore" a togliere di mezzo Ipazia.
5 cosA" dopo averla trascinata fino alla c,iesa c,e prendeva il nome
da Cesario" &uasi volessero compiere una sorta di sacrificio umano"
prima Pietro con una mazza ferrata" poi gli altri monaci con pugnali
fatti di conc,iglie" massacrarono il corpo di Ipazia e lo bruciarono.
5ra l%anno 11" il I? dell%episcopato di Cirillo.
+li assassini rimasero impuniti. <reste c,iese un%inc,iesta9
Costantinopoli non pot( non concederla" e mand' ad Alessandria un
tale 5desio" il &uale non fece nulla" poic,( si lasci' corrompere da
Cirillo. <reste ottenne soltanto dei provvedimenti per arginare l%in-
gerenza politica dei vescovi nei poteri civili. Cirillo in seguito verr$
addirittura santificato come esempio di sicura ortodossia.
3u Camascio" filosofo neoplatonico :1G0)prima met$ del
sec.?I a.C.;" &uinto successore di Proclo nello scolarcato dellOAcca-
demia" c,e per primo" nella "ita di Isidoro" incolp' Cirillo del delit-
to" arrivando addirittura a dire c,e prima di ucciderla le strapparono
gli occ,i dalle orbite.
.ella /toria ecclesiastica dell%ariano 3ilostorgio" nato circa
il 3@G e dun&ue contemporaneo dei fatti narrati" si arriva a sostenere
c,e l%assassinio non era opera di una amorfa folla fanatica" ma di
&uel clero cristiano c,e" ad Alessandria in modo particolare" voleva
spadroneggiare su tutti.
In ogni caso" la partenza frettolosa" successivamente" di mol-
ti dotti" segn' l%inizio del declino di Alessandria come il pi> grande
centro di erudizione antica. +li ultimi neoplatonici furono tolti di
mezzo dall%imperatore +iustiniano" c,e c,iuse la scuola neoplatonica
nel 20. 5ssi fuggirono in Persia presso C,osroe I" il &uale era
curioso di filosofia e garantA di professare liberamente il platonismo
:31;. 8uesto diritto fu addirittura sancito nel trattato di pace tra
+iustiniano e C,osroe. N degno di nota come" al crepuscolo ormai
del pensiero greco" la libert$ di filosofare venisse garantita ai greci"
contro il loro cristianissimo imperatore" dall%ultimo grande sovrano
persiano della dinastia dei -assanidi.
Ipazia viene ricordata" ancora oggi" come la prima matemati-
ca della storia" anzi" fu la sola matematica per pi> di un millennio#
per trovarne altre" da /aria Agnesi a -op,ie +ermain" bisogner$ at-
112
tendere il -ettecento. Ipazia fu anc,e l%inventrice dell%astrolabio" del
planisfero e dell%idroscopio.
.el celebre affresco di Raffaello" a /cuola di Atene" l%unica
figura femminile rappresentata ! lei" c,e ! anc,e l%unica filosofa" ol-
tre all%autoritratto dell%autore" c,e guarda verso l%osservatore. Alcuni
critici sostengono c,e il suo volto sia &uello di 3rancesco /aria del-
la Rovere.
III
Rispetto all%autentico messaggio umano e politico del Cristo"
c,%era privo di alcun connotato religioso" le eresie cristiane c,e ,an-
no avuto maggior successo" in rapporto alla loro durata e diffusione
geografica" sono state tre" c,e &ui elenc,iamo in ordine alla loro ri-
gorosit$ teologica e raffinatezza mistica# ortodossia greco-bizantina
:poi slava;" cattolicesimo-romano :o latino; e evangelismo riformato
:o protestantesimo luterano-calvinista;.
B%ortodossia ,a rappresentato il tentativo di restare fedeli ai
principi fondamentali del cristianesimo petro-paolino" espressi in tut-
to il .uovo Eestamento.
3@
Il cattolicesimo nasce nell%?III secolo" con l%eresia filio&ui-
sta
34
" inserita nel Credo" considerata dagli ortodossi come la =madre=
di tutte le eresie della c,iesa romana9 e ci' contestualmente alla na-
scita del potere temporale dello -tato pontificio nell%Italia centrale"
grazie all%appoggio politico-militare dei 3ranc,i. Eale eresia si for-
3@
Per un laico ! &uesta l%ideologia religiosa pi> difficile da superare" pro-
prio perc,( essa va oltre la sfera =politica=.
34
Con l%eresia filio&uista il padre e il figlio" da cui lo spirito procede" ven-
gono posti sullo stesso piano" mentre secondo gli ortodossi figlio e spirito
sono simbolicamente =le due mani di Cio=. Con &uesta eresia per la prima
volta la c,iesa" c,e rappresenta Cristo" si pone sullo stesso piano dell%impe-
ratore" c,e rappresenta Cio" mentre in area bizantina il patriarca" nelle &ue-
stioni politic,e" restava nettamente subordinato al basileus. Reinterpretando
laicamente &uesto dogma si pu' sostenere c,e mentre nella teologia orto-
dossa l%ateismo si pu' rinvenire nell%idea di irrappresentabilit$ di Cio" in
&uella cattolica invece la si pu' rinvenire nella stretta identificazione di
realt$ divina e papato# il c,e rispecc,ia la differenza tra teologia apofatica e
catafatica.
113
malizza ufficialmente nel 101" con lo scisma" mai pi> sanato" tra
cattolici e ortodossi.
Ba terza eresia nasce nel 114" con la pubblicazione di 0
tesi teologic,e c,e Butero rivolge contro il papato" senza c,e ci' ab-
bia mai comportato" da parte dei protestanti" un avvicinamento alle
posizioni della c,iesa ortodossa. Era capitalismo e protestantesimo il
rapporto ! - come vuole /. [eber - =organico=" anc,e se oggi si so-
stiene c,e il capitalismo :pre-industriale; ,a potuto porre tran&uilla-
mente le proprie basi nel basso /edioevo" grazie alla teologia catto-
lica :-colastica" neoaristotelica;.
All%interno di &ueste tre grandi eresie nei confronti di +es>
Cristo :e ognuna di esse anc,e nei confronti della precedente;" si
sono sviluppate altre varie centinaia di eresie" alcune delle &uali" no-
nostante le persecuzioni subite" contano ancora oggi non poc,i se-
guaci :nestoriani" copti" ecc.;.
Eutte le centinaia di eresie minori sono nate per opporsi al
concetto di =c,iesa trionfante= :imperiale" statale" nazionale ecc.;"
ovvero per affermare un concetto di c,iesa pi> democratico ed egua-
litario" c,e recuperasse le origini del cristianesimo apostolico.
Be prime eresie :arianesimo" nestorianesimo" monofisismo
ecc.; apparvero tra il I? e il ? secolo" &uando il cristianesimo era di -
venuto" grazie agli imperatori Costantino e Eeodosio" la religione
dominante dell%impero romano.
B%unica eresia cristiana c,e ,a cercato di trasformare la fede
religiosa in un%appartenenza politica" c,e avesse valenza istituzionale
e c,e si ponesse in alternativa all%autorit$ indipendente del sovrano
:o dello -tato; ! stata &uella cattolico-romana" c,e ! c,iesa politica
per definizione" in &uanto ancora oggi legittimata da un proprio -ta-
to autonomo" il cui monarca assoluto e infallibile :il papa-re; si con-
sidera indipendente dalle leggi di &ualun&ue altro -tato.
Eutte le eresie cristiane apparse in 5uropa occidentale" dal
/ille :a partire da &uella catara; sino alle pi> recenti del HH secolo
:modernisti" teologi della liberazione" cristiani per il socialismo ecc.;
,anno sempre messo in discussione la legittimit$ del potere tempora-
le della c,iesa romana" ma nessuna ! mai riuscita a riformarla in sen-
so =spirituale=" anc,e perc,( nessuna ! mai riuscita a realizzare un
regime di separazione tra c,iesa e -tato.
111
I?
Eutte le eresie cristiane" sino a &uella iconoclastica compre-
sa" si posero l%obiettivo di ridurre i presunti aspetti =divini= del Cristo
o" al contrario" di accentuarli al punto da rendere insignificanti &uelli
umani. In una maniera o nell%altra" rifiutando il concetto di =divinou-
manit$=" si aveva la pretesa di contestare i poteri costituiti.
Ba pi> importante di tutte" nel primo mezzo millennio" fu
&uella ariana" c,e si diffuse ampiamente tra le popolazioni germani-
c,e :esclusi i 3ranc,i" i &uali infatti permisero alla c,iesa romana di
crearsi un proprio sacro romano impero" in alternativa a &uello uffi-
ciale di 2isanzio;. B%arianesimo" negando la consustanzialit$ del fi-
glio di Cio" obbligava la c,iesa a stare sottomessa al sovrano" il
&uale rivendicava l%origine divina della propria autorit$# non a caso
molti imperatori bizantini cercarono a pi> riprese" ma senza
successo" di dirsi ariani.
Be eresie cristiane o erano troppo giudaizzanti" &uando nega-
vano al Cristo" in nome di un Cio assoluto e onnipotente" &ualun&ue
identit$ :o esclusiva figliolanza; divina" oppure erano troppo paga-
nizzanti :platonizzanti;" &uando riducevano a un nulla la sua dimen-
sione umana :cosA come appare nella predicazione paolina e ovvia-
mente in buona parte dei vangeli canonici" c,e da &uella dipendono;.
Be loro controversie cristologic,e oggi ci appaiono del tutto
insignificanti. 2asta vedere le motivazioni per cui ! nata una delle
eresie pi> importanti" la nestoriana.
.estorio" patriarca di Costantinopoli" sosteneva essere im-
proprio definire /aria =madre di Cio=# al massimo poteva dirsi =ma-
dre di Cristo=. Apparentemente sembrava una semplice &uestione
terminologica" c,e oggi avremmo risolto dicendo c,e non tutte le de-
finizioni possono essere prese alla lettera e c,e &uelle usate sensu
lato o metaforico possono essere accettate senza per &uesto venir
meno alla propria fede.
8uella volta invece la banale controversia divenne immedia-
tamente una &uestione di stato# alcune province dell%impero bizanti-
no" sostenute dalla c,iesa romana" cominciarono a ribellarsi all%im-
peratore Eeodosio II. C,i cominci' a parlare di eresia vera e propria
fu Cirillo" vescovo di Alessandria" c,e &ualc,e anno prima aveva
11
fatto massacrare la filosofa pagana Ipazia e molti seguaci dell%ebrai-
smo.
5gli convoc' a 5feso" nel 131" un Concilio :preteso ecume-
nico; e" senza la presenza di alcun nestoriano" c,iese e ottenne la
loro scomunica. .aturalmente i nestoriani scomunicarono" a loro
volta" Cirillo e i vescovi egiziani di &uel Concilio" ma senza esito
pratico. Con molti e preziosi doni Cirillo convinse Eeodosio II a de-
porre .estorio. 8uesti" prima d%essere incarcerato o esiliato" si rifug-
i' in Arabia" ove morA. Ca &ui poi il nestorianesimo" condannato di
nuovo al Concilio di Calcedonia :11;" si diffonder$ in IraI" Persia"
India e Cina. Ca &uella controversia nascer$ anc,e la c,iesa copta di
5utic,e" c,e si consolider$ in -iria" Armenia ed 5gitto. Ca allora
non vi ! pi> stata alcuna riconciliazione tra &ueste c,iese.
Pare c,e /aometto abbia conosciuto il cristianesimo proprio
attraverso il nestorianesimo" tant%! c,e dopo di lui i califfi si mostra-
rono tolleranti verso &uesta corrente cristiana.
?
.essuna eresia ebbe mai il coraggio di negare l%esistenza di
dio. I poc,i intellettuali c,e si professavano atei erano del tutto estra-
nei al cristianesimo. Mna volta accettato il battesimo" era impensabi-
le ragionare come se dio non esistesse :il groziano etsi daretur non
esse deum;. 5ra proibito professare una fede diversa da &uella cri-
stiana" figuriamoci non professare alcuna fede.
A partire dall%imperatore Eeodosio I fu vietato &ualun&ue
culto non cristiano" anzi &ualun&ue culto :anc,e cristiano; non stabi-
lito dai canoni. +li atei erano malvisti e facilmente venivano accusa-
ti d%immoralit$. +i$ ai tempi di -ocrate era cosA" e la cosa and'
avanti per tutto l%impero romano" ove dagli atei si pretendeva ugual-
mente un formale atto di culto nei confronti dell%imperatore o delle
divinit$ della patria o della citt$ di appartenenza.
+li atei =espliciti=" cio! &uelli c,e iniziarono a contestare la
c,iesa di stato rinunciando a una riforma di tipo religioso ma pro-
muovendo esclusivamente idee laic,e" apparvero per la prima volta
con la rivoluzione francese.
+li atei =impliciti= invece li vediamo gi$ al tempo dell%Mma-
nesimo :in Italia addirittura con le opere di Eelesio" 2runo e Campa-
11@
nella" c,e non a caso la c,iesa mise all%Indice;. Mn certo cripto-atei -
smo" in ambito cattolico-romano" si pu' rintracciare persino in &uei
teologi medievali c,e avevano riscoperto l%importanza dell%aristoteli-
smo e c,e discutevano sulla differenza tra fede e ragione e sul valore
degli =universali=.
Proprio a cavallo tra l%alto e il basso /edioevo si verific'
una svolta decisiva nel modo di porsi dell%eresia cristiana. Infatti alle
astrazioni trinitario-cristologic,e subentrarono le forme ante-litte-
ram del socialismo democratico elaborate dai cosiddetti movimenti
pauperistici" i &uali non negavano pi> uno dei due aspetti della divi-
noumanit$ del Cristo" ma la pretesa c,e la c,iesa potesse rappresen-
tarla adeguatamente.
Be eresie medievali aspiravano a rinnovare il cristianesimo
standoci dentro. 5rano eresie i cui contenuti dovevano servire per
dare maggiore coerenza alla pratica ecclesiale :corrotta dal potere
politico ed economico;. 5 non furono un fenomeno interno alla sola
c,iesa romana" ma anc,e a &uella ortodossa# il paulicianesimo" com-
posto di contadini" plebi cittadine e sc,iavi" era nato in Asia /inore
nel ?II secolo" e il bogomilismo" c,e ispir' gran parte delle eresie
basso medievali dell%occidente latino" comparve nel H secolo in 2ul-
garia.
?I
.ella fase iniziale dello sviluppo della c,iesa latina medie-
vale" &uindi subito dopo il crollo dell%impero romano d%occidente" si
assiste a &uesto evidente fenomeno# &uanto pi> la sede romana si al-
lontanava da &uella ortodossa di Costantinopoli" tanto pi> essa cerca-
va alleanze strategic,e coi regni romano-barbarici al fine di realizza-
re un proprio dominio politico-religioso da porre in concorrenza a
&uello bizantino del basileus. <strogoti" Bongobardi e 3ranc,i furo-
no i primi gruppi germanici a intavolare col papato trattative politi-
c,e di reciproco interesse.
In opposizione a &uesto progetto egemonico vi erano i partiti
religiosi filo-bizantini" almeno fino a &uando" scomparsi &uesti" non
emergeranno forti proteste" relative al primato politico :=pastorale=;
e giurisdizionale c,e la sede romana voleva esercitare su tutto l%ecu-
mene cristiano-imperiale" da parte" in un primo momento" del basso
114
clero cattolico sufficientemente acculturato :di regola monacale;"
&uindi in forma prevalentemente individuale" poi" a partire dal /ille"
sempre pi> in maniera collettiva" da parte delle plebi rurali e urbane
:i cosiddetti =movimenti pauperistici ereticali=;. In oriente invece i
teologi di spicco e gli alti prelati continueranno a contestare le ten-
denze separatiste ed egemonic,e della sede episcopale romana sino
alla caduta di Costantinopoli" dopodic,( l%anti-latinismo" in ambito
cristiano" verr$ ereditato dalle c,iese slave.
C,i protestava veniva definito =eretico= :=disgregatore di un
sistema= e non semplicemente =oppositore di un%idea=;" sia in oriente
c,e in occidente e" come tale" veniva perseguitato" benc,( tra i greci
mai in forme cosA devastanti come tra i latini" tant%! c,e ancora oggi
sussistono c,iese c,e si rifanno alle eresie cristologic,e dei primi se-
coli :copti" armeni" nestoriani" giacobiti" melIiti" ecc.;. /a vedremo
c,e la c,iesa romana" invece di affidarsi esclusivamente al =braccio
secolare=" tender$ col tempo ad assumersi in proprio il compito re-
pressivo" anc,e contro c,i rappresentava lo -tato ai massimi livelli.
?II
.ell%ambito del clero cattolico la corruzione era molto forte
gi$ nell%?III secolo. .el 41 il primo Concilio convocato dal re fran-
co Pipino il 2reve" al tempo di papa Jaccaria" ebbe proprio lo scopo
di affrontare &uesto argomento e per la prima volta si scomunicarono
due monaci" Aldeberto di +allia e Clemente d%Irlanda. Per &uestioni
riguardanti le eresie trinitarie dei secoli precedentiF .o" &uesta volta
l%accusa" c,e si ripeter$ per tutto il /edioevo" era &uella di =falsa de-
vozione=.
In 5uropa occidentale" pi> c,e interessarsi all%interpretazione
da dare alla natura o alla persona del Cristo" ci si era limitati a porre
in essere il modo concreto di mettere in pratica il messaggio evange-
lico" e &uei due monaci" per la prima volta" avevano fatto capire c,e
il modo scelto dalla c,iesa dominante" appoggiata dai 3ranc,i" era
incoerente con &uel messaggio" per cui si sentivano autorizzati a
comportarsi non secondo le regole ma secondo la loro coscienza.
Ca allora sino alla fine dello -tato della c,iesa" cio! per un
intero millennio" le contestazioni" sempre pi> radicali" non avranno
soste. 5d ! bene precisare subito c,e non tutte serviranno a migliora-
11G
re i rapporti della c,iesa col vangelo9 il pi> delle volte anzi avranno
effetti contrari a &uelli sperati e non faranno c,e ridurre il tasso della
morale sociale" allargando il raggio d%azione della corruzione dai
vertici alla base.
Ba cosa curiosa fu c,e proprio mentre si formava il sacro ro-
mano impero :gi$ esistente legalmente a 2isanzio;" i due principali
artefici di &uesto abuso" Carlo /agno e papa Beone III" c,e per av-
valorare il colpo di stato avevano prodotto la falsa Donazione di Co-
stantino" permettendosi il lusso di falsificare anc,e il Credo col Fi-
lio+ue" col pretesto di dover combattere l%eresia" in ben cin&ue conci-
li si preoccuparono di sanzionare pesantemente &uel clero regolare e
secolare c,e teneva comportamenti giudicati moralmente riprovevo-
li" riguardanti p.es. l%usura" la simonia" l%aggiotaggio" il libertinaggio
ecc.
.ei secoli ?III" IH e H papi e vescovi cattolici punivano se-
veramente i membri acculturati del basso clero" colpevoli soltanto di
ingenuit$" in &uanto" per poter fare le stesse cose dell%alto clero" si li-
mitavano a mettere in dubbio il valore salvifico dei sacramenti" mo-
strando cosA di non avere strumenti adeguati per proporre una vera
alternativa alla corruzione dilagante tra il clero.
Indubbiamente nell%alto /edioevo" in mezzo a una generale
miseria" non si poteva fare del =pauperismo evangelico= un ideale di
vita contro le istituzioni corrotte" come invece si far$ nel basso /e-
dioevo" ove gli interessi della borg,esia diffonderanno a livello so-
ciale la corruzione dell%alto clero.
.el primo mezzo millennio l%unico modo c,e il basso clero
aveva di opporsi alla corruzione dell%alto clero - &uando non finiva
per comportarsi nella stessa maniera - era &uello di sminuire la por-
tata dei contenuti della fede :oggi avremmo detto =laicizzarli=;.
Il primo a fare una cosa del genere fu il monaco sassone +o-
tescalco" c,e" con la sua teoria della predestinazione al bene e al
male voluta da Cio" arrivava a minare la funzione salvifica e media-
trice della c,iesa. +otescalco fu condannato a una pubblica fustiga-
zione e all%ergastolo. .ondimeno la sua teoria - come ! facile imma-
ginare - verr$ ripresa" 400 anni dopo" nel corso della Riforma prote-
stante.
?III
110
Per tutto il /edioevo non s%! mai fatta distinzione tra =erro-
re= ed =errante= :anc,e se i metodi c,e usavano i cattolici per punire
gli eretici erano sicuramente pi> sbrigativi e cruenti di &uelli usati
dagli ortodossi; ed era del tutto impensabile favorire la =libert$ di
coscienza= in materia di fede religiosa. Per non incorrere in pesanti
sanzioni" l%eretico doveva immediatamente rinunciare alle proprie
convinzioni.
3orse pu' apparire strano c,e &ui si sostenga c,e gli eretici
spesso formulavano tesi c,e" pur partendo da giuste istanze di con-
danna della corruzione ecclesiastica" contenevano aspetti unilaterali"
estremistici" c,e i teologi cattolici non avevano difficolt$ a indivi-
duare.
+li storici occidentali" poco avvezzi a comprendere il signi-
ficato delle diatribe teologic,e" sono soliti lamentarsi c,e le eresie
trinitarie e cristologic,e dei primi sette Concili ecumenici" presenta-
no molti aspetti a dir poco incomprensibili. 5ppure fu proprio &uel-
l%elaborazione teoretica di altissimo livello c,e permise poi ai teologi
conservatori di smasc,erare facilmente la natura delle eresie.
8uesto per dire c,e tutte le eresie medievali sorte in ambito
cattolico risultano effettivamente deficitarie di &ualcosa sul piano
strettamente teologico" anc,e se partono dalle motivazioni etic,e e
sociali pi> giuste di &uesto mondo.
3orse gli unici due casi in cui risultava del tutto infondata
una &ualun&ue obiezione da parte delle autorit$ cattolic,e erano i se-
guenti#
1. &uando gli eretici contestavano il nesso organico c,e il papa-
to poneva tra politica e religione9
2. &uando la contestazione voleva essere un ritorno all%ortodos-
sia greco-bizantina.
3G
Al di fuori di &uesti due casi" restava soltanto un%alternativa
per opporsi con efficacia sia alla teologia c,e alla teocrazia della
c,iesa romana# produrre una teoria di tipo laico-umanistico :cosa
c,e avverr$ solo a partire dall%Mmanesimo-Rinascimento;" sostenuta
da una prassi di democrazia sociale :cosa c,e avverr$ solo con la na-
scita del socialismo;.
3G
Il mondo slavo si convertA alla fede ortodossa intorno al /ille e ne eredi-
t' definitivamente la tradizione dopo il 113.
10
IH
Be eresie altomedievali in area euroccidentale vanno stretta-
mente collegate alla diffusione del feudalesimo carolingio e &uindi
alla nascita della c,iesa di stato. Il sistema carolingio divenne insop-
portabile gi$ al suo sorgere" in &uanto tendeva ad eliminare ogni au-
tonomia locale" imponendo forti gerarc,ie politic,e" basate su rap-
porti di tipo personalistico" cio! pi> sulla %edelt c,e sul merito :c,e
ancora oggi si ritrovano negli ambienti della criminalit$ organizzata
o nelle logge segrete" ma anc,e nei clan familiari-patriarcali" in certe
lobb* professionali o associazioni di categoria" nei partiti e nei sin-
dacati" &uando non esiste un ricambio generazionale;. Euttavia il li-
vello culturale della societ$ era ancora cosA basso c,e non poterono
essere usate forme ereticali di contestazione del sistema.
3ino ad allora tutte le eresie cristologic,e e trinitarie erano
nate in area bizantina" proprio perc,( &ui il livello culturale era mol-
to alto" esistendo una forte urbanizzazione dell%impero. Ci si serviva
delle eresie non solo per contestare la teocrazia dell%impero e il lusso
di certi apparati di potere :laici ed ecclesiastici;" ma anc,e per stac-
care da esso pezzi di territorio da gestire autonomamente" c,e saran-
no poi i primi a cadere sotto l%urto dell%islam.
8uando in oriente nascono le prime eresie pauperistic,e
:pauliciani" bogomili ecc.;" subito dopo &uelle cristologic,e" nell%a-
rea occidentale l%unico vero centro ereticale restava la stessa sede ro-
mana" sempre pi> intenzionata a produrre una teologia politica in
virt> della &uale potesse sottrarsi all%influenza bizantina" costituen-
dosi essa stessa come centro di potere politico-religioso. I 3ranc,i e i
pontefici si spalleggiavano a vicenda.
Eutte le eresie altomedievali dell%5uropa occidentale" &uando
non erano prodotte o fatte proprie dalla stessa c,iesa romana in fun-
zione anti-bizantina" non ebbero mai un carattere di massa" proprio
perc,( si limitavano a elaborazioni individuali di esponenti del basso
clero :soprattutto monaci intellettuali; c,e diffondevano una forma
di contestazione molto particolare" finalizzata a screditare il potere
salvifico dei sacramenti. -i inizier$ a fare del =pauperismo= un valo-
re di vita alternativo alla corruzione dominante soltanto &uando l%oc-
11
cidente si sar$ fortemente urbanizzato" esprimendo cosA il proprio
anti-feudalesimo in maniera borg,ese.
8uando l%impero carolingio si sfasci'" con Carlo il +rosso"
la corruzione era gi$ cosA forte c,e le grandi famiglie feudali" forma-
tesi dalla stessa cultura della c,iesa romana" decisero d%interferire di-
rettamente nella designazione dei pontefici" portando alle sue logi-
c,e conseguenze la corruzione implicita in &uesta carica.
Il primo papa a far fuori un altro papa" 2onifacio ?I" rego-
larmente eletto" fu -tefano ?II" nell%G04" imposto dai duc,i di -pole-
to" dopodic,( anc,e lui fu arrestato e strangolato in carcere. Ca allo-
ra la corruzione intorno alla carica pontificia and' cosA aumentando
da intersecarsi con una serie di incredibili delitti" cui si cerc' di por-
re rimedio in due modi#
1. da parte imperiale :ai 3ranc,i s%erano gi$ sostituiti i -assoni;"
mirando a imporre il cesaropapismo :l%alto clero" incluso il
papa" doveva essere di nomina imperiale;9
2. da parte monastica :riforma cluniacense;" attribuendo la cor-
ruzione dell%alto clero proprio al cesaropapismo sassone. Ba
riforma di Clun*" sotto il pretesto di una totale indipendenza
delle nomine ecclesiastic,e dalla volont$ dei sovrani" finA col
pretendere una netta subordinazione degli imperatori al pote-
re politico-teocratico del papato.
+li strati sociali meno acculturati vedevano nel /ille la fine
del mondo come rimedio allo sfacelo morale della c,iesa. 3u proprio
tra &uesti strati rurali c,e venne fuori la prima contestazione eretica-
le popolare" nel 1001" allorc,( il contadino francese Beutard" dopo
aver tolto il crocifisso dalla c,iesa" si mise a predicare contro il clero
corrotto" invitando i suoi compaesani a non pagare le decime. Mffi -
cialmente morA suicida.
/eno di vent%anni dopo una &uindicina di c,ierici di <r-
l(ans" con non poc,i seguaci" fondarono una loro comunit$ religiosa
priva di sacramenti e di cerimonie. Per la prima volta le autorit$ usa-
rono il rogo per giustiziare i principali responsabili dell%eresia.
Bo stesso accadeva ad Arras# alcuni eS-monaci andavano
predicando c,e i sacramenti amministrati da un clero peccatore non
potevano avere alcun effetto" c,e l%eucaristia era solo un rito comme-
morativo e c,e ognuno deve guadagnarsi da vivere lavorando. Il ve-
scovo li obblig,er$ ad abiurare.
12
B%idea di vivere in maniera austera" basandosi sull%autocon-
sumo e sulla comunione dei beni" senza gerarc,ie di sorta cui obbe-
dire" venne in mente anc,e a +erardo di /onforte :Asti;" c,e riuscA a
convincere persino alcuni nobili. Invece c,e abiurare" preferirono
tutti morire sul rogo.
.el bel mezzo di &ueste persecuzioni anti-ereticali scoppi'
lo scisma del papato dalla c,iesa bizantina :101;" perc,( &uesta le
c,iedeva insistentemente" tra le altre cose" di togliere il Filio+ue dal
Credo e di permettere al clero di sposarsi.
H
I Patarini furono i primi eretici urbani" esponenti di &uelle
classi sociali di minor peso" c,e per farsi strada tra i colossi della
feudalit$" iniziarono a contestare due pratic,e da tempo ben note# la
vendita delle caric,e ecclesiastic,e :simonia; e il matrimonio dei
preti o le loro unioni di fatto" c,e in occidente il papato voleva a tutti
i costi impedire :contro ogni buon senso e regolamento canonico uf-
ficiale; per poter esercitare uno stretto controllo sul proprio clero.
I Patarini in sostanza sfruttavano un divieto assurdo" non ap-
plicato alla lettera :in &uanto con le unioni di fatto si cercava di ov-
viare alla rinuncia della legalizzazione del rapporto matrimoniale;"
per dimostrare c,e il clero era corrotto.
Al tempo della guerra tra /ilano e l%imperatore Corrado il
-alico" essi non si misero" come gli altri milanesi" dalla parte del ve-
scovo-conte Ariberto d%Intimiano" proprio perc,( lo giudicavano
moralmente indegno :peraltro Ariberto era contrarissimo alla Con-
stitutio de %eudis" c,e permetteva anc,e ai piccoli feudatari di poter
lasciare in eredit$ i loro beni;.
Alla morte del vescovo :101; i due leader patarinici" Arial-
do di Carimate e Bandolfo Cotta" c,iesero al sovrano 5nrico III di
non nominare un altro vescovo corrotto" ma &uegli" temendo l%accen-
tuarsi dell%autonomia comunale" fece proprio il contrario. 5 fu cosA
c,e Arialdo e Bandolfo cominciarono a sobillare i milanesi contro la
simonia :benc,( &uella volta tutte le caric,e prestigiose fossero =si-
moniac,e=; e il concubinato del clero :detto anc,e =nicolaismo=;" so-
stenendo l%inefficacia dei sacramenti amministrati da sacerdoti inde-
gni.
13
+uido da ?elate" il vescovo nominato da 5nrico III" li sco-
munic' entrambi e fece uccidere Bandolfo mentre si recava a Roma
per protestare davanti a papa .iccol' II" il &uale" ad un certo punto"
si decise a inviare Pier Camiani" famoso monaco camaldolese" per
dirimere la controversia" e &uesti dovette convenire c,e i Patarini
avevano ragione.
Euttavia il fine di Pier Camiani non coincideva esattamente
con &uello dei Patarini# infatti il divieto della simonia doveva servire
soltanto per ricondurre le nomine del clero sotto l%esclusiva giurisdi-
zione di Roma" mentre il divieto del nicolaismo doveva servire solo
per impedire c,e il patrimonio della c,iesa finisse disperso tra lasci -
ti" donazioni e legittime eredit$ da parte dei sacerdoti titolari.
Il papato infatti era in procinto di scatenare la lotta per le in-
vestiture contro l%imperatore" tant%! c,e nel 100 lo stesso .iccol' II
stabilA per la prima volta c,e l%elezione del pontefice doveva essere
segretamente riservata al collegio cardinalizio :un istituto ecclesia-
stico privo di precedenti storici;.
Con grande abilit$" detto collegio" alla morte di .iccol' II"
elesse Anselmo da 2aggio" uno degli animatori dei Patarini" c,e pre-
se il nome di Alessandro II. Il motivo era &uello di trovare consensi
popolari contro l%inevitabile ritorsione imperiale alla nuova modalit$
di elezione al soglio pontificio. 5 infatti i consensi furono sufficienti
per impedire c,e l%imperatore si servisse di un proprio anti-papa.
A /ilano tuttavia il vescovo corrotto" +uido da ?elate" con-
tinuava a spadroneggiare" anc,e eliminando alcuni capi patarini. Il
papa" molto adirato" decise di scomunicarlo.
-enonc,( il movimento patarinico aveva preso piede anc,e
in altre citt$ :Cremona" 2rescia" Alba" Piacenza;" sempre contro ve-
scovi e abati corrotti. Ci fronte a una situazione c,e risc,iava di
sfuggire di mano" il nuovo pontefice +regorio ?II si decise a inter-
venire con mano pesante a carico dei simoniaci e dei nicolaiti. Ap-
profitt' di &uesta finta battaglia morale per imporre una propria lea-
ders,ip politica" in cui persino l%autorit$ imperiale doveva essere ri-
dotta a un nulla.
Be sue pretese teocratic,e trovarono immediata opposizione
da parte dei grandi feudatari romani e italiani" appoggiati dal nuovo
imperatore 5nrico I?. Per tutta risposta +regorio ?II scomunic' il
mondo intero" incluso l%imperatore" c,e si trov' a dover fronteggiare
11
l%intenzione dei grandi feudatari sassoni di eleggere un nuovo impe-
ratore. 5nrico I? ebbe per' momentaneamente la meglio# ottenuta a
Canossa" non senza fatica" la revoca della scomunica" obblig' i feu-
datari a rispettarlo" costringendo il riottoso +regorio a cercare prote-
zione presso i .ormanni.
Alla morte del papa la lotta per le investiture ecclesiastic,e
riprese con vigore" e &uesta volta il successore Mrbano II :10GG-00;
cominci' ad avvertire con fastidio le continue proteste popolari con-
tro il clero corrotto. Il papato voleva decidere in proprio i termini sia
della lotta politico-istituzionale c,e di &uella etico-sociale. -icc,("
pur ribadendo la necessit$ di moralizzare il clero" fu decisa per de-
creto la validit$ oggettiva dei sacramenti" a prescindere dal livello
morale dei suoi amministratori.
I Patarini diventavano" ipso %acto" degli eretici. Euttavia era-
no gi$ cosA tanti c,e il papato" invece di sterminarli con una crociata
interna dalle imprevedibili conseguenze" pens' di convogliarli in
&uella c,e venne definita =la crociata dei pezzenti= :100@;" cio! la
prima c,e avrebbe dovuto liberare i luog,i mediorientali della Pale-
stina occupati dal mondo islamico. Ba crociata risult' del tutto disa-
strosa per i partecipanti e i Patarini sopravvissuti confluiranno nell%e-
resia catara.
HI
Intorno al 110 vasta risonanza ebbe in Provenza la predica-
zione del monaco Pietro di 2ru*s" contrario all%uso dei sacramenti
non solo perc,( amministrati da c,ierici indegni ma anc,e +ua talis"
oggettivamente" non essendo essi descritti in nessuno dei &uattro
vangeli :gli unici testi del ..E. c,%egli ammetteva;. In sostanza il
monaco era favorevole a una mera concezione simbolica dell%eucari-
stia e" anc,e riguardo agli edifici di culto" diceva c,e bastava una
fede spiritualizzata. 3inA sul rogo. Anc,e lui anticipava di vari secoli
le tesi della Riforma.
+li attacc,i alla c,iesa erano sempre pi> fre&uenti da parte
di eretici di origine sia contadina c,e borg,ese. /olti monaci anda-
vano in giro a predicare contro la trasmissione ereditaria del peccato
originale" contro la necessit$ di battezzare i bambini" contro le pre-
g,iere per i defunti" contro l%interpretazione letterale della transu-
1
stanziazione eucaristica" contro le prove ontologic,e :anselmiane;
dell%esistenza di Cio...
Agli albori del basso /edioevo la c,iesa appariva soltanto
come un grande feudatario indifferente alle sorti dei contadini" di-
sposta a concedere spazi di manovra alla nascente classe mercantile"
particolarmente avversa alle pretese egemonic,e degli imperatori e
soprattutto incredibilmente corrotta.
+i$ nel 1002 il teologo francese Roscellino" fondatore del
nominalismo" s%era permesso di dire c,e la filosofia era =altro= :per-
sino nel suo oggetto d%indagine; rispetto alla teologia e c,e" per &ue-
sto" doveva trovare in se stessa le proprie ragioni. Cello stesso avvi-
so era Pietro Abelardo" anc,e lui condannato per eresia.
Bo sviluppo delle realt$ urbane e commerciali offriva agli
individui pi> fiducia nelle loro capacit$ di riscatto sociale e &uindi di
discernimento etico. I primi borg,esi" in mezzo a mille difficolt$"
stavano cominciando a usare autonomamente la loro facolt$ razioci-
nante.
C,i cerc' di mettere in pratica &ueste nuove riflessioni filo-
sofic,e fu Arnaldo da 2rescia" c,e nel 1111 aderA alla formazione
del Comune repubblicano di Roma" intenzionato a separare il potere
temporale da &uello spirituale. -ar$ papa Adriano I? a c,iedere la
sua testa all%imperatore 3ederico 2arbarossa.
HII
Come noto" le eresie cristiane dell%5uropa occidentale anda-
vano diffondendosi in maniera proporzionale all%aumentare della
corruzione del clero" e tuttavia" nonostante esse predicassero sempre
un ritorno al pauperismo evangelico" nessuna riuscA a recuperare
l%autentica spiritualit$ della confessione ortodossa" n( tanto meno il
suo rigore teologico9 anzi" al contrario" la tendenza era &uella verso
una progressiva laicizzazione dei contenuti della fede cattolica.
Il c,e non voleva affatto dire c,e i componenti delle comu-
nit$ ereticali fossero eticamente corrotti come l%alto clero cattolico"
ma semplicemente c,e una &ualun&ue contestazione in ambito catto-
lico-romano" sui contenuti di &uesta confessione o sul modo di vi -
verli" indipendentemente dalla seriet$ con cui veniva formulata o
1@
dalla coerenza di teoria e prassi c,e pretendeva di esibire" stava pro-
gressivamente perdendo i suoi connotati tradizionalmente =religiosi=.
Ci' era dovuto al fatto c,e lo stesso processo di =laicizzazio-
ne= era andato sviluppandosi in maniera inarrestabile negli stessi
ambienti di potere della c,iesa romana# l%ampia corruzione del clero
aveva largamente compromesso la conformit$ della vita personale e
sociale agli ideali evangelici.
In tal senso la differenza tra alto clero e comunit$ di fedeli
con tendenze ereticali non stava tanto in &uesto processo irreversibi -
le verso lo svuotamento mistico della fede" &uanto piuttosto nel fatto
c,e i vertici ecclesiastici" tenacemente legati a posizioni di potere fa-
ticosamente ac&uisite" non volevano essere contestati in alcuna ma-
niera dalla base.
+eneralmente &uando gli eretici dicevano di essere i =veri
credenti= non si rendevano conto c,e" se anc,e potevano esserlo sul
piano della condotta morale" tale condotta" nei suoi contenuti religio-
si" era molto pi> laica di &uella dei cristiani della primissima genera-
zione" &uelli degli Acta apostolorum.
Il papato e l%alto clero erano contrarissimi a due cose# 1; c,e
si procedesse a un%ulteriore laicizzazione dei contenuti della fede
senza un loro esplicito consenso9 2; c,e si usasse un modo diverso di
vivere la fede per sostenere c,e &uello ufficiale dei vertici ecclesia-
stici era corrotto.
Ba curia pontificia voleva gestire in proprio" senza alcuna
mediazione sociale" senza confrontarsi con istanze conciliari" tutti i
processi di vivibilit$ della fede o comun&ue della sua progressiva
laicizzazione. Ba cosa cui il papato teneva maggiormente era il pote-
re politico-economico e" sotto &uesto aspetto" non amava tollerare al-
cun tipo di contestazione" n( c,e &uesta servisse per aumentare l%e-
sperienza della fede n( c,e servisse per diminuirla.
5cco perc,( le armi della scomunica :contro la persona; e
dell%interdetto :contro un territorio;" della pena di morte" dell%in&uisi-
zione :in cui la tortura era d%obbligo; e delle crociate :interne# contro
gli stessi eretici cattolici" ed esterne# contro islamici" pagani e bizan-
tini;" aventi uno scopo principalmente distruttivo" espropriativo e co-
lonialistico" furono costantemente usate.
Proprio a causa di &uesta progressiva laicizzazione dei con-
tenuti religiosi" le eresie di derivazione cattolica a volte erano in gra-
14
do di esprimere delle esigenze di =democrazia= e persino di =sociali-
smo= in anticipo di &uasi un millennio rispetto alle realizzazioni mo-
derne c,e conosciamo. N per &uesto c,e il loro studio" ancora in gran
parte lacunoso" resta di notevole interesse per lo storico" anc,e per-
c,(" grazie alla sua straordinaria versatilit$" la c,iesa romana riuscA
alla fine del /edioevo a trovare un felice compromesso con le forze
borg,esi" c,e sarebbe durato c,iss$ &uanto tempo se non fosse scop-
piata la Riforma protestante.
In sostanza il papato accettava l%idea di laicizzare progressi-
vamente i contenuti della fede" sino a ridurli all%osso" a condizione
per' c,e la borg,esia non ne mettesse in discussione i dogmi :defini -
tivamente ufficializzati dalla teologia tomista; e non si sognasse nep-
pure di compiere iniziative politic,e c,e potessero minacciare il po-
tere dello -tato della c,iesa.
HIII
.ella prima met$ del secolo HII i movimenti pauperistici
contestativi avevano smesso di credere nella volont$ riformatrice
della c,iesa" cio! avevano capito c,e la riforma cluniacense" pur es-
sendo partita dalla giusta esigenza di sottrarre le investiture ecclesia-
stic,e all%autorit$ imperiale" era destinata a fare del papato l%unico
=imperatore= europeo dotato di poteri effettivi.
Il principale di &uesti movimenti" postosi nettamente fuori
della c,iesa romana" era &uello =cataro=" c,e in greco significava
=puro=. Be origini pi> antic,e di &uesto movimento vanno ricercate
in Armenia" dove nei secoli ?II-IH" fino a &uando vennero espulsi"
si c,iamavano =pauliciani=9 in Eracia e 2ulgaria si c,iameranno in-
vece =bogomili= ed erano inizialmente di estrazione contadina :&ui
sopravviveranno sino all%invasione ottomana;.
Pi> volte perseguitati dai basileus bizantini :G12" G40" 111G"
1113;" essi riuscirono ugualmente a diffondersi in -erbia" Romania"
/acedonia" 2ulgaria e Calmazia e" grazie ai contatti commerciali in-
fluenzati dalla seconda crociata" anc,e in +ermania e in 3rancia.
Papa Innocenzo III" nel 1200" c,iese al re ung,erese Imre di stermi-
narli" ma non se ne fece nulla.
N sul modello delle loro c,iese c,e si formarono &uelle
catare" c,e nella 3rancia meridionale :Binguadoca e Provenza; pre-
1G
sero il nome di =albigesi= :dalla citt$ di Albi;. B%ideologia dominante
era di tipo dualistico :bene e male assolutamente separati;" c,e ricor-
dava il manic,eismo dei primi secoli. -volgevano una vita itineran-
te" astenendosi da piaceri carnali e materiali" praticando povert$ e
umilt$. Eeologicamente erano ostili a tutti i dogmi relativi all%incar-
nazione del Cristo. Per le donne l%adesione al principio di uguaglian-
za di genere era sicuramente una forma di emancipazione.
8uando nel movimento cominciarono ad affluire credenti di
estrazione borg,ese e nobiliare" si riserv' la purezza integrale :e la
povert$; soltanto agli esponenti ecclesiastici" mentre gli altri fedeli
potevano fare ci' c,e volevano" anc,e praticare l%usura" sicc,( facil-
mente le comunit$ catare potevano diventare molto ricc,e.
I catari" essendo fondamentalmente anticlericali" difendeva-
no i g,ibellini di tutta 5uropa" ma anc,e" per allargare il consenso
sociale" le regioni meridionali della 3rancia oppresse da &uelle set-
tentrionali. Il loro laicismo spaventava" anc,e perc,(" in seguito al
fallimento della terza crociata" si stava pensando c,e non si sarebbe
mai potuto vincere l%islam se prima di tutto non si fossero eliminati i
=nemici interni=. Ba scintilla c,e fece scattare la persecuzione fu l%as-
sassinio di un legato pontificio.
.el 120G papa Innocenzo III bandiva contro di loro una cro-
ciata c,e ben presto si sarebbe trasformata in una guerra di sterminio
e di con&uista :nella sola 2(ziers i morti furono circa 20.000;" in cui
la nobilt$ francese del nord pot( approfittarne per occupare grandi
feudi del sud :in cui non vi erano solo catari ma anc,e cattolici lati-
ni;. Ba stessa grande tradizione culturale occitana entrer$ irreversi-
bilmente nell%orbita della lingua d%oil.
Il I? Concilio Bateranense esult' per &uesta immane carne-
ficina" approfittandone per inventarsi nuovi dogmi :transustanziazio-
ne" confessione auricolare ecc.;" per condannare non solo i catari" ma
anc,e i valdesi e i gioac,imiti" per discriminare gli ebrei e per aprire
la strada a nuove persecuzioni :p.es. contro le cosiddette =streg,e="
ma anc,e contro i g,ibellini" giudicati eretici solo per il fatto di par-
teggiare politicamente per l%imperatore;. Eutti i beni dei condannati
venivano suddivisi tra delatori" accusatori" in&uisitori :generalmente
domenicani" in &uanto il papato non si fidava dei vescovi; e autorit$
locali.
10
Per la prima volta la crociata veniva usata per eliminare non
solo dei nemici non cristiani o acattolici" ma anc,e c,iun&ue si op-
ponesse al papato# l%eresia veniva configurandosi come un crimine di
lesa maest$ e l%autorit$ laica c,e non eseguiva alla lettera le disposi-
zione pontificie incorreva nella inevitabile scomunica.
?a detto tuttavia c,e Innocenzo III non us' solo la forza" ma
anc,e l%integrazione dei movimenti pauperistici attraverso il ricono-
scimento di talune regole di derivazione agostiniana o benedettina.
3u cosA c,e si svilupp' il francescanesimo" una parte del &uale venne
utilizzato contro gli stessi eretici.
HI?
B%origine dei valdesi fu sociologicamente rovesciata rispetto
a &uella catara. Pietro ?aldo infatti era un ricco mercante c,e nel
114 aveva dato in elemosina tutti i suoi averi cominciando a predi -
care la povert$ evangelica come valore di vita.
I valdesi di Bione non mettevano in dubbio le verit$ di fede e
la mediazione dei sacerdoti" ma la coerenza del clero rispetto agli
ideali evangelici. -ia i cataro-albigesi c,e i valdesi venivano incon-
tro alle esigenze di &uei ceti piccolo-borg,esi c,e cercavano di libe-
rarsi dai pesanti fardelli dei poteri feudali di &uel tempo.
Ci fronte all%ottusa ostinazione di non permettere loro alcuna
forma di predicazione :tanto meno se tenuta da donne;" essi inevita-
bilmente finirono con l%aumentare il carattere eversivo del loro pro-
gramma" fino a negare la divinit$ del Cristo" il valore dei sacramenti"
dei riti" delle indulgenze ecc. Il tradizionale misticismo cristiano era
ridotto a una forma di commemorazione simbolica.
Agli inizi del Cuecento i valdesi si erano diffusi anc,e in
+ermania" Austria" -vizzera" Italia... 2en presto alla predicazione iti-
nerante basata sulla povert$ si sostituA la costituzione di c,iese :so-
prattutto nelle valli alpine; simili a &uelle catare" dove l%impegno re-
ligioso principale era &uello di tradurre nelle lingue volgari tutta la
2ibbia# anc,e in &uesto si anticipava il luteranesimo di almeno tre
secoli.
Proprio nello stesso periodo s%andava formando la corrente
apocalittica del monaco calabrese +ioac,ino da 3iore" c,e ipotizza-
1@0
va" grazie ad astrusi calcoli generazionali" l%inizio" nel 12@0" di un%!ra
spiritualistica" opposta a &uella teocratica dei pontefici.
Mn personaggio simile a ?aldo" in &uanto destinato alle ric-
c,ezze mercantili" fu 3rancesco d%Assisi" c,e scelse di predicare la
povert$" evitando di opporsi esplicitamente alle gerarc,ie. Euttavia
&uando la sua regola fu approvata da papa <norio III" la povert$ as-
soluta era gi$ stata tolta e a 3rancesco non rimase c,e la scelta ere-
mitica# cosa c,e far$ scatenare una profonda inimicizia tra i due rami
dell%ordine" spirituale e conventuale.
H?
Proprio nel momento in cui la c,iesa feudale latina ambiva a
porsi" con la riforma gregoriana" come teocrazia universale" sul pia-
no sia teologico c,e politico" le eresie assumevano sempre pi> una
connotazione pauperistica di tipo apocalittico.
Ritenendo irriformabile una c,iesa gestita da vertici corrotti"
intorno al 12@0 si pensava c,e lo scontro sarebbe stato tra un papa
anticristo e lo spirito santo rappresentato da varie comunit$ di flagel -
lanti" umiliati" gioac,imiti" apostolici" francescani spirituali..." c,e
non credevano pi> in alcuna istituzione di potere" n( laica n( eccle-
siastica.
Comunit$ di &uesto genere si trovavano in tutta 5uropa e fa-
cevano della povert$ assoluta il criterio dirimente per dimostrare la
loro perfezione. .elle stesse universit$ l%aristotelismo" grazie agli
averroisti" aveva nettamente soppiantato il platonismo agostiniano" e
non solo si voleva una filosofia separata dalla teologia" ma addirittu-
ra a <Sford il francescano R. 2acone voleva una scienza separata da
tutto. -i andavano affermando idee teologicamente molto pericolose"
come p.es. l%eternit$ dell%universo" l%autonoma libert$ di coscienza" il
determinismo naturalistico...
Be contromisure del papato erano le solite# carcere" torture e
rog,i nei confronti di c,iun&ue si ponesse in maniere eterodossa"
fintantoc,( al Concilio di Bione :1241; si vollero abolire tutti gli or-
dini religiosi non espressamente autorizzati. Ba situazione era tal-
mente tesa c,e persino dopo la morte di papa .iccol' I?" i cardinali"
non trovandosi d%accordo sul nome del successore" scelsero il france-
1@1
scano eremita Pietro di /orrone :c,e prese il nome di Celestino ?;"
nella speranza di stemperare gli animi.
5gli volle fare cose talmente democratic,e c,e scandalizz'
ben presto il collegio c,e l%aveva eletto e c,e lo mise in condizioni di
doversi dimettere. Al suo posto subentr' il cardinale Caetani" c,e"
col nome di 2onifacio ?III" revoc' tutte le disposizioni di Celestino"
decidendo addirittura di incarcerarlo a vita. Adesso era davvero im-
possibile non e&uiparare il papa all%anticristo.
B%ironia della storia volle per' c,e proprio mentre &uesto
papa usava il pugno di ferro contro i movimenti contestativi" ebbe un
grande successo la sua idea di indire un giubileo di riconciliazione
per tutti gli eretici" i &uali per'" pur predicando la povert$" dovevano
rimpinguare le avide casse della curia pontificia. -ar$ proprio &uesta
assurda forma di baratto venale su &uestioni spirituali c,e far$ scate-
nare" due secoli dopo" le ire di /artin Butero.
Intanto le speranze degli eretici si concentravano sulla figura
del re francese 3ilippo I? il 2ello" c,e sulla &uestione delle tasse da
imporre sui beni ecclesiastici s%era scontrato duramente con 2onifa-
cio ?III" arrivando addirittura a considerarlo eretico e simoniaco.
Il papa cerc' di reagire alla sua maniera" ma &uesta volta"
dopo essere stato incarcerato dallo stesso sovrano" morA d%infarto.
Copo di lui il papato non fu altro c,e uno strumento nelle mani dei
re francesi" per circa settant%anni :cattivit$ avignonese;" senza c,e ci'
comportasse alcuna attenuazione nelle repressioni a carico dei
dissidenti religiosi.
Anzi" proprio in &uel periodo si cominci' a perseguitare" ol-
tre alle comunit$ pauperistic,e" anc,e &uella ricc,issima dei templa-
ri" c,e aveva fatto un%incredibile fortuna con le crociate. 8ui la moti-
vazione non era pi> ideologica ma semplicemente finanziaria# la mo-
narc,ia francese" intenzionata a cacciare gli inglesi dal proprio terri-
torio" aveva continuamente bisogno di rimpinguare il proprio tesoro.
8uanto al papato francese" non fu certo inferiore alla monar-
c,ia c,e lo strumentalizzava" nell%accumulare &uante pi> ricc,ezze
possibili. Be carceri letteralmente scoppiavano di eretici d%ogni tipo
:non solo pauperistici;# beg,ini" catari" francescani spirituali" presun-
te streg,e :nel solo 13@0 ne bruciarono in 5uropa circa 300;. ?ita
dura ebbero anc,e molti intellettuali di spicco" come p.es. <cI,am"
5cI,art" /arsilio da Padova.
1@2
Il sentimento religioso era vissuto soltanto dalle popolazioni
ingenue" ignoranti" c,e s%illudevano di poter risolvere la crisi dell%i-
stituzione ecclesiastica con l%intervento di &ualc,e =salvatore= :p.es.
l%imperatore Arrigo ?II di Bussemburgo" c,e per' morA subito dopo
essere entrato in Italia" o Cola di Rienzo" finito anc,e lui tragicamen-
te;.
H?I
B%autunno del /edioevo fu segnato anc,e dal flagello della
peste :met$ del sec. HI?; c,e stermin' un terzo dell%intera popola-
zione europea. <rmai mancava poco al trionfo dell%Mmanesimo laico
e del Rinascimento dell%arte classica" i cui valori culturali sarebbero
stati nettamente borg,esi" senza soluzione di continuit$.
8uello c,%era mancato a tutti i movimenti pauperistici me-
dievali fu un progetto organico sulla societ$ nel suo complesso. Il
pauperismo assoluto fu indubbiamente una forma di protesta efficace
contro la corruzione dei vertici ecclesiastici" ma il suo radicalismo
non permise mai agli eretici di fruire di vasti consensi popolari.
-i voleva essere come i primi apostoli" le primissime comu-
nit$ cristiane" ma in &uesta maniera si faceva poco per lottare contro
l%istituto del servaggio nel mondo rurale o contro lo sfruttamento dei
primi operai negli opifici borg,esi. .on ci fu mai alcun legame orga-
nico tra le sollevazioni popolari dei Ciompi fiorentini :134G;" dei
Euc,ini nella Binguadoca :13@0;" dei contadini guidati da Yac&ues
2on,omme nell%Ile-de-3rance :13G;" dei contadini nelle 3iandre
:1323-2G; con le forme di protesta dei movimenti ereticali pauperi-
stici.
2isogner$ attendere la rivolta contadina capeggiata da [at
E*ler in Ing,ilterra :13G1; prima di cominciare a vedere un nesso
concreto tra istanze di rivendicazione sociale e motivazione religiosa
:gi$ presente nella mente del filosofo francescano Y. [*cliffe;" in cui
&uest%ultima risultasse espressamente di supporto a &uelle.
I lollardi di [*cliffe seppero dare alla rivolta dei contadini
nel Kent e nell%5sseS motivazioni etico-religiose al&uanto diverse
dalla rassegnazione pauperistica con cui s%affrontava lo sfacelo della
c,iesa romana. Ba rivolta fallA" ma le sue idee di giustizia sociale
1@3
vennero riprese dal boemo Y. Zuss" c,e inaugur' un modo pi> mo-
derno di opporsi alla c,iesa.
Paradossalmente &uanto pi> il papato s%opponeva a un pro-
getto di riforma della c,iesa" tanto pi> venivano emergendo forme di
vivibilit$ della fede c,e di religioso avevano solo il nome. -i trattava
soltanto di capire se &uesta progressiva laicizzazione della fede
avrebbe assunto connotati di tipo =borg,ese= oppure di tipo =opera-
io-contadino=. Ba storia s%incaric,er$ di dimostrare c,e per i secoli a
venire la prima alternativa avrebbe avuto maggiori possibilit$ di suc-
cesso.
?iziata dal proprio inguaribile autoritarismo" la c,iesa roma-
na non si rese conto c,e se avesse accettato una riforma sotto la
spinta delle masse contadine" c,e da sempre l%avevano sostenuta"
avrebbe potuto far sopravvivere la fede per un tempo molto pi> lun-
go di &uello c,e le avrebbe concesso la borg,esia coi suoi compro-
messi di potere.
H?II
I moti pauperistici e apostolici del basso /edioevo non eb-
bero il successo sperato :povert$ evangelica nell%ambito della c,iesa
romana e uguaglianza sociale nell%ambito della societ$;" in &uanto si
predicavano gli ideali del cristianesimo primitivo in un contesto geo-
politico caratterizzato sempre pi> dallo sviluppo commerciale della
borg,esia" la &uale" seppur ostile alla c,iesa" non lo era certo in
nome della ben nota triade di povert$" umilt$ e castit$.
.ei loro valori i movimenti pauperistici restavano anti-bor-
g,esi" finc,( non compresero c,e" se volevano abbattere il potere
feudale :laico-ecclesiastico;" dovevano associarsi alle rivendicazioni
mercantili" rinunciando al proprio radicalismo cristiano.
In effetti" il pauperismo originario era al&uanto radicale ma
anc,e privo di un progetto politico alternativo al sistema# si sperava
sempre nella comprensione delle autorit$ costituite o in &ualc,e so-
vrano laico c,iaramente g,ibellino. Eutti i movimenti ereticali del
/edioevo :dai catari ai valdesi" dai patarini ai gioac,imiti" dagli spi-
rituali agli apostolici;" anc,e &uando avevano l%obiettivo di ripristi-
nare un comunitarismo rurale" c,e il servaggio da una parte e lo svi-
luppo comunale dall%altra rendevano impossibile" furono strumenta-
1@1
lizzati da una borg,esia c,e voleva rivendicare maggiore autonomia
nei confronti dei poteri feudali. 5 la cosa le riuscA perfettamente" in
&uanto la c,iesa" c,e con &uei movimenti radicali non volle mai cer-
care compromessi" sapendo bene c,e avrebbe dovuto ripensare in
toto la sua fisionomia di =istituzione politica=" fu costretta a cercarne
altri proprio con la borg,esia" e di tipo prevalentemente pratico" poi-
c,( in Italia la borg,esia aveva accettato di restare formalmente
=cattolica=" senza mettere in discussione" come invece accadr$" dopo
il 114" in buona parte del nord-5uropa" le &uestioni eminentemente
dogmatic,e.
.ell%alto /edioevo coloro c,e predicavano seriamente ideali
di povert$ e uguaglianza erano stati in genere i monaci" c,e per'"
&uando si ponevano in maniera davvero radicale e contestativa" ten-
devano a ritirarsi nel deserto. .ell%area occidentale dell%ecumene cri-
stiano li vediamo invece andare a recuperare le terre abbandonate in
seguito allo sfacelo dell%impero romano e" come nel caso dei bene-
dettini" potevano anc,e diventare grandi proprietari terrieri.
Ci movimenti sociali contestativi veri e propri" nell%alto /e-
dioevo" se ne vedono solo in area bizantina" dove in realt$ vi era sta-
ta una solida continuit$ tra mondo romano pagano e cristiano" il c,e
aveva permesso di mantenere alto un certo livello di benessere" pur
negli antagonismi tipici della rendita feudale.
8uando" intorno al /ille" appaiono in occidente le prime
eresie pauperistic,e" c,e erano tipicamente urbane" esse avevano su-
bAto ampie influenze da parte di &uelle orientali di alcuni secoli pri-
ma :pauliciani e bogomili;" c,e per' erano state prevalentemente ru-
rali. Intellettuali provenienti dal mondo borg,ese o c,iericale rinun-
ciavano ai loro privilegi per mettersi a capo di plebi cittadine" cui si
associavano molti contadini dipendenti e salariati agricoli" rovinati
da un servaggio" c,e in seguito allo sviluppo dei Comuni" era dive-
nuto insopportabile.
Il modello di vita era il cristianesimo apostolico" c,e se gi$
nell%alto /edioevo contrastava al&uanto con lo stile di vita della no-
bilt$ parassitaria e delle corrotte gerarc,ie ecclesiastic,e" nel basso
/edioevo contrastava con lo stile di vita fatto proprio dalla stessa
borg,esia" c,e aveva posto la corruzione come criterio per ac&uisire
potere economico e c,e pur pretendeva" con la propria operosit$" di
porsi in alternativa alle classi feudali egemoni.
1@
Paradossalmente &uindi &uegli ideali evangelici avrebbero
avuto pi> possibilit$ di realizzarsi nel momento storico in cui meno
se ne parlava :cio! nell%alto /edioevo;" proprio perc,( le condizioni
socio-economic,e non erano ancora cosA pesantemente influenzate
dalla prassi borg,ese. Purtroppo per' proprio nell%alto /edioevo si
permise alla c,iesa romana di mettere &uelle solide radici del proprio
temporalismo c,e" con l%aiuto fondamentale della classe nobiliare"
l%avrebbero vista trionfare nei secoli successivi.
