Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
La filosofia dell'assurdo
www.liberliber.it
Questo e-book stato realizzato anche grazie al so-
stegno di:
E-text
Web design, Editoria, Multimedia
(pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!)
http!!www.e-text.it!
QUESTO E-BOOK:
TITOLO: La ilosoia dell!assurdo
"UTO#E: #ensi$ %iuse&&e
T#"'UTTO#E:
(U#"TO#E:
)OTE:
'I#ITTI '*"UTO#E: no
LI(E)+": ,uesto testo distribuito con la licenza
s&eciicata al seguente indirizzo Internet:
htt&:--.../liberliber/it-biblioteca-licenze-
T#"TTO '": La ilosoia dell!assurdo - %iuse&&e #en-
si0 - 1ilano : "del&hi$ 234435 - 678 &/ 0 39 c:/ -
;<iccola biblioteca "del&hi 0 6=8>
(O'I(E ISB) ?O)TE: 4@9-99-AB4-8938-3
3a E'I+IO)E ELETT#O)I(" 'EL: 3@ gennaio 6836
I)'I(E 'I "??I'"BILIT"*: 3
8: aidabilitC bassa
3: aidabilitC :edia
6: aidabilitC buona
7: aidabilitC otti:a
2
"LL" E'I+IO)E ELETT#O)I(" D"))O (O)T#IBUITO:
<aolo "lberti$ &aoloalbertiEiol/it
#EFISIO)E:
(atia #ighi$ catiaGrighiEtin/it
<UBBLI("+IO)E:
(atia #ighi$ catiaGrighiEtin/it
Informazioni sul "progetto Manuzio"
Il H&rogetto 1anuzioH una iniziatiIa dell!associa-
zione culturale Liber Liber/ "&erto a chiun,ue Io-
glia collaborare$ si &one co:e sco&o la &ubblicazio-
ne e la diusione gratuita di o&ere letterarie in
or:ato elettronico/ Ulteriori inor:azioni sono di-
s&onibili sul sito Internet:
htt&:--.../liberliber/it-
Aiuta anche tu il "progetto Manuzio"
Se ,uesto Hlibro elettronicoH stato di tuo gradi-
:ento$ o se condiIidi le inalitC del H&rogetto 1a-
nuzioH$ inIia una donazione a Liber Liber/ Il tuo
sostegno ci aiuterC a ar crescere ulterior:ente la
nostra biblioteca/ Qui le istruzioni:
htt&:--.../liberliber/it-sostieni-
3
Giuseppe Rensi
LA FILOSOFIA DELL'ASSURDO
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
INDICE
Prefazione
I. Due spiragli sull'interno del reale
II. L'alterazione ottiisti!a della realt"
III. L'arte di as!#erare le !ontraddizioni
I$. Il signifi!ato delle !ontraddizioni
$. Il signifi!ato della storia
$I. %epo e spazio& !ategorie dell'assurdo
$II. La storia ' !aso
$III. La storia ' ripetizione
I(. )on!lusione
*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
LA FILOSOFIA DELL'ASSURDO
All'amico
Romolo Valeri
+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
Non v' altro bene che il non essere: non v'ha
altro di buono che quel che non ; le cose che
non son cose: tutte le cose sono cattive.
LEOPARDI& Zibaldone& ,-.,
L dove! amico! non si nasca! non s'invecchi!
non si muoia! non si abbandoni un precedente
stato di essere! non si "iun"a ad un nuovo
stato di essere! una #ine del mondo in cui ci$
abbia luo"o! non pu$! per quanto ci si a""iri!
essere conosciuta! scorta! ra""iunta: cos% io
dico. &a ti dico anche! amico! che sen'a ra"(
"iun"ere la #ine del mondo non si pu$ trovare
la #ine del dolore.
Parole di /udd#a al Dio Ro#itassa
Anguttara Ni)*d+a& II& ,0
,o m-ssen .ir aner)ennen! dass dem &en(
schen"eschlechte das Absurde! in "e.issen
Grade! an"emessen! /a! ein Lebenselement
und die 01uschun" ihm unentbehrlich ist.
S)1OPE21AUER& 2arer"a und
2aralipomena& II& -..
3ie 4elt .ill h5ren! dass sie l5blich und vor(
tre##lich sei! und die 2hilosophen .ollen der
.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
4elt "e#allen. &it mir steht es anders: ich
habe "esehn .as der 4elt "e#1llt und .erde
daher! ihr 'u "e#allen! )einen ,chritt vom 2#a(
de der 4ahrheit ab"ehn.
S)1OPE21AUER& 6ber den 4illen
in der Natur
0
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
PREFAZIONE
3uesto li4ro ' l'illustrazione d'una 5isuale6 d'una 5isuale
s!etti!a e pessiista. 7ia!!#8& se44ene da olti astratti9
sti della !riti!a si ponga il dilea6 o pessiiso :!#e
' afferazione d'una !onos!enza della realt"; o s!etti!i9
so :!#e ' di!#iarazione dell'ipossi4ilit" di !onos!e9
re;& e riguardo al Leopardi si di!a6 non fu definiti5aen9
te s!etti!o perch7 fu pessiista< !#iun=ue non si liita
ad anatoizzare& agari a!utaente& le situazioni dall'e9
sterno& a le 5i5e interiorente& sente !on perfetta !#ia9
rezza !#e s!etti!iso e pessiiso sono rai del ede9
sio tron!o. Dalla intuizione s!etti!a la !ui afferazio9
ne finale '6 la realt" ' irrazionale ed assurda e per!i> in9
!oprensi4ile& s!aturis!e o55iaente& e naturalente
!on essa si !ongiunge& l'intuizione pessiista !io'6 e ap9
punto per!#8 irrazionale ed assurda =uesta realt" ' dolo9
rosa e disperante. Del resto& eglio di =ualsiasi dis!us9
sione !redo !#e =uesto li4ro stesso fornis!a la pro5a !#e
s!etti!iso e pessiiso :=uantun=ue non sepre e ne9
!essariaente a55enga !#e il pollone s!etti!o dia fuori
=uello pessiista e tal5olta o spesso a!!ada !#e il prio
!res!a e perduri pur senza generare il se!ondo; rapol9
lano spontaneaente dalla edesia radi!e.
Ritengo !#e l'illustrazione della 5isuale s!etti!o9pessi9
ista !#e =uesto li4ro offre& non sia pri5a d'una !erta
?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
forza ed effi!a!ia. @a =uantun=ue la !on5inzione :fon9
data o eno; !#e un proprio s!ritto possegga tali =ualit"
produ!a generalente nell'autore un senso di soddisfa9
zione e d'orgoglio& io in5e!e pro5o un senso =uasi di
elan!oni!o i4arazzo nel 5edere !#e dalla ia ente
' us!ita una !osA suffi!ienteente 5igorosa e pre!isa
:!o'io penso; ipostazione di =uella 5isuale& e nell'a9
5er dovuto s!ri5erla6 dovuto& di!o6 e i !apis!e !#i #a
esperientato !#e un !onto ' ettersi al ta5olino !ol
proposito di s!ri5ere& e un !onto ' sentir fluire dal !er9
5ello !oe una pi!!ola !orrente di la5a& di !ui la penna
non ' se non il !anale !#e la !ondu!e a solidifi!arsi sulla
!arta. Pro5o& dun=ue& nel porre da5anti al nostro tepo
pieno di !#iasso& di gaudio& spesso di speranze& sepre
di fidu!ia nel suo fare& =uesta 5isuale& lo stesso i4araz9
zo e riorso !#e pro5a un uoo =uando& per =ualsiasi
ragione& ' !ostretto a tur4are un giuo!o 5i5a!e e roo9
roso di allegri 4i4i inno!enti.
L'esattezza della 5isuale =ui s5olta non possono 5edere
n8 i 5in!itori n8 i gio5ani. 2on ai 5in!itori& a ai 5inti&
ai segua!i d'o"ni idea 5inta& non ai segua!i d'un'idea nel9
l'effiero oento del suo trionfo& a ai segua!i d'o(
"ni idea nel oento in !ui ' 5inta& l'esattezza della
!on!ezione !#e io illustro si pu>& soltanto& s5elare. Poi9
!#8 ' =uando l'uoo 5ede !#e la sua idea ' prostrata e
trionfa =uella !ontraria alle sue piB profonde !on5inzio9
ni :cio l'assurdo;& !#e il 5elo di @CDC gli si s=uar!ia ed
egli s!orge !#e il ondo ' irrazionale. 2on ' =uando gli
-E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
e4rei dall'alto del tepio di 7erusalee tene5ano te9
sta alle legioni di %ito& sicuri !#e 7eo5a a5re44e data
loro la 5ittoria& a =uando assistettero alle fiae da
!ui il tepio fu di5orato& !#e essi poterono 5edere la ve(
rit. 28& in generale& al!un uoo !#e a44ia eno di
=uarant'anni pu> capire :e s'intende& non gi" !on!ettual9
ente& a ediante intio afferraento; il pensiero di
=uesto li4ro. I piB gio5ani non possono 5eder5i !#e o
=uella unilaterale esagerazione& =uella fos!#ia alata di
sguardo& !#e per solito le storie della letteratura !opa9
tis!ono nella grandezza di Leopardi !oe una a!ula
!#e la diinuis!e& e !ontro la =uale ettono in guardia i
lettori di lui :entre per e !i> ' !#e i rende il suo
pensiero piB profondaente affine e i fa =uasi !osA
sentire di dis!endere e dipendere da lui
-
!#e in ogni sua
pagina i par !#e parli non un uoo& a lo stesso Rea9
le;< o la solita ripetizione del 5e!!#io oti5o della vani(
tas vanitatum& ripetizione !#e se!!a e fa sorridere< o l'in9
!apa!it"& degna di !opatiento& di solle5arsi all'altez9
za !oprensi5a d'uno o dell'altro dei sistei oggi furo9
reggianti& nei =uali tutto '& !oe sa !#i 5i si ' innalzato&
spiegato e esso appaganteente a posto. 3uantun=ue
- @i si !onsenta =ui di ri!ordare !#e nella Prefazione all'ultia traduzione
tedes!a dei 2ensieri di Leopardi :7. Leopardi& Gedan)en& trad. di R. Peters&
1a4urg9/ergedorf& -?20; %#. Lessing s!ri5e5a :p. 0;6 FDieser Gelt9
s!#erz Hird 5orgetragen in eine Ilassis!#en Stile 5oller Ru#e und
7lei!#ass& der an der 7rie!#en und RJern& an Aristoteles und )i!ero&
5on frK#auf ges!#ult Har und 4egrKnden #alf die grosse 7es!#i!#ts und
Lulturp#ilosop#ie Italiens& die in gegenHMrtigen Italien rK#li!# fortdauer
i edlen 7eiste 7iuseppe Rensi'sN.
--
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
nulla sia piB !erto di =uesto& !#e 4asta il tras!orrere di
po!o tepo per!#8 un e5ento dopo l'altro d'una piB ri!!a
e atura esperienza fa!!ia finalente sprigionare agli
o!!#i di !#i ora giudi!a !osA un lapo inaspettato6 a
guardaO !#i lo a5re44e dettoP le !ose stanno proprio
!oe lui di!e5aO Q il pro!esso !#e tutti attra5ersiao& e
la !on!lusione R =uella !io' !#e il ondo ' il regno del
!aso& della pazzia& della al5agit" R a !ui ogni uoo ri9
flessi5o& Faus den ersten SugendtrMuen erHa!#tN&
!oe dire44e S!#open#auer&
2
finis!e riluttanteente e
dolorosaente per arri5are.
3uanto a e& !oe potrei du4itare un solo oento
dell'esattezza di =uesta 5isualeP Sono giunto ad essa& #o&
in generale& in!oin!iato a s!ri5ere i pensieri miei& s!et9
ti!i e pessiisti :miei non !erto per!#8 li a44ia s!operti
per la pria 5olta io& a per!#8 in essi si esprie inte9
raente e perfettaente si iedesia il fondo piB
proprio della ia entalit"; dopo a5er letto& per !osA
dire& tutto =uel !#e a5e5ano s!ritto gli altri& dopo a5er
preso notizia di tutte le solu'ioni& ed a5er fatto del io
eglio per persuaderi di =uesta o di =uella e per ap9
propriarela R e dopo a5er !onstatato la falla!ia e la
an!#e5olezza di tutte e l'ipossi4ilit" per una ente
sin!era di non 5edere !#e ogni filosofia !#e 5uol essere
solu'ione lo ' solo nas!ondendo a se edesia le o49
4iezioni ortali !#e dal seno stesso della solu'ione af9
2 3ie 4elt als 4ille und Vorstellun"& I& *?& in ,1mtliche 4er)e& a !ura di P.
Deussen& @Kn!#en& -?--9,2& 5ol. I& p. 302.
-2
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
fa!!iata si le5ano a !olpirla. Di piB. )oe potrei sup9
porre un solo oento !#e =uesta 5isuale sia falsaP Se
l'a5esse forata in e un io& e =uindi forse per i suoi
!oodi o interessi& per il desiderio di !ostruirsi una ol9
le chaise lon"ue su !ui tran=uillaente disteso fare il
suo !#ilo spirituale& o per ottenere plausi& su!!esso& se9
gua!i nel ondo& potrei pensare o intra55edere o du4ita9
re nel io intio !#e essa sia stata forse da tale io fa49
4ri!ata falsaente. @a =uali interessi o !oodiP 2on so
forse !#e una filosofia negati5a non di5iene ai Fuffi9
!ialeN& ai Fautore5oleN& non entra ai nel =uadro o
nella serie delle dottrine Fa!!ettateN& la !ui parola #a
FpesoN& !#e eser!itano FinfluenzaN an!#e nel !apo let9
terario& politi!o& so!iale& !#e sus!itano dis!epoli& !o9
entatori& espositori& appli!atoriP 2on so forse !#e =ue9
sta esse non ' !olta se non dalle filosofie !#e di!ono
di sA& !#e giustifi!ano :aleno da ultio; !ose& ondo&
5ita& e !#e proprio soltanto il fatto !#e una filosofia !on9
tenga tale giustifi!azione delle !ose ' =uello !#e d" alla
gente il !oraggio di professarla& entre il negare siffatta
giustifi!azione attri4uis!e iediataente ad una filo9
sofia il !arattere Frepro4oN& Fipossi4ileNP 2on so for9
se !#e altresA& poggiando la faa su di una !onsuetudine
!ie!a d'airazione !ie!aente trapassante da una ge9
nerazione all'altra& solo !#i ' stato a44astanza fur4o per
assi!urarsi i plausi dei suoi !onteporanei #a grande
pro4a4ilit" di a5ere an!#e =uelli dei posteri e !#i in5e!e
#a sus!itato il al!ontento& l'antipatia& l'ira 5iolenta e
-3
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!#iassosa dei pro!a!!ianti& dei proter5i& degli influenti
della sua et"& ' si!uro !#e le loro roorose denigrazioni
las!ieranno o4ra e disfa5ore sul suo noe an!#e nel9
l'a55enire< e !#e insoa& an!#e la giustizia resa dalla
storia ' illusione e itoP Or dun=ue& in5e!e& =uesta 5i9
suale :poi!#8 l'esperienza della ia 5ita di pensiero i
indu!e a dar ragione alla tesi del Saes !#e l'io o !o9
s!ienza non esiste& e non ' !#e un a55er4io di luogo& lo
spazio ideale& il qui& do5e si presentano sentienti e
pensieri; =uesta 5isuale si ' forata da s8 qui :T in e;&
da s8& !oe si fora una pianta sulla terra o una nu4e in
!ielo. Essa pu> dun=ue tanto po!o essere falsa& =uanto
po!o lo pu> essere una pianta o una nu4e. E se& per a59
5entura& =uesto edesio !riterio d'attendi4ilit" d'una
5isuale potesse essere in5o!ato da altri per la loro 5isua9
le opposta alla ia& tanto eglio per la ia tesi. 2e
us!ire44e& infatti& ri!onferato !#e ognuno #a la sua 5e9
rit" e la sua ragione& !#e 5i sono innuere5oli 5erit" e
ragioni& attra5erso le =uali non !orre affatto il filone o il
su4strato d'una ragione o 5erit" una.
2on 5oglio per> nas!ondere !#e potre44e darsi !#e a
forare in e =uesta !on!ezione irrazionalista e pessi9
ista a44iano !ontri4uito aare esperienze !#e #o do9
5uto fare nel !apo del pensiero politi!o9so!iale. 7ia!9
!#8& a5endo io& !oe tutti o olti& in =uesto !apo u9
tato idee& a !on la differenza signifi!ante !#e i piB u9
tano in odo da essere sepre a!!anto alla !ausa !#e
5in!e& ed io #o utato anche a costo di essere sepre
-,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
a!!anto alla !ausa 5olta a 5olta perdente< !osA a55enne
!#e in =uesto !apo #o sepre 5isto l'assurdo :T !i>
!#e ' in opposizione alle nostre idee; trionfare. Di piB.
In due oenti assai gra5i per la storia d'un paese e del
pensiero di un uoo& #o 5isto due idee opposte& stori!a9
ente assai iportanti& nelle =uali a5e5o su!!essi5a9
ente s!orto l'in!arnazione del razionale e del 5ero&
prendere& nell'atto del loro realizzarsi& le fore !on!rete
piB insensate& proprio =uelle !#e pare5ano pensate appo9
sta per far risultare l'idea ina!!etta4ile& errata& ipossi9
4ile& per offrirne la !onfutazione& per ri!ondurre gli spi9
riti a persuadersi della ne!essit" dell'idea !ontraria. Le
#o 5iste deforarsi& snaturarsi& !orropersi& proprio pel
solo fatto del loro di5entar reali& pel solo fatto !#e le te9
ste dissennate degli uoini si erano esse a realizzarle
R tanto ' :!oe sostengo piB oltre; an!#e delle ra"ioni
uane propria& non la ragione& a l'irrazionalit"& tanto
an!#e nell'opera della ente uana ' insito l'assurdo&
!#e& appena =uesta si ette a realizzare un'idea& la rea9
lizza in odo !osA pazzo !#e la sua realizzazione di5ie9
ne la sua !onfutazione. 1o 5isto !osA il mio razionale es9
sere tale fin!#8 era irreale e trasforarsi in irrazionale
appena a!!enna5a a di5entar reale. PiB. @i fu presente
=uello !#e di!e @ontaigne6 FEt !#ez nous i!D& U'aD 5eu
telle !#ose =ui nous estoit !apitale& de5enir legitie< et
nous& =ui en tenons d'aultres& soes " ese& selon
l'in!ertitude de la fortune guerriere& d'estre un Uour !ri9
inels de leze aiest8 #uaine et di5ine& nostre iusti!e
-*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
tu4ant " la er!D de l'iniusti!e& et en l'espa!e de peu
d'annes de possession& prenant une essen!e !ontraireN.
3
R 3ueste le ie esperienze.
@a poi!#8 ogni !er5ello ' un apparato @ar!oni !#e ri9
!e5e le onde #ertziane dall'a4iente :!on la sola diffe9
renza !#e uno le ri!e5e da aggior distanza di spazio e
aggior lontananza di tepo futuro d'un altro;& !osA po9
tre44e darsi !#e le stesse FondeN !#e il io #a ri!e5uto
a5esse ri!e5uto an!#e =uello di =ual!#e altro& !io' !#e
esperienze !oe le ie ri!ordate non fossero del tutto
isolate& e !#e =uindi !i> !#e di!o in =uesto li4ro tro5asse
e!o in =ual!#e altra !os!ienza. A e pare !#e una fon9
daentale !onforit" !ol loro sentiento do5re44ero
tro5ar5i :5edi la )on!lusione; =uegli spiriti religiosi !#e
5i5ono profondaente soprattutto =uell'aspetto della re9
ligione !#e ' la !ondanna del ondo& ed an!#e =uei po9
liti!i sperientati !#e sapendo !on quali arti non a44ia9
no potuto a eno di aneggiare il ondo& sanno an!#e
il giudizio !#e de5ono farne. In generale poi i pare !#e
un insiee di idee !oe =uelle =ui espresse possa ra55i9
sarsi !oe la piB o eno !onsape5ole riper!ussione teo9
reti!a !#e d"& forse in piB d'una ente& un ondo politi9
!o9so!iale& =uale il presente& sepre piB fos!o& tru!e&
aspro& alsi!uro& senza direzione& senza senno& senza
lue R un ondo in !ui l'anti!a s!onfortata esigenza di
tutti i tepi di dissoluzione :Flatenter 5i5ereN; di5enta&
per gli spiriti !#e sanno 5edere le !ose nelle loro reali
3 8ssais& II& (II& 2elson& Paris& s.a.& 5ol. II& p. 2+E.
-+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
fattezze& ogni giorno piB pressante.
A s!usa di presentare un li4ro !#e& per non !ontenere
de!laazioni& ditira4i& lirisi& per non essere gaudio9
so& !#iassoso& esilarante& ' !osA un'eit"em1ss& 5orrei an9
!#'io pronun!iare il io pi!!olo Feppur si uo5eN< e
!io'6 non !i tro5o nessun gusto a spia!ere ai iei siili&
a urtarli& indispettirli& al!ontentarli< 5orrei poter enun9
!iare verit !#e li fa!essero lieti e sereni e andassero a
loro genio< a& pur troppo& le !ose stanno in5e!e !osA
!o'io le di!o. A patro!inari la li!eit" di dirle !osA
!oe sono& senza rispetti uani& 5algano due sentenze
di due filosofi in tutto il resto i piB opposti !#e si possa9
no pensare& a in !i> d'a!!ordo. Una di 1egel6 FDie
P#ilosop#ie a4er uss si!# #Kten& er4auli!# sein zu
HollenN.
,
L'altra del @ill6 F%#e person H#o #as to t#inI
ore of H#at an opinion leads to& t#an of H#at is t#e
e5iden!e of it& !annot 4e a p#ilosop#er& or a tea!#er of
p#ilosop#ersN.
*
@a ' poi 5eraente =uesto li4ro del tutto un'eit"em1ssP
2el senso ora detto& sA. @a in realt" i non olti !#e pen9
sano lo sentiranno !oe il 5ero riflesso filosofi!o dell'e9
po!a& !oe la nostra epo!a stessa !#e si tradu!e diretta9
ente in filosofia. E =uando si !onsidera !#e i pensieri
=ui !ontenuti furono da e gi" enun!iati fin dal -?2,&
nel 5olue 9nteriora rerum :Unitas& @ilano;& =uando si
!onsidera =uanto nuerose afferazioni filosofi!#e di
, 2h1nomenolo"ie des Geistes& Prefazione& I& 2.
* 3issertations and 3iscussions& 3
a
ediz.& Longans& 7reen& Reader and
DDer& London& -0.*& 5ol. II& p. ,*2.
-.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
pessiiso e irrazionaliso posteriormente a quella
data la nostra epo!a a44ia sus!itato negli altri paesi& si
!on5err" forse !#e io sono stato in !i> un pre!ursore&
uno dei prii !#e a44ia saputo farsi 5o!e filosofi!a del9
l'epo!a e per po!o non direi& pensando a !oe da allora i
fatti i a44iano dato e !ontinuino a dari ragione& pres9
so!#8 un profeta.
)oun=ue& io non #o ai a4ito di appartenere alla
s!#iera degli Fillustri saggiN di !ui parla 2ietzs!#e nella
se!onda parte di Zarathustra< di in!analari !io' auto9
ati!aente a pensare in ser5izio di opinioni !onsa!rate
e seguite dai piB& di idee uffi!iali& !orrenti& !ouni& !on9
suete& allo s!opo di Fandare a5antiN& innalzari& pro!a!9
!iari autorit"& prestigio& lu!ro e !odazzi di plaudenti e
segua!i& !oe gli Fillustri saggiN sanno e sogliono fare.
FLi4era dalla feli!it" degli s!#ia5i& s5in!olata da d'i e
da adorazioni& ipa5ida e forida4ile& grande e solita9
ria6 tale ' la 5olont" del 5eritiero. 2el deserto dioraro9
no sepre i 5eritieri& i li4eri spiriti& !oe signori del de9
serto< a nelle !itt" diorano i 4en pas!iuti illustri sag9
gi R le 4estie da tiroN.
