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oa Storie oalla terra.

Manuale oi scavo
archeologico
oi An!ree Ceren!ini
Storia oell`arte inauoi r
oizione oi rierimento
Anorea Caranoini, Storie !elle terre /enuele !i sce-
io ercheologico, inauoi, Torino rr, r6 e zooo
Storia oell`arte inauoi z
noice
Storia oell`arte inauoi
Stretigre/ie e tecnice !ello sceio
ntroouzione
Una conquista mooerna
roceoere all`inoietro
Questioni oisciplinari 8
Domanoe e risposte
Qualit e quantit ro
Costruzione, rovina e stratiicazione rr
Compiti oello scavatore rz
Un gioco universale r
Oggettivit e soggettivit r
Distruzione e oocumentazione r6
Monumenti e inoizi r8
Eitorno all`architettura zo
Smettere oi scavare zr
Scavo e risparmio z
Meriti oi una generazione z
r. Storia e princip oella stratigraia z8
Ceologia e archeologia z8
Stratiicazione in generale
Strati naturali e antropici
s1orii n:ii: 1irr:
Stretigre/ie e tecnice !ello sceio
Lo stuoio oell`antichit oeve saper ar parlare i
oocumenti archeologici, oalle statue e oagli archi oi
triono ai pi umili rammenti ittili, il loro elo-
quente linguaggio. ai giovani oeve essere inse-
gnato non gi a oerioere col Mommsen la paletno-
logia come scienza oegli analabeti o a insultare
con alcuni seguaci italiani oel Mommsen i ricer-
catori oi cocci, ma a integrare l`analisi oella tra-
oizione con lo stuoio oelle tombe e oelle stazioni.
o:i1::o ni s::c1is
Dato che ci sono ininiti mooi oisoroinati le cose
anoranno sempre verso la conusione. - Voi non
veoete realmente me, ma un mucchio oi inorma-
zioni su oi me. - Le cose possono entrare nel
monoo oella comunicazione solo meoiante reso-
conti. - l numero oi oierenze potenziali in un
oggetto ininito. - Solo pochissime oiventano
oierenze eicaci, cio inormazioni. - L`inor-
mazione concentrata nei contorni. - l chiaro-
scuro un`ottima cosa, ma gli uomini saggi veoo-
no i contorni e perci li tracciano.
o. n:1iso:
Storia oell`arte inauoi
ntroouzione
Une conquiste mo!erne
Nelle civilt contaoine l`uomo appare ancora relati-
vamente inoiviso oalla maore terra. gli guaroa al sot-
tosuolo con ingenuo e ancestrale rispetto, oppure vice-
versa lo oissacra oepreoanoolo oei suoi nascosti tesori.
Dalla met oell`viii secolo a. C. nelle citt greche in or-
mazione si scoprono e si venerano tombe principesche
oi et pi antica come se ossero oi eroi (Beraro r8z).
Durante la puriicazione oi Delo nel z6 a. C., che com-
portava la rimozione oi ogni tomba oa quel suolo, si sco-
pr che met oi esse erano Carie oal tipo oelle armi e oal
mooo oi seppellire allora ancora in uso presso quella
popolazione anatolica (Tucioioe r.8.r). Tornati oa
Corinto un secolo oopo la sua oistruzione i Eomani ne
oepreoarono la necropoli recuperanoo terrecotte e bron-
zi oi cui riempirono Eoma (Strabone viii. 6.z). Sco-
perte casuali o cacce a oggetti preziosi ino oall`et ome-
rica sono state le uniche orme oi una embrionale
archeologia (Manacoroa r88, ucci r88). Cli scavi a
Miseno e a Sanguigna oi !abrizio oel Dongo, nella Cher-
treuse !e |erme, che rilettono quelli oello stesso
Stenohal in talia, rientrano ancora in questa mentalit
e siamo nella seconoa generazione oell`Ottocento.
Con lo sviluppo oell`inoustrialismo e il primato oelle
citt sulle campagne l`uomo si svezza oalla terra e pu
Storia oell`arte inauoi
muovere verso una libera conoscenza oel sottosuolo,
come anche oelle cime montane (l`alpinismo giovane
quanto l`archeologia). Le attivit proouttive eriscono la
terra sempre pi in proonoit e la ricerca scientiica rag-
giunge i segreti pi impenetrabili oelle cose. La sezione
oei terreni oiventa visione abituale e ovunque emergo-
no i resti oegli uomini pi antichi. solo nella seconoa
met oell`Ottocento che i pochi millenni oi storia che
la Bibbia avaramente conceoeva si sono oilatati in un
tempo insonoabile. Qualche anatico religioso protesta
ancora oggi, come a Cerusalemme, contro la proana-
zione archeologica oelle tombe oegli avi, cos come a
Eoma i cultori oella bellezza, per paura oelle erite iner-
te oallo scavo al paesaggio urbano tramanoato. come
il ritrarsi oi ronte alla oissezione oi un corpo, alle stra-
nezze oell`anima o alla bizzarria oegli elementi. n que-
sto arroccarsi nei vecchi riti e percorsi mentali aiora-
no mooi oi sentire propri oi passate pi spontanee civilt
nel contesto reneticamente analitico oella nostra epoca.
Venerare e inoagare sono mooi oiversi e rivali oi
amare la terra abitata. L`archeologo stratigrao, tipico
iglio oella mooernit, ispeziona cassetti mai aperti oel
monoo, volenoo conoscere oei morti pi oi quanto essi
sapessero o lasciassero intenoere oi sapere oella loro
vita. Eesuscitare il passato, non solo nella sua parola ma
anche nella sua apparenza - meglio una cosa vista che
cento raccontate - non pi la perversione oi pochi
specialisti ma l`inclinazione oi un`epoca, che mentre
ancora si aanna oietro al progresso piange sempre pi
amaramente i paraoisi che ha perouto. La sensazione oi
aver sciupato il monoo, che il meglio oella vita sulla terra
sia trascorso, ha sviluppato la capacit oi ragionare all`in-
oietro, rierenoosi ai primi oolori, ai primi autori, agli
strati pi antichi oell`esistenza. Nella societ in cui i vec-
chi sono pi numerosi oei giovani si sviluppa un`atten-
zione ineoita per oisincanti e rovine. La Citt proibita
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oi echino risorge splenoioa nella proiezione cinemato-
graica e la reggia oel Louvre, il pi granoe museo oel
monoo, non ha tralasciato oi scavare ogni lembo oella
arigi sottostante, esponenoolo in mostra come museo
oello stesso museo. cco un tratto tipico oi questa
nostra epoca.
|roce!ere ell'in!ietro
Una casa va continuamente mantenuta se la si vuole
conservare, come si sostituiscono le cellule oi un orga-
nismo, altrimenti comincia il suo oeperimento. Le oure
rocce e i castelli ortiicati tenoono a oiventare polvere
(vi sono piante che sanno nutrirsi oi calce scalzanoo i
mattoni oei muri). ntere metropoli oormono ormai
sotto campi oi grano. La terra vince tutto eo con la
terra che l`archeologo stratigrao ha innanzi tutto a che
are, come se osse un contaoino oella storia. Cuaroan-
oo attorie e abbriche con i tetti crollati su rimasugli oi
suppellettile egli impara le proceoure oella rovina, come
la vita chiara e multiorme tenoa naturalmente verso
un`unica pesante oscurit. Osservare le ragioni progres-
sive oi un crollo non oiicile, perch si tratta pur sem-
pre oi un proceoere in avanti, che la oirezione oella
vita cui siamo abituati. Arouo invece seguire il cam-
mino inverso, cio penetrare tra le spighe oi grano per
rieoiicare nell`immaginazione la citt oistrutta sotto-
stante, perch la maceria oblitera coprenoolo quanto
ancora in rammento si conserva, cos che l`inoagatore
costretto a scenoere innaturalmente a ritroso nell`i-
gnoto. Ma per servirsi oella oistruzione a vantaggio
oella ricostruzione occorre aguzzare l`ingegno, come chi
ha perso un oggetto e oeve ripercorrere la giornata in
tempi e luoghi rovesciati. er questa ragione bisogna svi-
luppare l`arte oella stratigraia.
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Questioni !isciplineri
L`archeologia oello scavo si onoa su princip pecu-
liari e autonomi che solo meoiatamente si ricollegano
agli altri mooi pi traoizionali oi intenoere questa oisci-
plina, come quelli storico-antiquario e storico-artistico.
Non si pu leggere un`epigrae romana senza conoscere
il latino, n un`opera o`arte senza amiliarit con le
immagini. Allo stesso mooo non si pu inoagare il sot-
tosuolo senza conoscere le regole oella stratigraia. Ci
sembra ovvio, eppure raintenoere un testo o lo stile oi
un panneggio screoita uno stuoioso, mentre oistrugge-
re una stratiicazione non ha ancora portato a seri pen-
timenti o ritaroato la carriera ao alcuno. Questo stato
oi cose oeriva oal atto che oietro l`ioea corrente oi
interoisciplinarit si nasconoono ancora saperi che oomi-
nano su altri e che le ilologie nobili scoperte oal Eina-
scimento vogliono continuare a comanoare su quelle
ignobili oi pi recente ormazione. D`altra parte siamo
sempre pi consapevoli che la qualit oi un muro o oi
una terra e la natura oi un seme poco hanno oiretta-
mente a che are con il traoizionale metooo storico e che
tutte le onti, siano esse letterarie o stratigraiche, hanno
pari oignit, se non pari lignaggio, perch orniscono
notizie oi genere oiverso, per cui nel maneggiarle si
hanno analoghi ooveri oi probit. n questa prospettiva
le oiverse ilologie appaiono come lingue oierenti, che
non possono essere suboroinate le une alle altre, n esse-
re uniicate in un unico ioioma, ma soltanto comparate
e traootte le une nelle altre. Conronti e versioni sono
operazioni oelicate in cui c` sempre qualcosa oa gua-
oagnare e anche qualcosa oa peroere.
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Domen!e e risposte
Le oomanoe che sempre preceoono e accompagna-
no uno scavo - la tebule rese impossibile e inoesioera-
bile - oovrebbero sorgere non solo oal oialogo ra lo sto-
rico scavatore e le onti letterarie o quelle archeologiche
gi note e per cos oire esterne alla ricerca sul campo,
ma anche oal colloquio oiretto con le strutture, il terre-
no e gli oggetti oello scavo in atto. Bisognerebbe perci
che lo stratigrao sapesse ar tacere ogni tanto la sua
memoria storica costituita per poter captare il nuovo
meno preveoibile che qualsiasi porzione oi terra serba
in seno. Molta oocumentazione stratigraica stata
oistrutta sterranoo perch non risponoeva alle ooman-
oe poste preliminarmente e oall`esterno allo scavo.
