Sei sulla pagina 1di 65

COMUNE DI MONTEPARANO

( Provincia di Taranto)

P.R.G.

REGOLAMENTO EDILIZIO

Febbraio 2001

dott. arch. Sergio SCARClA

Don. ARCH.

SERGIO

;~7"'~'.!"'-: ---., V 18 C, .

,. I • "~I "" \IF

C()·,'rr,~~,~c (I: I u,J, \;I';'~\ -

U t-. 1-"')' 11\l11. .1 __ ,"

Regolamento Edilizio

IN 0 ICE

.:::;

. ,

"~~:/

~!' .'

r '

"- .:: ......

TlTOLO 1- NORME GENER.\LI E PROCEDURAL[ 4

CAP 0 1 - ;\ORME GENERALI 4

ART. '1 - CONTE~UTO E LIMIT! DEL REGOLAMENTO EDiUZlO 4

CAP 0 2 - CO;'vI:\IISSIONE EDIUZL\. 5

ART. 2 - A TTRlBUZIONI DELLA CQt.,.[MISSIONE EDILWA. 5

ART. 3 - CO\[POSlZIONE DELL-\ COMMISSIONE EDiUZIA. 6

ART. "' - Fu:--';ZIONAiv!ENTO DELLA COMtvIlSS[O",E ED[UZI.A 7

CAP 0 3 - [\DIVlDUAZ10NE DEGLI INTERVENTI EDIUZI 9

ART. 5 - DEFfi\IZIONE DEGU I~TERVE;:-.iTI EDlLIZl 9

ART. 6 - OPERE SOGGETTE A CO:--:CESSIONE EDILlZlA 9

ART. 7 - OPERE SOGGETTE AD AUTORJZZAZIO;-';E. 10

."\RT. 8 - LA\'ORl ESEGLrlSiLl D'CRGE\iZA. 11

ART. 9 - OPERE [~TER..~E. 11

ART. 10 - NOR..\IATIVE PER OPERE EST.ER.J~E E . .l.. VERDE. 11

CAP 0 4 - PROC£D[\lENTO PER IL RILASCIO DELLA CO:"."CESSIONE £DrLlZ!.-\ E

DELLA AUTOR1ZZAZIO:\E. 13

ART. 11 - CARA TTERlSTfCHE DELLA DDMo..NDA Dr CONCESSIONE EDILlZlA 13

ART. 12- PROCEDI\IE)iTO PER IL RJUSCIO DELLA CO:--':CESSIONE EDILlZP.. 13

ART. 13 - C.-'..i1.ATTERlSTICHE DELL . .l.. DOM . .l..ND . .l.. Dl :\UTORlZZAZIO~E. 17

ART. 14 - PROCEDr\'lE~TO PER IL R1LAScrO DELL."'. .·\UTORlZZAZIONE. 17

CAP 0 5 - CAR-\. TTERIST~CHE TECNICHE DEGLl ATT! E PROGETTl DA

ALLEGARE ALLE DO:\IA~DE DI CO;\CESSIO:\E EDILJZIA 0 D[ AUTORIZ. 18

ART. 15 - NCOVECOSTRUZIO;-';I [8

ART. 16 - [NTERVENTI 01 ~lA:\UTE:--.iZIONE ORDNARIA. )9

ART. 17 - [NTERVENTI DI 1-.IANliTENZIONE STR.."'.ORDI;\ARJ."'.: ADEGUA1 ... IE~TO.: DISTACCO: IGIENICO.

TECNOLOGlCO E FlfNZ10NALE; CONSOLlDA;o..!ENTO. 20

ART. 18 -INTERVENT! Dt RISANA?-.IENTO IGIENICO: ~ST.\l'RO; RlSANA~IENTO CONSERVATIVO. 20

ART. 19 - [NTERVENTl D[ RlSTRUTTUR...l.ZrONE EDfLlZI..l.. ED .-l.:VIPLiAMENTO. 21

ART. 20 -INTER VENTI Dl CONVERSIONE D'U'SO E TRASFOR1-olAZIONE TIPOLOGIC..l... 2'

ART. 21 - INTERVENTI Dl DEMOLiZIONE. 22

ART. 22 - INTER VENTI PER FOR.Jv1AZIONE E MODlFICA DI GIARDINI.' 23

ART. 23 - PROGETTl Dl V ARlMHE: VARlANTE rN CORSO D'OPERA. . 23

ART. 2~ - PROGETTI DI LARGA MASSIMA 23

CAP 0 6 - CAR:\. TTERISTICHE' DELL'ATTO DI CONCESSIONE EDIUZIA 0

AUTORIZZAZIONE 25

ART. 25 - CARATTERISTICHE DELL'A no DI CONCESSIONE EDIUZIA 0 AUTORlZZAZIONE 25

ART. 26 - TITOLARITA DELLA CONCESSIONE EDIUZIA E/o DELL'AUTORIZZAZIONE 26

ART. 27 - VALIDITA RINNOVO E DECADENZA DELLA CONCESSIONE EDlllZIA E/o DELL'AUTORJZ. 27

ART. 28 - PROGETIISTA, D!R.ETTORE DEI LAVORI E COSTRUTTORE. 27

ART. 29 - DEROGHE 28

UVELLO.

29

., ..... .:

Regolamento Edilizio

ART. 31 - ORGANlZZAZIONE DEL CANTIERE. 30

ART. 32 - OCCUPAZIONE E MANOMISSIONE 01 SUOLO PUBBLlCO. 31

ART. 33 - VISITE DI CONTROLLO 32

ART. 34 - ULTlMAZIONE DEI LAVORl 33

ART. 35 - COLLAUDI 33

ART. 36 - OPERE SOGGETTE AD AUTORJZZAZIONE 01 ABITABfLITA 0 AGIBILlTA. 33

ART. 37 - AUTORIZZAZIONE Of ABITABILITA ED AGIBILITA: PROCEDURE. . 34

CAP 0 8 - STRUl'HENTllJRBANISTICI ESECUTlVI 37

ART. 38 - STRU:VIDJTI URBANISTICI ESECUTIVI. 37

ART. 39 - CAR.UTElUSTICHE DEGL! ATTI E PROGETTI DA SOTTOPORRE ALL'ESAt..·IE DELLA

CO.\IMISSIONE EOILIZLA. 37

ART. 40 - PROGETTO DIMASSI\L\ DEI PLA.NI ESECUTIVI 38

nTOLO 2 - DfSCrPLlNA URBA."iISTlCA 40

C.A POI - ASPETTO DEI FABBRICA TI ED ARREDO URBANO ,;,\0

ART. ·n - C..l,\!PI00:...I. TUR.A.. 40

ART. 42 - ASPETTO E :Vl.A.NliTE:\ZIO:--iE OEGL! EDIFICl. 40

ART. 43 - AGGETTL SPORGENZE E BALCON!. 42

ART. -t.f - ZOCCOL\ TURE, lNTERCl..PEDINI REClNZIONl. 4)

ART. 45 - AP?OSIZIO~E 01 C,A.RTELU ED OGGETTI 01 PUBBLlCIT..\. -\.3

ART. 46 - 'vETRlNE, lNSEG?"E, \L.\RCIAPIEDI. 43

.,\RT. 47 - T.'18ELLE STR.A.DALL \u",rERl CIVIcr, INDICATOR! STR.A.OALI •. A.UTORIMESSE. 44

ART . .f8 - SOFFITTI fl\CLINA rt, SOTTOTETT!. 45

ART. 49 - LAVORl PRlV . ..I. TI SU SP . ..I.ZI 0 STR.A.DE PLBBLlCHE 0 VIClNAL!. 45

CAP 0 2 - ."iOR-'IE IGIEMCHE E TECNOLOGICHE 46

ART. 50 - SA.LUBRlT A DEL TER.RE;\O 46

ART. 51 - REQL"ISITl RELATIVI . .;,LL'Ii\IPER,.'vlE . .;,BIUTA E SECCHEZZA. 46

ART. 52 - SnzIINTER-'\! AGL! EDIF!CI. 47

ART. 53 - t.so DE! DlST. .... CCHl FR...\. I F.'\BBR!CATI. -l8

ART. 54 - I\iPL\NTIIGIENICI E 01 S\lAL T!;"lENTO DELLE ACQUE REFLl:E. 48

ART. 55 - SC.A.LE 48

ART. 56 - PIANI INTERR.A TI. 48

ART. 57 - PI.A.:--;I SE:vtlNTER.R ..... TI. 49

ART. 58 - PI..\,\l1 TERRENL 49

ART. 59 - NORME COMUNI A TUTTI I PIANI ABITABILI. 50

ART. 60 - FABBRJCATI TN ZONA RURALE. 50

ART. 61 - MIGLIORJE iGIENICHE Al FABBRlCAT! ESISTENTI. 50

ART. 62 - DEPOSIT! SU AREE SCOPERTE. 51

CA P 0 3 - NORME TECNOLOGICHE 52

ART, 63 - REQU!SITI 0( CARA TTERE TElUvIlCO. 52

ART. 64 - REQLnSlTI 01 CARA HERE ACUSTICO 52 .

ART. 65 - REQU[SITI ILLUMlNOTECN1CI. 53

ART. 66 - REQUISlTl RELA TlYl ALLA AERAZIONE E DIMENSIONAMENTO OEI LOCALI. 53

ART. 67 - REQUISITlRELATlVl.<\LLA SICUREZZA. 55

ART. 68 - REQUISITI RELATIVI ALL'ACCESSIBILITA ED USO. 56

ART. 69 - RIFOi<.NIMENTO !DRleo.. 57

2

Regolilmerlto Edilizlo

ART. 70 - l::"'fPlANTr [GIENIG E 01 SMALTIMENTO DELLE ACQlJE REFLUE. 57

ART. 71 -IMPIANTO DI SMALTIMENTO DEI FUM!. 58

ART. n - IMPlANT! DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE PIOVANE. 59

ART. 73 - DL'v1.ENSIONAlvlENTO E CARATTERlSTICHE DELLE FOSSE SETTICHE E DEGLI

llvlPIAl'lTI Dr DEPURAZIONE DELLE ACQUE Dr SCARlCO. 59

ART. 74 - IMPL<\NTI Dr DEPURAZIONE DEGL! SCARJCHI INDUSTRIAL£. TUTELA DELLE ACQUE

DALL'INQUf:'.lA:VIENTO. .60

ART. 75 - ABBA TTI:"v!ENTO DELL'rNQUINAMENTO ATMOSFERlCO PER IMPlANT! INDUSTRM.Ll. 60

ART. 76 - IMPIANTI Dr AERAZIONE 60

ART. 77 - C..I,R,..I,TTERISTICHE DEI FABBRJCATI AI m-iI DELLA PREVENZIQNE fNCENDI. 61

ART. 78 - CE~TRAL! TER.tVlICHE 61

ART. 79 - B.ARRIERE ARCHITETTONICHE. 62

T [T 0 L 03 - SA:"oiZlONI E DlSPOSIZIO!\i1 TR.ANSITORIE

63

CA. PO C\[CO

ART. 80 - RlV,R.DATO 00 OM.ESSO VERSA\IENTO. ART. 81 - PRO'v'VEDlyIENTI A~I\[INISTR.·1.TIVl. ART. 82 - S.A~Z[ONI PENAL!.

ART. 83 <\.DEGUA:"[E);TO AL REGOLAME:.iTO DELLE COSTRunONl PREESISTENTI.

ART. 8-1 - D!SPOSlZ10:--;\ TR..1.NSnORJE.

63 63 63 63

64- 64

",'

. ~.

Regolamento Edilizio

TITOLO I . NORME GENERALI E PROCEDURALI

CAP a I - NORME GENERAL!

Art. 1 - Contenutoe limiti del Regolamento Edilizio II presente Regolamento disciplina:

• ogni attivita comportante la trasformazione urbanistica ed Edilizia del territorio comunale;

• I'esecuzione di opere che modifichino in qualsiasi modo I'ambiente urbano e quello

naturale (fatta eccezione per Ie consuetudinarie operazioni agricole);

• la realizzazione di opere di urbanizzazione.

I citati interventi sona disciplinati, oltre che dal presente Regolamento, e per quanto in esso non specificato, da :

a) Tutte Ie leggi e regolamenti statali e regionali vigenti che siano applicabili In materia;

b) Piani Generali 0 tematici Regionali e Provinciali redatti ai sensi della L. R. n° 56/80 e della Legge 142/1990;

c) Strumenti urbanistici generali e particolari vigenti sui. territorio comunale ed altre disposizioni di carattere ed interesse eminentemente locale 0 legate alia problematica Urbanistica ed Edilizia comunale, alia sua organizzazione ed alia sua gestione;

4

Regolamento Edilizio

CAP 0 II - COMMISSIONE EDILIZIA - URBANISTICA

Art.2 - Attribuzioni della Commissione Edilizia - Urbanistica.

La Commissione, oltre che nei casi previsti dalla legge, dovra esprimere parere:

a) sull'interpretazione del "Regolamento Edilizio";

b) sulle questioni di carattere edilizio ed urbanistico concernenti il territorio comunale;

c) sulle opere ed attivita soggette a Concessione 0 Autorizzazione Edilizia;

d) sui Piani Esecutivi;

e) su ogni ulteriore opera e 0 attivita che comporti trasformazione del territorio;

f) in via preliminare, su progetti di massima relativi ad opere di particolare

importanza;

g) sui provvedimenti di autotutela che il Comune dovra adottare in ordine ad atti sui

quali e stato a suo tempo acquisito iI parere della Commissione.

La Commissione Edilizia, su richiesta del Sindaco e/o del Dirigente dell'U.T.C., dovra esprimere inoltre il parere su qualsiasi altro problema di natura Urbanistica 0 Edilizia che si ritenga di sottoporre all'esame della Cornrnissione stessa.

II parere concerne:

• la conform ita delle opere e dei progetti rispetto al presente Regolamento Edilizio, agli strumenti urbanistici vigenti sui territorio comunale, nonche a tutte Ie norme vigenti in materia;

• il valore formale, funzionale e tecnico dell'opera progettata, il suo decoro, In

rapporto al rispetto dei valori ambientali.

La Commissione Edilizia, di propria iniziativa, sottoporra alia Civica Amministrazione tutte quelle proposte che credera convenienti nell'interesse dell'arte, dell'estetica e del pubblico decaro, sia per togliere brutture, sconci architettonici esistenti, sia per migliorare I'aspetto del contesto urbano e ambientale.

5

Regolamento Edili:;:io

:.-'-'-:-''--'~-... "

Art. 3 - Composizione della Commissione Edilizia - Urbanistica.

La Commissione Edilizia e' composta:

a) dal Sindaco 0 Assessore delegato che la presiede;

b) da due consiglieri comunali, di cui uno della minoranza.

e) dal responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale 0 da un suo delegato;

d) dal responsabile di Igiene e Sanita Pubbliea a da un suo delegato;

e) da un agronomo, da un arehitetto, da un ingegnere, da un geologo e da un geometra;

f) da un procuratore legale 0 avvocato eon specifica competenza in diritto amministrativo;

g) da un esperto designato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici.

h) da un ingegnere civile/edile 0 da un architetto con documentata formazione e/o esperienza in materia paesaggistica, designato dai competenti ordini professionali.

i) da un ingegnere impiantista 0 perito industriale , ai sensi della L. 46/90, designato

dai competenti Ordini Prafessionali;

I componenti della lettera b) vengono designati dal Consiglio Comunale e restana in carica per il perioda in cui rivestono la funziane di Consigliere Comunale, nel caso di dimissioni 0 di decadenza da Consigiiere Comunale decadono automaticamente anche dalla carica di componenti della Commissione Edilizia.

I componenti tecniei di cui aile lettere e) , f) , h) , i), vengono scelti dal Consiglio Comunale tra terne proposte dai competenti Ordini Professionali e saranno considerati dimissionari e sostituiti se assenti per tre riunioni consecutive senza documentato motivo; i componenti stessi restano in carica tre anni; essi potranno essere rieletti dopa che siano trascorsi almeno due ann! dalla cessazione dell'ultimo mandate: la Commisslone deve essere rinnovata ognl tre anni: alia scadenza del triennia la Commissione stessa decadra di diritto, sei mesi prima della scadenza del triennio scaduto il Sindaco covra predisporre gli attl per il rinnovo della Commissione richiedendo Ie terne ai competenti ordini professionali.

Art.4 - Funzionamento della Comrnlssione Edilizia - Urbanistrca

La Commissione si riunisce almeno una volta al mese e in via straordinaria tutte Ie

volte che il Presidente 10 ritenga opportuno 0 10 richieda un terzo dei componenti; Ie convocazioni straordinarie devono avvenire in forme e in tempi che garantiscano ai componenti la conoscenza degli argomenti da trattare.

Per la valid ita delle adunanze deve intervenire la maggioranza dei componenti e tra essi deve obbligatoriamente esservi il Presidente, it responsabile dell'Ufficio Tecnico

(0 un suo delegato); Ie deliberazioni sana valida mente espresse can il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti e in caso di panta prevale il voto del Presidente; sara tacolta del Presidente elo della maggioranza dei presenti di invitare,

quando si debbono trattare argomenti che richiedono una competenza specifica, aile riuniani della Commissione uno 0 piu esperti senza diritto di voto: i pareri da loro espressi devono essere verbalizzati; la Commissione e tenuta ad ascoltare il progettista quando questi 10 abbia richiesto al momenta della presentazione del proqetto. In tal caso il progettista dovra essere convocato negli stessi modi e tempi dei componenti la Commissione; i progetti potranno essere esaminati dalla Commissione solo dopa che sono stati istruiti dall'Ufficio Tecnico; il Presidente

designa tempestivamente tra i componenti della Commissione i relatori dei singoli progetti; Ie funzioni di segretario della Commissione Edilizia saranno svolte da un' impiegato dell'Ufficio Tecnico Comunale, all'uopo designata dal Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale, 0 da un impiegato comunale designato con nomina sindacale.