H?III
Ba rivolta dolciniana fu praticamente l%ultima del /edioevo
c,e si ponesse in netta antitesi al concetto di =ricc,ezza=" essendo
ancora a favore della povert$ e dell%uguaglianza assolute tra gli ade-
renti alla comunit$.
A partire dalla fine del Erecento" con [*cliffe e Zus" le ri-
volte non saranno contro la ricc,ezza in generale" ma soltanto contro
&uella del clero regolare e secolare. Be rivolte c,iederanno non tanto
un ritorno al vangelo :se non in maniera formale;" &uanto piuttosto
una redistribuzione delle ricc,ezze :in Italia c,i anticip' tutti fu Ar-
naldo da 2rescia;.
Il recupero degli ideali evangelici non sar$ pi> =integrale="
come prima" ma =formale=" nel senso c,e l%argomento veniva usato
per contestare gli abusi del clero" ma non per impostare su di esso
uno stile di vita alternativo. B%ideale era" per cosA dire" &uello di una
=c,iesa a buon mercato=" c,e si realizzer$ compiutamente solo con la
Riforma protestante.
-e la prima grande sollevazione plebeo-contadina del sec.
HI? :1303-1304; fu &uella di Colcino" &uesta fu anc,e l%ultima in
cui la povert$ veniva considerata un valore di vita. A partire gi$ dal-
la sollevazione contadina inglese del 13G1" appoggiata dai Bollardi
di [*cliffe" si afferma l%idea di eliminare le ricc,ezze del clero per
diventare =borg,esi=" tant%! c,e sia [*cliffe c,e Zus furono in
&ualc,e modo protetti dai loro rispettivi sovrani.
Il valore dominante non era pi> la =povert$ evangelica= ben-
sA il =lavoro produttivo=" in antitesi alle rendite feudali :laico-eccle-
siastic,e;" per &uanto si volesse ancora un lavoro =aggregante=" =tra
eguali=" come ben risulta tra gli anabattisti di /^ntzer.
1@@
8uando la borg,esia nord-europea diventa eretica sul piano
dottrinale" in Italia la sconfitta della teocrazia pontificia aveva per-
messo di realizzare un compromesso tra c,iesa e borg,esia" c,e por-
ter$ poi alla nascita dell%Mmanesimo e del Rinascimento. Ci' fu reso
possibile anc,e grazie all%acuta crisi del papato avignonese e soprat-
tutto post-avignonese" costretto ad accettare le tesi conciliariste di
&uel clero c,e rappresentava la borg,esia progressista nord-europea"
la &uale per' non fece nulla per impedire c,e i due eretici democrati-
ci :Y. Zuss e +irolamo di Praga; venissero eliminati :e [*cliffe con-
dannato post-mortem;.
Col Concilio di Costanza :1111-111G; per la prima volta la
borg,esia nord-europea aveva fatto capire c,e avrebbe rinunciato
alle idee estremistic,e della povert$ evangelica" ma non avrebbe tol-
lerato ingerenze politic,e del papato nei propri territori.
.el 8uattrocento infatti inizia a formarsi nel nord-5uropa
una situazione inedita# alcuni sovrani :soprattutto in 2oemia; difen-
dono gli eretici del loro paese secondo uno spirito patriottico" per
fare in modo c,e la nuova c,iesa scismatica possa essere tenuta pie-
namente sotto controllo" dopo essere stata sponsorizzata in funzione
anti-cattolica.
B%ultimo a opporsi alle ricc,ezze" non solo del clero ma an-
c,e borg,esi" fu +irolamo -avonarola" la cui predicazione per' non
presentava caratteri innovativi sul piano dottrinale. -avonarola aveva
semplicemente capito c,e la borg,esia fiorentina si comportava esat-
tamente come il papato c,e diceva di voler combattere. Copo di lui
gli eretici umanisti non avranno pi> l%obiettivo di riformare la c,iesa"
ma di distaccarsene progressivamente" sul piano intellettuale" onde
affermare nuovi principi di vita" sempre pi> laico-umanistici.
.elle citt$ la contestazione ereticale si trasformer$" nelle
mani della borg,esia" in un approccio opportunistico alla fede" nel
senso c,e i borg,esi riconosceranno sA il potere corrotto dell%alto cle-
ro" ma a condizione c,e si permetta loro di emanciparsi economica-
mente usando gli stessi strumenti corruttivi.
Infatti &uando scoppia la Riforma protestante" in Italia trove-
r$ tutti impreparati" essendosi &ui stabilito da tempo un compromes-
so tra c,iesa e borg,esia c,e avrebbe permesso a entrambe di svilup-
parsi in maniera indisturbata. Al papato premeva soltanto essere ri-
conosciuto formalmente come unica ideologia dominante" poggiante
1@4
su un proprio territorio ben definito9 per il resto la borg,esia poteva
fare ci' c,e voleva.
HIH
Cun&ue" alla fine del Erecento" dopo lo spaventoso massacro
del movimento dolciniano" gli eretici cominciarono a capire due
cose#
1. c,e la povert$ come ideale di vita era irrealizzabile e c,e al
massimo si poteva parlare di uguaglianza sociale :in cui i
beni fossero e&uamente distribuiti;9
2. c,e una riforma della c,iesa romana non sarebbe stata possi-
bile in alcun modo" n( dall%interno :come p.es. tentavano di
fare i francescani spirituali e movimenti affini;" n( dall%ester-
no :predicando eresie teologic,e c,e non ambissero a porsi
in maniera scismatica" o c,iedendo l%intervento di sovrani il-
luminati;.
Posto &uesto" si cominci' a pensare seriamente a due alter-
native#
1. agganciare il movimento di protesta religiosa alle istanze
emancipative delle realt$ sociali c,e soffrivano maggior-
mente le contraddizioni del nuovo sviluppo urbano" il &uale"
a sua volta" aveva riflessi particolarmente negativi sui conta-
dini dipendenti dai signori feudali. Be eresie &uindi non po-
tevano pi> avere un astratto contenuto religioso eversivo" vi-
vibile solo in piccole comuni" ma dovevano privilegiare le
rivendicazioni sociali di &uei lavoratori c,e non avvertivano
neppure il problema di una differenziazione teologica rispet-
to alla c,iesa dominante9
2. alla c,iesa romana andava contrapposta una c,iesa del tutto
diversa" non tanto eretica &uanto piuttosto scismatica" cio!
del tutto separata" c,e si ponesse come c,iesa nazionale" con
la complicit$ delle autorit$ costituite" intenzionata decisa-
mente a sviluppare un proprio spirito nazionale borg,ese.
Cun&ue una c,iesa di stato favorevole all%esproprio di beni
della c,iesa romana" a partire dalle propriet$ del clero rego-
lare.
1@G
8uesto processo inizia praticamente" in forma molto embrio-
nale" con gli eretici [*cliffe e Zus e trover$ la sua pi> completa af-
fermazione con la Riforma protestante.
Per concl!dere
Be eresie" per &uanto innumerevoli siano state :3ilastrio di
2rescia" nel 3G" ne contava gi$ 1@;" non si sono mai poste come
una speculazione teologica fine a se stessa. +li eretici erano intellet-
tuali c,e si facevano portavoce di interessi non religiosi ma socioe-
conomici9 attraverso una critica della religione dominante" essi si
mettevano in luce con tutto il loro movimento popolare" facendo
pressioni di tipo politico sul papato.
Ba pi> grande eresia cristiana" &uella c,e ,a avuto maggiore
successo ! stata il protestantesimo :evangelismo;# Butero e soprattut-
to Calvino si posero al servizio delle classi borg,esi sorte in epoca
moderna.
?a detto tuttavia c,e per la c,iesa ortodossa la maggiore ere-
sia cristiana ! stata in realt$ &uella cattolico-romana" c,e a partire
dalla modifica del Credo con l%inserimento del Filio+ue" ,a stravolto
una tradizione consolidata.
30
In tal senso gli ortodossi ancora oggi
considerano il protestantesimo una variante moderna del cattolicesi-
mo" una sua estremizzazione individualistica e intellettualistica.
Be ultime eresie cristiane =pauperistic,e=" &uelle favorevoli
al =proletariato=" si sono formate nel .ovecento" sotto l%influenza
delle teorie socialiste :utopistic,e e scientific,e;# modernismo" catto-
comunismo" cristianesimo per il socialismo" teologia della liberazio-
ne ecc." i cui intellettuali furono generalmente scomunicati o comun-
&ue emarginati e ridotti al silenzio.
<ggi eresie di tal genere non s%incontrano pi> semplicemente
perc,( c,i vuole impegnarsi a favore dell%umanesimo" della demo-
crazia" del socialismo... non pu' restare dentro la c,iesa" cattolica"
30
Ba processione dello -pirito dal Padre e dal 3iglio rendeva il 3iglio titola-
to a fare &ualun&ue cosa fatta dal Padre" persino a sostituirlo" come appunto
faceva il papato" c,e si riteneva =vicario=" cio! sostituto" a tutti gli effetti" di
Cristo e di Cio e nettamente superiore all%imperatore" pur sapendo benissi-
mo c,e a 2isanzio il sovrano derivava la propria autorit$ direttamente da
Cio e non dalla c,iesa e tanto meno dal patriarca di Costantinopoli.
1@0
ortodossa o protestante c,e sia. 5 c,i vi si pone fuori" parte general-
mente dal presupposto" nell%interpretare una figura come &uella di
+es> Cristo" c,%essa non abbia alcun elemento sovrannaturale.
Ba storia ,a dun&ue dimostrato c,e gli -tati confessionali"
alla lunga" non reggono" risultano deleteri alla stessa fede" in &uanto"
negando la libert di coscienza" ottengono delle reazioni anticlericali
pi> dannose della stessa coercizione :il famoso compelle intrare
agostiniano;" c,e produce soltanto un%adesione formale" simulata"
alla fede.
140
Arnaldo da 9rescia
Intorno al 111 il canonico agostiniano Arnaldo da 2rescia
:1000 - 11; seguiva le lezioni parigine di Pietro Abelardo" uno di
&uei teologi continuamente in odore di eresia" in &uanto ambiva a
dare una lettura razionalistica della 2ibbia" anteponendo la ragione
alla fede.
Arnaldo tuttavia" pi> c,e un teorico eversivo :non lasci' mai
nulla di scritto e" se lo fece" i suoi avversari si preoccuparono di di -
struggerlo;" era un uomo d%azione" un politico per &uei tempi assolu-
tamente rivoluzionario" tant%! c,e molti storici lo considerano un rea-
lizzatore radicale di idee patarinico-evangelic,e" improntate a temi
forti come l%uguaglianza sociale" la libert$ di coscienza" la separazio-
ne tra -tato e c,iesa.
Infatti il suo primo tentativo di riforma lo attu' &uando torn'
a 2rescia nel 1110" dove s%era messo a capo di una comunit$ di cano-
nici regolari" detta =dei Politici=" contro il vescovo /anfredo" colpe-
vole di possedere terre :concesse come regalie dai vari prAncipi e no-
bili;" di interessarsi di vicende politic,e :temporalismo della fede; e
di praticare usura" invece di limitarsi a vivere di decime e di sponta-
nee oblazioni.
Papa Innocenzo II fece espellere Arnaldo dalla citt$" vietan-
dogli di predicare e nel 1130 il Concilio Bateranense II" dove pur si
condannarono talune pratic,e sconvenienti del clero" &uali l%usura" la
partecipazione a gioc,i e tornei" le forme di ostentazione" nonc,( l%e-
sercizio della giurisprudenza e della medicina per ricavare profitti" lo
giudic' gravemente eretico.
+uardandosi bene dal ritrattare" Arnaldo decise di ritornare
in 3rancia" dove fu a fianco di Abelardo durante il Concilio di -ens
:1110;. Proprio &ui conobbe il fondatore dei Cistercensi" 2ernardo di
C,iaravalle" canonizzato nel 1141# probabilmente il suo peggior ne-
mico" come gi$ lo era dello stesso Abelardo.
Be teorie abelardiane subirono la condanna definitiva" men-
tre ad Arnaldo venne imposto il silenzio perpetuo entro le mura di un
monastero. Invano" a dir il vero" poic,( Arnaldo continuer$ a predi-
141
care in maniera itinerante per la 3rancia" sostenendo c,e per riporta-
re la c,iesa alla purezza originaria bisognava privarla di ogni bene.
Convinto da san 2ernardo" il sovrano francese" Buigi IH il
-anto" espulse l%impenitente proto-comunista dal suo regno" il &uale
per'" del tutto indifferente a tali provvedimenti" riprese a Jurigo la
sua polemica contro le ricc,ezze del clero. 8uesta volta san 2ernar-
do scrisse direttamente al vescovo di Costanza" invitandolo a incar-
cerare il dissidente9 cosa c,%egli naturalmente avrebbe fatto se Arnal-
do" al seguito della legazione del cardinale +uido di Castello" futuro
papa Celestino II" non fosse andato" nel 1113" in 2oemia e /oravia.
.eanc,e a dirlo" san 2ernardo scrisse al cardinale" meravi-
gliandosi al&uanto del fatto c,e concedesse dei favori a un ricercato
dalla polizia ecclesiastica di mezza 5uropa. Per fortuna il cardinale
non si fece impressionare dagli ultimatum del =dottor mellifluo= e"
anzi" fece in modo c,e Arnaldo potesse riconciliarsi" nel 111" col
papa 5ugenio III" c,e si limit' a imporgli un soggiorno penitenziale
a Roma.
Cosa c,e per' dur' poco" in &uanto la popolazione urbana"
stanca delle malversazioni dei pontefici" esplose proprio sotto 5uge-
nio" costringendo &uest%ultimo a rifugiarsi a ?iterbo. Paradossalmen-
te" proprio mentre la popolazione si stava orientando all%esproprio di
tutte le propriet$ ecclesiastic,e" Arnaldo sembrava trovarsi dalla par-
te sbagliata" cio! al seguito di papa 5ugenio" il &uale" forse convinto
da lui" pareva intenzionato a rientrare in citt$ per riconoscere il sena-
to repubblicano" alla condizione per' c,e il suo presidente :il patri-
cius;" c,e aveva sostituito il prefetto" ricevesse un%investitura di tipo
ecclesiastico.
Pur apparendo un compromesso onorevole per tutti" i repub-
blicani pi> radicali non ne vollero sapere e staccarono la citt$ di Ei-
voli dall%egemonia di Roma. Be continue tensioni indussero &uesta
volta il pontefice a rifugiarsi in 3rancia" dove il re si apprestava a
esaudire il desiderio della c,iesa romana di bandire una seconda cro-
ciata anti-islamica" finita poi miseramente nel 111G.
?isto c,e il papa non aveva intenzione di rientrare in Italia"
Arnaldo non ci mise molto a riprendere vivacemente a predicare"
grazie anc,e all%aiuto di alcuni seguaci lombardi patarinici. I temi
erano molto precisi# la fine del potere temporale della c,iesa" il ritor-
no alla povert$ evangelica" l%inutilit$ dei sacramenti amministrati da
142
un clero corrotto" il diritto al =libero esame= delle -critture" alla libe-
ra predicazione e addirittura la nascita di un Comune del tutto sgan-
ciato dall%autorit$ pontificia. +razie anc,e alla sua formidabile orato-
ria" Arnaldo trov' subito ampi consensi non solo tra il partito demo-
cratico dei repubblicani e la piccola e media borg,esia" ma anc,e tra
il basso clero.
Ba risposta di 5ugenio III non si fece attendere# dopo aver
raccolto in 3rancia ingenti somme di denaro" cominci' a radunare i
vassalli pi> fedeli e molti mercenari" e con l%aiuto del re normanno
Ruggero tent' di rientrare con la forza a Roma. I repubblicani per'
riuscirono a respingere l%attacco e" temendo di non farcela al succes-
sivo" c,iesero la protezione dell%imperatore 3ederico 2arbarossa" an-
cora non riconosciuto dal papa.
/olto astutamente il pontefice propose a 3ederico" tradendo
la fiducia dei .ormanni :c,e vedevano i -assoni come rivali;" di ri-
conoscerlo subito come imperatore" a condizione c,e gli liberasse la
sede da &uei pericolosi repubblicani. -enza poter ovviamente sapere
c,e &uesto sarebbe stato l%errore pi> grande della sua vita" 3ederico
acconsentA a 5ugenio" i cui successori" per'" raggiunto l%obiettivo di
riavere Roma sotto di loro" preferiranno allearsi coi liberi Comuni
piuttosto c,e avere i +ermanici in casa.
Intanto il 2arbarossa" firmato a Costanza nel 113 il patto
con 5ugenio" sulla base del &uale prometteva di ripristinare integral-
mente il potere temporale del papato" si accingeva a entrare a Roma
con tutta la sua forza militare. Prima per' si avviarono numerose
trattative diplomatic,e" nel corso delle &uali 5ugenio III morA :luglio
113;. Il suo successore" Anastasio I?" sembrava addirittura dispo-
sto a riconoscere il libero Comune di Roma e non fece assolutament-
e nulla per ricordare al 2arbarossa di onorare gli impegni presi. -e-
nonc,( morA improvvisamente :! da presumere avvelenato; nel di-
cembre del 111.
8uesta volta il suo successore" Adriano I? :unico papa di
origine inglese;" non ebbe alcuna riserva. Copo aver assistito all%as-
sassinio di un proprio cardinale" rifiut' &ualun&ue intesa coi repub-
blicani e pretese l%intervento di 3ederico. -comunic' inoltre la citt$"
dic,iarando c,e non l%avrebbe revocata finc,( non gli avessero con-
segnato Arnaldo da 2rescia.
143
Copo nove anni di attivit$ rivoluzionaria Arnaldo dovette
andarsene" esiliato dallo stesso senato. -i mise a vagare per la cam-
pagna romana" da un castello all%altro" trovando infine ospitalit$
presso i visconti di Campagnano" c,e lo consideravano un grande
personaggio.
3ederico 2arbarossa" c,e intanto era gi$ sceso in Italia per
riportare i Comuni all%obbedienza" nel giugno 11 si trovava in Eo-
scana. Per verificare se era davvero intenzionato a rispettare i patti di
Costanza" il pontefice gli c,iese di catturare Arnaldo# cosa c,e pun-
tualmente avvenne.
Consegnatolo ai legati pontifici" Arnaldo fu condannato a
morte seduta stante e impiccato dal prefetto di Roma e il suo cadave-
re fu messo al rogo e le sue ceneri sparse sul Eevere. Al vedere ci' la
folla insorse" costringendo il 2arbarossa a riparare addirittura in +er-
mania. Anc,e per Adriano I? sembrava mettersi male" ma con l%aiu-
to dei .ormanni riuscA a imporre lo status +uo ante.
3ederico 2arbarossa cominci' a odiare a morte il papato e
anc,e i .ormanni non ebbero una bella impressione da &uesta incre-
sciosa vicenda" tant%! c,e" finita la loro dinastia" invece di consegna-
re l%intero /ezzogiorno alla c,iesa di Roma" c,e li aveva investiti
del mandato feudale" preferirono far sposare Costanza d%Altavilla col
figlio dello stesso 2arbarossa" 5nrico ?I" facendo in modo c,e tutto
il /ezzogiorno finisse in mano agli -vevi.
141
Rileggere :rancesco dAssisi
-ulla scia del lavoro di 5ngels" a guerra dei contadini in
!ermania :cap. II;" la storiografia marSista ! solita attribuire allo
sviluppo delle citt$ la formazione dei movimenti pauperistici eretica-
li nell%5uropa del HII e HIII secolo. I primi cio! a essere considerati
eretici dalla c,iesa furono i borg,esi" i mercanti" gli artigiani delle
citt$" coloro c,e lottavano per le libert$ comunali contro il potere po-
litico ed economico dell%autorit$ ecclesiastica locale. =Ba borg,esia
medievale - scriveva 5ngels - esigeva anzitutto una c,iesa a buon
mercato. Reazionaria nella forma" come ogni eresia c,e nello svilup-
po progressivo della c,iesa e dei dogmi vede solo una degenerazio-
ne" l%eresia esigeva il ristabilimento della costituzione della c,iesa
cristiana delle origini e la soppressione del clero come casta esclusi-
va. 8uesto ordinamento a buon mercato eliminava i monaci" i prela-
ti" la corte romana" in breve tutto ci' c,e nella c,iesa era costoso=.
.aturalmente la borg,esia non combatteva da sola ma in al-
leanza con la piccola nobilt$ :gi$ alle dipendenze dello sviluppo cit-
tadino; e con ampi strati plebeo-contadini" i &uali - dice ancora 5n-
gels - condividevano =tutte le esigenze dell%eresia borg,ese riguardo
ai preti" al papato e alla restaurazione del cristianesimo primitivo" ma
nello stesso tempo andavano infinitamente pi> lontano. 5ssi esigeva-
no c,e fosse restaurata l%eguaglianza tra i membri della comunit$"
propria del cristianesimo primitivo" e c,e il riconoscimento di &uesta
eguaglianza fosse una norma generale anc,e per la societ$=.
B%eresia plebeo-contadina si svilupper$ autonomamente so-
prattutto nei secoli HI? e H?" combinandosi spesso con le solleva-
zioni popolari" ma l%attacco alla propriet$ privata e l%aspirazione alla
comunanza dei beni - spiega bene 5ngels - non oltrepasser$ mai la
pura e semplice organizzazione della beneficenza.
Ci &uest%ultima forma di eresia l%espressione pi> significati-
va" in Italia" fu &uella del movimento apostolico-dolciniano" il &uale
prevedeva la strutturazione di una societ$ libera basata sull%e&ua ri-
partizione delle terre della ?alsesia e territori limitrofi. ?iceversa" la
maggioranza degli eretici estremisti di estrazione borg,ese" soste-
nendo c,e non pu' esistere una giusta distribuzione delle ricc,ezze
14
in &uesto mondo" preferiva rinunciare a &ualsiasi possesso#
l%eguaglianza affermata" &uindi" era solo =negativa=. A &uesto fa
eccezione l%eresia borg,ese italiana pi> importante del HII secolo"
&uella di Arnaldo da 2rescia" secondo cui era necessario rivendicare
la secolarizzazione delle propriet$ ecclesiastic,e a vantaggio dei
contadini" ovvero la soppressione dell%episcopato e del potere
temporale dei papi" riportando cosA la c,iesa alla sua originaria
povert$ evangelica.
In sostanza &uindi l%insurrezione socio-religiosa delle eresie
dei secoli HI-H? =nasceva immediatamente - come vuole +. ?olpe -
dalla vita" da &uell%ordine sociale" da &uella onnipresenza della c,ie-
sa d%allora" da &uei contrasti di ceti e partiti. /a" poic,( il tempo era
tempo di grande religione" cosA ogni moto si coloriva di religione e
anc,e la resistenza della c,iesa terrena prendeva motivazioni religio-
se_ :8ovimenti religiosi e sette ereticali nella societ medievale ita-
liana" 3irenze 10@1;.
R
Ba confraternita francescana non sfugge a &uesta interpreta-
zione marSista# basti pensare c,e gli esponenti di maggior rilievo fu-
rono di origine o borg,ese :come 2ernardo da 8uintavalle e lo stes-
so 3rancesco" c,e tent' peraltro in giovent> di arruolarsi nella caval-
leria; o aristocratica o intellettuale :come +iovanni Parenti" Alberto
da Pisa" 5lia da Cortona" Pietro da Catania" c,e era giurista;. /a"
come per le altre comunit$ pauperistic,e" in essa confluirono perso-
ne appartenenti anc,e ai ceti pi> umili" l%ingresso dei &uali era inoltre
favorito dal fatto c,e 3rancesco scoraggiava l%applicazione agli studi.
C,i sapeva leggere poteva avere a disposizione i libri necessari per
svolgere l%ufficio religioso9 gli altri dovevano restare analfabeti.
Ispirandosi direttamente al ?angelo" 3rancesco di 2ernardo-
ne redasse la sua prima Regola" &uella cosiddetta =non bollata=" nel
1221" per venire incontro all%esigenza di codificare la complessa
esperienza di un movimento c,e ormai contava pi> di mila aderen-
ti. +li aspetti salienti c,e &ui brevemente riassumiamo sono &uelli
socio-economici ed etico-politici. 3rancesco descrive la sua =frater-
nit$= sulla base di principi democratici" ma visti tutti a partire dall%u-
guaglianza negativa della =povert$ assoluta=.
14@
I frati avevano l%obbligo del lavoro" altrimenti non mangia-
vano. +eneralmente svolgevano mansioni di fatica o esecutive alle
dipendenze di aristocratici" borg,esi o artigiani. .on potevano co-
mun&ue fare lavori considerati indegni come il cameriere" il dispen-
siere" il maggiordomo o simili. Bavorando sotto padrone potevano
ottenere una remunerazione secondo le necessit$" ma solo in natura"
mai in denaro :c,e era ammesso unicamente per l%assistenza dei frati
ammalati e dei lebbrosi;. -e il bisogno era superiore alle disponibi-
lit$" il frate doveva ricorrere all%elemosina. Ba povert$ insomma era
assoluta" sia personale c,e collettiva. I frati potevano avere in uso gli
strumenti di lavoro ma non in propriet$# l%unico possesso personale
riguardava il cibo e il vestiario.
-ul piano dei rapporti etico-politici 3rancesco prevedeva an-
c,e &ui l%uguaglianza di tutti i frati" privati di ogni potere o dominio#
nessuno doveva essere c,iamato =priore= :&ui la critica ! ovviamente
rivolta alla regola benedettina" dove la funzione dell%abate priore era
ed ! determinante in ogni aspetto della vita comunitaria;9 e l%obbe-
dienza ai ministri non andava considerata assoluta ma relativa al
bene in senso etico :di nuovo ! 2enedetto a esser preso di mira;.
.essun mandato" per 3rancesco" poteva essere considerato irrevoca-
bile# in nessun momento e per nessuna persona. 5sisteva inoltre la
possibilit$ di essere espulsi dalla confraternita :c,e non doveva isti-
tuzionalizzarsi in un =ordine=; e di predicare contro l%uso e le prescri-
zioni della c,iesa romana.
10
Cal principio negativo della povert$ assoluta discendono an-
c,e altri principi etico-politici c,e" per &uanto meno interessanti" alla
fine risulteranno decisivi sia per l%accettazione pontificia della comu-
nit$" sia per la configurazione definitiva dell%ordine. 5ssi sono la non
resistenza al male" la rassegnazione" la concezione del peccato insito
nell%uomo. In particolare 3rancesco ribadisce l%idea c,e il credente"
sopportando con pazienza ogni sopruso" pu' sperare di ottenere una
ricompensa ultraterrena.
Cun&ue" povert$ assoluta e rassegnazione. Ba prima vista in
antitesi agli abusi praticati non solo dal clero secolare ma anc,e da-
gli ordini monastici" c,e" dietro il paravento della =comunione dei
beni= :povert$ individuale ma non collettiva;" si erano notevolmente
10
Ca notare c,e il III Concilio Bateranense del 1140 aveva interdetto ai
laici la predicazione e il commento delle -acre scritture.
144
arricc,iti" sfruttando i contadini al pari di un &ualsiasi signore feuda-
le. Ba scelta della rassegnazione ! probabilmente il frutto di una con-
siderazione politica fatta riguardo alla sorte cui spesso andavano in-
contro gli eretici e soprattutto i capi dei movimenti pauperistici di
&uel tempo# Arnaldo da 2rescia fu impiccato9 Biutardo morA suicida
in un pozzo9 Ean&uelin" eretico belga" venne assassinato9 Pietro di
2ru*s" c,e operava nel /ezzogiorno francese" gettato dalla folla sul
rogo9 la crociata contro gli albigesi" iniziata l%anno in cui 3rancesco
fonda l%ordine e terminata all%epoca della sua morte" lascia sulle terre
della Binguadoca decine di migliaia di persone" trucidate.
3rancesco non prometteva niente a nessuno. Ba sua protesta
era sA di carattere sociale" ma - stando alle sue intenzioni originarie -
essa doveva rimanere circoscritta a un numero limitato di persone#
ecco perc,( non poteva trasformarsi in un%opposizione politica vera
e propria. Eant%! c,e gi$ nel 1212" cio! ben nove anni prima di scri -
vere la Regola non bollata" 3rancesco decise di andare in -iria a cer-
care il martirio fra i saraceni" e due anni dopo ci riprov' dirigendosi
verso il /arocco. -mise di compiere &uesti vani tentativi solamente
&uando s%accorse c,e gli =infedeli= non erano cosA fanatici come ve-
nivano dipinti in Italia.
3urono anzi i crociati c,e" ricon&uistata Camietta" apparvero
agli occ,i del Poverello" come degli autentici barbari. Ci &ui la deci-
sione di ritirarsi in solitudine presso i Buog,i santi di +erusalemme.
3u solo per l%insistenza di un frate" venuto dall%Italia a informarlo de-
gli abusi di potere dei vicari generali" c,%egli decise di ripartire.
/a" a testimonianza del carattere individuale o di piccolo
gruppo c,e doveva avere la sua protesta etico-sociale" ancora una
volta - &uando al primo capitolo generale si decise di costituire l%or-
dine anc,e all%estero - 3rancesco fece di tutto per poter emigrare in
3rancia. Cosa c,e gli fu impedita dalla resistenza del cardinale Mgo-
lino d%<stia" al &uale lo stesso 3rancesco si era ingenuamente affida-
to per tenere sotto controllo la congregazione. 3rancesco insomma
non riuscA affatto a prevedere l%ampliarsi del movimento e &uando
&uesto avvenne trov' moltissime difficolt$ nel dargli un%organizza-
zione pi> articolata e soprattutto nel dirigerla. -pesso anzi affid'
l%amministrazione delle province e addirittura dell%intero ordine a
persone c,e gli erano &uasi del tutto ostili" anc,e se a volte - ! vero -
sapeva trovare la necessaria forza morale per ripristinare la fedelt$
14G
agli autentici principi :vedi" in &uesto senso" il suo rapporto col mi-
nistro generale +iovanni da -taccia;.
3rancesco fu costretto a c,iedere l%intervento del cardinale
Mgolino - c,e peror' la sua causa al cospetto di papa Innocenzo III -
per poter mediare i contrasti scoppiati all%interno della comunit$ sul-
l%interpretazione della prima Regola. Il papa" dopo aver considerata
la Regola un%evidente assurdit$ se vissuta all%interno della societ$ co-
munale" decise" su consiglio del cardinale" di approvarla oralmente"
permettendo c,e i frati fossero tonsurati" cio! riconosciuti &uasi uffi-
cialmente. Considerando c,e" a differenza degli altri eretici" essi ave-
vano c,iesto l%imprimatur della c,iesa" il papa non si lasci' sfuggire
l%occasione" una volta superata l%iniziale diffidenza" di strumentaliz-
zare l%iniziativa per i suoi interessi di potere. Interessi c,e" come sot-
tolinea +ramsci" consistevano nel fatto c,e =i diversi ordini religiosi
rappresentavano la reazione della c,iesa :comunit$ dei fedeli o co-
munit$ del clero;" dall%alto o dal basso" contro le disgregazioni par-
ziali della concezione del mondo :eresie" scismi ecc. e anc,e degene-
razione delle gerarc,ie;=.
11
.el frattempo il cardinale continu' ad appoggiare l%ala fran-
cescana contraria alla povert$ assoluta" tanto c,e 3rancesco" allorc,(
scrisse una lettera Al capitolo generale e a tutti i %rati" raccomandan-
do di non violare la Regola non bollata" si rese subito conto c,e se
non l%avesse riscritta" sarebbe presto finito in netta minoranza. Il pla-
cet orale del papa non aveva sortito l%effetto sperato. 5 cosA" temendo
la disgregazione dell%ordine" 3rancesco revision' la prima Regola"
facendosi approvare per iscritto &uella nuova da papa <norio III" il
&uale assegn' lo stesso cardinale al movimento con la funzione di
=governatore" protettore e correttore=.
B%integrazione era compiuta. +i$ dalla disposizione gerarc,i-
ca voluta dal pontefice si pu' comprendere il contenuto della Regola
bollata" scritta appena due anni dopo la precedente. I ministri vengo-
no considerati al disopra della comunit$# soltanto a loro spetta il
compito di accettare o rifiutare le ric,ieste di adesione. ?iene istitui-
to il ministro generale dell%ordine" eletto dai ministri provinciali e dai
custodi :&uest%ultimi disponevano di molto potere esecutivo e ammi -
nistrativo;. Ba carica di ministro generale non era a vita" ma per la
11
1uaderni del carcere" ed. 5inaudi" p. 20G@" ma vedi anc,e le pp. 41G-0 e
13G1.
140
sua elezione i frati non potevano pi> partecipare e decidere in modo
decisivo. In nessun caso era lecito uscire dall%ordine una volta termi -
nato l%anno di noviziato# occorreva un permesso speciale del papa. I
frati inoltre dovevano restare sottomessi al vescovo della diocesi lo-
cale per &uanto riguardava la predicazione :c,e intanto era diventata
un ufficio particolare;.
-otto &uesto aspetto il principio della povert$ assoluta veni-
va naturalmente ad ac&uistare un significato meno polemico nei con-
fronti del sistema e &uindi pi> facilmente soggetto a modificazioni.
Come in effetti sar$. Anc,e i francescani infatti si adatteranno alla
norma benedettina della povert$ individuale ma non collettiva. Il fat-
to ! c,e i principi della Regola non bollata potevano essere vissuti
solo da un ristretto numero di persone con esigenze molto limitate e
in un ambiente pressoc,( isolato.
B%ideale francescano originario avrebbe potuto meglio realiz-
zarsi in una comunit$ eremitica situata nel deserto" ma anc,e in &ue-
sto caso il valore della povert$ assoluta avrebbe potuto trovare il suo
senso solo all%interno di una comunione dei beni. +li stessi Atti degli
apostoli documentano c,e fra i primi cristiani non c%era povert$ ma
condivisione dei beni comuni nell%uguaglianza sociale. .emmeno fra
i discepoli di +es> ! mai esistita la povert$ assoluta# non ! forse vero
c,e il collegio dei Codici disponeva di una cassa comune il cui am-
ministratore era l%IscariotaF Il disprezzo di 3rancesco per il denaro
probabilmente risente del pessimismo dualistico manic,eo c,e allora
permeava l%eresia pi> popolare" &uella catara. Eemendone l%abuso
3rancesco ne impediva letteralmente l%uso" non rendendosi conto c,e
l%alternativa alla societ$ feudo-ecclesiale e neo-borg,ese non stava
n( nella pura e semplice povert$ assoluta" n( in una comunione di
beni finalizzata alla mera sopravvivenza.
Ba regola francescana fu comun&ue l%unica a essere omolo-
gata nel corso dei secoli HII e HIII. Eutte le altre furono costrette dal
I? Concilio Bateranense a rifarsi alle regole gi$ esistenti di Agostino
e 2enedetto. +li stessi domenicani non poterono sottrarsi a &uesto
canone.
3rancesco era stato sconfitto su tutti i fronti :non a caso fu
dic,iarato santo nel 122G" ad appena due anni dalla morte;. Il suo
,estamento spirituale ne ! la riprova. 8ui il riferimento alla povert$
assoluta ! pi> c,e altro formale. -ostanziale invece ! il riconosci -
1G0
mento del potere &uasi assoluto del ministro generale e del cardinale"
e sul piano amministrativo dei custodi. 3rancesco inoltre c,iede ai
frati di obbedire ai preti anc,e se indegni e vieta &ualsiasi interpreta-
zione sia della Regola bollata c,e del Eestamento. Il concetto di pec-
cato strutturale all%uomo" c,e aveva inficiato inizialmente l%esigenza
di una piena democrazia sociale" port' dun&ue =l%araldo di Cio=" pro-
vato oltre le sue forze" ad accettare l%istituzione di un ordine rigida-
mente gerarc,izzato.
+li ultimi anni della sua vita sono soltanto un penoso calva-
rio" fisico e psicologico. Il frutto pi> sublime di &uesto periodo !"
come noto" il Cantico di %rate sole :o delle creature;" preceduto dalle
odi di Dio altissimo" c,e restano per' pi> astratte. Il Cantico ! il bi-
lancio di una vita intera" estremamente sofferta e dilaniata da interio-
ri contraddizioni. ?i si intersecano molteplici livelli# da &uello onto-
logico" laddove si afferma una differenza &ualitativa molto accentua-
ta" senza mediazioni" fra uomo e dio9 a &uello estetico-teleologico"
laddove 3rancesco parla della natura come vero riflesso della perfe-
zione divina :da &ui peraltro nascer$ nel futuro francescanesimo il
particolare interesse filosofico per la =materia=;.
-u &uesta valorizzazione della natura molto ! stato scritto# si
! persino arrivati a dire c,e il Cantico in realt$ non ! c,e un =Inno al
sole=. -e ! cosA" certo 3rancesco non aveva in mente di offrire delle
ipotesi geogonic,e" sostenendo c,e dal sole dipende tutta la vita ter-
rena. Probabilmente non s%era neppure accorto c,e considerando il
sole come unico simbolo materiale della luce divina" egli veniva a
contrapporsi politicamente :seppure in modo indiretto; alla ben nota
tesi di Innocenzo III" per cui soltanto il papa poteva paragonarsi al
sole :mentre l%imperatore doveva accontentarsi della luna;.
Euttavia" in &uesto Cantico la contemplazione della perfetta
armonia della natura non riesce ad attenuare il pessimismo di 3ran-
cesco sulle capacit$ umane di liberazione. .el testo - soprattutto ne-
gli aspetti di tipo filosofico" pedagogico" etico e autobiografico - la
soluzione prospettata per la crisi del suo tempo diventa sempre pi>
&uella dell%umilt$ e della totale rassegnazione. =Baudato sii" per &uel-
li c,e perdonano per lo tuo amore= - recita il giusto sofferente" con-
sapevole c,e la morte accomuna ogni uomo e c,e non sfuggir$ al ca-
stigo eterno :la =morte seconda=; c,i al perdono vuole rinunciare.
1G1
Copo il parziale fallimento della crociata anti-albigese" la
c,iesa si affid' agli ordini mendicanti :francescano e domenicano;
per estirpare definitivamente l%eresia catara" ma solo con l%istituzione
del tribunale dell%In&uisizione :diretto soprattutto dai domenicani;
essa riuscA nel suo intento.
I francescani intanto si erano gi$ divisi in due correnti. Per
iniziativa di frate 5lia da Cortona :poi scomunicato; i conventuali"
appoggiati dall%autorit$ ecclesiastica" presero il sopravvento sugli
spirituali" allentando il voto di povert$ e interpretando la Regola bol-
lata non in modo letterale. 5ssi s%impiantarono nelle citt$ e" basando
la propria predicazione su una cultura universitaria" lavoravano per
fornire uno statuto spirituale alle nuove attivit$ intellettuali" giuridi-
c,e" artigianali e commerciali# nessun mestiere" secondo loro" poteva
impedire al credente di raggiungere la salvezza. Per cui arriveranno
a legittimare il profitto del mercante e alcune forme legalizzate d%u-
sura :come i monti di piet$;.
Per capire &uanto stretti fossero sin dall%inizio i loro legami
con gli interessi della curia pontificia" basta vedere &uale parte di ri-
lievo ebbe /atteo d%Ac&uasparta" generale dell%ordine" nel preparare
la missione =pacificatrice= di Carlo di ?alois" in 3irenze" voluta da
2onifacio ?III :1301;.
3u in &uesta corrente" nell%ambiente tran&uillo del c,iostro"
c,e maturarono i celebri Fioretti di s. Francesco. 8ui l%eco delle lot-
te trascorse all%interno dell%ordine viene completamente subissato
dalle molteplici immagini miracolistic,e c,e mitizzano il Poverello
d%Assisi.
Be stesse numerose biografie del santo sono pi> c,e altro
leggendarie" a partire da &uella pi> antica" redatta da Eommaso da
Celano nel 122G-20" c,e propone imbarazzanti lodi persino di perso-
naggi scomodi come frate 5lia. .el 12@0 il capitolo generale affid'
al nuovo ministro generale dell%ordine" 2onaventura" il compito di
redigere una nuova biografia" c,e fosse ufficiale e c,e obbligasse a
bruciare tutte le precedenti. Ba eggenda 8aior del 12@@ diventa
cosA il testo definitivo su 3rancesco" con cui praticamente si conclu-
de il processo di =normalizzazione=.
2en diverso ! il contenuto degli scritti della corrente radicale
degli spirituali" capeggiata da Pietro <livi e Mbertino da Casale. B%a-
spra battaglia anticuriale e antigerarc,ica coster$ loro l%accusa di ere-
1G2
sia. In particolare va ricordata l%opera di +iovanni Parenti" e misti-
che nozze di s. Francesco con 8adonna Povert" ove netta ! la con-
danna degli ecclesiastici compromessi col potere economico e politi-
co.
/a forse il documento pi> autorevole della letteratura =spiri-
tuale= fu &uello scritto dal capo dei fraticelli" l%ala pi> ribelle dei ra-
dicali# la /toria delle sette tribolazioni dell4ordine dei 8inori" di An-
gelo Clareno. 8ui l%involuzione dell%ordine viene descritta con spirito
fortemente polemico. 8uesti francescani si diffusero nell%Italia cen-
tro-orientale e in Provenza. A /arsiglia" nel 131G" alcuni di loro fi -
nirono sul rogo. Altri confluirono nella corrente millenaristica di
+ioacc,ino da 3iore :vedi" a &uesto proposito" l%Introduzione al van-
gelo eterno" di +erardo di 2orgo s. Connino;. Persino un papa sim-
patizz' per gli spirituali" il famoso Celestino ?" c,e solo dopo poc,i
mesi decise di dimettersi :stupendo l%intera cristianit$;" sostituito da
2onifacio ?III" e c,e per &uesto gesto Cante metter$ nel suo In%erno
fra gli ignavi.
12
Col passare dei secoli il francescanesimo ebbe sempre pi>
fortuna. Ba possibilit$ c,e l%Assisiate aveva offerto di vivere =nudi
seguendo Cristo nudo= in una societ$ sempre pi> =borg,ese= attirava
persone di ogni ceto sociale e rango politico. In sette secoli &uest%or-
dine diede alla c,iesa 2.00 vescovi" 00 cardinali e papi. Pot( an-
noverare nel terzordine statisti come Carlo ? e /aria Eeresa d%Au-
stria" scrittori come Cante" Petrarca e Cervantes" artisti come +iotto"
/ic,elangelo e Raffaello" musicisti come Palestrina" Biszt e +ou-
nod" scienziati come ?olta e +alvani" navigatori come Cristoforo
Colombo" filosofi come R. 2acone" Cuns -coto e +. d%<ccam" e
&uasi tutti i papi contemporanei a partire da Beone HIII.
B%agiografia borg,ese si ! servita abbondantemente del fran-
cescanesimo per condannare solo moralmente l%abuso delle ricc,ezze
e &uindi per confermarlo politicamente. .on deve apparire strano il
destino di un uomo sottoposto alla medesima strumentalizzazione
del =modello= cui diceva di volersi ispirare. N un destino necessario"
inevitabile. 2enc,( avesse lottato tutta la vita per impedirlo" 3rance-
sco lasciava la porta aperta alle interpretazioni pi> disparate del suo
messaggio. Alla resa dei conti trionfarono &uelle c,e riuscirono a
trovare un appoggio concreto nel sistema socio-economico di &uel
12
Cfr anc,e 4avventura di un povero cristiano di I. -ilone :10@G;.
1G3
tempo. Be altre interpretazioni vennero ben presto dimenticate. Ba
borg,esia ,a il terrore di ricordare il suo passato rivoluzionario" so-
prattutto non sopporta il ricordo di tutte &uelle critic,e globali c,e
investono i meccanismi economici e politici dell%intera societ$. Ci
3rancesco preferisce ricordare" oltre naturalmente al rigorismo asce-
tico-morale" l%opposizione politica particolarmente moderata.
Ba =&uestione francescana= si riapre nel HIH scorso" &uando
storici" in massima parte non cattolici" scovano documenti e codici
c,e si credevano scomparsi. Il testo del calvinista Paul -abatier" "ita
di /an Francesco d4Assisi" ,a fatto scuola
13
. Persino il cinema ,a re-
cepito &uesta riscoperta# Jeffirelli ,a riproposto l%immagine edulco-
rata c,e ne diede 2onaventura9 le due opere della Cavani fanno pen-
sare pi> alla Beggenda dei tre compagni9 molto interessanti sono la
lettura c,e fa dei 3ioretti Roberto Rossellini e l%episodio della predi-
ca agli uccelli in 0ccellacci uccellini di Pasolini.
13
Be sue opere furono poste all%Indice dalla c,iesa romana" cosA come parte
di &uelle dell%educatrice Antonietta +iacomelli" con cui ,a condiviso inizia-
tive rivolte ad una riforma religiosa in senso cristiano. Be sue carte sono
conservate" per volont$ della figlia" presso il Centro -tudi per la -toria del
modernismo dell%Mniversit$ degli -tudi di Mrbino =Carlo 2o=.
666.arc,iviopaulsabatier.6ordpress.com
1G1
Michele 9erti da Calci
Premessa
-ul piano storico la decadenza della c,iesa cattolico-romana
! iniziata con la svolta costantiniana e soprattutto teodosiana" ma
essa ,a colpito in maniera profonda detta c,iesa nel passaggio dal-
l%alto al basso /edioevo" dapprima nei suoi livelli politico-istituzio-
nali" poi in &uelli sociali e popolari. In &uella transizione la c,iesa ,a
cominciato a fare del grandissimo dominio economico" di cui gi$ di-
sponeva" un pretesto per imporre sul mondo allora conosciuto la pro-
pria egemonia politica" ritenendo cio! c,e senza una svolta autorita-
ria non avrebbe potuto conservare il potere ac&uisito nell%alto /e-
dioevo. Ci &ui la rottura del 101 con gli ortodossi" l%avvio delle cro-
ciate" la riforma gregoriana" la pratica diffusa del nepotismo e della
simonia" l%accentramento dei poteri nelle mani del papato" il consoli-
damento dello -tato della c,iesa" la persecuzione degli eretici" l%in-
&uisizione ecc.
Eutti i movimenti ereticali sino alla Riforma costituiscono il
tentativo di ripensare criticamente" restando all%interno dei confini
della c,iesa" &uesta evoluzione storica" c,e pareva irreversibile. .es-
suno di essi" tuttavia" riuscA a mettere seriamente in discussione n( la
svolta autoritaria del papato e della gerarc,ia ecclesiastica" n( il mu-
tamento delle dinamic,e sociali in direzione dello sviluppo borg,ese
:c,iaramente espresso dallo sviluppo comunale e dai traffici delle
citt$ marinare;.
Ba riforma protestante praticamente scoppier$ &uando i mo-
vimenti ereticali rinunceranno all%idea di poter trasformare in senso
democratico la gestione gerarc,ica del potere politico-religioso.
8uest%ultimo" dal canto suo" non volle recepire nulla delle istanze
ereticali" per cui" ad un certo punto" si trover$ immerso fino al collo
in un%ambiguit$ insostenibile# sul piano dei principi si continuavano
ad affermare le tesi pi> conservative" mentre sul piano sociale si
scendeva a compromessi con i ceti borg,esi emergenti.
Euttavia la Riforma" dietro il miraggio del rinnovamento ra-
dicale :c,e comporter$ la rottura dell%unit$ religiosa;" non far$ c,e
1G
estendere le dinamic,e della corruzione economica agli strati sociali
pi> popolari" sostenendo le idee della borg,esia commerciale e im-
prenditoriale. Infatti la Riforma" in luogo della mancata rivoluzione
democratico-sociale" pose da un lato &uella intellettuale e morale
dell%individuo singolo c,e si contrappone al collettivo" alla memoria
storica" alle tradizioni ecc. e" dall%altro" si limit' a istituzionalizzare
una prassi tutt%altro c,e democratica. B%abbinamento di cristianesimo
e capitalismo comporter$ una netta prevalenza del lato mercantile
nella coscienza cristiano-borg,ese del nuovo credente.
<vviamente il fatto c,e in 5uropa occidentale si sia passati"
sul piano ideologico" da concezioni religiose dell%esistenza a conce-
zioni sempre meno religiose" fino a &uelle del tutto laic,e" non sta di
per s( a significare un &ualc,e superamento della corruzione. Il pas-
saggio dal religioso al laico ! avvenuto nel mentre si perpetuava la
corruzione" anzi &uesta si ! largamente diffusa tra le masse" non in
forza della laicizzazione ma a causa della mancata rivoluzione socia-
le.
Gio1anni <<II
Il papato del HI? secolo cerc' di affermare con ogni mezzo
l%ideologia teocratica" poic,( si era reso conto c,e lo sviluppo comu-
nale in senso borg,ese aveva preso una strada troppo indipendente
dalle tradizioni della c,iesa. <rmai il partito dei g,ibellini aveva non
meno seguaci di &uello dei guelfi.
Bo sviluppo di un modus vivendi di tipo mercantile mal si
adattava a rigide regole gerarc,ic,e e soprattutto a considerazioni
etico-religiose troppo restrittive. Ba borg,esia voleva essere lasciata
libera di dedicarsi ai propri traffici senza dover rendere troppo conto
alle autorit$ costituite. 5ssa voleva avere sul piano sociale una liber-
t$ di manovra e&uivalente a &uella c,e il papato si riservava sul pia-
no politico.
R
Papa +iovanni HHII :131@-31; viene unanimemente consi-
derato dagli storici come il fondatore della potenza finanziaria del
?aticano. 5gli introdusse il sistema fiscale delle commende mandan-
1G@
do in rovina numerose c,iese. Eutti gli uffici e le dignit$ capitolari"
sempre molto ambite perc,( permettevano cospicue rendite" diven-
nero oggetto di commenda# per averle bisognava pagare una tassa a
vita. Con lui il nepotismo ebbe una notevole diffusione.
Come gi$ Clemente ?" egli si era inoltre riservato il reddito
del primo anno dei =benefici ecclesiastici= vacanti :le cosiddette =an-
nate=;9 anzi" ebbe l%accortezza di moltiplicare artificiosamente i be-
nefici spostando a suo arbitrio i prelati da una sede vacante all%altra"
sicc,( ognuno doveva pagare le annate. IstituA anc,e il Eribunale
della -acra Rota" pur di incrementare al massimo le entrate della sua
sede francese.
11
5gli aveva ottenuto il vescovado di Avignone grazie all%ap-
poggio di Roberto d%Angi' :124G-1313;" c,e" figlio del re Carlo II"
aveva ottenuto il governo di .apoli ed era praticamente il capo dei
guelfi contro l%imperatore 5nrico ?II" nonc,(" per un certo tempo" si-
gnore di 3irenze :1313-21; e di +enova :131G-2G;.
Appena eletto papa" +iovanni HHII eman' la bolla In no-
stram :1314;" con cui s%arrogava il diritto di comandare su tutta la
terra :durante il suo pontificato ben sette regni si misero sotto la sua
protezione" pagando il relativo tributo# Aragona" Portogallo" Ing,il-
terra-Irlanda ecc.; e pretese c,e Roberto d%Angi' venisse considerato
come vicario imperiale in Italia. Budovico I? il 2avaro :12G4-1314;"
re di +ermania dal 1311" naturalmente si oppose e fu subito scomu-
nicato dal pontefice.
I francescani spirituali si misero dalla parte di Budovico e"
con loro" l%intellettuale /arsilio da Padova e il teologo <cI,am" c,e
si proposero come suoi teorici. Il papa rispose scomunicando tutti# i
francescani con la bolla Cum inter nonnullos :1323;" mediante cui
proclamava =divino= il diritto di propriet$" e /arsilio" c,iedendo c,e
venisse messo al bando il testo De%ensor pacis :<cI,am da tempo
era uno scomunicato# dovette fuggire persino da Avignone;. Inoltre
canonizz' immediatamente Eommaso d%A&uino.
1
11
.on a caso Cante mette &uesto papa nel girone dei simoniaci" accanto a
2onifacio ?III e Clemente ?.
1
Ca notare c,e contro la pretesa di =povert$ assoluta=" rivendicata dagli
spirituali" il papato si era gi$ pronunciato" condannando come eretico c,iun-
&ue non si limitasse ad insegnare c,e la povert$ altro non era c,e il mero
distacco morale dai beni materiali.
1G4
Budovico scese il Italia nel 1324" salutato dai g,ibellini" al
fine di rivendicare i suoi diritti. B%anno dopo venne incoronato impe-
ratore in s. Pietro da -ciarra Colonna col titolo di =senatore e capita-
no del popolo=. 5ra un atto rivoluzionario" perc,( fatto senza il con-
senso della c,iesa" cio! semplicemente in nome del popolo romano.
Il papa us' di nuovo l%arma della scomunica" c,e per'" es-
sendo lanciata dalla sede di Avignone" risult' poco efficace. Euttavia
iniziarono le persecuzioni contro gli spirituali# +uglielmo da <ccam
e /ic,ele da Cesena furono costretti a rifugiarsi presso l%imperatore"
il &uale" ad un certo punto" prese la decisione d%intentare un processo
per eresia a carico del pontefice. 8uesti venne deposto e in sua vece
l%imperatore fece eleggere un antipapa" .icol' ?" c,e conferm' la
sua incoronazione. .icol'" tuttavia" non avendo altri appoggi popo-
lari c,e &uello dei /inori e degli altri scomunicati" non se la sentA di
proseguire e si dimise.
Roma stessa" stanca di dover pagare pesanti tributi a Budovi-
co" preferA tornare sotto gli Angioini. -icc,( Budovico decise di tor-
nare in +ermania nel 1330" dove fu deposto nel 131@ da Carlo I? di
Bussemburgo. Be conseguenze pi> gravi di &uesta vicenda furono
pagate dai frati spirituali.
Michele 9erti da Calci
B%anonimo del %300" c,e scrisse la /toria di %ra4 8ichele mi-
norita :ed. Ba 3iaccola;" era sicuramente un confratello di /ic,ele"
c,e" ritrattando di fronte alle torture" ebbe salva la vita. Il testo narra
la vicenda della prigionia" del processo" delle torture e dell%esecuzio-
ne capitale del frate francescano" avvenuta nel 13G0 a 3irenze.
3rate /ic,ele sosteneva una cosa condivisa dalla corrente
degli =spirituali= dell%<rdine dei minori# il fatto c,e n( Cristo n( gli
apostoli erano mai stati proprietari di alcunc,( e c,e tali &uindi do-
vevano essere anc,e il papa e tutto il clero.
In pratica il frate opponeva all%ipocrisia di un clero cristiano
nella dottrina e pagano nei costumi" il radicalismo della =povert$ as-
soluta=" attribuendo a tale condizione il privilegio di una migliore
autenticit$ della fede.
3rate /ic,ele era evidentemente un estremista" poic,(" al
fine di dimostrare ancora realistica l%esigenza di vivere un%esperienza
1GG
fondamentalmente cristiana" negava a &uesta esperienza &ualun&ue
rapporto col mondo.
Ba povert$ non veniva da lui concepita tanto come una for-
ma di essenzialit$ e di lotta contro gli sprec,i" gli abusi" il superfluo"
n( tanto come l%occasione per la ricerca di una vera giustizia sociale"
in cui il benessere fosse condiviso dalle masse" e neppure tanto come
un modo per ricercare con le cose" l%ambiente" gli esseri umani un
rapporto pi> normale e naturale" &uanto piuttosto come una modalit$
univoca per affermare un%identit$ altrimenti impossibile. Parafrasan-
do Cartesio si potrebbe dire c,e il suo motto poteva riassumersi in
&uesta formula# =-ono assolutamente povero" &uindi sono cristiano=.
-otto &uesto aspetto ! indubbio c,e l%ideologia cristiana c,%e-
gli sosteneva" pi> individualista c,e collettivista" pi> etica c,e politi-
ca" aveva molte pi> affinit$ col vangelo del 2attista c,e non con
&uello del Cristo. Ba comunit$ cristiana primitiva :post-pas&uale;
non aveva mai predicato la =povert$ assoluta=" semmai la =comunio-
ne dei beni=.
Il Calci infatti si opponeva non solo all%uso politico-religioso
dei beni strumentali" mondani" c,e considerava sempre antitetico al-
l%immagine di una c,iesa spirituale" ma anc,e a &ualun&ue uso mon-
dano delle cose" in &uanto la politica :cio! la gestione del bene co-
mune; veniva rifiutata in s9" a prescindere dall%istituzione c,e la ge-
stiva.
Il suo non era soltanto un invito alla povert$ assoluta come
modello di vita" ma anc,e un invito a disinteressarsi dell%ingiustizia
creata dal potere temporale. Ba c,iesa doveva rinunciare non solo
alla propriet$ di &ualun&ue bene o sostanza" ma anc,e a contestare la
gestione politica di detti beni da parte delle forze secolari.
Probabilmente se il Calci si fosse limitato a predicare la po-
vert$ assoluta" non sarebbe incappato nelle maglie della giustizia. Il
fatto ! c,e accusava il papato d%essere eretico.
B%ideale di =povert$ assoluta= da sempre viene considerato
dalla c,iesa come di tipo eremitico" da viversi in luog,i isolati" dove
le esigenze sono al minimo" dove il soggetto pu' sceglierlo o come
ideale di vita personale" se permanente" o come forma di ascesi" in
via transitoria.
Il buon senso ,a sempre escluso c,e &uesto ideale potesse
essere predicato alle masse come modello di vita sociale. I movi-
1G0
menti ereticali l%avevano fatto proprio allo scopo di organizzare una
forma di contestazione dei poteri istituzionali" e non a caso tra i loro
membri i ceti prevalenti erano &uelli borg,esi e piccolo-nobiliari"
non &uelli di origine contadina" gi$ sufficientemente avvezzi ai disa-
gi di ordine socioeconomico.
Accusare il papato d%essere =eretico= per aver emanato bolle
contro l%ideologia della =povert$ assoluta=" intesa come modello uni-
versale di vita" e pretendere d%essere ascoltati facendo leva sul fatto
c,e con la sua palese corruzione il papato non suscitava alcuna sim-
patia" non poteva certo essere una tattica vincente.
N vero c,e il Calci riteneva possibile l%uso del bene in luogo
della propriet del bene" ma l%uso senza la propriet$ implica sempre
una gestione minimale delle cose" c,e non permette di realizzare al-
cunc,( di significativo o di stabile. Implica soprattutto una dipen-
denza della gestione da una volont$ eteronoma" non controllabile. N
significativo in tal senso c,e in nessuna parte del testo si accenni al-
l%uso collettivo della propriet$.
Pu' un uomo proporre un ideale impossibile solo perc,( c,i
governa ! cosA corrotto da non rendere possibile la realizzazione di
alcun idealeF
Alla fin fine il Calci arrivava ad opporsi non solo al papato
ma anc,e ai ceti cristiano-borg,esi" senza vedere n( nei contadini n(
nel proletariato urbano alcun valido referente per l%alternativa al si-
stema c,e s%andava socialmente sviluppando nelle citt$ comunali e
teorizzando nelle universit$.
Ba sua esecuzione era in un certo senso scontata. B%integrali-
smo cattolico medievale" tradizionalmente intollerante nei confronti
della libert$ di opinione :specie se &uesta si concretizzava in movi -
menti contestativi" come appunto &uello degli spirituali;" accettava
delle derog,e solo nei confronti di &uella prassi borg,ese c,e per af-
fermarsi non necessitava di mettere in discussione n( il potere del
papato n( la sua ideologia.
Lidea di martirio" Note di metodo storiogra(ico
Ba vicenda trecentesca di /ic,ele 2erti da Calci" frate mino-
re" ! in un certo senso emblematica delle grandi difficolt$ c,e deve
superare lo storico allorc,( di accinge ad esaminare le esemplifica-
100
zioni pratic,e di &uelle concezioni di vita secondo cui =la verit$ pu'
essere testimoniata fino al martirio=.
In effetti" una delle grandi tentazioni dell%individualismo re-
ligioso :e cristiano in particolare; ! sempre stata &uella di voler far
coincidere =verit$= e =martirio=" ovvero &uella di voler far dipendere
la credibilit$ della prima dalla realt$ del secondo.
KierIegaard ! forse l%esempio pi> elo&uente e anc,e il teori-
co pi> significativo dell%e&uazione =verit$Vmartirio=" o meglio =mar-
tirioVverit$=" poic,( KierIegaard attribuiva un netto primato alla
prassi. Ponendo il martirio davanti alla verit$" ! evidente c,e il punto
di vista con cui guardare le cose cambia. Per il danese il =testimone
della verit$= era tale proprio in &uanto perseguitato e il martirio era
la riprova della verit$ della sua fede. ?iceversa" se si pone la verit$
davanti al martirio si vuole in sostanza sostenere c,e l%una pu' facil-
mente portare all%altro" se il contesto sociale in cui cerca d%affermarsi
non la riconosce. Col c,e si d$ per scontato c,e la verit$ professata
sia l%unica possibile.
