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Come sempre succede in questi ultimi anni in Sicilia quando si presentano delle EMERGENZE ambientali il movimento dei Cittadini denuncia l’ASSENZA di UN PIANO DELL’ARIA REGIONALE in realtà un PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA è stato approvato GAB/176 DEL 9 AGOSTO 2007 (approvato e mai adottato per inefficacia)
che porta la firma dell’Assessore Rosanna Interlandi Presidente della Regione Raffaele Lombardo .
Un piano dell’aria che come dimostrato NON POTRA’ mai avere una sua efficace applicazione in quanto, il PIANO approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia) risulta essere il frutto della maggior parte di un COLLAGE di capitoli, paragrafi …….. integralmente trascritti da pubblicazioni di altre Enti e di Amministrazioni quali per esempio la Regione del Veneto.
Il risultato che ne è scaturito nella redazione del PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA
UN POUT-POURRI di dati siciliani e soluzioni Venete.
Infatti il Piano di Tutela Aria Sicilia risulta essere COPIATO per una PERCENTUALE del 47,26% dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera della Regione Veneto, significa : per ogni 10 righe del PIANO 5,3 sono “sicule” e 4,7 sono copiate dal Veneto- ogni 1,13 riga “sicula” ce n’è 1 “veneta”. La percentuale del 47,26% sale al 90,00% con le copiature dalle altre 27 fonti. Vale a dire che per ogni 10 righe del Piano, 1 è “sicula” e 9 sono il frutto del collage “veneto ed altre fonti”
Inoltre tra gli innumerevoli motivi di inefficacia del Piano Tutela Aria regione Sicilia, la “dimenticanza” di TUTTI gli impianti industriali della Regione Sicilia: I Petrolchimici, le Centrali Termoelettriche, I cementifici, la Distilleria Bertolino e non da ultimo non vengono citati TUTTI gli impianti di minore dimensione ed impatto sulla qualità dell’aria.
Interrogazioni interpellanze mozioni sono state presentate sin dal 2007 al Parlamento Europeo, al Parlamento Nazionale all’Assemblea Regionale per richiedere :L’immediato ritiro del Piano Aria approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia)
Richiesta di ritiro del Piano è stata avanzata nell’audizione delle Associazioni Ambientaliste alla Commissione Ambiente Territorio Ambiente della Regione Sicilia del 26 settembre 2013 che vedeva la partecipazione dell’Assessore Mariella Lo Bello e del Dottor Capilli uno degli autori del Piano Aria approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia)
Le dichiarazioni dell’Assessore Lo Bello e del Dr. Capilli ammettevano l’avvenuta copiatura di parti del Piano siciliano.
In particolare : l’Assessore Lo Bello Mariella dichiarava: “
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Come sempre succede in questi ultimi anni in Sicilia quando si presentano delle EMERGENZE ambientali il movimento dei Cittadini denuncia l’ASSENZA di UN PIANO DELL’ARIA REGIONALE in realtà un PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA è stato approvato GAB/176 DEL 9 AGOSTO 2007 (approvato e mai adottato per inefficacia)
che porta la firma dell’Assessore Rosanna Interlandi Presidente della Regione Raffaele Lombardo .
Un piano dell’aria che come dimostrato NON POTRA’ mai avere una sua efficace applicazione in quanto, il PIANO approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia) risulta essere il frutto della maggior parte di un COLLAGE di capitoli, paragrafi …….. integralmente trascritti da pubblicazioni di altre Enti e di Amministrazioni quali per esempio la Regione del Veneto.
Il risultato che ne è scaturito nella redazione del PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA
UN POUT-POURRI di dati siciliani e soluzioni Venete.
Infatti il Piano di Tutela Aria Sicilia risulta essere COPIATO per una PERCENTUALE del 47,26% dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera della Regione Veneto, significa : per ogni 10 righe del PIANO 5,3 sono “sicule” e 4,7 sono copiate dal Veneto- ogni 1,13 riga “sicula” ce n’è 1 “veneta”. La percentuale del 47,26% sale al 90,00% con le copiature dalle altre 27 fonti. Vale a dire che per ogni 10 righe del Piano, 1 è “sicula” e 9 sono il frutto del collage “veneto ed altre fonti”
Inoltre tra gli innumerevoli motivi di inefficacia del Piano Tutela Aria regione Sicilia, la “dimenticanza” di TUTTI gli impianti industriali della Regione Sicilia: I Petrolchimici, le Centrali Termoelettriche, I cementifici, la Distilleria Bertolino e non da ultimo non vengono citati TUTTI gli impianti di minore dimensione ed impatto sulla qualità dell’aria.