I commissari che siano direttamente interessati

alia realizzazione di un'opera non possono presenziare all'esame e alia votazione su di essa: possono, a giudizio della Commissione, essere invece chiamati per chiarimenti, possono comunque essere sentiti per chiarimenti anche i tecniei che

...

hanno firmato i progetti esaminati dalla Commissione, previa apposita istanza dei





Regolamento Edilizio

medesimi 0 su richiesta della Commissione stessa, di questa procedure deve essere fattoespiicito riferimento nel verbale.

I processi verbali delle adunanze sono scritti su apposito registro dal segretario della Commissione e devono contenere la motivazione sintetica del parere espresso ed il nominative degli esperti eventual mente invitati; in caso di non unanirnita devono essere riportati i voti ottenuti (favorevali, contrari) e Ie eventuali dichiarazioni di voto.

7

~--=-- ~-- -~ -------------

..

..

Regolamento Edilizio

In ogni caso devono essere riportate Ie motivazioni che suffragano i pareri negativi. I verbali delle adunanze sono firmati dal Presidente, dal Segretario della Cornrnissione e dai Commissari presenti alia sed uta; i! parere espresso dalla Commissione Edilizia deve essere riportato in forma sintetica sulla pratica esaminata e sui relativi allegati di carattere amministrativo e tecnico can la dicitura "Esaminato dalla Cornrnissione

Edilizia nella sed uta del progetto n° can parere .

Nell'esame dei progetti, 0 nella richiesta di pareri concernenti interventi sui. territorio 0 sui tessuto urbano,sara tassativamente seguito I'ordine risultante dalla data di protocollo (appositamente istituito presso l'Ufficio Tecnico Comunale) della relativa "domanda" presso l'Ufficio Tecnico Comunale

A tale ordine si potra derogare, sulla base di motivata richiesta del Sindaco, dell'Assessore da lui delegato 0 del birigente deII'U.T.C., per i progetti relativi a :

1 .. Piani Esecutivi sia di iniziativa pubblica che privata;

2. Concession I edilizie richieste ai sensi e per gli effetti dell'art. 8, 10 e 2° comma della legge 25 Marzo 1982 n° 94 (Varianti in corso d'opera).

3. Nel caso in cui la Commissione richieda ulteriore istruttoria, una volta acquisiti gli elementi. la pratica sara esaminata nella prima sed uta utile della Commissione. Trascorsi due anni senza che I'interessato abbia provveduto a produrre eventuali integrazioni richieste dalla Commissione Edilizla 0 dall'Ufficio per il proseguimento della pratica, oppure al ritiro della Concessione 0

all'Autorizzazione, 10 stesso dovra presentare domanda di riesarne della pratica mai conciusa .

s

Regolamento Edilizio

CAP 0 3 - INDIVIDUAZIONE DEGLI INTERVENTI EDILlZI

Art. 5 - Definizione degli Interventi Edilizi

Per quanto attiene la definizione degli interventi edilizi, l'onerosita 0 gratuita del

provvedimento autorizzativo degli stessi, fa misura dei contributi da corrispondere e degli eventuali ulteriori adempimenti da espletare prima del rilascio dell'Autorizzazione o Concessione, si fa riferimento alia normativa statale e regionale vigente in materia ed ad apposite deliberazioni del Consiglio Comunale.

Art. 6 - Opere soggette a Concessione Edilizia.

Le opere che comportano la trasformazione Urbanistica ed Edilizia del territorio

Comunale sono subordinate alta Concessione Edilizia da parte del Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale. In particolare sono soggette a Concessione Edilizia (onerosa 0 gratuita), secondo quanto disposto dalle vigenti disposizioni, nooche dal successive capo '4:

1) nuove costruzioni;

2) interventi sui Patrimonio edilizio esistente, di cui aile lettere (d) ed (e) dell'art. 31 della legge 457/1978;

eo 3) opere di urbanizzazione pnrnana quando non realizzate direttamente

...

dall'Amministrazione Comunale;

4) opere, di urbanizzazione secondaria quando non realizzate direttamente

dall'Amministrazione Comunale;

5) cappelle, edicole e monumenti funerari in genere;

6) costrurione ed impianti relativi all'esercizto dell'attiviti;1 estrattiva;

7) case e strutture mobili collocate stabilmente al suolo:

8) Ie serre can copertura permanente;

9) interventi relativi ad aree scoperte che non si configurano come semplice sistemazione esterna, oggetto di A.utorizzazione secondo Ie distinzioni del successive art. 10;

10) interventi di demolizione.

11) cave, torbiere, discariche di rifiuti.

9

Regolamento Edilizio

Art. 7 - Opere soggette ad Autorizzazione.

Sono soggette ad Autorizzazione del Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale, da .

rilasciarsi nelle forme e con Ie procedure di cui al successive articolo 14 del presente Regolamento Edilizio, Ie seguenti opere:

1) interventi di manutenzione straordinaria (art. 31 lettere b, Legge 457 del 5.8.1978);

2) interventi di installazione 0 trasformazione di insegne e mostre, qualora eccedano Ie dimensioni degli sporti, tende esterne mobili, cartelloni pubblicitari 0 di indicazione, impianti di ilIuminazioneesterna di carattere permanente che siano situati in luoghi pubblici 0 che siano prospicienti luoghi pubblici, manufatti di carattere precario e di durata limitata nel tempo, perforazioni di pozzi per I'estrazione delle acque, Ie tettoia a carattere provvisorio;

3) interventi di restauro e risanamento conservativo (art. 31 lettera c, legge 457/78);

4) interventi relativi alia rimozione 0 la modifica di elementi di decoro e di arredo urbano;

5) interventi per manufatti provvisori. Oetta Autorizzazione, per la quale pub essere richiesto apposito atto unilaterale d'obbligo e/o fideiussione a garanzia, non sostituisce a nessuno effetto la Concessione per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche e non riguarda impianti destinati al commercio su aree a tal fine messe a disposizione della competente auto rita comunale;

6) i cambiamenti di destinazione d'uso, nei limiti consentiti dal P.R.G .. Sono altresi soggette ad Autorizzazione, a condizione che siano conformi aile prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti e non sottoposti ai vincoli previsti dalle Leggi 1.6.1939, n° 1089, e 29.6.1939, n° 1497 e 8.8.1985, n° 431,Ie seguenti opere:

• pertinenze 0 impianti tecnologici al servizio dl edifici esistenti con esclusioni di volumi, opere murarie e sistemazione esteme di cui al successive articolo 10;

• occupazione di suolo mediante deposito di materiale 0 esposizione di merce a cielo libero;

• opere di demolizione, i rinterri e gli scavi che non riguardino la coltivazione di cave 0 torbiere;

• opere di fognatura e depurazione civile ed industriale di modesta sntita a servizio di edificio esistente.

10

o

'I

i - ;

Regolamento Edilizio

Art. 8 - Lavori eseguibili d'urgenza.

Oltre aile opere da eseguire su ordinanza del Dirigente dell'U.T.e. per la tutela della

pubblica incolurnita, potranno essere iniziate, senza domanda preventiva, lB.. ~S'J~ opere provvisionali di assoluta urgenza indispensabili per evitare imminenti pericoli 0 danni.

Entre ventiquattro ore dall'inizio dei lavori deve essere data perc eomunicazione al Sindaco mediante lettera raccomandata. La domanda e la documentazione relativa aile opere da eseguire deve essere eomunque presentata al Sindaeo entre quindiei giorni dall'inizio delle stesse. In quest'ultimo caso il proprietario 0 il conduttore sono responsabili delle valutazione relativa alia effettivita del pericolo.

Art. 9 - a pere Interne.

Le opere interne aile costruzioni come definite dall'art. 26 della Legge 28.2.1985 n° 47

e successive modificazioni non sono soggette a Concessione ne ad Autorizzazione. Per I'esecuzione di detti interventi deve essere seguita la procedura stabilita dal secondo comma del sopraccitato art. 26, noncne dalla circolare 30/7/1985 n° 3356-25 del Ministero dei Lavori Pubbliei, e dellart. 2 comma 60 della Legge 23.12.1996 n° 662 (Denunzia di Inizio Attivita).

Art. 1.0 - Normative per opere esterne ed a verde.

Sana soggette aile seguenti norme i tavori di sistemazione completa, risistemazione 0

modifiea sostanziale e demolizione parziale 0 totale di spazi liberi per qualsiasi destinazione di usa predisposti, ubicati nelle zone indicate dal PR.G. come urbane e quelli a diretto corredo degli edifici sia esistenti che di nuova costruzione ubicate nelle zone extraurbane.

I lavori di cui al precedente comma riguardano:

a) opere murarie come reeinzioni, vasche e cisterne, parcheggi non filtranti (pavimentati, asfaltati, ecc.). scalinate, terrazzamenti, pergolati in muratura, strade e piazzali, chioschi e padiglioni, focolai all'aperto di misura superiore a metri 1,30 x 1,00 x1 ,50 e serre in vetro can superficie superiore a mq 3,00 e altezza superiore am 1,80;

b) sistemazione a verde, costituita da piante di basso e alto fusto (1a , 2a e 3a grandezza), esc!usi gli arbusti, Ie siepi, i prati e gli alberi da frutta.

:; .

Regolamento Edilizio

Per I'esecuzione del lavori sopra specificati I'interessato dovra ottenere l'Autorizzazione a Concessione del Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale in base aile vigenti procedure, secondo la seguente distinzione:

• ['Autorizzazione e richiesta per risistemazione 0 modificazione sostanziale de,gli spazi all'aperto, ivi compreso I'abbattimento di piante ad alto fusto;

• [a Concessione e richiesta per la sistemazione ex novo.

sopradetti atti di assenso potranno essere indipendenti dag[i eventuali atti riguardanti gli edifici annessi.

o Per tutte Ie nuove sistemazioni e per Ie modificazioni sostanziali si richiede che almeno il 40% delta superficie totale degli spazi all'aperto sia rlservato

esciusivamente ad opere a verde 0 can suolo filtrante. L'esame dei progetti di sisternazione di spazi all'aperto avverra da parte della Commissione Edilizia Comunale.

l2

'r!'!

Regofamento Edilizio

CAP 0 4 - PROCEDIMENTO PER IL RILASCIO DELLA CONCESS.IONE EDILIZIA E DELLA AUTORIZZAZIONE.

Art. 11 - Caratteristiche della Domanda di Concessione Edilizia.

La domanda di Concessione Edilizia dovra essere compilata sugli appositi moduli e

stampati secondo 10 schema fornito dall'Amministrazione Comunale.

Oltre alia specificazione dell'oggetto della domanda dovranno anche essere indicate Ie qeneralita. il domicilio ed il cod ice fiscale del proprietario (0 dell'avente titolo) e del progettista e, per quest'ultimo, anche il numero di iscrizione all'albo professionale; la

• domanda deve essere sottoscritta da entrambi.

Se il richiedente non e proprietario dell'area 0 del fabbricato alia domanda dovra essere allegato il titolo che 10 abilita a richiedere la Concessione. Per Ie aree edificabili e peri fabbricati appartenenti a persone giuridiche la domanda di Concessione deve essere sottoscritta dall'organo che ne ha la legale rappresentanza. La domanda. deve essere corredata da tutti gli allegati indicati al Capo 5 per Ie varie categorie di intervento, salvo ulterior: disposizioni relative ai singoli manufatti ed aile zone omogenee di P.R.G., nonche derivanti da !eggi nazionali e regionali in materia di tutela ambientale, fatte salve inoltre Ie precauzioni per la sicurezza degli impianti e per la prevenzione degli infortuni, nonche e Ie norme per la salvaguardia di esigenze di carattere igienico e sanitario e Ie necessarie autorizzazioni.

Art. 12 - Procedimento per il rilascio della Concessione Edilizia.

Le domande di Concessione Edilizia, corredate da tutti gli elaborati e documenti di cui

al precedente art. 11, nonche at medesimo capo 5, devono essere presentate all'Ufficio Protocollo del Comune, il quale ne rilascia ricevuta.

L'ufficio Tecnico, seguendo I'ordine di protocollo, (e derogando a tale ordine solo nei casi di cui all'art.4) istruisce Ie singole domande.

L'istruttoria e Ie procedure per il rilascio delle Concessioni Edilizie sana quelle previste dall'art. 4 della Legge n° 493 del 4.dicembre.1993, che si riporta integralmente.

13

t1

Regolamento Edilizio

"Art. 4 - Procedure per if rifascio di concession; edilizie"

1. Al momento della presentazione della domanda di concessione edilizia /'ufficio abilitata a rice verla camunica a//,interessato il nominativo del responsabile d~f:· ... procedimento di cui ag/i artt. 4 e 5 della legge 7 Agosto 1990 n: 241. L'esame delle domande si svofge secondo I'ordine di presentazione.

2. Entro 60 giomi dalla presenlazione della domanda- il responsabile del procedimento cura i'istruttorie, eventualmente convocando una conferenza de; servizi ai sensi e per gl; effetti dell 'a rtico 10 14 defla Legge 7 Agosto 1990 n. 241, e successive modificazioni, e redige una dettagliata relazione contenente la qualificazione tecnico - giuridica aeu'intervento richiesto e la propria valutazione sulla coniormiie del progetto aile prescrizioni urbanistiche ed edilizie. " termine pUG essere interrotto una so/a volta se i/ responsabile de! procedimento richiede eli'interesseio, entro 15 glomi dalla presentazione della domanda, integrazioni documentali e decorre nuovamente per intero dalla data di presentazione della documentazione integrativa. Entro 10 giomi dalla scadenza del termine il responsabile del procedimento formula una motivata proposta al/'autorita competente all'emanazione del provvedimento conclusivo. f termini previsti al presente comma sana raddoppiati per i comuni can pili di 100.000 abitanti.

3. In ordine ai progetti presentai, il responsabile del procedimento deve richiedere, entre il termine di cui al comma 2, il parere della commissione edilizia. Qua/ora questa non si esprima entre jJ termine predetto il responsabiJe del pracedimento e ten uta comunque a formuiare la proposta di cui al comma 2 e redigere una relazione scritta al sindaco indicando i motivi per i quali il termine non e state rispettato. /I rego/amento edilizio comunale determina i casi in cui il parere della commissione edilizia non deve essere richiesto.

4. La concessione ediJizia e rilasciata entre 15 giomi dalfa scadenza del termine di cui a/ comma 2, qua/ora if progetto presentato non sia in contrasto can Ie prescrizioni degli strumenti urbanistici ed edilizi e can Ie norme che rego/ano /0 svolgimento dei/'attivita edilizia.

5. Oecorso inutilmenie il termine per i'emanazione del provvedimento conclusivo, i'interessato puo, con atto notificato a trasmesso in plica raccomandato con avviso di ricevimento, richiedere eti'eutorii« competente di adempiere entra quindici giomi dal ricevimento della ricbieste.

6. Oecorso inutilmente anche i/ termine di cui al comma 5, /'interessato pUG inotirere istanza et Presidente della Giunta Regionale competente, if quale, nell'esercizio di poteri sostitutivi, nomina entro quindici giorni successivi uri commissa rio ad acta che, nel termine di 30 giomi, adotta il provvedimento che ha i medesimi etteiti defla concessione edi/izia. Gli oneri finanziari. relativi afl'attivita del commissario di cui al presente comma sono a carico del comune interessato.

7. / seguenti interventi sono subordinati alia denuncia di inizio ettivite ai sensi e per gl; ettetti def/'art.2 della legge 24 dic.1993 n. 537:

a) opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo;

b) opere di eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti consistenti in rampe 0 ascensori esterni, ovvero in manufatti che alterino la sagoma de/l'edificio;

c) recinzioni, muri di cinta e cancellate;

d) aree destinate ad attivita sportive senza creazione di vo/umetria;

14

...

Regolamento Edinzio

e) opere interne di singole unite immobilieri che non comportino modifiche della sagoma e dei prospetti e non reehino pregiudizio alia statica dell'immobile e limitatamente ag/i immobili compresi nelle zone omogenee At di cui all'art.2 d~/decreto del Ministro dei LL. PP. 2 aprife '68, pubblicato nella G. U. n.97 del 16 aprile 1968, non modifichino fa destinazione d'uso;

f) impianti tecnologici che sl rendano indispensabili, sufla base di nuove disposizionl, a seguito defla revisione 0 instal/azione di implanti tecnoloqici;

g) varianti a concession; edifizie gia rilasciate che non incidano sui parametri urbanistici e su/fe volumetrie, che non cambino la destinazione a'uso e la eategoria edifizia e non elterino la sagoma e non violino Ie eventuali prescrizioni contenute nella concessione edilizia;

h) pareheggi di pertinenza nel sottosuolo delletto su cui insiste il fabbricato.