Eealt pi taroe sono state sacriicate per raggiungere in
retta quelle sottostanti, testimonianze evioenti hanno
atto scartare quelle pi riposte e oocumenti ritenuti pi
importanti hanno portato alla oistruzione oi altri creouti
trascurabili. Nell`archeologia oel territorio oovrebbe
invece interessare qualsiasi cosa che si possa incontrare
e solo una oculata programmazione oella ricerca potreb-
be consentire oi sveltire lo scavo in talune pi ovvie cir-
costanze per poter coglierne meglio altre pi insolite e
arrivare cos a conoscere la stratiicazione ino in onoo,
in tutta la sua ourata. Ogni scavo ha inatti limiti oi
tempo e oi mezzi per cui oeve restituire il massimo oi
inormazione possibile. i ampio lo spettro oelle onti
prese in consioerazione a partire oallo scavo stesso, pi
ampio quello oelle oomanoe storiche, meglio sar con-
ootta la ricerca e pi ricca apparir inine la ricostru-
zione storico-monumentale. N vi oomanoa storica per
quanto basilare che possa giustiicare l`abbanoono oelle
consuete proceoure stratigraiche. l momento oella con-
testualizzazione oi uno scavo nell`insieme pi largo oelle
conoscenze gi acquisite essenziale a una buona rico-
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struzione scientiica, ma esso si rivela tanto pi eica-
ce quanto meno avr prepotentemente e anzi tempo
intererito con l`altro momento, logicamente preceoen-
te, oella comprensione oella stratigraia. l latino e le lin-
gue romanze consentono oi capire meglio l`italiano, ma
solo una volta che ne sia stata stuoiata la peculiare gram-
matica. Altrimenti si comparano ra loro conusioni
anzich oistinti. La specializzazione pi che un male
necessario il presupposto oi ogni sapere generale oi
tipo mooerno. Quanto pi ampia, proonoa e sistema-
tica stata l`analisi oei oettagli, tanto pi aroua ma
anche ricca sar la costruzione oella sintesi capace oi
comprenoerli. ronto a moltiplicare le oomanoe lo stra-
tigrao avanzer e ritirer le risposte mano a mano che
l`evioenza le renoer pi o meno plausibili, evitanoo oi
ar subentrare la sua soggettivit prima che i oati pi
oggettivi siano stati completamente sruttati.
Quelite e quentite
Se lo scritto e il igurato non sono pi gli unici luo-
ghi oel valore storico, allora chiaro che non si scava per
trovare statue e papiri, cio per colonizzare il sommer-
so con i nostri saperi inveterati. Lo scavo arricchisce
anche qualitativamente l`evioenza, avvicinanoosi sem-
pre pi alla complessit oella vita passata. l sottosuolo
non solo una oispensa oi soprasuolo sommerso oa
rimettere in luce, cos come un`anima non soltanto un
armaoio oa spalancare. Nella rovina e nella terra le cose
si oegraoano in mooi particolari, che sono oiversi oai
oestini oegli eoiici conservati ancora in uso. l sepol-
to piuttosto il sepolto. Nella oiscesa entro i con-
testi stratiicati l`evioenza ragile, latente, incoerente
e eterogenea a rivelarsi sorprenoente e pi oiicilmen-
te integrabile nelle nostre abituali conoscenze oi ci che
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gi letterariamente, artisticamente e antiquariamente
noto. Si tratta oi saper maneggiare sostanze pesanti e
opache, che vanno sollevate al piano aereo oella cono-
scenza, con tutti i rischi oi impoverimento e orzatura
che si corrono quanoo si vuole traourre un testo in un
altro o una oimensione in un`altra, ma anche con la pos-
sibilit oi oare una orma al casuale movimento oella
vita, oi trasormare la terra in un libro.
Costruzione, roiine e streti/icezione
Come la vita si trasormi per l`abbanoono e inisca
sotto terra una oelle curiosit principali oell`archeolo-
go. Le costruzioni sono atte oi apporti e sottrazioni oi
materiali che si succeoono periooicamente nel tempo
intererenoo gli uni negli altri entro una stessa porzio-
ne oi spazio. Questa la vita nel monoo oegli oggetti.
Le costruzioni iniscono poi sepolte e immobilizzate nel
terreno. Questa la conoizione inale oelle cose nella
loro morte. Ma come si sono svolti l`agonia e la oecom-
posizione oi un eoiicio A volte le costruzioni inisco-
no sotto terra mummiicate e quinoi quasi intatte, come
ompei sotto l`eruzione. Altre volte subiscono invece
graoi oiversi oi sconvolgimento e oi omogeneizzazione,
per oeterioramento isico e alterazione oelle relazioni
spaziali, ino a oivenire oiicilmente comprensibili o
anche a peroersi oel tutto. Ci accaoe quanoo l`eoiicio
viene abbanoonato e permane esposto all`atmosera.
Qui avviene la transizione oalla conoizione oi costru-
zione a quella oi oeposizione. rosioni, accumuli e tra-
sormazioni, oovute a orze naturali e umane, alterano
l`eoiicio cos come era nella sua ultima ase oi vita. Se
entriamo in un cascinale, in una abbrica o in un isola-
to urbano abbanoonati possiamo osservare i oiversi staoi
oi questa progressiva rovina. Nulla vi oi pi istrutti-
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vo che conoscere tali proceoure oel oisacimento in atto
per ragioni oi introspezione architettonica e stratigrai-
ca. Ogni rottura un nuovo punto oi vista sulle pecu-
liarit segrete oi un monumento (Caranoini r8o).
Compiti !ello sceietore
rimo compito oello scavatore non quello oi nar-
rare piacevolmente una storia sulla base oi impressioni
e inoizi sparsi, ma quello oi stabilire, sullo sonoo oel
racconto in ormazione e oltre l`apparente oisoroine e
impenetrabilit oella stratiicazione, la sequenza oelle
azioni e oelle attivit naturali e umane accumulatesi
nella stratiicazione entro un oeterminato spazio e
tempo, prima singolarmente oistinte e poi messe in rela-
zione ra loro. Tali relazioni sono rapporti oi contiguit
ra le unit che consentono oi oeterminare la sequenza
cronologica relativa. Saranno poi i reperti contenuti
negli strati a permettere oi passare oal tempo relativo a
quello assoluto. Due strati uno sopra l`altro implicano
che quello superiore si sia ormato oopo quello sotto-
stante e ci permane vero anche se la ceramica in essi
contenuta inoicasse il contrario. Chiarita e periooizza-
ta la sequenza stratigraica possono inalmente emerge-
re gli avvenimenti. l racconto oa oeuteragonista si a
allora protagonista, ma sempre entro gli ambiti consen-
titi oella sequenza, che ne costituisce l`imprescinoibile
canovaccio. Storie rettolosamente ricavate oa cumuli oi
materiali oisorganizzati nello spazio e nel tempo sono
proiezioni su quella povera evioenza oi altre esperienze
gi note, alla ricerca oi ulteriore conerma. Di qui non
vengono storie originali e sinceramente protese al vero.
Quanti scavi e loro eoizioni, poveri oi metooologia
topograica, stratigraica e tipologica, sono stati sacrii-
cati ai bisogni ripetitivi oei troppo oisinvolti acitori oi
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storie. Non esistono asi preparatorie e strumentali oella
ricerca suboroinate ao altre pi nobili e inali, essenoo
ogni ase oell`inoagine presupposto oell`altra. Uno sca-
vatore analabeta tanto unilaterale quanto uno stori-
co che non sa leggere il monoo oegli oggetti (si legga il
passo oi De Sanctis in epigrae). Eischi oi preparazioni
unilaterali e meramente tecnicistiche vanno oggi molti-
plicanoosi in ogni campo oella ricerca scientiica. Ma
non si sugge al paraoosso oella mooernit, per cui pi
si stuoia una cosa e pi si oiventa ignoranti nei campi
limitroi, nasconoenoo le proprie unilateralit oietro a
quelle oegli altri. Non saranno pi rapporti gerarchici,
globalistici e supericiali, a riconourre l`angusta tecnica
oelle oiscipline nell`alveo unitario oella cultura storica,
ma piuttosto il rispetto reciproco ra i saperi specializ-
zati e l`abilit oi convertirli l`uno nell`altro nei mooi e
nei momenti pi appropriati.
Un gioco uniiersele
Nel suo aspetto pi isico lo scavo segue proceoure
valioe per ogni tempo e luogo (il che assai pi oiicil-
mente si veriica nella traoizionale ricerca storica). Le
caratteristiche oi una ossa, per cui il suo taglio negli
strati preceoenti comunque anteriore al suo riempi-
mento, sono valioe a Eoma, a echino, sotto i !lavi o
sotto i Ming. er questo l`archeologia stratigraica veoe
gli inseoiamenti non come una selezione oi belle emer-
genze ma come una concatenazione continua oi eventi
in spazi e tempi oeterminati, mentre altre ottiche
archeologiche si ocalizzano piuttosto su civilt e luoghi
particolari. Si creano in tal mooo l`truria etrusca, la
Magna Crecia greca, ecc. (Caranoini r8b). A rinor-
zare il punto oi vista oella continuit oiacronica proprio
oella cultura stratigraica stato lo sviluppo, recente in
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talia, oell`archeologia urbana. L`archeologo stratigrao
appare sempre pi come un tipologo oegli interventi
naturali e umani in un monumento e una sorta oi ico-
nograo oelle loro conseguenze sul terreno. gli un ser-
vitore oel monoo oelle cose pi che non oi quello oelle
oiscipline accaoemiche. mportante per lui inoivioua-
re, oescrivere e mettere in relazione questi interventi
prima ancora oi capirli, come gli esploratori che segna-
vano sulle carte isole appena intraviste. Ma il monoo
oelle strutture e oegli oggetti quanto mai variabile, non
conoscenoo issa anatomia, per cui impossibile essere
specialisti oei manuatti oi ogni epoca e luogo. Ci non
signiica che nello scavo oi un sito pluristratiicato la
oirezione oovrebbe avvicenoarsi a seconoa oelle epoche
che si incontrano scenoenoo, e ci grazie all`universalit
oel metooo stratigraico. nel laboratorio, contempo-
raneamente o posteriormente allo scavo, che oevono
conluire le competenze oei oiversi specialisti chiamati
a consulto
r
. Conosciamo scavi ben conootti oa strati-
grai che non erano specialisti oei contesti esplorati.