Interrogazioni interpellanze mozioni sono state presentate sin dal 2007 al Parlamento Europeo, al Parlamento Nazionale all’Assemblea Regionale per richiedere :L’immediato ritiro del Piano Aria approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia)
Richiesta di ritiro del Piano è stata avanzata nell’audizione delle Associazioni Ambientaliste alla Commissione Ambiente Territorio Ambiente della Regione Sicilia del 26 settembre 2013 che vedeva la partecipazione dell’Assessore Mariella Lo Bello e del Dottor Capilli uno degli autori del Piano Aria approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia)
Le dichiarazioni dell’Assessore Lo Bello e del Dr. Capilli ammettevano l’avvenuta copiatura di parti del Piano siciliano.
In particolare : l’Assessore Lo Bello Mariella dichiarava: “
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Come sempre succede in questi ultimi anni in Sicilia quando si presentano delle EMERGENZE ambientali il movimento dei Cittadini denuncia l’ASSENZA di UN PIANO DELL’ARIA REGIONALE in realtà un PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA è stato approvato GAB/176 DEL 9 AGOSTO 2007 (approvato e mai adottato per inefficacia)
che porta la firma dell’Assessore Rosanna Interlandi Presidente della Regione Raffaele Lombardo .
Un piano dell’aria che come dimostrato NON POTRA’ mai avere una sua efficace applicazione in quanto, il PIANO approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia) risulta essere il frutto della maggior parte di un COLLAGE di capitoli, paragrafi …….. integralmente trascritti da pubblicazioni di altre Enti e di Amministrazioni quali per esempio la Regione del Veneto.
Il risultato che ne è scaturito nella redazione del PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITA’ DELL’ARIA
UN POUT-POURRI di dati siciliani e soluzioni Venete.
Infatti il Piano di Tutela Aria Sicilia risulta essere COPIATO per una PERCENTUALE del 47,26% dal Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera della Regione Veneto, significa : per ogni 10 righe del PIANO 5,3 sono “sicule” e 4,7 sono copiate dal Veneto- ogni 1,13 riga “sicula” ce n’è 1 “veneta”. La percentuale del 47,26% sale al 90,00% con le copiature dalle altre 27 fonti. Vale a dire che per ogni 10 righe del Piano, 1 è “sicula” e 9 sono il frutto del collage “veneto ed altre fonti”
Inoltre tra gli innumerevoli motivi di inefficacia del Piano Tutela Aria regione Sicilia, la “dimenticanza” di TUTTI gli impianti industriali della Regione Sicilia: I Petrolchimici, le Centrali Termoelettriche, I cementifici, la Distilleria Bertolino e non da ultimo non vengono citati TUTTI gli impianti di minore dimensione ed impatto sulla qualità dell’aria.
Interrogazioni interpellanze mozioni sono state presentate sin dal 2007 al Parlamento Europeo, al Parlamento Nazionale all’Assemblea Regionale per richiedere :L’immediato ritiro del Piano Aria approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia)
Richiesta di ritiro del Piano è stata avanzata nell’audizione delle Associazioni Ambientaliste alla Commissione Ambiente Territorio Ambiente della Regione Sicilia del 26 settembre 2013 che vedeva la partecipazione dell’Assessore Mariella Lo Bello e del Dottor Capilli uno degli autori del Piano Aria approvato nell’anno 2007 (e mai adottato per inefficacia)
Le dichiarazioni dell’Assessore Lo Bello e del Dr. Capilli ammettevano l’avvenuta copiatura di parti del Piano siciliano.