8. La tecolte di cui al comma 7 e data esclusivamente ove sussisteno tutte /e seguenti condizioni:

a) gli immobili interessati non siano soggetti aile disposizioni di cui aile /eggi 10 giugno 1939, n. 1089, 29 giugno 1939,. n. 1497 e 6 dicembre 1991. n.394, ovvero a disposizioni immediatamente operative dei pian; eventi /a valenza di cui ell'erticolc 1- bis del decreto - /egge 27 giugno 1985, n. 183, non siano comunque assoggettati dag/i strumenti urbanistici a discipline espressamente volte aI/a tutela delfe loro caratteristiche paesaggistiche, ambienta/f, storico- archeologiche, storieo - artistiche, storico - architettoniche e storico - testimoniei';

b) gli immobili inieresseti siano oggetto di oresctizioni di vigenti strumenti di pianificazione,. norene di programmazione, immediatamente operative e Ie trasformazioni progettate non siano in contrasto con strumenti adottati.

8-bis. La den uncia di inizio eiiivite di cui al comma 7 deve essere corredata dall'indicazione defl'impresa a cui si intende affidare i lavori.

9. La den uncia di inizio euivite di cui al comma 7 e sottoposta al termine massimo di validita fissato in anni ire, con I'obbligo per I'interessato .di comunicare al comune la data di ultimazione dei lavori.

10. L'esecuzione delle opere per cui sia esercitata fa teccu« di denuncia di inizio ettiviie et sensi del comma 7 e subordinata alia medesima disciplina de fin ita da/le norme naziona/i e regional; vigenti per Ie corrispondenti opere eseguite su rilescio di concessione edilizia.

11. Nei casi di cui a/ comma 7, 20 giomi prima de/l'effettivo inizio dei levoti, l'interessato deve presentare fa denuncia di inizio defl'aftivita, accompagnata da una CJettagfiata relazione a firma di un progettista abilitato, noncne dagfi opportuni elaborati progettuali che esseveri la coniormlie defle opere da realizzare ag/i strumenti urbanistiei adottati 0 approvati ed ai regolamenti ediliz; vigenti, noncbe i/ rispetto delle norme di sicurezza e di quelle (gienieo - seniierie. -lt progettista abilitato deve emettere inoltre un certificato di col/audo finale che attest; la contormits dell'opera al progetto presentato.

12. II progettista assume la qualita di persona esercente un servizio di pubblica necessite ai sensi degli artt. 359 e 481 del codice penale. In easo di dichiarazioni non veritiere nella relazione di cui al comma 11, /'amministrazione ne da' comunicazione af competente ordine professionale per l'irrogazione delle azioni discipliner:

13. L 'esecuzione di opere in assenza della 0 in difformita dalla den uncia di cui al comma 7, comporta la sanzione pecuniaria pari al doppio delf'aumento del valore venale del/'immobife conseguente af/a realizzazione delle opere stesse e comunque in

15

Regolamento Edilizio

misura non inferiore a lire un milione. in caso di denuheia di inizio attivita effettuata :~:; quando Ie opere sono gia in corso di esecuzione, la sanzione oecunierie si applica·.:~.' nella misura minima. La maneata denuneia di inizlo dell'attivita non"Z'co(JIpgrta> /'applicazione delle sanzioni previste dal/'art.20 della legge28 febbraio 1985, ff47':' E' fatta salva I'applicazione deWart.2 del eodiee penale per fe opere e gli interventi anteriori alia data di entrata in vigore della presente disposizione.

14. Nei casi di cui al comma 7, ai tini degli adempimenti neeessari per comprovare /a sussisfenza del titolo abilitante alf'effeftuazione delle trasformazioni, tengono luogo delle eutorizrezioni Ie eopie delle denuncie di inizio ettiviie. dalle quali risultino Ie date di ricevimento delle denunce stesse, noncbe I'elenco di quanta prescritto comporre e corredare i progetti delle trasformazioni e Ie attestazioni dei professionisti abilitafj.

15. Nei casi di cui af comma 7, il Sindaco, ove nel termine indicato al comma 11, sis riscontrata I'assenza di una 0 piLi delle condizioni stabifite, notitice agf; interessati /'ordine motivato di non effettuare Ie previste trasformazioni, e, nei casi di false attestazioni de; professionisti abilitati, ne de contestuale notizia all'autorita gfudiziaria ed al consiglio delf'ordine professionale di appartenenza. Gli aventi titoio hanno tecotie di inoltrare una nuova denuncia di inizio ettivite, qualora Ie stabilite condizioni siano soddisfacibili mediante modificazioni 0 integrazionf dei pro ge tti delle trasformazioni, ovvero mediante acquisizioni di autorizzazioni, nul/aosta, pareri, essensi comunque denominati, oppure, in ogni caso, di presentare una richiesta di eutctizzezione.

16. Per Ie opere pubbliche dei comuni, fa deliberazione con la qua/e if progetto viene approvato 0 ropers autorizzata ha ; medesimi effetti della concessione edilizia. I refativi progetti dovranno peraltro essere corredati da una re/azione a firma di un progettista abilitato che attesti la coniormite del progetto a/fe prescrizfoni urbanistiche ed edilizie, nonche /'esistenza dei nul/aosta di contormite aile norme di sicurezza, seniierie. ambientali e paesistiche.

17. Le norme di cui a/ presente etiico prevalgono sune disposizioni degli strumenti urbanistici generali e de; regolamenti edflizi comunali in materia di ptocedimento.

18. Le Region; adeguano Ie proprie normazioni ai principi contenuti nef presente articolo in tema di procedimento.

19, AI comma 10 delf'art. 10 del decreta -Iegge 18 gennaio 1993, n. 8, convetiiio, con modificazioni, dalla legge 19 marzo 1993, n.68, lettera c) e sostituita dal seguente : "c) eutonzzezione edilizia, noncne denuncia di inizio ettivite, ad esclusione a! quella per I'efiminazione delle barriere architettoniche, da un valore minimo di lire 50. 000 ad un valore massimo di lire 150.000. Tali importi sono soggetti ad aggiornamento biennale in base al 75% della variazione degli indici de; prezzi al consumo per Ie famigli di opera! ed impiegati; ".

20. L'ultimo comma del/'art.25 della legge 28 febbralo 1985, n.47 e sostituiio dal seguente : "Le leggl region ali stabiliscono quali mutamenti, con ness; 0 non connessi a trasformazionl fisiche, del/'uso di immobili 0 di lora parti, subordinare a concessione, e quali mutamenti, connessi e non connessi a trasformazioni fisiche, dell'uso di immobifi o di loro parti siano subordinati ad eutotizzezione".

-= .. ~~~

. ?....,s-~T~~'··'~~~

Regolamenta Edilizio

Art. 13 - Caratteristiche della domanda (i'i Autorizzazione.

Per effettuare gli interventi soggetti ad Autorizzazioni deve essere presentata una?' .. ;:,;,:;./

domanda.

La domanda, in carta legale 0 resa legale, dovra essere indirizzata al Sindaco ed in essa devono essere indicate, oltre aile qeneralita, il domicilio ed il cad ice fiscale del richiedente, Ie caratteristiche dell'intervento, la sua esatta ubicazione, la destinazione d'uso e descritte sinteticamente Ie opere previste con Ie indicazione dei rnateriah impiegati.

Dovranno altresi essere allegati alia domanda tutti quei document! indicati al capo 5

o per Ie varie categorie di intervento.

Art. 14 - Procedimento per il rilascio della Autorizzazione.

Nel caso di opere 0 attivita soggette ad Autorizzazione, !'istruttoria e affidata in via

esclusiva allUfficio Tecnico comunale, a mena che, non si tratti di interventi di manutenzione straordinaria 0 ordinaria da eseguire su immobili tutelati ai sensi della legge n° 1089 dell'1,6.1939 e legge 29,6.1939 n° 1497016.4.1973 n° 171 a destinati dallo strumento urbanistico per demalizione e trasformazione; in questi ultimi casi

<'!' sara necessaria acquisire anche il parere della Commissione Edihzia.

11 parere della Commissione potra essere, comu.nque, espresso ove ne faccia

""

richiesta l'Ufficio Tecnico comunale 0 chiunque ne abbia interesse.

In tal caso Ie procedure sono quelle previste dal precedente art, 13.

Negli altri casi l'Ufficio Tecnico, al momento di presentazione della domanda di Autorizzazione, comunica al richiedente il nominativo del responsabile del procedimento: entro sessanta giorni dalla presentazione delia domanda acquisisce ; pareri che il richiedente non abbia I'obbligo di allegare, redige la relazione e notifica al richiedente Ie sue determinazioni.

17

..

Regolamento Edilizio

CAP 0 5 - CARATTERISTICHE TECNICHE OEGLI ATTI E OEI PROGETTI OA AlLEGARE ALLE DOMANOE 01 CONCESSIONE EDILIZIA 0 01 AUTORIZZAZIONE.

Art. 15 - Nuovs costruzioni

Aile domande di Concessione Edilizia devono essere alleqatli seguenti elaborati e

documenti:

a) II riferimento allo strumento urbanistico (mappe e norme che interessano direttamente I'intervento) con evidenziata I'area di intervento;

b) estratto della mappa catastale (0 tipo di frazionamento) relativa alia zona interessata dall'opera da realizzare, ove risultino Ie consistenze esistenti accatastate entra 100 metri di ra9gio dell'area oggetto dell'intervento; tale documento deve riportare data del rilascio non anteriore a sei mesi dalla data dalla domanda di Concessione;

c) planimetria in scala 1 :500, oppure in scala 1200 ove necessario, che indichi I'ubicazione dell'opera da realizzare, i fabbricati esistenti fino alia distanza di almeno 50 metri dai confini dell'area edificabile, Ie distanze dai confini e oai fabbricati limitrofi, Ie larghezze delle strade su cui pros petta I'opera da realizzare, Ie quote altimetriche principali, sia naturali che di progetto, in relazione ad un caposaldo certo;

d) mappa indicante la piantumazione esistente nell'area oggetto dell'intervento;

e) piante quotate in scala 1: 1 00 di tutti i piani del fabbricato con Ie relative destinazioni d'uso, i condotti contenenti montanti 0 discendenti degli impianti teenologici; impianti igienico-sanitari; pianta 1.100 della capertura;

f) planimetria in scala 1 :.200 can allineamento strada Ie ed altimetrico di tutte Ie opere di sistemazione esterna;

g) prospetti di tutti i fronti dell'edifieio in scala 1: 1 00;

h) sezioni quotate in scala 1: 1 00 ove risulti il profilo del terreno naturale e quello a lavori ultimati;

i) planimetria in scala 1 :500, oppure in scala 1 :200 ove necessaria, dimostrativa delle opere di urbanizzazione in rete; devono essere indicati i punti di raecordo con Ie reti pubbliche ed in loro rnancanza Ie caratteristiche di provvista, evacuazione ed uso delle opere in rete; con apposita grafica verranno rappresentati i distacchi che

18

-~- ----------~

..

Regolamento Edilizio

i

I'edificazione deve mantenere da eJettrodotti, metanodotti, fognature, pozzi,

acquedotti ecc; tale planimetria deve essere integrata da disegno delle opere-per: 10 smaltimento dei rifiuti;

j) ~dividuazione degli spazi a parcheggio di cui alia legge n° 122 del 23/311989;

k) scheda tecnica ove siano indicate la zonizzazione dell'area oggetto di intervento, superficie del lotto, dati catastali, volumetria e superficie coperta consentita; volumi e superficie di progetto seomposti per ogni livello degli edifici; superficie degli spazi destinati a parcheggio;

I) relazione tecnica descrittiva delle previsioni del tipo delle strutture portanti, della qualtta e del tipo dei materiali di rivestimento esterno e dei servizi;

m)i progetti degli impianti teenoiogiei, cos] come previsto dalla Legge n° 46 del 5. marzo.1990 nonche gli elaborati relativi;

n) gli elaborati previsti dalle norme sui contenimento dei eonsumi energetici, previsti

dalla legge n° 10 deI9.gennaio.1991, Titolo II;

0) documentazione fotografica;

p) relazione geologica e geoteenica;

q) Gli elaborati previsti per I'abbattimento delle barriere architettoniche previsti dalle leggi n. 13 del 9.01.1989 e n. 104 del 5.02.1992, integrata dal D.P.R. n. 503 del 24.07.1996;

r) Parere AU.S.L. nonche di tutti gli Enti preposti in funzione dell'intervento richiesto ( V.v. F. F., Soprintendenza, Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, ecc.)

Art. 16 -Interventi di manutenzione ordinaria.

La domanda a la dichiarazione di inizio attivita deve contenere la descrizione delle

opere come indicate nell'art. 11.

Nel case di "apertura e/o chiusura di porte interne" 0 di "costruzione (in muratura) di arredi fissi" si devono allegare alia domanda dccurnentazione fotografica a colori dell'esistente (in formato non inferiore 10 x 15 cm) ed una planimetria in scala 1: 1 000 con I'ubicazione dell'edificio .

- - -~~----~

Regolamento Edilizio

Art. 17 -Interventi di manutenzione straordin~ria: consolidamento, adeguamento igienico, tecnoloqico e funzionale.

Alia domanda a alia dichiarazione di inizio attivlta devono essere allegati:

d) planimetria generale in scala 1: 1 000 che consenta di individuare la localizzaziane

"

-'--.._--

dell'interventa;

e) progetto in scala 1: 1 00 delle opere da eseguire, can eventuali dettagli in scala. maggiore, differenziando Ie strutture esistenti da mantenere, quelle da demolire e quelle di nuova costruziane;

".

f) documentazione fatografica a colori (nel formato non inferiore a 10 x 15 cm) per gil

~ interventi sulle parti esterne del fabbricato;

g) Parere della AUSL,

Art. 18 - Interventi di risanamento igienico; restauro; risanamenta conservativo.

Alia domanda 0 dichiaraziane di inizio attivita devana essere allegati:

a) planimetria in scala 1: 1 00 che consenta di individuare la laealizzazione dell'intervento nel eontesto urbano;

b) rilievo storieo-critico della stato di fatto, can I'indicazione delle eventuali sovrastrutture eomprendenti: piante, prospetti (esterni ed eventualmente interni) e seziani in scala 1 :50 relativi a tutti i piani (anche non abitabili), aile coperture ed ai volumi teenici, nonche aile finiture (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc.):

c) deserizione degli elementi staricamente ed artistieamente signiTieativi, nonche degli spazi interni ed esterni (allegati grafiei in scala 1 :20);

d) documentazione fotograflea a colori (nel formato non inferiore a 10 x 15 em) della state di fatto;

e) deserizione delle caratteristiehe e delle destinazioni d'uso del fabbricato, con

eventuali note storiehe-eritiche e di topografia sociale;

...

f) progetto di restauro (piante, pros petti e sezioni) in scala 1 :50 con neeessari

dettagli in scala maggiore;

g) stralcio del Piano vigente con la loealizzazione dello intervento e tavola di Piano Urbanistico eseeutivo qualora vigente.

In caso di intervento di solo risanarnento igienico, la documentazione di cui al punto b) e limitata aile piante, ai prospetti ed aile sezioni di tutti i piani; quella di cui. al punto

:10

..

Regolamento Edilizio

c) e limitata alia descrizione della situazione iqlenica:' quella di cui al punto f) deve concernere gli interventi di risanamento previsti.

Art. 19 - Interventi di ristrutturazione edilizia ed arnpllarnento.

I documenti da allegare alia domanda sono quelli di cui all'art.15, oltre al rilievo della

stato di fatto ed alia relativa documentazione fotografica a colori (nel formato non inferiore 10 x 15 cm) .

Art. 20 - Interventi di conversione d'uso e trasformazione tipologica.

Quando I'intervento richiede I'esecuzione di opere edilizie, esso viene assimilato ad

un interventa di ristrutturazione e pertanto alia domanda di Concessione Edilizia deve essere allegata, la documentazione richiesta per quest'ultimo tipo di intervento. Quando I'intervento non richiede l'esecuzicne di opere edilizie, la domanda di Autorizzazione deve essere corredata dalla seguente documentazione:

a) stralcio della zona omogenea del Piano Regalatore a Piano attuativo, con la iocalizzazione dell'immobile di cui si chiede la conversione d'uso 0 tipologica;

b) planimetria in scala 1 :2000 01: 1 000 della zona, con I'indicazione dei servizi e delle attrezzature attinenti alia nuova utilizzazione oetl'immobile:

c) pianta di tutti i piani, sezioni significative del fabbricato e schema degli impianti;

d) esauriente relazione sulla nuova utilizzazione richiesta e sulla sua cornpatibilita can il livello di infrastrutturazione della zona.

_ J

.Ie

0- '.(: •

Regolamento EdiJizio

Art. 21 - Interventi di demolizione.

Alia domanda, nella quale devono essere indicati gli estremi di presentazione' ,,//

---

dell'eventuale richiesta di Concessione Edilizia per nuove costruzione sulla medesima

area, deve essere allegata la seguente documentazione:

a) planimetrie quotate dell'area in scala 1 :200;

b) stralcio di insieme della zona circostante, composta da:

• planimetria della zona in scala 1 :200 0 1: 1 00;

• stralcio del Piano vigente;

• eventuaie estratto del Piano Urbanistico Esecutivo vigente;

c) piante e sezioni del tabbricato in scala 1: 100 0 1 :200, con indicate In giallo Ie strutture da demolire;

d) rilievo e descrizione dell'eventuale patrimonio arboreo e naturale dell'area di pertinenza;

e) relazione circa Ie rnodalita esecutive della demoliziane sottoscritta dal Direttore dei

Lavori

II rilascio della Concessione per la demolizione e subordinata al preventivo 0 cantamparaneo rilascio della Concessione Edilizia per nuava costruzione 0 per altri interventi da compiere sull'area interessata, salvo che si tratti:

• di edifici la cui demolizione sia prevista dal Piano Urbanistico Generale 0 Esecutivo vigente, oppure sia necessario per accertate deficienze statiche;

• di area che, per convenzione da trascrivere, sia destinata, in tutto od in parte, a spazi od a servizio pubblico.