Non conosciamo invece scavi ben conootti oa storici,
storici oell`arte e antiquari specialisti oi quei contesti ma
oigiuni oel metooo stratigraico. Le peggiori oistruzio-
ni sono oovute alla presunzione inversa. enso al gio-
vane H. Hurst che si era segnalato come ottimo scava-
tore oi Cloucester e che era stato saggiamente nomina-
to oirettore oella missione archeologica britannica a
Cartagine pur non essenoo egli particolarmente versato
in ceramica, arte e architettura noroaricane. granoi
risultati oel suo scavo urono oovuti certamente alla sua
capacit oi cogliere le questioni onoamentali oell`inse-
oiamento, ma orse anche alla parziale estraneit a quei
luoghi e alle oomanoe oegli stuoiosi oella traoizione
post-coloniale ranco-italiana e alla sua amiliarit con
l`archeologia provinciale oell`uropa settentrionale, abi-
tuata a cercare ortiicazioni, eoiici oi legno, muri spo-
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liati e altre realt che assai poco avevano interessato i
vecchi cultori oi quelle materie (Hurst-Eoskams r8).
Se ossi stato un topograo oi Eoma, un etruscologo o
uno specialista oi storia arcaica avrei inoagato oiversa-
mente le penoici settentrionali oei alatino, conoizio-
nato oai miei preceoenti orientamenti, mentre nelle con-
oizioni in cui mi trovavo ho potuto scavare pi inge-
nuamente quel monte come se osse stato un oppi!um
qualsiasi. cos che sono riuscito a trovare le tracce oi
quella che mi parsa essere la ortiicazione rituale pala-
tina e orse anche oel relativo pomerio, cui negli ambien-
ti specialistici pi accreoitati ancora oggi oi buon gusto
non creoere.
Oggettiiite e soggettiiite
Non si creoa tuttavia che la costruzione oella
sequenza stratigraica sia un`attivit scientiica oel
tutto oggettiva e esatta. La stratigraia non la strati-
icazione. l proceoimento oi estrarre azioni e loro rela-
zioni oa una stratiicazione inatti, almeno in teoria,
interminabile, perch un vento pi orte trasporta par-
ticelle pi pesanti che possono ormare uno strato oiver-
so oa quello preceoente composto oa particelle simili ma
pi leggere, perch uno strato oi interro pu oistin-
guersi in carriolate o palate e una palata colma pu oi-
erenziarsi oa una scarsa, e cos via senza ine. Anche
quel atto concretissimo che l`unit stratigraica, cio
la singola azione oella natura o oell`uomo, pu ounque
rivelarsi ulteriormente o oiversamente oivisibile, a
seconoa oel graoo e tipo oi analiticit che si voluto
scegliere. ossiamo inatti inoiviouare solo ci che ci
appare riconoscibile e oistinto, ma la stessa capacit oi
riconoscere oipenoe oa quella oi saper cogliere oie-
renze e oalla potenza oella strumentazione che si
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voluto aoottare per osservare i enomeni. Scavare con
intelligenza signiica tener conto oi questa relativit, oi
questo ininito intensivo che si spalanca ogni volta sotto
i nostri pieoi, e nello stesso tempo superare lo sgomen-
to che ne proviene sceglienoo oove separare in quel
oisoroine e oove impeoirsi ulteriormente oi separare.
Di ronte ai pezzi in cui oivioe il sottosuolo (le unit
stratigraiche) il bravo scavatore ounque sempre per-
plesso. Li percepisce come unit, altrimenti non li
oistinguerebbe e non onoerebbe su oi essi la sua
costruzione scientiica, ma al tempo stesso non si stan-
ca oi scrutarli per carpire il segreto oel loro ormarsi, e
se vi scopre oierenze, alternanze, prevalenze e ricor-
si che gli paiano signiicativi preso oal oubbio siamo
nello stesso strato oppure ne comincia un altro gli
spinto contraooittoriamente a inglobare e neutraliz-
zare quelle oierenze intraviste nello strato consioera-
to e al tempo stesso portato a espungerle come qual-
cosa oi alieno, creanoo cos altri strati. n questa alta-
lena ra oivisibile e inoivisibile l`archeologo riconosce
il suo tormento, senza orse sapere che esso lo stesso
oi qualsiasi altro tipo oi conoscenza. Cli strati esistono
e lo scavatore li riconosce pi o meno esattamente, o
lo scavatore a inventare i suoi strati Sono orse veri
entrambi questi punti oi vista. La virt nel mezzo e
nel mezzo l`unit stratigraica. erplessamente con-
vinti e lentamente rettolosi sono i migliori stati
o`animo con cui possiamo cercare oi trasormare l`opa-
ca stratiicazione in una chiara stratigraia.
Distruzione e !ocumentezione
Ogni onte oeve essere usata con ooveri analoghi ma
non ioentici oi seriet, ch una lettura sbagliata non oan-
neggia un testo, n uno sguaroo allace consuma una
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immagine, mentre uno scavo errato o uno sterro oistrug-
gono per sempre l`evioenza sepolta. come bruciare le
pagine oi un libro in copia unica subito oopo la sua let-
tura. Cosa ne resterebbe senza una trascrizione o alme-
no un riassunto eoele Non si pu asportare uno stra-
to, un battuto pavimentale, una ogna o un muro senza
oistruggerli. Solo rivestimenti signiicativi come mosai-
ci, areschi e stucchi meritano le complicate e costose
asportazioni non oistruttive oel restauratore. Migliore
la conservazione oi una ase oi un monumento, pi
arouo oiventa scenoere a quelle pi antiche sottostanti.
Non si pu veoere una cosa coperta oa un`altra senza
rimuoverla e se incoerente oistruggerla. La casa oi
Augusto sul alatino, ben conservata sotto l`interro
oella reggia oomizianea, si potuta scavare solo molto
lentamente e poco purtroppo ancora sappiamo oi quan-
to si nasconoe sotto oi essa a causa oegli importanti
restauri cui si oovuto sottoporla e che hanno assorbi-
to gran parte oei mezzi oisponibili. Nello scavo oella
penoice settentrionale oel alatino siamo invece riusci-
ti a risalire senza troppe oiicolt all`viii secolo a. C. e
al suolo vergine oi quel monte per il povero stato oi con-
servazione oegli eoiici pi taroi e oella loro oecorazio-
ne, oovuto all`incenoio neroniano e alle escavazioni oi
epoca mooerna. n queste conoizioni, privilegiate oal
punto oi vista oella stratigraia e oisgraziate oa quello
oel restauro, stato acile asportare qualche battuto,
ogna e muro, oltre i soliti strati terrosi, per arrivare a
leggere anche il primo capitolo oi quel sito (Terrenato
r88). L`archeologia oi scavo mira a conoscere, oove
possibile, l`intera sequenza stratigraica e per un`area pi
ampia possibile, al ine oi ricostruire la storia oi un inte-
ro quartiere.
Ma a leggere una stratiicazione ci si mette molto pi
tempo che a leggere un libro. basoli sono pi pesanti
e impenetrabili oelle pagine. Lo scavo ounque una pro-
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ceoura lunga e aticosa e solo la oocumentazione anali-
tica oelle unit stratigraiche e la loro ricomposizione
nella ricostruzione ioeale possono riparare il oanno oella
oistruzione ch`esso inevitabilmente comporta. n tal
mooo lo scavo traouce orzatamente e irreversibilmen-
te la pesantezza oei materiali e oella terra nella legge-
rezza oelle parole, oei oisegni e oelle otograie. D`altra
parte senza questa trasormazione la stratiicazione
sarebbe solo silenzio e oscurit, non esistenoo che in
potenza per noi.
/onumenti e in!izi
Si potrebbe ingenuamente ritenere che solo i gran-
oi monumenti siano interpretabili con un qualche graoo
oi verosimiglianza e che i ragili inoizi siano conoannati
a restare incomprensibili. Che oire oei lacerti oi muri
rinvenuti lungo il lato orientale oel !oro e che sono stati
interpretati come la Basilica milia, mentre quella ino
ao ora ritenuta tale sarebbe invece la Basilica auli
(Steinby r88) Tutto oell`antichit rimasto, ma in
oiversi stati oi conservazione. Limitarsi a interpretare,
specie nel cuore oi Eoma, solo gli eoiici con piante
chiare e cospicui elevati signiica seguire le vie oella
sorte anzich quelle oella topograia. Eiiutarsi oi pren-
oere in consioerazione i piccoli inoizi sarebbe come per
un investigatore interessarsi solo a quegli omicioi oi cui
si possegga per caso il ilmato. Non si tratta tanto oi
scartare le ragili tracce, quanto oi coinvolgerle in inter-
pretazioni provvisorie, che valgono ino a quanoo non
ve ne siano oi migliori. La vecchia archeologia monu-
mentale non pu accettare questo relativismo, non
essenoo stata ancora coinvolta nei mutamenti oella
mooerna ermeneutica, per cui continua ingenuamente
a creoere alla semplice oggettivit oel reale. urtroppo
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Storia oell`arte inauoi r8
i monumenti stessi oi Eoma, ra i meno conosciuti e
eoiti oi tutto il monoo romano, stanno a oimostrare che
la cospicuit volumetrica non sempre il presupposto
oei migliori stuoi e oelle interpretazioni pi sicure. Ci
che appare pi evioente pu rivelarsi particolarmente
oscuro, come bene intenoe Dupin nella Lettere rubete
oi oe, tanto meglio nascosta quanto pi platealmente
esposta. Le oiicolt oella scarsa conservazione acui-
scono l`ingegno e costringono a mettere a rutto ogni
inezia, come sa are l`occhiuto mercante, mentre le
astose rovine tenoono a impigrire chi le osserva, come
le renoite iniacchiscono il signore, a meno che non le
si tratti con la stessa acribia appresa inoaganoo il pi
povero lacerto. N possibile oistinguere ra inoizi
signiicativi e non signiicativi, oal momento che il pi
insigniicante oettaglio unito ao altri pu arrivare a
costituire un particolare importante ( oi altro parere
Ciuliani ro). Ogni granoe monumento sempre
costituito oa una congerie oi oettagli eo solo il per-
corso logico attraverso ciascuno oi essi a consentirne la
comprensione integrale. attraverso i piccoli e sgra-
oevoli sintomi oelle malattie che si capito il unzio-
namento oel corpo umano, che il bel isico oell`atleta
non rivela. grazie ai minimi lapsus che pu intenoersi
il unzionamento oel cervello. L`antiquaria monumen-
tale non pu essere che o troppo pruoente o troppo
impruoente. L`archeologia stratigraica pu essere inve-
ce pruoentissima e auoace a un tempo, oal momento
che il crollo oi una ipotesi non inicia la presentazione
ilologica oi un monumento che solo essa sa pienamen-
te realizzare. Non vi ounque pi ragione oi inibirci la
voglia oi storia e il bisogno oi interpretazione se met-
tiamo gli altri in conoizione oi conutarci tramite la
nostra stessa analisi e se accettiamo che le nostre verit
siano in gran parte solo probabili e provvisorie (Caran-
oini r8b).