+
O& per espriere la !osa al odo
di S!#open#auer6 si tratta =ui dell'antitesi tra 5i5ere del(
la filosofia e 5i5ere per la filosofia.
.
Del resto& i iei li4ri io li s!ri5o per me& per il 4isogno e
la soddisfazione di tener nota dei iei pensieri& !oe si
fa d'un Fgiornale intioN. Per!#8 li pu44li!#iP& si do9
+ Also sprach Zarathustra& parte se!onda& F$on den 4erK#ten GeisenN.
. 3ie 4elt als 4ille und Vorstellun"& II& -.& in ,1mtliche 4er)e& ed. !it.& 5ol.
II& p. -.?.
-0
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
ander". Per la stessa ragione& rispondo& per !ui si tro5a
soddisfazione nel tras!ri5ere o far tras!ri5ere i propri
pensieri dallo Fzi4aldoneN infore e pieno di !an!ella9
ture in F4ella !opiaN& in FpulitoN& !on nitida !alligrafia&
su !arta unifore. Li stapo& !io'& per 5ederli Fessi in
4elloN. )onsidero la stapa dei iei pensieri R la pu49
4li!azione dei iei li4ri R uni!aente !oe la F4ella
!opiaN di =uelli& nella =uale #o pia!ere di 5ederli tra9
s!ritti. Sono pago !#e essi soddisfino e per!#8 sono
l'espressione di !i> !#e penso& e !ontento poi oltre ogni
ia aspettati5a se tutt'al piB essi destano una pi!!ola e!o
ai!#e5ole in =ual!#e raro spirito& 5i!ino o lontano& !#e
a44ia la edesia tonalit" del io.
-?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
I
DUE SPIRAGLI
SULL'INTERNO DEL REALE
Due fatti sono 5enuti a po!o a po!o& spontaneaente e
=uasi da s8& solle5andosi ad assuere nella ia ente
un signifi!ato spe!ifi!o& saliente& de!isi5o. Due fatti as9
sai !ouni e failiari& a l'ipressione dei =uali su di
e& l'angolo di 5isuale sotto !ui in odo sepre piB ta9
gliente e =uasi 5iolenteente !olorito a e si prospetta9
no& non ' l'ipressione !#e gli altri ne ri!a5ano o la 5i9
suale sotto !ui altri li 5ede. Due fatti& la !ui di5ersa in9
terpretazione& il signifi!ato di5erso o la di5ersa ipor9
tanza !#e diao ad essi& i 5ado sepre piB !on5in!en9
do sia !i> in !ui essenzialente sta la di5ersit" delle no9
stre !on!ezioni della 5ita e =uindi !i> !#e esprie la di9
5ersit" dei nostri teperaenti& !#8 non da logi!#e di9
ostrazioni& a dall'irridu!i4ile intuizione !#e onta su
dal profondo del nostro teperaento& nas!ono le no9
stre !on!ezioni della 5ita e le nostre filosofie.
3uesti due fatti sono6 le contraddi'ioni o di5ergenze o
dispareri& e la storia.
)#e !osa signifi!a !#e ogni tipi!o sistea filosofi!o
s5olga un'intuizione antiteti!a a =uella d'ogni altro& e
delle =uali pure tanto po!o una =ualsiasi pu> dirsi errata
!#e se tu segui il !orso di pensiero dei filosofi piB oppo9
2E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
sti& 1egel e 1er4art& S!#open#auer e Lotze& Rosini e
Ardig>< se ti poni sul loro punto di partenza< se non as9
sui R per la preo!!upazione di sal5aguardare ad ogni
!osto in te un deterinato insiee di idee a !ui tieni ad
aderire R =uello !#e si potre44e !#iaare lo spirito del
Fpu44li!o inisteroN& lo spirito !#e #a di proposito fin
da prin!ipio de!iso di lueggiare e interpretare =uanto
piB pu> sotto una lu!e !ondanne5ole< 4ensA se& sus!etti9
4ile di ri5i5ere in te& fin nella sua s!aturigine e nel suo
oti5o iniziale& una 5ita e un pensiero altrui !osA !oe
sta :5ale a dire senza trasfigurarlo nel tuo& se!ondo usa9
no fare pensatori tra noi olto in 5ista;& ti las!i traspor9
tare sipati!aente dalla !#ina del pensiero a !ui ti af9
fa!!i< se !osA fai& senti !#e tutte =uelle opposte intuizioni
si reggono perfettaente& !#e tutti =uegli opposti filoso9
fi #anno ragioneP )#e signifi!a !#e& non solo ogni siste9
a filosofi!o tipi!o in!arna un'intuizione di5ersa& a&
per di piB& noi uoini& in !i> !#e fora la nostra 5ita
5era e profonda& arte o orale& religione o politi!a& la
pensiao di5ersaente& a44iao 5isuali antiteti!#e& a49
4iao !ias!uno un ondo spirituale es!lusi5aente no9
stro proprio& e tanto piB spe!ifi!o e distinto =uanto piB
la !i5ilt" a5anza& si!!#8 orai& se su di un eleento di
esso possiao essere d'a!!ordo !on !ostui e su di un al9
tro eleento !on !olui& nel suo insiee ins!indi4ile non
siao piB d'a!!ordo !on nessunoP Anzi& !#e signifi!a
!#e non solo dis!ordiao tra di noi& a dis!ordiao in
noi< !#e& !oe si di!e& il pensiero pro!ede& e oggi non
2-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
pensiao piB =uel !#e pensa5ao ieri& non tro5iao
piB 5ero =uel !#e ieri tro5a5ao tale< !#e !ias!uno di
noi !ontraddi!e su!!essi5aente se stessoP )#e signifi9
!a !#e& altresA& !ias!uno di noi si !ontraddi!e non pure
su!!essi5aente& a !onteporaneaente& n8 solo l'uo9
o !oune antiene nella sua !os!ienza l'uno a!!anto
all'altro& per!#8 non li analizza& eleenti !ontraddittori&
opinioni religiose !#e stridono tra di loro o !on le sue
!on5inzioni s!ientifi!#e o prati!#e& opinioni politi!#e
!#e si urtano a 5i!enda o !onfliggono !on le !on5inzioni
orali o e!onoi!#e& a eziandio !#i fa professione di
pensare e !oordinare ad un tutto sisteati!o i pensieri& il
filosofo& se ' un pensatore 5i5o e ri!!o& si !ontraddi!e
an!#'egliP Poi!#8 non 5'' filosofo grande e signifi!ante
in !ui non siano state additate delle innega4ili !ontraddi9
zioni< ed an!#e !olui nel =uale altri non a44ia potuto
s!oprirle o non se ne sia !urato& a55erte& per!orrendo
!on o!!#iata d'insiee e !on la perfetta e interiore !ono9
s!enza della propria fattura& il suo sistea& !#e :se #a
pensato !on passione e sin!erit" e senza preo!!uparsi
d'altro !#e di 5i5ere il suo pensiero; 5i #a !ollo!ato ele9
enti !ontraddittori& gli uni o gli altri dei =uali potre49
4e& sA& eliinare& a solo a !osto di soppriere !i> !#e
anche per!epis!e !oe 5erit"& ed i =uali =uindi eliina9
re non vuole per!#8 sente !#e tutti& per =uanto !ontrad9
dittori& !orrispondono a verit& e !#e& =ualun=ue di essi
sa!rifi!asse& sa!rifi!#ere44e verit. Si pu> anzi dire !#e
l'esser5i o no !ontraddizioni in un pensatore& segna la
22
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
differenza tra !#i pensa pel 4isogno di pensare e !#i
pensa per far li4ri. 3uest'ultio& !#e sente soltanto la re9
sponsa4ilit" del sistea& e5ita le !ontraddizioni& !o''
fa!ilissio fare& !io' tutte le linee di pensiero& pure esi9
stenti& pure profilantisi an!#e nella sua ente& a non
interaente !ongruenti !on =uella !#e #a 5oluto porre a
!entro del suo sistea& ta!endo o soppriendo. @a il
prio non si preo!!upa !#e di fare del suo pensiero =ua9
si un deli!ato 4aroetro !#e si risenta 5ariaente della
5aria e ultifore pressione della realt"& o& per dirla al9
trienti& di las!iare !#e il suo pensiero plasi e 5egga
li4eraente sorgere in s8& a se!onda dell'in!essante su!9
!essi5o alzarsi ed a44assarsi del suo fiotto& un'iagine
della realt". Per!i> si !ontraddi!e.
@i !ontraddi!oP Si!uro.
Per!#8 te ne era5igliP
2on siao noi forse i figli
Del du44io e dello spergiuroP
2on sai :istero gio!ondoO;
)#e la !ontraddizione
Q l'ania& la ragione&
%utta la 5ita del ondoP
Essere uno e di5erso
E !oerente e s!onnesso&
$uol dire rifare in se stesso
Il glorVoso uni5erso.
0
)#e '& del resto& un sisteaP A =uella guisa !#e l'ogget9
0 A. 7raf& &i contraddico:& in Rime della ,elva& parte pria.
23
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
to da noi per!epito non ' :!oe la lunga dis!ussione ed
ela4orazione filosofi!a di =uesta =uestione se4ra do9
5er finir per !on!ludere; se non una selezione& una sinte9
si seletti5a& di eleenti& tutti presenti& e an!#e in =uella
!on!atenazione& nella realt" eWtraentale& a& per !osA
dire& in =uesta nuotanti in nuerosi altri eleenti e !on9
!atenazioni di eleenti di5erse da =uelle !ostituenti la
sintesi nostra& la sintesi !#e d" l'oggetto per noi<
?
!oe
la storia ' essa pure forata uni!aente da una sintesi
seletti5a& per !ui al!uni fatti presenti nella realt" eWtra9
entale sono a preferenza di altri in5estiti di 5alore e
5engono !on!atenati insiee in un !oplesso !ostituito
esso pure ediante un giudizio di 5alore e un riferien9
to a 5alori& pur rianendo nella realt" stori!a infiniti al9
tri fatti e !on!atenazioni di fatti& !#e& data una di5ersa
attri4uzione di 5alore& di5engono essi Fla storiaN in5e!e
di =uelli<
-E
!osA il sistea non ' !#e la selezione d' una
linea di pensieri !on!atenantisi tra s8& d'una tra le tante
linee differenti& tutte& al pari di =uella s!elta& esistenti e
presenti nel regno entale generale. %ale una elodia
!#e si s5olge logi!aente dal oti5o iniziale s!elto e
data la s!elta di esso& a!!anto a infinite altre elodie
possi4ili data la s!elta d'un oti5o iniziale di5erso& e
presenti ed esistenti nel !apo usi!ale generale. %ale
lo s5iluppo d'un ragionaento in ateati!a :la =uale&
nota lo Spengler& Fnei suoi oenti su4lii si !oporta
? )fr. G. Gindel4and& 8inleitun" in die 2hilosophie& 3
a
ediz.& @o#r& %K4in9
gen& -?23& p. .3.
-E )fr. ibid.& pp. 33*& 2,-.
2,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
in fora 5isionaria& non gi" astraendoN;&
--
ragionaento
!#e& da !erti postulati posti5i a !apo& !ondu!e& per un
!orso di forule !#e& =uasi a dire& genera esso stesso& ad
una Fs!opertaN& e !#e sta allato a infiniti altri s5iluppi&
!ondu!enti da altri postulati ad altre Fs!operteN& ed esi9
stenti& !on lo stesso 5alore di 5erit" di =uello& nell'a4i9
to ateati!o generale. R Per!i>& tutti i sistei filosofi9
!i sono F5eriN& !oe sono F5ereN tutte le elodie di5er9
se& e tutti =uesti di5ersi s5iluppi di tesi& tutte =ueste di9
5erse Fs!operteN in ateati!a. E lo stesso indi5iduo
pu> =uindi legittiaente !ostrurre i sistei filosofi!i
piB opposti& pre!isaente !oe lo stesso usi!ista pu>
ri5estire di note i oti5i usi!ali piB disparati. 2on di9
!e5a gi" So!rate !#e la filosofia ' XYZ[\]^ X_`\abcP
-2
Or dun=ue& !#e !osa signifi!a =uesto fatto delle !ontrad9
dizioniP E !#e !osa signifi!a l'altro !#e !'' storia& ossia
pro!esso& progresso R !a4iaentoP Si noti6 i due fatti
si ridu!ono in fondo ad uno solo. Per!#8& !#e !osa ' la
storiaP Q la !ontraddizione& il sistea o la serie delle
!ontraddizioni. )'' uni!aente per!#8 ogni oggi ' di9
5erso da ogni ieri e ogni doani da ogni oggi& !io' ogni
oggi !ontraddi!e ogni ieri e ogni doani ogni oggi. L'e9
terno di5erso da =uel !#e in ogni oento !''& ossia l'e9
terno !a4iare e !ontraddire =uel !#e !''& ' !i> in !ui
!onsiste la storia. )'' storia per!#8 gli uoini si !on9
traddi!ono& la pensano di5ersaente& #anno dispareri& e
-- 3er ;nter"an" des Abendlandes& /e!I& @Kn!#en& 5ol. I& -?23& p. 0,.
-2 Plato& 2haed.& +- a.
2*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!ontinuano a realizzare nel fatto pareri di5ersi da =uelli
realizzati po!'anzi< per!#8 ogni parere !#e si realizza nel
fatto proietta di fronte a s8 un disparere !#e 5uol alla
sua 5olta realizzar5isi in5e!e di =uello& e 5i ries!e& a
dando origine ad un nuo5o disparere& !#e 5uol alla sua
5olta tradursi in fatto& e tradu!endo5isi genera o a!!re9
s!e e fortifi!a un altro parere di5erso !#e di5enter" poi
fatto< e !osA 5ia all'infinito. )ontraddizioni e storia sono
unum et idem.
3uale '& dun=ue& il signifi!ato delle !ontraddizioni e
della storiaP Il signifi!ato !#e 5i s!orgiao& di!e5o& '
=uello !#e sopra ogni altra !osa ri5ela =uel !#e siao e
perette di !lassifi!ar!i. $edete le !ontraddizioni !oe
=ual!osa di se!ondario e su4ordinato& !#e sepre un
=ual!#e opportuno FmaN pu> li=uidare& !#e sparis!e nel9
lo sfondo entre l'aronia resta sul pros!enioP E 5edete
la storia sotto un aspetto !onsolanteente finalisti!o& il
=uale& nella tesi !#e essa ser5a a =ual!osa& per esepio
ad effettuare lo s5olgiento dello spirito& e =uindi a44ia
un senso& e =uindi presenti uno spetta!olo la !ui !onte9
plazione soddisfa ente e !uore& pu> essere presente an9
!#e =uando essa ' !on!epita =uale senza etaP Siete ra9
zionalisti& idealisti& dogati!i& deisti ed il 5ostro tepe9
raento ' ottiista. $edete le !ontraddizioni !oe =ual9
!osa di predoinante& !#e giganteggia su ogni aronia
ed ogni aronia distrugge& e la storia sepli!eente
!oe l'arena& sanguinosa o dolorosa& senza senso e solu9
zione& delle !ontraddizioni stesseP Siete irrazionalisti&
2+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
sensisti& s!etti!i& atei& ed il 5ostro teperaento ' pessi9
ista.
Si pu> dun=ue dal io !anto soltanto trattare& non gi" di
diostrare& !#8 nulla si diostra nell'a4ito di =uella
indi5iduale intuizione della 5ita !#e ' la filosofia :la
=uale per!i> do5re44e una 4uona 5olta deporre& per usa9
re l'espressione del Lange&
-3
la as!#era di s!ienza di9
ostrati5a Fdie %ruggestalt einer 4eHeisenden Gissen9
s!#aftN& e ri!onos!ersi !oe una poesia di !on!etti&
F/egriffsdi!#tungN& Fdi!#tende SpeIulationN;& a di
!er!ar di far per!epire !on la edesia spi!!ata 5i5ezza
!#e ' in e& =uel signifi!ato di !ui& nella lu!e !ruda o5e
i sono 5enuti sepre piB eergendo& 5edo ri5estiti io
=uesti due fatti delle !ontraddizioni e della storia R si9
gnifi!ato !#e per e ' =uello !#e d" 5eraente l'a!!esso
a !i> !#e 4a!onianaente si !#iaere44e interiora re(
rum.
-3 Geschichte des &aterialismus& ?
a
ediz.& -?-*& 5ol. II& pp. *-0& *-3& *-*.
2.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
II
L'ALTERAZIONE OTTIMISTICA
DELLA REALT
7li uoini sono in generale ostinataente e inguari4il9
ente ottiisti. Il potente e in5in!i4ile istinto di 5ita e
feli!it" ipedis!e loro di tener gli o!!#i aperti e fissi sul
dolore e sul ale. )oe il ragno a55olge la os!a !a9
duta nella sua rete in un 4ozzolo& in !ui i !ontorni del
!orpo di essa non sono piB 5isi4ili& !osA da =uell'istinto
fondaentale uano si sprigionano innuere5oli fili di
razio!ini !#e tessono attorno ad ogni fatto doloroso o
!atti5o un 4ozzolo o un sudario entro il =uale il fatto
non ' piB =uello& perde i suoi !ontorni netti& sparis!e.
FPer =uesti 5ostri !onsigli da55ero !i se4ra !#e 5oi
soli stiiate l'a55enire piB e5idente delle !ose !#e 5ede9
te& e le !ose in!erte le !onsiderate !oe gi" esistenti&
per!#8 le 5oleteN. 3uesto atteggiaento entale& =uesto
FuoreN& !#e gli Ateniesi ripro5era5ano ai @eli nel
forida4ilente realisti!o dialogo tra gli uni e gli altri
presso %u!idide&
-,
non ' proprio soltanto dei @eli& a '
una !aratteristi!a !oune& !ostante& tena!e di tutti gli
uoini in generale. La 5olont" di !redere& nas!ente dal9
l'istinto di 5ita e dal 4isogno di feli!it"& foggia e trasfor9
-, $& --3.
20
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
a i fatti a suo talento agli o!!#i dell'uoo& !#8 l'intel9
letto& !oe di!e5a S!#open#auer&
-*
non #a altra funzio9
ne !#e =uella di es!ogitare e far presenti alla 5olont" i
oti5i per =uel !#e essa "i 5uole.
Da !i> an!#e il fenoeno psi!ologi!o& !osA interessante
e !osA po!o studiato& della speranza. La speranza& infatti&
l'atto della =uale& !oe rile5a5a signifi!ataente il Leo9
pardi& F' ordinariaente un tuttuno& =uasi& !oll'atto di
desiderio& e la speranza una =uasi stessa& o !erto insepa9
ra4il& !osa !ol desiderioN
-+
R !ol desiderio& ossia !on
l'a55ertiento della an!anza R la speranza ' una fora
di ragionaento& e piB propriaente una fora di indu9
zione. Un'induzione !#e& al !ontrario di =uella des!ritta
dalla logi!a ordinaria& la =uale pro!ede sulla 4ase del
prin!ipio della Funiforit" della naturaN& della !onfor9
it" di !i> !#e non ' an!ora !onos!iuto !on !i> !#e lo '&
pro!ede in5e!e sulla 4ase del prin!ipio opposto& su =uel9
la !io' della disforit" di !i> !#e non ' an!or dato !on
!i> !#e ' dato. La speranza ' un'induzione !#e da !i>
!#e non ri!a5a !#e !i> !#e non ' sar"& !#e da !i> !#e
non accade ri!a5a !#e !i> !#e non a!!ade a!!adr". Ed '
un'induzione !#e pro!ede in tal guisa !on tanto aggior
slan!io e si!urezza& =uanto piB l'attuale non & il presen9
te non accade& ' !#iaro& indis!uti4ile& ipla!a4ile.
Un'induzione& insoa& !#e pre!isaente dalla ag9
giore assenza nel noto :nel presente; dei dati di !ui essa
-* 2arer"a und 2aralipomena& II& $III& --0& in ,1mtliche 4er)e& ed. !it.& 5ol.
$& p. 2*+.
-+ Zibaldone& ,-,+& Le @onnier& Firenze& -0?09-?32& 5ol. $II& p. .E.
2?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!opagina l'ignoto :il futuro; inferis!e la presenza nel9
l'ignoto :futuro; di tali dati. Ognuno sa& per 5ero& !#e le
piB solide& tangi4ili& fere !ostruzioni di speranza R piB
reali agli o!!#i di !#i le nutre delle !ose !#e si to!!ano
!on ano R si forano negli indi5idui e nei popoli
=uanto piB sono iseri6 e si forano !osA appunto per9
!#8 =uanto piB sono iseri& tanto eno senza di esse
potre44ero 5i5ere. Sono soprattutto i po5eri !#e giuo!a9
no al lotto. Fu soprattutto nella Polonia ed ' tra gli e4rei&
!#e si !ostruA& si trasise& si intensifi!> di generazione
in generazione un edifi!io di speranza isti!aente !o9
lorito e parti!olareggiato nella risurrezione della nazio9
nalit". E se siao !apa!i di ri!#iaar!i le esperienze
psi!#i!#e piB 5i4ranti e profonde !#e a44iao 5issuto
durante la guerra& ri!ordereo !#e pre!isaente nei o9
enti in !ui essa anda5a peggio la speranza !ostrui5a
!on piB tena!ia e si!urezza. La speranza ' in proporzio9
ne diretta dell'infeli!it". Si spera tanto piB =uanto piB si
' sfortunati. L'uoo fortunato e feli!e non #a 4isogno di
sperare per!#8 #a gi"& e se pure :poi!#8 nessuno ' !on9
tento; spera ulteriorente& spera per> senza e!!essi5o
ardore e senza !o!ente intensit". Q l'uoo infeli!e !#e
ette nella speranza tutta la sua passione e la sua 5ita&
!#e spera freneti!aente& !#e =uasi a dire& spera dispe(
ratamente& e proprio contro speran'a& defg Zd[he dg
Zd[ha d[\]Y`\Yi & !oe di!e san Paolo&
-.
appunto per9
!#8& nulla a5endo egli al presente& anzi a5endo eno di
-. R& ,& <=.
3E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
nulla& !io' il fatto negati5o ale e dolore& egli non pos9
siede di positi5o !#e la speranza e non pu> 5i5ere !#e di
speranza. I sogni di speranza sono =uindi tanto piB fia9
eggianti e fantasiosi nei !olpiti dalla sorte& nei !aduti
in 4asso& nei perseguitati& nelle persone finanziariaente
ro5inate& nei po5eri& nei endi!anti. Pro4a4ilente la
piB insensataente ira!olosa speranza R una del tutto
in5erosiile !atastrofe interna o internazionale !#e fa!9
!ia !rollare il potentissio Stato in !ui 5i5e R risplende
da5anti agli o!!#i del !ondannato a orte< pro4a4ilen9
te un'an!ora piB insensataente ira!olosa speranza R
un delfino !#e si presti a trasportarlo a ri5a o l'u!!ello di
jeus !#e dis!enda ad afferrarlo R 4rilla nell'anio del
naufrago !#e sente di star per affogare. Infine l'e!!esso
dell'infeli!it" a!uis!e la speranza sino all'aspettazione
del 5ero e proprio ira!olo6 7io5anni da 7is!ala e Si9
one /ar 7#iora& gli eroi della resistenza e4rea ai ro9
ani& ridotti a ripararsi nelle fogne di 7erusalee di
fronte all'irropere delle legioni 5ittoriose di %ito& spe9
rano feraente nell'inter5ento dA ka#58#& !#e si ani9
festa solo a !#i resister" sino all'ultio e al oento
estreo della resistenza< ed ' =uando uno ' disperata9
ente afflitto per la perdita d'una persona !ara o dispe9
rataente terrorizzato dalla paura della propria orte
!#e gli si !olora di !ertezza la speranza d'una 5ita futura.