.el primo caso si ,a materialmente bisogno del martirio per
dimostrare la verit$ delle proprie idee9 nel secondo si afferma invece
c,e la mancata affermazione delle proprie idee porta facilmente o
inevitabilmente al martirio.
N molto difficile per uno storico valutare fino a c,e punto sia
=sensato= morire per un%idea. N anzi &uasi impossibile giudicare il
valore di certe scelte" c,e in definitiva vengono compiute a livello di
coscienza individuale.
.el caso di Calci infatti non si ,a a c,e fare con la testimo-
nianza di un popolo o di una parte di esso a favore di &uesta o &uella
verit$" ma con la testimonianza di un individuo singolo" come p.es.
nei casi di Eommaso /oro e di -erveto.
Bo storico pu' facilmente scrivere parole di fuoco contro i
persecutori" appellandosi alla libert$ di coscienza o di parola" o ad
altri diritti c,e" se vogliamo" fanno parte pi> della mentalit$ moderna
c,e antica9 pu' fare analisi politic,e e ideologic,e sfruttando il sen-
no del poi" con cui facilmente poter smasc,erare i torti degli uomini
di potere" e pu' fare altre cose indegne della sua professione. /a una
cosa" nonostante tutta la sua buona volont$" gli riuscir$ sempre diffi-
cile# valutare le intenzioni soggettive.
101
Astrattamente parlando" infatti" c,i potrebbe dire con assolu-
ta sicurezza c,e la ritrattazione di +alilei fu eticamente meno valida
della non-ritrattazione di +iordano 2runoF Come si pu' impostare
un discorso =astratto= &uando la coscienza individuale ! cosA terribil-
mente concretaF
Paolo di Earso" c,e certamente non fu uno - come p.es. il
protomartire -tefano - disposto a e&uiparare martirio e verit$" in
&uanto non perdeva mai occasione di appellarsi ai tribunali di Cesa-
re" sfruttando la sua cittadinanza romana" disse a c,iare lettere c,e se
era bene la presenza dei perseguitati" non era per' bene la presenza
dei persecutori" lasciando cosA intendere c,e c,iun&ue volesse testi-
moniare la verit$ doveva sempre sincerarsi di verificare il valore dei
mezzi usati" ovvero l%opportunit$ delle modalit$ adottate.
5gli cio! era consapevole c,e la verit$ di per s( non fa giu-
sti" in &uanto esiste un compito pedagogico da rispettare" &uello ap-
punto della persuasione ragionata" paziente" finalizzata a coinvolgere
in un progetto comune il maggior numero possibile di persone.
<ltre a ci' lo storico dovrebbe considerare c,e &ualun&ue
=personalizzazione= del rapporto =persecutore-martire= non ,a senso
sul piano storiografico" in &uanto dietro i comportamenti soggettivi
bisogna saper scorgere le cause oggettive c,e li ,anno relativamente
condizionati# cultura" posizione politica" conflitti sociali e di classe
ecc." c,e sono spesso indipendenti dalla singola volont$ umana. .on
si ! nel giusto solo perc,( =martiri= e non si ! nel torto solo perc,(
=persecutori=" anc,e se" in &uesto secondo caso" ! sicuramente pi>
facile esserlo :ma bisognerebbe comun&ue intendersi sul significato
della parola =persecutore=# al limite anc,e un giudice o una giuria
c,e commina l%ergastolo o la pena di morte lo !" eppure c,i giudica !
sempre convinto di stare applicando la legge;.
102
:ra Dolcino e i dolciniani
Premessa
Con la nascita dei Comuni si sviluppa in Italia un movimen-
to ereticale c,e ambisce a contestare il compromesso di economia
mercantile e di potere ecclesiastico" rivendicando le priorit$ comuni -
tarie e pauperistic,e del cristianesimo primitivo" facendo anzi della
povert$ il discrimen della retta fede" al punto c,e si veniva a negare
la forma =istituzionale= dell%esperienza cristiana.
Il fallimento delle istanze democraticistic,e nell%ambito del
cattolicesimo-romano :&uelle istanze c,e la base sociale" urbana e
rurale" cerc,er$ di portare avanti per almeno cin&ue secoli;" determi-
ner$ la nascita della riforma luterana" cio! la rottura definitiva dell%u-
nit$ nella cristianit$ occidentale.
Ba repressione organizzata dal papato" con l%aiuto del braccio
secolare" sar$ sempre durissima" dall%inizio alla fine" cio! dai catari
messi sul rogo gi$ nel 102G" sino alle sanguinosissime e interminabi-
li guerre contro i protestanti.
I
I gioac,imiti erano convinti c,e dopo la morte dell%imperato-
re 3ederico II di -vevia :120; sarebbe iniziata l%era dello spirito
santo" cio! della c,iesa carismatica" non istituzionale" libera dai
compromessi col potere. Be processioni dei flagellanti per tutta Italia
dovevano servire per preparare gli animi all%evento apocalittico.
/a dieci anni dopo &uella morte non era successo ancora
nulla. 5 fu proprio dalla crisi dei seguaci di +ioacc,ino da 3iore c,e"
grazie a +,erardo -egarelli da Parma" nac&uero gli apostolici" c,e
volevano seguire le orme di 3rancesco d%Assisi in maniera coerente
al suo messaggio" cio! evitando soluzioni conventuali" in cui facil-
mente all%assenza di propriet$ individuale si suppliva" grazie ai lasci-
ti testamentari e alle donazioni" con ingenti propriet$ collettive del-
l%ordine. Per non parlare del fatto c,e i due principali ordini medie-
vali" approvati dalla c,iesa" il francescano e il domenicano" svolge-
103
vano un%opera di controllo sociale e ideologico" a ci' preposti dagli
stessi poteri dominanti.
C%altra parte erano gi$ cosA tanti &uelli c,e volevano entrare
nei due ordini regolari :al punto c,e sin dal 121 il Concilio
Baterano aveva proibito la formazione di nuovi ordini;" c,e per dirsi
davvero =francescano= :dirsi =davvero= domenicano era ormai
diventato ridicolo" viste le loro funzioni in&uisitoriali; non restava
c,e accettare la soluzione eremitica e della povert$ assoluta" &uella
appunto del fondatore d%Assisi" per la &uale lui stesso aveva risc,iato
la scomunica.
-egarelli infatti vendette tutto e diede il ricavato ai poveri"
limitandosi a c,iedere elemosine alimentari" a pregare" cantare" pre-
dicare e soprattutto assistere i malati.
8uando fu riconfermato" nel 1241" al Concilio di Bione" il
divieto di istituire nuovi ordini religiosi" il papato" vedendo gli apo-
stolici indifferenti al decreto" cominci' a pretendere dai vescovi di
farli entrare in un ordine riconosciuto" oppure di punirli severamen-
te.
Euttavia" nonostante le minacce di papa <norio I? e di .i-
cola I?" i =minimi= :cosA si facevano c,iamare gli apostolici; riscuo-
tevano molto successo tra la gente semplice" la &uale ovviamente
proteggeva i religiosi di estrazione sociale simile alla propria.
Be persecuzioni cominciarono a farsi pesanti sotto il pontifi-
cato di 2onifacio ?III :1201-1303;" e l%in&uisizione a carico degli
apostolici venne affidata proprio ai domenicani.
-i inizi' nelle due citt$ di 2ologna e di /odena" finc,( nel
1300" dopo 10 anni di attivit$ religiosa del tutto pacifica" +,erardino
-egarelli fu messo al rogo.
Il suo successore fu Colcino" c,%era vissuto tra il .ovarese e
?ercelli" e c,e poi" in seguito a un furto" dovette riparare in Bombar -
dia" finc,(" preso dalla conversione" approd' a Erento" cominciando
a predicare# &ui incontr' /arg,erita" la compagna c,e gli rester$ fe-
dele sino all%ultimo giorno.
Ba sua ideologia religiosa era molto semplice e radicale#
1. la congregazione non era legata da vincoli di obbedienza
esteriore ma solo interiore9
2. Colcino si definiva =un capo eletto di Cio=" direttamente"
senza autorizzazioni di tipo =ecclesiastico=9
101
3. gli avversari da combattere erano i c,ierici secolari" gli ordi-
ni religiosi istituzionalizzati" i possidenti di beni immobili e
le autorit$ c,e li rappresentavano9
1. lo scontro doveva essere soprattutto di tipo militare" in &uan-
to non vi erano margini per alcuna intesa.
In generale l%interpretazione c,e Colcino dava della storia
della c,iesa si riduceva a poc,i fondamentali concetti# la povert$ era
stata vissuta dalla c,iesa sino ai tempi di Costantino e di papa -ilve-
stro" poi era subentrata la corruzione" cui si cerc' di porre rimedio
con la regola benedettina" ma anc,e &uesta" ad un certo punto" port'
al lassismo della fede" c,e ! d%altra parte inevitabile &uando" in virt>
delle propriet$" subentrano gli agi e le comodit$.
Ba medicina offerta da 3rancesco d%Assisi e da Comenico di
+uzman" c,e si privarono di ogni bene" fu - secondo Colcino - pi>
efficace di &uella di 2enedetto da .orcia. -olo c,e gli ordini da loro
creati" 3rati /inori e Predicatori" tradirono molto velocemente la
causa. 5 col loro tradimento era finita praticamente l%ultima epoca
negativa della c,iesa.
Ba prima =!ra positiva= :&uella dello -pirito santo" secondo
la terminologia di +ioacc,ino; era nata appunto con +,erardino -e-
garelli e stava proseguendo coi dolciniani. 8uesta nuova epoca
avrebbe potuto trionfare solo dopo c,e tutta la c,iesa" secolare e re-
golare" fosse stata abbattuta. Il nemico principale da combattere era
dun&ue l%avidit. Mmilt$" castit$" pazienza ecc. andavano tutte subor-
dinate" come importanza" alla povert$ assoluta.
Colcino era convinto c,e con la defenestrazione di papa Ce-
lestino ?" cui era subentrato il guerrafondaio 2onifacio ?III" lo
scontro con la c,iesa non poteva c,e essere durissimo" senza esclu-
sione di colpi. In &uesta lotta armata egli sperava di avere dalla sua
l%imperatore 3ederico d%Aragona" fratello di re +iacomo II d%Arago-
na. 3ederico era stato incoronato dai siciliani re della loro isola nel
120@" contro gli Aragonesi" gli Angioini e il papato. 8uest%ultimo
per'" con 2onifacio ?III :c,e voleva prendersi la -icilia;" imbastA
contro di lui una crociata" con l%aiuto degli Angioini di Carlo II" re di
.apoli.
3ederico era nipote di /anfredi" erede degli -vevi Zo,en-
staufen" il cui ultimo rappresentante masc,ile" Corradino" era stato
fatto decapitare da Carlo d%Angi'. 3ederico per' fu sconfitto nel
10
1300" e con lui morirono le speranze di Colcino di avere i principi
tedesc,i g,ibellini dalla sua parte. Infatti" anc,e &uando 3ederico si
riprese dalla sconfitta e impose agli avversari la pace di Caltabellotta
:1302;" conservando per s( la -icilia" egli non volle pi> intraprende-
re iniziative militari contro la c,iesa.
8uanto ai successori di 2onifacio ?III" il destino avrebbe ri-
servato amare sorprese ai dolciniani" smentendo tutte le profezie del
loro capo# 2enedetto HI" eletto all%unanimit$ da 14 cardinali" i &uali
ebbero" per &uesto" un premio di 1@.000 fiorini d%oro" era stato gene-
rale dell%ordine domenicano9 Clemente ?" c,e sposter$ la sede ponti-
ficia da Roma ad Avignone" scriver$ proprio da &ui le bolle di sco-
munica contro i dolciniani" lanciando la crociata definitiva nel 130@.
II
B%esperienza di fra Colcino e del movimento degli apostoli-
ci-dolciniani pu' essere considerata una delle pi> radicali e la sua
conclusione una delle pi> tragic,e di tutta la storia del /edioevo ita-
liano ed europeo.
Ba sua origine va fatta risalire all%ordine francescano c,e"
alla morte del suo fondatore :122@; si divise in due correnti contrap-
poste# i conventuali" c,e" mitigando di molto la severit$ della regola
originaria" accettavano donazioni d%ogni sorta e la vita in convento9 e
gli spirituali" c,e invece tendevano a rifarsi alle profezie di +ioac-
c,ino da 3iore" morto nel 1202" vivendo in povert$ e senza fissa di-
mora.
+li apostolici" fondati nel 12@0 da +,erardino -egarelli" nel
Parmense" si sentivano eredi dei gioac,imiti" e nelle accese diatribe
tra i guelfi clericali e i laici g,ibellini" tendevano a parteggiare per
&uest%ultimi.
Ba prima scomunica li colpA nel 12G@" da parte di papa <no-
rio I?" e i primi apostolici furono messi sul rogo nel 1201" subito
dopo l%abdicazione di papa Celestino ? :l%unico papa riconosciuto
dai dolciniani;" poi imprigionato da 2onifacio ?III" suo successore.
8uando +,erardino fu messo al rogo nel 1300" un suo gio-
vane discepolo" Colcino" ebbe la forza di diventare capo carismatico
del movimento" proseguendone in maniera decisa l%orientamento
eversivo.
10@
Ca Parma egli pass' nel 2olognese e" per sfuggire ai proces-
si e ai rog,i" finA nel Erentino" dove" unendosi ad altri gruppi locali
di contestazione" predicava contro la corruzione del clero" per un cri -
stianesimo fuori dalle istituzioni e senza obbedienze gerarc,ic,e.
Il vescovo di Erento avvi' la repressione" costringendo i dol-
ciniani a fuggire verso la Bombardia e il Piemonte" diventando una
sorta di =comune nomade=" con tanto di donne e bambini al seguito.
Il movimento si diffuse sulle montagne intorno a 2rescia"
2ergamo" Como" /ilano e soprattutto della ?alsesia. 5ra una com-
pagine di estrazione rurale-artigianale" c,e aveva trovato molti se-
guaci negli ambienti delle comunit$ montane" profondamente avver-
se agli strapoteri feudali degli aristocratici laici ed ecclesiastici. In
tutta la ?alsesia medievale si combatteva contro il pagamento delle
imposte ini&ue e delle decime" cercando di riscattare le terre in enfi-
teusi o in usufrutto. 5ra inoltre una resistenza delle comunit$ monta-
ne contro i modelli culturali sempre pi> borg,esi c,e s%andavano im-
ponendo nella pianura.
I dolciniani" tra militanti e simpatizzanti" si aggiravano sulle
3.000 unit$. -i spostavano continuamente tra Piemonte e Bombardia
:1301-130@;" respingendo efficacemente i =crociati= cattolici. Per so-
stenersi scendevano nelle valli derubando &uanto potevano nelle
c,iese e nelle case dei pi> facoltosi.
Il vescovo di ?ercelli ottenne da papa Clemente ? il bando
di una crociata c,e si voleva risolutiva" con l%appoggio armato dei si-
gnori feudali di parte guelfa.
B%estrema resistenza dei dolciniani" dopo due anni di guerri-
glia" ! travolta nel 2iellese" sul monte Jebello :detto poi Rubello" da
=ribelli=; nel 1304# i ribelli vengono massacrati. Colcino e altri suoi
luogotenenti" tra cui la moglie /arg,erita" furono orribilmente tortu-
rati e arsi vivi.
Condanne sinodali" processi in&uisitoriali e repressioni d%o-
gni sorta contro gli apostolici" i dolciniani :l%ultima condanna sinoda-
le contro &uest%ultimi risale al 1341;" i francescani spirituali :fraticel-
li e radicali;" i giovannali" i tuc,ini... proseguono in Italia almeno
sino al rogo di /ic,ele 2erti da Calci a 3irenze nel 13G0. Il tuc,i-
naggio in Piemonte sar$ domato solo verso la met$ del H?I secolo.
104
-uccessivamente la repressione si volger$ verso eresie di
tipo protestantico :in primis i valdesi" c,e raccoglieranno i superstiti
dolciniani;" sino agli inizi del %400.
Ancora nella seconda met$ del HIH secolo Colcino viene
considerato come una sorta di =apostolo del +es> socialista=.
.el 1004 viene inaugurato sul monte /assaro un obelisco
con la scritta =A fra Colcino rivendicato. Il popolo 1304-1004=. I fa-
scisti" nel 1024" lo abbatteranno. Euttavia nel 1041 l%obelisco" alla
presenza di Cario 3o" verr$ ripristinato" con fattezze simili a &uello
c,e a /onts(gur" nei Pirenei occitani" ricorda il martirio dei catari
saliti sul rogo il 1211.
Per il 400U anniversario il Comune di ?arallo -esia gli ,a
dedicato una lapide e un%altra all%ultima strega trucidata in Italia" la
cosiddetta =-tria +atina=" vedova poverissima c,e nel 1G2G" a Cerva-
rolo di ?arallo" fu accusata di aver lanciato un maleficio a due uomi -
ni mentre tagliavano un noce" un tempo di sua propriet$. 3u massa-
crata di botte.
10G
Le teorie di =ohn >?cli((e
Yo,n [*cliffe :ca 1321-G1;" filosofo francescano" docente
presso l%Mniversit$ di <Sford" nato nello QorIs,ire da un casato di
antica discendenza" fu direttore del Canterbur* College fino al 13@@"
&uando -imon Bang,am" arcivescovo di Canterbur*" preferA affidare
la direzione del Collegio a un monaco. [*cliffe fece ricorso al papa
Mrbano ?" ma per non subire procedimenti ecclesiastici" entr' nel
1342 al servizio di +iovanni di +and" figlio di 5doardo III. +razie a
&uesta protezione egli pot( scrivere molte delle sue opere eversive
:De veritate scripturae e De ecclesia le pi> famose" risalenti al
134G;. /a entr' in rottura con la corte per le sue idee sullOeucaristia"
per le continue condanne ecclesiastic,e subite e per il suo atteggia-
mento ambiguo nella rivolta dei contadini del 13G1.
In particolare dopo lo -cisma d%<ccidente del 134G" scriven-
do contro il clero e il papato" cerc' di dimostrare" mediante tre argo-
mentazioni" c,e non c%era la necessit$ di un papa nella c,iesa" c,e
non esisteva alcuna tradizione antica sul primato romano e tanto
meno aveva senso un potere dei cardinali per eleggere il papa#
prova teologica. <gni potere spirituale nella c,iesa deriva
direttamente da Cio senza alcuna mediazione :il papa non
pu' concederlo e nemmeno revocarlo;. -olo Cio pu' auto-
rizzare l%esercizio del potere spirituale" pu' concedere la gra-
zia" lo -pirito e il perdono# l%autorit$ del papa in ordine alla
salvezza ! inutile e non gli si deve obbedire &uando riceve il
potere dagli uomini. Inoltre la pretesa dei cardinali di eleg-
gere per conto loro il papa ! vana" in &uanto solo Cio elegge
il predestinato9
prova esegetica. .el testo di /atteo 1@"1G" la pietra non ! ri-
ferita a Pietro ma a Cristo" e se esiste un primato personale"
concesso solo a Pietro" esso non ! trasmissibile9
prova storica. .ell%ottica della Pentarc,ia" il patriarca di
Roma ,a solo una giurisdizione limitata" non universale. Ba
colpa ! di Costantino c,e nella sua donazione ,a voluto c,e
il vescovo di Roma si c,iamasse =papa=. 8uindi ! assurdo
c,e il papa rivendic,i un primato solo perc,( Pietro ! morto
100
a Roma. Al limite il papa" se santo e caritatevole" pu' eserci-
tare una funzione direttiva" finalizzata a uno scopo circo-
scritto.
Recependo l%ostilit$ dei cittadini inglesi contro lo strapotere
della c,iesa cattolica feudale del proprio paese" [*cliffe ebbe il co-
raggio di criticare la pretesa del papato di riscuotere le imposte in In-
g,ilterra" difendeva il diritto del re inglese di secolarizzare le terre
ecclesiastic,e" dic,iarava c,e lo -tato non poteva dipendere dalla
c,iesa :tanto meno da &uella avignonese" per lui profondamente cor-
rotta; e c,e anzi era la c,iesa a dover dipendere dallo -tato nelle
&uestioni di carattere civile. Mna riforma generale del clero avrebbe
dovuto riportare la c,iesa ai tempi delle antic,e c,iese apostolic,e o
almeno di &uelle pre-costantiniane. Per &uesta ragione il papa +re-
gorio HI lo accusava degli stessi errori di /arsilio da Padova.
[*cliffe c,iedeva addirittura l%eliminazione dell%episcopato"
in &uanto il capo della c,iesa non poteva essere il papa" ma solo
+es> Cristo. Respingeva la dottrina delle indulgenze" la remissione
dei peccati da parte dei sacerdoti" ovvero il loro potere di =salvare le
anime=" la confessione auricolare" il dogma della transustanziazione"
nonc,( il culto dei santi" proclamava la 2ibbia come unica fonte del-
la rivelazione :e tradusse in inglese i vangeli;. 5gli ammetteva la
presenza reale di Cristo nel pane e nel vino consacrati" ma &uesta
presenza per lui era solo spirituale" nel senso c,e =coesisteva= con la
sostanza del pane e del vino :&uesta tesi fu riutilizzata da Calvino;.
Per &uanto riguarda lOinterpretazione delle -critture" [*clif-
fe diceva c,e la 2ibbia non era solo il fondamento della fede" ma era
anc,e l%unica vera e assoluta verit$" poic,( era =parola di Cio=" vera
in se stessa" c,e conteneva tutta la verit$ c,e si pu' conoscere. 8uin-
di per lui la 2ibbia doveva esser presa cosA com%era. 8uesto princi-
pio non e&uivaleva a &uello c,e sar$ la /ola /criptura di Butero" per-
c,( [*cliffe accettava l%interpretazione dei Padri :soprattutto Ago-
stino; e dei Cottori di &uel tempo :Anselmo" Mgo di -an ?ittore;.
Per' per lui la -crittura e la Eradizione andavano assunti individual-
mente" non attraverso la c,iesa e il suo magistero.
Ba vera c,iesa" per [*cliffe" si basava sulla divisione ago-
stiniana tra Citt$ celeste e Citt$ terrena" c,e lui per' trasform' in una
divisione reale e non simbolica come in Agostino9 nel senso c,e
&uando parla di =salvati= e =dannati= intende dire#
200
i =salvati= rappresentano il gruppo di persone elette da Cio
in eterno" cio! sono come dei predestinati c,e possono anc,e
peccare" ma ,anno la grazia della predestinazione c,e li sal-
ver$9 &uesti possono trovarsi nella c,iesa trionfante in cielo"
nella c,iesa dormiente in purgatorio o nella c,iesa militante
in terra# il loro capo ! Cristo" c,e non lo ! di tutti gli uomini9
all%opposto ci sono i =dannati=" cio! tutti &uelli destinati alla
dannazione" anc,e se possono vivere periodi di grazia# il
loro capo ! l%Anticristo e sono suddivisi in infedeli" eretici e
non eletti.
Ca &ueste considerazione derivavano delle conseguenze#
la vera c,iesa ! &uella degli eletti" ma ! una c,iesa invisibile"
in &uanto i predestinati solo Cio li pu' conoscere9
i mezzi visibili di santificazione" ossia i sacramenti :la con-
fessione su tutti; vengono svalutati9 [*cliffe non nega mai
la loro necessit$" ma ne diminuisce l%azione santificante" in
&uanto ! Cio c,e rimette direttamente i peccati all%eletto9
povert$ e umilt$ erano per [*cliffe i segni visibili necessari
per l%autenticit$ cristiana9 ricc,ezza e fasto invece sono segni
dell%Anticristo :per &uesto rifiuta la c,iesa esistente nel suo
tempo;9 la povert$ ! la suprema virt> cristiana :come per i
francescani spirituali;" fondamento della carit$.
Be sue idee ebbero grandissima influenza su tutti i riforma-
tori di estrazione borg,ese della c,iesa inglese :in 2oemia furono ri-
prese da Yan Zus;. I feudatari e la stessa corona lo appoggiarono"
perc,( i papi di Avignone avevano sostenuto la 3rancia durante la
guerra dei Cento Anni :1334-113;.
.el 1344 fond' l%ordine dei Poveri Predicatori :successiva-
mente soprannominati Bollardi;" ma" dopo la rivolta contadina del
13G1" l%Mniversit$ di <Sford contest' le sue tesi sulla povert$ evan-
gelica e sul carattere puramente simbolico dell%eucarestia. -ubA dal
tribunale ecclesiastico due processi" ma non fu condannato perc,(
protetto dalla corona.
Il Concilio di Costanza nel 1111 lo condanner$ invece per
eresia" insieme a Yan Zus e +irolamo di Praga. Pur essendo gi$
morto nel 13G1 a Butter6ort," il corpo di [*cliffe fu riesumato e
arso sul rogo nel 112G dal vescovo della sua parrocc,ia.
201
I Lollardi e la ri1olta del ,$6,
Contro le ricc,ezze smisurate e gli abusi della c,iesa inglese
intervennero" nella seconda met$ del HI? sec." i cosiddetti Bollardi"
predicatori itineranti popolari" seguaci di [*cliffe" ma pi> radicali"
in &uanto alle accuse antiecclesiastic,e univano anc,e &uelle antino-
biliari e antimonarc,ic,e. Yo,n 2all infatti incitava i contadini :i co-
siddetti =villani=; a insorgere" ad abbandonare i feudi" il servaggio e
a organizzare reparti armati contro i feudatari" i ricc,i mercanti" i
funzionari del re" e c,iedeva ai salariati e ai garzoni delle corpora-
zioni urbane di appoggiarli.
Il nome =lollardo= proveniva da un movimento evangelico
nato dopo il 1300 in <landa :lollaerd significava =salmodiante=;"
come diramazione dei 2egardi.
I Bollardi parteciparono alla rivolta contadina del 13G1" ca-
peggiata dal conciatetti [at E*ler" nell%5sseS e nel Kent :contee
confinanti con Bondra;" scoppiata in occasione delle nuove tasse
straordinarie c,e re Riccardo II :1344-00; aveva imposto per ripren-
dere la guerra contro la 3rancia.
I contadini devastarono le tenute nobiliari e i monasteri" pre-
levavano bestiame e beni mobili" incendiavano i documenti riguar-
danti le obbligazioni dei lavoratori" e molti feudatari furono costretti
ad abolire la servit> della gleba" le corv9es" a diminuire i tributi.
A Bondra" con l%appoggio della popolazione povera della cit-
t$" incendiarono le case dei consiglieri reali e dei ricc,i mercanti
stranieri" uccidendo i giudici colpevoli di corruzione e aprendo le
prigioni.
Presentarono le loro ric,ieste :Programma di 8ile-3nd" sob-
borgo vicino a Bondra; al re Riccardo II" con cui c,iedevano l%aboli -
zione del servaggio" delle corv9es" la sostituzione di &ualun&ue ren-
dita in natura con piccoli pagamenti in denaro" l%introduzione del li-
bero commercio in tutta l%Ing,ilterra e l%amnistia per gli insorti.
Il re accett' e i contadini pi> agiati tornarono ai loro paesi.
8uelli meno abbienti invece" capeggiati da E*ler e 2all" c,iedevano
col Programma di /mith%ield :altro sobborgo presso le mura della
citt$; cose pi> radicali# confisca delle terre dei vescovi" dei monaste-
ri e dei sacerdoti" ripartizione delle terre tra i contadini" soppressione
202
di tutti i privilegi feudali" uguaglianza dei ceti" restituzione delle ter-
re comuni rapinate dai feudatari.
Euttavia" durante le trattative E*ler fu ucciso a tradimento
dal sindaco di Bondra. Eemendo la rivolta" ai contadini vennero fatte
ogni sorta di promesse ed essi se ne andarono. /a il re ordin' ai ca-
valieri di tutte le contee d%inseguirli e di catturarli" vivi o morti# &uel-
li c,e si arresero furono impiccati. Anc,e 2all morA e il Programma
di /mith%ield fu revocato :la rivolta diede comun&ue il colpo di gra-
zia al servaggio in natura;. I Bollardi saranno condannati dal vesco-
vo 2ucIing,am nel 1301" dopodic,( furono sterminati sui rog,i.
Teorie religiose dei Lollardi
Be teorie dei Bollardi costituiscono il sostrato culturale di
&uella Riforma protestante c,e prender$ il nome di =anglicana=. 5s-
sendo antiecclesiastici per definizione" essi predicavano c,e la sal-
vezza non si ottiene dalle opere di fede pubblica" ma unicamente dal-
l%osservanza delle leggi di Cio e della preg,iera privata. Ciffondeva-
no l%uso della 2ibbia presso le popolazioni incolte.
5rano contrari alla primazia pontificia sull%intera c,iesa e
contrari alla potestas giurisdizionale della c,iesa di Roma su ogni al-
tra sede episcopale" nonc,( a &ualun&ue venerazione di santi e teolo-
gi :specie &uelli posteriori al /ille; c,e non avessero messo in di-
scussione i due suddetti primati.
+iudicavano =simoniaca= la c,iesa romana ed erano contrari
alla vendita delle indulgenze" ma anc,e a &ualun&ue forma di devo-
zione liturgica c,e utilizzasse mezzi o strumenti religiosi come og-
getti magici" aventi cio! propriet$ intrinsec,e" &uindi erano contrari
all%efficacia oggettiva dei sacramenti e" se vogliamo" a &ualun&ue
forma di oblazione connessa all%esercizio dell%amministrazione dei
sacramenti. Respingevano il celibato del clero.
In tal senso predicavano la fine della c,iesa come societ$ or-
ganizzata in maniera istituzionale e politica# ecco perc,( erano favo-
revoli al dualismo di =cristiano= e =cittadino= :borg,ese; e alla nasci-
ta di piccole comunit$ autonome in cui fosse scongiurata la politiciz-
zazione della fede. Eali comunit$ dovevano agire l%una in modo indi-
pendente dall%altra" per ognuna delle &uali il motivo dello stare insie-
me non era solo &uello religioso" ma anc,e &uello della tutela di in-
203
teressi comuni" territoriali. .on accettavano i ruoli istituzionali ipo-
statizzati" l%inamovibilit$ delle funzioni" la gerarc,izzazione dei ruo-
li. .on escludevano l%uso della violenza contro le istituzioni" anc,e
se condannavano la guerra e la pena di morte.
201
Marsilio da Pado1a e il regime di se2ara3ione
/arsilio dei /ainardini" detto da Padova" ,a un%incerta data
di nascita# tra il 124 e il 12G0" e di morte# 1312-13. Be notizie bio-
grafic,e su di lui sono molto scarse. Ci sicuro apparteneva a una fa-
miglia di giuristi :suo padre era notaio dell%Mniversit$ di Padova;"
anc,e se aveva preferito studiare medicina Aveva respirato" nella sua
laica Padova" il clima anticlericale favorito dal grande g,ibellino
5zzelino da Romano :1101-120;" anc,e se il suo parentado era pi>
vicino al partito guelfo.
B%avversione per la ierocrazia se la port' con s( &uando deci-
se di trasferirsi a Parigi" presso l%Mniversit$ della -orbona :3acolt$
delle Arti;" per studiare filosofia e teologia" con scarsi mezzi finan-
ziari a disposizione" tanto c,e dovette c,iedere un sussidio al vesco-
vo della sua citt$. .egli anni 1212-13 fu rettore di &uesta 3acolt$"
anc,%essa influenzata da un certo anti-papismo" proveniente dalle
idee di Cuns -coto e di +uglielmo di <cI,am" c,e tendevano a se-
parare nettamente la filosofia dalla teologia. Infatti sar$ proprio &ue-
sta distinzione a portare /arsilio a separare la teologia dalla politica
e &uindi la c,iesa dallo -tato.
1@
A Parigi conobbe il suo pi> grande amico e collaboratore di
studi# +iovanni di Yandun" averroista" seguace di -igieri di 2rabante
e commentatore del De anima di Aristostele" il &uale" pur essendo
poco pi> giovane di lui" lo considerava suo =maestro=. Il sodalizio
dur' molti anni" al punto c,e risulta difficile stabilire &uanto sia del-
l%uno o dell%altro nella stesura di due delle principali opere di /arsi-
lio# 1uestioni sulla 8eta%isica di Aristotele :131-23; e De%ensor
Pacis :1321;.
Il papato cominci' a insospettirsi di lui prima ancora d%aver
letto le sue opere. 3u infatti sufficiente vederlo all%opera in una mis-
sione diplomatica del 1310 a favore di Budovico il 2avaro :preten-
dente al trono imperiale;" da parte di Cangrande della -cala e di
/atteo ?isconti" c,e l%avrebbero visto volentieri a capo della Bega
1@
+rande oppositore della separazione dei due poteri" spirituale e tempora-
le" fu 2ernardo di ClairvauS" c,e con le sue teorie influenz' moltissimo la
teologia dei papi da Innocenzo III a 2onifacio ?III.
20
g,ibellina dell%Italia settentrionale e c,e" per &uesta ragione" erano
stati scomunicati da +iovanni HHII" il &uale ovviamente osteggi' l%i-
niziativa in tutti i modi" sino a farla fallire.
B%anno dopo comun&ue /arsilio riuscA ad ac&uisire alla -or-
bona il baccalaureato in teologia.
Euttavia fu facile agli ambienti clericali risalire a lui &uando
il De%ensor Pacis cominci' a circolare come manoscritto anonimo"
sotto lo pseudonimo di =Mn figlio di Antenore= :leggendario fonda-
tore della citt$ di Padova;. Col suo amico +iovanni di Yandun pens'
bene di rifugiarsi presso l%imperatore Budovico il 2avaro a .orim-
berga" al cui seguito si misero &uand%egli volle scendere in Italia per
ratificare la sua elezione a imperatore ricevuta nel 1323 dalla Cieta
di .orimberga" dopo aver sconfitto in battaglia il rivale 3ederico
d%Austria" sostenuto dalla c,iesa.
Papa +iovanni HHII non solo aveva gi$ scomunicato /arsi-
lio e Yandun" c,iedendo a -*bert de 2ecI e +uglielmo da Cremona
di confutare assolutamente il De%ensor Pacis" ma" pressato dai fran-
cesi" aveva anc,e intimato all%imperatore di rinunciare al titolo e di
riconoscere alla c,iesa di Roma il diritto d%amministrare l%impero
fino a una nuova legittima elezione. Al rifiuto di Budovico seguA
l%immediata scomunica :1321;. Il pontefice non sopportava assoluta-
mente l%idea c,e si contestasse il suo potere temporale e non voleva
tradire la sua alleanza con gli Angioini.
Budovico per' non si fece molto impressionare" anc,e per-
c,( era circondato da intellettuali di spicco" come appunto /arsilio e
Yandun" ma anc,e <cI,am" fuggito dalla prigione di Avignone" in-
sieme ad altri confratelli francescani :2onagrazia di 2ergamo" 3ran-
cesco d%Ascoli e il generale dell%ordine" /ic,ele da Cesena;" coi &ua-
li condivideva l%idea di un%interpretazione radicale della povert$
evangelica" fortemente avversata da papa +iovanni HHII" c,e infatti
li scomunic' tutti.
-icc,( nel 132G Budovico entr' a Roma" facendosi incoro-
nare imperatore da -ciarra Colonna" capitano del popolo romano"
c,e aveva partecipato attivamente alla ribellione contro il papa 2oni-
facio ?III" rendendosi famoso soprattutto per la partecipazione all%at-
tentato di Anagni :1303;.
In &uell%occasione /arsilio fu nominato vicario spirituale
della citt$ di Roma e Yandun" gi$ segretario di Budovico" divenne ve-
20@
scovo di 3errara" ma morA nello stesso anno. Inoltre Budovico si fece
aiutare da /arsilio nella stesura di una sentenza imperiale con cui
volle deporre +iovanni HHII" accusato di eresia.
Euttavia la cosa dur' poco. Budovico aveva scelto un pro-
prio antipapa :il francescano spirituale Pietro da Corvara col nome di
.iccol' ?;" ma subito dopo era stato costretto ad affrontare la re-
sistenza degli ambienti clericali di tutta la penisola" sostenuti dagli
Angioini. .iccol' ? fu costretto a dimettersi e finA i suoi giorni ad
Avignone in penitenza.
A Pisa" mentre Budovico" insieme al suo esercito" era sulla
strada del ritorno a /onaco di 2aviera" /arsilio ebbe modo di cono-
scere <cI,am e gli altri francescani fuggiti da Avignone" coi &uali
trov' una facile intesa :p.es. nella stesura di testi anti-ierocratici e
sentenze di deposizione contro +iovanni HHII;. .el 1331 tutti i
francescani fuggiti da Avignone vennero espulsi dall%ordine.
8uando Budovico cominci' ad avviare trattative per convo-
care un concilio e c,iudere il contenzioso col papa" il gruppo france-
scano di /onaco" tra cui lo stesso /arsilio" stese una memoria poli-
tica" la 1uoniam /criptura :1330-31;" con cui ci si opponeva a &ual-
siasi accordo.
Il nuovo papa 2enedetto HII accett' la trattativa" ma pose
come condizione l%allontanamento di /arsilio e di <cI,am perc,( i
due continuavano a scrivere testi troppo forti contro il potere tempo-
rale del papato# cosa c,e il sovrano fece nel 133@" ma con molta ri-
luttanza" in &uanto l%anno dopo pens' di stringere un%alleanza col re
inglese 5doardo III.
/arsilio era prudente" ma fermo nelle sue idee# nel 1310
aveva pubblicato il trattato De translatione imperii9 nel 1312 il De-
%ensor 8inor e il De Iurisdictione Imperatoris in causis matrimonia-
libus a favore degli annullamenti laici dei matrimoni &uando il papa-
to non lo consente.
14
14
.el 1311 /arg,erita di Carinzia" Eirolo e +orizia aveva ripudiato il ma-
rito +iovanni 5nrico di Bussemburgo :fratello di Carlo I? di 2oemia" c,e
pi> tardi sarebbe diventato imperatore;" esiliandolo dal Eirolo" e l%anno
dopo s%era unita in matrimonio con Budovico di 2randeburgo" figlio del-
l%imperatore Budovico il 2avaro. Il matrimonio suscit' grande scalpore nel-
l%intera 5uropa" anc,e perc,( per motivi politici papa Clemente ?I non vol-
le dic,iarare nulle le precedenti nozze. /arg,erita e Budovico" inoltre" era-
204
-i era ormai tuttavia all%epilogo di &uegli anni incandescenti
a favore del laicismo# nel 1310 muore 2onagrazia di 2ergamo" per
dodici anni consigliere legale di Budovico" nel 1312 ! la volta di /i -
c,ele da Cesena" e l%anno dopo dello stesso /arsilio" del &uale il
papa Clemente ?I" da Avignone" arriv' a dire c,e la c,iesa non ave-
va mai conosciuto un eretico peggiore di lui.
Il fatto c,e Budovico l%avesse protetto fu fatale anc,e per il
suo destino. 5gli infatti non si riconcili' mai col papato# morA nel
1314" nel corso di una partita di caccia" appena in tempo per evitare
uno scontro armato con Carlo I? di Bussemburgo" c,e 3rancia e pa-
pato avevano scelto" nel 131@" come anti-imperatore. Poc,i anni
dopo morA anc,e il grande filosofo e teologo <cI,am.
/arsilio da Padova pu' essere considerato il primo vero teo-
rico del regime di separazione tra /tato e chiesa" ma anc,e il primo
vero teorico della democrazia popolare" &uale fonte primaria di le-
gittimit$ dei poteri costituiti :secondo lui lo -tato doveva limitarsi a
garantire ai propri cittadini un%autonomia sufficiente per una vita di-
gnitosa;. Inoltre era assolutamente contrario alla punizione degli ere-
tici per il reato di opinione religiosa" in &uanto andava affermata la
libert di coscienza. Ba prima edizione a stampa del De%ensor Pacis"
nel 122" a 2asilea" ebbe un successo clamoroso" c,e influenz' il
pensiero politico laico almeno sino all%Illuminismo.
no parenti di terzo grado# per tale motivo i due neo-sposi furono scomu-
nicati e la contea del Eirolo era stata colpita da interdetto.
20G
Celestino V (! da11ero !n 1ile)
Celestino ?" al secolo Pietro Angelerio da /orrone" nasce
nel 121 da contadini poveri. All%epoca il suo paese di provenienza
:dell%odierna Piana abruzzese del 3ucino; si c,iamava /arruvium
:l%attuale -an 2enedetto dei /arsi" in provincia di B%A&uila;.
A 1@ anni viene accolto dai benedettini di -anta /aria dei
3afoli" a 2enevento. .el 1231 veste l%abito benedettino# tende a iso-
larsi nell%ascetismo della vita eremitica. Per tre anni vive con un con-
fratello in una grotta da lui stesso scavata nella roccia" sperduta tra i
bosc,i" in totale isolamento" presso il monte Palleno :oggi Porrara;"
dove poi sorger$ il santuario di -. /aria dell%Altare. Inizia a predica-
re proprio sul monte Palleno alla /aiella. -ospinto dalla gente dei
luog,i vicini a farsi consacrare sacerdote" ma anc,e per sottrarsi al-
l%indesiderata fre&uentazione dei pellegrini" si reca a Roma. Copo gli
studi presso il Baterano" viene ordinato sacerdote da papa +regorio
IH" c,e gli permette di proseguire la vita eremitica. .el 1211 lascia
Roma" ma invece di tornare sul Palleno" si ferma presso -ulmona" in
localit$ -egezzano" probabilmente dopo aver appreso c,e in &uei
luog,i aveva dimorato il famoso eremita 3laviano da 3ossanova.
Anc,e &ui" alle pendici del /orrone" trova riparo in una
grotta presso la c,iesetta di -. /aria di -egezzano" sulla &uale sar$
poi edificato il monastero di -. -pirito. In &uesta spelonca" Pietro co-
mincia ad essere avvicinato da &uelli c,e saranno i futuri discepoli.
-i tratta di centinaia di giovani provenienti dalle vicine casupole di
2ucc,ianico" Caramanico" -alle" Roccamorice" Pratola" attratti dalla
sua vita eremitica. Bui" c,e ! uomo taciturno" silenzioso e riservato"
li accoglie suo malgrado" perc,( non intende condividere con alcuno
la sua solitudine. Infatti nel 121@" insofferente alla fre&uentazione
dei fedeli" c,e diventano sempre pi> numerosi" abbandona l%eremo di
-egezzano per rifugiarsi nella vicina /aiella" dove" sulla parete del-
l%<rso" alla Ripa Rossa" trova un primo" inaccessibile rifugio.
-uccessivamente si sposter$ in uno fra i pi> impervi dirupi
di &uelle montagne" c,iamato -. -pirito di /aiella" dove poi sar$
edificato il famoso monastero c,e fino al giugno del 1203 sar$ Ca-
put Congregationis. Rester$ per lung,i anni sulla /aiella" sempre in
200
fuga dalle turbe di fedeli c,e insidiavano la sua solitudine e sempre
alla ricerca di nuove e pi> irraggiungibili caverne" perc,( masse di
pellegrini poveri" infermi e disperati" per trovare conforto alle loro
sofferenze" lo raggiungevano ovun&ue" persino nei proibitivi antri di
-. 2artolomeo di Begio e di -. +iovanni sull%<rfento. 8ui" sui monti
della /aiella" negli anni c,e vanno dal 121@ al 1203" si consolida
definitivamente la sua fama di taumaturgo.
.el 12@1" ispirandosi al movimento di +ioac,ino da 3iore"
decide di fondare la Congregazione dei 3ratelli penitenti dello -piri-
to -anto o Celestini. Ba regola fu approvata da papa Mrbano I?.
B%ordine sfugge" dopo il Concilio Bateranense del 121" alla soppres-
sione voluta da papa +regorio H# Celestino infatti and' a piedi sino
a Bione" dove stava per svolgersi il Concilio Bionese II" per c,iedere
al pontefice la tutela del proprio ordine e la ottenne" poic,( il suo
movimento non veniva considerato politicamente ostile alla c,iesa.
C%altra parte Celestino aveva sempre condotto una vita di penitenza"
preg,iera" silenzio" rigorosa astinenza" durissimi e prolungati digiu-
ni" autofustigazione e mortificazione della carne" in contrapposizione
a &uella cenobitica.
.el 12G4 i celestini avviano le pratic,e per la costruzione sul
Colle di /aio :oggi Collemaggio; di un%abbazia# l%anno successivo
viene consacrata la basilica. .el giugno del 1203" sempre sospinto
dalla sua insopprimibile brama di solitudine" Celestino convoca il
&uarto :e ultimo; Capitolo +enerale e" tra la costernazione dei disce-
poli" comunica la sua irrevocabile decisione di volersi ritirare per
sempre sul /orrone e &ui morirvi. A tale scopo far$ scavare il famo-
so eremo di -. <nofrio" dove vivr$ per tredici mesi in assoluta segre-
gazione" recidendo tutti i contatti col mondo esterno" salvo &uelli
strettamente connessi alla sopravvivenza.
Intanto a Perugia" undici cardinali" dopo la scomparsa di
papa .iccol' I?" si contendevano nel conclave" da 24 mesi" il soglio
pontificio" incapaci di comporre un conflitto fondato esclusivamente
sulle bramosie di potere delle potenti famiglie degli <rsini e dei Co-
lonna. .ella misc,ia :e &uindi negli affari del conclave; si era getta-
to anc,e Carlo II d%Angi'" il &uale aveva urgente bisogno di un papa
c,e ratificasse l%accordo raggiunto con gli Aragonesi per la restitu-
zione della -icilia. 5 fu proprio in &uella occasione c,e il francese
210
misur' la grinta del cardinale 2enedetto Caetani" il futuro 2onifacio
?III" il &uale lo invit' a starsene fuori.
Il re" indignato per l%onta subita" ma anc,e disperato perc,(
risc,iava di veder vanificati gli effetti dell%intesa raggiunta" lasci'
Perugia" ma invece di procedere per .apoli si rec' a -ulmona" dove"
agendo sull%ingenuit$ di Celestino" lo indusse a scrivere una strana
lettera ai cardinali riuniti in conclave. In &uella missiva Celestino
sollecitava l%elezione del nuovo papa" minacciando la collera di Cio
se avessero ulteriormente protratto la vedovanza della =-posa di Cri-
sto=. 5 &uelli" per uscire dallo stallo" individuarono proprio nell%ere-
mita morronese l%agnello sacrificale al &uale affidare" in uno dei mo-
menti pi> drammatici dello scontro con il potere temporale" le sorti
di una c,iesa decadente. 5ra l%anno 1201. Celestino venne incorona-
to papa all%A&uila. 5man' subito dopo la 2olla del Perdono" con cui
anticipava il +iubileo cristiano.
R
Perc,( aveva accettato l%incaricoF Probabilmente per =spirito
di obbedienza=" o forse perc,( s%illudeva di poter dare un contributo
alla risoluzione della crisi generale della c,iesa" o forse perc,( non
aveva capito le strumentalizzazioni c,e si stavano operando dietro la
sua nominaD
3in da subito" infatti" il nuovo pontefice sfugge dalle mani
dei cardinali elettori" poic,( viene di fatto se&uestrato dal re angioi-
no" c,e ne fa un inconsapevole strumento dei suoi maneggi politici.
Intorno a Celestino ?" dal 20 agosto al 13 dicembre del 1201" pasco-
lano faccendieri" maneggioni" affaristi" &uestuanti" trafficanti e =ba-
rattieri= d%ogni risma" c,e utilizzano il suo nome e le pergamene pa-
pali bollate in bianco" per concludere i loro affari.
Costretto a lasciare l%A&uila per seguire il re a .apoli" Cele-
stino comincia a meditare" nell%angusta cella c,e si era fatta costruire
in Castel .uovo" di deporre le insegne papali. N ormai vecc,io e
stanco" consumato dagli acciacc,i e da una vita fatta di stenti e di
privazioni indicibili9 trova il coraggio d%imporre agli allibiti cardinali
la sua rinuncia" incurante delle minacce del popolino napoletano c,e"
sobillato dal re e forse anc,e da alcuni suoi discepoli" lo aggredisce
devastando e sacc,eggiando la sua dimora.
211
Copo 104 giorni rinuncia al papato# il fatto non ,a preceden-
ti. Era le motivazioni afferma di non voler offendere la propria co-
scienza" di desiderare una vita migliore e di non aver sufficiente sa-
pere. Il 21 dicembre del 1201" a soli dodici giorni dalla sua rinunzia"
con il prezioso apporto dei voti francesi pilotati da Carlo d%Angi'"
viene eletto papa 2enedetto Caetani c,e assume il nome di 2onifa-
cio ?III. .asce fra il nuovo pontefice e il re di .apoli l%intesa c,e
canceller$ d%un colpo la ruggine perugina e getter$ lo scompiglio fra
le file dei seguaci di Celestino" degli =spirituali=" dei =fraticelli=.
Be polizie congiunte di Carlo d%Angi' e di 2onifacio ?III
ora vogliono catturare Celestino" il &uale fugge da -. +ermano per
raggiungere la sua cella sul /orrone e successivamente ?ieste" sul
+argano" da dove tenter$ l%imbarco per la +recia. 8ui viene raggiun-
to dai soldati" c,e lo rinc,iudono nel castello di 3umone" presso
Anagni. Ba detenzione" nonostante le numerose falsificazioni addot-
te dai partigiani di 2onifacio" fu durissima9 il rigore estremo di &uel-
la cattivit$ ! stato ampiamente documentato da tutti i cronisti dell%e-
poca. .el 120@ viene probabilmente assassinato.
8uattrocento anni dopo" Belio /arini" Abate +enerale della
Congregazione dei Celestini" il pi> informato biografo del -anto
:Pietro fu canonizzato il maggio del 1313 da Clemente ?; prover$
a dimostrare" con un%accurata e puntigliosa disamina di numerosi re-
perti storici" c,e Pietro fu barbaramente ucciso per ordine di 2onifa-
cio ?III. Be spoglie di Celestino si trovano nella basilica di Colle-
maggio a B%A&uila.
R
Perc,(" seppur in maniera differente" Cante nell%In%erno :III"
@0; e Petrarca nel De vita solitaria :III" 24; considerarono papa Ce-
lestino ? un =vile=F Ba differenza stava nel fatto c,e" mentre Cante
vedeva le cose in maniera al&uanto idealistica ed era davvero con-
vinto c,e con Celestino le sorti della c,iesa romana avrebbero potuto
cambiare" il Petrarca invece riteneva c,e &uella rinuncia fosse stata"
in ultima istanza" =utile a lui e al mondo per l%inesperienza degli affa-
ri" perc,( era uomo di assidua contemplazione" per l%amore alla soli-
tudine=.
212
Il Petrarca" in un certo senso" mostrava pi> pragmatismo di
Cante" per &uanto nessuno dei due mise mai in discussione il fatto
c,e il papato dovesse avere un ruolo politico.
Cante infatti voleva un pontefice disposto a collaborare" alla
pari" coll%imperatore" e certamente subA una forte delusione &uando
vide c,e dopo Celestino era salito al soglio 2onifacio ?III" la &uin-
tessenza del conservatorismo e il principale responsabile del suo esi-
lio da 3irenze e" a suo giudizio" causa ultima della rovina della stessa
citt$.
?iceversa" il Petrarca voleva soltanto un pontefice =capace="
=affidabile=" come avrebbe dovuto essere nella migliore tradizione
della c,iesa cattolica.
.essuno dei due seppe mai valorizzare" sul piano umano e
politico" il rifiuto di Celestino ?. ?a per' detto c,e Cante" nel Can-
to" non nomina mai il pontefice" pur essendo l%unico c,%egli ricono-
sca nel girone degli ignavi. Probabilmente ci' ! dovuto al fatto c,e"
pur dovendolo" come politico" condannare alle pene eterne dell%infer-
no" come uomo invece non se la sente d%infierire su un personaggio
la cui unica colpa fu la debolezza di non saper regnare. 5cco perc,(
lo riconosce soltanto" senza incontrarlo.
213
LIn4!isi3ione cattolico0romana
Premessa
8uando parliamo di =In&uisizione= i pregiudizi indotti dal
Protestantesimo e dall%Illuminismo ci inducono a pensare c,%essa sia
stata una caratteristica fondamentale del /edioevo. In realt$" se an-
c,e &uesto fosse vero" noi avremmo il dovere di distinguere fra alto
e basso /edioevo. Ciciamo c,e nel periodo c,e va dall%obbligo di
una religione di stato" imposto dall%imperatore Eeodosio" alle molte-
plici eresie pauperistic,e nate intorno al /ille" pi> c,e di =In&uisi -
zione= in senso stretto" sarebbe meglio parlare di =intolleranza catto-
lico-romana= in senso lato. Mn%intolleranza sempre pi> forte sia con-
tro l%impero bizantino" sia contro la c,iesa ortodossa orientale" sia
contro i sovrani di origine barbarica presenti in 5uropa occidentale"
sia contro le popolazioni di religione non cristiana :pagane" ebraic,e
o islamic,e;.
A &ueste opposizioni si deve aggiungere &uella del papato
nei confronti delle autonomie episcopali. In una parola il papato vo-
leva rendersi indipendente dal basileus e da &ualun&ue altro legitti-
mo sovrano" dalla Pentarc,ia e &uindi dai concili ecumenici" e vole-
va porsi come =super vescovo= nei confronti degli altri vescovi# tutte
cose c,e gli riusciranno perfettamente in &uell%area geografica in cui
il =latino= s%imporr$ come lingua scritta e anc,e altrove.
Per realizzare &uesta indipendenza politica ed economica il
papato si servA di vari strumenti =secolari=# dalle trib> barbaric,e ai
regni romano-barbarici :Bongobardi" 3ranc,i" .ormanni" Angioini"
-assoni" -vevi" Aragonesi ecc.;" ponendo gli uni contro gli altri" sca-
tenando terribili crociate" infinite guerre dinastic,e e territoriali" per-
secuzioni d%ogni genere. Il tutto per poter dominare non solo cultu-
ralmente ma anc,e economicamente e politicamente" dotandosi di un
proprio territorio e del pieno consenso da parte di vari sovrani.
Intorno al /ille la c,iesa romana era una potenza incontra-
stata" in grado di scomunicare e far deporre &uasi ogni sovrano. Eut-
tavia non si pu' ancora parlare di =In&uisizione= vera e propria9 ci si
211
deve limitare a termini come =repressione=" =persecuzione=" =autori-
tarismo= ecc.
Be cose cambiano dopo il /ille. B%autoritarismo altomedie-
vale della c,iesa romana aveva avuto come effetto la crisi dei valori
etico-religiosi" la corruzione" la decadenza dei costumi" cui la c,iesa
di +regorio ?II cerc' di reagire accentuando il proprio integralismo
politico-religioso.
8uesta crisi aveva portato alla nascita di correnti ereticali
c,e volevano o il ritorno al cristianesimo evangelico o una progressi-
va laicizzazione dei contenuti religiosi" e aveva generato anc,e una
nuova classe sociale# la borghesia" formalmente cristiana e sostan-
zialmente mercantile. Mna classe del genere non faceva altro c,e ri-
produrre a livello sociale &uei disvalori c,e la c,iesa viveva gi$ a li-
vello istituzionale. Ba borg,esia cio! cercava di ritagliarsi uno spa-
zio sempre maggiore di manovra affaristica c,e la c,iesa avrebbe
voluto tenersi solo per s(. Ba differenza tra borg,esia e c,iesa roma-
na stava soltanto nel fatto c,e mentre per la c,iesa i vantaggi econo-
mici erano il risultato di battaglie politic,e contro &uei poteri secola-
ri c,%essa considerava rivali" per la borg,esia invece i vantaggi eco-
nomici potevano soltanto essere il frutto di una progressiva erosione
dei controlli politici esercitati sulla societ$ civile da parte della stessa
c,iesa e da parte dell%altra classe sociale c,e ideologicamente era pi>
vicina agli interessi della c,iesa# l%aristocrazia terriera. B%Italia fu il
primo paese al mondo in cui si svilupp' una notevole classe borg,e-
se contestualmente all%affermazione teocratica di una c,iesa altamen-
te politicizzata.
8uesto processo storico-sociale molto particolare ! stato
possibile perc,( mentre le eresie pauperistic,e minavano le fonda-
menta ideologic,e della c,iesa romana in maniera diretta" ponendosi
nettamente in alternativa all%istituzione religiosa al potere" c,e era vi-
sta totalmente incapace di riformarsi9 la posizione borg,ese invece
non contestava direttamente la c,iesa" meno c,e mai i suoi dogmi9
semplicemente cercava di riservarsi uno spazio di manovra :il busi-
ness; in cui la propria salvaguardia formale dei valori religiosi non
desse motivo all%autorit$ ecclesiastica d%intervenire in maniera re-
pressiva o coercitiva. Ba borg,esia giustificava il proprio comporta-
mento praticamente irreligioso sostenendo c,e i vertici della c,iesa"
nella sostanza" si comportavano nella stessa maniera.
21
I borg,esi italiani erano =protestanti= nel modo di fare gi$
mezzo millennio prima c,e nascesse il luteranesimo come completa
teologia alternativa a &uella latina. Bo stesso papato" nei confronti di
&uella parte orientale dell%ecumene cristiano c,e ancora credeva nel-
la superiorit$ delle istanze conciliari" aveva cominciato a comportar-
si in una maniera =protestantica=" cio! individualistica" molti secoli
prima di &uanto avesse iniziato a fare la borg,esia intorno al /ille.
3ino al HII secolo la c,iesa romana aveva delegato al potere
secolare il compito di reprimere il dissenso. /a &uando &uesto dis-
senso comincia a farsi preoccupante" il papato pretende di gestire in
proprio la repressione" e lo fa istituendo appunto l% In+uisizione. Be
prime misure in&uisitoriali vennero approvate nel 1140 dal Concilio
Bateranense III" legittimando la scomunica e l%avvio di crociate con-
tro gli eretici :in primis i catari;. Il procedimento in&uisitorio fu for-
malizzato nella giurisdizione ecclesiastica da papa Bucio III nel
11G1 con il decreto Ad abolendam" c,e stabilA il principio - scono-
sciuto al diritto romano - c,e si potesse formulare un%accusa di eresia
contro c,iun&ue e iniziare un processo a suo carico" anc,e in assenza
di testimoni attendibili. Ba condanna di ogni devianza - teologica"
morale o di costume - dal canone religioso dominante venne poi ri-
badita nel 121 dal Concilio Bateranense I?" c,e diede vita all%istitu-
zione della =procedura d%ufficio=. -i poteva" cio!" instaurare un pro-
cesso sulla base di semplici sospetti o delazioni. .on solo# c,iun&ue
fosse venuto a conoscenza di una possibile eresia doveva immediata-
mente denunciare il fatto al pi> vicino tribunale dell%In&uisizione" al-
trimenti sarebbe stato considerato corresponsabile.
N significativo c,e proprio nello stesso anno 121 il re ingle-
se +iovanni senza Eerra concedeva la /agna C,arta" in cui si soste-
neva c,e nessun uomo libero pu' essere arrestato" molestato" spo-
gliato dei suoi beni" esiliato senza un giudizio legale dei suoi pari.
.on a caso Innocenzo III &ualific,er$ la /agna C,arta come una
cosa vile" turpe" empia e abominevole.
Be eresie pauperistic,e furono o sterminate tutte o reintegra-
te nella c,iesa. Euttavia la c,iesa non riuscA a impedire lo sviluppo
della prassi borg,ese" anzi si dimostr' tollerante nei confronti della
riscoperta accademica dell%aristotelismo" nei confronti dello sviluppo
dell%Mmanesimo e del Rinascimento" proprio perc,( &ueste =eresie
borg,esi= non mettevano in discussione i dogmi della c,iesa" ma
21@
solo le pretese del potere politico del clero. Ba svolta decisiva
avverr$ solo con la nascita della riforma protestante" c,e non si
limit' a combattere il clericalismo" ma mise in discussione tutto il
tradizionale impianto teologico della c,iesa romana" giudicandolo
per gran parte affine a idee superstiziose.
R
/a" prima di parlare dell%epoca moderna" cerc,iamo di c,ia-
rire meglio &uesti aspetti" aprendo un%ampia parentesi. Ancora oggi
gli storici confessionali :e purtroppo anc,e molti non confessionali;
non riescono a dare un giudizio obiettivo delle eresie medievali.