II rilascio della Concessione e inoltre subordinato:

• alia condizione che il corpo di fabbrica da demolire sia gia libero da persone 0 da cose; nel caso di demolizione parziale dovranno essere salvaguardate la stabuita e I'utilizzazione della residua parte del fabbricato;

• alia disinfestazione del fabbricato;

• alia chiusura degli sghembi di fognatura che rimangono inutilizzati;

• alia sistemazione e recinzione dei terreni che non abbiano utilizzazione immediata;

• alia protezione e conservazione dell'eventuale patrimonio arboreo e naturale.

Regolamento Edi!izio

;-;

Art.22 -Interventi per formazione e modifica di giardini. .,~ .... '

Alia domanda di Concessione Edilizia per gli interventi diretti alia realizzazione-:(j·jj../

giardini debbono essere allegati:

a) planimetria in scala 1: 500 che consente di visualizzare la collocazione del giardino nel contesto urbano ed in riferimento aile eventuali presenze di verde nelle zone adiacenti;

b) planimetrie e sezioni in scala 1 :200 relative aile costruzioni, ai distintivi. ed all'alberatura, con I'indicazione delle essenze che saranno utilizzate 0 dl altri elementi significativi del progetto;

c) progetti esecutivi de Ire eventuali opere minori previste;

d) relazione tecnico-botanica.

Art.23 - Progetti dl Vari.ante; Variante in corso d'opera ..

La determinazione del Dirigente dell'Ufficio Tecnico sui progetto di Variants non

modifica in alcun modo i termini di validita e di decadenza previsti per iI progetto originario. Le opere richieste can Ie Varianti in corso d'opera non possono avere inizio fino a quando il Dirigente dell'Ufficio Tecnico non abbia rilasciato relativa Concessione.

Alia domanda di Variante deve essere allegata la stessa documentazione presentata per I'intervento a cui si riferisce, sulla quale debbono evidenziarsi Ie modifiche che s'intendono apportare al progetto a suo tempo approvato.

Art. 24 - Progetti di larga massima

Ove ricorrano particolari motivi, derivanti dall'importanza 0 dalla necessita di valutare

preventivamente determinati fattori, quali ad esempio il rapporto con I'ambiente, Ie relazioni intercorrenti con altri fatti edilizi, eec, potra essere eccezionalmente accolta, a giudizio insindacabile della amministrazione, la presentazione di proposte di larga massima del tipo "planivolumetrico", sulla cui seorta, in caso di accoglimento, non vincolante ai fini del rilascio della Concessione Edilizia, potra poi essere elaborato il progetto esecutivo.

La documentazione di progetto che rientri entra questa particolare categoria, dovra essere costituita almeno da:

a) estratto catastale;

----------------------------------------------------

-'"

...

Regolamento Edilizio

b) una 0 piu planimetrie in scala 1 :200 riproducendo gli ingombri di pianta, se

necessario anche ai vari piani; ""~~>/

c) profiloin scala 1 :200 delle dimensioni di ingombro di tutti i praspetti, evidenziano il rapporto tra questi e l'ambiente naturale 0 urbana: dovranno essere indicatigli eventuali volumi teenier;

d) relazione illustrativa, dalla quale risulti quale sara la destinazione dell'opera, quali Ie caratteristiche aile quali sl intends informare.

24

Regoiamento Ediiizio

.- '

.. ~)

.~ ,J_, ,/

"~'~":/

CAP 0 6 - CARATTERISTICHE DEll'ATTO DI CONCESSIONE EDILIZIA 0 AUTORIZZAZIONE

Art.2S - Caratteristiche del/'atto di Concessione Edilizia 0 Autorizzazione

II documento con il quale il Dirigente dell'U. T. C. rilascia la Concessione 0

l'Autorizzazione all'esecuzione delle opere edilizie deve contenere:

1) Ie generalita ed il codice fiscale del titolare della Concessione oAutorizzazione:

2) il tipo di intervento con descrizione delle opere per Ie quali si rilascia la Concessione 0 Autorizzazione, con riferimento agli elaborati tecnici che fanno parte integrante della medesima;

3) I'esatta ubicazione ed identificazione catastale dell'immobile 0 dell'area oggetto

dell'intervento;

4) gli estremi del documento attestante il titolo a richiedere la Concessione;

5) gli estremi dei pareri espressi dalla Commissione Edilizia e dalla AU.S.L.;

6) gli estremi delle altre autorizzazioni richieste per legge per I'intervento in oggetto;

7) la data entro la quale debbono essere iniziati i lavori (entro un anna dalla data di notificao consegna 0 ritiro della Concessione 0 Autorizzazione) e la data entro la quale debbano essere ultimati (entro tre anni dalla data della notiflca, della consegna a-del ritiro della Concessione 0 Autorizzazione);

8) l'entita del contributo commisurato al costa di costruzione ai sensi dell'art.3 della Legge 10/1977;

9) l'entita del contribute per gli oneri di urbanizzazione da corrispondere ai sensi dell'art.3 della Legge 10/1977, oppure la descrizione delle opere da realizzarsi in via sostitutiva, totale 0 parziale, can il progetto relativo se trattasi di opere Oi urbanizzazione di modesta entita, essendo prevista una specifica Concessione per

h opere di maggiore rilevanza;

10)la dimensione e I'!dentificazione catastale delle aree e dei manufatti

eventualmente . da cedere al Comune per la realizz.azione di opere di urbanizzazione primaria;

11)gli estremi deli'atto d'obbligo relativo all'asservimento, al manufatlo consentito, dell'area. che ha espresso la relativa volumetria, ai sensi dell'art.29 della Legge

25

Regolamento Edllizio

Regionale 56/80; 12)ogni altro elemento

necessario ed

utile,

che

essere

richiesto

possa

dall'Amministrazione Comunale, in ottemperanza aile disposizioni della iegislazione vigente nazionale, regionale, e delle norme e re.golamenti in quanto applicabili.

L'eventuale dissenso del Dirigente dell'U.T.C. dal parere della Commissione Edilizia deve essere motivato. Nel caso in cui il dissenso dia luogo al rilascio di Concessione o Autorizzazione, nel relativo atto dovra essere annotato il parere difforme della Commissione Edilizia.

L'atto di Concessione 0 Autorizzazione, con allegata una copia degli elaborati grafici a firma del Dirigente dell'U. T. C., con gli estremi di pareri e nulla osta, deve essere restituita all'interessato e da questi ten uta a disposizione per i controlli Comunali; un'altra copia, analogamente vistata, deve essere conservata presso l'Ufficio Tecnico Comunale.

Copia della Concessione 0 Autorizzazione sara pubblicata secondo Ie disposizioni vigenti e chiunque potra prendere visione presso I'Ufficio Tecnico.

I pareri favorevoli con riserve e prescriziani diventano definitivi quando Ie parti abbiano accettato Ie condizioni suggerite introducendole in rosso negli atti progettuali.

Art. 26 - Tltolarita della Concessione Edilizia eio dell'Autorizzazione

La Concessione e data, ai sensi dell'Art 4 della Legge 27 .. gennaio.1977 n° 10, al

proprietario dell'area e/o dei manufatti 0 a chi abbia titolo per richiederla.

La Concessione e irrevocabile; decade nei casi disciplinati dalla legge e dal presente regolamento.

Essa e trasferibile agli aventi causa; la voltura, anche a piu soggetti, non comporta divisione del relativo atto amministrativo.

Le presenti norme valgono, in quanta applicabili, anche per Ie Autorizzazioni.

. -." ..

...

i.':~

....

1

Regolamento Edilizio

. .::../

."/

-,_._-

Art. 27 - Valid ita rinnovo e decadenza della Concessione Edilizia elo

dell'Autorizzazione.

NeU'atto di Concessione e/o Autorizzazione sono indicati i termini di inizio e di

ultimazione dei lavori.

La proroga puc avere luogo per fatti estranei alia volonta del concessionario che siano riconosciuti con determinazione del Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale.

Un periodo di tempo piu lungo di tre anni per I'ultimazione dei lavori pUG essere concesso esclusivamente in considerazione della mole dell'opera da realizzare, delle

sue caratteristiche tecnologico - costruttive, di particolari condizioni idrogeologiche in

t.. cui si operi 0, nel caso, infine che si tratti di opere pubbliche 0 realizzate con finanziamenti pubblici, la cui erogazione sia prevista in piu esercizi finanziari.

Qualora i lavori non siano ultimati nel termine stabilito il concessionario, che non pUG usufruire di proroghe, deve presentare istanza diretta ad ottenere una nuova Concessione, concernente la parte non ultimata.

La Concessione Edilizia decade:

1) Quando risulti che il Direttore dei Lavori indicato non abbia assunto I'effettiva direzione, I'abbia abbandonata, 0 sia state sostituito senza che ne sia stata data,

t nei termini, la prescritta comunicazione al Comune;

2) quando \a Concessione risulta otten uta in base a disegni di progetti alterati, non rispondenti al vero, non riflettenti I'effettivo stato di fatto esistente all'atto dell'inizio della costruzione;

3) quando il utolare della Concessione contravvenga a disposizioni generali 0 speciali di legge 0 di regolamento, 0 aile condizioni inserite nella consegna, 0 esegua varianti al progetto approvato senza averne otten uta nuova Concessione, salvo quanta stabilito all'art.15 della legge 47/1985, nonche dalle leggi regionali ad essa connesse ed a successive modifiche ed integrazioni.

Art. 28 - Progettista, Direttore dei Lavori e Costruttore.

La progettazione delle opere edilizie deve essere firmata da tecnici abilitati in materia:

ingegneri, architetti, geometri, dottori agronomi, periti iscritti ai rispettivi albi professionali e ciascuno nell'ambito delle competenze fissate dalla legge.

II titolare della Concessione Edilizia, insieme alia comunicazione di inizio dei lavori,

27

Regolamento Edili.zio

deve comunicare al Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale il nominativo e ra residenza del costruttore. quello del Direttore dei Lavori (quando previsto dalla legge), nonche gli atti di cui alia legge 5.11.1971 n° 1086 (quando previsto dalla legge).

11 Direttore dei Lavori ed iI costruttore a loro volta, anche mediante atti separati, devono comunieare al Dirigente dell'Ufficio Tecnieo Comunale I'accettazione 'dell'incarico prima dell'in-izio delle rispettive attivita.

Ogni e qualsiasi variazione success iva deve essere preventivamente comunicata

~ al Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale can Ie rnodatita di cui sopra. II committente titolars della Concessione Edilizia, il Direttore dei Lavori, l'Assuntore dei lavori,

ciascuno per la parte di propria competenza, sono responsabill di ogni inosservanza COS! delle norme generali di legge e di regolamento, come delle rnodalita, esecutive fissate nell'atto di Concessione e ai sensi dell'Art. 6 della legge 47/85.

Le presenti norme valgono, in quanta applicabili, anche per Ie Autorizzazioni e per Ie dichiaraziani di inizia attivita.

Art. 29 - Oeroghe

Nei casi e nei modi previsti dalle leggi vigenti e previa delibera del C.C., il Dirigente

dell'Ufficio Tecnico Comunale, sentita la Commissione Edilizia, puc concedere la

.... Concessione Edilizia in deroga a norma del presente regolamento, del vigente

. -""

strumento urbanistico .

28

Regolamento Edilizio

CAP 0 7 - ESECUZIONE E CONTROLLO DELLE OPERE

Art. 30 • Apertura del cantiere, richiesta dei punti fissi di linea di livello.

II titolare della Concessione, all'inizio delle operazioni di orqanizzazicne del cantiere,

dave rivolgere istanza al Dirigente deIJ'U.T.C. onde ottenere la fissazione dei punti fissi di allineamenti e quote, con trasferimento sui terreno dei capisaldi di riferimento oltre ai recapiti ed aile quote relative agli allacciamenti alia rete idrica e fognante. L'assegnazione dei punti fissi, da eseguire entro quindici giorni dalla suddetta richiesta, e effettuata con apposite verbale redatto dall'Ufficio Tecnico in duplice copia, di cui una da conservare in cantiere, e firmato dal titolare della Concessione e dal rappresentante del predetto ufficio comunale.

In caso di inizio lavori in violazione delle norme di cui al presente regolamento Ie responsabilita ricadono oltre che sui titolare della concessione anche sui Direttore dei Lavori.

II titolare della Concessione deve presentare domanda di allacciamento all'acquedotto ed alia pubblica fognatura, qualora tali servizi siano esistenti, secondo Ie rnodalita stabilite dai rispettivi regolamenti comunali.

Le prescrizioni suddette valgono, per quanto necessarie ed applicabili, anche nel caso di interventi soggetti ad Autorizzazione ed Dichiarazione di Inizio Attivita.

29

--::---".

. "

~.

Regolamenlo Edilizio

Art. 31 - Organizzazione del cantiere.

In tutti i cantieri dove si eseguono lavori di costruzione, manutenzione, riparazione 0

demolizione di opere edilizie, vanna rispettate Ie norme vigenti relative alia prevenzione infortuni, di cui ai decreti legislativi n.494/96 e 626194, riguardanti la prevenzione incendi, I'obbligo a termine di !egge della denuncia di eventuali ritrovamenti, ogni cautela atta ad evitare danni e molestie a persone e cose pubbliche e private.

Sona ten uti all'osservanza di tali norme tutti coloro che esercitano Ie attlvita di cui sopra e per quanta lora spetti e competa i dirigenti, i preposti ed i singoli lavoratori, in conforrnita a quanto previsto, nei limiti delle singole responsabilita, della normativa

vigente.

Per tutta la durata dei lavori il cantiere deve essere cintato e, se ubicato in zona cittadina, prospiciente 0 comunque visibile da spazi pubblici, deve essere organizzato in modo da essere libero da materiali inutili, dannosi 0 che producano inquinamento per polveri, cattivi odori, liquami ecc .

...

Deve essere provvisto di segnalazioni di ingombro e di pericolo diurne (bande

bianche e rosse), dispositivi rifrangenti ed integrazione dell'illuminazione stradale. L'assuntore dei lavori, responsabile del cantiere, dovra provvedere alia messa in opera, gestione e manutenzione continua di queste segnalaziani.

11 responsabile di cui al comma precedente dovra inoltre provvedere ache I'accesso al cantiere non cost.tuisca pericolo per la circolazione stradale e comunque per la

pubblica mcoh.rnita

II cantiere deve essere provvisto di una tabella decorosa e visibile all'esterno con

I'indicazione:

• degli estremi della Concessione, Autorizzazione, Dichiarazione di Inizio Attivita;

• del tipo e titolo dell'opera in corso di realizzazione;

• del nominativo del titolare della Concessione 0 Autorizzazione Edilizia;

• del Progettista e del Direttore dei Lavori;

• del Progettista, eventuale, delle strutture;

• del Costruttore e dell'Assistente di cantiere;

30

Regolamento Edilizio

-,

-.,.~

-- \

! ::: \

• del Responsabile della Sicurezza, se ed in quanta previsto. " -=!

. ..' /, .?:/

In cantiere devono essere conservati a disposizione delle autorita cornpetenti; .-~<.~ .. ;.'

. ~"~~~'~:~~/

a) la Concessione Edilizia 0 l'Autorizzazione 0 la dichiarazioni di inizio Attivita ed i

relativi elaborati di progetto;

b) nel caso di opere che interessino Ie strutture, copia del 'procetto depositato .al Genio Civile, ai sensi delle leggi vigenti;

c) il giornale dei lavori, periodicamente vistato dal Direttore dei Lavori;

d) il progetto degli impianti e la dacumentazione relativa allo isolamento termico;

e) ogni ulteriore Autorizzazione eventual mente necessaria in relazione aile modatita del progetto 0 aile caratteristiche ambientali del luogo dove si interviene, incluso I'obbligo della denuncia di eventuaU ritrovamenti archeologici

In caso di opere interne asseverate can Ie rnodaiita dell'art26 della legge 28.2.1985, n' 47, e art. 2 comma 60 della Legge 662/96, dovra pure essere posta all'esterno dell'immobile interessato un cartello indicants il tipo di opere da eseguire e la data di presentazione al Comune della comunicazione can la relazione di asseveramento. Copia della documentazione suddetta dovra inoltre essere conservata in cantiere.

Art. 32 - Occupazione e manomissione di suolo pubblico.

Nel caso che, durante la esecuzione dell'interventa, si renda necessaria occupare II

suolo pubblico a manomettere opere pubbliche per consentire I'accesso al cantiere, dave essere fatta apposita domanda al Sindaco.

Detta domanda deve contenere Ie generalita e la firma del richiedente, gli estremi del provvedimento autorizzativo dell'intervento edilizio 0 il preciso riferimento alia data di presentazione della relazione di asseveramento, la esatta individuazione dell'area oggetto della domanda, con la precisazione della superiicie che dovra eS5ere occupata 0 delle opere pubbliche che dovranno essere manomesse, i motivi che

Q rendano necessarie tali operazioni.

Dovra, inoltre, essere indicata la presumibile durata dell'occupazione del suolo pubblico 0 dell'accesso al cantiere.