E piB 5era dell'afferazione so!rati!a !#e pia!ere e do9
lore sono atta!!ati ad un uni!o !apo& ' =uella !#e lo
sono infeli!it" e speranza. Lo sono per!#8 la speranza '
3-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
la List della natura& o la Ffunzione fa4ulisti!aN&
-0
!#e&
nell'e!onoia della 5ita& ser5e a tener testa all'effetto
i!idiale dell'infeli!it"& della sfortuna& del dolore e
=uindi a =uesti si a!!opagna& in uguale isura di essi&
!oe al 5eleno il !ontra55eleno. R La speranza ' 5era9
ente& !oe a5e5a 5eduto Leopardi& una !osa sola !ol
desiderio& e =uindi tanto piB intensa e fera =uanto
aggiore il desiderio& ossia =uanto aggiore la sensa9
zione della an!anza.
F)osA non pu$ sepre andare< dunque !osA non andr
sepre& non andr" piB doaniN. 3uesto ' il sillogiso
indutti5o della speranza. E se !ir!a esso si osser5asse& in
opposizione a =uanto si ' detto test8& !#e an!#e un sif9
fatto sillogiso #a per 4ase il prin!ipio dell'uniforit"&
4isognere44e rispondere !#e tale o44iezione si fonda su
di una pura apparenza 5er4ale. Q& infatti& se ai l'uni#or(
mit della dis#ormit !#e 5i sta alla 4ase. )io'6 le 5i!en9
de del ondo !a4iano& =uesto !a4iare lo a44iao
sepre 5isto& dun=ue !ontinuer"< non a44iao ai 5isto
pio5ere sepre& dun=ue& se pio5e da un ese& fra po!o
far" 4ello. )oun=ue& l'iportante ' il fatto !#e la spe9
ranza ' un ragionaento& un sillogiso& un'induzione.
Per!#8 !i> ri!onfera !#e appunto i nostri ragionaen9
ti& le nostre interpretazioni& !ostruzioni& trasforazioni&
eliinazioni dei fatti& sono sepre il frutto del nostro
desiderio& della nostra F5olont"N R ri!onfera& !io'&
-0 )fr. 1.9L. /ergson& Les deu> sources de la morale et de la r7li"ion& Li4rai9
rie F8liW Al!an& Paris& -?3,& pp. --- sgg.
32
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
poi!#8 la speranza ' un ragionaento& un'induzione& !#e
sepre il nostro odo di ragionare& ossia di !ostruire
!on la ragione il ondo& ' deterinato da =uesti ele9
enti& ' tutt'uno !on essi.
Il !ontenuto rappresentati5o della fora o !ategoria
FsperanzaN non #a lo stesso signifi!ato del !ontenuto
rappresentati5o della fantasti!#eria o del sogno ad o!!#i
aperti. Una !osa sperata non ' una !osa sognata o fanta9
sti!ata. Il !ontenuto rappresentati5o della speranza non '
realt"& a non ' neeno pura e sepli!e irrealt"< ' un
al!un!#8 di non reale& a !#e s!orgiao in pro!into di
di5enir reale& =ual!osa !#e sta di ezzo tra la realt" e
l'irrealt"& una seirealt". La speranza '& dun=ue& una !a9
tegoria dello spirito& e una !ategoria spe!iale& destinata a
!ostrurre un tertium quid oltre e tra la realt" e l'irrealt".
Essa ipronta ai nostri o!!#i sul suo !ontenuto un !erto
!olorito o grado& an!ora& per dir !osA& in!erto ed e4rio9
nale di realt"& a sepre di realt"< grado di realt" !#e
poi& se la speranza si adepie& si s5olge& !res!e e si fon9
de !on l'oggetto sensi4ile& pre!isaente !oe& per appli9
!are =ui una teoria del Saes&
-?
il !on!etto d'un oggetto
!#e& in assenza di =uesto& #o in ente& ' un a!!enno& un
prin!ipio& una preforazione della stessa realt" sensi4ile
dell'oggetto& e si s5iluppa e si fonde !on =uesta =uando
l'oggetto sensi4ile i torna dinanzi. )#iun=ue #a nutrito
lungaente una =ual!#e fer5ida speranza e l'#a 5ista
realizzata& a55erte !#iaraente la 5erit" di tutto =uesto6
-? 8ssa+s in Radical 8mpiricism& London& -?-2& pp. *,& 2-*.
33
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
a55erte !io' !#e ' !oe se dalla speranza alla sua rea9
lizzazione 5i sia stato soltanto un pro!esso graduale di
aggiore realt" di !ui =uella !ontene5a gi" il prio a!9
!enno< e =uando di!e6 F#o sperato giusto< era naturale<
non era possibile !#e =uesta !osa da e tanto sperata
non a!!adesseN R =uando !osA nel realizzarsi della spe9
ranza =uesta 5iene a !o4a!iare ed a fondersi !ol fatto R
egli s!orge la sua speranza iniziale !oe a5ente gi" !on9
tenuto in e4rione& a infalli4ilente& la realt" del fatto
futuro.
3uindi tra speranza& !redenza e !ertezza& non 5'' distin9
zione essenziale& a solo di grado& ed i tre oenti !o9
stituis!ono una serie ininterrotta. La !redenza non ' !#e
una fora piB pre!isa& piB fera e fissa& piB parti!ola9
reggiataente s!olpita !#e non la speranza& di foggiare
la realt"& di dar foggia di realt"& o& !oe si potre44e effi9
!a!eente dire se la lingua lo !on!edesse& una fora
piB ar!ata e a!!entuata di reali#ica'ione< e& !oe la
speranza pro!ede dal non essere all'essere& !io' uo5e
dall'ipossi4ilit" di a!!ettare la an!anza del fatto spe9
rato< !osA la !redenza spessissio non ' generata !#e
dalla ina!!etta4ilit" dell'inesistenza del fatto !reduto6
Er!ole& l'eroe infati!a4ilente 4enefi!o& 7esB& il giusto
s!onfitto e suppliziato nel ondo sensi4ile& non posso(
no essere finiti !osA& e devono essere stati assunti in !ie9
lo. @a poi!#8& infine& an!#e la !ertezza !ontiene un ele9
ento fondaentale di !redenza& poi!#8 :!oe #a di9
3,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
ostrato 1ue;
2E
ogni 5era e propria realt"& ogni realt"
nel senso ordinario della parola& ogni afferazione di
realt"& !opresa la realt" 5isi4ile e tangi4ile& ' da ultio
un fatto di !redenza& ri!#iede !#e un indefini4ile senti9
ento& =uello espresso dalle parole F!i> 'N& ossia il sen9
tiento della !redenza& ra55i5i la sepli!e iagine o
!on!ezione della !osa< poi!#8& insoa& an!#e la realt"
piB e5idente& indis!ussa& !oune a tutti& di !ui nessuno
du4ita& !oe =uella del ondo esterno o dell'io& non
pu> essere afferata se non !on un atto di !redenza<
!osA speranza& !redenza& !ertezza o realt" !ostituis!ono
tre fasi tra !ui i !onfini s!opaiono& !#e trapassano& si
spostano& fluis!ono l'una nell'altra. E !oe per 1ue lo
stato eraente psi!ologi!o di aspettazione si!ura di9
5enta la ne!essit" :!ausale;& !osA la preente speranza&
il profondo desiderio& lo spasodi!o 4isogno di5entano
!ertezza !#e una !osa sia o a55enga.
Q o55io =uindi :!oe =uest'analisi !i #a ora reso an!ora
piB !#iaro; !#e& stante tale in!ertezza e fluttuazione di
!onfini tra speranza& !redenza e realt"& gli uoini ries!a9
no a trasforare o !an!ellare i fatti se!ondo i loro 4iso9
gni& desideri& istinti& se!ondo la loro F5olont"N R o :!#e
' enun!iare in altre parole !i> !#e a44iao detto sin
=ui; ries!ano a trasforarli o !an!ellarli in forza di
=uelli !#e /a!one !#iaa5a Fidola tri4usN e il 7uastella
2E An 8nquir+ ?oncernin" @uman ;nderstandin"& sezione $& parte se!onda&
in 0he 2hilosophical 4or)s& a !ura di %. 7reen e %. 7rose& London& -00+&
5ol. I$& pp. ,* sgg.< 0reatise o# @uman Nature& li4ro I& parte se!onda&
sezione $II& in 0he 2hilosophical 4or)s& ed. !it.& 5ol. I& pp. 3?, sgg.
3*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
Fsofisi a(prioriN& Ferrori strutturali della nostra intelli9
genzaN& i =uali da =uei 4isogni& desideri& istinti& F5olon9
t"N s!aturis!ono ine5ita4ilente< ine5ita4ilente per
l'iensa aggioranza uana !#e non sa strapparsi al
sentiento ed alla 5isuale antropoorfi!a& ne!essaria
generatri!e& ediante i suoi pe!uliari 4isogni ed istinti&
di =uei sofisi a(priori ed errori strutturali. E poi!#8
appunto indagini !oe =uelle di 1ue e di 7uastella !i
pro5ano !#e ogni afferazione di realt"& !opresa =uel9
la !#e pare piB e5idente di tutte& =uella !io' !#e riguarda
il ondo esterno o l'io& deri5a R o aleno non si pu>
ai essere si!uri !#e non deri5i R da un atto di senti9
ento& di !redenza& dal voler credere !osA& dall'aver bi(
so"no di !redere !osA& e =uindi dal parti!olare atteggiarsi
nell'uoo del sentiento& dei 4isogni& della F5olont"N&
dall'essere insoa uanaente !ondizionati& dall'es9
sere uoini< !osA ' d'uopo !on!ludere !#e a =uella 5i9
suale antropoorfi!a ed ai sofisi a(priori ed alle tra9
sforazioni o !an!ellazioni dei fatti !#e 5i sono !on9
giunte& non si sottraggono se non i po!#issii !#e #anno
la forza di astenersi nel !apo teoreti!o da =ualsiasi af9
ferazione e di tener fero a =uella s!etti!a d_lc !on
la =uale soltanto pienaente si adepie il dantes!o !on9
siglio6
E =uesto ti sia sepre pio4o a' piedi&
Per farti o5er lento& !o'uo lasso&
E al sA e al no !#e tu non 5edi.
2-
2- 2ar.& (III& --29-,.
3+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
Frattanto nulla diostra il !ie!aente ostinato ottii9
so uano e la sua sorprendente !apa!it" di far sparire
i fatti !#e lo !ontrastano& eglio della seguente !onsta9
tazione.
2on 5'' fatto piB palare& innega4ile& =uotidianaente
a55ertito fin da =uando l'uanit" e44e il prio 4arlue
di pensiero& di =uello !#e gli uoini uoiono. @a ' un
fatto iensaente doloroso& doloroso disperanteen9
te& !io' senza piB possi4ilit" di speranza. Un fatto& dun9
=ue& !#e soaente urta l'inguari4ile ottiiso ua9
no& e !ontro il =uale =uindi =uesto :per il pro!esso in9
dutti5o e> contrario dianzi des!ritto; do5e5a erigere
tanto piB 5i5a& solida& e5idente la speranza9!redenza9
!ertezza dell'opposto. E !osA an!#e =uesto fatto to!!ato
!on ano !on e5idenza eridiana da illenni& l'ottii9
so uano ' rius!ito a !an!ellare. Q rius!ito a persua9
dere& a far !erti& d'una !ertezza per olti piB si!ura !#e
non l'esistenza delle !ose sensi4ili& !#e =uel fatto& in !ui
si ' sepre dato di !ozzo ogni giorno& non esiste< !#e gli
uoini non uoiono< !#e la loro orte& pure di !onti9
nuo sperientata& non ' orte& ' una orte par5ente&
una orte della loro s!orza& a !#e nel loro nu!leo es9
senziale essi non uoiono ai. FL'me&N s!ri5e @on9
taigne& !#e in tal guisa appunto spiega la fede dell'i9
ortalit" Fpar son trou4le et sa foi4lesse& ne se pou5ant
tenir sur son pied& 5a =uestant de toutes parts des !onso9
lations& esperan!es et fondeents& et des !ir!onstan!es
estrangieres oB elle s'atta!#e et se plante< et pour legiers
3.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
et fantasti=ues =ue son in5entions les lui forge& s'D re9
pose plus seureent =u'en soD& et plus 5olentiersN.
22
In
tal guisa l'uoo& per l'irreprei4ile e onnipotente azione
alteratri!e del suo ottiiso& per il suo voler credere
cos%& 5oler !#e sia !osA& a5endone egli 4isogno& ossia
per!#8& se!ondo il Leopardi esprie la !osa in uno dei
suoi s!ritti piB profondi e eno letti& ' e5idente !oe
esso
)i> !#e d'a5er per fero #a sta4ilito
)reda talente !#e dal !reder =uello
2ol riuo5a ragion& forza o partito
23
' rius!ito a !an!ellare an!#e l'in!ontrasta4ile fatto della
orte.
@a poi!#8& !oe pure il Leopardi !onstata&
2on ' filosofia se non un'arte
La =ual di !i> !#e l'uoo ' risoluto
Di !reder !ir!a a =ualsi5oglia parte&
)oe eglio alla fin l'' !on!eduto&
Le ragioni assegnando& epie le !arte&
2,
!osA non pote5a non darsi !#e tutta la filosofia non fosse
al ser5izio di =uesto 4isogno& di =uesta F5olont"N !#e #a
l'uoo di non orire& e =uindi della !ostruzione della
speranza9!redenza9!ertezza !#e non si uore. E infatti
tutta la filosofia& dal Aedone all'idealiso FattualeN& si
pu> prospettare !oe uno sforzo& sepre piB !opli!a9
22 8ssais& II& (II& ed. !it.& 5ol. II& p. 2-?.
23 2aralipomeni della Batracomiomachia& $II& -,.
2, 9bid.& I$& -,.
30
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
to e sottile& sepre eno ingenuo& sepre piB astuto& in9
fati!a4ile a !er!are nuo5e 5ie& ela4orate& tortuose& stra9
ne& e5anes!enti& an ano !#e ognuna delle piB sepli9
!i e !#iare pre!edenti 5eni5a distrutta& perdentesi infine
nella ne44ia& a in!oer!i4ile e sepre risorgente& per
!an!ellare il fatto della orte.
Ora& se il fatto della orte !ru!!ia e appunto per!i>
deve non esistere& il fatto delle !ontraddizioni d" fasti9
dio. 2ulla irrita generalente di piB dell'essere presi in
!ontraddizione< e la presenza d'una !ir!ostanza !ontrad9
dittoria& ossia per noi assurda& nella =uale !io' la !on9
traddizione !#e 5i 5ediao non !on!ede alla nostra
ente di tro5are il 4andolo& las!ia =uesta in una perples9
sit"& in un i4arazzo& in un'in!ertezza& in un'os!illazione
da !ui 5ogliao li4erar!i& tro5ando il 4andolo ad ogni
!osto. Poi!#8 le !ontraddizioni fastidis!ono !oe la
orte strazia& !osA& alla stessa guisa della orte& le !on9
traddizioni devono non esistere. E di !onseguenza tutta
la filosofia& !oe& sotto un aspetto& pu> essere prospet9
tata =uale lo sforzo per far sparire il fatto della orte&
pu> essere& sotto un altro aspetto& prospettata !oe lo
sforzo o la prestidigitazione per far sparire il fatto delle
!ontraddizioni.
3?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
III
L'ARTE DI MASCHERARE
LE CONTRADDIZIONI
Il periodo& tra i 4en noti& piB interessante del pensiero
uano& ' forse =uello gre!o !#e 5a press'a po!o dalle
guerre persiane alla guerra del Peloponneso. Per!#8 in
esso assistiao a =uesto spetta!olo draati!o6 la en9
te uana& finora 5i5ente di 5ita& a !osA dire& istinti5a& fi9
nora iersa nel !ostue !#e nei 5ari luog#i la attor9
nia5a& la ente uana !#e finora era tutta nel !ostue e
il !ostue era in essa tutto e per !ui il suo !ostue era
l'uni5ersale e l'assoluto& ries!e per la pria 5olta a le5ar
su il !apo e a guardarsi attorno< e fa allora la !onstata9
zione stupefa!ente !#e il !ostue non ' assoluto e uni9
5ersale& !#e ' di5erso di luogo in luogo& !#e giusto& 4el9
lo& 4uono& santo ' al!un!#8 di differente in Atene e in
Sparta& in 7re!ia e in Persia& in Egitto e in Feni!ia. E
da5anti a =uesta s4alorditi5a esperienza !#e gli uoini
la pensano di5ersaente& !#e !i> !#e ' e5identeente e
in!rolla4ilente 5ero :=ui e per e; pur non lo ' :l" e
per te;& la ente uana& dopo un istante di sarriento&
lan!ia !oi Sofisti& i piB grandi pensatori della 7re!ia e
forse del ondo& il grido della sua super4a s!operta.
I Sofisti sono i prii !#e si s5in!olarono dalla prigionia
del qui e dell'ora. I prii !#e rius!irono a 5edere il pre9
,E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
sente& il 5i!ino& il failiare sotto l'angolo 5isuale del
lontano& dell'in!onsueto& del di5erso. I prii !#e seppe9
ro non 5i5ere soltanto nel 5i!ino& non far !entro es!lusi9
5aente nel 5i!ino e do5e si '& a an!#e nel lontano e
do5e non si '. Dun=ue& per =uanto riguarda le !ose dello
spirito& i prii !operni!ani. )oi Sofisti l'uanit" !oin9
!ia ad a!=uistare il senso !operni!ano. Cui! noi& non '
l'assoluto& non ' tutto. Cui 5ale !oe l< noi !oe loro<
la nostra 5erit" !oe la loro. 3uindi la nostra 5erit"
:nessuna nostra& la nostra di nessuno; non ' la verit. Il
!entro della 5erit" non ' qui& attorno a noi& in noi. @a&
del pari& non ' in nessun altro qui& in nessun altro noi. Il
!entro della 5erit" non ' in nessun luogo. 2on esiste.
3uesto ' pieno !operni!iso spirituale. Ed ' an!#e pie9
no s!etti!iso. Poi!#8 il !operni!iso& dis!entrando!i&
disassolutizzando!i& relati5izzando!i& ettendo il noi
allo stesso li5ello del non(noi& depriendo il nostro an9
golo 5isuale& il punto di 5ista da !ui guardiao l'uni5er9
so :!io' la nostra 5erit"; al grado d'uno =ualun=ue dei
di5ersissii& e tutti ugualente illusori& angoli 5isuali
donde altro5e :in altri pianeti; si 5ede o si 5edre44e l'u9
ni5erso R il !operni!iso& di!o& non ' !#e un !apitolo
dello s!etti!iso.
FSe giusto& santo& 4ello& 4uono ' al!un!#8 di di5erso da
luogo a luogo& da popolo a popolo& da uoo a uoo& al9
lora nulla !'' di assoluto< nulla =uindi !#e sia apoditti!a9
ente razionale& !io' !#e 5enga alla lu!e =uale risultato
d'una ne!essaria forazione e deterinazione della ra9
,-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
gione& per!#8 se al!un!#8 si generasse !osA do5re44e
5alere uni5ersalente e tro5arsi =uindi dappertutto& es9
sere sepre e do5un=ue uno& quello& la ragione non es9
sendo tale !#e in =uanto sia uni5ersale ed una. Ogni
prodotto spirituale& adun=ue& ' forazione non della ra9
gione& a della pressione o autorit" arazionale del fatto
naturale o so!iale esterno a!!identalente =ua e l" di9
5erso. L'uoo indi5iduo ' la isura delle !ose e 5ero '
=uel !#e a !ias!uno appareN. R )osA suon> nei Sofisti
=uel grido di s!operta. 3uesto ' il signifi!ato delle !on9
traddizioni& nella s!#ietta iediatezza di 5isione !on
!ui s!orgendole per la pria 5olta& lo !olse allora la
ente uana< per la =uale& nella sua fres!#ezza di giu9
dizio& il 5enir eno dell'unit"& della !ounit"& dell'uni9
5ersalit" di pensiero sui fatti !on!reti& sui !ontenuti po9
siti5i e parti!olari dello spirito& sulle idee e sugli ideali
deterinati& ' 5enir eno irrepara4ilente dell'assoluto
e dell'uni5ersale& ' l'inelutta4ile irruzione dell'irraziona9
liso e dello s!etti!iso& entre solo su!!essi5aente&
sospinta dal 4isogno dianzi des!ritto di far sparire i fatti
spia!e5oli& essa si de!ide a !ontentarsi d'una unit" e d'u9
na !ounit"& non piB sui !ontenuti !on!reti& a& !oe
ora 5edreo& sulla sepli!e 4u!!ia di essi.
Infatti& sulla s!operta dei Sofisti s'affrett> a !alare lo
spegnitoio so!rati!o9platoni!o& tipi!o insigne esepio
d'arte a4ilissia nel !ollo!are i fatti nel 4ozzolo !#e li
trasfora e nel so5er!#iare e nel ettere in silenzio la
5o!e fastidiosa di !#i li a5e5a presentati nudi. FDi !#e
,2
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!ontraddizioni o di5ersit" andate !ian!iandoP )ontrad9
dizioni 5i sono nei 5ostri pensieri solo fin!#8 non sapete
!oglierne il fondo essenziale. )ontraddizioni nelle !ose&
nei fatti& nei !ontenuti& solo fin!#8 li guardate nella loro
indi5idualit" per!epi4ile di esistenze singole. @a se io
5i guider> al fondo dei 5ostri pensieri e 5i !ondurr> a
5edere !#e 5oi stessi s!orgete !oe essenza delle !ose&
dei !ontenuti spirituali& delle azioni d'una data spe!ie& i
!aratteri sostanziali !#e !oe tale essenza s!orgo an9
!#'io& e!!o !#e allora esse !ose non sono piB =uel !#e a
!ias!uno appare& 4ensA& nei loro !aratteri fondaentali&
in =uanto !io' vera cosa& !osa pensata e non eraente
per!epita& sono le stesse per e& per 5oi& per tutte le
enti. In =uesti !aratteri 4asilari :!io' nel !on!etto o
idea della !osa; s'a!!ounano !osA& non solo le nostre
enti tra loro& a tra loro le singole !ose o azioni stesse
di !ias!un ordine& !#e 5oi& per!#8 le guardate nella loro
a!!identalit"& superfi!ialit"& parti!olarit" singola& 5i osti9
nate a !#iaare di5erse e !ontraddittorie. Il /uono& per
esepio& !oe fatto o !ontenuto !on!reto e singolo& pu>
essere di5erso in 7re!ia e in Persia& o an!#e per un
guerriero e per un agistrato< a in tutti i piB esterior9
ente di5ersi fatti !on!reti o !asi ed esepi singoli e
parti!olari di 4uono& s'in!arna& !oe la loro ania& la
!onos!enza di !i> !#e 5a fatto& la !onos!enza del 4ene&
l'idea del 4ene. 3uesta ' !#e fa essere ognuno di =uei
di5ersi !asi di 4uono& ugualente 4uono. 3uesta ' dun9
=ue la 5era essenza di tutti. Essenza !#e ' =uindi in tutti
,3
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
uni!a sotto la di5ersit" o !ontraddizione superfi!iale& e
in !ui per!i> si a!!ounano nella loro apparente !on9
traddizione& tutti i fatti 4uoni e tutte le !ose 4uone& !oe
nel ri!onos!erla =uale 5era essenza di =ueste s'a!!ou9
nano tutte le enti. E !oe nel !aso dei singoli fatti o
delle singole !ose 4uone& !osA rispetto ogni altra !osa& i
!aratteri fondaentali di essa& =uesta sua essenza o !on9
!etto& sono !i> !#e fora la 5era realt" delle !ose& sono
le vere cose& entre =uella per!epi4ile& indi5iduale& sin9
gola& in !ui esistono le !ontraddizioni& ' una loro realt"
soltanto superfi!iale e apparenteN. R %ale l'espediente
!on !ui lo spegnitoio so!rati!o9platoni!o oper>.
