Il "Padre nostro" occupa il centro del discorso della montagna, quasi a
darci "la sintesi di tutto il Vangelo" Tertulliano!" La prima parola # "a$$%" pap%!" &es' compie una (era e propria ri(olu)ione religiosa rispetto alla tradi)ione e$raica di non nominare neppure il nome santo di Dio, e con questa preg*iera ci coin(olge nella sua stessa intimit% con il Padre" Non # c*e "a$$assa" Dio+ piuttosto siamo noi innal)ati a Dio "c*e sta nei cieli"" Egli resta il "totalmente altro" c*e tutta(ia ci a$$raccia" , giusto -are la Sua (olont% e c*iedere c*e (enga presto il regno, ossia il tempo de-initi(o nel quale sar% -inalmente riconosciuta la santit% di Dio" La seconda parte della preg*iera riguarda la (ita quotidiana" &es' esorta a c*iedere il pane, quello di ogni giorno, per -arci toccare con mano la concrete))a dell.amore di Dio" E poi pone sulle nostre la$$ra una gra(e ric*iesta/ "Rimetti a noi i nostri de$iti, come noi li rimettiamo ai nostri de$itori"" Appare duro e irrealistico ammettere c*e il perdono umano sia modello "cos0 come noi""""! di quello di(ino, ma nei (ersetti seguenti questa peti)ione tro(a una spiega)ione/ "Se a(rete rimesso agli uomini le loro mancan)e, rimetter% anc*e a (oi il Padre c*e # nei cieli" 1ualora non rimetterete agli uomini, neppure il Padre (ostro c*e # nei cieli rimetter% le (ostre mancan)e"" 1uesto linguaggio # incomprensi$ile per una societ%, come la nostra, nella quale il perdono # da((ero raro" 2a -orse proprio per questo a$$iamo ancor pi' $isogno di imparare a pregare con il "Padre nostro""