An!ree Ceren!ini Storie !elle terre /enuele !i sceio ercheologico
Storia oell`arte inauoi r
|itorno ell'erchitetture
La verit che gli archeologi, seguenoo le tracce oegli
storici oell`arte (almeno oa Longhi in poi), hanno traoito
l`architettura. assai raro che in una acolt oi lettere si
insegni in mooo soooisacente Eilievo e analisi oei
monumenti o Storia oell`architettura. ppure ogni
oisciplina archeologica ha continue occasioni oi imbattersi
in eoiici antichi e oeve attrezzarsi per poter arontare i
problemi che essi pongono, a partire oagli insegnamenti
onoamentali oell`archeologia classica e meoievale. Non
questione oi enatizzare esclusivamente il lato tecnico
o ingegneresco o oi esaltare solo quello storico-artistico e
culturale. l problema piuttosto quello oi combinare nel
mooo pi soooisacente la precisione quantitativa oelle
quattro oimensioni spazio-temporali con la precisione
qualitativa oella ricerca storica.
Un monumento pu essere legittimamente consioe-
rato oal punto oi vista storico-antiquario, preerenoo
cio la traoizione letteraria (testi, iscrizioni, monete)
rispetto alla lettura analitica oella realt materiale. Ogni
ottica consiste inatti nel privilegiare un aspetto rispet-
to a un altro e solo l`occhio oi Dio sa veoere ogni cosa
senza limite. er questa ragione rispettabile anche
consioerare un monumento oal solo punto oi vista oella
sua oecorazione architettonica. Mosaici, pitture, capi-
telli, architravi e stucchi hanno le loro tipologie, la loro
storia interna, che essenziale per intenoere la menta-
lit oei costruttori oi quegli eoiici. Lo stesso pu oirsi
oelle tecniche eoilizie, attraverso le quali possiamo capi-
re i oiversi mooi oi lavorare oei muratori antichi. Sono
queste i oiversi strati oi pelle e i muscoli oell`ossatura
architettonica, senza i quali un eoiicio antico non
potrebbe esistere. Un`altra ottica quella stratigraica,
che ioentiica le varie parti oi cui composta una costru-
zione (strati terrosi e loro reperti compresi) per metter-
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Storia oell`arte inauoi zo
le tutte in relazione temporale ra loro. siste inine lo
sguaroo che inoaga l`ossatura oi un monumento, la sua
logica strutturale e la sua statica.
Solo consioeranoo insieme tutte queste ottiche,
senza ritenere quella in cui si pi versati come pi
importante, possiamo sperare oi avvicinarci alla verit
oi un monumento. D`altra parte sarebbe oisonesto non
riconoscere che la nostra archeologia arretrata spe-
cialmente per quanto riguaroa gli ultimi oue mooi oi
veoere (quello stratigraico e quello strutturale), perch
quello stratigraico un sapere recente senza granoe
traoizione e perch quello strutturale un sapere anti-
co quanto l`uomo ma persosi ormai per la oominanza oel
cemento armato e precompresso, che hanno sostituito
ogni altro mooo traoizionale oi costruire. er recupera-
re il sapere oi un capomastro antico, pi che il mooer-
no ingegnere e i suoi calcoli, servono oocumentazioni e
trattati su questo argomento, a partire oal meoioevo. A
nulla per varrebbe la pratica oi cantiere senza la com-
prensione stratigraica, tanto vero che i monumenti oi
et mooerna storicamente capiti e pubblicati si contano
sulla punta oelle oita, eppure non sono mancati archi-
tetti restauratori e storici oell`architettura che li hanno
stuoiati. Allo stesso tempo nessun rapporto stratigrai-
co per quanto essenziale arriva a spiegare perch una
costruzione stia eretta oppure crolli. Ben vengano per-
tanto le ricerche storico-antiquarie, iconograiche e tipo-
logiche oi qualsiasi genere, ma la lettura storico-strut-
turale oi un monumento non pu prescinoere oalle logi-
che stratigraiche e oa quelle statiche
z
.
Smettere !i sceiere.
Vi chi ritiene, specie ra gli storici oell`arte, che
non bisognerebbe pi scavare, ma solo tutelare e cono-
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Storia oell`arte inauoi zr
scere quanto gi in luce. come ingiungere a una per-
sona rioroina la tua memoria e non imparare oi pi.
Conservare una biblioteca signiica stuoiarvi, rioroinar-
la, incrementarla e non solo spolverarne gli scaali. Lo
scavo la necessaria premessa oi ogni stuoio e restauro
oi quanto emerge eo noto. Basta sottoporre un eoii-
cio ao analisi prima oella sua conservazione, per inten-
oerne anche solo la sua ultima ase oi vita, che subito
zampillano alla supericie, intersecate in una stessa por-
zione oi spazio, le sue asi preceoenti e le costruzioni che
lo hanno preceouto in quel luogo. Mentre nel soprasuolo
le costruzioni si oispongono oistinte le une oalle altre,
nel sottosuolo ci non avviene e abbiamo tutto ram-
mentariamente preservato in un ormioabile intrico.
D`altra parte un eoiico comprensibile solo se inseri-
to nella serie oei suoi periooi oi esistenza e nel contesto
oelle altre costruzioni che lo hanno preceouto e seguito
nel suo spazio. Non vi intonaco o supericie pavi-
mentale a cui ci si possa legittimamente ermare oicen-
oo non voglio saperne oltre. L`inoagine come una
smagliatura che avanza e non si sa oove si ermer.
Smettere oi scavare signiicherebbe smettere oi cono-
scere in mooo attuale il monoo materiale e cio conor-
memente ai contesti. Che senso ha pi per noi una rovi-
na cumulativamente e quinoi supericialmente intesa
L`oggetto che abbiamo oi ronte non mai uno, ma sem-
pre appare composto oa una pluralit oi cose oiversa-
mente collegate e compresse in poco spazio, come i tes-
suti oi un organismo. Toccare un anello signiica aver
subito a che are con l`intera catena oi cui parte. A
meno oi contentarsi oi bei paesaggi, oi rovine orlate oi
acanto, oi acciate venerate in una visione incantata che
si teme oi inrangere. urtroppo le carrozze oel gren!
tour sono tutte partite. Lo scavo non pi evitabile
essenoo uno oei mooi oi conoscere oella mooernit, la
quale, se pienamente vissuta, vuole l`incanto amico oel
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Storia oell`arte inauoi zz
oisincanto, lo stile sgorgante oalla prosaicit, l`icono-
graia bella compagna oell`anatomia e l`apparenza inte-
sa con quanto si nasconoe. Spiegazione e antasticheria
riescono in tal mooo per la prima volta a convivere.
Sceio e rispermio
Se tutto si vuole conoscere, tutto oi conseguenza si
oeve scavare, per cui ogni evioenza viene oivorata oallo
stesso bisogno oi intenoerla. Dove prima era la stratii-
cazione regnerebbe incontrastato il vuoto. Non sempre
tuttavia la congruit e la piacevolezza oelle testimonian-
ze consentono impunemente questa oistruzione per la
conoscenza. inutile oistruggere strutture se non vi
una stratiicazione importante oa ispezionare, n ha
senso oemolire muri le cui onoazioni avessero perora-
to tutta la stratiicazione. Occorre scegliere oi volta in
volta se oeve prevalere la logica oello scavo (perch il pi
importante sta sotto) o quella oella valorizzazione (per-
ch il pi importante gi emerso). Ma il risparmio arre-
sta comunque la conoscenza e la conoscenza presuppone
l`eliminazione oel risparmio. Scelte univoche in questo
campo sono raramente possibili. l regno oello spazio tri-
oimensionale quello oell`inevitabile compromesso, non
potenoo stare oue cose nello stesso luogo e non essenoo
la materia trasparente. D`altra parte non tutti gli scavi
oovrebbero essere conservati aperti. saggi possono esse-
re reinterrati, i muri scrostati per analizzarli nuovamen-
te intonacati (almeno negli eoiici ancora in uso) e l`esi-
to oelle ricerche pu essere comunicato attraverso testi,
graici, otograie e plastici. Cli archeologi tenoono spes-
so a sopravvalutare ci che hanno rinvenuto e sottopon-
gono povere strutture a inutili e costosi restauri, lascian-
oo invece spesso importanti rovine senza cure e spiega-
zioni. La tutela conoscitiva (oove al sapere non segue la
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conservazione materiale oelle strutture) ha i suoi rischi
ma anche i suoi vantaggi. Ha consentito a Lonora, oove
largamente praticata, la conoscenza sistematica oi quasi
un terzo oella citt antica, che un oato senza conron-
to. La renesia per il palinsesto oissennata quanto la
eoe nell`inviolabilit oei suoli. stato giusto scavare
iazza oella Signoria a !irenze. A legittimare uno scavo
basta l`inormazione storica che se ne ricava, n ha senso
pretenoere risultati spettacolari oal punto oi vista stori-
co-artistico. stato anche giusto sperare oi conservare
in qualche mooo visibili le rovine tramite qualche espe-
oiente sotterraneo. rrato stato invece ar ourare l`in-
oagine a lungo, non curare il contatto con il pubblico e
prospettare la possibilit oi una visione in trasparenza oel
sottosuolo, perch quella piazza un luogo che non pote-
va sopportare gestioni correnti e soluzioni incongrue,
non trattanoosi oi uno scavo qualsiasi bisognava mette-
re in campo cooperazioni con altre istituzioni oiversa-
mente competenti per elevare il tono oella ricerca e allar-
gare le possibilit oi consenso. Doveva cio trattarsi oi
un vero e proprio scavo urbano, come oggi lo si inten-
oe. Nell`ipervalutare il risultato oel lavoro archeologico,
senza tener conto oei risvolti estetici, architettonici e
urbanistici, vi il rischio oi scatenare reazioni negative,
oiicili poi oa renare. Diverso il caso oei !ori impe-
riali a Eoma, solo parzialmente scavati (rispetto agli stes-
si intenoimenti oegli anni `o) e che attenoono oi usci-
re oalle loro ristrette osse per conluire nel oisteso pae-
saggio oel Campiooglio, oel alatino, oel !oro romano e
oella asseggiata archeologica. questa l`unica crea-
zione oella Eoma umbertina veramente bella (Lanciani
r86-rr), universalmente accolta come granoe con-
quista oi conoscenza e oi ameno paesaggio archeologico
urbano, che in seguito a questa legittimazione abbiamo
il oovere oi completare con coerenza e pruoenza oi pro-
positi.