La Concessione dell'occupazione di suolo pubblico e I'autorizzazione a manomettere I'opera pubblica sono subordinate al sopralluogo sull'area richiesta da parte dei VIgili Urbani e/o dell'Ufficio "Tecnico, che verificherannol'ammissibilita della richiesta, al

• t," ..

.'.:" ..

. '~;~:~' ., '

.'. .

...

Regolamento Edilizio

!.' , ,C:

rispetto delle proprieta limitrofe all'area oggetto della richiesta ed ai requisiti rlchiestr/

dalla legge e dai regolamenti di settore. ":~'2..~!

Per I'uso del suolo pubblico deve essere pagata una tassa di occupazione.

A garanzia di eventuali danni che potrebbero essere arrecati aile opere pubbliche, nonche per il ripristino a regola d'arte di quelle manomesse deve essere versata una congrua cauzione, dell'ammontare pari a quanto stabilito con apposito atto deliberativo da parte del Comune .

La durata della Concessione e stabilita in un massimo di cinque mesi eonseeutivi: pUG essere prorogata di cinque mesi in cinque rnesi.

La rimessa in ripristino deve essere effettuata alia seadere della Concessione per I'occupazione del suolo 0 allo scadere del termine concesso per la manomissione dell'opera pubblica; il Comune pUG riehiedere la nmessa in pristino anche nel caso di prolungata sospensione dei lavori.

La cauzione versata verra restituita entro 90 giorni dall'eventuale ripristino delle aree pubbliche manomesse e potra essere decurtata in relazione alia campletezza dei lavari in ripristino .

Art. 33 - Visite di controllo

II titolare della Concessione Edilizia e tenuto ad effettuare eomunicazione al Sindaco

per I'inizio e I'ultimazione dei lavori.

A seguito delle predette eomunicazioni il Sindaco pUG disporre opportuni sopralluoghi in cantiere.

II Costruttore deve sempre lasciare libero accesso in cantiere ai Vigili Urbani, agli incaricati dell'Ufficio Tecnico comunale e al personale addetto della A.U.S.L. per i controlli di loro competenza ai sensi dell'Art. 4 della legge n° 47/85.

Le presenti norme valgono, in quanto ammissibili, anche per Ie Autorizzazioni e per

j Ie opere oggetto di relazione di asseveramento.

-~()'

.' ;_, ~'" 11.1,' I

- -- . ..IA:

-, : .. ~,

\J

jJ

I lavori si considerano ultirnaf quando I'opera soddisfa Ie condizioni per il -rnascio

Regolamento Edilizio

,

Art. 34 - Ultimazione dei lavori

dell'Abitabllita 0 Agibilita.

AI termine dei lavori il titolare della Concessione, il Direttore dei Lavori ed il Progettista devono depositare, presso l'Ufficio Tecnico, gli atti di legge relativi. ad autarizzaziani, visti e nulla o.sta che sana indispensabili per I'effettivo utilizzo delle opere realizzate.

Immediatamente dopo il· compimento dei lavori il Costruttore deve provvedere alia rimozione dei fronti 0 barriere 0 recinzioni a servizio dei medesimi, restituendo alia circalazione il suolo pubblico, libera da ogni ingombro e impedimento.

In ogni caso, trascorso un mese dall'ultimazione delle opere, deve cessare ogni occupazione di suolo pubblico con materiali, ponti e puntellature.

In caso di inadempienza il Sindaco potra ordinare I'esecuzione d'ufficio a tutte spese del proprietario e salve Ie sanzioni previste dalle norme vigenti.

Art. 35 - Collaudi

Tutte Ie opere in conglomerato cementizio armato, normale 0 precompresso 0 a

struttura metallica, soggette aile disposiziani della Legge 1086/1971 debbono essere . sottoposte a collaudo statico.

Gli impianti tecnici e termici degli edifici (sia che si tratta di irnpianti nuovi, sia che si tratti di impianti preesistenti) debbono essere sottoposti a collaudo, da parte di tecnici specificatamente abilitati, per verificare la conforrnita ai sensi della Leggi 46/1990 e 10/1991 e relativi regolamenti di attuazione.

So no sottaposti a collaudo anche gli altri impianti di adduzione ed usa dell'energia, nei casi specificatamente previsti da leggi e regolamenti vigenti in materia.

Le vi site di collaudo devono essere sempre svolte con I'intervento del Direttore dei Lavari ed in contraddittario con I'impresa a un suo rappresentante.

Art. 36 - Opere soggette ad Autorizzazione di Abitabilita 0 Agibilita.

La Aoitabilita va richiesta per gli edifici a destinazione residenziale; la Agibilita per gli

--

edifici con altre destinazioni e gli stessi non potranno essere utilizzati in assenza delle

predette autorizzazioni.

33

4 I

,

J

Regoiamento Edilizio

t,e stesse sono altres] necessarie per la rioccupazione di edifici esistenti cha sidno

stati oggetto di interventi edllizi del tipo: '-'i~:-;j;5Y

• svuotamento interne totale a parziale con la modifiea del numero dei solai can

accrescimento dei piani;

• realizzazione di vani abitabili 0 agibili in piani seminterrati 0 sottotetti;

• variazione di destinazione.

La Concessione, nei casi previsti, deve dare esplicita menzione dell'esclusione della necessita della nuova autorizzazione di Abitabilita 0 Agibilita.

Per gli interventi di cui all'art 7, lettera b) e d), ai sensi dell'Art 220 del T.U, della legge sanitaria e successive modifiche ed integrazioni, l'autorizzazione di Abitablllta 0 di Agibilita e necessaria quando I'intervento possa infiuire in sensa negativo sulle condiziani di salubrna dell'edificio esistente a parti di esso interessato dall'intervento. Tale eventuale effetto verra accertata in sede di rilascio dell'Autarizzazione 0

Concessione.

Art. 37 - Autorizzazlone di Abitabllita ed Agibilita: procedure.

Affinche gli edifici, a parti di essi, passano essere utilizzati, e necessaria che il

proprietario richieda il Certificata di 'Abitabilita a Agibilita al Sindaca, allegando alia richiesta il certlflcato di colJaudo statico, la dichiaraziane presentata per I'iscrizione al Catasto dell'immobile, restituita dagli uffici catastali can I'attestazione dell'avvenuta presentazione, ed una dichiarazione del direttore dei lavor.i che deve certificare, sotto la propria responsabllita la conform ita rispetto al progetta approvato, I'avvenuta prosciugatura dei muri e la salubrita degli ambienti (secondo 10 schema "An allegata). Entro trenta giorni dalla data di presentazione della do manda, il Dirigente dell'Ufficio Tecnica Comunale rilascia il certificato di abitabilita ;entro questa termine, puc disporre una ispezione da parte degli uffici comunali, che verifichi I'esistenza dei requisiti richiesti alia costruzione per essere dichiarata abitabiJe.

La visita viene effettuata da una apposita commissione composta da:

• un rappresentante deII'AU.S.L.;

• un funzionario dell'Ufficio Tecnico comunale a altro tecnico delegato dal Sindaca;

• un Vigile Urbano.

,~

II titolare della Concessione,il Direttore dei Lavori e l'Assuntore dei lavori dovranno

'A.- .

Regolamento Edilizio - 'i,_,

essere avvertiti mediante eomunieazione scritta epotranno essere presentLoc) La commissione verifica la corrispondenza fra Ie opere eseguite ed -iI""~progetto autorizzato: tutto questa sotto il profilo urbanistico, edilizio, della corrispondenza dei locali e degli impianti aile norma vigenti, dell'eventuale presenza di cause di msalubrlta.

Se al momenta dell'accertamento, nell'edificio 0 nell'unita immobiliare interessata, sussistono lievi cifforrnita, l'autorizzazicne di Aoitabihta 0 Agibilita sara subordinata

>!. aile opere da eseguire per eliminare Ie 'difformita ° Ie altre cause di insalubrita ed il termine entre cui provvedervi.

In caso diverso dovra essere richiesta una nuova Concessione.

La visita di controllo sara ripetuta alia scadenza del termine assegnato per I'esecuzione dei lavori.

In base ai requisiti di cui ai successivi artieoli, i locali agibili degli edifici si distinguono in abitabili, ovvero destinati alia permanenza delle persons. e non abitabili, ovvero non destinati alia permanenza delle persone.

In partieolare per Ie abitazioni, ai locali abitabili si applicano di norma Ie seguenti definizioni: soggiorno, cucina, posto-cottura, camera da letto. ser .. /izio igienico,

antibagno, spogliatoio, ripostiglio, disimpegno e spazio per la circolazione; ai locali non abitabili sl applicano Ie seguenti definizioni: soffitta, cantina, lavanderia, rimessa, magazzino privato e stanza per impianti tecnologici.

Tutti i locali, gli ambienti e comunque gli spazi raechiusi che non ottemperano aile prescrizioni relative ai requisiti di cui ai successivi articoli, sono di norma non agibili e non possono pertanto avere destinazione d'uso specifiche, come ad esempio sottotetti, sottoscala, scantinati e scannafossi.

II rilascio dell'autorizzazione di Abitabilita 0 Aqibihta deve essere corredata dal nulla osta e dai verbali dei collaudi richiesti per la prevenzione incendi, per Ie strutture in conglomerato cementizio normale 0 precompresso e metalliche, nonche di quelli descritti da leggi e regolamenti vigenti.

AI momenta del rilascio dell'autorizzazione di Abitabilita 0 Agibilita dovra essere dimostrato I'avvenuto pagamento dei relativi oneri di urbanizzazione, diritti e tasse comunali.

Nell'autorizzazione di Abitabilita 0 Agibilita e indicata la destinazione d'uso delle

35

Regoiamento Ediliz.io

-- .

. , .......

. '.

singole unita immobiliari dei relativi accessori, contorrnernente al progetto; ri~1 caso cil variazioni della destinazione d'uso di un fabbncato 0 parte di esso, eseguita. senza la .. necessaria e preventiva Concessione, I'autorizzazione di Abitabilita 0 Agibilita _~ .-' revocata per la parte dell'immobile interessata dalle variazioni stesse.

L'autorizzazione di Abitabi.ita 0 Agibilita non sostituisce Ie approvazioni e Ie Autorizzazioni delle autorita competenti per Ie costruzioni non destinate alla

residenza.

Nel caso di diftorrnita e fatta salva l'applicazione delle sanzioni amministrative e Ie

..I\. denunce all'autorita penale prevista dalla normativa vigente sia statale che regionale.

Ai sensi dell'Art. 4 del D. P. R. 425 del 22.aprile.1994, in caso di silenzio dell'amministrazione comunale, trascorsi quarantacinque giomi dalla data di presentazione della domanda, l'abitabilita si intende attestata. In tal caso, l'autorita competente nei successivi centottanta giorni, pUG disporre I'ispezione di cui al comma 2 del presente articolo e, eventualmente, dichiarare la non abitabilita, nel caso in cui verifichi ['assenza dei requisiti richiesti alia costruzione per essere dichiarata abitabile.

..

Regolamento Edilizio

CAP 0 8· STRUMENTI URBANISTICI ESECUTIVI

:,'1 -.~ i

,.; I

~.:/

.:>:

Art. 38 - Strumenti urbanistici esecutivi.

Gli Strumenti Urbanistici Esecutivi del Piano Regolatore Generale sana quelli indicati

da specifiche Leggi Nazionali e della legge Regionale 56/1980.

Art. 39 - Caratteristiche degli atti e progetti da sottoporre all'esame della Commissione Edilizia.

Gli Strumenti Urbanistici Esecutivi devono essere costituiti da:

a) estratto della strumento urbanistico generale relativo alia zona in cui e compreso 10 strumento urbanistico esecutivo;

b) estratto originale della mappa catastale con indicazione delle particelle e delle superfici relative aile aree oggetto dell'intervento ed elenchi catastali delle proprieta ricadenti nel piano di esecuzione;

c) il piano quotato dell'area oggetto dell'intervento in scala 1: 500 con CUNe di livello non superiore a m. 1, e profili altimetrici nella stessa scala;

d) indicazione delle piantumazioni esistenti;

e) planimetria in scala 1 :500 estesa per una profondita di metri duecento dell'area oggetto dell'intervento, ove siano indicati i fabbricati esistenti, con Ie relative altezze e caratteristiche, Ie attrezzature e opere di urbanizzazione primaria esistente;

f) planimetria di progetto, quotata, in scala 1 :500 ove risultano:

1. Ie aree e Ie opere da destinare all'urbanizzazione privata;

2. Ie aree e Ie opere da destinare all'urbanizzazione second aria;

3. Ie aree da destinare all'edificazione;

4. la 0 Ie sagome di massimo ingombro degli edifici da realizzare;

g) una tabella dimostrativa del rispetto degli standards urbanistiei;

h) planimetrie ed altimetrie, .in scala 1 :500 degli edifici da realizzare con la relativa destinazione d'uso;

i) profiJi longitudinali e sezioni con gli edifici, in scala 1 :500;

j) planimetrie in scala 1 :500 ove siano riportati i progetU schematici delle opere di urbanizzazione priniaria da realizzare con la specifiea puntualizzazione degJi allacciamenti aile reti principali esistenti;

37

Regolamento Edilizio

" -~.,.,

.... ~~~;.,~

~ -:-\

--,

v-, 1

k) planimetrie delle strumento esecutivo ridotti alIa scala delle tavole di piano

regolatore:

I) studi compositivi e tipologici con profili e sezioni in scala teenicamente adeguata;

suddivisione in unita d'intervento minima delle aree edificabili; m)specificazioni in ordine all'arredo urbane:

n) norme urbanistieo-edilizie;

0) relazione finanziaria con determinazione dei costi insediativi degli oneri da ripartire tra Comune e privati;

p) relazione tscnica illustrativa:

q) una planimetria in scala 1 :500 con I'indicazione delle soluzioni proposte per la sistemazione del terreno scoperto e per Ie opere di urbanizzazione;

r) una relazicne illustrativa dalla quale risuiti quale sara la destinazione dell'opera, quail Ie caratteristiche aile quali si intenda informare il progetto definitive. nonche tutti gli elementi di verifiea circa la conform ita. dell'intervento aile norme di piano.

s) per Ie opere di urbanizzazione primaria, i relativi progetti devono essere redat'i di concerto con gil uffici competenti preposti dalla realizzazione delle opere stesse.

Art. 40 - Progetto di massima dei Piani Esecutivi

II progetto di massima del Piano Esecutivo deve contenere tutti gli elementi descrittrvi

a di caleolo r ecessari perche possa essere verificata la conform ita dell'intervento alia normativa vigente nonche aile previsioni ed aile prescrizioni del PRG. Esso deve, inoitre, specificare l'idoneita delle opere di urbanizzazione esistenti nella zona, in rapporto all'intervento proposto e deve contenere indicazioni circa:

a) II tipo e la qualca dell'intervento in relazione all'ambiente;

b) la soluzione pianivolumetrica proposta e I'inquadramento ambientale degli edifici previsti;

~ I c) Ie destinazioni d'uso e Ie caratteristiche tipologiche delle unita immobiliari;

d) I'indicazione sommaria, ai· fini della destinazione dei costi insediativi degli oneri di urbanizzazione, della volumetria prevista per ciascun edificia residenziale e/o della superficie lorda di Piano prevista per ciascunedificio ad impianto destinato ad usi non residenziali.

e) Ie soluzioni proposte per la sistemazione del terreno scoperto e per \e opere di

38

....

.. -:;:--.

>'.

Regoiamento Edi!izio

I

.\

,'1

urbanizzazione; /

1) gli schemi di accesso e di allacciamento aile infrastrutture tecnologiche. e/ di

viabilita:

g) devono essere allegati gli schemi delle convenzioni correlati con i modi di attivazione degli stessi (ad es. con i contenuti di cui all'art. 28 della L. R. n° 56/80; con i contenuti dell'art. 24 della L.R. n° 6/79 ecc.).

In caso di insediamenti produttivi, dovra essere allegata una dettagliata relazione relative all'attivita che si intende esercitare, nonche gil elaborati grafici, i documenti e quanto altro richiesto dalle vigenti disposizioni di legge per gli scarichi solidi, liquidi ed aeriformi.

II progetto di massima dei Piani Esecutivi puc essere presentato dall'interessato avente titolo ed il suo eventuale accoglimento non e vincolante ai fini de!I'approvazione progetto esecutivo, rna solo propedeutico alia sua elaborazione e successiva approvazione.

39

Regolamento Edilizio

TITOLO 2 - DISCIPLINA URBANISTICA

CAP 0 1 - ASPETTO DEI FABBRICATI ED ARREDO URBANO

Art.41 - Campionatura.

E' facolta della Commissione Edilizia di richiedere - in sede di esame dei progetti di

edifici di particolare importanza, oppure di interesse ambientale 0 paesistico - i campioni delle tinte e dei rivestimenti.

...

In ogni caso e obbligatorio il tempestivo deposito in cantiere dei campioni delle tinte e

eo dei rivestimenti, onde consentire aile autorita di controllo la verifica della rispondenza di tali elementi aile indicazioni otten ute nel progetto approvato 0 nella Concessione Edilizia.

Art. 42·- Aspetto e manutenzione degli edifici.

Gli edifici sia pubblici che privati, e Ie eventuali aree a servizio degli stessi, devono

essere progettati, eseguiti e mantenuti in ogni loro parte, compresa 18 copertura, in modo da assicurare I'estetica e il decoro dell.'ambiente.

