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CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO

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INTERROGAZIONE SCRITTA
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Gruppo Consiliare Regione Lazio
Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio
Ono Daniele Leodori
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INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA
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Oggetto: Ricerca urgente di una struttura sanitaria disponibile a dare esecuzione alle ordinanze
che impongono la somministrazione della terapia stamina
l sottoscritti Consiglieri Regionali del Lazio
PREMESSO CHE
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presso gli Spedali Civili di Brescia, nel 2011 stata avviata con una convenzione tra
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l'ospedale e la "Stamina Foundation" la terapia denominata "stamina", quale cura
compassionevole per malati affetti da patologie neurodegenerative senza una cura
conosciuta, basata su prelievi di staminali mesenchimali da stroma osseo del paziente
stesso o di un donatore in base alla tipologia di patologia, e successiva infusione o
reinfusione, a seguito di manipolazione in laboratorio;
a seguito di un provvedimento interdittivo dell'AlFA del maggio 2012 si aperto un
dibattito a livello nazionale in merito alla opportunit di proseguire la
somministrazione della terapia;
in relazione all'applicabilit del metodo controverso, stato promulgato il D. L. n.
24/2013, convertito nella legge n. 57/2013 che impone la prosecuzione della terapia per i
pazienti gi in cura e/o in possesso di idoneo ordine di un Tribunale del Lavoro alla data
di entrata in vigore;
inoltre, vi sono numerose pronunce giurisdizionali che impongono la prosecuzione
della terapia a pazienti gi trattati nonch l'avvio della terapia per malati non ancora
trattati;
nella realt dei fatti, per, attualmente la Legge n. 57/2013 nonch le ordinanze dei
magistrati, pur costituendo titoli esecutivi, non vengono posti in esecuzione dagli
Spedali Civili di Brescia;
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Gruppo Consiliare Regione Lazio
in particolare, in data 5 maggio 2014, il Direttore degli Spedali Civili di Brescia, pur
dichiarando di essere disponibile a dare esecuzione agli ordini dei giudici, ha dichiarato
l'impossibilit materiale di adempiere per mancanza di disponibilit (in virt di una
riferita obiezione di coscienza) dei propri operatori sanitari;
CONSIDERATO CHE:
le ordinanze in possesso dei pazienti e dei loro familiari risultano rese ai sensi degli artt.
700 e 669 duodecies c.p.c. da vari Tribunali Civili, sezione Lavoro, e, pertanto, devono
intendersi pienamente valide, efficaci ed esecutive;
infatti, ai sensi dell'art. 669 octies c.p.c., le ordinanze anticipatorie ai sensi dell'art. 700
c.p.c. non sono sottoposte all'onere di instaurazione del successivo giudizio di merito;
in considerazione di questo, la mancata esecuzione delle ordinanze in questione da
parte del nosocomio bresciano appare evidentemente lesivo dei principi di diritto che
reggono il nostro ordinamento;
infatti, appare palese il danno che l'obiezione di coscienza invocata dai sanitari degli
Spedali Civili di Brescia comporta ai pazienti e ai loro familiari in termini di lesione del
diritto all'esecuzione di un ordine di un giudice;
a ci si aggiunga che le ordinanze impongono tutte l'obbligo di somministrare la terapia
con urgenza a pazienti in fase terminale per i quali non esistono valide alternative
terapeutiche e, pertanto, il mancato adempimento delle ordinanze potrebbe non essere
riparato in futuro;
in realt, l'ospedale, fino al blocco del 5 maggio 2014, ha dato esecuzione alle sole
ordinanze emesse a favore dei pazienti gi in cura, mentre a distanza di mesi, non ha
mai dato esecuzione agli altri provvedimenti, nonostante siano stati emessi d'urgenza;
la questione riveste carattere di vera urgenza, in quanto, alla data odierna sono gi
deceduti 16 malati in lista d'attesa, per i quali, pertanto, la lentezza burocratica ha
vanificato la procedura giurisdizionale;
in particolare, in data 3 giugno 2014 deceduta la piccola Rita Lorefice, una dei pazienti
gi in cura, i cui genitori, in data 24 maggio 2014, avevano ottenuto una ordinanza da
parte del Tribunale di Catania di intimazione al Direttore degli Spedali Civili di Brescia
di trovare, entro 5 giorni, medici disponibili a fare le infusioni;
molti altri malati si trovano in condizioni critiche e vi il concreto pericolo di morte;
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Gruppo Consiliare Regione Lazio
tra i compiti della Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento alla Regione
in virt delle competenze in materia sanitaria, vi anche quello della promozione e
garanzia di rispetto di ordini giurisdizionali;
in particolare, atteso che tra le ordinanze emesse, ve ne sono alcune relative a pazienti
residenti nella Regione Lazio, vi evidentemente un interesse diretto della Sanit locale
di tutela dei diritti dei propri Assistiti.
TUTTO CIO' PREMESSO e CONSIDERAfO
Si interroga il Presidente della Giunta Regionale, Nicola Zingaretti, riguardo:
quali siano le strutture ospedaliere presenti nel territorio regionale al fine di verificare
la disponibilit a dare esecuzione, in collaborazione e/o sostituzione degli Spedali Civili
di Brescia, alle ordinanze che impongono la somministrazione della terapia secondo la
metodologia stamina.
I CONSIGLIERI SOTTOSCRITTORI

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