2*
Espediente il =uale si tro5a riprodotto in tutte =uelle fi9
losofie su!!essi5e !#e& as!#ere della realt"& sono al
ser5izio del 4isogno di far s!oparire il fatto fastidioso
delle !ontraddizioni. Lo ritro5iao =uindi tale =uale
nell'epo!a oderna< solo !#e =ui esso pro!ede aggior9
ente per tappe e gradi e ette !apo ad una an!or piB
risoluta a!!entuazione dell'astrazione !#e non nel pen9
siero anti!o. E =uando 1o44es rinno5a l'identi!a posi9
zione dei Sofisti& negando la perseitas del 5ero e del
4ene& afferando !#e =uesti non s!aturis!ono da un'uni9
5ersalit" della natura uana& non sono tali per natura
:Fne=ue ulla 4oni& ali et 5ilis& !ounis regula a4 ip9
soru o4Ue!toru naturis deri5ataN;&
2+
non sono uni5er9
2* )fr. 7. Rensi& 2latonismo e idealismo& in FRi5ista di FilosofiaN& (III& -&
poi in Ra##i"ura'ioni& 7uanda& @odena& -?3,& sotto il titolo 9 ,o#isti! ,o(
crate! 2latone.
2+ Leviathan& $I :trad. it. di @. $in!iguerra& Laterza& /ari& -?--9-2& 5ol. I& p.
,,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
sali& a sono resi =ua e l" 5ariaente 5ero e 4ene dal9
l'autorit" del fatto so!iale eterno :o& !o'egli di!e5a& Fad
#a4ente potestate suaN;<
2.
!ontro =uesta rinno5a9
zione #o44esiana del pensiero sofisti!o i platonisti di
)a4ridge& )udHort# e @ore& e )u4erland si sforza9
no di additare un F!onsensus gentiuN& delle F!ou9
nes notionesN& una Feternal and iuta4le oralitDN.
3uest'' la pria tappa. E poi!#8 tale sforzo !rolla sotto i
!olpi di Lo!Ie& il =uale diostra !#e non 5'' nessun
F!onsensusN su nessuna =uestione spiritualente ipor9
tante& !#e non esistono FnotionesN :!io' idee a5enti un
!ontenuto !on!reto; !#e siano F!ounesN& si a44an9
dona =uesta trin!ea santellata& per resistere su di una
linea piB interna6 5isto ipossi4ile sostenere& !ontro
1o44es& l'uni5ersalit" fa!endo !apo a !ontenuti !on!reti
di idee& a prin!Api !on!reti& per =uanto generalissii& si
ritorna a po!o a po!o R =uest'' la se!onda tappa R al ten9
tati5o platoni!o di !ollo!arla nella pura fora 5uota d'o9
gni !ontenuto.
)osA& l'anti!o espediente finis!e per riprodursi tutto inte9
ro nel pensiero oderno e !onteporaneo& !on la sosti9
tuzione al noe platoni!o di idea& in Rousseau del noe
di F5olont" generaleN e Finteresse !ouneN :!#e& pri5o
di ogni !ontenuto deterinato& !onsistente solo in =uel
=ualun=ue ci$ !#e il 5oto della aggioranza desidera& '
=uindi !on!etto puraente forale& pura fora solo nel9
,3;.
2. 9bid.& ($III& (I(< 3e ?ive& $I& ?< (III& - sgg.
,*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
la =uale si ri!ostituis!e l'unit" o unaniit" di aggio9
ranza e inoranza;<
20
in Lant del noe di !ategorie& !#e
non sono se non il raffinaento delle Fnotiones commu(
nesN dei platonisti di )a4ridge< negli idealisi su!!es9
si5i e !onteporanei del noe di fora o atti5it" dello
spirito. %utti di5ersi noi per dire l'identica !osa !#e
So!rate e Platone a5e5ano detto& per rinno5are l'identico
espediente !#e il prio !on la parola F!on!ettoN& il se9
!ondo !on la parola FideaN a5e5ano gi" esso in opera6
!on la sola differenza !#e :!oe si rende ne!essario
ogni =ual5olta !ontro un pre!edente tentati5o di far spa9
rire le !ontraddizioni e rista4ilire l'unit"& le !riti!#e di9
5entano piB stringenti; l'unit"& l'uni5ersalit"& l'assolutez9
za ' !ollo!ata an!or piB lontana dal ondo !on!reto e
sensi4ile< la 4u!!ia& in !ui essa ' fatta !onsistere& di5en9
ta an!or piB 5aporosa& lata& generi!a< e se So!rate e Pla9
tone pote5ano !ontentarsi di sostenere !#e l'unit"& in9
franta dalle !ontraddizioni nei singoli fatti !on!reti& pur
esiste5a da esse iune& per!#8 esiste5a nel !on!etto o
nei tipi ideali eterni delle spe!ie o generi di fatti e di
!ose& =uando una lunga esperienza dei di4attiti filosofi!i
rese a!!orti !#e neppure !i> 4asta5a piB& so!!orsero al9
l'uopo astrazioni o generi!izzazioni an!ora piB apie& le
!ategorie& le fore& o atti5it" dello spirito& ed infine la
fora delle fore& lo spirito !oe fora di tutto e !#e
d" fora a tutto6 =uest'ultio& dun=ue& nient'altro !#e
20 )fr. 7. Rensi& La #iloso#ia dell'autorit& Sandron& Palero& -?2E& pp. *
sgg.& 33 sgg.
,+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
una di5ersa denoinazione dell'ens "eneralissimum e
realissimum dei realisti s!olasti!i edioe5ali& !ui =uesti
attri4ui5ano la aggior realt" appunto per!#8 possede5a
la aggior uni5ersalit" :e indeterinazione; e in grazia
della parte!ipazione graduale al =uale pensa5ano giun9
gessero all'essere le singole !ose. R Poi!#8 !osA per
=uanto riguarda la non9orte& !oe per =uanto riguarda
la non9!ontraddizione ossia l'uni5ersalit" e l'assolutezza&
il pro!esso per farle risultare esistenti algrado !#e i
singoli fatti per!epi4ili e le indi5idue !ose !on!rete 5i
stiano !ontro& !onsiste sepre nello spingere non9orte
e non9!ontraddizioni !ontinuaente piB in l"& piB oltre il
ondo& piB nell'ipalpa4ile& rendendole =uindi un 4er9
saglio sepre piB diffi!ile da !olpire< e insiee nel !er9
!ar di far sA !#e nel pensiero degli uoini il !entro o il
perno della vera realt" si trasferis!a dalle singole !ose
indi5idue a =uell'ipalpa4ile.
@a l'espediente ' in s8 sepre lo stesso. Allora si di!e9
5a6 l'assoluto& la 5erit"& l'unit"& esente dalle !ontraddi9
zioni& sta nell'idea !#e si in!arna nelle !ose& !#e ne !o9
stituis!e l'ania e l'essenza& !#e d" loro l'essere& !#e ' il
loro 5ero essere. Oggi si di!e6 assoluto& uni5ersalit"& 5e9
rit"& li4rantesi sopra le !ontraddizioni e le di5ersit" dei
fatti epiri!i e !on!reti e da =ueste non to!!a& sta nelle
fore o atti5it" spirituali& e in ultio nella fora9spiri9
to& !#e sono !i> !#e d" esistenza a tutto. R )#iun=ue
sappia !ogliere le !ose nella loro radi!e essenziale e
guardarle !on l'o!!#io sgo4ro dalla ne44ia !#e i parti9
,.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!olari e le inuzie affastellano& s!orge tosto !#e l'espe9
diente ' identi!o.
E l'espediente '& in entra4i i !asi& un giuo!o di parole.
2on !i do5e5a essere 4isogno della penetrante e apia
analisi del Siel&
2?
per rendere !#iaro !#e& !oe !on9
!etto o idea& !osA fora& !ategoria dello spirito& spirito&
!os!ienza& in =uanto in esse e ediante esse si pretenda
di ritro5are =uell'uni5ersalit" e assolutezza !#e 5ien
eno nei loro !ontenuti !on!reti& sono fore o 4u!!ie
assolutaente 5uote& puri !ir!uiti !#e& =ualun=ue piB
opposto !ontenuto a!!ogliendo indifferenteente in s8&
sono del tutto insignifi!anti& un nulla& un 5ero #latus vo(
cis. La fora Fdo5ereN& per esepio& in =uanto& se pen9
sata rigorosaente !oe pura fora& de5'essere tenuta
presente !oe separa4ile da ogni !ontenuto& an!#e da
=uelli in !ui per noi uoini d'una deterinata so!iet" il
do5ere !onsiste& e !ongiungi4ile !oi !ontenuti piB antite9
ti!i e ripugnanti a =uesti nostri< in =uanto& insoa& non
' !#e il !olorito d'uno spe!iale sentiento !#e pu> a59
5olgere& iprontare& inforare di s8 azioni di5ersissie&
an!#e le piB opposte a =uelle su !ui per noi& ora e =ui& si
iprie :e !#e& in fatto& su tali azioni piB opposte sap9
piao !#e si ' ipresso nel passato& si iprie altro5e&
si iprier" nell'a55enire;< la fora Fdo5ereN& di!o& il
do5ere !oe fora& appunto per!#8 pu> essere tutto&
=ualun=ue piB opposta !osa& ' assolutaente insignifi9
2? )fr. 7. Rensi& Prefazione a 7. Siel& 9l con#litto della cultura moderna&
/o!!a& %orino& -?2*.
,0
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!ante& il nulla. E 5''& a pro5arlo& un argoento de!isi5o&
non ai& !#e io sappia& a!!apato. La parola Fdo5ereN
' usata an!#e dal delin=uente< la fora Fdo5ereN opera
an!#e in lui nella sua atti5it" !riinale< ' !osA indiffe9
rente ad ogni !ontenuto& e =uindi !osA nulla& !#e infora
di s8& !#iaa in s8 :!io' !oe do5ere; alla lu!e& !#iaa
all'esistenza di do5ere& an!#e l'azione delittuosa. Il de9
lin=uente anziano e aestro dir" al suo gio5ane affilia9
to6 Ftu devi appostarti =ui& devi nas!ondere !osA =uest'ar9
a& devi a5er !olpo d'o!!#io& si!urezza e !oraggio& e se
sei preso non devi ai tradire N. E le istruzioni o gli or9
dini del superiore sus!iteranno nell'altro :!#e 5i5e tutto
di tale 5ita ed il !ui spirito da =uesta dis!iplina soltanto
' foggiato; un 5ero senso di do5ere& una 5era 5o!e della
!os!ienza& appunto l'iperati5o !ategori!o o Ftu de5iN
Iantiano& disinteressato !osA& !osA o44edito soltanto per
Frispetto al do5ereN& !#e spesso per seguirlo egli esporr"
la 5ita. Q proprio !i> !#e !onstata il @anzoni =uando
della 5e!!#ia del !astello dell'Innoinato s!ri5e6 FL'i9
dea del do5ere& deposta !oe un gere nel !uore di tutti
gli uoini& s5olgendosi nel suo& insiee !o' sentienti
d'un rispetto& d'un terrore& d'una !upidigia ser5ile& s'era
asso!iata e adattata a =uelliN.
3E
%anto la fora Fdo5ereN
:e !osA ogni altra;& la =uale !oe pura fora si ins!ri5e
su tutto e pu> prendere =ualun=ue !ontenuto& la =uale
pu> a44ra!!iare in s8 an!#e il delitto& ' interaente insi9
gnifi!ante< tanto sono insignifi!anti un'uni5ersalit" e
3E 9 2romessi ,posi& @ilano& -0,E& p. 3?E.
,?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
un'unit" fatte !onsistere in detta fora& posto !#e in esse
si a!!ounano persino delitti e 4uone opere. )#iun=ue
#a saputo pensare sino in fondo ed #a !#iaro da5anti
:=uale di5enta& ad esepio& nelle pagine del Siel;
!#e !osa 5oglia dire fora assolutamente pura& !io' non
=ualifi!ata o !aratterizzata dalla natura e dal riflesso
d'alcun contenuto parti!olare& e !oe proprio qualun(
que sia il !ontenuto !#e la fora& se ' da55ero soltanto
tale& de5'essere !on!epita !oe sus!etti4ile di a!!oglie9
re& non pu> piB du4itare un oento di tale insignifi9
!anza.
E se !ontro l'esepio !#e a44iao dato si o44iettasse
!#e la !os!ienza del gio5ane delin=uente lo a55erte !#e
!i> !#e gli si ordina ' ale& ediante la riluttanza !#e a
!i> da prin!ipio egli pro5a& 4isognere44e rispondere !#e
tale riluttanza& fatto an!#'esso eraente forale& ' tan9
to po!o l'indi!e dell'essere un'azione !atti5a& !#e essa
a!!opagna spessissio azioni altaente orali&
3-
=uando non !onsuete o !ontrarie alla 5alutazione doi9
nante :ad esepio& il ettersi in opposizione !on la reli9
gione da tutti seguita& !#e si giudi!a falsa& o !on l'ordine
so!iale esistente& !#e si giudi!a ingiusto;. Pre!isaente
!osA !oe il riorso& fatto pur esso soltanto forale& '
tanto po!o !ongiunto es!lusi5aente !on le azioni !atti9
5e e =uindi spe!ifi!o ri5elatore della =ualit" !atti5a
d'un'azione& !#e si riflette assai di so5ente an!#e su
azioni 4uone& anzi forse piB di so5ente !#e non sulle
3- )fr. 7. Rensi& La trascenden'a& /o!!a& %orino& -?-,& !ap. $.
*E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!atti5e. $'' un rimorso del bene forse piB fre=uente del
rimorso del male. Q il riorso !#e& nell'uoo di5enuto
sperientato della 5ita& al ri!ordo di atti di rinun!ia&
astensione& rigidit"& intransigenza 5irtuosa& !opAti te9
po addietro per entusiaso orale gio5anile& si esprie
!ol pensiero6 F=uanto sono stato sepli!eO in =uest'altra
guisa dovevo agireN. Q il riorso !#e il poeta indiano
Aaru
32
fa parlare !osA nella fan!iulla6
F)oe sono stata s!io!!aO
1o sottratto la ia 4o!!a&
Alle sue la44ra di fo!oO...N
E le punge ignota !ura
D'esser stata !osA dura.
7iuseppe Ferrari s!risse6 FSe il sentiento del do5ere fa
5ergognare =uelli !#e gli resistono& se rode !ol riorso&
an!#e l'interesse trae al suo seguito una legione di penti9
enti e di dolori< an!#'esso !i punis!e !ol riorso& e si
5ale della 5ergogna per farsi o44edire. 7uardate ai fatti6
=uella fan!iulla gee& le pesa la sua 5erginit"< =uel re '
afflitto& #a !oesso l'errore d'esser giusto... =uel ini9
stro ' infeli!e& 5orre44e a5er 5iolata la fede. %ito era
esto il giorno in !ui non era stato 4enefi!o< il !ondot9
tiero )a4rino Fondulo ori5a disperato per non a5er
orto il papa e l'iperatore =uando li a5e5a ospitati a
)reonaN.
33
Pienaente !onfore ' il pensiero dello
Spen!er6 Fa feeling H#i!# propted a Hrong a!tion& 4ut
32 In @orandi e )iapoli& 2oeti stranieri& 5ol. I& p. ?E.
33 Ailoso#ia della rivolu'ione& F. @anini& @ilano& -0.3& 5ol. I& p. -E*.
*-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
Has effe!tuallD resisted& Hill& in soe !ases& afterHards
generate regret t#at t#e a!t propted Has not !oit9
ted< H#ile& !on5erselD& a good a!tion at 5arian!e Hit#
t#e #a4itual 4ad a!tions aD 4e folloHed 4D
repentan!eN.
3,
Q =uel riorso a !ui il )ro!e& !#e non
pu> a eno an!#'egli di ri!onos!erlo :F=uel ladro o
=uell'assassino a5r" riorso non di a5er fatto il ale&
a di non a5erlo fattoN; !#iaa Friorso e!onoi!oN.
3*
La fora Fdo5ereN e =uest'altre pure fore della rilut9
tanza& del riorso& della 5o!e della !os!ienza& della !o9
s!ienza& dello spirito& appunto per!#8 pure fore !#e si
appli!ano a tutto& 5asi in !ui =ualun=ue ateria pu> es9
sere !ontenuta& non signifi!ano nulla& e nulla per!i> si9
gnifi!a un'unit"& uni5ersalit"& assolutezza& asserita supe9
rante le !ontraddizioni dei !ontenuti& in =uelle pure for9
e riposta.
Insoa. Dire6 poi!#8 fatti o !ontenuti& sia pure di5ersi
oggi rispetto a ieri e doani rispetto a oggi o l" rispetto
a =ui& nell'atto !#e passano da5anti allo s!#ero dello
spirito& sono per> da =uesto sepre del pari sussunti
nella sua& eternaente una& sfera del 5ero o del 4ello o
del 4uono< poi!#8 ad essi !ontenuti di5ersi :ieri al !on9
tenuto F!ieli di !ristalloN& oggi al !ontenuto Fsistea
!operni!anoN; ' dallo spirito ipressa la stessa& eterna9
3, 0he 2rinciples o# 8thics& in A ,+stem o# ,+nthetic 2hilosoph+& London&
-0?29-?E,& 5ol. II& p. ,,?.
3* 8stetica& ,
a
ediz.& Laterza& /ari& -?2-& p. +.. 1o dis!usso piB apiaente
=uesta =uestione del riorso in ?ritica della morale& Etna& )atania& -?3*&
pp. +E sgg.
*2
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
ente una& =ualifi!a& o definizione o noe di F5eroN<
per!i> siao solle5ati sopra il tur4ine delle !ontraddi9
zioni e della relati5it" e posiao nell'assoluto R ' un
giuo!o di parole e un nonsenso. Infatti& appunto =uesto
assuere nella edesia sfera di spirito !ose di5erse&
=uesto =ualifi!are ugualente !ontenuti di5ersi& appli9
!ar5i la stessa definizione& dar5i lo stesso noe& appun9
to =uesto ' la =uintessenza della !ontraddizione e la pro9
5a !#e non esiste n8 ragione n8 5erit".
3+
Q insoa pre!isaente !oe allor!#8 =ual!uno pi!9
!#ia alla tua porta e alla tua doanda F!#i 'PN risponde
FioN. Egli !rede !on =uesta parola d'a5er designato in9
du4ita4ilente la !osa assolutaente spe!ifi!a e in!on9
fondi4ile& una indi5idualit" pre!isa ed uni!a. @a tu :se
non ne !onos!i la 5o!e; !onstati allora !#e io ' una pura
fora e =uindi insignifi!ante& per!#8 signifi!a del pari e
designa indifferenteente tutti gli indi5idui di5ersi.
@a =uando& poi& nell'epo!a oderna& sorse un altro pen9
satore& 1egel& !#e& al pari e forse piB dei Sofisti& e44e
estreaente 5i5a ed a!uta la sensi4ilit" delle !ontrad9
dizioni< =uando egli piB spi!!ataente d'ogni altro :a ta9
!ere di 1er4art& !#e e44e pure 5i5issia la sensi4ilit"
delle !ontraddizioni& a !#e erita inor attenzione per
la aggior de4olezza del suo tentati5o di superarle; sep9
pe 5edere !#e ogni !osa& ogni situazione di !os!ienza&
ogni stadio so!iale e stori!o s5iluppa in s8 i geri !#e lo
fanno trapassare nel suo opposto& !#e ogni posizione di
3+ )fr. 7. Rensi& La #iloso#ia dell'autorit& !it.& pp. 2E. sgg.
*3
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
pensiero origina in s8 gli eleenti !#e la ro5es!iano& !#e
ogni s% genera !ontro il suo no :=uesto ' 5eraente F!i>
!#e 5i ' di 5i5oN in lui;< e =uando !on!oitanteente a
!i> egli eliin> la ragione dal reale :=uesto '& !ontro
l'interpretazione !oune& !oe dilu!ider> fra un o9
ento& il suo FsegretoN; R fu egli edesio !#e si sfor9
z> di appli!are lo spegnitoio alla sua stessa intensissi9
aente lu!ida 5isione del signifi!ato dei !ontrasti& so9
stenendo !#e essi !ostituis!ono un oento se!ondario
e su4ordinato& per!#8 si !oordinano ad aronia nel tut9
to& per!#8 sono parti integranti d'una 5erit" superiore&
per!#8 da ogni !ontraddizione& !io' negazione d'una po9
sizione pre!edente& si passa& ediante la fusione di =uel9
la !on =uesta& ad una sintesi afferati5a e positi5a supe9
riore. 3uasi!#8 an!#e =uesta non 5enisse tosto tra5olta
da un'altra negazione e !osA 5ia in!essanteente& per !ui
il oento perenneente saliente ' sepre =uello della
!ontraddizione& della negazione& del ro5es!iaento.
3uasi!#8 le !ose non !i presentassero& se!ondo la
espressione oraziana&
3.
una concordia discors. ?oncor(
dia discors& e non gi" discordia concors6 un'apparente e
iniziale unit" !#e si dirope sepre e terina nella di9
sunione e nella !ontraddizione& non gi" un'iniziale disu9
nione di !ui l'unit" e la pa!e sta4ilente definita e rag9
giunta sia il punto terinale. 3uasi!#8& insoa& il non
esser!i ai =uesta unit" e =uesta pa!e definiti5a e per9
anente& l'essere in5e!e ogni situazione insta4ile& o4i9
3. 8pist.& I& (II.
*,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
le& sepre in pro!esso di di5enir altro e utarsi& !io' in
ogni puntuale istante inata e progressi5aente tra5olta
da al!un!#8 di altro da essa& dalla sua negazione& non di9
ostrasse !#e l'eleento 5eraente peranente& doi9
nante& signore della realt"& ' l'eleento della negazione
e della !ontraddizione< !#e nella su!!essi5a distruzione
e !aduta di tutto =uello !#e solo per un oento & !i>
!#e ' indistrutti4ile e 5eraente eterno ed assoluto '
solo la olla& il otore& il ferento della dissoluzione&
della !aduta& della distruzione< !#e solo lo Fspirito !#e
negaN tras5ola& perpetuo e irro5es!ia4ile so5rano& sui
ari e sulle terre.
E =uando& infine& sulla falsariga #egeliana pensatori
!onteporanei sostengono !#e non esiste 4ensA fissit"
della 5erit"& a !i> non toglie l'esistenza della 5erit"& e
non !i las!ia =uindi in 4alia delle !ontraddizioni& per!#8
' lo spirito !#e fa la sua 5erit"& ed esso =uindi& poi!#8 la
fa progressi5aente sepre piB 5era& poi!#8 passa eter9
naente da una 5erit" inferiore a una 5erit" superiore& '
sepre in un presente di 5erit"< =uando di!ono !osA& !o9
storo fingono di non 5edere !#e lo spirito non passa per
fasi unitarie& totali e !opatte da una ad un'altra 5erit"&
a ad ogni fase e ad ogni oento '& nei 5ari pensatori&
su tutti i !api s!isso in 5isuali& ossia verit& i!idial9
ente !ontrarie e negantisi a 5i!enda& senza !#e sopra
=ueste esista autorit" o !riterio per sta4ilire se una di
esse 5i sia e =uale di esse sia !#e !oin!ida !on la 5eri9
**
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
t".
30
30 )fr. 7. Rensi& Lineamenti di #iloso#ia scettica& 2
a
ediz.& jani!#elli& /olo9
gna& -?2-& pp. 3E, sgg.
*+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
I
IL SIGNIFICATO
DELLE CONTRADDIZIONI
2essun sotterfugio filosofi!o ries!e dun=ue a togliere&
5elare o utare il signifi!ato delle !ontraddizioni& per
!#i sappia guardarle senza i parao!!#i spe!ulati5i. Ed '
appunto =uesto fatto tri5iale e puerile !#e !i !ontraddi9
!iao& =uello !#e& affa!!iandoisi !on la stessa estre9
aente 5i5a!e genuinit" !on !ui !olpA !oloro !#e lo
per!epirono per la pria 5olta& !io' i Sofisti& i d" se9
pre piB l'ipressione d'essere il fatto de!isi5o per l'inter9
pretazione del ondo.
L'ipressione& !io'& !#e esso i sus!ita ' la seguente.
1egel& #o detto& eliina in 5erit" la ragione dal reale.