Anche in mancanza di vincoli regolarmente costrtuiti, per la tutela dell'ambiente, del paesaggio e dei beni culturali in genere, al fine di non sconvolgere il tradizionale assetto dell'ambiente costruito e di quello naturale, il Dirigente dell'U.T.C., su parere della Commissione Edilizia, pub adottare tutte Ie possibili cautele per valutare ogni proposta di inserimento 0 di trasformazione nei suoi principali e secondari aspetti di: rnassa, linea, colon, materiali e opere a verde.

Nelle nuove costruzioni e nella modificazione di edifici esistenti, tutte Ie pareti esterne, prospettanti su spazi pubblici e privati, anche 5e interni all'edincio, e tutta Ie opere ad esse attinenti, (flnestre, parcheggi, ecc.) devono essere realizzate con materiali e cura di dettagli tali da garantire la buona conservazione delle stesse nel tempo.

Nelle pareti esterne, come sopra definite, e vietato sistemare tubi di scarico, canne di ventilazione e canalizzazione in genere, a mena cheil progetta non prevede una loro sistemazione che si inserisca armonicamente e funzionalmente nelle pareti can preciso carattere architettonico.

Le tubazioni del gas, telefoniche ed elettriche non devono essere poste sulle pareti esterne se non in appositi incassi, tali da consentire una idonea soluzione

40

architettonica,

Ogni proprietario ha I'obbligo di mantenere ogni parte del proprio edificio in state di' normale conservazione, in relazione al decoro e all'estetica dell'ambiente.

Ogni proprietario ha I'obbligo di eseguire i lavori di riparazione, ripristino, intonacatura e ricoloritura delle facciate e delle recinzioni.

Quando Ie facciate di un fabbricato sono indecorose, il Dirigente dell'U.T.C., sentita la Commissione Edilizia, ordina al proprietario di eseguire i necessari lavori di cui al precedente comma entre un termine non superiore a tre mesi, decorso il quale i lavori sono eseguiti d'ufficio.

Per il recupero delle spese relative si applicano Ie disposizioni di leggi vigenti.

Salvo quanto prescritto dalle Norme Tecniche di Esecuzione del P.R.G. in merito agli interventi sui patrimonio edilizio esistente, tutto cia che contribuisce 0 completa la decorazione di valore architettonico degli edifici, tanto all'esterno quanto all'interno, come colonne, pilastri (anche se non necessari alia statica), mostre di porte 0 finestre, cancelli, edicole, camini, rivestimenti rnarrnorei, pitture rnurali, graffiti, sculture di basso e alto rilievo, nonchs statue, busti, vasi, urne od altro, facenti parte

dell'architettura delJ'edificio, si intende far parte integrante dell'edificio stesso e non pUG essere asportato 0, In qualsiasi parte, modificato senza preventiva Autorizzazione del Dirigente dell'UTC. e di eventuali organi competenti.

A tale vinco!o sono soggetti anche i frammenti antichi, Ie lapidi, gli stemmi, Ie mostre, i graffiti ed aitra qualsiasi opera di carattere monumentale 0 storico 0 che abbia forma di bellezza, esposta da tempo alia vista del pubblico.

Nel permettere Ie demolizioni 0 trasformazioni di irnmobili, che abbiano qualche pregio artistico 0 storieo, il Dirigente dell'U.T.C., sentita la Commissione Edilizia, pUG imporre speciali condizioni, vigilare sulla esecuzione delle opere ed effettuare tutti i riliev: e calchi che riterra opportuni nell'interesse della storia e dell'arte, fatti salvi nulla

Q' osta e prescrizioni di altre eventuali auto rita competenti.

Regolamento Edilizio

_.-- ..

Regolamento Edilizio

. f

. ~ ,:

Art. 43 - Aggetti, sporgenze e balconi.

Salvo quanto all'uopo previsto per Ie singole zone omogenee, dalla Norme Teeniehe

di Attuazione del P.R.G., negH edifici e sui muri fronteggianti il suolo pubblico, 0 di usa pubblieo, sono vietati:

a) aggetti e sporgenze superiori a em 5 fino all'altezza di m.2.20 dal piano del mareiapiede ed a m. 3,50 se la strada ne e priva ed aggetti superiori a em 20 fino alia quota eonsentita per i balconi.

b) porte, gelosie e persiane ehe si aprono ali'esterno ad una altezza inferiore a m. 2,20 dal piano del mareiapiede, ed a m. 2,.50 se !a strada ne e priva.

baleoni in aggetto, Ie pensiiine, i baleoni totaimente ehiusi (bow-windows), 0 con aleuni lati ehiusi, sulle strade pubbliehe e private sana ammessi con i criteri stabiliti per Ie singole zone omogenee dalle Norme Tecniehe di Eseeuzione del P.R.G. In ogni caso I'aggetto su strade pubbliche, 0 di uso pubblico, non PUQ essere ad altezza inferiore a metri 3,50 dal piano di marciapiede, a a metri 4,50 dal piano stradale, se non esiste marciapiede; tali altezze vanno misurate in corrispondenza del punta piu basso del profilo dell'oggetto.

Art. 44 - Zoccolature,intercapedini, recinzioni.

"': Le parti basamentali delle faeeiate degli edifici devono presentare earatteristiche di

resistenza ail'usura ed all'urnidita.

Partieolari ragioni ambientali possono consigliare in proposito circostanziate riehieste da parte della Commissione Edi!izia.

Se per ragiani di sieurezza sono prescritti infissi can apertura verso I'esterno, questi devono essere opportunamente arretrati dal fiji del pubblieo passaggio.

II Comune pUG concedere porziani di terreno pubblieo per la creazione di intercapedini di larghezza utile non superiore a em 60 eon riserva della facolta di uso per il passaggio di tubazioni, cavi od altro e purche dette intercapedini siano lasciate completamente libere da ingombri e da alcuna utiiizzazione.

Le griglie di aerazione eventual mente aperte sui marciapiede devono presentare resistenza alia ruota di automezzo e devono avere caratteristiehe tali da non eostituire pericolo per i pedoni.

Le aree private non edificate fronteggianti vie e piazze 0 aree pubbliche 0 aperte al pubblico passaggio, purche non soggette a servitu di pubblico transito, devono



42

,:,

Regoiamento Edilizio

-..........

,,~,\

",\

~ I.

- "

-: i

.::: ./

essere delimitate 0 recintate.

Le recinzioni devono avere aspetto intonato all'ambiente, senza impedire 0 cornunque disturbare la visibilita della circolazione.

Art. 45 - Apposizione dl cartelli ed oggetti di pubblicita.

E' vietato, senza Autorizzazione del Oirigente deII'U.T.C., collocare strutture dl

qualsiasi genere fuori dalle botteghe e degli edifici prospicienti Ie strade, anche a scopo di pubblicita.

II rilascio del permesso ha luogo dietro presentazione di una demands corredata dal tipo di cartello 0 o'ggetto con disegno 0 fotografia, e riscontrata la sua confacenza a! decoro ed al carattere della locahta ..

Per la pubblicita mediante cartelloni su pall entre terreno 0 prcorieta private visibili dalle strade pubbliche, indipendentemente dalle Autorizzazioni riservate ad altri Enti 0 ai sensi della legge 29.6.1939 n° 1497 per Ie zone vincolate, e necessaria l.'Autorizzazione del Oirigente dell'U.T.C., sent ita la Commissione Edilizia, che sara accordata quando risulti accertato che I'intervento, in base a presentazione di disegni etotoqrafie, non costituisca pericolo alia circolazione e che I'aspetto ambientale della iccalita non resti in a!cun modo turbato.

Art. 46 - Vetrine, insegne, marciapiedL

Le mostre dei negozi, Ie vetrine, Ie insegne, Ie targhe, devono essere studiate in

funzione dell'insieme dei prospetti degli edifici e devono inserirsi nell'aspetto urbano con materiali, colori e forme in relazione al carattere dell'edificio e dell'arnbiente.

La sostituzione di vetrine 0 insegne di particolare pregio storieo 0 di notevole rilevanza, at fine della caratterizzazione dell'ambiente, dovra essere preceduta da apposita domand.a al Dirigente deIl'U.T.C. che rilascera autorizzazione sulla soluzione proposta per la sostituzione.

Gil aggetti massimi delle rnostre, vetrine ece. non debbono oltrepassare, in via ordinaria, cm 5 dall'alIineamento stradale; Ie cornici superiori delle mostre e delle vetrine, poste almeno a m. 3,50 dal piano di marciapiede, 0 a m. 4,50 dal piano stradale, potranno aggettare em 15 in piu rispetto alia sporgenza ordinaria.

! marciapiedi sono di proocieta pubblica e realizzaf dal Comune; eventuali maggiori ampiezze, rispetto a quelle di proprieta pubblica, sono consentite, su proprieta

43

...

'!II

Regolamento Edilizio

I;

I

privata, purchs realizzate e manutenute dai proprietari medesimi.

I marciapiedi, gil spazi di passaggio pubblico ed i portici eseguiti a cura dei privat] devono essere lastricati 0 ripristinati con materiali scelti in accordo con i competenti uffici del Comune.

E' prescritta I'adozione di para petti 0 comunque di opere di riparo, per cortili, logge, ballatoi, terrazze ecc., comunque accessibili, che prospettino su terreni, rampe, parte di editici poste ad una quota inferiore, can dislivello maggiore di cm 50 .

Art.47 • Tabelle stradati, numeri civici, indicatori stradali, autorimesse.

Le tabelle stradali ed i numeri civici sana colloeati dal Comune sui muri esterni degli

edifici senza che i proprietari possano fare opposizione.

I numeri civici vengano apposti a spese del proprietario; Ie eventuali variazioni della numerazione civica, previa notifiea all'interessato, sono attuate a spese della stesso.

I proprietari hanna l'obbligo di non rimuoverli, di non occultarli alia pubblica vista e di sostenere Ie .spese di ripristino nel caso che vengono distrutti, danneggiati 0 rimossi per fatti lora imputabiii.

II Comune, per ragioni di pubblico interesse, ha il diritto di collacare e fare collocare, previa avviso ag1i interessati, sui muri esterni dei fabbricati 0 delle costruzioni di qualsiasi natura, Ie indicaziani e gli apparecchi relativi ai servizi pubblici.

I proprietari hanno I'obbligo di non rimuoverli e di sostenere Ie spese per il lora ripristino nel casa che venissero distrutti, danneggiati 0 rimossi per fatti lora imputabili.

Fra Ie uscite di autorimesse e Ie uscite pedonali dei locali ad usa collettivo (scuole, cinema, ecc.) deve intercorrere una distanza di almena m. 10,00, misurata fra gli stipitr piu vicini. In ogni casa deve essere assicurata buona visibillta al canducente, eventualmente anche a mezzo di specchi oppartunamente dispasti, ed i pedoni dovranno essere avvertiti da appartuna segnalazione luminosa intermittente.

Se I'uscita dell'autorimessa e costituita da una rarnpa, tra I'inizia della livelletta ed iI filo della spazio di pubblica transito deve essere prevista un traUo piano, pari ad almena m 5,00 di lunghe.zza.

44

Regolamento Edilizio

Art. 48 - Soffitti. inclinati, sott6tetti. ' ..

Nel caso di soffitti non orizzantali 0 comunque di altezza variabile;-~pe~..:.-i~(

determinaziane dell'altezza minima consentita viene assunto il valore medic.

Sono ammessi sottotetti abitabili, a condizione che I'altezza media sia non inferiore a m.2,70.

In nessun caso I'altezza minima deve essere inferiore a m. 2,20.

L'isalamenta delle coperture dovra essere realizzato con materiali coibenti tali da assicurare una temperatura uguaIe a quella del piani sottostantl.

&

Detti locali saranno eomunque cornputati nel calcola dei volumi .



Art. 49 - Lavori privati su spazi 0 strade pubbliche ..

Nel caso di interventi su spazi 0 strade pubbliche, iI ripristino della sede stradale,

delle' pavirnontazioni, cordonature, muri aretta, eec. 0 comunque dei piani di carnpaqna. dovra avvenire a cura e spese del privato 0 dell'Ente esecutore dell'impianto osservando Ie modalita tecniche che saranno prescritte dal Dirigent$ dell'U.T.C. al momenta del rilascio della Concessione; nella Concessione stessa saranno indicate Ie prescrizioni da osservare a tutela della sicurezza e della

.~ incolumita pubblica.

L'obbligo del ripristino si intende esteso a impianti, canalizzazioni, tubature e

••

quant'altro sotto il piano viario 0 di calpestio viene rinvenuto, salvo diverse

prescrizioni del Dirigente dell'U.T.C.

II rilascio della Concessione e subordinato al versamento presso la Tesoreria Comunale di deposito cauzionale commisurato all'obbligo del ripristino, determinato in base a preventivo dell'Ufficio Tecnico.

Lo svincolo della cauzione avverra dopo I'accertamento, da parte dell'Ufficio Tecnico, dell'osservanza delle modal ita e delle prescrizioni poste dall' Amministrazione.

AI Comune sara corrisposta, comunque, apposita tassa per occupazione di suolo pubblico.

45

Regolamenlo Edilizio

. '~" "-".\

.. "",

CAP 0 2 - NORME IGIENICHE E TEC'NOLOGICHE

Art. 50 - Satubrita del Terreno

E' vietato realizzare nuove costruzioni in terreni che siano stati utilizzati come deposito di materiali insalubri (immandizie, letame, residui organici, ecc.) se non dopa aver risanato completamente il sottosuolo corrispondente ed averlo reso staticamente idoneo.

Se il terreno sui quale si intendono realizzare opere edilizie e soggetto all'invasione di

r. acque superficiali e sotterranee, si deve procedere alia realizzazione di adeguate opere di risanamento e protezione statica.

Art. 51 - Requisiti relativi all'impermeabilita e secchezza.

Qualsiasi edificio deve essere adeguatamente isolato dalrurrudita del suolo e da

quella derivante da agenti atmosferici ed i muri perimetrali devono risultare intrinsecamente aseiutti. Anche tutti gli altri elementi costitutivi degli edifici devono peter cedere Ie eventuali acque di eondensazione e permanere asciutti.

I lccali abitabili posti al piano terreno devono avere il piano di calpestio situate ad una quota superiore al terreno circostante, a sistemazione avvenuta, e isolato mediante

~

solaio a vespaio aerato; Ie bocchette di aerazione non devono avere superficie

"* inferiare a 1/100 della superficie del vespaio; il vespaio deve essere distaccato dal terrena stesso di cm 20; per i predetti laeali altresl, can esclusione di servizi igienici, ripostiqli, disimpegni, la parete finestrata deve avere un prospiciente spazio aperto di larghezza non inferiore alia parete stessa e di profondita pari ad almeno m 5,00, misurati perpendicolarmente alia parete stessa, privo di muri, scarpate, ciglioni e simili.

Aile presenti disposiziani possono fare eccezione Ie sistemazioni di edifici esistenti,

qualara sia dimostrata l'irnpossibilita di perseguire Ie saluzioni tecniche citate in rapporto alia canservazione ed alia valorizzaziane delle caratteristiche ambientali, funzionali e tecnologiche preesistenti e di un certo significato; il progetto covra indicare allora Ie SoL.JZ!0ni alternative adeguate al perseguimento dei requisiti citati.

Qualara i locali nan destinati alia permanenza di persone risultino anche parzialmente al di satta della quota de! terreno circastante e prospicienti, dave ess'::rE? prevista '..!~3 intercapedine aerata di larghezza strettamente necessaria allo scope, che circondi i

.i .

--- -:,,~--:.,. - ---'.':;;: - - --'. :::;

Regolamento Edilizio

,

locali in oggetto per tutta la parte interessata e che abbia piano dl posa inferiore alta

quota del piano di calpestio del locali 0 altro comprovato sistema di isolamento ehe garantisca 18 irnpermeabilita del locaii.

Le griglie di aerazione di queste intercapedini non devono presentare periccli per i pedoni e devono essere sicure in relazione aile eventuali condizioni d'uso a cui possono essere sottoposte.

Nel caso di isolamento mediante I'impiego di solaio, 10 stesso deve essere sempre posto ad un livello superiore a quello della falda freatiea, ° a quello di massima plena del sistema fognario di scarieo, qualora non esistono adeguati sistemi di sollevamento rneccanico delle acque.

Art. 52 ~ Spazilnterni aqli Edifici.

Negli spazi interni degli edifici, definiti nelle Norme Tecniche di Esecuzione come

"ampio cortile e patio", possono affacciare ambienti di qualunque destinazione; nell'ampio cortile possono esservi costruzioni di un piano ad usi accessori.

Negli spazi definiti come "cortile" passona affacciare disimpegni verticali ed

orizzantali, depositi per abitazione, ufficio, lavoro, insegnamento, ricreazione e cura.

,~, Nelle zone di Completamento, dove il PRG. non individua la tipalogia, e consentito i'affaccio di locali abitabili.

..

!lit.

Non sono consentiti nei cortili costruzioni parziali separate dagli edifici. L'uso di parcheggio coperto a autorimessa in cortile e consentito previo nulla osta dell'autorita sanitaria e dei vigili del fuoco, ove prescritto.

Non sono consentiti muri di recinzione di zone di cortile, se non compietamente traforati e traslucidi

Negli spazi interni definiti come "chiostrine" possono affacciare soltanto disimpegni verticali a orizzontaii, iocali igienici. Nelle chiastrine non vi possono essere ne sporgenze ne rientranze. Tutti gU spazi intern] devono essere accessibili da locali di

usa comune.