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/eriti !i une generezione
Ogni generazione consapevole oei propri meriti,
mentre la generazione preceoente tenoe a sottovalutar-
li, sostenenoo che la seguente si limitata a sonoare
porte aperte. L`archeologia non si evoluta graoual-
mente, ma per balzi, specie in paesi come l`talia oove,
ra le oue guerre, la ricerca sul campo era molto oeca-
outa. Ci non ha acilitato la comprensione ra chi si
ormato ra gli anni `o e `6o e chi invece ra il `o e il
`o. La prima oi queste oue generazioni quella che in
uropa ha generalizzato la scoperta oella stratigraia,
che oata oalla ine oel secolo scorso, e che ha visto in
talia i primi archeologi sul campo veramente mooerni,
come Lamboglia e Bernab Brea igure con poche altre
tanto esemplari quanto isolate in un mare oi scarsa com-
petenza. La seconoa generazione quella che ha assistito
e partecipato a quell`enorme sviluppo e oiusione in
tutti i sensi oella oisciplina che i pi conservatori si
ostinano a negare.
Da oscuro e personale piccolo artigianato, i cui segre-
ti erano noti soltanto a chi lo praticava, l`archeologia
oiventata negli ultimi oecenni un granoe gioco univer-
sale, con le sue regole e le sue consapevolezze, le sue pra-
tiche e le sue teorie, la sua scienza e la sua proessiona-
lit. Questa maturazione non pu essere capita in ter-
mini oi continuit, come ogni sviluppo umano che passa
per staoi anche molto oierenti inanzia, aoolescenza,
giovinezza... Oggi anche in talia l`archeologia oive-
nuta matura attraverso incomprensioni e sorzi ooloro-
si. l oivario oi mentalit con l`epoca preceoente, spe-
cie nel centro oella enisola e soprattutto a Eoma (nel
Noro c`era Lamboglia e nel Suo Bernab Brea), era oav-
vero enorme. er superarlo serviva uno scossone.
giovani che hanno partecipato al moto oi rinnova-
mento, penalizzati oall`isolamento e oal ritaroo nelle
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carriere, sono stati a volte intemperanti e presuntuosi (il
clima era ancora quello oel `68), ma hanno avuto il meri-
to oi portare l`uropa in talia per quanto riguaroa l`ar-
cheologia sul campo, importanoo nuove tecniche, aoat-
tanoole e ripensanoole oal punto oi vista culturale. Le
loro teorie, ioee e coscienze sono state consioerate oai
oiensori oel passato come mera ioeologia. loro scritti
oi storia oella storiograia archeologica, i primi che
abbiano gettato luce sull`et ascista e il oopoguerra,
hanno atto scanoalo e sono stati intesi come oetrazio-
ne oella nazione. Le simpatie per l`archeologia britan-
nica hanno risvegliato i risentimenti contro la perioa
Albione. Le nuove scoperte sono state avvilite a bana-
lit. ppure quei giovani non hanno mai oisconosciuto
i meriti oella passata generazione, anzi l`hanno valoriz-
zata ovunque osse possibile, anche per onoare su quei
primoroi le premesse oella loro archeologia pi nuova.
Che senso pu mai avere un manuale oi scavo per
coloro i quali ritengono che ogni monumento anorebbe
scavato a suo mooo !iorivano i manuali oi scavo al oi
sopra oelle Alpi. Non uno stato scritto oa noi, tanto
eravamo bravi. Storie oalla terra ounque uno oei tanti
rutti oi quella seconoa generazione, stua oella srego-
latezza senza genio come norma oella ricerca. Vuole
spiegarne ragioni, valorizzarla e oienoerla, perch l`at-
tacco contro oi essa non si ancora esaurito. Come
oev`essere riposante la vita per chi ritiene che tutto sia
ovvio, scontato e oato una volta per tutte Sapremo noi
capire meglio gli scontenti gi emergenti oei pi giova-
ni oi quanto siamo riusciti a tollerare il oiscreoito oei pi
vecchi giovani nati mooesti sono nati vecchi, perch
la potenza creativa oi colui che si imbarca per la prima
volta nella vita non pu non inorgoglire chi la possieoe
e non irritare chi gi si trova oltre la granoe boa. Ma le
irritazioni oegli aoulti per i giovani, spesso giustiicate,
mai oovrebbero giungere a neutralizzarne i meriti. Ven-
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Storia oell`arte inauoi z6
oicarsi oell`intelligenza come punire la vita. La mooe-
stia si impara con gli anni.
r
Con ottica in parte oiversa, B. D`Agostino, |ntro!uzione a Barker
r.
z
Su questi argomenti, ma con oiverso orientamento, si veoa Ciu-
liani ro e !rancovich-arenti r88, p. r, con critica oi E. !ranco-
vich a E. Bonelli.
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Storia oell`arte inauoi z
Capitolo primo
Storie e principt !elle stretigre/ie
Ceologie e ercheologie
La stratigraia archeologica ha ricavato inizialmente
e per un certo periooo i suoi principali oalla stratigraia
geologica. Ci accaouto con particolare intensit in
quel centro oel potere monoiale che era la Cran Breta-
gna nel secolo scorso e ancora nella prima met oi que-
sto. Sulla scia oelle ricerche promosse oagli scienziati
oella terra, in particolare oa Ch. Lyell, che nel r8o
aveva pubblicato i suoi |rinciples o/ Ceology, usciva nel
r86 |rehistoric Times oi J. Lubbock, primo libro in
oirezione oella mooerna archeologia. Dalla seconoa met
oel secolo scorso gli archeologi europei avevano comin-
ciato a oatare gli strati oi origine antropica con i manu-
atti, come i geologi avevano oatato, in oal xviii seco-
lo, gli strati oi origine naturale con i ossili in essi con-
tenuti.
n talia questo aspetto pi scientiico oell`archeo-
logia si sviluppato con ritaroo. Dopo una breve e pre-
sto abortita stagione positivistica, ispirata alla cultura
o`Oltralpe, segu la ioritura oell`ioealismo, che mai aoe-
guatamente valut quanto, ao esempio, i musei lonoinesi
erano venuti raccoglienoo e sottoponenoo a tipologia a
partire oall`et vittoriana oagli oggetti naturali ai manu-
atti oi ogni genere e specie (Caranoini ra, eroni
r6-). Le nostre raccolte museali rispecchiano anco-
Storia oell`arte inauoi z8
ra oggi la cultura sostanzialmente premooerna oella col-
lezione. Le nostre riviste scientiiche, pur essenoo per
altri aspetti meritorie, recano una analoga impronta,
come ao esempio l`Annuario oella Scuola taliana oi
Atene, che mette in primo piano gli stuoi oi carattere
storico-artistico e storico-antiquario e raccoglie i rap-
porti oegli scavi nella sezione inale e suboroinata oegli
Atti. Lo si conronti con il simmetrico Annual o the
British School o Athens, oove le inoagini sul campo
costituiscono l`oggetto principale oella rivista (si veoa-
no, ao esempio, gli scavi esemplari oella vecchia Smir-
ne Nicholls r8-).
Non acile spiegare le ragioni oi questi ritaroi in
talia, essenoo ancora rari (anche perch rischiosi per la
carriera) gli stuoi oi storia oella storiograia archeologi-
ca contemporanea per quanto attiene le attivit sul
campo
r
. Sta oi atto che il primo convegno nazionale
tenutosi in talia (a Siena) su Come l'ercheologo opere sul
cempo |er un minimo comune !enominetore nei meto!i
!ell'ercheologie !egli inse!iementi risale soltanto al r8r,
che anche l`anno oi uscita oella prima eoizione oi Sto-
rie !elle terre, primo manuale oi archeologia stratigrai-
ca scritto oa un archeologo italiano, per quanto strano
ci possa sembrare
z
.
!in oall`inizio le stratiicazioni oegli inseoiamenti
umani oovettero apparire pi complesse oi quelle pro-
ootte oagli agenti naturali, se non altro per il carattere
incoerente e ragile oegli strati accumulati oagli uomini
rispetto alle solioe seoimentazioni rocciose. Anche i
manuatti umani oovettero sembrare pi incostanti e
bizzarri rispetto all`evoluzione regolare oei vegetali e
oegli animali, se non altro per l`assenza oi ogni selezio-
ne naturale e per la presenza oei mutevoli gusti oell`uo-
mo, che ora sostituisce un oggetto pi elementare con
uno pi perezionato e ora si riiuta oi arlo per amore
oella traoizione. Ci nonostante gli archeologi si sono
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Storia oell`arte inauoi z
resi conto con notevole ritaroo che la loro scienza era per
vari aspetti oiversa oa quella oei geologi (Harris r).
ppure quel quasi peoissequo seguire, magari con un
secolo oi ritaroo, quanto oanesi, americani e inglesi erano
venuti scoprenoo sulla storia oella terra non stato senza
utilit per l`archeologia sul campo, avenoo preservato il
suo legame essenziale con il paraoigma inoiziario.
La migliore archeologia oella prima met oel nostro
secolo appartiene ancora alla prima stagione oel sapere
stratigraico mooerno. ssa raggiunge il suo culmine
con M. Wheeler (r) e K. M. Kenyon (r6), i cui
lavori si concentrarono ra gli anni `o e `o. Ancora
negli anni `zo lo scavo poteva essere sostanzialmente
uno sterro, come inoicano i princip metooologici oi L.
Woolley eoiti nel ro e ripubblicati agli inizi oegli
anni `o con la seguente signiicativa nota o`autore mi
sono occupato qui oi princip e questi cambiano poco o
niente. Cli scavi in Oriente erano particolarmente mal
conootti, unzionavano a colpi oi mance (beksheesh) eo
era gi una conquista se l`archeologo si occupava oi
piante oi eoiici oltre che oi oggetti mobili (Woolley
r). La prima archeologia stratigraica nasce ounque
non nelle citt assolate oell`Oriente e oel Meoiterraneo
ma nei brumosi centri ortiicati preromani oell`nghil-
terra, per essere poi esportata ovunque, come accaou-
to con il metooo Wheeler, oivenuto presto internazio-
nalmente noto e praticato. !ece epoca lo scavo negli anni
`o oi Maioen Castle (Wheeler r). Nelle sezioni oi
questo Hill/ort le unit stratigraiche appaiono peret-
tamente oeinite e numerate, anche per certiicare la
provenienza oei reperti. Ci accaoeva per la prima volta,
nel senso che quelle sezioni ecero epoca e scuola, il che
non accaooe purtroppo al saggio oi Boni nel Comizio ai
pieoi oel Campiooglio (Boni roo).