2ell'Au#)l1run"& la ragione uana& la ragione soggetti9
5a& a5e5a sottoposto alla sua !riti!a deolitri!e storia&
!ostui& !redenze religiose. 2o& di!e 1egel. 2on si trat9
ta di !riti!are il reale !on la nostra ragione soggetti5a<
non ' possi4ile< ' ridi!olo farlo6 !oe potreo esser
noi& soggetti5aente& noi inus!oli prodotti dello stesso
reale& !oe potre44ero essere i pareri !#e !i 5engono in
testa& il etro per giudi!are legittiaente =uesto reale
ienso !#e !i genera e porta nel suo senoP La realt"
o!!orre& non !riti!arla& a intenderla. E la si intende
solo se la si !on!epis!e !oe l'estrinse!azione d'una ra9
*.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
gione& a non gi" della nostra soggetti5a& 4ensA d'una
ragione o44ietti5a& ipersonale& eWtra!os!iente& la =uale
' la stessa !#e 5iene in noi alla !os!ienza& qualora& ri9
nun!iando ai nostri pareri soggetti5i& noi aderiao !on
la nostra ente a =uella ragione o44ietti5a& !io' alla
realt" in !ui essa uni!aente si estrinse!a e si ri5ela< !ol
=uale aderir5i e ri!onos!erla la nostra ragione !o4a!ia
!on essa& nel !#e sta l'intendere& e si ri!ongiunge e fonde
!on la ragione o44ietti5a da !ui la realt" si ' s5iluppata.
)#e ' !i>P Poi!#8 l'uni!a atti5it" ragionatri!e di !ui per9
!epiao e possiao afferare l'esistenza ' la nostra&
dire Fragione o44ietti5a& non soggetti5a nostraN& ' !oe
dire Fragione !#e non ' !i> !#e solo !onos!iao !oe
ragioneN& ossia ' dire Fnon9ragioneN. E dire !#e la no9
stra ragione su44ietti5a de5e aderire a tale ragione o49
4ietti5a& e& per essa& alla realt"& in !ui soltanto essa si
estrinse!a& ' dire !#e il fatto in =uanto sepli!eente
fatto& titolato di ragione !oe e per!#8 '& ' so5rano.
3?
@a =uesto& in di5erse parole& non ' altro !#e afferare
!on 1ue !#e Fne!essitD is soet#ing& t#at eWists in t#e
ind& not in o4Ue!tsN.
,E
2on ' altro !#e riportarsi all'in9
tuizione di Spinoza& la !ui essenza e grandezza !onsiste
appunto in !i>& !#e la FperfezioneN :o razionalit"; delle
!ose ' ridotta all'essere delle !ose !oe sono< !#e essa '
un agnifi!o sforzo per far !onteplare lo s5iluppo
3? )fr. 7. Rensi& Le ra"ioni dell'irra'ionalismo& 7uida& 2apoli& -?33& pp. -*?
sg.
,E 0reatise o# @uman Nature& li4ro I& parte terza& sezione (I$& in 0he 2hilo(
sophical 4or)s& ed. !it.& 5ol. I& p. ,+E.
*0
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
eterno delle !ose !on o44ietti5it" assoluta& !oe uno
s5iluppo !#e si fa in s8 e da s8 senza !ura per noi< !#e
essa ' dun=ue lo sradi!aento dalle !ose d'ogni nostra
!ategoria e 5eraente la soppressione d'ogni nostro
Fdo5er essereN a 4enefi!io del puro e sepli!e essere :e
!#e l'intuizione spinoziana sia tale ' un fatto !#e proietta
lu!e sul FsegretoN dell'idealiso assoluto tedes!o& !#e si
5olse a Spinoza !on tanta sipatia e !on tanto senso di
intia affinit";. 2on '& dun=ue& !#e riportarsi all'intui9
zione di Spinoza& se!ondo il =uale FPerfe!tio igitur et
iperfe!tio re5era odi soluodo !ogitandi sunt&
nepe notiones =uas fingere soleusN
,-
per !ui egli di9
!#iara6 F@e 2aturae non tri4uere pul!#ritudine& defor9
itate& ordine& ne=ue !onfusione. 2a res non&
nisi respe!ti5e ad nostra iaginatione& possunt di!i
pul!#rae aut defores& ordinatae aut !onfusaeN.
,2
E per
!ui& an!ora& piB risolutaente insiste6 FPul!#ritudo...
non ta o4Ue!ti& =uod !onspi!itur& est =ualitas& =ua in
eo& =ui !onspi!it& effe!tus... adeo ut res& in se spe!tatae&
5el ad Deu relatae& ne! pul!#rae ne! defores sintN< e
FPerfe!tio at=ue Iperfe!tio sunt denoinationes& =uae
non ultu a denoinationi4us pul!#ritudinis et defor9
itatis differuntN.
,3
2on ' altro& infine& =uella posizione
#egeliana& !#e ri!onos!ere !on !olui al !ui sguardo po9
tente la realt" las!i> lapeggiare i suoi lati piB profondi&
!ol Leopardi& !#e FLe !ose non sono =uali sono& se non
,- 8thica& I$& Prefazione.
,2 8pistolae& (((II.
,3 9bid.& LI$.
*?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
per!#'elle son tali. Ragione preesistente& o dell'esistenza
o del suo odo& ragione anteriore e indipendente dall'es9
sere e dal odo di essere delle !ose& =uesta ragione non
5''& n8 si pu> iaginare. 3uindi nessuna ne!essit" n8
di 5eruna esistenza& n8 di tale o tale& e !osA o !osA fatta
esistenza... 2iente preesiste alle !ose. 28 fore& o idee&
n8 ne!essit" n8 ragione di essere& e di essere !osA o !osA.
0utto ' posteriore all'esisten'aN.
,,
2on '& insoa& se
non dire& !#e la realt" si sottrae alla 5alutazione raziona9
le& !#e ' in!oensura4ile alla !os!ienza logi!a& !#e ad
essa non tro5a appli!azione la !ategoria razionale9irra9
zionale& per!#8 tale 5alutazione e tale !ategoria nas!ono
solo nelle nostre enti& !osA !oe nell'Orsa @aggiore
non ' insita la figura d'un !arro& per il fatto !#e il nostro
o!!#io 5e la !opone& e an!#e se nessun o!!#io la guar9
dasse. Ossia& se!ondo& an!ora& 1ue esprie la !osa nel
li4ro do5e 5iene piB !#iaraente in lu!e !#e l'irraziona9
liso ' la 4ase della sua filosofia&
,*
tutto !i> e=ui5ale a
!#iedersi F=uale parti!olare pri5ilegio #a =uesta pi!!ola
agitazione del !er5ello !#e noi !#iaiao pensiero& per9
!#8 noi do44iao farla !osA il odello dell'intero uni9
5ersoN< e=ui5ale a doandarsi& Fpoi!#8 il pensiero&
!oe possiao 4en supporre& ' !onfinato solaente a
=uesto pi!!olo angolo ed #a an!#e =ui una !osA liitata
sfera d'azione& !on =uale attendi4ilit" !i ' le!ito desi9
gnarlo !oe la !ausa originaria di tutte le !oseN< e=ui5a9
,, Zibaldone& -+-3& -+-+& ed. !it.& 5ol. III& pp. 2+*9+..
,* 3ialo"ues ?oncernin" Natural Reli"ion& parte se!onda& in 0he 2hilosoph(
ical 4or)s& ed. !it.& 5ol. II& pp. 3?+& 3?..
+E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
le a !onstatare !on lui !#e =uanto piB si spingono a5anti
le ri!er!#e !ir!a i pro!edienti della natura& tanto piB !i
risulta !#e la !ausa uni5ersale di tutto ' F5astlD different
fro anIindN
,+
5ale a dire :poi!#8 Fuanit"N 5ale
FragioneN& non !onos!endosi& !oe egli stesso a55er9
te&
,.
altra FindN !#e l'uana; dalla ragione.
@a !oe dun=ue la realt" si sottrae alla 5alutazione ra9
zionale& !oe essa ' non9ragione& !osA neppure delle no9
stre ra"ioni si pu> dire !#e esse siano ra"ione& !#e esse
si tro5ino nel punto o !entro !erto della ra"ione& !#e
ineris!ano ad esso :!entro !erto& di!o& per!#8& se la ra(
"ione esiste& non potendo essa essere !#e sepre una&
quella& de5e !onsistere in un punto !entri!o uni!o& =uasi
a dire inesteso& !#e non las!i latitudine a de5iazioni;.
L'o44iezione !#e Gindel4and uo5e a S!#open#auer&
!io' !#e egli si sia !ontraddetto per!#8 non si !apis!e
!oe l'Firrazionale 5olont" originaria a44ia a5uto l'idea
di anifestarsi nella fora della !os!ienza razionaleN&
!oe Fla 5olont" !ie!a a44ia generato la !os!ienza ra9
zionale& !#e ' !#iaata a 5in!erlaN
,0
R tale o44iezione&
seppure regge !ontro S!#open#auer& non regge !ontro i
fatti& per!#8 la !os!ienza o la ente !#e la realt" origi9
naria #a generato non ' eno irrazionale di =uesta stes9
sa realt". Aristotele e Lant !on!ordano nel dire !#e il
!arattere distinti5o tra la 5eglia e il sogno ' !#e nella
pria a44iao tutti un ondo !oune& nel se!ondo !ia9
,+ 9bid.& parte =uarta :5ol. I& p. ,-2;.
,. Loc. cit. :5ol. I& p. ,E*;.
,0 Geschichte der neueren 2hilosophie& -?22& 5ol. I& pp. 3.0& 30,.
+-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
s!uno un ondo proprio. Ora& il fatto ' !#e an!#e nella
5eglia il ondo !#e a44iao !oune ' liitatissio ed
eleentarissio e si estende pro4a4ilente soltanto al
ondo della per!ezione sensi4ile :fin =ui soltanto&
adun=ue& si estende la ra"ione !oe =uel punto !entri!o
uni!o ed inesteso& !#e non las!i spazio a de5iazioni& in
!ui essa non pu> non !onsistere;. @a in tutto !i> in !ui
siao 5eraente noi& non ' piB !osA. In un interessante&
e istrutti5o al riguardo& dialog#etto tra Ippia e So!rate&
riferito da Senofonte&
,?
So!rate ad Ippia& !#e lo deride5a
pel suo ripetere sepre le stesse !ose& risponde6 Fa e
tu non di!i forse sepre !#e due per !in=ue fa die!iPN.
F)ir!a =uesti argoenti& sA&N repli!a Ippia Fdi!o sepre
lo stesso& a intorno al giusto #o ora da dire una !osa
nuo5a& alla =uale nessuno potr" !ontraddireN. F1ai fatto
dun=ueN ri4atte So!rate Funa s!operta era5igliosa& se i
giudi!i !esseranno dal 5otare in senso !ontrario gli uni
agli altri& e i !ittadini !esseranno dal !ontendere& dal liti9
gare& dall'insorgere gli uni !ontro gli altri !ir!a la giusti9
zia& e gli Stati !esseranno dal dissentire intorno al giusto
e dal guerreggiarsiN. S!etti!iso di Ippia di fronte a So9
!rate e di So!rate di fronte ad Ippia. In tutto !i>& adun9
=ue& in !ui siao 5eraente noi& nelle nostre !on5inzio9
ni piB 5itali& nelle nostre 5isuali piB intie e profonde&
nel nostro odo :tanto nostro !#e spessissio non '
neeno trasferi4ile in parole; di s!orgere !oplessi9
5aente la 5ita& !ias!uno 5i5e !#iuso in un ondo
,? &em.& I$& I$& .90.
+2
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
es!lusi5aente suo proprio R nel suo ondo di !on5in9
zioni religiose& di sentienti orali& di idee artisti!#e& di
parti!olari !on!ezioni di !ondotta prati!a& di sfuature
di opinioni politi!#e R& uni5erso spirituale !#e& !oe #o
detto& nel suo ins!indi4ile !oplesso& non !ondi5idiao
!on nessun altro& di !ui nessun altro pu> !oparte!ipa9
re. $eraente ogni onade ' un Firoir de l'uni5ers "
sa odeN& lo rappresenta F" sa ani'reN
*E
e 5eraente&
!oe a!!enna il Siel&
*-
tutto al !ontrario di =uanto
pensano gli idealisti& siao& se ai& di5entati uni e iden9
ti!i solo nel nostro io superfi!iale ed epiri!o& a in5e9
!e proprio nel nostro io profondo& etafisi!aente uni9
!i& assolutaente di5ersi da ogni altro.
Di =uesto a5ere !ias!uno di noi& nel nostro piB 5ero e
profondo io& il nostro ondo parti!olare R di =uesto fat9
to !#e per Aristotele e Lant 5uol dire 5i5ere non nella
razionalit" della !os!ienza s5eglia a nell'irrazionalit"
del sogno R& ri!e5e la per!ezione sepre piB a!!entuata
!#iun=ue possegga larga esperienza della 5ita e sguardo
a!uto a penetrare e !oprendere le piB disparate situa9
zioni psi!ologi!#e. Si sappia osser5are e ri5i5ere in s8 la
!os!ienza del religioso fer5ente e de5oto e dell'in!redu9
lo ilitante& dello s!ienziato pel =uale il perno della 5ita
' una serie di rius!ite esperienze di la4oratorio e della
signora elegante per la =uale esso sta nell'indossare un
5estito di taglio s=uisito in una so!iet" distinta R e si
*E 7. G. Lei4niz& &onadolo"ie& +3< ,+stme nouveau de la nature& -,.
*- Lebensanschauun"& /erlin& -?-0& p. -.?.
+3
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
a5r" la sensazione di =uesti ondi spirituali irriedia9
4ilente di5ersi e dell'assoluta loro in!ouni!a4ilit".
Ora& !i> !#e in =uesto fatto della eterogeneit" e in!ou9
ni!a4ilit" dei nostri ondi spirituali fa s!orgere la pro5a
della situazione di irrazionalit" in !ui gia!!iono tutte le
nostre enti& ' !#e ciascuno di =uesti ondi respinge
l'altro !oe irrazionale. Lo s!ienziato giudi!#er" la si9
gnora elegante un !er5ellino 5uoto& a la signora ele9
gante sorrider" dello s!ienziato !oe di un po5er'uoo&
d'un ForiginaleN& d'un allu!inato& !ui un'ostinata fissa9
zione toglie la 5isuale sepli!e e sensata della 5ita. Un
uoo d'affari o un agri!oltore non pu$ non !onsiderare
!oe un onoane& !oe una persona la !ui ente '
alterata da un'assurda idea fissa& in sostanza !oe in
=ual!#e lato un pazzo& !olui !#e& !oe noi pensatori e
s!rittori& 5i5e sotto il sentiento doinatore !#e la 5ita
5era !onsista nello s!ri5ere i propri pensieri& !#e se non
si potesse piB s!ri5ere la 5ita di5entere44e inutile6 !olui
!#e fa !onsistere la 5ita nello s!ri5ere. E 5i!e5ersa il
pensatore e lo s!rittore spesso !onsidera l'uoo d'affari
e di politi!a !oe uno !#e si las!ia a44a!inare e stordire
da superfi!ialit" effiere e per esse perde di 5ista le
!ose eterne e sole iportanti della 5ita6 lo !onsidera&
!io'& in sostanza& an!#'esso !oe un pazzo. Il !#e non
toglie !#e l'uoo d'affari a44ia tal5olta !oe un lapo
!#e gli fa pensare6 Fa tutto =uesto io agitari per
!ose tri5iali& pi!!ole& pri5e di ogni 5alore spirituale& per
er!i e dogane& per titoli e !a4iali& pu> dar senso ad
+,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
un'esistenza uanaPN< e al pensatore una 5o!e tal5olta
sussurri6 Fa !#e =uesto eterno e inutile ulinare !on
fantasi !ere4rali& aggirantisi fuori della realt" !on!reta
e ondanaP non sare44e piB serio piantare e far !res!ere
un al4ero fruttiferoPN. In tal guisa ogni ra"ione& ogni
ente& !#iusa nel proprio uni5erso spirituale& ris!ontra
in ogni altra :=uando non tal5olta in se stessa; una non(
ra"ione. E la !onstatazione& !#e da !i> s!aturis!e& d'una
uni5ersale non9ragione& della :!oe di!e5a S!#open9
#auer; FursprKngli!#e Un5ernKnftigIeit unsers Ge9
sensN&
*2
' =uella !#e =uasi tutti i pensatori i =uali #anno
saputo guardar le !ose uane piB in fondo& do5ettero
fare. )osA gi" an!#e So!rate& il =uale !#iaraente s!or9
ge5a !#e il fatto del dis!ordare ' indi!e di pazzia6
,
*3
)osA S!#open9
#auer stesso =uando !onstata F!#e l'uoo ' sepre
aperto all'illusione& poi!#8 ' preda di tutte le iagina9
4ili !#iere !#e gli si instillano& le =uali& agendo !oe
oti5o della sua 5olont"& possono spingerlo a stoltezze
e pazzie d'ogni spe!ie e alle piB inaudite stra5aganzeN&
*,
e =uando altro5e !onfera !#e la !onsiderazione dei
!oportaenti uani lo #a pienaente !on5into del9
l'anti!a sentenza F#uani generis ater nutriW=ue pro9
fe!to stultitia estN.
**
)osA il Leopardi& =uando rile5a !#e
*2 3ie 4elt als 4ille und Vorstellun"& II& +& in #ine.
*3 Senof.& &em.& I& I& -3.
*, 2arer"a und 2aralipomena& II& III& *.& in #ine.
** 6ber die Aphorismen 'ur Lebens.eisheit& $& in ,1mtliche 4er)e& ed. !it.&
+*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
Fla !osa piB rara nella so!iet" ' di tro5are un uoo !#e
5eraente non sia& !oe si di!e& un originaleN e F!#e
rade 5olte ti a55err" di usare lungaente an!#e !on una
persona !i5ilissia& !#e tu non is!uopra in lei e ne' suoi
odi piB di una stranezza o assurdit" o 4izzarria tale !#e
ti far" ara5igliareN.
*+
)osA il La Ro!#efou!auld&
*.
=uando 5erga5a =uesta sua assia& piena an!#e tra le
rig#e di !osA apia 5erit"6 FLa folie nous suit dans tous
les teps de la 5ie. Si =uel=u'un paront sage !'est seule9
ent par!e =ue ses folies sont proportionn8es " son mge
et " sa fortuneN. )osA un religiosissio s!rittore !oe
1iltD& =uando ri!onos!e !#e Fin ogni uoo 5i ' =ual!o9
sa di stra5olto :Ver)ehrtes; !ir!a le sue in!linazioni& !#e
tal5olta !onfina realente !on la pazzia :Verr-c)theit;
nel senso letterale della parolaN.
*0
)osA& un pensatore&
egli pure profondaente religioso& il Pas!al& =uando&
!on la sua estreaente 5i4rante sensi4ilit"& per!epis!e
la situazione spirituale uana !oe segue6 FLes
#oes sont si n8!essaireent fous& =ue !e serait otre
fou par un autre tour de folie de n'otre pas fouN<
*?
!io'
nell'irrazionalit" :pazzia; uni5ersale e !onnaturata alla
ente uana& stante 5ale a dire il fatto !#e la ente non
!oin!ide o ineris!e !oll'inesteso punto !entrale uni!o di
ragione& pazzia sare44e pretendere di possedere una
5ol. I$& p. ,0..
*+ ?ento undici pensieri& ()$II.
*. R7#le>ions ou sentences et ma>imes morales& ))$II.
*0 Gl-c)& -0?-9??& 5ol. I& p. -33.
*? 2ens7es& $I& ,-,& a !ura di L. /runs!#5i!g& 2elson& Paris& -?-,.
++
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
ente !#e 5i inerisse& seppure& inoltre& fosse possi4ile
a5er un !riterio per deterinare =uando a =uel punto
!entrale :supposto !#e esso esistesse; una ente ineri9
s!e e =uando no.
7ia!!#8 tale !riterio non !''. Prendiao un'antitesi
estrea. La 5isuale del teppista& pel =uale l'uni!a 5ita da
5i5ere ' =uella notturna e los!a di ozio& di sangue& di 5i9
zio& e =uella dell'ordinario 4en !ostuato !ittadino e pa9
dre di faiglia. 3ui po!#i saranno disposti a ri!onos!ere
!#e entra4e =ueste 5isuali& 5iste dall'interno& appari9
s!ano razionali& e !#e la se!onda per giudi!are della pri9
a possegga solo un etro in nulla superiore a =uel !#e
possiede la pria per giudi!are la se!onda& !io' un
odo di 5edere soggetti5o& un indi5iduale parere. 3ui si
grider" fa!ilente !#e ' e5idente& !#e ' indis!uti4ile&
!#e solo la se!onda 5isuale ' =uella razionale e norale.
@a attenuiao al=uanto l'antitesi. Poniao di fronte la
5isuale dell'uoo !#e& 5i5ente nei liiti dell'ordinaria
!orrettezza& ' a4ile e pronto a sfruttare senza riser5atez9
ze e s!rupoli le o!!asioni propizie e aa 5i5ere la sua
5ita !on larga grossolanit" gaudente< e la 5isuale dell'uo9
o atta!!ato rigorosaente ai prin!Api& non pro!a!!ian9
te& alieno da transazioni o intrig#i& !#e perde in !ausa di
!i> o!!asioni di farsi strada o arri!!#irsi& e si attiene ad
una 5ita sepli!e& odesta& ristretta6 la 5isuale dell'uo9
o FpuroN& dalle Fani netteN. 3ui !res!er" d'assai il
nuero di !oloro !#e ri!onos!eranno legittia l'in!er9
tezza !ir!a la de!isione =uale delle due 5isuali sia =uella
+.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
razionale e norale. Il !aso pre!edenteente addotto&
del riorso del 4ene& del giudi!are& !io'& !#e noi fa!!ia9
o& ingenuo& s!io!!o& irrazionale un pre!edente atto
d'ipe!!a4ilit" da noi !opiuto R !on grande rilie5o il
!aso di Pafnuzio
+E
R sta l" a pro5arlo. La stessa Fnora9
lit"N di pensiero e di 5ita& infatti& non ' forse un odo di
5edere& una FfissazioneNP 2on sare44e& in5e!e& 5era l'al9
tra 5isualeP 7i" solo !#e l'altro 5eda !osA ' una ragione
d'in!ertezza. E non infre=uenteente l'uoo FnoraleN&
F5irtuosoN& il FpuroN& si sente assillato dal du44io se
non sia egli pazzo& se 5eraente non sia egli !#e sa!rifi9
!a la 5ita per delle u44ie. La F5irtBN del resto& non appe9
na si fa fer5ida& !onseguente& tena!e :!oe& ad esepio&
teoreti!aente in un Fi!#te& o prati!aente& poniao& in
un Sa5onarola; non di5enta essa :e& tipi!aente& per uno
!#e si affati!a da tepo a sedurre una donna& l'ostinata
F5irtBN di !ostei; un'idea fissa& un'e!!entri!it"& una !o!9
!iutaggine& una !e!it"& una pazziaP E se /ruto alla so9
glia della orte pote5a riassuere l'esperienza !on!lusi9
5a della sua 5ita !on la faosa frase Fo 5irtB isera4ile
eri una parola nuda e io ti segui5o !oe tu fossi una
!osaN& per!#8 =uesto pensiero non potr" 4alenare !oe
una 5erit" razionale a !#iun=ue altro in una o altra fase
dell'esistenzaP An!#e =ui !olui !#e #a pronun!iata la pa9
rola insupera4ilente risoluti5a ' stato Pas!al. F)euW
=ui sont dans le d8r'gleent disent " !euW =ui sont dans
l'ordre =ue !e sont euW =ui s'8loignent de la nature& et ils
+E )fr. A. Fran!e& 0haDs :ultia parte;.
+0
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
la !roient sui5re6 !oe !euW =ui sont dans un 5aisseau
!roient =ue !euW =ui sont au 4ord fuient. Le language
est pareil de tous !pt8s. Il faut a5oir un point fiWe pour
en Uuger. Le port Uuge !euW =ui sont dans un 5aisseau<
ais oB prendrons9nous un port dans la oralePN.
+-
La
an!anza del FportoN& del punto fisso uni5ersalente
ri!onos!iuto di riferiento& ' !i> !#e ipedis!e di de!i9
dere =uale dei nostri eterogenei e in!ouni!a4ili ondi
spirituali !oin!ida !on la razionalit"& anzi se uno solo 5i
!oin!ida.