In particolare : l’Assessore Lo Bello Mariella dichiarava: “
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Sono stato incaricato dal Presidente del Comitato Isola Pulita 3 Legambiente per segnalare alcune, a nostro avviso, irregolarit che sono avvenute in seno al servizio 3 del Dipartimento Territorio Ambiente preposto alla Tutela dallinquinamento atmosferico, ove stato nominato responsabile, l8/1/2007, il Dottore Anz. Precisiamo che tale nomina seguita alla revoca del precedente responsabile Dottor Gioacchino Genchi;
tale precisazione non viene menzionata a caso, ma perch denota una anomalia se si considera che il Dottor Genchi era un chimico specializzato ed invece il dottor Anz un geologo, derivandone come logica conseguenza che il soggetto pi idoneo alla tutela dellinquinamento atmosferico dovrebbe essere maggiormente un chimico e non un geologo.
Ci precisato si rileva che dal momento della sua nomina il dottor Anz, insabbiando le iniziative del dottor Genchi, ha posto in secondo piano, con lo scopo probabilmente in seguito di ignorarle, tutte quelle iniziative necessarie alla tutela dellambiente di isola delle femmine.
Nello specifico accaduto che in data 04/07/07, 25/09/07 e 17/10/07 ha indetto delle conferenze di servizio 8per quella del 25/09/07 non vi regolare verbale) allo scopo di emettere un provvedimento, in contrasto con quanto disposto dal precedente funzionario, confortato nelle sue iniziative dal T.A.R., che autorizzasse la Italcementi di isola delle Femmine alluso del pet- coke. Tale provvedimento sostanzialmente sarebbe stato il risultato di un procedimento amministrativo del tutto arbitrario ed illegittimo; ci in quanto lautorizzazione alluso del pet-coke oggetto specifico, unitamente a tutte le altre autorizzazione, del procedimento A.I.A. che si sta svolgendo presso un servizio diverso del Dipartimento, ossia il servizio 2. In altri termini con tale condotta il Dottor Anz ha cercato di istruire una pratica in modo da pervenire e giustificare il provvedimento provvisorio di autorizzazione, che lui illegittimamente tenta di emettere, ci con la scusa di non danneggiare la fabbrica schermandosi dietro la tutela del posto dei lavoratori, ma ignorando inqualificabilmente la tutela della salute degli abitanti il territorio.
Sottolineamo in tale direzione che qualsiasi provvedimento in materia pu essere e deve essere emesso esclusivamente 4 nellambito della procedura A.I.A., unica che offre le garanzie per la tutela della salute dei cittadini e dellambiente; inoltre proprio per la peculiarit del territorio di Isola delle Femmine, nessun provvedimento pu essere preso, specie in via provvisoria, senza il parere favorevole degli organismi preposti alla tutela dellambiente.
A rafforzare quanto appena detto si sottolinea che luso del pet.- coke rientra nellambito di u n ben pi ampio progetto di ammodernamento che la italcementi aveva gi presentato nel 28/8/2004 ed avente ad oggetto ammodernamento consistente in modifiche da ritenersi sostanziali per cui vi era la inderogabile necessit di uno studio di impatto ambientale da sottoporre allanalisi della procedura A.I.A., proprio come dispone lart 5 D.P.R. 12/4/1996, oltre che la Comunit Europea, in conformit al Protocollo di Kyoto.
In altre parole stava per essere permesso, facendo entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta, luso di una sostanza altamente nociva, oltre che delle norme poste come principi cardine dei procedimenti amministrativi, ovvero i n particolar del non aggravamento dellazione amministrativa.
Ci si lamenta che il dottor Anz abbia eluso che gi in itinere sulla questione una procedura A.I.A. presso il servizio 2 e che, pertanto, essendo egli nel servizio 3, non poteva dare corso ad un nuovo e duplice procedimento, mostrando sensibilit pi a curare gli interessi economici forti e di parte che non quelli deboli e collettivi riguardanti la salute dei cittadini e dellambioente. Anche se portatore di interessi diffusi il Comitato isola Pulita chiede formalmente di poter partecipare, quale soggetto interessato, al procedimento A.I.A. in tutte le sue fasi, in particolare sembra che sia stata fissata la conferenza di servizi, di natura istruttoria, per il 21/11/2007.
Per tutto quanto sopra non si ritiene di replicare al contenuto del fax (del 25/10/07) inviato dal citato funzionario.