1G
?edono &uesto fenomeno socio-religioso come un elemento disgre-
gativo :sul piano sia sociale c,e culturale; del mondo cattolico" di
cui la c,iesa romana non avrebbe avuto alcuna responsabilit$. Cio!
non lo vedono come una forma di critica sociale :espressa in forma
religiosa; nei confronti della crisi della c,iesa romana" della sua cor-
ruzione" soprattutto nei suoi livelli istituzionali" e della sua stessa de-
viazione dagli ideali originari.
Ba c,iesa romana" ancora oggi" rimpiange il periodo in cui
tutta l%5uropa medievale era sotto l%egida del papato. .on vede di
&uel periodo n( il servaggio n( il clericalismo" cio! la giustificazione
religiosa dello sfruttamento socio-economico e l%uso politico" &uindi
autoritario" della fede religiosa. -icc,( &uando si deve interpretare
un fenomeno come &uello dell%In&uisizione" pur non giustificandolo
dal punto di vista etico" in &uanto contrario alla libert$ di coscienza"
lo si giustifica dal punto di vista storico" in &uanto la c,iesa aveva il
dovere di difendere l%unit$ dell%ecumene cattolico latino. -ul piano
etico si arriva addirittura a sostenere c,e la c,iesa romana istituA l%In-
&uisizione per impedire i processi sommari" i linciaggi praticati dalla
popolazione nei confronti degli eretici" e non invece per riaffermare
con strumenti repressivi la propria autorit$ sfruttando appunto il
pretesto di &uei linciaggi.
.ei confronti di tutte le eresie medievali si danno giudizi ec-
cessivamente negativi" esagerandone a bella posta la pericolosit$ so-
ciale" e &uesto senza rendersi conto c,e &uelle eresie" a fronte della
1G
Il riferimento" ovviamente" va sempre agli autori dei manuali scolastici"
c,e per tutto &uesto libro vengono costantemente presi di mira.
214
corruzione della c,iesa istituzionale" strettamente legata al potere
politico" si ponevano sempre uno dei due obiettivi# o tornare all%epo-
ca del cristianesimo apostolico" in cui la povert$ aveva ancora un va-
lore reale e non solo simbolico9 o fare un salto in avanti" riducendo
di molto il potere politico del clero e &uindi laicizzando la fede reli-
giosa.
Ci &uesti due obiettivi il primo fu tipico delle eresie cosid-
dette =pauperistic,e=9 il secondo caratterizz' invece tutte &uelle ere-
sie c,e portarono poi alla riforma protestante. Il secondo gruppo di
eresie" tipicamente urbano e intellettuale" emerse dopo c,e il primo
era stato duramente represso dalla c,iesa. 8uesto secondo gruppo
continu' a parlare di ritorno al cristianesimo apostolico solo teorica-
mente" in &uanto di fatto voleva coniugare alla fede cristiana una
prassi borg,ese. -i servA cio! di una rilettura del .uovo Eestamento
soltanto per contestare le contraddizioni della c,iesa romana" ma
nella sostanza cre' nuove contraddizioni sociali" di cui ad un certo
punto la stessa c,iesa romana dovr$ prendere atto" accettando il
compromesso di fede e profitto.
-ul piano storico la c,iesa romana ancora oggi non vuole
ammettere c,e ! stata lei la prima ad aver spezzato l%unit$ ecclesiale
europea nel periodo medievale" separandosi dalla c,iesa ortodossa"
contraria a considerare il papato superiore al concilio. Inoltre essa
non vuole ammettere c,e la prima confessione cristiana ad aver ac-
cettato il compromesso con la prassi borg,ese non ! stata &uella pro-
testante ma proprio &uella cattolica" soprattutto in Italia e nelle 3ian-
dre" gi$ a partire dalla nascita dei Comuni. 5 non c%! storico cattolico
c,e non sostenga l%idea secondo cui se la borg,esia fosse rimasta
nell%alveo del cattolicesimo" il capitalismo avrebbe continuato ad
avere &uell%aspetto socialmente accettabile del basso /edioevo.
Be prime eresie medievali infatti contestavano &uesta opera-
zione socio-religiosa e si ponevano non solo come eresie anti-eccle-
siastic,e ma anc,e anti-borg,esi. ?iceversa il secondo gruppo di
eresie" tipic,e dell%et$ moderna" sar$ soltanto anti-ecclesiastico.
N dun&ue evidente c,e se non si riesce a dare un giudizio
storico di &uesto genere" &ualun&ue considerazione fatta sull%In&uisi-
zione ! falsata in partenza. Ancora oggi infatti abbiamo degli storici
cattolici c,e sostengono l%assoluta estraneit$ della c,iesa romana al-
l%In&uisizione spagnola" essendo stata &uesta gestita direttamente
21G
dallo -tato# come se nella -pagna del H? secolo :fino alla dittatura
franc,ista; il cattolicesimo non abbia mai sostenuto un ruolo attivo"
di stretta collaborazione col potere" nell%eliminare fisicamente gli
islamici" gli ebrei" i non-cattolici" i non-credenti e i dissidenti in ge-
neraleT -e consideriamo &uel c,e ! stato fatto in America Batina" si
tratta di decine di milioni di persone trucidate" altro c,e di poc,e
centinaia di giustiziati con regolare processoT
<ccorre una buona dose di malafede per sostenere l%estranei-
t$ di una confessione religiosa come &uella cattolica solo perc,( l%i-
deologia di &uesta confessione veniva direttamente gestita non dal
papato ma dal potere politico statale. Integralismo politico della fede
non vuol soltanto dire c,e la c,iesa cattolica pretende di gestire au-
tonomamente e contemporaneamente il potere politico e &uello reli-
gioso" come ,a fatto per mille anni nel proprio -tato della c,iesa" ma
vuol dire anc,e permettere al potere politico di un &ualun&ue -tato
di gestire in maniera autoritaria i medesimi principi religiosi della
c,iesa romana" come appunto ! avvenuto nella -pagna di Carlo ? e
3ilippo II" nell%impero austro-ungarico" nella 3rancia pre-rivoluzio-
naria e cosA via. C,iusa la parentesi.
R
?erso la met$ del H?I secolo la c,iesa romana istituA una
durissima In&uisizione con cui cerc,er$ di reprimere non solo il lute-
ranesimo e il calvinismo" ma anc,e &ualun&ue autonomia di tipo
borg,ese. Aveva infatti capito c,e anc,e &uesta autonomia sociale
poteva costituire" alla lunga" una seria minaccia al proprio potere. 5
preferA affidarsi all%impero spagnolo di Carlo ? e 3ilippo II per riaf-
fermare il peso dei propri valori tardo-feudali" aristocratici e contro-
riformistici.
Calla seconda met$ del H?I secolo alla seconda met$ del
HIH la c,iesa romana eserciter$ un potere incredibilmente repressi-
vo" senza eguali nella sua storia" proprio perc,( avvertiva c,e non
era minacciata soltanto la propria egemonia politica ed economica
plurisecolare" ma anc,e &uella ideologica e culturale.
B%Mmanesimo e il Rinascimento avevano cercato di far pas-
sare contenuti laici in una forma religiosa" &uella cattolica. 5ra &uin-
di stata una soluzione di compromesso" c,e il papato aveva in &ual-
210
c,e modo tollerato e" anzi" per molti versi sfruttato per accrescere la
propria potenza. /a la tolleranza nei confronti della riforma luterana
sarebbe stata impossibile. Butero affossava completamente il prima-
to politico e ideologico del clero" annullava le gerarc,ie" il valore dei
sacramenti" persino alcuni documenti canonici del .uovo Eestamen-
to.
Era le due laicizzazioni# &uella borg,ese-umanistica e &uella
borg,ese-luterana" la c,iesa ritenne la seconda molto pi> grave" e nel
tentativo di combatterla" travolse anc,e la prima. C%altra parte nel-
l%immediato aveva ragione# i luterani e i calvinisti erano riusciti a
creare un grande movimento di protesta in forme e modi molto radi-
cali" mentre i borg,esi italiani erano rimasti sempre circoscritti entro
le mura cittadine" non sapendo come coinvolgere le masse contadi-
ne.
Euttavia nel lungo periodo l%umanizzazione laico-borg,ese
avrebbe inferto colpi durissimi non solo alla c,iesa romana ma an-
c,e a &uella protestante" sostituendo le preg,iere al dio uno e trino
con la devozione al dio &uattrino. Per non parlare dei colpi inferti
dall%umanizzazione laico-socialista" c,e" nata nel HIH secolo" non
solo ! in grado di evitare la doppiezza borg,ese di vivere un conte-
nuto laico all%interno di una forma religiosa" ma ambisce anc,e ad
affermare una piena coerenza di teoria laico-umanistica e di prassi
democratico-sociale. Mna coerenza c,e considera &ualun&ue religio-
ne una reminiscenza oscurantista del passato.
Le #asi gi!ridiche dellIn4!isi3ione medie1ale
Ba formula consenso o repressione caratterizza la politica
penale della c,iesa romana gi$ nel I? secolo" allor&uando essa co-
mincia a mostrarsi intollerante nei confronti del pensiero divergente
o teologicamente deviante" pretendendo una repressione =legale= da
parte dell%istituzione imperiale cristiana.
.ei secoli ? e ?I si forma il diritto romano-cristiano come
braccio secolare dell%intolleranza cattolica. Ba religione cristiana vie-
ne considerata come l%unica possibile" e per =cristiana= s%intende
&uella sancita dai concili ecumenici" cio! da &uell%ecumene cristiano
c,e allora coincideva soprattutto con la Pentarc,ia :Roma" 2isanzio"
Alessandria" Antioc,ia e +erusalemme;.
220
Il dogma serviva per dare unit$ culturale e ideologica" ma la
c,iesa romana ne approfittava per rivendicare anc,e un potere politi-
co e per sottomettere con la forza c,i la pensava diversamente. A 2i -
sanzio ci si comportava in maniera pi> so%t# si permetteva un ampio
dibattito9 si decideva in un concilio di fissare i limiti entro i &uali
un%affermazione teologica andava considerata ortodossa o eterodos-
sa9 si c,iedeva di aderirvi liberamente" minacciando la scomunica in
caso contrario9 c,i persisteva nelle proprie posizioni veniva abban-
donato a se stesso ogni&ualvolta la propria regione di appartenenza
veniva attaccata da forze non cristiane :cio! arabe" turc,e" persiane
ecc.;. -icc,( l%impero bizantino" dopo la massima espansione rag-
giunta nel ?I secolo" sotto +iustiniano" sar$ destinato a perdere con-
tinue porzioni di territorio" divenendo facile preda non solo delle for-
ze non cristiane ma anc,e di &uelle latine. Ancora oggi esistono am-
pie comunit$ monofisite e monotelite" pre- o anti-calcedoniane spar-
se in Africa" in Asia e in /edio oriente.
Ba legge Cunctos populos" promulgata nel 3G0" inclusa nel
codice teodosiano e giustinianeo" ordinava assolutamente a tutti d%es-
sere cattolici" secondo la fede nicena. Alla divisione sociale tra liberi
e sc,iavi s%aggiungeva &uella ideologica tra fedeli e infedeli. Per un
=infedele= era impossibile svolgere &ualun&ue carica pubblica. B%ere-
tico diventa un =deviante=" un soggetto socialmente pericoloso" una
specie di criminale. Eant%! c,e nella parte occidentale dell%impero ro-
mano-cristiano praticamente non esiste un dibattito teologico mini-
mamente paragonabile a &uello della parte orientale# tutte le eresie
intorno alla figura del Cristo nascono e muoiono in oriente.
Ba c,iesa romana considera l%eretico come uno c,e erra con
pertinacia e c,e &uindi" come tale" va punito severamente. Ca Beone
/agno a -ant%Ambrogio e -ant%Agostino ! tutto un elogio per le isti-
tuzioni statali c,e aiutano la c,iesa a reprimere l%eresia. B%ac&uie-
scenza anc,e della c,iesa bizantina nei confronti della dura politica
giustinianea" determiner$ l%inizio di &uell%importante fenomeno so-
ciale di protesta c,iamato =monac,esimo=. C,i contesta la c,iesa di
stato si ritira nel deserto o comun&ue rinuncia a vivere nelle grandi
citt$.
.el Concilio di Cartagine del 101 si c,iese espressamente al
potere temporale di eliminare la setta donatista. -ant%Agostino ap-
prov' pienamente. Be pene erano la confisca dei beni e l%esilio. .on
221
esisteva ancora la pena di morte per l%eretico" a meno c,%egli non vo-
lesse difendersi a mano armata" ma a &uel punto veniva eliminato
come cittadino insubordinato" non tanto come eretico.
3ino al HII secolo la c,iesa romana si ! affidata al potere se-
colare per reprimere l%eresia. Bo slogan usato era stato preso dal van-
gelo di Buca :11"23;# compelle intrare" dove per' l%evangelista l%ave-
va usato a favore degli emarginati contro i potenti. .ella testa dei
teologi doveva invece servire per far capire alle masse c,e e2tra ec-
clesia nulla salus.
Ba svolta giuridica si ,a col papa Alessandro III :110-
11G1;" c,e nel 114@" guidando moralmente la Bega dei Comuni lom-
bardi" aveva sconfitto a Begnano 3ederico 2arbarossa. Con la sua
decretale Accusatus aveva ufficialmente introdotto il sospetto come
presunzione di colpevolezza nel diritto penale.
Ba vittoria militare della Bega su &uell%imperatore comporte-
r$ la vittoria morale e politica della c,iesa romana sull%istituzione
imperiale# d%ora in poi tutte le leggi repressive della c,iesa troveran-
no il tacito consenso degli imperatori d%occidente. Persino la tradi-
zione legislativa romana del passato mondo pagano dovr$ adattarsi
alla nuova legislazione del diritto canonico.
Al III Concilio Bateranense :1140; papa Alessandro III invo-
ca l%aiuto del potere laico per sopprimere fisicamente tutti i devianti
e autorizza i vescovi a servirsi anc,e del semplice sospetto. Ba lotta
antiereticale viene direttamente gestita dalla c,iesa" e l%istituzione se-
colare" vincolata con giuramento" svolge una mera funzione esecutri-
ce.
C,e cosa significa basare l%accusa sul =sospetto=F -ignifica
c,e non ! tanto importante ci' c,e un soggetto fa" &uanto piuttosto
cosa pensa di lui l%autorit$. -otto &uesto aspetto ! impossibile stabili-
re oggettivamente &uando il reato di eresia vada considerato grave o
lieve# se e &uando esiste un sospetto" l%in&uisito ,a solo una possibi-
lit$ per essere tollerato" c,e confessi apertamente il proprio crimine.
-ar$ poi il confessore" c,e" allo stesso tempo" ! giudice ecclesiastico"
a decidere.
Per aiutare l%eretico sospetto a confessare ! prevista la tortura
o comun&ue una prigione molto dura" c,e ovviamente non deve por-
tare alla morte ma appunto alla confessione. Eutta la procedura do-
veva espletarsi celermente" senza tante formalit$ giudiziarie. Ba pena
222
di morte scattava in due casi# &uando l%eretico non si pentiva e &uan-
do" dopo aver abiurato" ricadeva nella medesima colpa" cio! diventa-
va recidivo. In caso di recidiva infatti l%in&uisitore non era obbligato
ad alcun processo.
Il successore di Alessandro III" Bucio III :11G1-11G;" dopo
essersi accordato a ?erona col 2arbarossa su come perseguitare gli
eretici" dir$ nella sua decretale Ad abolendam c,e" &uando ! in gioco
un sospetto d%eresia" non si deve fare alcuna differenza tra c,ierico e
laico. Il c,ierico deve essere privato immediatamente di &ualun&ue
privilegio e consegnato al braccio secolare" a meno c,e non abiuri
subito in maniera spontanea e soprattutto pubblica. Arbitro assoluto
di &uesta procedura processuale" c,e di legale non aveva nulla" in
&uanto non era prevista una regolare difesa dell%imputato :con tanto
di avvocato e di testimoni a discarico;" ! designato il vescovo locale.
Per dimostrare la propria volont$ riabilitativa" l%eretico" dopo aver
confessato" doveva accettare di subire le pene e penitenze previste"
in caso contrario lo aspettava la sentenza capitale.
B%Ad abolendam rester$ il testo ufficiale sul sospetto per 21
anni. .el 121" il Concilio Baterano I? ribadisce la condanna di
ogni forma di devianza religiosa ed elabora la =procedura d%ufficio="
grazie alla &uale si pu' instaurare un processo sulla base di semplici
sospetti o delazioni. A tale scopo Innocenzo III :110G-121@; nomina
dei Begati :dei monaci cistercensi;" creando cosA l%In&uisizione Bega-
tina" indipendente dall%autorit$ dei vescovi" per estirpare le eresie ca-
tare e valdesi. Proprio sotto il suo pontificato l%eresia fu considerata
dall%imperatore svevo 3ederico II reato di lesa maest$" in &uanto sul -
la religione cattolica si fondava l%impero. ?erranno cosA sterminati in
3rancia decine di migliaia di Albigesi.
.el 1231 papa +regorio IH :1224-1211; approva decisa-
mente l%Ad abolendam inserendola nella sua raccolta di Decretali" ed
anzi ne aggiunge di nuove ancora pi> restrittive" come p.es. la bolla
32communicamus" sancendo c,e streg,e e stregoni potevano essere
bruciati sul rogo" senza neanc,e bisogno di scomunicarli. -ar$ pro-
prio &uesto papa a rendere definitivo il ruolo degli in&uisitori" &uesta
volta francescani e soprattutto domenicani" voluto da Innocenzo III.
8uesti giudici avevano addirittura il potere di deporre i vescovi
&uando riscontravano inefficienze nel loro operato.
223
B%altra bolla di +regorio IH" dal sapore vagamente grottesco"
la /uper eo" prevede c,e se un recidivo beneficia di considerazioni
benevoli da parte di persone timorate di Cio" in grado di assicurare
l%onest$ del suo pentimento" egli pu' ricevere il sacramento della co-
munione prima di essere condannato a morte.
Con la bolla papale Ad e2tirpanda Innocenzo I? :1213-
121; lascia all%in&uisitore la possibilit$ di avvalersi di un vero e
proprio corpo di polizia" avendo libera competenza territoriale e"
siccome ne era stato assassinato uno a -eveso da parte dei catari" so-
stiene c,e la tortura pu' servire a portare alla luce la verit$" e si auto-
rizzano i podest$ dei Comuni italiani a utilizzarla.
Papa Alessandro I? :121-12@1;" in un rescritto del 12G"
dir$ c,e la situazione di recidiva" per un eretico" dimostra c,e il so-
spetto iniziale era fondato" per cui era giusto ritenere il sospettato
come colpevole d%eresia a tutti gli effetti.
I papi Mrbano I? e 2onifacio ?III non avranno alcuna diffi-
colt$ ad accettare &uanto deciso dai loro predecessori. 5 sar$ cosA
fino alla met$ del HI? secolo" dopodic,( il potere della c,iesa verr$
ridimensionato dalle nascenti monarc,ie assolute :soprattutto dalla
3rancia;" in cui il ruolo della borg,esia cominciava ad essere signifi-
cativo. Ba c,iesa romana subir$ uno smacco dietro l%altro# dalla catti-
vit$ avignonese allo scisma d%occidente sino al Concilio di Costanza
:1111-1G; con cui si proclam' la superiorit$ del concilio sul papato.
Mnica eccezione" in &uesta ventata di anticlericalismo" fu co-
stituita dalla -pagna di 3erdinando d%Aragona e di Isabella di Casti-
glia" i &uali nel 114G diedero vita al Eribunale dell%In&uisizione" con
cui sorvegliare e punire gli eretici" obbligare gli islamici e gli ebrei a
diventare cristiani e" ovviamente" reprimere anc,e gli oppositori po-
litici. B%In&uisizione spagnola fu infatti un tribunale di stato" essendo
i giudici nominati personalmente dal re :il pi> noto dei &uali fu Eom-
maso Eor&uemada;. -enza l%appoggio di &uesta -pagna cosA forte-
mente retriva" sarebbe stato impossibile per la c,iesa romana far ri -
nascere l%In&uisizione in epoca moderna" contro l%eresia protestanti-
ca.
Di((eren3e gi!ridiche tra diritto romano e diritto canoni0
co medie1ale
221
Era il diritto canonico medievale e la legislazione classica
dei romani era andata affermandosi" dopo il /ille" una differenza
notevole# il procedimento accusatorio era stato infatti sostituito con
&uello in+uisitorio. 5 &uesto proprio mentre nell%ambito delle Mni-
versit$ cattolic,e s%andava riscoprendo l%importanza della giurispru-
denza romana. Cio! mentre da un lato la prassi spregiudicata della
c,iesa romana" interessata esclusivamente al proprio potere" portava
le classi possidenti" specie &uelle borg,esi" e persino la stessa intelli-
g,enzia accademica a elaborare dei principi e dei valori c,e con la
religione tradizionale avevano sempre meno a c,e fare" ponendosi
pi> su un terreno filosofico-razionalistico c,e mistico-teologico" dal-
l%altro la c,iesa istituzionale andava configurandosi come una realt$
sempre pi> regressiva e oscurantista" unicamente preoccupata a im-
pedire c,e gli sviluppi dell%eresia la relegassero a un ruolo margina-
le.
Il papato" a fronte della minaccia crescente delle eresie pau-
peristic,e" comincia a considerare il diritto processuale e penale ro-
mano come troppo garantista per il colpevole. Il diritto romano infat-
ti non prevedeva neppure il reato di opinione# nessuno doveva essere
condannato sulla base di semplici sospetti o perc,( diffamato dai
propri concittadini" e in ogni caso era meglio lasciare impunito il
colpevole c,e condannare un innocente. Inoltre non si poteva mai
giudicare un assente e se c,i accusava non riusciva a provare la fon-
datezza delle proprie accuse" rivelandosi in sostanza un semplice ca-
lunniatore" risc,iava d%essere sottoposto alla legge del taglione. In
ogni caso l%accusato aveva diritto a difendersi o a essere difeso da
avvocati. I processi infine erano pubblici" non esistevano segreti" n(
erano ammesse denunce segrete. Il giudice ascoltava entrambe le
parti e alla fine decideva.
?iceversa nel sistema processuale della c,iesa in&uisitoriale
le cose venivano rovesciate. Anzitutto si poneva l%accusa in una posi-
zione privilegiata. B%in&uisitore ! infatti allo stesso tempo accusatore
e giudice e" come tale" non solo agisce in segreto e usando la tortura"
ma" sulla base di un semplice sospetto" pu' decidere se condannare
l%in&uisito alla pena capitale o a pene minori. Ci assoluzione non si
pu' neppure parlare" proprio perc,( il sospetto o la diffamazione o
anc,e un semplice indizio sono elementi sufficienti per imbastire un
processo penale dalle conseguenze molto gravi.
22
Per il papato il sistema accusatorio romano non poteva andar
bene per i reati di coscienza o di pensiero" cosA tipici nel fenomeno
ereticale. Per &uesto tipo di reato si preferiva procedere d%ufficio"
senza tante formalit$ processuali" attraverso le &uali gli avvocati ri-
sc,iavano pi> c,e altro di far perdere tempo prezioso.
Il sistema accusatorio viene definitivamente rifiutato con la
decretale /aepe contingit di Clemente ? :130-1311;" dove si dir$ a
c,iare lettere c,e il giudice e accusatore pu' comportarsi a propria
discrezione" pu' cio! rifiutare le eccezioni" pu' respingere gli appel-
li" pu' non ammettere dei testimoni" pu' far tacere gli avvocati" pu'
abbreviare come vuole i tempi del processo.
<nde evitare abusi personali" il papato obbligava l%in&uisito-
re a registrare minuziosamente tutto &uello c,e avveniva nel corso
del processo" affinc,( l%autorit$ centrale :la curia pontificia; potesse
documentarsi leggendo gli atti. Il risc,io di abusi" in effetti" c%era" in
&uanto gli in&uisitori venivano pagati con un terzo dei beni confisca-
ti agli in&uisiti" a titolo di onorario per le spese giudiziarie.
La moderna In4!isi3ione
.el 112 la c,iesa romana" nei suoi livelli istituzionali" ini-
zia la propria Controriforma" trasformando l%In&uisizione" con l%ap-
poggio dell%impero spagnolo e sul modello organizzativo di &uella
spagnola" da medievale a moderna. N l%anno in cui papa Paolo III"
con la bolla icet ab initio" fonda la Congregazione della sacra ro-
mana e universale In&uisizione :-ant%Mffizio;" c,e corrisponde alla
vecc,ia In&uisizione e c,e ancora oggi viene c,iamata Congregazio-
ne per la Cottrina della 3ede. Ere anni dopo inizier$ il Concilio di
Erento.
Era l%In&uisizione medievale e &uella moderna esiste una
precisa differenza amministrativa# &uella di Paolo III ! molto pi>
centralizzata" avendo una struttura molto somigliante a &uella spa-
gnola" c,%era stata autorizzata da papa -isto I? nel 114G. Inoltre s%in-
troducono nuovi strumenti repressivi" in conformit$ al progresso del
tempi# censura preventiva sui libri" sanzioni finanziarie e penali per
tipografi e librai" pubblicazione di un Indice dei libri proibiti ecc.
B%autorit$ secolare ! tenuta ad eseguire senza discutere le sentenze
22@
capitali. In Italia si forma per la prima volta una sorta di unificazione
nazionale su basi poliziesc,e.
Papa +iulio III" con la bolla Cum meditatio cordis" del 10"
revoca a tutti i cristiani :esclusi gli in&uisitori; la lettura di testi in
odore di eresia" anzi nello stesso anno fa organizzare il primo rogo di
libri eretici a Roma" dove anc,e &uelli ebraici vengono bruciati. +li
eretici pi> =pericolosi= sono ovviamente i luterani" i calvinisti e gli
ugonotti. Il principale sovrano preposto allo sterminio di &uesti ereti-
ci ! Carlo ?" re di -pagna" re d%Italia" arciduca d%Austria e imperatore
del sacro romano impero germanico.
3u proprio Carlo ? a pretendere il Concilio di Erento" al fine
di trovare un%intesa col mondo protestante. Ba c,iesa romana era sfa-
vorevole a &uesta idea" poic,( nei Concili precedenti di Costanza e
2asilea i prelati avevano sostenuto la superiorit$ del concilio sul pa-
pato. 8uesto spiega perc,( il Concilio di Erento non sortA alcun ef-
fetto pratico di mediazione o di compromesso" ma anzi finA col porre
le basi della grande controffensiva cattolica.
Il papato non aveva di mira soltanto la sconfitta del nemico"
c,e &uesta volta per' era sostenuto da molti legittimi sovrani" ma an-
c,e e soprattutto la possibilit$ di realizzare una centralizzazione dei
poteri in &uei territori ancora dominati dalla confessione cattolica.
Cal punto di vista diplomatico il Concilio fu un fiasco" " e
non poteva essere diversamente" visto c,%era gi$ stato preceduto da
una riforma dell%azione penale della c,iesa romana orientata c,iara-
mente in senso oscurantista# Roma dava per scontata l%impossibilit$
di &ualun&ue intesa coi protestanti e pretendeva soltanto una capito-
lazione senza condizioni. 8uando nella notte di -an 2artolomeo
vennero sterminati migliaia di ugonotti" papa +regorio HIII ordin'
un generale giubileo" assolvendo la 3rancia cattolica da ogni errore.
Con &uesto ovviamente non si vuole sostenere c,e i prote-
stanti fossero migliori dei cattolici# Butero innalzer$ rog,i contro i
papisti e far$ duramente reprimere i contadini rivoltosi" guidati da
/^ntzer. Calvino far$ bruciare un grande intellettuale come -erveto.
5 alle proteste degli umanisti italiani" /elantone e 2eza reagiranno
negativamente con gli stessi argomenti degli in&uisitori cattolici.
Ba volont$ di annientare fisicamente il nemico era talmente
forte c,e gi$ Paolo III" con la bolla In apostolici culminis" del 112"
dir$ di agire nei confronti di c,iun&ue" inclusi i vescovi" con la mas-
224
sima severit$ al minimo sospetto. Persino i giudei saranno costretti a
convertirsi se vorranno conservare i propri beni :si veda la bolla Cu-
pientes Iudaeos" sempre del 112 o &uella del 1G1" Anti+ua iudaeo-
rum improbitas;" oppure verranno rinc,iusi nei g,etti :?enezia sar$
la prima a farlo;. .el H?I secolo l%antisemitismo pontificio sar$ du-
rissimo.
Il pluralismo medievale" &uello per il &uale i vescovi eserci-
tavano ancora una certa autorit$ a livello diocesano" stava per essere
sostituito dal moderno centralismo pontificio. Eutto doveva essere
diretto da Roma" in modo particolare dall%ordine dei cardinali. Il
-ant%Mffizio doveva diventare il modello di tutte le altre congrega-
zioni :o ministeri;. I sinodi non avevano pi> bisogno d%essere convo-
cati.
Per la prima volta" paradossalmente" si affermava l%ugua-
glianza giuridica di tutti i cristiani di fronte alla legge penale" senza
distinzione di gradi o &ualific,e o privilegi :anc,e i nobili potevano
perdere immediatamente tutti i loro titoli e benefici;. +li in&uisitori
generali avevano il dovere di procedere contro c,iun&ue fosse so-
spettato" ivi inclusi i vescovi" gli arcivescovi" i metropoliti e persino
gli stessi cardinali" in caso di necessit$. P.es. il cardinale /orone"
uno dei conduttori del Concilio di Erento" verr$ arrestato" in&uisito e
processato nel 14" anc,e se poi diventer$ l%uomo di fiducia del
papa assolutista Pio I?" c,e far$ arrestare e condannare a morte altri
cardinali di spicco" non meno favorevoli all%In&uisizione" come Al-
fonso e Carlo Carafa" c,e sotto il papato precedente avevano avuto il
coraggio di arrestare il /orone.
Era in&uisitori e vescovi doveva per forza esserci unanimit$
di intenti" anc,e perc,(" per la prima volta" la giurisdizione degli in-
&uisitori veniva considerata =internazionale=.
+li in&uisitori generali" scelti fra i c,ierici o i religiosi di
&ualun&ue ordine" o fra i dottori e maestri di teologia" dovevano ave-
re almeno 30 anni" e potevano essere nominati e revocati dalla com-
missione cardinalizia del -ant%Mffizio in &ualun&ue momento. Prima
di far eseguire la sentenza di condanna a morte dei prelati e delle
persone di alto rango" essi dovevano c,iedere l%autorizzazione a
Roma. Ca parte dei loro in&uisiti era interdetto &ualun&ue appello a
un%istanza superiore" anc,e se il papa si riservava il diritto di conce-
22G
dere la grazia. 8uesti in&uisitori potevano processare anc,e i defun-
ti" facendone bruciare le spoglie.
-ino al 1@22 la repressione poliziesca e militare sar$ lo stru-
mento fondamentale per realizzare la nuova unit$ cattolica dell%5uro-
pa. 8uando sotto Clemente ?III viene mandato al rogo +iordano
2runo" o &uando sotto Paolo ? e Mrbano ?III viene costretto all%a-
biura +alileo +alilei" il terrore gi$ regnava sovrano.
Copo il 1@22 si istituir$ anc,e la congregazione De propa-
ganda Fide" avente come compito &uello di convertire" con gli stru-
menti dell%ideologia" gli eretici" gli scismatici e soprattutto gli indige-
ni e tutti i pagani delle colonie con&uistate. I protagonisti principali
di &uesta forma intellettuale di in&uisizione non saranno pi> i france-
scani e i domenicani" bensA i gesuiti" alle dirette dipendenze del papa
e organizzati secondo una disciplina di tipo militare.
5ra talmente forte la paura di pensare autonomamente c,e
&uando gli intellettuali scrivevano &ualcosa" su &ualun&ue tema"
mettevano subito le mani avanti dic,iarando" in una specie di auto-
critica preventiva" c,%essi avevano orrore dell%eresia e c,e se nel pro-
prio testo si fosse trovato &ualcosa di errato" lo si doveva imputare
alla propria ignoranza o imbecillitas" e c,e in tal caso ci si dic,iarava
disposti a sottostare all%ammonizione e ad altre pene.
Concl!sioni
-pesso i cattolici sostengono c,e l%In&uisizione era social-
mente giusta in &uanto i movimenti ereticali" col loro stile di vita"
costituivano un pericolo oggettivo per la sicurezza sociale dei citta-
dini" e in &uesto" detti cattolici" sono particolarmente interessati ad
accentuare fino all%inverosimile i lati negativi c,e tali movimenti po-
tevano avere. 5sattamente come nell%*dissea" dove" al fine di valo-
rizzare la civilt$ commerciale rappresentata da Mlisse" venivano di-
pinti i suoi avversari in vari modi spregevoli" fino a raggiungere" nel
caso di Polifemo" la caricatura mostruosa.
N talmente basso il livello morale di &uesti cattolici ed ! tal-
mente forte il loro pregiudizio contro la laicit$ c,e non si rendono
neppure conto c,e l%In&uisizione resta una violazione della libert di
coscienza" anc,e &uando c,i esercita &uesta violazione pu' essere
oggettivamente dalla parte della ragione" cio! anc,e &uando c,i la
220
subisce pu' essere dalla parte del torto sul piano ideologico. 5 &ui
prescindiamo volutamente da &ualun&ue considerazione storica" poi-
c,( se gli storici cattolici fossero anc,e solo un minimo obiettivi non
potrebbero certo sostenere c,e per la sicurezza sociale dei cristiani
d%allora erano pi> pericolose le esagerazioni di &ualc,e eresia c,e
non le nefandezze politic,e c,e la c,iesa romana compiva a livello
istituzionale. Ancora oggi non si riesce a trovare uno storico cattoli-
co c,e metta in rapporto la nascita del fenomeno ereticale con la cor-
ruzione dell%alto clero cattolico.
Mna &ualun&ue violazione della libert$ di coscienza :e non ci
si venga a dire c,e nel /edioevo &uesta libert$ non esisteva proprio
perc,( non poteva esistere; rende falsa una posizione vera e pu' ren-
dere vera una posizione falsa. Ba c,iesa romana" approfittando dei
primi tre secoli di persecuzione subAta" ,a creduto d%essere piena-
mente legittimata nell%ereditare l%autoritarismo degli imperatori paga-
ni. B%eliminazione violenta dell%eresia era stata praticata dal papato
ben prima della nascita dell%In&uisizione" praticamente gi$ con la na-
scita dello -tato confessionale voluto da Eeodosio.
-icc,( l%In&uisizione medievale non ! stata soltanto una vio-
lazione della libert$ di coscienza" ma anc,e uno strumento per salva-
guardare un potere diventato sommamente ini&uo# sotto il pretesto
della pericolosit$ dell%eresia" l%In&uisizione servA per assicurare il
controllo dell%ordine pubblico" cio! per ribadire c,e" nonostante l%e-
sercizio abusivo dell%autorit$ ecclesiastica" &uesta non poteva essere
messa in discussione da nessuno.
-otto &uesto aspetto possiamo tran&uillamente sostenere c,e
in tutte le forme di governo autoritario" siano esse laic,e o religiose"
esiste immancabilmente l%uso dell%In&uisizione. .el .ovecento ci' !
stato molto evidente sotto il fascismo" il nazismo" lo stalinismo" il
maoismo" il maccartismo ecc.
Ci si pu' anzi c,iedere se il venir meno dell%in&uisizione po-
litica sia il riflesso di un%effettiva aumentata democrazia o non piut -
tosto il riflesso di una piena omologazione ai poteri dominanti. In al-
tre parole nel cosiddetto =occidente democratico= non si reprime pi>
come una volta" in &uanto il potere politico ! diventato pi> democra-
tico e &uindi non ,a bisogno di ricorrere a &uesti strumenti espliciti
di paura e terrore" oppure perc,( la societ$ civile ! pi> rassegnata a
svolgere un ruolo subordinato rispetto allo -tatoF
230
In &uesto =occidente democratico= siamo tutti potenzial-
mente in&uisibili" poic,( su ognuno di noi esistono banc,e dati in
grado di monitorare un%infinit$ di cose :l%uso del telefono fisso e mo-
bile" l%uso del conto corrente" l%uso di strumenti elettronici di pagam-
ento o di navigazione in rete" le informazioni scolastic,e" sanitarie"
fiscali" poliziesc,e e militari" ecc.; e" nonostante la legge sulla priva-
c*" i progressi della democrazia e lo sviluppo della giurisprudenza"
la =conoscenza= continua ad appartenere a poc,i soggetti" c,e facil -
mente" se a monte esiste una determinata volont$ persecutoria" pos-
sono diventare in&uisitori.
231
Pa2ato e im2ero
Il 2otere tem2orale dello Stato della chiesa nellalto Me0
dioe1o
+li storici sono soliti far iniziare il potere temporale della
c,iesa romana con la cosiddetta Donazione di /utri c,e i Bongobardi
le fecero nel 42G. /a ci' c,e permise davvero a tale c,iesa di costi -
tuirsi come =-tato= fu il rapporto coi 3ranc,i.
8uando Carlo /agno entr' in Italia per farsi incoronare im-
peratore del sacro romano impero da papa Beone III" sottomettendo
&uasi tutti i Bongobardi della penisola" i patti" in funzione anti-lon-
gobarda e anti-bizantina" erano gi$ stati decisi sin dal tempo di Pipi-
no il 2reve. I Bongobardi erano serviti alla c,iesa fintantoc,( com-
battevano contro i bizantini" ma &uando non vollero riconoscere al
papato" c,e li aveva appoggiati" un vero potere politico" la loro fun-
zione" per la c,iesa" era terminata.
8uando Carlo /agno accett' di farsi incoronare da un pon-
tefice" gli abusi politico-istituzionali dei 3ranc,i" iniziati sin dai tem-
pi di Pipino il 2reve" avevano raggiunto il culmine e trovarono nella
c,iesa romana una sanzionatrice d%eccellenza.
Pipino il 2reve infatti" con un colpo di stato" aveva deposto
l%ultimo re merovingio nel 42 e" con&uistando il trono dei 3ranc,i"
aveva dato inizio alla dinastia carolingia. /a siccome non era titola-
to formalmente a governare" c,iese al pontefice la legittimazione del
colpo di stato e &uegli gliela diede immediatamente" pur sapendo di
non poterlo giuridicamente fare" in &uanto una cosa del genere sa-
rebbe spettata semmai al basileus bizantino" o comun&ue a un potere
di tipo laico.
In realt$ la c,iesa romana voleva un proprio regno nella pe-
nisola e non avendo potuto ottenerlo dai Bongobardi" c,e non volle-
ro cederle l%5sarcato appena sottratto ai bizantini" contava su un in-
tervento armato dei 3ranc,i contro di loro" a condizione ovviamente
c,e" in caso di vittoria" cedessero al papato l%5sarcato e la Pentapoli e
non occupassero la parte meridionale dell%Italia :la sede romana non
voleva sentirsi circondata;.
232
Ba vicenda di Pipino il 2reve fu la prima in cui un esponente
ecclesiastico riconosceva un titolo politico di massimo livello a un
sovrano civile. -i era costituito un precedente gravissimo per le sorti
della cristianit$" in &uanto un esponente ecclesiastico pretendeva un
esplicito ruolo politico.
Ba dinastia carolingia &uindi non s%impose in maniera abusi-
va solo con Pipino il 2reve" ma anc,e con Carlo /agno" il &uale" ot-
tenendo il titolo imperiale dal pontefice" compiva &uesta volta un
colpo di stato direttamente nei confronti del basileus bizantino" c,e
deteneva il medesimo titolo gi$ a partire da Costantino.
R
C%! una differenza sostanziale tra il sacro romano impero di
Carlo /agno e &uello di <ttone I di -assonia. Il primo partiva da
una posizione di debolezza# per legittimarsi aveva dovuto cedere ai
compromessi con la c,iesa romana e coi vari feudatari francesi9 il
secondo invece" a partire dal 03@" pretende d%imporsi con la forza" fa-
cendo nascere il cesaropapismo.
B%impero di Carlo /agno era cosA debole" nonostante le con-
&uiste coloniali nell%5uropa centro-orientale :si pensi solo alla catto-
licizzazione forzata degli stessi -assoni; e la facile vittoria contro i
Bongobardi" c,e gi$ alla morte del suo fondatore si sfasci' in manie-
ra irreversibile. -olo con Mgo Capeto :0G4; si riform' una sovranit$
regale" ma in un regno da cui" pur restando in mano capetingia per
otto secoli" rimarr$ sostanzialmente indipendente la feudalit$ nazio-
nale" frammentata in una cin&uantina di domini molto potenti. Il feu-
dalesimo creato da Carlo /agno" c,e altro non era se non un appli-
cazione del principio romano del do ut des" con l%aggiunta di un for-
male ideale religioso da tutelare" s%era trasformato" subito dopo la
morte del sovrano" da una forma di obbedienza relativa" da parte dei
vassalli" al loro imperatore" appoggiato dal papa" a una forma di so-
stanziale disobbedienza civile e politica.
-pieg,iamo meglio le caratteristic,e dell%impero carolingio.
5sso s%era imposto sostanzialmente sulla base dell%illegalit$" in &uan-
to esisteva gi$ a 2isanzio un =sacro romano impero=" sin dai tempi di
Eeodosio. Il pretesto per eleggere Carlo /agno sovrano di pari titolo
fu per la c,iesa non solo &uello di cacciare dall%Italia i Bongobardi
233
ariani o comun&ue avversi alla curia romana" ma anc,e &uello di im-
pedire c,e i territori con&uistati dai Bongobardi tornassero ai bizanti-
ni# in particolare la c,iesa" c,e si trasform' in -tato proprio grazie
alla sconfitta dei Bongobardi" voleva assolutamente impadronirsi
dell%5sarcato e del Cucato romano" c,%erano stati in mano bizantina
prima ancora dell%invasione longobarda.
Ba c,iesa cattolica" utilizzando il falso della Donazione di
Costantino :c,e verr$ creduta vera per sette secoli;" concedeva abu-
sivamente ai 3ranc,i il titolo di imperatore e s%incorporava" altrettan-
to abusivamente" di territori c,e non le appartenevano e c,e le per-
metteranno di trasformarsi in un%entit$ politico-ecclesiastica" total-
mente avversa a una unificazione della penisola c,e non avvenisse
sotto la propria egemonia.
I bizantini dovettero accontentarsi della sola l%Italia meridio-
nale" esclusi i poc,i territori rimasti ai Bongobardi :Cucati di -pole-
to e di 2enevento
10
e &ualcosa in Puglia;" e neppure per molto tem-
po" poic,(" a causa delle continue intromissioni della curia pontifi-
cia" dovettero presto affrontare" uscendone nettamente sconfitti" dap-
prima le invasioni arabe in -icilia" in seguito &uelle normanne in tut-
to il /ezzogiorno.
In politica estera l%impero carolingio organizz' numerose
guerre di con&uista contro gli arabi di -pagna" gli `vari" i Bongobar-
di" le popolazioni slave e soprattutto &uelle sassoni :&uest%ultime
convertite a forza al cattolicesimo latino; e naturalmente contro i
Bongobardi" con cui erano imparentati. Copo aver concluso 3 spe-
dizioni militari" l%impero aveva praticamente raddoppiato i propri
confini. Per la prima volta coi 3ranc,i" i barbari" cattolicizzati e ro-
manizzati" si erano mossi militarmente da ovest verso est" rappresen-
tando cosA il nuovo volto dell%5uropa occidentale# bellicoso" intolle-
rante" colonialista" sul piano sia ideologico-politico c,e socio-econo-
mico. -olo nei confronti degli arabi di -pagna essi non riusciranno a
conseguire significativi successi. 8uesto perc,(" sottovalutando la
10
Il Cucato di -poleto fu occupato dai 3ranc,i dopo la sconfitta definitiva
dei Bongobardi" ma nel 110G entr' a far parte dello -tato pontificio. -tessa
sorte per &uello di 2enevento" c,e il papato affid' al normanno Roberto il
+uiscardo nel 104G" c,e gi$ l%aveva con&uistato nel 103. .el 10G1 esso fu
restituito nuovamente al papato" c,e ridusse 2enevento a una piccola citt$
marginale.
231
forza di &uelli" s%era pensato di poterli facilmente sconfiggere limi-
tandosi a valicare i Pirenei# invece proprio &uesta difesa naturale
permise agli arabi di restare in -pagna sino alla fine del 1100.
C,e l%impero carolingio fosse una realt$ del tutto fittizia" ba-
sata unicamente sull%uso militare della forza" priva di valori ideali" !
dimostrato anc,e dal fatto c,e subito dopo la morte di Carlo /agno"
dopo lotte furibonde tra i successori e tra &uesti e la feudalit$" esso si
frantum' in tre aree ben distinte" c,e a loro volta costituiranno l%em-
brione delle prime nazioni europee# 3rancia" +ermania e Italia. 8ue-
st%ultima" nella sua parte centro-settentrionale" gi$ nel 0@1 veniva in-
g,iottita dai nuovi imperatori -assoni :gli <ttoni;.
B%uso militare della forza si rifletteva" sul piano socio-politi-
co" nella pratica del vassallaggio. Il rapporto di dipendenza persona-
le da parte di un suddito nei confronti del proprio diretto superiore"
fu usato da Carlo /agno per costituire la propria entit$ statale. Il
suddito doveva giurare fedelt$ al superiore" c,e" in cambio" gli con-
cedeva una propriet$ :feudo;. <vviamente il superiore si serviva di
tale rapporto soprattutto nei momenti in cui occorreva usare la forza
militare :p.es. per convertire i non cristiani; o semplicemente poli -
ziesca :p.es. per reprimere il dissenso;. 5ra &uindi un rapporto basa-
to sul reciproco interesse# politico" per il superiore" economico" per il
suddito.
Bo -tato non era basato su un%idea comune" in cui il sovrano
e il suddito si riconoscevano. Ba cultura" beninteso" c%era ed era &uel-
la del cattolicesimo latino" ma &uesta restava in subordine rispetto
alle caratteristic,e del patto di vassallaggio. Ci' c,e pi> importava
non era l%ideale di cristianit$" ma la subordinazione gerarc,ica" in
virt> della &uale il sovrano poteva esercitare un potere assoluto. B%i-
deale era correlato alla gestione del potere.
Eale meccanismo" di derivazione culturale papista" cominci'
a incepparsi nel momento stesso in cui il suddito" una volta ottenuto
il beneficio economico" pretendeva anc,e un certo riconoscimento
politico da parte del sovrano# il vassallo voleva contrattare alla pari
col proprio sovrano" e &uando &uesti opponeva resistenza" ecco c,e
nasceva" come reazione automatica" la cosiddetta =anarc,ia feudale=.
.el feudalesimo dell%5uropa occidentale sembra esserci" pi> c,e un
ideale condiviso" un interesse da far valere" cio! un rapporto politico
23
basato unicamente sulla forza" c,e prima o poi viene distrutto dalla
forza di c,i aveva dovuto subire le condizioni del proprio superiore.
Il Capitolare di 1uierz' :G44;" in tal senso" costituisce un
vero spartiac&ue tra una dittatura sub condicione e una vera e propria
anarc,ia politica" in cui il perimetro del territorio locale" avuto prima
in usufrutto" poi rivendicato come propriet$ privata" diventava il luo-
go ove esercitare un dominio assoluto" dispotico" da parte del signo-
rotto c,e aveva prestato giuramento di fedelt$ al suo sovrano. I vari
feudatari si trasformarono in piccoli imperatori nei loro possedimen-
ti" continuamente in lite tra loro per &uestioni di confine. Ci vorr$
molto tempo prima c,e la 3rancia si costituisca come nazione vera e
propria" cio! ci vorr$ +iovanna d%Arco e la guerra secolare contro gli
inglesi.
B%impero carolingio ebbe termine nell%GG4" con la deposizio-
ne di Carlo il +rosso" avvenuta dopo 43 anni dalla morte di Carlo
/agno :G11;. Il Capitolare di 1uierz' fu l%ultimo tentativo disperato
di tenere unito un impero i cui protagonisti volevano invece spezzar-
lo il pi> presto possibile.
Ba 3rancia" tuttavia" seppur formalmente" vide riconosciuta
una corona regale. B%Italia invece" oppressa dalla presenza della
c,iesa romana" non riuscA a riconoscere un proprio re neppure for-
malmente e venne abbastanza presto incorporata nella sovranit$ im-
periale germanica. <ttone I unific' la corona d%Italia e di +ermania
senza ancora avere il titolo imperiale :01;. 5gli era diventato re di
+ermania dal 03@" ma doveva combattere l%anarc,ia feudale con non
meno vigore del suo collega francese.
I sovrani c,e ,anno governato l%Italia :settentrionale;
dall%GGG al 0@2 sono tutte mezze figure" incapaci d%imporsi sull%intera
penisola e di ridimensionare l%anarc,ia feudale. B%ultimo" 2erengario
II" marc,ese d%Ivrea" fu costretto a riconoscere la propria sottomis-
sione a <ttone I9 il &uale escogit' subito una trovata geniale# nomi-
nare dei propri vescovi di fiducia" cio! dei funzionari di stato per
l%amministrazione soprattutto delle citt$" aventi tutte le caric,e politi-
c,e dei feudatari laici" ma caratterizzati dall%obbligo del celibato" c,e
la c,iesa romana voleva imporre a tutto il clero" non senza certe resi -
stenze" in &uanto la norma non aveva precedenti nella storia della
cristianit$. In tal modo i beni del vescovo-conte" ottenuti in usufrut -
to" non potevano essere lasciati in eredit$ e" alla sua morte" tornava-
23@
no al sovrano" c,e cosA poteva disporli come meglio credeva.
?escovi del genere facilmente potevano essere accusati di non avere
alcuna vocazione religiosa.
Poic,( <ttone I si sentiva il vero erede di Carlo /agno" si
fece incoronare imperatore da papa +iovanni HII nel 0@2" dando
cosA inizio al sacro impero romano-germanico" c,e durer$ sino al
1G0@" allorc,( .apoleone gli metter$ una pietra sopra dopo aver oc-
cupato la +ermania.
Ba cosa pi> curiosa di &uesta incoronazione ! c,e il papa vi
acconsentA nonostante c,e <ttone avesse imposto una condizione
molto umiliante per l%autonomia della c,iesa" e cio! il fatto c,e l%ele-
zione del pontefice" d%ora in poi" sarebbe dovuta dipendere dal con-
senso dello stesso imperatore :privilegium *thonis;# un cesaropapi-
smo in piena regola" c,e i 3ranc,i non avrebbero mai avuto il corag-
gio d%imporre. Per &uale ragione la c,iesa istituzionale si risolse in
un primo momento a sottostare a un diItat cosA restrittivo" &uando
poi" di lA a poco" avrebbe scatenato una durissima lotta per le investi-
ture ecclesiastic,e :104-1122; contro i sovrani germaniciF
I motivi forse possono essere due# da un lato essa aveva rice-
vuto assicurazione c,e il nuovo sovrano avrebbe espulso definitiva-
mente dall%Italia meridionale i bizantini" consegnando &uesti territori
allo -tato della c,iesa9 dall%altro si pu' pensare c,e all%interno della
cristianit$ occidentale la corruzione" favorita peraltro dagli stessi
vertici ecclesiastici" abituati da tempo a ragionare in termini di puro
potere" era gi$ cosA forte o cosA vasta c,e il papato temeva c,e anc,e
all%interno dello -tato della c,iesa si potesse formare una sorta di
anarc,ia feudale in grado di minare il principio di autorit$ ecclesia-
stica.
Insomma il consenso all%incoronazione fu il frutto di un
compromesso dovuto a un momento di debolezza della c,iesa roma-
na" c,e aveva pertanto bisogno di un =braccio secolare= con cui re-
primere il dissenso. 3orse essa aveva sottovalutato il fatto c,e in
&uesta nuova intesa politica c,i andava ad ac&uisire maggiori poteri
era soltanto il sovrano tedesco.
Euttavia l%autoriforma in senso dittatoriale della c,iesa roma-
na non si fece attendere e" col Dictatus papae :104; di +regorio ?II
si posero le basi del futuro -tato teocratico" c,e non avrebbe certo
potuto accettare alcun rapporto di sudditanza nei confronti dell%impe-
234
ratore tedesco :tant%! c,e proprio a partire da &uesto momento il
papa cominci' a usare la scomunica come arma politica" mettendo i
sudditi del sovrano in condizione di potergli non ubbidire;. 8uel lun-
go conflitto sulle investiture dell%alto clero si concluse col Concor-
dato di <orms :1122;" secondo cui i pontefici" nei regni d%Italia e di
2orgogna" potevano decidere autonomamente la nomina di &ualun-
&ue prelato" mentre nel resto dell%impero avevano il diritto di confer-
mare &uella voluta dagli imperatori.
Ca notare c,e in &uesta riforma :preceduta dalla rottura defi-
nitiva del 101 con la c,iesa bizantina; +regorio ?II pose tre princi-
pi fondamentali" rimasti in vigore ancora oggi#
1. il papa deve essere eletto dai cardinali" cio! non dall%impera-
tore n( dai vescovi :molti dei &uali erano stati nominati dallo
stesso imperatore;# il collegio cardinalizio era in sostanza un
consesso di poc,i supervescovi fidatissimi" in cui il papa"
c,e li nominava di persona" poteva riporre ogni fiducia9
2. tutto il basso clero doveva essere eletto o nominato dall%alto
clero" senza consensu ecclesiae da parte del laicato9
3. tutto il clero doveva restare celibe" sicc,( alla morte di ogni
prelato" dal pi> piccolo prete di campagna al pi> alto porpo-
rato" i beni tornavano sempre alle casse dello -tato della
c,iesa.
5ra una dic,iarazione di guerra non solo all%imperatore" ma
anc,e ai bizantini" c,e avevano regole diversissime" e persino alla
stessa cristianit$ latina" cui veniva c,iesto di uniformarsi passiva-
mente a una sorta di autoritario fondamentalismo politico-religioso.
Il fatto c,e la c,iesa ambisse decisamente ad ac&uisire il massimo
potere politico ora veniva pienamente legittimato in sede giuridica"
come giustificazione canonica di una prassi c,e si voleva far passare
di antica data.
Chiesa e im2ero nel #asso Medioe1o
:ederico 9ar#arossa
Copo il Concordato di <orms :1122;" l%impero e il papato
attraversarono un periodo di crisi c,e favorA l%ulteriore sviluppo delle
forze locali :aristocratic,e e borg,esi;# la corona del regno di +er-
23G
mania" e perci' anc,e le annesse corone del regno d%Italia e dell%im-
pero" erano disputate tra guelfi e g,ibellini :c,e in origine non espri -
mevano due partiti ideologicamente diversi ma soltanto due casate
aristocratic,e# di 2aviera i primi" di -vevia i secondi" c,e s%imposero
negli anni 112-2;.
Il papato era stato messo in crisi dal movimento comunale"
estesosi anc,e a Roma :&ui grazie all%operato di Arnaldo da 2rescia;.
C%altra parte la c,iesa s%era sempre servita dei Comuni contro le pre-
tese cesaropapiste degli imperatori germanici. 5cco perc,( aveva
permesso lo sviluppo della borg,esia.
Il confronto tra guelfi e g,ibellini si concluse proprio con
l%elezione concordata di 3ederico I di -vevia" detto 2arbarossa
:112-00;" c,e era g,ibellino ma" per parte di madre" guelfo.
Riordinato il mondo tedesco" 3ederico pot( riprendere la po-
litica sacro-romano-imperiale da sempre perseguita dai re di +erma-
nia. Euttavia" a differenza dei predecessori -assoni" c,e avevano do-
vuto combattere soprattutto contro la c,iesa romana" egli trov' una
ferma opposizione anc,e da parte dei Comuni del nord Italia" decisi
a difendere le autonomie da tempo ac&uisite e &uindi disposti ad ac-
cettare ampie intese col papato in funzione anti-imperiale.
Il programma di restaurazione dell%impero cristiano-univer-
sale risultava anacronistico anc,e rispetto agli sviluppi in corso in
3rancia e in Ing,ilterra" orientate secondo una prospettiva monarc,i-
co-nazionale" dove la gestione del potere politico da parte della no-
bilt$ e &uella dell%economia da parte della borg,esia trovavano favo-
revoli convergenze.
3ederico I scese in Italia perc,( c,iamato dai Comuni di
Como e Bodi" fagocitati dalle mire espansionistic,e di /ilano9 lo
c,iam' anc,e il marc,ese di /onferrato" contro i Comuni di Asti e
C,ieri9 lo c,iam' persino papa Adriano I?" per eliminare la scomo-
da figura di Arnaldo da 2rescia" c,e a Roma" fin dal 1113" aveva
creato una repubblica comunale. A Roma 3ederico fece giustiziare
Arnaldo" ma i tumulti scoppiati subito dopo lo costrinsero a tornare
in +ermania. Curante la prima discesa :111-; aveva distrutto
Asti" C,ieri e Eortona.
Prima della seconda discesa :11G-@2; /ilano aveva distrut-
to Bodi e ricostruito Eortona" e il papato" intenzionato a considerare
l%impero come un proprio =feudo ecclesiastico=" aveva stretto una
230
forte alleanza coi .ormanni contro 3ederico :gi$ dal 100" col Con-
cordato di /elfi" gli Altavilla avevano stretto un patto feudale col
papato" con cui si dic,iaravano formalmente suoi vassalli;. 3ederico"
per tutta risposta" costrinse /ilano" dopo un lungo assedio" a giurar-
gli fedelt$ e volle imporre a tutti i Comuni di accettare propri rappre-
sentanti per la gestione dei diritti imperiali.
Ba rivolta dei Comuni fu generale# 3ederico distrusse /ila-
no e Crema e" proprio nel momento in cui sembrava aver la meglio"
il successore di papa Adriano I?" Alessandro III :110-G1; gli lanci'
la scomunica. /otivoF Il papa" al momento d%essere eletto" non l%ave-
va interpellato per la formale conferma" sicc,( l%imperatore gli aveva
contrapposto un antipapa. Papato e Comuni indussero il sovrano a ri-
tornare in +ermania.
Anc,e con la terza discesa :11@3-@1;" dopo aver nuovamen-
te distrutto Eortona" fu costretto ad arrendersi di fronte alle resistenz-
e comunali" mentre in occasione della &uarta discesa :11@@-@G; si
formarono due leg,e comunali" &uella ?eronese e &uella Bombarda"
intenzionate a contrastare duramente gli imperiali" i &uali infatti" si
limitarono a dirigersi verso Roma" per insediarvi il loro antipapa" ma
una terribile pestilenza scoppiata nelle file dell%esercito" li costrinse
di nuovo a desistere.
.el corso della &uinta discesa :1141-44; 3ederico subA una
pesantissima sconfitta militare a Begnano da parte delle Beg,e" al
punto c,e fu costretto a riconoscere tutti i diritti comunali :pace di
Costanza;. 5ra stata la vittoria di un esercito di mercanti" artigiani"
operai e contadini contro un esercito feudale di cavalieri professioni -
sti dell%arte militare.
Ba sesta e ultima discesa :11G-G@; fu del tutto pacifica" in
&uanto unicamente motivata dalla decisione" invano ostacolata dal
papato" di unire in matrimonio" nel 11G@" il proprio figlio 5nrico ?I
con Costanza d%Altavilla" erede del regno normanno di .apoli e -ici-
lia.
3ederico sperava di con&uistare l%Italia con una politica ma-
trimoniale" invece morir$ annegato in un fiume della Cilicia :odierna
Eurc,ia;" mentre partecipava alla terza crociata.
?a detto c,e mentre a 2isanzio e a /osca l%idea cristiano-
imperiale pot( durare molti secoli perc,( sempre sostenuta" salvo
singole eccezioni" dalla c,iesa istituzionale" in occidente essa dur'
210
poc,issimo tempo proprio perc,( il papato si poneva in netto anta-
gonismo rispetto all%imperatore" avendo ambizioni di egemonia
politica. 3urono proprio &ueste ambizioni" inevitabilmente destinate
a corrompere gli ideali cristiani originari" c,e indirettamente portaro-
no alla nascita della borg,esia" culturalmente e moralmente indiffe-
rente alla religione. Ba corruzione dell%alto clero era stata colta dai
mercanti e dagli artigiani come pretesto per cercare di far passare
uno stile di vita c,e di cristiano aveva solo le apparenze.
5ra dun&ue letteralmente impossibile per un sovrano come
3ederico affermare l%idea medievale cristiano-imperiale contro la vo-
lont$ di c,iesa e borg,esia" c,e in &uel frangente si trovavano persi-
no alleate. B%unica cosa intelligente c,%egli riuscA a fare fu &uella di
realizzare una politica matrimoniale coi .ormanni per impedire alla
c,iesa di annettersi l%intero /ezzogiorno.