@a& per di piB& si osser5i. Do5e noi siao assolutamen(
te !erti di essere nella 5erit" e nella razionalit"& dobbia(
mo ritener fuori della ragione& ossia pazzo& !#i la pensa
di5ersaente. E& infatti& =uanto piB siao !erti della 5e9
rit" d'una nostra idea tanto piB riteniao !osA. Se riguar9
do a talune nostre idee su !ui altri dissentono da noi&
aettiao !#e an!#e =uelle di =uesti altri potre44ero
essere 5ere& !io' !#e essi non sono pazzi professando
idee di5erse dalle nostre& 5i sono !asi in !ui =uesto non
possiamo aettere. $i sono !asi& 5ale a dire& in !ui
s!orgiao l'idea !ontraria alla nostra !oe assolutaen9
te in!opati4ile !on la ragione& !ontraria all'essenza di
=uesta. Potr> aettere& per esepio& !#e senza essere
pazzi& si possa dare delle !ontraddizioni un'interpreta9
zione di5ersa da =uella !#e =ui s5olgo. @a i sar" asso9
lutaente ipossi4ile di aettere !#e si possa ritenere
per 5ero =uesto o =uel doga di religioni positi5e R po9
+- 2ens7es& $I& 303& ed. !it.
+?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
niao =uello !#e un Dio sia di5entato uoo e !#e e9
diante un'azione agi!a sa!erdotale si rein!arni ogni
giorno nel pane azio R senza essere :aleno in una
!erta sfera& !#8 5'' una pazzia parziale; del tutto fuori
della ragione& del tutto pazzi. 3ui non potr$ a meno di
pensare !on Spinoza !#e si tratta di Fa4surdos erroresN&
di F#uUus E!!lesiae #orri4ilia se!reta& =uae& =uo agis
re!tae Rationi repugnant& eo ipso intelle!tu tras!ende9
re !redisN.
+2
3ui dun=ue in!orre una sfida a orte tra
ente e ente& tra ragione e ragione. O ' pazza la ra(
"ione in !olui !#e ritiene per 5ere tali !ose& o ' pazza la
ra"ione in e !#e ' !erta !#e per ritenerle 5ere 4isogna
essere pazzo. Pure an!#e =ui& gli aderenti a =ueste idee
sono certi della 5erit" di esse& e !onsiderano a4erranti
!oloro !#e la negano& e di!ono !on Pas!al6 F3ue Ue #ais
!es sottises :!io' pazzie;& de ne pas !roire l'Eu!#aris9
tieON.
+3
)ias!una ra"ione a!!usa l'altra di irra"ione& '
!erta !#e l'altra ' irra"ione. Alla ia pare pazzia la ra(
"ione dell'altro& a =uella di !ostui pare pazzia la ra"ione
ia. 3uale pro5a piB de!isi5a !#e& proprio per giudizio
di tutte le enti& di tutte le ra"ioni& non 5'' una ra"ione&
non 5'' una ragione una& ossia non 5'' la ragioneP )#e
l'uni!o eleento di uni5ersalit"& di !ounit"& ossia 5era9
ente di !ertezza& !#e 5'' nella ragione& ' =uesto =uali9
fi!are !#e essa fa se edesia& per opera di !ias!una ra9
gione riguardo a !ias!un'altra& di irrazionalit"P
+2 8pistolae& L(($I.
+3 2ens7es& III& 22,& ed. !it.
.E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
)#e se gli esepi !#e #o dati a sostegno della ia argo9
entazione se4rassero triti e superfi!iali& !i si ier9
ga un oento nella !on!ezione della storia uana !#e
!i offre il genialissio li4ro dello Spengler&
+,
uno dei
piB atti a ropere le in!rostazioni intellettuali !onsuetu9
dinarie. Si apprenda !ol" !#e non !'' n8 un'uanit"& n8
una storia dell'uanit"& a solo fasi di !i5ilt" uana&
esistenti distinte e sta!!ate l'una dall'altra !oe i 5ari or9
ganisi aniali e 5egetali& !#e per!orrono !ias!una il
loro !i!lo di 5ita& alla fine del =uale uoiono definiti5a9
ente& senza !#e nulla trapassi e ri5i5a da una di esse in
un'altra& e !ias!una delle =uali #a la propria 5erit"& la
propria filosofia& la propria ateati!a& liitate ad essa&
5ale5oli solo per essa& e !#e uoiono !on essa. Si ap9
prenda a !onsiderare =ueste fasi di !i5ilt"& ossia la storia
uni5ersale& li4erandosi dal nostro F!asuale punto di os9
ser5azioneN. E si !oprender" allora !#e non 4isogna
prendere le 5erit" Fo!!identaliN per 5erit" uni5ersali<
!#e Funi5ersalit" ' sepre una !on!lusione falsaente
tratta da s8 agli altriN< !#e Fper il 5ero !onos!itore degli
uoini non !i sono punti di 5ista assolutaente giusti o
falsiN< !#e di fronte a =uesta orfologia stori!a !opa9
rata non riane se non la possi4ilit" dello s!etti!iso&
!ui& anzi& essa potenzia grandeente rispetto a =uello
anti!o non stori!o. Si !oprender"& insoa& !#e !oe
attra5erso le enti indi5iduali non !orre il su4strato !o9
+, 3er ;nter"an" des Abendlandes& !it.& 5ol. I& -?23& pp. 20& 3-& 33& +2& -20<
5ol. II& -?22& pp. 32& +2 sgg.< e passim.
.-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
une d'una ragione una& della ragione& !osA& se allar9
g#iao il nostro sguardo a =uegli organisi infinita9
ente piB grandi !#e sono le fasi di !i5ilt" uana& s!or9
giao !#e neppure attra5erso ad esse& poi!#8 !ias!una
di esse #a il proprio in!ouni!a4ile ondo spirituale& la
propria in!ouni!a4ile ra"ione& !orre una ragione una&
!#e neppure su di esse& !io'& doina =uell'una ragione
!#e solo potre44e dirsi la ragione.
In altre parole. Per!#8 si potesse sta4ilire !#e& o se& le
enti ineris!ono alla ragione& o!!orrere44e uno di =ue9
sti due fatti6 o !#e la ragione fosse un oggetto o odulo
eWtraentale ri!onos!iuto !oe =uello su !ui le enti
possono !ontrollarsi e in !onfronto del =uale essere giu9
di!ate< o55ero !#e le enti fossero tutte e su tutti i punti
interaente une& assolutaente d'a!!ordo.
Si noti !#e i due fatti ne forano in sostanza uno solo.
O& detta altrienti6 sia !#e si prenda le osse dall'og9
getto& dal !ontenuto& dalla ateria& sia !#e si prenda le
osse dal soggetto o dalla fora& la situazione ' sepre
la stessa. 2el prio !aso& o!!orre !#e l'a!!ordo delle
enti 5i sia nel ri!onos!iento d'un !ontenuto o ate9
ria :d'al!un!#8 !#e la fora tro5a dinanzi a s8& !#e le '
dato; !oe 5ero& 4ello& 4ene. 2el se!ondo !aso o!!orre
!#e tale a!!ordo 5i sia in !i> !#e& !oe tale& la fora
stessa dal suo seno genera. L'a!!ordo delle enti '& nel9
l'uno !oe nell'altro !aso& la !ondizione ne!essaria per9
!#8 si possa dire !#e al!un!#8 ' !onos!iuto !on 5alidit"
di assolutezza& ossia !oe la ragione.
.2
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
E poi!#8 :=uantun=ue se4ri ipossi4ile !#e un fatto
!osA palare !oe =uesto& !#e !ertezza& 5erit"& ragione
!'' solo do5e !'' l'a!!ordo delle enti& possa essere re9
5o!ato in du44io; in5e!e i dogati!i non solo lo ipu9
gnano& a non si peritano di 5olerlo far apparire !oe
una puerilit" o una ridi!olaggine< poi!#8 essi 5i oppon9
gono in sostanza& lo spinoziano F5eru indeW sui et fal9
siN
+*
:fingendo di non 5edere !#e la an!anza d'ogni
!riterio per l'appli!a4ilit" di tale prin!ipio ' diostrata
proprio dalle rig#e iediataente pre!edenti !on !ui
Spinoza 5i per5iene& nelle =uali egli asseris!e di esser
!erto della 5erit" della sua filosofia Feode odo a! tu
s!is& tres Angulos %rianguli ae=uales esse duo4us
re!tisN6 donde risulta !#e =uel prin!ipio di!e5a a Spino9
za !#e la edesia apoditti!it"& !ostringente logi!a9
ente tutte le ragioni& !#e #anno gli 8lementi di Eu!li9
de& la 5erit" eterna e iuta4ile& era posseduta dalla
sua dottrina; R !osA non sar" inutile ri!ordare !oe il
fatto !#e !ertezza& 5erit"& ragione 5'' solo do5e le enti
sono unanii& ' un !aposaldo espli!itaente posto dallo
stesso Lant. 2on solo& infatti& =uesti& nelle Prefazioni
della ?ritica della Ra"ion pura& di!e !#e un !apo di
sapere do5e Fnon ' possi4ile render !on!ordi i di5ersi
!olla4oratori sul odo !ol =uale de44a esser perseguito
lo s!opo !ouneN ' in istato di Fsepli!e 4ran!olaen9
toN< e& !onstatato !#e in tale !ondizione si tro5a la eta9
fisi!a :al !ontrario della logi!a& la =uale diostra il suo
+* 8pistolae& L(($I.
.3
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!arattere di 5era s!ienza in !i> !#e da Aristotele in poi
Fnon #a do5uto fare nessun passo indietroN e Fnon #a
potuto fare nessun passo innanziN;& si propone di ridurla
a s!ienza !#e la posterit" non a44ia piB se non da adatta9
re Fper la aniera didas!ali!a alle sue 5edute& senza
per> poter a!!res!erne inutaente il !ontenutoN& a
s!ienza !#e rianga F!oe un utile possesso al =uale
nulla potr" essere aggiuntoN. 2on solo. )#8& altresA& al9
tro5e Lant an!or piB espli!itaente di!#iara !#e Fla 5e9
rit" riposa sull'a!!ordo !on l'oggetto& rispetto al =uale
per !onseguenza i giudizi di tutti gli intelletti de5ono
:m-ssen& si 4adi; essere d'a!!ordoN&
++
e !#e Fio non pos9
so a##ermare nulla :!io' espriere al!un!#8 !oe un
giudizio ne!essariaente 5ale5ole per ognuno;& tranne
!i> !#e opera una !on5inzioneN.
+.
Ed e!!o !osA& il prin9
!ipio della ne!essit" dell'a!!ordo delle enti per la 5eri9
t"& la !ertezza& la ragione& autore5olente suffragato&
=uantun=ue sia !osa penosa e pietosa !onstatare !#e di
suffragarlo !on l'adduzione di autorit" 5i fosse 4isogno.
@a ora dun=ue& n8 l'uno n8 l'altro dei due fatti dianzi
prospettati #a luogo6 n8 ' la ragione un odulo eWtra9
entale !on !ui le enti& indis!uti4ilente& indis!ono9
s!i4ilente& possano e de44ano !onfrontarsi& isurarsi&
!ontrollarsi< n8 le enti sono d'a!!ordo.
Allora& la posizione in !ui noi !i tro5iao resta perfetta9
ente !#iarita dal seguente esepio.
++ Eriti) der reinen Vernun#t& -.0-& p. 0,0.
+. 9bid.& p. 0,?. )fr. an!#e A. S!#open#auer& Grundla"e der &oral& + in #ine&
in ,1mtliche 4er)e& ed. !it.& 5ol. II& p. +2-.
.,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
3uando i nostri orologi non !on!ordano tra di loro& noi
possiao !onos!ere l'ora che & e rettifi!arli su =uesta&
per!#8 =uesta noi la !onstatiao in un fatto esteriore ai
nostri singoli orologi& ri!onos!iuto indis!uti4ilente
!oe =uello su !ui i nostri orologi de5ono isurarsi e
!ontrollarsi& e !#e giudi!a o44ietti5aente di =uesti& sta9
4ilendo =uale ' giusto e =uale s4aglia6 il oto degli
astri. @a supponiao !#e tale fatto esteriore ai nostri
orologi& destinato al !ontrollo di =uesti& non esistesse& e
!#e i nostri orologi !ontinuassero a dis!ordare. )oe
potreo allora& in an!anza di =uel fatto esteriore o49
4ietti5o e nel dis!ordare dei singoli nostri orologi& !ono9
s!ere l'ora che P Ora =uesto appunto ' il !aso delle no9
stre ragioni. 2on !'' l'oggetto esterno ad esse& l'esterno
odulo9ragione& su !ui !ontrollarle e !#e le giudi!#i& ed
esse dis!ordano fra di loro. )oe !onos!ere l'ora che
della ragioneP
@a =uesto ' an!ora dir po!o. 2el dis!ordare dei nostri
orologi& e supposto inesistente il fatto esterno ad essi
!on !ui !ontrollarli& si potre44e ai dire !#e c' l'ora
che P E =uale dun=ue sare44eP 3uella del mio& del tuo
o del suo orologioP )osA per le nostre ragioni. 2el di9
s!ordare di esse& e an!ando il fatto o odulo9ragione
esterno di !ontrollo& po!o ' !#iedersi6 !oe si fa a !ono9
s!ere l'ora che della ragioneP /isogna in5e!e !#ieder9
si6 poi!#8 esse& senza possi4ilit" di !ontrollo per opera
d'un odulo esterno& dis!ordano& si pu> ai dire !#e c'
l'ora che della ragioneP Ossia& !#e !'' la ra"ione& il
.*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
punto deterinato& !entri!o& in !ui la ragione stia e !on9
sistaP
In pagine pre!edenti #o las!iato ta!itaente !orrere la
supposizione dell'aissi4ilit" di =uesto punto !entri9
!o& uni!o& inesteso :!io' senza latitudine e de5iazioni;
soltanto nel =uale la ragione pu> !onsistere. 2on si sa se
e =uando le ragioni 5i ineris!ano& si di!e5a allora< il !#e
perette5a di supporre !#e& pur non sapendosi !i>& per>
esso esistesse. L'ultia parte dell'indagine !ostringe in9
5e!e a !on!ludere !#e esso R ossia la ragione R non !''.
Poi!#8 su tutte le =uestioni& grandi e pi!!ole& la ragione
non potre44e essere !#e una& quella& e poi!#8 in5e!e su
tutte le =uestioni le nostre enti di5ergono& =uesto fatto
della di5ergenza non 5uol gi" dire soltanto !#e esse tut9
te& o tutte eno una :!#e per>& in ogni odo& non si sa
=uale sia; es!on fuori dal punto della ragione< a 5uol
dire !#e =uesto punto di ragione& ossia la ragione& non
!''& pre!isaente !oe& nel di5ergere dei nostri orologi
:supposto soppresso il fatto esterno !#e ser5e a !ontrol9
larli; non c' piB l'ora che .
Si noti !#e =uesta e nient'altro ' l'essenza e la olla di
tutto il profondo e appassionato pensiero di Pas!al.
)io'6 la ente uana non pu> us!ire da una situazione
di assoluto pirroniso< essa non pu> affatto sapere do5e
sia la 5erit" e la ragione. Solo la ri5elazione le di!e o5e
=ueste sieno< la ri5elazione ' dun=ue l'uni!a "n!ora in
=uel are di pirroniso in !ui sen'a di essa la ente
non pu> non tro5arsi& !#e sen'a di essa ' lo stato ne!es9
.+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
sario della ente& la sua uni!a verit. I due terini fissi
del pensiero pas!aliano sono6 lo stato per la ente ua9
na di totale in!onos!i4ilit"& anzi inesistenza della 5erit"
:pirroniso;& ed il fatto eWtraentale della ri5elazione
da parte di un'autorit" indis!uti4ile e superuana !#e d"
alla ente uana la 5erit" :l'ora che ;. Se non !i fosse
=uest'ultio fatto& non riarre44e se non il prio. R E
Pas!al #a 5eduto del tutto giusto. Egli #a s!orto !on rara
!#iarezza !#e gli orologi della ente& dis!ordando& #an9
no 4isogno d'un fatto esterno per regolarsi& !#e senza
tale fatto esterno non !'' piB per la ente l'ora che .
%ale fatto esterno egli lo a5e5a& si!uro& sfolgorante6 la ri9
5elazione. %olto =uesto& las!iata a s8 la ente uana&
!onsiderata la ente uana in s8 sola& nel suo di5erge9
re& nell'ipossi4ilit" d'a5ere un punto fero& egli ri!o9
nos!e5a !#e non riane5a se non l'altra alternati5a6 lo
s!etti!iso. O lo sta4ile& fisso& pre!iso punto d'orienta9
ento& !ouni!ato& !on autorit"& !ontro !ui non ' possi9
4ile solle5are nessun du44io& alle enti uane da un'in9
telligenza l'infalli4ilit" della =uale ' assi!urata& e !#e '
=uindi sottratto alle dis!ussioni e alle di5ergenze delle
enti uane edesie< o55ero& pre!isaente in forza
di tali dis!ussioni e di5ergenze& la ne!essit" di ri!ono9
s!ere !#e non 5'' nessuna !osa :to!!a da =ueste; di !ui
si possa dire !#e si !onos!e& !#e si sa. )io'6 o s!etti!i9
so o ri5elazione. Il dilea ' esattissio. Io lo a!!et9
to in pieno. 2aturalente po!o tepo ' 4astato per!#8
la s!elta tra i suoi due terini 5enisse de!isa. )aduta de9
..
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
finiti5aente& !oe odulo di 5erit"& la ri5elazione& '
lo stesso Pas!al !#e !i di!e !#e non riane se non lo
s!etti!iso& l'inesistenza della 5erit"& l'inesistenza del9
l'una ragione.
2on esiste la ragione& =uesto punto !entri!o a !ui le
enti ineris!ano o possano inerire6 =uesta entit" o atti5i9
t" :stessa !osa;& !#e& superiore e pre!edente ad ogni sin9
gola ente& fluis!a ed operi in tutte le enti e& non gi"
sia fatta esistere dalle singole enti& a sia essa !#e
!oe enti le fa essere. 2on esiste la ragione. Esistono
solo le ragioni. 2on esiste ragione< esistono solo opinio9
ni :!;. R %ale& dun=ue& la !on!lusione a !ui io per9
5engo. FOpinioniN& !oe& per 4o!!a di Didio )#ieri9
!o& e in !onforit" a tutto il pensiero genuinaente ita9
liano& pronun!ia5a an!#e il Fos!olo.
+0
E =uando i dog9
ati!i& i razionalisti& gli idealisti& gli Fillustri saggiN nie9
tzs!#iani& !er!ano di sfuggire a =uesta !on!lusione fa9
!endo !apo& in una o nell'altra fora& al !on!etto !#e nel
Gindel4and
+?
si esprie !on l'asserire una !os!ienza
norale :Normalbe.usstsein;& i 5alori 5alutati dalla
=uale !oe 5alori sare44ero !i> !#e obbiettivamente #a
5alore& essi ri!orrono ad un espediente !#e si #a diritto
di !#iaare filosofi!aente isera4ile6 per!#8 !#i pen9
sa e deterina =uale sia =uesta F!os!ienza noraleN se
non& an!ora& un !riterio& un sentiento& un parere indi5i9
duale& !io' un giudizio soggetti5o& un'FopinioneNP )#e
+0 Noti'ia intorno a 3idimo ?hierico& $II.
+? 8inleitun" in die 2hilosophie& !it.& p. 2**.
.0
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!osa parla dun=ue per ezzo di =uesta F!os!ienza nor9
aleN se non& sepre& la mia opinioneP
@a !#e altro #a detto un razionalista !oe SpinozaP
Egli s!ri5e6 F#oines pro dispositione !ere4ri de re4us
Uudi!are& res=ue potius iaginari& =ua intelligere. Res
eni si intelliWissent& illae ones& teWte at#esi& si non
alli!erent& ad iniu !on5in!erentN.
.E
)io'6 se gli uo9
ini !apissero& se in essi !i fosse la ragione& !i> si atte9
stere44e !ol fatto !#e tutti a5re44ero !ir!a tutte le !ose
l'identi!a !on5inzione& !#e tutti pensere44ero edesi9
aente< poi!#8 !i> non '& 5uol dire !#e essi non #an9
no la ragione :intelli"ere;& a solo iaginazioni& opi9
nioni :ima"inari;. E !#e altro pu> dire il positi5iso&
=uando esso sia !onseguente e non gi"& per non sus!itare
le antipatie del 5olgo leggente& per paura delle parole& o
per altri !onsiili rispetti uani& si arretri dall'andar
sino in fondo del suo pensieroP Poi!#8 :!oe giusta9
ente di!e il Gindel4and;
.-
se l'Fepiriso 5iene s5i9
luppato !on !opleta !onseguenzialit" esso de5e finir
per di5entare soggetti5iso e s!etti!isoN& e in linea di
fatto noi 5ediao !#e Flo s!etti!iso epiri!oN di
1ue ' Fil 5ero ed uni!o padre del positi5isoN< e
!oe pre!edenteente a5e5a& !on uguale esattezza& os9
ser5ato il Ra5aisson&
.2
lo s!etti!iso :di @ill; dis!ende
a giusto titolo dal positi5iso di )ote. Ora& infatti&
.E 8thica& I& App.
.- Geschichte der neueren 2hilosophie& !it.& 5ol. II& p. ,3< 5ol. I& p. 3,+.
.2 Rapport sur la philosophie en Arance au F9F
e
sicle& -0+0& p. +*.
.?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
=uando Ardig>
.3
des!ri5e la ragione :il pensiero; !oe
la fiaa !#e& entre se4ra !ostante e sepre =uella&
in realt" ' !ostituita ad ogni oento dalla !o4ustione
di sepre di5erse ole!ole d'ossigeno< !oe la fiaa
!#e !res!e e diinuis!e& si alza& s'a44assa& si spegne&
lingueggia =ua e l"< =uando usa per il pensiero =uesto
paragone della fiaa !#e gli idealisti& nella loro in!o9
s!ienza& #anno tanto deriso& entre ' poi =uello stesso
!on !ui una delle piB anti!#e e profonde !on!ezioni reli9
giose& il 4udd#iso& preferis!e appunto definire la 5ita
in generale e la !os!ienza in parti!olare<
.,
=uando para9
gona la ragione :il pensiero; al uta4ile lapeggiaen9
to !#e si sprigiona tra le nu4i& o ad una Feteora pas9
seggiera !on intensit" e fore 5arianti ad ogni istanteN&
o alla ferentazione Fnon !ausa& a effetto delle is!e9
le ferenta4iliN< e =uando& in seguito a !i>& rile5a !#e
F!a4iandosi lo stato del sentiento si !a4ia del pari
la ragione del 5ero e del falso& del giusto e dell'ingiustoN
R !#e !osa di!e egli di differente da =uel !#e di!o io !on
l'espressione !#e non esiste la ragione& a solo pensieri
di5ersi& 5isuali oltepli!i& opinioni 5arie& per nulla attra9
.3 9l vero& (III< 9l #atto psicolo"ico della 2erce'ione& III& 2.< La scien'a speri(
mentale del pensiero& II& 2< La relativit del pensiero& $ e $I.
., )fr. 1. Olden4erg& Buddha& pp. 3E- sgg. Di =uesto li4ro !apitale !'' ora
una 4ella traduzione e 4ella edizione italiana :)or4a!!io& @ilano& -?3.;<
=ui e in seguito per> i riferienti sono fatti all'edizione tedes!a& )otta&
Stuttgart9/erlin& -?23. 7. 7ri& 3ie Lehre des Buddha! die Reli"ion der
Vernun#t& Piper& @Kn!#en& -?22& pp. ** sgg.< P. Da#lIe& Buddhismus als
4eltanschauun"& 2
a
ediz.& Leipzig& s.a.& pp. *- sgg.< P. Da#lIe& 3er Bud(
dhismus als Reli"ion und &oral& 2
a
ediz.& @Kn!#en& -?236 io& F4rennenN&
F$er4rennungsprozessN pp. --2& --+& 2*,& 2*0 e passim.
