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Brevi note sulla costruzione di un arco di tipo primitivo o storico.

Le seguenti note non vogliono essere un trattato sulla costruzione di un arco di tipo primitivo o
storico (*), ma solo alcuni appunti/suggerimenti per chi volesse cimentarsi nella sua
realizzazione.
Per istruzioni dettagliate sulla lavorazione, equiliratura, !initura o per maggiori in!ormazioni, si
rimanda a questi liri (scaricaili dalla rete) di cui posso con!ermare la ont" delle in!ormazioni
raccolte, avendole provate praticamente#
$ %rcs Primiti!s in lingua !rancese
$ &he 'ssential o! %rche( in lingua inglese
)i rimanda al capitolo lin* alla !ine di queste note per l+indicazione di reperiilit".
Per chi riesce a trovarlo (per quanto so io risulta esaurito anche presso la casa editrice) esiste anche
un liro in italiano#
$ %rchi in legno , &ecniche di costruzione, -oerto -illo, Palutan 'ditrice.
(*) Per arco primitivo o storico intendo un arco che un nostro antenato (dall+et" della pietra
!ino al periodo medievale) si saree potuto costruire per cacciare o per di!esa, con attrezzi di pietra
od al massimo di metallo, partendo da un materiale legnoso !acilmente reperiile in loco.
Bisogna ricordare che nell+antichit" non esistevano n. motoseghe, n. autocarri, n. altri mezzi
meccanici, e che quindi l+aattimento ed il trasporto di un alero di grandi dimensioni era di per se
stesso un prolema.
/) 0ateria prima (!oto /)
1l legno che io consiglio per un primo arco 2 il nocciolo.
3uesto materiale in!atti ha dalla sua parte due vantaggi# 2 di !acile reperiilit" e lavorailit" (**), e
permette di poter ottenere anche potenze discrete (45/65 l) partendo da tronchi di adeguato
diametro.
%ltri materiali reperiili aastanza !acilmente in 1talia sono il legno di roinia, di samuco, di
!rassino, di olmo e di giunco.
% detta degli esperti i legni migliori, ma di di!!icile reperiilit" (e per quanto ho letto anche di
di!!icile lavorailit") sono il tasso e l+osage (legno del nord america).
(**) Per lavorailit" intendo che#
7 un legno !acilmente scolpiile
8on 2 di diametro eccessivo (2 normalmente 9 di :5$/55 mm) e quindi non 2 necessario
spaccarlo in pi; parti per ricavare un tronchetto da lavorare
Per il motivo precedente , il dorso dell+arco (ac* , 2 la !accia posteriore, il lato dell+arco
pi; lontano dalla corda) 2 una delle parti esterne del tronco (assolutamente da non intaccare
durante la lavorazione), il ventre (ell( , 2 il lato dell+arco pi; vicina alla corda) 2 l+altro
lato che viene modellato quanto necessario per ottenere l+impugnatura ed il pro!ilo dei
!lettenti.
(foto 1)
8ella !oto / i due legni in orizzontale sono roinia (quello superiore 2 scortecciato), il primo in
verticale sulla sinistra 2 un legno di nocciolo di <4/=5 mm di diametro, gli altri sono un tronco di
samuco (tagliato in quattro e di cui spero di trarre > archi giuntati al centro, non essendo il tronco
di lunghezza su!!iciente per un arco in un unico pezzo).
1 tronchi di partenza devono avere una lunghezza adeguata, almeno ?5 per poter ricavare un arco
primitivo.
1l mio consiglio 2 che quando si taglia l+alero 2 meglio tagliarne dei pezzi di almeno > m.
@na volta avuto il tronco in mano, segue la !ase di stagionatura. % titolo indicativo 2 di tre / sei mesi
per il nocciolo.
1 tempi si possono accelerare scortecciando il tronco e sono in !unzione del suo diametro.
Per un nocciolo come quello della !oto asta anche un mese.
Aonsiglio per evitare !enditure del legno durante la stagionatura di sigillare le due estremit" con
cera, colla ianca od altro, e d+in!ilare le stesse in due sacchetti di plastica, stretti con elastici o
nastro adesivo.
>) %ttrezzi (!oto >, < e =)
(foto 2, 3 e 4)
L+attrezzo !ondamentale per chi vuole cimentarsi nella costruzione di un arco primitivo 2 il coltello
a > mani o coltello da ottaio di cui se ne vedono due esemplari nella !oto >.
La morsa, che si vede nella !oto <, serve per loccare il tronco durante la lavorazione.
)i possono utilizzare anche altri metodi# dipende da che cosa si ha disponiile.