Salvo che neue chiostrine, sana ammesse parziaii sistemazioni a giardino; tutte Ie rimanenti superfici dovranno essere regolarmente pavimentate, assicurando in ogni caso 10 srnaltlrnento delle acque mediante opportune pendenze a fognol.i sifonati.

47

Regolamento EdjJizio

.'

Art. 53 - Uso dei Distacchi fra i Fabbricati.

, . - :.

I distacchi esistenti fra fabbricati possono essere utilizzati soltanto per gia'rdini, parcheggi 0 rampe di accesso ai parcheggi. In ogni caso deve essere previs't~~na

.-.._-_ ......

efficiente protezione dell'edificio dall'umioita del terreno ed un adeguato smaltimento

delle acque meteoriche.

Art. 54 -Impianti Igienici e di Smaltimento delle aeque refJue.

Per Ie rnodalita costruttive degli impianti igienici, Ie modal ita di smaltimento delle

acque piovane e delle aeque nere provenienti da insediamenti civili e produttivi e per gli allaeciamenti alle pubbliche fognature, si fa riferimento aile eventuali prescrizioni ehe singolarmente possono essere imposte dalla A.U.S.L. e dai Regolamenti Regionali.

Gli searichi degli insediamenti produttivi a ciassificati tali sono soggetti altresi aile norme e procedure della legge 10.5.76, n~ 319 e successive modificazioni ed integrazioni, nonche ai Regolamenti regionali nn. 1, 2, 3, 4, 5 del 03.11.1989 e successive modificazioni ed integrazioni.

Gli scarichi civili 0 classificati tali che comunque creino problemi per la salute pubblica

~ dovranno adeguarsi aile prescrizioni e limiti eventual mente stabiliti con provvedimenti comunali.

Art. 55 - Scale

Ogni rampa di scala dovra avere una larghezza utile non inferiore a 120 cm salvo che

norme speciflche richiedano dimensioni maggiori. (vedi legge n° 13 del 9.01.89). L'ambiente delle scale deve essere illuminato e ventilato dall'esterno; Ie scale che servono ediflci di nuova costruzione con due soli piani fuori terra e Ie scale che servono edifici esistenti da ristrutturare e/o sopraelevare, per tre piani fuori terra, possono essereilluminate artificialmente ed areate con dis positivi meccanici.

Art. 56 - Piani Interrati.

I piani risultanti, a sistemazione reaiizzata, total mente al di sotto del livello delle aree

circostanti al fabbricato, non possono essere adibiti ad abitaziani, uffici 0 qualsiasi altro usa che comporti la permanenza anche solo diurna di abitanti, fatta eccezione per gli addetti a magazzini 0 ad autorimesse. Per i locali da adibire ad autorimesse 0

48





Regolamento Edilizio

. :~~)

'':;'/

dovranno essere ri'spett~1e . C,/

·'r ____

r

ad impianti di risealdamento, ana condizionata e simlli

tutte Ie norme specifiehe vigenti. Se il deflusso delle aeque dl searieo del fabbricato non avviene a quota idonea

all'allacciamento alia pubbliea rete fognante, dovra essere installato un sistema di sollevamento delle aeque stesse, che, a giudizio dell'Uffieiale Sanitaria, sia tale da evitare qualsiasi ineanveniente di earattere igieniea.

L'aeraziane dei locali interrati deve essere tale da assieurare sufficiente ricambio d'aria .

Art. 57 - Piani Seminterrati.

I piani risultanti, a sistemazione realizzata, parzialmente al disotto del livello delle aree

cireostanti il fabbrieato, possono essere adibiti ad abitazione, uffici ed altri usi, soltanto se in nessun punto il pavimento di ogni locale e a quota inferiore a un metro rispetta alia quota piu alta delle sistemazioni esterne, e altezza utile netta interna e almena m 2,70, salvo Ie maggiori altezze preseritte per particolari destinazioni d'uso. l.'abitabiiita e/o aqibil.ta e subordinata alia realizzaziane del piano calpestia mediante so!aio sallevato dal piano di scavo minima em. 30, opportunamente areato, ed can intercapedine perimetrale di larchezza non inferiore a em. 60.

Per il deflusso delle aeque del fabbricato valgono Ie norme di cui ail'art.56.

Art. 58 - Piani Terreni.

piani terreni, se adibiti ad abitazione 0 uffiei, e se privi di sottostante plano

seminterrato, devono essere rlalzati almena em 50 dal livella delle aree circostanti il fabbricato a' sistemazione realizzata ed avere il pavimento isolato can materiali riconosciuti idonei dal Responsabilelgiene e San ita Pubblica; la lora altezza interna utile non deve essere inferiore a m 2,70.

1 piani terreni adibiti a laboratori, negozi, luoghi di riunione di uso pubblico, devono avere altezza utile netta non inferiore a mt 3,50 salvo diverse prescrizioni di norme specifiche.

49

..

Regolamento Edilizio

Art. 59 - Norme Comuni a tutti i Vi:mi Abitabili.

In tutti i vani abitabili la superflcie finestrata apribile deve essere non inferiore asL .. {/8

-.,.-- - - - -- - . - .. --.-.-....

delta superficie del pavirnento con un minima di mq. 0,60.

Su conforme parere del Responsabile Igiene e Sanita Pubblica, da esprimersi in sede di esame del progetto, sana consentiti I'accesso diretto ai locali igienici dalle stanze da letto e/o I'aerazione artificiale dei medesimi.

I locali igienici possono essere accessibili soltanto da ambienti di disimpegno

.---, - -- -.

(corridoi), e da antibagni, questi ultimi dotati di ventiiazione artificiale.

-

Art. 60 - Fabbricati in Zona Rurale.

I fabbricati in zona rurale debbono rispettare Ie norme igieniche di cui ai precedenti

articoli, e debbono, inoltre, seguire Ie norme contenute nelle leggi vigenti per quanto si riferisce agli accessori quali rieovero per animali, fienili, pozzi, concimaia, fosse settiehe od impianti di depurazione

In ogni caso i pozzi devono essere posti a monte delle abitazioni, e Ie fosse settiche a valle, assieme aile concimaie ed ai ricoveri per animali.

Se la posizione della falda freatica non consente tale disposizione e comunque prescritto che la fossa settica, i ricoveri per animali e Ie concimaie siano paste a valle del pozzo, onde evitare inquinamenti. Le distanze minime dalle finestre dell'abitazione rurale dai fabbricati accessori 0 dalle porte a finestre dei locali adibiti a stalle 0 sirnil: e di m 10.00. La dichiarazione di abitabilita 0 di aqibilita PUQ essere subordinata alia esecuzione di eventuali migliorie delle condizioni igieniche e di sicurezza, indicate dal Responsabile Igiene e San ita Pubblica 0 dai Vigili del Fuoco.

Art. 61 ~ Mig'liorie Igieniche ai Fabbricati Esistenti.

Nei fabbricati esistenti, entre i due anni dall'approvazione del P.RG., debbono essere

o apportate Ie migliorie che risulteranno indispensabili.

Tali migliorie comprendono almena I'eliminazione di locali igienici pensili 0 comunque esterni aile abitazioni, e la dotazione per ogni unita di abitazione di un locale igienico secondo Ie norme di cui ai precedenti articoli.

50





Regolamento Edilizio

.- ' ..

~ ....

Art. 62 • Depositi su aree scoperte. ',' :,"i}

I depositi di materiali su aree scoperte sono ammessi soltanto previa auto:f..~ L'autonzzazlone speciflchera I,e opere che dovranno essere esequite per asstcurare

I'igiene, il decaro e la sicurezza pubblica.

In casa di depositi eseguiti senza autorizzazione, il Dirigente dell'U.T.C. potra orornuovere i provvedimenti necessari al rispetto di tali condizioni sotto comminatoria dell'esecuzione d'ufficio a spese del proprietario inadempiente .

"0 ~ : .' .-';: _ L

I I i

. ".-

Regolamento Edilizio

CAP 03 - NORME TECNOLOGICHE

.. ~-\

. ..:..\

:..._ I

.":1

__ 1

0_"

_. /

.~-- .,._/'

Art. 63 - Requisiti di carattere termico. <~.-/'

I locali abitativi per residenza e ufficio possono essere dotati di impianto di

riscaldamento.

Le costruzioni devono essere conformi alia prescrizione della legge 9.01,1991, n° 10 e relativo regoiamento di attuazione.

Nei caso di ristrutturazione di edifici esistenti a di inserimento di impianta di

• riscaldamento in un edificio che ne era sprovvisto, il Dirigente dell'U.T. C. richiedera

• che siano adottati provvedimenti atti a garantire un adeguato isalamento delle caperture, dei serrarnenti e delle murature.

..

Art. 64 - Requisiti di carattere acustico

Negli edifici di nuova costruzione ed in tutti gli interventi su manufatti esistenti

sottoposti a ristrutturazione devono essere adottati sistemi di isolamento acustico.

I materiali usati devono garantire un'adeguata protezione acustica degli ambienti per quanta concerne:

• i runiori di calpestio, di traffico, degli eventi atmosferici, di gestione ed usa di impianti comunque istallati nel fabbricato;

• i rurnori e suoni aerei provenienti da alloggi contigui a locaf e spazi destinati a servizi comuni;

• i rumori provenienti da attivita lavorative e servizi preesistenti

Le strutture degli edifici dovranno comunque rispettare i requisiti di isolamento

.

acustico stabiliti dalle vigenti normative 0 comunque stabiliti can appositi regolamenti

comunali.

Le pareti perimetrali esterne degli alloggi devono avere in opera, a porte e finestre chiuse, un isolamento acustico normalizzato il cui indice dl valutazione sia inferiore a 30 decibel.

So no faUe salve Ie diverse a ulteriori prescrizioni deducibili dalla normativa vigente in materia.





Regolamento Edilizio

. .::.", -: ~ ~.--'\ "/1.

-, : ....:..1

Art. 65 - Requisiti ttlumlnotecntct, .- ~'

• I

Gli edifici devono essere progettati in modo che I'illuminazione dei loeali sla ?gegui;ita"

.-.-~

agli impieghi visivi richiesti.

L'illuminazione diurna dei locali deve essere naturale e diretta. Possono tuttavia fruire

--

di illuminazione diurna naturale indi~a, oppure artificiale:

- -

1) i locali destinati ad ufficio, la cui estensione non consente I'adeguata illuminazione naturale del piano di utilizzazione;

2) i locail aperti al pubblico destinati ad attivlta commerciali, culturali e ricreative, nonche i pubblici esercizi;

-

3) i locali destinati ad attivita che richiedono particolari condizioni di illuminazione;

4) i locali destinati a servizi igienici, spogliatoi, gli antibagno;

5) i locali non destinati alia permanenza delle persone;

6) gli spazi di cottura;

7) gli spazi destinati al disimpegno ed ai collegamenti orizzontali e verticali.

Le parti. trasparenti delle pareti perimetrali esterne, dei solai ed eventual mente del tetto, devono essere dimensionate e posizionate in modo da permettere I'adeguata illuminazione dei vani di utilizzazione. Le parti trasparenti delle pareti perimetrali estsrne dei singoli locali degli alloggi, misurate convenzionalmente al lordo dei telai delle finestre, non devono avere aree inferiori a 1/8 di quella del piano di calpestio del locali medesimi.

La conservazione delle minori superfici trasparenti per gli edifici gia esistenti, ancorche sottoposti ad opere di ristrutturazione, puo essere autorizzata quando la modifica delle aperture non risulta compatibile con la conservazione delle caratteristiche ambientaii del manufatto.

Le parti trasparenti delle pareti perimetraii degli allocqi devono essere dotate di dispositivi permanenti che consentono la lora schermatura ed il loro oscuramento.

Art. 66 - Requisiti relativi alia aerazione e dimensionamento dei locali.

Gli edifici devono essere progettati e realizzati in modo ehe ogni locale possa fruire in

tutte Ie stagioni di aerazione adeguata alia sua destinazione.

L'aerazione dei locali puo essere naturale oppure artificiale con sistemi permanenti adeguati alia destinazione dei locali medesimi. Possono fruire di aerazione artificiale i locali gia individuati all'art.65 ai punti nn 1, 2, 3, 4, 5, e 6, mentre i locali di eui al n° 7

53





..

Regolamento Edilizio

possono essere aerati anche indirettamente.

, /

La ventilazione artificiale puc essere assicurata mediante un condotto di aerazi6h~

indipendente per ogni locale servito sfociante, di norma, sulla copertura e dotato di elettro aspiratore can accensione automatica collegata all'interruttore della illuminazione, oppure, negli edifici can pill di tre piani, puc essere otten uta mediante un unico condotto collettivo ramificato.

Tale condotto deve essere dotato di elettro aspiratore centralizzato ad aspirazione continua posta sulla copertura .

I locali destinati alia permanenza di persone, i quali fruiscono di aerazione naturale, devono avere almena un serramento esterno, apportunamente dimensionato e posizionato, dotato di una a piu parti apribili.

L'altezza dei locali destinati alia residenza non deve essere minore di metri 2,70. L'altezza puc essere ridotta a metri 2,40 nei servizi igienici, negli antibagni, negli spogliatoi, negli spazi destinati a disimpegno ed alia circolazione orizzontale e verticale.

Puc essere autorizzata un'altezza diversa da quella indicata ai punti precedenti nelle opere di recupero del patrimonio edilizio esistente, sia nel caso che si mantengono altezze gia esistenti e sia nel caso di moditiche aile quote originarie dei solai, quando non si proceda ad un incremento del numero dei piani e purche non vengono apportate riduzioni aile altezze preesistenti.

La minima altezza degli spazi sottostanti ai soppalchi non deve essere minore di metri 2,20; almeno la medesima minima altezza deve intercorrere tra il pavimento finito dei soppalchi ed il soffitto finito dei loeali, ave i soppalchi siano destinati alia permanenza di persone.

La superiicie dei soppalchi non deve essere superiors ad un terzo di quella del locale soppaleato.

Detto limite e elevato ad un 1/2 per edifici destinati ad attivita non residenziaii.

La presenza di piu altezze.: compatibili can i vari minimi della norma, in un unico locale, e ammissibile qualora Ie corrispondenti parti del locale abbiano superfici utili conformi aile disposizioni del D.M. S.luglio.197S in rapporto aile destinazioni d'uso specifiche previste per tali parti.

La superficie utile degli alloggi deve corrispondere ai requisiti fissati dalle disposizioni

!

I para petti e Ie superfici vetrate devono rispandere aile loro funzioni senza costituire pericolo per Ie persone.

Gil impianti installati negli edifici ed i depositi di combustibili devono rispondere aile loro funzioni seccndo Ie norme di legge senza ccstituire pericolo per Ie persone e per Ie cose.

L'installazione di apparecchi a fiamma non e consentita nei loeali non adeguatamente aerati e non earrispandenti aile norme di legge.

Gli edifici, in relazione alia destinazione, all'altezza ed aile caratteristiche delle strutture portanti, devono essere progettati e realizzati in modo da consentire la

o salvaguardi.a, in case di incendio 0 di altra calarnita, dall'incolurnita delle persone in essl presenti e del soccorrltori. Per gIi edifici realizzati con struttura portante in

i



Regolamento Edilizio

del Decreto del Ministero della Sanita S.lugllo 1975.

.~:~j I servizi igienici degU. alloggi, fana eccezione per quelli ad usa esciusivo degll uteoti di "?

-, -::.jJ ,~

una sola camera da letto, d..:::::.o~ avere un disimpegno risRetto ai singoli locaIC'-C-- .

II dimensionamento minima dei singoli vani deve fare riferimento aile disposizioni di cui 81 D.M. 5 luglio 1975.

La cucina delle abitazioni deve avere una superficie utile noninferiore a mq 8, 00.

E' ammessa una superficie inferiore per il" posto cottura", purche comunichi con il saggiorno mediante un vane di superficie non inferiore a mq 4,00, privo di infisso.

Per quanto non espressamente qui ripotiato si rimanda al regolamento di igiene .

Art. 67 - Requisiti relativi alia sicurezza.

Gli edifici ed loro elementi costitutivi devono permanere stabili nelle condizioni di

impiego.

I parapetti dei baleoni e delle finestre non devono poter essere sfondati ed attraversati per urto accidentale.

La loro aitezza non deve essere minore di m 1,00 peri baleoni e m 0,95 per Ie finestre.

calcestruzzo armato 0 acciaio devono essere scrupolosamente rispettate Ie norme di cui alia legge 5.11,1979 n .. 1086.

55

Regolamento Edilizio

Art. 68 - Requisiti relativi all'accessibilita ed uso.

La manutenzione degli elementi costitutivi degli edifici deve pater essere effettuata

. . ~

agevolmente.

Gli edifrci residenziali devono essere dotati di scale che consentano il trasporto degli infermi da tutti i piani agibili.

Le singole units immobiliari degli edifici can piu di due piani agibili fuori terra, tatta eccezione per quelli industriali, devono fruire di accesso da almeno una scala di tipo chiuso.

o Ai locali definiti come non agibili e consentito accedere, oltre che trarnite loeali agibili, anche can scale a chiocciola 0 retrattili.

I 'locali non agibili non possono dare accesso a servizi igienici e a vani agibili.

Gil impianti, i sistemi e Ie apparecchiature permanenti non devono pater immettere negli edifici serviti 0 nelle lora parti, in condizioni normali, esalazioni, fumi, vibrazioni. Gli alloggl progettati per uno 0 due utenti devono essere dotati, come accessori, almeno di uno spazio di cottura, dl. un servizio igienico e di un ripostiglio.