0E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
5ersati& pereati& doinati& fatti esistere da una ragione
unaP E uni!aente in tal guisa& si 4adi& il pensiero ' 5e9
raente soltanto un FfarsiN anzi!#8 una !osa FfattaN<
non in ano degli idealisti !#e pretendono ettere in9
siee il FfarsiN del pensiero !on una =ualsi5oglia asso9
lutezza della ragione o dello spirito& fingendo di non 5e9
dere l'antitesi insoronta4ile :o il giuo!o d'e=ui5o!o
5er4ale;& !#e 5'' in tale a44inaento. Poi!#8 se si tratta
da55ero uni!aente d'un FfarsiN& !#e !'' solo nell'asso9
luto presente del suo FfarsiN& 4isogna !#e =uesto FfarsiN&
=uesta FferentazioneN& a55enga in odo del tutto indi9
5idualente li4ero e indipendente in ogni punto singolo
del suo FferentareN :in ogni ente;. Se da5anti ai sin9
goli punti del FferentareN sta una ta5ola della legge
della ferentazione :ragione assoluta& la =uale dun=ue
nell'idealiso odierno& ' l'identica cosa dell'intellectus
a"ens dei filosofi edioe5ali e parti!olarente degli
a5erroisti;<
.*
se una Fspe!ie intenzionaleN di ferenta9
zione :spirito assoluto o intellectus a"ens; !ostituis!e il
prius d'ogni punto ferentante& !i> !#e si in!arna in tut9
ti e li fa ferentare tutti< se& per dirla !on Ardig>& ' la
preesistente =ualit" o!!ulta& energia potenziale& virtus& o
atti5it" FferentazioneN :ragione assoluta;& la !ausa del9
le singole is!ele ferentanti :singole ragioni o enti;
e non !ias!una di =ueste la !ausa !#e =uella in !ias!una
indipendenteente& singolarente e 5ariaente si pro9
.* )fr. G. Gindel4and& Lehrbuch der Geschichte der 2hilosophie& par. 2.&
nota 2.
0-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
du!a< allora& si 5oglia o no& non si tratta solo d'un
FfarsiN& a da5anti ad ogni punto del FfarsiN !'' =ual!o9
sa di FfattoN. E =uando poi l'Ardig> nega
.+
!#e il 5ero
sia un fatto eWtrapsi!#i!o per la edesia ragione per
!ui non esiste un !aldo tras!endente e assoluto all'infuo9
ri dei singoli fenoeni di !alore a55erantisi nei singoli
!orpi< =uando affera insoa !#e non esiste il 5ero
a i fenoeni psi!#i!i di 5erit"& !oe non esiste il !al9
do a i !orpi !aldi< =uale ' la !on!lusione a !ui da !i>
non si pu$ non per5enire se non =uella appunto !#e non
c' verit& a solo i nostri 5ari& singoli& indi5idualente
generantisi fenoeni psi!#i!i di 5erit"& !io' le nostre
personali& soggetti5e& di5erse& !ontrastanti& irre!on!ilia9
4ili F5erit"N& le =uali& appunto per!#8 si negano a 5i!en9
da& sono altresA Fnon 5erit"N& sepli!i FopinioniNP
E 4isogna finalente render 4en !#iaro a se stessi& fuor
degli e=ui5o!i in !ui si aa spesso las!iar fluttuare il
proprio pensiero& !#e !osa signifi!a !redere !#e esiste la
5erit"& la ragione. R Per i positi5isti& anzitutto. Se esiste
la ragione& la 5erit"& una& tipi!a& quella& prin!ipio uni!o
superiore !#e doina& !ontrolla& in#orma le singole
enti& allora essa non pu> essere il prodotto dell'organo
!ere4rale& a de5'essere un prin!ipio& un'energia& un'at9
ti5it"& un soffio& una fa!ella :si !#iai !oe si 5uole;
iateriale& ideale& eterno !#e si in!arna nei nostri or9
gani !ere4rali e di !ui =uesti sono lo struento e aleno
la !ondizione. Dun=ue si !ade nell'idealiso. Altrien9
.+ 9l vero& in Gpere #iloso#iche& A. Drag#i& Pado5a& -0?-& 5ol. $& p. 2..
02
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
ti& se la ragione ' il prodotto dell'organo !ere4rale& ossia
dei singoli organi !ere4rali& 5i sono le ragioni e le 5erit"&
non la ragione. R Poi& per gli idealisti e i positi5isti in9
siee. Se esiste una certa cosa& o atti5it"& energia& e!!.&
non ridu!i4ile alle singole e di5erse enti indi5iduali :ai
loro pareri;& non sepli!e prodotto 5ario e indipendente
di !ias!una di esse& 4ensA superiore ad esse& uni5ersale&
!#e& !oe sepre quell'una& prende diora nelle singo9
le enti& ed ' !i> !#e le !ostituis!e e le fa 5i5ere !oe
enti< =uesto al!un!#8& =uando an!#e si !#iai !o9
s!ienza tras!endentale o spirito& non ' nulla di di5erso
dall'ania sostanziale degli s!olasti!i& quid iateriale
!#e o5endo dal di fuori del tepo e dello spazio& pren9
de stanza nei nostri !orpi& !onser5ando in tutti le stesse
essenziali propriet". )#e !osa& infatti& finis!e per essere
l'ania9sostanza degli s!olasti!i se non una s!intilla& o
prin!ipio& o otore ideale eterno& non spaziale e non
teporale& di logi!a e di orale& di 5ero e di 4ene& !#e
non "i :!io' non possiede le note per!etti5e le =uali
uni!aente sono per noi le note dell'essere;& a piutto9
sto possiede solo :per ri!orrere ad un !on!etto del Lo9
tze; l'esistenza ideale& eterna& iuta4ile di 5alore9ra9
gione& di 5alore94eneP O !#e !osa& tranne :!oe s!ri5e
un 5alente espositore !onteporaneo della s!olasti!a;
Ft#e ultiate prin!iple 4D H#i!# He feel& t#inI& and
HillN&
..
!redono !#e sia l'ania9sostanza& !#e !osa tran9
ne :anzi!#8 un o!!ulto su4strato; il puro e sepli!e !a9
.. @a#er& 2s+cholo"+ 8mpirical and Rational& London& -?-3& p. ,+-.
03
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
rattere dell'esistere& tale =uale la F!os!ienza tras!enden9
taleN& per s8 e senza dipendere da al!un!#8 d'altro&
.0
!re9
dono !#e sia la sua sostanzialit"& !oloro !#e ritengono
d'a5er !an!ellato essa ania9sostanza per!#8 a =uesta
parola #anno sostituito l'altra parola di spirito o !o9
s!ienza tras!endentale& e !#e ritengono di a5erla respin9
ta& entre tengono fero al pensiero !#e esiste la 5erit"
e la ragioneP R PiB de!isaente6 l'afferazione !#e esi9
ste la 5erit" e la ragione non ' !#e l'in!ons!ia sopra55i9
5enza ata5i!a dell'aniiso& della !redenza priiti5a in
un'entit" aerifore diorante dentro di noi& =uella !re9
denza F!#e i popoli indoeuropei #anno re!ato se!o dai
loro priiti5i stadi di e5oluzioneN.
.?
La ragione :5erit";&
!oe =ual!osa d'assoluto& d'uno in tutti e !#e ogni en9
te #a o de5e a5ere& di uni5ersale& di iperante su tutti e
in tutti inserentesi& in tutti uguale& in tutti quell'una :e
non gi" !oe al!un!#8 di generato 5ariaente e !on di9
5erse e fugge5oli a!!identalit" dagli organi !ere4rali& e
=uindi di5ergente& in!erta& soggetti5a& ossia non(ra"io(
ne; non ' !#e l'ultia ela4orazione& e 5aporizzazione& di
!i> !#e era per i priiti5i l'FaniaN< ossia ' una super9
stizione ata5i!a& !oe i deoni& il ta4B o la stregoneria&
!#e& attra5erso utata denoinazione& !i siao tras!i9
nati dietro e !i ' riasta radi!ata nel sangue.
Un filosofo irrazionalista e pessiista espresse una 5ol9
ta in fora estrea =uesta negazione della ragione& !on
.0 9bid.& p. ,+2.
.? 1. Olden4erg& 3ie Reli"ion des Veda& 3
a
ediz.& )otta& Stuttgart9/erlin&
-?23& p. *23.
0,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
la teoria della pazzia dell'assoluto. Il fraentarsi dello
Spirito assoluto in tanti spiriti indi5iduali dis!ordanti fu
il di5entar pazzo dell'Assoluto& !oe ' pazza una !o9
s!ienza indi5iduale !#e si dirope in idee !#e non pos9
sono piB !oordinarsi tra di loro& ossia si frantua in tan9
te !os!ienze separate non a5enti piB un !entro d'unit".
$oglio& tale negazione della ragione& esprierla a io
odo in fora estrea. Per!#8 dis!orriaoP La parola&
si di!e& ' l'espressione della ragione& ' sorta ad un parto
!on la ragione. @a non sare44e essa piuttosto l'indi!e
dell'irragione e della pazziaP 2oi dis!orriao per !ou9
ni!ar!i a 5i!enda le nostre idee& !io' per!#8 a44iao
idee di5erse. @a se nelle enti diorasse la ragione&
!io' la ragione una& pensereo tutti& sepre e su ogni
argoento& la stessa !osa& e per!i> non a5reo nulla
da !ouni!ar!i& e per!i> non parlereo. 2ell'8pHtre
Lucien !#e Fontenelle preette ai suoi spiritosi 3ia(
lo"ues des &orts& egli di!e di =uesti6 FSe !roirois oe
sans peine =u'ils de5roient otre ass8s 8!lair8s pour
!on5enir de tout les uns a5e! les autres& et par !ons89
=uent pour ne se parler pres=ue Uaais< !ar il e se4le
=u'il n'appartient de disputer =u'" nous autres ignorans&
=ui ne d8!ou5rons pas la 58rit8< de oe =u'il n'appar9
tient =u'" des a5eugles =ui ne 5oDent pas le 4ut oB ils
5ont& de s'entre9#eurter dans un !#einN. )#e la ente
a44ia prodotto la parola R il ezzo o ponte di !ouni!a9
zione :a !ouni!azione !#e ser5e& non gi" a unifi!are&
4ensA solo a notifi!are il dista!!o& e spesso ad a!!res!er9
0*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
lo;
0E
R ' la pro5a& non gi" !#e nella ente al4erg#i la ra9
gione& si44ene !#e le enti uane nel loro insiee 5i9
5ono nella s!oordinazione e nell'irrazionalit"6 pre!isa9
ente !oe la presenza di ponti indi!a !#e la regione '
a!!identata& !#e 5i sono 4urroni& a4issi& tagli e dista!!#i
tra un luogo e l'altro. 7li aniali& =uasi per intero i9
ersi nel profondo li5ellaento della natura& in =uella
sua in!ons!ia !entrale unit"& dalla =uale lo spirito& !ol
solle5ar5isi sopra di5idendosi in innueri !anali di spi9
rito& si sta!!> per sepre& gli aniali non parlano. 2on
si parlere44e in un !on!ilio di Dei& per!#8& se fossero
5eraente Dei& tutti a5re44ero l'identica ente& l'identi9
!o ci$ !ostituente il !ontenuto della ente d'uno di essi
!ostituire44e il !ontenuto della ente di tutti gli altri.
@a per!#8 si potesse pensare tutti la stessa !osa& per!#8
il !ontenuto di tutte le enti potesse essere identi!o& o!9
!orrere44e !#e il ondo fosse assolutaente unifore&
identi!o a s8& uno< e =uindi& an!#e per!i>& o!!orrere44e
altresA !#e la ente fosse assolutaente una& una sola&
!#e esistesse un'uni!a ente. @a ondo unifore&
identi!o& uno signifi!a :!oe !#iarir> eglio piB oltre;
ondo inesistente& non9ondo. E& del pari& ente per9
fettaente una signifi!a non9ente. Una ente uni!a ed
una& la ente d'un Dio& non potre44e& infatti& pensare.
)#8 il pensare ' un dis!orrere o dialogizzare interno& un
passare da un'idea ad un'altra& a44andonarne una& s!o9
prirne una nuo5a. %utte !ose !#e rendere44ero una en9
0E )fr. 7. Rensi& La #iloso#ia dell'autorit& !it.& par. ..
0+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
te non piB perfettaente identi!a a s8 ed una& tutte !ose
inaissi4ili nella ente d'un Dio. 3uell'unit" delle
enti& !#e la razionalit" esige& rende dun=ue ipossi4i9
le il ondo e la stessa ente< e& 5i!e5ersa& l'esistenza
del ondo& della ente& del reale& #a !oe sua ne!essa9
ria !onseguenza e !ondizione :!i i4attereo in seguito
in una !on!lusione !onfore; =uella di5ersit" e di5er9
genza delle enti in !ui !onsiste l'irrazionalit". R E& del
resto& neppure 5i5ere un Dio potre44e6 !#8 lo stesso 5i9
5ere ' passaggio da uno stato ad uno di5erso& ' di5entar
!ontinuaente altro da !i> !#e si '& e senza =uesto pas9
saggio e di5entar altro R in!opati4ile in Dio R !'' la
stasi e la orte. Dio& se esistesse& non potre44e essere
!#e la natura piB io4ile e orta& la cosa piB cosa !#e
si possa iaginare. O55ero la natura piB orta& la
cosa piB cosa& =uesta ' Dio.
@a !#e& dun=ue& nelle nostre enti non al4erg#i la ra9
gione& !#e :neppure in esse; la ragione non esista& non
pu> far era5iglia< poi!#8 le nostre enti sono il pro9
dotto di =uella realt" !#e s'' pre!edenteente 5isto non
essere sus!etti4ile di 5alutazione razionale& !ui la !ate9
goria razionale9irrazionale non tro5a appli!azione. Sono
salito da tale realt" alla ente. Ridis!endo ora un o9
ento dalla ente alla realt". 3uesta& #o detto& si sottrae
all'appli!azione della !ategoria razionale9irrazionale.
@a 4isogna ora espli!itaente aggiungere !#e& a stregua
della nostra 5isuale :FragioneN;& essa risulta assurda.
$ano ' il tentati5o di interpretare la realt" !oe spirito
0.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
:nel senso pre!iso della parola6 spirito !os!iente o io;.
$i osta& non fosse altro& l'in!an!ella4ile presenza d'una
5ita aniale e 5egetale& !#e non pu> farsi passare per
nostro fenoeno& !#e #a indu44iaente esistenza di
realt" in s8& e non ' spirito :in =uel senso6 tranne !#e per
opera di frasi di proposito ingannatri!i;. Se si pu> appli9
!ar =ui un'espressione di Spinoza&
0-
lo spirito :intellec(
tus; appartiene alla natura naturata non alla natura natu9
rante& ossia :per usare la proposizione !on !ui il Fis!#er
s!#eatizza =uesta parte della filosofia spinoziana; Fad
Dei natura ne=ue intelle!tus ne=ue 5oluntas
pertinetN.
02
PiB giusto '& !ol /ergson e !ol Siel& in9
terpretare la realt" !oe 5ita :e se& =uando si di!e !#e '
spirito& per FspiritoN s'intende& non FspiritoN nel senso
suo proprio anzidetto& a sepli!eente F5itaN& la =ue9
stione ' di parole;< !oe ipulso o Fslan!ioN 5itale !ie9
!o& !#e solo su4ordinataente in =ual!#e sua ristretta
estrinse!azione :l'uoo; prende l'aspetto an!#e di Fspi9
ritoN. Q& tale !on!ezione dell'uni5erso !oe d'una !osa
5i5a& =uella !#e gi" affer> /runo. F@i par !#e detr#a9
no alla di5ina 4ont" et all'e!!ellenza di =uesto grande
aniale& e siula!ro del prio prin!ipio& =uelli !#e non
5ogliono intendere n8 affirare il ondo !on gli suoi
e4ri essere& aniato... sia pur !osa =uanto pi!!ola& e
inia si 5oglia& #a in s8 parte di sostanza spirituale& la
=uale& se tro5a il soggetto disposto& si stende ad esser
0- 8thica& I& (((I.
02 Geschichte der neueren 2hilosophie& *
a
ediz.& -?E?& 5ol. II& p. 3.+.
00
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
pianta& ad esser aniale& e ri!e5e e4ri di =ualsi5o9
glia !orpo& !#e !ouneente se di!e aniato6 per!#8
spirto si tro5a in tutte le !ose& e non ' inio !orpus!o9
lo !#e non !ontenga !otal porzione in s8& !#e non inani9
i... Se dun=ue il spirto& la ania& la 5ita si ritro5a in
tutte le !ose& e se!ondo !erti gradi epie tutta la ate9
ria6 5iene !ertaente ad essere il 5ero atto& e la 5era for9
a di tutte le !ose... 8r"o quidquid est! animal estN
:do5e& !o'' !#iaro& per /runo& FspiritoN non 5uol dire
altro !#e F5itaN;.
03
Q& la edesia !on!ezione& in so9
stanza :e non ostante le opinioni !ontrarie;& =uella di
Spinoza. In lui ' 5eraente ipli!ito /ergson& e !#i si
5oglia sforzare di raffigurarsi& =uasi a dire in fora 5isi9
5a& la Fnatura naturansN se la 5ede di5entare dinanzi agli
o!!#i Fe5oluzione !reatri!eN. Platone :nel 0imeo e nel
Ailebo;& S!#elling e Fe!#ner professarono la edesia
!on!ezione del ondo ateriale !oe di un essere ani9
ato. Essa si pu>& nella sua fora 4ergsoniana& espri9
ere !osA. 3uale ' il =uadro !#e l'e5oluzioniso in ge9
nerale 5i sus!ita dinanziP $oi 5edete la 5ita !oin!iata
!on una fora eleentarissia& liitatissia& appena
a!!ennata& un rudientale protoplasa& plastidule& o9
nere. 7uardando ora allo s5iluppo assunto attualente
dalla 5ita& nelle sue fore innuere5oli e grandeente
!oplesse& s!orgete !#iaraente !#e 5i fu un !ontinuo
!res!ere della 5ita su se stessa& un auentarsi& uno s5i9
lupparsi& un di5entar piB& sepre piB di =uel !#e era
03 3e la causa! principio et uno& II.
0?
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!ontenuto nel oento pre!edente. E tutto l'uni5erso R
!oe attesta il forarsi dei sistei solari dalle ne4ulo9
se& e lo stesso prodursi in esso di =uelle fore di 5ita
priiti5e R tutto l'uni5erso& !#e ' !osA un in!essante
uo5ersi e forarsi& non si pu> dun=ue nella sua totali9
t" pensare !#e !oe l'ardente fu!ina della !ontinua auto9
produzione d'un piI di =uel !#e era !ontenuto nel o9
ento pre!edente& il !ontinuo 5enir su d'al!un!#8 !#e
non !'era& una !reazione dun=ue& una so5ra!reazione& di
tutti i giorni& di tutti i inuti. )io' l'intero uni5erso non
si pu> pensare !#e !oe 5ita& !oe organiso 5i5o&
!oe !ostituito nel suo intio della edesia atti5it" o
FforzaN del gere !#e nel suo s5iluppo a pianta autodi9
5iene un sempre piI. %ale l'idea fondaentale dell'Fe5o9
luzione !reatri!eN. La =uale dun=ue si distingue per> da
=uella darHinisti!o9spen!eriana essenzialente per !i>6
in =uest'ultia !''& sA& un !ontinuo !a4iaento& a '&
per !osA dire& un !a4iaento superfi!iale e piB di ap9
parenza !#e di sostanza& per!#8 il tutto !'' gi" fin dal
prin!ipio. Si tratta& per usare l'espressione di Ardig>&
0,
d'una trasforazione di forze an!#e pria esistenti in
=ual!#e fora& se44ene in fora di5ersa da =uella di
ora :per esepio nella fora della ne4ulosa priiti5a;.
L'e5oluzione& =ui& non ' !#e una serie di su!!essi5e tra9
sforazioni di =uel tutto !#e& in fondo& !'' gi"& e nulla
re!a fuori !#e non sia in =uello gi" !ontenuto. @a !oe
F!reatri!eN& nel /ergson& l'e5oluzione produ!e in5e!e di
0, Per esepio La morale dei positivisti& parte pria& !ap. I.
?E
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!ontinuo =ual!osa !#e pria non !'era assolutaente e
in nessuna fora& =ual!osa di 5eraente e sostanzial9
ente nuo5o.
Ora ' appunto in =uesta sua interpretazione !oe 5ita&
interpretazione piB d'ogni altra 5erosiile& !#e la realt"
!i apparis!e un assurdo tanto piB ostruoso.
)i> non solo per l'illogi!it" in !ui ad ogni oento !i
i4attiao nelle singole forazioni organi!#e6 e!!o&
per esepio& nelle fore aniali& la presenza l'uno a!9
!anto all'altro dell'esofago e della tra!#ea& !io' di due
organi il funzionaento d'uno dei =uali !ostituis!e per
l'altro un peri!olo !#e ' ortale< e!!o nelle fore 5ege9
tali& la !ontiguit" degli organi as!#ili e feinili nel
edesio fiore& entre poi la fe!ondazione tra di essi '
anorale e produ!e un indi5iduo intristito& e o!!orre per
la 4uona generazione la fe!ondazione in!ro!iata& ossia
!#e il polline d'un fiore fe!ondi il pistillo d'altro& e9
diante l'opera del 5ento o degli insetti& =ueste !o4ina9
zioni stupefa!enti& !#e riepiono olta 4uona gente
d'una s!onfinata airazione per la riposta sapienza
della natura e !#e in5e!e in realt" non pro5ano e5idente9
ente altro se non !#e tutto si ' forato per ezzo del
!aso piB !ie!o< e!!o insoa& =uella generale !ostitu9
zione e =uell'a4ituale !oportaento della natura& la !ui
illogi!it"& odiosit"& ostruosit" fu !osA profondaente
sentita ed effi!a!eente esposta in uno s!ritto postuo
da uno dei aggiori pensatori positi5isti& il @ill& il =uale
assoa il suo sentiento al riguardo nelle proposizio9
?-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
ni6 !#e l'ordine della natura Fis su!# as no 4eing& H#ose
attri4utes are Uusti!e and 4ene5olen!e& Hould #a5e
ade& H#it# t#e intention t#at #is rational !reatures
s#ould folloH it as an eWapleN& e !#e FAll H#i!#
people are a!!ustoed to depre!ate as qdisorderq and its
!onse=uen!es& is pre!iselD a !ounterpart of 2ature's
HaDsN.
0*
2on solo& an!ora& per =uel !#e ette in lu!e il
Siel nell'ultia fase della sua filosofia& !#e !io' la
5ita non pu> 5i5ere se non ra!!#iudendosi entro fore&
e& nell'istesso tepo& per !ontinuar a 5i5ere& #a 4isogno
di spezzare in!essanteente le fore in !ui da s8 si
!#iude e di !ui non pu> fare a eno. 2on solo per tutto
!i> la realt" interpretata !oe 5ita !i si palesa tanto piB
assurda< a altresA per una !onsiderazione an!or piB de9
!isi5a e !#e !olpis!e aggiorente la !osa nella sua es9
senza e nel suo !entro.
La 5ita totale& in !ui la realt" !onsiste& si fraenta o si
indi5idua in tante 5ite parti!olari< l'uni!a esistenza !#e
essa #a& ' l'esistenza !#e possiede !oe =ueste 5ite par9
ti!olari. Ora& !ias!una di tali 5ite& !#e sole forano la
5ita e la realt"& #a 4isogno di distruggerne altre per an9
tenersi in 5ita e de5e essere da altre distrutta per!#8 =ue9
ste possano antenersi in 5ita. Sono dun=ue tutte ezzi
una dell'altra< e quindi ezzi di nessun fine. $oglio an9
!#e =ui espriere in fora estrea l'aspetto ingenuo&
=uasi fan!iulles!o& sotto !ui io 5edo la !osa. @i di5enta
0* Nature; ;tilit+ o# Reli"ion< 0heism; three 8ssa+s on Reli"ion& 3
a
ediz.&
Longans& 7reen& Reader and DDer& London& -00*& pp. 2*& 3-.
