L’Università pubblica non può comportarsi come una
struttura privata che limita i posti disponibili per
NO AL NUMERO CHIUSO!
SI AL DIRITTO ALLO STUDIO!
L’accesso a numero programmato ai corsi di laurea
sta diventando una vera e propria “piaga” per
migliaia di giovani che , ogni anno, vedono i propri
sogni infrangersi solo perché la possibilità di farli
avverare dipende da assurdi test di accesso
all'Università che sono anti-costituzionali, in quanto
impediscono ai cittadini il libero accesso ai gradi più
alti dell’istruzione e il pieno sviluppo della persona
umana, diritti sanciti dalla Costituzione Italiana agli
artt. n.3 e n.34!
La legge 264 del 2 Agosto 1999, (la legge che ha
introdotto il NUMERO CHIUSO in Italia), ponendo
limiti alla possibilità di accedere ad un corso di studi,
allo scopo di esercitare una determinata professione
o anche semplicemente per il proprio arricchimento
personale e culturale, è in palese contrasto con i
diritti sopra citati!
A sostegno del NUMERO CHIUSO sono diffuse, anche
tra i giovani, delle FALSE CONVINZIONI! Si tende a
pensare, ad esempio, che il NUMERO CHIUSO sia
giusto perché:
1. Non ci sono strutture e personale adeguati per
accogliere tutti i candidati!
AFFERMAZIONE NON ACCETTABILE! In un paese
CIVILE, dovrebbe essere il Governo a prendersi la
briga di adeguare le strutture alle nuove e crescenti
esigenze dei propri cittadini, non il contrario!
Qualsiasi società CIVILE sarebbe orgogliosa di
mostrare il grande interesse per lo studio della sua
popolazione! Qualsiasi società CIVILE farebbe di
tutto per AGEVOLARE questo processo, invece di
SCORAGGIARLO, come invece succede in Italia! Il
Governo dovrebbe saper garantire ai cittadini più
sedi disponibili e più personale, laddove ve ne sia
necessità! D'altra parte, le tasse le paghiamo!
Non dimentichiamo inoltre, che SOLO il 10% degli
aspiranti studenti riesce ad accedere alle facoltà! Il
problemi di bilancio!
2. Non si può garantire il lavoro a tutti i futuri
laureati!
ALTRA ASSURDITA’!
Il discorso del libero accesso alle Università è
qualcosa che va la di là della garanzia del posto di
lavoro! Una persona dovrebbe essere libera di volersi
e potersi arricchire con lo studio anche per il puro e
semplice piacere di farlo e, comunque, una volta
laureatasi potrebbe spendere le sue conoscenze
altrove, se il proprio Paese non gli offre possibilità.
Invece, con i test di accesso, questa libertà viene
negata, di fatto!
Il problema della disoccupazione non è certo legato
all’esuberanza di persone laureate! E, in ogni caso,
non spetta certo al Governo decidere attraverso un
test, chi far partecipare alla “lotteria” per avere un
possibile posto di lavoro in futuro, e chi no!
Il diritto allo studio DEVE ESSERE GARANTITO a
prescindere da quello che una persona laureata farà
delle conoscenze acquisite!
3. I test di accesso servono a verificare i
requisiti minimi di preparazione e a selezionare gli
studenti migliori!
NIENTE DI PIU’ FALSO!!!! Tutti gli aspiranti hanno
già superato UN ESAME DI STATO che dovrebbe
garantire loro il libero accesso all’ Università
pubblica! (Art. n.33 della C.I.) . Se l’esame di Stato
non basta a garantire i requisiti minimi, che senso ha
frequentare la scuola secondaria????
I test di accesso NON mirano affatto a valutare le
reali capacità del candidato! Basti pensare che il
50% delle domande sono di "cultura generale-
attualità" e che a parità di posizionamento in
graduatoria, viene favorito il candidato che ha
risposto a più domande di questo tipo piuttosto che a
quelle riguardanti materie più specifiche!
Migliaia di giovani , ogni anno rimangono fuori,
(magari solo per uno o due punti)!, solo perché
hanno guardato poco Amadeus o Gerry Scotti e i loro
quiz di "cultura generale"!
Questi test sono davvero fatti male! NON servono
veramente a valutare né le capacità, né tanto meno
la preparazione culturale del candidato! Servono solo
a creare giovani e persone frustrate perché non
hanno avuto la possibilità di mettersi in gioco e dare
il meglio di sé per farsi strada nella vita!
restante 90% è costretto a rinunciare alle proprie
ambizioni! Sarebbe piuttosto presuntuoso pensare
che quel 90% di candidati che non riesce ad
accedere ai corsi sia costituito SOLO da imbecilli che
non meritano di avere un'opportunità!
Non deve essere il Governo a decidere chi far entrare
e chi lasciare fuori dagli atenei. Né è giusto
"costringere" i candidati a doversi "preparare" per il
superamento di test assurdi e non attinenti,
frequentando magari corsi a pagamento che, guarda
caso, stanno proliferando come funghi da qualche
anno a questa parte! Ci saranno interessi economici
in ballo?...Non sarebbe una novità!
L’ISTITUZIONE DEI TEST DI SELEZIONE E’ UN
SOPRUSO!
E' sul campo che si deve fare selezione, NON PRIMA!
La selezione si DEVE fare, in MODO SERIO,
valutando lo studente con esami e domande
ATTINENTI al programma di studio che sta
seguendo!
Molti giovani accettano passivamente la pratica di
selezione attraverso i test, vista ormai come una
“prassi” alla quale non ci si può sottrarre! Ebbene:
NON E’ COSI’! Di fronte a un’ingiustizia ci si può e ci
si DEVE difendere! Con i mezzi che la stessa
Costituzione ci fornisce!
Da qualche mese è nato su Facebook il gruppo "NO
AL NUMERO CHIUSO!" che ha l'intento di
sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema di
importanza così rilevante!
Scopo del gruppo è quello di riuscire a sollevare il
problema fornendo informazione adeguata e i mezzi
per potersi difendere da questa ingiustizia!
Se sei uno studente o un genitore preoccupato per il
tuo futuro o per quello dei tuoi figli e ti trovi
d’accordo con quanto esposto sopra, puoi iscriverti
al gruppo e aderire alle nostre iniziative !
Per avere informazioni e approfondimenti, cerca il
gruppo su Facebook (il gruppo “NO AL NUMERO
CHIUSO!” con il logo blu! Come quello che vedi su
questo pieghevole!).
Oppure visita il blog del gruppo all’indirizzo
www.noalnumerochiuso.blogspot.com dove troverai
il link al gruppo e le notizie riguardanti la nostra
attività.
FACCIAMO SENTIRE LA NOSTRA VOCE!