Innocen3o III *,,.60,%,/- e :ederico II *,%%80,%&8-
Cei tre pi> importanti papi teocratici del /edioevo :+rego-
rio ?II" Innocenzo III e 2onifacio ?III;" il pi> impegnato politica-
mente fu il secondo" c,e probabilmente" prima ancora di diventare
papa" contribuA a far morire prematuramente 5nrico ?I di -vevia
:1100-04;" il &uale" grazie al matrimonio voluto da suo padre 3ederi-
co 2arbarossa con Costanza d%Altavilla :zia dell%ultimo sovrano nor-
manno" privo di eredi# +uglielmo II il 2uono;" era riuscito a impos-
sessarsi del regno normanno" a dispetto del papato" c,e ne rivendica-
va il possesso" avendolo concesso come feudo al primo sovrano nor-
manno" e c,e ora non voleva assolutamente c,e il proprio -tato si
trovasse circondato dai +ermanici.
.aturalmente non si ! certi di &uesto coinvolgimento di In-
nocenzo III nella morte del giovane imperatore e naturalmente non !
per &uesto motivo c,e tale papa va considerato il pi> fanatico e intol-
lerante dei tre :se" per &uesto" 2onifacio ?III fece assassinare il suo
predecessore" Celestino ?;.
Innocenzo III era gi$ un prelato molto noto &uando" a soli 34
anni" divenne pontefice" eletto col voto unanime del conclave. Bui
ambiva c,iaramente a emulare il predecessore c,e stimava di pi>"
c,e" guarda caso" era proprio +regorio ?II" l%inauguratore dogmatico
della teocrazia pontificia" per il &uale il potere politico dei sovrani
211
cattolici proveniva da Cio attraverso la c,iesa# cio! nessun potere
laico era legittimo senza il previo riconoscimento da parte della
c,iesa. Ci &ui la teoria" elaborata da Innocenzo III" della Buna-
impero c,e riceve la sua luce dal -ole-c,iesa.
Il papa cominci' ad applicare &uesta teoria nella citt$ di
Roma" dove l%autorit$ politica era costituita dal prefetto" rappresen-
tante dell%imperatore" e dal -enato" organo di governo del Comune. Il
prefetto gli prest' giuramento" mentre il Comune accett' una costitu-
zione c,e dava al papa il potere di nominare il senatore al &uale era
affidato il governo della citt$" da spartirsi col prefetto. Poi proseguA
l%azione in &uei territori dove pi> forte era l%influenza della c,iesa#
Mmbria" /arc,e e Romagna :i pilastri" insieme al Cucato romano"
dello -tato della c,iesa;. Aiut' i Comuni di &ueste regioni a liberarsi
dalla tutela imperiale e li indusse a porsi sotto la sua protezione.
3ece inoltre riconoscere a Costanza d%Altavilla" vedova di 5nrico ?I"
la signoria feudale della c,iesa sul regno normanno e" alla morte di
lei :110G;" assunse la reggenza per conto del piccolo 3ederico" col
proposito di dividere il regno di -icilia dalla +ermania.
-icilia" Aragona" Portogallo" Ing,ilterra" 3rancia" -vezia"
Canimarca" Polonia" il regno di +erusalemme e l%impero latino di
Costantinopoli :1201-@1; riconobbero la sovranit$ del papa" il &uale"
in cambio" appoggi' i movimenti espansionistici del mondo cristia-
no.
Il suo obiettivo era &uello di porsi come erede politico e spi-
rituale del potere imperiale" tant%! c,e la prima cosa c,e fece fu &uel -
la di nominare" nel 1202" Alberto di 2uSt,oeven primo vescovo di
Bivonia :oggi inclusa nella Bettonia;" c,e fond' l%ordine cavalleresco
dei Portaspada" al fine di cattolicizzare con la forza la regione" terra
di frontiera tra il cattolicesimo e l%ortodossia russa. -iccome i Bivoni
non volevano rinunciare ai propri riti pagani e uccisero alcuni mis-
sionari cristiani" Innocenzo III decise di proclamare una crociata e
incaric' appunto l%ordine dei Portaspada" aiutato da &uello Eeutoni-
co" di con&uistare e controllare la regione. I monaci-cavalieri dei due
ordini procedettero con estrema violenza alla cristianizzazione dei
Paesi 2altici" con l%aiuto delle citt$ della Bega Anseatica :1202-
1201; c,e commerciavano nel /are del .ord :Amburgo" Canzica"
Bubecca" -tettino" 2rema ecc.;.
212
.el 1201 scelse come futuro imperatore del sacro romano
impero non il legittimo erede di Casa -vevia :cio! 3ederico" figlio di
5nrico ?I;" bensA il guelfo <ttone I? di 2runs6icI :re di +ermania
dal 110G e imperatore dal 1200;" facendogli promettere c,e non
avrebbe mai rivendicato il possesso dell%eS regno normanno. .el
contempo sollecit' i Comuni italiani a cacciare dai loro territori i de-
legati imperiali" permettendo cosA ad essi di riaffermare la loro am-
pia autonomia dall%impero" come al tempo della Bega lombarda con-
tro 3ederico I detto =2arbarossa=# &uell%autonomia c,e" di lA a poco"
gli stessi Comuni avrebbero utilizzato anc,e contro il papato.
8uando poi si rese conto c,e <ttone" pur essendo del partito
guelfo" aveva intenzione di appropriarsi del regno di -icilia" c,e gli
spettava di diritto" lo scomunic' nel 1210 e" al suo posto" impose il
giovanissimo 3ederico II :1211;" di cui evidentemente si fidava di
pi>.
Per eliminare <ttone" c,e non aveva accettato la scomunica"
il papa organizz' la battaglia di 2ouvines :1211;" cio! il primo gran-
de conflitto internazionale tra coalizioni di eserciti nazionali cattolici
in 5uropa. 3ilippo Augusto di 3rancia" c,e parteggiava per il papato"
inflisse ad <ttone e al conte 3erdinando di 3iandra una sconfitta cosA
decisiva c,e <ttone venne deposto e sostituito dallo stesso 3ederico
II" voluto dal papa. 3erdinando venne catturato e imprigionato" men-
tre 3ilippo riuscA ad avere il controllo completo dei territori di An-
gi'" 2retagna" /aine" .ormandia e Eurenna" c,e aveva da poco
strappato al re inglese +iovanni" parente e alleato di <ttone.
Innocenzo III era praticamente riuscito a coalizzare le forze
di 3ederico II di -vevia e di 3ilippo II Augusto" re di 3rancia" non
solo contro <ttone" ma anc,e contro il re inglese +iovanni -enza
Eerra" c,e aveva rifiutato di riconoscere come primate della c,iesa
inglese un cardinale nominato dallo stesso papa" reagendo alla sco-
munica" c,e &uest%ultimo gli aveva lanciato" con la confisca dei beni
della c,iesa inglese.
Prima della battaglia di 2ouvines Innocenzo III aveva spon-
sorizzato un%altra grande battaglia" &uella di Bas .avas de Eolosa
:1212;" dandole lo statuto di una grande crociata anti-islamica. In
essa i regni di .avarra" Aragona" Catalogna" Castiglia e Portogallo"
appoggiati da gruppi di cavalieri provenienti da tutto l%occidente"
sconfissero l%esercito almo,ade :berbero-arabo" con &uote non indif-
213
ferenti di turc,i" turImeni e curdi;" presente nella penisola iberica"
dando una svolta decisiva alla ricon&uista cattolica della penisola.
R
Ba vittoria della coalizione filo-papale rafforz' per un breve
periodo di tempo l%idea della teocrazia" ma in seguito si rivel' al-
&uanto effimera# sia perc,( la 3rancia iniziava ad affermare le pro-
prie tendenze espansionistic,e ed assolutistic,e anc,e ai danni del
papato9 sia perc,( 3ederico II era &uanto mai interessato alla costitu-
zione di una monarc,ia siculo-italiana :spostando nell%isola il centro
di gravit$ dell%impero;" pur avendo egli promesso al papa c,e" appe-
na divenuto imperatore" avrebbe rinunciato alla corona siciliana9 sia
perc,( infine +iovanni -enza Eerra" per non perdere la propria coro-
na" dopo la sconfitta militare" sar$ costretto" a causa di una rivolta
delle forze feudali e urbane unite" a concedere la 8agna Charta i-
bertatum :121;" la &uale pose le premesse per la formazione dello
-tato moderno" indipendente dalla c,iesa.
Ba Charta$ per la prima volta" sancisce" sul piano della legit-
timit$" c,e# 1; i rapporti tra il re e la nobilt$ sono regolati non pi> da
atti di forza o dalla consuetudine feudale" ma da un patto bilaterale"
giurato e sottoscritto" c,e impegna a precisi obblig,i i contraenti9 2;
il patto ! ritenuto unica fonte legittima cui fare riferimento in caso di
rivendicazioni avanzate da una parte o dall%altra" e in casi di conte-
stazione per eventuale abuso di diritti. Alla concessione della 8agna
Charta seguir$ col tempo l%istituzione del Parlamento" organo di
controllo dei poteri statali e di tutela delle libert$ sancite dallo statu-
to.
-ul piano del merito essa prevedeva cin&ue punti fondamen-
tali# 1; il re s%impegnava a non intromettersi nella elezione delle cari -
c,e religiose e a non impadronirsi dei beni ecclesiastici9 2; egli pro-
metteva di non pretendere dai suoi vassalli :baroni" grande borg,esia
e alto clero; tributi straordinari senza il loro esplicito consenso9 3;
garantiva c,e i membri di &uesti ceti sociali non potevano essere ar-
restati" dic,iarati fuorilegge e sottoposti a confisca dei beni senza il
giudizio di tribunali composti da uomini di grado e posizione uguali9
1; si permetteva ai mercanti stranieri la libera circolazione in Ing,il-
terra9 ; si stabiliva l%unit$ di pesi e misure per tutta la nazione.
211
.onostante c,e &uesto patto non concedesse alcun diritto
alle classi sociali marginali" il re" sostenuto dal papa" si rifiut' di ri-
conoscerlo" per cui esso" in un primo momento" non venne applicato
alla lettera. In &uesto senso" forse ad esso fu data un%importanza pi>
grande di &uella c,e effettivamente ebbe" per &uanto esso costituA un
punto di riferimento cui sempre ci si ric,iamer$ ogni&ualvolta si trat-
ter$ di risolvere delle controversie tra monarc,ia e aristocrazia.
R
5ducato negli ambienti della curia pontificia" il nuovo impe-
ratore 3ederico II aveva capito bene come dissimulare le sue vere in-
tenzioni. 5gli infatti aveva promesso al papa# a; c,e non avrebbe mai
riunito la corona siciliana con &uella germanica imperiale" ovvero
c,e avrebbe ceduto in eredit$ :nel testamento di morte; tutto il /ez-
zogiorno come feudo alla c,iesa romana9 b; c,e avrebbe &uanto pri-
ma intrapreso una nuova crociata in Palestina. Eali crociate serviva-
no al papato sostanzialmente per due cose# 1; aumentare la propria
sfera d%influenza sul piano giurisdizionale9 2; tenere impegnati mili -
tarmente gli imperatori al di fuori dei confini italici.
Per assicurarsi c,e &uesti progetti andassero in porto" il papa
pretese c,e il re inglese e &uello d%Aragona si dic,iarassero suoi vas-
salli" e anc,e i sovrani francese e portog,ese subirono le sue pressio-
ni :probabilmente sotto la promessa di cedere loro parte dell%eS re-
gno normanno a titolo di feudo# in fondo i .ormanni erano gi$ stati
c,iamati o comun&ue usati dalla c,iesa per eliminare i bizantini dal-
l%Italia meridionale e per impedire ai +ermanici di affacciarsi sul
/editerraneo;. Innocenzo III si comport' cosA perc,(" nel caso in cui
3ederico II non avesse mantenuto fede alla promessa di consegnare
il /ezzogiorno al papato" avrebbe c,iesto aiuto ad altri sovrani stra-
nieri per obbligarvelo.
Assolutamente intenzionato a egemonizzare l%area orientale
del /editerraneo" il papa promosse la grande crociata del 1201"
avente lo scopo di fondare nelle terre bizantine e islamic,e un impe-
ro latino d%oriente" naturalmente sotto il suo protettorato. Cosa c,e
puntualmente avvenne" grazie soprattutto all%apporto finanziario e lo-
gistico dei veneziani" c,e" invece di togliere la Palestina all%islam" si
21
limitarono" coi crociati" ad occupare Costantinopoli" c,e" prima d%al-
lora" non era mai stata sacc,eggiata" meno c,e mai da dei cristiani.
Il papa si guard' bene dallo scomunicare i crociati e i vene-
ziani9 fece finta d%essere dispiaciuto per l%orrendo massacro di vite
umane e l%incredibile sacc,eggio di beni di grande valore :molti dei
&uali si trovano ancora oggi nella stessa ?enezia;. In realt$ il papa
era ben contento d%aver inferto un duro colpo alla rivale c,iesa orto-
dossa. A partire da &uella crociata i rapporti tra le due c,iese si gua-
steranno in maniera irreparabile" tanto c,e i bizantini cominceranno
a vedere di buon occ,io il rapporto con gli arabi islamici.
B%impero latino" capeggiato da 2aldovino di 3iandra" rimase
in vigore fino al 12@1" &uando i bizantini" riusciti a riprendersi" cac-
ciarono i latini dai loro territori.
Innocenzo III provvide a organizzare crociate non solo ester-
ne ma anc,e interne alla cristianit$ occidentale# p.es. scomunic' i
?aldesi :11G1;" c,e" a causa delle violente persecuzioni" furono co-
stretti a rifugiarsi nelle vallate alpine del Piemonte e del Celfinato"
da dove" &uattro secoli dopo" decideranno di aderire al calvinismo.
Contro gli Albigesi :detti anc,e Catari" cio! =puri=; organiz-
z' una grande crociata" durata due anni :1200-1211;" in cui da
20.000 a 10.000 eretici furono sterminati dalle truppe guidate da -i-
mone da /onfort" c,e aveva gi$ partecipato al massacro di Costanti-
nopoli. Il papa ottenne il feudo di Avignone.
.el 121 il papa convoc' il I? Concilio Bateranense" c,e
eman' settanta decreti di riforma. Era &uesti venne definitivamente
dic,iarata la superiorit$ della c,iesa rispetto a &ualun&ue altro potere
secolare9 si istituiva il tribunale dell%In&uisizione contro le eresie9
s%incoraggiava la predicazione popolare" legittimando soprattutto
l%ordine domenicano di Comenico di +uzman :1140-1221;" al &uale
venne affidata la gestione" a titolo gratuito" dell%istruzione del clero e
dei laici" nonc,( &uella" a partire dal 1233" del tribunale dell%In&uisi-
zione9 si decise inoltre una crociata generale in Eerra -anta :la &uin-
ta;" poic,( +erusalemme era sempre nelle mani dei musulmani.
8uanto alla regola di 3rancesco d%Assisi" siccome gli appari-
va troppo vicina a &uella degli altri movimenti pauperistici c,e ave-
va gi$ fatto eliminare" la approv' solo verbalmente" benc,( essa non
contenesse alcun aspetto politico di cui preoccuparsi. Per vedersela
approvata dal nuovo papa <norio III" nel 1223" 3rancesco dovette
21@
comun&ue attenuarne il rigore. Innocenzo III non aveva ancora capi-
to bene come strumentalizzare il movimento francescano" anc,e se
sicuramente aveva capito c,e 3rancesco era politicamente inoffensi-
vo.
.on fece in tempo a vedere il voltafaccia di 3ederico II" in-
tenzionato ad annettersi il regno di -icilia. /orA mentre stava percor-
rendo l%Italia per indire una nuova grande crociata.
Innocenzo III non arriv' mai a capire c,e nell%ambito del si-
stema feudale un &ualun&ue indebolimento della funzione imperiale
avrebbe necessariamente comportato un indebolimento della stessa
funzione ecclesiastica.
R
Intanto 3ederico II" dopo aver ridimensionato il potere del
partito guelfo tedesco" cominci' a pensare al modo di unire l%intera
Italia meridionale :avuta in eredit$ dai .ormanni; al trono germani-
co :avuto in eredit$ dagli -vevi;. Poic,( sapeva c,e la c,iesa voleva
impadronirsi del /ezzogiorno" decise di riorganizzare il regno di -i-
cilia" trasferendo &ui il centro di tutte le sue iniziative politico-cultu-
rali ed economico-amministrative. I problemi maggiori c,e doveva
affrontare erano l%anarc,ia feudale e il controllo di tutto il commer-
cio insulare da parte delle repubblic,e marinare centro-settentrionali.
Ba morte di Innocenzo III l%aveva liberato dai due impegni
assunti in precedenza con la c,iesa# promuovere una crociata in
oriente e rinunciare alla corona siciliana dopo aver ottenuto &uella
tedesca. Mno dei successori di Innocenzo III" +regorio IH" gli lanci'
la scomunica per indurlo a fare la crociata e ad allontanarsi dal /eri-
dione. 3ederico accett'" ma" invece di ricorrere alle armi" preferA ve-
nire a patti col sultano d%5gitto. Il papa non solo rifiut' l%accordo"
confermando la scomunica" ma bandA anc,e contro di lui" durante la
sua assenza" una crociata nel /eridione. 3ederico dovette ritornare
subito in Italia e combattere contro l%esercito pontificio. Ba scomuni-
ca venne revocata dietro la promessa c,%egli avrebbe rispettato i pri -
vilegi della c,iesa nel regno di -icilia# cosa c,e poi non fece.
In -icilia 3ederico cre' una monarc,ia feudale in cui l%e&ui-
librio tra il re e i baroni e tutta l%amministrazione furono assicurati da
un forte apparato burocratico alle dirette dipendenze della corona. In
214
tal modo venivano ridotti al minimo molti privilegi politico-ammini-
strativi della nobilt$ e del clero :sostituA ad es. i tribunali ecclesiastici
con i propri nel giudizio degli eretici;. I funzionari" nominati dal so-
vrano :come le maggiori autorit$ cittadine# podest$" consoli...;" non
erano tedesc,i ma della stessa Italia meridionale" istruiti presso un
centro studi universitario c,e lo stesso sovrano fece aprire a .apoli.
-ul piano economico# 1; confisc' i fondi di cui poteva con-
testare i titoli di legittimit$ :cosA pot( assicurarsi un demanio consi-
stente;9 2; impose un dazio fisso su tutti i beni esportati e importati9
3; cre' alcuni monopoli statali commerciali :seta" canapa" ferro"
sale;. Be forti entrate finanziarie gli permisero di realizzare un eser-
cito mercenario regolare :composto anc,e da saraceni; alle sue diret-
te dipendenze" grazie al &uale poteva fare a meno del contributo dei
feudatari" anc,e se continuava a servirsi degli eserciti tedesc,i.
-ul piano culturale svilupp' la fusione della tradizione bi-
zantina" araba e normanna. Ba cultura era aristocratica e imitava i
modelli provenzali francesi. 5spressione pi> significativa# a scuola
siciliana :primo esempio di volgare scritto;.
Eutta l%opera politico-economico-amministrativa venne da
lui codificata nelle Costituzioni di 8el%i :1231;" c,e per certi aspetti
anticiperanno di molti secoli l%organizzazione degli -tati moderni"
poic,( esse miravano a trasformare lo -tato feudale in una ordinata
monarc,ia assoluta" con la sudditanza di tutti i ceti a un unico potere
centrale.
8uando cerc' di far valere &uesti principi anc,e nel resto
della penisola" lo scontro con i Comuni pi> forti e indipendenti fu
inevitabile. 3ederico infatti voleva limitare sia il potere feudale c,e
&uello cittadino. -enonc,( i Comuni si riuniranno in una nuova Bega
lombarda e" pur risentendo fortemente di lotte intestine tra guelfi e
g,ibellini" pur uscendo in un primo momento sconfitti militarmente
dallo scontro con le forze imperiali" alla fine riusciranno a trionfare"
grazie anc,e all%aiuto del papato" c,e lanci' una nuova scomunica
contro di lui" determinando la rivolta sia dei grandi feudatari tede-
sc,i" sia dei sudditi siciliani e meridionali" esasperati dal fiscalismo e
dai vari monopoli statali. Copo la sua morte" i possedimenti della
sua dinastia vennero spartiti tra i principi tedesc,i" e la +ermania re-
ster$ sino all%unificazione nazionale divisa in principati territoriali.
21G
Con la sua morte finisce per sempre l%idea di poter realizzare
un sacro romano impero" cio! una teocrazia universale guidata dal -
l%Imperatore. +li -tati centralizzati" nazionali" da un lato" e lo svilup-
po urbano e mercantile" dall%altro - entrambi gelosi della loro indi-
pendenza - erano diventati irreversibili.
La (ine dell!ni1ersalismo 2a2ale
B%ultimo grande papa :dopo +regorio ?II e Innocenzo III"
avversari" rispettivamente" degli imperatori 5nrico I? e 3ederico II;
c,e proseguA il programma teocratico secondo cui al pontefice spet-
tava la supremazia su ogni autorit$ politica del mondo cristiano" fu
2onifacio ?III :123-1303;. sin dal momento in cui era nato" tale
programma non aveva incontrato ostacoli significativi" anc,e perc,(
i Comuni e i feudatari avevano sempre cercato di approfittare della
controversia tra papato e impero per indebolire soprattutto &uest%ulti-
mo" sicuramente pi> forte della c,iesa sul piano militare.
Euttavia" nella misura in cui l%impero era costretto a cedere
ampi poteri sia ai Comuni c,e ai feudatari :per non parlare delle
emergenti monarc,ie nazionali;" anc,e il potere universale della
c,iesa si trovava compromesso" indebolito# essa infatti non tarder$
ad accorgersi di non avere la forza sufficiente per opporsi a c,i ave-
va saputo ridimensionare le pretese dell%impero. In particolare" la
funzione politica universale della c,iesa si poneva in netto contrasto
con gli orientamenti delle monarc,ie nazionali. Ci tutte le nazioni"
&uella c,e alla fine del Cuecento sembrava potersi meglio imporre
contro il programma teocratico era la 3rancia. -oprattutto con 3ilip-
po I? il 2ello :12@G-1311; il centro del potere politico-istituzionale
era passato nelle mani del re e del suo apparato burocratico" contro
le resistenze autonomistic,e del mondo feudale.
All%origine del conflitto vi fu la ric,iesta di contributi finan-
ziari da parte di 3ilippo I?" impegnato in una difficile guerra contro
l%Ing,ilterra. Il re volle imporre le tasse anc,e al clero francese" sen-
za c,iedere l%autorizzazione del papa. 2onifacio ?III rispose minac-
ciando la scomunica" ma la rottura venne scongiurata grazie a un
compromesso :il re" con una serie di provvedimenti" aveva ostacola-
to il normale flusso di denaro dalla 3rancia a Roma;. Il compromes-
so per' dur' poco. .el 1300 infatti 2onifacio ?III istituA un vesco-
210
vado in 3rancia senza c,iedere l%autorizzazione del re. 3ilippo I?
fece arrestare il vescovo sotto l%accusa di lesa maest$. Il papa
convoc' un Concilio a Roma per giudicare la condotta del re ed
eman' la bolla 0nam /anctam. Il re rispose proibendo ai vescovi
francesi di uscire dal regno. Poi convoc' per la prima volta gli -tati
+enerali :nobilt$" clero e borg,esia; per istruire un regolare processo
contro il papa" accusato di simonia" eresia e assassinio del papa Ce-
lestino ?. Il papa allora prepar' una bolla di scomunica contro 3ilip-
po I? e di interdetto contro la 3rancia. /a ormai era troppo tardi. Il
re aveva deciso di far catturare il papa trasferendolo di forza in 3ran-
cia. +li abitanti di Anagni si opposero efficacemente ai francesi" ma
il papa" rientrato a Roma" morA poc,i mesi dopo. Il suo successore"
Clemente ?" decise di trasferire la sede pontificia ad Avignone nel
1300 :dove essa rester$ sino al 1344;. Il papato" per &uanto al pro-
prio interno riuscisse a confermare il principio della propria superio-
rit$ su tutti gli ordinamenti ecclesiastici" si dovette sottomettere alla
politica francese :i papi avignonesi furono tutti francesi di nascita;.
C%altra parte la dottrina politico-giuridica di &uel tempo era
arrivata alla convinzione c,e il potere politico doveva essere indi-
pendente da &uello religioso" in &uanto proveniente direttamente da
Cio e non dal papa" e non solo doveva esserlo il potere politico del -
l%imperatore ma anc,e &uello dei singoli re nazionali" c,e nei loro re-
gni cominciavano a considerarsi degli =imperatori= :sviluppando il
principio della =sovranit$ nazionale=;. /arsilio da Padova" nel suo
De%ensor Pacis" arriver$ addirittura a dire c,e imperatori e re deriva-
no la loro autorit$ dal popolo" c,e anc,e la c,iesa si fonda sulla so-
vranit$ popolare e c,e il papa ! subordinato all%imperatore.
R
Il grande scisma d4occidente :134G-1114;. Curante la catti-
vit$ avignonese" i papi faranno di tutto per ridurre in soggezione i si -
gnori ribelli dello -tato pontificio" senza per' ottenere significativi
risultati. -olo nel 1344 il papato riuscir$ a riportare la sede a Roma"
ma appena &uesto avvenne scoppi' il grande scisma d%<ccidente" il
cui pretesto fu l%elezione del nuovo pontefice Mrbano ?I" cui si op-
pose il Collegio dei Cardinali" in maggioranza francesi" i &uali di-
c,iararono d%essere stati costretti a votarlo sotto la minaccia violenta
20
del popolo" c,e reclamava un papa romano o almeno italiano. 5 cosA"
tutti i cardinali ribelli elessero un antipapa" Clemente ?II" c,e si in-
sedi' nuovamente ad Avignone" dopo aver cercato inutilmente di
sbarazzarsi di Mrbano ?I. Ba cristianit$ fu cosA divisa" con grande
scandalo e confusione" in due partiti. Ba crisi" &uesta volta" era inter-
na alla stessa istituzione ecclesiastica.
Per far cessare lo scandalo" molti cardinali delle due sedi si
riunirono nel Concilio di Pisa :1100;" ove decisero di deporre i due
papi e di eleggerne un terzo" Alessandro ?" con sede a 2ologna. /a
gli altri due papi non vollero riconoscere come legittimo il Concilio"
il &uale" secondo i canoni" doveva essere convocato dal papa e da lui
presieduto.
Bo scisma pot( essere risolto solo col successivo Concilio di
Costanza :1111-1G;" c,e" convocato dall%imperatore -igismondo con
l%approvazione dei tre papi" decise# 1; di deporre i tre papi" eleggen-
done un &uarto# /artino ?9 2; di trasformarsi in un istituto perma-
nente" ovvero in un organo costituente della c,iesa :in grado di con-
vocare altri concili;" al fine di dare alla c,iesa un ordinamento parla-
mentare" nel &uale il potere monarc,ico del papa fosse subordinato a
&uella del concilio :/artino ? tuttavia seguir$ una politica ostile"
anc,e se cauta" al movimento conciliare;9 3; il Concilio condann' le
dottrine di [*cliffe e mand' Zus al rogo" giudicati eretici :antici -
parono le idee di Butero;.
Il piccolo scisma d4occidente :1130-10;. Ba lotta tra le tesi
papiste e &uelle conciliariste determin' un altro scisma all%interno
della c,iesa. 5ugenio I?" infatti" successore di /artino ?" dopo aver
convocato un Concilio a 3errara e poi a 3irenze per discutere con la
c,iesa greca la riunificazione delle due confessioni :cattolica e orto-
dossa;" c,iese c,e &uello ecumenico di 2asilea :gi$ convocato da
/artino ? per discutere il problema dell%autorit$ del papa; fosse
sciolto :a 2asilea infatti si stavano affermando le tesi conciliariste;. I
prelati di 2asilea opposero un netto rifiuto" deposero 5ugenio I? ed
elessero papa Amedeo ?III duca di -avoia col nome di 3elice ?.
8uesta volta per' ebbe la meglio il papa di Roma" poic,( da un lato
pot( far valere" a suo prestigio" l%accettazione della c,iesa greca della
disciplina di Roma :i bizantini speravano nell%aiuto dei latini contro i
turc,i;" dall%altro riuscA ad ottenere l%appoggio dell%imperatore germa-
21
nico 3ederico III d%Asburgo" c,e c,iuse d%autorit$ il Concilio di 2asi-
lea. Il papato pot( cosA ripristinare il suo primato sul concilio.
B%ultimo tentativo di restaurare l%idea imperiale nell%5uropa
occidentale viene fatto da 5nrico :o Arrigo; ?II di Bussemburgo"
c,e scese in Italia nel 1313" suscitando grandi speranze in Cante" ma
incontrando subito una forte resistenza sia da parte dei Comuni c,e
da parte del partito guelfo" appoggiato dagli Angioini presenti nell%I-
talia meridionale" esclusa la -icilia" da cui erano stati cacciati in oc-
casione del ?espro :12G2;" dove" in &uell%occasione" i siciliani si era-
no uniti agli Aragonesi.
Ba morte di 5nrico ?II indusse i sovrani tedesc,i a rinuncia-
re definitivamente all%idea di unificare +ermania e Italia sotto un
unico impero. Carlo I? di Bussemburgo eman' infatti nel 13@ la
Bolla d4oro" c,e stabiliva la natura elettiva della carica imperiale" po-
nendo fine al controllo diretto del papato sull%impero :pur essendo
egli stato incoronato da papa Innocenzo ?I nel 13;. C%ora in avanti
l%imperatore sarebbe stato eletto da sette grandi elettori :i &uattro
membri laici erano il Re di 2oemia" il Cuca di -assonia" il /argra-
vio del 2randeburgo e il Conte del Palatinato9 i tre membri ecclesia-
stici erano gli Arcivescovi di Colonia" /agonza e Ereviri;. Ba Bolla
d4oro stabilA il principio della indivisibilit$ territoriale e" per i soli
membri laici" anc,e il diritto di trasmissibilit$ del titolo imperiale
mediante il principio della primogenitura" con conseguenti privilegi.
-tabilA anc,e l%illegalit$ delle =confederazioni= e consentiva la perse-
cuzione delle =leg,e= c,e si erano formate tra le citt$ dell%impero du-
rante il /edioevo. Copo i Bussemburgo subentreranno gli Asburgo.
Ba Bolla d4oro rest' in vigore fino al 1G0@" anno in cui il sacro ro-
mano impero si sciolse in forza di una decisione di .apoleone 2ona-
parte.
Ba teocrazia pontificia invece" dopo aver subAto una battuta
d%arresto con la cattivit$ avignonese :1300-44;" col grande scisma
d%occidente :134G-1114; e col piccolo scisma d%occidente :1130-10;"
riprese vigore grazie alla caduta di 2isanzio :113; e alla sottomis-
sione della c,iesa ortodossa nel Concilio di 3errara-3irenze :113G-
30;" c,e durer$ per' soltanto fino al 11@.
0
Il papato pot( servirsi di
&uesta sottomissione" seppur temporanea" proprio per negare in occi-
0
Proprio a causa di &uel Concilio nascer$" tra i teologi ortodossi slavi" l%i-
dea di /osca &uale =terza Roma=.
22
dente ogni valore alle tesi c,e volevano il concilio superiore al
papato. -ar$ solo con la riforma protestante :114; c,e nell%5uropa
del nord si affronter$ in maniera scismatica la teocrazia pontificia"
mentre nell%5uropa del sud il papato potr$ continuare indisturbato a
dominare la scena politica" avvalendosi dell%impero di Carlo ?" c,e"
grazie alla con&uista spagnola dell%America" si era enormemente ar-
ricc,ito e ingrandito.
Ba teocrazia pontificia permarr$ in Italia sino all%unificazio-
ne nazionale del 1G@1-41 e ancora oggi sopravvive nella Citt$ dello
-tato del ?aticano.
Per concl!dere
Il Erecento segna dun&ue la crisi della teocrazia pontificia"
in &uanto senza l%appoggio specifico dell%impero" il destino della
c,iesa romana" come potenza europea" pareva segnato. Ba c,iesa
preferA appoggiarsi ai Comuni e ai grandi feudatari esterni al proprio
-tato per combattere &uegli imperatori tedesc,i c,e volevano eserci-
tare la loro egemonia politica anc,e in Italia. Mna c,iesa con pretese
=politic,e= si opponeva a un impero legittimato politicamente" an-
corc,( nato in opposizione illegittima a un altro impero" &uello bi-
zantino" gi$ da tempo espressione della volont$ =cristiana= di co-
struire un ecumene alternativo a &uello pagano del mondo greco-ro-
mano. Bo scontro tra c,iesa romana e impero germanico fu talmente
forte c,e alla fine entrambi dovettero rinunciare alle loro pretese po-
litic,e universalistic,e" a vantaggio di una nuova classe emergente"
sostenitrice delle monarc,ie nazionali# la borghesia.
Ba c,iesa romana aveva talmente abituato l%5uropa occiden-
tale a confrontarsi con una confessione fortemente politicizzata" c,e
anc,e &uando i sovrani universali e nazionali cercavano di opporsi a
&uesta pretesa" finivano sempre col praticare il cesaropapismo. -ia
gli imperatori tedesc,i c,e i sovrani francesi ,anno spesso cercato o
di servirsi di un proprio clero episcopale o addirittura di far eleggere
al soglio pontificio i propri candidati. 3inc,( la c,iesa romana ,a
preteso un ruolo teocratico" i sovrani ,an cercato di praticare la su-
bordinazione netta della gerarc,ia ai loro interessi di potere. Ba teo-
crazia non ! stata un modo di difendersi dal cesaropapismo" ma un
modo d%imporre il suo rovescio speculare" cio! il papocesarismo" con
23
lo stesso atteggiamento arrogante e strumentale di c,i non vuole ac-
cettare la diarc,ia dei poteri. Baddove &uest%ultima s%era imposta" i
sovrani avevano avuto meno possibilit$ d%intromettersi nelle investi-
ture ecclesiastic,e.
Il /edioevo euroccidentale ! finito nel modo peggiore pos-
sibile" cio! con la distruzione di entrambe le fondamentali istituzio-
ni# c,iesa :romana; e impero :germanico;. Ba borg,esia ,a preferito
appoggiare &uei sovrani c,e potevano garantirle un ruolo sociale si-
gnificativo" al riparo da anacronistic,e rivendicazioni da parte di
c,iesa" impero e feudalit$. .ata in seno alla c,iesa romana" la bor-
g,esia" appena ,a potuto" l%,a tradita.
-arebbe un errore sostenere c,e la pi> grande nemica dei
feudatari sia stata la borg,esia9 semmai dovremmo dire c,e la bor-
g,esia seppe cavalcare l%ondata ribellistica del mondo contadino"
dando al proprio potere economico un risvolto decisamente politico.
I contadini" infatti" finc,( la borg,esia restava economica-
mente debole" potevano continuare a sopportare le ang,erie dei nobi-
li" ma una borg,esia forte induce inevitabilmente i nobili a scaricare
sui loro servi della gleba il peso delle nuove contraddizioni. Mn feu-
datario c,e" al cospetto della nuova concorrenza borg,ese" del nuovo
stile di vita commerciale" non vuole perdere il potere ac&uisito" deve
per forza rifarsi sui contadini" vessandoli con nuovi contratti e nuove
tasse.
N stata in fondo la borg,esia c,e" indirettamente" ,a portato i
contadini alla protesta. 5d ! sempre stata la borg,esia a raccogliere i
frutti politici pi> maturi di &uesta protesta. -enza i contadini in rivol-
ta non si sarebbero formate le monarc,ie e le unificazioni nazionali"
gli -tati costituzionali" monarc,ici o repubblicani" le rivoluzioni bor-
g,esi e protestanti.
.el Erecento l%anomalia" in 5uropa occidentale" era costitui-
ta dalla forte presenza delle -ignorie italiane" c,e non riuscivano a
coalizzarsi tra loro per por fine allo -tato della c,iesa. Anzi" furono
proprio le -ignorie a fagocitare le autonomie comunali" facendo in
modo c,e i Comuni maggiori si annettessero &uelli minori e si tra-
sformassero in un%istituzione oligarc,ica. Cai molti Comuni si pass'
a poc,e grandi -ignorie" in lotta tra loro# 3irenze contro Pisa" /ilano
contro ?erona" ?enezia contro +enova ecc." senza c,e nessuna riu-
21
scisse definitivamente a imporsi sulle altre" e senza c,e a tutte venis-
se in mente l%idea di federarsi per realizzare l%unit$ nazionale.
.on si seppe neppure approfittare della evidente debolezza
del papato durante la cattivit$ avignonese :130-44; e lo scisma
d%occidente :134G-1114;" probabilmente perc,( si avvertiva la pre-
senza francese nel /ezzogiorno come un ostacolo troppo grande da
superare. Infatti" anc,e se i sovrani francesi volevano un papato
completamente sottomesso al loro controllo" non avrebbero mai ac-
cettato la fine dello -tato della c,iesa" proprio per non risc,iare di
avere ai loro confini una nazione unita.
.on dimentic,iamo c,e sino al 1G41 i francesi" pur essendo
anticlericali in casa propria :ugonotti" c,iesa gallicana" deismo illu-
ministico" rivoluzione francese" impero napoleonico;" ,anno sempre
cercato di ostacolare" anc,e militarmente" la fine dello -tato della
c,iesa" persino &uando una decisione contraria avrebbe loro permes-
so di trovare negli italiani un potente alleato contro la -pagna con-
troriformistica o contro l%impero asburgico. -ino alle campagne na-
poleonic,e l%Italia ! sempre stata considerata dai francesi un territo-
rio da con&uistare. 5siste una precisa linea di continuit$ c,e va da
Carlo /agno a .apoleone" passando attraverso i .ormanni e gli An-
gioini.
C%altra parte le -ignorie italiane non potevano avvalersi delle
forze rurali in funzione anti-ecclesiastica" sia perc,( la borg,esia
non aveva mai difeso i movimenti pauperistici ereticali" sia perc,( i
Comuni si erano costituiti per far emergere sempre pi> la classe mer-
cantile e artigianale" certamente non &uella contadina" c,e anzi" dal
sorgere dei Comuni vide progressivamente peggiorare la propria si-
tuazione all%interno dei feudi rurali. In +ermania" invece" &uando si
tratt' di fare la riforma protestante" contadini e borg,esi si trovarono
alleati" almeno sino alla rivolta anabattistica guidata da /^ntzer.
2
Il Concilio di :errara0:iren3e *,+$60$.-
Premessa
Mn%incredibile coincidenza permise alla c,iesa romana di so-
pravvivere come istituzione di potere dopo il periodo della cosiddet-
ta =cattivit$ avignonese= :1300-44;" durante il &uale il papato era sta-
to posto al servizio della corona francese" c,e aveva avuto il corag-
gio e la capacit$ di por fine alla teocrazia di 2onifacio ?III.
5 non ci fu solo &uella umiliante servit> cesaropapista a dare
un colpo alla c,iesa" ma anc,e il !rande /cisma d4*ccidente :134G-
1114;" con cui i vescovi riunitisi nel Concilio di Costanza affermaro-
no la superiorit$ dell%istanza conciliare su &uella pontificia :anc,e se
poi condannarono le idee dei due grandi riformatori ecclesiastici" an-
ticipatori di Butero# Yo,n [*cliffe e Yan Zus;9 e infine il Piccolo
/cisma d4*ccidente :1130-1110;" con cui i vescovi riunitisi a 2asilea
cercarono di ridimensionare ulteriormente le prerogative del papato.
Ba coincidenza c,e permise alla c,iesa romana di uscire in-
denne da &uesti smacc,i e anzi di far valere tutta la sua autorit$ e il
suo prestigio" si verific' nel corso del Concilio di 3errara-3irenze
:113G-30;" con cui pot( ottenere una cosa c,e dal 101 :anno delle
reciproc,e scomunic,e; sembrava impossibile da realizzare# la sot-
tomissione dell4intera chiesa bizantina.
Artefice di &uesta impresa eccezionale fu il papa 5ugenio
I?" c,e pot( sfruttare magnificamente il fatto c,e Costantinopoli sta-
va crollando sotto i colpi delle armate turc,e" sicc,( il basileus in
persona" +iovanni ?III Paleologo" era venuto in Italia" disperato" a
c,iedere aiuti militari" offrendo in cambio" non senza il consenso di
alcuni importanti prelati ortodossi" il riconoscimento del primato
giurisdizionale della sede cattolico-romana su &uella bizantina.
3u proprio grazie all%unione della c,iesa greca con &uella la-
tina :durata dal 1130 al 11@; c,e il papato riuscA a trionfare sui suoi
nemici interni" ripristinando il suo primato sui filo-conciliaristi. /a
fu proprio anc,e grazie a &uella unione c,e la c,iesa russa" la prima
a rigettarla" prese a considerarsi come legittima erede della c,iesa
greca e /osca come la =Eerza Roma=.
2@
Lo scisma doccidente *,$760,+,7- e il Concilio di Co0
stan3a *,+,+0,6-
B%origine dello scisma ! da ricercare nel trasferimento della
sede apostolica da Avignone a Roma" voluta da papa +regorio HI
nel 1344" dopo circa un settantennio di permanenza nella cittadina
provenzale. /orto +regorio" l%anno successivo i romani si solleva-
rono contro il Collegio cardinalizio" con l%obiettivo di scongiurare la
prevedibile elezione dell%ennesimo papa francese" c,e nei loro timori
avrebbe potuto disporre il ritorno della Curia ad Avignone. Il popolo
reclam' a gran voce la scelta di un papa gradito.
B%G aprile 134G i cardinali" spaventati dal clamore popolare"
si riunirono in conclave ed elessero al trono di Pietro il napoletano
2artolomeo Prignano" arcivescovo di 2ari" c,e assunse il nome di
Mrbano ?I :134G-G0;" gi$ amministratore della Cancelleria Apostoli-
ca ad Avignone" ma estraneo al Collegio cardinalizio.
Mna volta eletto" egli si oppose fermamente all%idea di spo-
stare di nuovo la sede del papato ad Avignone" sicc,( la tensione fra
cardinali filo-avignonesi e filo-romani divenne altissima. Ad un cer-
to punto i cardinali francesi cominciarono a dire sia c,e Mrbano era
stato scelto sotto la minaccia di violenza da parte del popolo" sia c,e
la sede era ancora vacante" sia c,e Mrbano era un apostata.
B%imperatore Carlo I? gli era favorevole" ma non il re di
3rancia Carlo ?" c,e indusse i cardinali francesi a eleggere papa il
cardinale Roberto di +inevra :il =boia di Cesena=" in &uanto respon-
sabile del cosiddetto =-acco dei 2retoni= del 1344;
1
" col nome di
1
Il papa +regorio HI aveva affidato al cardinal legato Roberto di +inevra
il compito di far capire allo -tato della c,iesa e alle citt$ governate dal par-
tito guelfo c,e il ritorno del papato da Avignone avrebbe comportato la fine
dell%autonomia comunale" signorile e nobiliare. In particolare Cesena venne
coinvolta" suo malgrado" in &uanto fedele al papa" nella guerra promossa
dalla Repubblica di 3irenze contro lo -tato pontificio :la cosiddetta =+uerra
degli <tto -anti=" 134-134G;. Il cardinale Roberto" dopo aver inviato inu-
tilmente le sue soldatesc,e mercenarie bretoni e francesi :guidate dal con-
dottiero inglese +iovanni Acuto; contro 2ologna" occup' Cesena per moti-
vi logistici e per fare rifornimento. Mna rissa fra popolazione e truppe mer-
cenarie offrA al cardinale il pretesto per un massacro generalizzato di citta-
dini# i sacc,eggi e gli incendi lasciarono la citt$ praticamente distrutta :1-3
24
Clemente ?II" c,e ristabilA la propria sede ad Avignone" in opposi-
zione alla corte romana di Mrbano ?I.
Con due pontefici in carica la c,iesa occidentale fu spezzata
in due corpi autocefali e la stessa comunit$ dei fedeli risult' divisa
fra =obbedienza romana= e =obbedienza avignonese=. A fianco di
Mrbano ?I si sc,ierarono" oltre all%imperatore" Mng,eria" Polonia"
-vezia" Canimarca" Portogallo" Ing,ilterra" 3iandre e Italia :ma non
il regno di .apoli" c,%era governato dai francesi;. All%obbedienza
avignonese si allinearono invece i regni di 3rancia" Aragona" Casti-
glia" Cipro" 2orgogna" .apoli" -cozia" -icilia e il Cucato di -avoia.
Prima di trasferire la sede ad Avignone" Clemente ?II" coi
suoi 2retoni mercenari" cerc' di occupare Roma" ma fu sconfitto da
Alberico da 2arbiano. -ubito dopo Mrbano ?I ne approfitt' per di-
c,iarare la sovrana di .apoli" +iovanna" eretica e scismatica e per
offrire il regno di lei a Carlo di Curazzo" c,e infatti se lo prese" col
titolo di re Carlo III" e non manc' di far strangolare +iovanna.
3u a &uesto punto c,e Mrbano ?I cominci' a dar segni di
spiccato autoritarismo" in &uanto non voleva avere alcun tipo di sor-
presa da parte dei francesi. I cardinali per' cominciarono a tramare
contro di lui con l%aiuto dello stesso Carlo III" c,e non voleva sentirsi
suo vassallo.
Per tutta risposta il papa fece incarcerare vari cardinali e sco-
munic' Carlo III" il &uale reagA sul piano militare" senza per' conse-
guire successi decisivi. Mrbano rest' sempre sospettoso e arrogante
sino alla fine dei suoi giorni" attirandosi le ire di tutti i porporati" al-
cuni dei &uali furono fatti assassinare da lui stesso.
.el 13G0" alla morte di Mrbano" i cardinali romani elevarono
al soglio pontificio 2onifacio IH" mentre ad Avignone" scomparso
Clemente" fu eletto nel 1301 2enedetto HIII. Mno spiraglio sembr'
aprirsi nel 1101" &uando alla morte di 2onifacio IH i cardinali del
conclave si dissero disposti ad astenersi dall%eleggere un successore"
febbraio 1344;# i cronisti del tempo riferiscono di 1.000 morti e di altrettan-
ti deportati tra la popolazione civile. Il sacco dei 2retoni ! il fatto traumati-
co pi> grave" c,e segn' profondamente anc,e la storia urbanistica di Cese-
na :si persero anc,e documenti d%inestimabile valore storico;. Ba concessio-
ne della distrutta citt$ a +aleotto /alatesti" da parte del papa Mrbano ?I"
aprA per' lOepoca della signoria malatestiana" c,e rappresenta per Cesena la
parentesi pi> felice.
2G
&ualora 2enedetto avesse accettato di dimettersi. Ci fronte al rifiuto
del papa avignonese" i cardinali romani procedettero all%elezione di
Innocenzo ?II. Cue anni dopo" nel 110@" gli successe +regorio HII.
.el frattempo teologi ed eruditi cominciarono a ipotizzare
soluzioni adeguate al problema" c,e risc,iava ormai di delegittimare
la funzione stessa del papato e gettare la cristianit$ occidentale nel
caos. Il rimedio pi> ovvio apparve la convocazione di un concilio
ecumenico c,e ricomponesse lo scisma e mettesse fine alla contro-
versia" ma i due rivali si opposero energicamente" non potendo ac-
cettare c,e si attribuisse a un concilio un potere superiore a &uello
del papa.
Apparentemente impraticabile per l%opposizione dei conten-
denti" la soluzione conciliare fu ripresa nel 1100" &uando la maggior
parte dei cardinali di entrambe le parti si riunA a Pisa per tentare la
via del compromesso. Il Concilio stabilA la deposizione di 2enedetto
HIII e +regorio HII" dic,iarati eretici e scismatici" e l%elezione di un
nuovo pontefice" c,e salA al trono papale col nome di Alessandro ?.
8uello c,e avrebbe dovuto essere l%atto finale di uno scisma c,e da
trent%anni lacerava la comunit$ cattolica finA invece col complicare
ulteriormente la situazione# 2enedetto e +regorio" supportati da
larg,i strati del mondo ecclesiastico" dic,iararono illegittimo il
Concilio e si rifiutarono di deporre la carica" cosicc,( da due i papi
contendenti divennero tre.
Ba soluzione della crisi fu possibile soltanto &ualc,e anno
dopo" grazie all%iniziativa di -igismondo di Bussemburgo e del nuo-
vo pontefice pisano +iovanni HHIII" succeduto nel frattempo ad
Alessandro ?. Convocato a Costanza" in +ermania" nel 1111" il nuo-
vo Concilio c,iuse i lavori soltanto nel 1114" &uando tutte le &uestio-
ni c,e minacciavano la stabilit$ della c,iesa furono adeguatamente
discusse. Affermata la superiorit$ del concilio su &ualun&ue autorit$
ecclesiastica" compresa &uella del papa" i padri conciliari dic,iararo-
no deposti +iovanni HHIII e 2enedetto HIII :+regorio HII preferA
dimettersi spontaneamente; e" nel corso di un breve conclave" elesse-
ro pontefice il cardinale <ddone Colonna" c,e assunse il nome di
/artino ?.
B%elezione di /artino ? rappresent' la definitiva ricomposi-
zione dello scisma d%occidente# Roma fu ripristinata &uale sede na-
20
turale della cattedra apostolica e Avignone c,iuse la sua esperienza
di centro della cristianit$.
Il Concilio di Costanza ! tristemente noto per aver mandato
al rogo Yan Zus e aver condannato tutte le teorie di Yo,n [*cliffe"
c,e anticiparono di oltre un secolo &uelle protestanti.
Concilio di 9asilea *,+$,0+.-
Il Concilio di 2asilea fu convocato da papa /artino ?
:1114-31; nel 1131" in applicazione del decreto del Concilio di Co-
stanza" c,e prevedeva la tenuta periodica di un concilio della c,iesa
cattolica :la -vizzera" all%epoca" era cattolica;.
I padri conciliari propendevano ancora" in maggioranza" per
la superiorit$ delle decisioni del concilio sul papa :conciliarismo;.
/a il successore di /artino ?" 5ugenio I? :1131-14;" giudicando
negativamente tale propensione" trasferA il Concilio da 2asilea a 3er-
rara" nel 113G" col pretesto c,e" secondo le decisioni del Concilio di
Costanza" i concili dovevano tenersi in Italia. In realt$ aveva di mira
un tentativo di riunificazione con la c,iesa bizantina" da gestirsi in
maniera autonoma" senza alcuna interferenza da parte del Concilio"
c,e pur era a conoscenza della necessit$ di far &ualcosa a favore di
2isanzio" sfruttando l%occasione dell%aiuto militare contro i turc,i c,e
il basileus aveva c,iesto all%5uropa cattolica.
I conciliaristi rimasti a 2asilea" spalleggiati dalle Mniversit$"
proclamarono decaduto 5ugenio I? ed elessero in sua vece un anti-
papa" il Cuca di -avoia Amedeo ?III" sotto il nome di 3elice ?
:1130-10;# si era giunti al piccolo scisma d4occidente" c,e venne ri-
composto solo dieci anni dopo" durante l%ultima sessione a Bosanna"
nel 1110" con la spontanea deposizione della tiara da parte di 3elice
?.
2
In particolare i conciliaristi" avversi al principio secondo cui
solo il papa aveva la plena potestas" fecero sapere a 5ugenio I? c,e
2
Ba 3rancia ne approfitt'" col re antipapista Carlo ?II" c,e" con la =Pram-
matica -anzione= di 2ourges" fece nascere la cosiddetta =c,iesa gallicana="
nettamente filo-conciliare. 5ssa rimase in vigore fino al 11@" &uando il re
3rancesco I e papa Beone H conclusero il Concordato di 2ologna" col &uale
il re di 3rancia accettava di abolirla" mentre il papa accettava la condivisio-
ne con il re sulla scelta delle nomine vescovili.
2@0
non aveva alcun diritto a sciogliere il concilio e c,e in almeno tre
&uestioni fondamentali la competenza era tutta del concilio# 1; i
dogmi" 2; gli scismi e le eresie" 3; la riforma della c,iesa :tutte cose
gi$ dette al Concilio di Costanza;. 5" poic,( il papa non volle pren-
dere in considerazione &ueste delibere" il Concilio precis' ulteriori
fondamentali principi# 1; c,e solo Cio e lo stesso concilio potevano
ritenersi =infallibili=9 2; c,e la subordinazione del papato al concilio
ecumenico era =materia di fede= e non semplicemente amministrati-
va :%idem concernit;9 3; c,e se il papa non voleva convocare periodi-
camente il concilio" poteva essere ritenuto alla stregua di uno sci-
smatico e poteva anc,e essere deposto.
3
?edendo la risolutezza del Concilio" 5ugenio I? eman' una
serie di bolle c,e si contraddicevano a vicenda" allo scopo di pren-
dersi il tempo necessario per organizzare il Concilio di 3errara. 5
cosA il 20 luglio 1133 con la bolla Inscrutabilis annull' le decisioni
prese a 2asilea contro di lui9 il 1U agosto con la bolla Dudum /acra
decise invece di riconoscerle" a condizione c,e il Concilio fosse pre-
sieduto dai suoi legati e fossero annullati tutti i decreti contro di lui9
l%11 settembre con la bolla In Arcano contraddiceva &uella preceden-
te9 il 1 dicembre con un%altra bolla faceva lo stesso con la preceden-
te.
I vescovi di 2asilea" rimasti sconcertati da &uesta serie di
bolle" fecero notare a 5ugenio I? c,e l%idea di considerare il concilio
superiore al papa non l%avevano solo i bizantini" ma anc,e molti pa-
dri latini della c,iesa" come p.es. Agostino" +irolamo" +regorio /a-
gno" ed era stata c,iaramente espressa da un Concilio c,e la stessa
sede romana aveva pienamente riconosciuto" &uello di Calcedonia.
I vescovi non s%erano accorti c,e il papa stava tramando alle
loro spalle. Infatti per convincere i bizantini a non fare alcuna tratta-
tiva con loro" era ricorso a ogni mezzo" lecito e illecito :p.es. mand'
a Costantinopoli +iovanni di Ragusa per trattare segretamente l%u-
nione con Roma;
1
. Mn primo effetto lo ottenne nei confronti della
3
Ca notare c,e il Concilio di 2asilea fu escluso dai concili ecumenici" ri-
conosciuti dalla c,iesa romana" benc,( in esso fu formulata la dottrina cat-
tolica dell%Immacolata concezione" proclamata =dogma= da Pio IH nel 1G1.
1
Eornato per' a 2asilea" +iovanni di Ragusa rappresent' la maggioranza
del Concilio contraria al papa 5ugenio I?9 fu poi creato vescovo e cardinale
dall%antipapa 3elice ?" con cui risieder$ a Bosanna.
2@1
delegazione russa" guidata da Isidoro :metropolita di Kiev e di tutte
le Russie;" c,e aveva deciso di recarsi a 2asilea per trattare l%unione
delle due c,iese" cattolica e ortodossa" ma c,e s%era fatto convincere
dal vescovo papista di Bubecca" +iovanni -c,ele" a trasferire la dele-
gazione a 3errara" ove gi$ li attendevano il basileus e il patriarca bi-
zantini.
Concilio di :errara0:iren3e *,+$60$.-
A ?enezia arriv'" via nave" una nutrita delegazione bizanti-
na" per trattare la riunione delle c,iese latina e ortodossa" come pre-
messa per l%aiuto occidentale a Costantinopoli ormai in procinto di
crollare sotto l%assedio dei turc,i ottomani. 3acevano parte della de-
legazione l%imperatore +iovanni ?III Paleologo" suo fratello Ceme-
trio" il patriarca di Costantinopoli +iuseppe II e un numero impreci-
sato di vescovi" dotti e teologi" tra i &uali spiccavano 2asilio 2essa-
rione :favorevole all%unione;" Isidoro di Kiev :favorevole;" /arco di
5feso :contrario;" 2alsamon :favorevole;" +iorgio +emisto Pletone
:favorevole;" +iorgio :+ennadio; -colario :contrario;" +iovanni Ar-
giropulo :favorevole;. Avevano deciso di partecipare al Concilio di
3errara piuttosto c,e a &uello di 2asilea" per trattare le condizioni
dell%unione.
3ra i vescovi latini intervenuti" si segnalarono# il cardinal
+iuliano Cesarini" l%arcivescovo di Rodi Andrea" il vescovo di 3orlA
Buigi Pirano.
I greci arrivarono a 3errara nell%aprile del 113G" restandovi
inattivi sino a ottobre# infatti avevano atteso invano l%arrivo dei ve-
scovi del Concilio di 2asilea" c,e rappresentavano i francesi e i tede-
sc,i. 8uesto perc,( non se la sentivano di considerare =ecumenico=
un Concilio :&uale &uello di 3errara; composto da otto cardinali cat-
tolici" due patriarc,i titolari" @1 arcivescovi prevalentemente nomi -
nati dalla sede romana" 13 abati cattolici e un generale d%ordine. .on
a caso tale Concilio verr$ riconosciuto =ecumenico= solo nel HIH
sec. e solo dal ?aticano. 5ugenio I? fu costretto a ridurre i vescovi
italiani a 0" aggiungendovi alcuni vescovi provenienti dalla 2orgo-
gna" dalla Provenza e dalla -pagna" arrivando a @2.
B%incongruenza del momento era comun&ue evidente a tutti#
mentre a 3errara :e poi a 3irenze; il papa c,iedeva ai greci di consi-
2@2
derarlo superiore al concilio" a 2asilea si affermava esattamente il
contrario9 tant%! c,e il 21 marzo 113G a 2asilea avevano dic,iarato
nullo il Concilio ferrarese" in &uanto scismatico" e negarono al papa
il diritto di sciogliere o annullare &ualsivoglia concilio" tanto meno il
diritto di trasferire &uello di 2asilea a 3errara-3irenze. Il 2 giugno
1130 il papa fu dic,iarato eretico e scismatico e &uindi deposto e so-
stituito con l%antipapa 3elice ?" c,e trasferA il Concilio da 2asilea a
Bosanna. Ba sede di 3errara venne comun&ue abbandonata durante
uno stallo dei lavori" soprattutto per problemi logistici e per l%arrivo
della peste in citt$.
Curante la missione bizantina in Italia" +iovanni ?III Paleo-
logo inform' il patriarca +iuseppe II della pretesa di papa 5ugenio
I?" posta come condizione preliminare al loro incontro" c,e gli fos-
sero baciati i piedi e le ginocc,ia" in segno di totale sottomissione e
c,e non era stato possibile farlo desistere da &uesta ric,iesta. +iu-
seppe II giunse" nel novembre del 1134" al porto fluviale di 3errara e
fece gettare l%$ncora" ma decise di non scendere dall%imbarcazione"
rifiutando tale umiliante rituale. All%insistenza del papa" il patriarca
minacci' di tornare a ?enezia e si arriv' ad un accordo c,e prevede-
va il rituale bacio dei piedi in privato e non in pubblico.

Bo stesso
basileus fu costretto a costatare c,e il trono pi> vicino a &uello del
pontefice non era stato riservato a lui ma all%imperatore di +ermania.
-u pressione di Cosimo il ?ecc,io" nel 1130 il Concilio ven-
ne trasferito a 3irenze. Il capostipite dei /edici presiedette alla riu-
nificazione fra la c,iesa latina" rappresentata da papa 5ugenio I?" e
&uella bizantina" rappresentata dall%imperatore +iovanni ?III Paleo-
logo e dal patriarca +iuseppe. Ba riunificazione sarebbe dovuta av-
venire sul piano dogmatico e disciplinare" ma si sarebbero dovute
mantenere le differenze sul piano liturgico" secondo &uella differen-
za c,e sar$ costante in tutti i tentativi delle c,iese uniati.
Il Decretum 0nionis$ firmato dai greci nel 1130" fu pi> c,e
altro il tentativo disperato dell%imperatore bizantino di ottenere aiuto
dall%occidente in vista dell%assedio sempre pi> stretto dei turc,i a

Copo oltre mezzo millennio" il ricordo di &uell%episodio fu all%origine del-


l%eclatante gesto di riconciliazione fatto dal papa Paolo ?I c,e nella cappel-
la -istina" il 11 dicembre 104" s%inginocc,i' a baciare i piedi del metropo-
lita /elitone di Calcedonia" inviato dal patriarca di Costantinopoli Ceme-
trio I.
2@3
Costantinopoli :l%impero romano d%oriente cadr$ infatti il 20 maggio
113;. I punti maggiormente controversi furono &uelli del Filio+ue"
del purgatorio" del pane azzimo e del primato pontificio. Ba formula
con cui i teologi cattolici indussero &uelli ortodossi ad accettare la
superiorit$ del papa sul concilio fu abbastanza ambigua# i greci infat-
ti erano sempre stati disposti ad accettare un primato d%onore :o eti-
co; del papa :primus inter pares;" ma non un primato giurisdiziona-
le" cio! politico.