?2
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
sepre piB s4alorditi5a e 5iolenta l'ipressione !#e la
5ita sia fondata su =uesto fatto sepli!issio e fai9
gliarissio6 il angiare. Per!#8& !#e !osa 5uol dire
angiareP )#e una 5ita distrugge lietaente& saporosa9
ente un'altra 5ita per in!orporarsela< !#e de5e distrug9
gerla per !onser5arsi. @a !#e 5uol dire dun=ue !#e per
5i5ere o!!orra ne!essariaente angiare& !#e la 5ita per
reggersi a44ia ipres!indi4ile 4isogno del angiareP
$uol dire !#e la 5ita :la realt"; per esistere #a 4isogno di
distruggere se stessa. Una realt" !#e si antiene solo
annientandosi& !#e si affera solo togliendosi& !#e si
pone solo negandosi. 2on ' forse !i>& per la nostra en9
talit"& l'espressione stessa dell'assurdoP S!#open#auer
a5e5a 4ene a55ertito =uesta intia !ontraddizione della
$olont" !on se stessa per !ui la 5ita Fdie jM#ne in sein
eigenes Fleis!# s!#lMgtN& per !ui essa Fsein eigenes Flei9
s!# gierig 5erze#rtN.
0+
@a assai piB eleentarente e
tangi4ilente !#e non per opera dei dolori !#e re!ipro9
!aente !i !agioniao nella 5ita so!iale :!oi =uali
S!#open#auer eseplifi!a =uella sua afferazione;& la
!ontraddizione e l'assurdo sono posti in lu!e da =uesto
fatto norale& fondaentalente istinti5o& pia!e5ole&
Finno!enteN& in !ui nessuno si sogna di s!orgerli6 il
angiare.
28 si !reda !#e tale assurdo& nell'aspetto !on !ui fu ora
forulato& possa 5enir eliinato :aleno da parte del9
0+ 3ie 4elt als 4ille und Vorstellun"& I& +-& +3& ++& in ,1mtliche 4er)e& ed.
!it.& 5ol. I& pp. 3?2& ,-0& ,,-.
?3
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
l'uoo; !ol 5egetarianiso& !#e pure al!une sette reli9
giose o isti!#e !aldeggiano per =uesto fine.
%u 5uoi nutrirti in odo da non distruggere nessun esse9
re 5i5ente& e per!i> #ai arato o 5angato il tuo !apo
do5e farai !res!ere i 5egetali !#e soli forano il tuo
!i4o. E!!o il tuo !apo 4en ripulito e la5orato& tutto
nero di 4uona terra sossa. %u lo guardi soddisfatto.
F)o'' in ordineON. @a !odesto !#e ' ordine per te e
per i tuoi o!!#i& 5eduto !on gli o!!#i dell'Altro& o forse
!on gli o!!#i del %utto& ' !atastrofe& ro5ina& !aos. Per
ettere il tuo !apo nell'ordine ne!essario a far5i !re9
s!ere i 5egetali di !ui soltanto ti nutri onde non offende9
re nessuna 5ita& #ai do5uto distruggere un'infinit" di
5ite< passare senza a!!orgertene& !oe un flagello de5a9
statore 4en piB terri4ile di =uello di Attila& su !ase e !it9
t"& !on fati!osa diligenza !ostrutte da innueri !olonie
di insetti< fare il deserto e il !iitero do5e la 5ita 5aria&
operosa& intensa& fiori5a& pulsa5a& tra4o!!a5a tutto all'in9
torno. Il !apo !#e #ai arato per nutrirti in odo da non
ledere esseri 5i5enti& ' il deserto e il !iitero. R FLe UaV9
nise se 5oit aussi !ontraint de r8prou5er l'agri!ulture&
par!e =ue le sol ne peut otre la4our8 sans =u'il en r8sulte
4lessure et souffran!e pour les otres =ue l'#a4itentN. @a&
prosegue ad osser5are giustaente A. S!#Heitzer& =ue9
sta eti!a del non9u!!idere ' dun=ue irrealizza4ile. FLa
pens8e indienne ne se rend pas !opte de !ette ipossi9
4ilit8. Elle persiste dans l'illusion =ue =ui!on=ue prend
au s8rieuW le !oandeent de l'a#isC peut par5enir
?,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
" le replir rigoureuseent. Les UaVnistes passent de5ant
!e grand pro4l'e sans D proter attentionN.
0.
@a non 4asta. Le piante& tra le =uali e gli aniali non
5'' nessuna differenza essenziale& vivono e sentono& so#(
#rono& Fe se non sepre anifestano !on =ual!#e rea9
zione la loro sensi4ilit"... !i> ' do5uto al fatto !#e salda9
te al suolo e ipa!!iate !oe sono& non possono farlo&
!oe non potre44e farlo un uoo legato ad un palo& !on
la 4o!!a tappata e !olle palpe4re !u!iteN.
00
Q solo un
pregiudizio antropoorfi!o !#e !i 5in!ola inelutta4il9
ente all'intuizione !#e per sentire o!!orrano o!!#i&
ore!!#i& naso& ani& sistea ner5oso& !#e =uesti siano
l'uni!o possi4ile traite di sensazione& !#e non si possa9
no dare fore e ezzi di sensazioni in!opara4ilente
di5ersi da =uelli e =uindi da noi non !on!epiti e non a59
5ertiti. @a !ertaente le piante sentono :!oe pro4a4il9
ente sente ogni dolore la !os!ienza di !#i su4is!e un'o9
perazione in istato di anestesia& se44ene il !orpo non
possa dare i segni a4ituali del dolore& o se44ene la !o9
s!ienza in !ui il dolore si presenta non sia quella !#e poi
' s5eglia e !on!atena i ri!ordi;. Il pre!etto& per!i>& !on
!ui per esepio il 4udd#iso pensa5a di superare =uel9
l'assurdo& pure da esso !olto !on tanta profondit"& il pre9
!etto !#e ingiunge5a non solo al ona!o a an!#e al
!redente lai!o6 Fnon u!!ida al!un essere 5i5ente n8 lo
las!i u!!idere& e se altri 5uole u!!iderlo non lo
0. Les Grands 2enseurs de l'9nde& PaDot& Paris& -?3+& pp. .* sgg.
00 L. $a!!ari& ?ome vivono le piante& Lattes& %orino& -?23& p. -.
?*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
perettaN&
0?
tale pre!etto ' fondato uni!aente sul fatto
non solo di non 5edere u!!isione se non in =uella di ani9
ali grandi& 4en per!epi4ili& !#e !adono grossolanaen9
te sotto i sensi& a altresA sul fatto di non a5er saputo
an!ora nettaente s!orgere !#e la pianta stessa ' un es9
sere 5i5ente& !#e sente& !#e soffre. FUn tepoN s!ri5e
)apanella degli a4itanti della sua )itt" del Sole Fnon
5ole5ano u!!idere gli aniali& se4rando azione 4ar4a9
ra& a !onsiderando essere pure !rudelt" lo spegnere
er4e !#e godono d'un senso e d'una 5ita propria& onde
non orissero di fae& !on!#iuseroN...
?E
Una 5olta& in9
fatti& a55ertito !#e an!#e la pianta 5i5e& sente& soffre& per
sottrarsi ad essere uno stroento di =uell'assurdo& non
riarre44e !#e las!iarsi orire di fae. 3uesto per> '
u!!idere la 5ita in se stessi. O u!!idere la 5ita in s8& o
u!!iderla in altri< l'alternati5a ' senza 5ia d'us!ita. E la
5ita :la realt"; ' dun=ue inelutta4ilente e senza nessun
riedio introdu!i4ile da parte dell'atti5it" orale ua9
na& iprigionata nell'assurdo di do5ersi u!!idere per esi9
stere& togliersi per porsi& ridursi al non9essere per ria9
nere nell'essere.
3ui si potre44e uo5ere un'o44iezione. Il parlare di ir9
razionalit" suppone la razionalit". /isogna posare il pie9
de su di una 4ase o su di un terreno di razionalit"& per
0? Sutta92ipCta& II& -,& in 1. Olden4erg& Reden des Buddha& @Kn!#en&
-?22& p. 3*2.
?E Gpere& a !ura di A. D'An!ona& Po4a& %orino& -0*,& 5ol. II& p. 2+.. E !fr.
7. Fe!#ner& L'anima delle 2iante& !#e us!ir" da e tradotto& nella /i4liote9
!a Uni5ersale Sonzogno.
?+
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
potere& da esso& giudi!are =ual!osa !oe irrazionale.
)osA& o si posa il piede sulla 4ase della razionalit" della
realt" :naturale e so!iale; di =ui giudi!ando irrazionale
la ente !#e se ne dista!!a& o si posa il piede sulla 4ase
della razionalit" della ente& di =ui giudi!ando irrazio9
nale la realt" !#e non 5i =uadra. @a se tutto ' irraziona9
le& non !'' piB il pinna!olo o l'osser5atorio da !ui !#e!9
!#essia possa essere giudi!ato irrazionale.
In 5erit"& si s!orge !#e 4ase o terreno di razionalit" su
!ui posar si!uraente il piede e prender le osse pel
giudizio non !''. 2on la realt"& !#8 ad ogni oento
siao !ostretti a !on5enire !#e essa& una =ual!#e realt"
so!iale o del !ostue ad esepio& ' assurda& ed ' nel
giusto la ente !#e se ne dista!!a e la !ondanna. 2on la
ente& !#8 ad ogni oento siao !ostretti a !on5enire
!#e il suo dista!!arsi da =uesta o =uella realt" naturale o
so!iale e l'insorgere !ontro di essa& ' e!!entri!it"& a4er9
razione& pazzia. 28 la realt"& dun=ue& n8 la ente !i of9
fre !on !ostanza e si!urezza il etro della razionalit"& la
4ase o terreno si!uraente fissato !oe =uello della ra9
zionalit"& su !ui posare i piedi pel giudizio. R O& in altre
parole. La realt" risulta irrazionale alla ente6 e la stes9
sa ente :non foss'altro& !on le di5ergenze e le !ontrad9
dizioni !#e attestano !#e essa non ineris!e al punto !en9
tri!o inesteso della ragione; risulta irrazionale a se e9
desia.
Senon!#8 ora6 =uesto stesso non esser!i punto d'appog9
gio o di partenza di razionalit" per giudi!are da esso del9
?.
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
la razionalit" o irrazionalit" di !#e!!#essia R =uesto fat9
to !#e !i riporta alla posizione pre!edente& a allargata&
!#e !io' la !ategoria razionale9irrazionale non tro5a al9
!un !apo d'appli!azione R =uesto fatto& !#e altro signi9
fi!a se non appunto l'estreo dell'irrazionaliso& l'irra9
zionaliso assolutoP
@a da tutto =uesto dis!ende an!#e !#e !i> !#e #a gene9
rato l'irrazionale ' stata appunto la presenza della Fra9
gioneN. R /alena talora l'ipressione !#e la s5olta or9
talente nefasta dell'e5oluzione sia stata il oento in
!ui un'ipro55isa e !ausale alterazione !ellulare nei
!entri ner5osi d'un pite!oide :se!ondo l'ipotesi affa!!iata
re!enteente da =ual!#e naturalista& e !#e i par la piB
pro4a4ile;& produsse in =uella spe!ie un indi5iduo ano9
alo& FdegeneratoN rispetto al tipo della spe!ie stessa&
un indi5iduo !#e l'alterazione& la dislo!azione& la Fdege9
nerazioneN !ere4rale in lui a55enuta dota5a del potere di
ragionare. Da =uesto oento& e proprio !ol sorgere del
potere di ragionare& la natura ' diventata irrazionale :in9
!oprensi4ile& !atti5a& !rudele;< e& !oe si 5ide& al giu9
dizio ed al lue dello stesso potere di ragionare& irrazio9
nale ' diventata persino la ente !#e lo !ontiene. Q la
realt" !ol sorgere della ragione diventata irrazionale&
!atti5a& !rudele& appunto per!#8 =uesti aggetti5i Fodi
!ogitandi suntN& Fnotiones =uas fingere soleusN& 5alu9
tazioni !#e non esistere44ero nella realt" las!iata a s8&
a esistono nella realt" fusa !on noi& !#e non esistere49
4ero in una realt" !#e sepli!eente #osse e 5engono
?0
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
ad esistere in una realt" !#e& in5e!e& oltre !#e sepli!e9
ente essere& ' !onos!iuta e pensata. Posso appli!are
nel io senso le parole di S!#open#auer6 FFin!#8 noi !i
!oportiao puraente per!ependo :intuendo& an(
schauend; tutto ' !#iaro& fero& si!uro. 2on !i sono n8
=uestioni& n8 du44i& n8 errori6 non si 5uole n8 si pu>
niente di piB& si possiede la =uiete nella per!ezione :An(
schauen;& la !ontentezza nel presente... @a !on la !ono9
s!enza astratta& !on la ragione& ' penetrato nel !apo
teoreti!o il du44io e l'errore& nel !apo prati!o la preo!9
!upazione e il pentientoN.
?-
Fin!#8 l'e5oluzione era
giunta allo stadio dell'anialit" :allo stadio della natura
sentita e non pensata; tutto anda5a perfettaente 4ene.
Per l'aniale& unito d'un'intiit" iediata !on la natu9
ra& per l'aniale !#e non fa se non !i> !#e soltanto il 5i9
5ente !oe tale de5e fare& 5i5ere !io'& angiare& aare&
giuo!are& dorire& per l'aniale tutto 5a 4ene< non 5i
sono !ose in!oprensi4ili& non 5i ' orte :per!#8 l'ani9
ale non sa di orire;& la natura non ' n8 irrazionale& n8
!atti5a& n8 ingiusta& poi!#8 an!#e il dolore !#e l'aniale
soffre non ' nulla piB !#e un fatto& una !osa !#e '& non
gi" altresA una !osa !#e non dovrebbe essere& 5ale a dire
lueggiata in =uesto senso da una 5alutazione entale.
Per l'aniale tutto 5a 4ene& e non esiste l'irrazionalit"& la
!rudelt"& l'ingiustizia& l'iperfezione delle !ose& pre!isa9
ente come e perch7 tutto 5a 4ene e non esiste nulla di
?- 3ie 4elt als 4ille und Vorstellun"& I& 0& in ,1mtliche 4er)e& ed. !it.& 5ol. I&
pp. ,-9,2.
??
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!i> rispetto alle cose stesse& ai pianeti& ai soli& alle ne4u9
lose& ai inerali& alle er4e& alle a!=ue& rispetto alle cose
nel loro puro e sepli!e e =uasi a dire !ie!o essere& al di
fuori del loro 5enir !onos!iute e 5alutate. @a =uando& in
seguito all'a!!identale deforazione !ere4rale prodotta
ipro55isaente in una spe!ie affine alla s!iia sorse
il potere di ragionare e si for> la spiritualit"< =uando
!on !i> si e44ero 5i5enti !#e !on la sola esistenza della
loro ra"ione !oisero l'enore pa''ia di non essere
piB sepli!e natura& a di separarsi dalla !ie!a ie9
diatezza della 5ita naturale e in =uesto senso di opporsi
alla natura< =uando !osA si !opA& se!ondo la profonda
interpretazione di Leopardi& =uell'alzarsi della ragione
sopra l'istinto !#e ' !i> !#e la /i44ia ado4ra !on la
leggenda del pe!!ato originale& il =uale Fnon !onsiste in
altro !#e nella ragioneN<
?2
=uando !i> a!!adde& tosto&
!oe al to!!o della 5erga agi!a d'un in!antatore ale9
fi!o& si solle5> dal fondo della natura& sinora indifferen9
te e tran=uilla per!#8 non fa!e5a !#e essere senza 5eder9
si essere& il ne4o delle !ontraddizioni& degli assurdi&
delle in!oprensi4ilit"& del ale& del pe!!ato& delle in9
giustizie e !rudelt" naturali& non!#8 dei pro4lei eterni
ed eternaente torentosi di indole spirituale e so!iale.
Perfettaente al !ontrario degli idealisti !#e fanno !on9
sistere :!on ridi!olo antropoorfiso; nello spirito il
pregio della realt" ed in =uesta dell'uoo !#e ne ' il 5ei9
!olo& 4isogna& in !onforit" alla potente intuizione leo9
?2 Zibaldone& 3?3& ,*2& -EE,& ed. !it.& 5ol. I& pp. ,,-9.0< $ol. II& p. 332.
-EE
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
pardiana& F!onsiderar !oe !orruttri!e dell'uoo la ra9
gioneN&
?3
!io' ra55isare ragione e spirito !oe una fune9
sta de5iazione dalla natura& =uella de5iazione !#e 5era9
ente cre$ tutto il ale e l'assurdo& poi!#8 prima non
5'erano !#e !ose& !#e fatti& !#e essere& e non gi" an!#e
insito in =uelle per s8 la =ualifi!a o 5alutazione FaleN
ed FassurdoN. Q stata dun=ue proprio la FragioneN R
!io' =uesto s!arto dalla natura e dalla iedesiezza
!on essa& !opiuto da un iper!etti4ilente pi!!olo nu9
!leo di 5i5enti& !#e pretese !osA& esso& parti!ula enoa
della natura uni5ersa& di solle5arsi sopra e fuori di =ue9
sta e dal di sopra 5ederla& !onos!erla& giudi!arla R !#e
!ostituA la pazzia. E per!i>& altresA& ogni intensifi!azione&
a!!entuazione& ele5azione della spiritualit" non fa !#e
peggiorare la situazione ed a!!res!ere il ale e l'assur9
do& !o'' o55io& posto !#e ' essa !#e li #a !reati< e !on9
5iene& se ai& all'in!ontro& sopirla& sorzarla& rituffarla
piB !#e sia possi4ile nell'indifferente sonno in!ons!io
della natura& degli istinti& dell'anialit" :' !i> !#e& epi9
ri!aente& si aette =uando si !onstata !#e le !ostru9
zioni politi!#e e so!iali !oplesse& le !i5ilt" progredite&
finis!ono per non poter reggere e per do5er dissol5ersi
in fore e!onoi!#e priiti5e& nell'insiee piB feli!i& o
!#e la 5ita uana piB in5idia4ile ' =uella d'un !ontadino
analfa4eta !#e non sa n8 di 5i5ere n8 di orire e !olti5a
il suo !apo;. )i> !#e di eglio a5re44e da far l'uoo&
se potesse& sare44e di eliinare =uello s!arto& =uella de9
?3 9bid.& 3?0& 5ol. I& p. ,,,.
-E-
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
5iazione dalla natura& !#e fu la ragione o lo spirito& e ri9
di5entare aniale. %utto il ale& l'assurdo& le diffi!olt"& i
pro4lei& sparire44ero una nuo5a 5olta in =uello stesso
nulla in !ui erano pria del sorgere della ragione& e& ri9
tornato alla pura anialit" :!io'& se!ondo la grande in9
terpretazione leopardiana& alla !ondizione in !ui era nel
paradiso terrestre;& l'uoo& a5endo !osA in s8 non il puro
Essere& 4ensA l'Essere sentito& a solaente sentito&
!ongiungendo all'Essere soltanto il sentirsi essere& re9
!#ere44e in s8 la piena e giusta suffi!ienza di s8& !#e #a
tra5ali!ato ed infranto =uando #a in s8 !ongiunto all'Es9
sere sentito l'Essere pensato. O!!orrere44e& !io'& la a9
gia di )ir!e. E il fatto !#e !oloro i =uali prendendo le
osse da tale ito& e iaginando dialog#i di Ulisse
!oi suoi !opagni resi aniali& !i a44iano rappresentati
=uesti !oe =uasi sepre assolutaente alieni dal 5oler
rieergere fuori dal tran=uillo fondo unifore dell'ani9
alit" e della natura& !ontento dell'iediataente 5is9
suto& per tornar a passare nell'in=uieto dista!!o uano
dalla natura stessa< =uesto fatto ' signifi!ante& e ostra
=uanto largaente la tesi =ui a!!ennata sia& an!#e senza
espressa forulazione& !ondi5isa. Essa ' altresA& in so9
stanza :!oe si disse; la tesi !#e sta in fondo alle filoso9
fie degli Stoi!i& di Spinoza& di 1egel. 7uardate da un
!erto punto di 5ista& =ueste filosofie sono lo sforzo per
ritornare alla 5isuale della natura pura& in =uanto pura9
ente '& non fa !#e essere& dell'anialit" pura& per !on9
durre la ente uana a 5edere !on la ra"ione le !ose
-E2
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!oe le sente l'anialit"& !oe sono nel loro puro e
sepli!e essere non soggetti5aente :razionalente<
se!ondo la ragione uana; 5alutato< sono lo sforzo per
far 5edere& !onsiderare e a!!ettare le !ose in =uanto non
altro !#e essenti& e non gi" essenti in =uesto o =uel tale
altro odo !#e noi di!iao 4uono o !atti5o< per persua9
dere !#e le !ose non sono se non essenti& non fanno !#e
essere& e in =uesto essere sepli!eente essenti si esau9
ris!e ogni loro dover essere. Forse& dun=ue& poi!#8&
!oe #o detto& =uesta appunto ' la 5isuale dell'aniali9
t"< poi!#8 !io' per l'aniale gli oggetti naturali !#e gli
ser5ono o lo osta!olano& il suo pia!ere e il suo dolore&
sono sepli!eente !ose !#e sono& su !ui egli non ele5a
una 5alutazione entale propria di appro5azione o di9
sappro5azione& non innalza il lue d'un giudizio suo di
4ene o di ale& non proietta la lu!e d'una sua !ategoria
di do5er essere o do5er non essere :lontano& !osA& da
ogni sorta di =uell'Au#)l1run" tanto antipati!a a 1egel;<
4ensA sono !ose !#e per lui non fanno !#e essere& !#e
!onsistono interaente e uni!aente nell'essere essenti
e di !ui l'essere essenti ' l'uni!o signifi!ato& !ose& in9
soa& !#e egli non fa !#e !onstatare e a!!ettare !oe
essenti< !osA le filosofie noinate& ed in parti!olare
=uella di 1egel& nella sua reiezione dell'Au#)l1run"& !io'
della ragione umana& si potre44ero definire R in =uanto
!ostituis!ono la reiersione nella pura natura& nelle
!ose !onstatate !oe puraente essenti e !oe esau9
rienti in !i> loro dover essere R una fora 5eraente
-E3
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
superiore della agia di )ir!e o del Fs'a4otirN pas!alia9
no.
@a& per ritornare in !aino6 l'ipressione !#e il se9
pre aggiore rilie5o preso ai iei o!!#i dal fatto delle
!ontraddizioni #a finito per sus!itari& si pu> riassue9
re nel dilea6 o !opleta unit" e identit" delle enti&
o inesistenza della ragione :s'intende& non !oe potere
di ragionare& a !oe la ragione una& !#e !oglie e sta
nel !entro del 4ersaglio del 5ero;. @an!a l'unit" delle
enti& dun=ue non riane !#e l'inesistenza della ragio9
ne. Il forarsi del potere di ragionare non ' stato punto
il forarsi della ragione nel senso ora detto& !#e sola
a5re44e a =uello dato una giustifi!azione ed un senso.
Il dilea ora posto '& si 4adi& lo stesso !#e sta in fondo
alla dottrina !attoli!a ed a tutte le Ffilosofie assolutisteN&
!opresi i 5ari idealisi e tra =uesti =uello odierno.
Esse di!ono6 o !on noi :!io' o unit nel punto !entri!o
della ragione T noi;& o fuori della ragione. @a le !ose si
in!ari!ano di risol5ere il dilea nel senso !ontrario a
=uello !#e ' nell'intenzione di =uei pensatori. Poi!#8&
infatti& gli altri !ontinuano a rifiutare di unirsi in =uel
!entro di ragione& in =uel noi< poi!#8& anzi& fa!endo per9
no in un altro !entro !oe !entro della ragione& in un al9
tro noi& nel loro& di!#iarano !#e appunto =uei prii& se
non si unis!ono in questo !entro& in =uesto noi& sono !o9
loro !#e si tro5ano fuori della ragione< !osA ' proprio nel
senso del se!ondo !orno& nel senso del Ffuori della ra9
gioneN per tutti& nel senso dell'inesistenza della ragione&
-E,
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi
!#e il dilea resta di fatto risolto.
-E*
La filosofia dell'assurdo Giuseppe Rensi