)empre nella !oto <, le lime piccole ed il seghetto per metalli servono per !are gli incavi (notches)
per la corda sulle estremit" dei !lettenti dell+arco, le lime grosse per modellare l+arco durante
l+equiliratura !inale.
8ella !oto = si vede una pialla elettrica# risparmia un sacco di lavoro nella sgrossatura iniziale del
tronco.
8ota# attenzione a non !arsi prendere la mano da questo attrezzo o si corre il rischio di produrre uno
stecchino per ele!anti ed un sacco di segatura invece di un arco.
@n altro attrezzo, utile nell+equiliratura !inale dell+arco, 2 il tiller stic* (alero di equiliratura.
(!oto 4)
(foto 5)
8on 2 altro che un pezzo di legno con vari intagli per il posizionamento della corda a vari allunghi
(!ino all+allungo massimo desiderato) e sagomato nella parte superiore al !ine di alloggiare e
sostenere l+arco.
&utti gli attrezzi mostrati nelle !oto possono essere sostituiti da altri simili, escluso il coltello a >
mani.
<) %l lavoro
(foto 6)
Bisegni e misure indicative per la costruzione dell+arco possono essere ricavate dai testi indicati
all+inizio di queste note.
Le due geometrie !ondamentali sono archi a sezione trasversale a B (quella tipica del longoC
inglese per intenderci) e quella a ventre piatto (!latoC).
Balla mia esperienza la scelta della sezione trasversale dellDarco (a EBE o a ventre piatto detta
E!latoCE e che puF essere ovoidale,rettangolare, trapezoidale, ecc.) 2 dettata dal tipo di legno che si
ha sottomano.
% meno di rimanere entro potenze modeste (al di sotto di <4$=5 l), gli unici legni che sopportano
una sezione a EBE sono il tasso e lDosage.
Per i nostri legni comuni (nocciolo, roinia, !rassino, olmo, ecc.) la sezione oligata per non avere
prolemi 2 quella di tipo E!latoCE.
@sando con questi legni una sezione a E BE si corre il rischio di avere !ormazioni di crisalidi
(micro!ratture
(foto 7)
dovute a cedimento a compressione del legno sul ventre dellDarco) con conseguente drastica
diminuzione della vita dellDarco.
Per la sezione longitudinale il disegno classico di un arco primitivo 2 il pro!ilo dritto o a semplice
curvatura.
Boppie curvature si adattano meglio su archi compositi, non trattati in queste note.
La misura !inale dell+arco che io consiglio 2 6G/?5 per un allungo di >G. Aomunque 2 sempre
meglio partire da una lunghezza pi; lunga del necessario. % tagliarlo si !a sempre a tempo ed un
arco pi; lungo d" meno prolemi di equiliratura.
La lavorazione consiste nei seguenti passi#
$ 1l tronco viene sgrossato col coltello a due mani e ri!inito oltre che col coltello, con lima e carta
vetrata !ino ad assumere la !orma desiderata.
3uesta parte della lavorazione puF durare parecchio tempo e richiede molta concentrazione e
ailit".
1n questa !ase si deve cercare di assecondare le nervature e i nodi che il materiale presenta, di
prevederne la risposta agli stimoli e di adattare il disegno teorico al caso particolare.
Per mia esperienza ogni legno che mi sono trovato davanti era diverso dal precedente e
presentava delle prolematiche di lavorazione diverse e non standardizzaili.
Per questi motivi succede che, come per ogni lavoro artigianale, non esistono due archi uguali.
$ -ealizzazione di due incavi (notches) per la corda e prima incordatura con una corda di servizio.
Per corda di servizio si puF utilizzare, ad esempio, una corda di n(lon intrecciata del tipo per i
panni.
1n questa !ase isogna procedere con cautela in quanto isogna convincere il nostro pezzo di
legno, che assomiglia ad un arco, di essere un arco
$ 'quiliratura dell+arco sull+alero di equiliratura
L+equiliratura 2 il processo in cui si cerca di ottenere sia una curvatura armoniosa dell+arco, sia
una curva dei due racci pressappoco uguale. Aonsiste nell+asportare poco per volta del
materiale dai due racci dell+arco ove necessario.
'+ importante in questa !ase procedere per piccoli passi, armando l+arco diverse volte dopo ogni
asportazione di materiale e controllando il risultato ottenuto sull+alero di equiliratura.
)i ricorda che 2 !acile togliere del materiale, ma 2 impossiile rimetterlo.
$ 0ontaggio della corda de!iniva (in lino o dacron) e primi tiri con l+arco
$ Hinitura dell+arco con carta vetro !ine e paglietta di !erro (quella per pulire le pentole).