A queste sottigliezze oi importanza onoamentale
non pensava invece A. Maiuri (r8), il granoe scava-
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Storia oell`arte inauoi o
tore oi ompei. Nelle sue eoizioni le strutture architet-
toniche appaiono, salvo in oue casi (Maiuri r, igg.
z8, 6), oel tutto liberate oagli strati, per cui i rappor-
ti ra muri, strati e manuatti sono anoati perouti. Que-
sto e altri oietti oell`archeologia oi scavo italiana e
meoiterranea spiegano la sostanziale sioucia in questo
ambiente geograico verso la stratigraia, per cui ino a
epoca recente ha prevalso la oatazione oei monumenti
tramite le tecniche eoilizie (Lugli r) anzich grazie
ai reperti rinvenuti negli strati. semplari oa questo
punto oi vista sono stati oue casi. l primo u quello oi
C. Lugli, che alle giuste critiche oi N. Lamboglia (la
polemica era sorta sulla oatazione oel teatro oi Venti-
miglia) risponoeva svalutanoo senz`altro il metooo stra-
tigraico con oue cocci Lamboglia] a la storia oel
monumento (Lamboglia r8, Lugli r

). l secon-
oo caso u quello oi . Eomanelli, il quale ancora negli
anni `6o risponoeva a E. Meiggs (r6o), in troppo gar-
batamente critico oegli sterri a Ostia ra r8 e rz,
sostenenoo che a Ostia gli scavi stratigraici non erano
possibili o erano assai meno oeterminanti che altrove
(Eomanelli r6r). Anche M. allottino (r6) si schier
poco oopo contro la supervalutazione oella stratigra-
ia (egli ha promosso gli scavi oi necropoli piuttosto che
quelli oi abitato). Tra la ine oegli anni `o e gli inizi oei
`6o l`archeologia uiciale italiana avversava ounque o
non veoeva oi buon occhio il nuovo metooo (Manacor-
oa r8zb). n un tale clima savorevole vennero scava-
te a Ostia (oal r66) le Terme oel Nuotatore (Caranoi-
ni-anella r68-). Eicoroo ancora le accuse mosseci
(non solo oagli archeologi pi anziani) oi minuzia ecces-
siva e lungaggine nelle oistinzioni stratigraiche e nel-
l`analisi oei reperti. Ma col passare oegli anni quelle pub-
blicazioni sono oiventate un punto oi rierimento oel-
l`archeologia romana nel Meoiterraneo e nessuno avan-
zerebbe oggi le riserve oi allora. La oiesa oella cultura
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stratigraica u in quegli anni particolarmente oiicile,
pi oi quanto i giovani possano oggi immaginare.
Questa arretratezza nell`archeologia sul campo ha
origine in talia ra le oue guerre monoiali. rima la
situazione era oiversa. Si pensi al Museo tnograico
creato oa L. igorini al Collegio Eomano (in seguito
sloggiato all`ur oal Ministero oei Beni culturali, che nel
rattempo occupava anche il San Michele, la migliore
seoe per un nuovo museo archeologico oella citt), al
Bullettino oi aletnologia taliana, in cui oal r88z
igurano sezioni oi inseoiamenti, alle ricerche pionieri-
stiche oi . Orsi e ai rapporti oi scavo oi C. Boni e pochi
altri sulle Notizie oegli scavi oel primo quinoicennio
oel secolo (Boni roo, rr) e non oltre (D`rrico-ant
r8). L`immagine oella base oella Colonna Traiana
sezionata, con la sua onoazione e gli strati a essa col-
legati (Boni ro), una granoiosa premessa senza
seguito e un`accusa agli sventramenti e agli sterri oi cui
Eoma poi stata palestra preerita. Questa regressione
oell`archeologia una realt che comincia prima oel
ascismo (coinvolgenoo la stessa igura oi C. Boni, oi
cui si conoscono ampi scavi ineoiti che sono oegli ster-
ri Caranoini e altri r86) e lambisce questo nostro
tempo (conoizionanoo la mentalit oi chi, avorevole
soltanto all`archeologia storico-artistica e monumenta-
le, osteggia ancora quella stratigraica consioeranoola
componente meramente tecnica e seconoaria oella oisci-
plina).
Non un caso che la prima ripresa oell`archeologia
stratigraica avvenga in talia una generazione oopo, in
tono minore e in una zona marginale oella penisola, con
gli scavi oi N. Lamboglia a Albintimilium (Ventimiglia)
negli anni r-o e oi L. Bernab Brea alle Arene
Canoioe presso !inale Ligure negli anni ro-z.
ntrambi risentono oell`archeologia o`Oltralpe e oella
paleontologia italiana, in particolare oella scuola ioren-
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tina, cui si oeve il primo scavo sistematico oel nostro
paleolitico superiore ao opera oi C. A. Blanc, eoito nel
rzo (Bietti roo). Lo scavo oi Ventimiglia (Lamboglia
ro) il primo oi et classica che possa competere con
quelli oi Wheeler, anche se Lamboglia mai segu quel
metooo, per cui appare un post-wheeleriano, ente litte-
rem, e quello oelle Arene Canoioe (Bernab Brea r6)
il primo con analoghe caratteristiche a riguaroare la
nostra preistoria meno remota. Questi oue scavi liguri,
entrambi pubblicati a Boroighera, oavano particolare
importanza alle sezioni, come naturale per l`epoca,
oisegnate ra l`altro seconoo criteri graici molto simili
(Lamboglia ro, ig. z, Bernab Brea r6, ig. ).
soltanto ourante l`ultima generazione che l`ar-
cheologia stratigraica riuscita a emanciparsi oalla geo-
logia e oalla paleontologia per autooeinirsi come oisci-
plina storica particolare. Quest`ultima rivoluzione si
proootta, ancora una volta, in nghilterra, oove gi alla
ine oegli anni `o si cominciava a superare il metooo oi
M. Wheeler e si inventavano nuovi princip e pratiche,
oeinitivamente aermatesi negli anni `o e ancora oggi
sostanzialmente valioi. Si pensi agli scavi oi S. S. !rere
(rr-r8) a Verulamium, oi B. Cunlie (rra,
rrb, r-6) a !ishbourne e a orchester, oi M.
Bioole (r) a Winchester e oi . Barker (r, r8o)
a Wroeter, per non citare che i pi amosi oi quella or-
tunata stagione.
!ra la seconoa met oegli anni `o e gli anni `8o i
nuovi metooi britannici hanno varcato la Manica atte-
stanoosi oal Louvre al alatino. Degli scavi oi Cartagi-
ne e oi Setteinestre in truria si gi oetto nella re-
messa e altri simili potrebbero essere citati, anche oi
epoca meoievale (!rancovich r86, !rancovich-arenti
r8). poi venuta l`esperienza onoamentale oegli
scavi urbani in talia, oecisiva per il progresso oi questi
stuoi nel nostro paese

.
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Storia oell`arte inauoi
Le proceoure oello scavo non hanno atto in questi
ultimi anni progressi oecisivi. temi su cui l`archeolo-
gia britannica sta oggi lavoranoo riguaroano piuttosto
altri aspetti, come l`uso oel computer, la paleoecologia,
l`archeometria e i mooi oi archiviare e pubblicare, e
cio la transizione oall`analisi oella sequenza stratigra-
ica alla sintesi oel racconto storico. l metooo strati-
graico inteso in senso lato un ambito oi ricerca anco-
ra in espansione e il Museo oi Lonora resta ancora un
punto oi rierimento principale (Site menuel r,,c).
Streti/icezione in generele
Tutte le orme oi stratiicazione, siano esse geologi-
che o archeologiche, sono il risultato oi r) erosione/!istru-
zione, z) moiimento/tresporto, ) !eposito/eccumulo.
Mentre per la stratiicazione geologica oovuta esclu-
sivamente a orze naturali, quella archeologica appare
come una risultanza oi orze naturali e umane, oiversa-
mente separate o combinate ra loro, per cui erosione,
movimento e oeposito si intrecciano a opere oi oistru-
zione, trasporto e accumulo o costruzione. l enomeno
oella stratiicazione pertanto in ogni caso bironte, pre-
supponenoo sempre la rovina oel preceoente equilibrio
e la ormazione oel nuovo. Una capanna implica un
taglio oi legna, un muro oi terra uno scavo oi argilla e
un muro oi pietra una cava.
n natura si hanno erosioni, abrasioni, oistacchi e
oepositi, alluvioni, colluvioni, morene, oune e rane, i
quali tutti presuppongono oislocazioni oi materiali. er
tale ragione le circostanze stratigraiche oegli inseoia-
menti in collina o in montagna sono oiverse oa quelle
oegli inseoiamenti in pianure seoimentarie, perch
mutano ao esempio i criteri interpretativi per quanto
riguaroa la giacitura oei materiali. l ruscellamento
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supericiale porta inatti i materiali a valle e si riscon-
trano le tracce oella luitazione sulla ceramica (Manno-
ni ro).
Si conoscono per anche mooiicazioni oi materiali
gi esistenti senza oislocazione alcuna, oovute a com-
pressioni, cotture, turbative biogenetiche e chimismo
inootto

. L`analisi oi una stratiicazione presuppone


sempre l`analisi oei processi naturali ejo antropici che
l`hanno oeterminata, al ine oi riconoscere le conoizio-
ni storiche e paleoambientali che hanno portato alla sua
ormazione.
La ormazione oi una stratiicazione si attua per
cicli, cio attraverso periooi oi attivit e oi minore atti-
vit o oi pausa. Durante le pause possono succeoere
molti enomeni, ma non processi oi crescita oella stra-
tiicazione. L`azione rappresentata oagli streti e la
pausa oalle super/ici oegli strati. Tali superici sono
impalpabili pellicole cui i geologi hanno oato il nome oi
inter/ecce sse rappresentano il periooo oi esposizione
oi uno strato (che pu essere anche minimo) e cio il
lasso oi tempo trascorso ra uno strato ormato e uno che
comincia a ormarsi al oi sopra oi esso, quinoi per cos
oire la sua vita.
Un`azione oi oepositojaccumulo comporta sempre
uno strato (il oato materiale) e la sua supericie o inter-
accia (il oato immateriale). Ceneralmente si presta pi
importanza al primo che al seconoo, ma un errore, per-
ch la ricostruzione storica oeve tener conto oelle lacu-
ne oella oocumentazione stratigraica e anche immagi-
nare quanto, pur essenoo. esistito, non arrivato a tra-
oursi in stratiicazione positiva.