Per dimostrare le loro tesi" i teologi latini non si fecero scru-
poli ad usare testi apocrifi o falsi" come p.es. le Decretali dello
Pseudo-Isidoro$ il @U canone del I Concilio di .icea e" ovviamente"
la famosa Donazione di Costantino.
@
In &uesto Concilio per la prima volta nac&ue la cosiddetta
=c,iesa uniate=" cio! la c,iesa cattolica c,e" pur restando sottomessa
al papa" era libera di usare il rito bizantino# una sorta di =cavallo di
Eroia= per convincere gli ortodossi a diventare cattolici. Infatti" nel
10@" al Concilio di 2rest" i russi ortodossi :c,e civilmente erano cit-
tadini lituani e polacc,i; si riconoscevano uniti alla c,iesa romana
sulla base delle conclusioni di 3irenze.
Do2o il Concilio di :iren3e
I risultati del Concilio non vennero ratificati" anzi" al ritorno
a Costantinopoli della delegazione bizantina" due terzi dei vescovi e
dignitari firmatari :cio! 21 su 31; ritrattarono l%appoggio e negarono
l%accordo" anc,e per via delle rimostranze delle comunit$ ortodosse"
le &uali" piuttosto c,e rinunciare alle proprie tradizioni liturgic,e e
teologic,e" sottomettendosi alla =tiara= papale" preferivano il =tur-
bante=" per certi versi pi> tollerante" degli ottomani. 8uesto partito
anti-latino" c,e non aveva certo dimenticato la &uarta crociata n( gli
@
B%opuscolo di Borenzo ?alla" De %also credita et ementita Constantini
donatione declamatio :Discorso sulla donazione di Costantino$ altrettanto
malamente %alsi%icata che creduta autentica;" con cui" grazie agli intellet-
tuali ortodossi esuli da Costantinopoli minacciata dai turc,i" pot( dimostra-
re la falsit$ del documento vaticano" fu redatto nel 1110" ma pot( essere
pubblicato solo nel 114" in ambiente protestante" mentre la c,iesa cattolica
ne difender$ ancora per secoli l%originalit$ :nel 10 l%opuscolo di ?alla fu
incluso nell%Indice dei libri proibiti;.
2@1
atteggiamenti prevaricatori dei crociati in generale n( le mire
espansionistic,e di ?enezia" +enova e dei .ormanni" era guidato da
uno dei fratelli dell%imperatore" Cemetrio e dal /ega duS Buca .ota-
ra.
Mng,eria e Polonia s%impegnarono invece a promuovere i
dettami del Concilio" riuscendo a porre sotto Roma importanti comu-
nit$ di ortodossi" c,e da allora formano la c,iesa uniate" c,e raduna
ancora oggi pi> di sei milioni di persone" soprattutto in Mcraina"
-lovacc,ia e Eransilvania.
Il metropolita di Kiev" Isidoro" aveva firmato perc,( in cam-
bio il papa gli aveva concesso il titolo di =legatus a latere= per la Po-
lonia" la Bituania" la Bivonia e la Russia" offrendogli anc,e la nomi-
na a cardinale.
Calla sua delegazione s%erano ben presto staccati l%ambascia-
tore Eommaso e il monaco -imeone" c,e avevano rigettato le condi-
zioni umilianti di 3irenze. Invece Isidoro and' a 2udapest per con-
fermarle e poi in tutti i paesi ove era stato nominato legato pontifi -
cio. 3u ben accolto anc,e a Kiev dal principe Alessandro. .el marzo
del 1111 celebr' nella cattedrale del Cremlino" a /osca" una liturgia
in cui fece leggere il Cecreto d%Mnione" in presenza del principe ?a-
siliL ?asil%evic," il &uale per'" dopo poc,i giorni" lo fece incarcerare
nel monastero di Ciudov" da dove riuscA a fuggire nel 1111. .on
aveva assolutamente capito c,e per il popolo russo la difesa della
propria terra coincideva con la difesa dell%ortodossia" avendo dovuto
affrontare" verso la met$ del HIII sec." le devastazioni dei cavalieri
teutonici" c,e avevano occupato PsIov e .ovgorod" e c,e furono
battuti dal principe Alessandro .evsIiL.
Isidoro cerc' di dirigere la c,iesa cattolica nelle terre del
.ord 5uropa" dove per' incontr'" persino in &uesta confessione"
molti credenti favorevoli alle tesi del conciliarismo9 ad un certo pun-
to decise di ritornare a Roma" dove morA nel 11@3.
In particolare i principi russi rifiutarono dell%Mnione fiorenti-
na soprattutto il fatto c,e il basileus avesse rinunciato alle sue prero-
gative inginocc,iandosi davanti al papa. 8uel gesto fu interpretato
come un tradimento dell%ortodossia e" siccome il +ran Principato di
/osca appariva come una forza unificatrice di tutta la Russia :nella
guerra contro i Eartari;" &uest%ultima cominci' a sentirsi investita di
un compito affidatole dalla provvidenza# &uello di difendere le tradi-
2@
zioni e i dogmi dell%ortodossia sotto la guida del +ran Principe russo"
c,e avrebbe preso il posto del basileus bizantino. 3u cosA c,e /osca
si convinse d%essere diventata la =Eerza Roma=.
Ba c,iesa russa proclam' in maniera unilaterale la propria
autocefalia nel 111G" anc,e in relazione al fatto c,e la sede di Co-
stantinopoli stava favorendo" nelle nomine dei metropoliti" la cattoli-
ca Bituania contro l%ortodossa Russia :da notare c,e tra il 13G0 e il
1100 oltre il @0a dell%antica Rus%" compresa Kiev" era in mano ai
principi lituani;.
Copo la caduta di Costantinopoli :113; furono gli stessi <t-
tomani" timorosi di una crociata ai loro danni" a impedire c,e le due
c,iese" un tempo rivali" potessero riconciliarsi# tant%! c,e imposero
come primo patriarca di Costantinopoli +iorgio -colario" nettamente
anti-unionista.
+li ortodossi per' accettarono incontri non ufficiali coi cat-
tolici" di cui il primo fu &uello tra il vescovo Pietro Cedolini :1G1; e
il patriarca +eremia II. Il papato infatti era molto preoccupato della
diffusione in 5uropa di una nuova eresia" &uella luterana" e cercava
di convincere il patriarca a non fare accordi coi teologi protestanti.
In realt$ su tre aspetti i protestanti avevano trovato un%intesa
con gli ortodossi# 1; il rifiuto del primato pontificio" 2; il rifiuto del
purgatorio" 3; il rifiuto dell%usanza cattolica di dare l%eucaristia ai lai-
ci senza il vino.
Be differenze per' restavano nette sulla &uestione del Filio-
+ue :c,e i luterani non avevano mai messo in discussione;" sul libero
arbitrio :c,e luterani e calvinisti negavano in nome della predestina-
zione;" sui sacramenti :c,e tutti i protestanti ridussero a due;" sull%in-
vocazione dei santi :ritenuta superstiziosa dai protestanti;" sulla con-
fessione :negata dai protestanti in &uanto il credente ,a un rapporto
diretto con Cio; e sulla vita monastica :c,e i protestanti rifiutavano"
avendo abolito la differenza tra clero e laicato;.
+razie per' alla pseudo-unione di 3errara-3irenze il papato
era riuscito a imporsi sul Concilio di 2asilea" del &uale dic,iar' nul-
li" in un collegio di cardinali in cui lesse la bolla 8o=ses :11 settem-
bre 1130;" tutti i decreti. Il suo principale teologo di riferimento era
stato Yuan de Eor&uemada.
Copodic,( il successore di 5ugenio I?" e cio! .iccol' ?
:1114-;" propose a 3elice ? di rinunciare al soglio pontificio" in
2@@
cambio di un lauto compenso in denaro e del titolo di cardinale" con
cui poteva amministrare le sedi di Bosanna e +inevra. 3elice ?
accett' nel 1110 e due anni dopo morA.
.iccol' ? pot( giungere" nel 111G" a un concordato coi prin-
cipi germanici e soprattutto con l%imperatore 3ederico III d%Asburgo"
incoronato a Roma nel 112 :sar$ l%ultima volta c,e un papa far$
&uesto tipo d%incoronazione a Roma;.
-otto &uesto papa lo -tato della c,iesa cominci' a diventare
un vero e proprio -tato rinascimentale" dotato non solo di arte e cul-
tura" ma anc,e di un forte regime poliziesco" di cui egli si servA subi-
to per giustiziare alcuni congiurati repubblicani nel 113.
Il papato era convinto d%aver risolto tutti i suoi problemi" d%a-
ver recuperato la credibilit$ perduta" d%aver messo a tacere per sem-
pre i sostenitori della superiorit$ del concilio" d%aver eliminato la sua
pi> pericolosa concorrente" la c,iesa bizantina# non poteva sospetta-
re n( c,e l%Mmanesimo e il Rinascimento stavano elaborando teorie
filosofic,e c,e sarebbero andate ben oltre le diatribe di tipo teologi-
co" inaugurando una stagione c,e dar$ frutti straordinari al pensiero
laico e persino ateistico in 5uropa
4
9 n( c,e nell%5uropa del .ord sta-
va scoppiando una rivoluzione del pensiero religioso" &uale non s%era
mai vista dagli esordi dei primi movimenti pauperistici ereticali9 n(
c,e in /edio oriente l%avanzata turca si sarebbe rivelata particolar-
mente pericolosa per le sorti del commercio mediterraneo e per l%e-
spansione cattolica nei 2alcani.
Col papa neopagano Pio II e col papa mondano Beone H la
c,iesa romana si ostinava a cancellare dalla storia i due Concili di
Costanza e di 2asilea" senza rendersi conto di &uali possenti nemici
si profilavano all%orizzonte. Il primo" con la bolla 32ecrabilis$ del
11@0" condannava c,iun&ue avesse intenzione di proclamare il dirit-
to di appellarsi a un concilio in funzione anti-pontificia
G
9 il secondo"
con la bolla Pastor aeternus" del 11@" proclamava l%invalidit$ del
4
I teologi ortodossi fuggiti da 2isanzio" occupata dai turc,i" favorirono
nell%5uropa occidentale la rinascita degli studi classici e della lingua greca"
c,e portarono alla riscoperta del platonismo :neoplatonismo;" c,e fu fonte
principale per la formazione delle idee umanistic,e e rinascimentali. 3u
proprio grazie a &uesti contatti con gli ambienti ortodossi c,e si scoprA la
falsit$ di vari documenti ecclesiali prodotti dal papato" in cui per molti se-
coli s%era ciecamente creduto.
2@4
Concilio di Costanza nei decreti relativi alla superiorit$ del concilio
sul papa" accettando solo &uelli in cui si condannavano le dottrine di
Zus e [*cliffe" e lo stesso Concilio di 2asilea fu del tutto espunto
dall%elenco dei concili ecumenici. B%anno dopo Butero affiggeva le
sue 0 tesi alla porta della c,iesa di <gnissanti di [ittenberg.
In una storiografia del =se= sarebbe interessante porsi la do-
manda su cosa sarebbe potuto accadere se l%unione con la c,iesa gre-
ca fosse avvenuta su base paritetica ed egualitaria" superando le mo-
tivazioni c,e avevano portato allo scisma del 101# nel nord 5uropa
vi sarebbero forse avute meno motivazioni per creare un nuovo sci-
sma della cristianit$F <ppure i tempi erano sufficientemente maturi
perc,( la borg,esia si desse una propria religione o perc,(" al con-
trario" vi rinunciasse una volta per tutteF
G
-ingolare il fatto c,e prima di diventare papa col nome di Pio II" il cardi -
nale Piccolomini fu segretario del vescovo Capranica al Concilio di 2asi-
lea" dove aveva condiviso le tesi conciliariste" trovandosi persino coinvolto
nel tentativo di rapimento di 5ugenio I?" esule a 3irenze9 e &uando approv'
l%elezione dell%antipapa 3elice ?" ne era divenuto suo segretario personale.
2@G
Per !no st!dio della storia della chiesa medie1ale
I
Ba c,iesa cristiana" generalmente intesa" ,a iniziato a svol-
gere un ruolo c,e potremmo definire =antidemocratico= sin da &uan-
do ,a accettato" con Eeodosio" nel 3G0" d%essere considerata la reli-
gione u%%iciale dell%impero romano" facendo mettere al bando tutto
&uanto non rientrava esplicitamente nell%ortodossia o comun&ue non
opponendosi a &uesta decisione statale.
B%ufficialit$ di &uesta religione non ,a semplicemente voluto
dire il suo riconoscimento istituzionale" e &uindi la fine delle perse-
cuzioni da parte dello -tato romano :come di fatto era gi$ avvenuto
con Costantino nel 313;" ma ,a pure voluto dire la sua esclusiva le-
gittimit" a discapito di tutte le altre confessioni. B%errore della c,ie-
sa ! stato proprio &uello d%aver accettato tale posizione di privilegio"
c,e se da un lato l%,a politicamente favorita nel confronto con le altre
religioni" dall%altro l%,a culturalmente danneggiata" in &uanto le ,a
fatto perdere i vantaggi di un confronto dialettico con la diversit$ di
altre culture e religioni. -enza considerare c,e il privilegio istituzio-
nale l%,a pure ingabbiata in una posizione di continuo compromesso
coi poteri dello -tato.
-in dalle origini la c,iesa cristiana aveva tenuto nei confron-
ti dell%impegno politico un atteggiamento ambivalente# sicuramente
l%esperienza del movimento nazareno guidato dal Cristo :e la sua
morte in croce lo documenta; aveva avuto una c,iara connotazione
politico-rivoluzionaria. -ubito dopo la sua morte e fino almeno al 40
d.C. il movimento ,a sperato in una rivoluzione nazionale c,e desse
l%indipendenza a Israele. Euttavia" dopo &uesta data cominciarono a
prevalere le tesi paoline c,e c,iedevano al movimento di trasformar-
si in un%istituzione meramente religiosa e di porsi in maniera impoli-
tica nel confronto coi poteri istituzionali.
Ba vittoria del paolinismo fece definitivamente perdere al
movimento la carica rivoluzionaria" ma gli permise comun&ue di
continuare a sentirsi relativamente indipendente dai tentativi di stru-
mentalizzazione politica da parte degli imperatori romani" tant%! c,e
2@0
la c,iesa fu soggetta a persecuzioni per circa tre secoli. .on dimenti-
c,iamo c,e il cristianesimo rifiutava di considerare l%imperatore un
dio e &uindi non gli prestava alcun culto religioso" il c,e pratica-
mente e&uivaleva a un reato di tradimento o di slealt$ nei confronti
dello -tato.
Ba storica decisione teodosiana ebbe tuttavia effetti diversi
in occidente rispetto all%oriente" poic,( &ui la c,iesa ortodossa assun-
se un atteggiamento di relativa condiscendenza" accettando di non
svolgere alcuna attivit$ politica" riconoscendo allo -tato la propria
autonomia e riservandosi il diritto di legiferare in piena indipendenz-
a in materia di principi religiosi.
?iceversa" in occidente la c,iesa romana cominci' a impo-
starsi in maniera politica" mirando a togliere all%imperatore" c,e sen-
tiva troppo lontano per poterlo temere" &ualun&ue forma di controllo
su se stessa o riducendo &uesti controlli a &uestioni meramente buro-
cratic,e.
Be due confessioni" fino all%incoronazione di Carlo /agno
nell%G00" non si distinguevano in maniera sostanziale" salvo alcuni
aspetti relativi al culto" ad alcune norme di rito" di calendario liturgi-
co" di comportamento religioso... Ba prima vera diversit$ teologica"
&uella del Filio+ue" sostenuta con forza dal sovrano francese" avven-
ne senza il consenso di alcun concilio ecumenico. Ba sua stessa inco-
ronazione a Roma" da parte di papa Beone H" fu una violazione della
legittima successione a &uello specifico ed esclusivo titolo di =impe-
ratore= c,e i sovrani di Costantinopoli si trasmettevano sin dai tempi
di Costantino# &uindi in sostanza veniva a prefigurarsi come una sor-
ta di =colpo di stato= c,e andava a spezzare l%unit$ del sacro impero
romano-cristiano" costituendone un altro in 5uropa occidentale in
funzione apertamente antagonistica. Ba stessa eresia filio&uista" in-
trodotta nell%aspetto teorico pi> dogmatico dell%ecumene cristiano"
cio! il Credo" veniva usata proprio per avvalorare &uesta rottura sto-
rico-politica" al fine di darle un c,iaro connotato di irreversibilit$.
B%eresia filio&uista nac&ue in -pagna in occasione della lotta
contro l%arianesimo" il &uale sminuiva il ruolo del Cristo per sminuire
&uello della c,iesa" a tutto vantaggio dello -tato. 8uella nuova eresia
serviva appunto per accentuare al massimo il ruolo del Cristo" c,e
doveva superare persino &uello dello -pirito e c,e faceva del =figlio=
una sorta di =secondo padre= nella dimensione teologica della trinit$#
240
il c,e in sostanza portava ad affermare una c,iesa aventi gli stessi
poteri dello -tato.
/a" prima ancora dell%eresia filio&uista" vi erano gi$ state
&uestioni politico-giurisdizionali di una certa importanza. 8uando in
Italia erano giunti gli <strogoti di Eeodorico" di religione ariana" e
&uindi contrari al potere temporale del clero" la c,iesa romana si al-
le' subito coi bizantini per cacciarli dalla penisola" ma subito dopo
la guerra greco-gotica :3-3; fece di tutto per cacciare gli stessi
bizantini dall%5sarcato di Ravenna" dalla Pentapoli delle /arc,e e
dal Cucato romano" cercando di servirsi degli stessi Bongobardi aria-
ni" subentrati agli <strogoti" tant%! c,e l%intesa coi 3ranc,i fu una
conseguenza del fatto c,e i Bongobardi non volevano cederle l%5sar-
cato e anzi minacciavano il Cucato romano. In pratica" &uanto pi> il
basileus bizantino concedeva ai vescovi latini il potere di governare
sulle citt$ italiane" tanto pi> essi ne approfittavano per rivendicare un
potere ancora pi> grande.
Ba debolezza dei bizantini determiner$ la con&uista della pe-
nisola da parte dei Bongobardi" i &uali" per convivere pacificamente
con la c,iesa romana" furono indotti a concederle grandi privilegi nel
Cucato romano :dalla donazione del Castello di -utri" nel 420" vari
medievisti fanno nascere il potere temporale della c,iesa romana;. I
3ranc,i invece furono c,iamati espressamente in Italia dalla c,iesa
romana proprio perc,( essa voleva togliere ai Bongobardi l%5sarcato"
la Pentapoli e alcuni territori meridionali in cui" guarda caso" s%era
fatta maggiormente sentire l%influenza bizantina" gi$ compromessa
dalla presenza longobarda.
B%impero carolingio" in politica interna" si reggeva in piedi
sulla base dell%illegalit$" in &uanto era stato Pipino il 2reve c,e" con
un colpo di stato" aveva deposto l%ultimo re merovingio nel 42 e"
con&uistando il trono dei 3ranc,i" aveva dato inizio alla dinastia ca-
rolingia. -iccome per' non era titolato formalmente a governare"
aveva c,iesto e ottenuto dal pontefice la legittimazione del sopruso.
8uando il cattolico Carlo /agno decise di scendere in Italia" il moti -
vo non era stato soltanto &uello di sottomettere i Bongobardi ariani"
ma anc,e &uello di por fine all%egemonia bizantina. Infatti sar$ pro-
prio la sconfitta dei Bongobardi c,e porter$ alla nascita dello -tato
della c,iesa" il cui territorio :5sarcato" Pentapoli e Cucato romano;
era stato" sino all%arrivo dei Bongobardi" gestito dai bizantini" i &uali"
241
al massimo" riconoscevano ai capi delle trib> barbaric,e il titolo di
=patrizio=.
Ba c,iesa romana concesse &uindi abusivamente ai 3ranc,i
il titolo di =imperatore= per annettersi" non meno abusivamente" di
territori c,e giuridicamente non le appartenevano" trasformandosi da
ente ecclesiastico a ente politico-ecclesiastico. Il falso ideologico
con cui si legittimarono &uesti abusi fu la Donazione di Costantino"
c,e si credette vera per tutto il /edioevo.
-e si escludono i Cucati longobardi di -poleto e 2enevento"
i bizantini riusciranno a sopravvivere solo nell%Italia meridionale e
solo fino a &uando" sempre in forza dell%intermediazione negativa del
papato" dovranno affrontare" uscendone nettamente sconfitti" prima
le invasioni arabe :in -icilia;" poi &uelle normanne :in tutto il /ez-
zogiorno;.
Insomma la c,iesa romana o" se vogliamo" la corrente fran-
cofila del clero di Roma" ! stata la principale responsabile dell%epura-
zione a carico dei bizantini avvenuta nell%intera penisola nel corso
dell%alto /edioevo. 5 se consideriamo c,e &uesti =bizantini= erano in
realt$ dei =romani= e dei =cristiani= a tutti gli effetti" ! difficile non
vedere in &uesto atteggiamento la volont$ di compiere continui atti
di destabilizzazione politica al fine di conseguire un preciso potere
politico-giurisdizionale indipendente da &ualsivoglia altra istituzio-
ne" laica o ecclesiale c,e fosse9 tant%! c,e" a partire dal /ille" il papa-
to" spalleggiato da forze feudali" borg,esi e religiose" non avr$ scru-
poli nel trasformare &uesta sorta di permanente =guerra civile= nella
penisola in una guerra di con&uista coloniale vera e propria nella
parte orientale dell%5uropa" &uando il motivo ideale della ricon&uista
dei territori mediorientali perduti sotto le armate arabe" servir$ a co-
prire l%altro motivo" ancora pi> importante" &uello di costituire un
impero latino d%oriente in grado di eliminare definitivamente il rivale
bizantino.
B%impero carolingio croll' repentinamente anc,e perc,( la
c,iesa romana" divenuta ormai un potente latifondista" non aveva al-
cuna intenzione di lasciarsi governare da un sovrano laico. A tale
scopo essa cerc' un alleato nella grande feudalit$" trascinando cosA
l%Italia in una grave anarc,ia feudale e in una non meno grave deca-
denza morale e materiale.
242
Il cesaropapismo degli <ttoni di -assonia fu in sostanza una
reazione alle pretese egemonic,e del papato" c,e voleva comandare
a livello politico ed economico. +li <ttoni assecondarono &ueste
ambizioni" ma nominando autonomamente i vescovi e riservandosi il
diritto di confermare l%elezione del pontefice" sperando cosA di fare
della c,iesa cattolica il loro strumento politico pi> significativo.
Ba c,iesa romana" c,e avrebbe potuto realizzare un rapporto
alla pari coll%impero bizantino" si trov'" in un primo momento" a es-
sere completamente sottomessa alla politica sassone. 8uando poi
cerc' di reagire a tale soggezione" con la lotta per le investiture ec-
clesiastic,e" la sua unica preoccupazione fu &uella di far prevalere il
suo potere sul potere dell%imperatore occidentale" e non &uello di ri-
vendicare una pari dignit$ in ambiti diversi.
Per tutto il /edioevo infatti la c,iesa romana ,a rifiutato il
principio della =sacra diarc,ia= bizantina" in &uanto per il papato
l%imperatore doveva ricevere la propria autorit$ non direttamente da
dio ma attraverso il beneplacito dello stesso pontefice.
8uando la c,iesa romana inizi' la lotta per le investiture"
inaugur' nello stesso tempo il progetto di teocrazia papale universa-
le" ratificando ufficialmente nel 101 la rottura con la c,iesa orto-
dossa" al fine di poter scatenare senza riserve l%avventura coloniale
delle crociate" c,e investA praticamente tutta l%5uropa centro-orienta-
le :dai Paesi baltici sino all%impero bizantino; e buona parte dell%at-
tuale ?icino oriente" per occupare terre appartenenti a popolazioni
pagane" cristiano-ortodosse e islamic,e. Be crociate porteranno al
crollo prematuro dello stesso impero bizantino.
<vviamente il fenomeno delle crociate and' di pari passo
col progressivo decadimento morale e materiale dell%5uropa occi-
dentale" rovinata dal crescente latifondismo ma anc,e dall%emergere
di una borg,esia comunale portatrice di valori tutt%altro c,e cristiani"
anzi tendente a polarizzare gli antagonismi sociali ancor pi> della
nobilt$" la &uale" sino allo sviluppo dei Comuni" tendeva necessaria-
mente ad accontentarsi di una rendita di tipo naturale e non moneta-
ria.
Ba nascita e lo sviluppo impetuoso delle eresie pauperisti-
c,e" c,e porteranno poi alla riforma protestante" ! un fenomeno &ua-
si esclusivamente basso-medievale :inizia intorno al /ille;. 8ueste
eresie spesso maturano in ambienti di piccola borg,esia" contro i po-
243
teri feudali :laici ed ecclesiastici; e anc,e contro i poteri della grande
borg,esia. 3urono un tentativo pacifico di porre un freno alla deca-
denza della c,iesa romana" restando nell%ambito della religione tradi-
zionale" pi> o meno radicalizzata9 il loro fallimento e la volont$ rea-
zionaria della c,iesa romana porteranno alla Riforma protestante.
Pur di occupare le ultime terre bizantine rimaste nel sud d%I-
talia la c,iesa romana fu persino disposta a servirsi dei pirati .or-
manni. Praticamente non c%! &uasi stata invasione barbarica c,e la
c,iesa romana non abbia cercato di favorire o di strumentalizzare per
le proprie esigenze di dominio.
In sostanza" &uando" con la riforma gregoriana" essa cerc' di
rimediare al processo di formalizzazione della fede" cio! di svuota-
mento dei suoi contenuti pi> democratici" gli strumenti c,e si diede
furono &uelli di accentuare ancor pi> gli aspetti reazionari dell%ideo-
logia teocratica9 aspetti c,e sino al /ille si erano mantenuti entro i
limiti della teologia agostiniana" ma c,e ad un certo punto :specie
con la riscoperta accademica dell%aristotelismo e &uindi con lo svi-
luppo del tomismo;" assumeranno una colorazione politico-egemoni-
ca ben determinata.
N stato in &uesto momento di transizione" dall%alto al basso
/edioevo" c,e la c,iesa ,a preteso di trasformarsi in un soggetto po-
litico capace di influenzare direttamente tutta l%attivit$ politica del
potere laico. Mn primo ridimensionamento di &ueste pretese sar$ de-
terminato dall%emancipazione economica e politica della classe bor-
g,ese" c,e segner$ la fine del /edioevo e l%inizio dell%epoca moder-
na.
II
8uando" con lo sc,iaffo :simbolicoF; di Anagni" i francesi
misero fine" almeno virtualmente" al temporalismo del papato" ap-
profittando del fatto c,e la massima carica ecclesiastica era sempre
stata oggetto di contesa tra le varie fazioni nobiliari locali" nonc,(
del fatto c,e gli Angioini gi$ possedevano &uasi tutta l%Italia meri-
dionale" per cui non si sarebbero opposti n( a un ridimensionamento
dello -tato della c,iesa n( a un trasferimento della sede pontificia ad
Avignone" non si fece altro c,e passare dal papo-cesarismo al cesa-
ro-papismo francese.
241
-u &uesta strada si erano gi$ avventurati" invano" gli impera-
tori sassoni :dopo i carolingi e fino al tempo della lotta per le inve-
stiture;" e probabilmente i francesi" appoggiati dalla borg,esia" erano
convinti d%ottenere risultati di gran lunga maggiori. Il fatto ! per'
c,e ogni&ualvolta i sovrani pretendevano d%interferire nell%amminis-
trazione della curia romana" reclamando il diritto di nominare i rap-
presentanti dell%alto clero" incluso il pontefice" &uesti riusciva sem-
pre ad aggregare consensi sufficienti per sottrarsi all%abbraccio mor-
tale.
Ba c,iesa romana aveva abituato cosA tanto i sovrani a rinun-
ciare al diritto in luogo della %orza" c,e anc,e &uando essi riuscivano
a ridimensionare le pretese integralistic,e e imperialistic,e del papa-
to" non dimostravano mai di essere in grado di togliere alla curia ro-
mana l%effettivo potere economico costituito dallo -tato della c,iesa"
n( a ricondurla entro binari di mera spiritualit$. I sovrani non sape-
vano pi> cosa volesse dire una fede religiosa separata dall%esigenza
di un potere politico.
Be ragioni anticlericali di un sovrano venivano sempre a
confliggere con gli interessi di sovrani a lui rivali" abilmente mano-
vrati dalla c,iesa. .ella stessa penisola italica" divisa in tante realt$
regionali" i prAncipi non furono mai in grado di capire c,e per costi-
tuire uno -tato nazionale occorreva anzitutto allearsi per eliminare
&uello altamente retrivo dei pontefici. Ba nobilt$ italiana" educata
nelle scuole confessionali" ! stata sempre gelosa delle proprie prero-
gative e la borg,esia cercava soltanto di farsi strada tra &ueste prero-
gative" senza saper dare alla propria esigenza di riscatto sociale un
contenuto politico di ampio respiro.
-icc,( gli antipapisti potevano soltanto sperare in &ualc,e
autorevole intervento dall%esterno# da 5nrico ?II" c,e morA improvvi-
samente nel 1313" in cui credette fortemente Cante" a Budovico il
2avaro" morto nel 1314" a Carlo I? di Bussemburgo" morto nel
134G# tutti incapaci di reggere lo scontro col partito guelfo9 anzi" con
l%ultimo di loro" c,e nel 13@ eman' la Bolla d4oro" l%impero non di-
ventava altro c,e una realt$ meramente germanica" in mano a sette
elettori della grande nobilt$" di cui &uattro laici e tre ecclesiastici.
Eutti cercarono soltanto di anteporre al potere politico della
c,iesa il loro proprio potere" senza rendersi conto c,e la c,iesa anda-
va combattuta anc,e sul piano umano e democratico. I sovrani fran-
24
cesi" infatti" riuscirono soltanto ad avere dei pontefici di loro gradi-
mento" a partire da Clemente ?" c,e nel 1300 aveva optato per l%esi-
lio avignonese" ma non seppero minimamente ridurre il peso politico
dell%istituzione pontificia in Italia" anzi semmai cercarono di sfruttar-
lo a loro vantaggio. Eant%! c,e nulla poterono fare per impedire c,e i
papi tornassero a Roma allo scopo di tacitare l%opposizione anticleri-
cale della nobilt$ e della borg,esia.
Il papato avignonese riuscA persino a strumentalizzare a pro-
prio vantaggio l%insurrezione popolare :contro l%oligarc,ia nobiliare;
guidata da Cola di Rienzo :1314;" c,e poi verr$ tolto di mezzo a
operazione conclusa" permettendo al vero trionfatore del ritorno dei
papi a Roma - il cardinale Albornoz -" di fare piazza pulita di tutti i
nemici interni allo -tato della c,iesa.
Col grande scisma d4occidente :134G-1114; il sovrano fran-
cese cerc' di riprendersi il controllo della carica pontificia" ma" limi-
tandosi ad affrontare in termini di mera forza politica l%egemonia del
clero romano" non riuscA a ottenere nulla di concreto. Infatti" anc,e
se nel Concilio di Costanza :1111; pass' la tesi c,e il concilio era
superiore al papa" in &uello successivo di 2asilea :1131;" c,e causer$
il piccolo scisma d4occidente :1130-10;" si finA col ribadire il primato
assoluto del pontefice" e tra il primo e il secondo Concilio la c,iesa
pot( ottenere una feroce persecuzione delle eresie pi> democratic,e
:[*cliffe" Zus ecc.; e persino la fine della c,iesa bizantina" la cui
capitale venne occupata nel 113 dai turc,i" grazie anc,e al fatto c,e
l%5uropa cattolica non fece assolutamente nulla per impedirlo.
Col Concilio di 3errara-3irenze :1134-30; il papato" con le
armi del ricatto" delle lusing,e e delle false promesse" era riuscito a
ottenere una insperata sottomissione dottrinale da parte della c,iesa
greco-ortodossa" anc,e se poi &uesta unione venne rifiutata dalle
stesse comunit$ ortodosse e soprattutto dal patriarcato di /osca"
c,e" a partire da &uel momento" volle porsi come =terza Roma= :la
Russia" come noto" non pot( aiutare 2isanzio contro i turc,i perc,(
ancora sottomessa dai mongoli;.
Ba c,iesa romana" pur di restare al proprio posto" esercitan-
do tutta la forza di cui era capace :represse p.es. molto duramente la
congiura di -tefano Porcari" governatore della Campania" emulo di
Arnaldo da 2rescia;" si sentA indotta ad accettare" obtorto collo" le
idee laico-borg,esi dell%Mmanesimo" senza neanc,e poter minima-
24@
mente immaginare c,e" dopo aver debellato con successo" per pi> di
mezzo millennio" innumerevoli eresie antipapiste" dall%5uropa del
nord un monaco agostiniano come Butero le stava per rovesciare ad-
dosso il pi> grande scisma religioso dell%5uropa occidentale.
244
24G
I ra22orti tra Stato e chiesa dalle origini a oggi
B%inizio dei rapporti tra -tato e c,iesa si fa risalire" sul piano
teorico" a una famosa sentenza evangelica attribuita a +es> Cristo#
=Cate a Cesare &uel c,e ! di Cesare e a Cio &uel c,e ! di Cio=.
Perc,( &uesta lapidaria sentenza non pu' essere stata detta
da CristoF -emplicemente per due ragioni#
1. Cristo non ,a mai parlato di dio" in &uanto si riteneva =fi-
glio dell%uomo= e" a causa del proprio =ateismo=" pi> volte risc,i'
d%essere lapidato :da tempo ! ac&uisito" persino negli ambienti cleri-
cali" c,e l%appellativo =figlio di Cio= gli ! stato applicato per la prima
volta da Paolo di Earso;9
2. Cristo non poteva concedere diritto di cittadinanza a un
potere straniero" &uello appunto di Cesare e dei suoi alleati" c,e oc-
cupava e opprimeva duramente la Palestina.
5ppure &uella sentenza ! sempre stata considerata innovati-
va da tutti gli storici del cristianesimo" proprio perc,(" mettendola in
rapporto al contesto storico del mondo romano" in cui la religione
pagana altro non era c,e un =instrumentum regni=" &uella sentenza in
&ualc,e modo apriva la strada al concetto di separazione o almeno di
distinzione tra religione e politica e &uindi tra c,iesa e -tato. Eant%!
c,e i primi cristiani venivano considerati in un certo senso =atei=
dalle istituzioni" cio! assai poco =leali= sul piano politico" e sicura-
mente =inaffidabili= su &uello della difesa militare della patria. 5 ve-
nivano perseguitati.
Be persecuzioni non erano affatto riferite al carattere rivolu-
zionario della politica cristiana :la &uale anzi" nei confronti dello
sc,iavismo" era molto conservatrice;. /a era appunto riferita al ca-
rattere culturale di una posizione c,e tendeva a mettere le &uestioni
civili su un piano diverso da &uelle religiose.
8uando" dopo circa tre secoli di diffusione del cristianesimo"
avviene la svolta costantiniana" nasce per cosA dire una sorta di
=-tato aconfessionale=" c,e permette a tutte le religioni di esprimersi
liberamente" nella convinzione c,%esse non abbiano in s( elementi
per minacciare lo status +uo" n( in riferimento ai vecc,i rapporti
sc,iavili n( in riferimento ai nuovi rapporti servili.
240
Euttavia &uesta apertura pluralistica dello -tato romano alle
varie religioni dura poco# gi$ col I Concilio ecumenico s%impedisce
all%arianesimo di diffondersi e con Eeodosio nel 3G0 il cristianesimo
diventa l%unica religione ufficiale" mentre tutte le altre sono destinate
a entrare nella clandestinit$.
In &uesta fase la c,iesa romana ,a fatto di tutto per approfit-
tare della posizione privilegiata del cristianesimo &uale unica religio-
ne lecita" ac&uisendo posizioni di rendita" e" per sminuire il prestigio
del potere imperiale bizantino" ,a fatto in modo c,e nell%area occi-
dentale dell%impero romano-cristiano" &uella dei regni romano-bar-
barici" si costituisse un impero cattolico-latino alternativo a &uello
greco-ortodosso.
Eutti i sovrani di origine =barbara= giunti in occidente :ma
sarebbe meglio dire di origine asiatica o &uanto meno sassone o sla-
va; sono stati utilizzati dalla c,iesa romana come una sorta di brac-
cio secolare. <vviamente in &uesta strumentalizzazione essa ,a avu-
to buon gioco con &uelle trib> e popolazioni la cui confessione reli-
giosa non era di derivazione ariana" essendo noto c,e l%arianesimo
tendeva a porre la c,iesa alle strette dipendenze del sovrano.
In generale si pu' dire c,e la c,iesa romana medievale" nei
suoi livelli istituzionali" ,a continuamente tramato e complottato"
specie a partire dal rapporto coi 3ranc,i" per impedire c,e si realiz-
zasse &uella c,e nell%oriente bizantino veniva c,iamata =diarc,ia= o
=sinfonia= dei poteri istituzionali# imperiale ed ecclesiastico" la cui
reciproca autorit$ veniva fatta risalire direttamente da Cio" senza c,e
l%uno avesse bisogno dell%altro per sentirsi legittimamente ricono-
sciuto.
Come noto infatti" a partire dall%incoronazione di Carlo /a-
gno" la c,iesa romana cominci' a far c,iaramente capire c,%essa era
disposta a riconoscere in forma piena e diretta solo l%autorit$ di &uei
sovrani c,%essa stessa aveva consacrato con una specifica cerimonia.
In tal senso fu un atto di eccezionalit$ gravit$ aver proclamato =im-
peratore del sacro romano impero= un re come Carlo /agno" &uando
di fatto i cristiani d%oriente" c,e si consideravano romani e cristiani
come &uelli d%occidente" ritenevano c,e l%unico imperatore legittimo"
sin dai tempi di Costantino" fosse il basileus bizantino.
.ell%area orientale dell%impero la c,iesa ortodossa non si
comport' mai in una maniera cosA marcatamente politicizzata. 5ssa
2G0
anzi dovette difendersi dalle continue ingerenze del potere imperiale
nelle faccende s&uisitamente religiose :si pensi solo alla &uestione
dell%iconoclastia;.
.onostante &uesto" &uasi tutta la storiografia occidentale an-
cora oggi sostiene c,e" mettendo a confronto il cesaropapismo degli
imperatori bizantini col papocesarismo della c,iesa romana" non vi
sono dubbi su c,i debbano andare le preferenze. Ba c,iesa romana"
pur con tutte le sue scomunic,e" i suoi interdetti" le sue crociate e le
sue in&uisizioni" ! stata capace d%influenzare anc,e la storiografia
laica.
.on ! per' stato un caso c,e" pur gestendo in piena autono-
mia il potere politico" la c,iesa romana sia stata indotta a modificare
continuamente i principi" gli usi e i costumi della cosiddetta =c,iesa
indivisa=" &uella del primo millennio. -ul piano dogmatico infatti la
c,iesa ortodossa ! rimasta fedele ai principi fondamentali espressi
nei primi sette Concili ecumenici" anc,e dopo la con&uista turca di
Costantinopoli" cui seguA l%eredit$ spirituale dell%ortodossia da parte
della cosiddetta =terza Roma=" cio! /osca.
?iceversa" la c,iesa romana ,a avuto continuamente bisogno
di modificare i principi ideali c,e l%avevano costituita" al fine di po-
ter far valere la superiorit$ del papato sul concilio" l%infallibilit$ e2-
cathedra del pontefice sul consensu ecclesiae" il primato giurisdizio-
nale della sede romana su ogni altra sede" e cosA via. Ba prima forma
di =protestantesimo= la c,iesa romana l%,a vissuta" internamente" af-
fermando a livello politico un individualismo autoritario c,e contra-
stava con la socializzazione umanitaria dei semplici credenti.
8uesta c,iesa s%! scontrata duramente con &uella greca sin
dal momento in cui Costantino aveva trasferito la capitale dell%impe-
ro da Roma a 2isanzio :non dimentic,iamo c,e il celebre falso sulla
Donazione di Costantino venne prodotto poc,i anni prima dell%inco-
ronazione di Carlo /agno;.
I momenti pi> critici sono stati" alla fine dell%?III secolo"
&uello dell%inserimento del Filio+ue nel Credo" con cui si ! spezzata
l%unit$ ideologica del cristianesimo primitivo" e nel 101 &uello delle
reciproc,e scomunic,e" con cui si ! spezzata l%unit$ ecumenica e spi-
rituale della cristianit$ europea" c,e da allora non s%! pi> ricomposta.
Ba separazione delle due confessioni fu immediatamente se-
guita dal fenomeno delle crociate" il &uale evidentemente non aveva
2G1
solo lo scopo di combattere gli arabi dilagati nel ?icinoriente" ma
anc,e &uello di sottrarre vasti territori all%impero bizantino" c,e in
&uel momento presentava un maggiore benessere" soffrendo meno le
contraddizioni antagonistic,e del sistema feudale.
I due eventi pi> drammatici di tutto il periodo delle crociate
mediorientali furono la con&uista di Costantinopoli nel corso della
crociata del 1201" cui seguA la costituzione dell%impero latino d%o-
riente" durato circa una sessantina d%anni. .on dimentic,iamo inoltre
c,e le crociate furono indirizzate anc,e contro le popolazioni sassoni
e slave dei Paesi baltici e dell%5uropa centro-orientale" per costrin-
gerle ad abbandonare le loro credenze pagane o per impedire c,e po-
tessero diventare cristiane in senso ortodosso.
B%aggressivit$ del mondo cattolico-latino era appoggiata dal-
le classi sociali egemoni e da tutti i sovrani euro-occidentali. Be cro-
ciate furono una sorta di colonialismo ante-litteram. 5 furono esse
c,e causarono l%avanzata ottomana nell%odierna Eurc,ia" indebolendo
in maniera irreparabile le forze militari del basileus.
Euttavia nel basso /edioevo si assiste a una serie di feno-
meni c,e cominciano a minare le fondamenta autoritarie della c,iesa
romana#
1. la lotta per le investiture ecclesiastic,e" condotta contro i
sovrani tedesc,i :c,e determiner$ l%antagonismo dei due principali
partiti# guelfo e g,ibellino;9
2. la critica della corruzione del clero e del nesso tra religio-
ne e affarismo" c,e causer$" come reazione clericale" la nascita di
crociate interne contro i cosiddetti movimenti pauperistici ereticali9
3. lo sviluppo del movimento borg,ese-comunale" c,e porte-
r$ alla nascita di -ignorie" Principati e -tati nazionali" i cui connotati
ideologici" se restavano formalmente cristiani" nella sostanza si svi-
luppavano in maniera sempre pi> laico-umanistica e scientifica" ben-
c,( in c,iave borg,ese" cio! in stretto riferimento ai principi dell%in-
dividualismo" del profitto imprenditoriale e dell%interesse finanziario.
Ba c,iesa romana ,a potuto avvalersi" non senza difficolt$"
dell%appoggio dei sovrani cattolici finc,( a dominare ! stato il princi-
pio della rendita feudale connesso al possesso della propriet$ terrie-
ra. 8uesto ! visibilissimo sino a tutto il periodo della Controriforma"
ivi incluso &uello relativo al colonialismo mondiale ispano-portog-
,ese.
2G2
8uando invece sono venuti emergendo la societ$ borg,ese e
la formazione economica del capitalismo" la c,iesa romana" c,e pur
in un primo momento pens' di poter gestire a proprio vantaggio &ue-
sti fenomeni" sar$ costretta a scendere a duri compromessi. 5 mentre
la battaglia del papato contro la borg,esia in Italia trover$ un terreno
vincente nella Controriforma" anc,e a causa della mancata trasfor-
mazione dei vari Principati in un unico -tato nazionale" all%estero"
nell%area settentrionale dell%5uropa" la sua sconfitta sar$ pressoc,(
totale. Ba c,iesa romana dovr$ rassegnarsi a una nuova rottura ideo-
logica" causata &uesta volta dal protestantesimo" c,e diventer$ la re-
ligione fondamentale del capitalismo.
Ca notare c,e mentre in 5uropa occidentale si passer$ dal
feudalesimo al capitalismo" a partire" in Italia" dallo sviluppo comu-
nale" e in tutta 5uropa" in maniera irreversibile" con la nascita delle
manifatture nel H?I secolo" nella parte orientale dell%5uropa si
continuer$ invece sulla strada del feudalesimo almeno sino alla fine
dell%<ttocento" cio! sino al momento in cui il capitalismo europeo
non decider$ di trasformarsi in imperialismo" con&uistando il mondo
intero e scatenando la I guerra mondiale. 5 sar$ proprio nell%5uropa
orientale c,e si cerc,er$ di bloccare lo sviluppo capitalistico :c,e in-
vece oggi ,a ripreso il suo cammino;" prima con la rivoluzione bol-
scevica" poi con la vittoria sul nazismo" facendo passare le societ$
feudali direttamente al socialismo amministrato dallo -tato.
-u &uesti sviluppi bisogna aprire una piccola parentesi. An-
c,e dopo la rottura protestantica la c,iesa romana ,a continuato a re-
stare una c,iesa =politica=" intenzionata ad avere con la realt$ istitu-
zionale del potere civile un rapporto diretto" immediato" di compro-
messo esplicito e di scambio reciproco di favori e di privilegi. Ba
c,iesa protestante invece ,a preferito delegare in toto allo -tato la
gestione della societ$ civile" ponendosi semplicemente come mera
realt$ privata e individualistica o di comunit$ religiose indipendenti
tra loro e facilmente moltiplicabili.
Ci' significa c,e mentre la c,iesa romana ,a sempre forte-
mente ostacolato la costituzione di uno -tato laico" la c,iesa prote-
stante non ,a mai posto riserve irrinunciabili. -otto &uesto aspetto si
pu' dire c,e i protestanti assomiglino di pi> agli ortodossi" e sotto un
altro aspetto per' possiamo dire c,e il protestantesimo ,a generato
una resistenza nei confronti del nazismo pi> debole di &uella manife-
2G3
stata dal cattolicesimo nei confronti del fascismo :anc,e se &uando
l%alternativa da combattere sono le idee del socialismo il cattolicesi-
mo non ,a dubbi" almeno nei suoi livelli istituzionali" da c,e parte
stare# basta vedere come si ! comportata la c,iesa spagnola al tempo
della guerra civile o &uella croata &uando nella II guerra mondiale
vennero sterminati i serbi ortodossi;.
Euttavia lo sviluppo progressivo del capitalismo ,a portato"
in ambito protestante" allo sviluppo di due fenomeni molto diversi
tra loro# da un lato la proliferazione di sette religiose c,e facilmente
sconfinano nella psicopatologia9 dall%altro l%accentuazione del lato
erudito e intellettualistico delle tradizionali comunit$ evangelic,e"
con ampie concessioni alle esegesi di tipo demitizzante e storicistico.
Eant%! c,e nei paesi dove pi> sono stati forti gli studi sul cristianesi-
mo primitivo" lA si ! anc,e sviluppata l%ideologia ateistica in senso
proprio.
C,i non si rassegna a un destino di emarginazione o di irrile-
vanza sociologica ! ancora una volta la c,iesa romana" c,e anzi pre-
tende di avere un ruolo esclusivo nell%ambito del capitalismo :si pen-
si solo alla gestione finanziaria dei capitali attraverso le banc,e vati-
cane;" un ruolo c,e non si esplica solo in senso economico" ma an-
c,e in senso politico e istituzionale e c,e trova appoggi considerevo-
li negli ambienti politici del centro-destra" per &uanto" proprio in re-
lazione a &uesti ambienti" bisogna ammettere c,e il ventennio fasci-
sta ! stato una sorta di passo indietro rispetto al liberalismo dei primi
governi dello -tato unitario" in cui vigeva il principio di =Bibera
c,iesa in libero -tato=. /a va anc,e detto c,e" essendo per definizio-
ne" &uella borg,ese" una rivoluzione di classe e non popolare" i Patti
Bateranensi sarebbero dovuti diventare prima o poi" in assenza di
una riforma protestante italiana" una strada obbligata.
8uanto alla c,iesa ortodossa" essa ! rimasta tenacemente le-
gata al proprio passato e non mostra d%avere alcuna capacit$ di porre
in essere un%alternativa praticabile alle contraddizioni del mondo
contemporaneo" anc,e se" indubbiamente" rinunciando a un proprio
protagonismo politico" essa non ,a difficolt$ a convivere coi regimi
c,e favoriscono la separazione dello -tato dalle c,iese.
Ba c,iesa ortodossa ,a lottato nei paesi est-europei contro le
dittature staliniste c,e pretendevano d%imporre d%ufficio l%ateismo" ,a
cio! dimostrato c,e la societ$ civile ! una cosa diversa dall%ammini-
2G1
strazione statale e c,e la libert$ di coscienza deve necessariamente
prevedere la possibilit$ di un atteggiamento specificamente religio-
so9 ma" a parte &uesto" sarebbe inutile aspettarsi da una confessione
religiosa" fosse anc,e la pi> democratica del mondo" una risposta
agli antagonismi sociali delle nostre societ$ conflittuali.
B%anomalia pi> vistosa ! tuttavia presente proprio in Italia"
poic,( &ui viene ancora conservato" addirittura a livello costituzio-
nale" un regime concordatario con la c,iesa romana :di derivazione"
non dimentic,iamolo" fascista;" un patto stipulato tra due -tati c,e si
riconoscono reciprocamente indipendenti sul piano territoriale" ma
c,e di fatto assicura a uno solo dei due posizioni di anacronistico
privilegio non solo nei confronti di tutte le altre le altre confessioni
religiose" ma anc,e nei confronti dell%intera societ$ civile. Il c,e im-
pedisce allo -tato nazionale di esprimere con coerenza i propri valori
di laicit$ e di democrazia.
B%abolizione" sic et simpliciter" dell%art. 4 della Costituzione
! un obiettivo c,e tutto il mondo laico del nostro paese rivendica da
tempo" proprio al fine di garantire a tutti i cittadini" indipendente-
mente dall%atteggiamento c,e ,anno nei confronti della religione"
pari dignit$ e uguaglianza di fronte alla legge. 8ui non vogliamo so-
stenere c,e uno -tato laico sia di per s( pi> democratico di uno -tato
confessionale" proprio perc,( sappiamo bene c,e la democrazia non
! semplicemente un%idea politica da affermare" ma anc,e e soprattut-
to una pratica sociale da dimostrare &uotidianamente.
Ci pare tuttavia c,e le contraddizioni c,e la c,iesa cattolica
manifesta tra gli ideali c,e professa in sede teorica e la propria attivi-
t$ pratica" siano cosA grandi da impedire a tale istituzione di poter
contribuire in maniera significativa allo sviluppo della laicit$ e della
democrazia nel nostro paese.
-e nei @0 anni successivi alla caduta del fascismo si ! pensa-
to c,e lo sviluppo capitalistico avrebbe potuto essere =umanizzato=
grazie al contributo della dottrina sociale della c,iesa" oggi bisogna
dire" in tutta tran&uillit$" c,e tale dottrina ,a fallito i suoi obiettivi"
c,e la c,iesa romana" come istituzione :cio! indipendentemente dal-
la buona fede dei suoi singoli aderenti; ! talmente screditata da non
avere pi> alcuna possibilit$ di dire &ualcosa di significativo alle nuo-
ve generazioni" e c,e l%affronto delle contraddizioni della nostra epo-
2G
ca va fatto a prescindere totalmente non solo da tale dottrina sociale"
ma anc,e dalle dottrine di &ualsivoglia religione.
2G@
Le crociate medie1ali *,8./0,%78-
Col termine =crociate= s%intendono le spedizioni militari e
coloniali c,e i feudatari europei occidentali" appoggiati dal clero cat-
tolico :sia romano c,e franco-germanico; e con l%appoggio economi-
co dei ceti borg,esi e paramilitare di masse diseredate :prevalente-
mente di estrazione rurale;" condussero nei paesi del /editerraneo
orientale" nell%area degli slavi occidentali e dei popoli baltici. Be cro-
ciate" c,e erano propagandate dal clero come iniziative religiose :ad
es. =liberare i luog,i santi= di +erusalemme dai musulmani;" inizia-
rono alla fine dell%HI sec. e proseguirono sino alla fine del HIII sec.
-ono la prima esperienza di colonialismo cristiano" da parte della
c,iesa cattolico-romana. Ba seconda avverr$ a partire dal 1102.
Ad esse parteciparono#
1; i pi> grandi feudatari :re" duc,i" conti" ecc.; c,e volevano
ingrandire i propri possedimenti" aumentare le entrate e consolidare
la propria influenza in 5uropa# &uesti nobili si sentivano minacciati
dall%espandersi delle ricc,ezze degli emergenti ceti borg,esi" c,e
avevano dato vita alla rivoluzione mercantile9
2; i piccoli feudatari :o cavalieri;" c,e costituivano il nucleo
meglio organizzato e preparato delle forze militari crociate. Il bene-
ficio vitalizio" c,e l%imperatore concedeva ai vassalli maggiori" tra-
sformandosi in fondo ereditario" cio! passando in propriet$ dal padre
al primogenito :maggiorasco;" aveva determinato uno strato numero-
so di cavalieri :cadetti; c,e non possedevano feudi e c,e finivano o
con l%entrare nei monasteri facendo la carriera ecclesiastica o col dar-
si alla ventura" nel tentativo di procurarsi dei territori" asservendo i
contadini ivi residenti9
3; i mercanti pi> ricc,i di molte citt$ :soprattutto ?enezia"
+enova e Pisa" finc,( &uest%ultima non verr$ ridimensionata da +e-
nova nella storica battaglia della /eloria nel 12G1;" c,e cercavano
d%invadere i mercati del ?icino oriente" eliminando la concorrenza
commerciale di 2isanzio e degli arabi9
1; la c,iesa cattolica" c,e era la pi> grande proprietaria feu-
dale della cristianit$" aveva come scopo &uello di sottomettere la
c,iesa ortodossa" estendendo la propria giurisdizione nell%5uropa
2G4
orientale" e ovviamente &uello di cacciare o sottomettere gli islamici
dai territori mediorientali e africani# fu essa c,e si assunse il ruolo di
promotrice ideologica delle crociate9
; infine ingenti masse proletarie e affamate c,e cercavano
di affrancarsi dalla servit> della gleba e dalla miseria.
3u la notizia della caduta di +erusalemme in mano turca
:1040; a fornire il pretesto necessario per scatenare la =guerra santa=
contro gli =infedeli=. ?erso la fine del sec. HI la -iria e la Palestina e
&uasi tutta l%Asia /inore erano cadute sotto i turc,i -elgiuc,idi" una
popolazione di origine mongolica e di religione islamica" c,e deter-
miner$ la decadenza politica sia del mondo arabo c,e del mondo bi-
zantino. .el 100" il pontefice Mrbano II" rispondendo alla ric,iesta
di aiuto dell%imperatore bizantino" minacciato dall%invasione turca"
invit' tutto l%occidente a intervenire militarmente. In particolare egli
sospinse gli strati sociali pi> poveri a cercare in oriente il loro riscat-
to. Ai partecipanti la c,iesa prometteva la dilazione dal pagamento
dei debiti" la remissione dei peccati o sconti sulle pene. +li europei
si lanciarono subito nell%impresa" convinti c,e la con&uista dei paesi
mediterranei orientali sarebbe stata facile" in &uanto si sapeva c,e gli
emirati turc,i erano tra loro ostili.
Ba 2rima crociata :100@; fu detta dei =pezzenti= perc,(
composta da gente molto povera o contadina" proveniente soprattutto
da 3rancia" +ermania e Italia" c,e pensava di trovare in oriente la li-
berazione dall%oppressione di feudatari e borg,esi proprietari agricoli
e nuove terre in cui insediarvisi. ?i erano anc,e donne e bambini.
5ssi erano disarmati" non avevano n( provviste n( denaro e lungo la
via verso Costantinopoli si dedicavano al furto e all%elemosina" com-
piendo anc,e violenze a danno degli ebrei. Ba popolazione :ungara e
magiara; dei paesi attraversati da &uesti crociati cerc' di combatterli
con ogni mezzo. 3urono &uasi tutti sterminati :circa 1.000;.
Ba 2rima vera crociata :sempre del 100@; fu condotta da ca-
valieri ben armati ed e&uipaggiati. 5ssi con&uistarono 5dessa :dove
fondarono il loro primo -tato;" Eripoli" Antioc,ia e +erusalemme. I
massacri fatti in &ueste due ultime citt$ furono spaventosi e impo-
nenti. I bizantini si dissociarono ben presto dalle imprese dei crocia-
ti# sia perc,( &uesti" durante il loro transito" avevano sacc,eggiato
anc,e delle citt$ cristiane9 sia perc,( l%idea di una =guerra santa=" con
tanto di vescovi" abati e monaci armati di tutto punto" era estranea
2GG
alla loro mentalit$9 sia perc,( i crociati" in genere" non avevano alcu-
na intenzione di restituire al basileus i territori con&uistati :in tal
senso particolarmente odiata dai bizantini era l%armata normanna"
c,e si insedi' ad Antioc,ia;.
.ei territori con&uistati" i crociati conservarono" anzi" accen-
tuarono gli ordinamenti feudali esistenti# i contadini :arabi e siriani;"
gi$ servi della gleba" dovevano pagare al proprietario delle loro terre
una rendita c,e toccava il 0a del raccolto9 &uelli liberi vennero as-
serviti con la forza. .elle citt$ costiere dei loro -tati il commercio
era in mano ai mercanti genovesi" veneziani e marsigliesi" c,e ave-
vano ottenuto il privilegio di poter costituire &ui delle colonie. I cro-
ciati non furono in grado di apportare alcun elemento di novit$ nella
vita economica dei paesi con&uistati" semplicemente perc,( in &uel
periodo le forze produttive" la ricc,ezza materiale e culturale dell%o-
riente era di molto superiore a &uella occidentale. 5ssi si comporta-
rono soltanto come ladri e oppressori# di &ui la costante lotta con la
popolazione locale" c,e all%oppressione feudale si era vista aggiunge-
re &uella straniera.
-ul piano politico il sovrano dello -tato latino aveva un po-
tere limitato dall%assemblea dei pi> grandi feudatari. +li -tati erano
divisi tra loro e sostanzialmente senza rapporti con &uello bizantino.
-ul piano religioso i sovrani cercavano di sostituire coi loro prelati il
clero bizantino e arabo locale. Per la con&uista di nuovi territori e la
cristianizzazione forzata delle loro popolazioni furono istituiti gli
*rdini cavallereschi :&uello dei Eemplari" di origine francese" &uello
Eeutonico" di origine tedesca e &uello dei +iovanniti" di origine ita-
liana;. 5rano una specie di ordini religiosi i cui membri" oltre ai voti
monastici di castit$-povert$-obbedienza" giuravano anc,e di difende-
re i Buog,i -anti contro gli infedeli. Cipendevano direttamente dal
papa.
Ba seconda crociata fu causata dalla caduta di 5dessa
:1111;. Ba c,iesa cattolica riuscA a convincere il re di 3rancia e l%Im-
peratore germanico a muovere contro i turc,i. /a" logorati dall%osti-
lit$ dei bizantini" disgregati da discordie interne" decimati da priva-
zioni ed epidemie" i crociati vennero sterminati dai turc,i presso Ca-
masco :111G;.
Ba ter3a crociata fu causata dalla caduta di +erusalemme
:11G4; per opera del grande condottiero turco -aladino" c,e aveva
2G0
gi$ esteso la sua signoria sull%5gitto e sull%Arabia occidentale. A dif-
ferenza dei crociati" il -aladino non effettuava stragi nelle citt$ vinte
ai cristiani# &uesti anzi avevano la possibilit$ di andarsene pagando
un riscatto in oro :un uomo 10 denari" la donna;9 c,i non pagava
era fatto sc,iavo. -ebbene alla crociata partecipassero i re d%Ing,il -
terra e di 3rancia" nonc,( l%imperatore germanico" i suoi risultati fu-
rono irrilevanti :l%imperatore 3ederico 2arbarossa addirittura vi
morA;. Eroppe erano le discordie interne# i francesi e gli inglesi" tor-
nati in patria" si combatteranno a vicenda per il possesso di alcuni
territori in 3rancia. +erusalemme" in sostanza" restava in mano turca"
anc,e se i cristiani vi avevano libert$ di accesso. 2isanzio si alle' ri -
petutamente coi turc,i perc,( si era accorta c,e la presenza latina le
causava pi> danni c,e vantaggi.