Gli allog9i progettati per piu di due utenti devono essere dotati, come accessor], almena di una cucina, di un servizio igienico, di un ripostigiio.

I loeali degli all09gi che fruiscono diil!uminazione naturale diretta, devono avere

••

almeno uno dei serramenti esterni dotati dl parti trasparenti, ad altezza d'uomo.

Gli accessi, Ie rampe, i giardini ed in generale gli spazi privati di uso collettivo destinati alla cireolazione delle persone, esterni ed interni agli edifiei, devono poter essere illuminati anehe durante Ie ore notturne.

I soppalchi agibili per Ie persone devono essere dotati di parapetti ..

Gli spazi privati destinati alia cireolazione orizzontale e verticale, esterni ed interni agli edifici, non devono avere superficie di calpestio sdrucciolevoli, in condizioni metereologiche normali e sporgenze insidiose.

'0 Gli spazi destinati. alia circolazione prorniscua di persone e di automezzi devono

essere dotati di opportuna segnaietica.

Le coperture degli. edifici devono essere facilmente aecessibili.

Aile presenti norme possono fare eccezione Ie sistemazioni relative al recupero di edifici esistenti: la Commissione Edilizia stabilira la compatlbilita della soluzione complessiva can l'eventuale carenza di qualcuna delle presenti condizioni.

• ';>.

",,; ,

Regolamento Edilizia

Art. '69 - Rifornimento idrico.

Ogni fabbrieato deve essere provvisto di acqua potabile distribuita in modo

proporzionale al numero dei !ocali abitabili, COS! da garantire un regolare rifornimento per ogni famiglia.

Oltre ehe dall' EAAP, I'aequa pUG essere prelevata da falde freatiehe 0 profonde, ai soli finl igieniei; in tal easo I'utilizzo delle falde dovra essere autorizzata dal Sindaco, dall'Ufficio Iglene e Prevenzione della competente A.U.S.L. e dall'Uffieio del Genio Civ!ie competente,.

L'eventuale impianto di approvvigionamento autonomo deve essere realizzato in modo da non far refluire I'aequa nelle condutture dell'acquedotto EAAP.

Gli edifici che hanno loeali abitabili con il pavimento a quota tale che non possa essere garantita una regolare erogazione, devono essere dotati di apparecehiatura per I'accumulo ed il sollevamento dell'aequa.

Della stessa apparecehiatura devono essere dotati gli editiei situati In local ita non adeguatamente servite all'acquedotto EAAP.

II richiedente la Concessione e tenuto ad informarsi presso jl competente ufficio EAAP di tale necessita prima dell'inoltro della domanda ed a prevedere nel progetto la installazione di tali apparecchiature se necessarie.

L'impianto di accumulo e di sollevamento dell'aequa e eomunque richiesto per editiei e cornplessi di edifici di notevoli dimensioni.

Agli insediamenti industriali l'Amministrazione Comunale pUG imporre gli accorgimenti tecnologici atti a limitare ogni superfluo prelievo dell'aequa.

Qualora I'approvvigionamento avvenga da piu fonti (acquedotto, aequa di falda 0 di sorgente, aeque superficiali) dovranno essere attuate seelte razionali in relazione ai diversi impieghi, per garantire a ciascun uso la risorsa piu idonea, limitando l'impiego di aequa dell'aequedotto.

o Tali disposizioni potranno essere dettate sia dall'Amministrazione Comunale, sia dalle autorita competenti al control] a degli searichi idrici a! sens, delle leggi vigenti.

Art. 70 -Impianti igienicie di smaltimento delle acque reflue.

Per le rnodalita eostruttive degli lrnpianti idrici, Ie rnodalita di smaltimento delle aeque

piovane e delle acque nere provenienti da insediamenti civili e produttivi e per gli

57

---- ---- - - --

Regolamerlto EdUi1;io

allacciamenti aile pubbliche fog nature, si fa riferirnento aile eventuali prescriziani che singolarmente possono essere imposte dalla A. U..S.L. e dai Regalamenti della Regione.

Gli scarichi degli insediamenti produttivi, 0 classificati tali, sano soggetti altresi aile norrne e procedure dalla legge 10.5.1976, n° 319 e successive modifiche ed

Integ razion i.

Gli scarichi civili, 0 c!assificati tali, che comunque creino problemi per la salute pubblica, dovranno adeguarsi aile prescrizioni e limiti eventual mente stabiliti con provvedirnenti regionali 0 comunali.

Le condutture verticali di discesa delle acque pluviali non debbono risultare visibili dal!e pubbliche vie, ma essere incassate nelle murature di perimetro.

Possono essere consentiti tubi pluviali in vista solo quando questi si inseriscano armonicamente nella composizione architettonica; in tal easo essi devono essere realzzati a sezione quadrata 0 rettangolare in rame, lamiera zineata, p v.c. e, cornunque. non devono sporgere oltre i em. 12 dal muro sui quale sono fissati.

In assenza di rete fognaria pluviale pubblica, e fini alia sua realizzazione, e consentito 10 seance delle condutture verticali sui marciapiedi.

Art. 71 - Impianto di smaltimento dei fumi.

Ogni alloqqio deve essere fornito di almeno una canna fumaria, opportunamente

dirnensionata in funzione della costruzione, conforme aile caratteristiche previste dal regolamento per I'esecuzione della legge 13.7.1966 n. 615, recante provvedimenti contro I'inquinamento atmosferico, limitatamente al settore degli impianti termici.

Ogni locale destinato a cucina, e tutti i loeali in cui si producono fumi, debbono essere dotati di tubazione di sfogo opportunamente dimensionata e con sea rico alia sornmita del tetto.

o Le eamere oscure, i laboratori scientifici, nonche Ie autorimesse a piu posti macchina

debbono essere ventilati con doppia canalizzazione, una di presa diretta e una di evacuazione.

Quest'ultima deve giungere al tetto e deve essere dimensionata in modo da assicurare almeno cinque ricambi di aria all'ora.

58

-

,

Regolamento Edilizio

Art. 72 -Impianti di smaltimento delle' acque piovane.

I canali di gronda, Ie condutture verticali di scarico (occultate)e Ie condutture interrate

per la raccolta e 10 smaltimento delle acque piovane devono essere di materiale resistente ed impermeabile, avere giunture a perfetta ten uta ed essere di numero ed ampiezza sufficiente per ricevere e condurre Ie acque piovane fino alia pubblica fognatura delle acque meteoriche.

Le coperture inclinate devono essere munite di canali di gronda lungo tutti i cornicioni, tanto verso Ie aree di uso pubblico che verso i cortili 0 altri spazi scoperti privati.

Le coperture piane devonoessere realizzate con opportune pendenze per un facile deflusso delle acque meteoriche n'elle condutture pluviali.

Le condutture verticali di scarico. se esteme ai muri perimetrali de!I'edificio, devono essere poste in opera incassate nella muratura fino all'altezza minima di m 3,50 dal suolo pubblico.

Idonei pozzetti di ispezione forniti di chiusura idraulica devono essere installati alia estrernita inferiore di ogni calata; pozzetti oi ispezione devono inoltre essere installati nei punti delle condutture interrate in cui si verifichi un cambiamento di direzione 0 la ccnfluenza con altre condutture.

II pazzetto finale di ispezione, posto ai limiti interni della proprieta, deve precedere I'allacciamento della pubblica fog natura deHe acque meteariche.

E' vietato immettere nelle tubazioni 0 pozzetti delle acque piovane acque di rifiuto di qualsiasi altra provenienza.

Art. 73 - Dimensionamento e carattertstiche delle fosse settiche e degli impiantl di depurazione delle acque di scarico

La smaltimento attraverso fosse settiche 0 impianto di depurazione delle acque luride dovra essere effettuato in ossequio aile vigenti leggi nazionali e regionali.

Art. 74 ~ Impianti di depurazione degli scarichi industriali. Tutela delle acque dall'inquinamento.

Nella rea!izzazione di impianti di depurazione di scarichi liquldi, derivanti da deli

lavorativi industriali a artigianali, va osservato quanta descritto dalle vigenti

59

. ,

,.

Regolamenlo Edilizio

disposizioni di legge in materia.

Gli scarichi di qualsiasi tlpo, pubbllci e privati, diretti 0 indiretti, in tutte Ie acque superficiali e sotterranee, sia pubbliche che private, nonche in fog nature nel suolo e nel sottosuolo, so-to disciplinati dalla legge 10.5.1976, n° 319, "tutela delle acque dall'inquinamento" e successive modificazioni e integrazioni, e dai Regolamenti Regionali.

Tutti gli scarichi devono essere autorizzati con Ie modal ita previste nella stessa legge.

Art. 75 - Abbattimento dell'inquinamento atmosferico per impianti industriali.

Tutti gli impianti facenti parte degli stabilimenti industriali, sia di nuova realizzazione

che esistenti, che possono cantribuire all'inquinamento atmosferico, devono possedere impianti di abbattimento rispondenti aile prescrizioni delle norme previste nel regolamento di esecuzione della legge 13.7 .. 1977 n° 615 "provvedimenti contro I'inquinamento atmosferico, limitatamente al settore delle industrie" di cui al D.P.R. 14.4.1971. n° 322.

Per la realizzazione 0 la modifica dei suddetti impianti. deve essere richiesta al Sindaco specifica Concessione, cantemparaneamente alia richiesta per il rilascio

:~- . della Concessione Edilizia per la costruzione degli stablimenti 0 per la modifica degli

1 stessi, 0 per i soli lavori relativi agli impianti.

La richiesta deve contenere, oltre ai progetti ed alia documentaz!one di cui al predetto Regolamento, i dati e Ie informaziani secondo i modelli disponibili pressol'Ufficio Urbanistica, predisposti dal Comitato Regionaie contro I'inquinamento atmosferico.

Art. 76 - Impianti di aerazione

Nei casi d'adozione di impianti di aerazione artificiale. oppure di aria condizionata,

l'irnpianto deve tener canto dena oestinazione d'uso dei locali, con particolare

~ riferimento .ai suoi livelli di rurnorosita e di igienicita.

In ogni caso, prima dell'inizio dei lavori relativi alia Concessione 0 Autorizzazione Edilizia, deve essere presentato uno schema dell'impianto e, ove del caso, il progetto esecutivo del medesimo. II rilascio dell'autorizzazione d'ebitabitita 0 aqibilita e subordinato alia verifica dell'impianto.

60

Regolamento Edilizio

Art. 77 - Caratteristiche dei fabbricati ai fini della prevenzione incendi.

Ai finl della prevenzione degli incendi, nei fabbricati devono essere rispettate, a

secondo delle caratteristiche dell'edificio stesso, Ie condizioni di seguito specificate, in quanto applicabili:

1) i vani delle scale e degli ascensori, nonche i relativi accessi e disimpegni, non devono essere in comunicazione diretta con magazzini, depositi, negozi, laboratori ed in generelocali destinati ad abitazione e ad uffici; sana ammesse scale esterna aperte;

2) Ia struttura portante delle scale ed i pianerottoli devona essere in cementa armato o in materiale con analoghe caratteristiche di resistenza termica. La larghezza

minima delle rampe e del pianerottoli delle scale a servizio di piu di due piani non

puo essere inferiore a m 1,20 salvo che norme specifiche richiedano dimensioni

maggiori 0 comunque diverse;

-

3) ogni scala puo servire fino ad un massimo di 500 mq di superficie utile coperta per

piano e non piu di quattro alloggi per piano;

4) Ie pareti dei vani scala e dei vani ascensore devono avere uno spessore minimo di

~---------------------------------

20 Cll! se in muratura di mattoni pieni e di cm 15 se in cemento armata;

.--

5) scale ed ascensori possono arrivare alia cantina solo attraverso zone scoperte e

disimpegni aerati direttamente dall'esterno can superficie minima di mq 0,50 e provvisti di porta metallica;



6) ogni scala deve essere dotata all'ultimo piano di un'apertura munita di infisso

apribile eventualmente anche sui soffitto;

7) gli edifici di nuova costruzione a pill piani devono avere Ie strutture orizzontali (comprese Ie coperture) inccrnbustibili. I solai e Ie coperture sopra garages, locali caldaie, magazzini di deposito di materiale combustibile devono essere in cementa armato, a se in materiale laterizio, can protezione costituita da una soletta in cementa' armato di almena em 4 di spessore;

8) in tutti gli edifici sono vietate Ie pareti divisorie In rnateriali cornbustibili. Sono consentite Ie pareti mobili con carattere di infisso, pareti divisorie con mobili interparete per uffici e simili; I

9) oltre a quanta sopra specificato la rispondenza a tutte Ie normative di legge in materia.

".- .:

'''':.'-.'' .

.. ~~;'.:::--=-.. ~

~I

Regolamento Edilizio

r

Art. 78 - Centrali termiche

Per quanta attiene aile centrali termiche dovranno essere rispettate Ie prescrizioni contenute nelle apposite leggi e regolamenti di esecuzione vigenti in materia, con riferirnento aile potenzialita delle centrali stesse ed al tipo di combustibile che si intende utiiizzare.

Art. 79 - Barriere architettoniche.

Nella progettazione di strutture pubbliche 0 comunque collettive, con particolare

riguardo a quelle di tipo collettivo - sociale, sia per nuove costruzioni come per cuelie da ristrutturare, dovranno essere rispettate Ie prescrizioni di cui al Regolamento per la attuazione delle leggi 30,03.1971, n° 118 (Norme sull'abbattimento delle barriere architettoniche), approvato can D. P. R. 27.04,1978. n° 384, della legge n° 13 del 09,01.1989, della legg8 n.104 del 05.02.1992 e del D.P.R. 24.07.1996 n.503.

Regolamento Edilizio

TIT 0 L 0 3 - SANZIONI E DISPOSIZIONI TRANSITORIE

CAP 0 UNfCO

Art. 80 - Ritardata ad omesso versamento .

. 1) Le Regioni determinano Ie sanzioni per il ritardato 0 mancato versamento del

contributo di Concessione di misura non inferiore a quanta previsto nel presente articolo e non superiore al doppio.

2) " mancato versamento, nei termini di legge, del contributo di Concessione di cui agli art.3, 5, 6 e 10 della legge 28.1.1977, n° 10, comporta:

• aumento del contributo in misura pari al 20 per cento, qualora il versamento del contribute sia effettuato nei successivi centoventi giorni;

• I'aumento del contributo in misura pari alSO per cento, quando, superato il termine di cui alia lettera a), II ritardo si protrae non oltre i successivi sessanta giorni;

• I'aumento del contributo in misura pari al 100 per cento, quando, superato il termine di cui alia lettera b), il ritardo si protrae non oltre i successivi sessanta giorni.

Art. 81 - Provvedimenti amministrativi.

Per tali provvedimenti si fa esplicito riferimento alia legge n° 47 del 28.2.1985 agli art.

10 (Opere eseguite senza autorizzazione), art.11 (Annullamento della concessione), 12 (Opere esequite in parziale diftorrnita dalla concessione),13 (Accertamento di conforrnita).

Art. 82 - Sanzioni. penali.

Salvo che il fatto eostituisca piu grave reato e ferme Ie sanzioni amministrative, si

appliea:

a) I'ammenda fino a lire 20 milioni per I'inosservanza delle norme, prescrizioni e modalita esecutive previste dall.a presente legge, dalla legge 17.8.1942, n° 1150, e successive modificazioni e integrazioni, in quanto applicabili, nonche dai regolamenti edilizi, degli strumenti urbanistici, e della Concessione"

b) l'arresto fino a due anni e I'ammenda da lire 10 milioni a lire 100 milioni nei cast di esecuzione dei lavori in totale ditforrnita 0 assenza della Concessione a di

,63

Regolamento Edilizio

prosecuzione degli stessi nonostante I'ordine di sospensione.

c) I'arresto fino a due anni e I'ammenda da lire 30 rnilioni a lire 100 milioni nel caso di lottizzazione abusiva del terreni a scopo edilizio, come previsto dal primo comma dell'art. 18

La stessa si applica anche nel caso di interventi edilizi nelle zorie sottoposte a vineolo storieo, artistieo archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difforrnita 0 in assenza della Concessione.

Le disposizion.i di cui al comma precedente sostitui.scono que[le di cui all'art.17 della legge 28.1.1977, n° 10.

Art. 83 - Adeguamento al Regolamento delle Costruzioni Preesistenti.

II Sindaco, per motivi di pubblico interesse potra, sentita [a Commissione Edilizia e, se

il caso l'autcrlta urbanistica territoriale competente, ordinare la dernolizicne di costruzione e la rimozione di strutture occupanti 0 restringenti Ie sedi stradaf ed eseguite a termini delle norme che vigevano all'epoca della lora costruzione, salvo i[ pagamento dell'indennita spettante ai proprietari.

Art. 84 - Disposizioni transitorie.

I lavari di qualsiasi genere non ancora iniziati alia data di entrata In vigore del

presente Regolamento sono soggetti aile disposizioni in esse dettate.

I lavori gia iniziati in base a Concessione edilizie 0 Autorizzazioni precedentemente ottenute potranno essere ultimati, er.tro i limiti consentiti dalle leggi vigenti, rna dovranno uniformarsi aile norme presenti in quanta applicabili.

Entro tre anni dall'entrata in vigore del presente regolamento. potranno essere riviste, modificate ed eventualmente revocate tutte Ie Autorizzazioni relative all'occupazione permanente di suolo pubblico assentite in base aile precedenti disposizioni .

.. '

_ 64,.,

Potrebbero piacerti anche