Un`azione oi erosionejoistruzione non comporta
invece mai uno strato bens una mancanza oi strato o oi
strati (il oato materiale stato spostato altrove) che pos-
siamo chiamare interaccia o super/icie in s La superi-
cie che non presuppone uno strato sta a rappresentare
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sia l`azione oi erosionejoistruzione che la vita oella
supericie stessa. pertanto onoamentale saper oistin-
guere in una qualsiasi stratiicazione gli streti oalle super-
/ici !i streto e oalle super/ici in s
A volte il risultato oelle azioni oi erosionejoistru-
zione e oi trasormazione talmente minimo o unior-
me oa non essere acilmente riconoscibile (Arnolous
Huyzenvelo - Maetzke r88), mentre altre volte esso
appare evioente o comunque signiicativo e va senz`al-
tro oocumentato. Cli strati, le loro superici e le super-
ici in s possono essere a loro volta oggetto oi azioni oi
oepositojaccumulo e oi erosionejoistruzione. Ci pu
accaoere ourante la loro ormazione, ourante la loro
vita e anche oopo oi essa.
Cli strati si accumulano in un`area oeterminata che
si chiama becino !i !eposito, costituita per lo pi oa una
oepressione naturale o artiiciale, oppure oa uno spazio
chiuso oa terrapieni o muri. Bacini oiversi presuppon-
gono stratigraie oiverse. La orma oel oeposito oipen-
oe oai materiali oepositati e oal tipo oi orza esercitata
oalla natura o oall`uomo nel muoverli.
er oeterminare se una particolare realt stratigra-
ica oi origine naturale o antropica occorre tener pre-
sente r) il tipo oi materiale stratiicato, z) il mooo in cui
stato eroso o scavato, ) il mooo in cui stato sposta-
to o trasportato, ) il mooo in cui stato oepositato o
accumulato.
Le caratteristiche principali oi uno strato sono le
seguenti. r) Lo strato possieoe una super/icie, che pu
essere orizzontale, inclinata o verticale. z) La supericie
oi uno strato oelimitata oa un contorno e possieoe un
rilieio che pu essere rappresentato con curve oi livello
quotate. ) Dal rilievo oella supericie oi uno strato,
combinato con quelli oegli strati sottostanti e a contat-
to, si ricava il suo iolume. ) Ogni strato ha una sua posi-
zione topogre/ice entro le tre oimensioni spaziali. ) Ogni
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Storia oell`arte inauoi 6
strato ha una sua posizione stretigre/ice, cio una sua
posizione relativa nel tempo rispetto agli altri strati, la
quale si ricava oai rapporti ra le superici o interacce
e non oai reperti in esso contenuti. 6) Ogni strato ha una
sua cronologie essolute, la quale viene stabilita grazie al
reperto oatabile pi taroo in esso contenuto e a esso pre-
eribilmente coeio, che quinoi non sia un resi!uo o una
intrusione, e grazie alla cronologia assoluta oegli strati
che lo preceoono e lo seguono nella successione strati-
graica.
Occorre ricoroare che i geologi hanno sempre rico-
nosciuto le superici oegli strati (chiamanoole interac-
ce), mentre gli archeologi le hanno prese sistematica-
mente in consioerazione solo oi recente (Harris r).
rima che cos si acesse non era possibile trasormare
integralmente una streti/icezione in una sequenze streti-
gre/ice e cio in una stretigre/ie.
Streti netureli e entropici
Con il oanese Steno, l`inglese Smith e gli scozzesi
Hutton e Lyell (r8o), vissuti ra il xvii e il xix secolo,
la geologia ha acquisito le nozioni onoamentali neces-
sarie a stabilire le stratigraie oella terra ossili, strati,
interacce, rapporto ossili-strati e oatazione oegli stra-
ti tramite i ossili (sulla base oell`evoluzione oelle spe-
cie). Le leggi che consentono oi ricostruire la sequenza
oegli strati rocciosi oepositati in conoizioni seoimenta-
rie sono le seguenti. r) Legge oella originaria soireppo-
sizione, per cui lo strato pi alto anche il pi recente,
essa presuppone che gli strati siano inoisturbati e cio
che si trovino nella loro giacitura originaria, z) legge
oella originaria orizzontelite, per cui gli strati ormatisi
sott`acqua presentano generalmente superici orizzon-
tali, le superici oi strato inclinate implicano mooiiche
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successive oel loro assetto primitivo, ) legge oella ori-
ginaria continuite, per cui gli strati non presentano boroi
esposti, se essi esistono sono oovuti a successive azioni
oi erosione, ) legge oella successione /eunistice, per cui
gli strati sono oatati in base ai ossili che contengono,
ci comporta che gli strati spostati o capovolti sono
oatati piuttosto oai ossili che racchiuoono che oalla
loro sovrapposizione nella stratiicazione.
Come la stratigraia geologica, anche quella archeo-
logica si basa su princip applicabili ovunque, in quanto
concernono l`aspetto isico oelle azioni umane, il quale
segue la regolarit oella natura pi che l`irripetibilit
oella storia. Questa la ragione per cui nell`archeologia
stratigraica le oistinzioni oisciplinari iniscono per rive-
stire un signiicato relativo. Lo scavatore ounque uno
specialista oi stratigraia generalmente intesa, capace oi
operare nei contesti pi oiversi, essenoo i rapporti stra-
tigraici oeterminati oalle contiguit ra le superici o
interacce e non oai reperti contenuti negli strati, con-
trariamente a quello che avviene in geologia per la legge
oella successione aunistica. Questa oierenza ra stra-
tigraia geologica e archeologica oovuta alla natura
sommamente incoerente oegli strati oi terra, i quali in
qualsiasi mooo scavati e capovolti vengono comunque a
ormare nuovi strati, quale che sia la cronologia oei
reperti in essi contenuti. La storicit oel nostro sotto-
suolo consiste in questa possibilit incessante che uno
strato si trasormi in un altro e nell`attituoine umana a
creare continuamente strutture verticali capaci oi mol-
tiplicare i bacini oi oeposito e oi inrangere l`orizzonta-
lit oei oepositi, che invece una caratteristica oella
stratiicazione naturale. Diverso il comportamento
oegli strati coerenti. Non mancano inatti casi in cui
strati murari possono capovolgersi come strati rocciosi,
ao esempio nel crollo oi strutture cementizie.
Se consioeriamo i siti archeologici urbani e rurali,
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Storia oell`arte inauoi 8
essi ci appaiono come isole stratigraiche umane in un
mare oi strati naturali. Alla perieria o al onoo oi un
inseoiamento troviamo sempre la stratiicazione voluta
oalla natura. Da questo punto oi vista sottolineare l`o-
riginalit oei processi oi seoimentazione nei siti archeo-
logici rispetto a quelli naturali rischia oi separare ci che
in realt appare continuo e quinoi oi isolare il sito
archeologico oal suo contesto ambientale. er questa
ragione alcuni specialisti oella stratigraia consioerano
l`attivit antropica generatrice oi stratiicazione alla
stregua oi qualsiasi agente seoimentario e geomorico
(Brogiolo-Cremaschi-Celichi r88, Cremaschi ro). A
seconoa oei punti oi vista la creazione oi stratiicazio-
ne oa parte oell`uomo appare pi o meno simile o oiver-
sa rispetto a quella oovuta alle orze naturali.
Dove la natura prevale sull`uomo, come negli scavi prei-
storici (ao esempio nei siti paleolitici all`aperto), si trova
alla scala oello strato ci che sempre si rinviene a quella oel
territorio (sugli scavi oel paleolitico, si veoa Bietti ro).
Le tracce oella vita umana vi appaiono initti isolate ra
loro, come annegate nell`uniormit oello strato naturale.
Non potenoosi stabilire rapporti stratigraici ra queste
tracce isolate impossibile ricostruire una sequenza stra-
tigraica in senso proprio, basata cio sulle relezioni /isiche
tra i oiversi risultati oelle azioni umane ra loro combina-
ti. La successione relativa nel tempo pu essere allora
oesunta soltanto oella posizione tri!imensionele oi quelle
tracce nell`ambito oello strato naturale. ur apparenoo un
tale strato oel tutto omogeneo, almeno a occhio nuoo,
esso pu essersi accumulato ourante un periooo oi tempo
assai lungo e in circostanze non oel tutto ioentiche. Da ci
si ricava che le porzioni orizzontali artiicialmente stabili-
te e pi alte oi questo strato sono con tutta probabilit pi
taroe oi quelle situate pi in basso. Nelle conoizioni oi
reale o apparente inoistinzione, che tipica oei granoi
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enomeni naturali, quinoi in assenza oi articolazioni spa-
zio-temporali evioenti, la posizione trioimensionale oelle
singole tracce nell`ambito oello strato oiventi oi onoa-
mentale importanza, inenoo essa per rappresentare l`uni-
ca seppur oebole oiscriminante nell`ambito oell`uniorme
oepositarsi oei materiali. n questo caso le tracce umane
iniscono per apparire oei sottoinsiemi oella sequenza stra-
tigraica naturale (Cremaschi roo). Anche in et storica
si possono avere conoizioni stratigraiche latamente ana-
loghe, ao esempio nell`alto meoioevo, quanoo nelle anti-
che citt le ognature non unzionano pi e gli spazi urba-
ni vengono invasi oa strati oi ango, i quali iniscono, ao
esempio, per inglobare le misere capanne oi coloro che non
avevano ancora abbanoonato l`inseoiamento (Waro
erkins r8r). ossono anche esistere strati oi occupazio-
ne oi et protostorica consioerevolmente omogenei, oove
la oistribuzione oi micro-strutture (come i ocolari) e oi
reperti inisce per essere pi rilevante oelle oistinzioni ra
gli strati, oiicilmente rilevabili.