Alla fine del HII sec." papa Innocenzo III" grazie al &uale la
c,iesa cattolica aveva raggiunto l%apice della sua potenza" bandA la
4!arta crociata :1202-1201;" cercando di approfittare della morte
del -aladino :1103;. Alla crociata" diretta non solo verso l%oriente or-
todosso e islamico" ma anc,e verso i paesi baltici" parteciparono i
feudatari francesi" italiani e tedesc,i :&uest%ultimi furono i soli nel
2altico;. 5ssi decisero di partire da ?enezia per servirsi della flotta
di &uest%ultima# l%intenzione era &uella di con&uistare +erusalemme
dopo aver occupato l%5gitto. /a ?enezia" c,e aveva buoni rapporti
commerciali con l%5gitto" riuscA a dirigere i crociati con l%inganno
contro la rivale 2isanzio. 5ssi" infatti" c,e non avevano denaro suffi-
ciente per pagare il viaggio" accolsero la proposta di prestare aiuto ai
veneziani per la con&uista della citt$ di Jama" appartenente al re cat -
tolico d%Mng,eria. Indignato" Innocenzo III scomunic' i crociati" ma
subito dopo concesse il perdono nella speranza c,e muovessero con-
tro i turc,i. /a durante l%assedio di Jara venne al campo crociato il
figlio dell%imperatore di Costantinopoli per annunciare c,e il proprio
padre era stato cacciato dal fratello e c,e se l%avessero aiutato a ritor-
nare sul trono avrebbero ottenuto grandi somme e la riunione delle
due c,iese cristiane. I crociati cosA si diressero verso Costantinopoli"
ma &ui incontrarono la resistenza della cittadinanza" c,e non ne vo-
leva sapere dei latini. B%imperatore deposto venne rimesso sul trono
senza spargimento di sangue" poic,( il fratello usurpatore era fuggito
dalla citt$. /a i crociati pretesero c,e accanto all%imperatore fosse
nominato con lo stesso titolo anc,e il figlio" il &uale naturalmente
200
aveva intenzione di mantener fede agli impegni contratti a Jara. Eut-
tavia" il tesoro della capitale era vuoto" il patriarca e il popolo si ri -
fiutavano di riconoscere il papa come capo della c,iesa universale e
non avevano alcuna intenzione di pagare i debiti dell%imperatore" n(
di concedere privilegi ai crociati e ai veneziani. Per &ueste ragioni la
popolazione insorse uccidendo sia l%imperatore c,e il figlio.
Allora i crociati decisero di vendicarsi# irruppero nella citt$ e
per tre giorni la sacc,eggiarono orrendamente" proclamando l%impero
latino d%oriente e dimenticandosi della spedizione contro +erusalem-
me. A capo della c,iesa bizantina fu posto un nuovo patriarca" c,e
cerc' di avvicinare la popolazione locale" greca e slava" al cattolice-
simo. Il papato" ufficialmente" condann' il massacro" ma &uando
vide c,e l%imperatore eletto e il patriarca gli riconoscevano piena su-
premazia su tutta la c,iesa cristiana d%oriente e d%occidente" decise di
accettare il fatto compiuto. Euttavia" pi> ancora c,e il papato o i feu-
datari" fu ?enezia a trarre i maggiori profitti dalla con&uista dell%im-
pero bizantino" del cui territorio essa aveva occupato i 3)G# in parti -
colare" i mercanti veneziani riuscirono ad ottenere per le loro merci
l%esenzione dai dazi in tutti i paesi dell%impero.
B%impero latino croll' nel 12@1" sotto l%urto dei bulgari" alba-
nesi e bizantini" aiutati dai genovesi" c,e temevano la presenza vene-
ziana nei 2alcani. 2isanzio sopravvivr$ per altri 200 anni" ma non
torner$ pi> al suo antico splendore.
Ba 4!inta" la sesta" la settima e l%otta1a crociata non ebbero
molta importanza# i crociati subirono altre sconfitte o" nel migliore
dei casi" scendevano a patti coi turc,i prima ancora di dare battaglia9
e &uesto nonostante c,e i mongoli si fossero alleati con loro contro
turc,i e arabi. Il fatto ! c,e dopo la &uarta crociata non v%era &uasi
pi> nessuno in occidente disposto a partecipare a spedizioni lontane
e pericolose" per cui &uando i crociati si trovavano in difficolt$ non
ottenevano mai gli aiuti e i rinforzi ric,iesti.
.ei secoli HII-HIII in 5uropa si ebbe un notevole aumento
della produzione" la tecnica agricola si era perfezionata" le citt$ si
erano sviluppate# &uesto pu' spiegare perc,( vennero meno le cause
c,e avevano indotto vari ceti della societ$ occidentale a partecipare
alle crociate. I mercanti" ad es." si accontentarono dei risultati delle
prime &uattro crociate" c,e avevano assicurato l%eliminazione della
funzione mediatrice esercitata dall%impero bizantino tra est e ovest.
201
Cal canto loro" i cavalieri ebbero la possibilit$ di entrare nelle truppe
mercenarie dei re nazionali dell%occidente" l%importanza dei &uali an-
dava crescendo. /olti altri cavalieri vennero utilizzati dalla c,iesa
cattolica per colonizzare nuovi territori nel 2altico" al fine di sotto-
mettere gli slavi e tutta la Russia a Roma" ma l%impresa riuscir$ solo
in parte.
9ilancio delle crociate
1. Il risultato di maggior rilievo fu la con&uista delle vie
commerciali mediterranee" c,e prima erano controllate da 2isanzio e
dai paesi arabi" i &uali entrarono in una profonda decadenza econo-
mica.
2. Be citt$ dell%Italia settentrionale :?enezia e +enova so-
prattutto; assunsero un ruolo dominante nel commercio con l%oriente.
3. -i introdussero in 5uropa occidentale nuove industrie e
manifatture :seta" vetri" specc,i...; e nuove colture agricole :riso" li-
moni" canna da zucc,ero...;. Compariranno anc,e i mulini a vento"
sul tipo di &uelli siriani.
1. Ba classe dei feudatari vide aggravarsi la propria crisi" sia
perc,( aveva impiegato molte risorse ottenendo scarsi vantaggi" sia
perc,( s%era rafforzata una nuova classe" la borg,esia" ad essa ostile.
. Be classi popolari" sacrificatesi senza ottenere alcuna con-
tropartita" si orienteranno verso forme di protesta socio-religiosa :le
eresie;" ispirate all%uguaglianza evangelica.
@. I crociati distrussero le ultime tracce di fratellanza tra cat-
tolici e ortodossi9 sacc,eggiando Costantinopoli" aprirono le porte
agli invasori turc,i. Ba mobilitazione ideologica nella guerra santa
segn' il trionfo dello spirito d%intolleranza e di fanatismo. Ba c,iesa
romana infatti accentuer$ sempre pi> i fattori autoritari e dogmatici"
legati al suo ruolo di guida suprema della cristianit$ europea.
Considera3ioni
.el suo insieme l%5uropa occidentale ,a capito l%importanza
del danaro con le crociate medievali9 e" di &ueste" la pi> importante !
stata la &uarta" c,e ,a permesso ai veneziani di monopolizzare i traf-
fici sul /editerraneo orientale per circa due secoli" fatta salva la
202
compartecipazione della 3rancia" c,e aveva sostenuto il principale
sforzo bellico contro i bizantini e i musulmani.
8uesto spiega perc,( -pagna e Portogallo" una volta libera-
tesi dell%islam in casa propria" si videro costrette a cercare nuove rot-
te commerciali# il Portogallo partA per primo costeggiando e mono-
polizzando i punti d%attracco pi> favorevoli dell%Africa e alcuni pun-
ti-c,iave dell%Asia meridionale" dall%India alla Cina. Ba -pagna" non
potendo fare la stessa cosa" si vide costretta a provare la via dell%A-
tlantico" ottenendo alla fine molto di pi> rispetto ai portog,esi" c,e
pur riuscirono a conservare sino a met$ <ttocento l%intero 2rasile.
Euttavia" il fatto c,e l%5uropa avesse capito l%importanza del
denaro subito dopo il /ille" non pu' stare a significare c,e le pre-
messe di &uesta scoperta furono proprio le crociate a porle. Be cro-
ciate infatti non furono anzitutto la causa dell%improvvisa ricc,ezza
degli europei" ma la conseguenza dello sviluppo comunale e mercan-
tile c,e si era gi$ verificato in Italia" nelle 3iandre e nella regione
,anseatica" con largo anticipo rispetto a tutto il resto dell%5uropa.
I processi sono stati concomitanti# furono le nuove contrad-
dizioni provocate dallo sviluppo borg,ese delle citt$ a indurre le au-
torit$ politic,e e le popolazioni meno abbienti a cercare una soluzio-
ne a &ueste contraddizioni attraverso il movimento delle crociate"
c,e fu la prima forma del colonialismo europeo :peraltro simile a
&uella c,e avevano praticato i romani durante la formazione del loro
impero;. Mn altro tentativo risolutivo furono i movimenti ereticali"
tutti per' duramente repressi.
-enza le crociate" molto probabilmente in 5uropa occidenta-
le sarebbero scoppiate innumerevoli guerre sociali e civili" molte di
pi> di &uelle c,e produsse lo scontro tra le incipienti nazioni.
Ba con&uista ottomana di Costantinopoli impedA di continua-
re a usare la politica estera sul /editerraneo per risolvere le contrad-
dizioni della politica interna. Ba politica estera non poteva pi> essere
legata a un mare" doveva diventare oceanica.
203
Us!ra e chiesa romana
Premessa
-e accettiamo l%idea c,e il capitalismo commerciale sia nato
prima di &uello industriale" stando bene attenti a non confondere le
due formazioni economic,e" allora dovremmo anc,e accettare l%idea
c,e il cattolicesimo-romano dell%epoca basso medievale ,a contribui-
to enormemente" nonostante in genere appaia il contrario" allo svi-
luppo della prima forma di capitalismo.
Infatti l%Italia cattolica della seconda parte del feudalesimo"
&uella c,e va dal /ille alla scoperta europea dell%America" fu carat-
terizzata" al pari delle 3iandre" da una fiorente attivit$ commerciale"
invidiata da tutta 5uropa" un%5uropa c,e sarebbe diventata =prote-
stante= solo alcuni secoli dopo.
-e le cose stanno cosA ! forse riduttivo sostenere c,e l%etica
economica medievale" &ui gestita dalla sola c,iesa romana nella par-
te occidentale dell%5uropa" fu di tipo =concessivo=" nel senso c,e ten-
deva progressivamente ad adeguarsi alle spinte borg,esi c,e emerge-
vano ad e2tra del proprio perimetro d%azione" delle proprie concezio-
ni e dei propri stili di vita.
In realt$ l%etica economica basso medievale fu anc,e il risul-
tato di determinate posizioni politic,e e ideologic,e c,e la c,iesa ro-
mana assunse ab intra" posizioni orientate verso la rottura dei tradi-
zionali legami comunitari :ereditati dal mezzo millennio dell%alto
/edioevo;" verso l%affermazione di un temporalismo teocratico e" al-
l%interno di &uesto" verso la supremazia autoritaria" sempre pi> mo-
narc,ica" del pontefice su ogni altra istanza ecclesiale.
Bo sviluppo dei rapporti mercantili-monetari" c,iaramente di
tipo borg,ese" in cui il denaro diventava e&uivalente universale di
tutti gli scambi" fu conseguenza indiretta di un mutamento di menta-
lit$ e &uindi di posizione politica c,e avvenne all%interno della c,iesa
di Roma a partire sostanzialmente dalla costituzione del sacro roma-
no impero e proseguita sino alla nascita dei Comuni" alla riforma
gregoriana e alla lotta per le investiture" all%inizio delle crociate nel
?icino oriente e nei Paesi baltici" alla riscoperta accademica dell%ari-
201
stotelismo e allo sviluppo della -colastica" all%eliminazione del dis-
senso ereticale dei movimenti pauperistici e alla rottura definitiva
nei confronti della tradizione greco-ortodossa e bizantina.
-e &uesta tesi ! vera" la storia del basso /edioevo va in par-
te riscritta" poic,(" stando ai documenti ufficiali dell%epoca e in gene-
re alle tesi principali dei maggiori medievisti" la c,iesa romana non
appare come un fattore propulsivo del mercantilismo" ma semmai
come un %reno. 5 indubbiamente ! stato cosA nella maggior parte dei
paesi euroccidentali di &uel periodo storico. .on tuttavia in Italia.
.on a caso &ui i grandi traffici commerciali fanno nascere &uelle
grandi rivoluzioni culturali c,e passano sotto il nome di realismo
giottesco" di Mmanesimo nel pensiero e di Rinascimento nelle arti.
Be +off" Capitani e altri sostengono c,e il mercantilismo"
nato al di fuori delle tradizionali abitudini e competenze della c,iesa
romana" fu inizialmente tollerato" in &uanto non ritenuto particolar-
mente pericoloso per i criteri di vita della societ$ feudale" tanto c,e
l%etica economica medievale si configura come un%etica =concessiva="
disposta ad adeguarsi in maniera relativa al mutamento delle circo-
stanze. -olo c,e ad un certo punto la situazione assunse degli svilup-
pi c,e sfuggirono al controllo della c,iesa" e in &uesta incapacit$ po-
litica delle gerarc,ie i medievisti laici vedono in genere un fattore di
progresso per lo sviluppo dell%5uropa" in particolare per &uelle classi
sociali c,e stavano portando &uest%area geografica al di fuori dei co-
siddetti =secoli bui=.
8ui sarebbe bene fare una puntualizzazione di metodo sto-
riografico. Ci rendiamo conto c,e sarebbe ingenuo pensare di poter
trovare un riscontro esplicito alla tesi c,e vogliamo sostenere nei do-
cumenti ufficiali dell%epoca" non foss%altro c,e per una ragione# le
fonti storic,e" soprattutto &uelle scritte" spesso servono non per sve-
lare ma per nascondere la realt$.
3a specie" in tal senso" vedere come Be +off definisca il se-
colo HIII con l%espressione =secolo della giustizia=" solo perc,( i ca-
nonisti avevano e&uiparato =il furto usurario= a un =peccato contro la
giustizia=. <rmai dovrebbe essere ritenuta pacifica la tesi secondo
cui un periodo storico non pu' essere interpretato sulla base della
concezione c,e esso ,a di se stesso :e &uesto ovviamente vale anc,e
per una persona o per una classe sociale;.
20
.on perc,( ! =passato=" il passato ! pi> comprensibile del
presente. 5sistono sempre margini tali di ambiguit$ c,e nessuna
fonte storica ! in grado di colmare. Pensare di poter ricostruire delle
vicende passate sulla base delle fonti storic,e prodotte nello stesso
periodo in cui sono avvenute &uelle vicende" ! pura illusione. Peral-
tro nel /edioevo i falsi elaborati dal clero" regolare e secolare :l%uni-
co ceto in grado di poterlo fare;" non sono poc,i
0
" per cui le fonti
scritte meno di altre possono servire per ricostruire &uelle vicende
storic,e e comprendere le motivazioni c,e ne ,anno determinato lo
svolgersi.
Bo stesso vale per il presente. Infatti" anc,e se ! vero c,e la
lettura e la scrittura riguardano la stragrande maggioranza delle per-
sone :almeno nei paesi industrializzati;" ! per' anc,e vero c,e nelle
civilt$ antagonistic,e le opinioni dominanti sono soltanto &uelle
espresse dai poteri dominanti" politici ed economici" c,e tutelano in-
teressi di una ristretta minoranza di persone.
-e fra mille anni gli storici c,e vorranno comprendere la
realt$ dell%attuale Eerzo /ondo" si baseranno unicamente sulle fonti
reperite nei paesi capitalisti" di &uella realt$ non capiranno assoluta-
mente nulla" e non capiranno nulla neppure se useranno le fonti di
&uei potentati c,e in &uesto momento sono presenti nello stesso Eer-
zo /ondo.
0
-pesso abbiamo parlato della Donazione di Costantino" redatta sotto il
pontificato di -tefano II :42-44;" ma i falsi storici elaborati dalla c,iesa
romana sono molti di pi># p.es. le Decretali pseudo-Isidoriane" una serie di
decreti aventi lo scopo di sostenere lOautorit$ papale su tutti i vescovi. 3uro-
no redatte da un certo Isidoro /ercatore" ma falsamente attribuite a Isidoro
vescovo di -iviglia. Introdotte nel IH sec." di esse fece uso per la prima vol-
ta papa .icola I :GG-G@4; per dimostrare appunto la sua autorit$ giurisdi -
zionale. 3urono riconosciute false dalla stessa c,iesa romana nel 14G0 per
mezzo di Pio ?I. Per non parlare delle falsificazioni su singole parole ap-
portate addirittura ai testi biblici# vedi ad es. la versione pubblicata a 2or-
deauS nel 1@G@" per ordine dellOarcivescovo e col consenso dei dottori in
Eeologia dell%Mniversit$ di &uella citt$" e &uella di monsignor Ce -ac*"
nonc,( &uella italiana del 1400" c,iamata di =Antonio /artini=" arcivesco-
vo di 3irenze" o &uella tradotta da 5usebio Eintori :C,ieri 104;" o il #uovo
,estamento tradotto da 3ulvio .ardoni :Roma 10@@;" o la Bibbia cattolica
della Cei del 1041 :Eorino;" o la Bibbia di !erusalemme :seconda ediz.
1041;. Persino i Cieci Comandamenti sono stati pi> volte riscrittiT
20@
L!s!ra e letica economica medie1ale
Prima di procedere nella disamina dell%argomento in oggetto"
! bene precisare c,e &ui si ,a intenzione di rispondere a &uattro pre-
cise domande.
.el /edioevo#
1. &ual era l%atteggiamento c,e la c,iesa aveva nei confronti
dell%usuraF
2. l%usura &uando ! diventata un grave problemaF
3. &uando si ! cominciato a giustificarlaF
1. l%usura ,a davvero favorito la nascita del capitalismoF
Concluderemo poi la trattazione con delle considerazioni fi-
nali.
I 0 Chiesa cristiana e !s!ra
Periodo altomedie1ale
B%atteggiamento c,e ,a avuto la c,iesa cristiana nei confron-
ti dell%usura teoricamente ! sempre stato piuttosto netto" sicuramente
pi> netto di &uello della cultura ebraica" c,e poneva il divieto entro i
confini del solo giudaismo" tra aderenti alla medesima confessione
ebraica" ma lo tollerava tran&uillamente nei rapporti con gli stranieri
di religione pagana :cfr Ct 2G"129 23"209 5s 22"219 Bv 2"3 ss9 -al
1"9 Pr 2G"G9 5z 1G"13ss9 22"12 ecc.;.
-appiamo comun&ue c,e anc,e il divieto ebraico restava un
lontano ideale" in &uanto la Begge in pi> punti prescriveva dei limiti
al creditore nell%esigere pegni :cfr 5s 22"29 Am 2"G9 +b 21"3.09 Ct
21"@9 21"10;" proprio per non far diventare l%ebreo povero lo sc,iavo
di un proprio connazionale :cfr Bv 2"30ss9 Am 2"@9 .e "1-13;.
C%altra parte i tassi praticati da Israele non superavano mai
&uelli delle civilt$ ad essa coeve :p.es. nel codice Zammurabi si arri-
va fino a 0-40a;. Curante il periodo ellenistico si arriv' :se si
esclude l%5gitto" dove rimase al 21a; a un tasso ragionevole dell%G-
10a. .el I secolo d.C. un decreto imperiale lo fiss' al 12a nelle
province d%Asia.
.ella legislazione giustinianea troviamo i primi =massimali=
relativi all%usura su base annua# i senatori non potevano c,iedere pi>
204
del 1a" la maggior parte della popolazione non poteva c,iedere pi>
del @a" gli uomini d%affari non potevano superare l%Ga9 ma per i pre-
stiti marittimi" ad alto risc,io" si poteva giungere sino al 12a.
-otto l%imperatore .iceforo :G02-G11; si proibA ai sudditi di
riscuotere interessi# solo lo -tato poteva farlo al 1@"@@a. Anc,e 2a-
silio I :G@4-G@; proibA l%usura.
N evidente c,e con &ueste misure si tentava di salvare capra
e cavoli# da un lato si scoraggiava la partecipazione dell%aristocrazia
al mercato dei capitali" dall%altro si permetteva c,e venissero ric,iesti
interessi superiori al @a generalizzato" al fine di incoraggiare le spe-
dizioni a risc,io.
Euttavia nell%impero bizantino dell%HI sec. il tasso ufficiale
d%interesse" c,%era andato aumentando progressivamente in base al
corso della moneta" arriv' al "a per le persone di alto rango"
all%G"33a per la maggior parte della popolazione e al 11"41a per gli
uomini d%affari.
8uesto significa c,e" malgrado la condanna religiosa del
prestito ad interesse" gli imperatori bizantini" realisti" non tentarono
mai seriamente di proibirlo9 piuttosto" scelsero di autorizzarlo per
meglio controllarlo. 8uanto alla c,iesa" essa si limitava a condanna-
re gli ecclesiastici c,e praticavano l%usura.
<strogorsI* afferma c,e =sebbene l%usura fosse contraria
alla moralit$ medievale" la proibizione di prestare a usura era molto
rara a 2isanzio. Be esigenze dell%economia monetaria" molto svilup-
pata nell%impero" ignoravano i precetti della morale e il prestito a
usura era stato in ogni tempo molto diffuso a 2isanzio= :/toria del-
l4impero bizantino" 5inaudi" p. 141;.
+eneralmente l%usura si forma &uando si ! in presenza di
un%economia mercantile e di antagonismi sociali. C,e l%usura avesse
dei tassi ufficiali regolamentati dallo -tato pu' far pensare anc,e al
fatto" c,e" oltre al mercantilismo e alle classi contrapposte" vi fosse
da parte delle istituzioni il tentativo di far valere alcuni valori etico-
religiosi volti a impedire c,e il fenomeno dilagasse.
.on c%! fonte patristica" latina o greca" c,e non condanni de-
cisamente &uesta pratica economica. Ba prima condanna la troviamo
in Clemente Alessandrino :Paedagogus" 1"10 e /tromata 2"10;" ma
subito dopo gli fanno eco Eertulliano :Adversus 8arcionem" 1"14;"
Cipriano :,estimoniorum libri III ad 1uirinum" 3"1G;" Commodiano
20G
:Instructiones @;" Battanzio :Institutiones divinae" @"1G;" Ilario
:,ractatus in Ps HI? 1;" Ambrogio :De *%%. II"3" De Bono 8ortis
12"@" De #ab. 1"1" 3pistola 10 e De ,obia 12;" +irolamo :In 3z.
Commentarii @"1G;" Agostino :3nnarationes in Ps. HHH?I" sermo
3"@9 3G"G@ e De baptismo contra Donatistas 1"0;" Beone /agno :3p.
I? e sermo H?II;. In particolare +irolamo sosteneva c,e il divieto
dell%usura tra =fratelli :ebrei;= :Ct 23"20; era stato =universalizzato=
dai profeti e dal .uovo Eestamento" e tuttavia non si diffonder$ mai
in occidente un%interpretazione universalistica della parola =fratello="
poic,( anc,e &uando si comincer$ a parlarne" nei secoli HII e HIII"
lo si far$ in maniera del tutto astratta e convenzionale" in riferimento
ai cattolici-romani sparsi nel mondo" certamente non in riferimento
ai cristiani ortodossi n( tanto meno ai musulmani" nei confronti dei
&uali" proprio in &uei secoli" sar$ durissima la contrapposizione ideo-
logica" politica e militare.
Anc,e tra i padri greci ! lo stesso# 2asilio :-omilia II in Ps
HI?;" +regorio .azianzeno :*r. 1@"1G;" +regorio .isseno :3p. ad
etoium" Contra usurarios" -omilia I" in 3cclesiastem;" +iovanni
Crisostomo :-omilia B?I in /t" -omilia H?I in +en" -om. HIII in
1 Cor" -om. H in 1 Eess.;. 5 non si devono dimenticare i Concili di
5lvira :300;" Arles :311;" .icea :32; e Clic,* :@2@;" in cui l%usura
viene sempre condannata.
Era i padri latini bisogna spendere una parola per Ambrogio"
il &uale" pur dipendendo da 2asilio" se ne discosta su due punti fon-
damentali :nel suo De ,obia" a cura di /. +iacc,ero" +enova 10@;#
1; accetta c,e l%usuraio faccia il prestito a condizione c,e il benefi -
ciario possa disporre del denaro come vuole" possa cio! investirlo"
restituendo la somma con gli interessi solo dopo aver ottenuto una
rendita dal proprio investimento9 2; nei confronti dello straniero" ne-
mico di guerra" egli permette c,e si esiga l%interesse sul debito &uan-
do lo straniero non pu' essere facilmente vinto in guerra o &uando lo
si potrebbe uccidere senza compiere un delitto" secondo il principio
=dov%! il diritto di guerra" lA ! anc,e il diritto di usura=# col c,e egli
poneva un%adesione pressoc,( letterale" e certamente poco cristiana"
al dettato veterotestamentario. Ambrogio non intender$ mai la parola
=fratello= in senso universalistico.
Periodo #assomedie1ale
200
.ell%et$ carolingia Rabano /auro :4G1-G@; proibisce l%usu-
ra fra cristiani" siano essi laici o ecclesiastici" ma nei confronti degli
infedeli o dei criminali ritiene giusto l%interesse =spirituale= :il penti -
mento" la fede" la conversione...;" come =compenso= per le spese so-
stenute per la predicazione loro rivolta della parola di Cio.
Coll%inizio delle crociate si comincia a sostenere in Italia c,e
si pu' c,iedere usura ai musulmani" anc,e se &uesto avrebbe potuto
voler dire per i musulmani impiegare i capitali ricevuti contro gli in-
teressi dei cristiani. C%altra parte durante le crociate l%usura ebbe
grande diffusione" tanto c,e gi$ alla fine del HII sec. gli usurai cri -
stiani erano di molto superiori a &uelli di origine ebraica. Era il /ille
e il HIII secolo il tasso annuale c,e gli ebrei in 3rancia non doveva-
no superare era del 33"a. Analogamente a 3irenze" /ilano" Pistoia"
Bucca il tasso medio annuo si aggirava sul 30a :in Ing,ilterra inve-
ce andava dal 12 al 33a;.
Anc,e nell%area bizantina nell%HI secolo si passa ad una scala
diversa e pi> elevata dei tassi usurari# per i senatori il "a" per la
gente comune l%G"33a" per gli uomini d%affari l%11"41a" per i prestiti
marittimi il 1@"@@a. I medesimi tassi resteranno in vigore nel corso
del HII secolo. /a Catacolone Cecaumeno" duca di Antioc,ia cadu-
to in disgrazia" militare e aristocratico" continua a tuonare contro il
prestito a interesse. Il vecc,io generale approvava soltanto il prestito
finalizzato al riscatto dei prigionieri :c,e tra l%altro era l%unico motivo
c,e giustificasse la vendita di beni ecclesiastici; e condannava tutte
le altre forme di prestito# &uelle cio! per ricavarne interessi" per rica-
varne guadagni illeciti :&uindi sono da evitare anc,e le associazioni
d%affari;" per guadagnare i favori di una donna" per favorire c,i vuole
appaltare un posto nell%amministrazione o c,i vuole ac&uistare sc,ia-
vi o terreni...
Per tutto il basso /edioevo sc,iere di teologi e canonisti cat-
tolici favorevoli o contrari all%usura si dividevano sulla &uestione di
sapere a c,i la proibizione andasse rivolta# infatti" &uanti appoggia-
vano l%idea clericale di un%affermazione temporale della c,iesa non
avevano dubbi nel ritenerla lecita nei confronti degli stranieri" degli
infedeli" dei nemici di guerra e della c,iesa romana in generale9
&uanti invece affrontavano l%argomento in c,iave puramente etica"
300
erano in genere contrari a &ualun&ue forma di usura" c,e veniva pa-
ragonata a una sorta di =furto= e a volte persino di =eresia=.
Era i seguaci del primo atteggiamento si annoverano# +ra-
ziano :1110;" Pietro Comestore :m. 1140; e +uglielmo di AuSerre
:m. 1230;" c,e giustificavano in &ualc,e modo l%usura praticata dai
cristiani nei confronti degli stranieri o dei nemici" dicendo c,e anc,e
il ?ecc,io Eestamento aveva permesso la stessa cosa agli ebrei" al
fine di evitare c,e la praticassero tra loro9 Alessandro di Zales :m.
1210;" c,e non riconosceva il diritto di propriet$ a c,i poteva essere
legittimamente ucciso" negava c,e l%usura potesse essere considerata
un furto nei confronti di una persona del genere9 e dello stesso avvi-
so erano anc,e papa Alessandro III :110;9 2ernardo da Pavia :m.
1213;9 Mguccione :11GG;9 +iovanni Eeutonico :121@;9 5nrico 2o,ic
:1310;.
Era i seguaci del secondo atteggiamento troviamo Anselmo
d%Aosta :1033-1100; e Pietro Bombardo :1100-11@0;" c,e paragona-
no l%usura al furto9 Pietro Cantore :m. 1104;" c,e accusa principi e
prelati cristiani di non avere scrupoli nel servirsi dei prestiti a inte-
resse da parte degli usurai cristiani9 Alberto /agno :1103-12G0;"
Eommaso d%A&uino :122-41;" Raimondo da Pebafort :1231;"
<stiense :1241; e +uglielmo Curand :1234-0@;" per i &uali l%usura
andava proibita anc,e agli ebrei.
8uanto ai concili ecclesiastici bisogna dire c,e mentre il Ba-
teranense II :1130; ! ancora fermo nel condannare teoricamente l%u-
sura :l%usuraio cristiano non pentito ! indegno dei sacramenti e del
funerale religioso;" viceversa il Bateranense III :1140;" costatando
c,e molti cristiani abbandonavano i loro mestieri legittimi per diven-
tare usurai" condanna soltanto i veri e propri =professionisti= dell%u-
sura" &uelli c,e campavano facendo &uesto mestiere" non &uindi gli
usurai occasionali. Il Bateranense I? :121; pone invece per la pri-
ma volta una netta distinzione tra =usura=" sempre vietata" e =interes-
se=" lecito entro tassi ragionevoli" impedendo per' ai cristiani di
commerciare con ebrei usurai# in &uesto Concilio si riprendono ter-
mini pi> in uso nella giurisprudenza romana c,e in &uella altomedie-
vale.
Il II Concilio di Bione :1241; e il Concilio di ?ienne :1311;
ribadiscono la condanna dell%usura" anzi minacciano la scomunica a
&uei capi di Comuni o di -tati c,e la tollerano nei loro territori.
301
II 0 @!ando l!s!ra di1enta !n 2ro#lema
Sit!a3ione generale
Be condanne ecclesiastic,e dell%usura cominciano a inasprir-
si tra la met$ del HII secolo e la met$ del HIII. B%usura scoppia prati-
camente subito dopo il /ille" ma le premesse =ideologic,e=" non
=materiali=" per la sua affermazione erano gi$ latenti nell%alto /e-
dioevo" in concomitanza con la costituzione illegale del sacro roma-
no impero" in opposizione a &uello del basileus di Costantinopoli"
c,e determin' la corruzione del clero" lo smantellamento delle tradi-
zioni bizantine" la revisione profonda di vari principi conciliari e di
prassi ecclesiale" sino alla rottura definitiva" con le reciproc,e sco-
munic,e" del 101" anticamera dello scatenamento delle crociate an-
c,e in funzione anti-ortodossa.
In &uesta situazione di lassismo etico e di revisionismo ideo-
logico :cui si cerc,er$ di porre rimedio con l%integralismo politico-
religioso della riforma gregoriana;" fu facile agli ebrei" soggetti gi$ a
molte discriminazioni" approfittare del fatto c,e la legislazione vi-
gente non colpiva direttamente la loro categoria. -e fino ad allora
l%usura non aveva attecc,ito in misura significativa" era stato sempli-
cemente perc,( l%economia rurale basata sull%autosussistenza" in una
neonata societ$ cristiana" la rendeva assai poco praticabile. Certo"
poteva accadere c,e durante un periodo di carestia" usuraio fosse an-
c,e c,i non esitava a vendere i beni di prima necessit$ a prezzi esor-
bitanti" magari dopo aver tenuto la merce nascosta dolosamente" nel-
l%attesa fiduciosa del rincaro dei prezzi.
Euttavia anc,e dopo la riforma gregoriana la condanna del-
l%usura si porr$ pi> c,e altro sul terreno delle enunciazioni teoric,e
:la proibizione di vendere il tempo o di far generare denaro dal dena-
ro" sterile per definizione" ecc.;" cui si riuscir$ a dare un seguito pra-
tico solo nei confronti degli ebrei" facilmente individuabili e legal-
mente poco tutelati. +li ebrei venivano condannati anc,e perc,( era-
no visti dagli usurai cristiani come dei concorrenti. .on a caso gi$
nel HIII secolo si afferma il principio c,e l%usura ! semplicemente
=un peccato contro il giusto prezzo=" &uello di mercato" ovvero c,e !
un interesse esagerato" dettato dalla personale cupidigia.
302
All%usuraio" c,e specula sul denaro" si tende sempre pi> a
opporre il mercante" c,e guadagna legittimamente coi commerci. -i
accetta tran&uillamente" nel HIII secolo" il fatto c,e il lavoro :&uello
ovviamente mercantile; sia a fondamento della ricc,ezza e si rifiuta
l%usura in &uanto guadagno senza lavoro.
B%antisemitismo apparso nei secoli HII-HIII ! una conse-
guenza del fatto c,e alle contraddizioni del capitalismo commerciale
non si sa opporre altra soluzione c,e &uella di criminalizzare singole
categorie di persone. +li ebrei" pur essendo economicamente forti"
erano politicamente molto deboli" per cui era abbastanza facile far
passare la loro situazione finanziaria come un privilegio ingiustifica-
to. Eant%! c,e mentre gli usurai cristiani venivano processati in tolle-
ranti tribunali ecclesiastici" &uelli ebrei invece erano sottoposti ai pi>
severi giudizi dei tribunali laici.
I sovrani infatti" c,e pur ricorrono abbondantemente a presti-
ti usurari" possono espropriare gli usurai come e &uando vogliono"
sicuri di non incorrere in sanzioni ecclesiastic,e.
In generale tuttavia la condanna dell%usura" in tutto il basso
/edioevo" ! pi> teorica c,e pratica" anzi forse ! tanto pi> teorica
&uanto meno ! pratica.
+li italiani in particolare erano dei grandissimi usurai# i to-
scani" i vicentini" ma soprattutto i lombardi" c,e vivevano negli at-
tuali Piemonte" Bombardia ed 5milia e c,e provenivano dai ceti diri-
genti dei maggiori Comuni italiani. Costoro erano usi a fre&uentare i
periodici incontri commerciali c,e dalla seconda met$ del HII secolo
si tenevano nei centri della francese C,ampagne" in cui confluiva la
produzione francese e fiamminga. 5 lA cominciarono a praticare non
solo il commercio delle mercanzie ma anc,e &uello del denaro" fin-
c,( ad un certo punto si specializzarono nella sola attivit$ creditizia"
c,e rendeva molto di pi>.
All%inizio la loro attivit$ fu resa necessaria dal fatto c,e" esi-
stendo numerosissime monete" occorrevano esperti in grado di cam-
biarle" assegnando a ciascuna moneta il giusto valore. In seguito" no-
nostante i divieti canonici" essi si trasformarono in veri e propri usu-
rai legalizzati" dotati" a differenza degli ebrei" di ampi diritti civili e
politici" in &uanto cittadini di autonomi Comuni italiani# detenevano
il monopolio di un%attivit$ permessa dalle autorit$ pubblic,e.
303
B%attivit$ del banco si esplicava principalmente nel prestito
su pegno" fissato a scadenza settimanale e di solito prorogato per un
anno. I tassi variavano a seconda del cliente e del tipo di pegno e
non erano certo bassi" se ! vero c,e in 2orgogna nel 1300-01 i lom-
bardi furono costretti dal sovrano 3ilippo l%Ardito a restituire tutti i
pegni" annullando i debiti dei loro clienti.
I re francesi :p.es. Buigi IH nel 12G e 12@G" ma anc,e 3ilip-
po il 2ello nel 1201; spesso cacciavano gli usurai dal regno" re&ui-
sendo tutti i loro beni" ma poi" dietro pagamento di una forte tassa" li
riammettevano tran&uillamente. 5 se le tasse erano insostenibili" i
lombardi preferivano trasferirsi altrove" sicuri di poter continuare
meglio i loro affari. A Ereviri" nel 12@2" furono addirittura accolti
dall%arcivescovoT
.ella seconda met$ del HIII secolo" dopo aver largamente
fre&uentato territori come la 2orgogna" l%Alsazia e la Borena" la valle
della -arre" il 2rabante" il Bussemburgo e altri ancora" si insediano
stabilmente" sino all%et$ moderna" nelle 3iandre" uno dei principali
centri industriali e commerciali del .ord 5uropa. /a bisogna dire
c,e per tutto il %300 non c%! regione europea c,e non abbia conosciu-
to la frenetica attivit$ degli usurai e cambiatori italiani.
Be prime serie misure contro &uesti usurai furono prese con
l%istituzione dei /onti di Piet$" agli inizi del %00. /a nelle 3iandre
:Paesi 2assi; tali /onti furono istituzionalizzati solo nel 1@1G" dopo
c,e s%era tentato" invano" di far abbassare i tassi degli usurai lombar-
di dal 33a al 22a. 8ui infatti i lombardi erano diventati consiglieri
di conti" ricevitori generali delle finanze pubblic,e" abili precettori
d%imposte e zecc,ieri" per non parlare dei titoli nobiliari c,%erano riu-
sciti ad ac&uistare e a trasmettere alla loro discendenza.
.on dimentic,iamo c,e le 3iandre furono all%origine della
trasformazione dell%Ing,ilterra da paese feudale a paese capitalistico.
Sit!a3ione degli e#rei
@0
@0
Per la stesura di &uesto paragrafo ci si ! avvalsi di un contributo trovato
nel seguente sito# villaggiomondiale.it. Erattasi di un estratto da una tesi di
laurea della dr.ssa Caniela Capone" avente come titolo Pro%ili dell4usura e
della polemica antiebraica nel &inascimento. Il mercante di "enezia di
/ha(espeare. Be parti utilizzate sono state poste tra parentesi &uadre.
301
WA partire dal HII secolo" si assiste" in 5uropa occidentale" a
uno straordinario diffondersi dell%usura tra gli ebrei# l%usuraio ! di
norma un ebreo" e la parola =ebreo= ac&uista il significato di =usura-
io=. +li ebrei prestano denaro ai governi per i loro eserciti e le loro
funzioni" ai nobili per i loro lussi" ma anc,e alle classi pi> modeste"
artigiani e contadini e perfino alle abbazie e ai conventi.X
WIn tutta 5uropa" la loro condizione sociale ! &uella di =servi
della corte del re= :=servi camerae regis=;9 secondo la legge inglese
sono considerati parte integrante dei beni del sovrano9 in +ermania
gli imperatori del sacro romano impero rivendicano sui loro averi di -
ritto di propriet$ assoluta" con la facolt$ di espellerli" venderli o darli
in pegno9 mentre in 3rancia" a norma degli -tatuti di -an Buigi re
:1240;" i giudei sono di propriet$ dei nobili nel cui territorio risiedo-
no.X
WPer legge" gli ebrei potevano soltanto esercitare taluni me-
stieri manuali" &uali &uelli dell%artigiano :fabbro" sarto" muratore"
tessitore" vasaio" ecc.;" alcune occupazioni del settore terziario :osti"
librai" scrivani" ecc.;" ma non potevano svolgere alcuna libera pro-
fessione" salvo &uelle di medico" prestatore di denaro" coniatore di
monete e importatore di spezie.X
WAnc,e se il mestiere di usuraio non era scevro da gravi peri -
coli" sia per l%incerto status sociale dei giudei" sia perc,( i debitori
spesso tendevano a sottrarsi ai loro impegni contrattuali fomentando
l%antisemitismo e le persecuzioni razziali" gli ebrei avevano buoni
motivi per farsi usurai.X
WAnzitutto" non essendo cristiani" non erano toccati dal divie-
to della C,iesa e non avevano nulla da perdere9 in secondo luogo"
soggetti com%erano a persecuzioni" sopraffazione e soprusi d%ogni ge-
nere" erano naturalmente portati a scegliere un mestiere i cui profitti
fossero facili a nascondersi e a trasferirsi9 in terzo luogo" la strettezza
dei rapporti c,e intrattenevano con i loro correligionari non solo in
5uropa ma anc,e nelle contrade islamic,e rendeva loro pi> agevole
procurarsi e scambiarsi la valuta occorrente per grosse operazioni fi-
nanziarie. +li ebrei" esercitando l%usura" soddisfacevano un bisogno
reale della societ$" in un%5uropa c,e stava passando da un%economia
di mera sussistenza a un%economia c,e ric,iedeva un maggiore uso
di denaro" bene c,e allora era assai scarso.X
30
W5sposti a infamanti accuse d%avvelenamento e d%omicidio ri-
tuale" sempre minacciati di repentina espulsione" privati perfino del
diritto alla vita" gli ebrei erano indotti a vedere nel denaro la sola
arma di difesa" anzi" una cosa dotata di valore sacro. 5ra col prestito
di &uesta cosa preziosa" il denaro" c,e gli ebrei si guadagnavano da
vivere" anc,e se non ! da credere c,e tutti accumulassero ingenti for-
tune.X
WI tassi applicati ai prestiti erano spesso alti" ma soprattutto
variavano in modo considerevole da luogo a luogo. Allora come ora"
l%entit$ del saggio d%interesse era indicativa dello stato dell%economia
di un paese# per esempio" il tasso praticato nella Repubblica di ?ene-
zia" c,e oscillava tra il e l%G per cento" era prova della floridezza
della -erenissima" mentre un tasso assai elevato" come &uello massi-
mo in uso in Austria verso la met$ del HIII secolo denunciava il sot-
tosviluppo di &uel paese.X
W5ssere usuraio era a &uel tempo una cosa estremamente
scomoda# l%usuraio si trovava costantemente tra due fuoc,i# la C,iesa
e lo -tato.X
WBa C,iesa si sforz' di cristianizzare la societ$ e lo fece con
metodi consueti ai potenti# il bastone e la carota. Il bastone fu satana
e il diavolo fu razionalizzato e istituzionalizzato dalla C,iesa e co-
minci' a funzionare bene intorno all%anno /ille.X
WBa carota fu il purgatorio9 in altre parole" l%usuraio non ave-
va c,e una scelta# se sceglieva il profitto usuraio" c,e gli consentiva
di vivere e prosperare" cadeva nelle grinfie del diavolo e optava per
l%inferno e la dannazione eterna9 se invece" anc,e solo in punto di
morte" si pentiva sinceramente e restituiva il maltolto" la sua anima
andava in purgatorio. Ba via del purgatorio" per'" era tutt%altro c,e
agevole9 infatti" sovente l%usuraio moriva di morte improvvisa" ovve-
ro perdeva la parola &uand%era vicino alla resa dei conti con Cio" e
comun&ue non riusciva a confessare i suoi peccati.X
WEutto ci' &uanto al destino della sua anima9 &uanto al suo
corpo" ci pensava il potere temporale a sistemarlo a dovere. =Msurai
ebrei e stranieri dipendevano dalla giustizia laica" pi> dura e repres-
siva. 3ilippo Augusto" Buigi ?III e soprattutto -an Buigi emanarono
una legislazione assai dura nei confronti degli usurai ebrei" contri-
buendo cosA a fomentare l%antisemitismo gi$ assai diffuso fra la po-
polazione=.X
30@
WCome ben sappiamo" la C,iesa aveva da tempo tassativa-
mente proibito ai cristiani" religiosi e laici" d%esercitare l%usura" dando
inoltre facolt$ ai preti d%esimere i debitori dal pagare interessi" come
pure d%indurre gli usurai" spesso in punto di morte" a rendere ai debi-
tori le somme percepite come interessi sui mutui" ovvero a farne do-
nazione alla C,iesa stessa.X
W8uesta" intanto" rimaneva ferma sulle sue posizioni dottri-
nali9 anzi" a partire dall%HI secolo" calc' sempre pi> la mano sui di-
vieti e sulle pene da comminare ai trasgressori. Il divieto del prestito
a interesse si fece assoluto in concomitanza con lo sforzo di attuare il
progetto ierocratico dei papi" progetto c,e tendeva alla =clericalizza-
zione della societ$ dei fedeli=" e c,e inevitabilmente produsse l%irri-
gidimento delle norme antifeneratizie.X
W8uale sia nei primi secoli dopo il /ille l%origine dello ste-
reotipo dell%=ebreo usuraio=" &uello stereotipo c,e si trasformer$ poi
in pregiudizio e sar$ una delle giustificazioni dell%antisemitismo" !
dun&ue il risultato di un contrasto" allora insanabile" tra la C,iesa e
la comunit$ ebraica.X
WBa C,iesa fra il Cue e il 8uattrocento fiss' una netta distin-
zione fra usura e credito e identific' come usura solo il prestito a in-
teresse su pegno gestito pubblicamente. +li ebrei ebbero il ruolo di
usurai non perc,( effettivamente monopolizzassero il mercato del
denaro" ma per due ragioni principali#
a; le loro attivit$ economic,e" &ualun&ue fossero" erano
identificate dal mondo cattolico come =usuraie= perc,( praticate da
=infideles=" ritenuti incapaci in &uanto tali di intendere il senso spiri-
tuale delle -critture e" di conseguenza" ritenuti estranei" in &uanto
=carnales=" ossia non convertiti e ostinati nel proprio errore9 b; inol-
tre l%effettiva presenza di prestatori su pegno ebrei nelle citt$ italiane
alla fine del /edioevo" anc,e se promossa e sollecitata dalle citt$
stesse" conferm' l%immagine precedente e consentA all%attenzione
pubblica di distogliersi dal contemporaneo" forte sviluppo della ban-
ca cristiana" c,e nella realt$ andava monopolizzando i circuiti del
denaro in tutta 5uropa.X
W-i giunse cosA" nel 121" in occasione del I? Concilio
Bateranense" alla descrizione dell%usura come di un comportamento
tipicamente ebraico e specificamente mirato ad indebolire economi-
camente la societ$ cristiana e le c,iese.X
304
WIl Concilio Bateranense II :1130; confermava la scomunica
degli usurai9 nel III Concilio Bateranense :1140; il prestito a interes-
se veniva di nuovo condannato con la massima severit$" mentre col
I? Concilio di Bione :1211; papa +regorio H c,iamava i cristiani a
fare ogni sforzo per porre termine alla pratica dell%usura9 l%anno
dopo" Innocenzo III imponeva ai giudei l%obbligo di portare sul petto
il distintivo della loro condizione di emarginati o di mettere in capo
un berretto giallo :disposizione c,e per' non fu sempre rigorosa-
mente applicata a Roma e" in genere" in Italia;.X
W8uesti severi provvedimenti delle somme autorit$ religiose"
ovviamente supportate dal =braccio secolare=" rendevano pericoloso
l%esercizio dell%usura da parte dei cristiani9 mentre come si ! detto per
gli ebrei" popolo reietto e abbandonato dal Cio cristiano" non aveva-
no nulla da perdere" n( sulla terra n( in cielo" essendo gi$" sal vo il
caso di pronte conversioni alla vera fede" predestinati alla dannazio-
ne eterna.X
WAccadeva cosA c,e gli usurai ebrei" ancorc,( odiati e di-
sprezzati" fossero preferiti agli usurai cristiani" i &uali" correndo ri-
sc,i anc,e pi> gravi dei giudei" praticavano spesso tassi d%interesse
pi> esosi.X
WCol progredire dei traffici" il numero dei cristiani c,e osava-
no praticare l%usura era andato crescendo di continuo.X
WA peggiorare la situazione si aggiungeva &uesta complica-
zione# i re di 3rancia" di -pagna" d%Ing,ilterra e cosA via" non solo
pretendevano denaro a prestito dagli ebrei per le loro guerre" le sante
crociate" le opere pubblic,e" ecc." ma imponevano loro pesanti ta-
glieggiamenti sotto forma di tasse sui proventi dell%usura.X
WC%erano" a disposizione dei monarc,i" altri e pi> duri meto-
di" peraltro" di taglieggiare gli ebrei e rimpinguare i forzieri reali# si
poteva emanare un editto per la cancellazione di tutti i debiti" o si
potevano arrestare gli ebrei in massa" costringendoli a pagare un for-
te riscatto9 si potevano applicare loro multe esorbitanti" o imporre
=donazioni= per circostanze straordinarie :matrimoni regali" nascite
di principi e cosA via;9 e infine - soluzione finale - si potevano espel-
lere dal regno tutti gli ebrei" facendo loro pagare assai cara l%even-
tuale riammissione.X
WMno dei primi a far ricorso a &uesto odioso mezzo fu 3ilip-
po Augusto" re di 3rancia" c,e nel 11G2 cacci' dal paese tutti gli
30G
ebrei e ne confisc' i beni9 di lA a poc,i anni li riammise imponendo
loro una pesante donazione.X
W/olti ebrei espulsi trovarono rifugio in Ing,ilterra" ma per
essere espulsi un secolo dopo anc,e in &uesto paese.X
WIn 5uropa" gravi avvenimenti fecero seguito alla cacciata
degli ebrei dall%Ing,ilterra# l%espulsione delle importanti comunit$
ebraic,e della 3rancia e in +ermania. /olti dei giudei cacciati trova-
rono rifugio in Eurc,ia" in Polonia e anc,e in Italia.X
W.el HIII secolo" un fatto nuovo era sopravvenuto a compli-
care le cose# i primi banc,ieri italiani avevano cominciato a prendere
il posto degli ebrei nella vita economica dei paesi. A volte il re" tro-
vandosi indebitato con prestatori di denaro stranieri :non ebrei;" e
specialmente con italiani" concedeva ai suoi creditori la facolt$ di ri-
valersi sugli ebrei" riscuotendo in sua vece le imposte da loro dovu-
te.X
WInfatti &uesto fenomeno aggravava la situazione economica
e peggiorava la posizione sociale degli ebrei nell%5uropa del nord# lo
sviluppo e il rafforzamento delle iniziative finanziare dei lombardi
cominciavano a spezzare &uello c,e era stato un vero e proprio mo-
nopolio degli ebrei" l%usura" riducendo molti di costoro alla pi> umile
professione di prestatori su pegno.X
WBo stereotipo dell%ebreo usuraio e il marc,io di usura attri-
buito all%intero popolo ebraico a partire dai primi secoli dopo il /ille
e a causa della loro esclusione da &uasi tutte le attivit$ economi c,e
ad eccezione di &uella del prestito ad interesse" ,anno determi nato e
sviluppato le radici dell%antisemitismo moderno.X
Commento alla tesi di Daniela Ca2one
Come si pu' notare la tesi sostenuta da Caniela Capone ! in
sostanza la seguente# la c,iesa romana cominci' ad un certo punto
ad emanare tante pi> sentenze antiusuraie &uanto pi> diventava poli-
ticamente teocratica" nel senso c,e dette sentenze riflettevano l%inevi-
tabile antisemitismo conseguente a &uella ideologia integralistica. Ba
c,iesa romana non si opponeva all%usura per motivi etici" ma perc,("
ambendo a un potere assolutistico" doveva necessariamente opporsi
a tutte &uelle realt$ c,e la contestavano o c,e sfuggivano al suo con-
trollo o c,e minavano la sua credibilit$ o c,e potevano servire per
300
coagulare consensi# tra &ueste realt$ sociali vi erano gli ebrei" per i
&uali fu facile trovare l%accusa d%essere usurai.
B%antisemitismo era dun&ue funzionale a esigenze politic,e e
la lotta contro l%usura rientrava in un piano strategico pi> generale di
affermazione imperiale del papato.
Cove sta il limite di fondo di &uesta tesi" c,e pur presenta
aspetti condivisibiliF -ta nel fatto di non aver capito c,e la c,iesa
cominci' a perseguitare gli ebrei nel momento stesso in cui comin-
ci' a favorire i mercanti. Il suo progetto di affermazione teocratica
and' di pari passo con l%affermazione del mercantilismo" e di &ue-
st%ultimo gli ebrei costituirono soltanto una componente limitata" c,e
in nessun modo avrebbe potuto mettere in discussione l%evolversi dei
processi ecclesiastici iniziati con la riforma gregoriana" n( favorire
in maniera decisiva l%evolversi dei processi mercantili iniziati con lo
sviluppo del sistema comunale.
B%usura praticata dagli ebrei non favoriva infatti" direttamen-
te" il mercantilismo" ma semmai minava le basi del feudalesimo. Il
mercantilismo aveva bisogno di ben altre condizioni" strutturali e so-
vrastrutturali" per potersi diffondere. 5 in ogni caso l%usura era tanto
pi> praticata dagli ebrei &uanto pi> praticato dai cristiani era il mer-
cantilismo. 5 l%antisemitismo" sempre e ovun&ue" diventa tanto pi>
marcato &uanto meno si riesce a porre un freno allo sviluppo delle
contraddizioni antagonistic,e del mercantilismo.
Ba c,iesa romana non fu dun&ue contraria all%usura sempli-
cemente perc,( contraria agli ebrei9 anzi" l%antisemitismo fu indiret-
tamente un favore c,e la c,iesa romana fece al mercantilismo" il
&uale conosceva forme di usura praticate abbondantemente anc,e
dai cristiani. Per potersi sviluppare =legalmente=" tale mercantilismo
aveva bisogno di una realt$ da presentare come forma antitetica da
superare" come negativit$ da reprimere" e &uella ebraica veniva facil-
mente incontro a tale esigenza.
-e vogliamo" la c,iesa romana favorA addirittura l%usura cri-
stiana" riveduta e corretta coi concetti di =interesse=" =risc,io=" =pre-
stito su pegno= :monte di piet$;" =purgatorio= ecc." proprio opponen-
dosi formalmente all%usura ebraica e venendo incontro alle nuove
esigenze della classe borg,ese" e si opporr$ nettamente al mercantili -
smo solo &uando &uesto rivendic,er$ un potere politico" cio! sostan-
zialmente solo verso la prima met$ del %00" &uando il mercantilismo
310
trover$ nel protestantesimo il suo decisivo e definitivo puntello ideo-
logico.
III 0 La gi!sti(ica3ione dell!s!ra
Ba giustificazione dell%usura avviene in maniera progressiva
nell%ambito della c,iesa romana. I fattori ideologici c,e l%,anno favo-
rita sono stati i seguenti#
1. lintrod!3ione dellaristotelismo nella teologia scolastica"
c,e pone :specie dopo il 12@0; le basi di un affronto pi>
=economico= c,e =etico= o pi> di =etica economica= c,e non
di =teologia= del problema dell%usura e c,e in definitiva por-
ter$ alla distinzione di =usura= e =interesse=.
P. es. la proibizione scolastica dell%usura non si basa tanto su
ragioni etic,e di =charitas evangelica= :&uella secondo cui
bisogna prestare senza sperare nulla in cambio" stando a Bc
@"31 s.;" &uanto su ragioni giuridic,e di =ae+uitas=" in &uanto
si riteneva fondato il principio aristotelico relativo alla steri-
lit$ del denaro" considerato come mera misura del valore dei
beni e non come merce di scambio universale9 sicc,( non si
poteva pretendere un interesse su una cosa c,e in s( non va-
leva nulla.
/a &uando i teologi e i canonisti s%appellano alla =e&uit$=
s%era gi$ perso il primato del valore d%uso su &uello di scam-
bio e" proprio in virt> dell%aristotelismo" essi arriveranno ben
presto a premiare il rischio" cio! l%incertezza connessa a un
prestito finanziario :mutuum;" e &uindi a ritenere legittima la
=vendita del tempo=" c,e per tutto l%alto /edioevo fu cosa
assolutamente inammissibile.
2. Il concetto di 2eccato come Ainten3ione soggetti1aA. Era
la fine dell%HI sec. e l%inizio del HIII la concezione del pec-
cato e della penitenza s%interiorizza" nel senso c,e si perde
l%oggettivit del peccato" c,e prima" nei casi pi> gravi" anda-
va pubblicamente ammesso" affinc,( si assicurasse la ricon-
ciliazione comunitaria9 si finisce cio! per farlo diventare un
&ualcosa di soggettivo" discrezionale" privato" basato sul rap-
porto segreto tra confessore e penitente o anc,e solo tra pe-
nitente e dio :come avverr$ poi definitivamente nella riforma
311
luterana;. Ba gravit$ del peccato viene misurata solo sulla
base dell%intenzione del peccatore" sicc,( si d$ ampio spazio
alla diversit$ delle interpretazioni. 8uesta morale dell%inten-
zione viene sostenuta da tutte le principali scuole teologic,e
del HII sec.
Eale forma di relativismo etico andava di pari passo con la
progressiva affermazione della prassi e della mentalit$ bor-
g,ese" la &uale" a sua volta" si poneva come reazione alla
mutata mentalit$ ecclesiastica" c,e sul piano politico stava
diventando sempre pi> autoritaria.
Il concetto di peccato come =intenzione soggettiva= s%impone
anc,e in &uegli ordini mendicanti c,e" nel corso della lotta
contro le eresie medievali" vengono istituzionalizzati dalla
c,iesa romana :francescani e domenicani in primo luogo;.
Infatti" pur rivolgendo contro i mercanti e soprattutto gli usu-
rai i loro strali ideologici" &uesti ordini finirono col legitti-
mare la prassi mercantile" circoscrivendone gli abusi a una
&uestione meramente personale" relativa ad atteggiamenti di
smodata cupidigia.
.on a caso &uesti stessi ordini religiosi furono tra i pi> fer-
venti sostenitori delle crociate" cio! di &uel fenomeno in cui
confluirono al massimo grado le contraddizioni antagonisti-
c,e causate dalla crisi del sistema feudale carolingio :non ri-
solte da &uello sassone; e dallo sviluppo del mercantilismo9
contraddizioni per le &uali si cerc' una soluzione =esterna=
all%5uropa occidentale" in una forma di tipo colonialistico.
3. La di((eren3a tra A!s!raA e AinteresseA. B%interesse diven-
ta un profitto moderato ma necessario# la differenza tra =usu-
ra= e =interesse= non ! per genere ma per intensit. Il prezzo
di mercato diventa la base di riferimento per il =giusto prez-
zo= del prestito. Eeologi e canonisti dapprima sostengono
c,e l%indennit$ ! giusta &uando vi ! ritardo nel rimborso"
successivamente c,%essa ! giusta anc,e &uando il prestatore
,a dovuto rinunciare ad altri investimenti c,e avrebbero po-
tuto rendergli di pi> :lucrum cessans;.
Prestare soldi pu' anc,e significare risc,iare di perderli# l%in-
teresse diventa una forma legittima di tutela" perfino una for-
ma di salario legittimo" se il prestatore non ,a altri introiti
312
c,e &uesto. 5 generalmente si d$ per scontato c,e il =giusto
prezzo= sia tanto pi> basso &uanto pi> un paese ! economi-
camente sviluppato.
<vviamente la teoria scolastica dell%interesse non era stata
elaborata per giustificare l%attivit$ professionale dell%usuraio"
c,e risultava sempre moralmente riprovevole" &uanto per le-
gittimare l%attivit$ di &uel mercante c,e voleva praticare in-
tenzionalmente il prestito senza per &uesto voler passare per
un usuraio" anzi" continuando ad effigiarsi del titolo di citta-
dino =cristiano= a tutti gli effetti.
Bo stesso cambiatore di monete fu sempre ritenuto colpevole
di =usura mentale=" in &uanto ufficialmente si rifiutava l%idea
di attribuire al denaro l%attributo di =merce universale=.
1. La de(ini3ione del Agi!sto 2re33oA. .ei secoli HII e HIII i
giuristi medievali :glossatori; riscoprono il valore del diritto
romano mediato dalla compilazione voluta da +iustiniano a
Costantinopoli nel ?I secolo.
-ono &uesti =romanisti= c,e fanno fare alla teoria del =giusto
prezzo= significativi passi in avanti in direzione dell%ideolo-
gia borg,ese.
Per determinare il =giusto prezzo= essi ripresero il termine
della =libera contrattazione=" la &uale trovava un limite solo
nella =laesio enormis=" cio! nel fatto c,e =un venditore ave-
va il diritto di esigere la riparazione per un contratto di ven-
dita se il prezzo risultava inferiore alla met$ del giusto prez-
zo e il compratore poteva scegliere o di annullare la vendita
restituendo la merce e ricevendo in cambio il prezzo origina-
le" o di pagare il giusto prezzo=.
@1
Ba laesio enormis nel Code2 giustinianeo si applicava solo
al venditore" semplicemente perc,( si dava per scontato" in
un%economia prevalentemente rurale" c,e il compratore fosse
economicamente se non addirittura politicamente pi> forte"
mentre il venditore altri non era c,e un piccolo proprietario.