$ 1mpregnazione del legno dell+arco con varie mani di olio di lino. 3uest+ultima operazione va
ripetuta pi; volte durante la vita dell+arco. )erve sia ad irrigidire un poco il legno dell+arco, sia a
mantenere un+umidit" costante all+interno dello stesso.
=) -ealizzazioni
3uesti sono alcuni esempi di che cosa si puF ottenere partendo da un semplice legno di nocciolo#
(Foto 8, 9 e 10)
Ili archi delle !oto G, : e /5 sono di !orma !latoC simmetrico.
L+arco a sinistra 2 lungo ?5 per una potenza di 44 L a >G di allungo.
Ja una de!ormazione permanente (string !olloC o set) di 5,6 dopo circa =55 tiri.
La corda 2 in lino a /> !ili. L+impugnatura 2 lasciata nuda.
L+arco a destra 2 lungo ?5 per una potenza di 65 L a >G di allungo.
Ja una de!ormazione permanente (string !olloC o set) di 5,4 dopo circa ?55 tiri.
La corda 2 in lino a /> !ili. L+impugnatura 2 rivestita in pelle con poggia !reccia (arroC rest)
realizzato in vari strati di pelle incollati uno sopra l+altro.
1 due archi sono stati ricavati da tronchi di circa 65$?5 mm di diametro.
8K&'#
$ la !asciatura sull+arco a destra 2 stata eseguita in tela di lino incollata con colla ianca, per la
presenza di una !essura sul dorso dell+arco.
$ de!ormazione permanente (string !olloC o set) 2 la distanza misurata ad arco non incordato !ra la
parte interna dell+impugnatura e la linea ideale che congiunge le due estremit" (tips) dell+arco.
1l valore tende ad aumentare con il numero di !recce tirate o con l+auso dell+arco. %uso puF
essere, ad esempio, tirare con allunghi superiori a quello normalmente usato, o mollare la corda
a vuoto.
Per archi in nocciolo un valore !ino a < 2 pienamente accettaile. Lalori superiori limitano la
potenza immagazzinaile nell+arco, e ,quindi, l+energia che viene tras!erita alla !reccia.
Per gli amanti dei dettagli si !orniscono le misure principali#
Arco da 55lb
Arco da 60lb

=
Larghezza /,>
)pessore /,>4
/G
<4
<4
Larghezza /,64
)pessore 5,?
costante
La larghezza da
/,64 si riduce a
5,4:
Lo spessore da
5,? si riduce a
5,=
=
Larghezza /,>
)pessore /,<=
/G
<4
<4
Larghezza /,64
Lo spessore da 5,G6si
riduce a 5,6> andando
verso l+ estremit" del
!lettente
La larghezza da
/,64 si riduce a
5,4:
Lo spessore da
5,6>si riduce a
5,=
(Foto 11, 12 e 13)
L+arco delle !oto //, /> e /< 2 un arco di nocciolo di !orma mista longoC/!latoC ricavato da un
tronco di <4$=5 mm di diametro. (2 simile al tronco che si vede nella !oto /).
Ja una de!ormazione permanente (string !olloC o set) di /,4 (arco nuovo).
'+ lungo ?5 ed ha una potenza di circa <> L a >G di allungo. La corda 2 in lino ad G !ili.
L+impugnatura 2 rivestita in corda di canapa.
4) Lin*s
$ %rcs Primiti!s
'+ reperiile a questo indirizzo http#//ger(.onMean.com/.
8e esiste anche una versione cartacea, acquistaile sempre al medesimo sito.
$ &he 'ssential o! %rche(
'+ reperiile a questo indirizzo http#//CCC.stavacadem(.co.u*/mimir/.
6) @nit" di misura#
/ LN 5,=4 *g
/ *gN >,> L
/ 1nch ()N >4,= mm
/ mmN 5,5<:
Per concludere voglio citare una !rase che un mio amico ha pronunciato dopo aver avuto occasione
di provare un arco in legno del tipo descritto nelle precedenti note#
99 )ono rimasto pro!ondamente colpito dalla sensazione che ho provato tirando con uno dei tuoi
archi. )e non ho ancora acquistato un longoC (nonostante una mia s!renata passione per questo
tipo di arco) 2 perch., quelli che si vedono nei negozi, !atti magari con macchinari automatici, in
serie, mi semrano !reddi,senza animaOO.
%ngelo Aonti
8ovemre >554
NOTE LEGALI
Il presente articolo destinato all'tili!!o personale e non co""erciale da parte dell'tente#
$%$ &I '&&()* '+,($' -*&.%$&'/I+I0'' ,I-,' *1*$0('+I 2'$$I 2I-*00I % I$2I-*00I ,'(&'0I
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