Dove invece le azioni umane si intensiicano e intrec-
ciano, sovrapponenoosi e stabilenoo i propri bacini oi
oeposito, come nelle prime orme oi vita concentrata e
continua, la stratiicazione naturale viene tenuta al mar-
gine oell`inseoiamento e inisce per svolgervi un ruolo
subalterno. Da questo punto oi vista la citt appare come
un insieme intensamente correlato oi azioni umane che
escluoe innanzi tutto il oominio oella natura all`interno
oei suoi limiti. Le strutture verticali costruite oall`uomo
(ossati, terrapieni, palizzate e muri) stabiliscono insie-
mi stratigraici oel tutto artiiciali, ortiicati contro piog-
gia e torrenti oltre che contro il nemico.
oiversi mooi oi agire oella natura e oell`uomo pos-
sono essere compresi in termini oi energia. La natura
impiega normalmente energie assai pi besse oi quelle
usate oall`uomo anche quanoo maneggia solo la pala e il
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Storia oell`arte inauoi o
piccone. Le precipitazioni, i corsi o`acqua e i venti spo-
stano man mano e con poca orza minime particelle. Si
ormano in tal mooo gli strati omogenei oi cui si par-
lato. Con i suoi muscoli e strumenti l`uomo rivoluziona
preceoenti situazioni, trasporta materiali pesanti,
costruisce monumenti, che una volta abbanoonati crol-
lano ormanoo granoiose rovine, espressione anch`esse
oell`elte energie tesaurizzata in quelle costruzioni e quin-
oi esse stesse monumenti oi monumenti. er non oire
oegli sconvolgimenti che l`uomo riesce ormai a proour-
re con le sue macchine e i suoi oroigni, oalle oighe ai
grattacieli, oi orza quasi pari a quella oella natura quan-
oo si scatena in un cataclisma. La stratigraia archeolo-
gica complessa oovuta pertanto alla concentrazione
oella vita in un oeterminato luogo e alla capacit oivi-
oente e trasormante oell`alta energia che l`uomo sa ero-
gare usanoo anche solo le sue mani.
Anche negli strati omogenei proootti oalle basse ener-
gie naturali o in altre particolari conoizioni antropiche
(lenti accumuli in capanne oove si vive senza pulire o rial-
lestire) possono esistere cambiamenti, pi o meno gra-
ouali, oovuti a variazioni oi energia oegli agenti. Non riu-
scenoo spesso a coglierli a occhio nuoo, occorre analiz-
zarli pi approonoitamente per scoprire le variazioni oi
orza che hanno consentito il trasporto selezionato oi
particelle pi o meno granoi. Diventa in tal mooo possi-
bile articolare in base ai piccoli mutamenti oi energia
quanto in un primo momento poteva apparire inoistin-
to. L`analiticit oella visione e quinoi oella ricostruzio-
ne stratigraica oipenoe ounque oalla potenza oell`occhio
inoagatore. Eestiamo stupiti inatti quanoo inoaghiamo
la natura al microscopio e scopriamo orme che mai
avremmo sospettato. Di qui la necessit oi scavare tali
strati con tracce oi vita umana proceoenoo per livelli arti-
iciali anche sottili e prelevanoo oa essi campioni oi terra
oa analizzare in laboratorio.
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Storia oell`arte inauoi r
Si pensa sempre all`uomo come acitore oi strumen-
ti, opere o`arte e architetture. Meno requentemente lo
si consioera anche come scavatore o costruttore, crea-
tore oi bacini oi oeposito e accumulatore oi stratiica-
zioni. Non stupisce pertanto che le unit stratigraiche
oa lui proootte siano per molti aspetti oiverse oa quel-
le naturali, specialmente perch rilettono la sua com-
plicata progettualit e le sue motivazioni impreveoibili.
Vi certamente un rapporto ra complessit culturale e
proouttiva. La relativa semplicit oei manuatti e oegli
inseoiamenti preistorici ben corrisponoe a un monoo che
non scrive. Viceversa la creazione oelle opere o`arte e
oei monumenti rilette eoelmente un monoo che sa
scrivere. Da questo punto oi vista la oocumentazione
scritta appare come il naturale complemento oella ricca
proouzione artigianale e maniatturiera oi una societ oi
et storica. La contrapposizione ra scrittura e materia
lavorata non ha pertanto alcun senso, potenoo ciascuna
oelle oue onti meglio oire ci cui l`altra riesce soltanto
ao alluoere. Lo scritto non sostituisce il manuatto cos
come la psiche non sostituisce il corpo umano. Stratii-
cazioni e archivi sono oue espressioni oi uno stesso
volto.
Sui oiversi tipi oi stratiicazioni si rilettuto anco-
ra assai poco. Nell`et preistorica e protostorica e orse
anche in altre pi taroe, come l`alto meoioevo, pu pre-
oominare o comunque cospicuamente maniestarsi la
stratiicazione oi origine naturale o comunque oi carat-
tere omogeneo. Nelle altre et prevale invece la strati-
icazione archeologica complessa. Nell`et inoustriale lo
sviluppo oella meccanizzazione, oella nettezza urbana e
oella tutela oei monumenti hanno mutato il carattere
oella stratiicazione, a volte ulteriormente complican-
oola e a volte sempliicanoola all`esterno. Questo libro
tratta soprattutto oella stratigraia archeologica oell`et
preinoustriale, quanoo termina la oominanza oella cam-
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pagna, si stabilisce l`antagonismo ra essa e la citt e non
si ancora arrivati alla oominanza incontrastata oi que-
st`ultima (Caranoini rb). Si cercher pertanto oi
inoiviouare i princip che consentono oi leggere la stra-
tiicazione creata per lo pi artigianalmente oall`uomo.
sistono costanti nel suo comportamento sul terreno che
necessario conoscere se si vuole arontare con meto-
oo la conoscenza oella terra e oelle materie plasmate oal-
l`uomo. Le regole oella stratigraia sono in questa sorta
oi oiscesa agli ineri l`unico nostro Virgilio.
r
Manacoroa r8zb, r8zC, r8, r8a, r88, D`rrico-ant
r8, Archeologie iteliene r86, oove le imprese italiane nel Meoiter-
raneo vengono conrontate con le conoizioni oella ricerca in patria,
Cuioi r88, per la storia oelle scoperte archeologiche si veoa Daniel
r6, per l`archeologia americana, si veoano Trigger r8 e Lamberg
Karlowsky r8.
z
L`eoizione oegli atti oel convegno u ermata in bozze oal alli-
mento oella casa eoitrice De Donato. Le relazioni tenute in quella occa-
sione urono le seguenti T. otter, Le in!egini topogre/iche in Cren 8re-
tegne, D. Whitehouse, Le in!egini topogre/iche britenniche in |telie, .
Cianrotta, L'esperienze !elle |orme |teliee, M. C. Celuzza, L'esperi-
mento !ell'Ager Cosenus, M. Torelli, Topogre/ie e epigre/ie, M Jones,
|eleoecologie ercheologice, C. Cullini, |er un epproccio sistemetico el ter-
ritorio, C. ucci, Sceio e culture meteriele /re 'oo e '8cc (ucci r88),
D. Manacoroa, Le stretigre/ie in un secolo !i ricerche iteliene (Manacoroa
r8zb), A. Caranoini, /eto!i !i sceio e principt !elle stretigre/ie, H.
Hurst, Le stretigre/ie !egli eleieti, E. !rancovich, |esteuro erchitettoni-
co e ercheologie, !. Donati - . !entress, Scavo !elle !ecorezione pit-
torice perietele, A. Melucco, |l resteuro sullo sceio, T. Tatton-Brown,
Lo sceio stretigre/ico negli interienti !i tutele in |nghilterre, T. Manno-
ni, Lo sceio stretigre/ico negli interienti !i tutele in Ligurie, A. La Eegi-
na, |er une riprese !egli sceii nei |ori e |ome problemi !i meto!o, !.
Baooni, Le !ocumentezione scritte !ello sceio, A. M. Bietti Sestieri, Le
sche!e !i seggio, C anella, Le sche!e !i unite stretigre/ice, M. oe Vos,
Le sche!e !i unite stretigre/ice !i riiestimento (peiimenti e !ecorezione
perietele), A. Eicci, Le sche!e !ei reperti !i sceio, A. Caranoini - M.
Meori, Le !ocumentezione gre/ice, H. Hurst, Come pubblicere uno
sceio, C. Ballantini, |er un sisteme museele orgenico in Toscene, . ela-
An!ree Ceren!ini Storie !elle terre /enuele !i sceio ercheologico
Storia oell`arte inauoi
gatti, Lo sceio come museo ell'eperto, S. Settis, Le mostre ercheologice,
C. Cullini, Scienze ercheologiche e istituzioni, . Angle |er un reccor!o
/re ricerche sperimenteli e il /inistero per i beni cultureli e embienteli, C.
Vallet, Come proseguire il !ibettito in repporto con l'ercheologie /rence-
se, A. Caranoini, |roblemi in iie !i soluzione e !e risoliere
l oibattito annunciato con l`archeologia rancese non ha poi avuto
seguito, ma con i suoi cicli oi lezioni l`Universit oi Siena ha continuato
a essere il pi importante centro oi oibattito su questi argomenti. Nel
r8 il tema stato L'erchitetture e il resteuro !ei monumenti (!ranco-
vich - arenti r88, si veoa sul tema anche Caranoini rb), nel r88
Le scienze epplicete ell'ercheologie (Cannoni - Molinari ro), nel r8
Lo sceio !elle !iegnosi ell'e!izione (!rancovich - Manacoroa ro) e
nel rr L'ercheologie !el peeseggio (!rancovich - Manacoroa c. s.).

Signiicativo l`episooio narrato oa Lugli r mi piace ricor-


oare la sorpresa che ebbi in uno scavo stratigraico per rinvenire qual-
che rammento oel primitivo tempio oi Ciove Capitolino]. A otto
metri oi proonoit ecco intraveoersi un vaso oi erro smaltato, oi
orma tonoeggiante, con manico laterale acilmente riconoscibile... Ci
guaroammo attoniti, poi scoppiammo in una risata. Chiuoemmo subi-
to lo scavo e oel tempio oi Ciove oei Tarquini non se ne parl pi.
La stratigraia come metooo per oatare i monumenti non viene con-
templata oa Ciuliani ro, p. zr.

Huoson r8r, Manacoroa r8r, r8za, r8, r8b, r8,


Caranoini e altri r8, Castagnoli e altri r8, Visser Travagli - Waro
erkins r8, La Eocca Huoson r86, Milanese r8, anella r8 e
ro, Archologie urbeine r8z, Archeologie urbene in Lomber!ie r8,
con saggio oi M. Carver sull`archeologia urbana in uropa e relativa
bibliograia, Archeologie urbene e Nepoli r8, Archeologie urbene e
resteuro r8, !rancovich - arenti r88, Archeologie urbene e |ome
r8, Morselli - Tortorici r8.

Barker r, pp. rr sgg., Leonaroi r8z, Devoto r8, Arnol-


ous Huyzenvelo - Maetzke r88, Balista e altri r88, De Cuio r88,
Brogiolo - Cremaschi - Celichi r88, Cremaschi ro.
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