5bbene i suddetti romanisti iniziarono ad un certo punto ad
applicare la laesio enormis anc,e agli ac&uirenti" mettendo
teoricamente le parti in causa sullo stesso piano.
@1
cfr 3tica economica medievale" a c. di <. Capitani" ed. Il /ulino" 1041"
p. 42.
313
<ra" se il prezzo ! troppo alto" ! lo stesso ac&uirente c,e si
pu' appellare alla laesio enormis" trascinando il venditore
davanti al giudice" in una costosa e interminabile causa civi-
le :fino a 30 anniT;" alla fine della &uale sicuramente otterr$
la meglio. Eant%! c,e nei contratti di vendita :c,%erano preva-
lentemente di beni immobili; l%ac&uirente cominci' a preten-
dere per iscritto" al fine di tutelarsi definitivamente" c,e il
venditore aggiungesse almeno una delle tre seguenti clauso-
le# c,e rinunciava espressamente a rivendicare in futuro &ua-
lun&ue forma di riparazione9 c,e donava all%ac&uirente l%e-
ventuale differenza di prezzo tra &uello contrattato e &uello
giusto9 c,e giurava di non contestare mai pi> la vendita.
Per determinare il giusto prezzo il giudice o il notaio si ser-
viva ovviamente di propri consulenti.
. De2ositi #ancari e o2era3ioni di cam#io. Per &uale motivo
nei confronti delle operazioni bancarie :depositi" cambi ecc.;
teologi e canonisti mantennero &uasi sempre un atteggia-
mento di benevola condiscendenzaF -emplicemente perc,(
c,iun&ue poteva ricavare una rendita dai propri depositi" an-
c,e se il mercante-banc,iere otteneva profitti molto pi> alti
dai depositi dei propri clienti" se non addirittura tassi usurari
dal credito c,e offriva a uomini di stato o illustri personaggi.
Be banc,e di 3irenze erano le pi> ricc,e e famose e rimasero
il centro finanziario d%5uropa sino alla fine del HI? secolo.
C,e la si ottenesse dal lavoro del servo della gleba o da un
deposito bancario" la rendita ! sempre stata un%operazione
commerciale c,e la c,iesa romana non ,a mai condannato.
I canonisti sapevano bene c,e un depositante c,e traeva un
interesse fisso da un deposito" indirettamente praticava usu-
ra" ma se l%opinione pubblica accettava l%idea di una banca
:c,e per di pi> veniva incontro alle esigenze degli orfani mi-
nori sotto tutela e delle vedove;" era poi impossibile accusare
d%usura i suoi clienti" il primo dei &uali peraltro era lo stesso
papato" c,e si serviva delle banc,e anc,e per raccogliere
fondi a sostegno delle crociate. 5 forse l%<rdine dei Eemplari
non era un%organizzazione bancaria internazionaleF
Be stesse speculazioni mercantili sulle differenze di cambio
monetario non sono mai state condannate in maniera risoluta
311
dalla maggioranza dei teologi" semplicemente perc,( avve-
nivano al di fuori della visione della gente comune" c,e non
poteva essere a conoscenza dei traffici internazionali dei po-
tentati economici e politici" il primo dei &uali" anc,e &ui" era
lo stesso papato.
.on a caso poc,issimi teologi riuscirono a scorgere forme di
usura l$ dove" in luogo della moneta sonante" si usavano let-
tere di credito o cambiali per operazioni finanziare sovrana-
zionali. 5 in genere i canonisti non misero &uasi mai in di-
scussione il fatto c,e si potessero costituire delle societ$ c,e
investissero i loro depositi in attivit$ lucrative comportanti
un risc,io potenziale.
In sostanza l%usura c,e si condannava era solo &uella manife-
sta" cio! &uella praticata da c,i pubblicamente si metteva
nella condizione di prestare denaro a interesse e c,e faceva
del prestito la propria attivit$ principale.
Be banc,e" ufficialmente" non svolgevano" come prima ope-
razione" &uella di prestare denaro a interesse" ma &uella sem-
mai di dare un interesse sui depositi dei clienti. 8uesta di-
stinzione sofistica era sufficiente per sottrarle all%accusa di
praticare l%usura.
@. Listit!3ione dei Monti di Piet5. B%usura praticata nei con-
fronti del popolo minuto viene ostacolata attraverso i cosid-
detti =/onti di Piet$=" nati su iniziativa dei francescani :/i-
nori <sservanti;" guidati da 2ernardino da 3eltre :1130-01;.
Il primo ! stato fondato a Perugia nel 11@2 e i primi /onti
sono stati in generale creati in citt$ di medie e piccole pro-
porzioni di Mmbria e /arc,e" l$ dove era forte la necessit$
di credito" scarsa la risposta di operatori cristiani a tale ne-
cessit$ e ben visibile l%operativit$ ebraica. -i assunse come
modello operativo lo stesso banco ebraico" pensando di so-
stituirlo con un istituto avente fini solidaristici e senza scopo
di lucro" anc,e se fin dall%inizio i /onti c,iedevano un rim-
borso delle spese di circa il -@a" senza cio! intaccare il ca-
pitale iniziale" contro un interesse usurario generalmente del
30-10a. 5ssi venivano finanziati da donazioni caritatevoli"
c,e ovviamente non erano sufficienti per ripagare le spese"
per cui dopo un certo tempo si decise di concedere credito
31
soltanto a uomini d%affari con un tasso dall%Ga al 12a" tra-
sformando cosA i montes in una sorta di piccole banc,e loca-
li.
I montes pietatis$ gestiti &uindi dal clero o da mercanti di
buona reputazione" furono introdotti &uando ci si accorse
c,e il problema della povert$ aveva ormai assunto dimensio-
ni abnormi" e si cerc' di giustificarli addossando agli ebrei
usurai la causa principale di &uesta povert$" &uando in realt$
i ceti pi> agiati si servivano abbondantemente dei servizi de-
gli ebrei" tant%! c,%erano restii a finanziare i suddetti /onti.
All%inizio si opposero alla loro istituzione teologi tradiziona-
listi d%area agostiniana e domenicana" contrari al fatto c,e si
c,iedesse un interesse alla povera gente9 poi le loro proteste
vennero definitivamente messe a tacere dal Concilio Batera-
nense ? :11; sotto il papa Beone H" ma gi$ papa Paolo III
li aveva approvati nel 11@4. Intorno al 100 in Italia ve
n%erano G4.
Eutti i difensori dei /onti di Piet$ :Alessandro .evo" Celso
da ?erona" Annio di ?iterbo ecc.; ritenevano c,e l%interesse
ric,iesto" in rapporto all%importo concesso e alla sua durata"
andasse considerato come una sorta di rimborso spese per il
servizio prestato. -i giustific' l%interesse dicendo inoltre c,e
i proprietari del /onte erano gli stessi fruitoriT Inoltre si ar-
riv' a dire c,e i /onti non prestavano a c,iun&ue e non anti-
cipavano &ualsiasi somma# accettavano come clienti solo i
residenti o c,i abitava in alcune localit$ delle vicinanze indi-
cate negli -tatuti e ad essi consegnavano solo somme di enti-
t$ piuttosto modesta c,e i clienti dovevano giurare di pren-
dere per propria necessit$ e per usi moralmente ineccepibili.
Insomma &uanto pi> i teologi si opponevano all%usura con-
dotta in forma privata dagli ebrei" tanto pi> la ufficializzava-
no cristianamente in forma pubblica" giustificando in manie-
ra sempre pi> decisa l%ideologia mercantile. Ba stessa istitu-
zione speci%ica del /onte per il mutuo alla povera gente" in
cambio di un pegno come garanzia e di un certo interesse
per il servizio" era un altro segno del fallimento dei principi
comunitari cristiani. .on a caso la creazione dei /onti non
solo port'" ad un certo punto" alla fine delle relazioni con i
31@
prestatori ebrei" ma anc,e all%istituzione di vere e proprie
banc,e moderne.
@2
4. Il concetto di A2!rgatorioA non fa c,e ereditare la distin-
zione tra =usura vietata= e =interesse legittimo= e permette
all%usuraio" interiormente pentito" di salvare la propria anima
nell%aldil$.
.e parla estesamente Y. Be +off in a nascita del purgatorio
:5inaudi 200@;" ove sostiene c,e il concetto cattolico di
=purgatorio= venne elaborato nel HII secolo :sulla base della
distinzione scolastica tra peccati =veniali e =mortali=;" pro-
prio per attenuare la plurisecolare condanna ecclesiastica
della pratica dell%usura.
@3
Parenti e conoscenti dell%usuraio
potevano" con le loro preg,iere" offerte" intercessioni" suffra-
gi" abbreviare il periodo di sofferenza del condannato" apren-
dogli le porte del paradiso.
8uesto ovviamente a condizione c,e l%usuraio" almeno sul
punto di morte" si pentisse e avesse intenzione di restituire il
maltolto o &uanto meno le eccedenze" visto c,%egli non pote-
va lasciare sul lastrico moglie e figli" i &uali dovevano co-
mun&ue evitare di proseguire l%attivit$ del congiunto.
Il purgatorio poteva risparmiare all%usuraio una condanna de-
finitiva nell%aldil$" mentre nella vita terrena la distinzione tra
=usura= e =interesse= poteva permettere a c,iun&ue" &uindi
anc,e all%usuraio" di poter praticare legittimamente il prestito
a interesse" a condizione c,e &uesto non fosse esoso.
Il concetto di =purgatorio= era l%ammissione di un%impotenza.
Anc,e i concetti di =inferno= e =paradiso= lo erano" ma fin-
c,( essi prevalsero" tendeva a dominare nella societ$ cristia-
na una dura condanna morale di talune azioni antisociali.
Col concetto di =purgatorio= sparisce anc,e la rigorosit$ del-
la condanna morale" in &uanto tutto diventa opinabile" relati-
@2
N vero c,e la prima banca moderna nac&ue a +enova nel 110@" ma rest'
un%eccezione almeno sino alla fine del 8uattrocento.
@3
B%idea del purgatorio proviene dal paganesimo. ?irgilio collocava le ani-
me dei defunti in tre luog,i diversi# Eartaro per i dannati9 Campi elisi per i
buoni e un luogo di espiazione per i meno cattivi :3neide @" 1100-110;. Ba
dottrina di fede sul purgatorio venne resa dogmatica nel Concilio di 3irenze
:1130; e confermata in &uello di Erento :11-@3;.
314
vo ad atteggiamenti pi> c,e altro interiori" soggettivi" inter-
pretabili solo da dio. -i era" con ci'" a un passo dalla riforma
luterana.
IV 0 Ca2itale commerciale; !s!rario e ind!striale
=+li iniziatori del capitalismo sono gli usurai=" dice Be +off.
5 lo dice facendo cosA apparire la c,iesa romana come una sorta di
Pilato c,e ,a dovuto adeguarsi" obtorto collo" a un fenomeno c,e
non sentiva come proprio" ma c,e" ad un certo punto" non era pi> in
grado di controllare.
Ba tesi di <vidio Capitani non ! molto diversa. 5gli infatti
sostiene c,e l%etica economica medievale ! =risonanza e indicazione
di un comportamento= e non =causa= o =concausa= dello stesso. B%e-
tica economica medievale non poteva promuovere il capitalismo ma
soltanto ammettere la liceit$ di talune pratic,e commerciali. 3u un%e-
tica =concessiva= non =costruttiva=. 5d egli" al pari di Be +off" vede
un limite di fondo nell%incapacit$ degli scolastici e dei canonisti di
portare alle conseguenze pi> moderne le loro teorie proto-borg,esi"
limite c,e poi verr$ superato - aggiungiamo noi - dai teologi
esplicitamente protestanti.
In realt$ &ueste tesi sono deficitarie su alcune &uestioni con-
troverse#
1. anzitutto ! molto difficile sostenere c,e la c,iesa romana fu
indotta ad accettare il mercantilismo e l%usura come una male
inevitabile" esterno alla propria zona d%influenza o estraneo
alla propria ideologia di vita. In realt$ essa in &ualc,e modo
vi contribuA" se non direttamente" almeno indirettamente" col
proprio atteggiamento politico di potenza terrena" ostile alle
istituzioni laic,e" contraddittorio alle premesse cristiane del-
la propria missione :si pensi solo al fatto c,e gran parte delle
maggiori caric,e ecclesiastic,e sono sempre state oggetto di
=simonia= e c,e il commercio dei beni religiosi ! sempre sta-
to all%ordine del giorno di tutte le pi> importanti riforme ec-
clesiastic,e medievali;.
Capitani dice c,e il problema della reperibilit$ di denaro li-
&uido si fece sentire con urgenza tra la fine del sec. HI e i
primi decenni del HII" in concomitanza con le crociate.
31G
8uindi bisognerebbe dire c,e in &uesto periodo esistevano
gi$ dei ceti economicamente in crisi" rovinati dallo sviluppo
di una certa economia mercantile.
Bo sviluppo di &uesto tipo di economia dovette andare di
pari passo con la crisi dell%economia rurale" c,e aveva trova-
to nel feudalesimo carolingio un sistema oppressivo" gerar-
c,ico-autoritario" colonialista" molto fiscale" legato alla c,ie-
sa romana da un rapporto clientelare" strettamente ideologi-
co-politico.
Il mercantilismo basso medievale ! una reazione individuali-
stica alla crisi del collettivismo forzato del feudalesimo fran-
co-cattolico. 5d esso ,a trovato la sua legittimazione teorica
nei teologi e canonisti della -colastica.
2. In secondo luogo ! del tutto sbagliato sostenere c,e l%usura
contribuA a far nascere il capitalismo. B%usura ,a semplice-
mente contribuito alla distruzione del feudalesimo e ,a potu-
to farlo solo dopo c,e l%economia naturale era in procinto di
trasformarsi in economia mercantile# non ci pu' essere usura
senza valore di scambio. 5 non ci sarebbe mai stato un mer-
cato se non l%avessero voluto o comun&ue permesso le istitu-
zioni politic,e. +li ebrei non possono essere ritenuti respon-
sabili della nascita del capitalismo pi> di &uanto non lo siano
stati i cristiani. B%usura tende a distruggere i sistemi econo-
mici vigenti" dominanti" non si pone un compito costruttivo"
di alternativa sociale positiva. Infatti" anc,e &uando :come
oggi; noi vediamo c,e gli usurai investono i loro capitali :o
almeno una parte di essi; in attivit$ produttive" infinitamente
pi> importanti sono le attivit$ produttive c,%essi ,anno con-
tribuito a smantellare.
3. Pi> in generale bisogna dire c,e le idee borg,esi non si sono
formate al di fuori del feudalesimo ma al suo interno" sicc,(
la c,iesa romana non pu' averle costatate passivamente" cer-
cando di adeguarvisi con rassegnazione" pur nel tentativo di
salvare il salvabile. Ba pratica e le idee borg,esi sono troppo
antitetic,e a &uelle della societ$ rurale altomedievale perc,(
si possa pensare c,e la stessa c,iesa romana non abbia con-
tribuito a promuoverle.
310
P.es. s. 2ernardino da -iena :13G0-1111; infrange per la pri-
ma volta il divieto di =vendere il tempo= &uando permette al
debitore c,e deve restituire una certa somma di denaro entro
un certo tempo" di poter restituire una somma minore se rie-
sce a farlo in un tempo minore. Bui stesso difendeva il pre-
stito a usura ai nemici della c,iesa" in &uanto fatto =per amo-
re della fede=" mentre Pietro +regorio :110-04; sosteneva
esattamente il contrario" e cio! c,%era insensato c,e il cristia-
no concedesse un prestito a un nemico c,e avrebbe potuto
utilizzarlo contro gli interessi del creditore. -in dai tempi ca-
rolingi la c,iesa romana s%! andata configurando come socie-
t$ temporale" ampiamente dotata di poteri economici e poli-
tici" in competizione con &uelli dei nobili laici" con &uelli del
basileus bizantino e ad un certo punto anc,e con &uelli degli
stessi imperatori cattolici da essa stessa consacrati :in oppo-
sizione al basileus;.
1. Certo" non ! lecito aspettarsi da tale atteggiamento un impul-
so diretto" consapevole" a favore dello sviluppo del mercanti-
lismo e del capitalismo" ma indubbiamente esso ne favorA la
formazione iniziale" fornendo alla societ$ mercantile i pre-
supposti ideologici per futuri sviluppi" anc,e contro gli stessi
interessi feudali della c,iesa" strettamente legati al possesso
della terra e alle rendite c,e da &uella terra si volevano rica-
vare.
.on dimentic,iamo c,e sino alla fine del HII secolo furono i
monasteri a offrire il credito necessario" c,iedendo in cam-
bio un immobile da cui poter trarre delle rendite. Poi sar$ la
c,iesa stessa a impedire &uesta forma di credito" c,e aveva
gi$ trasformato abbazie e conventi in organi cosA potenti da
sfuggire al controllo dei vescovi" salvo poi permettere agli
ordini c,e dipendevano direttamente dal papato" come p.es. i
Eemplari o i Eeutonici" di svolgere &ualun&ue tipo di opera-
zione finanziaria e commerciale nelle terre con&uistate. Col
proprio atteggiamento politico mondano la c,iesa romana
favorA" indirettamente" la nascita della moderna figura del
mercante" la cui ideologia dualista :borg,ese nella pratica e
cristiana nella teoria; si poneva come forma di reazione op-
portunistica all%integralismo politico-religioso del papato. Ca
320
una serie progressiva di concessioni :formali;" c,e la c,iesa
stessa aveva in &ualc,e modo contribuito a rendere inevita-
bili" ad un certo punto era nata una nuova &ualit$ di vita eco-
nomica" nei cui confronti la stessa c,iesa romana necessitava
di rivoluzionarsi in direzione del protestantesimo.
Considera3ioni (inali
I
.el /edioevo una forte presenza dell%usura era gi$ indice di
una prevalenza dei rapporti mercantili-monetari su &uelli naturali
dell%autoconsumo. B%usura si sviluppa sempre l$ dove i commerci
sono fiorenti" ma anc,e l$ dove i rapporti di classe sono molto anta-
gonistici" dove l%individualismo dei proprietari :fondiari o di capitali;
! molto accentuato.
B%usuraio infatti ! un individuo c,e si pone contro dei legami
comunitari indeboliti" insinuandosi nelle debolezze di un sistema so-
ciale dominante e portandole a completa rovina. N come un virus in
un corpo c,e si trascura" di un malato c,e s%illude di poter guarire
senza medicine" c,e sottovaluta la gravit$ della propria patologia.
.on ,a senso sostenere - come fa Be +off - c,e gli usurai
non diventavano capitalisti solo perc,( avevano paura dell%inferno
nell%aldil$ e c,e cominciarono a diventarlo &uando si prospett' loro
la possibilit$ di finire in paradiso passando attraverso il compromes-
so del purgatorio.
Il capitalismo nasce &uando da un lato il borg,ese poteva
c,iaramente differenziare la propria attivit$ da &uella usuraria" fa-
cendola in un certo senso passare per un%alternativa legittima" con-
vincente" adeguata" e dall%altro &uando la pratica dell%usura" legaliz-
zata nelle forme del moderno credito" si trasformava in un forma in-
centivante a sviluppare rapporti di sfruttamento di lavoro" in cui le
parti contraenti erano giuridicamente e formalmente libere. Cosa c,e
il cattolicesimo-romano" essendo una religione feudale" impostata
sul rapporto personale di soggezione e &uindi sulla rendita" non
avrebbe potuto accettare sino in fondo" senza prima trasformarsi in
una religione protestante" adatta a un credente di tipo borg,ese e im-
prenditoriale.
321
Ba teoria del =giusto prezzo= in tal senso ! molto elo&uente
per spiegare i limiti di un%impostazione cattolico-romana in materia
di economia politica. Cetta teoria :anc,e nel teologo pi> =oggettivo=
come Eommaso d%A&uino; ,a sempre avuto per tutto il /edioevo
uno sfondo prettamente moralistico" in &uanto ci si affidava alla buo-
na volont$ dei contraenti :venditore ed ac&uirente;" i &uali avrebbero
dovuto evitare iniziative commerciali intenzionalmente fraudolenti o
tali da favorire forme di monopolio.
Cal canto suo la c,iesa cercava di stemperare l%avidit$ del
guadagno c,iedendo al mercante di devolvere parte delle ricc,ezze
ad opere di carit$.
Mn trend del genere avrebbe potuto funzionare al massimo
nell%ambito di un mercato locale" dove tutti si conoscevano" ma pro-
prio nel momento in cui tale teoria veniva formulata" lo scatenamen-
to delle crociate nel ?icino oriente e nei Paesi baltici faceva sA c,e i
mercati diventassero internazionali e con essi le loro dinamic,e e so-
prattutto i loro prezzi" c,e finivano inevitabilmente per influenzare
&uelli dei mercati locali.
Ba c,iesa romana era convinta di poter controllare il feno-
meno del mercantilismo in piena espansione perc,( sul piano politi-
co imponeva a tutta la societ$ una concezione piuttosto rigida della
stratificazione sociale dei ceti e dei loro ruoli" e non aveva motivo di
pensare" finc,( ognuno fosse rimasto nel posto c,e gli veniva confe-
rito dalla gerarc,ia" c,e l%attivit$ mercantile avrebbe col tempo scar-
dinato sia la tradizionale ideologia cristiana c,e i consolidati poteri
costituiti.
II
-ul piano metodologico - come indicazione per ulteriori ri-
cerc,e storiografic,e - occorrerebbe focalizzare l%attenzione su alcu-
ni aspetti per noi di fondamentale importanza#
1. la storia del /edioevo non andrebbe vista come una linea
evolutiva c,e va dall%economia naturale primitiva a &uella
urbana e mercantile" considerando &uest%ultima come una
forma pi> avanzata dell%altra. Il fatto cio! c,e lo fosse :se-
condo i parametri industriali odierni; sul piano tecnologico"
produttivo o commerciale non dice nulla sull%effettiva demo-
322
craticit di un determinato stile di vita" c,e va invece valuta-
to per il suo grado di umanizzazione e di conformit$ alle esi-
genze della natura.
In tal senso si potrebbe anzi ipotizzare un percorso interpre-
tativo inverso" in cui lo sviluppo dell%urbanesimo e del mer-
cantilismo euroccidentali debbono essere visti come una sor-
ta di processo involutivo verso forme sociali sempre meno
democratic,e.
2isognerebbe in tal senso rileggersi tutte le opere dei teologi
cattolici per cercare di individuare i momenti di passaggio
dalla concezione greco-ortodossa della vita religiosa a &uella
cattolico-romana e" all%interno di &uest%ultima" dalla conce-
zione rurale della vita sociale a &uella urbana e borg,ese.
2. Be ricerc,e storic,e andrebbero indirizzate verso una rivalu-
tazione delle societ$ rurali altomedievali di &uei regni
barbarici diversi dai 3ranc,i e dai -assoni" in entrambi i ver-
santi europei" est e ovest. In particolare bisognerebbe cercare
di capire il motivo per cui l$ dove era presente la c,iesa or-
todossa non si sono formate concezioni di vita borg,ese" ov-
vero il motivo per cui il mercantilismo non s%! mai trasfor-
mato autonomamente in capitalismo vero e proprio" ma an-
c,e capire il motivo per cui l$ dove il cristianesimo ortodos-
so s%! trovato a dover fronteggiare forme di vita mercantile
:come p.es. nell%impero bizantino;" la resistenza nei confronti
dell%ondata musulmana ! stata molto pi> debole.
3. 2isognerebbe inoltre individuare i motivi per cui" nell%ambi-
to del cattolicesimo-romano medievale" si sono formate idee
borg,esi in Italia e non anc,e in Polonia o in -pagna o in
Mng,eria. .aturalmente &uesto pu' essere spiegato alla luce
del fatto c,e l%Italia" sino alla fine dell%impero romano" aveva
conosciuto fiorenti commerci" ma &uesta motivazione non
pu' essere sufficiente" poic,( le invasioni barbaric,e scon-
volsero completamente l%assetto socioeconomico anc,e della
nostra penisola" ponendo l%economia naturale come del tutto
prioritaria rispetto a &uella mercantile.
Mna spiegazione pi> convincente non pu' non tener conto
del fatto c,e l%Italia era sede del papato" il &uale in tutti i
modi cerc' d%imporsi come realt$ politica. Ba formazione
323
della mentalit$ borg,ese :dualista per definizione" in &uanto
sottesa a una religione ufficiale" accettata formalmente in
sede teorica" vi ! una prassi arbitraria" dettata da interessi in-
dividualistici; si pone probabilmente come reazione a una
prassi cattolica c,e ai livelli istituzionali della gerarc,ia era
non meno dualista" in &uanto i principi teorici venivano si-
stematicamente contraddetti dalla ricerca di un potere politi-
co ed economico.
1. Mn%osservazione a parte va fatta sull%ermeneutica di Be +off.
5gli ritiene c,e nell%alto /edioevo la religione fosse vissuta
solo molto superficialmente e pi> c,e altro dai soli c,ierici"
essendo i laici" legati alla terra" rozzi e incivili. Il giudizio
sui laici ! molto duro# violenti" ignoranti" guerrieri... .ei loro
confronti era inevitabile un forte dominio da parte delle isti-
tuzioni" laic,e ed ecclesiastic,e" le &uali avevano bisogno
pi> c,e altro di far regnare un ordine esteriore. -uccessiva-
mente intorno al /ille aumentano le ingiustizie e le inegua-
glianze" ma anc,e il benessere per le popolazioni urbane. Ba
c,iesa romana cerc' di spiritualizzarsi e di far diventare pi>
cristiana la societ$.
<ra" c,e dire di &uesta interpretazione storica da parte di uno
dei massimi medievisti viventiF
Anzitutto c,e uno storico del /edioevo dovrebbe sempre
fare distinzione tra il cristianesimo vissuto dalle masse popo-
lari" prevalentemente contadine e analfabete" e il cristianesi-
mo vissuto dalla gerarc,ia ecclesiastica" l%unica in grado di
elaborare delle fonti scritte.
3onti del genere non possono essere considerate come
=obiettive=" non solo perc,( molte di esse furono dei falsi
patentati" ma anc,e e soprattutto perc,( esse riflettevano
c,iaramente interessi di parte.
Il fatto stesso c,e dopo il /ille si cominciasse a considerare
la =povert$= come un =valore=" da parte dei movimenti ereti-
cali" dovrebbe p.es. far pensare non solo c,e dopo il /ille
essa veniva generalmente considerata dalla mentalit$ bor-
g,ese come un =disvalore= :e su &uesto anc,e Be +off con-
viene;" ma anc,e c,e presso le comunit$ rurali altomedievali
non c%erano situazioni di estrema povert$ come &uelle cau-
321
sate dal mercantilismo" c,e praticamente obbligava i conta-
dini senza terra a emigrare nelle citt$ per diventare operai sa-
lariati.
8uesto per dire c,e i testi teologici bassomedievali riflette-
vano una situazione socioeconomica molto pi> contradditto-
ria di &uella altomedievale" in &uanto ai problemi del ser-
vaggio si erano aggiunti &uelli del mercantilismo.
Ba condanna teorica dell%usura :ribadita in tutti i Concili Ba-
terani; non sta di per s( a significare c,e la societ$ fosse pi>
cristiana e neppure c,e a &uella condanna seguirono azioni
effettivamente coerenti ed efficaci. I fatti ,anno piuttosto di-
mostrato il contrario" e cio! c,e l%adeguamento del cristiane-
simo istituzionale della c,iesa romana alla prassi borg,ese
avvenne nel basso /edioevo parallelamente alla condanna
dell%usura.
Ba c,iesa romana dopo il /ille continuava ad essere politi-
camente aristocratica e ideologicamente integralista" ma
stava sempre pi> diventando socialmente borghese. 5ssa vo-
leva tenere sottomessa la borg,esia" impedendole di ac&uisi-
re potere politico" ma nello stesso tempo la favoriva" proprio
per aumentare le proprie ricc,ezze" il proprio prestigio di po-
tenza terrena" sfruttandola come alleata contro gli imperatori
c,e volevano impadronirsi dell%Italia o anc,e solo gestire
porzioni di territorio della penisola.
Per trovare una &ualc,e forma di opposizione a &uesto evol-
versi della concezione cristiano-borg,ese della fede occorre
rivolgersi a taluni movimenti pauperistici ereticali.
. Abbastanza curioso ! il fatto c,e mentre i grandi usurai ita-
liani venivano dalla Bombardia" dal Piemonte" dall%5milia" e
i grandi banc,ieri venivano da 3irenze e dalla Eoscana in ge-
nerale" ?enezia" c,e ,a sempre ruotato nell%area bizantina
fino al /ille e c,e aveva commerci molto fiorenti" rimase
sostanzialmente estranea alle diatribe sull%usura" sulle banc,e
e sui monti di piet$.
Ba storia di ?enezia ! molto particolare. +i$ nel ?II sec.
preferisce porsi sotto la dipendenza diretta di 2isanzio per
non dipendere da &uella dell%5sarcato ravennate. +razie a
2isanzio riesce a opporsi al tentativo di con&uista da parte
32
dei 3ranc,i. .el IH sec. con&uista le coste istriane" dalmate
e pugliesi. .ell%HI impedisce ai .ormanni di prendersi
l%Albania. 8uesto le permette d%ottenere privilegi unici in
tutto in /editerraneo. ?enezia era diventata la potenza
navale pi> forte d%5uropa proprio grazie a 2isanzio.
Copo il /ille per' cambia tutto. A partire dal 1141 inizia a
sacc,eggiare" in verit$ senza molto successo" la costa della
2eozia. -tringe alleanza coi .ormanni siciliani in funzione
antibizantina" finc,( nel 1201 partecipa alla &uarta crociata
occupando Costantinopoli# cosa c,e le permette di ottenere
la &uarta parte dell%impero bizantino. Be sue navi sono prati-
camente ovun&ue. 2isanzio fu costretta a cercare un%alleata
in +enova" c,e combatt(" senza successo" contro ?enezia9
&uest%ultima invece" proprio dopo aver sconfitto +enova" di-
venter$ una delle potenze maggiori d%5uropa" tanto c,e ini-
zier$ a occupare vastissime porzioni di entroterra :Ereviso"
2assano" Padova" ?erona" ?icenza" Mdine" 3riuli" 2rescia"
2ergamo" Pesc,iera" Ravenna" Bodi" Piacenza;. Insieme a
3irenze e /ilano" era diventata uno degli -tati pi> forti d%Ita-
lia.
3ece per' un errore clamoroso a indebolire 2isanzio contro i
Eurc,i. .onostante la grande vittoria di Bepanto :141;" il
suo declino infatti sar$ inesorabile" poic,( i commerci lungo
il /editerraneo non potevano pi> essere &uelli di un tempo
:i Eurc,i erano incredibilmente esosi;. /a" &uel c,e ! peg-
gio" ?enezia verr$ tagliata fuori dai commerci portog,esi
lungo le coste africane e da &uelli spagnoli in America. Ba
sua guerra contro i Eurc,i and' avanti sino alla fine del -et -
tecento" ma senza risultati. 5 &uesto la indebolA anc,e nel
confronto con le altre citt$ con&uistate nell%entroterra.
-ar$ .apoleone a darle il colpo di grazia con&uistando il ?e-
neto e cedendolo segretamente all%Austria nel 1404 :Erattato
di Campoformio;9 gli austriaci verranno cacciati dalla citt$
solo nel 1G@@.
32@
D!emila anni di E!ro2a
tra e#raismo; 2aganesimo e cristianesimo
N straordinario vedere come il cristianesimo sia nato non
solo dal fallimento dell%ebraismo politico rivoluzionario" nettamente
ostile all%imperialismo romano" ma anc,e dall%incapacit$ della filoso-
fia e democrazia ellenistica" nonostante i fasti di Alessandro /agno"
di opporsi all%espansionismo dello stesso impero romano.
Il cristianesimo nasce dall%incontro di due culture uscite net-
tamente sconfitte dallo scontro con una terza cultura :&uella latina;"
filosoficamente e idealmente molto pi> limitata" benc,( politicamen-
te e soprattutto militarmente in ascesa.
5llenismo ed ebraismo vennero sconfitti anc,e perc,( non
riuscirono ad allearsi contro un nemico comune" sottovalutandone la
forza" nella convinzione c,e avrebbero potuto resistervi separata-
mente. 3u un errore strategico di enorme importanza.
I Romani s%impadronirono definitivamente della +recia" del-
la /acedonia e dell%Asia /inore dal 110 al 133 a.C." mentre nel /e-
diterraneo occidentale stavano eliminando l%egemonia cartaginese.
Appena settant%anni dopo Pompeo entrava a +erusalemme" aggre-
gando la Palestina alla -iria.
5ppure &uelle due culture perdenti" c,e avevano trovato in
Paolo di Earso una sintesi suprema" c,iamata appunto =cristianesi-
mo=" riusciranno a vincere nel 313 d.C." &uando" con l%editto di /ila-
no" Costantino pose fine alle persecuzioni religiose da parte dello
-tato.
Il cristianesimo era una cultura molto particolare" poic,(
dell%ebraismo aveva rimosso la politicit$ nazionalistica e conservato
la socializzazione del bisogno9 mentre dell%ellenismo aveva rimosso
l%ingenuo politeismo" conservando per' tutti gli aspetti pi> spirituali-
stici e cosmopoliti. 5sso era diventato la religione pi> adatta a un
impero di enormi dimensioni" sottoposto a un unico diritto e a un%u-
nica lingua :anc,e se il latino non riuscir$ mai a subissare il greco;.
Il sogno" tuttavia" dur' poco" poic,(" non essendo il cristia-
nesimo riuscito a risolvere alcun vero problema sociale" l%impero non
fu in grado di resistere alla pressione delle trib> germanic,e. Alme-
324
no non vi riuscA nella parte occidentale" dove molto pi> forti erano
stati i conflitti connessi allo sc,iavismo e alla provincializzazione
dell%impero" cio! al dominio coloniale della sua area periferica. Inol-
tre in occidente la diocesi di Roma" dopo c,e Costantino aveva tra-
sferito la capitale a 2isanzio" era sempre meno disposta a collaborare
con le forze imperiali.
-icc,(" mentre Roma cadde in mano ai cosiddetti =barbari=
:&uasi subito dopo c,e l%imperatore Eeodosio aveva fatto del cristia-
nesimo la religione di stato;" Costantinopoli invece pot( sopravvive-
re" tra alterne vicende" sino al 113" rivendicando una =ortodossia re-
ligiosa= c,e il cattolicesimo aveva perso sin dal tempo in cui aveva
inserito il Filio+ue nel Credo" puntellando" ideologicamente" il colpo
di stato di Carlo /agno" c,e aveva accettato" da parte del papato" il
titolo di =imperatore=" pur sapendo c,e il legittimo erede era a 2isan-
zio.
Ba motivazione di &uesto diverso destino da parte delle due
aree del neo-impero romano-cristiano ! molto semplice# in oriente la
c,iesa bizantina si sottometteva politicamente allo -tato9 in occiden-
te era la c,iesa romana a pretendere una sottomissione da parte dei
sovrani. B$ dove il basileus poteva controllare la c,iesa :benc,(
&uesta rivendicasse totale indipendenza sul piano teologico;" lA era
altresA possibile" da parte dello -tato" controllare ogni altra sfera so-
ciale. ?iceversa in occidente la c,iesa romana impedA &ualun&ue for-
ma centralizzata di controllo da parte dello -tato" rendendo i sovrani
troppo deboli nei confronti dei loro sudditi.
Il destino delle due parti dell%impero si biforc' ancora pi>
nettamente con la caduta di Costantinopoli per mano degli <ttomani#
&ui infatti lo sviluppo della cultura si arrester$ per molti secoli e dal-
la Eurc,ia scomparir$ persino &uasi ogni traccia del glorioso passato
bizantino" c,e venne ereditato" in &ualc,e maniera" dal nascente im-
pero russo.
.ello stesso periodo" in occidente" &uella cultura borg,ese"
cui la c,iesa romana" sin dall%HI secolo" aveva permesso un autono-
mo sviluppo" era ormai diventata cosA forte" con l%Mmanesimo e il
Rinascimento" da riuscire a porre le basi del moderno senso laico
dell%esistenza.
Il fallimento della tradizione del cattolicesimo-romano por-
ter$ non solo alla grande rottura protestantica" ma anc,e alla matura-
32G
zione di &uelle idee e di &uei processi tipicamente borg,esi e capita-
listici c,e oggi caratterizzano il mondo intero" mentre in Russia il
fallimento dell%ortodossia slavofila" sostenuta dall%autocrazia zarista"
porter$ alla nascita del socialismo di stato e dell%ateismo scientifico"
il superamento dei &uali" negli anni %00 del HH secolo" pur avendo
comportato l%esigenza di affermare una nuova democrazia" non ,a
determinato il ritorno al confessionalismo di stato.
B%intera 5uropa" orientale e occidentale" si muove ancora col
passo incerto dell%anziano" c,e non riesce ad affermare un vero
=umanesimo laico= proprio perc,( ! ancora incapace di realizzare
una vera =giustizia sociale=.
320
A22endici
La condanna 2onti(icia della2ostolo Paolo
8uando Butero si servA della figura di Paolo per contrapporla
a &uella di Pietro" usata" oggi come allora" dal papato per rappresen-
tare il proprio potere politico-religioso" la storia della c,iesa romana
conosceva gi$ severe interdizioni nei confronti di coloro c,e avesse-
ro osato dare dell%apostolo Paolo un%interpretazione diversa da &uella
canonica.
.el 1320 e nel 131 i papi +iovanni HHII :131@-31;" grande
persecutore dei francescani spirituali e fautore della dittatura politi-
co-militare di Carlo d%Angi' in Italia" e Clemente ?I :1312-2;" c,e
trasform' Avignone" ove il papato aveva trasferito la propria sede" in
un importantissimo centro finanziario della cristianit$" e dove tenne
prigioniero il tribuno del popolo romano Cola di Rienzo" avevano
scomunicato e condannato ogni uomo e ogni teoria c,e avessero ten-
tato di negare c,e l%apostolo Paolo aveva operato sotto gli inconte-
stabili ordini e l%assoluto potere dell%apostolo Pietro :c,e allora" come
oggi" veniva definito =primo dei papi=;. Be sentenze si riferivano so-
prattutto alle =eresie= di /arsilio da Padova :De%ensor Pacis$ l%opera
principale; e +iovanni da Ianduno :Yandun;" collaboratore di /arsi-
lio. Per la stessa ragione papa /artino ? :1114-31; aveva scomuni-
cato Yan Zus nel -inodo di Costanza.
.el 1@14" in piena Controriforma" un editto di papa Innocen-
zo H :1@11-;" grande nepotista e avverso ai giansenisti" scomuni-
cava &uale eretico" condannandolo al rogo" ogni cristiano c,e osasse
credere" seguire o comunicare ad altri l%insegnamento dell%apostolo
Paolo circa l%autenticit$ della propria dignit$ apostolica" c,e" come
noto dalle sue lettere" non dipese da &uella degli altri apostoli al
seguito di +es>.
B%editto" c,e faceva parte dei documenti dell%In&uisizione"
obbligava" in particolare" ogni fedele a credere" sotto la minaccia di
severi castig,i" c,e l%apostolo Paolo" in tutta la sua vita cristiana" non
aveva esercitato la sua opera missionaria liberamente" ma alle strette
330
dipendenze della monarc,ia di Pietro" il cui potere si trasmetteva per
successione ereditaria" diretta e personale ai soli vescovi di Roma.
Per convincere la cristianit$ c,e il famoso =Primatus Petri=
era cosa fondata" il papato elabor' tutta una serie di clamorosi falsi"
di cui i pi> noti sono l%interpolazione del @U canone del Concilio di
.icea" c,e viene fatto iniziare con le parole# =Ba c,iesa romana ,a
sempre avuto il primatoD=9 la famosa Donazione di Costantino
:elaborata nell%?III sec. per convincere i 3ranc,i a scendere in Italia
contro i Bongobardi" permettendo alla c,iesa di costituirsi come po-
tente -tato della penisola;" secondo cui l%imperatore Costantino
avrebbe trasmesso al papa il potere temporale su Roma e su tutte le
province dell%occidente9 le cosiddette Pseudo-Decretali isidoriane"
c,e" fra le altre cose" affermano un%autorit$ pontificia sul mondo in-
tero.
/eno note ma non meno efficaci sono anc,e tutte &uelle in-
terpretazioni strumentali" opposte all%esegesi tradizionale" di alcune
opere dei Padri della c,iesa in cui determinati passi evangelici" come
p.es. /t 1"1G s." Bc 22"31 s." +v 21"1 s." venivano utilizzati per
giustificare il =primato di Pietro=" presentato come una sorta di ecce-
zionale privilegio concesso soltanto a Pietro e" per suo mezzo" ai soli
pontefici romani" in virt> del &uale costoro si arrogavano il diritto di
esercitare una dittatura pressoc,( assoluta sulla c,iesa universale e
indirettamente sul mondo intero. Ba c,iesa ortodossa" non meno cri-
stiana della cattolica" veniva definita a tale proposito c,iesa =ribelle=
o =scismatica=.
.el Concilio ?aticano I Pio IH :1G1@-4G; stabilA c,e il pri-
mato del papa ! la parte pi> significativa del cattolicesimo-romano e
conferm' definitivamente la teoria dell%infallibilit$ pontificia. Pio H
:1003-11; nel 1004 e 2enedetto H? :1011-22; nel 1020 ,anno ripe-
tuto le stesse cose nella maniera pi> categorica. 5 anc,e oggi nessun
papa :Roncalli" /ontini" Buciani" [oLt*la" Ratzinger; ,a mai messo
in discussione il primato di Pietro e l%infallibilit$ pontificia.
B%apostolato indipendente di Paolo presso i +entili ! stato
per molto tempo una spina nel fianco alla teoria del primato di Pie-
tro. Cifficilmente conciliabile con tale teoria apparivano infatti le pa-
role di Paolo secondo cui egli =stimava di non essere in nulla inferio-
re ai sommi apostoli= :2 Cor 11" e 12"11;. .ella lettera ai +alati
egli scrisse espressamente di essere stato c,iamato all%apostolato
331
=non da parte di uomini" n( per mezzo di uomo" ma per mezzo di
+es> Cristo= :1"1;.
5gli addirittura considerava Pietro come =secondo= dopo
+iacomo" fra &uelli :il terzo era +iovanni; =c,e sono reputati colon-
ne= :+al 2"0;" e in ogni caso non attribuiva a &uella triade particolare
significato" trattandosi" per lui" di semplici preferenze contingenti"
prive di poteri politici assoluti" =perc,( Cio non bada a persona alcu-
na= :2"@;.
I Padri della c,iesa interpretarono correttamente la rivendi-
cazione di Paolo" intuendo c,e fra i primi apostoli :i Codici e Paolo;
tutti avevano medesima dignit$" identic,e prerogative# non esisteva
alcuna superiorit$ ipostatizzata" stabilita una volta per tutte. CosA la
pensavano Crisostomo" Cipriano" 2asilio" Isidoro di -ivigliaD# con
assoluta unanimit$ essi insegnavano c,e tutti gli apostoli furono
&uello c,e era Pietro.
Bo stesso Ambrogio di /ilano scrisse# =-e l%apostolo Pietro
aveva &ualc,e precedenza" fra gli altri" &uesta fu precedenza di con-
fessione non di onore. Precedenza di fede e non di classe=. .on a
caso per' in occidente" fino a &ualc,e tempo fa" circolavano edizioni
del suo libro /ulla penitenza nelle &uali la parola =fidem= era stata
sostituita con la parola =sedem=" per cui il testo arrivava a dire esat-
tamente il contrario di &uanto aveva scritto Ambrogio# =.on posso-
no avere eredit$ di Pietro coloro i &uali non siedono come lui sulla
stessa cattedra=.
-ulla &uestione del primato e dell%infallibilit$ pontificia an-
cora oggi si discute poc,issimo in ambito cattolico. +li studi pi> si-
gnificativi restano comun&ue &uelli di Z. K^ng" 4in%allibilit :ed.
/ondatori" 1044;9 a Chiesa" :8ueriniana" 10@0;9 A. 2. Zasler" Pio
I6. 4in%allibilit del Papa e il Concilio "aticano I :-tuttgart 1044;9
Come il papa divenne in%allibile. &etroscena del "aticano I :Eorino
10G2;9 P. Ce Rosa" "icario di Cristo. Il lato oscuro del papato :Ar-
menia editore" 10G;9 Cullmann e altri" Il primato di Pietro :2ologna
10@;.
332
@!ali di((eren3e tra cattolici e ortodossi)
+li ortodossi ,anno duemila anni di storia :ortodossia vuol
dire =retta dottrina= o =giusta fede=;. Ba separazione tra ortodossi e
cattolici ! avvenuta nel 101" in maniera ufficiale" con le reciproc,e
scomunic,e. -olo nel 10@4 sono state abolite in un incontro fra il
papa Paolo ?I e il patriarca di Costantinopoli Atenagora.
Cal 101 sono stati fatti alcuni tentativi di riconciliazione# a
Bione nel 1241 e a 3irenze nel 1130" ma senza risultati. Anzi" a cau-
sa di &uesti tentativi" la c,iesa greca :con sede a Costantinopoli; !
caduta in discredito" tanto c,e la c,iesa ortodossa di /osca ,a preso
a considerarsi" nel 1G0" sua legittima erede :la =terza Roma=;.
In seguito" altre c,iese si separarono da Costantinopoli" ma
senza mutare i dogmi dell%ortodossia# la +reca nel 1G33" la 2ulgara
nel 1G40" la -erba nel 1020" la Rumena nel 1G@" l%Albanese nel
1034. Col tempo si sono formate c,iese ortodosse in Polonia :c,e si
! staccata da &uella russa;" in Cecoslovacc,ia" Mng,eria" 3inlandia"
Cina" +iappone" M-A" in vari paesi dell%5uropa occidentale" ecc.
Ba c,iesa greco-ortodossa cadde in mano dei turc,i nel 113
:oggi conta a Istanbul poc,e migliaia di seguaci" anc,e se il patriar-
cato di Costantinopoli ,a giurisdizione su circa 1.G00.000 fedeli
sparsi in Eurc,ia" Creta" Codecaneso e nella diaspora" cio! in Au-
stralia" .uova Jelanda" 3inlandia" .ord e -udamerica" ecc. Prima
dei turc,i" Costantinopoli aveva subAto il sacc,eggio dei crociati nel
1201.
8uali le divergenze del passato e del presente fra cattolici e
ortodossiF
B%aggiunta latina del Filio+ue nel Credo. -econdo i greci il
Filio+ue rende il 3iglio uguale al Padre e subordina lo -piri-
to ad entrambi. ?iceversa" senza il Filio+ue il Padre resta su-
periore al 3iglio" il &uale ! diverso dallo -pirito" nel senso
c,e il figlio ! =generato= dal Padre" mentre caratteristica fon-
damentale dello -pirito ! &uella di =procedere= soltanto dal
Padre" in &uanto la processione ! =di origine= :la relazione
&ui vuole essere causale;.
333
N stata la tradizione teologica franca :al tempo di Carlo /a-
gno; a inserire il Filio+ue nel Credo" malgrado l%?III Con-
cilio ecumenico dell%G40 condannasse &uanti toglievano o
aggiungevano &ualcosa al Credo di .icea-Costantinopoli" o
lo considerassero anc,e solo come un =insegnamento=. +i$
col 4U canone del Concilio di 5feso la c,iesa aveva vietato
formalmente l%uso di un Credo diverso.
Il celibato del clero" c,e i greci respingono" esigendolo inve-
ce nei monaci e nei vescovi. :.ella c,iesa cattolica ! stato
ufficializzato nel 1123 con il I Concilio Bateranense;.
Il battesimo ! valido solo per triplice immersione. Ba formu-
la non dice# =Io ti battezzo=" ma# =Eu sei battezzato= :la for-
mula ! passiva anc,e nella confessione" in &uanto il sacerdo-
te si deve sentire semplice =strumento di Cio=;. Ba c,iesa ro-
mana ,a praticato il battesimo per immersione solo fino al
HIII sec." sostituendolo poi con &uello per infusione o asper-
sione.
2attesimo" cresima e comunione devono essere amministrati
contemporaneamente. Ba c,iesa romana" dopo il Concilio di
Erento :113-1@3;" ,a posticipato l%amministrazione della
Cresima al momento in cui il bambino raggiunge l%et$ della
ragione e pu' dare una conferma personale della fede c,e il
padrino ,a professato per lui al momento del 2attesimo.
2attesimo" Cresima e <rdine non imprimono in c,i li riceve
alcun =sigillo= o =carattere= :&uindi ad es. lo stato clericale
pu' essere abbandonato;.
Ba comunione ! valida se viene offerta con pane %ermentato
e vino rosso. .on pu' essere celebrata privatamente" n( sen-
za il cantore o il diacono" e non pi> di una volta al giorno" ed
! vietata in alcuni giorni dell%anno :ad es. il venerdA santo;.
Ba c,iesa romana introdusse il pane azzimo nell%HI secolo"
,a poi deciso c,e gli elementi del pane e del vino potevano
consacrarsi solo in virt> delle parole del sacerdote# =Prendete
e mangiateD Prendete e beveteD=9 infine ,a tolto ai laici la
comunione col calice.
Ba consacrazione del pane e del vino avviene per gli
ortodossi non solo con la recitazione della formula specifica"
ma anc,e con l%epiclesi :invocazione dello -pirito -anto;.
331
.el matrimonio ministri del sacramento non sono gli sposi
ma resta il sacerdote.
Il sacerdote pu' amministrare ordinariamente tutti i sacra-
menti" ad eccezione dell%ordine.
+li ortodossi ammettono il divorzio" ma i preti vedovi non
possono risposarsi. I laici" in genere" possono sposarsi fino a
tre volte.
Rifiutano le statue e prediligono le icone :nelle &uali ! gene-
ralmente vietato dipingere il Padre;.
Zanno il calendario giuliano :13 giorni di differenza rispetto
al gregoriano;. B%anno ecclesiastico comincia il 1U settembre.
I digiuni sono piuttosto rigorosi# @ settimane a .atale" 4 set-
timane a Pas&ua e altri ancora.
.on riconoscono il primato di Pietro sugli apostoli. Pietro -
essi dicono - partecip' al Concilio di +erusalemme come
=eguale fra eguali= :anzi il Concilio era presieduto da +iaco-
mo;. 5 la famosa pericope citata dai cattolici :/t 1@"1G; va
interpretata nel senso c,e =pietra= significa =fede= :o confes-
sione di fede; e non =persona fisica= :in riferimento allo stes-
so Pietro;. Capo della c,iesa resta +es> Cristo.
.on riconoscono il primato della sede di Roma sulle altre
sedi ecclesiastic,e. Ba c,iesa ortodossa universale ! una %e-
derazione di comunit nazionali autonome c,e si governano
in maniera collegiale" attraverso un sinodo o concilio locale"
ed esercitano la propria giurisdizione soltanto sui propri fe-
deli. .on si concede mai ad un vescovo di una provincia pi>
importante il diritto d%intervenire negli affari di una provin-
cia meno importante" meno c,e mai pu' essere riconosciuto
a un vescovo un potere politico su tutti gli altri vescovi. Al
massimo si pu' riconoscere un primato d%onore o di anziani-
t$ :p.es. in un concilio &ualc,e vescovo o metropolita" rite-
nuto importante per tradizione" pu' dirigere i lavori;.
I Padri della c,iesa" c,e vedevano nel vescovo di Roma il
vescovo della capitale dell%impero" gli donarono la prerogati-
va di presiedere nell%onore e lo considerarono semplicemente
come il primo vescovo nella gerarc,ia :=primus inter pa-
33
res=;" negandogli una &ualsivoglia pretesa politico-giuri-
sdizionale sulle altre sedi episcopali.
In seguito" col II Concilio 5cumenico :3U canone; si decise
c,e il vescovo di Costantinopoli doveva avere il primato
d%onore dopo il vescovo di Roma" essendo Costantinopoli la
=.uova Roma=.
Poi col I? Concilio ecumenico di Calcedonia :2GU canone;
si diede al vescovo di Costantinopoli la prerogativa di
=primus inter pares=" poic,( Costantinopoli era diventata
capitale dell%impero.
B%istanza suprema della c,iesa universale ! il concilio ecu-
menico. Probabilmente il primo papa c,e ,a rifiutato &uesto
atteggiamento di collegialit$ ! stato .icola I :GG-G@4;" al-
lorc,( cerc' di presentarsi come =sovrano della c,iesa e del
mondo intero per diritto divino=.
+li ortodossi non riconoscono c,e la c,iesa di Roma sia sta-
ta storicamente fondata da Pietro" in &uanto non documenta-
to dal .uovo Eestamento :anc,e perc,( &uando Pietro e
Paolo giunsero a Roma" vi erano gi$ delle comunit$ ebraico-
cristiane;.
.on riconoscono l%infallibilit$ del papa# =infallibile= al mas-
simo pu' essere" per loro" un concilio ecumenico universal-
mente riconosciuto :a posteriori;.
In particolare considerano validi e &uindi infallibili solo i
primi sette Concili ecumenici.
Il papato" globalmente inteso" non pu' essere considerato
=infallibile=" anc,e perc,( molti papi sono stati scomunicati
o deposti da concili di vescovi. P.es. nel I? sec. papa Biberio
aderA all%arianesimo e nel ? sec. papa Josimo approv' una
confessione di fede eretica c,e negava il peccato originale9
nel ?I sec. papa ?irgilio fu condannato dal ? Concilio per
delle opinioni errate9 nel ?II sec. papa <norio cadde nell%e-
resia monotelita e fu condannato dal ?I Concilio ecumenico.
Rifiutano i due dogmi dell%immacolata concezione e dell%as-
sunzione :/aria" secondo gli ortodossi" ,a ereditato come
tutti il peccato originale ed ! &uindi morta come tutti;.
Rifiutano la prassi delle indulgenze" l%idea del Purgatorio e
l%idea del Bimbo.
33@
+eneralmente i monasteri sono composti da laici non aventi
il sacerdozio. Bo stile di vita ! contemplativo.
Rifiutano l%uso di &ualun&ue strumentazione tecnica durante
la liturgia# usano il coro ma non il canto gregoriano.
Be liturgie generalmente vengono fatte nelle lingue antic,e
del greco e paleoslavo" ma nella diaspora si usano anc,e
&uelle moderne. Il rito pi> importante ! &uello greco-bizanti-
no" c,e ! stato adottato da greci" russi" bulgari" ung,eresi" ro-
meni" ecc. 8uesto rito si suddivide in tre liturgie# s. Crisosto-
mo :ordinaria;" s. 2asilio :per i momenti forti dell%anno; e
Presantificati :in alcuni giorni della 8uaresima;.
Rifiutano il proselitismo e vanno cauti con l%ecumenismo.
.on s%interessano di politica" in &uanto accettano la comple-
ta separazione di c,iesa e -tato.
Il segno di croce viene fatto con tre dita e finisce sul cuore.
Il clero e i monaci portano sempre la barba. -pesso i monaci
non si tagliano mai i capelli.
In tutto il mondo gli ortodossi sono circa 1@0 milioni :man-
cano statistic,e precise;. Ba c,iesa russa ! la pi> importante
di tutte :circa G0-100 milioni di fedeli;. In Italia vi sono
c,iese del patriarcato di Costantinopoli" di /osca e di Ro-
mania.
334
A22endici
33G
Indice
Premessa""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""&
Storia della chiesa""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""6
Addend!m" Il #ogomilismo"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""".
Prima del Concilio di Nicea del $%&""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",%
Addend!m" Larianesimo ' stato !na (orma di ateismo)" ,&
La sc!ola di Antiochia"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",7
Il Concilio di Calcedonia *+&,-""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",.
Il con(litto monotelita""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%8
Gregorio Palamas *,%./0,$&.-"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%8
Lesicasmo e la contro1ersia 2alamitica""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%%
Lo scisma dei Tre Ca2itoli""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""$$
La 4!estione del :ilio4!e""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""++
Lidea di Pentarchia nella cristianit5"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""&&
Il Concilio di Nicea *$%&-""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""&&
Il Concilio di Costantino2oli *$6,-"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""&7
Il Concilio di Calcedonia *+&,-"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""/,
Gi!stiniano *&%70/&-""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""/7
Do2o Gi!stiniano""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""/6
Concilio Costantino2oli IV *6/.078-""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""/.
Do2o lo scisma del ,8&+""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""7%
Storia dellEsarcato dItalia""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""7+
La s1olta di Gi!stiniano""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""7+
Lin1asione longo#arda"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""7&
Lo scisma dei Tre Ca2itoli""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""7/
Il 2a2ato tra i Longo#ardi e lEsarcato"""""""""""""""""""""""""""""7/
Tentati1i di a!tonomia dellEsarcato nei con(ronti di 9i0
san3io""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""77
Leresia monotelita""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""76
La 2olitica di Gi!stiniano II"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""68
La 4!estione iconoclastica""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""6$
LEsarcato occ!2ato dai Longo#ardi"""""""""""""""""""""""""""""""""6+
Linter1ento dei :ranchi"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""6+
Gli !ltimi territori #i3antini"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""67
Storia delliconoclastia""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""66
La contro1ersia (o3iana""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""".7
330
Cirillo e Metodio"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",88
Il cristianesimo orientale""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",8+
La cristiani33a3ione dellE!ro2a centrale; dei 9alcani e della
R!ssia medie1ale""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",,+
Lortodossia orientale nella R!ssia medie1ale"""""""""""""""""""""",%,
La ri(orma gregoriana"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",%/
Storia delle eresie medie1ali"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",$/
Arnaldo da 9rescia"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",7,
Rileggere :rancesco dAssisi""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",7&
Michele 9erti da Calci""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",6&
Lidea di martirio" Note di metodo storiogra(ico"""""""""""",.8
:ra Dolcino e i dolciniani"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",.$
Le teorie di =ohn >?cli((e""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""",..
I Lollardi e la ri1olta del ,$6,""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%8%
Marsilio da Pado1a e il regime di se2ara3ione""""""""""""""""""""""""""%8&
Celestino V (! da11ero !n 1ile)""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%8.
LIn4!isi3ione cattolico0romana"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%,+
Le #asi gi!ridiche dellIn4!isi3ione medie1ale"""""""""""""""""""""%%8
Di((eren3e gi!ridiche tra diritto romano e diritto canonico
medie1ale"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%%+
La moderna In4!isi3ione""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%%/
Pa2ato e im2ero"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%$%
Il 2otere tem2orale dello Stato della chiesa nellalto Medioe1o
""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%$%
Chiesa e im2ero nel #asso Medioe1o"""""""""""""""""""""""""""""""""""""%$6
:ederico 9ar#arossa"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%$6
Innocen3o III *,,.60,%,/- e :ederico II *,%%80,%&8-""""""%+,
La (ine dell!ni1ersalismo 2a2ale"""""""""""""""""""""""""""""""""""""%+.
Il Concilio di :errara0:iren3e *,+$60$.-""""""""""""""""""""""""""""""""""""%&/
Lo scisma doccidente *,$760,+,7- e il Concilio di Costan3a
*,+,+0,6-""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%&7
Concilio di 9asilea *,+$,0+.-""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%/8
Concilio di :errara0:iren3e *,+$60$.-"""""""""""""""""""""""""""""""""""%/%
Do2o il Concilio di :iren3e"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%/+
Per !no st!dio della storia della chiesa medie1ale""""""""""""""""""""%/.
I ra22orti tra Stato e chiesa dalle origini a oggi""""""""""""""""""""""""%7.
Le crociate medie1ali *,8./0,%78-""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%67
Us!ra e chiesa romana""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%.+
310
L!s!ra e letica economica medie1ale"""""""""""""""""""""""""""""""""""%.7
I 0 Chiesa cristiana e !s!ra"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%.7
Periodo altomedie1ale"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%.7
Periodo #assomedie1ale""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""%..
II 0 @!ando l!s!ra di1enta !n 2ro#lema""""""""""""""""""""""""""""""$8%
Sit!a3ione generale""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""$8%
Sit!a3ione degli e#rei""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""$8+
Commento alla tesi di Daniela Ca2one""""""""""""""""""""""""""""$8.
III 0 La gi!sti(ica3ione dell!s!ra"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""$,,
IV 0 Ca2itale commerciale; !s!rario e ind!striale""""""""""""""""$,6
Considera3ioni (inali"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""$%,
D!emila anni di E!ro2a
tra e#raismo; 2aganesimo e cristianesimo"""""""""""""""""""""""""""""""""$%7
A22endici"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""$$8
La condanna 2onti(icia della2ostolo Paolo"""""""""""""""""""""""""""$$8
@!ali di((eren3e tra cattolici e ortodossi)""""""""""""""""""""""""""""""$$$
A22endici"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""$$6
311
312

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